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Figur a I . l l c e r v e l l o .

Da quando scrissi il capitolo introduttivo sul cervello prima f inglese di Usiamo la testa (1974),le a edizione lrcr ricerche in questocampo hanno portato a nuove ed emozionanti scoperte.lnvece di sottolineare,come feci allora, che i risultatipiu importanti eranostati conseguiti nelI'ultimo secolo,potrei ora dire che solo negli ultimi dieci nell'ambianni si d registrato un vero e proprio progresso to degli studi sul cervello.Per quanto questoritardo possa apparirestraordinariose si considera che la comparsa sulla terra dell'homo sapiensrisale a tre milioni e mezzo di anni fa, d solo da cinquecentoanni che il genereumano conosceI'ubicazionedel cervello.Immaginiamo per un istantedi ignoraredove si trovi il nostro cervello;se un << amico ci domandasse: Dov'd il centrodei tuoi sentimenti. e ricordi, dei tuoi imdelletue emozioni,dei tuoi pensieri pulsi e dei tuoi desideri?>, potremmorispondere cometanti altri (tra cui Aristotele) che il nostro cervello e ubicato ruell'area del cuore e dello stomaco,perchdd li che registriamo in modo regolaree acuto la diretta manifestazione fisica dell'attiviti mentale. Anche se computer e microscopici permettonooggi irdi raccogliereinformazioni fino a poco fa considerate

raggiungibili,le conoscenze acquisite corrispondonotuttavia a nrenodell'uno per centodi tutto quelloche dovremnlo s.lpcrc. Proprio quando i test in uso sembranodimostrarcche la mentefunziona in un determinatomodo, si scoprc un nuovo test che prova esattamente il contrario o si trova un soggetto il cui cervellofunzionain modo complctamentcdiverso. Crazie alle nostre ricercheci siamo resi conto che la mcnte d infinitamente piu complessa di quello che avevamo precedentemente supposto,e che un individuo con una mente < normale > ha potenziali e capacitd maggiori di quello che pensavamo. Alcuni esempi chiariranno il concetto. La maggior parte delle disciplinescientifiche,anchese riguardanti campi diversi, ruota attorno allo studio della per le commente.I chimici hanno un particolareinteresse plesse strutture chimicheche esistonoe interagiscononelle nostre menti; i biologi sono semprein lotta con Ie funzioni biologiche del cervello; i fisici trovano paralleli con le loro ricerche sulle estremepossibilitd dello spazio; gli psicologistanno tentandodi comprendere la mentein modo completoe trovano I'esperienza frustrantecome setentasserodi mettereun dito su una piccola goccia di mercurio; matematici che hanno elaborato modelli per i pii sofisticaticomputere per I'universointero ancoranon hanno trovato una formula per le operazioniche hanno luogo nelle nostre menti, regolarmente,giorno dopo giorno. Quello che siamoriuscitia scoprirein questiultimi dieci anni d che il nostro cervelloe diviso in due parti, ciascuna delle quali svolgeattivitd mentali molto diverse;i modelli potenziali del cervellosono risultati inoltre molto piu estesi di quanto si pensasse alla fine degli Anni Sessanta e abbiamo anchecapito che il cervelloha bisognodi tipi dialimenti molto differenti, selo si vuole mantenerein vita (v. fig. 2). Nei laboratori della California, fra la fine degli Anni Sessanta e I'inizio degliAnni Settanta,furono avviatedelle 4

ntmo mus i c a i mmagi ni i mmagi naz i one i antas ti c heri e c ol ore di rnens i oni

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Figura 2. Prospetto frontale delle due parti del cervello e delle relative fu n zi o n i .

cambiatola storiadella nostracomricerche che avrebbero ricercheavrebprensionedel cervelloumano; quellestesse bero condotto Roger Sperry, del California Institute of Technology,al Premio Nobel e avrebberorecatoa Robert Ornstein fama mondiale per il suo lavoro sulle onde del t cervello e sulla specializzazionedelle funzioni. I4' Furono proprio Sperry e Ornsteina scoprireche le du6" parti del cervello, o i nbstri due cervelli, collegati da un complessodi fibre nervosechiasistemastraordinariamente hanno a che fare con tipi diversi mato Corpus Callosum, mentale. attivitd di Nella maggior parte delle personela parte sinistradel cervelloriguarda Ia logica, il linguaggio,il ragionamento, I'analisi e tutte quelle attivita cosidla consequenzialitit, >. Quando questaparte d al lavoro";l accademiche dette << quella destrasi trova nell'<i-ondaalfa)'o.stato <tiiiposo.4 La parte destra, a sua volta, ha a che fare con il ritmo, la musica, le immagini e I'immaginazione,il colore, la ca-

pacite di confrontare le fantasticherie,la fisiognomica, il riconoscimentodi esempi e di mappe. Successive ricerchedimostraronoche, quando il soggetto venivaincoraggiato a sviluppareun'area mentaleche avevaprecedentemente consideratodebole,questosviluppo, inveceche sottrarre energiealle altre aree, sembrava produrre un effetto sinergetico di miglior rendimentomentale in tutte le aree. La storia sembravatuttavia negareuna conclusione di questogenere,in quanto, relativamente a questo aspetto, le < grandi menti >> apparivanoin maggior parte piuttosto squilibrate:Einsteine altri grandi scienziati avevanotutte le caratteristiche di individui in cui la parte sinistradel cervello risultavadominante,mentrevalevaesattamente i[ contrario per personaliti artistichecome Picassoo C6zanne. Un'indaginepiu dettagliatasveloalcuneaffascinanti veritir:a scuolaEinsteinvennebocciatoin matematica e per I'arte, tra le sue varie attivitd figuravanola passione lo studio del violino, la praticadella vela e i giochi di immagihazione. A quei giochi di immaginazione Einsteindeve molte dellesuepiu importantiintuizioniscientifiche. Mentre sognavaa occhi apertisu una collina in una giornataestiva, immagino di cavalcarei raggi del sole fino alle estremitir dell'universo e, quandosi ritrovo, < illogicamente >, di ritorno sulla superficie del sole,Einsteincapi che I'universo doveva essere curvo e che le sue precedenticonoscenze di logicadovevanoessere incomplete. I numeri, le formule, le equazioni e le parolecon cui egli rivestila nuova immagine ebbero per risultato la teoria della relativitir, una sintesitra parte destrae parte sinistradel cervello. Analogamente, i grandi artisti si rivelaronodotati in tutte e due le parti del cervello.Al posto di quaderni d'appunti con raccontidi fested'ubriachi e colori buttati giu bizzarramente nel tentativo di produrre capolavori, si trovarono annotazionidel tipo: < Svegliaalle sei di mattina. Trascorsoil l7o giorno 6

dipingendo sei delle ultime serie.Mischiate quattro parti d'arancio a due di giallo per produrre una combinazione di colore che vorrei metterenell'angolosuperiore sinistro visivaa strutturea spidella tela per agirein opposizione rale nell'angoloinferiore destro,e produrre un giustoequilibrio nell'occhiodi chi guarda >. Si tratta di un chiaro c'sempio diquanto l'attivitA dellapartesinistradel cervello sconfini in quei campi che consideriamoprerogativadella parte destra. Oltre ai risultatidellericerche di Sperrye Ornstein,alI'evidenzq sperimentale fornita da un numero sempremaggiore di studi sull'argomento e al fatto storico che dimostra come molte delle < grandi menti )) usarono effettivamente entrambe le sfere delle loro capacitir, I'es_e_mpio in grado umano sarebbe supremodi quello che un essere di fare se le due parti del cervello'fosserosviluppate simultaneamente da Vinci. Ai suoi d costituito da L-eonardo I'uomo piu dotato in tutte le tempi fu indiscutibilmente geneseguenti discipline: arte, scultura,fisiologia,scienze rali, architettura, meccanica, anatomia,fisicae invenzione. Invecedi separarele differenti aree delle sue capacitir latenti, Leonardole combino. I suoi quadernidi appunti ma forse sono fitti di figure e di disegnitridimensionali; ancorapiu interessanti sono gli ultimi progettie studi per i suoi grandi capolavoli pittorici, progetti che sembrano spesso architettonici, con le loro lineerette, gli angoli, le di curve, i calcoli.Percid quando diamo una descrizione noi stessi come persone dotatein certi campi e non in altri, ci stiamo limitando in realtir a quelle aree delle nostre potenzialitirche abbiamo sviluppatocon successo, trascurando altre zone che, se alimentatenella giustamaniera, potrebberodare i medesimirisultati. considerazioni hanno particolareimporLe precedenti tanza quando si affronta il problema della memoria e si delanalizzanole tecnichepiir avanzatedi organizzazione usareentrambele la mente, un campo in cui d essenziale parti del cervello.

Il dottor David Samuelsdel Weizmann Institute ha calcolato che il numero di differenti reazionichimiche da cui dipendono le attiviti di base del cervello varia da centomila a un milione al minuto. Sappiamoche un cervellonor_..\ male contienecirca dieci miliardi di singoli neuroni o cellule nervose.Questacifra divenneancora pii sbalorditiva quando ci si reseconto che ogni neurone puo interagire con altri neuroni non in uno, ma in molti modi diversi: poteva essere si calcolo che il numero di interconnessioni rappresentatoda un dieci seguito da ottocento zeri. Per comprenderequanto sia enorme questo numero lo si puo paragonarea un dato matematicorelativo all'universo: una delle piir piccole particelle dell'universo d l'atomo, mend I'unitre I'entitir piir grande di cui abbiamo conoscenza verso stesso.Il numero di atomi dell'universo d prevedibilmente enorme: dieci, seguitoda un centinaio di zeri. Il numero di interconnessione in un cervellofa diventarepiccolo anche questo numero (v. figg. 3 e 4). Non molto tempo dopo questaprima rilevazione il dottor Pyotra Anokin dell'universitddi Mosca, che avevadedicato diversi anni allo studio della capacitd del cervello di elaborareinformazioni. resenoto che il numero dieci seguitoda ottocento zeri costituiva una valutazionemolto inferiore a quella realee che il nuovo numero da lui calcolato era una stima cauta, data la relativa imperfezione degli strumenti di misurazionein rapporto alla straordinaria complessitd del cervello. La capacitddel cervello di modellarsi,o I'esistenza di < gradi di libertd > in ogni parte del cervello,risultava,secondoAnokin, << cosi grande che per essere scritta necessiterebbe di una linea di cifre pii lunga di dieci milioni e mezzo di chilometri! Questo numero di possibilitdd tale da rendereil cervellosimile a una tastierasu cui suonarecentinaiadi milioni di diversemelodie: atti del comportamento o dell'intelligenza>. Esistono numerosi esempidelle capaciti della mente, straordinari primati della memoria o dimostrazioni di enorme forza e d'insolito controllo delle funzioni del corpo, 8

r 0.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000.000. 000.000.000.000. 000.000.000.000.000.000. 000.000.000.000. 000.000.000.000. 000.000.000


Figura 3. Il numero di atomi dell'universo.

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Figura 4. ll numero di inlerconnessioni del cervello.

P i aneti pi i r vi ci ni : L472.000.000 km

Terra: 1 2 .6 8 3km

S i stemasol are e sue pross i mi ti 1.472.00O.000.000 km

S tel l e pi i vi ci ne: km I .472.000.000.000.00O

Ca la ssievicin e : km I .472.000.000.000.000.000.000

. nosl ra gal assi a(l a V i a Lattea): km I .472.000.000.000.000.000

Figura 5. Le enormi dimensioni dell'universoconosciuto. Ogni successivasfera nera b grande migliaia di milioni di volte la sfera che la precede.

Figura 6. L'atomo: una delle piri piccole particelle conosciute, Sulla punta del dito di una persona ci sono miliardi di atomi, e nell'inlero universo un numero pari a l0 seguito da 100 zeri.

che sembranocontraddire Ie leggi della scienza.Si tratta di casiall'apparenzaincredibili, ma generalmente sono sufficientementedocumentatie, di conseguenza, trovano sempre maggiori consensi. Nonostante I'evidenza,molta gente rimane scetticae individua nei risultati che molti di noi conseguono una cotraddizione a quell'evidenza.Per risponderea questaobie, zione fu diffuso un questionariotra personedi estrazione socialediversa. perch6questosorprendente Si voleva comprendere organo d cosi poco utilizzato. Le domande sono elencatequi di seguito;la rispostaindicata corrispondea quella fornita da almeno il novantacinqueper cento dei soggettiche formavano il campione. Provate voi stessia rispondere.

Vi e stato insegnatoqualcosasulle tecnichedi memoria speciali e avanzate2 NO . Qualcosa sul funzionamento del vostro occhio mentre apprendetee sul modo di utilizzarequestenozioni a vostro vantaggio? NO . Qualcosa sulla serie delle tecnichedi studio e sul modo di utilizzarle nelle differenti discipline? NO , Qualcosa sulla natura della concentrazionee sul modo di, mantenerla quando necessario? NO . Qualcosa sulla motivazione, su come influisce sulle vostre capacitde su come la si puo utilizz4rea proprio vantaggio? NO . Qualcosa sulla natura di parole chiave e concetti chiave e su come possono esseremessiin relazionealla pratica del prendere appunti, all'immaginazione ecc.? NO . Qualcosa sul modo di pensare? NO . Qualcosa sulla creativiti? NO .

Vi d statoinsegnato qualcosa a scuola sul cervello e sul fatto che la comprensione potuto dellesuefunzioniavrebbe esservi d'aiuto nell'imparare, nel memorizzare, nel pensare ecc.? NO. Vi d statoinsegnato qualcosa sullafunzione dellamemoria? NO. t2

puntola risposta A questo all'obiezione originaria dovrebbeessere non chiara:se i risultatiche conseguiamo sononeppure al livellodellenostreminimepotenzialitd d perch non ci d statafornita nessuna informazione su come intrinseche. utilizzare Ie nosre capacite per quellichesostengono valeanche chei test Questo di un indivicon cui si misurail quoziente di intelligenza pura ) e per questodel'(( intelligenza duo stabiliscono vono corrispondere vero. In realtd, al a parteil fatto che il punteggio del QI pud subirecambiamenti significativi hansesolo I'individuofa un po' di pratica,studirecenti no dimostrato che i risultatidi questitest non hannoun valoreassoluto. sullacreaI gruppi di ricerca dell'universitd di Berkeley con QI molto tivitirhannoriscontrato chediversi soggetti
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alto sono privi di autonomia nel pensaree nell'agire, non hanno alcun sensodell'umorismo nd sono in grado di apprezzarlo; non sempre sono capaci di riconoscere la bellezza,mancanodi sensodel relativo e sono piuttosto rigidi di fronte a cio che d nuovo, complesso, originale; sono complessivamente male informati, scarsamente elastici, poco astuti. Inoltre, quelli che ritengono che il QI sia in grado di valutarein modo esauriente le capacitirintellettivedell'uomo non si rendono conto che il test dovrebbetenereconto di tre aspetti: l) il cervelloche vieneesaminato;2) il test stesso;3) i risultati. Purtroppo i fautori del QI sono cosi ossessionati dal test e dai risultati che trascurano la reale natura del cervello in esame.Non sono riusciti a comprendere che i loro test non esaminanole effettive capacitdumane, ma misurano delle prestazioniumane che non sono state mai curate o sviluppate. Le loro pretesesono simili a quelle di un immaginario osservatore della misura dei piedi femminili in Oriente, al tempo in cui i piedi venivanobendati per impedirnela crescita. Il piedeera avvoltoin bendealla nascita e cosi restava fino allo sviluppocompletodella donna. Questapraticaserviva i piedi rena non fare allungare dendoli cosi piu graziosi. Ritenere, tuttavia,come facevaI'osservatore orientale, che quellemisurefosserorappresentative di dimensioni del corpo naturali e completamente sviluppate era assurdo, come d assurdopensare che i test del QI misurino le naturali dimensionidella mente. Le nostrementi, comei piedi delledonneorientali,sono statelimitate dal modo in cui le abbiamo male addestrate, impedendoil loro sviluppo naturale. Un altro esempiomolto convincentedella potenzialitir del cervello umano d offerto dal funzionamento e dallo sviluppodel cervellodi un neonato.Ben lontano dall'essereuna < piccola cosa incapacee indifesa > come viene considerato da molti. il neonatod una creaturastraordit4

naria per Ie sue capaciti di apprendimentoe di memoria; anche nei primi momenti di vita il neonato rivela potenzialitir superiori a quelle dei pir) sofisticati computer. A parte rare eccezioni,i bambini imparano a parlare entro i due anni di vita e spesso anche prima. Trattandosi di un evento normale, non lo si consideracon particolare attenzione,mentre un esamepiil approfondito rivelerebbe la sua estremacomplessith. Provate ad ascoltarequalcuno che parla e intanto fingete di non averenessunaconoscenza del linguaggio e di possedere un'informazione molto limitata sugli oggetti e sulle idee che la lingua discute. Il compito vi apparird arduo e, a causadel modo in cui i suoni si mescolanofra loro, sari difficile distingueretra parole differenti. Un bambinoche ha imparato a parlareha superatonon soltanto questedifficoltd ma anchele difficoltd di dividere quello che ha sensoda quello che non ne ha. Quando si trova di fronte a suoni del tipo: < Piccipiccipicciilsuomorinodimamma! > ci si chiedecome, per lui, d possibile venirne a capo. La capacitir di imparare il linguaggio coinvolgeri il bambino in processicl-re includono un sottile controllo e un'intrinseca comprensione di ritmo, matematica,musica, fisica, linguistica,relazionispaziali,memoria, integrazione,creativita, ragionamento logicoe modo di pensare, a dimostrazionedel fatto che le parti destra e sinistradel cervellolavorano assieme fin dall'inizio. ll lettoreche dubita ancora delle proprie capacitdha a suo tempo imparato a parlare e a leggere.E lui stesso una dimostrazionedi quello che sosteniamoin questo libro, vale a dire cheil cervello d capace di compiti infinitamente piu complessi di quanto si d semprepensato.

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Leggerecon maggiore efficienza

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Problemi di lettura e di apprendimento Lettura e apprendimento: definizione - procedimento Fraintendimenti sulla lettura e sulla lettura veloce L'occhio Percezione nel corso della lettura e dell'apprendimento Esercizi per migliorare comprensionee velocith

Problemi di lettura e di apprendimento Nello spazio sottostantescrivetei vostri problemi di lettura e di apprendimento. Siate sinceri con voi stessi. Quanto piir sareteprecisi, tanto piu complete saranno le possibilitd di miglioramento.

Scrivetela vostra definizionedella parola < leggere>.

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Insegnanti di lettura e tecnica dell'apprendimento hanno notatocomei problemigenerali per sianoi medesimi qui di seguito Elenchiamo ogniclasse. i piir comuni,chiedendoal lettoredi confrontarlicon quellida lui indicati, aggiungendo eventuali voci mancanti.
v is t a velocitir comprensione tempo quantit2r conlesto annotazioni ritenzione et,l paura iatica pigrizia noia interesse analisi capacitd critica motivazione valutazione organizzazione regressione memona impazienza vocabolario problemi di pronuncia caratteri tipografici stile letterario selezione rifiuto concentrazione rilettura

Riconoscimento La conoscenza del lettore dei simboli alfabetici.Questomomento precorre l'aspetto fisico del leggere. Assimilazione Processofisico in cui la luce d riflessadalla parola e ricevuvia nervo ottico al trasmessa ta dall'occhio, per poi essere cer vello. Integrazioneinlerna di base.Si riferisceal proL'equivalentedella comprensione cedimento di collegaretutti gli elementi della nuova informazione con gli elementi gid acquisiti appropriati. Integrazioneeslerna e rifiuto. Proselezione Prevedeanalisi,critica, valutazione, cedimento in cui il lettore accostaI'intero corpus delle sue precedentialle nuove informazioni che sta riceconoscenze vendo, operando le corrette connessioni. Ritenzione Il deposito di basedelle nozioni. L'immagazzinarepuo diventarein se stesso un problema. Molti lettori avranno fata un esamedopo aver immadi presentarsi to I'esperienza gazzinarola maggior parte delle informazioni che venivano loro richiestenel corso della prova. L'immagazzinare,peraccompagnato cid, non d sufficientedi per s6, e deve essere dalla capacitd di richiamare. Richiamo./memoria La capacitirdi estrarredal deposito delle informazioni cio quando e necessario. che d necessario, Comunicazione dell'informazione;includeuna L'uso immediatoo eventuale sottodivisionemolto importante, pensare.

Ciascuno di questi problemi d serio e, preso singolarmente, puo impedirelettura e apprendimento;consideriamo in primo luogo vista, velocitd,comprensione, tempo, quantita e ambientein cui si impara. gli aspetti fisici d opportuno dePrima di esaminarne finire il < leggere > in modo preciso;alla luce di questa definizione si capirir perch i problemi relativi sono cosi universalmente diffusi.

