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649004
LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO
GIORNALE QUOTIDIANO
Non praevalebunt
Unicuique suum
Anno CLVI n. 3 (47.138)
Cresce la tensione
tra Arabia Saudita e Iran
Magi o pastori?
NEW YORK, 5. Non si placa il confronto tra Iran e Arabia Saudita, con
Riad e i suoi principali alleati che,
dopo lassalto allambasciata saudita
a Teheran, tagliano o riducono le relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica. Dopo aver rotto ieri
le relazioni con Teheran e aver dato
48 ore di tempo ai diplomatici iraniani per lasciare il Paese, lArabia
Saudita ha annunciato di aver congelato tutti i collegamenti aerei con
le destinazioni iraniane, nonch i legami commerciali.
Analogamente, il Bahrein ha rotto
le relazioni diplomatiche con lIran.
Il piccolo Stato del Golfo persico
governato da una dinastia sunnita
alleata di Riad, ma abitato da una
maggioranza sciita. Manama ha accusato lIran di una crescente, pericolosa e flagrante interferenza negli
affari del Golfo persico. Per mantenere la sicurezza e la stabilit nella
regione bisogna frenare la politica
che mira alla divisione confessionale, ha affermato un comunicato del
ministero degli Esteri del Bahrein.
Anche gli Emirati Arabi Uniti, altro membro del Consiglio di cooperazione del Golfo persico, hanno
espresso solidariet a Riad ma si sono limitati a ridurre le relazioni diplomatiche mantenendo quelle commerciali. Il Kuwait ha invece richiamato il suo ambasciatore dallIran.
Lo rende noto oggi il Governo kuwaitiano. Mentre il Sudan, che dal
2014 ha riallacciato i rapporti con
y(7HA3J1*QSSKKM( +.!"!=!"!]!
Scontri al confine
tra Libano e Israele
TEL AVIV, 5. La tensione lungo la
linea di demarcazione fra Libano e
Israele e sulle alture del Golan
tornata ieri a salire bruscamente
quando miliziani del movimento
sciita libanese Hezbollah hanno
fatto esplodere un potente ordigno
al passaggio di una pattuglia militare israeliana nel territorio delle
fattorie Sheba, al confine tra i due
Paesi.
Lesplosione non ha provocato
vittime. Lattacco avvenuto nel
primo pomeriggio, in una zona che
Israele considera come parte delle
alture del Golan, ma che rivendicata dal Libano. Il convoglio israeliano era preceduto da due grandi
ruspe, nel timore che sul terreno
fossero stati deposti ordigni. Subito dopo lesplosione lartiglieria
israeliana ha colpito obiettivi di
Hezbollah nel Libano meridionale,
in particolare ad Al Wazzani. E da
Beirut simultaneamente giunta la
rivendicazione degli Hezbollah, secondo i quali lattacco stato condotto dalle Brigate Samir Quntar,
dal nome del miliziano druso libanese, esponente di spicco del movimento sciita. Quntar, detenuto per
quasi trentanni in Israele in quanto colpevole di un attentato terroristico e rilasciato nel 2008 in uno
scambio di prigionieri, stato ucciso il 20 dicembre scorso in un raid
alla periferia di Damasco.
Prosegue intanto la scia di sangue in Cisgiordania. di questa
mattina lultimo episodio di violenza: un soldato stato accoltellato e
ferito presso Betlemme e il suo assalitore palestinese stato ucciso.
Nel frattempo, padre Dhiya Azziz, il francescano iracheno parroco
di Yacoubieh in Siria sequestrato
nei giorni scorsi, stato liberato e
Seguite la stella
In preghiera l dov nato il presepe.
Nel primo pomeriggio di luned 4
gennaio, Papa Francesco si recato
in macchina, in forma privata, nel
santuario di Greccio per raccogliersi
davanti allaffresco medievale che ricorda la prima rappresentazione della Nativit, quella ideata dal santo
di Assisi nel 1223. Una presenza improvvisa e inaspettata per i frati che,
poco prima delle 15, hanno visto arrivare il Pontefice accompagnato dal
vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, al quale il Papa aveva
fatto una visita di cortesia. Prima di
raggiungere il santuario, Francesco
ha avuto anche un breve e informale incontro con un gruppo di giovani partecipanti al meeting della diocesi dedicato allenciclica Laudato
si. Vi auguro di seguire la stella, ha
detto il Papa ai ragazzi, e di avere,
come i magi, lumilt di scoprire
Ges nei piccoli, negli umili, nei
poveri, in quelli che sono scartati
dalla societ. Dopo la sosta di preghiera, il Pontefice ha scritto sul registro dei visitatori: Ringrazio il
Signore per questa grazia e gli chiedo di benedire la Chiesa, il Vescovo
di Rieti, i Frati, i fedeli... e aiutarci
tutti a scoprire la stella e cercare il
Bambino. Poi ha salutato la comunit francescana del santuario intrattenendosi brevemente con i religiosi.
Quindi, alle 15,30, ripartito verso
Roma.
di GUY CONSOLMAGNO*
a festa dellEpifania speciale per noi astronomi. Tra tutte le persone accorse per vedere il Salvatore appena nato, solo
i pastori e gli astronomi sono ricordati in modo specifico. Naturalmente questa fama ha un costo.
LEpifania anche un tempo in cui
noi astronomi siamo bersagliati da
richieste di spiegare la stella di
Betlemme.
