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IL RUOLO DI UN TEAM

MULTIDISCIPLINARE
SPECIALIZZATO NELLIMPIANTO E
NELLA GESTIONE DEGLI ACCESSI
VASCOLARI

Mauro Pittiruti
UCSC, Roma

TURN OF THE CENTURY (1999-2001)


Allinizio di questo secolo, sono comparse tre grandi novit
LA EVIDENCE-BASED PRACTICE

LA VENIPUNTURA ECOGUIDATA
I PICC ECOGUIDATI

Queste tre novit si sono af fermate progressivamente nella


decade successiva (2001 -2011), rivoluzionando il mondo degli
accessi venosi centrali

COSA E CAMBIATO NELLA GESTIONE?


COMPORTAMENTI DI GESTIONE BASATI SULLA EVIDENCE
BASED PRACTICE

Linee guida nazionali/internazionali


Procedure aziendali
Protocolli della singola unit operativa
Bundle aziendali o della unit operativa

CONSAPEVOLEZZA CHE MOLTE COMPLICANZE DI GESTIONE


SONO FAVORITE O ADDIRITTURA CAUSATE DA UNA SCELTA
INAPPROPRIATA DEL VAD O DA COMPORTAMENTI
INAPPROPRIATI DURANTE LIMPIANTO

PRINCIPALI LINEE GUIDA SU SCELTA,


INSERZIONE E GESTIONE DEI VAD
BCSH 2007
British Committee for Standards in Haematology (UK)

EPIC 2007
Evidence-based Prevention and Infection Control (UK)

Tutte scaricabili
gratuitamente
dal sito
www.gavecelt.info

GAV 2007
GAVeCeLT Consensus on Catheter Related Thrombosis (I)

SOR 2008
SOR Guidelines on Catheter Related Thrombosis (F)

ESPEN 2009
European Society of Parenteral and Enteral Nutrition (EU)

RCN 2010
Infusion Standards of the Royal College of Nursing (UK)

INS 2011
Infusion Standards of the Infusion Nursing Society (USA)

CDC 2011
Centers for Disease Control of Atlanta (USA)

QUALI DOVREBBERO ESSERE I NOSTRI


OBIETTIVI NELLA PRATICA CLINICA?

In ordine di importanza:
SICUREZZA del paziente
COSTO-EFFICACIA
EFFICIENZA aziendale

COME RAGGIUNGERE TALI OBIETTIVI?


Nellambito degli accessi venosi centrali a medio e lungo
termine, e pi genericamente nellambito degli accessi venosi
per terapie infusionali intraospedaliere, stato dimostrato
che possibile ottenere
una riduzione significativa del rischio di complicanze a carico del
paziente,
una riduzione significativa dei costi (e comunque un miglioramento
del rapporto costo-efficacia)
e un miglioramento della efficienza aziendale

mediante un numero limitato di strategie


organizzative di attuazione relativamente
semplice.

ESISTONO DIVERSE STRATEGIE, EFFICACI


SIMULTANEAMENTE A PI LIVELLI
1) definizione di una strategia aziendale per la corretta
indicazione dellaccesso vascolare (cosiddetto proactive
vascular planning degli autori anglosassoni)
2) definizione di una serie di requisiti per limpianto dei
determinati presidii per accesso venoso, sia in termini di
ambiente appropriato, di tecnica appropriata, che di
adeguata preparazione delloperatore
3) definizione di una serie sistematica di raccomandazioni
per la gestione degli accessi venosi , atte a minimizzare il
rischio di complicanze meccaniche, di complicanze
trombotiche e soprattutto di complicanze infettive (le pi
rilevanti dal punto di vista economico)
4) introduzione nellambito della azienda ospedaliera di un
Team specifico dedicato agli accessi venosi