Definizione del leggere Leggeree spessodefinito come (( I'atto di registrare quello che I'autore di un libro intende) oppure come < I'atto di assimilare la parola scritta >. Per essere piir precisi potremmo dire che leggered la totale interrelazione di un individuo con I'informazionesimbolica.E una definizioneche si riferisce all'aspetto visivo dell'apprendimento e contienei settepunti seguenti:

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La definizione data prende in considerazione Ia maggior parte dei problemi elencatiin precedenza. Mancano soltanto quei problemi che, in un certo senso,sono esterni al procedimentodi leggere, come I'ambiente,l'etd, ecc. Perchd i problemi esistono Ogni problema deriva dall'insegnamento iniziale del leggere.La maggior parte delle personeche ha oggi piu di venticinqueanni ha imparato a leggeresecondoil metodo alfabetico o fonico. Altri sono stati educati secondo il metodo del < guardare-dire >. Il metodo fonico piu semplice insegnaal bambino I'alfabeto, suoni diversiper ognuna delle lettere,I'amalgama dei suoni in sillabee, infine, I'amalgamadei suoni per la formazione delle parole. Da quel momento vengono dati al bambino libri progressivamente piu difficili, di solito in seriegraduateda uno a dieci, chegli permettonodi procederesecondala sua velociti. Da questostadio in avanti il bambino diventa un lettore < silenzioso >. - dire > si basasull'usodi carIl metododel < guardare toncini su cui sono rappresentati degli oggettii cui nomi sono scritti a grandi letterealla basedellefigure. euando il bambino ha acquistato familiaritdcon le figure e i nomi che vi sono associati, si coprono le figure lasciando in evidenzasoltanto le parole. Quando poi il bambino acquisisceun sufficientevocabolariodi base,progredisce per mezzo di una serie graduata di libri simile a quella utilizzata dal bambino educatocon il metodo fonico. e diventa a sua volta un lettore < silenzioso >. Oltre a questidue metodi che abbiamopresentato per linee generali,ne esistonoalmeno altri cinquantamolto simili, praticati in tutto il mondo. Il problemadi questimetodi, comunque,non consiste nel fatto che non sono adatti al conseguimentodel loro I obiettivo,quanto nel fatto che sono inadeguati a insegna))

re a un bambinoa leggere nel senso completodellaparola. Seci soffermiamosulladefinizionedi << D,veleggere diamo subito comequestimetodi riguardanosoltantolo stadio del riconoscimento, si soffermanobrevemente su assimilazione e integrazione interna ed evitano del tutto i problemidi velociti, tempo,quantite,ritenzione, memoria, selezione, rifiuto, prendere appunti, concentrazione, valutazione, critica, analisi,motivazione, interesse, noia, contesto,fatica o caratteristiche tipografiche,ecc. ci permettedi capireperch6i proQuestasituazione blemi relativi al leggere sianocosidiffusi. A eccezione del riconoscimento, chevieneinsegnato in manieraadeguata nei primi anni dellascuola,tutti gli altri aspettisonopraticamente ignorati nel corsodel procedimento educativo. Consideriamo ora la comprensione e la velocitirdi lettura, in relazione al movimentodell'occhio.

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Figura 7. L'occhio.

Movimenti dell'occhio mentre legge Quando si chiedea qualcunodi mostrarecon I'indice il movimento e la velocitddegli occhi nel corso della lettura, costui sposteri il dito seguendouna linea uniforme e dritta da sinistraa destra,con un velocesaltoalla fine della lineache riporta il dito all'inizio della linea successiva. Il tempo normalmente impiegato per ogni riga varia da un quarto di secondoa un secondo.

d fermo, per vederlo I'occhio deve essere immobile, cosi come deve muoversi se I'oggetto i in movimento. A conferma di questo basta un sempliceesperimento fatto con I'aiuto di un amico. Chiedete al vostro amico di tenere il dito immobile di fronte agli occhi e di guardarlo e fate attenzioneai suoi occhi mentre guardano I'oggetto: rimarranno immobili. Segli chiedete invecedi muovere il dito in su, in giu, ai lati e tutt'intorno, e di guardarlo, vedrete che muoverh gli occhi. Collegando tutto cid all'atto del leggered ovvio che, se gli occhi devono fissarele parole e questesono ferme, gli occhi dovranno fermarsi su ogni parola prima di proseguire.Inveceche nel modo uniforme mostrato nella figura 8, gli occhi si muovono a salti interrotti da brevissime soste.

nlovrnlcnlo dell'occhio > parolc >

Figura 8. Movimenti presunli dell'occhio mentre legge. Figura 9. Il movimento di sostee salti degli occhi durante il processo di lettura.

comporta due errori: il mqvimenQuestadescrizione to e la velocitir. alla velocitirdi una riga Anche se I'occhio si muovesse al secondo, le parole sarebberolette al ritmo di 600-700 parole per minuto (words per minute, wpm). Dato che la normalevelocitirdi lettura, ancherispettoa un testo non impegnativo, d di 250 wpm, risulta che pur mettendo in conto velocitirpii bassedi quella di 600 wpm, per i lettori le parole molto piu rapidamentedi quane possibileleggere to in realtd fanno. Se gli occhi si muovesserosulle letterestampate nella manierauniforme che d stata descritta,non avrebberola alcunch,percheI'occhio pud distincapacitddi percepire guerele cosesolo sepuo fermarsi su di esse. Se un oggetto
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I salti sono cosi veloci che quasi non impiegano tempo, mentre le sostevanno da un quarto di secondoa un secondoe mezzo.Una personache normalmenteleggeuna parola alla volta - e che torna sulle parole e sulle lettere - d costretta dalla matematica elementaredei movimenti dell'occhioa velocitirdi lettura spesso inferiori a 100 wpm, e questo significa che non sari in grado di capire molto di quello che legge e neppure di leggeremolto.

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movtmenlo dell'occhio Parole > >

di lettura di un lettorelento. Figura 10. Il processo

cheper il lettorelenA prima vistapotrebbesembrare pud essere rima il problema to non ci sianopossibilite, maniere: solto, e in diverse essendo caul. Il ritorno sulleparolepud essere eliminato, satonel novantaper centodei casida stati di apprenai fini della comprensiosioneche non sononecessari ne. Per il restante dieciper centodi parolechedevono riconsiderate si rimandaal capitoloin cui viene essere il metodosullo Studio Organico. esposto pud essere ridotto a un quar2. L'intervallodi ognisosta to di secondo,al minimo. Il lettore non devetemere I'occhiod in grado temposiatroppo breve; chequesto parolein un centesimo di secondo. di registrare cinque pud essere dalle estesa in mododa comprendere 3. La sosta tre alle cinque parole alla volta.

potrebbesembrare impossibile se fosQuestasoluzione vero se che la menteaffronta una parolaalla volta. In realth la mentepuo fissare altrettantobenegruppi di parole,procedimentoche dd sempreottimi risultati. ll lettore lento deve fare un maggiore lavoro mentale di chi leggein maniera pii veloce,perchddeve aggiungere il significatodi ogni parola al significatodi ogni parola successiva. Il lettoreefficiente,procedendo con gruppi di meno significato,deve operare addizioni. Un altro vantaggioper il lettoreveloced che i suoi ocpachi dovranno fare un minor lavoro fisicosullesingole gine. ll lettorelento arriva a cinquecento per pagisosle na, mentrequellovelocepuo limitarsia centososte,riducendo in modo notevoleI'attivitir muscolare dell'occhio. il lettore Una volta acquistatiritmo e scorrevolezza, rapidamente il significato, lir doveil letefficiente coglierh del tore lento, a causadellecontinueinterruzionie riprese suo procederea scatti, avrir facilmente a che fare con la la dispersione di concentrazione, mennoia, la mancanza perdita del sensodel testo. tale e la

alcuneconsiderazioE dunqueil momento di rivedere ni comunemente accettate: lette una alla volta: sbagliato. l. Le parole devono essere cogliendo Tutti noi siamodotati dellacapaciti di leggere sulle il significatodi gruppi di paroleevitandodi fissarci parole singole. 2 . Leggerecon velocitirsuperiorea 500 wpm d impossibile: sbagliato. Possiamo raggruppareanche sei parole per ogni sostae fare quattro sosteal secondo;questo velocitd di 1000wpm. significa che potremo raggiungere 3 . ll lettore piu velocenon d in grado di valutare:sbaglialo. Il lettore pii velocecapirir molto di piu, sard mageiormente concentratosulla materia e avrA considere27

Figura ll.

I movimenti dell'occhio di un lettore efficiente.

26

volmente pii tempo per riprendere Ie parti a suo giudizio pit importanti e piu interessanti. 4. Velocitirpiu alte portano a concentrazioni minori: sbagliato. Piir velocemente leggiamo,e maggioresari il nostro impegno e di conseguenza la nostra concentrazione. 5. Le normali velociti di lettura sono naturali e quindi sono le migliori: sbaglioto. Le velocitd normali di lettura non sono naturali. Sono velocitdprodotte da un'educazioneinizialenel leggere incompleta,aggravatada un'inadeguatainformazione di come funzionano I'occhio e il cervello alle varie velocitir possibili.

larmentesulla linea della circonferenza. Potrete osservare che gli occhi vi seguirannoquasi perfettamente e disegneranno un circolo simile a quello mostrato nella figura 13.

Tecniche avanzatedi lettura Oltre ai consigli generalidati sopra, alcuni lettori potranno trarre vantaggio dalle informazioni che seguono, informazioni che di solito vengono esercitate con I'aiuto di un istruttore qualificato: l. Tecniche di sussidiovisivo. Quando i bambini imparano a leggere,seguonospesso con il dito la parola che leggono. Fino a poco tempo fa li esortavamoa non farlo, considerandoloun errore. Oggi ci siamo resi conto che eravamo noi a sbagliaree non i bambini. L'aiuto delle mani non rallenta affatto il movimento dell'occhiooffrendo invece vantaggi incommensurabilinello stabilire un'abitudine ritmica e uniforme. Per meglio capire Ia differenza tra un movimento dell'occhio aiutato e uno non aiutato, si chieda a un amico di immaginareun'ampia circonferenza di circa trenta centimetri di fronte a s6 e poi gli si chieda di guardare con lentezzae attenzionequel circolo. I suoi occhi, invece di muoversi in un circolo perfettto, seguirannoun modello molto pii somigliantea un rettangolo artritico (fig. l2). Si tracci poi nell'aria un cerchio chiedendo all'amico di seguirela punta del vostro dito mentre lo muovete rego28

Figura 12. Il movimento di un qcchio non aiuta(o nel tentativo di percorrere la circonferenza di un cerchio.

Figura 13. Il movimento di un occhio aiutato che percorrela circonferenza di un cerchio.

esperimento dd un'idea del grandemiQuestosemplice glioramento che un individuo pud ottenere nei propri risultati se gli viene data una formazione di basesulle funzioni fisiche dell'occhio e del cervello. Nel caso della lettura I'aiuto visivo pud essere dato, oltre che dal dito indice, dall'uso di una penna o di una matita. All'inizio si avrd una sensazione di maggiore lentezza,proprio perch6noi immaginiamo di leggeremolto piir 29

nella realtir.Ma la lettura velocemente di quanto succede guidata risulterddi fatto piu veloce. 2. Messa a fuoco allargata. In aggiunta alle tecniche di visivoil lettorepuo provarea mettere a fuoco piu sussidio di una riga alla volta. Non si tratta certo di una cosaimpossibile utile quando il testo e e risulta particolarmente o una facile o quando si ha bisognodi un'anticipazione ricapitolazione. Questatecnicamigliorerdanchele normali velocitddi lettura. E molto importanteusaresempreuna guida visiva durante questotipo di lettura, perch6senza questoapporto l'occhiotenderda vagare,senzauna direvari mozione, sulla pagina.Si dovrebberosperimentare delli di aiuto visivo facendouso di movimenti diagonali, sulla pagina. curvi e movimenti di discesa 3. Percezionead alta velocitd. Questo eserciziorichiede di sfogliarele paginedi un volume o di una rivista il piu possibile, velocemente tentandodi vederequante piu paaccrescerd role alla volta. Questapratica di allenamento la capacitir di comprendere un gruppo semprepiu esteso applicatain casodi di paroleper ogni sosta,potra essere e abituerhla mentea temanticipazione e ricapitolazione, pi di letturapiu rapidi ed efficienti.Questotipo di condiparagonatoall'atzionamentiall'alta velocitdpuo essere chito di guidarein autostrada alla velocitd di centotrenta lometri l'ora per la durata di un'ora. Immaginiamo di guidarea questavelocitd e di incontrareimprovvisamente un segnale stradalecon I'indicazionedi rallentarea cinquanta chilometri I'ora. A quale velocitdrallenteremmo il cruscottoe ci chiedesse di prosesequalcunoci coprisse guire fino a raggiungere la velocitirrichiestadi cinquanta arriveremoa ottanta chilochilometriI'ora? Sicuramente metri, ma non di meno, e questoperchdla mente d stata a una velocitdmaggiore,che un'andacosi condizionata diventa< normale >. I precedenti tura comunquesostenuta modelli < normali ) sono piir o meno dimenticatiin pre30

senzadei nuovi. Succede la stessa cosacon il leggere: dopo aver fatto pratica con alte velocitd ci si troverd a leggere al doppio della velociti senzaneppure percepirela differenza.

Pratica e motivazioni La maggiorparte delleletturevienecondottaa un ritmo rilassato e quasisvogliato,ed d proprio su questoaspetto che intervengonomolti corsi di lettura veloce.Agli studenti vengono assegnati diversi esercizie compiti, e viene fatto loro intendereche dopo ogni esercizio la loro velocitd migliorerddi l0 o 20 wpm. Questomiglioramentogeneralmentesi verifica e spesso raggiungeil cento per cento nel corso di una sessione di lezioni. La cosa,tuttavia, e spesso dovuta non agli esercizi,ma al fatto c'hele motivazioni dello studente sono state mantenute vive passo dopo passoper la durata del corso. Gli stessi miglioramentipotrebbero essere raggiuntise si garantisse a ogni studente,all'inizio del corso, il raggiungimentodi qualsiasi obiettivodesiderato. Il risultato eguaglierebbe immediatamentequelli normalmente raggiunti alla fine dei corsi di questotipo, come pud succedere a un individuo per nulla atleticoche corre i cento metri in dieci secondinetti e salta una palizzatapiir alta di un metro e mezzo quando d inseguito da un toro. In questi casi la motivazioned il fattore pii importante e il lettore si avvantaggeri enormementeapplicandolo coscientemente a ogni esperienza di apprendimento. Se si decidedi migliorare, i risultati scadentisubiranno un miglioramentoautomatico.

3r

Esercizicon il metronomo Per gli esercizidi lettura come per quelli di lettura ad molto utile un metronomo, lo strualta velocitirpud essere iltempo in mumento cheviene usatodi solito per segnare sica. Se lo facciamo funzionare a una velocith ragionevole, ogni battito puo costituire un aiuto visivo indicando un singolo avanzamento.ln questomodo si potrh mantenere un ritmo regolaree uniforme ed evitare il consueto rallentamentoche si verifica dopo aver iniziato la lettura. Quando si troveri un ritmo adatto, la vostra velocitd di lettura sard migliorata dall'aggiunta saltuaria di un ulteriore battito al minuto. Il metronomo pud anche essere usato per ritmare gli esercizidi percezionead alta velocitir, cominciando con velocitirlente e accelerando fino a velocitdr eccezionalmente alte, in cui riescea < leggere)) una pagina ogni battito. Le informazioni sui movimenti degli occhi, gli aiuti vimesse sivi e le tecnicheavanzatedi lettura dovrebberoessere in pratica dal lettore in ogni situazionein cui d impegnato a leggere.Vedremo come questetecnicherisulteranno molto piir utili se applicatecongiuntamentealle tecnicheche capitoli, in specialmodo quelle esporremonei successivi relative al Metodo di Studio Organico. Alla fine di questocapitolo trovereteuna seriedi esercizi che vi saranno utili ai fini della lettura nei diversi campi. quotidiane della durata Dovranno essere svolti in sessioni dai cinque ai venti minuti, preferibilmenteprima di normali letture o prima di mettersia studiare.Nel corso delle prime settimanepotrd essere impiegato con profitto un tempo non superiore allamezz'ora giornaliera. Una volta raggiunta una certa pratica con questi esercizi,li si potrd ripeteresolo quando si sentirirla necessitir di un aggiornamento.

Velociti wpm La formula per calcolare la velocitir in wpm d: wpm (velocitd): numerodi pagine lette x mediadel numerodi parolea pagina numerodi minuti impiegati nellalettura

Esercizi l Esercitate i movimenti dell'occhiosulla pagina,muovendoli su piani verticali e orizzontali, poi diagonalmente da sinistrain alto verso,il bassoa destrae poi in maniera diametralmenteopposta. Aumentate gradualmente la velocitd di giorno in giorno. L'obiettivo d quello gli occhi a funzionare pii accuratamente di esercitare e con maggiore indipendenza.

2. Leggetedi regola per cinque minuti da un libro che sapete di poter continuarea utilizzare.Trascrivete i wpm di volta in volta raggiunti nel grafico a pagina 35. 3. Esercitatevia sfogliare cento pagine alla velocitir approssimativadi due secondiper pagina, muovendo gli occhi molto rapidamentesulle pagine. (Due sessioni della durata di due minuti.) possibileper 4. a) Esercitatevia leggereil piu velocemente un minuto, senzapreoccuparvi della comprensione. b) Leggetedeterminati a capire per un minuto. c) Calcolatee trascrivetei risultati in wpm su un grafico simile a quello a pagina 35. un libro qualsiasi(non impegnativo),preferi5. Scegliete bilmente uno cui sieteinteressati.Leggete,riprendendo sempre dal punto in cui vi eravate interrotti, cer33

?',

cando di comprendereil piir possibile, tenendo perd presenteche questi esercizihanno a che fare in primo luogo con la velocitir. a) Leggeteper un minuto a una velocitir maggiore di 100wpm rispetto alla velocitirpitr alta di cui sietecapaci. a una velocitdmaggioredi 100wpm rispetb) Leggete to ad a). c) Leggetea una velocitdmaggioredi 100wpm rispetto a b). d) Leggetea una velocitirmaggioredi 100wpm rispetto a c). e) Leggetea una velocitirmaggioredi 100wpm rispetto a d). tentandodi capire per la durata di un mif) Leggete punto raggiuntoalla fine di e). Calcolatee tranuto dal scrivetei wpm sul grafico. 6. Esercizio I di alta velocitir. a) Usate qualsiasilibro facile. Cominciatedall'inizio di un capitolo. b) Leggete con aiuto visivo tre righe alla volta per un minimo di 200 wpm ogni cinque minuti. arrivati in quatfino al punto in cui eravate c) Rileggete tro minuti. in tre minuti. d) Rileggete in due minuti. e) Rileggete f) Proseguitedal punto in cui eravatearrivati e leggecome nel te per cinque minuti tentandodi comprendere punto b). g) Leggetecercandodi capire per un minuto. Trascrivete i wpm sul grafico. 7. Esercizio2 di alta velocitd. a) Usate qualsiasilibro facile. Cominciate dall'inizio di un capitolo. b) Scorretele pagineper un minuto, utilizzando I'aiuto visivo, e dedicando quattro secondi a pagina. 34

c) Leggetedall'inizio a un minimo di 200 wpm ogni cinque minuti. d) Quando possibileripetete I'esercizio. e) Come 6 g).

r cl oci td \\'pm

Modello di grafico per i vostri esercizi di lettura.

3
La memoria

a a a a a a

Interrogativi sulla memoria Memoria nel corso del periodo d'apprendimento Memoria dopo il periodo d'apprendimento Tecniche e teoria del ripasso Il cervello e I'invecchiamento Sistemi mnemonici

Test I Leggeteogni parola della lista che segue;una volta, velocemente e nell'ordine dato; per riuscire a leggereuna parola dopo I'altra utilizzate un cartoncino, con il quale coprirete ogni parola dopo averla letta.
andd il libro lavoro e truono e partenza di il tardi bianco e carla M o h a m m e d Al i luce di a b i l i ti il proprio gradino appunlo e cavalcato volontir rempo casa

Andate ora a pagina 45 e cercatedi trascriverenello spazio apposito quante piu parole ricordate; rispondetepoi alle domande che seguono.

39

Test 2 A pagina46 troverete un graficoda riempire.Tracciate una linea che rappresenti la quantiti di informazioni voi, la vostramemoriatrattieneduranteun che, secondo periodod'apprendimento. La lineaverticalea sinistraindica il punto di inizio dell'apprendimento e quella a depunto stra segna il in cui I'apprendimento ha termine; la linea in bassorappresenta la mancanza assoluta di capacitd mnemonica rispetto a quelperiodo; la lineain alto rappresenta la perfetta capacitddi ricordare. (v. fig. l4) i grafici Riportiamoora a titolo di esempio compilati da tre soggetti diversi.I grafici si riferisconoa per centoperchd un valoredel settantacinque si ritieneche la maggiorparte degli apprendimenti in condizioni normali non producecomprensione o possibilitadi ricordare al cento per cento.
Figura 14. Tre esempi di grafici che riproducono le condizioni della memoria durante un periodo di apprendimento. direzionedel tempo >
o 0 6 E I I

1007o
o

direzionedel tempo >

75%
I

50%

{
25%

o%

puntonel tempoin cui a A puntoncl tcmpoin cui inizial'apprendimento finiscel'apprendimento

pensa B. Il soggetto di ricordaredi piir relativamente al periodoiniziale di studio che non a quello finale.