Giovanni Keplero cerc, com
noto, di spiegare la stella come una
nova prodotta dalla congiunzione di pianeti. Il 9 ottobre 1604 calcol una congiunzione di Marte,
Giove e Saturno; la notte seguente,
allimprovviso in quella parte del
cielo, tra Giove e Saturno, apparve
una stella luminosa. Keplero giunse
alla ovvia, ma errata, conclusione
che in qualche modo era la congiunzione di pianeti a causare la
nuova stella. Oggi identifichiamo
quella nuova stella come una supernova, lultima avvistata nella
nostra galassia. Tra le altre cose,
questa supernova ha ispirato a Galileo una serie di lezioni sullastronomia e alla fine lo ha portato al
primo utilizzo di un telescopio per
studiare le stelle. Era il 1609, lo
stesso anno in cui Keplero pubblic la prima delle sue famose leggi
sul moto planetario.
Lidea di utilizzare questa supernova per spiegare la stella di Betlemme venne a Keplero dopo essersi imbattuto in un libro del polacco Laurentius Suslyga, che collocava la nascita di Ges intorno al
4 prima dellera cristiana. Presumendo che le grandi congiunzioni
come quella che aveva appena osservato portassero a nuove stelle
luminose, decise di cercare una tale
congiunzione nel tempo indicato
per la nascita di Ges. Non c da
stupirsi che labbia trovata.
E non stato lultimo a farlo.
Da allora, migliaia di studiosi dilettanti hanno esaminato le tavole
delle congiunzioni e oggi i programmi planetari dei computer
per trovare probabili spiegazioni. Il
fatto che esiste un numero infinito di disposizioni planetarie possibili o di comete o di stelle che
esplodono, che possono coincidere
con i calcoli (altrettanto numerosi)
per determinare la vera data di nascita di Ges. Il risultato di una ricerca recente per stella di Betlemme lanciata su amazon.com stato di oltre quattromila libri e video
in vendita sullargomento. E praticamente tutti sono convinti che la
loro argomentazione sia quella corretta. Senza dubbio la maggior
parte di queste spiegazioni e forse anche tutte sono mere coincidenze, proprio come la fortuita disposizione dei pianeti e della supernova che nel 1604 ha ingannato
Keplero.
Un libro che espressamente non
cerca di dare una spiegazione
astronomica quello scritto dal
collega gesuita alla Specola vaticana, Paul Mller, e da me. Invece di
discutere su quale congiunzione
funzioni meglio, poniamo una domanda diversa: perch tanto importante?
Non lo intendiamo in maniera
impertinente. interessante osservare che cosa esattamente in questa
storia ha tanto affascinato numerose generazioni di astronomi e di
appassionati. Forse in parte si tratta della speranza che la scienza
possa dimostrare che la Bibbia
dice il vero; si tratta di una falsa
speranza, poich, parlando da
scienziato, io stesso so quanto queste prove possano essere esili (n
mi fiderei di una qualsiasi religione
per la sola ragione che la scienza
lha dimostrata). Ma in parte sicuramente devessere per il nesso
tra la gloria delle stelle di notte e
la gloria del Salvatore in mezzo a
noi. questo, ne sono sicuro, il
collegamento che Matteo cercava
di stabilire.
Di fatto, la mia esperienza di
scienziato mi fa avvicinare al racconto dei magi con una serie completamente diversa di domande prive di risposta. Cosa li ha spinti a
mettersi in viaggio e ad allontanarsi tanto dalle comodit delle loro
case? Che cosa cercavano in realt?
Shakespeare
il contemporaneo
PAGINA 4
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 2
Migranti sbarcano
sullisola greca di Lesbo (Ap)
Un broker cinese controlla landamento degli indici alla Borsa di Pechino (Ansa)
Atto terzo
di LUCA M. POSSATI
La tempesta cinese sui mercati globali dimostra che la grande crisi ha
generato effetti di lungo corso ancora difficili da calcolare. In questa
prospettiva, le difficolt che leconomia cinese sta incontrando negli ultimi anni rappresentano il terzo atto di un dramma iniziato nellestate
del 2007 con il tracollo dei mutui
subprime negli Stati Uniti cui seguita nel 2010 unaltra crisi, quella
dei debiti sovrani europei culminata
nel rebus greco.
Dalle numerose analisi della stampa internazionale emerge un dato
fondamentale per capire la specificit dellimpasse cinese: le misure
messe in campo da Pechino per arginare il crollo della crescita (nel 20162020 previsto un ulteriore calo dal
7,5 al 6,5 per cento) non hanno funzionato. Tuttavia, va anche detto che
finora la leadership cinese si mossa
La fede
manipolata
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (Ap)
WASHINGTON, 5. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, presenter oggi un pacchetto di misure con nuove regole per aumentare
i controlli sulle vendite e sul traffico illegale delle armi. Misure che
entreranno in vigore attraverso decreti esecutivi, senza passare per il
Congresso a maggioranza repubblicana. La lobby delle armi pu tenere in ostaggio il Congresso, ma
non pu tenere in ostaggio anche
lAmerica, ha fatto sapere Obama
su twitter.
Record di violenze
a El Salvador
SAN SALVAD OR, 5. Nel 2015 almeno
6.657 persone sono state uccise nel
Salvador, il che equivale a una media di 104 morti violente ogni 100
mila abitanti. Un record che conferma il piccolo Paese centroamericano
ai posti pi alti nella classifica delle
Nazioni pi violente del mondo.
