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One Year Of Love (Queen)

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Buon 2011 da Avis Villa dOgna


Che cos il successo? Ha avuto successo colui che ha voluto bene, ha riso spesso e amato molto. Chi si guadagnato la fiducia e lammirazione di persone intelligenti e lamore di bambini piccoli; chi ha trovato il proprio posto e ha portato a termine il proprio compito; chi ha lasciato il mondo meglio di come lha trovato, grazie ai fiori che ha coltivato, a una poesia completata, a unanima salvata. Ha avuto successo chi non stato mai avaro di riconoscenza e chi ha saputo apprezzare la bellezza della nostra terra e non ha mai mancato occasione di esprimerla; chi ha cercato sempre il meglio degli altri e ha dato il meglio di s; colui la cui vita stata unispirazione e il suo ricordo una benedizione. What is success? di Bessie Anderson Stanley "Studia il passato se vuoi prevedere il futuro". Confucio (551-479 a.C.), filosofo cinese. Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni. - Eleanor Roosevelt Non preoccuparti di cosa sta per fare qualcun altro. Il miglior modo per predire il futuro inventarlo. Alan Kay

Amore, salute, lavoro, fortuna: questi i classici temi trattati dagli oroscopi. Astrologia che ci predice il futuro. Largo dunque alle riviste con tanto di voti: quattro cuoricini per lamore, due stelline per la salute, lavoro tre cerchietti che rappresentano i pianeti e per la fortuna? Beh, qual miglior simbolo che possa rappresentare la fortuna? Ovvio, si opta sempre per il triangolino o il quadratino: il lato B sarebbe troppo volgare. Volete mettere? Sminuire quello che dicono gli astri? Giammai. Bisogna attendere dopo marzo poi lamore sboccer; dopo giugno sarete fortunati: wow ci sentiamo gi meglio. O forse peggio. Se gli astrologi ci danno una notizia cos un po gi ci

indispongono: cosa facciamo da qui a marzo o da qui a giugno? Non usciamo pi di casa? Scusate cari astrologi, ma cos ci girano i pianeti. E poi siamo in crisi: Roberto Giacobbo ci ha detto che secondo il calendario Maya mondo finisce nel 2012. Ora a noi i Maya stavano simpatici, ma da quando Giacobbo ci ha detto che avevano finito la carta per il calendario un po meno. Ci rimane solo il tempo per arrivare al 21 dicembre 2012. Cavolo ci volevano i Maya in combutta con Giacobbo per rovinarci la festa. E visto che il mondo finisce - lha detto Giacobbo che ha parlato direttamente con lo spirito dei Maya quando era a Rennesle-Chteau a parlare con i cavalieri dei templari - come Crazy Team ci diamo alla pazza gioia: abbia clonato la carta di credito di Giacobbo. Per tutti le Crazy Team Follie: grazie alla Credit Card Giacobbo i vostri acquisti saranno consegnati direttamente da Lancillotto. E con un piccolo contributo spese, avrete lonore di avere a cena a casa vostra Re Art e Ginevra. A che ora la fine del mondo? [brano di Ligabue - memorabile interpretazione del gruppo dei Rats - una reinterpretazione della famosa "It's the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)" dei R.E.M.]. Beh, le stelle i Maya e Giacobbo rispondono. Ah, naturalmente anche gli astrologi. Li avete osservati in tv? Un po di tempo fa si vestivano con abiti tipo i re magi, con turbante e sfera magica: era ovvio non credere a quello che dicevano in quanto si vestivano da carnevale a Natale. E se non era periodo natalizio, sembrava stessero recitando una (brutta) commedia. Ma attenti, oggi si sono trasformati: sono vestiti con un completo tutto bianco, camicia bianca, scarpe bianche calzini pure: sembrano San Pietro nella pubblicit del caff Lavazza o John Malkovich nella Nespresso di George Clooney. Fanno le previsioni ma in realt ti prendono in giro: ma nel 2011 state attenti alla salute. Bravo, come dire che una persona decide da un momento allaltro di stare male: che bella previsione. Sai ho preso linfluenza, se avessi ascoltato lastrologo e fossi stato pi attento linfluenza lavresti presa lo stesso. Oramai ci conoscete e conoscete il nostro perenne spirito goliardico. Da sempre gli astrologi ci fanno ridere. Cos come ci ha fatto ridere Luca Giurato (s ha giurato di dire tuttaltro che la verit) in una memorabile (ma anche no) presentazione: Abbiamo il grande piacere di avere in collegamento dalla sede di Trieste la professoressa Margherita Hack, dell'osservatorio astrologico. Giurato evidentemente aveva scambiato Marghetita Hack per una fattucchiera. Avete presente la luna nera? Da buoni Crazy Team ridemmo anche quando Giurato inaugur la rubrica televisiva figura da pirla: dopo un oroscopo present un astrofisico che gli fece notare che per ogni minuto di trasmissione in cui si parlava di astrologia, sarebbe stato corretto dedicare lo stesso tempo allastronomia. Il problema fu che questo accadde mentre stavamo guardando il televisore durante una donazione di aferesi: lapparecchiatura non la prese bene, non aveva senso dellumorismo e si vendic mettendosi a suonare. E Giurato fu degnamente vendicato dallapparecchiatura spiona ma il tutto avvenne tra lilarit generale.

Come abbiamo gi avuto modo di dire siamo Crazy, ma questa storia degli oroscopi ci lascia qualche dubbio. Siamo rimasti alle leggi di Keplero: ci bastano per descrivere i pianeti. Alla faccia degli astrologi, dei Maya tirati in ballo da Giacobbo Ora prima che i Maya ci querelino, se la notizia venisse confermata, ma io non ci credo, figurati se vero (parafrasando Roberto Benigni nella trasmissione Vieni via con me) noi siamo vogliamo toccare con mano. Siamo come san Tommaso. Anzi, siamo pi come Brad Pitt: visto che allavis il rosso ti dona anche noi vogliamo Angelina Jolie sul red carpet - il tappeto ro0sso - di New York come alla prima di The Tourist (nella prima del film galeotta fu la mano di Brad sul lato B di Angelina). Beh, se cos fosse il mondo potrebbe anche finire, che noi saremmo felici lo stesso. E non saremmo neppure pi arrabbiati con i Maya e con Giacobbo. Anche per il nuovo anno che lironia (e soprattutto lautoironia) ci accompagni nel meraviglioso cammino che i donatori di sangue decideranno di percorrere. A tutti auguriamo che i sogni che osate fare possano divenire realt. Auguriamo a tutti successo, come lo intese Bessie Anderson Stanley che alla risposta Cosa il successo? rispose con un poema di meno di cento parole. Come nostra consuetudine, anche per il 2011 come sottofondo ci sar la musica. Vi lasciamo dunque con il testo del brano A che ora la fine del mondo?- pubblicato nel 1994 da Ligabue ma ancora attualissimo e al video. Ma prima ci uniamo degli orchestrali dei Wiener Philharmoniker che dal Musikverein, oltre alle loro emozionanti interpretazione dei valzer di Strauss, augurano un Prosit Neujahr!. A che ora la fine del mondo? Ligabue Che or', scusa ma che or' Che non lo posso perdere l'ultimo spettacolo Fine del Mondo in Mondovisione, diretta da San Pietro per l'occasione La borsa sale, i maroni no, Ferri batte il record di autogol Le liste del Giudizio Universale saranno trasmesse dai telegiornali A reti unificate e poi sulla pagina 666 Prima per su Canale 9 ci sar il terzo Festival del dolore Con la finale dei casi umani meno meno umani che mai I puttanieri ci diano dentro, che l di l niente ciccia, niente

Niente ma tu giri pi leggero, bruciando le tue scorte di preservativi Fiorin fiorello, l'amore bello se ci sei tu A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo, che rete ? Destra, sinistra, su, gi, centro, fine del Mondo con palle in giramento Che chi fuori fuori e chi dentro dentro, e fuori TV non sei niente Ultimo appello per i merdaioli, finitevi la merce che di l non funziona Altro girone, altro regalo, niente caramelle per i leccaculo OK, il girone giusto, OK! A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo, che rete ? Che ora ? Che rete ? Che ora ? A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo, che rete ? Forse l di l mancher qualcosa: casa, chiesa, tele e cosa? Serial killers, serial politici, morti in diretta, i migliori casi clinici Cazzi vostri in onda, OK! A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo? A che ora la fine del Mondo, che rete ?

Admo con Canti di Natale da tutto il mondo al Teatro Gaetano Donizetti di Bergamo
Inno alla gioia (An die Freude tratto da Wikipedia)
O Freunde, nicht diese Tne! Sondern lat uns angenehmere anstimmen und freudenvollere. Freude! Freude! Freude, schner Gtterfunken Tochter aus Elysium, O amici, non questi suoni! ma intoniamone altri pi piacevoli, e pi gioiosi. Gioia! Gioia! Gioia, bella scintilla divina, figlia dell'Elisio,

Wir betreten feuertrunken, Himmlische, dein Heiligtum! Deine Zauber binden wieder Was die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brder, Wo dein sanfter Flgel weilt. Wem der groe Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein; Wer ein holdes Weib errungen, Mische seinen Jubel ein! Ja, wer auch nur eine Seele Sein nennt auf dem Erdenrund! Und wer's nie gekonnt, der stehle Weinend sich aus diesem Bund! Freude trinken alle Wesen An den Brsten der Natur; Alle Guten, alle Bsen Folgen ihrer Rosenspur. Ksse gab sie uns und Reben, Einen Freund, geprft im Tod; Wollust ward dem Wurm gegeben, Und der Cherub steht vor Gott. Froh, wie seine Sonnen fliegen Durch des Himmels prcht'gen Plan, Laufet, Brder, eure Bahn, Freudig, wie ein Held zum Siegen. Seid umschlungen, Millionen! Diesen Ku der ganzen Welt! Brder, ber'm Sternenzelt Mu ein lieber Vater wohnen. Ihr strzt nieder, Millionen? Ahnest du den Schpfer, Welt? Such' ihn ber'm Sternenzelt!

noi entriamo ebbri e frementi, celeste, nel tuo tempio. Il tuo fascino riunisce ci che la moda separ ogni uomo s'affratella dove la tua ala soave freme. L'uomo a cui la sorte benevola, concesse il dono di un amico, chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro! S, chi anche una sola anima possa dir sua nel mondo! Chi invece non c' riuscito, lasci piangente e furtivo questa compagnia! Gioia bevono tutti i viventi dai seni della natura; vanno i buoni e i malvagi sul sentiero suo di rose! Baci ci ha dato e uva, un amico, provato fino alla morte! La volutt fu concessa al verme, e il cherubino sta davanti a Dio! Lieti, come i suoi astri volano attraverso la volta splendida del cielo, percorrete, fratelli, la vostra strada, gioiosi, come un eroe verso la vittoria. Abbracciatevi, moltitudini! Questo bacio vada al mondo intero Fratelli, sopra il cielo stellato deve abitare un padre affettuoso. Vi inginocchiate, moltitudini? Intuisci il tuo creatore, mondo? Cercalo sopra il cielo stellato!

ber Sternen mu er wohnen.

Sopra le stelle deve abitare!

Tratto dalla Nona sinfonia in Re minore Inno alla gioia Op. 125 (movimento finale presto) di Ludwig van Beethoven S, oggi abbiamo deciso di aprire con Linno alla gioia" di Ludwig van Beethoven: proprio come il Concerto di Natale e di capodanno per la vita che Admo ha organizzato mercoled 5 gennaio 2011 presso il Teatro Donizetti. E parlando di Admo, non si pu non citare limpegno che ha profuso linstancabile Carmen Pugliese, coordinatrice Admo Valle Seriana e Valle di Scalve e che ha avuto "la cattiva idea" di essere amica del sempre pi pazzo Crazy Team. Il concerto ha proposto Canti di Natale da tutto il mondo (Christmas carols from the world) e non solo: oltre al brano di apertura di Beethoven, si passati ai canti di Natale tradizionali di varie parti del mondo (tra cui gli originalissimi brani provenienti dalle Filippine) per concludere il primo tempo con il famosissimo Radetky March del celeberrimo autore austriaco Johann Strauss padre. Il secondo tempo, ha proseguito a regalare emozioni, in un crescendo di brani: Da Handel con Rejoice, rejoice (tratto dal Messiah) si tornati alle note viennesi con il Frhlingsstimmen- o per meglio chiarire il pi pronunciabile Voci di Primavera di Johannn Strauss figlio, per passare allelegante Pomp and Circustance n. 1 opera 39 di Edward Elgar, si arrivati di nuovo ai brani tradizionali di Natale provenienti dai pi svariati paesi di questo posto meraviglioso che si chiama mondo (parafrasando il brano Mondo di Cesare Cremonini). Un emozione continua che non venuta meno anche nel brano concesso come bis: Hallelujah! tratto da Messiah di Handel. Ma il repertorio dice poco se non si citano i veri protagonisti del concerto: sul palco la Bergamo Musica Festival Gaetano Donizetti ha regalato note magiche alla serata insieme ai cori Canticum Novum (preparato dal M Erina Gambarini) e ancora dai cori Schola Cantorum Il flauto magico e Coro di voci bianche dellIstituto Superiore di Studi Musicali G. Donizetti (magistralmente preparati dal M Elisa Fumagalli). Solisti deccezione che non hanno mancato di far vivere una serata indimenticabile il soprano Ena Maria Aldecoa

(insegnante tra laltro di pianoforte allUniversity of Philippines di Manila), il soprano Justina Kim Gandolfi (nata a Busan in Corea del Sud, laureata alla Ewha University di Seoul e diplomata in canto al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano), il soprano Daria Masiero (una delle voci pucciniane pi quotate nel panorama lirico mondiale) e la voce possente del tenore Luca Bodini (interprete di numerose interpretazioni di opere verdiane e pucciniane in tourne internazionali). Last but not least (ultimo ma non meno importante) il Maestro Ruggero Barbieri (fondatore nel 1986 dellorchestra Citt di Bergamo dalla quale nata lattuale Orchestra Sinfonica G. Donizetti; fondatore e direttore artistico dellIntramuros Internazional Music Festival a Manila): oltre ad aver proposto il concerto a Carmen, come Crazy Team abbiamo avuto loccasione di apprezzare, scambiano alcune parole prima del concerto, la straordinaria umanit e umilt. Il numeroso pubblico che accorso al concerto ha potuto ammirare la straordinaria carica che il Maestro Barbieri nella direzione dei brani e la capacit di trasmettere tramite la musica sentimenti. L'iniziativa partita dalla tenacit di Carmen, dal connubio che lega i sentimenti universali della musica correlati con i sentimenti espressi dai donatori di midollo osseo. Il connubio musica e donazione, frutto di una meravigliosa liaison che lega i sentimenti espressi attraverso le splendide note della musica, con quelli dei donatori che in un gesto concreto, salvano delle vite. La musica da sempre il linguaggio che unisce le persone, un linguaggio universale proprio come i donatori di midollo osseo che, iscritti nei registri, in modo anonimo, gratuito e volontario, decidono di fare un gesto che oltrepassa i confini nazionali: il registro dei donatori crato a livello mondiale. Come la musica quindi, il buon cuore e i sentimenti dei donatori presenti in sala, hanno creato unatmosfera magica, nella quale il linguaggio unico in tutto il mondo e comprensibile da tutti stato come la donazione e la voglia di salvare in concreto delle vite, condiviso. Un unico cuore. Toccante stata allinizio della serata la lettera a Santa Lucia di un bambino malato di leucemia letta dalla presentatrice. Il concerto ha dimostrato che in concreto i sogni si possono realizzare. Il sogno di Carmen era quello di poter portare Admo nel tempio della musica della citt orobica: non poco stato limpegno profuso da Carmen, tanti sono stati gli incontri, le lettere scritte per cercare amici che potessero sostenere liniziativa. Ma il cuore di Admo, dei donatori e limpegno di Carmen nel diffondere la cultura della donazione, stato compreso e capito dai numerosi sponsor (inseriamo la brochure per non dimenticarne nessuno) che hanno reso possibile la serata. Preziosissime sono state la Provincia di Bergamo, il Comune di Bergamo in particolare lAssessorato alla Cultura e allo spettacolo e il Comune di Albino che hanno patrocinato il concerto: sono quelle che

vengono racchiuse come autorit ma Admo e i donatori vanno al di l delle ideologie politiche e hanno dimostrato che salvare una vita non ha colore politico. Come Crazy Team, abbiamo visto la tenacit di Carmen. Non pensavamo che organizzare un concerto simile richiedesse cos tanti sforzi e fatica. Lultimo mese passato in pratica col telefono in mano, la sera prima del concerto con la pianta del teatro per verificare, per lennesima volta, se era stato pensato a tutto, la disposizione dei posti a sedere e le varie mille incombenze che gravitano su un evento. Ma il teatro pieno, latmosfera che si respirata durante la serata, la musica che ha fatto dialogare diverse culture e lAdmo che ci fa capire che siamo tutti uguali e che dobbiamo fare di ogni persona il nostro prossimo, ha sicuramente cancellato la stanchezza di Carmen realizzando un sogno. E visto che si sogna, permetteteci di sognare alla grande. Beethoven universalmente riconosciuto come uno dei pi influenti musicisti e compositori della musica classica occidentale:e riferito come uno delle "tre B" (insieme a Bach e Brahms) che hanno consolidato questa tradizione. Pensando alle tre B, il sogno subito andato alle tre A - Admo, Aido e Avis come lo stesso cuore di questo meraviglioso posto che si chiama donazione. Perch insieme si pu fare molto. Nelle foto un regalo di Carmen che ci ha portato da Barcellona: il pullman che pubblicizza la donazione di sangue (naturalmente la foto, non lintero pullman dai concedeteci la battuta, visto che abbiamo parlato di inno alla gioia siamo come al solito goliardici). Lo slogan in catalano afferma: amb una vegada no n'hi ha prou ovvero con il tempo non basta. Quindi linvito: vine a donar sang ovvero vieni a donare sangue. Che dire Carmen, instancabile anche quando in ferie. Vi lasciamo, visto che abbiamo iniziato cos, con la sinfonia n. 9 (che include linno alla gioia) dei Berliner Philharmoniker diretti dal Maestro Herbert Von Karajan. Ma prima dellindimenticabile interpretazione del grandissimo maestro, alcuni video dei momenti salienti della sera. Partiamo con lintervista realizzata al Maestro Ruggero Barbieri. A seguire, per chi avesse avuto la sfortuna di perdersi lindimenticabile evento, vi portiamo virtualmente con noi al teatro Donizetti, proponendovi i video di tre brani (fra i tanti) eseguiti durante serata: Inno alla gioia Ludwig van Beethoven; Radetzky March Johann Strauss Sr.; Rejoice, rejoice from Messiah G. F. Handel. Buon ascolto.

Nella scorsa puntata: Il concerto di Natale e capodanno organizzato da Admo Lombardia con la collaborazione di Federica Albergoni Onlus svoltosi il 5 gennaio al Teatro Donizetti di Bergamo. To be continued...

Read more Siamo ben felici di proporvi alcuni video dei momenti salienti della sera. Partiamo con lintervista realizzata al Maestro Ruggero Barbieri. A seguire, per chi avesse avuto la sfortuna di perdersi lindimenticabile evento, vi portiamo virtualmente con noi al teatro Donizetti, proponendovi i video di tre brani (fra i tanti) eseguiti durante serata: Inno alla gioia L.udwig van Beethoven; Radetzky March Johann Strauss; Rejoice, rejoice from Messiah G. F. Handel. Buon ascolto.

1. Intervista al Maestro Ruggero Barbieri 2. Inno alla gioia L.udwig van Beethoven 3. Radetzky March Johann Strauss, Sr. 4. Rejoice, rejoice from Messiah G. F. Handel

Il Qr Code di Avis Villa dOgna (MyQrCode from Avis Villa dOgna)


Oltretutto [Henry Ford] fu inventore di una automobile (mai messa in commercio) interamente realizzata in canapa, quest'ultima utilizzata come suo unico carburante (raffinato dai semi della pianta). Unendo infatti passione per la natura ed indubbio fiuto per gli affari, limprenditore americano volle ad ogni costo che venisse realizzata una vettura che uscisse dalla terra. Per realizzare questo progetto impegn nella ricerca il fior fiore dei suoi ingegneri che, nel 1941, dopo 12 anni di ricerca diedero forma concreta alla pi ecologica delle automobili. Ma la novit non era unicamente questa: la Hemp Body Car era difatti alimentata con carburante ottenuto dalla canapa distillata, il cui impatto inquinante era pari a zero. Purtroppo, come in un film mal concepito, Henry Ford mor sei anni dopo e, nel 1955, la coltivazione della canapa venne proibita negli Usa. I re dellacciaio e del petrolio ripresero il controllo delle operazioni lasciando che questidea venisse dimenticata. Tratto da Wikipedia Henry Ford L'olio estratto dalla cannabis pu essere utilizzato in alcuni tipi di motore, in particolare i motori Diesel. Nel 1937 la Ford, e l'inglese Lotus negli anni del 2000, cre la Hemp-Car, in gran parte realizzata in canapa ed alimentata ad etanolo di canapa, un combustibile ecologico. Molti ritengono che la proclamazione di leggi proibizionistiche nei confronti della cannabis negli Stati Uniti prima della seconda guerra mondiale sia stata anche legata anche alla concorrenza tra la nascente industria chimico petrolifera e la possibilit di usare l'olio di questa pianta come combustibile. Questo

dimostrato anche dalla riduzione dei prezzi del petrolio al 50% operata proprio per fare concorrenza all'olio combustibile naturale, prezzo su cui si sono innestati i vari rialzi che hanno portato all'odierna offerta. Tratto da Wikipedia Cannabis Combustibile C' vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti. Henry Ford Mettersi insieme un inizio, rimanere insieme un progresso, lavorare insieme un successo. Henry Ford Solo chi non osa non sbaglia. Henry Ford

(Dalla regia. Prego parta la musica: Cos parl Zarathustra, Op. 30 - titolo originale Also sprach Zarathustra di Richard Strauss. Aspettate il primo suono dei timpani e poi partite con la frase). Speaker On Air: Ladies and gentlemen: il Qr Code di Avis Villa dOgna. S, oggi grazie a Niki e alle sue grandiose idee, abbiamo iniziato con gli effetti speciali. Con un brano che richiama subito alla mente il futuro, la tecnologia, la scienza e la fantascienza. Ma anche larte di 2001: Odissea nello spazio di Stanley Kubrick (ispirato al racconto La sentinella di Arthur C. Clarke) e del famosissimo brano di Richard Strauss (non centra nulla con gli Strauss celebri autori dei valzer Viennesi anche se nel film nello spazio c anche il valzer Sul bel Danubio Blu di Johann Strauss figlio) che riprendeva il libro Cos parl Zarathustra. Un libro per tutti e per nessuno (titolo originale Also sprach Zarathustra. Ein Buch fr Alle und Keinen) del filosofo tedesco Friedrich Nietzsche. Proprio il "Nice che dice" cantato da Zucchero (Fornaciari) nel 1989. Non meravigliatevi della presentazione, lidea di Niki la merita tutta. Oramai ci conoscete e sapete che siamo Crazy, ma Niki questa volta si superato: non nascondiamo che anche noi che lo conosciamo, siamo rimasti meravigliati. Niki ci ha scritto semplicemente unemail. Oggetto: Qr code. Testo: Avis Villa dOgna ce lha. Allegato: Avis Villa QR Code. Png. Tutto qui come se fosse la cosa pi semplice del mondo.

Semplice

no?

Mica

tanto,

non

vi

preoccupate lo stesso accaduto anche al resto deal Crazy Team. E allora, come noi, procediamo con calma ripercorrendo la prima cosa che abbiamo fatto. Siamo andati su Wikipedia per capire esattamente cosa sia il codice QR (appunto il Qr code). Da wikipedia abbiamo appreso che un codice a barre bidimensionale (o codice 2D) a matrice, composto da moduli neri disposti all'interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici. Il nome QR l'acronimo dell'inglese quick response (risposta rapida), in virt del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto. Vi lasciamo a Wikipedia per esaminare le interessantissime curiosit e approfondimenti. Qui ci basta dire che in pratica il codice QR un evoluzione del codice a barre (il classico codice che c un po ovunque, per esempio sui prodotti dei supermercati) che memorizza moltissime informazioni. Come ben descrive Wikipedia queste informazioni possono essere lette, tramite un programma, dal computer, dai telefoni cellulari e dagli smartphone. Un codice che proviene dal Giappone e che si sta diffondendo in occidente. Come funziona? Il codice viene inserito in pannelli informativi, o pi semplicemente in manifesti. Basta puntare il telefono cellulare sul codice e scattare una foto. I telefoni cellulari e gli smartphone sono dotati di un programma che recepisce le info che contiene il codice e vi invia (o in altre parole vi collega) a quello che il codice a barre vuole trasmettere. Sembra complicato ma se ci pensate si apre un nuovo mondo. In un museo per esempio, basta avere il codice e potrete avere tutte le informazioni sullopera darte che state visionando. Un manifesto potr darvi informazioni (magari per approfondimenti) con il codice Qr. Che dire parafrasando in una libera interpretazione di S viaggiare di Lucio Battisti: Quel gran genio del mio amico (sottinteso Niki) con un computer in mano fa miracoli. Vista la grandiosa idea, noi abbiamo pensato di far apparire Angelina Jolie, magari in 3D, ma non (ancora) possibile. E poi visto che lidea di Niki, a lui spetta la scelta. Abbiamo quindi chiesto a Niki cosa inserire oltre al Qr code. Beh, a me piace lattrice Katie Holmes (la compagna di Tom Cruise), ci ha risposto. Sapete una cosa? Niki in fatto di computer semplicemente geniale ma in fatto di attrici. Ne abbiamo avuto una prova: abbiamo

cercato una foto di Katie Holmes da inserire sul sito in joomla ma ci continua ad uscire Error 90.60.90: beauty not enough (Errore 90.60.90: la bellezza non basta). Che ci volete fare, questi programmi sono sempre pi intelligenti, hanno prestazioni elevate ma sono di altrettante pretese. E questi programmi sono vieppi vendicativi: Joomla per esempio non ci ha ancora perdonato di aver caricato nei media la foto di Camilla Parker Bowles. In effetti ha ragione: ci ha detto offeso che potevamo caricare al posto di Camilla, la foto di Kate Middleton, che si accontenta tra latro dei regali riciclati (lanello di fidanzamento era quello di Diana). Che dire, sono veramente evoluti: se il principe William ha lanciato la moda del regalo riciclato, perch non seguire la mode e riciclare i regali anche noi? Ritornando al Qr Coide (non proprio), qui chiamiamo in nostro aiuto la logica. Partiamo quindi dallautobus che promuove la donazione di sangue (quello fotografato da Carmen a Barcellona con lo slogan in catalano : amb una vegada no n'hi ha prou ovvero con il tempo non basta e linvito vine a donar sang ovvero vieni a donare sangue), un po come il Qr Code Avis Villa dOgna. allautobus Pensando (pieno di

catalane), non possiamo fare a meno di pensare allo schoolbus. E pensando allo schoolbus che stata la casa di Olivia Wilde ( il nome darte di Olivia Jane Cockburn la bellissima attrice che interpreta la dottoressa Tredici nel telefilm Dr. House) ci venuta in mente lintervista che Olivia ha realizzato al David Letterman Show. Come emerge dallintervista dellanchorman David Letterman, Olivia viveva con un principe (non ricco) su uno scuolabus a Venezia (Venice) in California. Orbene, visto che anche noi non siamo ricchi, significa che una possibilit c. Va beh, una su 3.000.000.000, ma almeno una probabilit c. Olivia nellintervista afferma: E un po come essere adottati da Brad e Angelina, quindi volete mettere anche laffinit? Per questo abbiamo pensato di partire per conquistare lAmerica o meglio Olivia Wilde. Ci mancava lo

schoolbus e il titolo nobiliare. A questo abbiamo provveduto grazie alla Giacobbo Credit Card (la carta di credito di Roberto Giacobbo): siamo andati direttamente a Rennes-le-Chteau e ci siamo fatti dare linvestitura di cavalieri della foll(i)a direttamente dagli amici di Giacobbo, i cavalieri dei templari appunto. Poi siamo andati a Barcellona e abbiamo acquistato lautobs escolar (ovvero lo schoolbus) e adesso siamo sbarcati in America. E qui inizia il nostro Easy Rider: al posto delle Harley-Davidson del film del 1969, abbiamo il nostro pullman, ma visto che non vogliamo inquinare (in onore della bella intuizione che ebbe nel 1937 Henry Ford nel realizzare una vettura che avesse come propellente un carburante alternativo con zero emissioni inquinanti. E si era nel 1937 Ogni riferimento "puramente casuale") facciamo trainare il pullman da sei cavalli presi a prestito dai cavalieri dei templari. (Ah Niki, lo hai detto tu ai templari che gli abbiamo preso a prestito noi i cavalli? Dopo se tutto va bene con Olivia - glieli restituiamo. Come ti sei dimenticato di dirglielo? Allora capiamo perch si sbracciavano tanto quando siamo salpati. Probabilmente non volevano solo salutarci...). Adesso che siamo on the road come in Easy Rider, largo quindi al schoolbus trainato dai cavalli. Perch come nel film, il Crazy Team Born To Be Wild (Nato per essere selvaggio) . O meglio Born to be (with Olivia) Wild(e) (nati per essere con Olivia Wilde).

27 gennaio: giorno della memoria. Il programma di eugenetica Aktion T4. Ausmerzen - Vite indegne di essere vissute
La storia serve per chi cera per ricordare, per chi non cera per sapere. Chi non conosce la verit uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia, un delinquente (Da Vita di Galileo di Bertolt Brecht) La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male. (Da La montagna incantata di Thomas Mann) Testo tratto dalla presentazione di "Ausmerzen - Vite indegne di essere vissute" di Marco Paolini Ogni volta che qualcuno mi racconta una storia con le divise lucide gli stivali e della fascia delle SS, ho poca voglia di ascoltare e di guardare. Mi sembra scontato. Mi sembra che stato raccontato in maniera straordinaria molte volte: certamente anche la mia reazione davanti ad una giornata della memoria di rassegnazione. Perch mettiamo dei santi laici nel calendario e facciamo lacquisto di indulgenze per il paradiso. Perch cos la nostra coscienza apposto. Ho unidea della memoria come di uno zainetto leggero

da mettersi in spalla in cui uno decide cosa ci porta. Non che ci sono i fondamentali nella memoria. La mia generazione, in Italia per esempio, mette nello zaino delle generazioni successive una serie di fallimenti. Io sono responsabile del fatto che non abbiamo chiuso la vicenda di Piazza Fontana trentanni dopo. Io sono responsabile di come si chiusa la vicenda di Ustica. Io sono responsabile dei dubbi sulla strage di Bologna che permangono in una serie di persone per bene e che impediscono di raccontare quella storia in maniera compiuta alle generazioni successive. Io non mi voglio rassegnare ad un Paese che lascia dietro di s, delle tracce cos torbide che non riesce probabilmente a fornire a chi viene dopo una memoria condivisa. Quindi, al di l di quello che penso sulle storie del mio Paese, fare esercizio di memoria in Italia, particolarmente difficile per lassenza di storia. Storia giudiziaria, storia condivisa intendo, storia sulla quale ci siano dei punti che non discutiamo. Che fanno da patrimonio comune. Che senso ha, partendo da questi presupposti, per me fare un esercizio di memoria? Credo che questo racconto, che non riguarda direttamente il nostro Paese, non sia unoperazione archeologica, non sia una chicca da storici, il racconto di una nicchia di olocausto che ancora non abbastanza raccontata. E cos invece perch dello sterminio dei disabili compiuto tra il 1939 e il 1945, non si parla quasi mai neanche nella giornata della memoria. Se ne parla ai convegni, ne parlano gli psichiatri, ne parlano le famiglie e le associazioni che si occupano di questo. Ma per noi, se per esempio cito un luogo che si chiama Hadamar, un luogo che si chiama Grafeneck, un luogo che si chiama Kaufbeuren A parte la lingua difficile, a parte il fatto che magari lo dir male, questi posti non ci dicono niente perch non sono i luoghi della nostra memoria condivisa sullolocausto, perch se dicessi Mauthausen e Auschwitz sappiamo cosa c dietro questi nomi perch hanno acquistato un significato. Invece io racconto la storia di posti pi piccoli. Racconto la storia di ospedali di vario tipo nei quali da un certo punto in poi, i medici hanno ucciso i pazienti. I medici Questa non una storia di sterminio fatta dai militari. Questa una storia di come stato possibile da un certo punto in poi, capovolgere se volete, il ruolo di una categoria a cui incaricato di prendersi cura delle persone. riguarda Ma le non famiglie riguarda che evidentemente soltanto i medici: consegnarono i loro famigliari per ricevere un trattamento. Riguarda quindi unidea che vista adesso semplicemente mostruosa ma raccontata seguendone i passaggi apparentemente piccoli, diventa uno

slittamento, se volete verso il male - se volete usare questa parola - ma in cui il male fatto da gente per bene. E cosa la gente per bene in grado di fare autoconvincendosi o semplicemente tacendo, o semplicemente sopportando, o semplicemente lasciando passare, o semplicemente distraendosi Cosa la gente per bene in grado di fare mostruoso nella prospettiva storica, ma pone delle domande che non riguardano soltanto la Germania degli anni 30, ma qualsiasi societ sotto pressione. Lungi da me voler fare, io, delle analogie, di voler fare dei determinismi su rapporto per esempio tra una crisi economica e le soluzioni che si adottano in un Paese per affrontarla. La Germania dopo la crisi del 29 un Paese che non ce la fa pi ed anche nellonda della crisi del 1929 che certe idee su chi mangia a sbafo diventano pi plausibili. Pi sopportabili. Chi mangia a sbafo, non pu mangiare la razione di chi invece un cittadino che produce. Chi mangia a sbafo musslose essen (deve mangiare di meno n.d.a.) parola esattamente mutuata dal linguaggio dagli eugenisti e poi da coloro che sostengono queste idee sulla necessit di sradicare la parte cattiva della societ cio di togliere allinizio la possibilit di perpetuare una razza infetta infetta dallalcolismo, infetta dalla tubercolosi, infetta dalla malattia mentale, infetta dalla deformit fisica. La sterilizzazione di queste persone non venne fatta soltanto nella Germania nazista, ma anche nei civili Stati Uniti dAmerica, nella Svezia, nella Danimarca, in Giappone fino a pochissimi anni fa, e in molti altri paesi (in Svizzera suggeriscono in sala n.d.a.), in Svizzera e in molti altri Paesi. Questo pensiero frutto di una scienza che ha avuto seguaci in varie tradizioni non solo europee. Nella Germania degli anni 30 si fa un passo in pi: ci che nel mondo anglosassone sradicare la malattia, ed unossessione quelle di bloccare la catena ereditaria e quindi di sterilizzare. Sterilizzare grandi numeri di persone soprattutto donne, bloccare qualcosa che altrimenti si ripropone. Nella Germania questo viene fatto, viene fatto pi che in ogni altro paese e viene fatto in fretta con unefficienza straordinaria da un governo che mette tra le priorit dei suoi cento giorni, quello di ridurre le bocche da sfamare inutili. Questa operazione di sterilizzazione di massa, improvvisamente, in un tempo brevissimo, viene interrotta. Perch troppo lenta. Perch una volta accettato quello scalino che si pu fare quella cosa, ad un certo punto c unaltra soluzione. Perch anche se sono sterilizzati continuano a mangiare, almeno per la loro vita inutile. Lespressione corretta vite indegne di essere vissute. Ed il titolo di un libro del 1920 (agli inizi degli anni venti il movimento eugenetico tedesco svilupp un'ala radicale guidata da Alfred Hoche e Karl Binding espressa nel libro Die Freigabe der Vernichtung lebensunwerten Lebens- Il permesso di annientare vite indegne di vita n.d.a. fonte Wikipedia) in cui questo pensiero viene formulato, non certo praticato, ci vuole un po di tempo. Per passare dalle idee alla pratica ci vuole sempre un po di tempo, bisogna familiarizzarsi con le idee nuove. Io racconto come ci si pu familiarizzare con questa idea. E come poi, quando questa idea di eutanasia diventa possibile, come si possa applicare a tutti quelli che stanno fuori dai parametri. Questi parametri sono qualcosa che si forma e che diventa riconoscibile: se prima si timidi nellimmaginare questa cosa, poi i parametri diventano precisi. Ed sulla base di questo che poi si creano delle categorie.