1) PROACTIVE VASCULAR PLANNING


ci pu essere realizzato ad esempio mediante un algoritmo
che tenga presente le caratteristiche di ciascun presidio per
accesso venoso (centrale o periferico; a breve, medio o lungo
termine) e le complicanze ad esso potenzialmente associate,
in modo da scegliere per ogni situazione clinica laccesso
venoso che si associa ad un minor rischio di complicanze e ad
una migliore performance clinica , facendo in modo che esso
sia inserito al momento giusto nella fase clinica pi
appropriata

ESEMPIO CLINICO
il posizionamento tempestivo di un accesso a medio
termine (PICC o Midline a livello brachiale) in un
paziente che richiede una o pi settimane di terapia
endovenosa intraospedaliera consente la riduzione
delle complicanze legate al progressivo esaurimento
delle vene periferiche ed evita il ricorso forzoso ad un
accesso venoso centrale a breve termine (gravato da
complicanze pi rilevanti rispetto ad un accesso
brachiale);

ESEMPIO CLINICO
in un paziente che debba essere dimesso con un accesso
venoso perch destinato a terapia domiciliare o in hospice
per cure palliative, per un periodo di tempo di poche
settimane o mesi, il posizionamento di un PICC comporter un
significativo risparmio in termini di costi e complicanze
rispetto ad un accesso a lungo termine

ESEMPIO CLINICO
in un paziente tracheostomizzato o ad alto rischio
infettivo, il posizionamento di un catetere a livello
brachiale consentir una riduzione del rischio di
complicanze settiche rispetto ad un catetere
posizionato a livello della regione cervicale

ALGORITMO UCSC 2007 PER LA SCELTA


DELLACCESSO VENOSO NELLADULTO
Agocannula
periferico
Catetere Midline

CVC a breve termine


Intra-osp
PICC
centrale
Mid-term

Hohn

Extra-osp
Long term

CVC tunnellizzati
port

2) REQUISITI PER LIMPIANTO


scelte strutturali, tecniche e di personale sanitario atte a
minimizzare la incidenza di complicanze meccaniche e
infettive legate al posizionamento del presidio.
af fidamento delle manovre di impianto (specialmente
nellambito degli accessi a medio e lungo termine) a
personale medico-infermieristico specificamente preparato
mediante adeguato percorso formativo (lezioni teoriche,
esercitazioni pratiche) e un periodo appropriato di training
clinico.
limpianto da parte di personale esperto riduce in modo
significativo non soltanto le complicanze immediate legate al
posizionamento, ma anche una percentuale rilevante di
complicanze che compaiono tardivamente ma che sono
comunque legate ad una incorretta tecnica di inserzione .

ESEMPIO CLINICO
Ladozione sistematica della venipuntura ecoguidata si
dimostrata efficace nel ridurre la gran parte delle
complicanze legate al posizionamento di qualunque
accesso venoso centrale, associandosi ad un
miglioramento significativo del rapporto costo-efficacia

ESEMPIO CLINICO
La incidenza di malposizioni pu essere pressoch
azzerata utilizzando metodi che prevedono la
corretta posizione della punta del catetere venoso
durante la manovra. Tra questi metodi, il pi costo efficace il metodo del posizionamento ECG guidato

ESEMPIO CLINICO
E stato dimostrato che la attuazione della manovra
da parte di personale specificamente addestrato si
associa ad un significativo aumento del successo
della manovra, ad una riduzione delle complicanze, e
ad una riduzione dei costi

IL PROCOTOLLO ISALT-2 PER LA INSERZIONE


DEGLI ACCESSI A LUNGO TERMINE
ISALT - IMPIANTO SICURO DEGLI ACCESSI A LUNGO TERMINE ( GAVeCeLT
2008)
1)Venipuntura percutanea ecoguidata, dopo controllo e valutazione
ecografica delle vene potenzialmente disponibili (giugulare interna,
anonima, succlavia, ascellare)
2) Controllo intraoperatorio della posizione della punta del catetere
venoso centrale, preferibilmente mediante il metodo dellECG
intracavitario
3) Lavaggio delle mani, tecnica asettica e massime protezioni di barriera
durante limpianto
4) Prevenzione delle aritmie mediante gestione appropriata della guida
metallica
5) Stabilizzazione dei cateteri tunnellizzati mediante posizionamento
appropriato della cuf fia e utilizzo di sistemi di fissaggio sutureless
6) Scelta appropriata del sito ove impiantare il reser voir