Queste cifre sono state diffuse ieri
dal direttore della polizia salvadoregna, commissario Mauricio Ramirez
Landaverde, che ha precisato come
negli ultimi dodici mesi si registrata una media di 18 omicidi al giorno, con 2.715 casi in pi riguardo al
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO
Unicuique suum
POLITICO RELIGIOSO
Non praevalebunt
Giuseppe Fiorentino
vicedirettore
Piero Di Domenicantonio
caporedattore
Gaetano Vallini
segretario di redazione
Tensioni politiche
in Venezuela
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442
fax 06 698 83675
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Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano
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LOSSERVATORE ROMANO
pagina 3
Peggiora
la crisi
umanitaria
nello Yemen
SANAA, 5. una tragedia che va
fermata o sar ancora una volta
troppo tardi. Cos l'Unicef, il
fondo delle Nazioni Unite per
l'infanzia, ha definito in una recente nota la situazione nello Yemen, uno dei Paesi pi poveri della regione araba, segnato da un
violento conflitto armato. E la recente crisi diplomatica tra Arabia
Saudita e Iran non fa presagire un
rapido miglioramento della situazione. I combattimenti tra le forze
lealiste del presidente Abd Rabbo
Mansour Hadi e i ribelli huthi, oltre ad aver gi causato seimila
morti e 28.000 feriti, hanno peggiorato la vita di milioni di civili
oramai privi di beni di prima necessit: manca infatti il cibo, lacqua scarseggia e non c elettricit. Gli ospedali hanno difficolt
sempre maggiori a prendersi cura
dei feriti.
Le tensioni di queste ore tra
Riad e Teheran destano grandi
preoccupazioni in particolar modo
per le sorti dello Yemen, dove si
combatte una guerra dimenticata
che come sempre colpisce migliaia
di vite innocenti. Siamo davvero
in apprensione scrive l'Unicef
per le sorti dei bambini che vivono nella citt e nei dintorni di
Taiz da giorni sotto assedio, senza
acqua, medicinali, in condizioni
igieniche
difficili
aggravate
dallimpossibilit di accesso per le
organizzazioni umanitarie, si rischia una nuova Yarmouk.
LUnicef prosegue la nota
fornisce acqua solo nei distretti
di Sa-lah, Qahira e Mudhafar per
34.000 persone ogni giorno e ha
vaccinato 90.000 bambini sotto i
cinque anni contro la polio ma la
situazione davvero critica. A
questo quadro desolante lUnicef
aggiunge che nel 2015 in tutto lo
Yemen sono stati rapiti 189 bambini da entrambe le parti in conflitto, che si sono verificati negli
ultimi 9 mesi 60 attacchi a scuole
e strutture sanitarie.
Bisogna fermare lassedio di
Taiz sostiene l'Unicef e una
guerra i cui numeri sono tristemente in crescita come quelli che
denunciamo allinizio del conflitto
yemenita. Nellultimo anno infatti
il numero dei bambini uccisi o feriti nel Paese si triplicato rispetto agli ultimi tre anni. Solo nel
2015 sono 747 i bambini morti e
oltre 1100 quelli feriti a causa del
conflitto.
mano ai servizi segreti britannici lavorano appunto sullanalisi della voce, dei tratti somatici e persino del
sistema venoso, partendo dalla pelle
che risulta scoperta.
Stallo afghano
KABUL, 5. Un anno dopo il ritiro
delle truppe della coalizione internazionale, lAfghanistan si trova in una
situazione di stallo: non decollano i
negoziati con gli insorti talebani auspicati dal presidente Asraf Ghani,
mentre lintensificarsi degli episodi
di violenza, che colpiscono anche il
confinante Pakistan, aggravano il bilancio di sangue e di dolore del Paese che da oltre 35 anni da quando
avvenne linvasione dellex Unione
sovietica non conosce pace.
Ieri sera stato ucciso a colpi
darma da fuoco mentre tornava a
casa dopo aver pregato nella moschea del capoluogo, Aibak, il capo
dellalto Consiglio per la pace per la
provincia settentrionale afghana di
Samangan, Qari Saifuddin Sadat.
Questi ha indicato il capo della
polizia
provinciale,
generale
Mohammad Baqir stato colpito
Le macerie degli edifici colpiti dai bombardamenti nella provincia di Idlib (Reuters)
mi il terrorista. Luomo sicuramente britannico, parla perfettamente inglese, con un accento che un misto
fra quello londinese e quello del
nord dellInghilterra. I software in
Tra le persone finite in manette figura Amir Mansoor, ritenuto il leader dellIs a Islamabad, il suo vice,
Abdullah Mansoori, e il capo
dellorganizzazione jihadista nella
provincia meridionale del Sindh,
Umer Kathio. I militanti ha sottolineato Sanaullah, citato dal sito
del quotidiano D awn avevano il
compito di creare cellule dormienti
per conto dellIs. La scorsa settimana altri 13 sospetti erano stati arrestati per legami con lIs sempre nella
provincia del Punjab.
Il timore che il disimpegno in Afghanistan possa fare della regione
terreno di conquista dei jihadisti
forte e i ripetuti episodi di violenza
lo dimostrano. Il presidente russo,
Vladimir Putin, ha recentemente auspicato di reagire in modo coordinato a questo nuovo scenario.
Proprio per aumentare la cooperazione nella lotta al terrorismo a dicembre Algeri ha ospitato la riunione dei capi delle polizie africane: un
evento che ha portato alla creazione
del Fondo di cooperazione della polizia africana (Afripol). Lincontro di
Algeri, cui hanno partecipato i rappresentanti di pi di quaranta Paesi
africani e le organizzazioni regionali
e internazionali, ha contribuito a
creare il quadro giuridico di Afripol
per entrare nella sua fase operativa,
in programma nel 2016.
Al fine di dare concretezza a questa forza di polizia, che mira a raggiungere velocemente il livello delle
entit continentali e internazionali
esistenti ispirate allInterpol, lAlgeria ha offerto una sede a questa organizzazione. Situato sulle alture di
Algeri, a Ben-Aknoun, la sede
dellAfripol stata inaugurata a
margine della riunione dal ministro
delle Comunit interne e locali,
Noureddine Bedoui in presenza di
tutti i partecipanti al vertice.