Questo progetto, articolato da una societ a partecipazione statale, chiamata T4 dal nome di un ufficio situato in una strada che si chiama Tiergartenstrasse strada dello zoo, strada del giardino degli animali (Tiergartenstrasse 4, abbreviato in T4, era l'indirizzo del quartiere Tiergarten di Berlino dove era situato il quartier generale dalla Gemeinntzige Stiftung fr Heil und Anstaltspflege, l'ente pubblico per la salute e l'assistenza sociale n.d.a. fonte Wikipedia). Un ufficio separato quindi dagli organi governativi della Germania. Un ufficio creato per la buona volont di un gruppo di rampanti funzionari trentenni in carriera che avevano la tessera di un partito che aveva fatto spoils system e che quindi avevano la dinamicit, la forza, gli strumenti per maneggiare del denaro pubblico per risolvere un problema: il problema della riduzione del costo del bilancio dello Stato. Era un obbiettivo drastico da perseguirsi attraverso delle strategie molto prudenti. Per cui questo ruolo pubblico di riduzione di bilancio, viene appaltato ad una societ parastatale a partecipazione statale, con un finanziamento statale, ma che agisce da un indirizzo diverso da quello dello Stato, in questa strada dei giardini, dove quattro psichiatri, trenta medici, collegati ad una macchina che capillarmente arriva ad ogni ospedale di quella nazione, scheda tutti quelli che in qualche modo i medici indicano come persone fuori dai parametri. Una volta raccolte le liste, si comincia ad ammazzarli. Si comincia coi bambini. Perch sembra strano, ma pi facile. Nelle relazioni probabile che il bambino non abbia fatto in tempo a maturare un peso nella societ e delle relazioni affettive. Naturalmente nessuno dice a questa gente che si ammazzano i bambini o i matti. La comunicazione ufficiale quella che si son trovate le cure, forse, per le malattie incurabili. E questo il grande inganno. Tenete conto dellavanzamento rapido della medicina in quegli anni. Tenete conto della difficolt di chi vive con un famigliare con handicap fisico o psichico. E tenete conto dellenorme penetrazione di una macchina come quella della medicina. Io non conosco nessuno che possa entrare nelle case come un medico di famiglia. Se vengono due in divisa a bussare alla mia porta, a chiedermi di consegnargli il figlio, forse ci penso. Ma se a farlo il mio medico di famiglia Come possibile che una societ civile, con un apparato di pubblica assistenza tra i pi forti - perch il Welfare della Germania in quegli anni era capillare quindi la qualit del servizio e lampiezza del servizio per quegli anni era tra le maggiori del mondo e anche la ricerca medico-scientifica piena la letteratura medica di nomi tedeschi perch in quegli anni, in alcune branchie soprattutto quella una medicina dielite, avanzata - , come pu tutta questa scienza non produrre coscienza? Come succede questa separazione tra varie parti del pensiero? Io credo che questo non riguardi le storie delle fasce con le svastiche e basta. Io credo che questo non riguardi dei criminali di guerra e basta.

Questa storia, in qualche modo, costringe ad affrontare quello che, con le parole moto semplici e profonde, Hannah Arendt.chiam La banalit del male. Non ho avuto bisogno di citare, un racconto non sopporta citazioni, in un teatro meglio non vestirsi di parole troppo grosse. Abbiamo usato parole pi semplici, parole costruite sulla base di documentazioni raccolte da medici e psichiatri tedeschi che a partire da un certo punto in poi, hanno avuto il coraggio di aprire gli armadi della vergogna, di riflettere sul ruolo che avevano affrontato. E stata una riflessione dolorosa Per non solo quello: le poche volte in cui questo racconto mi capitato di farlo perch fresco, giovane, lho fatto pi che volentieri per prepararmi a questa serata in luoghi piccoli, a volte i teatri ma spesso fuori dai teatri le persone alla fine non mi facevano delle domande sulla Germania degli anni 30 - io non avevo risposte da dare a loro -, ma le domande si trasformavano in preoccupazioni di chi vede slittare la qualit di quello che sta facendo Parlo di insegnanti, parlo di medici, parlo di psichiatri, parlo di italiani che sentono di non riuscire a dare un nome ad un piano inclinato nel quale per sentono di non dare tutto s stessi, di essere in qualche maniera rassegnati a dover chiudere uno, o forse tutte e due, gli occhi su certe cose. No, non tutti lo fanno, ma il problema che drammatico che tutti sanno perch succedono queste cose Solo che la spiegazione apparentemente oggettiva: non sembra che si possa fare in un altro modo perch non sembra che ci siano i mezzi per fare in un altro modo. Sembra cio che stiamo incorporando il fatto che cera un et delloro dietro di noi in cui quelle cose si potevano fare e mano a mano che passa il tempo ci allontaniamo da quellet delloro e dobbiamo fare con quel che c. Ma erano i greci che pensavano cos! Erano i greci che avevano dietro di s un mondo di questo tipo E incredibile che oggi un popolo senza mettersi daccordo, acquisti una visione filosofica del mondo cos unitaria e cos omogenea e al tempo stesso cos preoccupata, senza una risposta. Cosa fa il teatro in questi casi? Intanto non pu gridare, non pu dire cosa bisogna fare: un attore che si prende il ruolo di dire che cosa fare, nel mio caso un bel ignorante. Io questa storia poi, non la conosco pi di voi, non sono uno psichiatra. Mio fratello Mario lui qui e lui mi ha messo davanti questa storia pi di una volta perch il suo lavoro stare a contatto con la disabilit. E sul campo da tanti anni, come formatore da qualche anno in meno, e in qualche modo questa storia lo ha attraversato. Qualche anno fa avevamo provato a fare un documentario su questa storia e eravamo andati a parlare con uno psichiatra tedesco che si chiama Von Cranach (Michael von Cranach - n..d.a.) che diventato direttore dellospedale psichiatrico di Kaufbeuren di cui io racconto la storia. Uno dei tanti ospedali psichiatrici, non un campo di concentramento, un ospedale psichiatrico in cui successo qualcosa di spaventoso. Non diverso da

ci che accaduto negli altri ospedali psichiatrici. Semplicemente in questo, attraverso Von Cranach e attraverso altre cose, abbiamo trovato gli elementi di una storia. Poi labbiamo collegata ad altri. E labbiamo collegato a ci che una donna, che si chiamava Alice Ricciardi, Alice Ricciardi Von Platen tedesca sposata italiana, medico di famiglia ma anche psicoterapeuta. Questa donna medico di campagna giovanissima nel 46-47 viene incaricata dallordine dei medici di fare da testimone, per lordine dei medici, al processo di Norimberga non quello grosso ma quello piccolo: quello per i medici. Accanto ai criminali di guerra, in unaltra aula di tribunale si processano i dottori e lei prende nota di queste cose. Poi le consegna allordine dei medici per pubblicarle, ma lordine dei medici non ne pu pi di questa storie Non interessa a nessuno. Esce il libretto e non se lo fila nessuno (Da Wikipedia . Il nazismo e l'eutanasia dei malati di mente libro pubblicato nel 2000. Il libro riporta, in lingua italiana, la documentazione che nel 1946 la commissione, presieduta da Alexander Mitscherlich, dell'Ordine dei Medici rifer sul processo. Gli imputati erano alcuni medici dei campi di concentramento accusati di aver fatto esperimenti sui prigionieri, e i medici e i funzionari coinvolti nel cosiddetto programma di eutanasia che Hitler aveva lanciato per sterminare i malati di mente). Il libro di Alice Ricciardi Von Platen scritto nel 1947, diventa importante per la generazione de Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino (di Christiane Vera Felscherinow meglio nota con lo pseudonimo di Christiane F.). Forse improprio chiamarli cos, ma la strada da cui questa storia partita di chiamava "Tiergartenstrasse. Allora io raccontando penso ad unatra generazione di ragazzi tedeschi che sono quelli che hanno il coraggio di fare i conti con la storia dei padri, fino in fondo, senza lalibi di dire che noi eravamo un po meglio. Loro non possono dirlo, loro erano i peggiori. Non hanno la possibilit di accettare la storia dei genitori che noi non eravamo cos cattivi come loro. E quindi ci fanno i conti. E i tedeschi che io ho conosciuto, su questa cosa, portano un senso di colpa mostruoso. che non gli impedisce di vivere ma che gli d una coscienza di che cosa si pu fare di male. Alice Ricciardi Von Platen, ha scritto questo libro (Il nazismo e l'eutanasia dei malati di mente). Mario lha intervistata. E morta due anni fa (Da Wikipedia Alice Ricciardi Von Platen) un po allimprovviso: aveva 98 anni e unagenda piena di impegni fino a 105. Ci ha lasciato e chiuderemo la serata con una citazione sua. Testo tratto dal video Ausmerzen Le anticipazioni di Marco Paolini pubblicato sul sito di la7 Ma stavo parlando di manicomi di campagna, di manicomi di Baviera. Stavo parlando di un manicomio: Kaufbeuren. Eccoci sar cos come questo. Un manicomio di campagna dove la gente muore di fame e per quelli che non muoiono di fame? Eh, beh, per quelli che non muoiono di fame, si fanno le punture. Come nel caso di Ernst Lossa. Ernest Lossa: 1929-1944. Adesso ve ne parlo. (Paolini beve un bicchiere dacqua). Allora chi era questo bambino? Lossa uno zingaro bianco, gente che da cos tanto tempo mescolata alle popolazioni indigene che difficile distinguerli da noi.

Lossa appartiene a quel genere di famiglia che, come li chiamavano, Jenische (in inglese Yeniche people ovvero ibridi zingari n.d.a.), unetnia di zingari che per dovremmo conoscere perch il cognome Lossa, non tedesco, potrebbe essere italiano. Ci sono dei Lossa, dei Lozza nel nord Italia, in giro in diverse vallate. Comunque sia questo bambino era tedesco nel 1905 di sicuro perch il governo della Baviera nel 1905 fece uno zigeuner book, si dice cos, libro degli zingari non si inventa mai niente e dentro c il nome Lossa. Quindi lui era gi l. La sua storia: lui viene tolto alla famiglia, perch la sua famiglia evidentemente non corrisponde ai requisiti di chi deve avere la patria potest, e messo in un orfanotrofio. La sua madre di l a poco muore di tubercolosi, suo padre di l a poco muore di campo di sterminio e il giovane Lossa, orfano di entrambi i genitori , entra nella nostra storia quando una professoressa del kaiser Wilhelm institute che si chiama Hell, dottoressa Hell , va a visitarlo in orfanotrofio e fa questa diagnosi: Si tratta senza dubbio di psicopatico. E di buon cuore, ma totalmente privo di volont. Instabile. Mentalmente quasi normodotato, impulsivo per. A causa della sua impulsivit, probabilmente Lossa non potr mai pi migliorare in modo sostanziale tuttavia si dovr tentare, con una guida molto rigida, di agguerrire la sua volont perch non vada indietro. Dopo la scuola lo mandiamo in un istituto per insegnargli un mestiere: Lossa potrebbe essere produttivo. Per la dottoressa cambia idea, di l a poco: Questo giovane senza controllo un pericolo per tutti. Per questo deve essere rinchiuso (in manicomio). Non possibile sopportarlo in un normale istituto perch tutto lordinato lavoro di educazione di un intero gruppo, soffre della presenza di un ragazzo anormale o asociale per il quale non ci sono possibilit di successo educativo. Ma quante professoresse conosco io, che potrebbero applicare la stessa diagnosi a un terzo delle loro classi. Cosa fanno, li mandano in manicomio? Lossa va in manicomio perch non ha un insegnante di sostegno. Arriva e dove lo mettono? A Kaufbeuren. E l, c la dieta E. Diagnosi a Kaufbeuren, sul giovane Lossa arrivato: Vivace, inquieto, psicopatologie per non evidenti. Tra parentesi in una nota: ruba quello che pu. (Paolini allargando le braccia: rompiballe). Cos lo mandano a Irsee. Irsee la dpendance, il luogo dove non si vive a lungo. A Irsee: Ragazzo arrogante e sfacciato. Se ritiene di avere il predominio, tende alla ribellione. Con lui nessun trattamento decisivo. Capite? C proprio indicato: Nessun trattamento decisivo. Cio stiamo provando ma non ci riusciamo: lerba cattiva non muore mai. Se gli offri bont, la scambia per debolezza. Trenta giorni dopo: Facilmente irritabile, fa piccoli lavori, ma discontinuo. Centocinquanta giorni dopo: Dopo

un tentativo di dargli lavoro, Lossa ruba ancora. Riesce a prendere la chiave della cantina delle mele e d mele agli altri ammalati. Se dai mele agli altri ammalati, diventi popolare. Se dai mele a chi ha la dieta, gli rovini la dieta. Lossa, nel braccio della morte, dove si resiste al massimo nove settimane, resiste un anno e mezzo. E un problema. Gli infermieri si rifiutano di fargli le punture: lo conoscono troppo bene, divertente. Per ammazzare Lossa, viene chiamata dal reparto donne, uninfermiera, Pauline Kneissler: molto esperta, stata anche sul fronte Russo, dove ha partecipato, pare, allattivit degli squadroni gli angeli della morte specializzati nel fornire eutanasia ai soldati con ferite incurabili. Lossa muore il 9 agosto 44. Al processo su quanto accaduto a Kaufbeuren Irsee, testimonia uno degli infermieri, raccontando questo: Lossa era consapevole della morte innaturale che lo attendeva. Doveva aver visto pazienti che ricevevano pastiglie o iniezioni particolari. Sapeva di essere destinato a rimozione Di dover morire presto Nel pomeriggio del giorno prima di dover morire, mi regal una foto con dedica. Cera scritto: In memoria. La foto questa. Gli chiesi: Perch in memoria?. E lui rispose: Tanto io non vivo a lungo (Ich habe nicht mehr zu leben). Voglio morire quando sei di turno tu, cos mi metti bene nella bara. Per non ero in turno io: quando sono arrivato la mattina, Lossa non era nel suo letto. Era seduto a terra nella stanza dei bambini. Aveva il viso blu, la bava alla bocca e la pelle della bocca e del corpo sembravano borotalco da tanto erano squamate. Ho provato a parlargli ma non E morto nel pomeriggio. La diagnosi : broncopolmonite. Dovere delleugenetica, dovere delligiene razziale, devessere quello di occuparsi con sollecitudine delleliminazione di esseri umani moralmente inferiori, pi severa di quanto sia praticata oggi. Ausmerzen Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini

Un pazzo costa allo Stato quattro marchi al giorno, uno storpio 5,50. Un criminale 3,50 marchi. In molti casi un impiegato statale guadagna solo 3 marchi e cinquanta per ogni componente della sua famiglia al giorno. E un operaio meno di due. Secondo un calcolo approssimativo in Germania gli epilettici e i pazzi sono circa 300.000. Calcolare quanto costano complessivamente questi individui ha un costo medio di quattro marchi. Quanti prestiti di mille marchi alle coppie di giovani sposi si ricaverebbero allanno con questa somma? Cos si insegnava la matematica nella scuola del Reich. Ausmerzen Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini E stato calcolato che fino al primo settembre 1941 sono stati disinfettati 70.273 pazienti. Calcolando un costo giornaliero di 3,50 marchi, abbiamo fatto risparmiare 4.781.339,72 chili di pane, 19.754.325,27 chili di patate e poi marmellata, margarina,caff, orzo, zucchero, farina, carne, tabacco Lo chiamavano progetto T4: si trattava di concedere leutanasia a tutti quelli considerati mangiatori a spese dello stato Ausmerzen Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini

Non serve un attore per raccontare una storia cos e non serve un teatro. Per ci stiamo abituando, in Italia, ad aspettare che gente che fa il mio mestiere racconti delle storie per riportarle dentro la memoria. In questo caso non racconto neanche una storia italiana, racconto una storia che si svolge in Germania. Per la racconto a degli italiani oggi e so che quando la racconto, gli italiani cominciano a farsi delle domande che riguardano s stessi. E questa mi sembra una ragione sufficiente per chiamarvi a sedere in un piccolo teatro. Ci sono cento persone vicino a me, io le sento, ce n qualcun'altra anche attraverso la televisione. E sufficiente. E poi le persone che sono l a teatro, si mettono a parlare, a discutere tra di loro. E io credo che le stesse domande, forse quasi tutte, siano quelle che vi siete fatti guardando. Non tocca a me rispondere: io racconto una storia e questa mette in moto degli altri pensieri. La funzione di un attore non quella di dire cosa bisogna fare. La funzione di un attore credo quella di provocare delle domande, provocare delle teste. Farle accendere. E quello che provo a fare con questa storia. Ausmerzen E una storia che racconta leliminazione fisica di persone considerate vite indegne di essere vissute. E accaduto durante in nazismo e quindi, visto che ne hanno combinate di ogni sorta, e quelle persone eliminate nei campi di concentramento sono alcuni milioni, la storia di qualche centinaia di migliaia di persone morte nei manicomi, pu apparire minore. Per questa storia incominciata prima dellaltra, ed continuata dopo laltra. Dopo che tutto era apparentemente finito. Credo che raccontare come andata, serva a riflettere su che cosa della brava gente pu combinare quando perde, piano piano, quelle che sono delle coordinate di coscienza personale, civile, etica e quantaltro. Quando piano piano certi pensieri e certe cose cominciano ad avere cittadinanza, poi si scivola. Ausmerzen Vite indegne di essere vissute di Marco Paolini Su La7. Il 26 gennaio, alla vigilia della Giornata della Memoria, una serata dedicata agli orrori dell' eugenetica Cos i nazisti sterminavano i disabili Paolini: stragi rimosse, ormai se ne parla solo nei convegni scientifici In diretta Ausmerzen. Vite indegne di essere vissute andr in diretta da un ex ospedale psichiatrico Articolo di Franco Renato Corriere della Sera Gioved 13 gennaio 2011 (Pag. 53) Vi lasciamo con il brano "Un matto" di Fabrizio De Andr. Per non dimenticare... Un matto - Fabrizio De Andr (Dietro Ogni Scemo C' Un Villaggio) Tu prova ad avere un mondo nel cuore e non riesci ad esprimerlo con le parole, e la luce del giorno si divide la piazza tra un villaggio che ride e te, lo scemo, che passa,

e neppure la notte ti lascia da solo: gli altri sognan se stessi e tu sogni di loro E s, anche tu andresti a cercare le parole sicure per farti ascoltare: per stupire mezz'ora basta un libro di storia, io cercai di imparare la Treccani a memoria, e dopo maiale, Majakowsky, malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto. E senza sapere a chi dovessi la vita in un manicomio io l'ho restituita: qui sulla collina dormo malvolentieri eppure c' luce ormai nei miei pensieri, qui nella penombra ora invento parole ma rimpiango una luce, la luce del sole. Le mie ossa regalano ancora alla vita: le regalano ancora erba fiorita. Ma la vita rimasta nelle voci in sordina di chi ha perso lo scemo e lo piange in collina; di chi ancora bisbiglia con la stessa ironia "Una morte pietosa lo strapp alla pazzia".

La pizzata avis Villa dOgna: a lei il rosso (del pomodoro) dona


Amor, chha nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer s forte, che, come vedi, ancor non mabbandona. Dante Alighieri - Divina Commedia, Canto V, 103-106. Amor pu molto pi che n voi n io possiamo. (IV giornata) Amor, s'io posso uscir de' tuoi artigli, appena creder posso che alcun altro uncin pi mai mi pigli. (VI giornata, conclusione) Decameron - Giovanni Boccaccio

Regnano i sensi, et la ragion morta. (Voglia mi sprona, Amor mi guida et scorge) Canzoniere - Francesco Petrarca

Lo dobbiamo ammettere ci sono cose a cui non sappiamo resistere. Inutile nasconderci dietro ad un dito, come Crazy Team lo dobbiamo ahinoi confessare. Non ci possiamo fare nulla, ogni persona ha il suo tallone di Achille. Qualcuno ci ha detto che dobbiamo cambiare, che ci dobbiamo accontentare di altro. Mai! Perch nessuno come lei...

S perch entriamo nel locale, ci sediamo e prendiamo una birra, per una volta non il caff: lo prenderemo dopo adesso sarebbe troppo sospetto. Poi chiediamo di lei, a voce bassa per non farci notare. La realt? Siamo gi in fibrillazione. Dobbiamo attendere ci hanno riferito. A dire il vero, odiamo le attese, ma per lei sopportiamo questo e sopporteremmo anche ben altro. Ci sono cose che si possono (o forse si devono) perdonare ad una signora. Finalmente arriva. Questa sera bella come una stella, la stella pi bella tra quelle stelle che son solite illuminare l'oscurit del cielo (Romeo e Giulietta, atto I scena II William Shakespeare). Oh, ella insegna alle torce a bruciare con pi luce! (Romeo e Giulietta, atto I scena V - William Shakespeare). Elegante, raffinata come solo lei sa essere ma nel contempo semplice nella sua perfezione. S perch siamo noi quelli che abbiamo difetti: lei questa sera non ne ha. Meravigliosa. Il suo aroma invade l'aria, facendo girare tutti i presenti. Un corpo fantastico ricoperto da uno splendido vestito rosso. La guardiamo con occhi ammirati. E subito capiamo che siamo innamorati di lei. Si adagia lentamente e sinuosamente davanti a noi. Sar la luce, sar la sua silhouette messa in risalto delle candele, ma non ci era mai apparsa cos seducente e invitante come questa sera. Non proviamo nemmeno a resisterle. Ogni sforzo sarebbe vano. E perch resistere alla forza di un sogno? Beatrice lo era per Dante, Laura lo era per Petrarca, Fiammetta lo era per Boccaccio. Lei lo per noi: la nostra musa ispiratrice. Una musa che s personificata ed davanti ai nostri occhi. Semplicemente unopera darte. Ma lei non solo unopera darte, lei lopera darte. Capolavoro inimitabile. Chiudiamo gli occhi ci inebriamo del suo profumo inconfondibile. Con delicatezza la sfioriamo. La

passione ci arroventa, vogliamo divorarla. Lei lottava meraviglia, lei la meraviglia che annulla le precedenti sette. Oh, ma stai bene? Mangia altrimenti si raffredda ci viene detto da un cameriere. E rivolto ad un secondo del Crazy Team: Ma quante birre ha bevuto?. Quella la prima e nemmeno lha toccata, gli viene risposto e ridendo: Non si preoccupi, non ha semplicemente bevuto il caff. Il cameriere se ne va con la faccia perplessa. Scherzi a parte, ma stai bene? ci chiede l'amico del Crazy Team. Rispondiamo: Bene... Simpatico il cameriere non trovi? Simpatico come la sabbia quando ti entra nel costume da bagno al mare.... Conoscete il nostro perenne spirito goliardico: ci viene dal poter ammirare il buon cuore dei donatori di sangue la raccolta che viene effettuata a Piario S, ci siamo per un attimo estraniati e fatti trasportare da un sogno che ci ha evocato lei: la pizza. Il sogno di vedere una sala piena di donatori che parlano di donazione (di sangue ma anche di donazione di midollo osseo e di donazione di organi), si scambiano impressioni e ci danno dei consigli per poter cambiare quello che non va e migliorare quello che funziona. Il tutto durante unassemblea ordinaria di donatori di sangue. Un assemblea che di ordinario non ha molto, lo ammettiamo: donatori in jeans, davanti a lei, la pizza e da bere una birra. Una pizzata offerta da Avis Villa dOgna per ringraziare i donatori per quello che fanno e per trascorrere una serata in allegria. Nessun ristorante altisonante ma un locale semplice in cui si pu per mangiare una buona pizza e bere una birra e condividere il medesimo buon cuore che porta a non far mancare mail il sangue a chi ne ha bisogno. Ah, dolce e caff naturalmente incluso. Talmente ci siamo estraniati nel pensare alla pizza, alla nostra lei, che quasi ci dimenticavamo: venerd 11 febbraio 2011 presso il Ristorante Cantoniera di Piario (per intenderci il ristorante in localit Senda. Per motivi organizzativi contattandoci 1148262 chiediamo o di confermarci un ). sms al la presenza 329 mandando numero

329 1148262

Portate amiche, amici,

compagne, compagni, (ballerine, cubiste, veline ah, no scusate, ci siamo fatti prendere la mano). Insomma portate chi volete: lavis ha bisogno dellentusiasmo e dellenergia che i giovani sanno trasmettere in quello che fanno.

Eat, Pray, Love: mangia, prega ama. . Questo pi semplicemente il titolo di un film (trasposizione cinematografica un po leggera del romanzo bestseller che tratta di temi complessi di Elizabeth Gilbert) interpretato nel 2010 dalla bellissima Julia Roberts. Nel film, la bella Julia, magia appassionatamente la pizza: unemozione unica. I love it, I'm having a relationship with my pizza (La amo, sto avendo una relazione con la mia pizza): fantastico... Anche perch la cronache raccontano che Julia, dopo quelli mangiati sul set del film tra i vicoli di Napoli, abbia divorato altri otto tranci di pizza in quarantacinque minuti per puro piacere. Wow, bellissima Julia, ma da portare a cena non proprio economica. Magari ci accorderemo per il dopo cena Ora come Crazy Team per il mangia, ama ci possiamo impegnare, ma per il prega ci dobbiamo un po attrezzare. Dai due su tre, che ne pensi, pu andar bene Julia? E anche una alquanto sofisticata Madonna al The Late With David Letterman non ha disdegnato una fetta di pizza: ha voluto fare la raffinata ed ha accompagnato la fetta di pizza con un Martini cocktail. Uacciu, lasciamo la sofisticata Madonna (ci d lidea di una un po troppo chicchery- termine improprio che indica la tipa chic, la chiccosa, quella che nion esce se non tutta precisina -, quella schizzinosa che ha problemi a sedersi su un normale tavolo da bar per non parlare di un marciapiede o per terra - perch si smagliano i collant o perch mi si spezzano le unghie colorare) e ci teniamo il Martini, thats party. Tutti abbiamo dei difetti. Da sempre. Lo vediamo anche nel tallone di Achille". E la cosa non ci spiace: il tallone di Achille, lo rendeva meno Dio e pi simile agli uomini, ad Ettore appunto. Come? Chi preferiamo tra Achille ed Ettore? Beh, se dovessimo rispondere razionalmente diremmo Ettore: Achille aveva lasso nella manica, essendo un Dio, gli piaceva vincere facile. Ma siamo Crazy, lo diciamo da sempre. Per cui lasciateci un attimo cogitare: alla fine (entrambi) non fecero una bella fine. Per cui preferiamo senza dubbio Elena... Ma visto che Elena non c (come Laura di Nek non c, andata via ci sa che con Francesco Petrarca) preferiamo Angelina (Jolie). Angelina, lei, la nostra pizza e in suo onore inseriamo il brano I am a pizza (Io sono una Pizza, aspettando l'intervista con Angelina Jolie) di Charlotte Diamond. Angelina, lei, o meglio She (lei) come il brano di Elvis Costello, la nostra special guest (ospite speciale) della serata. Perch ognuno possa trovare (se non l'ha gi trovata) la propria Angelina...
She Elvis Costello She May be the face I can't forget A trace of pleasure or regret May be my treasure or the price I have to pay She may be the song that summer sings May be the chill that autumn brings Lei - Elvis Costello Lei Pu essere il volto che non posso dimenticare Una traccia di piacere o di rimpianto Pu essere il mio tesoro o il prezzo che devo pagare Lei pu essere la canzone che canta estate Pu essere il freddo che l'autunno porta

May be a hundred different things Within the measure of a day. She May be the beauty or the beast May be the famine or the feast May turn each day into a heaven or a hell She may be the mirror of my dreams A smile reflected in a stream She may not be what she may seem Inside her shell She who always seems so happy in a crowd Whose eyes can be so private and so proud No one's allowed to see them when they cry She may be the love that cannot hope to last May come to me from shadows of the past That I'll remember till the day I die She May be the reason I survive The why and wherefore I'm alive Me I'll take her laughter and her tears And make them all my souvenirs For where she goes I've got to be The meaning of my life is She, she, she

Pu essere un centinaio di cose diverse All'interno della misura di un giorno. Lei Pu essere la bellezza o la bestia Pu essere la carestia o la festa Pu trasformarsi ogni giorno in un paradiso o un inferno Lei pu essere lo specchio dei miei sogni Un sorriso riflesso in un ruscello Lei non pu essere quello che pu sembrare Dentro il guscio Lei che sembra sempre cos felice in mezzo alla folla Gli occhi di chi pu essere cos privati e cos orgogliosi Nessuno si permesso di vederli quando piangono Lei pu essere l'amore che non pu sperare di durare Pu venire a me da ombre del passato Che mi ricorder fino al giorno della mia morte Lei Pu essere il motivo per cui sopravvivere Il perch e percome io sono vivo Mi prendo le sue risate e le lacrime E farne miei souvenirs Dove Lei va ho avuto modo di essere Il significato della mia vita Lei, lei, lei

The one I'll care for through the rough and ready years Lunica di cui mi prender cura attraverso gli anni

I Am a Pizza - Charlotte Diamond I am a pizza With extra cheese From tomatoes Sauce is squeezed

Sono una pizza - Charlotte Diamond Io sono una pizza Con formaggio extra A base di pomodori Salsa spremuto

Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Ohhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh

Onions and mushrooms Oregano I am a pizza Ready to go , je suis un pizza Avec du fromage Beaucoup de sauce Des tomates Des oignons, des champignons pices mlangees Je suis une pizza, prte manger I am a pizza Pepperoni No anchovies Or phony baloney I am a pizza Order by phone I am a pizza Please take me home I am a pizza Peppers on top Out of the oven Into the box Into the car and Upside down I am a pizza dropped on the ground I was a pizza I was the best I was a pizza Now I'm a mess!

Cipolle e funghi Origano Io sono una pizza Pronti a partire Oh, io sono una pizza Con formaggio Un sacco di salsa Pomodori Cipolle, funghi Spezie miste Io sono una pizza, pronta da mangiare Io sono una pizza Peperoni No acciughe O sciocchezze falso Io sono una pizza Ordinare per telefono Io sono una pizza Per favore portami a casa Io sono una pizza Peperoni in cima Fuori dal forno Nella casella In macchina e Sottosopra Sono una pizza caduta a terra Ero una pizza Ero il migliore Ero una pizza Ora sono un disastro!