PROTOCOLLO SIP PER LIMPIANTO PICC


SIP Safe Insertion of PICCs (GAVeCeLT 2010)
1. Lavaggio delle mani, massime protezioni di barriera, antisepsi
cutanea con clorexidina
2. Esame ecografico delle vene del braccio e del collo prima della
procedura
3. Scelta della vena di diametro appropriato ( Fr catetere = o < mm
vena)
4. Identificazione nervo mediano e arteria brachiale prima di pungere
5. Puntura ecoguidata con microintroduttore appropriato
6. Compressione/controllo della vena giugulare interna omolaterale al
passaggio del catetere
7. Controllo intraprocedurale della posizione centrale della punta
mediante metodo EKG
8. Fissaggio del catetete con sistema sutureless

SIP
PROTOCOL

D e s c r iz i on e
d et t a g l ia t a
d i s p o n i b il e
g r a t ui t am e n te
s u l s i to
G AVe C e LT

3)RACCOMANDAZIONI PER LA GESTIONE


DEGLI ACCESSI VENOSI
elaborazione e diffusione di procedure aziendali di gestione
degli accessi venosi, messe a punto - da parte di un gruppo
multiprofessionale di esperti della azienda ospedaliera - a
partire dalle linee guida specifiche nazionali e internazionali
presenti in letteratura.
sulla scorta di tali procedure aziendali, ogni unit operativa sar
invitata ad elaborare protocolli locali , ritagliati sulle specifiche
esigenze cliniche di ogni unit e sugli specifici presidii utilizzati.
pi modernamente, in tempi recenti si evidenziato come un
risultato egualmente efficace pu essere ottenuto mediante la
elaborazione di uno o pi bundles di raccomandazioni. Si
intende per bundle linsieme di un numero limitato di
raccomandazioni cliniche, ognuna delle quali separatamente
efficace nel conseguire un determinato obiettivo ad esempio la
riduzione di una determinata complicanza ma in grado, se
attuate simultaneamente e sistematicamente, nellottenere un
effetto sinergico vieppi significativo.

L ATTEGGIAMENTO TRADIZIONALE
Linee guida (societ scientifiche nazionali e internazionali)

Procedure aziendali (azienda ospedaliera)

Protocolli operativi (singola unit operativa)

LATTEGGIAMENTO ATTUALE

Il bundle

IL BUNDLE
In numerosi lavori internazionali, la adozione sistematica e
continuativa di un semplice bundle di poche
raccomandazioni per la prevenzione delle infezioni associate
a catetere venoso ha comportato una riduzione drastica e
talora addirittura un azzeramento della incidenza di tale
complicanza, con rilevante vantaggio clinico e aziendale in
termini di mortalit, incidenza di complicanze, prolungamento
del tempo di degenza, e costi relativi e assoluti.

CDC 2011

Tr a d uz i o n e
italiana
d i s p o n i b il e
g r a t ui t am e n te
s u l s i to
G AVe C e LT

BUNDLE PER PREVENZIONE INFEZIONI


DA ACCESSO VENOSO CENTRALE
Bundle GAVeCeLT 2008
1. Lavaggio delle mani, massime protezioni di barriera e antisepsi
cutanea con clorexidina 2% durante la inserzione
2. Scelta razionale del sito di emergenza (in ordine di preferenza:
met braccio, reg.sottoclaveare, reg.sopraclaveare, collo, inguine)
3. Venipuntura ecoguidata
4. Clorexidina 2% per la antisepsi cutanea continua e discontinua del
sito di emergenza, e per la disinfezione dei NFC
5. Fissaggio con sistemi sutureless, ovunque possibile
6. Utilizzo di medicazioni trasparenti semipermeabili, ovunque
possibile
7. Rimozione immediata della via centrale non pi necessaria