LOSSERVATORE ROMANO
pagina 4
Shakespeare il contemporaneo
Dalla Cina allIraq, dalla Danimarca allo
Zimbabwe. In questo anno in cui si ricorda il
quarto centenario della morte, le opere di William
Shakespeare verranno messe in scena a ogni
latitudine. A dimostrazione, qualora ce ne fosse
ancora bisogno, della dimensione davvero globale
della sua produzione teatrale e letteraria.
Shakespeare pu indifferentemente essere
apprezzato in mandarino, arabo, danese e anche
nelle lingue africane. Certo le varie traduzioni
potranno forse far perdere qualche sfumatura di
quellinarrivabile arguzia espressiva che
contraddistingue linglese dello scrittore. Ma il
fascino e la capacit evocativa del testo
shakespeariano rimangono intatti. Perch la forza
In Vaticano
Paolo
VI
il 12 novembre 1964
Verit
sullinferno e sul cielo
Pubblichiamo la traduzione del discorso pronunciato da Paolo VI in inglese nel 1964, in occasione del quarto centenario della nascita di William
Shakespeare.
Sentiamo il dovere di ringraziare i
promotori di questa commemorazione del quarto centenario della
VI
lieti di rimarcare la generosa collaborazione offerta da amici, da artisti e dalle autorit italiane. Un particolare elogio va ai registi e agli
attori del Royal Stratford Theatre
per la loro presentazione di scene e
battute tratte dalle opere di Shakespeare, che tutti noi abbiamo gradito e apprezzato. Questo breve
spettacolo ci riporta alla mente
molte riflessioni, a partire dalla visita fatta una trentina danni fa, come turista curioso e frettoloso, alla
citt e alla casa di Shakespeare a
Stratford-on-Avon, e continuando
con limpressione di ricchezza fantastica e verit psicologica che abbiamo sperimentato attraverso la limitata conoscenza che le lezioni
scolastiche e la lettura privata ci
hanno dato del grande poeta; per
concludere oggi con la riflessione
che questa commemorazione particolarmente adatta a Roma, sempre avida e pronta com a onorare
le alte realizzazioni della mente
umana e felice, oggi, di celebrare,
in questo sommo scrittore, la
straordinaria tradizione culturale e
il genio artistico del popolo inglese. Proviamo un piacere particolare
nel rilevare come la profonda umanit di Shakespeare, sempre aperto
allesplorazione avventurosa e poetica, porti alla scoperta delle leggi
morali, che rendono grande e sacra
la vita, e ci riconduca a una comprensione religiosa del mondo.
Il suo alto ingegno e il suo linguaggio potente inducono gli uomini ad ascoltare con riverenza le
grandi verit che espone, sulla
morte e sul giudizio, sullinferno e
sul cielo. Le trame delle sue opere
teatrali sono per luomo moderno
un promemoria salutare che Dio
esiste, che c una vita dopo questa
vita, che il male viene punito e il
bene ricompensato. Il nostro apprezzamento della visione che il
poeta ha dellumanit non deve
farci trascurare le alte lezioni morali e gli ammonimenti contenuti nelle sue opere. Pregando che la meditazione e la riflessione possa dare
questo prezioso frutto, volentieri
impartiamo agli attori e ai loro colleghi, a tutti voi e ai vostri cari a
casa, la nostra paterna Benedizione
Apostolica.
dellepoca, lallora ministro presso la Santa Sede Sir Peter Scarlett, ha dovuto esercitare un po delle sue ben affinate capacit diplomatiche. A ogni modo, ora viene
conservato con cura al Shakespeare
Birthday Trust nel luogo natale di Shakespeare, Stratford-upon-Avon nel Warwickshire, reduce dal suo incontro con il vescovo di Roma.
quindi giusto che alla fine, dopo tanti
anni, lopera teatrale pi importante di
Shakespeare verr rappresentata in territorio vaticano, in stanze che si trovano accanto a quelle decorate da Giorgio Vasari,
quasi contemporaneo di Shakespeare. Ed
anche opportuno che questo evento speciale si svolger durante il giubileo della
misericordia. Nel 1964 Paolo VI disse: Il
nostro apprezzamento della visione che il
poeta ha dellumanit non deve farci ignorare le alte lezioni morali e gli ammonimenti contenuti nelle sue opere. Non
sappiamo se Shakespeare sia mai venuto a
Roma in vita sua. Tuttavia, anche quattrocento anni dopo la sua morte non ancora troppo tardi per questo genio universale.
*Ambasciatore britannico
presso la Santa Sede
Re dei social
Linfluenza di Shakespeare si ritrova ovunque, da Dickens e
Goethe a Ciaikovskij, Verdi e
Brahms; da West Side Story al
titolo, ispirato alla storia di Amleto, della commedia di Agatha
Christie Trappola per topi, che a
oggi la produzione teatrale in scena da pi tempo nel West End
londinese. Lo scrive il Primo
Ministro del Regno, Unito David
Cameron, in un articolo pubblicato sul numero del 5 gennaio del
Corriere della Sera in occasione dei quattrocento anni
dalla morte del grande drammaturgo e poeta inglese. Le sue
opere originali continuano a intrattenere milioni di persone: dagli auditorium delle scuole di tutto il mondo alle centinaia di persone che lo scorso anno hanno
trascorso unintera notte in coda
per trovare un biglietto dellultima ora per vedere Benedict Cumberbatch interpretare Amleto al
Barbican di Londra, continua il
Premier.
