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11 agosto 2009

Indicatori ambientali urbani


Anno 2008

L'Istat presenta i risultati della rilevazione “Dati ambientali nelle città” che,
oltre agli Uffici di statistica comunali, ha coinvolto altri organismi operanti
sul territorio comunale. Gli indicatori ambientali urbani, relativi ai 111
comuni capoluogo di provincia, sono disponibili in serie storica dal 2000 al
2008.
I 111 capoluoghi di provincia oggetto di indagine, in cui risiede il 29,3%
della popolazione totale del Paese (circa 17 milioni di persone), coprono il
6,6% della superficie italiana. La densità 1 media della popolazione di questi
comuni è pari a 885,9 abitanti per km2: quella massima si registra a Napoli
con 8.257,8 abitanti per km2, quella minima a Tempio Pausania con 66,6
abitanti per km2di superficie comunale 2 .

Principali risultati
Nel 2008, gli indicatori analizzati nei comuni capoluogo di provincia
evidenziano, in linea generale, sensibili miglioramenti rispetto all’anno
precedente.
Si segnalano in positivo la contrazione della raccolta totale dei rifiuti urbani
Direzione centrale comunicazione
(-1,1%), l’aumento delle quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato
ed editoria
Tel. + 39 06 4673.2243-2244 (+3,0 punti percentuali) e della domanda di trasporto pubblico (+2,2%),
nonché una riduzione del consumo d’acqua per uso domestico (-1,9%).
Centro di informazione statistica Di contro, nell’ultimo anno, cresce il numero di motocicli per mille abitanti
Tel. + 39 06 4673.3106
(+3,7%), il consumo di energia elettrica per uso domestico (+0,7%) e il
Informazioni e chiarimenti consumo di gas metano per uso domestico e per riscaldamento (+7,7%)
Statistiche ambientali e (Figura 1).
Sviluppo sostenibile Una variazione meno sensibile si registra per il tasso di motorizzazione
Via A. Ravà, 150 Roma
Corrado Abbate (+0,2%), mentre la densità di verde urbano è pressoché costante (+0,03 punti
Tel. + 39 06 4673.4676 percentuali).
Letizia Buzzi Nel 2008 è migliorata anche la qualità dell’aria, malgrado il numero di giorni
Tel. + 39 06 4673.4357
di superamento del livello per il PM10 (particolato con diametro minore di 10
micron) sia ancora elevato rispetto a quello previsto dalla normativa vigente
(D.M. 60/2002). Infatti, nei 100 comuni che effettuano il monitoraggio del
PM10, le centraline di qualità dell’aria hanno segnalato mediamente un
numero massimo dei superamenti del limite pari a 60,6 giorni, con un
decremento del 16,8% rispetto all’anno precedente, ma sempre molto al di
sopra dei 35 consentiti.
La maggiore sensibilità sulle tematiche ambientali ed energetiche dei 111
comuni capoluogo è evidenziata dal fatto che, nel 2008, 23 comuni contro i 7
del 2000 hanno fatto ricorso al teleriscaldamento. Sugli edifici pubblici,
inoltre, sono stati installati pannelli solari termici in 46 comuni, contro i 3
del 2000, e pannelli fotovoltaici in 61 comuni, quando nel 2000 solo Palermo
adottava tale soluzione.

1
La densità di popolazione nei capoluoghi di provincia viene riportata nella tavola allegata
(Popolazione).
2
La dicitura Italia riportata nei grafici e nelle tabelle di questo testo si riferisce al complesso dei 111
comuni capoluogo di provincia.
Figura 1 - Alcuni indicatori di determinanti di pressione e di pressione ambientale per il complesso dei comuni capoluogo
di provincia - Anno 2008 (variazioni percentuali rispetto al 2007)

12,0

8,0

4,0

0,0

-4,0

-8,0

-12,0

-16,0

-20,0
Tasso di M o to cicli per P asseggeri Racco lta Co nsumo Co nsumo Superamenti Co nsumo
mo to rizzazio ne 1.000 ab traspo rtati dai di rifiuti do mestico do mestico del limite per do mestico di
mezzi pubblici urbani di energia di gas il P M 10 acqua
elettrica

Nel 2008 continuano gli interventi di tutela ambientale messi in atto dalle amministrazioni pubbliche
(Figura 2): sono 102 i capoluoghi di provincia che dispongono di centraline fisse per il monitoraggio
della qualità dell’aria (rispetto al 2007 si aggiunge Enna); aumentano, rispetto all’anno precedente, i
comuni dotati di una zonizzazione acustica del territorio (+7,9%), di un piano energetico comunale
(+16,7%), di un censimento del verde urbano (+2,5%), nonché quelli nei quali tutta la popolazione è
servita dalla raccolta differenziata dei rifiuti (+2,2%). Rimangono stabili, rispetto al 2007, sia i comuni
che hanno approvato un piano urbano del traffico sia quelli che dispongono di un piano del verde
urbano.
Figura 2 - Numero di comuni capoluogo di provincia che hanno applicato politiche di tutela ambientale - Anni 2007, 2008

120

100

80

60

40

20

0
Centraline Piano Energetico Piano Urbano del Zonizzazione Piano del Comuni con Popolazione servita
aria Comunale Traffico acustica Verde Censimento del al 100% da raccolta
2007 2008 verde differenziata

Nel 2008 Trento, Venezia e Bologna occupano, per il terzo anno consecutivo, i primi tre posti della
classifica dei comuni più rispettosi delle compatibilità ambientali 3 . Il comune di Massa si conferma
invece all’ultimo posto (Prospetto 1)

3
La classifica è redatta sulla base di un indicatore sintetico. Per il dettaglio si rimanda alla nota metodologica.

2
Al quarto posto si colloca la città di Foggia, premiata dall’azione degli amministratori che hanno
approvato nel 2008 il Piano Energetico Comunale e nel 2007 il Piano Urbano del Traffico. Il comune
evidenzia anche un aumento di due punti percentuali della raccolta differenziata e grazie
all’iperventilazione della zona, che favorisce la dispersione degli inquinanti, non presenta superamenti
del limite fissato per il PM10.
Rispetto al 2007 guadagnano notevoli posizioni i comuni di Terni, Forlì, Villacidro, Reggio nell’Emilia,
Ferrara, Perugia, Piacenza, Alessandria, Tortolì, Salerno, Pesaro, Rovigo, Trieste e Mantova.
Terni, che si attesta in sesta posizione dopo Biella, si pone in evidenza per l’approvazione della
zonizzazione acustica, per il controllo di altri tre inquinanti dell’aria, per un aumento di quattro punti
percentuali della raccolta differenziata accompagnata dalla riduzione di 25 kg per abitante del totale dei
rifiuti raccolti.
Ferrara risale di ben 35 posizioni a seguito dell’approvazione della zonizzazione acustica del territorio,
del monitoraggio di altri quattro inquinanti atmosferici, dell’aumento di tre punti percentuali della quota
di raccolta differenziata e della riduzione delle giornate di superamento del limite per il PM10.
Nella classifica del 2008 perdono diverse posizioni i comuni di Ascoli Piceno, Napoli, Grosseto, Bari,
Isernia, Reggio di Calabria, Taranto, Caltanissetta, Pisa, Lanusei, Brindisi e Caserta.
Brindisi è la città che perde più posizioni in assoluto a causa della riduzione della quota di raccolta
differenziata ( meno due punti percentuali), in un contesto in cui la media degli altri comuni cresce di tre
punti percentuali; si riduce, inoltre, il controllo degli inquinanti atmosferici da 11 a 6.
Da segnalare, anche per l’importanza del comune, l’arretramento in graduatoria di Napoli a causa del
notevole inquinamento da PM10, che passa dai 43 superamenti giornalieri nel 2007 ai 135 nel 2008,
nonostante i lievi miglioramenti nella riduzione dei rifiuti urbani e nell’aumento della raccolta
differenziata.

Prospetto 1 - Primi 10 e ultimi 10 comuni capoluogo di provincia per maggiore attenzione all'eco-compatibilità.
Anni 2007 ,2008
COMUNI 2007 2008 Differenza 2008-2007 (a) N. d'ordine 2007 N. d'ordine 2008 Differenza N.d'ordine 2008-2007

Trento 7,1 7,2 0,1 1 1 0


Venezia 6,8 6,9 0,1 2 2 0
Bologna 6,8 6,9 0,1 3 3 0
Foggia 6,1 6,5 0,4 13 4 9
Biella 6,3 6,5 0,2 5 5 0
Terni 5,9 6,4 0,5 24 6 18
Belluno 6,4 6,4 -0,1 4 7 -3
Ravenna 6,1 6,4 0,2 8 8 0
Modena 6,1 6,3 0,3 10 9 1
Novara 6,2 6,3 0,1 7 10 -3
---- ---- ---- ---- ---- ---- ----
Trapani 4,6 4,6 0,0 100 102 -2
Imperia 4,6 4,6 0,0 99 103 -4
Chieti 4,6 4,6 0,0 102 104 -2
Rimini 4,5 4,4 0,0 104 105 -1
Catania 4,2 4,3 0,1 106 106 0
Enna 3,8 4,2 0,4 110 107 3
Olbia 4,0 4,1 0,0 107 108 -1
Iglesias 4,0 4,0 0,0 108 109 -1
Siracusa 3,8 3,8 0,0 109 110 -1
Massa 3,6 3,7 0,1 111 111 0

(a) Alcune apparenti incongruenze sono causate dall’approssimazione a una cifra decimale.

3
Inquinamento acustico
Alla fine del 2008 sono 68 i comuni capoluogo di provincia che hanno approvato la zonizzazione
acustica del territorio 4 , 5 in più rispetto al 2007: Ferrara, Perugia, Terni, Tortolì e Villacidro. A oggi,
quindi, la zonizzazione acustica è presente nell’85,7% dei comuni capoluogo di provincia del Centro,
nel 69,6% di quelli del Nord e nel 40,9% del Mezzogiorno (Figura 3).

Figura 3 - Comuni capoluogo di provincia che hanno approvato la zonizzazione acustica, per ripartizione geografica.
Anno 2008 (composizione percentuale)

100%

80%

60%

40%

20%

0%
Nord Centro Mezzogiorno Italia

Comuni che hanno approvato la zonizzazione acustica Comuni che non hanno approvato la zonizzazione acustica

Fra le competenze in tema di rumore, i comuni hanno l’obbligo di approvare la relazione biennale sullo
stato acustico 5 e i piani di risanamento acustico 6 . Nonostante ciò, a fine 2008 sono appena 15 (sugli 85
con più di 50 mila abitanti) i comuni capoluogo di provincia che hanno approvato la relazione biennale;
tra questi anche il comune di Lanusei sebbene non ne fosse obbligato, mentre sono 21 quelli che hanno
approvato dei piani di risanamento.
Gli unici comuni capoluogo di provincia ad aver approvato tutti e tre gli strumenti previsti dalla
normativa sono: Ancona, Firenze, Lanusei, Livorno, Lucca, Modena, Padova, Pisa e Pistoia. Il comune
di Aosta, non avendo l’obbligo di predisporre la relazione biennale, ha approvato sia la zonizzazione che
i piani di risanamento.
Nel 2008, relativamente alla rete di monitoraggio dell’inquinamento acustico, non si registrano
variazioni rispetto al 2007, risultano, infatti, sempre 11 i comuni dotati di centraline fisse; il primato in
termini di numero di centraline per 100 km2 di superficie comunale spetta a Bolzano, con 7,6, seguito da
Napoli (6,0), Palermo (4,4), Bologna (4,3), Catania (3,9), Genova (1,6), Foggia (1,2), Verona (1,0),
Messina (0,9), Siena (0,8) e Brindisi (0,6).
Nel 2008 sono 76 i comuni capoluogo di provincia che hanno effettuato delle campagne di
monitoraggio del rumore, laddove per campagne di monitoraggio si intendono sia i rilevamenti effettuati
dalle Arpa (Agenzie per la protezione dell’ambiente) e disposti dal comune a seguito di richiesta da
parte dei cittadini, sia i rilievi effettuati per tenere sotto controllo i livelli di rumorosità nelle varie aree
in cui è suddiviso il territorio. Aggregando i comuni per ripartizione geografica di appartenenza risulta
che l’84,8% dei comuni del Nord, il 76,2% di quelli del Centro e il 47,7 % di quelli del Mezzogiorno
hanno effettuato almeno una campagna di monitoraggio dell’inquinamento acustico durante il 2008.

4
Suddivisione del territorio in: aree particolarmente protette, aree destinate ad uso prevalentemente residenziale, aree di tipo misto, aree di intensa
attività umana, aree prevalentemente industriali, aree esclusivamente industriali (Dpcm 14/11/1997).
5
La legge quadro sull’inquinamento acustico (L 447/1995) prevede l’obbligo per i comuni con più di 50 mila abitanti di approvare la relazione
biennale sullo stato acustico del comune e di trasmetterla alla regione e alla provincia per le iniziative di loro competenza. La prima relazione doveva
essere adottata entro due anni dall’entrata in vigore di tale legge.
6
Si prevede l’adozione dei piani di risanamento acustico in caso di superamento dei valori di attenzione, nonché qualora nell’individuazione delle
aree nelle zone già urbanizzate non sia possibile rispettare il vincolo di divieto di contatto diretto di aree quando i valori di qualità si discostano in
misura superiore a 5 dBA (decibel ponderati sulla base della curva A di risposta sull’orecchio umano) a causa di preesistenti destinazioni di uso.

4
Per mitigare i disturbi causati dall’eccessivo livello di inquinamento acustico, derivante in ambito
urbano soprattutto dai trasporti, i comuni sono soliti mettere in atto delle bonifiche consistenti,
prevalentemente, nella posa in opera di asfalto fonoassorbente e nell’utilizzo di barriere antirumore 7 .
Nel corso del 2008, considerando solo i nuovi interventi al netto di quelli già in essere, 14 comuni hanno
effettuato interventi di bonifica utilizzando l’asfalto con proprietà fonoassorbente: Como (22,0 km2 per
10 mila km2 di superficie comunale), Genova (5,2), Cagliari (4,1), Forlì (2,6), Verbania (2,1), Bologna
(2,1), Trento (1,7), La Spezia (1,5), Siena (0,8), Modena (0,8), Reggio nell'Emilia (0,5), Pistoia (0,3),
Lodi (0,2) e Pesaro (0,1).
Nel complesso, analizzando i nuovi interventi e quelli già in essere, i comuni per i quali risulta la
maggiore presenza di asfalto fonoassorbente a fine 2008 sono Bologna (41,6 km2 per 10 mila km2 di
superficie comunale), Como (22,0), La Spezia (20,9), Genova (18,8), Trento (12,8), Bolzano (8,5),
Cagliari (8,3), Torino (8,2), Padova (6,8) e Modena (5,2).
Lo strumento più diffuso per mitigare i disturbi derivanti dall’inquinamento acustico è sicuramente
l’utilizzo di barriere antirumore. I nuovi interventi effettuati nel 2008, al netto di quelli già presenti,
sono stati eseguiti nei comuni di Modena (3,0 km2 per 10 mila km2 di superficie comunale), Trieste
(1,3), Como (1,1), Firenze (0,7), Trento (0,6), Bologna (0,4), Padova (0,1), Lucca (0,1), Genova (0,05),
Piacenza (0,04), Arezzo (0,03), Reggio nell'Emilia (0,03) e Roma (0,02).
A fine 2008, esaminando il complesso dei nuovi interventi e di quelli già in essere, i comuni
maggiormente dotati di barriere antirumore sono Padova (7,6 km2 per 10 mila km2 di superficie
comunale), Bolzano (7,2), Bologna (6,6), Modena (5,1), Como (3,0) e Napoli (2,5).
Nel 2008 ci sono soltanto 2 comuni per i quali risultano altri tipi di interventi da bonifica: Cuneo
(sostituzioni di infissi) e Sondrio (controsoffitti, pareti e vetri fonoassorbenti presso le scuole).
Inquinamento atmosferico
Alla fine del 2008 continua a diminuire, nei comuni ove il PM10 8 è monitorato, il numero medio di
superamenti del valore limite per la protezione della salute umana 9 , attestandosi a 60,6 giorni (-16,8%
sul 2007). Questa riduzione scaturisce, probabilmente, sia da fattori meteo-climatici sia dall’attuazione
di politiche finalizzate a limitare la circolazione delle tipologie di veicoli più inquinanti. Tale
miglioramento, rispetto all’anno precedente, è osservabile in quasi tutte le ripartizioni geografiche (-
28,7% per il Nord e -9,5% per il Centro), fa eccezione il Mezzogiorno (+17,0%), in cui, in ogni modo, si
riscontra il valore aggregato più basso (Figura 4).
Figura 4 – Numero medio di giorni di massimo superamento del valore limite per la protezione della salute umana per il
PM10 nei comuni capoluogo di provincia, per ripartizione geografica - Anni 2007, 2008

100.0

80.0

60.0

40.0

20.0

0.0
Nord Centro Mezzogiorno Italia

2007 2008

7
Per ogni comune sono considerati gli interventi di posa in opera di asfalto fonoassorbente effettuati nell’anno o nei due anni precedenti, a causa della
perdita di tale caratteristica nel breve termine, salvo il caso in cui il comune l’abbia regolarmente sottoposto a manutenzione. Per le barriere
antirumore sono considerate, invece, tutte le opere dal 2000 fino all’anno di riferimento.
8
Il materiale particolato presente nell'aria è costituito da una miscela di particelle solide e liquide, che possono rimanere sospese in aria anche per
lunghi periodi. Le polveri che penetrano nel tratto superiore delle vie aeree o tratto extratoracico (cavità nasali, faringe e laringe), dette inalabili o
toraciche, hanno un diametro inferiore a 10 µm (PM10). Per questa sua nocività sulla salute umana il legislatore ha stabilito per il PM10 specifici valori
di riferimento di concentrazione.
9
50 microgrammi/m3 ai sensi del D.M. 60/2002.

5
Sono comunque 66 i capoluoghi in cui nel 2008 è stata superata la soglia delle 35 giornate oltre la quale
sono necessarie misure di contenimento e di prevenzione delle emissioni di materiale particolato, a
cominciare dalla limitazione del traffico urbano.
Benché dai dati precedenti emergano dei segnali positivi in termini di valutazione della qualità dell’aria,
rimangono, nel 2008, situazioni di criticità, caratterizzate da un altissimo numero di giorni in cui è stato
superato, per il PM10, il limite per la protezione della salute umana. Nel Prospetto 2 sono riportati i
comuni che hanno registrato le peggiori situazioni nel 2008: in particolare, emergono le performance
negative di Siracusa (321 giorni di superamento), Massa (212) e Torino (150).

Prospetto 2 - Prime dieci comuni capoluogo che nel 2008 hanno fatto registrare il maggior numero di giorni di superamento
del valore limite per la protezione della salute umana per il PM10 - Anni 2003-2008
COMUNI 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Siracusa 186 153 181 282 273 321


Massa …. …. …. 83 226 212
Torino 200 213 199 194 190 150
Napoli 47 59 37 38 43 135
Lucca 97 126 95 170 131 121
Frosinone 117 93 124 140 136 117
Ravenna 176 77 97 161 172 116
Venezia 74 87 158 172 150 112
Modena 86 90 108 130 120 112
Milano 103 155 164 149 132 111

Sono soprattutto le stazioni di tipo traffico 10 (72,4%) a far registrare, nel 2008, il numero massimo di
superamenti del valore limite per la protezione della salute umana (Figura 5). Ciò sta a indicare che i
trasporti stradali costituiscono la principale sorgente antropica per il PM10.