BUNDLE
GAVECELT

D e s c r iz i on e
d et t a g l ia t a
d i s p o n i b il e
g r a t ui t am e n te
s u l s i to
G AVe C e LT

VANTAGGI DEL BUNDLE

Economico
Ef ficace
Facile da applicare
Facile da verificare

4) TEAM SPECIFICO DEDICATO AGLI ACCESSI


VENOSI
La presenza di un Team (medico -infermieristico o soltanto
infermieristico, secondo la tipologia di accessi venosi) comporta
significativi vantaggi in termini di sicurezza, di costo -efficacia e
di efficienza:
la attuazione completa e sistematica, a livello di tutta lazienda, di un
programma di scelta ragionata del presidio ( proactive vascular planning),
anche tramite la collaborazione con la farmacia ospedaliera nella guida
allacquisto di quei presidii con miglior margine di costo efficacia;
la riduzione delle complicanze e dei costi legati allimpianto, grazie alla
adozione di una tecnica standardizzata e condivisa, eseguita da
personale con esperienza e training specifici;
la attuazione di un servizio continuativo di counselling per la gestione
routinaria degli accessi venosi (tramite la formulazione e attuazione di
bundles o di protocolli operativi adeguati) e per la gestione di eventuali
complicanze infettive o trombotiche o meccaniche;
il mantenimento di un attivit culturale e formativa continua a livello
aziendale, finalizzata allaggiornamento delle procedure e dei protocolli
inerenti limpianto e la gestione degli accessi venosi.

VANTAGGI DEL TEAM DEDICATO


la attuazione completa e sistematica, a livello di
tutta lazienda, di un programma di scelta ragionata
del presidio (proactive vascular planning), anche
tramite la collaborazione con la farmacia
ospedaliera nella guida allacquisto di quei presidii
con miglior margine di costo efficacia

VANTAGGI DEL TEAM DEDICATO


la riduzione delle complicanze e dei costi legati
allimpianto, grazie alla adozione di una tecnica
standardizzata e condivisa, eseguita da personale
con esperienza e training specifici

VANTAGGI DEL TEAM DEDICATO


la attuazione di un servizio continuativo di
counselling per la gestione routinaria degli accessi
venosi (tramite la formulazione e attuazione di
bundles o di protocolli operativi adeguati) e per la
gestione di eventuali complicanze infettive o
trombotiche o meccaniche

VANTAGGI DEL TEAM DEDICATO


il mantenimento di un attivit culturale e formativa
continua a livello aziendale, finalizzata
allaggiornamento delle procedure e dei protocolli
inerenti limpianto e la gestione degli accessi venosi

QUAL E LEFFETTO DEL TEAM


SULLA PREVENZIONE DELLE
INFEZIONI DA CATETERE
VENOSO ?

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI


DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI

EPIC 2007
SHEA 2008
ESPEN 2009
RCN 2010
INS 2011
CDC 2011

PREVENZIONE DELLE INFEZIONI


DEGLI ACCESSI VENOSI CENTRALI
1.
2.
3.
4.

Al momento della indicazione e della scelta del


presidio
Al momento della inserzione
Durante la gestione della medicazione
Durante la gestione della linea infusionale

1. AL MOMENTO DELLA INDICAZIONE E


DELLA SCELTA DEL PRESIDIO
Posizionamento dellaccesso soltanto se indicato
Rimozione dellaccesso non pi indispensabile
Selezione accurata del VAD:
Accesso periferico vs. accesso centrale
PICC vs. CVC
Tunnellizzati vs. non tunnellizzati vs. port
Materiale
PUR vs. silicone vs. cat.medicati

Numero dei lumi


Selezione adeguata del sito di emergenza
PIV: mano vs. polso vs. avambraccio
PICC/midline: piega del gomito vs. braccio
CVC: collo vs. sopraclav vs. sottoclav vs inguine