Tuttavia, sottolinea, una delle
eredit forse pi straordinarie di
Shakespeare la sua capacit di
educare. Come mostra il lavoro di
sensibilizzazione portato avanti
dalla Royal Shakespeare Company e dal Shakespeares Globe, come anche limpatto di organizzazioni benefiche britanniche innovative come il Shakespeare
Schools Festival, studiare e recitare Shakespeare pu aiutare a migliorare lalfabetizzazione, la sicurezza di s e i risultati educativi
pi in generale.
LOSSERVATORE ROMANO
di SILVIA GUIDI
Oscar
per Puccini
ablo dOrs
uno
strano
prete
polimorfo scrive
Marco Cicala,
che ha recentemente intervistato
il sacerdote madrileno per il Venerd di Repubblica. Strano
perch contemplativo ma ultracinetico, continua il giornalista. La
particella avversativa ma suona
superflua per chi ha spesso a che
fare con cristiani che hanno una
grande familiarit e una lunga
consuetudine con la preghiera; i
contemplativi sono pressoch
sempre ultracinetici, spesso pi
creativi della media e molto attenti al mondo che li circonda,
pronti a rispondere o almeno a
lasciarsi interpellare dagli interrogativi che provengono dai loro
fratelli uomini. A ben vedere, sarebbe strano il contrario; in fondo vita, vita in abbondanza
esattamente la ricompensa promessa ai suoi da Ges. E ci che
vive, per definizione, si muove,
anche nella cella di un monastero
di clausura o fra le quattro mura
di un eremo sperduto su una
montagna (Teresa di Lisieux, patrona delle missioni, docet).
Ma torniamo allintervista dedicata al sacerdote madrileno che
ha studiato a New York, Vienna,
Praga, Roma, ha viaggiato dal
Sahara allHimalaya, stato missionario in Honduras ed stato
nominato da Papa Bergoglio consultore del Pontificio consiglio
della cultura. Nipote dello scrittore Eugenio dOrs, don Pablo
anche autore di una decina tra
romanzi e saggi. Nel 2012 ha
pubblicato Biografia del silenzio,
sulla meditazione tema, e pratica, in grande rispolvero anche tra
di MARCELLO FILOTEI
Dare lOscar per la colonna sonora
di Star Wars a Puccini forse sarebbe stato eccessivo, per un ringraziamento si poteva fare. Magari
John Williams non lo sapeva, ma il
tema principale di una delle sue colonne sonore pi riuscite, quella
della saga della quale da poco
uscito il settimo episodio, molto
simile al finale dellintermezzo della
Manon Lescaut.
Pu succedere che a un compositore, tenuto a conoscere il lavoro
dei suoi colleghi, restino nella mente lacerti di melodia. Del resto un
buon musicista prende spunto dalle
idee di chi lo ha preceduto per elaborare qualcosa di originale. E
quando si chiamati in continuazione a stendere sottofondi musicali
per film dei quali il successo planetario garantito ancora prima
delluscita nelle sale, Verdi, Puccini,
Rossini e diversi altri possono tornare alla mente pi facilmente, consciamente o meno. Ma se usare il
brindisi della Traviata per una scena ambientata in un bar potrebbe
risultare ridondante, un temino secondario, magari appena accennato
pu sfuggire pi facilmente. Al
compositore e allascoltatore. Anche
il melomane pi incallito si pu distrarre per un attimo, poi si sa che
Suozzo e Stinchelli de la Barcaccia di Radio3 se nessuno sta cantando abbassano un po il livello
dellattenzione, o non ascoltano
Hollywood party e non hanno
dimestichezza con le musiche dei
film.
Il tema principale
di uno dei film pi visti della
veramente molto simile
al finale dellintermezzo
della Manon Lescaut
Forse per questo nessuno ha segnalato a John Williams la forte somiglianza con un tema che Puccini
us per pochi secondi, con modalit molto poco guerresca e con funzione di ponte tra una scena e laltra dellopera. Il genio di Lucca sarebbe morto nel 1924, non troppi
decenni prima del 1977, quando arriv nei cinema il primo dei tre film
che formano la cosiddetta trilogia
originale della saga creata da George Lucas.
Il problema che le code musicali spesso passano inosservate. E
forse passata inosservata anche a
Williams. Sicuramente lavr ascoltata, poi inconsciamente sar riemersa nel momento del bisogno.
Pu succedere, per in questi casi
meglio avere un amico melomane
che te lo segnali. Ma Williams
uomo donore, per usare le parole
di qualcuno che non vale la pena di
nominare per cos poco. Non si
pu ridurre il lavoro del direttore
dorchestra e compositore statunitense a quello di un oscuro copista
di melodie. Non cos. Per la storia della musica la conosce molto
bene. Del resto un artista da chi
dovrebbe imparare se non dai suoi
predecessori?
Certo che The Dune Sea of Tatooine (quarto episodio della saga) assomiglia proprio tanto allintroduzione della seconda parte de Le Sacre du printemps di Igor Stravinskij,
intitolata Il sacrificio. Pu succedere, per un po pi raro quando anche lorchestrazione simile.