Figura 5 - Tipologie delle stazioni in cui sono stati rilevati i più alti superamenti del valore limite per la protezione della
salute umana per il PM10 nei comuni capoluogo di provincia - Anno 2008 (composizione percentuale)

13,3%

14,3%

72,4%

Traffico Fondo Industriale

In molti capoluoghi di provincia con più di 250 mila abitanti migliorano, nel 2008, le condizioni
riguardanti la diffusione nell’aria del particolato con diametro minore di 10 µm. Genova è l’unico fra
questi capoluoghi a non oltrepassare la soglia dei 35 superamenti annui. Per molti altri si osservano,

10
Punti di campionamento rappresentativi dei livelli di inquinamento determinati, prevalentemente, da emissioni provenienti da strade limitrofe
caratterizzate da flussi di traffico medio-alti.

6
significative riduzioni dei superamenti del limite per la protezione della salute umana fissato dalla
normativa vigente, in particolare: Verona (-41 giorni), Palermo (-40), Torino (-40), Venezia (-38),
Bologna (-36), Roma (-35) e Milano (-21). Le grandi città in controtendenza sono Napoli (+92 giorni),
Bari (+27), Firenze (+22) e Catania (+21) (Figura 6).

Figura 6 - Numero massimo di giornate di superamento del valore limite per la protezione della salute umana per il PM10 nei
comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250.000 abitanti - Anni 2007, 2008

210

175

140

105

70

35

0
Torino Milano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Catania Italia

2007 2008

Nel 2008, per l’insieme dei comuni capoluogo di provincia risulta un valore di 2,3 centraline fisse di
monitoraggio della qualità dell’aria per 100 mila abitanti, con un incremento dello 0,5% rispetto
all’anno precedente. A Vibo Valentia (11,9), Aosta (11,5) e Mantova (10,4) si registra, nello stesso
anno, il primato dell’indicatore. La disponibilità più bassa si osserva a Milano (0,6 centraline per 100
mila abitanti) e a Roma (0,4 centraline per 100 mila abitanti). Dal 2007 al 2008 si riducono da 10 a 9 i
comuni capoluogo di provincia non dotati di centraline fisse o con analizzatori non funzionanti 11 ,
l’unico nuovo sito fisso per la misurazione continua degli inquinanti è stato installato a Enna. Aosta
(18,7 centraline per 100 km2) e Pescara (17,9 centraline per 100 km2) presentano, nel 2008, la maggiore
densità di centraline sul territorio comunale, a fronte di una media nazionale pari a 2,1 per 100 km2, con
un aumento, rispetto al 2007, del +0,7%. L’Aquila e Viterbo (ambedue con 0,2 centraline per 100 km2)
hanno, invece, sul proprio territorio, il minor numero di postazioni fisse e permanenti per misurare la
concentrazione di uno o più inquinanti 12 .
Nel 2008 più del 90,0% della popolazione dei comuni capoluogo di provincia è interessata dalla
rilevazione del biossido di azoto (NO2), del PM10, dell’ozono (O3), del monossido di carbonio (CO) e
del benzene (C6H6) (Figura 7). Per diversi altri, fra gli inquinanti considerati 13 , si osserva, rispetto al
2007, un incremento della percentuale di popolazione coinvolta nel monitoraggio degli stessi. La
rilevazione è divenuta anche più costante, con controlli senza soluzione di continuità sia di alcuni
inquinanti disciplinati di recente, come il nichel, il cadmio, il benzo(a)pirene e l’arsenico, sia di
parametri, come il PM2,5, di prossima regolamentazione.

11
Cosenza, Trapani, Ragusa, Tempio Pausania, Lanusei, Tortolì, Sanluri, Carbonia e Iglesias.
12
È opportuno sottolineare che la numerosità delle centraline non è direttamente un indicatore di buona amministrazione, in quanto per il controllo
della qualità dell’aria è più rilevante la localizzazione della rete in termini di rappresentatività del fenomeno da misurare; poche centraline ben
localizzate possono essere più efficaci di molte centraline, le quali potrebbero fornire informazioni sovrapposte e/o duplicate.
13
SO2=Biossido di zolfo; Pst=Particelle sospese totali; NO2=Biossido di azoto; CO=Monossido di carbonio; O3=Ozono; NMHC=Idrocarburi non
metanici; BaP=Benzo(a)pirene; C6H6=Benzene; T=Toluene; Xi=Xileni; H2S=Acido solfidrico; Pb=Piombo; PM10=Particolato con diametro <10 μm;
PM2,5=Particolato con diametro <2,5 μm; PM1=Particolato con diametro <1 μm; As=Arsenico; Cd=Cadmio; Ni=Nichel; Hg=Mercurio.

7
Figura 7 - Popolazione interessata dal monitoraggio di alcuni inquinanti nel complesso dei comuni capoluogo di provincia.
Anni 2007, 2008 (valori percentuali)

100,0

90,0

80,0

70,0

60,0

50,0

40,0

30,0

20,0

10,0

0,0
NO2 O3 C6H6 Xi P M 2,5 Ni As P st Hg PM 1

2007 2008

Trasporti
Nel 2008 il tasso di motorizzazione (numero di autovetture per mille abitanti) dei comuni capoluogo di
provincia è pari a 616,7, con un aumento dello 0,2% rispetto all’anno precedente e una variazione media
annua, nel periodo 2000-2008, di pari entità. Nei rimanenti comuni italiani tale indicatore si attesta a un
livello inferiore (598,0), con una crescita sul 2007 dello 0,5%.
Sono 7 i capoluoghi di provincia che nel 2008 hanno fatto registrare più di 700 autovetture per mille
abitanti: Viterbo (752,3), Latina (730,7), Frosinone (714,8), Olbia (713,0), Roma (706,7), Potenza
(706,2) e L’Aquila (700,1). Il tasso di motorizzazione risulta in ogni caso elevato quasi ovunque; sono,
infatti, 75 i comuni capoluogo di provincia con più di 600 autovetture per mille abitanti. I valori più
bassi dell’indicatore si riscontrano invece a Genova (467,2) e Venezia (416,3), a causa della loro tipica
struttura urbanistica e territoriale. Aosta presenta un valore anomalo (2.083,7 autovetture per mille
abitanti), spiegabile con la minore tassazione nell’iscrizione di nuove autovetture.
Nel corso degli anni si è osservato un crescente uso di motocicli, il cui numero per mille abitanti è, per il
complesso dei comuni capoluogo di provincia, pari a 124,7 (+3,7% sul 2007). Fin dal 2000 si assiste,
infatti, a una maggior diffusione dei veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, aumentati,
rispetto al 2000, del 71,0%, con una variazione media annua del +6,9% (Figura 8).
Possono essere diversi i motivi collegati a tale incremento: la scarsa disponibilità di aree destinate alla
sosta, il crescente congestionamento del traffico urbano, l’aumento delle aree per le quali è stata
disposta la limitazione o l’interdizione alla circolazione dei veicoli. Tali difficoltà del trasporto privato
nei capoluoghi di provincia sono confermate ancora di più dal confronto con i restanti comuni, nei quali
il numero di motocicli per mille abitanti è pari a 86,8, con un aumento del 4,3% rispetto al 2007.
Nel 2008 sono 5 i comuni capoluogo di provincia con più di 200 motocicli per mille abitanti; Imperia
(238,9), Livorno (237,2), Savona (220,0), Genova (216,3) e Pesaro (212,0). Villacidro (38,9 per mille
abitanti) e Sanluri (37,0) presentano, al contrario, i valori più bassi dell’indicatore.

8
Figura 8 - Numero di autovetture e motocicli per 1.000 abitanti per il complesso dei comuni capoluogo di provincia.
Anni 2000-2008 (indice base 2000=100)

180,0
170,0
160,0
150,0
140,0
130,0
120,0
110,0
100,0
90,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Autovetture Motocicli

Il trasporto pubblico urbano è l’insieme delle modalità di trasporto (autobus, tram, filobus,
metropolitana e funicolare) che, su scala urbana, consente l’esercizio del diritto alla mobilità dei
cittadini mediante l’uso di mezzi non di proprietà. Una delle principali risposte per ridurre gli impatti
ambientali e sanitari derivanti dal traffico veicolare privato consiste nell’incentivare l’uso dei diversi
sistemi modali di trasporto collettivo, al fine di attrarre domanda di mobilità sottraendola alla
componente individuale.
Nel 2008 i mezzi pubblici del complesso dei comuni capoluogo di provincia hanno trasportato 234,5
viaggiatori per abitante, con un incremento sul 2007 del 2,2%. Nei capoluoghi con più di 250 mila
abitanti si registrano, però, 379,9 passeggeri per abitante, con una crescita rispetto all’anno precedente
del 2,7%. Tra queste città si evidenziano le performance di Venezia (+15,6%), Bari (+7,9%) e Verona
(+6,0%), mentre le maggiori contrazioni sul 2007 si segnalano a Palermo (-4,5%) e Catania (-7,8%)
(Figura 9).
Nei comuni con popolazione residente inferiore a 250 mila abitanti la domanda di trasporto pubblico
assume, nel 2008, un valore decisamente minore, risultando pari a 79,2 (+0,9% sul 2007). Nelle grandi
città le necessità di trasporto, espresse in termini di passeggeri per abitante, sono 4,8 volte superiori a
quelle osservate nei capoluoghi più piccoli, confermando il forte legame fra dimensione comunale e
domanda di trasporto pubblico, pur senza trascurare l’importanza del trasporto collettivo nei centri
minori.

Figura 9 - Domanda di trasporto pubblico (passeggeri trasportati dai mezzi di trasporto pubblico per abitante) per i comuni
capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250.000 abitanti - Anno 2008 (variazioni percentuali
rispetto al 2007)

20,0

15,0

10,0

5,0

0,0

-5,0

-10,0
Torino Milano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Catania Italia

9
Nel processo di pianificazione e governo del sistema dei trasporti urbani, il Piano urbano del traffico
veicolare (PUT) costituisce uno strumento tecnico-amministrativo finalizzato a migliorare le condizioni
di circolazione e della sicurezza stradale, alla riduzione degli inquinamenti acustico e atmosferico e al
risparmio energetico, in accordo con gli strumenti urbanistici vigenti e con i piani di trasporto, nel
rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità e i tempi di attuazione degli interventi.
Alla fine del 2008, risulta stabile rispetto all’anno precedente e pari a 79,3% la quota dei comuni
capoluogo di provincia che hanno dichiarato di aver adottato questo strumento di pianificazione previsto
dall’art. 36 del Nuovo Codice della Strada. Fra i grandi comuni soltanto Palermo e Catania non hanno
ancora approvato un PUT; Bari adotta ancora il piano approvato nel 1989, mentre Bologna è quello che
l’ha aggiornato più di recente (nel 2007). Sondrio e Isernia, benché non obbligati, in quanto comuni con
meno di 30 mila abitanti, sono dotati da alcuni anni di un piano urbano del traffico. Bolzano-Bozen è
l’unico capoluogo ad aver adeguato nel 2008 tale atto programmatorio.

Verde urbano
Per il complesso dei comuni capoluogo di provincia la densità di verde urbano (percentuale di verde
urbano sulla superficie comunale) risulta essere, nel 2008, pari a 8,3%, rimanendo pressoché costante
rispetto al 2007 (+0,03 punti percentuali).
Massa (34,6%), Palermo (31,6%), Brescia (28,7%), Roma (27,4%), Napoli (24,0%), Torino (14,2%),
Milano (11,6%) e Bologna (9,7%) registrano sia una densità di verde urbano superiore alla media sia
una crescita delle aree verdi maggiore di quella registrata a livello nazionale.
Pisa (71,9%), L’Aquila (45,6%), Biella (35,0%), Ravenna (29,8%) Ancona (28,1%), Terni (21,8%) e
altri 8 comuni 14 presentano alte percentuali di verde urbano sulla superficie comunale, ma, rispetto al
2007, mostrano una variazione inferiore a quella della media nazionale. In generale, valori elevati
dell’indicatore sono da imputare alla presenza di vasti parchi naturali, zone boscose, aree protette e
riserve naturali, la cui superficie ricade nel territorio comunale. Taranto registra la più bassa densità di
verde a gestione pubblica (meno dello 0,05%).
La densità di verde urbano è superiore alla media in 8 dei 12 grandi comuni capoluogo di provincia con
oltre 250 mila abitanti; le eccezioni riguardano Verona (8,2%), Firenze (7,4%), Bari (3,9%) e Venezia
(2,4%); il dato di quest’ultimo comune è influenzato dalla peculiare morfologia del territorio,
caratterizzato da un’ampia zona lagunare. Rispetto al 2007 in quasi tutti questi grandi comuni si assiste a
una sostanziale stabilità delle aree verdi in dotazione (Figura 10).
Dal calcolo del coefficiente di variazione pari nel complesso a 1,7, nel 2008, emerge una forte
eterogeneità territoriale, causata sia dalle diverse dotazioni naturali presenti nei comuni sia dall’opera di
progettazione urbanistica delle città.

Figura 10 - Densità di verde urbano nei comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250.000
abitanti - Anni 2007, 2008 (percentuale sulla superficie comunale)

35,0

30,0

25,0

20,0

15,0

10,0

5,0

0,0
To rino M ilano Vero na Venezia Geno va B o lo gna Firenze Ro ma Napo li B ari P alermo Catania Italia

2007 2008

14
Belluno, Matera, Pesaro, Cuneo, Cagliari, Catania, Nuoro e Genova.

10
Uno strumento di programmazione essenziale per accertare periodicamente il patrimonio verde gestito
da un comune ed esistente nel territorio comunale è il censimento del verde urbano. Alla fine del 2008 il
73,9% dei comuni capoluogo di provincia ha effettuato un censimento del verde urbano, con un
incremento rispetto all’anno precedente dell’1,3%. Sono Venezia e Brindisi i capoluoghi ad aver messo
a punto, per la prima volta nel 2008, tale strumento di lavoro. Pescara, L'Aquila, Rieti, Massa, Ancona,
Trieste e Genova hanno effettuato l’ultimo accertamento del verde prima del 2000, mentre tale
censimento manca ancora in 29 comuni, tra i quali il più grande è Napoli. Quasi la metà dei comuni
capoluogo di provincia del Nord Italia ha realizzato, almeno una volta, un censimento del verde urbano
(Figura 11)

Figura 11 - Comuni capoluogo di provincia che hanno realizzato un censimento del verde urbano per ripartizione
geografica - Anno 2008 (composizione percentuale)

32,9%

46,3%

20,7%

Nord Centro Mezzogiorno

Il censimento del verde urbano dovrebbe essere propedeutico alla stesura del Piano del verde urbano,
ossia di uno strumento integrativo del Piano Regolatore Generale (PRG) per la creazione di un sistema
del verde in ambito urbano. Tale documento progettuale ancora oggi è poco utilizzato; appena il 24,3%
dei comuni capoluogo di provincia, infatti, dispone, nel 2008, di un piano del verde. Terni è l’unico
capoluogo di provincia che, nell’ultimo anno, ha aggiornato tale strumento di policy. Novara e Lucca
hanno approvato il piano del verde prima del 1990.
La progettazione e realizzazione delle aree verdi sono strettamente associate alla pianificazione
urbanistica delle città. La presenza del verde migliora, difatti, il paesaggio urbano e rende più gradevole
la permanenza in città, per cui diventa fondamentale favorire un’integrazione fra elementi architettonici
e verde nell’ambito della programmazione urbanistica. In particolare, fra le più importanti funzioni della
vegetazione, in termini di miglioramento ambientale, si annoverano la mitigazione del clima urbano, la
filtrazione e purificazione dell’aria dalle polveri e dagli inquinanti, l’attenuazione dei rumori e delle
vibrazioni, la protezione del suolo.
Nel corso degli anni le procedure di misurazione delle aree verdi tendono a essere più precise, grazie
all’uso da parte delle amministrazioni comunali di strumenti informatici e tecnologie di rilevazione
basati sulla georeferenziazione (vedi GIS, per esempio), che consentono una lettura più completa del
patrimonio verde di ciascun territorio. Questo aspetto, unito alla riorganizzazione e/o revisione degli
archivi amministrativi, se da una parte costituisce sicuramente un contributo al miglioramento della
qualità dell’informazione statistica ambientale, dall’altra può comportare da un anno all’altro variazioni
(positive o negative), anche significative dei dati sul verde. Ciò implica l’aggiornamento dell’intera serie
storica dei dati relativi all’indicatore per una stessa città, che va a sostituire quella precedente.

11
Rifiuti
Nel 2008 la raccolta di rifiuti urbani nei 111 capoluoghi di provincia è pari a 615,8 kg per abitante (-
1,1% rispetto al 2007), confermando l’andamento decrescente registrato già lo scorso anno. La
percentuale di raccolta in modo differenziato risulta pari a 28,5, 3 punti percentuali in più rispetto al
2007. A partire dal 2000 l’andamento è sempre crescente per la raccolta differenziata, mentre la quantità
totale dei rifiuti urbani raccolti risulta in leggera crescita fino al 2006 e in lieve diminuzione negli ultimi
due anni (Figura 12).

Figura 12 – Rifiuti urbani e raccolta differenziata (kg per abitante) nel complesso dei comuni capoluogo di provincia.
Anni 2000-2008 (indice base 2000=100)

240
220
200
180
160
140
120
100
80
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Rifiuti urbani Raccolta differenziata

Nel Centro Italia i capoluoghi di provincia fanno registrare mediamente i quantitativi maggiori di rifiuti
urbani raccolti (662,4 kg per abitante); tale valore risulta pari a 611,8 kg per abitante nei comuni del
Nord e a 578,5 kg per abitante in quelli del Mezzogiorno. Rispetto al 2007 si registrano per tutte e tre le
ripartizioni dei decrementi pari a -1,1% per il Centro, -0,6% per il Nord e -2,0% per il Mezzogiorno.
Le maggiori quantità di rifiuti per abitante sono state raccolte, nel 2008, a Olbia (1.049,3 kg per
abitante) 15 , Rimini (881,3), Massa (845,9), Forlì (841,8), Ravenna (817,1), Prato (813,4) e Pisa (810,8).
Le quantità minori, invece, sono state raccolte nei comuni di Villacidro (367,0 kg per abitante), Belluno
(398,3), Potenza (432,1), Avellino (442,1) e Campobasso (448,3).
Nel 2008 il servizio di raccolta differenziata è ormai presente in tutti i comuni capoluogo di provincia.
Sono 91 quelli nei quali è servita l’intera popolazione residente, Savona e Ragusa hanno raggiunto tale
obiettivo nel 2008.
Analizzando i dati per ripartizione geografica permangono alcune differenze tra i capoluoghi
relativamente alla percentuale di raccolta differenziata: nei comuni del Nord risulta mediamente pari a
39,9%, in quelli del Centro a 25,5% e in quelli del Mezzogiorno a 14,5%.
Rispetto al 2007, si registrano incrementi in tutte le ripartizioni: +3,3 punti percentuali nel Mezzogiorno,
+2,8 punti percentuali nel Nord e +2,7 punti percentuali nel Centro.
Nel 2008 sono 27 i comuni che hanno raggiunto l’obiettivo del 45% di raccolta differenziata, secondo
quanto disposto dalla normativa 16 , tra questi va citato il comune di Salerno, che è passato dall’8,6% del
2007 al 48,9% del 2008. Incrementi superiori a 10 punti percentuali si registrano, tra il 2007 e il 2008,
anche per Pordenone (+16,7), Biella (+15,1) e Avellino (+12,1). Ci sono, invece, ancora 24 comuni
capoluogo di provincia per i quali la percentuale di raccolta differenziata non supera il 15% (Prospetto
3).