Exit site a braccio

Exit site reg. sopraclaveare

Cat. medicato

Cat. power injectable

2. AL MOMENTO DELLA
INSERZIONE
Scelta dellambiente : bedside vs sala op vs. sala
radiologica vs ambiente dedicato
Tecnica asettica
Massime protezioni di barriera

Berretto, mascherina, guanti sterili, camice sterile, ampia


copertura del paziente con teli sterili

Antisepsi cutanea con clorexidina 2%


Tecnica ecoguidata
Fissaggio sutureless
Nel caso di cateteri tunnellizzati cuffiati, lasciare la
cuffia ad almeno 2,5 cm dal sito di emergenza
Medicazione temporanea (prime 24 ore )

Non utilizzare profilassi antibiotica


Non utilizzare solventi
Non utilizzare pomate antisettiche

Lavaggio delle mani

Clorexidina 2%

Massime protezioni di barriera

Venipuntura ecoguidata

3. DURANTE LA MEDICAZIONE
Frequenza appropriata della medicazione
Ogni 7 gg per le medicazioni trasparenti
semipermeabili

Tecnica asettica
Antisepsi cutanea con clorexidina 2% in
soluzione alcoolica (IPA 70%)
Medicazioni trasparenti semipermeabili
Feltrini a rilascio 24/7 di clorexidina 2%
Fissaggio sutureless
Non utilizzare solventi
Non utilizzare pomate antisettiche

Biopatch

Clorexidina 2%

Medicazioni trasparenti semipermeabili

Sutureless device

4. DURANTE LA GESTIONE DELLA


LINEA INFUSIONALE

Non sostituire periodicamente Midline, PICC e CVC


Sostituzione quotidiana linee infusionali
Utilizzare linea separata per la NP
Tecnica asettica nellaccedere alla linea
Scelta ed utilizzo appropriato dei NeedleFree
Connectors
Evitare i NFC a pressione positiva
Disinfettare prima dellaccesso al NFC

Disinfezione di tutti gli hub con clorexidina 2%


Adottare protocolli appropriati di FLUSH e LOCK
Non utilizzare filtri in linea
Non utilizzare profilassi con lock antibiotico
Non utilizzare profilassi antibiotica sistemica

Disinfezione dei NFC e di tutti gli Hub

EPIC 2007

D i s p o ni b i l i
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s u l s i to
G AVe C e LT

SHEA/IDSA
2008

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G AVe C e LT

SHEA/IDSA
2008

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G AVe C e LT

ESPEN
2009

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G AVe C e LT

RCN 2010

D i s po ni bi l i
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G AVe C e LT

INS 2011

D i s po ni bi l i
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G AVe C e LT

CDC 2011

Tr a d uz i o n e
italiana
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CDC 2011

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G AVe C e LT

EFFETTI DEL TEAM


Riduzione del rischio infettivo attraverso molteplici
meccanismi
Scelta appropriata dei VAD mediante lapplicazione di algoritmi
specifici definiti a livello aziendale
Implementazione dei VAD a minor rischio infettivo
Ottimizzazione delle procedure di impianto (addestramento adeguato
+ utilizzo di checklist)
Sorveglianza sulla applicazione di bundle per la prevenzione
durante limpianto e la gestione
Educazione continua del personale impegnato nella gestione
Identificazione di nuovi materiali e nuove strategie di provata costo efficacia

JAVA 2008
S . H A R N AG E

TIPOLOGIE DI TEAM PER ACCESSI


VASCOLARI
Team medico-infermieristico dedicato agli accessi a medio e
lungo termine
Team dedicato agli accessi brachiali a medio termine (PICC e
Midline)
PICC Team medico-infermieristico
PICC Team infermieristico