100%

direzionedel temPo >

75%

N N

5Oo/o

E .dt

t .<t

25",6
6

o% a punto nel tempo in cui inizia I'apprendimento punto nel tempo in cui a finiscc I'apprendimcnto a punto nel tcmpo in cui inizia I'apprendimento punto nel tempo in cui a finisce I'apprendimcnto

A. Il soggetto pensa che la sua memoria, in riferimento alle nuove l nformazioni date, rimane costante durante il periodo di studio.

C. Il soggetto pensa di ricordare di piri relativamente al periodo finale di studio che non a quello iniziale.

40

4l

Test 3 A pagina47 trovereteun grafico da riempireche potrir indicarvi come si comporta la vostra memoria dopo che il periodo di apprendimento d stato completato.La linea verticalea sinistrasegnail punto in cui ha termine il vostro apprendimento; non ci sonolineeverticalia destra perchdsi ritienecheil < dopo > potrebbeinteressare un certo periodo di anni! La linea in bassorappresenta la mancanza di capacith di ricordarerispettoa quel periodo; la linea in alto rappresenta una perfetta capaciti di ricordare. I grafici della figura l5 indicanoil giudiziodi tre personesullapropria memoriadopo I'apprendimento.
Figura 15. Tre esempi di grafici che riproducono le condizioni della memoria dopo che un periodo d'apprendimento e stato completato.
O

direzionedel tempo > 1000/6

7SYo

5oo/o

{
25o/o
6

Oo/o

a punto nel tempo in cui finisce I'apprendimento

B. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve periodo e poi diminuisca con estrema rapiditi.

direzione del tempo > 100%


o
O aB
I

direzione del temPo >

75%
I

.o
d

50o/o

25%
qt t

a punto nel tempo in cui finisce I'apprendimento

I giorno

o%

a punto ncl temPo in cui finisce I'apprendimento

I giorno

pensadi averdimenticatoquasitutto in un periododi A. Il soggetto tempo molto breve.

C. Il soggetto pensa che la sua memoria sia costante per un breve periodo e poi diminuisca gradatamente, fissandosi a un certo livello.

42

43

Come nel caso del Test 2le alternativesono molte; si vada ora a pagina 47 e si completi il grafico in modo che rispetti in maniera piir fedelepossibilequello che, a giudiil proprio modello normale zio del lettore, sembraessere per quanto riguarda la possibilitd di dimenticare. Per la riuscitadell'esercizio d necessario tenerepresente che nulla deveaccadere, in seguitoal vostro periodo di apprendimento. che servada richiamo dell'informazione assimilata.

Risposte ai test e altre domande Test 1: risposte Nel risponderealle domande evitate di riguardare la lista originale. l. Trascrivete, nell'ordine, quante piu parole possibile.

Test 4 Avete di fronte una lista di parole con accantodei numeri. Come per il Test I leggeteogni parola una volta, coprendolevia via con un cartoncino mentre scorretela lista. L'obiettivo di questo eserciziod quello di ricordare a quali numeri sono accostatele parole:

2. Quante paroledall'inizio della lista avetericordato prima di commettere il primo errore?

4 bicchiere 9 poltiglia I orologio 6 sedia l0 tappeto 5 carta E pietra 3 arancio 7 banana 2 cielo

pii di 3 . Riuscitea ricordare delle parole che apparissero una volta sulla lista? Scrivetequelle che ricordate.

4. Quante paroletra le ultime cinque riuscitea ricordare?

5 . Ricordatequalchevoce della lista che differisca in particolare maniera dalle altre?

Andate ora a pagina48 e rispondetealle domande nell'ordine richiesto.

6. Quante parole della parte centraledella lista ricordate che non avetegiir trascritto nelle rispostealle domande precedenti?

44

45

Test 2: risposte Nel grafico qui di seguitoriprodotto tracciate,come negli esempidella figura 14, la linea che rappresenta la vostra capacitddi ricordare durante un periodo d'apprendimento.

Test 3: risposte delcomenegliesempi Riempiteil grafico sottostante, di riprodurreil modo in cui ritenela figura 15, cercando te che la vostra memoria funzioni dopo che un periodo e terminato. di apprendimento

dirc/ionr'dcl tcmpo >

100%

direzione del tempo >

1 59"

50'r,
!

o
o

25,7

A punto nel tcmpo in cui inir,a I'apprcndimcnro

punlo nel tempo in cui a [iniscc I'apprendimento

ovo
^ punto nel lempo in cui finisce I'apprcndimenlo

46

47

Test 4: risposte Troveretedi seguitouna seriedi numeri dall'l al 10. Trascrivetea fianco di ogni numero la parola originariamente abbinata. I numeri non sono stati compilati nell'ordineprecedente. Evitate di riguardarela lista finch6 lo spaziosottostante non sia stato riempito al meglio.

La memorianel corsodell'apprendimento. Discussione dei Testle2 Il Test I permette di capireil funzionamento dellamemoria duranteun periodo di apprendimento, dando per scontatochela comprensione rimangasufficientemente costante(le parole nella lista non erano < difficili >). In questotest quasi tutti hanno i seguenti risultati: si ricordanoda due a otto paroleposteall'inizio dellalista; la maggiorpartedelleparolecheappaionopiir di una volta (in questocaso( il )), ( e ), < di >); una o due delle ultime cinqueparole;la parolao la fraseched fuori dalla norma(in questo pocasoMohammed Ali). Sonoinvece che le parole della parte centraleche vengonoricordate. I risultati di questotest dimostranoin manierasingolare chela memoriae la comprensione non funzionanonella stessa manieracol passare del tempo: mentretutte le
dirczionc dcl lcmpo >

t0
I

Punteggio

I ors a punto ncl tcmpo in cui inizis I'apprcndimcnto

2 ore

J ote

4 orei

5 orc

Figura 16. Col passaredel tempo, la capaciti di ricordare le nozioni che vengono assimilate tende a peggiorare progressivlmente a meno che la mente non si conceda delle pause adeguate.

48

49

parolevengonocapite,soltantoalcunesonoricordate.La differenza tra il funzionamento dellamemoriae quellodella permette ci di capire comprensione comemai molte personescoprono di non riuscirea ricordarequasinulla dopo ore e ore di studio. La ragioneprincipaleconsiste nel fatto che,con il passare del tempo,la memoria tendea peggiorareprogressivamente, a menochela mentenon abbia dei brevi intervallidi riposo. nel Test2 risulterdpiir comCosi il graficorichiesto plesso dei semplici esempi dati. Sardprobabilmente andirezione del tempo >

chepiir complesso del grafico cheavetetracciatosul funzionamento dellavostramemoriaduranteil periododi apprendimento.La mediadei punteggirisultanti dal Test I produceun grafico simile a quello della figura 17. Dal grafico risulta chiaro che in circostanze normali e in una situazione di comprensione costante abbiamola tendenza a ricordaremaggiormente all'inizio e alla fine dei periodi di apprendimento; quelle a ricordaremaggiormente per ripetizione,per senso, voci chesonoassociate per ritmo, ecc.;a ricordare maggiormente le cosechesonosindirczionc dcl tempo > curva di memoria quando non sono presi intervalli per 2 orc

punti alti di memoria

curva di memoria quando sono presi adeguari inrervalli .iposo

curva di mcmoria quando non sono presi intervalli e lo srudio continua per piit di due ore

a punto ncl tcmpo in cui inizia I'apprendimcnto

I ora

2 ore punto nel tcmpo tn cui a finisce I'apprendimento

.6 punto nel tempo in cui inizia I'apprendimento

I ora

2 orc punto nel tempo in cui a finisce I'apprendimento

Figura 17. La memoria durante I'apprendimento. Il grafico raffigura come ricordiamo di piri all'inizio e alla fine di un periodo di studio. La memoria i anche maggiore quando le cose da ricordare sono associate o legate (A, B e C) e quando le cose sono straordinarie o uniche (0).

Figura 18. La memoriaduranteI'apprendimento inter- con e senza valli. il periododi studiocompreso tra l'20 e i 40 minuti 0 il momento in cui il ropporto comprensione-memoria i migliore./r-..

50

5l

golari o uniche; e a ricordare considerevolmente meno le nozioni che incontriamo nella parte centraledi un periodo di apprendimento. Se la capacitd di ricordare dovesse tenuta a un essere livello accettabile,sarebbenecessario trovare il punto in cui la memoria e la comprensionefunzionano in maggior armonia. Nelle situazioninormali il punto si ritrova in un intervallo di tempo tra i venti e i quaranta minuti. Un periodo piu breve non di alla mente un tempo sufficiente per assorbirel'organizzazionee il ritmo della materia di studio e uno piir lungo dd per risultato un declino continuo della quantitd di informazioni ricordate (v. fig. l8). Se la durata di un periodo di studio e di due ore - una lezione,la lettura di un libro, I'ascolto di una registrazione-, d utile organizzare brevi intervalli nel corso delle due ore. In questomodo la curva della memoria pud mantenersialta e le si pud impedire diprecipitare nelle ultime fasi dell'apprendimento. Questi brevi intervalli garantiranno otto momenti relativamentealti di memoria con quattro piccole cadute nel mezzo. Ognuno di questi abbassamentidella memoria risulteri minore di quello che verificato senon fosserostati utilizzati degli insi sarebbe tervalli. Gli intervalli; inoltre, sono utili come momenti di riposo. Annulleranno la tensionemuscolaree mentale che inevitabilmentesi accumula durante i periodi di concentrazione.

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La memoria dopo un periodo di apprendimento.Discussione del Test 3 e risposte Nel Test 3 si richiedevaal lettore di riempire un grafico che indicasseil funzionamento della propria memoria dopo che un periododi studioera statocompletato.Sono stati dati esempi rappresentatividel modo in cui diverse personehanno risposto a questo test. C)ltrea quelle schematizzate negli esempi, le risposte generalmente includevano: linee rette con precipitazioni piu rapida, allo repentine;variazioniattorno alla flessione zero per cento, o a percentualicomunquemolto basse; variazioni attorno una flessionemeno brusca; e variazioni con risalitee flessionidi vario grado (v. fig. l9). La veriti sorprendente del problema e che nessunodegli esempimostrati precedentemente e nessunadelle ipotesi prese in considerazione erano corretti. Hanno tutti trascuratoun elementoparticolarmente significativo: la capacitirdi ricordare dopo un periodo.di studio inizialmenteaumentae soltanto in seguitodiminuisce,disegnandouna bruscacurva concavache poi si ammorbidiscesenzamai toccareI'estremitdinferiore del grafico (v. fig. 20). Quando si sarh verificato questo breve innalzamento non sard difficile capirne la ragione: proprio nel momento in cui un periodo di apprendimentoha termine, il cervello non ha ancora avuto il tempo per integrarele nuove informazioni assimilate,specialmente le ultime. Ha bisogno di alcuni minuti per operare le interconnessioni della nuova materia e poi < assorbirla >. La flessioneche seguealla breve curva in alto d molto brusca nelle ventiquattro ore successive a un periodo di studio di un'ora, almeno I'ottanta per cento delle informazioni dettagliateva perduta. Questaenormecaduta della quantite di nozioni ricordatedeveessere preyenuta,e questo d possibilese si utilizzano tecnichedi ripasso adatte.

I giorno

Figura20. Il graficoindicacomela memoriaumanasubisca una flesper poi sioneversoI'alto per un breveperiododopo I'apprendimento, (l'EO per centodei dettaglivengono diminuirerapidamente dimenticati in ventiquattroore).

N I
Memoria e ripasso Se il ripassod ben organizzato,il grafico della figura l8 ne risulta modificato e la memoriapud essere mantenuta al pit alto livello raggiuntodopo chelo studiod stato completato.Per ottenerequestorisultato d necessario programma intraprendere un preciso di ripassi,mettendoli prima pratica poco in sempre che la memoriacominci a il primo ripassodovrebbeavvediminuire. Per esempio, nire circa dieciminuti dopo un periododi apprendimento di un'ora e dovrebbedurare dieci minuti. Il ripassoconla memoriaper un giorno, quando dovrebbesoserverd pravvenireil successivo ripassodi una durata compresa
55

54

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slg}*1liggf[f11:iF :Ei: 1 i$fffi iigE E s a = ; s +i;s; tHE Flfi fAif*rriE,=*: r ig$gtg! gF$FiiiB i liiFgFFiFliliiiFgF
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direzione del tempo > tempo trascorso

FA*; iFgiE g f i E rE$: : *[5 iai t F l F E E 3 3 ; x ' 3 : r s s. " E ! i E : i + ; si+ laif i

l' ripasso (dopo l0 minuri)

2" rioasso _ 24 op

3o ripasso - I settimana

4' ripasso 5o ripasso ulteriori ripassi -lmese se necessari -6mesi

o o bt)

areadi conoscenza del soggetto che ripassa


N

I giorno

2 giorni

Figura 21. Il grafico raffigura come un ripasso intervallato in maniera adeguafapud mantenerela memoria a un livello costantementealto.

moria in generale. Qualunqueinformazionenuova, setrascurata, non sari trattenuta a un livello conscio e non contribuiri alla formazione di nuove connessionimnemoniche. La memoria d un procedimentoche si basa sull'associazionee sulla relazione;meno elementici sono nel < deposito della memoria >>, minore sarirla possibilitdper eleregistrati e collegati. menti nuovi di essere Per una persona che ripassa,invece, i vantaggi sono enormi. Quanto piir il soggettocura il proprio corpus di informazioni, tanto maggioresari Ia sua capaciti di assimilare nozioni nuove e utilizzare quelle gid acquisite.Al quantiti delle conomomento dello studio, la crescente gli permetterirdi assorbiremola sua disposizione scenze to piu facilmentele informazioni nuove (v. fig. 2l). Il procedimentod molto simile a quello della palla di neve che rotola: quanto piir la palla di neve rotola tanto piu rapidamentesi ingrossa,continuando a rotolare per I'impeto della propria azione.

o etd in anni

25

50

75

100

Ripasso, capacith mentale ed etir Si ritiene normalmenteche i punteggidel Ql, la capacitd di ricordare, I'abilith nel coglierei rapporti spaziali, la velocitirpercettiva,la rapiditd di giudizio, I'induzione, il collegamentodi figure diverse,la memoria associativa, il livello e la prontezzaintellettuali, I'elasticiti semantica, I'intelligenzaformale e generale,ecc. diminuiscano dopo aver raggiunto il loro apiqein un'etd che varia tra i diciotto e i venticinqueanni (v. fie. 22). Nonostantela validitd presi di questi dati, due importanti fattori devono essere in considerazione. l. Il declino delle capacitirmentali nel corso della vita oscilla tra il cinque e il dieci per cento. Se lo si considera in rapporto alle enormi capacitirdel cervello risulterd insignificante. 58

Figura22. Il grafico indica i risultati standard della valutazionedelle attitudini mentali nel casodel soggettoche invecchia.Si ritiene che dopo aver raggiunto I'apice nel periodo compresotra i diciotto e i venticinque anni, approssimativamente, le attitudini mentali subiscanoun declino lento ma regolare.

2. Le personeche hanno preso parte agli esperimentiche hanno dato per risultato questecifre scoraggiantierano state educatein maniera tradizionale e, nella maggior parte deicasi, non avevanoutilizzatotecniche adeguate per I'apprendimento, il ripasso e la memoria. La figura 22 mostra come questo tipo di < condizionamento > mentaleavrebbedovuto mantenersia un livello molto bassoper un numero crescente di anni. In altre parole le reali capacitdintellettuali del soggettosarebbero rimaste ( congelate in magazzino >>. Non d sorprendente 59

dopo che una mente cosi inutilizzata peggiorileggermente venti, trenta, quarant'anni di cattivo utilizzo, o addirittura di non utilizzo; d sorprendente,semmai, che riesca a funzionare come funziona! Se, d'altra parte, la mente fosseusatain modo continuativo e le sue capacitirfossero sempre pii sviluppate, I'effetto sul grafico in rapporto all'etd risulterebbesconvolgente.Un esempiod fornito da quelle personegid anrifiutandosi ziane che rimangono attive e intraprendenti

di ammettere un peggioramentodovuto al passaredegli anni. Molto spesso la loro capaciti di ricordare d totale, e il grado di comprensionee,assimilazione di conoscenze nuove superadi gran lunga quello di menti altrettantovivaci, ma piir giovani e con minore esperienza. Studiandoil funzionamentodella mente umana si d erroneamente ritenuto che il declinoche sopraggiunge con I'et2r sia < naturale >> e inevitabile.In realti uno studio piu approfondito dei soggettiesaminatipermetterebbe di scoprire che le capacitdmentali potrebberoessere accresciute invece che peggiorate. Sistemispecialidi memoria: mnemonica(Test 4) Fin dai tempi degli antichi greci ci sono stati casi di individui che impressionavano i loro simili dando prove di memoria veramente sorprendenti. Costoro erano in grado di ricordareelenchidi centinaiadi nomi, prima in un ordine, poi nell'ordineinversoe infine in qualsiasi ordine; date e numeri; nomi e facce.Erano anche capacidi esibirsiin speciali impresemnemoniche come quelladi memorizzare in modo perfetto intere aree del sapere. Nella maggior parte dei casi questi soggetti utilizzavano specialitenichedi memorizzazione, definite mnemoniqueste che.Tradizionalmente tecniche venivanoconsiderate alla streguadi semplicitrucchi, e solo recentemente si d cambiata opinione al riguardo. Ci si d resi conto che i metodi che danno la possibilitirdi ricordarequalcosapiir facilmente nello stadioinizialee che permettonopoi e piir velocemente le nozioni acquisiteper un tempo piu lungo di conservare qualcosadi piu che semplici trucchi. devono essere Le attuali conoscenze sul modo in cui funziona la nostra mentedimostranoche questetecniche sono in effetti strettamentecollegateai meccanismidi basedel cervello. Di conseguenza si d cominciato a usarlee insegnarle nelle come aiuti inteuniversitir e nellescuole.considerandole
6l

0 et d in anni

25

50

7:,

100

Figura 23. I grafici come quello riporlato alla figura 22 sono basati su statistichedi personeche hanno seguito metodi di apprendimento a migliorare le umano, per natura, tenderebbe tradizionali. Un essere suecapacithcon I'eth se i suoi metodi di apprendimentoassecondasseil funzionamenlo nalurale del cervello. ro e coadiuvassero

60

grativi nei procedimenti di apprendimentogenerale.I risultati ottenuti nel campo della memoria sono davveronotevoli, e la gamma delle tecniche d vasta. In questo capitolo illustrero la teoria di base delle diversetecnichemnemonichee presenterd un sistemamolto sempliceche permette di ricordare fino a dieci elementi. Assumiamo che i dieci elementisiano i sesuenti:
I 2 3 4 5 6 7 8 9 l0 tavolo pium a gatto foglia ragazza arancia aulomobile matita camicia poker

Per ricordare questevoci d necessario disporredi qualche sistemache ci dia la possibilitedi usareil potere associativo della memoria, in modo da metterein relazionei vari elementicon i numeri corrispondenti. Il miglior sistemad quello del numero-rima,in cui a ogni numero corrispondeuna parola in rima. Le parole chiavein rima sono: I Bruno 2 bue 3re
4 5 6 7 E 9 l0 matto lingue dbi ghette risotto Giove gr ec i, (

Per ricordare la prima lista di parole d necessario collegarlein qualcheparticolaremaniera con le parole chiave 62

in rima con i numeri. Se I'associazione funziona sara facile risponderea una domanda del tipo: < Quale parola e collegata al numero tre?>>. In primo luogo si ricorderi automaticamente la parola chiave in rima con il numero, ciod < re )); successivamente si ripercorrerd il cammino delI'associazione re-gatto arrivando a ricordare la parola richiesta (v. fig. 24). La cosaimportante in questocome in ogni altro sistema mnemonicod di assicurarsi che la parola chiavee quella da ricordare siano associatein modo totale e certo. Per ottenerequesto risultato, l'associazione deve avereuna o pit delle seguenticonnotazioni: - Esagerata.L'immagine che risulta dall'associazione deve dare un'idea di eccezionalitd. - Assurda. L'elementocomico e umoristicostimola la memoria. - Sessuale. puo in qualchemodo servireda Seil sesso spunto, mettetecelo. - Volgare.Anche le coseoscenesono ricordate con eccezionalefacilitd. - Sensuale.Stesso caso del sesso;i sensielementaridel corpo contribuiranno a formare un'immagine indelebile. -- Mobile. Un'immaginc che si muove rimane impressa piu a lungo di una statica. - Colorata. Un colore brillante e bizzarro non si dimentica. - Fonlasiosa. La fantasia aiuta sempre. * Pura. I due elementi dovranno essere collegati con il minore utilizzo di parole possibili. I legami troppo elaborati. astratti o confusi sono un ostacolo. E importante, nel corso del processoassociativo,avere un'immaginementalemolto chiara davanti al nostro occhio interiore. Per ottenerequestorisultato d utile chiudere gli occhi e proiettare I'immagine sulla parte interna della palpebra. Proviamo a farlo con le dieciparole del nostro esempio:

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num.
U od (\o

10

BRI.JNO

BUE

RE

MATTO

LINGUE

DEI

CHETTE

RISOTTO

CIOVE

GRECI

I
o

I
I
PIUM A

I I

TAVOLO

CATTO

F OGLIA

RAC|AZZA

ARANCIA

MA TITA

C A MIC IA

POKER

AUTOMOBILE
E

Figura 24. Il sistemamnemonico numero-rima.

t a= 5ET ts $;;i ' r g e i ;' :' 3 i ;i fi ;i ;3 *.i ; sqsP gqi;,igg


$E"s

-*a: 3g3a re*e 3ilie EiE ir Euii=ial : E n 3 6 6 t F l i F F E N ;=3 q 'F : 3 i i gu


F = '[il + iE : i Fa i l E+1= Xt iF =H F3fr i: 3a +[ B=:, o-'o dde od p:H A 6
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3.

greci - poker Sono stati gli antichi greci a inventare il gioco del pochecosasi gioker; siatepure volgari nell'immaginare cavano. Con un po' di pratica questo sistemapermetteredi ricordare elenchiformati da dieci parole semprediverse;le parole chiave in rima restanocostanti, mentre le associazioni cambiano. Come abbiamo gi?rdetto esistono molti altri sistemi mnemonici,altrettantosemplicie facili da usare.Sono particolarmenteutili il Major System,che di la possibilitddi ricordarepiir di mille elementicon il metodo numero-rima e il sistemanome-visoche aiuta a evitare I'imbarazzante e diffusa abitudine di non riuscire a ricordare i nomi e le facce delle personeincontrate. l0 Parole chiave e concetti del ricordare Abbiamo visto come la memoria d in primo luogo un procedimento che si basa su associazionie collegamenti e che in gran parte fa capo a parole e concetti chiave adeguatamente introdotti. I tre capitoli che seguonosono dedicati alle parole chiave e ai modelli di collegamentocreativi che, a loro volta, a che fare con Ia pratica del ricordare hanno strettamente e la memoria. Quanto i stato espostoin questo capitolo riesaminatodopo aver letto i capitoli seguenti' dovrir essere Il prospettodella paginaa fianco vipermetterd di esercitarvi col sistemamnemonico numero- rima.