Aspettando la pizzata Avis Villa dOgna

Si nasce tutti pazzi. Alcuni lo restano. Aspettando Godot - Samuel Beckett Ambasciatore persiano: Questa blasfemia, questa pazzia! Re Leonida: Pazzia?! Questa Sparta!. Dal film 300 L'unico fatto certo che senza il condimento della follia non pu esistere piacere alcuno. Elogio della follia - Erasmo da Rotterdam cos necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo. Pensieri - Blaise Pascal Prima della diretta Fuori onda tra il Crazy Team e il gruppo Duck Sauce (Dj A-Trak e il Dj Armand Van Helden) gli artisti che hanno realizzato il brano Barbra Streisand (il brano con il testo: Woowoowoowoowoowoowoowoowoowoo, Barbra Steisand o traducendolo in italiano Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh!, Barbra Steisand) Crazy Team: Allora cari Duck Sauce, guardateci, non difficile, sappiamo che ce la potete fare. Vi abbiamo chiamato per darci una mano. Ma no, non ci dovete darci la mano in senso fisico, ci siamo gi presentati prima. Ascoltateci: ci dovete aiutare. L11 febbraio 2009 lAvis Villa dOgna ha registrato su youtube laccount avisvilladogna, dove abbiamo caricato numerosi video in merito alla donazione di sangue. Per festeggiare tale evento, abbiamo deciso di fare le cose in grande. Venerd 11 febbraio 2011 alle ore 20,00 presso il ristorante Cantoniera di Piario sulla strada di Senda - lAvis Villa dOgna ha organizzato una pizzata ovvero una cena in cui si offrir pizza, birra, dolce e caff ai donatori e a tutti i loro amici che vorranno essere presenti. Fino qui ci siete Duck Sauce?. Duck Sauce in coro: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Un primo Crazy Team riferito ad un secondo Crazy Team senza farsi sentire da Duck: Ma dove li hai presi questi? Pi che Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! a me sembra che non sappia dire. Il secondo Crazy Team rispondendo ridendo al primo: Ma no dai, sanno dire anche Barbra Streisand. Il Crazy Team rivolgendosi di nuovo ai Duck Sauce

Crazy Team: Allora cari Duck Sauce, dove eravamo rimasti? Ci serve una mano No, non la mano in senso fisico, in senso metaforico. Ci dovete aiutare. In pratica abbiamo deciso di fare la pizzata l11 febbraio perch il compleanno di Jennifer Aniston. Sapete, a voi possiamo dirlo: ci sarebbe piaciuto fare la pizzata il giorno del compleanno di Angelina Jolie ma e impegnata con Brad Pitt. Visto che Jennifer era lex di Brad, e quindi si liberata, abbiamo deciso di fare la pizzata in suo onore, visto anche che negli spot Avis c proprio Jennifer. Fino qui ci siete?. Duck Sauce ancora in coro: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh!. Il primo Crazy Team riferito ancora al secondo Crazy Team sempre senza farsi sentire dai Duck Sauce: Questi se continuano cos, altro che pizza al ristorante. Un pizza se la beccano: s ma in faccia. Di nuovo il Crazy Team rivolgendosi di nuovo ai Duck Sauce Crazy Team: Allora cari Duck Sauce, lidea molto semplice. Visto che vi chiediamo una mano Di nuovo, vi abbiamo detto che la mano ci serve in senso metaforico. Se ci date ancora la mano per un po non potete pi scrivere. Guardate, ve lo diciamo pi semplicemente: ci servite per promuovere la pizzata. Allora dicevamo. Quando siete in onda, noi diciamo spieghiamo levento e voi recitate il vostro pezzo e al posto di Barbra Streisand mettete Jennifer Anoston. Dai, non difficile, ce la potete fare. Avete capito?. Duck Sauce: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh!. Crazy Team con calma: Ecco dovete dire proprio: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Jennifer Aniston. Dai ce la potete fare con un po di impegno. Provate. I Duck Sauce: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Barbra Steisand. Crazy Team arrabbiato: Ma Duck Sauce, ma che testa avete? Dovete mettere al posto di Barbra Steisand, Jennifer Aniston! Dai ripetete con noi: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Jennifer Aniston. I Duck Sauce in coro: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Jennifer Aniston. Crazy Team soddisfatto, complimentandosi con i Duck Sauce: Bravi! Allora cos anche quando siamo in onda, ci contiamo! On Air sul sito Avis Villa dOgna e sulla newsletter Crazy Team: Si avvicina la pizzata Avis Villa dOgna. L11 febbraio 2011 si festeggiano infatti i due anni dellaccount di youtube avisvilladogna, account dove abbiamo caricato numerosi video in merito alla donazione di sangue. Di questo ne parleremo pi diffusamente in una prossima puntata. Per festeggiare tale

evento, abbiamo deciso di fare le cose in grande. Venerd 11 febbraio quindi, per festeggiare levento grande festa al Ristorante Cantoniera a Piario (in localit Senda) dalle 20,00. Assemblea ordinaria, ma davanti ad una straordinaria pizza e birra offerta da noi, per parlare di donazione di sangue, per incontrare tutti i nostri donatori che non fanno mai mancare il sangue dove c bisogno. La pizzata sar loccasione per scambiarsi idee, proporne di nuove, aiutarci quindi a migliorare le cose che funzionano, e cambiare e sistemare le cose che non funzionano. Come abbiamo gi avuto modo di dire portate amiche, amici, compagne, compagni. Se volete anche ballerine, cubiste, veline Naturalmente stiamo scherzando. Insomma portate chi volete: lavis ha bisogno dellentusiasmo e dellenergia che i giovani sanno trasmettere in quello che fanno. Confermate la vostra presenza al numero 329 1148262. Nessun ristorante costoso o location esclusive ma tanta voglia di divertirsi quindi in compagnia di Very Normal People che hannu cuore Very Extraodinary. Come vi avevamo annunciato ci sar una special guest (unospite speciale). Non ci sar Angelina per impegni precedentemente presi. Ma tenetevi forte. A festeggiare l11 febbraio insieme a noi il compleanno, una nostra carissima amica. Ci ha dato una mano insieme a Jim Carrey a pubblicizzare la donazione di sangue e lo ha fatto anche nel film Una settimana da Dio (titolo originale del film Bruce Almighty). Se non avete ancora capito di chi stiamo parlando, nessun problema. Vogliamo farvi annunciare la special guest da degli amici che oggi ci sono venuti a trovare. Reduci dal grandissimo successo con la loro hit che sta spopolando in tutte le discoteche, i carissimi Duck Dauce vi annunciano che la special guest sar Duck Dauce in coro: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! B... (Il Crazy Team schiaccia in contemporanea i piedi a Dj A-Trak e il Dj Armand Van Helden Si sente al microfono il suono: Crick-crock) I Duck Dauce in coro: Uhuhuhuhuhuhuhuhuhuhuh! Jennifer Aniston. Crazy Team: Wow, grandissimi Duck Dauce. L11 febbraio quindi vi aspettiamo numerosi per la festa di compleanno di Jennifer Aniston. Ma alla pizzata, anche altre bellissime che hanno voluto festeggiare il loro compleanno insieme a noi: Jazz Raycole, Natalie Dormer, Kelly Rowland, Brandy Norwood, Magda Gomes, Alexandra Neldel e Sheryl Crow. Anche Sarah Palin voleva festeggiare il suo compleanno con noi, ma come sempre allavis Villa no politics or religion. Ebbene s, tutte spegneranno le candeline proprio l11 febbraio, proprio come il nostro account avisvilladogna. Bene, lappuntamento quindi per venerd 11 febbraio 2011. Ma prima di lasciarvi ci dicono dalla regia che ci hanno raggiunto Martin Solveig, Bob Sinclar, - direttamente dal Roland Garros dove hanno girato il video della loro ultima hit - e Dragonette. Wow oggi ospiti eccezionali. Martin, Bob e i Dragonette, come mai qui?. Martin Solveig, Bob Sinclair e Dragonette: Sono venuto solo per dire ciao, ciao, ciao, ciao (I just came to say hello, hello, hello, hello) Crazy Team: E con questo ciao, ringraziando Bob, Martin i Dragonette e i Duck Sauce vi salutiamo e vi diamo lappuntamento per la pizzata.

Oramai ci conoscete, sapete del nostro spirito goliardico e del nostro essere crazy. Come abbiamo detto la pizzata, nasce dalla volont di poter offrire qualcosa ai nostri donatori, i veri protagonisti di questa grande avventura chiamata Avis. E lavventura ci port a registrare laccount avisvilladogna proprio l11 febbraio 2009 (il Crazy Team in realt aveva registrato gi un altro account avis nel lontano 2005, anno di nascita di youtube. Gli eventi, diciamo cos, ci portarono a chiudere il tutto e a riscriverci proprio con laccont di Avis Villa dOgna solo nel 2009). Ma su questo torneremo. Siamo partiti personalizzando Aspettando Godot, la celebra rappresentazione del teatro dellassurdo di Samuel Beckett. Come ben esplica Wikipedia era un genere di teatro dominato dalla credenza che la vita dell'uomo sia apparentemente senza senso e senza scopo, e dove l'incomunicabilit e la crisi di identit si rivelano nelle relazioni fra gli esseri umani: una visione pessimistica del mondo intrinseca nelle persone che vivevano negli anni in cui fu scritto, ovvero nel periodo post bellico della fine degli anni 40. Abbiamo voluto partire proprio dal teatro dellassurdo per creare una fantastica diretta che si contrappone per alla visione pessimistica grazie allironia che i donatori di sangue ci creano e al buon cuore che da sempre dimostrano. E mentre Godot non arriva e non arriver mai, i donatori di sangue sono sempre presenti e puntuali a salvare in concreto delle vite. C qualcosa di pi bello? Beh Angelina Jolie a parte naturalmente. Ed questo che ci rende goliardici, fare un grande gesto con un sorriso sulle labbra. E questa ironia, questo fare un grande gesto senza magari pensarci troppo proprio tipico dei giovani che ascoltano il cuore e ascoltano col cuore. Ci capitato di vedere un giovane fotografare col proprio smartphone il qr code Avis Villa dOgna sul proprio Macbook idea del nostro fantastico Niki, il nostro mago che estrae sempre dal cilindro grandiose idee e mostrare alla propria fidanzata come limmagine (la matrice del qr code) rimandava al nostro sito. Beh, ammettiamo che dopo la sala piena e le poltrone tutte occupate dai donatori allunit di raccolta di Piario, questa forse la cosa che ci ha reso maggiormente felici. Abbiamo chiesto a Niki di farci apparire Angelina Jolie in versione 3D tramite qr code, ma (per adesso) non ancora possibile. Va beh, ci accontenteremo di Olivia Wilde. SCome sogniamo? Vero, ve lo abbiamo detto che siamo Crazy. Scherzi a parte, questo ci sprona a fare sempre meglio e a farlo con un sorriso sulle labbra. Nellattesa di incontrarci, spazio quindi allironia dei video parodia (la rima puramente casuale) del brano Barbra Streisand in internet stanno spopolando le parodie di questo brano, noi ne riportiamo tre: una commerciale e due epiche prese dai film 300 e Braveheart -, spazio al video originale Barbra Streisand del gruppo Duck Sauce e al video Hello di Martin Solveig, Bob Sinclair e Dragonette. Parodia Barbra Streisand versione commerciale Parodia Barbra Streisand versione epica tratta dal film 300

Parodia Barbra Streisand versione epica tratta dal film Braveheart

Buon San Valentino from Avis Villa dOgna


Dal film "Vi presento Joe Black": dialogo tre il padre William Bill Parrish (Anthony Hopkins) e la figlia Susan Parrish (la meravigliosa Claire Forlani). William Bill Parrish (Anthony Hopkins): Voglio che qualcuno ti travolga. Voglio che tu lieviti, che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio. Susan Parrish (Claire Forlani): Ah... tutto qua?. William Bill Parrish (Anthony Hopkins): S, abbi una felicit delirante. O almeno non respingerla. Susan Parrish (Claire Forlani): Va bene. Abbi una felicit delirante: vedr di fare il possibile. William Bill Parrish (Anthony Hopkins) ridendo: Lo so che ti suona smielato. Ma lamore passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: Buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Beh, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perch la verit tesoro che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente, beh equivale a non vivere. Ma devi tentare. Perch se non hai mai tentato, non hai mai vissuto. Non respingere Chi lo sa: esiste il colpo di fulmine. Susan Parrish (Claire Forlani): Bravo!. William Bill Parrish (Anthony Hopkins): Ah, sei una dura. Susan Parrish (Claire Forlani): Daccordo, eccomi, dimmelo di nuovo. Ma stavolta la versione breve. William Bill Parrish (Anthony Hopkins): Va bene, non respingere. Chi lo sa: esiste il colpo di fulmine. Ogni volta che sono depresso per come vanno le cose al mondo, penso allaria degli arrivi dellaeroporto di Heathrow (di Londra n.d.a.). E opinione generale che ormai viviamo in un mondo fatto di odio e avidit. Ma io non sono daccordo: per me lamore dappertutto. Spesso non particolarmente nobile o degno di nota, ma comunque c Padri e figli, madri e figlie, mariti e mogli, fidanzate, fidanzati, amici Quando sono state colpite le Torri Gemelle per quanto ne so nessuna delle persone che stava per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta. Erano tutti messaggi damore. Io ho la strana sensazione che se lo cerchi scoprirai che lamore davvero dappertutto [Dal film Love Actually]

Buon San Vale(ntino): L'amor che move il sole e l'altre stelle (Paradiso XXXIII,145 Divina Commedia di

Dante Alighieri). Ma quando fu scritta la prima poesia damore? Sicuramente molto tempo fa. Forse andata perduta, molto probabilmente quelle che ci restano sono solo una piccola parte di una grande costellazione. Il tema dellamore comune a tutte le epoche e a tutti i paesi, varca le frontiere a raggiunge il cuore di ciascuno di noi. S, lamore Casto o sensuale, gioioso o straziante, vissuto o immaginario. Lelenco sarebbe interminabile. Magari tutte queste cose insieme. Lamore da sempre un canto che non spegne, una corale in mille lingue che celebra ed esplora un sentimento senza limiti. Da Saffo (Scuote lamore mio il cuore/come il vento scuote le querce/sul monte!) al poeta cinese Wu-ti (Sospiro sempre per quella bellissima Diana/come far a riposare il mio cuore dolente), dal greco Archiloco (Amore io voglio cantare/il tenero amore che brilla/di forte ghirlande) allindiano Virymitra (Malato damore mormorava come un manto il mio cuore) fino alla contemporanea Alda Merini (Io sono folle/folle damore per te), lamore continuer a trasformarsi ma senza essere n creato n distrutto. Amore che ha ancora tanto da dire. E, per chi non lavesse gi fatto, linvito di ammirare il cielo in una splendida notte: le stelle sono illuminate perch ognuno possa un giorno trovare la sua (tratto da Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupry). A questa stella, alla stella che ognuno possa un giorno trovare: E' spettacolare come tu riesca a parlare bene al mio cuore (It's amazing how you can speak right to my heart) When You Say Nothing At All di Ronan Keating. E se per caso dentro al caos ti avessi perso [] ti avrei cercato come un cavaliere pazzo, avrei lottato contro il male e le sue istanze (dal brano Tutto lamore che ho Jovanotti) I pi romantici possono fermarsi qui. Cut! Prego basta fischi. Dazi dovevamo guadagnare un po di punti Abbiamo girato la ruota, compratgo la vocale e giocato il jolly. Non lo faremo pi... Non vi basta? Come? Siamo stati siamo stati mielosi a tal punto che erano le api a smielarci? Ancora peggio? Pi zuccherosi di una zolletta e pi sdolcinati di un Bounty, la barretta di cocco compressa ad una pressione di 100 bar e ricoperta da cioccolato al latte? No dai, peggio del Bounty no Ma avete ragione. Conoscete il Crazy Team: non vi abbiamo ancora parlato del regalo di San Valentino. E per il regalo di San Valentino, come Crazy Team abbiamo un asso nella manica: ci siamo avvalsi della collaborazione di Cliomakeup (vi invitiamo a visitare il suo bellissimo sito e laccount YouTube ClioMakeUp) e di un suo magnifico video. No, non preoccupatevi: non usiamo ombretto, mascara, matite e rossetti. Almeno per adesso...

Dal video San Valentino solo per uomini di ClioMakeUp In questo video parleremo di donne e parleremo di cosa regalare alle donne per San Valentino. Esistono due categorie principali di donne Prima categoria: Non amore guarda, non ci pensare neanche a farmi un regalo per San Valentino, tanto una festa cos commerciale. Seconda categoria: No guarda, se anche questanno non mi regali niente sei proprio un gran bee(eeeeeeee)p. Nei giorni che precedono la festa, ascoltare attentamente la vostra ragazza perch vi mander dei messaggi subliminali. Dovrete fare molta attenzione perch potrebbero non essere subito chiari Ragazza uno davanti ad un negozio: Claudio, vieni qua, guarda questa borsa: starebbe benissimo col mio vestito nuovo. Poi la mia borsa si sta rompendo. Ragazza due davanti ad un negozio: Nino, guarda ci sono gli Ugg boots (stivali invernali da donna). Ci sono gli ugg boots blu. Io non ho neanche un paio di hugg boots blu, Nino. Guarda che belli. Sono stupendi". Ragazza uno davanti ad un altro negozio di gioielli: Guarda questi che belli che sono. Claudio? Dai, hai presento col mio vestito, quello nero. Ragazza due di fronte ad un altro negozio: "Nino, un Absolut Brooklyn (una prestigiosa bottiglia di Voodka), ci serve". Cos la vostra ragazza non voleva niente per San Valentino. Eh? La prima ragazza cerca freneticamente il regalo nellappartamento (senza trovarlo perch non stato comprato). Se non avete fatto un regalo, ecco le drammatiche conseguenze per i maschietti Ragazza: No bello, ho mal di testa questa sera Claudio; Claudio, ho mal di pancia; Amore no, ho il ciclo. Se invece avete deciso di fare un regalo Ragazzo: Ecco qua, auguri. Ragazza: Amore, grazie. Ti sei ricordato: che dolce sei. Cosa mi hai comprato?. Ragazzo: Una cosa che ti piace. Ragazza: Sei sicuro?. E Aprendo il regalo la ragazza: Ombretto beige e un ombretto champagne coi riflessi dorati. Ragazzo: S quelli che compri sempre. Ragazza: S bello, fantastico amore. Se invece si deciso per un regalo per farla stupire Ragazzo: Auguri. Ecco qua, buon San Valentino.

Ragazza: Amore, ti sei ricordato. O Dio e io che pensavo non ti saresti mai ricordato. Stavo iniziando a dubitare di te invece lo sapevo che eri un uomo speciale non come tutti gli altri. Amore mio gli orecchini che abbiamo visto quelli con i diamanti. Amore. E nellaprire il regalo la ragazza: Amore, il famoso cotton-fioc dorato di Tiffany Il sogno di ogni ragazza. Freud mori con un solo dilemma: cosa vogliono le donne? What Women Want? Marlyn cantava Diamonds Are A Girl's Best Frineds. Credetemi non una frase astratta. E ora parlando seriamente vi riporto alcuni commenti delle vostre ragazze quando ho fatto la domanda: Cosa vorreste ricevere come regalo per San Valentino dai vostri fidanzati?". Per quanto riguarda i trucchi, la cosa migliore regalare un buono, perch in questo modo la vostra ragazza potr scegliersi da sola i regali. On line o in alcune profumerie, potrete richiedere delle tessere prepagate da poter regalare alla vostra ragazza. Un week-end o una settimana di vacanza. Tantissimi fiori e soprattutto rose. Gioielli ed in primis un bel anello con un diamante. Anche qui, noi donne non siamo proprio facili , facili con i gusti, quindi chiedete alle migliori amiche. Una cenetta romantica. Alcune ragazze, sotto leffetto di qualche allucinogeno, mi ha chiesto di dirvi di regalare una giornata di shopping insieme Per quelle la casella postale quella di San Francesco Ed infine il commento pi votato stato quello di chi ha richiesto: un fidanzato per San Valentino. L'importante essere sempre carini, gentili e simpatici non solo a San Valentino.... Ragazzi, scherzi a parte, ve lo dico senza trucco, senza inganno e anche con i capelli un po' sporchi. L'importante non fare un mega regalo, l'importante veramente essere sempre carini, non il giorno di San Valentino ma sempre, (non tradite mai la propria ragazza mi accomando). E mi raccomando: cercate sempre di essere comprensivi con le donne, soprattutto quando si truccano. Sapete siamo donne, stiamo un po' di tempo in bagno, per voi uomini non che siete meglio, ormai... Un bacio".. Che dire: il video semplicemente bellissimo e divertentissimo! Come sempre siamo goliardici, e come Crazy Team lo siamo ancor pi a San Vale(ntino). Volete evitare il tour per negozi di vestiti, scarpe e altro? Per gli uomini: non pensateci nemmeno. Intanto il Media World o ogni negozio di tecnologia sar un miraggio. E dopo i negozi annessa (e mica tanto connessi) allIkea. Gi perch c sempre un aggeggio da cucina da acquistare (anche se nemmeno gli chef lo usano).

Scherzi a parte, abbiamo un regalo da proporvi: la borsa del cuore di Emergency. Perch ad Emergency, come allAvis Villa dOgna e alle donne migliori, il rosso dona.

Admo Bergamo: danzando col donatore bergamasco numero 10000

Mettetevi il vestito migliore. Alle donne il vestito lungo con tanto di strascico, quello che esalta la vostra meraviglia e che fa girare la testa agli uomini. Agli uomini il completo migliore, la camicia pi bella e la cravatta preferita. Nodo della cravatta semplice, non fa niente se non fate lo scappino (o nodo Windsor): anche se la cravatta un po storta sarete affascinanti come non mai. Per una volta ci concesso, per una volta anche il Crazy Team abbandoner i tanto amati jeans. E tutti insieme alziamo i calici e brindiamo alla donattice bergamasca Admo numero 10.000 che si iscritta venerd 25 febbraaio 2011: Claudia, classe 1988 ed di Bergamo. Altro che Chanel n 5, non c Obsession di Calvin Klein che tenga o Jadore di Christian Dior che regga il paragone... La sentite la fragranza, lo sentite il buon cuore? Quel "non so che" che difficile da esprimere in parole, ma che potete vedere negli occhi delle meravigliose dame e dei loro gentili cavalieri di questa grande avventura. Donatrici e donatori, potenziali ed effettivi che siano, ci insegnano che non ci vuole molto per fare un regalo speciale: diventare donatori di midollo osseo e regalare una vita, una speranza a chi non lha. La felicit non devessere cara. Se lo non una felicit di buona qualit (Roberto Benigni). Per un giorno quindi abito lungo e giacca e cravatta come ad un gran ballo. Il resto, il divertimento e il buon cuore lo mettono i donatori di midollo osseo. Un grande evento in cui i donatori ci inebriano con il loro esempio, con il loro altruismo e la loro solidariet. Inizino le danze. Come in un bellissimo valzer lento, lasciamoci trasportare dalle magnifiche note. Tutti in pista, la direzione del giro antioraria. Non importa se sapete ballare o meno, lasciatevi trasportare dal vostro buon cuore, il resto verr da solo. Ruotiamo, a destra e quando la testa inizier a girarci au contraire, donatrici e donatori, godiamoci questo meraviglioso volteggiare su questa meravigliosa pista da ballo che la vita. 10.000, non un numero stupendo? Lo ancor pi perch rappresenta 10.000 bergamaschi iscritto come potenziali donatori di midollo osseo. E alla fine del ballo, invitate le vostre amiche, i vostri amici che

stanno guardano dal bordo, e invitateli a scendere in pista e ad iscriversi ad Admo: la danza continua. La festa non finisce e non finir mai finche ci sar anche solo una persona che ascolter le lancette del proprio cuore. Sono in 10.000, ma come se fossero uno: uno il cuore comune a tutti, una la volont di salvare la vita a chi meno fortunato. Il resto poco importa i nomi dicono poco: meglio guardare gli occhi, meglio conoscere il cuore di queste persone. Amiamo questi tempi moderni, questo cuore che ha portato lAdmo bergamasca nel 2010 ad avere 370 nuovi iscritti e a chiudere il 2010 a quota 9909 potenziali donatori. LEverest sembrava irraggiungibile, ora pi basso. Dalla vetta non si va in nessun posto, si pu solo scendere (da "Nel legno e nella pietra" di Mauro Corona): questo vale per chi non crede nei sogni. Sogni come quelli di Wilbur e Orville Wright (i fratelli Wright): due proprietari di una fabbrica di biciclette che riuscirono a far decollare, il 17 dicembre 1903 sulla spiaggia di Kitty Hawk, nella Carolina del Nord - tenendolo in aria per quei dodici secondi che avrebbero cambiato la storia del volo - il loro aeroplano Flyer 1 (chiamato anche Wright Flyer, Flyer 1903 o anche Kitty Hawk Flyer) (da Wikipedia). Come nel film di E.T. dove la bicicletta pu volare. Ma basta guardare in alto e si vedr che molto ancora c da conquistare: oltre una vetta c un meraviglioso cielo, oltre il cielo, si pu salire ancora, vedere la terra bella come non mai e oltre c tutto un universo da poter scoprire ed esplorare. Ma questa sera di gran gal non deve finire: c gente che continua ad unirsi, gente che ha raccolto il nostro invito, In un paio di mesi (del 2011), 89 sono le persone che si sono iscritte ad Admo, una persona stata trapiantata. Aprite le porte del cuore, invitate le vostre amiche, i vostri amici, le famiglie si iscrivano in gruppo: lAdmo aperta a tutti, si pu aiutare una persona che ha bisogno e che non si conosce. Gi, perch se bello aiutare unamica, un amico, un famigliare o un conoscente, aiutare chi non si conosce ma che ha bisogno del nostro aiuto its fantastic. Come nella casa delle Barbie del brano Barbie Girl del gruppo musicale degli Aqua (scritto proprio cos), anche se questa non la life in plastic la vita in plastica - (its fantastic"), ma la realt che supera i sogni. Ma, certe emozioni non si raggiungono da soli: quando si fa festa bello festeggiare insieme. E come un ballo di coppia da soli non si va da nessuna parte. Insieme ad Admo in questo splendido ballo per la vita a Bergamo e nella bergamasca c l'associazione Paolo Belli che sta dando un validissimo e prezioso aiuto nel fare il censimento di tutti gli iscritti. Quando si in tanti gestire il tutto diventa un po pi faticoso, a volte pu sembrare che i donatori vengono trascurati, ma nuove idee possono servire per gestire il tutto dal lato pratico. La prima cosa da fare rimanere uniti e in contatto. Per questo a tutti i

potenziali donatori Admo, viene recapitato tramite posta un questionario da compilare e da rinviare all'associazione Paolo Belli in cui vengono aggiornati i dati dei donatori. Il tutto nella speranza che in futuro, tramite le nuove tecnologie, si possa comunicare in modo pi fast - veloce - tramite sms ed email. E importantissimo infatti avere dati aggiornati (si ricorda che qualora vi siano variazioni di indirizzo o numero di telefono, comunicarlo alla sede Admo Regione Lombardia contattando telefonicamente il 0239005367 - fax 0233204826 o spedendo une-mail a i nfo@admolombardia.org ). Ma per tutti, sia per i donatori, sia per chi volesse ulteriori informazioni in merito al ballo della vita, potete visitare il sito www.admolombadia.org Dicevamo che i momenti di gioia, per essere tali, vanno condivisi con chi ha permesso di poter gioire. Come Avis Villa dOgna abbiamo avuto la fortuna di conoscere sulla bellissima strada della donazione di sangue Carmen Pugliese, referente Admo alle Seriana e Valle di Scalve. E lo sapete una cosa? Ora, il Crazy Team completamente Crazy, ma, non da meno, Carmen tenace e instancabile nel promuovere la donazione di midollo osseo. In alcune unit di raccolta locali di Avis, (e come Valentino Rossi quando vince una gara di motomondiale o un campionato, lunit di raccolta di Piario c) in cui si permesso ai volontari ADMO di essere presente nelle collettive di raccolta sangue - alla fine della donazione nel momento pi gustoso della donazione ovvero nella sala ristoro quindi senza alterare il normale procedimento della donazione si potuto dare la possibilit a quest'ultimi di spiegare direttamente agli avisini la possibilit di poter salvare una (altra) vita donando anche il midollo osseo. E gli avisini, che per loro natura sono sensibili alla tematica del donare, hanno avuto la possibilit di informarsi con vivo interesse e, naturalmente per chi lo avesse voluto, iscriversi anche ad Admo (la fase delliscrizione avvenuta presso gli Ospedali Riuniti di Bergamo dove viene effettuata la tipizzazione). Ma ecco impegnati nei Dirty Dancing degli altri amici, li vediamo in pista scatenati. Last but not least (modo fine per dire ultimi ma non per importanza), ecco l'Associazione Federica Albergoni (vi invitiamo a visitare il sito in cui traspare lenergia di Maurizio), che dal dicembre 2009 collabora con Admo nel diffondere la cultura della donazione. Ma ora la danza ci attende. Chi vuole maggiori informazioni basta che contatti: Marco Canali di Admo Bergamo (telefono 338 4039059 338 4039059 , email: bergamo@admolombardia.org ), Carmen Pugliese di 333 1043002 , email: Admo Valle Seriana e valle di Scalve (telefono 333 1043002

albino.bg@admolombardia.org ), Cristian Bergamini di Admo Val Gandino (telefono 3473777115, email: cazzanosa.bg@admolombardia.org ) e infine Diego Colombo di Admo Bassa Bergamasca (telefono 338 2748477 338 2748477 , email: dalmine.bg@admolombadia.org ).

Come? Si adesso arriviamo. I donatori non si stancano mai di danzare, pi ancora di John Travolta in Saturday Night Fever o in Grease, ancor pi di Patrick Swayze in Dirty Dancing. E in occasione della festa del donatore Admo bergamasco numero 10.000 sono ancor pi scatenati. Non ci rimane che chiedere a chi ancora non arrivato alla festa e a chi non si iscritto ad Admo per poter salvare una vita: Shall We Dance? Dance whenever you can!: ballate (ovvero donate) ogni volta che potete.

Aspettando la festa delle donne: ogni giorno 8 marzo


Infermiera: 62 minuti alla 10 (Bad performance: peggior tempo impiegato per una donazione di aferesi da parte di un componente del Crazy Team alla macchina di aferesi numero 10) Ebbene s, dopo il 62 minuti alla 10 (ovvero il tempo impiegato per la donazione alla macchina di aferesi numero 10) pronunciato dallinfermiera, anche Lady Gaga ci prendeva in giro: da Bad Romance a Bad Performance. Scusa, la domanda ma quanto ci hai messo, abbiamo chiesto alla donna che sedeva accanto a noi. Ci ha risposto la stessa infermiera: Lei ci ha detto con un sorriso beffardo - ha fatto la donazione in 29. Finita la donazione, ci siamo recati alla sala ristoro. Tutte le donne che erano scese con noi a fare la donazione in aferesi, avevano gi finito (e da un bel pezzo). Non bastato entrare con fare indifferente. No. Subito una delle donne che ci accompagnano a fare la donazione (s, perch dopo la Bad Performance non siamo pi noi che le accompagniamo, ma sono loro che ci accompagnano) ci ha detto: Com quella storia dello shopping? Quella che noi donne vi portiamo a fare il giro dei centri commerciali?. Una seconda ridendo: E poi la storia dellIkea? Comera quella? Non ce la puoi ripetere adesso?. Abbiamo chiesto quando avevano impiegato per la donazione ma la risposta che avevamo avuto non era stata esaltante. Anzi, tra le donne nostra amiche (ormai ex amiche) cerano dei tempi degli di un centometrista. Ma di uno di quelli bravi. Io 31 minuti, Io 36 minuti. Ovvero quasi la met della nostra Bad Performance. Sorseggiando nervosamente il nostro caff (o meglio i nostri caff, visto che ne avevamo presi due insieme), ci siamo limitati a dire: Ma Silvia dov? Non ha ancora finito?. In realt si era seduta molto dopo di noi sulla

poltrona. Vado a vedere come sta. La realt? Stava benissimo, ci stava mettendo pi del tempo delle amiche (ricordiamo dopo che ci hanno preso in giro adesso sono ex amiche) ma decisamente meno di noi del Crazy Team. Vista la nostra Bad Performance abbiamo detto: Dai oggi offriamo noi. Cosa prendete?. La risposta stata chiara, ridendo ci hanno risposto: Ma guarda che nella sala ristoro c gi tutto. Offre Avis. La nostra Caporetto era l sotto i nostri occhi. Auguri a tutte le donne! Va beh, anche a quelle che ci hanno preso in giro. Come? Non l8 marzo? Aspettate che controlliamo. Aspettate che troviamo il cellulare Men -> Organizer -> Agenza Cavolo vero, avete ragione. Ma le donne vanno festeggiate tutto lanno: poco ha da dire una festa di un giorno se la voglia di festeggiare non la si ha nel cuore tutto lanno. Festeggiare un sol giorno, significa fare una commemorazione: troppo poco ricordarsi di una cosa una sola volta in un anno. E troppo riduttivo farlo ancor pi se si riferisce alla meraviglia delle donne. Oggi, quasi 8 marzo, la festa della donna, ogni giorno - e deve - essere festa della donna. Lo ogni volta che pensiamo alle donne rendendo loro la grandezza che sanno esprimere. Lo abbiamo fatto raccontandovi un aneddoto - vero tratto da una giorno di donazione di ordinaria follia". Ci conoscete come sempre ci piace scherzare . Ma il racconto come detto vero: la nostra Bad Performance stata loccasione per rendere divertente la nostra gita for life allUnit di raccolta di Monterosso (il centro Avis di Bergamo). Come sempre ci piace, parlare di donazione con un sorriso sulle labbra. E in occasione della festa delle donne, ovvero everyday, lo facciamo ancor pi volentieri. Gi perch basta guardare la cordialit delle infermiere che sono presenti nella sala di aferesi, per far s che la donazione sia ancor pi bella. E le battute che facciamo durante la donazione, non fanno altro che esaltare il gesto stupendo della donazione. E come un abito indossato da una donna: labito non fa altro che esaltare la bellezza. Bellezza intrinseca in ogni donna. E, anche come abbiamo avuto modo di dire in modo scherzoso, anche i tempi delle donazioni delle donne delle donazioni di aferesi sono nettamente inferiori ai tempi di donazione degli uomini: su questo interessante sarebbe fare uno studio statistico. Il motivo medico lo lasciamo a chi pi ferrato in materia. In parole semplici, durante laferesi passa una quantit di sangue variabile da cui viene estratto il plasma ovvero la parte liquida del sangue. Le donne hanno in generale il sangue meno denso per cui per estrarre la stessa quantit di plasma, nella macchina dellaferesi (che si chiama separatore cellulare) per le donne passa una minore volume di sangue. Questa spiegato in modo non medico e non scientifico. E poi volete mettere? In qualche modo dobbiamo giustificare la nostra Bad Performance. Scherzi a parte, la donazione di aferesi ha

permesso di mettere tutti nelle stesse condizioni, uomini e donne: una grande conquista. E non andando ad influire sulla parte corpuscolare del donatore (che viene rinfusa) una donazione veramente che mette sullo stesso piano donne e uomini. Auguri donne, auguri nel vostro essere fragili (si va bene, niente battute. Ci bastano i nostri 62 minuti per la donazione per dire che in effetti fragili non poi cos tanto), ma nello stesso tempo forti (e la donazione di aferesi lo dimostra). Auguri per quello che sapete dare, per la vostra tenacit perch anche se magari a Piario a volte qualcosa non va, la volta dopo siete l pronte e puntuali senza perdervi di coraggio. Aspettando l8 marzo quindi: Auguri. O festa della donna tutti i giorni non festa mai (Libera interpretazione di Thank God Its Christmas! dei Queen e del brano O Natale tutti i giorni di Jovanotti e Luca Carboni). Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance I want your ugly I want your disease I want your everything As long as its free I want your love (Love-love-love I want your love) Voglio il tuo dramma I want your drama The touch of your hand Il tocco della tua cura Voglio il tuo bacio di pelle borchiata nella sabbia

Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! intrappolata in una grande storia damore Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! intrappolata in una grande storia damore Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te Io voglio la tua bruttezza Voglio la tua malattia Voglio tutto quello che hai Finch gratis Voglio il tuo amore (Amore-amore-amore, voglio il tuo amore)

I want your leather-studded kiss in the sand E voglio il tuo amore I want your love Love-love-love I want your love (Love-love-love I want your love) You know that I want you And you know that I need you I want it bad, your bad romance Chorus I want your love and I want your revenge You and me could write a bad romance (Oh-oh-oh--oh-oh!) (Two times) I want your love and All your lovers' revenge You and me could write a bad romance Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance I want your horror I want your design Cause youre a criminal As long as your mine Voglio il tuo orrore Voglio il tuo piano Perch sei un criminale Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! intrappolata in una grande storia damore Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! intrappolata in una grande storia damore Sai che ti voglio E sai che ho bisogno di te Lo voglio tantissimo Coro Voglio che mi ami E voglio la tua vendetta Io e te possiamo scrivere una grande storia damore Amore-amore-amore Voglio il tuo amore (Amore-amore-amore, voglio il tuo amore)

(Oh-oh-oh--oh-oh!) (Due volte) Voglio che mi ami Tutto il tuo amore una vendetta Io e te possiamo scrivere una grande storia damore

I want your love (Love-love-love I want your love-uuhh) I want your psycho Your vertigo stick Want you in my rear window Baby you're sick I want your love Love-love-love I want your love (Love-love-love I want your love) You know that I want you ('Cause I'm a free bitch baby!) And you know that I need you I want it bad, bad romance I want your love and I want your revenge You and me could write a bad romance (Oh-oh-oh-oh-oh!) I want your love and All your lovers' revenge You and me could write a bad romance Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Caught in a bad romance Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance

Fino a che sarai mio Voglio il tuo amore (Amore-amore-amore, voglio il tuo amore) Voglio la tua pazzia Stai accendendo questa miccia Voglio che entri dalla finestra della mia stanza Tesoro, una malattia Voglio il tuo amore Amore-amore-amore Voglio il tuo amore (Amore-amore-amore, voglio il tuo amore) Sai che ti voglio Perch io solo libera E sai che ho bisogno di te Io voglio una grande storia damore Voglio che mi ami E voglio la tua vendetta Io e te potremmo scrivere una grande storia damore Voglio che mi ami Tutto il tuo amore una vendetta Io e te possiamo scrivere una grande storia damore Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Intrappolata in una grande storia damore Oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh-oh! Intrappolata in una grande storia damore Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te

(Four times) Walk, walk fashion baby Work it Move that bitch crazy I want your love and I want your revenge I want your love I dont wanna be friends Je veux ton amour Et je veux ta vengeance Je veux ton amour I dont wanna be friends Oh-oh-oh-oh-oooh! I dont wanna be friends (Caught in a bad romance) I dont wanna be friends Oh-oh-oh-oh-oooh! Want your bad romance (Caught in a bad romance) Want your bad romance! I want your love and I want your revenge You and me could write a bad romance Oh-oh-oh-oh-oooh! I want your love and All your lovers' revenge You and me could write a bad romance

(Quattro volte) Cammina, cammina ragazza alla moda lavoro che muove la pazza Voglio che mi ami e voglio la tua vendetta Io voglio il tuo amore Non voglio che siamo amici Voglio il tuo amore E voglio la tua vendetta Voglio il tuo amore Non voglio che siamo amici Oh-oh-oh-oh-oooh! Non voglio che siamo amici Ho detto che voglio il tuo amore Non voglio che siamo amici Oh-oh-oh-oh-oooh! voglio la tua una grande storia damore Sono intrappolata in una grande storia damore voglio la tua una grande storia damore Voglio che mi ami e voglio la tua vendetta Io e te possiamo scrivere una grande storia damore Oh-oh-oh-oh-oooh! Voglio che mi ami Tutto il tuo amore una vendetta Io e te possiamo scrivere una grande storia damore

Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh! Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh!