Team ospedaliero dedicato agli accessi venosi

TEAM MEDICO-INFERMIERISTICO DEDICATO


AGLI ACCESSI A MEDIO E LUNGO TERMINE
Situazione ideale per un ospedale di grosse dimensioni
Competenze adeguate per dare raccomandazioni generali su
tutti gli accessi venosi
Focalizzato per su indicazione, impianto e gestione degli
accessi di maggior impegno dal punto di vista economico e
clinico:
Accessi a medio termine (brachiali)
PICC
Midline

Accessi a lungo termine (tunnellizzati o totalmente impiantabili)


Cateteri tunnellizzati
Port

TEAM DEDICATO AGLI ACCESSI BRACHIALI A


MEDIO TERMINE (PICC E MIDLINE) = PICC
TEAM
PICC team: medico-infermieristico o esclusivamente
infermieristico
Vantaggi di un PICC Team multi-professionale:
Copertura di uno spettro pi completo di competenze
Possibilit di rapido shift ad accesso centrale diretto (non
infermieristico), qualora richiesto dalle condizioni cliniche
Presenza allinterno del Team di know -how per la prevenzione e
gestione di qualunque complicanza infettiva, meccanica o trombotica
(multiprofessionalit ma anche multidisciplinariet: collaborazione
con ematologo, infettivologo, chirurgo, radiologo)

TEAM OSPEDALIERO DEDICATO AGLI ACCESSI


VENOSI
Fattibile solo in piccoli ospedali ( < 200 posti letto)
Dif ficile il controllo completo anche del posizionamento degli
accessi a breve termine
Agocannule periferiche
CVC non tunnellizzati ad inserzione centrale

Utile per la definizione ad esempio - di un algoritmo per le


indicazioni e di un bundle per la prevenzione delle
complicanze

ESPERIENZA DEL TEAM DELLA UCSC

TEAM ACCESSI VASCOLARI DELLA UCSC

Alessandro Mitidieri
Antonio La Greca
Chiara Chiarini
Cristina Taraschi
Daniele G. Biasucci
Davide Celentano
Giancarlo Scoppettuolo
Ivano Migliorini
Laura Dolcetti
Lorenzo Nanni
Maria Grazia Bianchi
Mauro Pittiruti
PierLuigi Spada
Sandro Emoli
59

CARATTERISTICHE DEL TEAM DELLA


UCSC

Multiprofessionalit
Multidisciplinariet
Esperienza clinica unica per
quantit e qualit

60

MULTIPROFESSIONALIT

Medici
Infermieri
+ stretta collaborazione con la farmacia
ospedaliera e con il provveditorato

61

MULTIDISCIPLINARIET
Medici e infermieri af ferenti a diverse discipline

infettivologia
chirurgia
terapia intensiva
medicina interna
oncologia
radioterapia
pediatria e neonatologia
cardiologia
emodialisi
etc.

62

TEAM UCSC = ESPERIENZA CLINICA UNICA


PER QUANTIT E QUALIT
Quantit di casi
Variet di pazienti
Variet di presidii utilizzati
Tipologia di attivit
Interconnessione tra attivit clinica attivit
formativa
Interconnessione tra attivit clinica e attivit
scientifica

63

VASTA ESPERIENZA PASSATA


Personale medico attivo nel campo degli accessi venosi da pi
di 30 anni
Attivit di posizionamento di accessi a lungo termine iniziata
circa 20 anni fa
Attivit di posizionamento di accessi brachiali da circa 10
anni
Utilizzo della puntura ecoguidata da circa 8 anni
Utilizzo della puntura ecoguidata applicata agli accessi
brachiali da circa 5 anni
Utilizzo del metodo del posizionamento ECG guidato da circa 5
anni
Utilizzo del metodo del posizionamento ECG guidato applicato
agli accessi brachiali da circa 2 anni

64

ATTIVIT CLINICA ATTUALE INTENSA


Attivit clinica svolta in pi di 25 reparti del Policlinico Gemelli,
incluse le terapie intensive + nei Day Hospital (circa 3000
pazienti/anno)
Servizio attivo anche per pazienti non ricoverati nel Policlinico
ma trattati a domicilio o in hospice o presso altre strutture
ospedaliere (circa 200/anno)
Ogni anno:
Circa 2000 accessi brachiali (PICC e Midline)
Circa 900 accessi a lungo termine
Circa 150 accessi pediatrici/neonatali
Circa 120 accessi per emodialisi/ emaferesi

VARIET DI PAZIENTI

Pazienti intensivi Vs. non intensivi


Chirurgici Vs. medici
Adulti Vs. pediatrici
Intraosp. Vs. extraosp.
..

