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Il Mistero del quadrato del SATOR

di Andrea Romanazzi Si definiscono palindrome, quelle parole o frasi che possono essere lette senza variare anche da destra verso sinistra.Un verso palindromo, , per esempio, quello inventato da ir!ilio" #in !irum imus et consumimur i!ni#, la cui soluzione sono le falene o le torce. Uno dei pi$ famosi palindromi quello del Sator. In questa sede non vorremo occuparci del suo si!nificato, al quale comunque accenneremo, ma della sua ori!ine.

S A T O R

A R % & O

T % ' % T

O & % R A

R O T A S

(a sempre ad esso sono stati associati strani poteri. In un primo tempo si credeva una invenzione medievale, ma nel )*+*, tra le rovine di ,irencester -l.antica ,orinium romana/ si rinvenne un quadrato data0ile III secolo. Si pens1 allora , che fosse una croce dissimulata, cio un modo de!li antiche cristiani per venerare la croce, e, inoltre, ana!rammando le lettere viene

A P A

T E R A P A T E R N O S T E R O S T E R O O

Ove, a e o finali sim0ole!!ere00ero le lettere alfa e ome!a principio e fine di tutte le cose. Inoltre la stessa parola Tenet nel quadrato sem0ra formare una specie di croce !reca. Il pro0lema traduttivo sta nella parola AR%&O, che in realt2 non ha un vero si!nificato, una delle traduzioni pu1 essere la se!uente" il seminatore Arepone tiene in opera le ruote oppure il seminatore possiede le opere. Tutto sem0ra filare fino a quando non fu ritrovata a &ompei, durante una campa!na scavi, una raffi!urazione del famoso quadrato, e da allora il quadrato fu chiamato latercolo pompeiano. 3.ipotesi del culto cristiano veniva, quindi, a cadere, e soprattutto venivano a cadere i si!nificati di alfa e ome!a, lettere entrate solo in se!uito nella sim0olo!ia cristiana. Altri luo!hi in cui si trova il quadrato sono" Siena, Sermoneta, in 4rancia a S. 3orenzo a Rochemaure, nei castelli di ,hinon e di 5arnac, in Spa!na a San 6iacomo di ,ompostela, 7.. 3a ma!!ior parte di queste localit2 stata, comunque, sede templare, come spie!a 8ianca ,apone. In !enerale, essi non erano i creatori di tal sim0olo, ma lo usavano per contrasse!nare particolari posti, o per indicare alcune informazioni nascoste. Tal sim0olo presente anche su alcuni trattati ma!ici come la ,lavicola di Salomone che

dice in merito del quadrato" "il suo dominio sar dalluno allaltro mare e dalle acque fino ai confini del mondo". &roprio da questa frase partiremo e dalle relazioni templari in questo nostro documento. % infatti proprio sull.altra riva dell.oceano, nel &er$ vi un altro quadrato

M I , U ,

I S U T U

, U 9 U ,

U T U S I

, U , I M

% anche qui vi una parola misteriosa, senza si!nificato, essa UTUSI, comunque la traduzione sare00e" #un pedicello che man!ia l.UTUSI che si dimena e. felicit2#. Inoltre la lin!ua quechua in cui stato scritto una lin!ua orale, il quadrato sare00e quindi stato composto, tramandato e compreso a mente.

%ffettuiamo, ora, un elenco dei luo!hi ove, almeno in Italia, stato ritrovato il sator. &artendo dall.Italia settentrionale troviamo Pescarolo, in provincia dei ,remona. :ui il sator rappresentato nella chiesa di S. 6iovanni (ecollato. In questa chiesa, come vedremo in molte altre, i Templari hanno lasciato il loro se!no, infatti sul portale della chiesa rappresentata una croce templare. Ancora il Sator lo ritroviamo a erona, nel cortile di palazzo 8enciolini ma molto importante la sua presenza nel Duomo i S. Maria assunta a Siena, qui la presenza dei Templari fortemente attestata, in Siena la sede templare era la chiesa di San &ietro alla ma!ione, la citt2 stessa ha come stemma la scacchiera a caselle nere; 0ianche. 3a scacchiera, rappresenta la sapienzialit2 di un luo!o, il nero e il 0ianco rappresentano i principi opposti e complementari, lo stesso concetto espresso dallo 9in 9an! taoista. Tale scacchiera, che i templari chiamavano Beauceant, era spesso riportata nei loro edifici.