Parole chiave in rtma

Parole collegate

l0 66

4 Gli appunti

A: PAROLE CHIAVE
a a a

Esercizio sulle parole chiave; risposte tipiche Parole e concetti chiave per creare e ricordare La memoria: differenze tra appunti tradizionali e appunti in forma di parole chiave. All'avanguardianel campo degli appunti: dalle parole chiave alle mappe mentali

Esercizioe discussione lmmaginate che il vostro hobby sia leggereracconti e che ne leggiatealmento cinque al giorno, prendendo appunti in modo da non dimenticarli. Immaginatepoi di utilizzare un sistemadi archivio a schedeche vi consentadi ricordare esattamente ogni racconto. A ciascunocorrisponderd una schedaautore-titolo e una schedaper i capoverregistrate una parola o si. In queste schede-capoverso espressione chiave principale e una secondaria.Le parolelespressionichiave sono presedirettamentedal testo, oppure sono di vostra creazione:in ogni caso risultano particolarmenteefficaci nel riassumereil contenuto del racconto. lmmaginate ancora che il vostro decimillesimoracconto sia Kusa-Hibari di Lafcadio Hearne, e che la vostra scheda autore-titolo sia gid pronta. Leggeteora il racconto alla pagina seguente.Ai fini dell'esercizio inseritenell'appositospazioa pagina 76 due parole o sequenze di parole che esprimanorispettivamente I'idea principale e quella secondariae che siano atte a stesso. Lastimolarela memoria nell'ambito del capoverso vorate soltanto sui primi cinque capoversi.

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Kusa-Hibari di Lafcadio Heurne La suagabbiae alta esattamente due pollici giapponesi ed e larga uno e mezzo:la punta del mio mignolo riesce la porticina di legnoche si apre attraverso appenaa passare ruotandosu un perno. Lui pero ha una quantitddi spazio all'inte.rno dellagabbia,spazioper passega disposizione giare,saltare, volare.E cosipiccoloche, persinoguardando le paretidi garzabruna, lo molto attentamente attraverso giraree rigirarela gabappena.Devo sempre si intravede volte e in piena luce prima di riuscirea scobia parecchie prire dov'd. Di solito lo trovo che si riposa in uno degli a testain giu al suo soffitto angoli superiori,aggrappato di garza. un grillo grossopiu o meno come Provatea immaginare una comune zanzara,con le antennemolto piu lunghe del soltantoconlrolucorpo, e cosi fini da potersidistinguere d Kusa-Hibari,allodoladei prace. Il suo nome giapponese precisamente a dodici ti. Il suo valoredi mercatoequivale e ciod molto piir del suo pesoin oro. Dodici cencentesimi, tesimi per un cosino cosi insignificante!... Di giorno dorme, oppure medita, quandonon d occupato con la fetta di melanzanafrescao di cetriolo che ogni aforza dentro la gabbia...tenerlo mattina bisognacacciare problematico: pulito e dargli da mangiare se e abbastanza potrestepensare lo vedeste, che e assurdodarsi tanta pena piccola. per una creaturacosi paradossalmente Ma al tramonto la sua anima infinitesimasi desta,e allora la stanzasi impregnapian piano di una musicadelicata e irreale,incredibilmente dolce: un sottilegorgoglio, elettriun trillo argentinocomedi minutissimicampanelli dell'oscuritdil suono si fa ancora piu ci. Con I'avanzare una tale intensitdche la casaindolce,talvolta raggiunge a questarisonanzafatata. Altera pare vibrare assieme volte, invece,si assottiglia tre semprepiir fino a diventare piu filo voce, il impercettibile che si possaimmagiun di
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nare. Eppure, alta o bassache sia, quella voce conserva una forza di penetrazione che ha qualcosadi inquietantc... L'atomo canta cosi per tutta la notte: tace soltanto all'alba, quando le campanedel tempio annuncianoil giorno. E il suo minuscolocanto d un canto d'amore, un amore indefinitoper qualcosa di invisibile e sconosciuto. E praticamente impossibile che in questasua vita abbia mai viqualcosa. sto o conosciuto Neppurei suoi antenati,generazionie generazioni fa, possono aversaputoqualcosa della vita notturna nei campi, del significatod'amore del canto. Le loro uova si schiudevano in un vasod'argilla, nella bottegadi un mercantedi insetti,e da quel momento la gabbiaera la loro unica abitazione. Ma lui canta il canto della sua razza comelo si cantavamiliardi di anni fa, ed d un canto cosi perfetto che si direbbeconoscail significato di ogni nota. Di sicuronon lo ha imparatoda nessuno: d un cantochevienedalla memoriaorganica,una memoria profonda e vaga che appartiene a milioni e milioni di vite, e la sua larva gid cantavasullecolline, tra I'erba bagnatadalla rugiadanotturna. Allora il canto gli recava amore e morte. La morte e ormai dimenticata,restasoltanto I'amore. Ed e per questoche canta: per una sposa che non verra. Cosi, il suo desiderio e inconsciamente retrospettivo: il suo grido e rivolto alla polveredel passato, e un richiamo indirizzatoal silenzioe agli dei affincheconcedano al tempo di ritornare...Cli amanti umani fanno esattamente lo stesso, senzasaperlo.Dicono che la loro illusionee un ideale,e questoloro ideale,dopo tutto, non e che il simbolodi un'esperienza dellarazza,uno spettrodellamemoria organica.Il presente dei vivi ha ben poco da spartire con tutto cio... Forseanchequestoatomo ha un ideale, o almeno un fondamentodi ideale. In ogni caso, il suo minuscolodesideriod costrettoa emettereinvano il suo lamento. D'altronde,non d certo colpa mia. Mi avevanoavvert)

dato una compagnaavrebbecessato tito che se gli avessi morto presto.Tuttavia, notte dopo di cantaree sarebbe notte, il suo trillo senzarisposta,dolce e supplichevole, mi colpivacome un rimprovero.Alla fine divento un'ossessione, una calamite,un tormento per la mia coscienza. era troppo Ccrcaidi comprareuna femmina,ma la stagione avanzata:. non c'erano piu Kusa-Hibari in vendita, n6 madi insettiavevariso nel dire: schin6 femmine.Il mercante giorno del < Sarebbe dovuto morire attorno al ventesimo giorno del decimo mese. nono mese>. Era giir il secondo Ma il mercantedi insetti non sapevache io nello studio ho una buona stufa, e che la temperaturasi manteneva la mia costante al di sopradei venti gradi. Di conseguenza, che siamo vicini alla allodola dei prati cantaancoraadesso mese,e spero di mantenerlain vita fine dell'undicesimo fino all'inizio del grandefreddo. Comunque,tutti quelli gid morti: non sono probabilmente della sua generazione potrei trovargli una compagna n6 per amorene per forza. da solo di cercarsela liberarloper consentirgli E sedovessi neppureuna notte, fosseanchecosi non sopravviverebbe duranteil giorno, alle insidienatufortunato da sfuggire, giardino, agli spavenrali del alle formiche,ai centopiedi, ragni terra. tosi di mese, mentreero dell'undicesimo Ieri sera,il ventinove come sedutoa tavolino mi e presauna stranasensazione, un'impressione di vuoto nella stanza.Allora mi sono accorto che la mia allodoladei prati taceva,contrariamente e al suo solito. Mi sono avvicinatoalla gabbia silenziosa secca, l'ho trovato morto vicino a un pezzodi melanzana dura e grigia come una pietra. Era evidenteche non era stato nutrito per tre o quattro giorni. Eppure soltantola notte precedenteaveva cantato cosi meravigliosamente bene.E io stupidoche Io avevocredutopiu felicedel solito. Era il mio allievo Aki, che ama gli insetti,a nutrirlo per una settitutti i giorni. Ma Aki e andatoin campagna prendersi mana,e l'incaricodi cura dell'allodoladei prati passato Hana, Non e molto sensibile, d la cameriera. ad
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Hana la cameriera. Dice che non d vero che si e dimenticata del piccolino;il fatto e che non c'eranopiu melanzaper la mentedi sostituirle ne. E non le e mai passato con una fetta di cipolla,o di cetriolo!... Ho rivolto paroledi biasimocontro Hana la cameriera. e lei si e mostratadoverosamente contrita. Ma la musicafatata ormai taceva, e il silenzioe colmo di rimprovero, e la stanzae fredda, nonostante la stufa. E assurdo... Ho resoinfelice una poveraragazza a causa di un insettogrossoquanto metd di un granellod'orzo! Lo spegnersi di quell'esistenza cosi infinitesimale mi possibile... ha turbato piu di quanto ritenessi Certo, anche soltantopensare alle necessitd di una creatura - persino le necessitd di un grillo - puo insensibilmente suscitare un interesse dell'immaginazione, un attaccamento di cui si divienecoscienti soltantoquandoil rapporto si spezza.Epoi, nelsilenzio della notte, I'incantodi quellavoce delicataavevaesercitato su di me un potere enorme.Mi parlavadi un'esistenza minuscola, chedipendeva dallamia quasi potessi volontd e dal mio piacere egoistico, elargire favori come un dio. E mi dicevache quell'atomodi larva nella sua gabbietta,e l'atomo di larva dentro di me, erano uniti per semprenella profonda vastitddell'essere... E poi pensare a quellacreaturinaaffamata e assetata, notte dopo notte, giorno dopo giorno, mentrei pensieri del suo dio e custode eranodediti a intessere sogni!. .. E comeaveva cantatocoraggiosamente fino alla fine, nonostante tutto. Una fine atroce,si era persinodivorato le zampe!...Che gli dei concedanoil perdono a tutti noi, soprattuttoad Hana la cameriera! Dopo tutto, perd, divorarsile zampeper la fame non e quanto di peggiopossaaccadere a una creaturaperseguitata dal dono del canto. Vi sono < grilli > umani che pur di cantaresarebbero dispostia divorarsi il cuore.

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Parole o frasi chiaveche esprimonoidee principali e secondariein Kusu-Hibari:


pr inc ipale l o c apov c r s o 2 ' ' c apov c r s o -l' capoverso -l'' cnpoverso 5 ' c apov er s o secondaria

Ao

capoverso

anlma m u si ca ca m p a n e l l ie l e ttr i ci a to m o Amore d 'a m o r e l e co l l i n e M o r te

sottile gorgoglio la casa pare vibrare forza di penetrazione a l l 'a l b a vi ta n o ttu r n a m e r ca n ted 'i n se tti significato amore e morte

5 " ca p o ve r so

Di tutte le parolefornite dagli studentisono statescelte, per ciascuna sezione,le seguenti:


p r i n ci p a l e I " capoverso 2o capol'erso 3 o ca p o ve r so 4 'ca p o ve r so 5 'ca p o ve r so p o r ta d i l e g n o p e so i n o r o occupato anlnla An r o r e secondaria sco p r r r ed o v'd m e r ca to pena a l l 'a l b a vl ta n o ttu r n a

Qui di seguitotrovereteparolee frasi chiavecampione ricavatedagli appuliti di studentiche hanno eseguito questoesercizio in precedenza. Confrontatelebrevemeni risultati. le vostre e te con analizzate dagli studenti Parole e frasi chiave suggerite
pr inc ipale l ' c apov er s o la s ua gabbia por t a di legno sot'l'ittodi garza pic c olo ins et t o grillo peso ln oro ne ant en Kus a- Hibar i dorme t ener lo pulit o e d a r g l i da mangiare occupato assurdo secondaria due pollici giapponesi ruotando su un perno una quantita di spazio s c o p r i r e d o v 'e ' allodola dei prati dodici centesimi mercato insignificante melanzanafresca pena medita piccola

2" capoverso

3" capoverso

perch6, ln seguitosi e chiestoagli studentidi spiegare proprio quelnell'ambitodell'esercizio, eranostatescelte le paroleo frasi e non altre. In genere le risposte contene< belleimmagini )), (( stimolavano locuzionidel genere: no la fantasia), ( descrittiva)), ( appropriata), < utile per ricordare)), (( evocatrice ) e cosi via. su cinquantaha capito il perchedi Solo uno studente quellascelta:ai fini dell'esercizio la serieera un disastro. la ragione,bisognaimmaginareil Per comprenderne momento in cui, a qualcheanno di distanzadalla lettura, andretea consultarenuovamentegli appunti allo scopo di ricordareil racconto. Immaginateche alcuni amici vi abbiano giocato un tiro mancino e abbiano tirato fuori dall'archiviole schede-titolo di qualcheracconto,sfidandovi a ricordarne autoree titolo. Non avretealcunospun-

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to di partenza per capire a quale racconto le schedesi riferiscanoe vi dovreteaffidare interamentea esse affinche vi restituiscano le immagini giuste. probaNel caso dellg parole chiavesopra selezionate bilmente saretecostrettia collegarlein un determinato generica, modo. ( Porta di legno >, che d un'espressione acquisterd una sfumatura< gialla > nel momento in cui < scopriredov'd >. Le due espressioni leggerete che seguono, ( pesoin oro )) e ( mercato >, confermeranno la vostra idea,aggiundendo un ulterioretocco di intrigo e sug( ocgerendoun'attivitd criminale.Le tre parole seguenti, cupato )), (( pena > e < anima )), potrebberocondurvi a supporreche uno dei personaggi, forse I'eroestesso, si trova in difficoltir. Cosi la tensioneaumentavia via che la trama si arricchisce e ci si avvicina< all'alba )), ovviamente un momentoimportante e ricco di suspense. Le ultime due chiavi,( amore > e < vita notturna >, potrebbero aggiungereun tratto romantico o piccanteall'intera vicenda.Il che costituirebbe un incentivoa passare in rassegna le restanti parole chiave,alla ricercadi ulteriori avventureed emozioni! Avrete cosi creato un racconto nuovo e interessante, senzaricordarvi nulla di quello originale. Per qualchestranomotivo, parole che allora parevamo decisamente efficaci non si sono dimostrateadatte a richiamarealla memoriail racconto.Questosi spiegaprendendo in considerazione la differenzatra i due ordini di parole chiave,quelleper ricordaree quelle per creare,e quando d trascorsoun il modo in cui esseinteragiscono certo lassodi tempo. Una parola o espressione chiavefunziona come un imbuto che inghiotteun'ampia sferadi immagini particolaquelle ri. All'occorrenzaessariemetteautomaticamente stesse immagini. In genere sitratta di un verbo o di un sostantivoforte, circondatosecondo il casoda (altri) aggettivi o avverbi chiave(v. fig. 25).

i ltl()rnla/tonc In! h rotl ir a

la inlor rll.l/i{!ilr lc rien)a..L ilo.rxl.

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rul(tilltli(rrDcrl ordinc In rlri \o

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Figura 25. Schemaraffigurante le parole chiave per ricordare.

Una parolacreativad una parola particolarmente evocatrice,che stimola la formazionedi immagini. Tuttavia essae assaipiir generica di quanto non lo sia una parola chiave per ricordare,che e inveceorientata in una direzione ben precisa.Parole come ( trasudare>> e << bizzarro ) sono particolarmente evocatrici, ma non sono neces(v. fig. 26). sariamente collegate a un'immaginespecifica

Figura 26. Una parolacrealivaproiettaassociazioni in tutle le direzioni.

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Oltre alla dil'f'erenza tra paroleper crearee parole per ricordarc,e neccssario considerare la natura delle parole stesse conlc la natura del cc'rve'llo che ne [a uso. Tutte lc parolc sono plrrridirezionali, il che signil'ica semplicemertte che'ciascuna di esse d comeun piccolocenpiccoliuncini. Ogni tro da cui si dip:rrtononurnerosissimi uncinosi appigliaa un'altraparola,cosicche ciascuna delle due paroleche compongonola nuova coppiaacquistaun significatoleggermente diverso.A esempiola parola (( corpuo )) rere si in manieradifferentenell'ambito appigliare quali ( corr-ere di espressioni con le ali ai piedi > e < il ragionamentodeve correreper forza >.

Figura 27. Raffigurazione della pluridirezionaliti di una parola.

A corollario della natura pluridirezionale delle parole, bisognatenerconto del fatto che ogni cervellod diverso da un altro. Come abbiamoindicatonel primo capitolo, il numero di collegamenti che il cervellc' e in grado di effettuaredentro di s d quasi illimitato. Inoltre ciascun individuo conduceuna vita molto diversada quella degli 80

la stessa espevivono assieme altri. (Anchc seduc pcrsone la vivono tuttavia in modi affatto diversi.I ricnza,esse mentre B vive di cui B e protagonista, un'cspcricnz-a ','ive Nello stesso modo di cui ul e protagortista.) un'esperienza a una parola quali concettiche ciascunodi noi associa altro. Persino siasinon sarannouguali a quelli di nessun una parola scmf licc conrc(( foglia >)evocaimmagini difdi chi la leggco I'ascolta.Una persona t'crenti a seconda il verde c il vcrdepotra immaginare il cui colore prcf'erito alla delle foglic, mentre chi prcdiligeiI marrone penserA dell'autunno.Qualcunoche si sia ferito cadendo bellezza della paualla foglia la sensazione da un albero assocera provare serie di emopotra tutta una ra. Un giardiniere' le foglie e al penvcder piacere crescere di zioni legateal pianta. quando dalla cadono rastrellare doverle siero di Si potrebbecontinuareall'infinito senzariuscircancora lettore chc ciascun la sferadelleassociazioni a completare puo collegareal proprio concettodi foglia. tempo cread, per sua natura, nello stesso Ogni cervello almetivo e creatoredi senso,e lo d in manieraesclusiva Di conseno quanto le immagini che crca per se stesso. guenzail cervellosaririnclinea ( raccontarsi> storieinin sogno,sia a occhi comc ci accade e piacevoli, teressanti aperti sia durante il sonno. A questopunto i motivi del fallimentodelleparoleper crearee per ricordaresceltein Kusa-Hibarl dovrebberoesparola serepiu evidenti.Nel trovarsidi fronte a ciascuna ha mente automaticamenpluridirezionale, la o espressione quelli te raccoltoi piu ovvii tra gli uncini di collegamento, oppure immagini, di numero maggior che ispiravanoun avevanomaggior senso.Percio la mente e stata guidata piuttosto che della memoria' in direzionedella creativitir ma ben Il raccontoche sene d ricavatoera si interessante, poco valido ai fini di ricordareI'originale.

8l

l iigt r r a 2ll. Ralligr r r az ioncdi , , c o l l e g a m e n t is h a g l i a l i > l r a u n a s e r i e d i par olc c hiav c .

Le parole chiaveper ricordareavrebberocostrettola mentea effettuarei collegamenti giusti nella giustadirezione,consentendole cosi di ricreareil raccorrto anchese questo era statodimenticato agli effettidi ogni altro scopo.