Want your bad romance (Caught in a bad romance) Want your bad romance

voglio la tua una grande storia damore Sono intrappolata in una grande storia damore voglio la tua una grande storia damore

Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh! Oh-oh-oh-oh-oooh-oh-oh-oooh-oh-oh-oh-oh! Want your bad romance (Caught in a bad romance) Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Want your bad romance Caught in a bad romance Rah-rah-ah-ah-ah! Mum-mum-mum-mum-mah! GaGa-oo-la-la! Want your bad romance voglio la tua una grande storia damore Sono intrappolata in una grande storia damore Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te Intrappolata in una grande storia damore

Rah-rah-ah-ah-ah-ah! Roma-roma-mamaa! Ga-ga-ooh-la-la! Voglio una grande storia damore con te

Auguri a tutte le donatrici di sangue (come Federica)


Dono perch mi rende felice, orgogliosa di quello che faccio nel mio piccolo: so che con poco, posso contribuire a salvare la vita di una persona, ridandogli il coraggio e la voglia di sorridere alla vita. Federica Alcaini, 22 anni, donatrice Avis Ti sto dando tutta la mia vita perch voglio che tutto il mondo ti conosca. Desidero che tutto il mondo possa accettare quello che odia.. Tratto da Invisible Monsters di Chuck Palahniuk Auguri a tutte le donne: buon 8 marzo. Auguri alle nostre donatrici perch siete fantastiche, perch tanto

fate con passione, dedizione e tenacit. In occasione della festa delle donne, abbiamo chiesto a Federica, un amica donatrice, di parlarci di Avis e di donazione di sangue. Dai, esprimi le tue impressioni, quello che provi, perch doni, cosa significa donare per una donna. Sicuramente la tua visione di donna contribuir a mostrare un lato diverso del mondo della donazione di sangue le abbiamo detto. Non so ci ha detto titubante, poi alla fine ci ha risposto: Dai comunque ci provo. Dietro la timidezza delle donne si nasconde un mondo fantastico. Un mondo fatto di una profondit e di una sensibilit che nemmeno nel pi bello dei sogni un uomo pu immaginare. Certo che le donne sono proprio fantastiche: fate delle cose stupende e vi vergognate a raccontarlo, come siete amabilmente diverse da (certi) uomini che se fanno una cosa, la sa tutto il bar Abbandonata la timidezza, quel non so ci ho provo. Vedi tu se va bene, ne uscita una conversazione fantasista. Siamo onorati di poter inserire parole cos belle e nel contempo cos immediate, - ma non per questo meno profonde - sul sito. Quali sono le emozioni che ci hanno regalato le parole di Fede? Beh, abbiamo capito che lAvis donna (basta vedere il personale infermiere e dottoresse - presente nella sala donazione di Bergamo e capire che se lavis cresce merito loro), abbiamo capito che i donatori sono tutti fantastici, ma che le motivazioni che spingono una donna a donare sono estremamente profonde, abbiamo capito che lAvis pu avere un futuro solo se si ascolteranno le donne e quello che hanno da dire. In tutto questo abbiamo capito che i giovani, come Federica, hanno tanto da dire e da dare allAvis: chiedono di essere ascoltati e di capire il loro cuore. Ci chiedono di non essere giudicati o peggio criminalizzati con la solita falsa retorica de i giovani doggi o ancora era meglio una volta e via con la "hit parade" della banalit. I giovani ci dicono che giusto guardare e conoscere il passato per creare un futuro migliore. Ma ci insegnano che nel passato non si pu vivere. E poi se guardiamo il passato sempre meglio del presente? Se ascolteremo i giovani molto si potr fare per salvare anche in futuro delle vite e non far mancare il sangue (e naturalmente i suoi derivati) dove vi bisogno. Se ascoltiamo i giovani, il resto poi verr da s. Lavis ha bisogno di far parlare il cuore di persone come Federica Alcaini, Fede di Dossena, iscritta ad Avis San Giovanni Bianco (per chi legge e non conosce i luoghi, un paese della Val Brembana, una valle situata a nord di Bergamo). Ha 22 anni e da quattro (da quando quindi si potuta iscrivere ad Avis) dona sangue. Lo diremo ancora, ma ci piace far presente tre importanti caratteristiche: donna, giovane e donatrice. Voil come in Avis, i sogni divengono realt. Ecco quello che ci ha detto. Ciao Fede, grazie per aver accettato per la seconda volta linvito del Crazy Team per parlare di donazione di sangue. Bene, eravamo rimasti al tuo importante traguardo delle otto donazioni. Adesso che hai alle spalle lesperienza di quattro anni, come cambiato il tuo modo di vedere la donazione? Ora so cosa significa donare, il perch dono ci dice Federica vinto il naturale imbarazzo iniziale -. Lo capisco, lo sento,

so cosa si prova. Quando ho iniziato, invece, era per me una sfida: ero spinta dalla curiosit del voler conoscere. Un po come quando devi scegliere la scuola superiore: non puoi sapere a 14 anni cosa vuoi fare da grande. Allora scegli in base a "un qualcosa" che ti colpisce della scuola, degli strumenti che andrai ad utilizzare, o semplicemente seguendo le orme dei genitori. Solo dopo capisci se la tua scelta stata vincente. Cos come per l'Avis. Donazione di sangue come una scuola di vita, ci piace il paragone. A scuola la bellezza della materia dipende dal professore, in Avis dalla dottoressa che infila lago Dai concedici la battuta: lavis senza dubbio donna e questo a noi fa immenso piacere. In casa di Federica, si sempre sentito il ticchettio che scandisce il grande cuore dei donatori di sangue: Ne sentivo spesso parlare in famiglia afferma con entusiasmo Federica riportando la propria esperienza -: vedevo mio pap impegnato in riunioni, leggevo i volantini che portava a casa, volevo sempre vedere il braccio dopo la donazione. S, volevo provare anch'io!. Federica, 22 anni, appena ha potuto ha deciso di diventare una donatrice di sangue: Solo ora, a distanza di 4 anni, riesco a capire parte di quello che sta dietro al "mondo Avis": la seriet, i controlli, la collaborazione, il lavoro, l'organizzazione, la sicurezza ma soprattutto l'accoglienza. Donazione di sangue che mostra un unico cuore, nella quale fanno parte persone di tutte le et. Per Federica non c differenza tra giovani e meno giovani, ogni donazione contribuisce ad arricchire la propria esperienza: Mi colpisce enormemente il fatto che in pochi anni ho imparato molte cose nuove. Mi viene da pensare allora ai "veterani": quanto e cosa sanno? Cosa provano? Che cosa si prova a distanza di anni in cui si dona? Mi rendo cos conto di essere solo all'inizio di un lungo cammino, ma sono consapevole di essere sulla buona strada. Federica non ha dubbi sulle motivazioni che portano una donna - e nel suo caso una giovane donna - a donare sangue: Dono perch mi rende felice, orgogliosa di quello che faccio nel mio piccolo - afferma con fierezza Fede -: so che con poco, posso contribuire a salvare la vita di una persona, ridandogli il coraggio e la voglia di sorridere alla vita. Ci sono parole che contribuiscono ad abbattere i muri dellincomunicabilit tra le varie generazioni. Tra queste sicuramente ci sono le parole di Federica. Parole che abbattono i stupidi luoghi comuni dei giovani doggi: tutti, in ogni epoca e luogo sono stati i giovani doggi, pochi ricordano di esserlo stati. Ma se non ci sono differenze tra generazioni, tra donne e uomini qualche differenza in merito alla donazione di sangue (ma anche in merito alla giornata passata al centro commerciale sulla visione dellIkea Scherziamo naturalmente) c La donna, a differenza dell'uomo, dona sangue intero due volte all'anno ci dice sorridendo Federica, capendo dove vogliamo arrivare -,: non per una questione di maggiore o minore quantit di sangue, ma perch le donne sono sicuramente soggette a pi "sbalzi corporei" (ciclo ecc..). Sono quindi pi deboli e lente nella fase recupero post-donazione. Ma ci sono anche uomini che non riescono a sopportare le quattro donazioni di sangue intero all'anno. Touch: dopo la Bad Performance che ha visto il Crazy Team donare con il tempo record in negativo a Bergamo in 62 minuti, non vi molto da ribattere, anzi ci preoccupiamo di come la cosa si sia diffusa. La donazione di aferesi, la donazione in cui viene estratta una componente del sangue, riequilibra la donazione tra donne e uomini: Anche per questo motivo, viene in

soccorso, se cos si pu dire, la donazione in aferesi afferma sorridendo Fede -. La plasmaferesi per esempio toglie dal nostro sangue solo la parte liquida, il plasma appunto, permettendo cos alla persona che si sottopone a questa procedura, un recupero sicuramente pi veloce essendo una donazione meno invasiva e restituendo al donatore la parte solida del sangue. Una donazione non meno importante del sangue e pi mirata: Questo senza dubbio un vantaggio per tutti, donne comprese: come i donatori di sangue intero, tutti altrettanto volenterosi!. Aspettando la festa della donna, abbiamo riportato lesperienza di uno del Crazy Team: un uomo ferito nel proprio ego a causa della donazione durata 62 minuti Scherziamo naturalmente, ma come abbiamo avuto modo di dire, le donne impiegano meno tempo per effettuare la donazione in aferesi: un duro colpo come detto allego maschile Tu da donna e da giovane, come vedi gli uomini in Avis? Mi ha colpito vedere tanti uomini all'Avis, impegnati sia nella donazione di sangue, sia nella procedura di aferesi (plasmaferesi, piastrinoaferesi, plasma-piastrinoaferesi e donazione di plasma e globuli rossi): bello vedere come persone all'apparenza "dure" riescano a trasformarsi in persone molto sensibili dinnanzi al volontariato e al prossimo. Ego maschile per questa volta salvo. Come consuetudine sul sito inseriamo alla fine dei brani musicali e dei video. Ti conosciamo, per cui sappiamo gi la risposta, - ci sentiamo un po come Marzullo: ci facciamo e ci diamo le risposte da soli Ci sa che dobbiamo iniziare a preoccuparci - ma lasciaci fare almeno la domanda: hai un artista musicale preferito? Davide, naturalmente. Eccolo quindi Davide van de Sfross, in onore di Federica e di tutte le donatrici: amiamo Emilio Salgari per cui inseriamo ben volentieri Yanez con il solo di tromba iniziale e a met brano, strumento suonato anche da Federica (il brano una parodia delle vacanze estive riminesi dei tigrotti di Mompracem arrivati da tutta la Lombardia). A seguire inseriamo anche Ninna Nanna del contrabbandiere: un bellissimo brano, che ci ricorda la voce delle donne che cantavano invocando la protezione dei propri amati che per sopravvivere facevano un mestiere pericoloso. Che si chiami ninna nanna, lullaby, berceuse, wiegenlied (ovvero ninna nanna in inglese, francerse o in tedesco solo per citare alcune tra le pi famose) cambia solo la lingua: la voce sempre quella rassicurante e magnifica delle donne. Ed la stessa ovunque. Infine il brano Woman in Chain (donna in catena) del gruppo britannico Tears for Fears (Lacrime per paura): perch " un mondo che sta impazzendo a tenere la Donna in catene" (It's a world gone crazy Keeps Woman in Chains). Perch non ci siano in futuro pi lacrime di donna e che le catene che legano le donne, possano essere spezzate per sempre.

Woman In Chains

Donna In Catene

You better love loving and you better behave Pi ami lamore. Meglio ti comporti You better love loving and you better behave Pi ami lamore. Meglio ti comporti Woman in Chains Donna in catene

Woman in Chains Calls her man the Great White Hope Says she's fine, she'll always cope Woman in Chains Woman in Chains Well I feel lying and waiting Is a poor man's deal And I feel hopelessly weighed down by your eyes of steel It's a world gone crazy Keeps Woman in Chains Woman in Chains Woman in Chains Trades her soul as skin and bones Sells the only thing she owns Woman in Chains Woman in Chains Men of Stone Men of Stone Well I feel deep in your heart There are wounds Time can't heals And I feel somebody somewhere Is trying to breathe Well you know what I mean It's a world gone crazy Keeps Woman in Chains Woman in Chains Woman in Chains Men of Stone Men of Stone It's under my skin but out of my hands I'll tear it apart but I won't understand I will not accept the Greatness of Man

Donna in catene Chiama il suo uomo la grande speranza bianca Dice di stare ben e se sempre in lotta Donna in catene Donna in catene Beh, credo che stare ad aspettare Sia davvero un magro affare E mi sento davvero schiacciare Senza speranza dai tuoi occhi dacciaio E un mondo che sta impazzendo A tenere la Donna in catene Oh Donna in catene Donna in catene Baratta la sua anima come pelle e ossa Svende lunica cosa che possiede Oh Donna in catene Donna in catene Uomo di pietra Uomo di pietra Sento che nel tuo cuore Ci sono ferite che il tempo non potr guarire E sento che qualcuno da qualche parte Sta cercando di respirare Sai bene cosa intendo E un mondo che sta impazzendo A tenere la Donna in catene Oh Donna in catene Donna in catene Uomini di Pietra Uomini di pietra E sotto la mia pelle, Ma non nelle mie mani Le strapper via ma senza capire Non accetter la grandezza delluomo

It's a world gone crazy Keeps Woman in Chains So Free Her So Free Her

E un mondo che sta impazzendo A tenere la Donna in catene Lei cos libera Lei cos libera

Happy Birthday Italia: tanti auguri per i tuoi 150 anni Vorrei che voi foste felici, lo dico a tutti perch viviamo in un paese memorabile. E allora ve lo dico proprio: Siate felici. E se qualche volta la felicit si scorda di voi, voi non vi scordate della felicit. Questo tenetelo sempre a mente. E per essere felici spesso, spesso per essere felici Anzi deve bastare poco, non devessere cara la felicit: se cara non di buona qualit. Ricordiamocelo: semplici cose. Roberto Benigni - esegesi de "L'inno di Italia" a Sanremo 2011 Viva l'Italia, l'Italia liberata, l'Italia del valzer, l'Italia del caff. Viva l'Italia - Francesco De Gregori Italy: thats party. Altro che George (Clooney) o altro, non c Martini che tenga. E sempre bello festeggiare un compleanno, lo ancor pi quando si festeggia una bella donna. Anzi la donna che si festeggia oggi non solo bella, ma proprio la bellezza in persona. Meglio della "Nascita di Venere" di Sandro Botticelli da cui ha preso la perfezione, meglio dellAmor Sacro e Amor Profano di Tiziano dalla quale ha preso la completezza lestro e la fantasia. Una donna meravigliosa, la regina di cuori dalle curve fantastiche, una silhouette che fa impazzire. Gi perch non ci sono curve pericolose, le curve delle donne sono unopera darte, in ogni epoca e in ogni luogo le si cercate di rappresentare in onore della loro magnificenza e a noi resta che ammirarle estasiati e riprodurle in fretta perch poi svaniscono e non si ricordano pi (parafrasando e trasponendo Una canzone per te di Vasco Rossi). Come una strada in una meravigliosa campagna di collina o in montagna, la si percorre lentamente facendosi cullare dal panorama, dai colori, dai profumi in una sola parola della emozioni che sa regalare. Eccoci alla festa, sempre bello festeggiare quando si ha nel cuore la voglia di farlo. Quando teniamo a chi ci ha invitato: per una sera nulla pi conta, rimane la voglia di divertirsi di poter stare insieme. E non fa niente se alla festa c gente che non vuole ballare, gli immancabili che si attaccano al bancone e diventano arredamento o che se ne stanno seduti al tavolino e diventano i divanetti del locale. Quelli con cui non usciresti mai nemmeno per una birra o per un

caff. Come ad ogni festa c gente simpatica e gente meno, ci sono quelli che hanno rifiutato linvito adducendo una scusa, quelli che lo hanno fatto platealmente dicendo che non vanno ad una festa il cui ci si raccoglie intorno ad una persona a loro non gradita. Ce li immaginiamo questi musoni: sono quelli che quando vanno ad una festa ci vanno solo per vedere chi c, per vedere se c tanta gente o meno, solo per poi avere qualcosa di cui (s)parlare. Come sempre allAvis Villa no religion, no politics (una delle regole e forse lunica che rispettiamo - che vige anche nei pub irlandesi ma pi in generale nei pub anglosassoni, la pub rules). Vi invitiamo semplicemente a leggere gli articoli Il Parlare Chiaro di Durnwalder (e le Cattive Abitudini della Svp) di Sergio Rizzo e Il Presidente anti Italiano. Contestato in Alto Adige di Gian Antonio Stella (i due autori anche del libro La casta) pubblicati sul Corriere della Sera. Vi invitiamo a leggere anche larticolo Come celebrare lunit dItalia nella provincia di Bolzano di Sergio Romano sempre preso dal Corriere della Sera. Come detto no religion, no politics, ci ha semplicemente colpito il fatto che sembravano tanti 400 milioni destinati a tutto il volontariato in un anno - di tutta la festeggiata - ma in confronto a quello che abbiamo letto nei due articoli citati, sono ben poca cosa. Noi ci divertiremo come non mai. Rifiutare linvito di una bella donna sempre un (grave e grande) errore. No, la festa unaltra cosa, ci si va per divertirsi. Per dire alla donna festeggiata che ci piace condividere un momento importante. Non ci vogliono poi regali costosi, meglio una buona idea e un regalo che racconti la persona. A volte basta anche solo una bella frase o una bella idea. E poi ogni occasione quella giusta per esprimere la propria gioia. Non etichettateci: come Crazy Team una regola gi troppa. Ma oggi festeggiamo, ci piace brindare alla vita come diceva Zucchero Fornaciari nel brano Miserere: Miserere, misero me, per brindo alla vita. Festeggiamo perch Avis diffusa ovunque sul magnifico corpo della festeggiata ed nel suo Dna. Ma se ben guardiamo, lamore davvero ovunque - frase estrapolata dal film Love Actually - in questo bellissimo corpo. Poco importa se lo si fa il 17 marzo o in un altro giorno: a noi piace questa data: possiamo festeggiare il Saint Patrick's Day con le amiche irlandesi (festeggiamo con loro il no religion, no politics Avis, festeggiamo con i loro occhi verdi come il mare di un atollo tropicale, aperti come il cielo delle praterie - come nel brano Patrizia di Eugenio Finardi). Si festeggeremo il 17 marzo, alla donna che bella come una rosa, con qualche spina ma questa la vita. Le spine rendono pi belle le rose. Una rosa che ha un magnifico profumo, e solo ad ammirarla allarga il cuore. Festeggeremo il 2 giugno, un giorno meraviglioso in cui si capito che tutta la parte del corpo della bellissima donna importante. Festeggeremo il 4 novembre e il 25 aprile perch in futuro non ci

siano pi date di fine guerra - dei qualsiasi guerra da accogliere festosamente perch questo significa che un giorno ne iniziata una. Festeggeremo questa splendida donna che ha concepito persone meravigliose, come le sue sorelle il tutto in una grande famiglia che si chiama Europa. Una storica famiglia, ma con la voglia di stare insieme: basta prendere alcuni giovani che provengono da questa grande famiglia e farli parlare e in cinque minuti saranno amici. Non importa se la pronuncia inglese non sar da Oxford, quello che importa che i giovani (e solo loro) hanno la forza di superare certe (inutili e anacronistiche) barriere. Il resto, se si ascolter il cuore, verr da s. Festeggiamo senza essere coinvolti in polemiche e schieramenti da (basso) tifo da stadio: ce li immaginiamo gli slogan infantili tra chi noi festeggiamo, non mi hai fatto niente faccia di serpente e chi noi non festeggiamo, non mi hai fatto male faccia di maiale. Che dire: lasilo dovrebbe essere finito da un po per certe persone. Ma non vanno dicendo ovunque da un po di tempo che ci sono problemi seri da risolvere insieme? E adesso che fanno si perdono non in un bicchiere, ma in una goccia dacqua? A noi va solamente di divertirci, senza polemiche e schieramenti. Non usiamo il termine strumentalizzazioni: ogni tanto sembra che venga coniata una parola e la si utilizza in tutto. E spesso fuori luogo. Ve lo immaginate? Fra un po la useranno anche nella minestra. Questa sera cara la minestra non voglio proprio mangiarla. Ecco caro, tu strumentalizzi la minestra per dire che non so cucinare.. Come sempre siamo goliardici, come lo siamo quando ci si diverte. E come non esserlo nel vedere i donatori che fanno qualcosa di grande uniti da un grande cuore, vedere Volontari lAvis Italiani (Associazione

Sangue) che fa parte del magnifico corpo di questa splendida donna? Perch (anche) grazie ad Avis si riesce a parlare di donazione di sangue in tutto il mondo, ecco quale fu la grande idea di Vittorio

Formentano. Un medico che visse e guard gli orrori della guerra in prima persona (Formentano fu medico dellesercito nella prima guerra mondiale) e cap che qualcosa si poteva fare per le altre persone e per salvare vite. Lo stesso vale per Admo: ci si iscrive per poter salvare una vita: dalla bellissima donna che compie gli anni, si passa con le sorelle alla madre Europa per poi arrivare alla decana Gea e quindi alla banca mondiale dei donatori di midollo osseo. Non sono bellissimi nomi? Nomi che fanno sognare, nomi di donna che ci allargano gli orizzonti. Ecco che ritorna One degli U2: Un amore, un sangue, una vita Devi fare ci che riesci (One love, one blood, one life. Yuo got to do what you should). E visto che siamo crazy festeggiamo in modo particolare: niente cerimonie o altro. Prima di goderci questo magnifico corpo, magari anche solo per ammirare il paesaggio e di incontrarci con gli amici per gioire con loro, facciamo un salto al cimitero a trovare coloro che non sono pi tornato a baita (come descriveva ne "Il sergente della neve" Mario Rigoni Stern) o che per questa amabile donna si sono giocati tutto. Tutti, senza polemiche o distinzioni. Andiamo ad ascoltare la Spoon River che si pu cogliere in ogni cimitero di paese. Li vediamo, li sentiamo, non ci fanno paura, il cimitero dovrebbe essere un meraviglioso campo fiorito e non unestesa di (freddo) marmo: ci raccontano storie, la loro storia, la loro quello che hanno passato e vissuto. Perch morir damore (per chi lo ha fatto per questa magnifica donna) magari non lo si pu condividere, ma sicuramente non lo si pu deridere. E che questo morir damor ci possa servire per capire che - adesso che questo amore si diffuso nessuno pi deve morire per amare questa splendida donna. Ora vogliamo andare a danzare con una splendida donna: la festeggiata. Ma prima di danzare Libiam libiamo, ne' lieti calici, che la bellezza infiora; e la fuggevol fuggevol'ora s'inebrii a volutt. ("La Traviata" - Giuseppe Verdi): fa niente se non beviamo vino, anche Mazzini amava la birra (si veda larticolo Leggeva Dumas e i testi buddisti Il volto inaspettato di Mazzini di Paolo Conti del Corriere della Sera in cui Mazzini suggerisce caldamente di non bere birra corrente nei pub ma di scegliere quella della Swan Brewery, realizzata in una delle principali birrerie di Londra, di propriet dei mazziniani Sydney Hawkes e James Stanfeld: un locale che era diventato, con Mazzini cliente fisso, una specie di punto di riferimento della cospirazione italiana). Non vogliamo far attendere la festeggiata oltremodo: vi lasciamo con Viva lItalia di Francesco De Gregori anche nella versione Sanremese (2011) di Davide Van de Sfroos, al Miserere e linterpretazione del Va pensiero di Zucchero Fornaciari con il compianto Luciano Pavarotti. Happy Birthday Italia. Viva l'Italia - Francesco De Gregori Viva l'Italia, l'Italia liberata, l'Italia del valzer, l'Italia del caff. L'Italia derubata e colpita al cuore,

viva l'Italia, l'Italia che non muore. Viva l'Italia, presa a tradimento, l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento, l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura, viva l'Italia, l'Italia che non ha paura. Viva l'Italia, l'Italia che in mezzo al mare, l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare, l'Italia met giardino e met galera, viva l'Italia, l'Italia tutta intera. Viva l'Italia, l'Italia che lavora, l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora, l'Italia met dovere e met fortuna, viva l'Italia, l'Italia sulla luna. Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre, l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre, l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste, viva l'Italia, l'Italia che resiste.

Happy Birthday Again Italia: ancora tanti auguri per i tuoi 150 anni
La tua magia ricongiunge ci che la moda ha rigidamente diviso, tutti gli uomini diventano fratelli, dove la tua ala soave freme. L'uomo a cui la sorte benevola, concesse di essere amico di un amico, chi ha ottenuto una donna leggiadra, unisca il suo giubilo al nostro!. (Deine Zauber binden wieder, Was die Mode streng geteilt; Alle Menschen werden Brder, Wo Dein sanfter Flgel weilt. Wem der groe Wurf gelungen, Eines Freundes Freund zu sein, Wer ein holdes Weib errungen, Mische seinen Jubel ein !) Inno alla gioia Nona sinfonia Op. 125 di Ludwig Van Beethoven Il vero patriota non ritiene mai il suo Paese il migliore di tutti: pericoloso. Per quellallegria, quella gioia, quellorgoglio gioioso, allegro di vivere in un luogo che uno ama e che dice Va beh, a me piacce proprio tanto, quello sano, sanissimo. E il nazionalismo che una malattia. Il razzismo poi la follia. Intervento a Sanremo 2011 Roberto Benigni [] Ed erano persone mirabili: Cavour, Mazzini, Garibaldi tutti e tre entrati in politica e usciti dalla politica pi poveri di quando erano entrati, ma hanno arricchito gli italiani. Enormemente (parte un sonoro applauso dal

pubblico). Un Paese che non proclama forte i propri valori, con forza, pronto per loppressione e per la servit. Se non ci si ricorda del nostro passato, non si sa neanche dove si va. Poi sono i nostri nonni: laltro ieri che accaduto. Intervento a Sanremo 2011 Roberto Benigni Winston Churchill, uno dei miei personaggi preferiti che ci ha liberato dal nazismo [] quando and alle elezioni in Inghilterra, dopo aver vinto la guerra e aver salvato il mondo, perse alle elezioni. Perse contro i laburisti e sua moglie glielo annunci quando la mattina sui stava facendo la barba. Gli disse: Abbiamo perso. E Churchill sapete che cosa le rispose? No, abbiamo vinto. Ci siamo battuti per questo. Cio anche per perdere, si era battuto, anche per fare le elezioni. Perch il popolo potesse scegliere e quindi aveva vinto anche perdendo. Intervento a Sanremo 2011 Roberto Benigni

Mai avremmo pensato che lesegesi di un brano potesse toccare il cuore. Gi solo la parola ci sembrava antipatica: esegesi ovvero parola aulica per dire la spiegazione di un testo in un linguaggio pi attuale e meno formale. E dal momento che un testo andava spiegato gi ci piaceva meno. Ma ci sbagliavamo. E di tanto. Roberto Benigni riuscito per una sera a farci sognare. Ci ha detto che la vita bella, sempre e comunque. Come il grandissimo Dario Fo, ci ha insegnato che se si cambia il modo di guardare le cose, le cose cambiano. Ci sono tornati alla mente le lezioni di Mario, professore di lettere venuto da Messina, che ci spieg il "Dolce Stil Novo". Ci fece amare quelle parole che sembravano in apparenza staccate dalla realt. E a chi si rifiutava di parlare di amore platonico, volendo andare pi al sodo, disse: Dopo faremo anche la parte rock dello Stilnovo ovvero gli autori contro lo Stilnovo come Cecco Angiolieri. Amammo quelle parole di Mario, come amammo le sua frase successiva:Gi perch se Ligabue fosse vissuto nel 1300 avrebbe usato le parole di Cecco. Lesegesi dellInno dItalia di Roberto Benigni ci ha richiamato alla mente la chitarra di Mario, il professore che cantava Generale e Rimmel di Francesco De Gregori, Siamo solo noi di Vasco Rossi. Ci accompagn in gita tre anni. Ci spieg come la storia per anni fosse stata scritta solo da chi poteva permetterselo sino a quando la gente normale cap che poteva scrivere essa stessa la storia. Tornando in macchina, radio accesa come sempre, abbiamo ascoltato Benigni e ci tornato alla mente Mario. Per una volta non ci interessato arrivare il prima possibile a casa. Ci siamo fatti cullare dal viaggio e dalle parole di Roberto. Come quando ascolti in macchina un bel brano e sei arrivato:

spesso non scendiamo dallauto finch non finito (lasciando sovente sgomenti chi ci vede in macchina). S per una volta eravamo rilassati, le luci della sera ci piacevano, cos come ci piaceva andare lenti ma muoverci al suono delle parole di Benigni. Ci siamo goduti il suo discorso: cose serie dette con un sorriso sulle labbra come il motto del Crazy Team. Sempre meglio delle cavolate dette seriamente dette da alcune persone che si leggono a volte sui giornali e sui media. Arrivati a casa ci siamo sentiti con Niki, uno del Crazy Team: anche lui aveva ascoltato le parole in macchina e aspettava di vedere il video su Youtube. Amiamo Benigni come amiamo Dario Fo, persone Crazy che ci dicono che la gente protagonista. Tutta. Amiamo chi nella quotidianit pensa di migliorare il mondo, magari senza grandi ed eroici gesti, ma anche solo con un sorriso ad una persona non conosciuta ed appena incontrata, aprendo la porta ad una donna. Piccoli gesti che migliorano il mondo. La grandezza del quotidiano, la magia delle Very Normal People. Ma che credendo di cambiare il mondo, dimostrano di non essere poi cos Normal ma di essere Fantastic, come lo sono i donatori di sangue, insieme a tantissime altre persone che si occupano di altro e soprattutto dellaltro. E come direbbe oggi Mario: Gi, perch se quei giovani del Risorgimento potessero parlarci oggi, lo farebbero con il rock. Come quello dei gruppi che ascoltano i giovani (abbiamo gi detto pi volte criminalizzati, fatti passare per stupidi, ma non ci ricordiamo che i giovani imparano da tutti noi), come quel El Diablo come era soprannominato Giuseppe Garibaldi dei Litfiba. Ma abbiamo gi parlato troppo, eccovi la belle parole, come la vita, di Roberto Benigni.