15
Il comune di Olbia risente della raccolta dei rifiuti prodotti dai turisti in transito dalle navi traghetto.
16
La legge n. 296 del 27 dicembre 2006, art. 1 comma 1108, definisce i seguenti obiettivi per la raccolta differenziata: 40% entro il 31/12/2007, 50%
entro il 31/12/2009 e il 60% entro il 31/12/2011. Il decreto152/2006 all’art. 205 oltre ad aver posticipato l’obiettivo del 35% al 31/12/2006, ha
definito gli obiettivi che dovranno essere raggiunti in ogni ambito territoriale ottimale entro il 31/12/2008 ed entro il 31/12/2012 rispettivamente del
45% e del 65%.

12
Prospetto 3 - Comuni capoluogo di provincia che hanno raggiunto l’obiettivo del 45% o che sono al di sotto del 15% di
raccolta differenziata - Anno 2008 (valori percentuali)
COMUNI Raccolta differenziata COMUNI Raccolta differenziata

Verbania 73,5 Napoli 14,5


Novara 72,4 Rieti 13,2
Asti 63,4 Ragusa 12,9
Tortolì 62,5 Catanzaro 12,8
Villacidro 57,6 Frosinone 12,8
Belluno 57,6 L'Aquila 12,5
Rovigo 57,2 Campobasso 12,2
Sanluri 55,9 Viterbo 12,0
Lecco 54,1 Lecce 11,6
Gorizia 54,1 Trapani 11,4
Trento 54,0 Foggia 11,3
Treviso 52,9 Caserta 11,2
Biella 52,0 Caltanissetta 11,0
Alessandria 51,3 Catania 10,1
Bergamo 50,5 Oristano 9,7
Varese 49,2 Vibo Valentia 8,4
Salerno 48,9 Matera 7,8
Reggio nell'Emilia 48,8 Siracusa 7,0
Vicenza 48,6 Taranto 6,6
Piacenza 48,1 Enna 5,4
Forli' 48,0 Isernia 5,3
Ravenna 46,6 Palermo 4,6
Udine 46,3 Iglesias 3,8
Sondrio 46,3 Messina 3,1
Pordenone 46,3
Lucca 45,3
Cuneo 45,3

Nel 2008 risulta pressoché invariata la composizione media della raccolta differenziata per il totale dei
comuni capoluogo di provincia: il 37,3% è costituita dalla carta, il 29,6% dai rifiuti verdi, organico e
legno, il 12,2% dal vetro, il 12,2% dalla voce altro (comprensiva di ingombranti avviati a recupero,
imballaggi in materiali misti, RAEE - Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche - inerti
avviati a recupero, rifiuti tessili, ecc.), il 5,3% dalle materie plastiche, il 3,1% dai metalli e lo 0,2% dalla
raccolta selettiva di pile esauste, accumulatori al piombo e farmaci.
La raccolta differenziata di carta, effettuata in tutti i comuni capoluogo di provincia, è pari a 65,4 kg per
abitante (+6,6% rispetto al 2007). Nei comuni del Nord tale valore risulta pari a 80,9 kg per abitante,
scende a 77,7 kg per abitante in quelli del Centro ed è pari a 32,0 kg per abitante nel Mezzogiorno.
Anche il vetro, come la carta, è raccolto in modo differenziato in tutti i comuni capoluogo di provincia.
Nel 2008 sono stati raccolti mediamente 21,5 kg per abitante (+14,9% rispetto al 2007). Anche in questo
caso è il Nord a contribuire maggiormente al dato medio italiano, con 32,5 kg per abitante; al Centro se
ne raccolgono 18,2 kg per abitante e nel Mezzogiorno solo 8,8 kg per abitante.
Nel 2008 sono stati raccolti mediamente in modo differenziato 9,3 kg per abitante di materie plastiche,
con un incremento del 17,4% rispetto al 2007. Valori superiori alla media nazionale si registrano nei
comuni del Nord (14,7 kg per abitante), mentre valori inferiori in quelli del Centro e del Mezzogiorno,
che raccolgono in media rispettivamente 6,2 e 4,4 kg di materie plastiche per abitante.
Le quantità di metalli (compreso l’alluminio) raccolti mediamente nei comuni capoluogo di provincia
ammontano a 5,4 kg per abitante, il 3,5% in più rispetto al 2007. Anche in questo caso valori superiori
alla media si registrano nei comuni del Nord (7,8 kg per abitante), mentre valori inferiori si registrano
sia in quelli del Centro (4,7 kg per abitante) che in quelli del Mezzogiorno (2,6 kg per abitante).

13
Nel 2008 la raccolta dei rifiuti verdi, dell’organico e del legno è pari in media a 52,0 kg per abitante
(81,3 kg per abitante nei comuni del Nord e, rispettivamente, 42,5 e 19,0 kg per abitante nei comuni del
Centro e del Mezzogiorno). Rispetto al 2007, si registra mediamente un incremento del 10,9%.
Nel 2008 la raccolta selettiva dei rifiuti pericolosi è pari a 0,4 kg per abitante, quantitativo pressoché
invariato dal 2001. I dati per ripartizione geografica mostrano che i comuni capoluogo del Nord
raccolgono 0,7 kg per abitante, quelli del Centro 0,3 kg per abitante e quelli del Mezzogiorno 0,1 kg per
abitante.
Si raccolgono, infine, altri 21,4 kg per abitante di rifiuti differenziati tra i quali ingombranti avviati a
recupero, RAEE, imballaggi in materiali misti, rifiuti tessili, inerti avviati a recupero (+16,4% rispetto al
2007). Nei comuni del Nord se ne raccolgono in media 26,0 kg per abitante, in quelli del Centro 19,1 kg
per abitante e 17,0 kg per abitante in quelli del Mezzogiorno.
Restringendo l’analisi ai grandi comuni (quelli con più di 250 mila abitanti) risulta che il valore medio
dei rifiuti urbani raccolti, pari a 616,8 kg per abitante, è maggiore rispetto a quello calcolato su tutti i
111 comuni capoluogo, mentre si verifica la situazione contraria per la percentuale di raccolta
differenziata: risulta, infatti, che nei grandi comuni tale percentuale è mediamente più bassa ed è pari a
24,2% (4,3 punti percentuali in meno rispetto alla media dei 111 capoluoghi di provincia).

Tra i grandi comuni, quelli che raccolgono le maggiori quantità di rifiuti urbani sono Catania (784,0 kg
per abitante), Venezia (768,5 kg per abitante) e Firenze (710,2 kg per abitante). Per quanto riguarda la
raccolta differenziata, nel 2008, nessuno dei grandi comuni ha raggiunto l’obiettivo del 45%. I valori
maggiori si registrano per Torino (41,5%), Verona (40,3%), Milano (35,9%), Firenze (34,4%), Bologna
(34,1%) e Venezia (33,4%). In coda alla graduatoria figurano Palermo e Catania, per i quali la raccolta
differenziata risulta rispettivamente pari a 4,6% e 10,1%.
Le quantità pro capite di rifiuti raccolti in modo differenziato, anche per le singole tipologie, sono
maggiori nei capoluoghi con meno di 250 mila abitanti, a eccezione della carta le cui quantità raccolte
nei grandi comuni sono mediamente di poco più alte (Figura 13).

Figura 13 - Raccolta differenziata (kg per abitante) nei comuni capoluogo di provincia, per classi di popolazione – Anno 2008
240,0

210,0

180,0

150,0

120,0

90,0

60,0

30,0

0,0
Racco lta Carta Vetro M aterie plastiche M etalli Rifiuto verde, A ltro e selettiva
differenziata o rganico e legno

<250.000 abitanti ≥250.000 abitanti

In particolare, per il rifiuto verde, organico e legno, la raccolta nei centri minori è più del doppio rispetto
a quella raccolta nei grandi centri. Tale situazione potrebbe essere giustificata dal fatto che la raccolta
del rifiuto organico avviene soprattutto attraverso la raccolta porta a porta, modalità più facilmente
applicabile in comuni di piccole dimensioni ma anche dalla maggiore presenza di verde nei piccoli
centri. Nei piccoli centri, rispetto ai grandi, si raccoglie anche più vetro, materie plastiche e metalli;
sono più consistenti anche le quantità raccolte in modo selettivo.
L’aumento delle quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato può essere ottenuto quindi con migliori
servizi di raccolta, anche porta a porta, e con un maggiore coinvolgimento delle famiglie e dei titolari

14
delle attività commerciali e dei pubblici esercizi, che gestiscono quotidianamente quantità elevate di
imballaggi in carta e cartone, di bottiglie e lattine.

Acqua
Nel 2008 il consumo pro capite di acqua per uso domestico, inteso come media per il complesso dei 111
comuni capoluogo di provincia, è 68,4 m3 per abitante 17 , in diminuzione dell’1,9% rispetto al valore del
2007 (Figura 14). Prosegue dunque la contrazione dei consumi di acqua che si è verificata negli ultimi
anni e che testimonia una maggiore attenzione all’utilizzo della risorsa idrica.

Figura 14 - Consumo di acqua per uso domestico (m3 per abitante) e variazioni annuali percentuali per il complesso dei
comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008
80,0 1,5
78,0 1,0
0,5
76,0
0,0
74,0 -0,5
72,0 -1,0

70,0 -1,5
-2,0
68,0
-2,5
66,0 -3,0
64,0 -3,5
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Consumo Variazione percentuale

Nell’anno in esame, appena 27 comuni tra i 111 esaminati presentano un livello di consumo pro capite
di acqua superiore alla media, 10 di questi registrano anche una modesta crescita rispetto al 2007:
Mantova (+4,4%), Pescara (+2,1%), Brescia (+1,4%), Cosenza (+1,2%), Como (+0,5%), Chieti
(+0,5%), Catanzaro (+0,1%), Messina (+0,1%), Salerno (+0,1%) e Catania (+0,1%). In effetti, il 2008 si
caratterizza per consistenti diminuzioni dei consumi di acqua; sono infatti ben 74 i comuni in cui si
registra un decremento percentuale che, in 49 casi, è anche più accentuato del decremento medio.
Nel 2008, Agrigento è il comune con il consumo pro capite di acqua più basso (35,6 m3 per abitante) e
Massa è il comune con il consumo più alto (91,2 m3 per abitante). Nell’ultimo anno le diminuzioni più
evidenti si rilevano a Cuneo (-14,3%), Pesaro (-11,2%) e Verbania (-8,7%), mentre gli incrementi più
consistenti sono ad Arezzo (13,4% ), Caserta (9,0%) e Campobasso (6,5%).
I comuni capoluogo di provincia con popolazione residente superiore a 250 mila abitanti sono
caratterizzati, rispetto al 2007, da una diminuzione del consumo di acqua per uso domestico, a eccezione
di Firenze e Catania dove i consumi risultano stabili.
I livelli di consumo di Verona, Venezia, Bologna, Firenze, Napoli, Bari e Palermo sono al di sotto del
consumo medio dell’insieme dei 111 comuni; quelli di Roma (86,5 m3 per abitante, il consumo più alto
in questo sotto insieme di comuni), Torino, Milano, Genova e Catania si collocano al di sopra del
medesimo valore medio (Figura 15).
Facendo riferimento alla percentuale media di popolazione servita da impianti di depurazione delle
acque reflue urbane, va rilevato che il livello del servizio è pressoché invariato, passando dall’87,5% del
2007 all’87,7% del 2008. I comuni che hanno migliorato la copertura nell’ultimo anno sono 11:
Belluno, Udine, La Spezia, Forlì, Rimini, Lucca, Ancona, Campobasso, Benevento, Trapani e Siracusa.
Tra i comuni appena elencati, Trapani è il capoluogo di provincia in cui il miglioramento è stato più
significativo e corrisponde a un incremento percentuale del 12,7%.
Nel 2008 14 comuni dichiarano di ricorrere a misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua,
erano 23 l’anno precedente. Si tratta per lo più di interruzioni del servizio nelle ore notturne atte al
bilanciamento idrico dei serbatoi di accumulo. Le misure di razionamento nella distribuzione dell’acqua,
fatta salva qualche eccezione, restano storicamente appannaggio del centro e del sud del Paese.

17
Tale consumo pro-capite di acqua per uso domestico corrisponde a 187,3 litri al giorno.

15
Figura 15 - Consumo di acqua per uso domestico (m3 per abitante) nei comuni capoluogo di provincia con popolazione
residente superiore a 250.000 abitanti – Anni 2007, 2008

90,0

85,0

80,0

75,0

70,0

65,0

60,0

55,0

50,0
Torino Milano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Catania Italia

2007 2008

Energia
Nel 2008, nei 111 comuni capoluogo di provincia, il consumo pro capite di gas metano per uso
domestico e per riscaldamento è aumentato del 7,7% rispetto all’anno precedente, attestandosi sui 398,0
m3 per abitante (Figura 16), mentre il consumo pro capite di energia elettrica per uso domestico è
aumentato dello 0,7%, raggiungendo il valore di 1.209,2 kWh per abitante (Figura 17).
Si assiste, dunque, a seguito delle temperature più rigide registrate nel corso dell’inverno 2008 18 , e
complice un inverno 2007 particolarmente mite, a un consistente aumento dei consumi domestici di gas
metano che risultano ora prossimi a quelli dell’anno 2003. Nel periodo estivo, invece, le temperature del
2008 19 sono rimaste vicine ai valori climatici dell’anno precedente, ma la maggiore diffusione dei
condizionatori di aria da un lato e l’inverno più freddo dall’altro hanno fatto registrare un modesto
aumento dei consumi pro capite di energia elettrica per uso domestico, dopo una pausa durata tre anni.
Tuttavia, non è stato raggiunto il picco di consumo registrato nell’anno 2004, subito dopo l’estate
torrida del 2003.
Figura 16 - Consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento (m3 per abitante) e variazioni annuali percentuali,
per il complesso dei comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008

420,0 10,0

410,0 8,0
6,0
400,0
4,0
390,0 2,0
380,0 0,0

370,0 -2,0
-4,0
360,0
-6,0
350,0
-8,0
340,0 -10,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Gas metano Variazione percentuale

Figura 17 - Consumo di energia elettrica per uso domestico (kWh per abitante) e variazioni annuali percentuali, per il
complesso dei comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008
18
Nel 2008 la media invernale delle temperature massime giornaliere, per le stazioni di misura prossime ai 111 capoluoghi di provincia, è diminuita
di 0,5°C rispetto al corrispondente valore del 2007 (che è stato peraltro il più alto verificatosi dal 2003).
19
Nel 2008 la media del periodo luglio-agosto delle temperature massime giornaliere, per le stazioni di misura prossime ai 111 capoluoghi di
provincia, è aumentata di 0,2°C rispetto al valore corrispondente del 2007.

16
1260,0 5,0
1240,0 4,0
1220,0 3,0
1200,0
2,0
1180,0
1,0
1160,0
0,0
1140,0
1120,0 -1,0

1100,0 -2,0

1080,0 -3,0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Energia elettrica Variazione percentuale

Nel 2008 i livelli di consumo pro capite di gas metano dei 111 comuni capoluogo di provincia esaminati
risultano compresi tra il valore più alto raggiunto a Parma (948,7 m3 per abitante) e il più basso
registrato a Reggio di Calabria (50,2 m3 per abitante) dove però la metanizzazione ha avuto inizio solo
nel 2004. Nello stesso anno 55 comuni registrano un livello di consumo pro capite di gas metano
superiore alla media. Coerentemente con l’aumento del consumo pro capite medio, in 87 comuni dei
111 raggiunti dall’indagine si verifica un aumento percentuale dei consumi di gas metano rispetto
all’anno 2007: in 51 casi tale aumento risulta anche più marcato di quello medio. Nello stesso periodo,
nei restanti 14 comuni in controtendenza (Enna, Lodi, Bologna, Ferrara, Benevento, Bolzano-Bozen,
Brescia, Cremona, Caserta, Arezzo, Salerno, Sassari, Bari e Trento) si riscontrano diminuzioni al
massimo del 10,2%.
Per quanto riguarda l’energia elettrica, in 35 comuni si registrano livelli di consumo pro capite superiore
alla media; in 21 di questi comuni si registra anche un tasso di incremento del consumo superiore a
quello medio.
Il confronto con l’anno 2007 evidenzia che nel corso del 2008 ben 79 comuni tra i 111 osservati
presentano un aumento, anche se modesto, dei consumi pro capite di energia elettrica. In questo ultimo
anno Matera è il comune con il più basso consumo pro capite di energia elettrica (873,8 KWh per
abitante), mentre Olbia presenta il livello di consumo più alto (1.750,9 KWh per abitante). Da osservare
consumi più alti della media in Sardegna, dove è peraltro assente la rete di distribuzione del gas metano,
eccezion fatta per Lanusei, Villacidro e Tortolì.
Figura 18 - Variazioni annuali percentuali dei consumi di gas metano ed energia elettrica per i comuni capoluogo di
provincia con popolazione residente superiore a 250 mila abitanti - Anno 2008

20,0

15,0

10,0

5,0

0,0

-5,0

-10,0
Torino M ilano Verona Venezia Genova Bologna Firenze Roma Napoli Bari Palermo Cat ania It alia

Gas metano Energia elet trica

Tra i comuni con popolazione residente superiore a 250 mila abitanti, solo Bari e Bologna presentano
delle diminuzioni nei consumi di gas metano (Figura 18). Il consumo pro capite del gas è superiore al

17
livello medio a Milano, Verona, Venezia, Genova, Bologna e Firenze, inferiore al medesimo livello di
riferimento a Torino, Roma, Napoli, Bari, Palermo e Catania. A Torino il basso ricorso al gas metano è
giustificato da una consistente presenza di teleriscaldamento. Anche sul fronte dell’energia elettrica il
gruppo di questi 12 comuni si suddivide equamente in quanti hanno consumo pro capite di energia
elettrica superiore alla media e quanti si collocano al di sotto del medesimo valore di riferimento.
Appartengono al primo gruppo Venezia, Bologna, Firenze, Roma, Palermo e Catania; si annoverano
invece nel secondo Torino, Milano, Bari, Napoli, Genova e Verona. Le variazioni di consumo rispetto al
2007 sono in questo caso negative solo per Bologna, Genova e Milano (Figura 18).
Da segnalare un’attenzione sempre maggiore delle amministrazioni comunali verso le problematiche
connesse ai consumi energetici. Ciò si manifesta attraverso un ricorso più frequente a fonti di energia
rinnovabili o alternative. Seguendo questa linea, vari comuni del nord Italia hanno predisposto in misura
crescente forme di teleriscaldamento: il numero di tali comuni è passato dai 7 del 2000 ai 23 del 2008
(erano 19 nel 2007).
Per quanto riguarda l’energia da fonte rinnovabile va sottolineato l’utilizzo, diffuso in Italia
indipendentemente dalla collocazione geografica, tanto del solare termico quanto del fotovoltaico.
In particolare, per il solare termico, i metri quadri installati ogni mille abitanti sugli edifici comunali
sono passati da 0,01 m2 nel 2000 a 0,4 m2 nel 2008, contemporaneamente il numero di comuni che
dichiara di installarli è passato da 3 a 46.
Sul versante del fotovoltaico nel 2008 ben 61 comuni, sui 111 oggetto della rilevazione, dichiarano di
ricorrere all’impiego di tale tecnologia: attualmente la potenza media installata sugli edifici comunali è
arrivata a 0,4 kW ogni mille abitanti. Nel 2000 tale potenza media era praticamente nulla e un solo
comune dichiarava di utilizzare pannelli fotovoltaici sui propri edifici.
Nel 2008 il Piano Energetico Comunale 20 (PEC) risulta approvato in 35 comuni 21 , 21 al Nord e 14 nel
Centro-Sud. La situazione è migliorata sia rispetto al 2007 sia rispetto al 2000, quando risultavano
rispettivamente 30 (cinque in meno) e 15 comuni (20 in meno) anche se mancano ancora all’appello 52
comuni capoluogo con popolazione superiore a 50 mila residenti.