Figur a 29. l) ir ez i' ne s eguit adalle g i u s t ea s s 'c i a z i o n iq u a n d 's i i f a t to uso di parole chiave adalte a slimolare la memoria.

ze e sensazioni. Pensate a esempio all'insieme di immagini che invadono la nostra mentequando leggiamola parola < bambino >. In che modo, allora, I'accettazione di questi fatti riguardanti la memoria in forma di concettichiaveinfluiscesull'atteggiamento che assumiamo nei confronti della strutturazione degli appunti? Siamo cosiabituati a esprimerci oralmenteo per iscritto facendouso di parole, da esserci formati I'errato pregiudizio secondo cui la tipica strutturaa periodi e il metodo miglioreper ricordare concetti e immaginiverbali.Di conseguenza la stragrande maggioranza degli studenti,e persino degli universitari ad alto livello, ha semprepresoappunti seguendo il comune metodo < letterario>, sul generedi quelloriportatonell'esempio alla pagina85. In esso sono riprodotti gli appunti di uno studenteuniversitario giudicati < buoni > dal suo professore. Le ultime novitirnel campo dei concettichiaveb della memoriahannodimostratocomein questotipo di appunti il novantaper centodelleparolesia irrilevanteallo scopo di ricordarequalcosa.Esaminandopiu da vicino gli appunti tradizionali, la cifra, chee gid spaventosamente alta, sale ulteriormente: paroleche non hannonesl. Si perdetemponel registrare sun pesoai fini della memoria(perditastimata:9090). questestesse parole fon2. Si perde tempo nel rileggere damentalmente inutili (perdita stimata: 90Vo). 3. Si perdetempo nel cercarele vere parole chiave,poichd di solito non sono contrassegnate in alcun modo e si confondono con altre parole inutili. 4. I collegamentitraparole chiavesono interrotti dalle parole che le separano I'una dall'altra. Come sappiamo, la memoria funziona per associazioni e qualunqueinterferenza causata da paroleinutilizzabilia tale scopo indebolirdi collegamenti. in sensotemporaledalle 5. Ogni parolachiaved separata 83

Appunti a chiave e appunti tradizionali Il corpo centraledella memoria di un individuo ha la medesima natura che e alla basedi concettichiave. Non si tratta, come spesso si ritiene,di un procedimento letterale, parola per parola. Quando una personadescrive un libro cheha letto oppureun luogocheha visitato,non < rilegge> gli elementia partire dalla propria memoria. Al contrario,si esprimeattraverso un sommarioin forma di concettichiave,schizzando gli avvenimenti i personaggi, e i luoghipiu importantie aggiungendo via via dettaglidescrittivi.Nello stesso modo ciascuna parola o espressione chiaveriporta in superficie un intero bagaglio di esperien82

parole che la seguono.Una volta letta una parola o un'espressione chiaveci vorrd almeno qualchesecondo prima di passare alla parola seguente. Quanto piu periodo il aumenta di tempo che intercorretra i collegamenti,tanto piu diminuisce la possibilitd di operare collegamenti appropriati. 6. Le parole chiavesono separate in sensospaziale dalla distanza chele dividel'una dall'altrasullapagina.Come accadcnel casodel tempo, quanto piu aumentala diparola, tanto piu si riduce I'evenstanzatra ciascuna tualitd che si possaveriiicareun collegamento adeguato. puo essere quellodi esercitarsi Un buon consiglio a separoleed espressioni lezionare chiavetra gli appunti presi in precedenza durantealtri periodidi studio.A questoproposito sard anche utile riassumere questocapitolo sotto forma di appunti a chiave. Inoltre si potrannoriprendere paroin considerazione le chiavee parolecreative alla lucedelleinformazioni fornite nel capitolo sulla memoria,in particolare nellasezione dedicata alle tecniche mnemoniche. Nello stesso modo si potrh riesaminare il capitolosullamemoriaalla lucedelle informazioni fornite da questocapitolo,ponendoancora una volta I'accentosui rapporti e le somiglianze tra tecniche mnemoniche.concettichiave e concetticreativi. poi un'altra imporIl grafico riepilogativosuggerisce tante considerazione. Nel caso degli appunti in forma di chiaveil ripassod notevolmente agevolato, in quanto consentedi sciuparemeno tempo e di ricordarein maniera piu completa.I collegamenti piu deboli si potranno inoltre rafforzare piu agevolmente durante la fase iniziale. lnfine, i collegamenti tra parole e concettichiavedevono sempreessere messiin risalto. Dove e possibile, d meglio evitaresemplicilisteo sequenze di parolechiave.Nel capitolo seguente sarannoapprofonditi metodi che sono all'avanguardia nelcampo dei collegamenti tra parolechiave e nel campo della loro schematizzazione. 84

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Figura 30. Esempio di appunti presi da uno studenle universitarioe buoni >. tradizionalmentegiudicati <<

MAPPE MENTALI PER RICORDARE E PENSARE IN MODO CREATIVO . . o o

Esercizio Parola scritta e parola parlata: una storia lineare Il cervello, una struttura basata sui contrasti Tecniche avanzateper appunti e progetti

Esercizio Dopo aver letto questo paragrafo, scrivetenello spazio che segueun discorsodi mezz'ora sul tema dei viaggi piu nello spazio.Che abbiate finito o no, non concedetevi di cinque minuti; I'esercizioverrd ripreso piir avanti nel corso del capitolo. Annotate anchele difficoltir incontrate durante la stesura. Appunti sui viaggi nello spazio:

Difficoltd incontrate:

89

Parola scritta e parola parlata: una storia lineare In questi ultimi secolisi era largamentediffusa la credenza secondocui la mente umana funziona in maniera lineare, tramite un sistemadi liste. Questa credenzaera dovuta soprattutto al credito semprecrescente accordato ai nostridue principalimezzidi comunicazione: lingua parlata e lingua scritta. Nella lingua parlata la natura particolare del tempo e dello spazioci costringe a pronunciaree ascoltare una sola parola alla volta. Per questaragione la lingua parlata era considerata come un processolineareche intercorrevatra le personeper via diretta (v. fig. 3l).

A. Normale struttura lineare basata sulla frase.

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Figura 31. ll processolineare della comunicazionetra due persone.

La linguascrittaera vista,sepossibile, comeun processo ancorpiir lineare. Non soltantoI'individuoera cogli elementi strettoa ricevere stampati secondo un ordine consequenziale, ma persino i caratteri eranotracciatisul foglio in sequenze di lineee righe. Una tale enfasidellastrutturalinearesi ripercuoteva sui normaliprocedimenti di scrittura e di annotazione. A scuolapraticamente tutti abbiamoimparato(e impariamo ancora) a prendere appuntiordinandoli in frasi o liste 90
ordinati >. o << Figura 32. Comuni esempi di appunti < buoni >>

(Probabilmente verticali. molti lettoriavrannopreparato il propriodiscorso di mezz'ora secondo uno di questidue metodi,comeindicato nellafigura32.)Si trattadi un modo di pensare cosiradicatonellanostranaturachesi d fatto ben poco per contraddirlo. Tuttavia,proverecenti e inoppugnabili mostrano come il cervello siadotatodi una quantiti di dimensioni di gran produca e comeesso lungasuperiore molti pii modellidi quantosi creda.Ci6 suggerisce la presenza di un vizio di forma all'interno della dicotomiaparola scritta-parola parlata. La tesisecondo funzionerebbe secondo cui il cervello lineare in virtir dei modellidi discorso un andamento che ha sviluppato non tienein considerazione la natura delI'organismo, ai sostenitori comedel restoaccade dell'infallibilitddei testd'intelligenza. E facilerilevare comele parole,nel passare da una persona all'altra, seguano un il punto. Pifr approlineare, ma non e questo andamento priatad invece unadomanda di indel tipo: < Chegenere tima relazione con le parolesi stabilisce tra il cervello di >> di chi ascolta? chi parla e il cervello

Figura 33. ii la rele interna delta mente, e non il sempliceordine di presenlazionedelle parole, a essereimportante ai fini di comprendere il nostro modo di enlrare in rapporto con le parole.

La rispostad che sicuramenteil cervello non si comporta con le parole come se le dovesse semplicemente organizzare in listeo in linee.Questolo si puo verificarepensando al modo in cui operanoi nostri processimentali mentre parliamo con qualcuno. Noterete come, pur essendo il risultato un'unica seriedi parole, la nostra mente ospiti procedimentodi classificazione un complesso e selezione. Intere combinazioni di parole e di idee vengonomanipolate e collegatetra loro al fine di comunicareall'ascoltatore un determinato significato. A sua volta I'ascoltatorenon si pone di fronte a una lunga lista di parole come se si rrattassedi spaghettida mangiare. Al contrario, ciascunaparola viene recepitanelI'ambito del contesto formato dalle parole che le circondano. Contemporaneamente chi riceve fornisce una sua speciale interpretazione a quelleparole, tenendoconto della loro natura pluridirezionalee dei propri personalimodelIi di informazione, per cui I'intero processoverri sottoposto ad analisi, codificazioni e critiche. Probabilmenteavretenotato come alcunepersoneabbiano reazioniinconsultenei confronti di parole che a noi parevanopiacevolioppure innocue. Ebbene,tali reazioni sono dovute al fatto che esse colleganoa quelle parole associazionidiversedalle nostre. Il saperloconsentiredi comprenderecon piir chiarezzala natura di conversazioni. disaccordi e fraintendimenti. L'argomentazionea favore della parola scritta non i a sua volta molto forte. Veniamo abituati a leggereblocchi di informazioni uno dietro I'altro, in sequenza; essici vengono presentatiin modo lineare,e di conseguenza noi scriviamo e prendiamo appunti secondoun metodo lineare. Tuttavia la presentazione lineare non d una condizione necessaria all'apprendimento, e in molti casi costituisce uno svantaggio. La mente d perfettamentein grado di fare sua un'informazione che non venga presentatain modo lineare. Anzi, lo fa praticamentesempre,nella vita di tutti i gior93

92

ni, quando si tratti di osservare tutto cio che la circonda, compresealcunecomuni forme di scrittura non linearequali fotografie, illustrazioni, diagrammi e cosi via. L'enorme fiducia riposta dalla nostra societhnell'informazione lineare ha messo in ombra questa possibilitd. Il caratterenon linearedel cervellod ulteriormente confermato dalle piu recentiricerchenel campo della biochimica, della fisiologiae della psicologia. Gli ultimi risultati ottenuti rivelanonon solo che I'organismonon d lineare, ma addirittura che d talmente complessoe articolato da rendere arduo qualsiasitentativo di descrizionecompleta.

verso il basso Invece di partire dall'alto e di scendere iniziare un sistemadi frasi o liste, bisognerebbe seguendo da un'idea centraleo principalee poi ramificarla a seconideee dall'aspetto dallesingole da di quanto vienesuggerito generaledel tema di fondo. nella Una mappa mentale come quella rappresentata presi parecchi agli appunti vantaggi rispetto figura 34 offre in forma lineare. l. L'idea centraleo principaleviene definita pii chiaramente. idea viene indicata 2. L'importanza relativadi ciascuna sarannopiu vicineal Le ideeessenziali con precisione. centro, mentrequellemeno rilevantisarannopiu vicine ai margini. ritra iconcetti chiavesari immediatamente 3. Il legame in quanto essisarannovicini e collegatifra conoscibile loro. 4. A seguitodi quanto sopra,i richiami e le revisionidiventeranno piu rapidi ed efficaci. della struttura fa si che le nuove in5. La natura stessa pafacilmente,senza formazioni si possanoaggiungere sticciarecon cancellatureo giunte. 6. Ogni mappa si differenzierirdalle altre sia nell'aspetto sia nella sostanzae questo ne favorir?rla memorizzazione. 7 . Per quanto riguardaI'aspettopii creativodegliappunti, come a esempiola preparazionedi componimenti, la forma apertadella mappa consentireal cervellodi formulare i nuovi collegamentiassaipiir rapidamente. Facendo riferimento a questi punti, e in particolar simile a un esercizio modo all'ultimo, potresteeseguire quello sui viaggi nello spazio presentatoall'inizio del capitolo, utilizzando pero una mappa mentale al posto del metodo lineare. SeguendoI'esempio riportato nella figura 34, abboznello spazio ap.99' zate un discorsosul tema < io >>

Il cervello e i metodi moderni per prendereappunti Se vogliamoche il cervelloaccolgal'informazionenel modo piu efficiente possibile,l'informazione stessa deve essere strutturata in maniera tale da poter essere assorbita il piu facilmentepossibile. Ne derivache seil cervelloopera soprattutto su concetti chiave, per mezzo di collegamenti e di integrazioni,i nostri appunti e il nostro rapporto con le parole dovrebbero in molti casi essere organizzaliin quepiuttosto sto modo che secondoi tradizionalipercorsilineari.

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Figura 34. Primo schizzo di idee inlorno a un centro.

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Ecco alcuni elementida tenerepresentidurante lo svolgimento deli'esercizio: l. Scriverein stampatello.Ai fini di una rilettura, una mappa in stampatellooffre un bagagliodi informazioni piir immediato, fotografico e completo. Il tempo, peraltro minimo, che si perde scrivendoin stampatelloviene ampiamente recuperato nella lettura finale. 2. Distribuirele parolein stampatello su varie righe,collegandociascuna riga con le altre. Quesroper garantire alla mappa mentale una struttura di base. 3. Organizzarele parole in < blocchi ), il che significa una parola per riga. In questo modo ogni parola avrh a dipiu agganci,rendendoI'annotazionepiir lisposizione bera e flessibile. 4. Durante sforzi creativi di questanatura la mente deve lasciatail piu libera possibile.Qualsiasiripensaessere mento riguardo alla posizioneo all'inserimento degli elementi non farebbe che rallentare il processo.Alla basedi tutto c'd il principio di richiamarealla mente tutto quanto essa d in grado di pensare nell'ambitodi un'idea centrale.Poichd la mentegenerale ideepiu velocementedi quanto si possascriverle,non vi debbono esserepause. In caso di pausa si noterd probabilmente che la pennaesitasulla pagina: nel momento stesso in cui ci si rende conto di cio bisognBrdriabbassare Ia pennae continuare.Nessunproblema per quanto riguarda I'ordine el'organizzazione; in molti casi essisaranno automatici. Se cid non accade,I'ordine finale si potrd mettere a punto al termine dell'esercizio. Ora iniziate I'esercizio. Anche se questoprimo tentativo di tracciareuna mappa vi sari parso un po' difficile, probabilmentevi sareteresi conto che si tratta di un'operazionecompletamentediversa da quella affrontata nel primo esercizio, come Io saranno gli ostacoli incontrati. 96

Gli ostacoli pii frequenti nel caso del primo esercizio comprendono:
ordine sequenza logica inizio fine
organlzzazrone distribuzionedel tempo messa in risalto di concetti blocchi mentali

genere Ostacoli di questo sonouna direttaconseguengli arza del tentativoabbastanza diffuso di selezionare gomentiele ideefondamentaliuno ordinandopoI'altro, doli via via chesi procede nel lavoro. [n breve,si tende conto a organizzare una strutturadi discorso senza tenere pordellatotalitirdelleinformazioni a disposizione. Questo nonch6 alla confusione, ai problemi sota inevitabilmente pra accennati. chesopragDifatti, una nuovainformazione puo giungaall'improvviso dopo unaprimaserie di elementi pregiudicare in queinteramente I'approccio all'argomento lineare di un approccio un avvenimento stione.Nell'ambito del genere mentre nel casodellamappaesso d disastroso, globale partedel processo e lo si pud quine semplicemente di gestirein manieraappropriata. dal Un altro svantaggio del metodoa listad costituito in contrasto del fatto di operare con il mododi procedere Le ideesi aggiungono una all'altra non appena cervello. pensate, dimenvengono salvopoi venireimmediatamente di nuoveidee.Queticatementrela mentevagaallaricerca tutte le caratteristiche sto significa soffocare e trascurare parola. di ciascuna associative e pluridirezionali una possiNel casodellamappaogni ideacostituisce continuamenbiliti del tutto aperta:la mappasi sviluppa te in modo organico,senza freni di sorta. paragonare i vostri eserPotrebbe interessante essere riportatinelle figure35,36e 37. cizia quellidi tre studenti, quattorLa figura35 presenta la grafiadi un ragazzo intelligente, ma disordescritto comeabbastanza dicenne e mentalmente disorganizzato. L'edinato,confusionario di scritturalineare rappresenta i suoiappunti< misempio
97

gliori > e conferma la descrizioneche d stata fatta di lui. La mappa mentaledell'inglese,che il ragazzoha eseguito in cinque minuti, dimostra esattamente il contrario e suggeriscecome spesso il nostro giudizio dipenda dal modo in cui chiediamoa qualcuno di esprimersi. La figura 36 riproduce la mappa mentaledisegnatada un ragazzoche per due volte d stato bocciato in economia alle superiori.L'insegnante lo descriveva come affetto da enormi problemi di organizzazionedel pensieroe di apprendimento,oltrechdquasi completamente ignorantein materia.La mappa, anch'essa eseguita in cinque minuti, rivela esattamente il contrario. La figura 37 riproduce la mappa mentale eseguitada liceale,prossima alla maturitit, sul tema una studentessa della matematicapura. Quando la mappa vennemostrata a un docenteuniversitario di matematica,questi credette fossestata eseguita da uno studenteuniversitarioparticolarmente dotato e che avesse richiestodue giorni di lavoro. In realtirlaragazzaavevaimpiegato soltanto venti minuti. La mappa le avevapermesso diesprimereuna straordinaria dose di creativite in un campo tradizionalmente considerato arido, monotono e limitato. Avrebbe potuto essere ancora migliore se ciascunariga avesse contenuto soltanto parole isolate invece di frasi intere. Il fatto che le parole siano state dotate di forma e dimensionesta a indicarele possibiliti di diversificazione consentite da questo tipo di struttura. Il capitolo seguente costituisce un ampliamento di questa idea.

98

Le mappementaliriprodotte nellepagine cheseguono illustranouna nuovatecnica p., p..riO.reappunti. Le mappesonoquattro e riassumono i piimi quattro capitolidi questolibro. Una quinta paginae statalasciata in biancoper consentirvi di tracciare la vostrapersonale mappamentale re_ lativaal capitolo5. queste mappe mentali parole e immagini chiave sono ..In collegate.tra loro a partireda un nucleocintrale(in que_ sto casoI'argomento generale di un capitolo) in mododa riprodurre il ritrattomentare diun'inteiastruttura di pensiero. . La teoriae il metodoche sono alla basedi questiap_ puntischematici sonoampiamente descritti nette sezibniB eCdel capitolo 4 . . Cli appunti riguardanti ciascun capitolo si possono utilizzare comeanticipazione di quantoseguira. La lertu_ ra del capitolorisulterdcosi slmplificata. o Una volta finito un capitolo,ritornate a considerarne la struttura. vi servirida revisione, Questo aiutandovi a ricordare quantoaveteletto.
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Ancora negli Anni Cinquanta la macchinafotografica costituivail modello idealeper la descrizione dei nostri processi percettivie delle nostreimmagini mentali: I'obiettivo della macchinafotografica corrispondevaal cristallino, mentre la lastrafotograficacostituivaI'equivalente del (v. fig. 38). Questaconcezione cervellostesso si d conservata per qualchetempo, tuttaviae decisamente inadeguata. Potreteda soli constatarne I'inadeguatezza tramfte il seguente gli occhi,come in genere esercizio: chiudete si fa quando si sognapigramente a occhi aperti, e immaginate il.vostro oggettopreferito. Una volta fissataI'immagine distintamentecon il vostro occhio interiore,eseguite le seguenti attivitir:
fa te l o g i r a r e d a va n r i a vo i guardatelo dal disopra g u a r d a r e l od a l d i so r to cambiategli colore almeno tre volte allontanatelo come se lo vedeste da una grande distanza riavvicinatelo ingranditelo a disntisura r i m p i cci o l i te l o cambiatenecompletantentela l'or.nra fatelo scomparire r i p o r ta te l o i n d i e tr o

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Azioni come questesi possonoeseguire scnzatroppa difficolti; i dispositivi e i meccanismi di una macchinafotografica non sarebbero neppurein grado di iniziare la serie.

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Figura 38. A differenza di quanto si credeva in passato, i meccanismi del cervello sono assai piri complessi di quelli di una macchina fotografico.

Tecnologiamoderna Fortunatamente i recentisviluppinell'ambitodellepiu raffinatetecnologie hanno condottoa un modellodi gran lunga piir esatto:I'ologramma. Tale tecnicaconsiste nello spezzare in due un raggio luminosoo un raggiolasera speciale concentrazione. Met?r del raggiovieneorientatain direzione dellalastra,mentre I'altra mete vienefatta rimbalzaresull'immaginee in seguito orientataversola prima meta del raggio;la speciale lastraolograficaregistra i milioni di frammentiin cui i raggi si frantumanoduranteI'urto. Quando la lastravienepolt2

sta dinanzia un fasciodi raggiorientaticontro di essa secondo angolazioni speciali I'immaginesi ricompone.Quel che sorprende e che I'immaginericompostanon e piatta come una fotografia,bensiun esattoduplicatodell'originale,come fosseun fantasmatridimensionale sospeso nello spazio.Che lo si osservi dall'alto,dal bassoo di lato, I'oggetto appareesattamente nel modo in cui apparirebbe I'oggetto reale. Ancora piu sorprendente e il fatto che,ruotandodi novantagradi la lastraolograficaoriginaria,su quellastessa lastrasi possono fissarefino a novantaimmagini diverse, senzache si verifichi alcuna interferenza. Ancora un'ultima informazione sullastraordinaria natura di questonuovo ritrovato:persinoriducendoin frantumi la lastraper mezzodi un martello,ogni sua particella, se posta di fronte agli specialiraggi laser,riprodurrd per intero il fantasmatridimensionale. Il modellofornito dall'ologrammaper il funzionamento del cervelloe quindi molto piu razionale di quello offerto dalla macchinafotografica.In questomodo possiamo cominciarea farci un'idea dellacomplessitd dell'organoche abbiamo in noi. Tuttavia, persinoun cosi raffinato prodotto tecnologico d lontano anni luce dal riprodurre le caratteristiche davverounichedel cervello.L'ologrammasi avvicinasenz'altro moltissimoa una rappresentazione della natura tridimensionale della nostra immaginazione, tuttavia la sua capacithdi immagazzinamento d ridicola se paragonataai milioni di immagini che il cervellod in grado di richiamare istantaneamente nonch6a casaccio. Inoltre I'ologramma e statico,non pud eseguire esercizi direzionalidel tipo prima descritto,esercizi per il cervello,e che semplicissimi tuttavia coinvolgonoil piu complesso dei meccanismi. Se anche I'ologramma fosse in grado di realizzare tutto cid, non potrebbecomunque,come inveceaccadealla nostra mente,vedere sestesso mentrea occhi chiusicompiequeste operazioni.
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Persinole Quanto detto finora inducealla riflessione. branchepiu avanzate della scienzahanno compiuto ben pochi progressi in questoche d uno dei campi piu interessanti della ricercaattuale.