Esegesi dellInno dItalia Intervento a Sanremo 2011 di Roberto Benigni LInno di Mameli. Gianni (rivolgendosi a Gianni Morandi, presentatore del Festival di Sanremo 2011), io volevo farlo con te. Noi useremo naturalmente la par condicio: sempre giusta la par condicio e poi una cosa bellissima, vuol dire pari condizioni. Sono come quelle frasi in cui tutti siamo daccordo, come la legge uguale per tutti, come di mamme ce n una sola. Son quelle frasi che sappiamo che vanno sempre bene. Quindi sono lieto di applicarla, dobbiamo trovare questa cosa. E poi la base della democrazia, prendere in giro il potere. Demo = prendere, crazia = in giro Se non sapete il greco ragazzi (il pubblico in sala ride), io questa sera volevo parlare il latino ma ora non mi viene. Allora cari italiani, perch arrivato il momento di parlarvi in questo senso, questo onore che mi stato dato di fare lesegesi dellInno dItalia. Io adesso prover, adesso c anche il leggio che mi hanno portato, e continuare per un momento ad entrare dentro non che dura tanto alla storia del nostro Paese. La storia del nostro Paese che, ve lo posso dire, una cosa memorabile. Memorabile! Limpresa che hanno fatto quelle

persone sulla quale abbiamo scherzato, che hanno dato la vita non in senso poetico, ma proprio in senso fisico per noi. Una cosa straordinaria hanno fatto. Unimpresa memorabile, inenarrabile! Si parla ogni tanto, si dice: Ma il Risorgimento (Benigni mima una smorfia di disinteresse). Tante volte visto un po cos Ma cos, visto dallalto una cosa impressionante di grandezza. Tutto il mondo aveva gli occhi sullItalia. Se voi prendete la storia del mondo, in quel momento l concentrata la grandezza. Ma una grandezza senza pari. Intrisa di giovent: erano tutti ragazzi sul serio. Veramente. Mameli aveva ventanni, Novaro che ha scritto la musica pure. Ma anche gli altri: Cavour, Mazzini erano ragazzini. Mazzini sembra sempre vecchio anche da piccino per erano tutti dei ragazzi, tutti giovani, tutti morti a 25, 26, 27, 28 anni. Una cosa che hanno dato davvero la vita per noi, ma in una maniera cos alta che tutto il mondo guardava a noi. Sapete che Garibaldi era un mito: hai voglia Che Guevara, Bono, i Beatles, i Rolling Stone Era una cosa impressionante in tutto il mondo Garibaldi. Garibaldi era detto El Diablo, era una cosa di una bellezza fisica, di un ardore e di un coraggio, di una cosa impressionante. Leroe dei due mondi non sto parlando di Marchionne, sempre Garibaldi naturalmente -. E il Piemonte, sapete questa regione che ci ha dato tutto, sapete che appena fecero lUnit dItalia la capitale stata Torino, poi fu subito spostata a Detroit (il pubblico ride sonoramente), ma quella una cosa Dur pochissimo, chiss perch spostano tutto sempre a Detroit. Ecco In quel momento memorabile questuomo era famoso. Io vi dico che i grandi scrittori dellepoca, il duca di Wellington, Charles Dickens grande come Shakespeare o Dante -, Alessandro Dumas padre quello che ha scritto I tre moschettieri, quello che ha scritto Il conte di Montecristo -, seguivano Garibaldi con il taccuino. In tutto il mondo. Victor Hugo, George Sand, mandavano soldi, si tassavano per finanziare questa cosa di bellezza, che cera in Italia. Questa grandezza immensa, eroica, epica che non si vedeva pi: era un mito. Tutti gli italiani li seguivano. Lo sapete che dappertutto si tassavano per mandare soldi e veniva detto, in ogni parte dove cera un ingiustizia: Chiamiamo Garibaldi. Anche ai bambini: Se non vai a scuola chiamo Garibaldi. Era una cosa impressionante. Un fervore che faceva paura. Per dire di una figura, poi parleremo delle altre. E Mameli era quel momento, nel 1847. Dopo arriver il 48. Sapete succede un 48 si dice anche ora. Poi le cinque giornate di Milano, Manzoni, Verdi lItalia lunico Paese al mondo dove prima nata la cultura e poi la nazione. Non esiste nessun altro luogo al mondo. E una cosa impressionante. Ha tenuto insieme la lingua: la lingua la cultura. Immensa (il pubblico applaude calorosamente). Non per fare lapplauso per carit. Il vero patriota non ritiene mai il suo Paese il migliore di tutti: pericoloso. Per quellallegria, quella gioia, quellorgoglio gioioso, allegro di vivere in un luogo che uno ama e che dice Va beh, a me piacce proprio tanto, quello sano, sanissimo. E il nazionalismo che una malattia. Il razzismo poi la follia. Ma un sano patriottismo la cosa pi salutare che ci sia nel mondo: volere proprio bene al luogo dove si sta. Avere quel sentimento Insomma: io ce lho. Io volevo dire che anche solo la lingua lappartenenza. Amarla troppo non fa mai bene. Perch il troppo sempre sbagliato. Anche in amore: quanto errori vengono fatti perch gli voleva troppo bene, Per troppo amore. Non esiste il troppo amore. Lamore come la morte:

o sei innamorato o non sei innamorato, o sei morto o non sei troppo morto (il pubblico ride). No, non sei troppo morto: uno morto o non morto. Lamore e la morte sono uguali. E in amore, quando si ama, bisogna amare in maniera che uno si sente che arrivi l e non che vai di pi o di meno. C una misura che non si va n su n gi. E leternit. E quindi quando si ama, quando si sente la bandiera, ci si accorge che non una cosa effimera, una cosa eterna. Chi sente questo, come sentivano i nostri patrioti, sente che non vive per il carpediem, per quelle cose che sono tristissime. No, vive un attimo eterno, per sempre. Lo sentivano e non li poteva fermare nessuno. Ed erano persone mirabili: Cavour, Mazzini, Garibaldi tutti e tre entrati in politica e usciti dalla politica pi poveri di quando erano entrati, ma hanno arricchito gli italiani. Enormemente (parte un sonoro applauso dal pubblico). Un Paese che non proclama forte i propri valori, con forza, pronto per loppressione e per la servit. Se non ci si ricorda del nostro passato, non si sa neanche dove si va. Poi sono i nostri nonni: laltro ieri che accaduto. Nessuno ha scritto dei grandi libri a favore del Risorgimento, delle grandi opere Chiss perch. Risorgimento poi una parola che ha usato lAlfieri per primo: Perch un giorno tu, inestinguibilmente risorgerai, magnanima, una e libera. Da questo risorgere, che un verso addirittura che viene dal Vangelo, una cosa religiosa: una resurrezione. LItalia era un corpo dilaniato, posseduto, stuprato, violentato, saccheggiato Il corpo pi bello del mondo, tutti lo possono dire, saccheggiato proprio per quello (il pubblico presente allAriston applaude calorosamente). Andate in tutti i musei del mondo, compreso il Louvre, ci sono chilometri di opere darte italiane. Per carit, va bene perch appartengono allumanit, non sono mica perse, per una gioia entrare dentro e dire ma io appartengo a questa grandezza, io sono uno che viene da l: non potete sapere cosa succede addosso. E una cosa memorabile. Si inventato la musica, larchitettura, la pittura Andiamo a vedere chi erano questi uomini. Mameli, ventanni. Novaro, il musicista, morto poverissimo, ha fatto spettacoli e altro, ma da questa musica non ha avuto un soldo dalla Siae, niente. Ma neanche un soldo, non voleva niente (il pubblico in sala ride). Erano persone straordinarie che valle a ritrovare. Una sera stavano tutti a Torino, da degli scrittori, tutti patrioti, cera un fervore proprio memorabile, arriva un pittore, Barzini, con un foglio e dice a Novaro: Guarda cosa ti manda Goffredo. Gotifredo Mameli , genovese e Novaro pure era genovese. Due genovesi, siamo in Liguria, pensa che combinazione in questa serata dellesegesi. Mentre loro stavano cercando lInno dItalia, pensate un po, voi lo sapete che Novaro ha scritto questa musica una marcetta che si chiama allegro-marziale, quattro quarti, do maggiore anche se loriginale era in si bemolle maggiore ed ha scritto una marcetta che non una marcetta, ma perfetta per un inno. La Germania ha Haydn, lhanno presa da Haydn, i quartetti va beh Ma non centra niente con inno: linno per lItalia ci rappresenta. Noi siamo un popolo solenne, memorabile, allegro: una parola che non traducibile in nessuna lingua del mondo, solo nostra. Solo nostra: lallegria appartiene solo a noi. E questa marcetta, Fratelli dItalia, che in pi anche commovente se la si fa bene. Verdi quando fece lInno alle nazioni a Londra ci mise dentro God save the Queen, La Marsigliese e Fratelli dItalia. Poi la diresse Toscanini: un inno che non ci scherziamo troppo, insomma

ha la sua bellezza. Novaro, racconta la storia, lo lesse e disse: No una cosa bellissima, bellissima. Non ve lo posso far vedere. Si commosse, lo dice lui, and a casa, si butto sul pianoforte, gli cadde la lanterna sul foglio, bruci il pianoforte, bruci il foglio se lo ricord tutto a memoria proprio nellentusiasmo. Da quel momento tutti lo cantavano: Giuseppe Garibaldi, con tutte le sua camice rosse (fabbricate a Gandino, un paese proprio in Valle Seriana, la nostra bellissima valle bergamasca n.d. Crazy Team) che poi avevano rubato un carico di tessuti a Buenos Airies, non che le aveva inventate cos: erano per dei macellai di Buenos Aires, erano rosse per non far vedere il sangue, le hanno prese e sono andati per fare questa impresa memorabile contro i Borboni. C ancora chi ha nostalgia dei Borboni Terrificanti erano: bastava dire una cosa diversa da quello che pensava un altro e subito ti buttavano nelle galere. Il gran duca di Toscana: un fantoccio nelle mani degli austriaci. Era una cosa spaventosa: lItalia era dilaniata continuamente. Ad un certo punto arriva e dice basta. Questi scrivono questo inno perch la poesia d forza: se c una canzone, se c una poesia I poeti, gli artisti hanno il desiderio: il desiderio, ce lo mettono dentro. C una storia di tre boscaioli che volevano sollevare un tronco e non ce la facevano. Uno dei tre montato sopra il tronco ed ha cominciato a cantare e in due col peso in pi lhanno alzato. Pensate che fa larte, la bellezza, la musica, la poesia: d una forza che non te la trovi dentro. Il desiderio gli d. Ci ha unito il desiderio. Allora, Mameli scrisse cos: Fratelli d'Italia, lo sapete tutti. Fratelli dItalia, non andiamo sulle parentele. Fratelli dItalia l'Italia s' desta: lo ripete gi. Fratelli dItalia - l'Italia s' desta: Italia, perch allepoca bisognava sentirla che cera questItalia. Dell'elmo di Scipio, bello fare lesegesi dellInno dItalia, una delle cose pi belle, quando lo sentirete si capir cosha questo ragazzo di ventanni. Ve lo ripeto, immaginatevi questo ragazzo di ventanni: un figlio vostro, un vostro fratello pi piccino. Ventanni. Morto dopo sei mesi che ha scritto lInno insieme a Garibaldi nella difesa della Repubblica Romana per una ferita alla gamba andata in infezione, allepoca non cerano gli antibiotici. Morto a ventanni e sei mesi circa. Fratelli dItalia, l'Italia s' desta: svegliatevi, svegliamoci. Lunica maniera per realizzare i propri sogni svegliarsi. Svegliarsi, quella lunica maniera (parte un sonoro applauso). Fratelli dItalia - l'Italia s' desta - dell'elmo di Scipio - s' cinta la testa. Ora: Scipio lo sapete tutti, Scipione. Sono dei senari: sei sillabe, in quartine con rime alternate a-b-c-b. La prima e la terza non fanno rima, la seconda e la quarta s. Poi c la baciata in fondo. Quindi sono proprio da marcia: ha provato anche Verdi a musicarla. Verdi ha scritto quella cosa memorabile, lavete sentita da Albano (Albano nella serata di gioved 17 febbraio 2011 in occasione della puntata dei 150 anniversario dellUnit dItalia ha cantato il Va pensiero di Verdi n.d. Crazy Team) quella cosa memorabile del Nabucco, il Va pensiero: preveggente, aveva gi previsto la fuga dei cervelli dallItalia. Va pensiero (il pubblico in sala ride): Verdi era un patriota memorabile. Le marcette Stravinsky, un grande musicista che tutti conoscete, ha detto proprio: C pi sostanza nella Donna mobile di Verdi , che in tutta la tetralogia di Wagner. Ora, un po provocatorio ma per dire che la donna mobile, il Rigoletto, il duca di Mantova, dentro le marcette ci pu essere una cosa che uno pu non saper fare. Bisogna essere bravissimi per fare questa cosa in musica,

bravissimi. E quindi la marcetta aveva la sua ragione. Ed lunico inno in cui famoso il paroliere e non il musicista perch Mameli quello delle parole, il musicista e Novaro. Come dire La traviata di Piave non di Verdi S, cos: hai sentito La traviata di Piave? Paroliere enorme, ne abbiamo questa sera un esempio, Mogol, si pu dire I giardini di Marzo di Mogol, per solo Mogol Mogol e Battisti insomma meglio. Dell'elmo di Scipio - s' cinta la testa: lItalia si svegliata e gli era caduto lelmo di chi? Di Scipione. Scipione, Publio Cornelio Scipione lafricano, perch lo nomina? Perch il pi grande generale di tutti i tempi. La battaglia di Zama, seconda guerra punica 202 a.C.: sapete contro chi? Contro Annibale Barca, il pi grande generale del mondo. E una battaglia che ha cambiato le sorti del mondo, vinta dagli italiani. Questa battaglia che ha dato la cultura a tutto loccidente: se Scipione perdeva con Annibale, tutti noi eravamo di cultura fenicia. Tutti, ha influenzato la cultura Nascono sempre da atti di eroismo. Nessuno combatte contro il pi grande generale. Scipione s. Un italiano. Cio andato l Ora non mi fate infervorare troppo altrimenti divento ridicolo, per erano italiani. Per aspettare due generali di cos grande, di enorme possenza, bisogna aspettare duemila anni: Napoleone e Wellington a Waterloo, che cambiano le sorti del mondo. Una cosa impressionante. Nascono da atti eroici le cose grandi. Come per esempio tutta lEuropa: nata dalleroismo dei greci di opporsi ai persiani. Un eroismo, perch erano pochi. Cos come erano pochi i nostri risorgimentali. E noi abbiamo Scipione: uno dei generali. Deve venire Cesare, Marco Aurelio, Augusto, ma pensate, Adriano, Traiano, ma delle grandezze. Ogni impero che c nel mondo, una pallida imitazione dellimpero romano. Pallidissima. Hanno inventato tutto: il diritto, larchitettura Impero moderno, perch la Grecia era il mondo antico, i romani erano gi moderni. Dell'elmo di Scipio s' cinta la testa: quindi si messa lelmo del pi grande generale di tutti i tempi. Dov' la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la cre: come una dea. E vero, perch nessun altro luogo nel mondo ha avuto unavventura impressionante, scandalosamente bella, come la civilt di Rona. Nessuno al mondo. Non c unavventura cos straordinaria. Qualcuno a volte sbaglia il soggetto infatti dice: Dov' la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la cre. Non che schiava di Roma lItalia: la vittoria che schiava di Roma. Proprio una ricomposizione amorosa allunione dellItalia di un corpo fatto a pezzi. Una cosa religiosa, una ricomposizione. E unidea veramente visionaria, carnale. Solo degli spiriti immensi potevano dire facciamo lItalia. Nessuno. Vi ricordate che Metternich diceva: E un espressione geografica. Niente. Tutti venivano qua a prendere le cose pi belle del mondo. Tutti stranieri. Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte. L'Italia chiam. Stringiamci, c unelisione, a coorte. Non stringiamoci a corte ma Stringiamci a coorte. La coorte era la decima parte della legione romana. Erano seicento fanti. Seimila in tutto e dieci coorti. Era una disposizione che faceva una paura lesercito romano quando si vedeva, che nessuno al mondo ha mai fatto paura cos. Come si dice nella Bibbia: Sei bella come esercito schierato. I romani erano il pi grande esercito del mondo: unorganizzazione incredibile. Stringiamci a coorte: stiamo uniti, il motto di Morandi, stiamo insieme perch uniti non ci pu vincere nessuno. Il motto dei romani era dividi et impera. Per imperare, dividevano, frazionavano e si

pigliavano tutto. Quando sei unito, un po pi difficile. Non gli riusciva, tornavano indietro. Come gli orazi e i curiazi: gli orazi erano romani, i curiazi di Alba Longa. Come ha vinto lorazo? Li ha divisi tutti e tre, quando facevano spadaccino. Era rimasto un solo orazo e per vincere gli altri tre li ha divisi. Correva e ne prendeva uno per volta. Se dividi vinci, se li lasci uniti non vinci mai. E dice, secondo verso, state attenti perch non li conosce nessuno ma il nostro inno fa piacere sapere che questo ragazzo morto per noi ed ha scritto -: Noi siamo da secoli calpesti, derisi. Non c bisogno di spiegarlo. Perch non siam popolo, perch siam divisi. Lo capisce un bambino, sentite la bellezza. Raccolgaci un'unica bandiera, una speme: di fonderci insieme gi l'ora suon. Semplicissimo. Raccolgaci un'unica bandiera. Facciamo questa bandiera, prima cera la coccarda azzurra dei Savoia, ma non cera la bandiera. La bandiera cera gi prima e Mazzini che fond la Giovane Italia. Mazzini un tipo emaciato sofferente un tipo memorabile un cervello immenso. Metternich stesso che in Austria fece il congresso di Vienna, ha lasciato scritto: Io ho incontrato sultani, zar, imperatori, principi, re, e li ho bloccati tutti. Solo con una persona non mi riuscito fare niente: un italiano, facondo come luragano, instancabile come un innamorato. Il suo nome Giuseppe Mazzini. Lunico nel mondo e Metternich era proprio un gran cervello. Questo Mazzini ha fondato La giovane Italia con idee repubblicane. Ci ha dato proprio il nostro avvenire. Se siamo qui che si pu festeggiare lUnit dItalia, talmente bella che permette pure che qualcuno dica: Non la festeggio. E libero, pensate che libert che d. E memorabile. Abbiamo vinto, quella la cosa. Abbiamo vinto. Visto che parliamo di storia, Winston Churchill, uno dei miei personaggi preferiti che ci ha liberato dal nazismo dal nazismo, sapete che il nazismo Ci sono dei nostalgici anche di quello. Non potete sapere la follia umana dove arriva -: quando lui che ha liberato il mondo lui proprio lanima il Cavour di quel periodo quando and alle elezioni in Inghilterra, dopo aver vinto la guerra e aver salvato il mondo, perse alle elezioni. Perse contro i laburisti e sua moglie glielo annunci quando la mattina sui stava facendo la barba. Gli disse: Abbiamo perso. E Churchill sapete che cosa le rispose? No, abbiamo vinto. Ci siamo battuti per questo. Cio anche per perdere, si era battuto, anche per fare le elezioni. Perch il popolo potesse scegliere e quindi aveva vinto anche perdendo. Pensate la grandezza.(Parte un grande applauso) Allora, la nostra bandiera, vi dir una cosa che magari qualcuno non sapr Sapete da dove viene? Come la nostra lingua il dialetto bello, per carit si possono fare delle canzoni napoletane che sono patrimonio dellumanit, Non ci sono delle canzoni pi belle al mondo. Le canzoni, una poesia di amore, una cosa sul dolore si pu scrivere anche in dialetto. Ma in dialetto non si pu scrivere La critica della ragion pura, Lestetica di Croce. Non si pu scrivere La divina commedia, non si pu perch fa ridere. Il pensiero non va oltre. Allora ci vuole una lingua che unisca: da Dante a Petrarca che ha preso da tutta lItalia ha donato la vita e questa lingua che ci manca tanto, che lidentit pi profonda. Meglio che ci levino tutto il mondo ma la lingua no. Il suono che si sente, chiss dove va a finire, in quale profondit della nostra anima - sono i poeti che hanno dato questo desiderio questo sentimento inventando i sentimenti . Cos la bandiera venne scelta da Mazzini da un verso di Dante Alighieri:

nel trentesimo del purgatorio nellapparizione di Beatrice. Quando appare Beatrice dice: Sovra candido vel cinta duliva donna mapparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva. Fa impressione, arriva Beatrice con degli angeli che buttano dei fiori in una nuvola di fiori, che va dentro e fuori dal carro dove arriva e arriva vestita sovra un candido vel cinta duliva, ovvero cinta dalla sapienza, di verde e di fiamma viva il rosso. Sovra candido vel cinta duliva donna mapparve, sotto verde manto vestita di color di fiamma viva: certo non si pu mettere la bellezza di Mameli con Dante e Mazzini ha scelto questi tre colori. Era gi la bandiera del 1830 quando faceva la Giovane Italia e decise di fare la bandiera con questi tre colori. Quindi la nostra bandiera, viene da Dante Alighieri Trovatemi voi un altro popolo che ha i colori del poeta pi grande del mondo Gi la bandiera e memorabile: vogliatele bene, vogliate bene alla bandiera che una cosa memorabile. E poi un altro verso: Uniamoci e amiamoci sentite quante volte ribatte sullunione e sullamore. Lunione e lamore rivelano ai popoli le vie del Signore, queste sono un po le idee del Gioberti: il cattolicesimo e il liberalismo insieme. Uniamoci e amiamoci, uniamoci e amiamoci. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci pu?: per Dio come dire pour dieu, porca miseria. Io voglio anche fare una cosa sulle donne: le donne del risorgimento, a parte la contessa di Castiglione, la Trivulzio di Belgioioso Cristina Trivulzio di Belgioioso ha fatto di quelle cose, a sue spese, porta battaglioni da Napoli a Milano, per combattere e liberare i milanesi Non lo potete sapere cosa hanno fatto le donne: la Trivulzio di Belgioioso La Certosa di Parma di Sthendal, uno dei pi grandi romanzi, lei, ispirato a lei. Hayez lha dipinta. Donne che hanno combattuto per noi: Enrichetta Blondel, la Paolucci (Giulia Bovio Paolucci), Anita Garibaldi, morta in cinta al seguito di suo marito per andare a Venezia scappando da nemici... Una donna memorabile Anita Ribera da Silva, una donna memorabile. Poi ci sono tutte quelle che avevano fatto dei circoli: tutte le madri si iscrivevano. Se vedete un ragazzo cos mio figlio, ditegli che la sua mamma gli vuole bene: erano dei circoli, cercavano mariti, figli. Una cosa straordinaria e non hanno avuto mai diritti. Prima di avere un diritto queste donne, sapete che il diritto al voto le donne lhanno avuto nel 1946 E la prima donna ministro stata la nostra Pina Anselmi nel 1976: ministro del lavoro, una donna memorabile. Ministro della repubblica alla quale mando un saluto: democristiana, cattolica, ha fatto la resistenza, una donna spettacolare. Queste sono donne alle quali bisogna volere bene. Allora adesso abbiamo sei versi in cui fa tutta la storia dItalia: la grandezza della poesia, con un romanzo ci vorrebbero venti pagine. Fa un volo sopra lItalia, state a sentire: Dall'Alpe a Sicilia - Dovunque Legnano - Ogn'uom di Ferruccio - Ha il core e la mano - I bimbi d'Italia - Si chiaman Balilla - Il suon d'ogni squilla - I Vespri suon. Ora voi vi chiederete cosa significa questa cosa. Ma allora le conoscevano: proprio una storia dItalia di tutte le zone oppresse e sventrate dagli stranieri. Sventrate proprio da dei mercenari. Dall'Alpe a Sicilia Dovunque Legnano: Legnano, Pontida, Alberto da Giussano. Legnano: lui ci dice che anche un pezzo piccolo dellItalia, tutta lItalia. Loro ci sono morti per queste cose. Ma una cosa memorabile. Ovunque Legano: il carroccio nella guerra contro Federico Barbarossa. Memorabile quella guerra: si misero tutti i

Comuni, Milano, Cremona, Brescia, Bergamo, e fecero la Lega. La Lega Lombarda. Per fare questa Lega Lombarda, cerano la compagnia Della Morte e il Carroccio e avevano giurato fedelt fino alla morte. Insomma distrussero Federico Barbarossa, disarcionato scapp via a piedi. Questunione insieme. E lui parte da Legnano, che vicina a Milano, Busto Arsizio, Alberto da Giussano E dentro lInno di Mameli Ogni volta ora che voi direte Legano, potrete sventolare il tricolore perch dentro linno di Mameli, una cosa nazionale, una cosa bellissima. Ogn'uom di Ferruccio: un omaggio. Non facciamo festa andiamo a scuola Ma se si va a scuola si studia il risorgimento dice. Ma se non ci vai ti chiedi: Perch non sono a scuola?. Perch, allora rimbomba. Dice il poeta: Assenza pi acuta presenza. Perch non sono a scuola oggi?. Perch oggi la festa della tua madre: la festa dellItalia. Italia, fateglielo sentire: una cosa bellissima questa. Ogn'uom di Ferruccio: dopo Legnano, nel 1176, Ferruccio. E Francesco Ferrucci, a Firenze cera Carlo V. A Legnano cerano i tedeschi, tedeschi che avevano tutto il nord dellItalia, qui siamo in Toscana dove ci sono gli spagnoli. Dappertutto ci sono continuamente questi: O de Francia o de Spagna purch se magna, frasi orrende. Questi spagnoli hanno assediato Firenze, la repubblica fiorentina, libera. Abbiamo inventato noi la libert dei Comuni, non cera prima nel mondo. Nel 1100, nel 1200 i Comuni liberi li abbiamo inventati noi. Allora la repubblica fiorentina, assediata da Carlo V dagli spagnoli, facendo soprusi orrendi, Francesco Ferrucci nobilissimo li stava ammazzando tutti finch fu aggredito a Gavinana da Maramaldo. Maramaldo luomo pi vile del mondo, perch Francesco Ferruccio era ferito ad un ginocchio, tre giorni di viaggio, aveva la malaria, aveva la febbre, ferito e lui, Maramaldo, lo raggiunse al soldo degli spagnoli, mercenario italiano ma venduto -: lo prese e lo ammazz. Prima di ammazzare c la famosa frase di Francesco Ferruccio che gli disse: Vile, tu uccidi un uomo gi morto. E a lui non gli import niente e tac lo uccise e se ne and. Un essere orrendo ma dopo gli and male perch la signora Giulia Aldobrandini, una famiglia nobile Aldobrandini, venne invitata ad un ballo da Maramaldo e lei davanti a tutti disse: Niuna che abbia un minimo di contegno ballerebbe con un verme come voi. E venne fatto un applauso tremendo e lui fin la vita nel disordine. Allora Francesco Ferruccio: I bimbi dItalia si chiamano Balilla. Un'altra volta la Liguria. Nel 1700: a Genova chi cera? A Genova Cerano gli asburgici. Gli asburgici sapete che facevano? Violentavano tutti, cerano delle condizioni di vita tremende, non li sopportavano pi. Ad un certo punto un giorno, cerano dei cannoni del fango e frustavano dei genovesi perch li aiutassero a tirarli fuori, per bombardare loro. Allora un bambino, un ragazzino di quattordici anni, che si chiamava appunto Balilla di soprannome (Giovan Battista Perasso), prese un sasso e in dialetto disse: Ca linse?. Che vuol dire che comincio?. E tir il sasso. Da quel sasso venne una scintilla memorabile, tutto il popolo: li spappolarono! Basta, una cosa impressionante! A Genova. Poi durante il ventennio gli stato messo la camicia nera, ognuno poi usa le cose come vuole, per a questo ragazzino vedete come lo usa lui? Si chiaman Ballila - Il suon di ogni squilla i vespri suon. I Vespri addirittura nel 1282 a Palermo. Qui chi c stavolta a Palermo? I francesi. I francesi, gli angioini: soprusi, una cosa tremenda. A un certo punto mentre entravano in chiesa,

uno dei francesi perquis una donna per vedere se era armata, ma la tastava un po troppo: le donne sono sempre pericolose. Il marito della donna lev la spada a lui e lo uccise. La scintilla che fece traboccare il vaso. Li spappolarono anche l. Tutti. E le campane di Palermo suonarono, le nomina anche Dante nellottavo del Paradiso - la Malasignoria - , e poi i vespri, Verdi, lo hanno musicato in tanti. Questo un episodio. E per riconoscere i francesi - perch poi gli italiani quando si arrabbiano si arrabbiano, quando troppo troppo gli facevano vedere dei ceci ai francesi. Che in siciliano si dice ciciri. Gli chiedevano: Che cosa sono questi?. I francesi rispondevano sisiri. E da questo riconoscevano i francesi, insomma fu la fine del regno Angioino in Sicilia. Lultimo verso dice: Son giunchi che piegano - Le spade vendute; - Gi l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. - Il sangue d'Italia - E il sangue Polacco - Bev col Cosacco, - Ma il cor le bruci. Le spade vendute, insomma i mercenari dellAustria, che erano gli austriaci. Il Piemonte formalmente laveva censurato perch formalmente in quel periodo erano ancora alleati. LAustria alleata con la Russia, smembr la Polonia: la dilani. Orrendo quello che hanno fatto in Polonia. I russi coi polacchi: la storia una tragedia Bev col Cosacco, - Ma il cor le bruci. Perch questo non un guadagno, infatti stanno perdendo stanno andando in rovina. Poi Stringiamci a coorte, [] l'Italia chiam. Vi volevo dire che questo sono le parole che, con poco tempo a disposizione ma con un fervore e con un amore, ve lho fatto impressionante. (Parte un caloroso applauso). No sono tre parole Io mi voglio permettere, e poi vi saluto perch mi sono preso troppo tempo, ma davvero vi ringrazio di questa felicit che voi avete dato a me. Vorrei che voi foste felici, lo dico a tutti perch viviamo in un paese memorabile. E allora ve lo dico proprio: Siate felici. E se qualche volta la felicit si scorda di voi, voi non vi scordate della felicit. Questo tenetelo sempre a mente. E per essere felici spesso, spesso per essere felici Anzi deve bastare poco, non devessere cara la felicit: se cara non di buona qualit. Ricordiamocelo: semplici cose. E ora io vi voglio dire, tutti questi ragazzi, non potete sapere quanti ne sono morti per noi, ma proprio tanti: Pisacane, ci sono delle storie incredibili. Il risorgimento non stato fatto dalle classi colte, ma dal popolo dal popolo. Il risorgimento proprio, sono gli italiani che hanno fatto il risorgimento. E un momento memorabile, uno dei pi grandi della storia, non dellItalia ma del mondo. E un fatto memorabile quello che accaduto, quello che sono riusciti a fare i nostri, s, i nostri fratelli: termine generico che indica fratelli e sorelle naturalmente. Ecco io se permettete, siccome loro hanno imparato a morire per la Patria perch noi potessimo vivere per la Patria, questa la cosa impressionante. Ci hanno insegnato questo. Mi venuta in mente una cosa adesso: linno di Mameli stato fatto in tante esecuzioni. Io volevo rifarlo come una piccola narrazione. Immaginate un ragazzo di quellepoca di 25, di 25 anni, che magari di notte sta l sul campo ed ha imparato questinno - perch trascinava, come tutte le cose dellarte e della poesia trascinano dove nessun altra cosa trascina e se lo canta da solo. Se lo canta da solo pensando che non che, diciamo cos, che protegge la terra dei suoi padri: tutela la terra dei suoi figli. Per noi lha fatto. E quasi sorridendo, sapendo che il giorno dopo pu essere lultimo e che pu veramente morire Quando dice, siam pronti alla morte, non lo dicono per dire: erano pronti veramente. Ma hanno dato la morte perch

noi vivessimo senza la morte. Allora io vorrei far immaginare un ragazzo che se lo canta: lho immaginato per me. Ve lo vorrei eseguire, non sono un cantante: mi gioco tutto. Di notte, se mi abbassate un po le luci Uno che si trovato da solo, un ragazzo giovane, proprio intriso di giovent, che ha appena imparato questa canzone e solo senza nessuno strumento, se la ripassa pensando al futuro. Al futuro che siamo noi. E questa canzone lui lavrebbe fatta cos (Benigni cantando quasi sussurrando). Fratelli d'Italia, l'Italia s' desta, dell'elmo di Scipio s' cinta la testa. Dov' la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la cre. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam. Inno d'Italia Goffredo Mameli - Michele Novaro Fratelli d'Italia, l'Italia s' desta, dell'elmo di Scipio s' cinta la testa. Dov' la Vittoria? Le porga la chioma, che schiava di Roma Iddio la cre. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam, s! Noi fummo da secoli calpesti, derisi, perch non siam popoli, perch siam divisi. Raccolgaci un'unica

bandiera, una speme: di fonderci insieme gi l'ora suon. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam, s! Uniamoci, uniamoci, l'unione e l'amore rivelano ai popoli le vie del Signore. Giuriamo far libero il suolo natio: uniti, per Dio, chi vincer ci pu? Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam, s! Dall'Alpe a Sicilia, Dovunque Legnano; Ogn'uom di Ferruccio Ha il core e la mano; I bimbi d'Italia Si chiaman Balilla; Il suon d'ogni squilla I Vespri suon. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam, s!

Son giunchi che piegano Le spade vendute; Gi l'Aquila d'Austria Le penne ha perdute. Il sangue d'Italia E il sangue Polacco Bev col Cosacco, Ma il cor le bruci. Stringiamoci a coorte, siam pronti alla morte. Siam pronti alla morte, l'Italia chiam, s!