66

VARIET DI PRESIDII
Accessi a breve termine vs. medio termine vs.
lungo termine
Presidii di varie ditte
Silicone vs. poliuretano
Valvolati vs. non valvolati
Normali vs. power
Monolume vs. multilume
..
67

ATTIVIT CLINICA MULTIFORME


Impianto PICC e Midline, ma anche di ogni altro tipo di
presidio per accesso venoso
Consulenza verso committenti e utenti

Diffusione del concetto di Risparmio del patrimonio


venoso
Indicazione al tipo di presidio
Follow up e gestione ordinaria
Diagnosi e trattamento complicanze
Consulenza verso farmacia e provveditorato

Valutazione tecnica di nuovi prodotti


Scelta del presidio pi appropriato in termini di sicurezza
e costo efficacia
68

STRETTA CONNESSIONE TRA ATTIVIT


CLINICA E ATTIVIT FORMATIVA
Interna
Corsi per il personale del Pol.Gemelli
Esterna
14 Corsi di addestramento PICC ogni anno accademico
2 Master Universitari ogni anno accademico
Nursing degli Accessi Venosi
Accesso a Medio e Lungo Termine

2 Corsi Universitari di Perfezionamento ogni anno accademico


Posizionamento ecoguidato dei port
Posizionamento ecoguidato dei PICC

Docenza in corsi e convegni, naz. e internaz.

69

STRETTA CONNESSIONE TRA ATTIVIT


CLINICA E ATTIVIT SCIENTIFICA
Su diversi temi:
Scelta appropriata tra i vari presidii, sulla base di costo efficacia e
sicurezza
Standardizzazione delle tecniche di impianto ( ecoguida e
microintroduttore)
Standardizzazione del metodo ECG per il corretto posizionamento
della punta
Elaborazione di bundle per la prevenzione delle complicanze
Valutazione clinica di nuovi metodi e nuovi presidii

70

IL TEAM COSTO-EFFICACE ?
Costo del team
Costi organizzativi
Costo orario delle prestazioni medico-infermieristiche
Costo delle attrezzature
Costo delle consulenze medico-infermieristiche
Costo della attivit formativa

Riduzione dei costi ottenuta grazie al Team ?

JIN 2005
K . KO KOT I S

TEAM DEDICATO = RIDUZIONE DEI COSTI


la introduzione di un Team dedicato agli accessi venosi non
soltanto aumenta la sicurezza del paziente abbattendo molte
complicanze, ma anche un fattore determinante nel ridurre i
costi associati al mantenimento delle terapie infusionali
ospedaliere, attraverso una serie di meccanismi:
riduzione delle spese sostenute per lacquisto di presidii e di
materiale duso
riduzione della durata media della degenza ospedaliera
riduzione dei costi legati a lavoro medico o infermieristico
aumento della efficienza

RIDUZIONE DEI COSTI


riduzione delle spese sostenute per lacquisto
di presidii e di materiale duso:
riduzione dello spreco di materiale, grazie ad un
aumento della % di successi alla inserzione
salvataggio del presidio, grazie alla prevenzione o al
trattamento efficace di complicanze meccaniche
(ostruttive) o infettive che normalmente
condurrebbero alla rimozione del presidio stesso
attuazione del proactive vascular planning mediante
scelta oculata del presidio con miglior rapporto di
costo-efficacia