Mappe mentali avanzale Considerando come il cervellomanipoli piu agevolmente le informazioni sequestesono strutturateappositamente per essere assorbite, e considerando anchele informazioni fornite da questocapitolo riguardoalla natura dimensionale della mente,ne consegue che sardpiir semplice capire, valutaree ricordareappunti che sianodi per sestessi piir < olografici > e creativi. Esistonomolti accorgimentiper prendereappunti di questogenere:

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figure geomelriche Si possonomettere in risalto alee o parole di natura simile per mezzodi quadrati, retta n g o l i , ce r ch i , e l l i ssi e cc... A e se m p i o i triangoli possonoindicare le soluzioni possi b i l i n e l l 'a m b i tod i u n m o d e l l o stu d i a top e r la soluzionedi problemi. Le figure geometriche si possono anche usare per indicare una gerarchia.A esenrpio alcuni preleriscono utilizzaresempreun quadrato per il centro, rettangoli per Ie idee vicine al centro, triangoli per le ideedi importanzaimmediata m e n te i n fe r i o r e e co si vi a . tridimensionalili creala ad arle Tutte le ligure geometrichecitate, assieme dotate di proa molte altre, possonoessere spettiva.A esempioun quadrato diventaun cubo. Le idee contenuteentro questelbrme < spiccheranno> cosi .sulla pagina. crealivili/immagini si pud combinarecon I'uso delLa creativitir un aspetto le dimensioni,arnronizzando dello schemacon I'argomento in questione.A esempio,nel preparareuno schemasulla fisica atomica, un uomo ha utilizzato come centro il nucleodi un atomo circondato dag l i e l e ttr o n i . colore ll colore i particolarmenteutile a stimolare la memoria e la creativitir.Come le frecce, essopud indicare collegamentitra concetti che si trovano in parti diversedello schema. Oppure si puo usarlo per delimitare le zone p r i n ci p a l i d i u n m o d e l l o .

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frecce Si possono usare per indicare collegamenti t r a c o n c e t t ic h e c o m p a i o n o i n p a r t i d i v e r s e di uno schema. Le frecce possono essere s em p l i c io c o n p i u r a r n i l 'i c a z i o n ie , possono indic a r eo p p o s t e d i r e z i o n i .

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codici Alle parole si possonoaffiancareasterischi, punt i e s c l a m a t i r i, croci e punti interrogativ i as s i e m e a m o l t i a l t r i i n d i c a r o r ia l l o s c o p o di m o s t r a r e c o l l e g a m e n t io a l t r e < d i m e n s ioni >.

I 15

Lobo sinistroe lobo destrodel cervelloe mappe mentali A questopunto sard utile prenderein considerazione il modo in cui le modernericerche sul cervello avvalorano le questionisin qui sollevate. Prendiamoa esempiole ricerchesul lobo sinistroe il lobo destrodel cervelloeffettuate da Roger Sperrye Robert Ornstein.Come accennato in precedenza, le informazioni vengonomanipolatein modo piu efficacesestrutturateappositamente per essere Le ricerche assorbite. di Sperrye Ornsteinpotrebberoda sole condurre alla conclusione che una tecnicaper prenpensieri dereappunti e organizzare che sia appositamente studiataper soddisfare le esigenze del cervellonella loro globalitdnon dovrebbe comprendere soltantoparole,numeri, gerarchie, sequenze e linee,ma anchecolori, immagini, dimensioni,simboli e ritmi visivi: in altre parole le mappe mentali.

Da qualunquepunto di vista si consideriil problema, si tratti dellanatura delleparolee dell'informazione, della funzionedella memoria, dei modelli olografici deI cervello o dellepiu recentiricerche di cui essoe stato oggetto, le conclusionialla fine sono identiche.Per sfruttare appienola potenzialitidel cervello d necessario tenere conto di ciascuno degli elementiche compongonoil tutto, integrandoli secondoun metodo unitario.

Mappe mentali e loro ulilizzazione La natura delle mappe mentali d intimamentelegata alle funzioni della mente. Le mappe si possonoutilizzare praticamente in tutte le attivitdaventia che fare con il pcnsiero, la memoria, la progettazione e la creativit2r. La figura 40 rappresenta una mappamentalesull'usodellemappe mentali,e ne mostra I'ampia varietddi impieghi.Una spiegazione dettagliatadi ciascunodegli aspettintenzionati occuperebbe un intero volume;dedicheremo la restante partedel capitoloall'applicazione del metodoa mappaalla stesura di discorsi,alla composizione di saggio alla preparazionedi esami,nonchea riunioni, comunicatie appunti.

Trasformazione di una mappa mentalein discorso,articolo ecc. per la prima volSono molti coloro i quali, nel vedere ta una mappa mentale,danno per scontatoche non [a si possautilizzare per nessuno scopolineare,quale a esempio pronunciareun discorsoo scrivere un articolo. Nulla di piu falso. Seritornatealla mappa mentaledi questocapitolo a pagina 104,scoprirete che una tale trasformazione ha in effetti avuto luogo. Una volta completatala mappa, le informazioni nc-

Figura 39. Psrte sinistrae parte destradel cervello.

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cessarie sonosubito-a disposizione. Tuttocio chebisogna fared decidere I'ordinefinare secondo cui reinformuri"oni s-tesse verranno presentate. Una buonamappamentalc of_ fre parecchie possibilitd di utilizzazione: al momento derla scelta si potrdcerchiare ognizonain coloreOiuerso, nu_ merandola secondo il giustoordine.per metterla in for_ ma scrittao parlatasardsufficiente determinare le prin_ cipaliaree da trattare,perpoi considerarl. ,.puruturri.ni. secondo la logicadei coilegamenri e deileramificazioni. In questo modosi elimina il problema delsovrapporsi Aeite stesure: la raccolta e.l,organizzazione dei dati sonogid terr minate allostadio di mappa. Crazie a queste tecnichi alcuni studenti dell'universitd di Oxfordsonoriusciti u pr.pu_ rarei loro saggi d'esame in un terzodel tempoimpiegato in precedenza, ottenendo votazionimigliori. Prendere appunti Quandosi prendono appuntie consigliabile avere a di_ sposizione duepagine bianche consecuti;e: a sinistra si annoteranno le informazioni in forma di mappa,mentre a destra.vi sardspazioper informazioni di tipo pitr rineare o grafico,quali formule,elenchi speciali o diagrammi (v. f i g .J l ) . E importante ricordare cheper prendere appunti,e in particolar modonel corsodi conferbnze, abbiimo,oprui_ tutto bisognodi parolee immaginichiave. Inoltrei importante ricordare chela strutturadefini_ tiva resterd nascosta fino alla fine. E probabileche cia_ scuna annotazione assuma un aspetto quasi definitivo piuttostochedel tutto compiuto. Le primissime parote par_ rannoabbastanza sconclusionate fintantoch6 l;argominto dellaconferenza non sardparese. Bisognerir avere 6enchiaro il valoredeg.li appunticosiddetti < disordinati> rispei_ to agli appunti< ordinati >. Molti si spaventano nel ve_ dersinascere davantiagliocchiunapagina di appuntinon
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Gli appunti ordinati e scarabocchi. lineari,pieni di frecce sono tradizionalmenteorganizzatiin modo linearee sistefig. 32). Cli appunti dimatico (v. capitolo precedente, sordinatisono quelli ( trasandati> che ( ricoprono tutta l'aggetla pagina > (v. fig.4l): usatoin questocontesto, tivo < disordinato> si riferisceall'aspettoe non al contenuto.

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Tuttavia quel che vale negliappunti e il contenuto,non I'aspetto.Gli appunti dall'aspetto ordinato non sono tali allepadal punto di vistainformativo.Come si e spiegato gine 97 e 99 le informazioni chiavesono camuffate, scoordinate e ingombredi parole irrilevantidal punto di vista informativo. Gli appunti dall'aspettodisordinatofornii concettiimporscononotiziedi gran lunga piu precise: e le tanti, i collegamenti, talvolta persinole cancellature all'occhio. obiezioni saltanoimmediatamente Comunquegli appunti a mappa nella loro forma ultima sono generalmente ordinati. Raramenteoccorronopiu di dieci minuti perchdun'ora di appunti prenda una f,orfinaledella rna definitivasul foglio bianco.La ricostruzione mappa non d affatto una perdita di tempo. Se il periodo di apprendimentoe stato organizzatoin maniera appropriata, tale fasefunzionerdperfettamente come primo ripasso(v. pp. 55, 56, 58).

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Riunioni e comunicati le riunioni, e in particolarequelle indetteallo Spesso scopo di stilareprogrammi di lavoro o di risolverequeper cuiciascuno ascolta stioni,degenerano in situazionitali per dire la sua non appenachi gli altri relatoriunicamente lo precede ha terminato il proprio intervento.In riunioni molte ottime proo si tralasciano del genere si trascurano postee in piu si verificanonotevoli perditedi tempo. Come le proposteche alla fine vengonoaculteriore aggravante, le migliori, bensiquelle cettatenon sono necessariatnente piu influenti o da coloro che hanno avanzatedai membri piu degli altri. alzato la voce evitaresechi orgaProblemidi questotipo si possono nizzala riunione fa uso di una strutturaa mappa mentapuo essere introdotto sotda discutere le. Il tema centrale tracciatasu una lavagnasito forma di mappa essenziale, dellasala.Via via checiascunellaparteanteriore stemata
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d e g l ia p p u n t i . 1 , m e g l i o f a r u s o Figur a41. Cons igli per la dis pos i z i o n e u,n a p e r l e m a p p e r n e n t a l i 'I 'a l t r a di due paginec ont em por aneam e n t e per informazioni pir'i lineari o grafiche. Gli appunti su corpo, menle avranno probabilmentetrn aspello piri e spiritrl riprodolti nell'esempio < disordinato>. In realtAsono pit\ ordinati di appunti lradizionalmenle c ons ider alilali.

gli si potrir chieno avrdterminatoil proprio intervento, indicando il punto in forma di chiave, deredi riassumerlo generale in cui andrd inserito. della mappa lmpostareuna riunione nel modo appenadescritto vantaggi: comportai seguenti partecipante vienedebitamenl. Il contributodi ciascun e registrato. te trascritto 2. Non si verificanoperditedi informazioni. sari relativa ai contenuti delleproposte 3. L'importanza agli oratori. anzich6 e lunghi sproloquipoiche 4. Si elimineranno digressioni vi sardmaggiore aderenza al tema da trattare. un avri a disposizione ciascuno 5. A riunioneconclusa in forma di mappa,per cui diffiriassunto dellastessa la maggior il mattinodopo avri dimenticato cilmente parte di quantod stato detto. presentato vantaggio dallemappementaUn ulteriore gli appuntiei comuniperquantoriguarda li, soprattutto individuoviene costantemente e attivacati,Ccheciascun Un coinmente coinvoltonellaglobalitddegliavvenimenti. piir completo volgimento e stimoleri la capacitianalitica integrazione, solleciteri critica,permetteriuna maggiore globale. la memoria e miglioreriil livellodi comprensione

Il Metodo Buzan per uno Studio Organico

A: I N T R O D U Z I O N E
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Il problema di mettersi a studiare < sul serio > Paure e riluttanze nell'affrontare i libri di testo Problemiderivanlidall'usodelletecniche di studio tradizionali Nuove tecnichedi studio

t22

Come affrontare una situazione di studio: un problema ancor prima di cominciare La figura dell'entusiasta-deciso-e-ben-intenzionato-chestudia-dalle-sei-a-mezzanotte vi e probabilmente familiare. Inizia l'avvicinamento alla scrivanaalle sei precisee si organizza con cura in previsione delleore di studio che seguiranno. Quando ogni cosae al suo posto, riaggiusta il tutto meticolosamente ancora una volta. Questogli di prima tempo di trovarela scusa: si ricorda che la mattina non e riuscitoa leggere tutto quel che c'era di interessante nel giornale.E si rende conto che se poi deve studiared questipiccolidettagliprima di dedicarsi meglio sistemare al lavoro che lo attende. Perciosi alza dalla scrivania, dir una scorsaal giornale, e nel farlo si accorgeche gli articoli interessanti sono piu numerosidi quanto pensasse dapprincipio.Nello sfogliare il giornalesi imbatte anchenella paginadegli spettacoli. A questopunto gli pare una buona idea programmare la prima pausadella serata,magari un'interessante trasmissione di mezz'ora tra le otte e le otto e trenta. La trasmissione inizia inevitabilmente alle sette.A questo punto pensa:< Bene,d stata una giornata faticosae non mancamolto all'inizio, e poi ho bisognodi riposare, e il riposo mi aiuteraa concentrarmi nellostudio... > Quant25

do ritorna alla scrivaniasono le settee quarantacinque, anchepercheI'inizio del programmaseguente era piil interessante di quanto credesse. Sta ancoraindugiandoe picchiettando sul libro con fare quando rammentauna telefonata rassicurante, a un amiprima di mettersia studiare co di cui d megliosbarazzarsi per gli articoli sul seriamente, come in pratica era successo giornale. Naturalmentela telefonatad molto piu lunga e inteprogettato,ma alla fine, ressante di quanto originariamente versole otto e trenta, I'intrepido studente si ritrova a tavolino. A questostadiodellemanovresi siededi fatto alla scrivania, apre il libro con gran sfoggio di risolutezzae inizia la lettura(di solito a partireda paginauno) proprio mentre vieneassalito dai morsi della fame e dellasete.Questo e un disastro,perchd si rendeconto che quanto piu aspetta a soddisfarequestenecessitir tanto piu essesi faranno impellenti,a tutto svantaggio della concentrazione. L'unica soluzione,la piil ovvia, d un leggerospuntino. preparazione La si sviluppacome la strutturaassociativa di una mappa mentale, e si espande in continuazione, con bocconi prelibati che via via si aggiungonoal nucleo centrale costituitodalla fame. Lo spuntinodiventaun banchetto. Rimossoanche quest'ultimoostacolo,il ritorno alla scrivania vieneaffrontato con la certezza che nulla potrd piir interferirecon il sacrificio.Di nuovo I'aspirantestudentescorrele prime frasi a paginauno... e si accorgedi sentirsiparecchioappesantito e come preso da una sonnolenzadiffusa. In tali circostanze d molto piu indicato guardarequell'altratrasmissione in procosi interessante gramma per le dieci. A quell'ora la digestione sard quasi del tutto terminatae il riposo gli permetterir di dedicarsi sul serio al lavoro che lo attende. A mezzanotte lo troviamo addormentatodavanti al televisore. Tuttavia, persinodopo essere stato svegliato da qualcunoentrato nella stanza,penseri che in fondo non 126

gli e andata poi tanto male. Dopo tutto si d riposato,ha fatto un'ottima cena, ha assoltogli obblighi socialicon gli amici, ha assimilato le notiziedel giorno e si i liberato di ogni impegno, cosi I'indomani sera alle sei...

ll libro di testo come minaccia L'episodio riportato qui sopra d ridicolo, ma ha implicazioniseriee significative. Da una partela storiae confortanteproprio in quanto descrive un problemacomune,confermandocosi un antico sospetto,e ciod che tutti siamo creativie ricchi di inventiva,e che la sensazione di non creativitesperimentata da molti d fuori luogo. Tuttavia,la creativiti mostratadallo riluttantedell'esempio non vienemessa in pratistudente ca in manieratroppo efficace.Eppure, la fantasiae I'originalitirmanifestate per non fare nell'inventarci un pretesto qualcosaindicano che ciascunodi noi d in possesso di una infinitir di talenti che si possonosenz'altroapplicarepii efficacemente. D'altro canto, se visto da un'altra angolazione I'epiin quanto pone I'accentosul terrore sodio e scoraggiante sotterraneoe diffuso di cui la maggior parte di noi d vittima quando si trova ad affrontare un libro di testo. Riluttanzae paura sono frutto di un sistemascolastico fondato sugli esami, per cui lo studentesi vede proporre libri incentrati sulle materie che si studiano a scuola. Lo studentesa che i libri di testosono piir < pesanti > dei racuna gran conti o dei romanzi; sa pure che essirappresentano mole di lavoro e che alla fine un esameaccerteri il suo grado di conoscenza delle informazioni che ne ha ricavato. Il fatto che il tipo di libro sia pesanted deprimente, perch6lo studentesa d'istinto che non d in grado di leggere, prendereappunti e ricordare il tutto in maniera adeguata. L'idea di veniresottopostoa un esame spesso costituisce t27

, 12. At lualm ent e s i at lr ib u i s c em o l t a p i i r i m p o r l a n z a a l l 'i n f o r lji_s ula m az ionec he non all' indiv iduo, N e d e r i v a c h e q u e s t 'u l l i m o v i e n e p s i cologicamenle sommersorannienlalo quasi, da un eccesso di informaz ioni. M enlr e inf or m az ionie pub b l i c a z i o n ic o n l i n u a n oa m o l t i p l i c a r s i vertiginosamenle. si lrascuranocomplelamenlegli individui che le studiano e ne fanno uso. Per riuscirea tenereil passocon queslasiluazione, es s idev ono im par ar e non lan l o d e i f a t t i < n u d i e c r u d i >, q u a n t o nuovi metodi per manipolaree studiare le informazioni stesse, e cioi nuovi modi di ulilizzare la propria nalurale facollit di imparare, pensare! creare e risolvere problemi.

ralmentea scrivere, nonostante conoscano a fondo la materia. Altrettantoinnumerevoli sono i casidi pcrsone che, sebbene siano in grado di scrivereun qualchetipo di risposta,sono vittime di giganteschi blocchi mentali e durante I'esamedimenticanocompletamente intere areedi conoscenza. Si sa poi di casiancorapiil estremi,di cui sono personeche per due ore filate hanno state protagoniste scritto freneticamente credendodi risponderea una domanda, mentrein realtirnon hanno fatto che ripeterealI'infinito il proprio nome oppure un'unica parola. Nell'affrontare questa minaccia, per molti davvero sconvolgente, lo studentesi vedecostrettoa scegliere tra due soluzioni:o studiasul serio,e fronteggia tutta una serie di conseguenze, oppure non studia, e le conseguenze da affrontare sono altre. Se studiae gli va male dimostra di essere incapace, ottuso, stupido,tardo o qualunque altra espressione negativa si adatti all'occasione. Ovviamente il problemad un altro, ma lo studente non ha modo di sapereche il suo fallimentonon e tanto provocatodalla sua quanto dal sistema, inettitudine che non e in grado di esaminarlo in matcria appropriata. Se non studia, la situazione e decisamente diversa:di fronte all'esito negativodi un test o di un esamelo studentepuo dichiarare > d andatamale, che < naturalmente quellaroba > non dato che non ha studiato,e comunque,< cra affatto interessante. ln questo modo risolve il problema sotto parecchi aspetti: l. Evita il test e la minacciaalla propria autostimache lo studio chiamerebbe in causa. perfettaper il proprio fal2. Ha a disposizione una scusa limento. 3. Si guadagna il rispettodei compagniperche ha ilcoraggio di prenderedi petto una situazioneper loro terrorizzante. E interessante notare come uno studentedel generespesso si troverd a occupareposizionidi comando. t29

il piu gravedei problemienunciati.E noto come in certe le facondizionitale minacciapossadel tutto annientare colta lavorativedel cervello.Sono innumerevolii casi di persone che in una situazione d'esamenon riesconolettet28

E anche importante osservare come persinochi decide di studiare si comporti comunque,sia pure in minima parte, come chi non ha studiato.Infatti, chi ottienepunteggidi poco inferiori al massimogiustificherdil fenomeno esattamentenello stesso modo in cui chi non ha studiatoeiustificherAil proprio fallimento.