Ancora il Sator lo ritroviamo a a!riano, nella chiesa S. Maria in ple0is fle<iae, e anche qui la presenza dei templari sem0ra ormai accertata da alcuni toponimi della zona che fanno riferimento alla parola "s"ina#, e nella chiesa templare di San Andrea in primicilio ad #r!ino. A 4rosinone, nella certosa di Trisulti , troviamo un altro Sator, in questo caso, per1 , il luo!o non le!ato ai templari, ma 0ens= ai ,istercensi e non staremo in questa sede a spie!are i forti rapporti tra i due ordini. % ancora la scritta palindroma la ritroviamo a Ostia antica, Sermoneta, ,apestrano, San felice del Molise7&ompei7 %00ene questo sim0olo quadratico rappresentere00e il #marchio# che indica i luo!hi delle correnti terrestri che definiremmo #di Osiride# o del sole7possiamo cos= definire una differenziazione tra le correnti terrestri per ora a00iamo visto il trian!olo, le!ato ad Iside, al culto della ver!ine nera e del tredicesimo se!no, la luna.A00iamo poi, visto come questo culto sia strettamente le!ato al sole, e, nella cultura e!izia, a Osiride, a00iamo cos= la corrente tellurica #ad quadratum#. Ma Una conferma del fatto che il Sator uno strumento;se!no del culto tellurico lo ritroviamo nel" I3 MITO (I SATUR'O % 3.%TA. (%33.ORO e relazione con il Sator Secondo la tradizione !reca il dio Saturno era stato spodestato da !iove e !iunse in Italia.Il mito narra che saturno, noto il fatto che un suo fi!lio lo avre00e spodestato inizi1 a ci0arsi dei suoi successori, ma a questa stra!e sfu!!= appunto !iove, che adulto spodest1 il padre.Il mito narra che Saturno, nell.intento di man!iarsi il fi!lio, con l.in!anno va a ci0arsi di una roccia.Il mito potre00e esser letto come il culto politeista fa!ocita e #uccide# il culto monoteista del dio Saturno. 3a nutrice di 6iove fu la dea Amaltea, ,on Amaltea ci troviamo in presenza di una antica dea;madre; capra, il cui corno, detto $ORN#$OP%A, rappresentava l.a00ondanza.3a stessa Amaltea e le sue sorelle esprimevano anche una antica trinit2 lunare.Insomma ad Amaltea si riconducono i se!ni di una antica divinit2 matriarcale connessa alla nascita, alla nutrizione, alla possessione e alla morte. 'on a caso amaltea era stata la nutrice di 6iove,ossia esisteva prima del #padre de!li dei# a sim0ole!!iare un antico potere femminile spodestato da quello maschile.# Ma torniamo a Saturno, ,spodestato da 6iove arriva in Italia, e in particolare nel lazio, il cui sovrano era 6iano, re delle !enti italiche.3a stessa Italia fu chiamata Saturnia7 et nomen posuit Saturnia tellus7

Anche lo stesso nome del 3azio potre00e provenire dalla le!!enda di Saturno,infatti potre00e provenire etimolo!icamente da 3AT%R%, cio #nascondere#. Il nome del dio Saturno, a sua volta , sem0ra essere in tempi arcaici Sateurnus, che i romani interpretavano da Satus, l.azione del seminare e, del resto, saturno era una divinit2 Ar0orea -vedi dossier culto delle foreste/ oppure poteva provenire da Satur , cio fertile. A questo punto facile trovare una radice e una assonanza con il SATOR>>> :uesto studio etimolo!ico su saturno ci permette , dunque, di avvallare la nostra tesi sul sator, cio che il famoso quadrato ma!ico non altro che un sim0olo ma!ico le!ato al culto Tellurico.

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