Avis-ADMO: appello alla collaborazione da Avis Lombardia


Sul nostro sito avevamo riportato nel dicembre 2010, una lettera particolare di un bambino a Santa Lucia. Era una lettera nella quale questo bambino chiedeva a Santa Lucia come dono quello di trovare un donatore di midollo osseo. La lettera pubblicata sul quotidiano "L'eco di Bergamo" fu stata ripresa - con grande sensibilit - anche dal quotidiano on-line Bergamonews, aveva toccato il cuore di tantissime persone. I recenti fatti avvenuti in Giappone e le continue news che arrivano della centrale Fukushima, hanno messo in evidenza come la donazione di midollo osseo sia l'unico modo in concreto per far qualcosa per quanto successo alle persone contaminate dalle radioazioni sprigionate dal disastro. Quando ci si iscriva ad Admo infatti, si entra in un registro mondiale dei donatori di midollo osseo. Di seguito riportiamo il link all'articolo apparso sul Corriwere della Sera. Non si possono eliminare gli effetti delle radiazioni ma solo arginare i sintomi. In corsia tra i contaminati.Dateci donatori Non si trova midollo per i casi gravi. A chi sta meglio il medico dispensa pillole allo iodio Articolo di Lorenzo Salvia Corriere della Sera - 15 marzo 2011

Avis Lombardia, facendo seguito anche a quanto espresso nell'intervento del presidente Avis Nazionale Enzo Saturni il 6 giugno 2010 in occasione del ventennale di Admo, ha diramato in data 21 marzo 2011 un appello alla collaborazione tra Avis e Admo, due associazioni che hanno le medesime caratteristiche (per statuto associazioni entrambe apolitiche e areligiose, nella quale la donazione viene effettuata in modo gratuito, volontario e anonimo). In questo periodo siamo stimolati e sensibilizzati da alcuni episodi che coinvolgono persone, specialmente bambini - afferma il comunicato - , affetti da patologie gravi quali la leucemia e ad altre gravi malattie del sangue, che necessitano del trapianto di midollo osseo o di cellule staminali per poter essere curate. Come ben saprete, lesigenza di reperire nuovi donatori di midollo sempre molto alta - continua l'appello di Avis Lombardia - e crediamo, anche sulla scorta delle esperienze di collaborazione nate sino ad oggi tra Avis e ADMO, che lo sviluppo di sinergie tra le due associazioni possa portare a grandi risultati. Quelle 2A (Avis e Admo), che come Crazy Team auspicavamo da tempo e quella collaborazione che nei paesi della nostra amena Valle (ma in generale in tutta la bergamasca) sentita come naturale. Da questo nasce l'appello anche di Admo Lombardia: Invitiamo quindi tutte le sedi Avis del territorio lombardo, quando possibile, ad attivare iniziative per promuovere ai propri donatori liscrizione allADMO e per stimolare la pi ampia sensibilit sul tema, favorendo accordi strategici tra le due associazioni. Infine un appello a mettere in rete le iniziative che possono essere riproposte in altre realt: Vi chiediamo inoltre conclude infine il comunicato -, anche per favorire lo scambio di esperienze al nostro interno, di volere informare Avis regionale su quanto realizzato. Non ci rimane nulla da aggiungere. "Un amore, un sangue, una vita... devi fare ci che riesci" (One U2)

La gioia della prima donazione di sangue di Paola


Appena arrivo a casa mi segno questa data sul calendario. E da tantissimo che volevo farla ed oggi ci sono finalmente riuscita. Paola dopo aver fatto la prima donazi one di sangue

Emozione pura. Come lurlo liberatorio Lord di Iggy Pop (prima con il gruppo The Stooges e poi solista) nel brano Eye Tv. Le emozioni sono cos, forti, intense, indomabili. Ti colgono quando meno te lo aspetti e non rimane che viverle intensamente. Sono improvvise ed forse anche per questo che ci fanno battere il cuore. Lemozione non ha voce canta Celentano in uno dei suoi pi bei brani ed cos. Esprimere a voce le emozioni non mai semplice: alcune sensazioni vanno vissute per poterle capire. Ma noi ci proviamo lo stesso a descriverle. Non abbiamo nessuna velleit credeteci quando diciamo che atteggiarci a insegnanti proprio lultima cosa a cui pensiamo o a cui aspiriamo ma ci piace raccontare storie apparentemente normali, di un vissuto silenzioso, discreto, molte volte cos diverso dal nostro rumoroso e crazy. Ma queste storie apparentemente normali, sono come adrenalina pura: ci regalano emozioni vere. Ci dicono coi fatti che un mondo migliore possibile, che ci sono persone che quello che fanno e con il loro esempio veramente faranno s che un futuro migliore ci possa essere. Wow, siamo cos presi da quello che stiamo scrivendo che le parole ci scorrono come un fiume in piena. A noi non resta che scriverle in fretta perch poi svaniscono e non si ricordano pi: quanto aveva ragione Vasco nel brano Una canzone per te Quasi ci siamo dimenticati di dirvi a cosa ci stiamo riferendo. Ma dovete capirci: solo chi pu assistere ad un week end di ordinario buon cuore allunit di raccolta di Piario, pu intuire di quello che stiamo parlando. Puro amore (Pure love) come il brano di Zucchero Fornaciari: quellamore che passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi (Dal film Vi presento Joe Black). Anzi moltiplicalo all'infinito, portatelo negli abissi dell'eternit e vedrete appena uno spiraglio di ci che parliamo" (sempre tatto dal film Vi presento Joe Black). Gi perch certe cose accadono solo allunit di raccolta sangue, grazie ai donatori. Caff (uno dei tanti della giornata ahinoi) gi preso mentre si guardano le prime notizie del giorno in tv, e via di corsa con limmancabile autoradio accesa mentre ci rechiamo allunit di raccolta in uno dei week end dove c la nostra sezione. Ci lasciamo trasportare dalle note della radio, tante volte senza accorgerci arriviamo al parcheggio senza nemmeno esserci resi conto. Anzi quel scusi, ma ha lasciato la macchina accesa detto da un donatore che ha posteggiato a fianco alla nostra auto quando siamo arrivati alla porta dingresso del centro, ci ha messo subito di buon umore. Grazie ci ha evitato di dover andare a rifare il pieno Con quello che costa oggi la benzina rispondiamo ridendo mente spegniamo la macchina e la chiudiamo. Insieme con la persona che ci ha avvisato, saliamo al secondo piano dellunit di raccolta, il mondo Avis. Accendiamo subito la musica dellIpod collegato alle casse audio di un pc e osserviamo le sale. Qui molti donatori sono gi in fermento: non agitazione ma voglia di fare, quellentusiasmo che si avverte prima dei momenti felici. La stesse sensazioni di quando si parte per una gita o una giornata divertente. Guardare la sala piena, la gente ridere in sala di attesa ci mette ancor pi di buon umore, mentre ringraziamo ancora chi ci ha evitato di lasciare per tre ore la macchina accesa nel parcheggio. Salutiamo le altre persone che, al contrario di noi, sono l puntuali (pi puntuali del Crazy Team come ci hanno detto ci vuole poco) per

dare una mano, per far s che tutto si svolga nel migliore dei modi: vediamo il signore dei cerotti (mette i cerotti dopo la donazione), la signora al bar che ha gi predisposto tutto ed precisa come un orologio svizzero (noi di svizzero non abbiano nemmeno lorologio), la persona allaccettazione che d informazioni ai donatori che ne hanno bisogno. Salutiamo gli infermieri e i medici che sono partiti molto prima da Bergamo per arrivare a Piario: ce li immaginiamo uscire di casa ancor prima per arrivare a Bergamo, predisporre il tutto e venire a Piario con il mitico furgoncino Volkswagen, il Volkswagen Transporter modello evoluto del Bulli dei figli dei fiori decenni prima dei moderni monovolume. Ammiriamo il loro sorriso al mattino, la radio accesa in sala che rilassa i donatori (sognando i televisori appesi in sala che possono far sentire i donatori a casa). Salutiamo di sfuggita la dottoressa Antonella (il direttore sanitario di Avis Villa dOgna) che gi attivissima e che ci dice scherzosamente ah, ma sei gi arrivato. Sai Antonella, il traffico rispondiamo scherzosamente. Anche qui ammiriamo il suo sorriso e la sua gentilezza con i donatori, ammiriamo quel sorriso di una donna che partita presto da Serina (paese a 1000 metri s.l.m. situato in Val Brembana), per fare il passo di Zambla Oltre il colle - (1300 metri s.l.m.), entrare quindi in Val Seriana, scendere a Ponte Nossa (a 400 metri s.l.m.) e poi arrivare a Piario (a circa 600 metri s.l.m.). Una strada degna di un rally (e lo diciamo veramente visto che in questi luoghi il rally lo fanno veramente dal punto di vista sportivo), ma sia con il bel tempo, sia con la neve, la dottoressa Antonella sempre la prima ad arrivare e lultima ad andarsene. Il nostro ruolo indicare ai donatori dove andare: emoglobina di l, dottore di qua, sala l. Ma in realt fare i vigili non ci riesce bene, anzi ci riesce proprio male. In pratica guardiamo in sala se i donatori stanno bene. E prima di entrare cerchiamo di farli ridere. A chi fa fatica portiamo il succo e il caff appena uscito dalla sala: chi meglio del Crazy Team potrebbe portare il caff? Caff che ad ogni bicchiere ci tenta. Succo e caff: gi perch avere paura dellago una cosa naturale, nessuno nato con un ago al braccio. Se qualcuno anche se ha fatto numerose donazioni dice lopposto, non credeteci: lo fa per fare il fenomeno. In molti casi poi chi fa il fenomeno, poco sa della donazione di sangue e magari non ha donato cos spesso come afferma (e in questui casi allora si attacca agli anni di iscrizione, come se lo scorrere del tempo fosse merito suo). Avere paura e timore allinizio naturale. Sappiamo che detto cos suona male ma avere paura di una cosa nuova pi che ragionevole. Ma affrontare la donazione tra amici, con un sorriso sulle labbra, tramuta questo timore in una cosa divertente e spassosa. Perch ogni donazione importante: ogni singola donazione. Senza quella donazione al grande oceano che lAvis mancherebbe quella goccia (libera interpretazione di una citazione di Madre Teresa che ci ha segnalato unamica di Admo). Ammiriamo i donatori, che si siedono sulle poltrone della sala di donazione: dietro ognuno di essi c una magnifica storia che andrebbe raccontata, una storia di come, nonostante tutto, abbiano deciso di fare un magnifico gesto. Nonostante tutto: nonostante i giovani doggi (giovani che sono seduti in sala a donare); nonostante i siamo in una societ egoista (chi dona di certo non lo e fa parte della societ); nonostante i i soldi muovono tutto (muovono solitamente chi fa questa affermazione, chi dona sangue no: lo fa in modo gratuito). Storie di donatori, storie come quella di Paola. E

da due anni che sto ripetendo gli esami, ci ha detto timidamente prima di entrare dal medico, spero oggi di avere la pressione non troppo bassa e che sia giusta per la donazione. Ci hanno impressionato quegli occhi azzurri, gli occhi che solo le donne hanno, quegli occhi che nonostante tutto non mollano. Gi perch il colore degli occhi delle donne luminoso, sar per la matita, sar per il trucco, ma gli occhi di donna sono sempre e comunque meravigliosi: la sensualit degli occhi neri, la profondit di quelli castani, intriganti come solo sanno essere quelli verdi, il mozzafiato che provocano quelli azzurri. Si passa dagli Spanish Eyes del magnifico brano del re del rock Elvis Presley (spanish eyes, letteralmente occhi spagnoli, indicano in lingua anglosassone i meravigliosi occhi scuri. Per le persone del nord Europa, abituate agli occhi azzurri o a quelli verdi delle ragazze irlandesi, gli occhi scuri sono estremamente affascinanti. Tantissimi brani citano i spanish eyes: Bono degli U2 definisce cos nei suoi brani la moglie Ali - Alison Hewson) ai Blue Eyes del brano di Elton John. La tenacit delle donne la si legge nei loro occhi. Abbiamo pensato a quando magari la mattina ci siamo lamentati per cose futili. Ci siamo vergognati per quando magari prima di andare a donare pensando ma oggi una cos bella giornata: avrei potuto fare. Uscita dal medico, il grande sorriso di Paola: S, finalmente posso donare!. Prego accomodati le abbiamo detto indicandole la poltrona in sala. Come sto andando ci ha chiesto due volte durante la donazione. Ci bastato rispondere la verit: Bene. E ridendo abbiamo aggiunto: Ma guarda che se ci metti meno tempo non hai diritto lo stesso a due brioches. Quando la bilancia ha iniziato ad emettere suoni stani e il display indicava il mitico 450 (i millilitri della sacca) le abbiamo detto: Game over, hai finito. Mentre le veniva tolto lago, abbiamo visto esplodere la sua felicit, una felicit che non si pu descrivere. Le sue parole: Appena arrivo a casa mi segno questa data sul calendario. E da tantissimo che volevo farla ed oggi ci sono finalmente riuscita. Questa la storia della prima donazione di Paola. Una delle tante magnifiche storie del grande universo Avis. Storie che meritano di essere descritte per mostrare che i giovani di oggi sono (anche) questi. Giovani che si emozionano per una donazione, giovani che sanno essere felici per un gesto fatto in modo gratuito, volontario e anonimo. Giovani che in modo del tutto originale abbattono quei stupidi luoghi comuni de i giovani doggi. Giovani che credono in quello che fanno, che senza tanto pensare ascoltano il loro cuore. Giovani che ci mettono allegria e gioia. Alla faccia di quei musoni e che al prossimo servizio giornalistico o televisivo li criminalizzeranno. In onore di questi occhi quindi vi lasciamo con quattro brani: oggi abbiamo deciso di esagerare. Due brani

dolcissimi e due brani decisamente pi movimentati. Il primo proprio Spanish Eyes, una beguine del grande Elvis, un autore che ha fatto sognare intere generazioni e che accomuna padri e figli che lo ascoltano ancora oggi. Il secondo che abbiamo scelto Blue Eyes: la voce di Elton John che accmpagna le fantastiche note che escono dal suo pianoforte. Il terzo Puro amore di Zucchero Fornaciari: un brano che non ebbe molto successo in quanto era stato inserito in un contestatissimo album a causa delle accuse di plagio ma che conteneva bei brani. Ultimo della nostra selezione, ma non per energia trasmessa, Tv Eye di Iggy Pop.

Spanish eyes Elvis Presley Blue Spanish eyes teardrops are falling from your Spanish eyes Please please don't cry, this is just adios and not goodbye Soon I'll return, bringing you all the love your heart can hold Please say "Si Si" say you and your Spanish eyes will wait for me

Occhi Spagnoli (Occhi scuri) Tristi occhi scusi, gocce di lacrime cadono dai tuoi occhi spagnoli Per favore per favore non piangere, questa solo adios e non un addio Presto torner, portandoti tutto l'amore che il tuo cuore pu contenere Prego dimmi "Si Si", Dimmi che tu e i tuoi occhi spagnoli mi aspetteranno Presto torner, portandoti tutto l'amore che il tuo cuore pu contenere Prego dimmi "Si Si", dimmi che i tuoi occhi spagnoli mi aspetterai Dimmi che tu e i tuoi occhi spagnoli mi aspetteranno

Soon I'll return, bringing you all the love your heart can hold Please say "Si Si" say you and your Spanish eyes will wait for me Say you and your Spanish eyes will wait for me

Linee guida prevenzione della Trali (Transfusion Related Acute Lung Injury - Danno polmonare acuto associato alla trasfusione)
Che ci volete fare i virus sono cos: difficile da debbellare e la prudenza non mai troppa. Quando parliamo di virus e malattie che si possono trasmettere attraverso il sangue, chiamiamo in causa il nostro amico "Lupo Alberto" che fu il testimonial della bellissima campagna "Come ti frego il virus" contro l'aids. Dal 1 aprile 2011, sono diventate operative le linee guida emanate dal CNS - Centro Nazionale Sangue - (in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanit) del 15 dicembre 2010 ai fini della

prevenzione della "Trali" (Transfusion Related Acute Lung Injury - Danno polmonare acuto associato alla trasfusione), un'importante patologia correlata con la trasfusione. Visto che l'argomento molto specifico, riportiamo la la circolare emanata dal presidente del Cns Dott. Giuliano Grazzini. Come ogni circolare si apre con molttissimi "Visto" che essendo molto specifici qui tralasciamo (il testo integrale lo trovate nella circolare). Riportiamo di seguito le linee guida per la donazione. Eccole quindi. [...] EMANA LA SEGUENTE LINEA GUIDA 1) Con decorrenza 1 aprile 2011: a) per la trasfusione di plasma, i Servizi Trasfusionali rilasciano per uso clinico solo plasma da donatori di sesso maschile o da donatrici nulligravide, con anamnesi negativa per pregresse trasfusioni di emocomponenti (si applica anche alla trasfusione di crioprecipitato); b) per la trasfusione di piastrine da aferesi (singolo donatore) sospese in plasma, i Servizi Trasfusionali rilasciano per uso clinico esclusivamente o almeno prevalentemente (>80%) concentrati piastrinici da aferesi da donatori di sesso maschile o da donatrici nulligravide, con anamnesi negativa per pregresse trasfusioni di emocomponenti; c) lutilizzo di plasma di grado farmaceutico (inattivato con solvente/detergente) considerato equivalente alluso di plasma da donatori di sesso maschile o da donatrici nulligravide, ai fini della prevenzione della TRALI; d) i donatori con presenza accertata di anticorpi anti-HLA / anti-HNA o direttamente implicati in casi di TRALI sono esclusi dalle donazioni di sangue e di emocomponenti ad uso clinico. 2) Si raccomanda ai Servizi Trasfusionali di presidiare in modo rigoroso l'appropriatezza dell'utilizzo clinico del plasma umano, attraverso la puntuale e sistematica applicazione della procedura di cui all'articolo 13, comma 4, del Decreto del Ministro della Salute 3 marzo 2005, recante "Caratteristiche e modalit per la donazione del sangue e di emocomponenti", nonch attraverso la propria partecipazione ai Comitati ospedalieri per il buon uso del sangue e delle cellule staminali da sangue cordonale di cui all'articolo 17, comma 2, della Legge 219/2005. 3) Le Strutture regionali di coordinamento per le attivit trasfusionali di cui all'articolo 6, comma 1, lettera c), della Legge 219/2005, sono impegnate a promuovere e monitorare l'applicazione della presente Linea Guida, nonch a presentare al Centro Nazionale Sangue un report attestante l'effettiva implementazionedella stessa entro il 30 giugno 2011". Come sempre Avis in prima linea in materia di sicurezza in merito alla donazione di sangue e dei sui componenti: L'impegno per AVIS in

termini di corretta informazione ai donatori - si legge dal sito Avis Nazionale -, nell'applicazione delle procedure che il Servizio Trasfusionale di riferimento per le nostre Unit di raccolta decider di emanare, finalizzate alla identificazione delle diverse tipologie dei donatori con le caratteristiche sopra riportate e nel momento della partecipazione alle riunioni dei comitati per il buon uso del sangue finalizzate alla verifica dell'effettiva implementazione della stessa. E visto che abbiamo parlato di virus, eccovi il brano "El virus" del gruppo "Los Aldeanos".

Avis pusher di vita: say no alle dipendenze Parte 1


Forse la libert non nemmeno poter fare ci che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi. Tratto da "E' una Vita che ti Aspetto" di Fabio Volo La cocaina una truffa: lascia le persone come sono e le illude di essere diverse. Tratto da Appunti di un venditore di donne di Giorgio Faletti Quando il problema appare troppo grande, quando ci viene mostrata troppa realt, tendiamo ad arrenderci. Tratto da La scimmia pensa, la scimmia fa di Chuck Palahniuk Crazy Team: Cavolo, ma questa torta una prisma. Ed dolcissima Per me ancor pi: io il caff lo prendo sempre amaro. Non sai chi lha fatta?. Donna seduta accanto: Mi spiace che non ti piaccia, la prossima volta uso lo yogurt che la rende pi morbida ed uso magari un po meno zucchero. (Dopo un attimo) Ma no, non mangiarla, non sei tenuto Chiedo di farti preparare un caff amaro. Storica figura da p***a di uno del Crazy Team Lo chiariamo subito: come Crazy team lungi da noi di fare del facile e basso moralismo, soprattutto su un argomento tanto delicato come quello delle dipendenze che coinvolge anche i giovani. Ma attenzione: non solo E un argomento cos complesso che non basta sicuramente un semplice intervento sul nostro sito. Magari avessimo delle risposte. E, in questo caso quello che pi conta, magari esistessero delle risposte e delle soluzioni che funzionano per tutti in merito a questo problema. Ma pensiamo che un primo passo per risolvere un problema, sia quello di ammettere che un problema esiste: un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo (Lao Tzu). Come Crazy team abbiamo amato film come Pulp Fiction,

Trainspotting: film che allepoca furono considerati shoccanti. Ma film che ebbero il coraggio di mostrare un pezzo della realt, non quella finta dei reality costruiti a tavolino, ma quella reale nel vero senso. Ci mostravano un pezzo della realt, naturalmente non tutta per fortuna, ed ebbero il coraggio di mostrarla da un punto di vista atipico: quella delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti. Ci hanno permesso di vedere laltra faccia della luna: quella meno romantica, quella che splende meno, ma che fa parte di noi. S, abbiamo amato film come Easy rider: con locchio sapiente di una telecamera ci mostravano un pezzo della realt a cui spesso non si pensava. O, forse meno cinicamente, ci mostravano un pezzo della realt che magari vedevamo apaticamente e che non osservavamo. Un po come quando in strada si vede una cosa che non ci piace ma invece di fare qualcosa, ci voltiamo dallaltra parte. Gi, perch sempre facile voltare la testa e fare finta di niente. Pi comodo relegare la droga (anche se bisognerebbe parlare di dipendenze) come un problema di disagio giovanile, ovvero come una cosa che tocca gli altri Mica sono disagiato, qualcuno pensa. Qualcun altro i giovani di oggi hanno troppo. Ai miei tempi e via con il liscio (come direbbe Casadei) delle frasi fatte, delle frasi scontate e originali come un mocassino alla sfilata delle banalit. Come se la droga fosse un problema (solo) del terzo millennio. Basterebbe ricordare a queste persone che criminalizzano i giovani alcuni anni passati, dove alcuni giovani di oggi del tempo, non hanno lasciato esempi edificanti. Se cos fosse, se questi ben pensanti avessero ragione, dovremmo anche riscrivere tutti i libri di storia basti guardare la guerra dellOppio dellottocento. Con buona pace non c nulla da riscrivere, non dobbiamo sprecare carta per riscrivere la storia. Alcuni esempi? Eccoli (da Wikipedia): parlando di hashish Marco Polo la cita nel Milione come "polvere del Veglio della Montagna" (XLI-XLII). La citazione venne ripresa abbastanza fedelmente da Giovanni Boccaccio, che nella novella 8 della terza giornata fa usare proprio questa "polvere di maravigliosa virt" del Veglio, che viene somministrata al sempliciotto Ferondo per causargli un sonno cos profondo da essere scambiato per morte. Il famoso Conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre usa l'hashish come segreto del suo controllo nervoso, perch gli permette di controllare il sonno decidendo a piacere quando dormire e quando stare sveglio. Il poeta Baudelaire ne descrive invece gli effetti nella sua opera I paradisi artificiali. Il filosofo tedesco Walter Benjamin tra il 1928 e il 1933 esegui tra Marsiglia e Ibiza con degli amici una serie di esperimenti con lo scopo di effettuare una ricerca sulle alterazioni sensoriali causate dagli stupefacenti. E se non ci nascondessimo dietro ad un dito, dovremmo proprio partire da un fatto: la voglia di evadere dalla realt - o meglio da un pezzo di una realt - che non quella che desideriamo esiste da sempre. In

vino veritas: i Romani nelle feste non certo ci andavano leggeri con i bicchieri di troppo. Sempre da Wikipedia: Come scrive Orazio, "che cosa non rivela l'ebbrezza? Essa mostra le cose nascoste". Che dire i sabati sera a Roma dovevano essere un gran party. E poi volete mettere, non cera la patente a punti, al massimo si scontravano due bighe, non cerano differenze tra neopatentati e gli altri (i valori alcolemici diversi tra stesse persone ammettiamo che non li abbiamo mai capiti). E soprattutto non cerano ancora i servizi dei media della domenica dove si ridicolizzavano i giovani: A (indicazione luogo x) i centurioni hanno ritirato (numero y) patenti e sottratto (numero z) punti a giovani ubriachi alla guida. Notizia gi pronta, storia (scontata) gi scritta. Spazio definito dalle coordinate xyz definito ma un solo spazio in un universo di iperspazi a n-dimensioni. Ma degli altri n-1 spazi nulla si dice: quello che non si scrive che se gli stessi punti fossero stati tolti non il sabato sera e non a dei giovani (cosa che probabilmente avviene sempre) la cosa non sarebbe finita sui media. No, allepoca non cerano storie come questa: volete mettere girare con un quotidiano di pietra? Durevole, ma un po scomodo. No, non cerano notizie come queste, anzi alla trasgressione avevano persino dedicato una divinit: Bacco. S quello che con tabacco e Venere riducono luomo in cenere. Divinit che avevano importato dalla Grecia (qui si chiamava Dioniso: import ed export di duemila anni fa con annessi scambi culturali un bel po prima dei programmi Erasmus). Come sempre ci piace scherzare, oramai ci conoscete. Lo facciamo perch s il problema grande, ma forse proprio partendo da un sorriso sulla bocca questo ci aiuta a parlarne e forse ad affrontarlo. Un po come i romani: non nascondevano di esagerare, come hanno fatto in ogni epoca e luogo tutti gli uomini (ah, anche le donne, non pensate che ci siamo dimenticati di voi ).

Forse proprio partendo dal fatto che da sempre luomo ha il desiderio di trasgredire, di cercare, magari anche solo per un attimo, una realt diversa da quella che vive. Una realt virtuale", migliore o semplicemente diversa. Come

abbiamo detto forse gi ammettere che c un problema, beh gi un passo per risolverlo. Per capire che giusto e comprensibile divertirsi. Ma piacevole divertirsi potendo ricordarsi di essersi divertiti. Senza cambiare la realt perch se ci si diverte, quel pezzo di realt lo si vuole ricordare. Perch tolti gli oggetti, le cose, quello che un uomo il ricordo dei momenti belli, i momenti divertenti che nella realt naturale e non artefatta una persona ha vissuto. La possibilit di divertirsi liberamente, svincolati da qualcosa che ci costringe.

Liberi. Quella libert che dovrebbe quindi portare tutti a svincolarsi da qualcosa che alla fine diventa una dipendenza. Perch se sbagliato dipendere da qualcuno, ancor pi stupido dipendere da qualcosa. Non solo drugs, ma dipendenze in generale, dipendenze che coinvolgono quindi tutte le fasce di et: giovani e meno. Gi dipendenze, perch ci si scandalizza davanti alle patenti ritirate, ma non ai numeri vincenti delle estrazioni del Lotto e del Superenalotto (cosabbia di super un lotto in cui in pratica c solo un montepremi pi alto che spinge la gente solo allillusione di vincere di pi anche se le probabilit rimangono le stesse, questo non labbiamo mai capito). Numeri vincenti li chiamano: basterebbe sapere solo un po (e mica tanta) di statistica per dire che non esistono numeri vincenti. C solo la probabilit che un numero possa venire estratto (senza trucchi e senza inganni come dicono i prestigiatori che sanno bene che se non c il trucco o linganno nulla succede) da un contenitore che contiene altri numeri. Gi quindi nessun numero vincente, nessun numero ritardatario: la probabilit ragiona su infinite estrazioni. Infinite: pensate ad un numero grande. Bene aggiungete 1, continuate cos: ci sar sempre un numero pi grande a quello che avete pensato. Ma questo quando danno i numeri vincenti non lo dicono. Come non dicono qual la probabilit di vincere il (non tanto super) enalotto. E pi probabile che mentre state leggendo o noi scrivendo ci (noi e voi) colpisca un fulmine. Ma se state continuando a leggere significa che il fulmine non ci (ancora noi e voi) ha colpito. In pratica pi probabile che riusciamo ad andare a cena con Angelina Jolie Numeri vincenti, numeri ritardatari: semplici illusioni di poter influire su un evento del tutto casuale inventandoci nel terzo millennio stregonerie degne solo della peggiore superstizione. Illusione quella di poter trovare uno stimolo o la felicit in un bicchiere di alcol, illusione quella di trovarla in una sostanza stupefacente, illusione quella di trovarla nei soldi puntando quindi sullazzardo perch di azzardo si tratta di una facile vincita. Non ricordiamo la fonte, ma in media in Italia ogni famiglia spende 3.000 euro allanno per il gioco dazzardo. Ma pensate a quante cose una famiglia potrebbe fare con questi soldi: una gita al lago o al mare la domenica, il tanto desiderato computer nuovo al figlio, semplicemente un giorno di ferie passata in allegria con le persone che si amano Illusioni che provocano spesso viaggi terribili a senso unico, dalla quale difficile fare ritorno. Non abbiamo soluzioni, non vogliamo criticare nessuno, lo abbiamo subito detto. Proprio per questo ci siamo fatti aiutare per trattare largomento da alcuni amici: Avis di base Universit di Parma grazie ad internet gli amici sono vicini anche se fisicamente lontani: vi invitiamo a visitare il loro bel sito... Non fosse altro che Miss Parma dona sangue Nicola Andreoletti tramite alcuni bei -e servizi

giornalistici realizzati in tv sulle dipendenze (gi perch in tv e sui giornali non c solo Roberto Giacobbo con i Maya, la cucina Parodi con Cotto e mangiato e i non Misteri di certe trasmissioni). Perch se io do una cosa a te e tu ne dai una a me alla fine abbiamo un a cosa a testa. Ma se dai unidea a me e io ne do una a te alla fine abbiamo due cose a testa. Ma visto che ci hanno rimproverato di essere troppo lunghi, in pratica di essere un po come la peperonata alle nove del mattino o come quella torta pi densa del piombo che quando sei a pranzo o a cena difficilmente riesci a rifiutare per ora ci fermiamo. Vi lasciamo con due brani, come gli amici che ci danno una mano a parlare di dipendenze. Il primo Extraterreste di Eugenio Finardi. Perch? Beh, il testo ci parla di una persona che vuole estraniarsi dal mondo, cercare di scappare ma alla fine i problemi sono l ad aspettarlo: Le sue paure non se ne sono andate anzi che semmai sono aumentate dalla solitudine amplificate. E adesso passa la vita a cercare ancora di comunicare con qualcuno che lo possa far tornare. Moment Of Surrended il secondo meraviglioso brano degli U2 che abbiamo scelto: il momento di resa di un ragazzo che fa uso di eroina. S ci fermiamo evitiamo di fare (e di far fare) brutte figure . Anche perch ci gi capitato di dire cavolo ma questa torta una prisma. Ed dolcissima Io il caff lo prendo sempre amaro. Non sai chi lha fatta? e di sentirci rispondere dalla donna seduta vicino a noi: Mi spiace che non ti piaccia, la prossima volta uso lo yogurt che la rende pi morbida ed uso magari un po meno zucchero. (Dopo un attimo) Ma no, non mangiarla, non sei tenuto Chiedo di farti preparare un caff amaro. Figura di ehm, vediamo un po. Volevamo dire pessima figura servita: cotto e mangiato. S, per oggi ci fermiamo qui, con il classico To be continued. Extraterrestre - Eugenio Finardi C'era un tipo che viveva in un abbaino per avere il cielo sempre vicino voleva passare sulla vita come un aeroplano perch a lui non importava niente di quello che faceva la gente solo una cosa per lui era importante e si esercitava continuamente per sviluppare quel talento latente che nascosto tra le pieghe della mente e la notte sdraiato sul letto, guardando le stelle dalla finestra nel tetto con un messaggio voleva prendere contatto, diceva:

"Extraterrestre portami via voglio una stella che sia tutta mia extraterrestre vienimi a cercare voglio un pianeta su cui ricominciare Una notte il suo messaggio fu ricevuto ed in un istante stato trasportato senza dolore su un pianeta sconosciuto il cielo un po' pi viola del normale un po' pi caldo il sole, ma nell'aria un buon sapore terra da esplorare, e dopo la terra il mare un pianeta intero con cui giocare e lentamente la consapevolezza mista ad una dolce sicurezza "l'universo la mia fortezza!" "Extraterrestre portami via voglio una stella che sia tutta mia extraterrestre vienimi a pigliare voglio un pianeta su cui ricominciare!" Ma dopo un po' di tempo la sua sicurezza comincia a dare segni di incertezza si sente crescere dentro l'amarezza perch adesso che il suo scopo stato realizzato si sente ancora vuoto si accorge che in lui niente cambiato che le sue paure non se ne sono andate anzi che semmai sono aumentate dalla solitudine amplificate e adesso passa la vita a cercare ancora di comunicare con qualcuno che lo possa far tornare, dice:

"Extraterrestre portami via voglio tornare indietro a casa mia extraterrestre vienimi a cercare voglio tornare per ricominciare! Extraterrestre portami via voglio tornare indietro a casa mia extraterrestre non mi abbandonare voglio tornare per ricominciare!"

