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Bob Knowlton era seduto nel suo ufficio del laboratorio. Da solo nel laboratorio,
seduto comodo sulla sua sedia, stava guardando con soddisfazione ai risultati
del primo test sulla nuova unit del fotone.
Gli piaceva stare anche se gli altri erano andati via. La sua nomina come capo
di progetto era ancora tanto recente da dargli un profondo senso di
soddisfazione. I suoi occhi erano rivolti ai grafici di fronte a lui e nella sua mente
sentiva ancora il Dott. Jerrold, il direttore del laboratorio, mentre gli diceva, c'
una cosa in questo luogo sulla quale lei pu contare: non c il limite per un
uomo che pu produrre!". Knowlton sent di nuovo il formicolio della felicit e
dellimbarazzo. Bene, pens, lui in quel momento aveva prodotto. Non stava
prendendo in giro nessuno. Era venuto due anni fa ai Laboratori Simmons.
Durante un test di routine gli era venuta l'idea del fotone correlato, tutto il resto
accadde di conseguenza. Jerrold era stato entusiasta; un progetto separato era
stato lanciato per consentire ulteriori ricerche e sviluppi sulle apparecchiature, e
poi lattuale lavoro sul fotone. La sequenza intera di eventi successivi sembr a
Knowlton qualcosa di quasi miracoloso.
Knowlton aveva appena terminato di fantasticare ed era piegato sui fogli
quando sent qualcuno entrare nella stanza. Alz gli occhi. Anche Jerrold
spesso faceva tardi, e di tanto in tanto faceva una visita per una chiacchierata.
Ci rendeva il fine giornata particolarmente piacevole a Bob.
Ma non era Jerrold. Luomo che era entrato era uno sconosciuto. Era alto,
magro e abbastanza scuro in volto. Indossava un paio di occhiali con montatura
in acciaio e una larga cintura di pelle con una grossa fibbia in ottone.
Lo sconosciuto sorrise e si present. Sono Simon Fester. Lei Bob
Knowlton?. Bob disse di s e si strinsero la mano. Il Dr. Jerrold mi ha detto
che forse lavrei trovata ancora in ufficio. Io sono molto interessato in quello che
sta facendo. Bob si diresse verso una sedia.
Fester non sembrava appartenere a nessuna delle categorie standard: un
cliente, un visitatore importante o un azionista. Bob indic un foglio di carta che
stava sul tavolo. Quelli sono i risultati preliminari del test che stiamo
conducendo. Abbiamo per le mani un nuovo dispositivo e stiamo cercando di
comprenderlo meglio. Non ancora ultimato, ma le posso mostrare la sezione
che stiamo testando.
Caso preparato da Alberto Ribera ad uso esclusivo per il Seminario di Formazione per HR Managers
organizzato dal CONSEL, Roma, 27-28 ottobre 2008. Si tratta di una traduzione adattata per
loccasione del caso Bob Knowlton (Maximilian Torres, IESE, ed Alex Bavelas, MIT) con
autorizzazione dellautore. Vietata la riproduzione.
che mostrava quali fossero i punti deboli insiti nel modo in cui erano stati
condotti gli esperimenti sino ad ora, e che se avessero continuato in quel modo
la sperimentazione avrebbe condotto a risultati inconcludenti.
Il giorno seguente Knowlton fece annullare la riunione della mattina e pass
lintera giornata con Fester ed il matematico Link, con lo scopo di sviluppare e
di approfondire il lavoro di Fester della notte precedente. Era stata una richiesta
di Fester di cancellare la riunione e Knowlton non sembrava particolarmente
dispiaciuto.
Nei giorni successivi Fester rest seduto tutto il tempo nel suo ufficio e non fece
altro che leggere i rapporti sui progressi compiuti nei precedenti sei mesi.
Knowlton era preoccupato della reazione che Fester avrebbe potuto avere
riguardo ad alcuni suoi lavori. Lui era stato sempre orgoglioso nonostante
avesse sempre mostrato una convincente aria di modestia del modo in cui le
innovazioni nello studio degli strumenti per la misurazione dei fotoni venivano
diffuse nel suo gruppo. Ora invece non era sicuro, e gli sembrava che Fester
potesse facilmente provare che lindirizzo della ricerca che avevano seguito
sino ad ora fosse inaffidabile o scarsamente originale.
La mattina successiva, comera abitudine del gruppo di Bob, i membri del
laboratorio, comprese le segretarie, si sedettero attorno al tavolo delle riunioni.