Le Sacre stato scritto nel periodo
tra il 1911 e il 1913, a ridosso della
prima guerra mondiale, cos come I
Pianeti del compositore inglese Gustav Holst, che termin la sua fatica
nel 1916 per vedere eseguita solo
nel 1918 la sua suite per grande orchestra in sette movimenti. Si tratta, come dice il titolo, di pezzi che
descrivono il carattere di vari pianeti. Ovviamente Mars, The Bringer
Of War, il primo della serie, ha un
pagina 5
La forza
di arrendersi
spiega lautore ma il santo
non un essere perfetto: uno
che ha avuto esperienza della
schiavit e se ne liberato. Di
fronte alle avversit normalmente
scappiamo. Africa ha il coraggio
di non fuggire dalla sofferenza: la
guarda in faccia e la attraversa.
un percorso di redenzione. Redimere vuol dire cambiare di segno:
ci che era negativit si trasforma
in opportunit di crescita. Il male
non va rimosso, ma mutato di segno. questo il significato della
storia di Africa, e in fondo il nocciolo stesso del messaggio cristiano. La
protagonista si curata con attenzione e ha
desiderato fino allultimo vivere, ma quando
si
resa
conto
dellavanzare
della
malattia ha saputo abbandonarsi
serenamente a Dio, offrire
la sua vita, per usare
una terminologia tipicamente cristiana, certa della positivit ultima di ogni aspetto
dellesistenza,
anche
del dolore.
Arrendersi unarte che cozza contro la
mentalit contemporanea spiega dOrs .
Viviamo in una cultura della lotta, del battersi allo
stremo, ad ogni costo. Lidea di
consegnarci ci riesce assurda. Solo in una visione di fede acquista
senso.
Sendino si si mantiene fino
allultimo elegante. Nel decoro
dellabbigliamento, delle abitudini, dei gesti. Associamo lestetica a qualcosa di voluttuario, ma
morto lufficiale britannico David Balme che recuper la macchina usata dai nazisti per cifrare i messaggi
bordaggio dell'U-110. Lemp, nel frattempo, aveva ingiunto ai suoi uomini di abbandonare il sommergibile e, intuendo le
intenzioni del nemico, aveva ordinato di
distruggere o sabotare tutto ci che era
possibile: ma prima di ogni cosa e a tutti
i costi proprio Enigma. Ma il piano fall. Il Bulldog invi subito una squadra di
otto uomini al comando di Balme, che si
precipit, pistola in pugno, a bordo
dellU-110. Il sabotaggio fu dunque sventato e cos fu possibile recuperare Enigma, un avvenimento decisivo che The
Telegraph definisce game changer. Subito
dopo si misero alacremente allopera
con la massima riservatezza i crittoanalisti in Gran Bretagna, tra cui Alan Turing, operanti nellambito del sistema Ultra Secret. Infatti Baker Cresswell, dopo
aver ordinato allequipaggio di mantenere
il pi stretto riserbo, fece rientrare il Bulldog nella base inglese di Scapa Flow, con
le insegne di battaglia che indicavano laffondamento del sommergibile nemico (e
non la sua cattura), in modo da non far
sospettare che la macchina cifrante aveva
cambiato proprietario. Questa fu la ver-
Un eroe ma sconosciuto ai pi
scrive The Telegraph
Il suo coraggioso atto permise di ridurre
gli affondamenti delle navi alleate
E di sconfiggere i tedeschi
rebbe servito oltre un mese di lavoro persino a una vasta squadra di studiosi, Ma
uomini come Balme evidenzia The Telegraph permisero di giocare danticipo e quindi di ridurre drasticamente i
continui affondamenti delle navi alleate
nellAtlantico, contribuendo cos alla
sconfitta dei nazisti.
LOSSERVATORE ROMANO
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Mai odio
se c Dio
ROMA, 5. Riteniamo necessario ribadire con convinzione, alle nostre
comunit e a tutti gli uomini ricchi
di sensibilit e di sapienza, la necessit di proseguire il cammino di dialogo che ventanni fa abbiamo voluto iniziare: quanto scrivono congiuntamente il rabbino Giuseppe
Momigliano, presidente dellAssemblea dei rabbini dItalia, e monsignor Bruno Forte, arcivescovo di
Chieti-Vasto e presidente della
Commissione per lecumenismo e il
dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, nel messaggio di presentazione della ventesima giornata per lapprofondimento
e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Appuntamento tradizionalmente fissato al 17 gennaio, alla
vigilia della settimana di preghiera
per lunit dei cristiani. Una giornata che questanno, come noto, vivr il suo momento pi significativo
con la visita che Papa Francesco effettuer al Tempio maggiore e alla
comunit ebraica di Roma.
Al centro della riflessione c la
decima parola del Decalogo: Non
desidererai la casa del tuo prossimo.
Non desidererai la moglie del tuo
prossimo, n il suo schiavo n la sua
schiava, n il suo bue n il suo asino, n alcuna cosa che appartenga
al tuo prossimo. Questo comandamento divino spiegano il rabbino
Momigliano e larcivescovo Forte
ci insegna a purificare i nostri
desideri, a orientarli al disegno di
D io.
Nel messaggio si legge anche una
netta condanna di ogni atto di violenza e di terrorismo falsamente
compiuto in nome di Dio. Si sottolinea, infatti, come ormai viviamo
con angoscia gli eventi del presente,
che sono carichi di sofferenza e di
inquietanti prospettive per il futuro,
assistiamo sgomenti a gesti orrendi
che profanano il Nome dellEterno,
perpetrati con lignobile pretesa di
adempiere alla Sua volont. Il rabbino e il presule parlano di
unumanit smarrita che fa fatica
a concepire progetti per il futuro.