Si va! allAvis 1961: 12 aprile Yurij Gagarin nello spazio. 1961: fu fondata Avis Villa dOgna
La terra blu, bellissima. Jurij Gagarin, 12 aprile 1961 Si va!. Jurij Gagarin, 12 aprile 1961 Si va!: due parole. Anagrammatele (vi basta leggere dal fondo allinizio) e ne otterrete una: Avis. Si va!: le parole che Jurij Gagarin (Jurij Alekseevic Gagarin) disse quando part alla conquista dello spazio il 12 aprile 1961. La storia della prima orbita storia ben descritta su Wikipedia: Il volo di Jurij Gagarin inizi il 12 aprile 1961, alle ore 9.07 di Mosca, all'interno della navicella Vostok 1 (Oriente 1), del peso di 4,7 tonnellate [].Comp un'intera orbita ellittica attorno alla Terra, raggiungendo un'altitudine massima (apogeo) di 302 km e una minima (perigeo) di 175 km, Per tale missione Gagarin aveva scelto il soprannome "Kedr" ("cedro"), usato durante il collegamento via radio. Lo stesso anno in cui fu fondata Avis Villa dOgna come abbiamo avuto occasione di dire sul nostro sito nella pagina dedicata La storia. Ci colpisce sempre come dietro grandi azioni, ci sono spesso semplici persone e semplici parole. Ci piace quel si va!, ci piace il coraggio che ebbe Gagarin e il coraggio di chi fond lAvis Villa dOgna. Lo stesso anno, il 1961. Lo stesso coraggio e le stesse parole (anagrammandole): si va! all avis!. Gararin e Avis Villa dOgna: storie diverse, ma non poi molto. La prima storia nota, 88 minuti di volo in orbita, la velocit mai raggiunta prima da un uomo (27.400 Km/h la velocit che Gagarin raggiunse nello spazio mica male); la seconda meno nota

ma ugualmente bella, la storia di una sezione di unassociazione che salva vite. Ma se ci pensate alla fine sia Gagarin sia lAvis, con lo stesso entusiasmo dissero la stessa cosa: La terra blu, bellissima. Gagarin lo disse dallo spazio, Avis (lo disse e) lo dice qui sulla terra. Come non ammirare un cielo, nella quale tutti siamo uno (One) ovvero tutti fratelli? Gagarin and in alto, and lontano, un po come lavis fa credendo che si possa fare qualcosa in modo gratuito, volontario e anonimo per salvare una vita che non si conosce. Se si distoglie lattenzione dai problemi quotidiani e si sale in alto, alla fine si vedr il nostro meraviglioso mondo. Mondo, una magica sfera (anche se i pi puntigliosi ci correggeranno e diranno che non una sfera Va bene, la forma esatta quella di un geoide) magica in cui tutti si prendono cura dellaltro. Ho visto un mondo che mi piace e si chiama mondo come dice nel bel brano Mondo Cesare Cremonini. Quel mondo che Gagarin ci disse che era blu come la scritta Avis. Il (rosso) sole invece la goccia di sangue inserita nella A di Avis. O, se volete,visto che stiamo parlando di A, come non pensare a il rosso ti dona della bellissima Angelina Jolie vestita con labito del poster di Avis Villa? Gagarin vide quel mondo per la prima volta da una posizione privilegiata (magari un po scomoda, viste le ristrette dimensioni della navicella, ma sicuramente privilegiata). Vide quel posto che gli piacque e si chiamava mondo, dove viveva non cera pace ma la vita era sempre intorno(parafrasando il brano Mondo di Cremonini. Nel 1961 si era in piena Guerra Fredda ). Il nostro mondo, il mondo in cui i sogni, se si vogliono, si possono realizzare. Fai del mondo la tua priorit (Make the world your priority) afferma il meraviglioso brano Sweet Harmony del gruppo britannico dei The Beloved: perch i sogni vecchi e nuovi, dei giovani e dei meno giovani, quelli realizzati e quelli ancora da realizzare divengano realt. Questa volta, come Crazy Team, siamo stati brevi. E visto che siamo stati brevi, se cambiate la e con una a, bravi. Per una volta abbiamo evitato di essere come la peperonata alle nove del mattino. Ci meritiamo o no un premio? Bene Utilizziamo la logica: Adi Avis. Nella A c il rosso. Rosso come il vestito di Angelina. Ergo Una cena con Angelina. Cogito ergo sum: penso dunque sono - con

Angelina. Come non vale? No, non Niki (il nostro ideatore del sito, quello che fa praticamente tutto dal Qr code, allAvis Web tv, dai video di Youtube per arrivare a sistemare i danni che fanno gli altri del Crazy Team): a lui piace Katie Holmes Che ci volete fare: si accontenta di poco (ognuno ha qualche difetto). Gli altri invece sognano (e alla grande) Angelina. Come? Va bene i sogni ma i miracoli ci stanno dicendo. Che ci volete fare proviamo a vivere il sogno, in una scena pi ampia (Try to live the dream - On a wider scene). Va beh, visto che stiamo parlando di Angelina il wider screen un plasma da 5.000. Al di l del nostro essere perennemente Crazy, rimane il sogno di Essere come uno solo []. Fare un mondo migliore? No, non pu essere sbagliato (Be as one [] Make a better world? No it can't be wrong).
Sweet Harmony - The Beloved Is it right or wrong Try to find a place We can all belong? Be as one Try to get on by If we unify We should really try... All this time Spinning round and round Made the same mistakes That we've always found Surely now We could move along Make a better world? No it can't be wrong Let's come together Right now Oh yeah In sweet harmony Time is running out Let there be no doubt We should sort things out If we care Dolce Armonia E giusto o sbagliato Cercare di trovare un posto A cui possiamo appartenere tutti quanti? Essere come uno solo Cercare di continuare ad andare Se ci unifichiamo Dovremmo davvero provarci... Tutto questo tempo Girando intorno, intorno Fatti gli stessi errori Che abbiamo sempre commesso Certamente ora Potremmo muoverci insieme E fare un mondo migliore? No, non pu essere sbagliato Uniamoci Adesso Oh si In dolce armonia Il tempo si sta esaurendo Fa che non ci siano dubbi Dobbiamo organizzarci Se ci importa

Like we say we do Not just empty words For a week or two Make the world Your priority Try to live your life Ecologically Play a part In a greater scheme Try to live the dream On a wider scene Let's come together Right now Oh yeah In sweet harmony

Quel che diciamo, facciamo Non solo vuote parole Per una settimana o due Fa che il mondo sia La tua priorit Prova a vivere la tua vita In maniera ecologica Recita un ruolo In un piano pi grande Prova a vivere il sogno In una scena pi ampia Uniamoci Adesso Oh si In dolce armonia

Avis pusher di vita Part 2


Nei miei sogni stavo annegando i miei dispiaceri (le mie ombre) ma i miei dispiaceri hanno imparato a nuotare circondandomi, affogandomi traboccando dal bordo. (In my dreams I was drowing my sorrows but my sorrows, they learned to swim . surrounding me, going down me spilling over the dream). Tratto dal brano Until The End Of The World degli U2 Ed eccoci di nuovo qui. S un po come nei Sogni di Rock n Roll di Ligabue: Gi le quattro e siamo qui. Finestrini socchiusi su strade indifese dai nostri pesanti HP. E cos anche il sabato andato cos. Sabato che speriamo sia andato splendidamente, senza che ci sia

quello che non tiene mai lalcol e allora ci tocca accostarci finch ce n. Come abbiamo

avuto modo di dire, una serata grande se si riesce a ricordare quello che si fatto (con gli amici, ma soprattutto con le amiche scherziamo, concedeteci la battuta) e poter depositare questo pezzo di un magnifico film negli archivi della nostra vita. Eccoci giunti alla seconda puntata in merito alle dipendenze. Lo ribadiamo subito per tagliare la classica testa al toro: magari avessimo delle risposte. E, in questo caso quello che pi conta, magari esistessero delle risposte e delle soluzioni che funzionino per tutti in merito al problema delle dipendenze. Lo abbiamo ribadito per essere subito chiari ma non tagliamo la testa al toro anche perch il Toro Loco di Piero Pel dei Litfiba a noi piace (tra Crazy e Loco ci capiamo bene). E poi volete mettere? A noi il sangue fa impressione (ci basta donarlo senza guardare troppo in giro per non farci suggestionare troppo). E poi non detto che il Toro Loco ci possa dare il cellulare della Loca, ovvero la bellissima Shakira. E tra Crazy e Loca, ovvero con Shakira, ci capiamo ancora meglio. Che ci volete fare, siamo crazy forever e ci piace scherzare: da quando poi sappiamo che almeno una probabilit (su sei miliardi) c di poter uscire con Angelina Jolie, siamo ancor pi goliardici. Una c! Dai, oramai ci conoscete. Scherzi a parte lo avevamo annunciato che ci saremmo fatti aiutare da degli amici. E nel caso delle dipendenze oggi caliamo lasso nella manica: Nicola Andreoletti giornalista di Antenna2 TV. Nicola, come si direbbe, in tempi non sospetti (ovvero ben prima che molti media ne parlassero) ha realizzato dei servizi televisivi interessantissimi in merito alle dipendenze. E proprio cos: ha creduto che si potesse fare buona informazione portando in televisione argomenti seri senza per questo essere pesante come la peperonata alle nove del mattino (parafrasando E una vita che ti aspetto di Fabio Volo). E lo ha fatto senza portare i classici argomenti alla Roberto Giacobbo (o alla Parodi con il suo "Cotto e mangiato", programma che non abbiamo mai digerito. Ma lelenco sarebbe troppo lungo e finiremmo noi per essere pesanti come la peperonata alle nove del mattino) o quelli sensazionali da esclusiva (sapete poi che esclusiva Esclusiva perch evidentemente a qualcuno stato escluso di usare il cervello). Gi perch un conto essere Iene (nel senso della bella ed interessante trasmissione) un conto essere sciacalli Ultimamente se ne sono visti non pochi in giro non molto lontani da noi: qui i mea culpa dovrebbero (condizionale dobbligo in quanto abbiamo il vago sospetto che non ce ne saranno) essere tanti Va beh, non ci dilunghiamo oltremodo. Nicola ha parlato di dipendenze, lo ha fatto cercando di far parlare chi vede tutti i giorni le persone che lottano per poter riprendere in mano la propria vita. Lo ha fatto perch, come abbiamo avuto gi modo di dire, giusto e comprensibile divertirsi. Ma piacevole divertirsi potendo ricordarsi di essersi divertiti. Senza cambiare la realt perch se ci si diverte, quel pezzo di realt lo si vuole ricordare. Perch tolti gli oggetti, le cose, quello che un uomo il ricordo dei momenti belli, i momenti divertenti che nella realt naturale e non artefatta una persona ha vissuto. Lo ha fatto con il dottor Paolo Donadoni responsabile del Sert (Servizio Tossicodipendenze) di Gazzaniga (per chi non conosce i luoghi, un paese ubicato nella media Val Seriana): medico partito dallAlta Valle Seriana proprio da Avis (era un medico volontario durante le collettive di raccolta sangue) a cui piacciono i Pink Floyd

(immensi nonostante passino gli anni) e che ha il coraggio di dirci che tutti abbiamo lobbligo di aiutare chi vive una determinata situazione. Dipendenze: come emerge nel servizio, non solo stupefacenti (sostanze psicotrope) ma anche dipendenza da gioco dazzardo e da alcol. Forse qualche trasmissione in meno sul remake di Amici miei (Amici miei - Come tutto ebbe inizio) versione Michele Placido & Co. altro che Porta a porta: qui ci sarebbe di che sbattere la porta Ma sbattiamola piano prima di rovinare il plastico. Che ci volete fare: aspettando che il prossimo omicidio avvenga al chiuso - (ovvero una pessima imitazione di attori che si pensano di fare i giovani) e qualche in pi sul gioco dazzardo potrebbe anche solo informare la gente Se non altro per evitare che fuori dalla porta del Sert sorgano agenzie di gioco dazzardo (legalizzate, ci mancherebbe come il Lotto alle otto: la Sweet Death, lEuthanasia, ovvero la dolce mote di persone normali). Se non altro servirebbe a far parlare qualche matematico sulla statistica e sulla (non) probabilit di vincere a giochi dazzardo come il Lotto. Ma non vogliamo aggiungere nulla: il servizio parla da solo. Se aggiungessimo qualcosa serebbe come rovinare un magnifico quadro di Van Gogh... Eccovi dunque il testo dellintervista e il video: ringraziamo di cuore (il grande cuore avis) Nicola che subito e senza indugio ha accettato la crazy proposta di sporcarsi le mani nellessere citato sul sito. Ringraziamo inoltre Antenna2 Tv che ha dato il permesso di poter inserire sul nostro sito il video del servizio. A seguire come nostra consuetudine un brano. Abbiamo scelto Until The End Of The World degli U2: Nei miei sogni stavo annegando i miei dispiaceri (le mie ombre) ma i miei dispiaceri hanno imparato a nuotare circondandomi, affogandomi traboccando dal bordo. (In my dreams I was drowing my sorrows but my sorrows, they learned to swim - surrounding me, going down me spilling over the dream). Inseriamo anche il brano "Money" dei Pink Floyd: il rumore dei soldi delle slot machie. Perch le dipendenze trasformano i bei sogni in brutti incubi. Incubi che continuano anche ad occhi aperti.

Intervista al dott. Paolo Donadoni, responsabile del Sert (Servizio per le Tossicodipendenze) di Gazzaniga, realizzata da Nicola Andreoletti Nicola Andreoletti (lancio dallo studio): La diffusione della dipendenza da gioco dazzardo in Val Seriana viene confermata anche dai dati del Sert di Gazzaniga, il servizio dipendenze dellAsl. Una patologia che inizia a coinvolgere anche i pi giovani. Nellintervista il dottor Paolo Donadoni, responsabile del Sert (parte di un ampio servizio che andato in onda sul settimanale Il venerd

n.d. Crazy Team). Dott. Paolo Donadoni (responsabile Sert Gazzaniga): Da questi dati emerge che la sostanza illegale prevalentemente utilizzata dai ragazzi la cannabis. Cannabis che un po la sostanza illegale di inizio anche su tutte le altre sostanze illegali. Emerge un dato poco confortante che vede la nostra provincia distinguersi rispetto alle altre province lombarde per un consumo superiore di alcolici - mentre invece sulle sostanze siamo lievemente inferiori rispetto alle altre province lombarde -. Questo un dato che conferma che nelle nostre valli c un consumo di alcol che ha probabilmente anche delle origini antiche. Non solo, ma la modalit di assunzione dellalcol sempre pi una modalit di assunzione di tipo nordico, ovvero tipica del nord Europa: non si beve pi come prima magari in moderata quantit tutti i giorni, ma si beve soltanto nei fine settimana per fare il pieno. Laltro dato che viene fuori da questi studi epidemiologici che c un consumo di pi sostanze in contemporanea, per cui capita di vedere ragazzi anche giovani utilizzare alcol e cannabis e magari altre sostanze illegali. Un altro dato molto importante che nei ragazzi c un consumo abbastanza consistente di farmaci che non sono stati prescritti per i ragazzi stessi dai medici, ma bens ai genitori. Quindi sono ragazzi che accedono alla terapia - magari i farmaci sono negli armadietti - dei genitori e spesso sono psicofarmaci. Ultimo dato importante che emerge da questi studi epidemiologici che c anche un incremento del gioco di azzardo da parte dei ragazzi molto giovani, nel senso che anche questi giocano. Giocano specialmente utilizzando dei giochi che hanno un grosso rimando immediato: pu essere il Gratta e vinci, pu essere la slotmachine, pu essere il video poker. Quindi qualcosa in cui si gioca e si punta ma che d un rimando immediato ma che purtroppo anche una situazione che poi pu portare allo sviluppo di patologie proprio perch innesca dei meccanismi di tipo compulsivo per cui una persona portata continuamente a giocare in tempi pi ravvicinati e quindi a sviluppare una forma di dipendenza. Nicola Andreoletti: Focalizziamo lattenzione alla Val Seriana, una realt che voi incontrate anche come servizio. Qui i numeri cosa dicono?. Dott. Paolo Donadoni (responsabile Sert Gazzaniga): I dati che noi abbiamo relativi al 2010, ci dicono che noi abbiamo trattato lanno scorso 310 pazienti per tossicodipendenza e 167 pazienti per alcoldipendenza. Si tenga presente una cosa: il dato degli alcolisti sempre un dato estremamente sottostimato rispetto a quello che la realt del fenomeno. Per cui questo valore dei 167 pazienti alcolisti probabilmente molto sottostimato rispetto a quello che il fenomeno in relazione anche a quello che si diceva prima del fatto che comunque nella nostra realt delle valli si beve molto. Potrebbero sembrare numeri

abbastanza piccoli, ma tenete presente che per quanto concerne il discorso del gioco dazzardo patologico, da pochi anni che stiamo trattando questa patologia e molti pazienti non arrivano immediatamente ai nostri servizi. Per cui passano magari anni prima che si rivolgano a noi per il trattamento di questa forma morbosa. Quindi ci aspettiamo un incremento specialmente di questa tipologia di pazienti che hanno delle dipendenze comportamentali che verranno trattai probabilmente in futuro. Ripeto: molti adolescenti giocano, probabilmente diverranno nostri pazienti nel giro di quattro, cinque, dieci anni perch faranno fatica a controllare questa forma di dipendenza.

ADMO: tra arte e solidariet - Come tanti e alati petali di cielo: intreccio tra pittura, scultura e musica ammirando la pala della Chiesa di S. Bernardino in Pignolo di Lorenzo Lotto.
Larte non ha confini. Non ha limiti spazia da una disciplina allalta servendosi della genialit. Come tanti e alati petali di cielo traspone in musica in un unico concerto, la bellezza di una delle opere pi straordinarie concepite da Lorenzo Lotto, la pala della Chiesa di S. Bernardino in Pignolo a Bergamo, durante la sua permanenza in terra bergamasca. Lopera, una pala daltare, rappresenta la Madonna con il Bambino posizionati al centro e i santi Giuseppe, Bernardino da Siena, Giovanni Battista, Antonio Abate. Completano il capolavoro cinque angeli: quattro leggiadri per aria sorreggono un regale drappo verde; uno situato ai piedi del trono, intento a scrivere una pagina ancora bianca di un libro. E qui larte vuole di nuovo contaminarsi in un connubio tra scrittura e pittura. Lalternanza dei colori, dal vivace rosso al pi confortante azzurro del cielo al celestiale bianco delle nuvole dello sfondo: riconducono a tonalit cromatiche diversi, dimensioni diseguali in un crescendo di emozioni. E tra le contaminazioni dellarte, tra pittura ed emozioni, langelo ai piedi del trono ha ispirato e ha ricordato che in questa splendida meraviglia del Lotto, non poteva mancare la musica e la scrittura.

Come tanti e alati petali di cielo vuole proprio integrare e fare da punto di incontro tra queste tre discipline dellarte. Durante il concerto, come ben esplica la bellissima nota informativa realizzata dallo scrittore Alessandro Bottelli, si avr modo cos di ascoltare, accanto a brani pi spiccatamente strumentali, il dialogo tra San Giovanni Battista e SantAntonio (Duetto), le profonde meditazioni di San Giuseppe sul senso della sua eccezionale esperienza di uomo e marito (Aria), lestasi di San Bernardino di fronte alla visione della Verit (Aria recitata), ma anche la storia dellangelo scrivente (Aria recitata), cos diverso dagli altri suoi fratelli celesti che svolazzano liberamente sopra le teste dei presenti (Coro) o le parole che Ges Bambino rivolge a Maria e viceversa, in un continuo intrecciarsi di frasi e pensieri, culminante nel grande concertato finale in cui tutti i personaggi della pala lottesca canteranno contemporaneamente testi diversi. La straordinaria idea nasce dallunione di due penne: la penna dellarte della scrittura del poeta e scrittore Alessandro Bottelli (autore dei testi), e dalla penna del compositore Giordano Bruno Ferri (loramai lunga intesa ha portato alla realizzazione di svariate opere poetico-musicali quali I piccioni di Puccini, Un micio tutto riccio, In tempo tagliato).

Venerd 15 aprile 2011, alle ore 21,00 presso la Basilica di Santa Maria Maggiore, dopo la prima eseguita per la prima volta nel marzo 2011 davanti alla pala originale di Lorenzo Lotto, la splendida opera viene riproposta. Ma con una novit: la serata sar loccasione per fare beneficienza a favore di ADMO, Associazione Donatori Midollo Osseo Lombardia Onlus. Gianluigi Trovesi, famosissimo jazzista gruppo bergamasco come la magnifica opera realizzata dal Lotto, la punta di diamante allinterno del strumentale. Gloria Radaelli voce bianca solista, insieme ai soprani Eleonora Delzano e Giuseppina Colombi, ai tenori Livio Scarpellini e Fabio Buonocore, al baritono Mauro Bonfanti, al basso Gabriele Sagona faranno da montatura a questo magnifico gioiello. A dirigere la realizzazione di questopera il Maestro Savino Acquaviva. Tra gli altri interpreti: la Schola cantorum Il flauto magico preparata e diretta da Elisa Fumagalli (insegnante di canto corale per voci bianche presso lIstituto Superiore di Studi Musicali G. Donizetti di Bergamo); allorgano Luca Legnani.

Questo splendido gioiello, espressione dellintreccio tra le varie discipline dellarte inserito nel cartellone deSidera Teatro & Territorio (Fondazione Museo Bernareggi). La realizzazione di questo splendido sogno stato reso possibile grazie al sostegno della MIA, del Credito Bergamasco, di Longhi Concessionaria, di Mobilberg e alla generosit di alcuni privati che si ringraziano di cuore. Il grande cuore di Admo che con un gesto fa s che molte vite in concreto possano essere salvate. Non ci rimane che invitarvi ad accorrere allo splendido evento. Perch "C'era una strega, c'era una fata" e tra sacro e profano che i sogni si possano realizzare.

SpettacolAvis: la rubrica di teatro e di musica di Avis


Puck (chiamato anche Hobgoblin, o Robin Goodfellow): Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione. Se vana e insulsa stata la vicenda, gentile pubblico, faremo ammenda; con la vostra benevola clemenza, rimedieremo alla nostra insipienza. E, parola di Puck, spirito onesto, se per fortuna a noi capiti questo, che possiamo sfuggir, indegnamente, alla lingua forcuta del serpente, (cio ai morsi della critica, velenosi come quelli di un serpente; in questo caso ai vostri fischi di disapprovazione) ammenda vi farem senza ritardo, o tacciatemi pure da bugiardo. A tutti buonanotte dico intanto, finito lo spettacolo e lincanto. Signori, addio, batteteci le mani, e Robin vassicura che domani migliorer della sua parte il canto. Sogno di una notte di mezza estate (A Midsummer Night's Dream) William Shakespeare (atto quinto, scena prima)

Parlare di Avis e finire a parlare di teatro. Pu essere una cosa stana, ma dal Crazy Team ci si pu aspettare di tutto. E se di fronte a noi crazy, ci sono persone che cercano di realizzare dei sogni, ecco che larte entra in avis. Inutile nasconderlo: era da tanto che sognavamo di realizzare una rubrica di teatro, da quanto in Avis e satira abbiamo inserito limmenso Dario Fo. Un sogno quasi bello quanto Angelina Jolie (e se lo diciamo noi potete crederci). Nelle lunghe trasferte intervallive orobiche, nel mentre di andare a suonare, non ci parso vero di poter parlare di teatro e di spettacoli, proprio prima di fare musica. Magari prima di una processione, di un servizio religioso o civile, al bar (seconda casa di alcuni del Crazy Team durante le Messe) o semplicemente mentre si percorrono le numerosissime curve per arrivare al luogo in cui si suona. Magari dopo il Saturday Night Fever o andando a fare un concerto proprio il saturday night. E ancor pi, non ci parso vero quando Ale - Alessandra Salvoldi , nella foto - ha accettato di curare (non colpa nostra, si dice sempre cos quando si parla di una rubrica Non abbiamo mai capito perch dovrebbe

essere ammalata Stiamo naturalmente scherzano: come Crazy Team concedeteci la battuta) la rubrica di spettacoli del nostro sito. Ale, 20 anni studente di Storia del Teatro all' Universit degli Studi di Bergamo e un grande cuore nel aver accettato la nostra crazy proposta, ci dimostra che i giovani hanno tanto da dire: basta saperli ascoltare. Quello che hanno da dire semplicemente fantastico: ci stimolano con la loro fantasia e con la loro capacita, la mente. Ci insegnano che, al di l dei (stupidi) luoghi comuni, tanto possono fare per la cultura, cos come per la cultura del dono. Ale, accettando di curare la rubrica di spettacoli e musica, ci ha insegnato che si possono fare entrambe (ovvero sia la cultura, sia la cultura della donazione) insieme. Anche il nome della rubrica suo, un nome spettacolare, anzi Spettacolavis. Spazio ad Ale, spazio alla sua rubrica, lessere speciale ed io ovvero Ale - avr cura di te (La cura Franco Battiato). Affrettatevi, le luci si stanno abbassando e il sipario si sta aprendo: lo spettacolo va commencer.

Desiderando DeSidera 2011


By Alessandra Salvoldi Ho bisogno della luna, o della felicit, o dell'immortalit, di qualcosa che sia demente forse, ma che non sia di questo mondo. Albert Camus

Al via la rassegna teatrale "Desidera 2011" che propone numerosi eventi teatrali su Bergamo e provincia e che si propone di animare comunit locali e di valorizzare il patrimonio culturale, materiale e immateriale. Comunit come tratto costitutivo dell'essere uomini e teatro come forma assolutamente privilegiata per esprimerlo in quanto racchiude: senso di unit e forza catartica, dall'esito sempre incerto proprio come la vita. DeSidera teatro e territorio festeggia la sua nona edizione: si amplieranno ed approfondiranno le proposte sul territorio e da quest'anno lobbiettivo stato quello di inserire nel cartellone anche spettacoli di giovani compagnie amatoriali attive nella nostra province. Idea ambiziosa nonch coraggiosa quella dei direttori artistici Gabriele Allevi e Luca Doninelli: hanno deciso di aprire la loro rassegna proprio davanti ai giovani e di coinvolgerli in un animato dibattito. Spettatori del tutto piacevolmente stupidi ed estasiati, sono stati anzi siamo stati noi: gli allievi di Storia del Teatro della Facolt di Lettere all'Universit degli Studi di Bergamo, complice la docente Anna Maria Testaverde sempre pronta a stimolarci con nuove iniziative a presa diretta.

Mercoled 20 aprile 2011 alle ore 15 puntuali come sempre, gli studenti di scienze umanistiche si sono riversati nell'aula magna per assistere alla consueta lezione di storia di regia. Lo stupore stato tanto: davanti a noi non solo i due direttori artistici di DeSidera ma anche Danilo Nigrelli, attore di punta nel panorama italiano amato per le sue interpretazioni sia in molte fiction, sia in alcuni dei film pi belli di Roberto Benigni. Dopo una breve presentazione della rassegna, Nigrelli ci ha sorpreso con una lettura di cuore, nobile e calda del testo Questa l'acqua di David Foster Wallace, testo scritto in occasione della consegna delle Lauree proprio ad una classe di scienze umanistiche. Vero, fiducioso realista e pieno di speranza. Insomma edificante come credo, anzi sono certa sar tutta la rassegna che vi invito a consultare la brochure informatica di DeSidera 2011 presente anche sul sito Centro Culturale Nicol Rezzara. Un ultimo link: David Foster Wallace Qualora qualcuno sia ancora piacevolmente speranzoso e fiducioso nei confronti di un'esistenza che alla volte sembra davvero troppo brutale. E parlando di DeSidera, cosa c di meglio di Desire degli U2?

28 aprile: tantissimi auguri Oskar Schindler


[] Questa la storia del trionfo del bene e del male, in termini misurabili, statistici, inconfutabili. Quando, per contro, si riferiscono i prevedibili successi che il male solitamente ottiene, facile essere astuti e penetranti ed evitare di cadere nel sentimentalismo. E facile dimostrare come inevitabilmente il male si impadronisca della sostanza di una storia anche il bene potrebbe emergere da dei fattori imponderabili, quali la dignit e lautovalutazione. La fatale malvagit umana la materia prima dei narratori e il peccato il liquido amniotico degli storici. Ma dover scrivere delle virt impresa rischiosa. Tratto da La lista di Schindler (titolo originale Schindlers List) di Thomas Keneally In una mattina di primavera posso anche concedermi qualche ora per una corsa in macchina (Oskar Schindler ai due agenti della Gestapo che si presentarono bloccarono con la propria Mercedes il 29 aprile 1942, lentrata della fabbrica e che gli intimarono di salire in macchina perch era in stato di arresto) Riproporre certi argomenti ai giorni nostri equivale a ribadire dei luoghi comuni della storia. Ma scoprirne lesistenza nel 1942, vederseli piovere addosso dal cielo di giugno, equivaleva a subire uno

chic totale, uno sconvolgimento in quella zona del cervello in cui dimorano le idee pi solide sul conto dellumanit e sulle possibilit. Tratto da La lista di Schindler (titolo originale Schindlers List) di Thomas Keneally Stern e Mietek Pemper erano nellufficio di Oskar, la mattina del 28 aprile 1945, in un momento in cui i prigionieri correvano un grosso pericolo essendo stati, condannati a morte dallo Sturmbannfhrer (maggiore) Hassebroeck. Era il giorno del trentasettesimo compleanno di Oskar e per festeggiare era gi stata aperta una bottiglia di cognac. E sulla scrivania cera un telegramma dal reparto di montaggio dislocato vicino Brno. Vi si diceva che le bombe anticarro di Oskar erano cos scadenti che non avevano superato neppure un test di controllo. Erano calibrate in modo impreciso e non essendo state temprate alla giusta temperatura, al collaudo si spaccavano. Oskar felice del telegramma, lo spinse verso Stern e Pemper perch lo leggessero. Pemper rammentava di avergli sentito fare unaltra delle sue scandalose dichiarazioni: E il miglior regalo di compleanno che potevo desiderare. Adesso so che nessun poveraccio stato ucciso da un mio prodotto. Tratto da La lista di Schindler (titolo originale Schindlers List) di Thomas Keneally Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onest o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale... [] tu sarai un Uomo. (tratto da Se - "If" - Rudyard Kipling) Colui che salva una sola vita salva il mondo intero (dal Talmud babilonese, trattato Sanhedrin, 37a. Nel testo viene discussa la liceit della pena capitale) L'umorismo una gran cosa, quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare. Mark Twain C un uomo che nacque il 28 aprile 1908 a cui vogliamo fare gli auguri: il suo nome Oskar Schindler. Poco importa se fisicamente non pi con noi: quello che ha fatto in concreto ancora tra noi. E questo quello che conta. Non sappiamo se in occasione del suo compleanno qualche media parler di lui: solitamente lo si fa in occasione di grandi eventi o di ricorrenze in cui si festeggiano cifre tonde. Ci conoscete, come team siamo proprio Crazy e non ci interessano cifre tonde: i numeri sono una grande conquista dellumanit, un idea

teorica che si applica in tutte le discipline scientifiche. E a livello matematico i numeri sono tutti uguali: li si possono confrontare ma un 113 ha la stessa dignit di un 100. Quando per si parla di cuore, quello che importa non celebrare un bel numero (tondo e che finisca per zero) ma un grande evento e una grande persona. Scrivere di virt senza cadere nel sentimentalismo unimpresa rischiosa: verissimo. Quello che ci ha insegnato Schindler che per ne vale la pena sempre e comunque. Schindler aveva tantissimi limiti come uomo: era dedito alle donne, non disdegnava lalcool e la bella vita, si buttava a capofitto nei vizi. Ma non perse mai la speranza di poter essere migliore e di poter fare qualcosa di grande, di credere nei propri sogni e di poter costruire un mondo migliore. Oskar questo mondo migliore lo costru, salv 1.200 ebrei destinati a morte certa nei campi di concentramento rischiando in prima persona. Oskar prese i suoi vizi e li trasform in virt: In inglese infatti, come da tutti noto, "Schindler's list" significa "La lista di Schindler", mentre in lingua yiddish (la lingua ebraica parlata dalle comunit ebraiche dell'est Europa) i termini "Schindler's list" si traducono in "Il trucco di Schindler". La lingua tedesca, notoriamente simile allo yiddish, conferma questa interpretazione: "Liste" sta per "lista", "elenco", mentre "List" per "astuzia", "furbizia", da cui l'aggettivo "listig": "scaltro", "astuto" (fonte Wikipedia). Oskar utilizz la sua astuzia per ascoltare ci che gli consigliava il cuore. Questo quello che ci ha insegnato Schindler: Ho mentito, tradito, imboccato un cammino che non era il mio, sofferto per cose prive di importanza, detto s quando avrei dovuto dire no, ferito qualcuno che amavo. Ma non ho perduto la speranza di essere migliore (parafrasi di un brano tratto da Manuale del guerriero della luce" di Paulo Coelho). Come Crazy Team abbiamo amato ladorabile follia di un uomo che contravvenne alle regole (quelle assurde che venivano imposte da un regime inumano. Inumano come lo sono tutti i regimi), per ascoltare le regole del cuore. S, Oskar ci ha insegnato che ci sono regole e regole: le uniche che meritano di essere seguite sono quelle del cuore. Gi, perch ci vuole sempre un pizzico di follia per guardare correttamente il mondo. Ce lo insegna la satira (che non manca anche il nostro sito): guardare con disincanto la regole, guardarle sotto un aspetto diverso e capire se la direzione intrapresa quella corretta. L'umorismo una gran cosa, quello che ci salva. Non appena spunta, tutte le nostre irritazioni, tutti i nostri risentimenti scivolano via, e al posto loro sorge uno spirito solare (Mark Twain): parlando di donazione di sangue, di cose folle e di credere di poter salvare una vita, no potevamo esimerci dallusare la satira e lumorismo nel nostro sito. Ce lo insegna anche Erasmo da Rotterdam (autore che amiamo, come tutti quelli che citiamo nel sito) con il suo Elogio della follia: non si schier n per la dottrina cattolica n per quella protestante e inviso ormai ad ambo gli schieramenti il 19 gennaio 1543

i suoi libri vennero bruciati a Milano insieme a quelli di Lutero (fonte wikipedia). Libri bruciati (o censurati): una pessima abitudine che caratterizza chi ha paura della libera espressione, brutta abitudine che avvenne sia ai tempi di Erasmo da Rotterdam, sia nel periodo di Oskar (cose che avviene in tutti i regimi). Che dire: i libri forse prima di bruciarli (sia fisicamente sia metaforicamente censurandoli) sarebbero da leggere C tornata alla mente una bellissima frase di Thomas More (italianizzato in Tommaso Moro): Signore dammi la forza di cambiare le cose che posso modificare e la pazienza di accettare quelle che non posso cambiare e la saggezza per distinguere la differenza tra le une e le altre. [] Che non si lasci impaurire dal peccato e che sappia raddrizzare le situazioni. [] Dammi il dono di saper ridere di una facezia, di saper cavare qualche gioia dalla vita e anche di farne partecipi gli altri. Signore dammi il dono dell'umorismo (da Preghiere della Torre - Tommaso Moro 1587). Come sempre sul nostro sito no politics or religion (la Pub Rule che vige nei paesi anglosassoni, una regola fatta per evitare che possano nascere discussioni e quindi degenerare in violenza): desideriamo citare la frase perch laugurio che ci facciamo (e che ci permettiamo di fare a tutti) quello di poter usare sempre lironia e lumorismo per descrivere il grande mondo dei donatori di sangue. Tommaso Moro e Oskar Schindler non abbandonarono mai lumorismo anche quando furono arrestati: il primo per la cose che scriveva, il secondo per essere troppo amico degli ebrei (Oskar Schindler fu arrestato tre volte per questo motivo ed in tutte le occasioni fu scagionato grazie alla propria astuzia pagando la propria liberazione). Thomas More scrisse di avere sempre il dono dellironia nella torre in cui era imprigionato; Oskar ai due agenti della Gestapo che si presentarono bloccarono con la propria Mercedes il 29 aprile 1942 lentrata della fabbrica e che gli intimarono di salire in macchina perch era in stato di arresto rispose: In una mattina di primavera posso anche concedermi qualche ora per una corsa in macchina (episodio tratto dal libro La lista di Schindler Thomas Keneally). Chi salva una vita, salva il mondo intero (citazione tratta dal Talmud): si parte da piccole cose. Ce lo insegnano i donatori: sono tanti, ognuno diverso per cultura, religione e idee politiche, ma alla fine ci si trova tutti uniti a fare un magnifico gesto, un gesto che unito a quello di tutti i donatori salva il mondo intero. Un gesto che oltrepassa i vizi di ogni singolo donatore (come Crazy Team siamo ahinoi i primi nella lista in questa lista) e arriva alle virt del mondo della donazione di sangue (ma anche di midollo osseo e di organi). Schindler ci ha fatto assimilare una bellissima una bellissima frase tratta dalla poesia Se di Rudyard Kipling (titolo originale If proprio come il brano dei Pink Floyd dellalbum Atom Heart Mother, ovvero Cuore di madre atomico): [] Se sai parlare con i disonesti senza perdere la tua onest o passeggiare con i re senza perdere il comportamento normale... [] tu sarai un Uomo. Siamo stati contagiati da questa follia col nostro sito, sappiamo che scrivere della virt impresa difficile. Ma questa follia, la nostra follia come quella di Schindler, quella che nasce nel vedere quello che fanno i donatori, non ci ha fatto desistere dal farlo. Non sappiamo se lo facciamo senza cadere nel sentimentalismo o essendo pesanti come la peperonata alle nove del mattino o originali come un mocassino. O, peggio ancora, belli

come quelle persone che destate mettono le bermuda con cintura marrone, calzini in spugna bianchi e mocassino nero (lunica persona a cui concederemmo questo look Angelina Jolie, anche perch la inviteremmo subito a cambiarsi). Con il sito - e forse con Avis Villa - non faremo quello che ha fatto Oskar Schindler. Ma almeno non avremo il ripianto di non averci provato. Auguri Oskar. Vi lasciamo con dei testi estrapolati dal libro Schindlers List di Thomas Keneally: un libro meraviglioso che meriterebbe di essere citato integralmente e quindi trascritto interamente. Ma qui non possiamo farlo: finiremmo noi per essere la peperonata. Ci limitiamo a trascrivere alcuni testi che ci hanno colpito, la violenza sulle donne nella vicenda della repressione della popolazione di religione ebraica, non ultimo quello in cui Helen Hirsch (donna ebrea salvata da Oskar Schindler) subisce i maltrattamenti dell'Hauptsturmfhrer Amon Geth, (il capitano del campo di concentramento di Krakw-Plaszw) o della storia dell'assassinio dell'ingegnere donna Diana Reiter. Gi perch spesso si parte dalla violenza sulle persone pi deboli, la violenza contro le donne (e bambini perpetrati anche con Aktion T4), per poi arrivare alle grandi tragedie. Da questo libro stato tratto il famosissimo film datato 1993 con la meravigliosa regia di Steven Spielberg (un film che almeno una volta nella vita va visto). Ma se sia il libro, sia il film sono meravigliosi, non da meno sono le musiche di John Williams: un autore che non nascondiamo di amare, musiche che in tanti anni hanno accompagnato il regista e che continuano a farci sognare. Musiche che far molti anni caratterizzeranno i nostri tempi moderni, il cuore dei donatori di sangue e quello che ha fatto Oskar Schindler.