RIDUZIONE DEI COSTI


riduzione della durata media della degenza
ospedaliera:
riduzione del rischio di infezioni associate a catetere
venoso (che si associano costantemente ad un
prolungamento della degenza ospedaliera)
posizionamento sistematico di presidii a medio o lungo
termine che consentono al paziente di prolungare
determinate terapie endovenose anche in regime
domiciliare o di day hospital
posizionamento tempestivo di presidii adatti a
trattamenti palliativi, in modo da poter rapidamente
dimettere il paziente e indirizzarlo alle cure dellhospice o
domiciliari

RIDUZIONE DEI COSTI


riduzione dei costi legati a lavoro medico o
infermieristico:
riduzione dei tempi di lavoro infermieristico legati al
posizionamento ripetuto di accessi periferici
(agocannule) di breve durata
riduzione del tempo medico legato al posizionamento
di accessi a lungo termine, mediante una opportuna
implementazione degli accessi brachiali (la cui
inserzione di competenza infermieristica)

RIDUZIONE DEI COSTI


aumento della efficienza:
minimizzazione dei tempi di attesa per il
posizionamento di accessi a medio e lungo termine
possibilit di implementazione di attivit specifiche,
quali quelle legate alla gestione di day hospital
oncologico o ematologico, centri di nutrizione
artificiale domiciliare, ottimizzazione della assistenza
perioperatoria, attuazione di programmi di cure
palliative domiciliari.

CONCLUSIONI

CONCLUSIONI
Una serie di interventi organizzativi relativamente poco
costosi in termini logistici ed economici (definizione di
raccomandazioni locali per la indicazione, limpianto e la
gestione degli accessi vascolari + definizione di un Team
dedicato) sono provatamente ef ficaci nel raggiungere i nostri
obiettivi:
Sicurezza
Costo-efficacia
Efficienza

CONCLUSIONI
La nostra attivit clinica deve avere al centro il paziente
(ovvero essere patient oriented), il che prevede uno sforzo
non indif ferente di tipo organizzativo, ma soprattutto anche
personale
Occorre avere il coraggio di modificare le proprie abitudini e
NON fare ci che si sa fare BENSI imparare a fare quello che
meglio per il paziente.

La cosa pi difficile sempre modificare la testa della gente

You say you want a revolution


Well, you know
We all want to change the world
.
You tell me it's the institution
Well, you know
Youd better free you mind instead
(Lennon-McCartney, 1968)

CONCLUSIONI (1)
Nuove tecnologie e nuovi materiali:

Clorexidina 2% in sol. IPA 70%


Feltrini a rilascio di clorexidina 24/7 (Biopatch)
Medicazioni trasparenti semipermeabili
Sistemi di fissaggio sutureless (Statlock, GripLok)
Cateteri medicati
Cateteri power injectable
NFC a pressione neutra

Ma soprattutto nuove metodologie:


Protocolli operativi evidence-based
Bundle
Checklist procedurali

CONCLUSIONI (2)
Non inventateVi nulla.
Studiate le principali linee guida per la gestione dei VAD:

Sono
Sono
Sono
Sono
Sono

autorevoli
ben fatte
chiare
aggiornate
disponibili gratuitamente su internet

Sulla base delle linee guida, preparate (a) protocolli appropriati


di gestione, (b) uno o pi bundle per minimizzare determinate
complicanze di gestione, (c) procedure aziendali
Addestrate gli operatori, sia nella inserzione che nella gestione,
sulla base dei protocolli e delle linee guida
Per adottare e implementare le strategie su citate, il sistema pi
efficace la creazione di un TEAM specializzato dedicato agli
accessi vascolari

CONGRESSO
GAVECELT
2011

Informazioni e
d et t a g l i s u l s i to
G AVe C e LT
www.gavecelt.inf
o

Per altre informazioni sugli


accessi venosi e per
scaricare gratuitamente le
linee guida citate:

www.gavecelt.info
Per avere copia di questa
presentazione:
mauro.pittiruti@rm.unicatt.it

GRAZIE
DELLA
ATTENZIONE

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