20
I comuni con oltre 50 mila abitanti devono adottare, all’interno del proprio Piano Regolatore Generale, in base alla Legge n. 10/1991, il piano
relativo all’uso delle fonti rinnovabili di energia (Piano Energetico Comunale, PEC).
21
Lecco e Biella hanno approvato il Piano Energetico Comunale (PEC) pur non essendovi obbligati avendo popolazione residente non superiore a 50
mila abitanti.

18
GLOSSARIO
ACQUA
Acqua fatturata per uso domestico: volume di acqua pagato dalle utenze domestiche finali.

ARIA
Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell’aria: postazioni fisse e permanenti, coordinate e gestite
da un unico centro operativo in base a criteri omogenei, dove sono istallati strumenti automatici
(analizzatori o sensori), ciascuno dei quali misura la concentrazione di uno specifico inquinante.
Inquinante: qualsiasi sostanza immessa direttamente o indirettamente dall'uomo nell'aria ambiente che può
avere effetti dannosi sulla salute umana o sull'ambiente nel suo complesso. Si considerano i seguenti
inquinanti: SO2=Biossido di zolfo; Pst=Particelle sospese totali; NO2=Biossido di azoto;
CO=Monossido di carbonio; O3=Ozono; NMHC=Idrocarburi non metanici; BaP=Benzo(a)pirene;
C6H6=Benzene; T=Toluene; Xi=Xileni; H2S=Acido solfidrico; Pb=Piombo; PM10=Particolato con
diametro<10 μm; PM2,5=Particolato con diametro<2,5 μm; PM1=Particolato con diametro<1 μm;
As=Arsenico; Cd=Cadmio; Ni=Nichel; Hg=Mercurio.
Stazione di fondo (background): stazione non influenzata da traffico o dalle attività industriale (stazione
situata in posizione tale che il livello di inquinamento non sia prevalente influenzato da una singola
fonte o da un’unica strada ma dal contributo integrato di tutte le fonti sopravvento alla stazione). In
altri termini punto di campionamento rappresentativo dei livelli di inquinamento caratteristici
dell’area risultanti dal trasporto degli inquinanti anche dall’esterno dell’area urbana e dalle emissioni
dell’area urbana stessa. Le stazioni, tuttavia, non sono direttamente influenzate da emissioni dirette
locali di tipo industriale e di traffico.
Stazione industriale: stazione situata in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato
prevalentemente da singole fonti industriali o zone industriali limitrofe. In altri termini punto di
campionamento per il monitoraggio di fenomeni posto in aree industriali con elevati gradienti di
concentrazione degli inquinanti. Tali stazioni sono situate in aree nelle quali i livelli di inquinamento
sono influenzati prevalentemente da emissioni di tipo industriale.
Stazione di traffico: stazione situata in posizione tale che il livello di inquinamento sia influenzato
prevalentemente da emissioni provenienti da strade limitrofe. In altri termini punto di
campionamento rappresentativo dei livelli di inquinamento determinati prevalentemente da emissioni
da traffico provenienti da strade limitrofe, con flussi di traffico medio-alti.Tali stazioni sono ubicate
in aree caratterizzate da notevoli gradienti di concentrazione.
Valore limite per la protezione della salute umana per il PM10: concentrazione media giornaliera di 50
microgrammi/m3 da non superare più di 35 volte per anno ai sensi del D.M. 60/2002.

ENERGIA
Consumo di energia elettrica per uso domestico: è il consumo di energia elettrica associato alle abitazioni
e alle utenze condominiali degli edifici in cui tali abitazioni si trovano.
Consumo di gas metano per uso domestico e riscaldamento: è il consumo di gas metano per le utenze di
uso domestico e di riscaldamento (individuale e centralizzato). Il riscaldamento individuale è quello
previsto per ogni singolo appartamento a uso di civile abitazione, mentre il riscaldamento
centralizzato è previsto per fabbricati comprendenti più appartamenti a uso di civile abitazione.
Pannelli solari termici: impianti atti alla produzione di acqua calda.
Pannelli solari fotovoltaici: impianti in grado di produrre energia elettrica.
Teleriscaldamento: forma di riscaldamento che consiste nella distribuzione di acqua calda, acqua
surriscaldata o vapore, proveniente da una grossa centrale di produzione, alle abitazioni/edifici e
ritorno alla stessa centrale.
Piano Energetico Comunale (PEC): la Legge n. 10 del 9/1/1991 prevede l’obbligo per i Comuni con
popolazione superiore ai 50.000 abitanti di predisporre un Piano Energetico. Tale Piano è diretto a
individuare linee di indirizzo strategico nel settore dell'Energia, a verificare l'esistenza delle
condizioni e delle risorse per la loro attuazione e a monitorare nel tempo la loro effettiva
realizzazione.
RIFIUTI
Raccolta di rifiuti urbani: è il complesso dei rifiuti indifferenziati e differenziati raccolti nel territorio
comunale. Essi comprendono: a) i rifiuti domestici, anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi
adibiti a uso di civile abitazione; b) i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti a usi
diversi da quelli di cui alla lettera a), assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, ai sensi
dell'articolo 198, comma 2, lettera g); c) i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade; d) i
rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade e aree pubbliche o sulle strade e aree
private comunque soggette a uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi
d'acqua; e) i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; f) i
rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività
cimiteriale diversi da quelli di cui alle lettere b), c) ed e) (art.184 D.lgs 152/2006).
Raccolta differenziata: è la raccolta idonea a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche
omogenee compresa la frazione organica umida, destinate al riutilizzo, al riciclo e il recupero di
materia. La frazione organica umida è raccolta separatamente o con contenitori a svuotamento
riutilizzabili o con sacchetti biodegradabili certificati (art. 183, comma 1, lettera f), D.lgs. 152/2006
come modificato dal D. lgs. 4/2008).
RAEE: Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (D.lgs. 151/2005).

RUMORE
Centraline fisse per il monitoraggio del rumore: postazioni, fisse e permanenti, coordinate e gestite da un
unico centro operativo secondo criteri omogenei, dove sono installati strumenti automatici
(fonometri) per misurare costantemente i livelli di inquinamento acustico in una determinata zona.
Interventi di bonifica da rumore: sono la posa in opera di asfalto fonoassorbente, la creazione di barriere
autostradali antirumore o di barriere ferroviarie, ecc.
Zonizzazione acustica del territorio: la Legge Quadro del 26 ottobre 1995 n. 447 sull'inquinamento
acustico prevede l’obbligo per tutti i comuni di procedere alla zonizzazione acustica ovvero
assegnare porzioni omogenee di territorio a una delle sei classi indicate dalla normativa, sulla base
della prevalente ed effettiva destinazione d’uso del territorio stesso. Le sei classi individuate dal
Dpcm 14/11/1997 sono: aree particolarmente protette, aree destinate a uso prevalentemente
residenziale, aree di tipo misto, aree di intensa attività umana, aree prevalentemente industriali, aree
esclusivamente industriali.

TRASPORTI
Autovetture: veicoli a motore con almeno quattro ruote, esclusi i motoveicoli, destinati al trasporto di
persone, aventi al massimo nove posti, compreso quello del conducente.
Motocicli: veicoli a due ruote destinati al trasporto di persone, in numero non superiore a due compreso il
conducente.
Domanda di trasporto pubblico: numero di passeggeri trasportati nell’anno dai mezzi di trasporto pubblico
in ambito urbano (autobus, tram, filobus, metropolitana e funicolare). La domanda di trasporto
pubblico è espressa in termini di passeggeri per abitante.
Piano Urbano del Traffico (PUT): strumento tecnico-amministrativo "finalizzato a ottenere il
miglioramento delle condizioni di circolazione e della sicurezza stradale, la riduzione degli
inquinamenti acustico e atmosferico e il risparmio energetico, in accordo con gli strumenti
urbanistici vigenti e con i piani di trasporto e nel rispetto dei valori ambientali, stabilendo le priorità
e i tempi di attuazione degli interventi. Il piano urbano del traffico prevede il ricorso ad adeguati
sistemi tecnologici, su base informatica di regolamentazione e controllo del traffico, nonché di
verifica del rallentamento della velocità e di dissuasione della sosta al fine anche di consentire
modifiche ai flussi della circolazione stradale che si rendano necessarie in relazione agli obiettivi da
perseguire" (art. 36, D.Lgs. 30 Aprile 1992, n. 285). L’adozione del PUT è obbligatoria per i comuni
con popolazione residente superiore a trentamila abitanti. Il PUT dovrebbe essere aggiornato ogni
due anni, per adeguarlo agli obiettivi generali della programmazione socioeconomica e territoriale.

20
VERDE URBANO
Piano del verde urbano: strumento integrativo del Piano Regolatore Generale (P.R.G.) per la creazione di
un “sistema del verde” in ambito urbano. Il piano del verde è istituito con un’apposita deliberazione
comunale.
Censimento del verde urbano: accertamento periodico di tutto il patrimonio verde gestito dal comune
(direttamente e indirettamente) ed esistente sul territorio comunale.
Verde urbano: patrimonio di aree verdi gestito (direttamente od indirettamente) da enti pubblici (comune,
provincia, regione, stato) esistente nel territorio comunale.
Aree verdi: sono esaminate le seguenti tipologie di aree verdi a gestione (diretta od indiretta) comunale o di
altri enti pubblici (stato, regione, provincia):
Verde attrezzato: verde delle circoscrizioni attrezzato con giochi per bambini, campi polivalenti,
piste ciclabili, ecc.
Parchi urbani: aree tutelate a norma delle disposizioni dell'art. 136, Capo II Titolo I Parte III, del D.
Lgs 22 gennaio 2004, n. 42, "Codice dei beni culturali e del paesaggio": ville, giardini e parchi, non
tutelati dalla Parte II del presente decreto, che si distinguono per la loro non comune bellezza. Aree
sottoposte precedentemente ai vincoli delle Leggi 1497/39, 431/85 e del D. Lgs. 490/99.
Verde storico: aree tutelate a norma delle disposizioni dell'art. 10, Capo I Titolo I Parte II, del D.
Lgs. 22 gennaio 2004, "Codice dei beni culturali e del paesaggio": ville, parchi e giardini che
abbiano interesse artistico o storico. Aree sottoposte precedentemente ai vincoli della Legge 1089/39
e del D. Lgs. 490/99).
Aree di arredo urbano: aree verdi create per fini estetici e/o funzionali, quali ad esempio, zone
alberate, rotonde, aree di sosta, ecc.
Aree speciali: aree verdi che hanno particolari modalità di fruizione. Tale tipologia comprende:
giardini scolastici, orti botanici e vivai, giardini zoologici, cimiteri e, inoltre, categorie di verde non
menzionate in precedenza (riserve naturali e aree protette, boschi, verde piantumato ma non
attrezzato, ecc.).

21
Tavola 1 - Classifica dei comuni capoluogo di provincia per maggiore attenzione all'eco-compatibilità - Anni 2006, 2008

COMUNI 2007 2008 Differenza 2008-2007 N.d'ordine 2007 N. d'ordine 2008 Differenza N.d'ordine 2007-2008

Trento 7,1 7,2 0,1 1 1 0


Venezia 6,8 6,9 0,1 2 2 0
Bologna 6,8 6,9 0,1 3 3 0
Foggia 6,1 6,5 0,4 13 4 9
Biella 6,3 6,5 0,2 5 5 0
Terni 5,9 6,4 0,5 24 6 18
Belluno 6,4 6,4 -0,1 4 7 -3
Ravenna 6,1 6,4 0,2 8 8 0
Modena 6,1 6,3 0,3 10 9 1
Novara 6,2 6,3 0,1 7 10 -3
Forlì 5,8 6,3 0,5 29 11 18
Asti 6,2 6,3 0,0 6 12 -6
Cuneo 6,0 6,2 0,1 17 13 4
Parma 6,0 6,1 0,1 19 14 5
Brescia 5,9 6,1 0,2 23 15 8
Avellino 6,1 6,1 0,0 9 16 -7
Milano 5,9 6,1 0,2 21 17 4
Padova 6,0 6,1 0,1 18 18 0
Nuoro 6,1 6,1 0,0 11 19 -8
Prato 6,1 6,1 0,0 12 20 -8
Lecco 5,8 6,1 0,3 28 21 7
Villacidro 5,6 6,0 0,5 40 22 18
Sondrio 6,0 6,0 0,0 16 23 -7
Reggio nell'Emilia 5,5 6,0 0,5 50 24 26
Vercelli 5,7 6,0 0,2 32 25 7
Ferrara 5,3 6,0 0,7 61 26 35
Matera 5,9 5,9 0,0 22 27 -5
Livorno 5,9 5,9 0,0 20 28 -8
Cremona 5,7 5,9 0,2 33 29 4
Roma 5,8 5,9 0,0 25 30 -5
Caserta 6,1 5,9 -0,2 15 31 -16
Brindisi 6,1 5,8 -0,2 14 32 -18
La Spezia 5,5 5,8 0,3 42 33 9
Perugia 5,4 5,8 0,4 54 34 20
Verbania 5,8 5,8 0,0 30 35 -5
Piacenza 5,2 5,8 0,6 69 36 33
Lanusei 5,8 5,8 0,0 26 37 -11
Pisa 5,8 5,8 0,0 27 38 -11
Ancona 5,6 5,7 0,1 38 39 -1
Aosta 5,7 5,7 0,0 34 40 -6
Caltanissetta 5,7 5,7 0,0 31 41 -10
Alessandria 5,3 5,7 0,3 58 42 16
Potenza 5,7 5,7 0,0 35 43 -8
Bergamo 5,6 5,7 0,1 36 44 -8
Tortolì 5,2 5,6 0,4 65 45 20
Verona 5,4 5,6 0,2 52 46 6
Siena 5,6 5,6 0,0 39 47 -8
Genova 5,5 5,6 0,0 43 48 -5
Bolzano-Bozen 5,5 5,6 0,1 46 49 -3
Cagliari 5,5 5,5 0,0 45 50 -5
Gorizia 5,5 5,5 0,1 47 51 -4
Taranto 5,6 5,5 0,0 41 52 -11
Agrigento 5,5 5,5 0,0 48 53 -5
Reggio di Calabria 5,5 5,5 0,0 44 54 -10
Isernia 5,6 5,5 -0,1 37 55 -18
Salerno 5,2 5,5 0,3 70 56 14
Savona 5,4 5,5 0,1 57 57 0
Udine 5,4 5,4 0,0 55 58 -3
COMUNI 2007 2008 Differenza 2008-2007 N.d'ordine 2007 N. d'ordine 2008 Differenza N.d'ordine 2007-2008

Bari 5,5 5,4 0,0 49 59 -10


Teramo 5,4 5,4 0,0 53 60 -7
Pesaro 4,7 5,4 0,6 95 61 34
Arezzo 5,3 5,4 0,0 59 62 -3
Grosseto 5,4 5,4 -0,1 51 63 -12
Firenze 5,3 5,3 0,0 60 64 -4
Crotone 5,3 5,3 0,0 62 65 -3
Torino 5,1 5,3 0,1 72 66 6
Rovigo 4,9 5,3 0,3 84 67 17
Sassari 5,3 5,3 0,0 63 68 -5
Treviso 5,2 5,2 0,0 64 69 -5
Macerata 5,2 5,2 0,0 68 70 -2
Napoli 5,4 5,2 -0,1 56 71 -15
Benevento 5,2 5,2 0,0 66 72 -6
Trieste 4,9 5,2 0,3 88 73 15
Como 5,1 5,2 0,1 74 74 0
Messina 5,2 5,2 -0,1 67 75 -8
Oristano 5,0 5,1 0,1 81 76 5
Viterbo 5,1 5,1 0,0 73 77 -4
Pistoia 5,1 5,1 0,0 75 78 -3
Vicenza 5,1 5,1 0,0 78 79 -1
Mantova 4,9 5,1 0,2 91 80 11
Vibo Valentia 5,1 5,0 -0,1 79 81 -2
L'Aquila 5,1 5,0 -0,1 77 82 -5
Lucca 4,9 5,0 0,1 89 83 6
Campobasso 5,1 5,0 -0,1 76 84 -8
Tempio Pausania 5,0 5,0 0,0 82 85 -3
Pavia 4,9 5,0 0,1 87 86 1
Latina 4,9 5,0 0,1 90 87 3
Palermo 5,0 5,0 -0,1 80 88 -8
Ascoli Piceno 5,2 4,9 -0,2 71 89 -18
Rieti 5,0 4,9 -0,1 83 90 -7
Carbonia 4,9 4,9 -0,1 86 91 -5
Sanluri 4,9 4,9 -0,1 85 92 -7
Pordenone 4,9 4,8 0,0 92 93 -1
Lecce 4,8 4,8 0,0 93 94 -1
Lodi 4,6 4,8 0,2 101 95 6
Catanzaro 4,8 4,7 -0,1 94 96 -2
Frosinone 4,3 4,7 0,3 105 97 8
Cosenza 4,7 4,7 0,0 96 98 -2
Ragusa 4,6 4,6 0,0 98 99 -1
Varese 4,5 4,6 0,1 103 100 3
Pescara 4,6 4,6 0,0 97 101 -4
Trapani 4,6 4,6 0,0 100 102 -2
Imperia 4,6 4,6 0,0 99 103 -4
Chieti 4,6 4,6 0,0 102 104 -2
Rimini 4,5 4,4 0,0 104 105 -1
Catania 4,2 4,3 0,1 106 106 0
Enna 3,8 4,2 0,4 110 107 3
Olbia 4,0 4,1 0,0 107 108 -1
Iglesias 4,0 4,0 0,0 108 109 -1
Siracusa 3,8 3,8 0,0 109 110 -1
Massa 3,6 3,7 0,1 111 111 0