Metodi di studio antichi e moderni Le situazionidescritte in precedenza sono comunque poco gratificantiper chiunquevi sia coinvolto; le molte e diversecauseche le hanno provocatesono giir stateesposte.Un altro motivo, ancorapii importanteai fini dispiegare i cattivi risultatiottenuti nello studio, consiste nella manierain cui si sono sempreaffrontatesia le tecniche di studio sia le informazioni da studiare . L'individuo d statodi volta in volta confusoe assediato da una massa di materieo discipline diverse, e si d pretesoche imparasse, ricordasse e capisse una seriesconvolgentedi nozioniraggruppate sotto diciturequali matematica, fisica,chimica,biologia,zoologia,botanica,anatopsicologia, mia, fisiologia,sociologia, antropologia,filosofia, storia, geografia,trigonometria,paleontologia eccetera.Ciascunadi questeareedi studio era, ed d ancora, corredatada una seriedi date, teorie, fatti, nomi e concetti generali(v. fig. 43). In ultima analisi, il nostro approccio allo studio d semprestato poco equilibrato, cosi come poco equilibratad stata I'analisi dei rapporti che intercorrono tra I'individuo e il sapereche lo circonda, nonche il modo in cui quest'ultimovieneaffrontato (v. figg. 43 e 44). Come si puo notare dalle figure, la nostra concentrazione d esageratamente orientata verso informazioni che riguardano campi separatidel sapere.Inoltre siamo troppo inclini a esigere dall'individuo la capacitddi sfornare oppure in una seriedi dati secondoun ordine prestabilito quali sono in generei questionarid'esaforme prefissate, me oppure i componimenti di carattere formale. sulQuesto tipo di approccio si riflette di conseguenza nelle scuole, consigliate le tecnichedi studio solitamente nelle universiti e negli istituti di istruzionesuperiore,nonconsistosui libri di testo.Tali tecniche ch naturalmente dal libro in queno in < griglie ) entro cui, a prescindere stione, bisogna compiere una serie di passi governati da regoleprecise.Un suggerimento diffuso d quello di legget3l

Figura 43. I tndiziondi metodi cducelivi consistononel fornirt o < insegnrrr > dl'individuo informrzioni rigurdrnti le brrncbc del seperr che lo circondr. Il sensodi tele scrmbio proccde dellc nrterie vcrso I'individuo. Tuttevie, mcntrc lc informrzioni vengonoscmplicemente sommlnistreleell'individuo, si ptctende chc qucsti rssimili, imperi e ricordi qurtrlo pit meteride possibilc.

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re sempretre volte i testi piu difficili in modo da ottenerne la comprensione integrale.Ovviamentesi tratta di un esempio molto semplicistico, tuttavia anchealtri metodi, assaipiu articolati, tendono a rivelarsirelativamente rigorosie poco elastici, delleveree proprie convenzioni da nell'ambitodi ogni singolaoccasione osservare di studio.
AREE DI CONOSCENZAL E DIF F E R E N TID IS C IP LIN E

Figura 44. I nuovi metodi educativi prevedono un'inversione di lendenza rispetto allg trsdizione. Invece di insegnareall'individuo una serie di elementi estranei, bisogneri prima di tutto insegnargli qualcosa su di sd, su come i in grado di imparare, pensare, ricordare, creare, risolvere problemi.rccetera.

E evidenteche metodi del generenon si possonoapplicarecon successo a qualunquetipo di testo: tra un testo di critica letteraria e un manualedi matematica superiore c'd un'enormedifferenza.Per studiarein maniera appropriatad necessario usareuna tecnicache non preveda lo stesso tipo di approccionel casodi materiediverse. Per prima cosa bisognapartire dall'individuo, muovcndosipoi versol'esterno:invecedi bombardarlodi liprima di tutto concenbri, formule ed esami, bisognerd trarsi sulla sua persona,insegnandogli a studiarein manicra piu efficace.Dobbiamo saperecome funzionanoi nostri occhi mentre leggiamo,in che modo ricordiamo, pensiamo, risolviamoproblemi.Insomma,dobbiamoimparareautilizzare qualunque al megliole nostrecapacita, sia la materia da studiare. Nella nostrasocietd sono molto diffusiguidee manuali di istruzioniche insegnano praticamentc il ( come si fa >> di ogni cosa,comprese le macchinepiu semplici;quando pero e in gioco I'organismopiir complicatoe complesso che esista,il nostro, allora I'aiuto e praticamente nullo. Molti dei problemi cui abbiamo accennato nel primo capitolosi potrannorisolvere solo nel momento in cui, finalmente, I'attenzione si sposterd dalla materiaall'individuo e alla capacitd che ciascuno di noi possiede di selezioqualsiasi genere nare e comprendere di informazioni.Allora avremo a disposizione tutto quanto ci servird per studiaree ricordarequalunquenozionesia interessante o utile apprendere. Non si parlerdpin di insegnare o di accumulareinformazioni.Ciascunodi noi sard in grado di adattarela materiaai propri ritmi di apprendimento, ricorrendoad aiuti e supervisioni solo quando si renderd conto di averneveramentebisogno(v. fig. 44). Inoltre,grazie a questometodo,I'apprendimento e I'insegnamento si faranno piu semplici,piacevolie produttivi. Concentrando la nostraattenzione sull'individuo e sulle possibile porre lo studioin sueattitudini, sardfinalmente una prospettivagiusta e razionale.
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t32

B: PREPARAZIONE

Il Metodo di Studio Organicosi articolain due sezioni principali:preparazione e applicazione. Ciascunadi esse si suddividea sua volta in ouattro sotto-sezioni: Preparazione: Tempo Quantitii Conoscenze Domande Applicazione: Rassegna di studio Anteprima Approfondimento Revisione E importantenotareche I'ordine dellesotto-sezioni non va necessariamente seguitocosi come e stato dato. Si potranno operarecambiamenti,aggiuntee tagli giustificati dal testo stesso. Questa sezioned dedicata alla preparazione. o o o o La lettura rapida Impiegare il proprio tempo nel modo migliore Delimitare le aree di studio (quantitir) Raccogliere le informazioni attualmentein possesso del lettore su un argomento specifico r Stabilire in primo luogo obiettivi e ragioni di studio

La lettura rapida > o dare << scorrere Per prima cosad indispensabile generale La da studiare. un'occhiata al libro o periodico ( scorsa > si dovrebbe nellostesso modoin cui effettuare di acquistare, opsi sfogliaun libro che si ha intenzione pureun libro chesi vuol prendere in biblioteca: a prestito ma piuttostorapidamenin altreparole,con noncuranza va valutato, con particolare attente. Il libro sfogliatoe del materiale e alla suastruttura, zioneall'organizzazione al gradodi difficoltd,al numerodi grafici e illustrazioni di eventuali consein proporzione al testo,alla posizione guenze, indici e sezioni conclusive e cosivia. Un metodo > d quello particolarmente scorsa la << utile per effettuare per sviluppanel capitolodedicato alle tecniche descritto 7b, a pag. la velocitir di lettura(v. esercizio re e aumentare unaguidavisivaper nell'utilizzare 34).Il metodoconsiste scorrerein fretta le paginea una velociti di quattro sedi fermarsiallo scacondi ciascuna. In questocaso,invece der del minuto,si proseguirila letturafino ad averpassail libro intero. to in rassegna questa fasesi potrannoaffrontaUna voltaterminata quattro piir tappefondamentali incisiva le in maniera re la fasedi preparazione. di cui consiste
l3?

Tempo e quantiti I due aspetti si possono trattare contemporaneamente, in quanto le teorie di supporto sono simili. La prima cosa da deciderenel mettersi a studiare d il tempo che vi si vuole dedicare.Fatto questo, si stabilisce la quantithdi materiale che va esaminato nel tempo fissato. posta su questidue momenti iniziali non L'insistenza d affatto gratuita. Al contrario, essavienesuffragata dalle scopertecompiute dagli psicologidella Gestalt, nonch6 dai pii recenti studi nel campo della teoria dei sistemi(v.

fie. a5).
Gli psicologi della Gestalt hanno riscontrato come il cervelloumano possiedauna fortissima tendenzaa completare le cose. Molti lettori scopriranno di aver indicato le forme tracciate nella figura 45 con il termine di linea retta, cilindro, quadrato, ellisseo ovale, linea spezzata, cerchio, triangolo, linea curva o ondulata, rettangolo. In realt?r il < cerchio )) non e un cerchio vero e proprio, bensi un cerchio < spezzato>. Molti vedono di fatto il cerchio spezzatocome se fosseintero; altri lo vedono come un cerchio spezzato ma pensanoche il disegnatore avesse intenzione di completarlo. ll fatto che tutti noi, da piccoli,tendiamoa inventarci un linguaggioprivato costituisce un esempioun po' meno tangibile di questo comune istinto a completare le cose. In questo modo tentiamo di comprendereil mondo che ci circonda per mezzodi idee finite che noi stessiabbiamo prodotto. Per quanto riguarda lo studio, decidere tempo e quantiti aiuta a delimitare immediatamenteil campo d'azione in sensocronologico e dimensionale,oltre a offrire ai nostri studi un punto d'arrivo o un obiettivo finale. Tutto cio ha inoltre il vantaggiodi favorire il verificarsi dei giusti collegamenti all'interno della nostra mente,scoraggiando cosi le deviazioni verso percorsi piu accidentati. Ascoltareun oratore costituisce un ottimo metro di pa138

di forme. Scrivete nell'apposito spezio, di Figura45. Identificrzione fianco a ciascunnumero,il nome delle figure corrispondenti.

ragone.Prima di esporre una seriedi concettidifficili, un quali sarannoi punti di parbuon oratoredi solito spiega tenzaedi arrivo del suo discorso,e spesso indica persino il tempo che ha intenzione di dedicare a ciascuna sezione. Automaticamenteil pubblico troverd la conferenzapiu semplice da seguire, e questoproprio perchesard in possesso di una guida entro cui muoversi. E consigliabile stabilireconcretamente la quantitd del materiale da leggere, inserendo dei cartonciniall'inizio e alla fine della sezione fissata.In questomodo il lettored in grado di fare riferimentosia in avanti sia all'indietro alle informazioni contenute in quella sezione. Questedecisioniinizialihanno il vantaggio di prevenire il terroresempre latentedell'ignoto.Buttandosia capofitto su un libro di testosenzaun minimo di pianificazione, lo studente si sentiradi continuo oppresso dal numero di pagineche lo separano dalla conclusione. Ogni qualvolta si mettera a tavolinosari cosciente di trovarsiancoraa < pochecentinaia di paginedalla fine > e cid costituirduna minaccia costante e realeallo studio. Una volta fissatoun numero di pagineadeguato al tempo che ha intenzione di dedicare allo studio, proseguird invecela lettura consapevole di riuscirea portare a termineil proprio compito. Le differenze, sia in termini di atteggiamento sia di esecuzione, saranno notevoli. A sostegno di queste decisioni su quantitee tempo inpoi altri fattori riguardantiil criterio seguito tervengono nel distribuirei propri sforzi con il passare del tempo. Immaginatedi voler studiareper due ore, e di aver avuto una prima mezz'ora particolarmentedifficile, anchese qualcheprogresso c'd stato. A quel punto scopriteche la capacithdi comprensionemigliora e che i progressisono pir) rapidi. Che cosa fate? Vi date una pacca d'incoraggiamento sulla schienae vi concedeteuna pausa? Oppure decidetedi mantenereil nuovo ritmo, continuando a studiareper un po' finch non perdeteil passo? 140

Il novanta per cento degli interpellatiha rispostoche avrebbeproseguito,mentre pochissimidi coloro che si sarebberoconcessi una pausaavrebbero consigliato ad altri di fare lo stesso! miglioree proprio Sembrerd strano,eppurela risposta concedersi una pausa.Il motivo si spiegafacendoriferimento a quanto abbiamodetto nel capitolo dedicatoalla memoriae alla quantitddi informazionitrattenutea conA prescindere clusionedi un periodo di apprendimento. dal grado di comprensione del testo,che si puo mantenere costante di ricordaredimisu livelli elevati,la capacitd nuiscese non si concede alla mentel'opportunitd di riposare.Per questaragioneil grafico della figura l8 d partinell'ambito di una situazione di colarmentesignificativo qualsiasiperiodo di suddividere studio. E indispensabile tempo dedicatoallo studio in sezioniche vanno dai venti con piccolepause ai quarantaminuti, inframmezzandole di riposo (v. fig. l8). La tipica abitudinedegli studentidi sgobbare cinque ore filate in vista di un esamedovrebbe ormai appartenere al passato.Capire non d sinonimo di ricordare,comed dimostratodai troppi testd'esamefalliti. sono importanti per paOltretutto le pausein sestesse recchiealtre ragioni: l. Costituiscono un'occasione di riposo e di distensione: questoe un elementoutile duranteI'apprendimento e servead allentareIa tensioneaccumulata. 2. Favoriscono la < collaborazione> tra memoria e capacitirdi comprensione, risulconsentendo di ottenere tati migliori. 3. Concedono all'informazione appenaacquisitaun breve periodo di tempo durante il quale i dati vecchie nuovi si collegano tra loro favorendo il processointerno di integrazione(v. fig. 20).

t4l

Anche quest'ultimopunto si rifd al capitolo sulla memoria e al grafico relativo al rapporto tra perdita di memoria e trascorreredel tempo. L'entiti del materiale richiamato alla mente al termine della sezioneappena stuil diata aumenta durante ciascunapausa,per raggiungere non siculmine all'inizio della sezionesuccessiva. Questo gnifica soltanto ricordare piir materialeperchdla suddivisione del tempo in brevi periodi d di per s6 piu efficace. Al contrario, significaricordarepii materialeperch6il periodo di riposo stimola la memoria. I risultati ottenuti si possonoulteriormentefissaretramite un rapido ripasso del materiale giA letto accompagnato da un sommario del materiale ancora da leggere, il tutto da effettuarsi all'inizio e alla fine di ciascunperiodo di studio. pagineper motivare la necesCi sono volute parecchie periodo da dedicareallo studio il di tempo sitd di stabilire in esso.Tuttavia e la quantith di materialeda contenere bisognaricordare che le decisionisono di per se estremamente rapide e in genereverso la fine di questaprima letUna volta presetali decisiotura diventanoautomatiche. ni si potrir passarealla fase successiva.

in materia Appunti sulle conoscenze Una volta suddivisoil materialenellevarie sezioni,buttutto cio che sapetesultate giir il piu in fretta possibile non dovrebbeportar via piu di I'argomento.L'esercizio in forma di paessere due minuti e gli appuntidovrebbero role chiave o di schemicreativi. e quello di aumentarela concenScopo dell'esercizio per dare origine a uno trazioneeliminandole digressioni < scenario)) mentaleadeguato. Quest'ultimoterminesi rifd informazioni alla necessitd di fornire alla mente cosciente importanti piuttostoche inutili. Se i due minuti a disposipassando in rassegna la propria banzionesono trascorsi 142

ca dati alla ricerca di informazioni appropriate, risulta poi molto piu facile entrare in sintonia con I'argomento del testo. Di conseguenzavisentiretemolto meno inclini a pensarealle fragole con la panna che vi stanno aspettando. E evidenteche il tempo limite di cinque minuti assegnato a questoesercizionon consenteall'individuo di radunare tutto il proprio scibilein materia. I due minuti sono puramenteintesiad attivareil sistema di immagazzinamento dati, innescando i processi mentalie orientandola mente nella direzione giusta. Probabilmentevi chiederete:(( Che differenza c'd tra quasinulla in materiae al contrario sapere non sapere moltissimo?> Se si hanno vasteconoscenze in materia,cinque minuti dovrebberoservireall'allestimento di uno schema comprendente le principalisuddivisioni, le teoriefondamentali,i nomi e tutto quanto sia inerente all'argomento. Poich6 la mente passain rassegna le informazioni assai pii rapidamentedi quanto la mano sia in grado di scrivere, le associazioni minori sarannocomunquementalmeute < visibili >; sard quindi possibilefissareuno scenario mentaleadeguatoe la giusta direzioneverso cui orientare i processidella mente. Se le conoscenze in materia sono invecepraticamente nulle, i due minuti dovrebbero servire a schematizzare i pochi elementinoti, oltre a qualsiasialtra informazione che possaavereuna qualcheattinenzacon il campo da studiare. ln questomodo il lettore sard in grado di accostarsi il piu possibile alla nuova materia,evitandocosidi sentirsi completamente sperduto,come accade a molti in situazioni del genere. A parte I'utilitd immediatanel campo dello studio, una pratica costantenella schematizzazione di informazioni offre parecchivantaggidi carattere generale. Per prima cosa, I'individuo si procura una summa delle proprie attuali conoscenze nell'ambito dell'argomentoconsiderato.Sarirpercio in grado di tenersiaggiornatonei confronri di se stes143

so, e avre la consapevolezza di saperedavvero cio che sa. Di conseguenza eviteri la sempreimbarazzantecondizione di non saperecio che sa, la classicasindrome del < ce I'ho sulla punta della lingua >. La continua pratica nel ricordare e integrareidee procura inoltre enormi vantagginellesituazioni in cui tali capacitd sono essenziali, quali esami,discorsia braccio e veper citarne solo alcuni. locissimidomanda-e-risposta, Una volta trascorsii cinque minuti, si passerir immediatamenteallo stadio successivo.

Fare domande e determinare gli obiettivi Quando si d stabilito il proprio grado di conoscenza in materia, e consigliabiledeciderequel che si vuole otteneredal libro in questione. Cio significa,tra I'altro, definire le domandecui la lettura deve aiutarea rispondere. Tali domandesi devono formulare nell'ambito degli obiettivi da raggiungere. Come nel caso degli appunti relativi al proprio grado di conoscenza in materia,le domandesi dovrebbero annotaresotto forma di parolechiavee di mappe mentali.Molti preferiscono usareper questasezione una pennadi colorediverso,aggiungendo via via le domande alla mappa preesistente invecedi iniziarneuna nuova. Anche questoesercizio, comc il precedente, si basasul principio che consente di fissarescenarimentali appropriati. Il tempo impiegatonon dovrebbesuperare i cinqueminuti; le domande infatti si potranno riformulare e incorporare nel corso della lettura. A conferma della validiti di tale approcciosi puo citare un esperimento classico, che utilizzadue gruppi di personedi ugualeetd, istruzioni,attitudini e cosi via. A ciascun gruppo vieneassegnato lo stesso testo e viene messo a disposizionelo stesso tempo per portare a termine il libro. ll gruppo A viene informato che sarAsottoposto a un 144

esamegenerale e approfondito basatosul testo intero, e dovrir studiare di conseguenza. Il gruppo B vieneinformato che sarirsottopostol: Lln incentratosui due o tre argomentiprincipaliche si esame dipananolungo tutto I'arco del testo;anch'essi dovranno studiaredi conseguenza. In realtdentrambii gruppi vengonoesaminatisull'intero contenutodel libro. Si potrebbepensare che questonon d lealenei confronti del gruppo chedovevaconcentrarsi soltantosui temi prinil secondogruppo dovrebberisulcipali; analogamente, tare avvantaggiato nelledomanderiguardantii temi assegnati, mentreinveceil primo gruppo dovrebberiusciremeglio nelle altre domande. Di conseguenza, il punteggio finale dovrebberisultaresimile. non Anche se il risultato puo sembrare stupefacente, gruppo riesce meglionelledomandetemasolo il secondo finalepiu alto, e voti tiche,ma ottieneancheun punteggio rnigliori nelledomanderiguardantitutte le altre parti del testo. La ragionedi tale risultatosta nel fatto che i temi prinuncini che frugano cipali si comportanocome giganteschi dietro tutto quel in mezzoalle informazionitrascinandosi che incontrano.In altre parole,le domandee gli obiettivi principalihanno funzionatoda centri associativi di collegamento,cui tutte le altre informazionisi sono agevolmente agganciate. tutte le informazioII gruppo incaricatodi raccogliere centro cui colleni in assolutoera sprovvistodi qualsiasi gare i nuovi dati e percio si d trovato a brancolarein mezzo a essisenzaalcun appiglio. Un fatto del genered molto simile a quanto accadealle personepostedinanzi a un vasto arco di scelte:alla fine non sono in grado di prendere nessunadecisione,ed d un po' come il paradossodi chi vuole avere tutto e non ottiene nulla. I'importanza di porre Come nella sezioneprecedente, domande e fissareobiettivi aumenta con I'aumentaredel 145

grado di comprensione della teoria di base. E doveroso sottolineareil fatto che quanto piir accuratamente si fissano le domande e gli obiettivi, tanto piir efficaci saranno i risultati raggiunti dal lettore nella sezione applicativadel Metodo.