Bob andava sempre fiero del fatto che il lavoro del laboratorio fosse guidato e
valutato dallintero gruppo ed egli era portato a ripetere che non era tempo
perso includere le segretarie in questo tipo di riunioni. Queste riunioni di gruppo
servivano a Bob per un altro scopo. Egli diceva a se stesso che si sarebbe
sentito molto meno sicuro se avesse dovuto gestire il lavoro, per cos dire, da
solo. Con le riunioni di gruppo come principio di leadership, era sempre
possibile giustificare lesplorazione di strade senza sbocco per il generale
effetto educativo che questo aveva sul gruppo. Fester era l; Lucy e Martha
erano pure l; Link era seduto accanto a Fester; gli altri membri, Davenport,
Thurlow e Oliver aspettavano con calma.
Knowlton, per ragioni che nemmeno lui stesso riusciva a spiegarsi, propose per
quella mattina di discutere di un problema sul quale tutti loro avevano in
precedenza speso una grande quantit di tempo senza trovare alcuna
soluzione arrivando perfino alla conclusione che non cera possibilit di trattarlo
in modo sperimentale. Quando Knowlton propose il problema, Davenport
sottoline il fatto che non era per niente utile ritornare di nuovo sulla questione
e che lui era soddisfatto di sapere che non cerano modi di affrontare quel
problema con gli strumenti e le capacit fisiche del laboratorio.
Questa affermazione fu per Fester come una puntura di adrenalina. Egli disse
che avrebbe voluto sapere quale fosse il problema nei dettagli e, alzandosi
incominci a scrivere sulla lavagna i vari fattori che i membri del gruppo
citavano, e contemporaneamente lelenco delle ragioni per le quali esso era
stato tralasciato.
Quasi allinizio della descrizione del problema, risult evidente che Fester
sarebbe stato in disaccordo sullimpossibilit di affrontarlo. Il gruppo si rese
conto di ci ed alla fine i materiali descrittivi ed il loro racconto delle ragioni che
portarono ad abbandonare il problema persero di importanza. Fester inizi la
sua esposizione che sembrava avesse preparato la notte precedente, sebbene
Knowlton sapeva che era impossibile. Non pot fare a meno di rimanere colpito
dal modo organizzato e logico con cui Fester stava presentando le sue idee che
gli si erano create solo alcuni momenti prima.
Tuttavia, Fester disse qualcosa che lasci Knowlton con un misto di fastidio,
irritazione e, al tempo stesso, un compiaciuto sentimento di superiorit su
Fester in almeno unarea. Fester era dellopinione che il modo in cui il problema
era stato analizzato era tipico del pensiero di gruppo e, con aria sofisticata che
non ammetteva dissensi da parte di chi lo ascoltava, continu facendo dei
commenti sulle idee di gruppo, descrivendo in modo ironico i modi in cui tali
idee avevano condotto ad un alto livello di mediocrit.
Durante questo tempo, Knowton osserv che Link guardava meticolosamente il
pavimento, e si rese conto degli sguardi che Thurlow e Davenport gli avevano
lanciato in diversi punti del breve discorso di Fester. Intimamente, Knowlton non
poteva fare a meno di sentire che questo era almeno un punto in cui Fester
aveva iniziato con il piede sbagliato. Lintero laboratorio, seguendo la linea di
Jerrold, aveva messo in pratica la teoria dei piccoli gruppi di lavoro come
organizzazione base per una ricerca efficace. Fester insistette che il problema
poteva e doveva essere risolto e che per questo aveva bisogno di studiarlo per
un certo periodo di tempo da solo.
Knowlton concluse la sessione mattutina ricordando che le riunioni sarebbero
continuate, e che il fatto reale che un problema sperimentale, apparentemente
insolvibile, avesse ancora unaltra possibilit per essere risolto, dimostrava
ulteriormente il valore di quelle riunione. Fester immediatamente sottoline che
non era affatto avverso alle riunioni con lo scopo di informare il gruppo dei
progressi fatti dai suoi membri, ma che i progressi creativi raramente venivano
raggiunti in queste riunioni, bens dagli individui che vivevano continuamente
con il problema sviluppando una sorta di relazione personale con esso.
Knowlton continu dicendo che era felice che Fester avesse considerato questi
problemi e che era sicuro che i gruppi avrebbero profittato di ci riesaminando
le basi sulle quali avevano fino ad allora operato. Knowlton fu daccordo a
considerare che gli sforzi individuali fossero probabilmente la base per fare i
maggiori avanzamenti nella ricerca, ma che considerava le riunioni di gruppo
utili prima di tutto per leffetto che esse hanno avuto nel coagulare il gruppo e
nellaiutare i membri pi deboli di stare al passo con quelli che erano capaci di
fare progressi pi facilmente e rapidamente nellanalisi dei problemi.