Fonte: Istat, Osservatorio ambientale sulle città


Tavola 1 - Adozione del piano del verde nei comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino - - - - - - - - -
Vercelli - - - - X X X X X
Novara X X X X X X X X X
Biella - - - - - - - - -
Cuneo - - - - - - - - -
Verbania - - - - - - - - -
Asti - - - - - - - - -
Alessandria - - - - - - - - -
Aosta - - - - - - - - -
Varese X X X X X X X X X
Como - - - - - - - - -
Lecco - - - - - - - - -
Sondrio - - - - - - X X X
Milano - - X X X X X X X
Bergamo X X X X X X X X X
Brescia - - - - - - - - -
Pavia - - - - - - - - -
Lodi - - - - - - - - -
Cremona - - - - - - - - -
Mantova - - - - - - - - -
Bolzano-Bozen - - - - - - - - -
Trento X X X X X X X X X
Verona - - - - - - - - -
Vicenza - - - - - - - - -
Belluno - - - - - - - - -
Treviso - - - - - - - - -
Venezia X X X X X X X X X
Padova - - - - - - - - -
Rovigo - - - - - - - - -
Pordenone - - - - - - - - -
Udine - - - - - - - - -
Gorizia - - - - - - - - -
Trieste - - - - - - - - -
Imperia - - - - - - - - -
Savona X X X X X X X X X
Genova - - - - - - - - -
La Spezia - - - - - - - - -
Piacenza - - - - - - - - -
Parma X X X X X X X X X
Reggio nell'Emilia - - - - - - - X X
Modena - - - - - - - - -
Bologna X X X X X X X X X
Ferrara - - - - - - - - -
Ravenna X X X X X X X X X

Pagina 1
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Forli' X X X X X X X X X
Rimini - - - - - - - - -
Massa - - - - - - - - -
Lucca X X X X X X X X X
Pistoia - - - - - - - - -
Firenze - - - - - - - - -
Prato - X X X X X X X X
Livorno - - - - - - - - -
Pisa - X X X X X X X X
Arezzo - - - - - - - - -
Siena - - - - - - - - -
Grosseto - - - - - - - - -
Perugia - - - - - - - - -
Terni X X X X X X X X X
Pesaro - - - - - - - - -
Ancona - - - - - - - - -
Macerata - - - - - - - - -
Ascoli Piceno - - - - - - - - -
Viterbo - - - - - - - - -
Rieti - - - - - - - - -
Roma - - - - - - - - -
Latina - - - - - - - - -
Frosinone - X X X X X X X X
L'Aquila - - - - - - - - -
Teramo - - - - - - - - -
Pescara - - - - - - - - -
Chieti - - - - - - - - -
Isernia - - - - - - - - -
Campobasso - - - - - - - - -
Caserta - - - - - - X X X
Benevento - - - - - - - - -
Napoli - - - - - - - - -
Avellino - - - - - - - - -
Salerno - - - - - - - - -
Foggia - - - - - - - - -
Bari - - - - - - - - -
Taranto - - - - - - - - -
Brindisi - - - - - - - - -
Lecce - - - - - - - - -
Potenza - - - - - - - - -
Matera - - - - - - X X X
Cosenza - - - - - - - - -
Crotone X X X X X X X X X
Catanzaro - - - - - - - - -
Vibo Valentia - - - - - - - - -
Reggio di Calabria - - - - X X X X X
Trapani - - - - - - - - -

Pagina 2
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Palermo - - - - - X X X X
Messina - - - - - - - - -
Agrigento X X X X X X X X X
Caltanissetta - - - - - - - - -
Enna - - - - - - - - -
Catania - - - - - - - - -
Ragusa - - - - - - - - -
Siracusa - - - - - - - - -
Sassari - - - - - - - - -
Nuoro - - - - - - - - -
Oristano - - - - - - - - -
Cagliari - - - - - - - - -
Olbia - - - - - - - - -
Tempio Pausania - - - - - - - - -
Lanusei - - - - - X X X X
Tortolì - - - - - - X X X
Sanluri - - - - - - - - -
Villacidro - - - - - - - - -
Carbonia - - - - - - - - -
Iglesias - - - - - - - - -
Italia (a) 14 17 18 18 20 22 26 27 27

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) Numero di comuni capoluogo di provincia che hanno approvato il piano del verde.

Pagina 3
Tavola 1 - Approvazione del Piano Urbano del Traffico (PUT) nei comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino X X X X X X X X X
Vercelli - X X X X X X X X
Novara X X X X X X X X X
Biella X X X X X X X X X
Cuneo - X X X X X X X X
Verbania X X X X X X X X X
Asti X X X X X X X X X
Alessandria X X X X X X X X X
Aosta X X X X X X X X X
Varese - - - - - - - - -
Como - X X X X X X X X
Lecco X X X X X X X X X
Sondrio X X X X X X X X X
Milano X X X X X X X X X
Bergamo X X X X X X X X X
Brescia X X X X X X X X X
Pavia X X X X X X X X X
Lodi X X X X X X X X X
Cremona X X X X X X X X X
Mantova X X X X X X X X X
Bolzano-Bozen X X X X X X X X X
Trento X X X X X X X X X
Verona X X X X X X X X X
Vicenza X X X X X X X X X
Belluno X X X X X X X X X
Treviso X X X X X X X X X
Venezia - - X X X X X X X
Padova - - X X X X X X X
Rovigo - - - - - - - - -
Pordenone X X X X X X X X X
Udine X X X X X X X X X
Gorizia X X X X X X X X X
Trieste X X X X X X X X X
Imperia - X X X X X X X X
Savona X X X X X X X X X
Genova X X X X X X X X X
La Spezia X X X X X X X X X
Piacenza X X X X X X X X X
Parma - - - - - - - X X
Reggio nell'Emilia X X X X X X X X X
Modena X X X X X X X X X
Bologna X X X X X X X X X
Ferrara X X X X X X X X X
Ravenna X X X X X X X X X
Forli' X X X X X X X X X
Rimini - - - - - - - - -
Massa - - - - - - - - -

Pagina 1
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Lucca - - - - - - - - -
Pistoia X X X X X X X X X
Firenze X X X X X X X X X
Prato X X X X X X X X X
Livorno X X X X X X X X X
Pisa - - X X X X X X X
Arezzo X X X X X X X X X
Siena X X X X X X X X X
Grosseto X X X X X X X X X
Perugia X X X X X X X X X
Terni - - X X X X X X X
Pesaro X X X X X X X X X
Ancona X X X X X X X X X
Macerata - - - - - - - - -
Ascoli Piceno - - - - - - - - -
Viterbo - - X X X X X X X
Rieti - - - - - - - - -
Roma X X X X X X X X X
Latina - - - - - X X X X
Frosinone - - - - - - - - -
L'Aquila X X X X X X X X X
Teramo X X X X X X X X X
Pescara - - - - - X X X X
Chieti X X X X X X X X X
Isernia X X X X X X X X X
Campobasso X X X X X X X X X
Caserta X X X X X X X X X
Benevento X X X X X X X X X
Napoli X X X X X X X X X
Avellino X X X X X X X X X
Salerno X X X X X X X X X
Foggia - - - - - - - X X
Bari X X X X X X X X X
Taranto - - X X X X X X X
Brindisi X X X X X X X X X
Lecce X X X X X X X X X
Potenza X X X X X X X X X
Matera - X X X X X X X X
Cosenza - - - X X X X X X
Crotone X X X X X X X X X
Catanzaro - - - - - - - - -
Vibo Valentia - - - - - - - - -
Reggio di Calabria - - - X X X X X X
Trapani - - - - X X X X X
Palermo - - - - - - - - -
Messina X X X X X X X X X
Agrigento X X X X X X X X X
Caltanissetta X X X X X X X X X

Pagina 2
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Enna - - - - - - - - -
Catania - - - - - - - - -
Ragusa - - - - - - - X X
Siracusa - - - - - - - - -
Sassari - - - - - - - - -
Nuoro - - - - - X X X X
Oristano - - - - - - - X X
Cagliari - - - - - X X X X
Olbia - - - - - - - - -
Tempio Pausania - - - - - - - - -
Lanusei - - - - - - - - -
Tortolì - - - - - - - - -
Sanluri - - - - - - - - -
Villacidro - - - - - - - - -
Carbonia - - - - - - X X X
Iglesias - - - - - - - - -
Italia (b) 65 70 76 78 79 83 84 88 88

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) I Comuni con popolazione residente superiore a 30 mila abitanti hanno l'obbligo di adottare un Piano Urbano del Traffico (art. 36 del Nuovo Codice della Strada)
(b) Numero di comuni capoluogo di provincia che hanno approvato il PUT.

Pagina 3
Tavola 6b - Interventi di bonifica da rumore (barriere antirumore) per i comuni capoluogo di provincia - Anni
2 2
2000-2008 (a) (km per 10.000 km di superficie comunale)
COMUNE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino - 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1


Vercelli - - - - - - - - -
Novara 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6 1,6
Biella - - - - - - - - -
Cuneo - - - - - - - - -
Verbania - - - - - - - - -
Asti - - - - - - 0,1 0,1 0,1
Alessandria - - - - - - - - -
Aosta - - - - - - - - -
Varese - - - - - - - - -
Como - - - - - 0,4 0,8 1,9 3,0
Lecco - - - - - .. .. .. ..
Sondrio - - - - - - - - -
Milano - 0,1 0,3 0,7 1,0 1,3 1,3 1,8 1,8
Bergamo - - - 0,6 0,7 0,9 0,9 1,6 1,6
Brescia - - - - - - - - -
Pavia - - - - - - - - -
Lodi - - - - - - - - -
Cremona - - - - - - .. .. ..
Mantova - - - - - - - - -
Bolzano - Bozen 2,9 4,1 4,9 5,3 6,0 6,3 6,8 7,2 7,2
Trento - - - - - 0,1 0,2 0,5 1,2
Verona - - 0,1 0,1 0,3 0,7 0,7 0,7 0,7
Vicenza 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3
Belluno - - - - - - - - -
Treviso - - - - - - - - -
Venezia - - - - - - - 0,3 0,3
Padova 0,9 2,3 2,5 2,5 3,0 4,7 6,8 7,4 7,6
Rovigo - - - - - - - - -
Pordenone - - - - - - - - -
Udine - - - - - - - - -
Gorizia - - - - - - - - -
Trieste - - - - - - - - 1,3
Imperia - - - - - - - 0,1 0,1
Savona - - - - - - - - -
Genova - - - - 0,1 0,4 1,3 1,7 1,7
La Spezia - - - 0,7 1,3 1,3 1,3 1,3 1,3
Piacenza 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,4 0,4 0,4
Parma - 0,1 0,1 0,2 0,2 0,2 0,2 0,3 0,3
Reggio nell'Emilia 0,1 0,2 0,4 0,5 0,6 0,7 0,8 0,9 0,9
Modena 0,1 0,1 0,2 0,5 0,5 0,7 2,1 2,1 5,1
Bologna 0,5 0,8 0,9 1,0 1,0 1,0 1,5 6,1 6,6
Ferrara - - - - - .. .. .. ..
Ravenna .. .. .. .. .. 0,1 0,1 0,1 0,1
Forlì - - - - - - - - -
Rimini - - - - - - - - -
Massa 0,2 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6 0,6
Lucca - - - - - - .. .. 0,2
Pistoia - - - - - - .. .. ..
Firenze - - - - - - - - 0,7
Prato - - - - - - - - -
Livorno - - - - - - - - -
Pisa 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2
Arezzo - - - - .. .. .. .. 0,1
Siena - - - - - - - .. ..
Grosseto - - - - - .. .. .. ..
Perugia - - - - - - - - -
Terni - - - - - .. .. .. ..
Pesaro - - - - - - - - -
Ancona 0,5 0,8 0,9 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1 1,1
Macerata - - - - - - - - -
Ascoli Piceno - - - - - - - - -
Viterbo - - - - - - - - -
Rieti - - - - - - - - -
Roma 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Latina - - - - - - - - -
Frosinone - - - - - - - - -
L'Aquila - - - - - - - - -
Teramo - - - - - - - - -
Pescara - - - - - - - - -
Chieti - - - - - - - - -
Isernia - - - - - - - - -
Campobasso - - - - - - - - -
Caserta - - - - - - - - -
Tavola 6b - Interventi di bonifica da rumore (barriere antirumore) per i comuni capoluogo di provincia - Anni
2 2
2000-2008 (a) (km per 10.000 km di superficie comunale)
COMUNE 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Benevento - - - - - - - - -
Napoli - - 0,8 0,8 0,8 1,3 1,8 2,5 2,5
Avellino - - - - - - - - -
Salerno - - - - - - - - -
Foggia - - - - - - - - -
Bari 0,1 0,3 0,4 0,5 0,6 0,8 0,9 1,0 1,0
Taranto - - - - - - - - -
Brindisi 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2
Lecce - - - - 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1
Potenza - - - - - - - - -
Matera - - - - - - - - -
Cosenza - - - - - - - - -
Crotone - - - - - - - - -
Catanzaro - - - - - - - - -
Vibo Valentia - - - - - - - - -
Reggio di Calabria - .. .. .. .. .. .. .. ..
Trapani - - - - - - - - -
Palermo - - - - - - - - -
Messina - - - - - - - - -
Agrigento - - - - - - - - -
Caltanissetta - - - - - - - - -
Enna - - - - - - - - -
Catania - - - - - - - - -
Ragusa - - - - - - - - -
Siracusa - - - - - - - - -
Sassari - - - - - - - - -
Nuoro - - - - - - - - -
Oristano - - - - - - - - -
Cagliari - 0,3 0,3 0,5 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8
Olbia - - - - - - - - -
Tempio Pausania - - - - - - - - -
Lanusei - - - - - - - - -
Tortolì - - - - - - - - -
Sanluri - - - - - - - - -
Villacidro - - - - - - - - -
Carbonia - - - - - - - - -
Iglesias - - - - - - - - -
Italia (b) 0,1 0,1 0,1 0,1 0,1 0,2 0,2 0,3 0,3
CV 3,3 3,0 2,8 2,6 2,5 2,5 2,6 2,7 2,7

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) Alcuni valori dell'indicatore sono stati stimati.
(b) La dicitura Italia si riferisce al complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia.
Tavola 2 - Raccolta differenziata dei rifiuti urbani per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (valori percentuali)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Verbania 32,7 53,4 48,1 48,3 51,6 53,2 77,4 72,2 73,5
Novara 22,9 28,1 30,3 29,0 33,6 51,6 67,3 70,6 72,4
Asti 14,6 19,8 22,6 29,1 40,6 62,7 66,1 61,6 63,4
Tortolì - - - - - - 30,2 59,8 62,5
Villacidro 0,3 1,9 0,8 1,5 1,7 1,0 25,0 58,2 57,6
Belluno 16,0 19,2 19,0 19,8 21,6 29,8 59,9 57,4 57,6
Rovigo 19,2 22,8 30,1 32,3 35,9 48,2 53,4 53,7 57,2
Sanluri - 9,0 19,0 19,6 20,6 15,1 52,1 61,9 55,9
Lecco 42,7 42,7 41,3 48,3 51,3 53,2 53,4 53,7 54,1
Gorizia 19,5 22,1 24,8 22,5 24,1 40,2 50,6 49,1 54,1
Trento 21,1 24,2 26,7 29,2 38,3 45,8 47,5 50,5 54,0
Treviso 17,7 30,7 23,6 41,6 45,5 46,4 46,6 48,7 52,9
Biella 25,1 27,0 27,4 32,9 36,0 35,6 34,0 37,0 52,0
Alessandria 28,4 27,2 27,7 26,1 29,3 30,8 40,9 52,3 51,3
Bergamo 39,2 40,6 40,1 39,0 40,3 41,2 44,5 49,3 50,5
Varese 26,9 27,0 27,5 35,2 38,6 42,0 43,0 44,7 49,2
Salerno 5,7 8,3 9,0 7,5 8,5 8,6 8,5 8,6 48,9
Reggio nell'Emilia 32,7 37,1 40,7 41,4 43,8 44,8 46,8 47,9 48,8
Vicenza 22,0 24,8 34,6 35,3 35,4 39,5 43,5 45,2 48,6
Piacenza 33,0 34,4 35,7 35,9 37,2 41,7 42,7 46,5 48,1
Forli' 21,1 22,0 23,1 22,1 24,0 27,4 31,7 38,7 48,0
Ravenna 14,5 20,1 25,0 24,6 31,2 31,4 35,4 42,7 46,6
Udine 16,7 20,6 27,4 30,7 33,3 35,1 36,7 43,6 46,3
Sondrio 28,6 29,9 35,5 36,7 38,9 39,7 40,3 43,5 46,3
Pordenone 10,7 21,7 17,1 18,6 11,2 18,9 26,5 29,6 46,3
Lucca 34,1 36,1 37,0 37,2 38,7 39,8 43,5 43,8 45,3
Cuneo 21,2 29,1 31,7 33,8 37,2 34,7 32,0 43,0 45,3
Cremona 34,8 35,1 35,4 36,1 38,2 38,4 40,0 41,1 44,8
Aosta 15,1 17,1 22,1 25,0 25,8 29,1 36,9 44,5 44,5
Padova 16,2 17,2 24,9 40,2 41,0 41,1 41,0 41,6 44,2
Parma 13,9 16,0 19,4 22,8 29,0 29,0 29,3 39,1 43,9
Bolzano-Bozen 22,1 23,3 25,0 26,3 27,1 27,1 30,9 39,9 43,7
Modena 22,1 22,0 22,1 24,9 24,5 25,1 27,1 35,1 43,7
Ferrara 25,0 25,0 28,9 33,2 34,8 36,8 37,1 40,3 43,4
Rimini 23,6 22,3 24,0 24,3 25,0 25,7 27,0 37,4 42,4
Tempio Pausania - - - - 0,8 3,7 22,8 36,0 42,1
Siena 23,1 25,6 22,5 31,6 34,9 39,4 38,7 38,0 41,8
Pesaro 17,3 17,8 19,6 19,6 19,9 22,1 27,4 34,9 41,6
Torino 20,4 24,3 24,1 25,8 31,6 35,8 37,2 40,0 41,5
Lodi 30,5 30,2 29,5 30,8 40,5 38,1 36,5 38,5 40,5
Verona 19,9 23,4 24,2 24,7 27,8 32,8 32,2 33,6 40,3
Brescia 36,0 36,7 37,3 35,7 37,1 38,9 40,6 43,4 39,8
Mantova 31,1 32,1 34,3 32,7 35,4 34,3 36,3 35,0 38,8
Prato 25,3 31,4 29,8 31,5 33,7 35,0 35,5 35,8 38,8
Como 26,5 25,5 26,8 30,0 30,7 31,4 33,3 39,7 38,0
Macerata 31,7 31,7 31,7 32,4 30,9 31,4 34,6 36,2 36,8
Milano 28,6 30,6 28,9 29,7 29,5 29,8 35,0 35,2 35,9
Livorno 17,5 24,3 27,5 32,1 32,5 32,6 32,9 32,9 35,2
Pistoia 18,3 19,0 21,8 27,1 35,9 35,3 35,0 34,6 34,4
Lanusei 1,6 3,1 5,3 6,8 9,7 14,6 30,6 31,1 34,4
Firenze 23,4 26,7 26,4 27,9 29,0 30,0 30,8 31,7 34,4
Bologna 18,8 19,3 21,5 23,9 24,9 27,1 28,4 30,5 34,1
Pisa 21,5 21,8 28,1 29,6 34,3 31,7 31,2 33,4 33,8
Venezia 18,7 21,4 16,8 16,7 17,2 20,7 24,1 29,1 33,4
Teramo 8,1 8,4 8,3 8,2 9,2 18,6 18,3 23,6 33,2
Olbia 0,1 0,2 0,6 3,1 5,3 9,2 25,0 30,5 32,8
Perugia 25,5 23,8 28,0 28,7 32,7 33,1 33,2 28,4 31,9
Terni 8,3 11,2 12,6 17,9 28,0 24,9 24,6 27,8 31,5
Latina 4,6 6,4 8,9 6,7 6,6 7,7 10,9 23,5 30,6
Grosseto 13,8 17,7 19,4 29,2 43,0 34,4 34,9 32,9 30,0
Tavola 2 - Raccolta differenziata dei rifiuti urbani per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (valori percentuali)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ascoli Piceno 20,3 20,3 20,3 24,7 28,2 27,8 26,8 26,8 29,7
Nuoro 1,5 1,6 0,4 4,0 7,3 15,7 19,9 22,4 29,0
Sassari 1,5 2,8 2,8 4,6 4,1 5,5 14,5 23,6 28,5
Italia (b) 14,0 15,8 16,6 18,2 20,3 21,9 23,5 25,5 28,5
Savona 16,5 14,4 14,5 16,2 23,6 29,4 27,8 25,3 26,6
Pavia 25,9 26,7 26,3 25,9 26,7 27,4 27,9 26,6 26,6
Ancona 11,9 13,3 14,5 15,7 19,0 19,8 20,4 21,8 26,3
Arezzo 8,0 9,9 11,5 13,6 14,6 15,7 19,5 21,3 25,6
La Spezia 14,2 18,0 23,9 24,3 25,8 24,2 21,0 22,6 25,4
Vercelli 15,9 15,4 18,0 22,4 23,0 21,3 23,7 24,3 25,3
Imperia 15,6 15,6 16,7 17,6 18,3 16,0 16,7 21,3 24,0
Crotone - 0,1 5,8 10,7 12,2 18,2 18,3 21,6 22,9
Carbonia 0,5 1,0 2,2 3,1 4,0 12,1 17,9 22,7 22,2
Pescara 3,3 3,7 4,4 4,8 5,3 6,8 8,8 13,1 21,8
Avellino 5,5 8,7 9,8 8,4 7,1 6,6 6,9 9,3 21,4
Massa 21,1 24,3 26,5 27,8 28,6 26,3 24,8 19,9 21,2
Genova 10,4 11,3 10,2 12,4 16,6 16,2 11,8 16,7 20,9
Trieste 12,1 12,9 11,7 13,4 13,4 14,0 15,2 18,3 20,7
Benevento 8,6 9,7 12,5 14,7 12,9 12,1 12,1 13,6 20,6
Brindisi 1,7 3,7 3,5 2,6 4,6 15,5 20,7 22,3 20,4
Cagliari 0,4 0,4 1,4 1,4 2,1 5,8 10,3 12,3 20,4
Chieti 2,6 6,3 5,3 5,8 6,0 11,7 14,3 13,5 19,9
Roma 5,7 6,1 6,9 10,5 13,6 16,0 16,2 17,1 19,5
Potenza 9,4 13,5 12,1 9,1 11,7 11,5 14,2 17,6 18,9
Bari 7,6 10,5 12,6 12,3 11,6 12,4 17,8 16,2 17,6
Agrigento 0,8 0,4 0,2 0,3 5,0 6,3 13,9 15,9 17,2
Reggio di Calabria 1,2 3,2 10,1 10,7 9,8 9,7 11,5 12,8 16,0
Cosenza 3,1 3,2 10,5 11,1 11,1 12,9 19,7 20,9 15,9
Napoli 8,7 10,8 9,8 10,8 9,2 9,5 10,2 12,7 14,5
Rieti 5,6 7,5 7,5 9,6 7,7 6,4 12,0 14,8 13,2
Ragusa 1,2 3,0 3,8 5,0 8,9 9,6 9,7 8,2 12,9
Catanzaro 0,9 2,0 3,2 9,6 11,2 13,3 11,7 12,8 12,8
Frosinone 2,8 3,7 3,8 3,5 3,3 3,5 3,3 4,0 12,8
L'Aquila 12,3 13,5 11,0 11,0 10,6 10,4 12,0 12,5 12,5
Campobasso 1,1 5,0 4,7 3,7 6,0 9,8 10,0 10,5 12,2
Viterbo 6,0 6,0 6,5 5,3 6,5 7,3 8,0 10,7 12,0
Lecce 3,8 3,5 3,3 3,2 5,0 4,0 8,9 9,7 11,6
Trapani 5,2 5,5 4,7 5,1 6,0 5,3 8,5 10,8 11,4
Foggia 6,6 7,1 6,8 8,3 7,7 7,3 8,7 9,3 11,3
Caserta 1,0 3,2 4,3 3,9 5,4 5,0 5,4 2,4 11,2
Caltanissetta 1,1 0,9 3,4 4,9 4,9 4,5 4,7 4,7 11,0
Catania 0,8 2,1 2,2 3,2 3,7 5,4 6,4 6,6 10,1
Oristano 1,5 0,6 0,4 1,5 2,2 5,6 4,3 5,1 9,7
Vibo Valentia 0,2 4,3 6,4 7,2 8,5 7,9 8,1 12,7 8,4
Matera 6,6 10,3 10,2 9,6 7,6 6,9 7,8 7,3 7,8
Siracusa 1,4 2,0 1,6 1,5 2,4 3,1 3,4 6,6 7,0
Taranto 1,1 2,8 4,1 4,1 5,7 5,9 5,8 4,6 6,6
Enna 1,3 1,5 1,5 2,7 3,7 7,1 8,1 9,7 5,4
Isernia 2,3 2,4 2,4 2,1 7,0 3,9 3,6 5,1 5,3
Palermo 4,8 5,5 5,9 6,2 7,5 8,1 6,9 4,1 4,6
Iglesias 0,2 0,4 1,1 1,6 2,1 2,4 3,8 3,8 3,8
Messina 1,6 1,0 1,3 1,9 1,7 2,0 1,9 3,8 3,1
CV 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6 0,5