E aggiungono: In questa prospettiva, mentre rinnoviamo la nostra fedelt ai principi e ai precetti che,
con distinte peculiarit, caratterizzano le nostre fedi, sentiamo lurgente
necessit di ribadire la fiducia che,
proprio dal fecondo dialogo da noi
intrapreso, dalla ricerca di valori
morali e spirituali condivisi nei quali
Un cammino da proseguire
operare in sintonia, possa scaturire
una positiva testimonianza di fede,
una fede suscettibile di restituire
speranza e di rivolgere nuovamente i
cuori di molti verso lEterno, proprio perch ispira messaggi di vita e
di pace, una fede capace di arricchirci nellanima e di guidarci nelle
scelte per il nostro autentico bene,
gradite al Signore.
grande verit: molti di coloro che costituivano la Chiesa primitiva e che provenivano specificamente dal
mondo pagano, prima dellincontro con il Vangelo
non erano il popolo di Dio, che diventa tale con la
chiamata ricevuta. Un tempo essi non erano il suo popolo, ora invece sono il popolo di Dio. Un tempo essi
non avevano la sua misericordia, ora, invece, hanno ottenuto la misericordia di Dio. Un tempo essi non avevano la grazia di Dio, ora, invece, sono benedetti e
hanno la grazia di Dio. Infatti, Dio ci ha scelto,
senzaltro, non come privilegio, non perch noi siamo
cristiani degni, non perch ne abbiamo diritto. Certamente ci ha scelto per raggiungere uno scopo, che
appunto quello di annunziare a tutti le sue opere meravigliose. In tale prospettiva, si invitano anche le comunit cristiane a ricordare tutti i martiri cristiani
appartenenti alle diverse confessioni.
Missione
in Terra santa
La Missione Permanente di Osservazione della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni
Unite per lAlimentazione e lAgricoltura (F.A.O. - I.F.A.D. - P.A.M.) partecipa
con profonda commozione al dolore
della Signora Cristiana Pantanetti per la
perdita del caro padre
Signor
PAOLO PANTANETTI
e chiede al Signore di accoglierlo fra coloro che vivono eternamente alla Sua
presenza.
cit) sono molto soddisfacenti: Anche se, per alcuni, lidea di una vita religiosa ha solo sfiorato la
mente, vuol dire che le vocazioni ci
sono, ha commentato suor Nathalie Becquart, direttrice del Servizio
nazionale per levangelizzazione dei
giovani e per le vocazioni (organismo in seno alla Conferenza episcopale francese). I dati confermano
una tendenza che si osserva da
qualche anno: Durante i raduni
giovanili in cui abbiamo un nostro
stand, in media dal 30 al 4o per
cento dicono di essersi posti, un
giorno, la questione della vocazio-
quanto lincoraggiamento di un accompagnatore spirituale abbia contato nella loro vocazione e, una volta pronunciati i voti, per l85 per
cento tale aiuto risulta prezioso nella vita e nel ministero.
Come detto, lindagine analizza
la spiritualit dei giovani tra i 18 e i
40 anni, con unattenzione particolare a quelli tra i 18 e i 24 anni, et
decisiva per le vocazioni (let media dei professi 19 anni). Linchiesta mostra una ricerca spirituale
estremamente forte: il 55 per cento
considera probabile o certa
lesistenza di Dio. La categoria fra i
18 e i 24 anni risulta dunque come
la pi credente tra i francesi (38 per
cento in media). Il 25 per cento di
loro si dice credente e praticante,
cifra che si ritrova solo presso gli
ultrasessantacinquenni. Stessa cosa
per lappartenenza confessionale: il
62 per cento degli individui tra i 18
e i 24 anni si dice cattolico (lo
il 6o per cento dei francesi) e l11
per cento pratica regolarmente almeno due volte a settimana, dato
identico a quello dei loro nonni (8
per cento per linsieme dei francesi). un frutto della pastorale dei
giovani condotta da molti anni,
commenta soddisfatta Nathalie
Becquart, ricordando il ruolo svolto
dallinsegnamento cattolico, dalle
giornate mondiali della giovent,
dai raduni di Taiz, da ritiri spirituali e pellegrinaggi.
LOSSERVATORE ROMANO
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Vi racconto
il sinodo
Per continuare a camminare insieme, vescovo e popolo, senza lasciarsi condizionare dalle letture
parziali dei media, e per vivere nella concretezza della quotidianit
quanto il sinodo sulla famiglia ha
portato alla Chiesa. Con questo intento il vescovo di Albano Marcello
Semeraro padre sinodale e membro della speciale commissione incaricata di redigere la relazione finale ha dato alle stampe un fascicolo nel quale spiega alla sua comunit, con chiarezza e semplicit
di termini, i frutti del confronto che
i vescovi di tutto il mondo hanno
avuto lo scorso mese di ottobre nella loro quattordicesima assemblea
ordinaria. Un passaggio confidenziale, spiega nel testo, che porta
dalla relatio finalis a una sorta di
breve relatio pastoralis.
Nel segno
della famiglia
La famiglia sempre al centro
dellattenzione della Chiesa: da
Papa Francesco ai vescovi di
tutto il mondo, dalle associazioni di fedeli agli stessi sposi.
Lo stata in modo particolare
in questo anno appena trascorso, segnato in particolare
dallincontro mondiale delle famiglie a Filadelfia (22-27 settembre) e dallassemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi (425 ottobre) seguita a quella
straordinaria che si svolta dal
5 al 19 ottobre 2014. A questo
filo conduttore fa riferimento
lultimo numero del 2015 della
rivista quadrimestrale Familia
et Vita promossa dal Pontificio Consiglio per la famiglia.
La pubblicazione come spiega nelleditoriale padre Gianfranco Grieco, che con questo
numero conclude la sua direzione dopo 8 anni di servizio
come capo ufficio del dicastero
lega questi avvenimenti riproponendo una parte delle catechesi del mercoled che Papa
Francesco ha dedicato questanno al tema della famiglia e richiamando in particolare limportanza dellenciclica Evangelium vitae di Giovanni Paolo II,
di cui si celebrato il ventesimo anniversario. Non a caso,
ricorda padre Grieco, il dicastero fin dalla sua fondazione si
occupato anche degli argomenti pi scottanti che riguardano la vita umana, dal concepimento alla morte naturale.