C: APPLICAZIONE o Rassegna di studio o Anteprima ' Approfondimento . Revisione ' APPunti . Ripasso di mantenimento o Sintesi

t46

Rassegna di studio E caratteristica comunea quanti fanno uso di libri di quasisempre testocominciare la letturadi un nuovovolumea partireda paginauno. Non affatto consigliabile iniziareun testonuovopartendo dalla prima paginae vi spieghero il motivo con un esempio. Immaginate di essere appassionati di puzzle. Un giorno un amico vi porta una scatolaenorme,incartatae legatada uno spago, dicendovi che si tratta di un regalo: < ll puzzlepit belloe complicatomai concepito da mente umana! > Ringraziate e, mentrelo seguite allontanarsi con gli occhi,decidete cheda quel momentoin poi vi dedicherete anima e corpo alla realizzazione del puzzle. Prima di proseguire nella lettura, prendeteaccuratamentenota delleazioni che, a partire da questomomento, dovreteintraprendere allo scopodi portarea termine il vostro progetto. Ora confrontatele vostrerisposte con I'elencochesegue,compilatosecondo le indicazionifornite dai miei studenti: l. Rientrare in casa. 2. Slegare il pacco. 3. Scartarlo.
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4. Cettar via carta e spago. 5. Cuardare I'illustrazione sulla scatola. 6. Leggere le istruzioni,concentrandosi sul numero dei pezzi e sulle dimensioni totali del puzzle. 7. Valutare il tempo necessario all'esecuzione e organizzarsi di conseguenza. 8. Programmarepausee pasti! 9. Cercare una superficie di dimensioni adatte per il puzzle. 10. Aprire la scatola. I l. Vuotarne il contenutosulla superficiescelta. 12. Se non ci si fida, contare i pezzi. 13. Girare tutti i pezzi a faccia in su. 14. Cercarei pezzi d'angolo e i bordi. le zone colorate. 15. Separare 16. Completarele parti ( ovvie >. 17. Continuarea riempire i vuoti. per la fine (men18. Mettereda parteipezzi < difficili >> tre il quadro generale si fa piir chiaro e aumentail numero dei pezzi ttilizzati, aumenta anche la possibilitir di sistemarei pezzi difficili, in quanto lo schema cui si possono adattare d meno circoscritto). 19. Proseguirefino a completamento. 20. Festeggiare! L'analogiadel puzzlesi puo applicaredirettamente allo studio. Prima di tutto d necessario chiarirecome mai e cosi importante non mettersia studiare un libro partendo da pagina uno: sarebbe come aver trovato I'angolo sinistro in bassodel puzzle e pretenderedi ricostruire I'intero dida quell'angolo. segno partendo esclusivamente Per affrontare in manieralogica i libri di testo, soprattutto quelli difficili, d indispensabile farsi un'idea del contenuto, in modo da evitaredi gettarsia capofitto in un'impresacatastrofica. Il metodo della rassegna e appositamente studiato a questo scopo. In pratica esso corrisponde leggere all'atto di guardarel'illustrazione, le istruzionie 150

cercaregli angoli e i bordi del puzzle. In un contesto di studio, cio equivalea perlustrareil libro cercandotutto quel materiale che non fa parte del corpo stampato, facendo uso nel contempo di una guida visiva. Le parti del libro da abbracciare nell'ambito della rassesna comprendono:
r i s u l ta ti sinossi conclusioni capoversi glossari retro di copertina tavole indice note a margine illustrazioni parole maiuscole fotografie titoli in corpo minore d a te parole in corsivo grafici note a pii di pagina statistiche

di acquistarefamiliariQuesto tipo di lavoro consenre graficheall'interno del testo.Cio non tir con le suddivisioni significasfogliarlodistrattamente; si tratta invecedi selezionare aree specifiche,cosi da ottenereun panorama relativamente esaustivodel libro in questione (v. fig. 46). E importantissimo sottolineare ancora una volta che durante tutto I'arco della rassegna far uso i indispensabile di una penna, di una matita o di qualsiasi altra forma di euida visiva.

materi al e di s tudi o

s ez i oni di un l i bro di tes to Fi gura 46. S ez i oni di un l i bro da abbrac c i are nel l a ras s egna.

La ragionedi tale procedimentosi spiegapiir efficacementefacendoricorsoa un grafico. Seprivo di guida, I'ocdel soltanto brevemente su zone imprecisate chio si fisserir grafico, per poi spostarsialtrove. In questomodo conserverir unicamenteuna vaga impressionevisiva, che potrir
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anche arbitrariamente modificare, in quantoil movimento dell'occhio non avrd registrato l'andamento del grafico (v. fig. a7).

Figura 48. Tipico schema del movimento dell'occhio privo di sussidio visivo lungo un grafico, con conseguenle memoria conflil(uale del profilo del grafico stesso. Figura 4?. Escmpio di grafico da esaminare.

Con l'ausiliodi un sussidio visivo,il movimento delI'occhioseguiri pii da vicino I'andamento del grafico e la memoriane risulteri rafforzataanchegrazie ai seguenti impulsi: l. La memoriavisiva. 2. La memoria del movimento compiutodall'occhio nelI'avvicinarsi al profilo del grafico. 3. La memoria del movimento compiutodal braccio e dalla mano nel tracciare il grafico (memoriacinestetica). 4. La memoriavisivadel ritmo e del moto dellatraccia. La capaciti globaledi rievocazione chederivada questa prova praticae di gran lungasuperiore a quellapossepersona duta da.una chelegge senza I'ausiliodi unaguida visiva. E interessante notare come spesso i contabili piir t52

la pennaper guidare I'occhiolungococapaciutilizzano lonnee righedi cifre: si tratta di un fenomeno naturale, in quantosenza un unaguidad mqlto difficilemantenere movimentorigorosodella vista. Anteprima punto dellasezione applicativa consiste nelIl secondo I'anteprima, e comprende tutto quel materiale chenon d la rassegna. In altre statopresoin considerazione durante parole,si tratta del contenuto del testo,distrilinguistico la scansione faseequibuito secondo dei paragrafi.Questa valealla sistemazione dellezonedi colorenel nostro puzzle. concentrare I'attenzione Nel corsodell'anteprima d bene sezioni sul principioe la fine di paragrafi, e capitoli,nonchil principioe la fine del testovero e proprio. Questo
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percheI'informazione tendea concentrarsisull'inizio e sulla conclusionedel materialescritto. Che si tratti di studiare un brevesaggioaccademico oppure un complesso libro di testo, i risultati finali e la sezioneconclusivaandrebbero sempreletti per primi. Spesso tali sezionicontengonoesattamente i tratti essenziali delle informazioni cercate.Cio consentequindi di appropriarsi dei dati fondamentali senza sprecare tempo avventurandosi in ricerchefaticosein mezzo a una massa di materiale. Una volta ricavati i dati essenziali all'interno di tali severificaresequesti riassuzioni, bisognerdsemplicemente mono veramenteil corpo centrale del testo. L'anteprima, come anche la rassegna, non d una lettura vera e propria di tutto il materialea disposizione.Essa semplicemente in un ulterioreconcentrarsi consiste su aree particolari del testo (v. fig. 49).
m a te r ia ledi studi o

Si trattava di un riassuntocompletodel libro! Una volta letta alcalcoloche se I'avesse terminataquestasezione, I'inizio avrebberisparmiatocirca settantaore di lcttura el'fettiva, venti ore di appunti e qualchecentinaiodi ore di preoccupazioni. sia I'anteprima dovrebbero consistere Sia la rassegna e di eliminazione.Molti si sentono in attivitir di selezione ancora costretti a leggereun libro da cima a fondo, pur importante ai sapendoche questo non d necessariamente preposti. E molto meglio che si sono fini degli obiettivi generalmente si trattano in libro nel modo cui un trattare gli oratori; in altre parole, se I'oratore d noioso non lo si ascolta,e se fa troppi esempi,non centra I'argomento oppure commetteerrori, si operanoselezioni e critiche, si apportano correzioni o si ignora quanto dice, come meglio si crede.

Approfondimento
sezion i Figura 49. Sezioni da abbracciarenel corso dell'anteprima e dopo aver effettualo la rassegna.

Non bisognatuttavia sottovalutare I'efficaciadi tali sezioni. A questoproposito vale la pena citare ilcaso di quello studentedi Oxford che per quattro mesi avevalottato con un tomo di psicologia di 500 pagine. Giunto a pag. 450 era quasi sull'orlo della disperazione,sopraffatto dalla mole di informazioni che doveva < portarsi dietro > nel tentativo di arrivare in fondo. Stava letteralmenteaffogando nelle informazioni ancora prima di aver raggiunto I'obiettivo. Ammise.alloradi aver cominciato a leggere il libro dal principio e, nonostantesi stesse avvicinando alla fine, di non conoscere neppureI'argomento dell'ultimo capitolo. 154

e I'anteprima, si procede ad apConclusela rassegna profondire il materialeda studiare,ammesso che ci sia una conL'approfondimento informazioni. richiestadi ulteriori paragonare pud parti restanti e si le nel completare siste alla fasedicompletanlentodel puzzledopo che si sono fissati i bordi e le zone di colore. Non si tratta necessariamente della lettura principale, poich6 in alcuni casi il materiale piu importante e stato consideratonelle fasi precedenti.

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aree di ffi c i l i o nel l e qual i l a c onos c enz a non d approfondi ta F i gura 50. S ez i oni affrontal e al l ermi ne del l ' approfondi mento.

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Si puo osservare come nella figura 49 certe sezioni risultino ancora incomplete allo stadio di approfondimento. Questosi spiega con il fatto che d molto piu opportuno lasciarsiindietro i punti particolarmentedifficili piuttosto che affrontarli subito da un unico punto di vista. Ancora una volta il paragone con il puzzle si fa evidente:spremersile meningi per trovare le tessere che combaciano con il nostro << pezzo difficile > si risolve in una gran perditadi tempo e in un accumularsi di tensioni.D'altronde, forzare la tessera o tagliarla con le forbici per farla combaciare esattamente con le altre (pretendendo o fingendo di afferrarne Ia collocazione mentre invecenon d cosi) d altrettantosciocco.Raramentele sezionidifficili all'internodi un libro di testo sono essenziali se viste alla lucedi quel che segue, mentrei vantaggi derivantidal loro accantonamento sono molteplici: l. Il fatto di non prenderleirnmediatamente di petto concedeal cervelloun brevema importantissimo lassodi tempo entro il qualele pud esaminare nel proprio sub(Molti lettori avrannosperimentato cosciente. su di sd quel che accadenel casodi una domandad'esamecui non si riesceassolutamente a rispondere. Riprendendola in considerazione piir in lA si scopreche la risposta viene spontaneae spesso e tanto sempliceda apparire ridicola.) 2 . Ritornandovi sopra pii avanti, le si pud affrontare su due versanti,e considerarle nel loro contesto(come nel caso delle parti difficili del puzzle) offre indubbi vantaggi. Cio consenteinoltre al cervello di fare un uso pit efficacedella propria automaticatendenza a riempire i vuoti. 3. Accantonarle contribuiscead allentarela tensione,riducendocosi gli sforzi mentali che spesso accompagnano I'approcciotradizionale.

Figura 5 l. Spesso, dopo aver ( saltato > un ostacolo,il lettore vi pud rilornare con un un pii ampio bagagliodi informazioni ricavatealtrove. La sezione non sempreb fondamentaleagli effelti della comstessa prensionedi quel che segue.

Da ultimo bisognaosservare come questosistemadi di studio contribuisca a renderepiu creativoil processo apprendimento. Nel considerare il normalesviluppodiacronicodi una qualsiasi disciplina,si nota comeuna serieregolaredi brevi collegatesia interrotta da grandi balzi sequenze logicamente in avanti. I promotori di tali gigantesche novitd le considerava( intuizioni > (frutto di un lano spesso come altrettante voro combinato del lobo destroe del lobo sinistro del cerperaltrootvello, come illustratonel capitolouno), senza il consenso tenere,inizialmente, altrui. Galileo ed Einstein ne sono un esempiolampante. Soltanto dopo che ebbero spiegatole loro idee punto per punto, qualcun altro giunse lentamentee gradualmentea capire le loro tesi. Per alper cuni cio accade durante le prime fasi della spiegazione, altri nel momento in cui I'innovatore si avvicina alle conclusioni. Lo studenteche tralascia piccole sezioni di materiale come un innovatoreche saltaun si comporta esattamente nell'ambito di una rinumero enorme di fasi consecutive cerca,oppure come coloro che per primi intuirono a quali conclusioni questi era giunto. Lo studenteaumenta in tal modo la portata delle proprie naturali facolti creative e deduttive(v. fig. 52). 157

r 56

i nnovazi onecreati va da parte dello scoprirore

t
balzo creativo

Cli appunti presi a margine sul tcsto corrrprcnckrrro: l. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Sottolineature. Idee personalisuscitate dal testo. Commenti critici. Lineerettea margineper indicarematerialeimportante o degno di nota. Linee curve o ondulate per indicarematerialeoscuro o difficile. per segnalare Punti interrogativi areesu cui formulare domande oppure da ritenersidiscutibili. per indicareconcettidi rilievo. Punti esclamativi per segnalare Un codicedi simbolipersonalizzato concetti e aree collegati a specificiobiettivi personalie di importanzagenerale.

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Revisione

s in so li o a ssi

1..
I
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il p r e se n te

deve lbaki .t. I'innovarore < integrare u al termine della scoperta

s v ilu p p o c o n ve n zio n a l

Figura 52. Sviluppo diacronicodelle idee e delle innovazionicreative.

Nel caso in cui, terminate le fasi di rassegna, anteprima e approfondimento,sianonecessarie ulteriori informazioni si passerda una fase di revisione. L,a revisioneprevedesemplicemente I'integrazionedi tutte le sezioniancora incompletee un riesamedelle sezioni contrassegnate come degnedi nota. In molti casi risulterd che non piu del settanta per cento di quanto inizialmente considerato rilevante sardstatoeffettivamene utilizzato.A questopunto si potranno completare gli appunti in forma di mappa mentale.

Prendere appunti GIi appunti presi nel corso dello studio sono principalmente di due tipi: l. Appunti presi direttamente sul testo. 2. Una mappa mentalein espansione.

valore,si possonousare Seil libro non e di particolare matite e pennecolorate.Se si tratta invecedi un volume pregiato,i segnisipossonotracciare con una matita a mina morbida; se la mina d sufficientemente morbida e le cancellaturesi effettuanocon una gomma anch'essa molto morbida, il libro subird danni molto inferiori rispettoa quelli provocati dalle dita nel voltare le pagine. Con il procederedella lettura, la mappa mentale del testo somiglia semprepiu al nostro puzzle, che si avvia a completamentoa mano a mano che si aggiungononuove Idealmente il grossodella mappamentaledovrebbe tessere. prendere corpo durantele ultime fasi della lettura. All'inizio infatti d molto difficile intuire quanto del testoe veramentedegnodi nota, per cuicon questosistema si possono evitare appunti inutili. La tecnicamiglioreconsiste nel partire da un'immagine centrale cheesprimal'essenza di cio che si devestudiare. Da questaimmaginecentralepartirannole diramazioni, i cui bracciprincipalisarannocostituitidai titoli in corpo minore o dai capitoli fondamentali.Da questiultimi avranno poi origine le propaggini di secondoe terzo grado. t59

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Il vantaggiodi disegnare una mappa mentalementre si procedenella lettura consiste nel riuscirea integraree a dare forma a una quantitd di informazioni che altrimenti andrebberodisperse. La struttura apertadellamappa mentale permetteanchedi effettuarerapidi riferimenti ad aree in precedenza, considerate evitandocosi di dover tornare indietro su paginegid lette. Una volta trascorsoun discretoperiodo di studio di base,la mappa consente di evidenziare le areedi confusionenell'ambitodellamateriastudiata.lnoltre si potranno rilevare i punti di collegamento tra questae altre materie. In questomodo d possibile entrarea far parte di una quanto situazione creativa,con la facoltd di poter integrare gid noto, di afferrarneI'attinenzacon altri campi del sapere e di fare commentiappropriati nel casocsistano ancora confusionie contraddizioni.La faseconclusiva dello studio consisterir nel completaree integrare a vicenda gli appunti presi a margine del testo con la mappa mentale, che fungerd da baseper la prosecuzione dello studio fase di revisione. e per la successiva

Figura 53. ll grafico moslra come la facollir di ritenzioneaumenli sub i t o d o p o I'a p p r e n d i m e n l o ,p e r p o i ca l a r e r a p i d a m e n te .

stanteancora per uno o due giorni e persinooltre, corne e stato spiegatoalle pagine 55-56(v. anche fig. 2l).

Ripassodi mantenimento Oltre alla revisione immediata,d indispensabile seguire un programmadi mantenimento dellenozioni acquisite, come d stato illustrato nel capitolo dedicatoalla memoria. Si d visto come la facoltd di ritenzionenon subisceflessioni al termine di una situazione di apprendimento. Al contrario,essaaumentaancoraper poi assestarsi e precipitare rapidamente(v. fig. 53). Tuttavia, effettuando il ripassoproprio quando inizia il declino della facolti di ritenzione,il grafico si puo alterare a nostro favore (v. fig. 54). Un ripasso compiuto al momento in cui memoria e integrazione si trovano al loro livello piil alto consentea quest'ultimo di mantenersico160

Figura 54. Il grafico moslra la velociti di caduta deila facoltirdi ritenzione a conclusionedella fase di apprendimenlo. Esso indica pure il modo in cui, grazieal ripasso, se ne pur)allerareI'andamenlocon enormi vantaggi a nostro favore,

Il Metodo di Studio Organico: riepilogo Il Metodo di Studio Organico non d da considerarsi di piccoletappe, bensicome una serie come una successione di aspettidell'approccioal materialedi studio strettamente
l6l

correlati tra loro. L'ordine suggeritoin questo libro pud essere tranquillamentevariato: si possonooperarespostamenti, come del restosi puo stabilirela quantitddi materiale da studiare prima ancora di aver fissato il periodo di tempo da dedicareallo studio. Puo accadere di conoscerela materia oggettodi studio prima di dover decidere tempo e guantita, per cui la visualizzazione schematica delle proprie conoscenze si potrir realizzare subito. Si possono formulare le domande in fase di preparazione,oppure al termine di ciascunodegli stadi nominati in precedenza. Si puo eliminare la fase di rassegna nel caso in cui essasia poco appropriata, oppure la si pud ripetere pitr volte se Ia materia di studio d a esempiola matematicao la fisica. (Uno studenteha scopertoche era molto piir sempliceleggere quaftro capitoli di un testo di matematicasuperiore venticinque volte la settimanaper quattro settimaneutilizzandola tecnicadella scorsagenerale,piuttosto che scontrarsi con una formula alla volta. Naturalmenteavevaapplicato in maniera esasperata, e tuttavia molto efficace, quanto detto sopra riguardo a sorvolarele sezionidifficili.) Si puo eliminareI'anteprima,oppure dividerla in sezioni ben distinte.Approfondimentoe revisione si possono estendere in vario modo, oppure scartaredel tutto. ln altre paroleciascuna materia,e ciascun libro a essa dedicato, si puo affrontare serenamente e nella maniera adeguata. E per ciascun libro sardvalido il principio che, qualunquesiano le difficolti, noi siamo in possesso della primaria di individuarel'approccioadatto, che capacitir sard poi necessariamente l'unico applicabile. Di conseguenza, invece di essereun dovere sempre uguale,impersonalee tedioso, lo studio si trasformeririn un'esperienza soggettiva,stimolante, reciproca e sempre varia. Bisognaanchetener conto del fatto che, nonostante in apparenza il libro vengaletto molte piu volte di quanto non accadatradizionalmente.in realti non d affatto cosi. t62

llt tttitggiorattzit Utilizzandoil Metodo di StudioOrgatrico dellesezionivieneletta in mcdia una vOltasOla.ltt cl'l'ctti ncl casodcllc sczitlvieneoperataunicamentc la revisione gral'ica di qucimportanti. La rappresentazione ni giudicate sto concettod riprodotta dalla figura 55.

Figura 55. < Numero di letture > del libro effettuale facendo uso del Metodo di Studio Organico.

non legge Per contro, chi legge< in un'unica volta >> numero di volil libro una volta sola, bensiun grandissimo il libro in un'unica volta perte. Il lettorecrededi leggere reninformazioniuna dietro I'altra, senza ch6 immagazzina dersi conto di quantevolte d tornato sui propri passi,ha male il lavoro e ha riletto i brani difficili, si d organizzato in maniera dimenticatoi concettiperchdnon ha ripassato Ne risultache in realtilha letto il libro, o il caadeguata. pitolo, per dieci volte.

Figura 56. < Numero di letture > effeltuate facendo uso delle lecniche di lettura tradizionali del < tutto in un'unica volta >.

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Postfazione A conclusione volumesperovi sarete di questo resiconto chein realtdquesta non d la fine del libro, bensiI'inizio vero e proprio. Labellezzae la complessitir del cervello potenziale umano,il suoenorme intellettuale ed emotivo, la facoltdche ci d propriadi assorbire informazionie di provvedere alla loro memorizzazione, assieme alle nuove teniche checonsentono al cervello di esprimersi e organizzarsiin forme pii consone al funzionamento del nostro organismo, tutti questielementi contribuiscono a faredella lettura,dellostudio,dell'apprendimento e dellavita in gepianerecio chein realtddevono essere, e ciodesperienze cevolie liete,capaci di recare appagamenti e soddisfazioni anzichd dolori e frustrazioni. Introduzione

Indice

Vlt l. La vostramentee miglioredi quelloche pensate I l7 3?

e velocitd efficienza con maggiore 2. Leggere 3. La memoria

4. Gli appunti 69 A: Parole chiave 69 B: Mappe mentali per ricordare e pensarein modo creativo 87 C: Moppe mentali. Usi e metodologieavanzote 109 5. ll Metodo Buzanper uno StudioOrganico A: Intoduzione B: Preparazione C: Applicozione

123 123 l 3s l4?

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