Fonte: Istat, Dati ambientala nelle città


(a) Alcuni valori dell'indicatore sono stati stimati.
(b) La dicitura Italia si riferisce al complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia.
Tavola 10 - Popolazione servita dalla raccolta differenziata per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (valori percentuali)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Vercelli 100,0 100,0 94,0 95,1 95,0 95,0 95,0 100,0 100,0
Novara 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Biella 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Cuneo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Verbania 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Asti 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Alessandria 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Aosta 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Varese 29,3 31,4 32,7 36,5 40,4 43,9 100,0 100,0 100,0
Como 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Lecco 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Sondrio 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Milano 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Bergamo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Brescia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Pavia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Lodi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Cremona 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Mantova 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Bolzano-Bozen 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Trento 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Verona 95,0 95,0 95,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Vicenza 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Belluno 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Treviso 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Venezia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Padova 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Rovigo 100,0 100,0 100,0 100,0 97,0 99,0 99,0 99,0 99,0
Pordenone 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Udine 84,0 85,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Gorizia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Trieste 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Imperia 100,0 100,0 80,0 80,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Savona 85,0 85,0 90,0 90,0 100,0 100,0 100,0 95,0 100,0
Genova 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
La Spezia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Piacenza 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Parma 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Reggio nell'Emilia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Modena 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Bologna 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Ferrara 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Ravenna 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Forli' 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Rimini 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Massa 80,0 83,0 85,0 85,0 85,0 88,0 100,0 100,0 100,0
Lucca 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Pistoia 90,0 90,0 90,0 90,0 91,0 92,0 95,0 96,0 97,0
Firenze 93,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Prato 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Livorno 70,0 80,0 90,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Pisa 100,0 100,0 99,9 99,9 99,9 99,9 99,9 99,9 99,9
Arezzo 87,0 87,0 92,0 93,0 94,0 96,0 96,6 96,6 97,8
Siena 90,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0
Grosseto 15,0 30,0 70,0 80,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0
Perugia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Terni 40,0 50,0 100,0 100,0 90,0 90,0 90,0 90,0 90,0
Pesaro 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Ancona 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Macerata 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0 95,0
Tavola 10 - Popolazione servita dalla raccolta differenziata per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (valori percentuali)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ascoli Piceno 70,0 70,0 70,0 70,0 78,0 78,0 78,0 78,0 78,0
Viterbo 80,0 80,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Rieti 35,0 35,0 35,0 35,0 85,0 85,0 87,0 90,0 90,0
Roma 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Latina 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Frosinone 50,0 50,0 50,0 50,0 50,0 50,0 50,0 50,0 80,0
L'Aquila 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Teramo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Pescara 80,0 80,0 80,0 83,0 85,0 90,0 100,0 100,0 100,0
Chieti 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Isernia 90,0 90,0 90,0 90,0 90,0 90,0 90,0 100,0 100,0
Campobasso 90,0 90,0 70,0 70,0 80,0 80,0 70,0 70,0 70,0
Caserta 10,0 10,0 10,0 10,0 60,0 60,0 60,0 100,0 100,0
Benevento 79,5 79,5 87,2 87,2 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Napoli 100,0 95,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Avellino 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Salerno 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Foggia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Bari 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Taranto 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Brindisi 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Lecce 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Potenza 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0
Matera 25,0 25,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0 30,0
Cosenza 90,0 95,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Crotone - 60,0 60,0 80,0 80,0 80,0 90,0 90,0 90,0
Catanzaro 90,0 90,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Vibo Valentia 80,0 90,0 90,0 93,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Reggio di Calabria 80,0 80,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Trapani 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Palermo 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Messina 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Agrigento 10,0 10,0 10,0 10,0 45,0 45,0 70,0 80,0 90,0
Caltanissetta 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Enna 70,0 70,0 50,0 60,0 60,0 60,0 60,0 60,0 60,0
Catania 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Ragusa 95,0 95,0 95,0 95,0 98,0 98,0 98,0 98,0 100,0
Siracusa 95,0 95,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0
Sassari 50,0 50,0 20,0 20,0 20,0 20,0 100,0 100,0 100,0
Nuoro 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Oristano 40,0 40,0 40,0 40,0 60,0 60,0 60,0 60,0 70,0
Cagliari 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Olbia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Tempio Pausania - - - - 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Lanusei 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Tortolì - - - - - - 100,0 100,0 100,0
Sanluri - 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Villacidro 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Carbonia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Iglesias 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0 80,0
Italia (b) 72 73 77 79 82 82 87 89 91

Fonte: Istat, Dati ambientala nelle città


(a) Alcuni valori dell'indicatore sono stati stimati.
(b) Comuni capoluogo di provincia nei quali il 100 per cento della popolazione è servita dalla raccolta differenziata.
Tavola 1 - Densità di popolazione per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (abitanti per km 2 di superficie comunale) (a)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino 6.932,1 6.782,1 6.631,0 6.643,2 6.799,2 6.925,0 6.918,6 6.948,0 6.979,7
Vercelli 600,7 582,9 563,1 562,0 562,7 561,5 558,5 557,1 573,4
Novara 991,5 986,1 981,1 987,6 995,3 998,0 997,2 997,5 1.002,3
Biella 1.011,9 993,0 985,1 994,7 994,2 989,4 983,8 984,5 984,7
Cuneo 455,6 446,1 446,2 456,8 457,9 457,7 456,7 457,4 459,5
Verbania 809,1 804,8 799,4 805,6 814,7 818,2 818,2 819,9 824,4
Asti 481,9 475,6 470,2 476,4 482,7 484,7 486,1 488,8 493,5
Alessandria 442,1 430,1 418,2 419,4 432,6 446,5 449,4 452,5 457,3
Aosta 1.622,7 1.606,4 1.596,3 1.600,1 1.601,9 1.610,9 1.620,3 1.623,0 1.630,1
Varese 1.525,8 1.495,7 1.459,9 1.456,4 1.490,2 1.514,8 1.502,1 1.495,1 1.493,1
Como 2.221,2 2.161,7 2.109,8 2.136,1 2.189,7 2.223,1 2.226,4 2.228,7 2.239,7
Lecco 995,6 994,3 994,9 1.002,3 1.008,9 1.016,0 1.021,8 1.026,9 1.032,6
Sondrio 1.077,5 1.067,0 1.056,0 1.056,9 1.062,2 1.068,9 1.073,5 1.081,5 1.089,6
Milano 7.139,8 7.016,7 6.867,0 6.917,5 7.061,4 7.162,6 7.173,5 7.148,5 7.127,3
Bergamo 2.970,4 2.907,6 2.857,1 2.873,8 2.912,9 2.938,2 2.927,3 2.922,0 2.935,1
Brescia 2.128,4 2.105,7 2.066,5 2.088,2 2.113,4 2.113,1 2.101,4 2.094,1 2.098,5
Pavia 1.174,4 1.155,4 1.136,2 1.138,6 1.138,6 1.133,9 1.127,4 1.120,6 1.119,3
Lodi 998,2 992,2 999,1 1.016,9 1.026,6 1.031,3 1.031,7 1.036,1 1.046,4
Cremona 1.016,0 1.011,3 1.007,2 1.010,8 1.015,7 1.014,7 1.010,1 1.014,9 1.024,8
Mantova 752,4 748,2 747,1 747,6 749,7 748,6 746,3 746,1 750,4
Bolzano-Bozen 1.858,7 1.836,0 1.817,8 1.829,7 1.847,2 1.871,7 1.895,7 1.914,6 1.935,3
Trento 667,6 668,0 668,8 680,0 692,5 700,3 705,3 710,3 718,3
Verona 1.240,6 1.235,8 1.232,4 1.244,0 1.251,1 1.254,2 1.258,2 1.269,8 1.281,0
Vicenza 1.368,3 1.353,3 1.349,6 1.374,1 1.395,6 1.413,2 1.418,0 1.417,3 1.421,9
Belluno 238,3 238,3 239,1 240,1 241,1 242,8 244,1 245,8 247,6
Treviso 1.479,5 1.465,3 1.449,5 1.461,3 1.474,1 1.482,1 1.478,9 1.472,1 1.476,1
Venezia 669,8 662,2 652,4 650,6 652,6 650,4 647,6 646,6 648,0
Padova 2.267,3 2.230,1 2.208,6 2.232,5 2.260,4 2.271,4 2.268,6 2.264,3 2.273,1
Rovigo 466,2 464,6 463,5 465,8 468,1 469,5 470,9 473,3 476,5
Pordenone 1.274,6 1.281,2 1.295,8 1.320,4 1.335,8 1.334,7 1.327,8 1.326,8 1.339,2
Udine 1.679,5 1.682,7 1.687,7 1.695,2 1.699,3 1.703,5 1.706,6 1.717,2 1.737,7
Gorizia 903,2 884,3 868,5 873,4 883,7 888,3 882,9 879,1 876,6
Trieste 2.553,9 2.520,9 2.488,1 2.472,9 2.458,1 2.444,8 2.434,7 2.430,6 2.430,4
Imperia 893,2 876,6 862,5 870,3 880,4 892,9 899,6 906,2 915,8
Savona 948,7 929,6 930,2 944,9 943,0 942,1 942,0 943,2 947,9
Genova 2.603,6 2.548,8 2.492,1 2.475,5 2.476,2 2.515,2 2.536,9 2.517,6 2.508,3
La Spezia 1.853,0 1.813,7 1.770,5 1.783,4 1.811,7 1.821,3 1.821,2 1.824,8 1.836,2
Piacenza 830,6 818,7 814,0 826,8 834,6 837,8 839,8 843,8 852,9
Parma 649,5 640,1 629,9 631,3 650,0 671,6 676,6 682,2 692,4
Reggio nell'Emilia 625,7 622,6 618,7 628,4 651,9 674,9 684,9 695,5 707,8
Modena 965,8 964,6 962,3 970,0 979,6 984,0 983,9 982,4 987,1
Bologna 2.704,2 2.665,8 2.641,2 2.652,4 2.657,4 2.658,2 2.653,2 2.647,9 2.654,7

Pagina 1
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Ferrara 326,2 324,9 323,0 323,1 325,3 326,9 328,5 329,9 331,5
Ravenna 213,0 210,1 207,7 211,1 219,0 226,7 229,9 233,2 236,9
Forlì 471,8 473,5 476,3 480,6 485,8 490,8 495,4 500,2 505,9
Rimini 976,5 966,1 958,7 972,0 990,7 1.005,2 1.015,7 1.026,1 1.035,8
Massa 723,1 716,8 710,1 714,8 726,9 736,6 738,5 741,3 747,4
Lucca 460,8 451,1 441,4 441,6 443,6 444,7 443,8 445,9 451,2
Pistoia 362,7 359,2 355,7 356,4 358,6 361,6 364,2 371,5 378,8
Firenze 3.667,4 3.563,2 3.457,9 3.516,3 3.590,1 3.588,3 3.578,1 3.567,4 3.565,9
Prato 1.777,8 1.780,5 1.781,1 1.796,5 1.827,5 1.867,5 1.893,0 1.902,2 1.899,2
Livorno 1.544,8 1.525,4 1.499,5 1.496,1 1.495,0 1.517,4 1.539,0 1.541,0 1.543,8
Pisa 495,1 490,3 482,4 480,7 479,1 475,7 472,5 471,7 472,3
Arezzo 239,3 238,4 238,0 241,1 243,9 245,8 247,3 250,3 254,1
Siena 457,5 450,5 443,8 451,3 458,5 457,6 454,7 453,6 455,1
Grosseto 153,1 151,5 150,2 152,9 156,8 159,6 162,0 164,7 167,3
Perugia 350,0 341,9 333,6 338,6 346,4 354,8 359,3 361,4 365,1
Terni 508,5 501,8 497,0 505,2 513,0 515,7 517,7 520,9 526,1
Pesaro 704,7 712,9 720,8 724,9 727,2 726,6 727,4 733,5 741,4
Ancona 795,1 804,9 814,5 817,8 821,8 823,1 821,8 820,1 822,4
Macerata 451,5 446,2 442,3 447,2 454,0 458,6 459,7 460,8 463,2
Ascoli Piceno 325,4 321,4 320,0 320,8 322,3 322,6 321,6 321,3 321,4
Viterbo 148,4 147,2 146,0 146,7 148,2 148,6 148,6 149,6 152,0
Rieti 223,8 218,2 213,6 220,2 226,0 227,3 227,9 229,3 230,7
Roma 2.061,6 2.023,6 1.961,7 1.943,4 1.948,4 1.950,6 2.008,6 2.074,0 2.081,2
Latina 412,4 401,8 390,9 394,2 399,5 404,8 408,6 413,2 418,7
Frosinone 1.014,1 1.024,3 1.033,1 1.032,2 1.035,7 1.035,7 1.029,1 1.025,7 1.026,2
L'Aquila 149,7 148,5 147,6 149,7 152,2 153,6 154,4 155,0 155,8
Teramo 344,6 340,2 335,6 341,1 346,6 346,9 348,8 355,3 361,1
Pescara 3.437,6 3.445,5 3.546,8 3.642,2 3.654,9 3.660,5 3.657,9 3.662,9 3.672,1
Chieti 968,3 931,6 893,4 888,1 922,1 955,4 948,0 940,7 936,2
Isernia 307,5 308,1 308,6 309,9 311,7 313,5 314,3 315,5 316,8
Campobasso 922,8 917,5 914,8 922,0 927,8 925,2 920,7 920,6 921,3
Caserta 1.384,3 1.388,9 1.389,3 1.426,5 1.469,6 1.473,9 1.471,5 1.464,8 1.462,3
Benevento 486,7 480,9 474,3 473,7 479,8 485,2 484,7 483,9 482,2
Napoli 8.540,5 8.548,8 8.582,7 8.565,1 8.508,7 8.439,6 8.354,1 8.306,8 8.257,8
Avellino 1.851,4 1.794,2 1.758,7 1.819,7 1.864,4 1.873,1 1.871,7 1.874,0 1.874,5
Salerno 2.397,2 2.372,3 2.339,1 2.327,1 2.310,9 2.295,1 2.269,4 2.318,3 2.383,6
Foggia 302,8 302,9 305,4 305,0 304,8 303,7 302,5 302,3 302,0
Bari 2.857,1 2.790,1 2.716,6 2.707,5 2.765,2 2.820,0 2.805,4 2.786,4 2.767,6
Taranto 955,0 940,1 941,6 953,0 949,6 945,9 939,6 933,7 928,1
Brindisi 283,9 277,0 270,1 269,0 268,1 271,5 275,0 274,3 273,5
Lecce 410,4 378,8 350,4 365,4 381,5 386,5 390,6 393,7 396,3
Potenza 400,6 398,4 395,9 395,8 395,9 394,9 393,3 391,6 392,6
Matera 147,2 148,4 149,6 150,6 151,7 152,7 153,5 154,5 155,3