Tre sfide
di JEAN-LOUIS TAURAN*
Nellanno appena trascorso il
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha dovuto svolgere la sua missione in un contesto ancora pi travagliato e drammatico. Penso agli attentati di Parigi, di gennaio e novembre scorsi, senza peraltro dimenticare altri
atti terroristici compiuti nel mondo quasi ogni giorno.
Non si pu negare che tale situazione rischi di pregiudicare la
credibilit del dialogo tra le religioni. Ma direi che pi si complica la situazione generale e diminuisce lottimismo, pi simpone
il dialogo da continuare o da
iniziare perch a questo non
c alternativa.
Nonostante tutto, il nostro dicastero ha potuto raccogliere, anche questanno, una serie di risultati incoraggianti. Ne ricordo alcuni fra gli altri. A cominciare
dalla traduzione in lingua farsi
del Catechismo della Chiesa cattolica, realizzata dallUniversit
delle religioni e denominazioni di
Qom e presentata in gennaio
presso la Pontificia universit
Gregoriana. Durante il 2015 si
svolta anche la riunione con il
Royal Institute for Inter-Faith
Studies, di Amman, in Giordania,
per preparare il quarto colloquio
che avr luogo a Roma, nel maggio 2016. E si lavorato in vista
del
quarto
Christian-Muslim
Summit, con la partecipazione di
cattolici ed episcopaliani, per la
parte cristiana, e di sunniti e sciiti, per la parte musulmana. Tale
importante evento avr luogo nel
dicembre 2016, a Teheran. Allini-
iniziative di pace, mutua comprensione e formazione allincontro con laltro. stata apprezzata,
per esempio, liniziativa United
Against Violence in the Name of
Religion, per la composita presenza di politici, autorit religiose
e intellettuali. Inoltre menzionerei le attivit per allentare le tensioni interreligiose in varie parti
del mondo, come nella Repubblica Centrafricana, Paese che Papa
Francesco ha di recente visitato
con coraggio. Come ho gi detto
nel discorso allinaugurazione del
Kaiciid, mio auspicio che non
si tralasci di proseguire sulla via
dellonest, visione e credibilit.
Si spera in un miglioramento
delle relazioni con luniversit al
Azhar del Cairo, con la creazione
di un clima di maggiore fiducia.
Sotto la guida di Papa Francesco, che gode di grande rispetto e
simpatia presso i musulmani e altri credenti, la Chiesa cerca di essere per lumanit dolente dei nostri tempi, segno e fattore di pace, unit e fraternit, in particolare attraverso un dialogo nella
verit e nella carit.
Abbiamo anche cercato di non
trascurare il dialogo con le altre
religioni. Alla fine del mese di
aprile, mi sono recato in Costa
dAvorio per meglio capire la natura della religione tradizionale
africana. Nella seconda met del
mese di maggio, a Washington,
ho incontrato gli induisti e i giainisti residenti negli Stati Uniti,
rispettivamente allo Shree Durga
Temple Campus, Fairfax Station,
nella diocesi di Arlington, in Virginia, e alla Jain Society of Metropolitan Washington, Silverspring, in Maryland. stata la
prima volta che, negli Stati Uniti,
con la cooperazione della Conferenza
episcopale
cattolica
(Usccb), i membri di queste religioni e i cattolici si sono incontrati. Sempre su ispirazione dei
vescovi statunitensi, si svolto al
centro Mariapoli di Castel Gandolfo un dialogo tra 45 responsabili buddisti e cattolici sul tema
Sofferenza, liberazione e fraternit.
Il 12 e il 13 febbraio, a Bodh
Gaya, in India, con la collaborazione dei vescovi del Paese e di
Religions for Peace, si svolto il
quinto colloquio buddista-cristiano, sul tema Buddisti e cristiani
insieme per promuovere la fraternit.
Il 6 giugno, il sotto-segretario
del dicastero, monsignor Indunil
Koditthuwakku, ha partecipato al
saggio di pace di tutte le religioni. Chiamando alla fraternit, esse permettono di guardare al futuro con meno perplessit e paura. Come cristiani, dobbiamo vivere la dimensione dellaccoglienza e del perdono, fattore di rinnovamento della societ, specialmente in questo anno della misericordia.
Il cosiddetto Stato islamico
, senzaltro, un problema geopolitico. LEuropa deve agire con
determinazione per garantire la
dignit delle persone, i diritti delle minoranze e il rispetto delle
convinzioni spirituali. Dalla situazione presente, cerchiamo di trarre lezioni per il futuro. Un islam
fedele alla sua vocazione pu far
scoprire a tutti, musulmani e non,
limportanza della preghiera e
della carit. Lincontro dei cristiani con altri credenti li invita ad
approfondire il bisogno di formarsi per essere in grado di rendere ragione della propria fede. I
musulmani, dal canto loro, possono scoprire la tenerezza di Dio,
che non solo giudice, ma anche
padre.
Nel dialogo con le altre religioni, ci che conta per prima cosa
non la cultura, ma lesperienza
di fede. Il dialogo interreligioso
unattivit prettamente spirituale.
I credenti non devono aver
paura gli uni degli altri, ma piuttosto essere tutti convinti che
possono dare speranza al mondo
e perci devono ritrovare i valori
comuni, capaci di trasformare le
societ di oggi. Dunque dobbiamo pregare: Il Signore ci faccia
crescere e sovrabbondare nellamore scambievole e verso tutti
(1 Tessalonicesi, 3, 12).
*Cardinale presidente
del Pontificio Consiglio
per il dialogo interreligioso