Pagina 2
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Cosenza 1.980,7 1.964,1 1.950,2 1.924,3 1.902,4 1.891,3 1.880,4 1.873,3 1.869,9
Crotone 332,2 333,0 333,7 334,9 336,4 336,7 337,1 338,1 339,4
Catanzaro 871,0 864,0 854,1 853,2 853,3 851,9 848,7 846,0 842,1
Vibo Valentia 762,5 746,6 729,5 728,8 728,6 730,2 731,0 728,2 725,9
Reggio di Calabria 760,8 761,7 763,5 766,5 772,1 778,3 780,8 783,3 786,4
Trapani 255,0 252,9 251,4 251,4 255,6 260,3 260,1 259,7 259,5
Palermo 4.289,7 4.296,7 4.308,1 4.288,2 4.264,2 4.236,2 4.208,7 4.184,7 4.162,3
Messina 1.222,5 1.204,9 1.186,1 1.178,7 1.174,6 1.169,1 1.163,4 1.157,9 1.153,7
Agrigento 226,9 224,9 225,4 233,7 240,1 240,6 240,7 240,8 240,9
Caltanissetta 149,1 148,1 146,5 145,8 145,6 145,3 144,9 144,4 144,3
Enna 79,5 80,3 80,9 80,5 79,9 79,5 79,1 78,8 78,7
Catania 1.863,3 1.792,4 1.715,6 1.703,4 1.696,0 1.686,0 1.674,3 1.660,0 1.645,9
Ragusa 157,5 156,7 156,6 159,2 161,6 162,4 162,9 163,5 164,2
Siracusa 617,3 610,7 603,9 602,5 603,6 603,4 603,4 605,0 606,8
Sassari 221,3 221,2 221,4 222,5 226,0 231,5 234,9 236,0 237,5
Nuoro 196,3 193,2 191,3 191,9 191,3 190,5 189,9 189,7 189,7
Oristano 389,9 378,9 371,3 377,7 384,1 388,3 389,2 387,3 384,0
Cagliari 1.923,5 1.909,2 1.908,4 1.902,0 1.893,8 1.881,1 1.868,5 1.854,8 1.843,0
Olbia 118,5 120,0 121,9 124,3 126,9 129,3 131,9 135,9 140,6
Tempio Pausania 65,3 65,3 65,5 65,5 65,5 65,6 65,7 66,1 66,6
Lanusei 113,9 111,5 109,5 109,3 109,0 108,4 107,6 107,3 107,2
Tortolì 243,8 246,9 251,3 253,2 254,4 255,9 257,2 259,0 262,7
Sanluri 102,2 101,8 101,4 101,6 101,6 101,5 101,6 101,7 101,6
Villacidro 81,0 80,5 80,2 80,1 79,9 79,6 79,5 79,4 79,3
Carbonia 216,8 212,3 209,7 210,4 209,9 209,1 208,1 207,2 206,3
Iglesias 140,4 138,0 135,6 135,3 134,7 134,4 134,0 133,5 133,3
Italia (b) 883,9 872,2 860,4 863,1 870,2 875,2 879,1 883,7 885,9
CV 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) Si fa riferimento alla popolazione ed alla supercie a metà anno.
(b) La dicitura Italia si riferisce al complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia

Pagina 3
Tavola 1 - Piano Energetico Comunale per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino X X X X X X X X X
Vercelli - - - - - - - - -
Novara - - - - - - - - -
Biella (b) - X X X X X X X X
Cuneo - - - - - - - X X
Verbania - - - - - - - - -
Asti - - - - - X X X X
Alessandria - - - - - - - - -
Aosta - - - - - - - - -
Varese - - - - - - - - -
Como X X X X X X X X X
Lecco (b) - - - - X X X X X
Sondrio - - - - - - - - -
Milano - - - - X X X X X
Bergamo - - - - - - - - -
Brescia - - X X X X X X X
Pavia - - - - - - - - -
Lodi - - - - - - - - -
Cremona X X X X X X X X X
Mantova - - - - - - - - -
Bolzano-Bozen - - - - - - - - -
Trento X X X X X X X X X
Verona - - - - - - - - -
Vicenza - - - - - - - - -
Belluno - - - - - - - - -
Treviso - - - - - - - - -
Venezia - - - X X X X X X
Padova X X X X X X X X X
Rovigo - - - - - - - - -
Pordenone - - - - - - - - -
Udine - - - X X X X X X
Gorizia - - - - - - - - -
Trieste - - - - - - - - -
Imperia - - - - - - - - -
Savona - - - - - - - - -
Genova - - - - - - - - -
La Spezia - - - - - - - - -
Piacenza - - - - - - - - X
Parma - X X X X X X X X
Reggio nell'Emilia - - - - - - - - X
Modena X X X X X X X X X
Bologna X X X X X X X X X
Ferrara - - X X X X X X X
Ravenna - - - - - - - X X
Forli' - - - - - - - - X
Rimini - - - - - - - - -
Massa - - - - - - - - -
Lucca - - - - - - - - -
Pistoia - - - - - - - - -
Firenze - - - - - - - X X
Prato - - - - - - - - -
Livorno X X X X X X X X X
Tavola 1 - Piano Energetico Comunale per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Pisa - - - - - - - - -
Arezzo - - - - - - - - -
Siena X X X X X X X X X
Grosseto - - - - - - - - -
Perugia - - - - - X X X X
Terni - - - - - - - - -
Pesaro - - - - - - - - X
Ancona - - - - - - - - -
Macerata - - - - - - - - -
Ascoli Piceno - - - - - - - - -
Viterbo - - - - - - - - -
Rieti - - - - - - - - -
Roma X X X X X X X X X
Latina - - - - - - - - -
Frosinone - - - - - - - - -
L'Aquila - - - - - - - - -
Teramo X X X X X X X X X
Pescara - - - - - - - - -
Chieti - - - - - - - - -
Isernia - - - - - - - - -
Campobasso - - - - - - - - -
Caserta - - - - - - - - -
Benevento - - - - - - - - -
Napoli - - - - - - - - -
Avellino - - - - - - - X X
Salerno - - - - - - - - -
Foggia - - - - - - - - X
Bari - - - - - - X X X
Taranto - - - - - - - - -
Brindisi - - - - - - - - -
Lecce - - - - - - - - -
Potenza X X X X X X X X X
Matera - - - - - - - - -
Cosenza - - - - - - - - -
Crotone - - - - - - - - -
Catanzaro - - - - - - - - -
Vibo Valentia - - - - - - - - -
Reggio di Calabria - - - - - - - - -
Trapani - - - - - - - - -
Palermo X X X X X X X X X
Messina - - - - - - - - -
Agrigento - - - - - - - - -
Caltanissetta - - - - - - - - -
Enna - - - - - - - - -
Catania X X X X X X X X X
Ragusa - - - - - - - - -
Siracusa - - - - - - - - -
Sassari X X X X X X X X X
Nuoro - - - - - - - - -
Oristano - - - - - - - - -
Cagliari - - - - - - - - -
Olbia - - - - - - - - -
Tempio Pausania - - - - - - - - -
Tavola 1 - Piano Energetico Comunale per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Lanusei - - - - - - - - -
Tortolì - - - - - - - - -
Sanluri - - - - - - - - -
Villacidro - - - - - - - - -
Carbonia - - - - - - - - -
Iglesias - - - - - - - - -
Italia (c) 15 17 19 21 23 25 26 30 35

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) La stesura di un Piano Energetico Comunale (PEC) è prevista dalla legge 10/91, art. 5, comma 5, per i comuni con popolazione residente superiore a 50 mila abitanti.
(b) Comune non obbligato ad approvare il PEC, in quanto con popolazione residente non superiore a 50 mila abitanti.
(c) Numero di comuni capoluogo di provincia che hanno approvato il PEC.
Tavola 1 - Centraline fisse di monitoraggio della qualità dell'aria per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (per 100.000 abitanti)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,8 0,7 0,7 0,8
Vercelli - - 2,2 4,5 2,2 2,2 2,2 4,5 4,4
Novara 2,9 3,0 4,0 2,9 3,9 3,9 2,9 2,9 2,9
Biella 4,2 4,3 4,3 4,3 4,3 4,3 4,4 4,4 4,3
Cuneo - - 1,9 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8 1,8
Verbania 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,2 3,2 3,2 3,2
Asti 1,4 1,4 2,8 2,8 2,7 2,7 2,7 2,7 2,7
Alessandria 3,3 3,4 3,5 3,5 3,4 3,3 3,3 3,3 3,2
Aosta 11,5 11,6 11,7 11,7 11,7 14,5 14,4 11,5 11,5
Varese 3,6 2,4 2,5 2,5 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4
Como 2,4 2,5 2,5 1,3 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2
Lecco 2,2 2,2 2,2 2,2 2,2 2,1 2,1 2,1 4,2
Sondrio 4,5 4,6 4,6 4,6 4,6 4,6 4,6 4,5 4,5
Milano 0,8 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7 0,6 0,6 0,6
Bergamo 4,3 4,3 4,4 3,5 2,6 2,6 2,6 2,6 2,6
Brescia 4,1 4,2 3,7 2,6 2,6 2,6 2,6 2,1 2,1
Pavia 2,7 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8
Lodi 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3
Cremona 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8
Mantova 10,4 10,4 10,5 6,3 4,2 10,4 10,5 10,5 10,4
Bolzano-Bozen 4,1 4,2 4,2 4,2 4,1 4,1 4,0 4,0 3,9
Trento 3,8 3,8 3,8 3,7 3,7 3,6 2,7 2,7 2,6
Verona 2,3 2,3 2,4 2,3 2,3 2,3 2,3 1,9 1,9
Vicenza 4,5 4,6 4,6 4,5 4,4 4,4 3,5 3,5 3,5
Belluno 2,9 2,9 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,7
Treviso 3,7 3,7 2,5 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2 1,2
Venezia 4,0 4,0 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 4,5
Padova 1,9 1,9 2,0 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4
Rovigo 4,0 4,0 4,0 4,0 3,9 3,9 3,9 3,9 3,9
Pordenone 2,1 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0
Udine 5,3 5,2 6,3 6,2 6,2 5,2 5,2 6,2 6,1
Gorizia - - - 5,6 5,5 5,5 5,5 5,5 5,5
Trieste 5,1 4,7 5,7 5,7 6,3 6,3 6,3 6,3 6,3
Imperia 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,5 2,4 2,4 2,4
Savona 8,0 8,2 6,6 6,5 6,5 4,9 4,9 4,9 6,4
Genova 3,5 3,5 3,6 3,3 3,0 3,3 3,1 3,6 3,8
La Spezia 4,2 3,2 5,5 7,6 8,5 8,5 8,5 8,5 8,4
Piacenza 5,1 5,2 6,2 6,1 6,1 5,0 4,0 4,0 4,0
Parma 3,0 2,4 2,4 2,4 2,4 2,3 2,3 1,7 1,1
Reggio nell'Emilia 4,1 4,2 4,2 4,1 4,0 3,8 3,2 1,9 1,8
Modena 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8 2,8
Bologna 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,9 1,6
Ferrara 5,3 5,3 4,6 4,6 4,6 4,5 4,5 4,5 3,7
Ravenna 3,6 3,6 3,7 3,6 3,5 3,4 3,3 3,3 3,2
Forli' 2,8 2,8 2,8 2,7 2,7 2,7 2,7 2,6 1,7
Rimini 2,3 2,3 2,3 2,3 2,3 2,2 2,2 2,2 2,2
Massa - - - - - - 1,4 2,9 2,8
Lucca 5,8 6,0 6,1 6,1 4,9 3,6 3,6 3,6 3,6
Pistoia - - - 2,4 2,4 2,3 2,3 2,3 2,2

Pagina 1
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Firenze 2,1 2,2 2,3 2,2 2,2 1,9 1,6 1,6 1,4
Prato 3,5 3,5 3,5 3,4 3,4 3,3 3,2 3,2 3,2
Livorno 3,7 3,8 3,8 3,8 3,8 3,8 3,7 3,7 3,7
Pisa 6,5 6,6 6,7 6,7 6,8 6,8 4,6 4,6 4,6
Arezzo 5,4 5,4 5,4 5,4 5,3 3,2 3,1 3,1 3,1
Siena 1,8 1,9 - 1,9 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9
Grosseto - - - 4,1 4,0 4,0 3,9 3,8 3,8
Perugia 2,5 2,6 2,7 2,6 2,6 2,5 2,5 2,5 1,8
Terni 4,6 5,6 6,6 6,5 6,4 6,4 6,4 6,3 5,4
Pesaro 1,1 3,3 4,4 1,1 2,2 2,2 2,2 2,2 2,1
Ancona - - - 3,0 3,0 3,9 4,9 4,9 4,9
Macerata 2,4 2,4 2,4 2,4 2,4 4,7 4,7 4,7 4,7
Ascoli Piceno 5,8 5,8 5,8 5,8 5,8 7,7 7,7 7,8 5,8
Viterbo 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,7 1,6 1,6
Rieti 2,2 2,2 2,3 2,2 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1
Roma 0,5 0,4 0,4 0,4 0,5 0,5 0,5 0,4 0,4
Latina 3,5 3,6 3,7 3,7 2,7 2,7 2,6 2,6 2,6
Frosinone 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1 2,1
L'Aquila - - - - - - - 1,4 1,4
Teramo - - - - - - - 1,9 1,8
Pescara 5,2 5,2 5,0 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9
Chieti 1,8 1,8 1,9 1,9 1,9 1,8 1,8 1,8 1,8
Isernia - - - - - - 9,3 9,2 9,2
Campobasso - - - - - - 5,9 5,9 5,9
Caserta 4,0 4,0 4,0 3,9 3,8 3,8 3,8 3,8 5,1
Benevento 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2 3,2
Napoli 0,9 0,8 0,8 0,8 0,7 0,7 0,8 0,8 0,9
Avellino 3,6 3,7 3,7 3,6 3,5 3,5 3,5 3,5 3,5
Salerno 2,1 2,1 2,2 2,2 2,2 2,2 2,2 2,2 2,1
Foggia 7,8 7,7 7,7 7,7 5,8 5,8 5,9 4,6 4,6
Bari 1,8 1,9 1,9 1,9 1,9 1,8 2,5 2,5 2,5
Taranto 2,9 2,9 3,0 3,0 3,0 6,1 6,1 5,6 5,7
Brindisi 1,1 1,1 - - 1,1 5,6 5,5 5,5 5,6
Lecce 1,0 1,1 2,4 2,3 2,2 4,3 4,3 4,3 4,2
Potenza 5,7 5,8 5,8 - 5,8 4,4 5,8 5,9 5,9
Matera - - - - - - 1,7 1,7 1,7
Cosenza - - - - - - - - -
Crotone - - 1,7 1,7 1,7 1,7 1,6 3,3 3,3
Catanzaro - - - - - - - 2,1 2,1
Vibo Valentia - - - - - - - 11,9 11,9
Reggio di Calabria - - - - 1,1 2,2 2,2 2,2 2,2
Trapani - - - - - - - - -
Palermo 1,0 1,0 1,2 1,2 1,2 1,3 1,3 1,4 1,4
Messina 1,9 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,0 2,1
Agrigento 5,4 5,5 5,4 - - - 5,1 5,1 5,1
Caltanissetta 4,8 4,9 4,9 4,9 4,9 5,0 5,0 5,0 5,0
Enna - - - - - - - - 3,6
Catania 5,0 5,2 4,2 4,2 4,6 4,6 5,0 4,3 4,7
Ragusa - - - - - - - - -
Siracusa - - 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9 4,9 4,8
Sassari - - 1,7 1,6 1,6 - 3,9 3,9 3,9
Nuoro - - 8,2 8,1 8,2 8,2 8,2 8,2 8,2

Pagina 2
COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Oristano - - - - - - 9,1 9,2 9,2


Cagliari - 4,3 3,7 3,7 4,3 4,3 4,4 4,4 4,4
Olbia 4,5 4,4 4,4 - - - 4,0 3,9 3,8
Tempio Pausania - - - - - - - - -
Lanusei - - - - - - - - -
Tortolì - - - - - - - - -
Sanluri - - - - - - - - -
Villacidro - 6,8 6,8 6,8 6,8 6,8 6,9 6,9 6,9
Carbonia - 3,2 3,3 3,3 3,3 3,3 3,3 - -
Iglesias - - - - - - - - -
Italia (b) 2,1 2,1 2,2 2,2 2,2 2,2 2,3 2,3 2,3
CV 0,9 0,9 0,8 0,8 0,8 0,8 0,7 0,7 0,7

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) Alcuni valori degli indicatori sono stati stimati.
(b) La dicitura Italia si riferisce al complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia

Pagina 3
Tavola 1 - Consumo di acqua per uso domestico per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (m 3 per abitante)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Torino 108,9 111,9 101,3 94,0 88,0 87,0 88,8 82,6 81,5
Vercelli 70,8 69,9 74,1 74,2 73,5 74,0 72,8 70,2 66,5
Novara 99,5 98,5 89,4 91,1 89,5 89,1 89,4 84,7 81,2
Biella 76,6 77,2 71,1 70,2 67,6 65,5 65,2 67,7 64,9
Cuneo 75,2 83,4 86,2 72,8 70,3 70,2 69,8 79,5 68,1
Verbania 70,2 63,3 69,7 72,4 72,7 67,0 69,8 62,7 57,2
Asti 68,3 68,8 69,0 68,5 70,0 68,4 69,7 65,8 63,1
Alessandria 73,7 73,0 74,8 69,3 66,7 64,9 59,7 65,1 59,7
Aosta 82,1 86,0 87,7 89,0 80,2 71,9 72,8 68,8 64,0
Varese 73,6 74,1 74,2 73,4 70,7 68,6 68,2 69,7 68,1
Como 86,8 87,4 87,6 86,6 83,4 70,4 76,9 73,8 74,2
Lecco 89,0 82,0 93,7 85,3 66,1 70,5 71,8 76,2 70,9
Sondrio 83,7 85,4 86,8 85,7 82,5 80,0 85,8 84,5 83,2
Milano 92,1 91,3 90,4 87,3 80,4 81,3 82,2 81,6 78,2
Bergamo 96,8 97,5 97,7 96,7 93,1 90,3 89,8 90,2 86,9
Brescia 80,0 83,0 85,4 86,6 91,2 87,4 84,6 80,9 82,0
Pavia 87,8 93,5 88,2 85,4 85,6 84,1 85,3 83,8 82,5
Lodi 89,3 90,0 78,7 81,7 70,0 67,9 72,2 79,8 77,0
Cremona 74,2 77,8 70,8 68,6 68,3 64,8 70,2 69,2 66,3
Mantova 66,8 76,1 73,5 76,1 71,9 68,0 70,3 72,3 75,5
Bolzano-Bozen 74,7 69,6 67,8 67,1 68,5 66,5 66,1 60,8 59,4
Trento 70,7 72,6 70,9 77,6 70,8 73,5 72,7 61,8 59,8
Verona 73,9 75,3 74,2 84,5 69,9 74,6 72,3 70,1 67,1
Vicenza 73,4 74,1 70,7 77,0 72,9 61,2 64,0 65,3 62,1
Belluno 62,1 49,7 56,8 54,8 59,0 51,0 57,4 57,2 54,7
Treviso 77,2 70,8 72,2 67,8 65,2 66,1 65,7 64,4 64,3
Venezia 66,9 66,4 77,3 79,5 68,6 69,8 65,4 66,9 64,1
Padova 65,4 61,9 61,2 58,9 62,9 60,6 60,2 59,1 55,9
Rovigo 58,1 58,5 58,6 68,8 60,9 57,7 53,4 54,5 51,8
Pordenone 66,1 66,6 66,7 66,0 63,5 61,6 61,3 60,4 57,9
Udine 90,3 91,0 91,1 90,2 86,5 84,6 83,0 77,8 71,6
Gorizia 80,7 80,6 79,2 79,0 75,1 72,2 67,1 62,7 59,3
Trieste 64,9 68,0 66,6 65,0 63,2 61,5 61,9 63,8 60,4
Imperia 61,7 80,1 67,3 73,0 65,3 60,3 61,0 61,3 58,6
Savona 74,7 75,8 67,5 66,0 66,8 67,2 63,3 64,0 63,3
Genova 85,9 86,5 81,7 79,5 75,7 71,1 73,0 71,9 68,9
La Spezia 71,7 72,2 72,4 71,6 68,9 68,6 63,5 61,4 59,6
Piacenza 100,7 101,3 99,8 92,2 93,0 84,1 83,9 84,4 79,1
Parma 76,5 74,8 75,0 74,2 71,4 69,3 68,9 74,6 71,6
Reggio nell'Emilia 50,8 60,4 61,0 59,9 58,9 56,4 56,1 54,2 51,3
Modena 62,1 63,4 61,7 62,8 60,5 58,6 58,3 57,5 53,3
Bologna 67,3 66,4 66,1 66,9 65,3 67,6 65,1 64,6 62,9
Ferrara 60,0 60,4 60,8 62,7 62,0 60,0 61,3 59,9 59,6
Ravenna 73,1 67,3 77,6 69,5 73,3 71,3 71,0 66,2 64,8
Forli' 54,1 53,6 55,3 56,0 53,6 52,2 59,1 52,9 51,0
Tavola 1 - Consumo di acqua per uso domestico per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (m 3 per abitante)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Rimini 67,6 68,5 69,9 67,9 74,3 68,7 67,8 65,7 62,0
Massa 87,0 86,7 88,9 87,8 93,2 91,3 92,3 91,6 91,2
Lucca 61,8 59,8 61,9 59,1 58,6 58,9 59,6 58,4 57,3
Pistoia 57,0 58,6 55,6 54,3 53,8 53,7 52,5 48,4 48,4
Firenze 60,0 61,7 58,5 57,2 56,7 55,3 54,1 54,6 54,6
Prato 54,4 55,9 53,0 51,8 49,6 47,6 46,5 46,2 46,2
Livorno 57,9 62,3 62,1 60,7 56,4 48,9 47,4 51,0 52,4
Pisa 73,4 71,4 71,5 79,5 79,8 80,9 74,9 74,3 74,3
Arezzo 48,1 45,2 44,6 45,1 43,9 44,0 43,7 43,3 49,2
Siena 73,5 75,6 71,7 71,6 69,2 67,5 66,4 64,2 64,0
Grosseto 65,2 67,6 61,9 60,5 60,6 56,4 55,5 53,3 52,5
Perugia 56,8 65,3 59,4 65,0 64,6 62,7 55,8 60,3 60,1
Terni 63,3 64,0 68,6 57,4 55,2 56,7 55,2 54,5 54,8
Pesaro 69,9 68,2 64,3 65,2 69,5 66,3 68,5 67,9 60,3
Ancona 65,1 67,8 62,7 60,9 64,6 61,9 63,7 60,8 58,4
Macerata 67,2 62,8 64,8 65,1 62,0 60,4 56,3 55,2 55,1
Ascoli Piceno 58,4 60,0 57,0 56,8 56,2 54,9 53,6 53,2 51,8
Viterbo 96,9 107,4 84,7 88,7 87,3 87,4 87,7 85,1 82,6
Rieti 68,3 67,3 63,0 58,4 60,4 59,9 59,5 60,0 59,9
Roma 97,5 99,6 96,4 92,5 92,7 92,3 89,6 87,0 86,5
Latina 66,7 68,6 65,1 63,6 62,1 56,4 55,1 60,1 58,1
Frosinone 61,7 61,0 70,1 63,0 62,4 60,9 59,5 59,1 59,1
L'Aquila 66,8 72,5 73,5 70,7 66,0 60,9 59,5 61,2 61,2
Teramo 68,7 68,9 67,7 66,3 67,2 65,6 59,1 58,8 57,1
Pescara 85,0 87,2 85,2 89,9 92,2 91,8 92,0 88,8 90,7
Chieti 80,0 77,2 73,3 73,7 79,9 77,5 74,2 74,8 75,1
Isernia 54,0 54,6 53,1 52,4 54,7 51,3 51,4 50,1 49,6
Campobasso 53,5 53,8 55,3 51,9 51,7 55,1 53,2 52,8 56,2
Caserta 56,8 57,0 56,0 54,8 55,6 55,4 59,3 57,3 62,4
Benevento 49,3 55,9 42,6 49,4 43,1 49,8 52,4 61,7 59,0
Napoli 75,3 74,4 74,7 74,3 72,2 74,2 75,8 63,9 61,9
Avellino 57,6 57,7 56,7 55,5 48,5 48,4 49,4 49,2 51,4
Salerno 75,7 76,0 74,7 73,1 74,1 73,8 73,9 71,4 71,5
Foggia 49,4 47,9 48,2 48,6 47,6 46,8 47,5 45,8 46,7
Bari 65,9 65,4 65,7 61,5 59,8 58,1 57,6 57,7 56,2
Taranto 58,6 59,0 59,1 56,8 57,2 56,5 55,7 52,5 52,3
Brindisi 55,4 54,3 53,3 51,6 52,2 51,8 51,0 48,8 51,1
Lecce 67,5 72,7 77,3 67,5 64,0 63,3 64,6 63,6 62,5
Potenza 79,5 79,8 78,4 76,7 61,6 61,3 58,2 53,7 51,8
Matera 55,6 54,5 52,2 47,9 57,3 54,2 54,3 53,5 52,9
Cosenza 75,1 76,9 57,7 56,5 51,7 62,1 58,8 68,1 68,9
Crotone 77,1 77,8 68,3 77,2 76,9 76,8 80,8 80,6 80,3
Catanzaro 78,9 77,8 81,0 76,8 83,0 85,3 78,7 78,9 79,0
Vibo Valentia 52,2 52,3 51,4 49,7 56,2 56,6 57,5 48,5 48,5
Reggio di Calabria 64,7 64,9 63,8 62,4 63,3 63,1 63,2 61,0 61,1
Tavola 1 - Consumo di acqua per uso domestico per i comuni capoluogo di provincia - Anni 2000-2008 (a) (m 3 per abitante)

COMUNI 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Trapani 63,0 63,2 62,1 60,8 61,6 61,4 61,5 59,4 59,4
Palermo 54,7 58,2 55,6 57,4 59,2 61,1 61,7 59,6 58,8
Messina 65,7 63,3 61,1 65,1 69,1 73,1 68,4 72,1 72,2
Agrigento 38,8 41,9 38,0 37,8 35,3 36,7 36,8 35,5 35,6
Caltanissetta 36,8 37,2 37,7 36,9 37,4 37,3 37,4 36,1 36,1
Enna 60,1 60,3 59,2 58,0 58,8 58,6 58,7 56,7 53,4
Catania 82,4 82,6 81,2 79,0 80,1 79,8 79,9 81,8 59,6
Ragusa 70,9 71,1 69,9 65,5 65,1 59,7 59,8 57,6 57,4
Siracusa 68,3 68,5 67,3 65,9 66,8 66,6 66,4 64,5 64,7
Sassari 46,7 56,4 54,4 54,5 53,0 50,9 50,2 49,7 49,7
Nuoro 48,8 46,3 41,8 43,7 44,3 44,1 44,2 43,9 43,9
Oristano 46,0 53,8 51,3 50,8 52,5 55,9 56,0 54,1 54,1
Cagliari 71,4 71,6 58,5 65,4 73,6 68,7 69,2 66,8 66,9
Olbia 67,3 67,5 66,4 64,9 65,9 65,6 65,7 63,5 63,6
Tempio Pausania 39,2 44,1 44,1 45,1 46,0 46,2 46,3 44,7 44,8
Lanusei 53,4 54,8 51,6 53,1 54,5 53,1 53,1 51,6 51,7
Tortolì 53,4 54,8 51,6 53,1 54,5 53,1 53,1 51,6 51,7
Sanluri 56,3 47,0 45,8 50,6 50,2 43,4 43,4 42,0 42,0
Villacidro 53,4 54,8 51,6 53,1 54,5 53,1 53,1 51,6 51,7
Carbonia 51,3 51,4 50,5 49,5 50,2 50,0 50,1 48,4 48,4
Iglesias 53,4 54,8 51,6 53,1 54,5 53,1 53,1 51,6 51,7
Italia (b) 76,9 77,8 75,7 74,3 72,7 71,9 71,5 69,7 68,4
CV 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2 0,2

Fonte: Istat, Dati ambientali nelle città


(a) Alcuni valori dell'indicatore sono stati stimati.
(b) La dicitura Italia si riferisce al complesso dei 111 comuni capoluogo di provincia.
Nota metodologica

La rilevazione Istat “Dati ambientali nelle città” è attuata, fin dal 2000, con periodicità annuale sui comuni
capoluogo di provincia. L’indagine è stata realizzata con il supporto dei propri uffici regionali e degli uffici di
statistica di Trento e Bolzano che, essendo direttamente presenti sui territori interessati ed avendo un contatto più
diretto con gli enti fornitori dei dati, hanno consentito di raccogliere le informazioni richieste.
La raccolta dei dati avviene tramite la compilazione on line, sul sito web https://indata.istat.it/amburb, che è
protetto con protocollo di rete SSL (Secure Sockets Layer) e garantisce l’autenticazione e la protezione dei dati
trasmessi, di sette questionari, ognuno dei quali riguarda una specifica tematica ambientale (acqua, inquinamento
atmosferico, energia, rifiuti, inquinamento acustico, trasporti e verde urbano), indirizzati ai diversi organismi,
pubblici e privati, presenti nel comune. Solo raramente si è fatto ricorso ad un unico ente in grado di fornire i
dati per tutti o per molti dei comuni osservati (come, ad esempio, l’ACI per i dati sui veicoli, l’ENEL per i
consumi di energia elettrica, l’ENELGAS e l’ITALGAS per i consumi di gas metano), mentre le informazioni
strutturali (popolazione residente e superficie territoriale) sono direttamente disponibili presso l’Istat.
Produrre un'indagine ambientale a livello urbano comporta rischi e inconvenienti compresi nella complessità dei
fenomeni ambientali: molteplicità delle fonti di dati, rilevanza del dettaglio territoriale, assenza di standard
uniformi nella realizzazione di banche dati amministrative da parte degli organismi locali fornitori delle
informazioni. Queste criticità richiedono una particolare attenzione nel processo di raccolta e analisi dei dati al
fine di giungere ad una validazione degli stessi ed offrire un'informazione chiara, confrontabile, di facile
interpretazione e il più possibile rispondente alla realtà. Tali obiettivi sono stati raggiunti con l’utilizzo di
opportune metodologie di individuazione di dati anomali e ricostruzione di quelli mancanti e/o anomali. Il
controllo dei dati è basato su un criterio di analisi delle variazioni spazio-temporali degli indicatori. I dati
considerati non coerenti sono stati ricostruiti, applicando, in alcuni casi, la variazione media del gruppo di
riferimento (ripartizione geografica, classe di popolazione, ecc.) all’ultimo dato disponibile, in altri casi,
ricostruendoli attraverso un modello di interpolazione lineare. Per gli indicatori riguardanti i fenomeni raramente
modificabili in tempi brevi (ad esempio, superficie delle aree verdi) ovvero relativi a strumenti di pianificazione
ambientale, (ad esempio, PUT, PEC, ecc.) la ricostruzione dei dati mancanti e/o anomali è stata realizzata
replicando o imputando a ritroso il dato dell’ultimo o del primo anno disponibile.
Gli indicatori elaborati per ogni tematica ambientale rispondono ai modelli predisposti a livello internazionale.
In particolare, all’inizio degli anni novanta l’OCSE ha proposto un insieme preliminare di indicatori per
l’ambiente, concepito secondo il modello PSR (Pressure, State, Response), che vede distinti pressione, stato e
risposte per ogni singola componente ambientale. In seguito, l’Agenzia Europea per l’Ambiente ed Eurostat
hanno introdotto altri due aspetti - le cause primarie o determinanti (Driving forces) e gli effetti sui diversi
recettori ambientali (Impacts) - dando vita al modello DPSIR a cinque categorie (Driving forces, Pressures,
State, Impacts, Responses), poste in relazione di causalità a più livelli.
Secondo lo schema DPSIR l’obiettivo prioritario è lo stato, ovvero l’insieme delle qualità chimiche, fisiche e
biologiche delle risorse ambientali (aria, acqua, suolo, ecc.). Lo stato è alterato dalle pressioni, costituite da tutto
ciò che tende a degradare la situazione ambientale (emissioni atmosferiche, produzioni di rifiuti, scarichi
industriali, ecc.). e per lo più originate da attività (drivers) antropiche (industria, agricoltura, trasporti, ecc.).
Questa alterazione provoca degli effetti (impacts) sulla salute degli uomini e degli animali, sugli ecosistemi,
danni economici, ecc.
Per far fronte agli impatti, vengono elaborate le risposte, vale a dire contromisure (come leggi, piani di
attuazione di nuovi interventi, prescrizioni) al fine di:
• agire sulle infrastrutture, cause generatrici dell’inquinamento ambientale, modificando, ad esempio, le
modalità di trasporto delle merci;
• ridurre le pressioni tramite, per esempio, l’utilizzo di nuove tecnologie di riduzione delle emissioni;
• agire sullo stato in modo da risanarlo e riportarlo a livelli accettabili;
• limitare gli impatti sulla salute con interventi di compensazione come, ad esempio, le barriere per
abbattere il rumore prodotto dai veicoli.

Il seguente prospetto riporta la lista degli indicatori esaminati secondo lo schema DPSIR.

Prospetto 1 – Indicatori ambientali urbani esaminati, classificati secondo lo schema DPSIR

TEMI E SETTORI INDICATORE TIPOLOGIA DPSIR Classifica

2
Popolazione e Densità di popolazione (abitanti per km di superficie comunale) Determinante X
territorio
3
Acqua Consumo di acqua per uso domestico (m per abitante) Determinante X
Popolazione servita dagli impianti di depurazione Risposta X
Adozione di misure di razionamento nell’erogazione dell’acqua Risposta
Aria Centraline di monitoraggio della qualità dell’aria (centraline per 100.000 Risposta X
2
abitanti e per 100 km di superficie comunale)
Numero di inquinanti rilevati Risposta X
Numero massimo di giorni di superamento del limite previsto per il PM10 Stato/Pressione
Tipologia di stazione in cui si è registrato il numero massimo di superamenti Stato
per il PM10
Energia Stato del Piano Energetico Comunale Risposta X
Consumo di gas metano per uso domestico e per riscaldamento per abitante Determinante X
Consumo di energia elettrica per uso domestico per abitante Determinante X
Consumo di energia elettrica per uso domestico per utenza Determinante
Adozione di teleriscaldamento Risposta
Adozione di solare termico Risposta
Adozione di solare fotovoltaico Risposta
Rifiuti Raccolta di rifiuti urbani (kg per abitante) Pressione X
Raccolta differenziata (percentuale rispetto al totale dei rifiuti urbani raccolti e Risposta X
kg per abitante per tipologia di materiale raccolto)
Popolazione servita dalla raccolta differenziata (percentuale) Risposta X
Rumore Attuazione della zonizzazione acustica Risposta X
Attuazione della relazione biennale sullo stato acustico Risposta
Attuazione dei piani di risanamento acustico Risposta
2 2
Interventi di realizzazione di barriere antirumore (km per 10.000 km di Risposta X
superficie comunale)
2 2
Interventi di posa di asfalto fonoassorbente (km per 10.000 km di superficie Risposta
comunale)
Centraline fisse per il monitoraggio dell’inquinamento acustico (numero per Risposta
2
100 km di superficie comunale)
Campagne per il monitoraggio dell’inquinamento acustico Risposta
Trasporti Adozione del piano urbano del traffico Risposta X
Domanda di trasporto pubblico (passeggeri annui trasportati dai mezzi di Determinante/Rispo X
trasporto pubblico per abitante) sta
Tasso di motorizzazione (autovetture per 1.000 abitanti) Determinante X
Consistenza dei motocicli (motocicli per 1.000 abitanti) Determinante X
Verde urbano Adozione del piano del verde Risposta X
Realizzazione del censimento del verde Risposta
Densità di verde urbano (percentuale rispetto alla superficie comunale) Stato/Risposta X
2
Disponibilità di verde urbano (m per abitante) Stato/Risposta

La classifica dei comuni in ordine di maggior attenzione alle compatibilità ambientali è effettuata sulla base di
tutti i principali indicatori di cause generatrici di pressione ambientale e di risposta da parte delle autorità,
segnalati nell’ultima colonna del Prospetto 1.
Il punteggio complessivo del comune corrisponde alla media degli indicatori standardizzati 1 .
La standardizzazione degli indicatori è effettuata:
1
Nelle città in cui non è mai stato rilevato il PM10, le giornate di superamento sono poste uguali alla media nazionale.
• nei casi in cui l’indicatore abbia effetti positivi ai fini dell’eco compatibilità, calcolando la differenza tra il
valore comunale e il valore minimo osservato nei 111 comuni, divisa per la differenza tra il valore massimo
e il valore minino:
I j = ( C j – min j ) / (Max j – min j )
• nei casi in cui l’indicatore abbia effetti negativi ai fini dell’eco compatibilità, calcolando la differenza tra il
valore massimo osservato nei 111 comuni e il valore comunale, divisa per la differenza tra il valore
massimo e il valore minino:
I j = ( Max j – C j ) / (Max j – min j )
Dove:
I j è il valore dell’indicatore standardizzato j
C j è il valore della variabile j osservato nel comune
Min j è il valore minimo della variabile j osservato tra tutti i comuni
Max j è il valore massimo della variabile j osservato tra tutti i comuni.

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