La lista di Schindler (Schindlers List) di Thomas Keneally [] Questa la storia del trionfo del bene e del male, in termini misurabili, statistici, inconfutabili. Quando, per contro, si riferiscono i prevedibili successi che il male solitamente ottiene, facile essere astuti e penetranti ed evitare di cadere nel sentimentalismo. E facile dimostrare come inevitabilmente il male si impadronisca della sostanza di una storia anche il bene potrebbe emergere da dei fattori imponderabili, quali la dignit e lautovalutazione. La fatale malvagit umana la materia prima dei narratori e il peccato il liquido amniotico degli storici. Ma dover scrivere delle virt impresa rischiosa. Nella cucina della villa la cameriera, il cui vero nome era Helen Hirsch (Amon Goeth la chiamava Lena per pigrizia, come spiegava sempre la ragazza) alz gli occhi e vide uno degli ospiti sulla porta. Pos il piatto di avanzi di carne che aveva in mano e si mise spasmodicamente sullattenti. Herr. Sbirci la giacca dello smoking e and in cerca di una qualifica adatta a quel signore. Herr Director, mettevo da parte gli ossi per i cani del signor comandante. La prego, la prego, disse Herr Schindler. Lei non tenuta a rendere conto a

me, Fraulein Hirsch. Oskar gir intorno al tavolo. Non dava limpressione di volersi avvicinare a lei, ma Lena temeva comunque le sue intenzioni. Anche se Amon si divertiva a picchiarla, il fatto di essere ebrea la metteva in salvo da aggressioni sessuali troppo smaccate. Ma cerano dei tedeschi che non erano schifiltosi come Amon sulle questioni razziali. Tuttavia il tono di voce di questo in particolare era di un genere a cui non era abituata, neppure quando si trattava di ufficiali e sottoufficiali delle SS che andavano in cucina a lamentarsi di Amon. Non mi conosce chiese il nuovo arrivato come se fosse stato un campione di football o un violinista offeso per non essere stato riconosciuto. Sono Schindler. La ragazza chin il capo. Herr Director, disse. Certo, ho sentito parlare di lei e poi mi ricordo, lei gi stato qui. Lui le mise un braccio intorno alle spalle e avvert la tensione del suo corpo mentre le sfiorava una guancia con le labbra. Non quel genere di bacio, le sussurr. Avr capito che la bacio perch provo piet per lei. La ragazza non pot trattenere le lacrime. Herr Director Schindler le impresse un grosso bacio nel mezzo della fronte, nel modo in cui i polacchi si salutano alla stazione, con un sonoro schiocco delle labbra tipicamente est-europeo. La giovane si accorse che anche lui aveva incominciato a piangere. Questo bacio qualcosa che le porto da.Fece un gesto con la mano, a indicare una onesta trib di uomini nascosta nel buio, tra i meandri dei boschi, gente per la quale Lena, assorbendo le punizioni dell'Hauptsturmfhrer Goeth, faceva in certo qual modo da cuscinetto.. [] (Helen Hirsch) sapeva che non sarebbe uscita viva dalla casa di Amon, ma non sarebbe stato per fame. [] Herr Schindler sussurr la ragazza. Chin il capo e pianse con una certa dignit per qualche secondo. Herr Schindler, a lui piace picchiarmi davanti a quelle donne. Il primo giorno che ho trascorso qui, mi ha picchiato perch ho gettato via gli ossi avanzati per la cena. E sceso nel seminterrato a mezzanotte e mi ha chiesto doverano. Per i suoi cani capisce? E stata la prima volta che mi ha percosso. Io gli chiesi non so perch, ora non mi sognerei mai di farlo Perch mi picchia?. E lui mi rispose: In questo momento ti picchio perch me ne stai chiedendo la ragione. Scosse il capo e si strinse nelle spalle, come se si biasimasse per Aver parlato troppo. Non volle aggiungere altro: non poteva raccontare la storia delle punizioni subite, delle ripetute esperienze dei pugni dello Hauptsturmfhrer. La situazione spaventosa, Helen, le disse. Non importa, io lho accettata. Accettata?. Un giorno mi uccider. [] Pi si conosce il comandante, pi si capisce che non vi sono regole a cui attenersi. Non puoi dire a te stesso: se seguo queste regole sono salvo.. [] attraversarono gli uffici vuoti, fino ad una porta su cui si leggeva Herr Direktor. Edith Liebglold ud una voce profonda che li invitava ad entrare. Trovarono lHerr Direktor seduto su un angolo della scrivania che fumava una sigaretta. I suoi capelli, tra il biondo e il castano chiaro, avevano laria di essere spazzolati di recente. Indo0ssava un abito a doppio petto e una cravatta in seta. Dava lesatta impressione di un uomo che doveva andare a pranzo, ma aveva aspettato appositamente per scambiare due parole con loro. Era imponente e ancora molto giovane. Da un simile esemplare del sogno hitleriano, Edith si aspettava una

predica sugli sforzi bellici e sullaumento della produzione. Volevo darvi il benvenuto, disse in polacco. Voi fate parte dellespansione di questa fabbrica. [..] Poi, senza batter ciglio, senza la minima introduzione disse: Sarete al sicuro lavorando qui e sopravvivrete alla guerra. Augur buona serata e usc dallufficio con loro. [] Quella promessa li aveva sbalorditi tutti. Era una promessa che aveva qualcosa di divino. Come poteva formularla un comune mortale? Ma Edith Liebgold si scopr crederci immediatamente. Non tanto perch voleva crederci, e neppure perch quella promessa era un incentivo, anche se un po avventato. Era solo che nellistante in cui Herr Schindler laveva pronunciata , non si poteva far altro che crederci. [] La promessa aveva totalmente mutato quello che Edith Liebgold si aspettava dalla vita. [..] Per tutto il tempo meditava sulla promessa di Herr Schindler. Solo i pazzi facevano delle promesse incondizionate come quella. Senza batter ciglio. [] Questo comportava una specie di preveggenza, un profondo contatto con Dio o con il demonio, o con il disegno delle cose. Ma il suo aspetto, la sua mano con lanello doro con il sigillo, non erano quelli di un visionario. Quella era una mano che si allungava per prendere il vino, una mano di cui si potevano avvertire le potenziali carezze. E cos Edith era tornata allidea della pazzia di lui, allubriachezza, alle spiegazioni mistiche, alla tecnica con cui lHerr Direktor laveva contagiata con le sue certezze. In quellanno e nei successivi, nella mente di tutti quelli ai quali Oskar Schindler avrebbe fatto le sue impetuose promesse si sarebbero insinuati simili ragionamenti. Era gi stata costruita una piccola linea ferroviaria per i carrelli che trasportavano i massi. Partendo dalla cava, correva lungo ledificio dellamministrazione e le caserme destinate alla guarnigione delle SS e di ucraini. I carrelli carichi di pietra calcarea, ciascuno dal peso di sei tonnellate, venivano trainati da squadre di trentacinque, quaranta donne ciascuna, che tiravano delle funi attaccate ai due lati del carrello, per compensare la scabrosit del terreno. Quelle che inciampavano venivano calpestate o fatte rotolare via: le squadre avevano un loro ritmo, da cui nessun individuo poteva derogare. Osservando quel lavoro insidioso da schiavi egiziani, Oskar avvert la stessa ondata di nausea, lo stesso formicolio del sangue che aveva provato sulla collina prospiciente via Krakusa. Goeth aveva dato per scontato che quegli uomini daffari fossero degli spettatori di tutto riposo, suoi congiunti spirituali. Non era affatto imbarazzato da tutta quiella forsennata attivit. Alla mente di Oskar si affacci la stessa domanda di via Krakusa: Che cosa avrebbe mai potuto imbarazzare le SS? Che cosa avrebbe mai potuto imbarazzare Amon?.. Albert Hujar aveva fatto il suo rapporto. Avvampando in viso aveva riferito che una parte delle fondamenta era franata. Contemporaneamente, Amon aveva notato una ragazza che camminava intorno alla costruzione, parlando alle squadre di uomini, dando indicazioni e istruzioni. Chi ? aveva chiesto a Hujar. Una prigioniera di nome Diana Reiter aveva risposto Hujar, un ingegnere architetto che era stata assegnata alla costruzione della caserma. Sosteneva che gli scavi delle fondamenta non fossero stati effettuati in maniera corretta e pretendeva che si rifacesse tutto da capo. Dal colore del viso di Hujar, Goeth si era reso conto che doveva aver avuto una violenta discussione con la donna. In realt il sottufficiale si era ridotto ad urlare: Lei qui per

costruire una caserma, non lHotel Europa!. Amon aveva rivolto un mezzo sorriso a Huijar. Non staremo certo a discutere con questa gente aveva detto come se si trattasse di una promessa. Portami la ragazza. Dallincedere della ragazza, Amon aveva intuito leleganza artefatta con cui i suoi genitori lavevano cresciuta, i modi europei che le avevano instillato, mandandola quando gli onesti polacchi non lavevano voluta nelle loro Universit a Vienna o a Milano per darle una professione e un maggiore atteggiamento di difesa. Avanzava verso di lui come se i loro rispettivi ranghi sarebbero serviti ad allearli contro quello zoticone di sottufficiale e labilit di secondordine del geniere delle SS che poteva aver sovrinteso allo scavo delle fondamenta. La ragazza non sapeva che Amon odiava a morte i tipi come lei, che ritenevano, nonostante levidenza rappresentata da quelluniforme da SS e da tutte quelle strutture che stavano sorgendo. Che la loro condizione di ebrei non fosse visibile. Lei ha avuto loccasione di litigare con lOberscharfhrer (tenente) Hujar, le disse come un fatto acquisito. La ragazza annu con decisione. Con quel cenno di capo voleva sottintendere: lHerr Kommandant avrebbe sicuramente compreso, a differenza di quellidiota di Hujar. Bisognava scavare da capo quel tratto di fondamenta gli spieg con molta fermezza. Ovviamente Amon sapeva bene che loro tendevano a tirare le cose per le lunghe per assicurarsi che gli operai fossero al sicuro per tutta la durata dei lavori. Se non si rifanno gli scavi ribad la ragazza, ci sar perlomeno un cedimento allestremit meridionale della costruzione. Potrebbe franare un altro pezzo. Continu a discutere il caso e Amon annu, convinto che stesse mentendo. Era un principio fondamentale quello di non dare mai ascolto agli specialisti ebrei. Erano modellati su Marx, le cui teorie miravano lintegrit del governo, e su Freud, che avevano aggredito lintegrit della mente ariana. Amon aveva la sensazione che gli argomenti di quella ragazza minacciassero la sua integrit personale. Chiam Hujar, che si fece avanti con un certo disagio: evidentemente pensava che gli sarebbe stato detto di seguire i consigli della ragazza. Anche la ragazza era della stessa opinione. Sparale disse Amon a Hujar. Vi fu, naturalmente, una pausa durante la quale Hujar dovette assorbire lordine ricevuto. Sparale ripet Amon. Hujar prese la ragazza per un gomito, con lintento di condurla in un posto qualsiasi, per unesecuzione privata. Qui! ordin Amon. Uccidila qui, ti autorizzo io!. Hujar sapeva come fare. La afferr per un gomito, la spinse un poco avanti, tolse la Mauser dal fodero e le spar alla nuca. Lo scoppio spavent tutti quelli che si trovavano sul posto, tranne i due carnefici e la morente Diana Reiter. Lei si inginocchi e alz lo sguardo. Ci vorr altro che questo diceva. Il lampo di quegli occhi spavent Amon, lo giustific, lo esalt. Non aveva idea e non avrebbe mai creduto che simili reazioni avessero una classificazione clinica. Pensava solo che gli fosse concessa linevitabile esaltazione che segue un atto di giustizia politica, razziale e morale. Ma in ogni caso bisognava pagare uno scotto: prima di sera alla pienezza di quellora sarebbe seguito un senso di angoscia che, per evitare di sentirsi come un guscio svuotato, sarebbe dovuto ricorrere al cibo, ai liquori, al contatto con una donna per ridersi una dimensione di equilibrio. Indipendentemente da queste considerazioni, luccisione di Diana Reiter, la cancellazione della sua laurea conseguita nellEuropa occidentale, avevano conseguito un risultato pratico: nessun costruttore di baracche o

di strade, a Paszw, si sarebbe pi considerato essenziale nel lavoro assegnato. Se Diana Reiter non era riuscita a salvarsi nonostante tutta la sua abilit professionale, lunica opportunit che rimaneva agli altri era di svolgere con la massima prontezza il loro anonimo lavoro. Per questo le donne che trascinavano i loro carichi dalla stazione ferroviaria di Cracovia-Paszw, le squadre addette alla cava, gli uomini che montavano le baracche , si erano messi tutti a lavorare con unenergia che si confaceva a quanto avevano imparato dallassassinio della signore Reiter. Quanto a Hujar e ai sui compagni, oramai sapevano che le esecuzioni istantanee sarebbero state una caratteristica del campo di Paszw. Tutte le volte che si discute di Schindler, viene il momento in cui i suoi amici sopravvissuti si mettono ad ammiccare e a scuotere il capo e affrontano limpresa quasi matematica di tirare le somme ai suoi motivi. Lopinione pi diffusa tra gli ebrei di Schindler tuttora: Non so perch lo ha fatto. Tanto per incominciare, bisogna dire che Oskar era un giocatore, ma anche un sentimentale cha amava la trasparenza e la semplicit delle buone azioni; che per temperamento era un anarchico a cui piaceva terribilmente mettere in ridicolo il sistema, e che sotto la sua vigorosa sensualit si nascondeva uninnata capacit di sentirsi oltraggiato dalla crudelt umana, di reagire e di non lasciarsi sopraffare dalla stessa. Stern e Mietek Pemper erano nellufficio di Oskar, la mattina del 28 aprile 1945, in un momento in cui i prigionieri correvano un grosso pericolo essendo stati, condannati a morte dallo Sturmbannfhrer (maggiore) Hassebroeck. Era il giorno del trentasettesimo compleanno di Oskar e per festeggiare era gi stata aperta una bottiglia di cognac. E sulla scrivania cera un telegramma dal reparto di montaggio dislocato vicino Brno. Vi si diceva che le bombe anticarro di Oskar erano cos scadenti che non avevano superato neppure un test di controllo. Erano calibrate in modo impreciso e non essendo state temprate alla giusta temperatura, al collaudo si spaccavano. Oskar felice del telegramma, lo spinse verso Stern e Pemper perch lo leggessero. Pemper rammentava di avergli sentito fare unaltra delle sue scandalose dichiarazioni: E il miglior regalo di compleanno che potevo desiderare. Adesso so che nessun poveraccio stato ucciso da un mio prodotto. Questo episodio sintomatico di due follie contrastanti. C un pizzico di pazzia in un industriale come Oskar che si rallegra quando non produce. Ma c una forma di demenza fredda nel tecnocrate tedesco che, dopo la caduta di Vienna e dopo che gli uomini del maresciallo Koniev si erano uniti agli americani sellElba, continua a dare per scontato che una fabbrica di munizioni sperduta sulle coline si preoccupi di migliorare le proprie prestazioni e si adegui ai grandi principi della disciplina e della produzione.

Cultura Free
By Alessandra Salvoldi

Sembra impossibile ma proprio cos: pi di due settimane di eventi di qualit ad un passo da casa ed a costo zero! Il Festival Internazionale della Cultura (andato in scena dal 1 al 19 aprile 2011), stato un evento imperdibile che ha favorito una vera e propria crescita sociale e culturale attraverso il contatto diretto (workshop, laboratori, concerti, spettacoli, conferenze) che hanno spaziato in sette arti: musica, fotografia, cinema, teatro, letteratura, danza e pittura. Un programma quindi che ha potuto soddisfare tutti i gusti. Il Festival in quel di Bergamo torner puntale ad aprile 2012, circa nelle stesse date come rassicura Stefano Miceli, Direttore Artistico del Festival Internazionale della Cultura. Gli eventi sono stati tutti gratuiti e facilmente prenotabili sul sito che vi invito a tenere consultato per tutte le news sulla cultura free. Gli eventi che continuano per tutto lanno, si tengono prevalentemente in citt con alcuni dislocamenti nell'immediata provincia bergamasca, mentre gli orari degli spettacoli variano in modo da essere accessibili sia agli studenti universitari o ad intere scolaresche, sia ai lavoratori maggiormente liberi in serata. Vi segnalo con piacere che il sito propone anche dei fuori programma, eventi che si tengono fuori sia dalla nostra provincia, sia dalle date del Festival, ma sempre collegate con questa interessante iniziativa: siete quindi ancora in tempo a prenotare e gustarvi le varie proposte. Lo spettacolo del quale voglio parlarvi nello specifico si tenuto all'ALT (Arte Lavoro Territorio - Arte Contemporanea Spazio Fausto Radici, assolutamente da vedere!) di Alzano Lombardo in data 13 Aprile 2011. L'Internatiolan Opera Theatre di Philadelphia ha portato in scena con maestria La Bisbetica, vivace e spiritosa opera lirica, ispirata all'omonimo lavoro shakespeariano (La bisbetica domata titolo originale The Taming of the Shrew opera appunto di William Shakespeare), sulle note dell'orchestra venezuelana diretta da Efrain Amaya, anche compositore delle musiche. Spettacolo avvincente, simpatico e facilmente comprensibile (ahim i libretti non erano disponibili). Attori capaci e brillanti nella suggestiva cornice del particolare museo. Cultura Free (Free culture) ovvero libera cultura: il vero modo per avvicinare noi giovani a eventi di grande livello che, senza questa idea, non riusciremmo a permetterci. Cultura Free perch proprio la condivisione di idee pu avvicinarci tutti e farci sentire tutti fratelli di questo meraviglioso posto che si chiama mondo. Cultura Free: questo il grande balzo (one giant leap). E parlando di cultura libera (My Culture), di grande balzo (One Giant Leap)

visto che prerogativa del sito Avis Villa quella di inserire alla fine del testo un brano, eccovi My Culture (tradotto La mia cultura) di Robbie Williams feat. Maxi Jazz and One Giant Leap. My culture - One Giant Leap /Robbie Williams and Maxi Jazz Introduction: I'm the sum total of my ancestors I carry their DNA We are representatives of a long line of people And we carried them around everywhere This long line of people That goes back to the beginning of time And when we meet, they meet, other lines of people And we say bring together the lines of me. Maxi Jazz: When I look back over the years at the things that brought tears to my eyes papa said we have to be wise to live long lives now I recognise what my father said before he dies vocalise things I've left unsaid left my spirit unfed for too long I'm coming home to my family Where I can be strong Be who I planned to be Within me, my ancestry Givin' me continuity Would it be remiss to continue in this way would you rather I quit come with the other shit making people's hips sway Maxi Jazz: Quando guardo indietro negli anni alle cose che mi hanno versare lacrime mio padre mi disse di essere saggio per vivere una lunga vita ora mi rendo conto di quello che voleva dire mio padre prima di morire vocalizzo le cose che avevo lasciato taciute ho lasciato il mio spirito affamato per troppo tempo sto tornando a casa dalla mia famiglia dove posso essere forte essere chi ho deciso di essere dentro di me il mio antenato che mi da continuit non sarebbe trascurato continuare in questo modo? preferiresti che io smetta? La Mia Cultura Intro: Sono il risultato dei miei antenati porto dentro di me il loro DNA siamo I rappresentanti di una lunga stirpe di persone e li abbiamo portati con noi questa lunga stirpe di persone che comincia dalla notte dei tempi e quando ci incontriamo essi incontrano unaltra stirpe di persone e diciamo che portano anche la mia stirpe

lip service I pay but I'm nervous I pray for all the mothers who get no sleep like a lifeline I light lines cause my compassion is deep for the people who fashioned me, my soul to keep and this is who I happen to be and if I don't see that I'm strong then I won't be This is what my Daddy told me I wished he would hold me A little more, than he did But he taught me, my culture And how to live positive I never wanna shame The blood in my veins and bring pain to my sweet grandfathers face, in his resting place I make haste to learn and not waste everything my forefathers earned in tears for my culture Robbie Williams: Fall back again Crawl from the warm water Maxi Jazz: for my culture Robbie: water to air you're on your feet again your feet again. Hello Dad, remember me? I'm the man you thought I'd never be.

e te ne esci con le tue stronzate facendo riaffiorare le sofferenze della gente pago per il mio parlare e sono nervoso e prego per tutte le madri che non riescono a dormire la notte come una linea della vita io illumino le stirpi perch la mia comprensione profonda per le persone che mi hanno seguito e hanno avuta cara la mia anima e questo quello che io sono se non credo di essere forte allora non lo sar questo quello che mio padre mi disse vorrei che mi avesse accompagnato un po di pi di quello che fatto ma mi ha insegnato la mia cultura e come vivere in maniera positiva non vorrei mai macchiare di vergogna il sangue nelle mie vene o portare dolore sul dolce viso di mio nonno nel suo luogo di riposo e non vorrei avere fretta di imparare a non sprecare quello che I miei avi hanno guadagnato con le lacrime per la mia cultura Robbie: indietreggiare ancora strisciare fuori dallacqua calda Maxi Jazz: per la mia cultura Robbie: acqua allaria sei di nuovo sui tuoi piedi

I'm the boy who you reduced to tears Dad I'd been lonely for 27 years Yeah, that's right my name's Rob I'm the one who landed the pop stars job I'm the one who you told look don't touch and the kid who wouldn't amount to much I believe in the senses out of sound I have always been too loud won't you help me drown it out? I'm what I feel and what I'm feeling is surreal I'm a massive spinnin' wheel s' always digging in my heels. Now I got the faith Fall back again Crawl from the warm water water to air you're on your feet again your feet again. Maxi Jazz: Ha! Lace up your booty Going back to the roots continue my interlude Feed freakin' for loot And my spell's been to check what your future brings is now and your forefathers further know how hatred Use your head if the needle is wise be the thread And weave ancestral wisdom yours by best spreading the lords word over this broad earth

di nuovo sui tuoi piedi ciao pap ti ricordi di me? sono luomo che non avresti mai detto che sarei diventato sono il ragazzino che hai ridotto in lacrime papa sono stato solo per 27 anni si giusto, il mio nome Bob sono quello che arrivato nel mondo del pop sono quello a cui hai detto: guarda, non toccare? E il bambino che non vuole molto credo nei sensi fuori dal suono sono sempre stato troppo rumoroso non mi aiuteresti a cancellarlo? sono quello che sento e quello che sento surreale sono una trottola che girando continua a solcare i miei tacchi ora ho la forza (la fede) di tornare indietro strisciare fuori dallacqua calda dall'acqua allaria sei di nuovo sui tuoi piedi di nuovo sui tuoi piedi Maxi Jazz: tieniti stretto il tuo patrimonio torno alle radici e continuo il mio interludio mi sostengo con il mio patrimonio e il mio incantesimo servito a controllare quelo che ora ti e tuoi avi ora sanno come ancora meglio ma ora cos successo al mondo senza lodio? usa la testa e se lago saggio sii il filo e scuoti la tua saggezza ancestrale al meglio e diffondi la parola dei signori in questa vasta terra

but now what happened to the world without the porta il futuro

Robbie & Maxi: This is what my Daddy told me I wished he would hold me A little more than he did But he taught me my culture And how to live positive I never wanna shame the blood in my veins and bring pain to my sweet grandfathers face in his resting place I make haste to learn and not waste everything my forefathers earned in tears Maxi Jazz: for my culture

Robbie & Maxi jazz: questo quello che mio padre mi disse vorrei che mi avesse accompagnato un po di pi di quello che ha fatto ma mi ha insegnato la mia cultura e come vivere in maniera positiva non vorrei mai macchiare di vergogna il sangue nelle mie vene o portare dolore sul dolce viso di mio nonno nel suo luogo di riposo e non vorrei avere fretta di imparare a non sprecare quello che I miei avi hanno guadagnato con le lacrime Maxi Jazz: per la mia cultura Robbie (x2):

Robbie Williams: Fall back again Crawl from the warm water Water to air You're on your feet again Your feet again Maxi Jazz: for my culture Robbie Williams: Fall back again Crawl from the warm water Water to air You're on your feet again Your feet again

indietreggiare ancora strisciare fuori dallacqua calda dall'acqua all'aria sei di nuovo sui tuoi piedi sui tuoi piedi ancora

Maxi Jazz: per la mia cultura Robbie Williams: indietreggiare ancora strisciare fuori dallacqua calda dall'acqua all'aria sei di nuovo sui tuoi piedi sui tuoi piedi ancora

Maxi Jazz: for my cultur

Maxi Jazz: per la mia cultura

Come tanti e alati petali di cielo: il sogno di una notte tra arte, musica e donazione di midollo osseo
Vivere le emozioni facendo un sogno ad occhi aperti. Un sogno atipico, e per questo ancor pi bello. Come tanti alati petali di cielo ha permesso questo prodigio, un sogno in cui le proiezioni del meraviglioso quadro della Pala di S. Bernardino di Lorenzo Lotto, unito alla musica e a dei meravigliosi testi, ci hanno dato la possibilit di poter parlare con le persone raffigurate in questo meraviglioso dipinto. Abbiamo parlato con i protagonisti, come per un incanto si sono materializzati ed hanno assunto sembianze umane. In questo meraviglioso sogno, grazie ai testi di Alessandro Bottelli, abbiamo parlato con langelo scrivente (nel dipinto sotto il trono dove vi Maria con il bambino) che per un attimo ha smesso di volare libero con gli altri angeli nel cielo ed ha iniziato a scrivere e a raccogliere i pensieri della gente: Anchio correvo a perdifiato nellazzurro spensierato. Giocando, laria sollevava londe doro dei capelli dei capelli. Volavo come loro: libero e senza impedimenti. Nessuna esitazione mi ancorava al suolo. Poi, dun tratto, il volo s inceppato e sciogliendomi nel vuoto immacolato ho avuto nostalgia per i colori. Ci ha detto che in questa meravigliosa avventura che la vita, ci si pu incombere in una malattia da cui si pu guarire con lamore e grazie al buon cuore di tutti con un semplice gesto: donare midollo osseo. Abbiamo parlato con gli angeli spensierati che volano nel cielo (nel quadro

sorreggono il drappo), quel cielo che le fantastiche voci bianche ci hanno fatto toccare con un dito, ci hanno detto di ascoltare il cuore e di fare qualcosa di concreto per salvare una vita senza guardare ai guai quotidiani seguendo linsegnamento del piccolo Ges bambino: In lui, solo Amore, sciogliete ogni laccio, ogni piega si appiani dei cuori in affanno. Abbiamo potuto udire dei suoni magnifici, quelli tra San Giovanni Battista e San Antonio Abate (nel dipinto sono raffigurati a destra del trono. Pi vicino a Maria, San Giovanni Battista; incappucciato e allestrema destra San Antonio Abate), che parlando del futuro del piccolo bambino vedono una scelta di vita che non la pi semplice: la scelta di vivere una vita umana priva di agi, perch proprio la sua vita possa essere lesempio. In questo meraviglioso viaggio abbiamo sentito San Bernardino (nel dipinto e posto appena alla sinistra del trono ed vicino a Maria e a Ges): prima il suo lamento per una vita allombra tribolata di contrade, cos come chi lotta la leucemia; successivamente il suo coraggio e il ringraziamento per la guarigione in quanto un tempo avevo voce fioca e stretta, ma tu lapristi a rosa, rendendola sorgente copiosa per le genti. Perch si possa testimoniare e dire a tutti che con un gesto, possiamo salvare una vita. Nel sogno abbiamo sentito San Giuseppe (raffigurato a sinistra e guarda per terra), ci ha detto che anche la sua fu una vita umana segnata da un destino difficile, ma grazie al suo coraggio e allamore nei confronti di Maria, un meraviglioso prodigio stato possibile: Piansi, s, ma senza pianto. Guardandola nel limpido degli occhi scorsi il santo velo del suo vero, laccettazione di un Mistero a tutti insostenibile. Il nostro meraviglioso viaggio continuato parlando con Ges bambino, un grande uomo ma che da bambino ha bisogno come tutti noi di qualcuno, di una madre che ci indichi la retta via della vita: Vedete, ancora mi aggrappo a mia madre, la perla tra tante. Mi appoggio e intanto ne accolgo il tepore diffuso, qui sotto la pelle, il profumo di stella cometa, lattesa piena e silenziosa. Da lei succhio ogni gesto, ogni resto per lei si fa grazia. Ad occhi aperti abbiamo parlato a Maria, bella come non mai. Nel sogno ci apparsa umana, sensuale e con voce suadente. Abbiamo visto una donna con in braccio un figlio, il suo figlio e abbiamo visto lamore. Maria conosce il destino che aspetta al piccolo bambino, ma parla a quel bambino, lo consiglia, gli chiede di ascoltare non i re, ma gli ultimi, i lamenti di chi ha perso la speranza: Ecco, figliolo, ascolta la voce interrotta, stappata, e quella cullata dal pianto di chi non ha pace. Ci siamo ritrovati alla fine con gli occhi lucidi a salutare tutti i protagonisti, che come per incanto sono ritornati nel dipinto. Ma per una volta, non ci siamo vergognati di mostrare le nostre debolezze, perch dal dipinto, dal concerto, dalle

parole dai suoni, abbiamo capito che le debolezze si possono trasformare in splendidi petali alati che ci invitano a salvare vite. S, ci siamo commossi e ci siamo ritrovati con le lacrime agli occhi vedendo la chiesa gremita, osservare come tutti i presenti abbiamo potuto vivere il nostro medesimo sogno e provare emozioni diverse ma ugualmente intense. Era un venerd, pi precisamente venerd 15 aprile 2011, il era luogo lincantevole chiesa di Santa Maria Maggiore di Bergamo ma le emozioni, quello che ci ha insegnato la serata organizzata da Admo, ci accompagner sempre. Pu un concerto-recitazione (accompagnato dalla proiezione del quadro di Lorenzo Lotto) fare questo? Se si segue un sogno s. Da quel venerd non possiamo fare a meno di passare davanti ad un dipinto e dialogare con i protagonisti. Siamo stati contagiati da quello che ci vogliono comunicare. Il sogno ci ha detto che se si ascolta il cuore le cose appaiono in modo diverso. Abbiamo visto cinque angeli, ma questi alati petali di cielo sono tanti: perch ognuno (ogni persona malata di leucemia) possa trovare il proprio angelo che gli salvi la vita. E pi saranno questi angeli - che iscrivendosi ad Admo danno la disponibilit di donare midollo osseo-, pi ci sar la possibilit di salvare vite. Dopo il concerto, il pubblico ha iniziato a defluire dalla chiesa. Abbiano potuto scorgere i commenti entusiasti di numerose persone e abbiamo colto loccasione per ammirare lincanto della cupola di Santa Maria Maggiore di Bergamo vista ad un ora insolita. Abbiamo aspettato che finissero di sistemare le sedie che erano state necessarie collocare per non lasciare il pubblico in piedi, siamo usciti dalla chiesa e abbiamo ammirato lincanto della piazza vecchia. Ci siamo ritrovati subito a pensare che Le Curbosier la definiva, e non a torto, la pi bella mondo. Dopo una serata paradisiaca mancava solo il caff. Abbiamo attraversato la piazza con Carmen Pugliese (referente Admo Valle Seriana e Valle di Scalve). Ci siamo ritrovati a ridere del fatto che i tacchi si incastravano tra le pietre rosse della piazza. Abbiamo percorso la piazza a zig-zag, seguendo le pietre grigie e prive di interstizi, non risparmiando battute: Noi uomini saremo s originali come mocassini, ma i mocassini in questo caso sono comodi. Le battute ci sono servite per ritornare gradualmente alla realt e i caff per poter continuare a degustare ancora il concerto. Salutata Carmen e gli altri organizzatori dopo esserci complimentati e averli ringraziati per linvito (avevano parcheggiato la propria auto in un luogo diametralmente opposto a quello che abbiamo fatto noi, cosa non difficile visto che a momenti potevamo lasciarla a casa per tanto che era distante), ci siamo diretti verso la nostra auto sostata in citt bassa. Abbiamo percorso tutta citt alta, ci sembrato per un attimo di saper volare, abbiamo rivissuto la gioia di una serata, gioia che ritrovavamo espressa in tutte le strade e dei incantevoli vicoli storici. Arrivati in macchina, non dopo aver ammirato le luci e il silenzio della citt

a tarda ora, siamo partiti. Abbiamo scelto un cd (pieno di brani .mp3) a caso senza guardare quale fosse: ci piace essere sorpresi nellascoltare un disco che nemmeno ricordavamo di aver in auto. Il suono si subito diffuso, gli accordi di pianoforte hanno riempito lauto: Angel di Sarah McLachlan. In quelle braccia dellangelo scrivente del quadro di Lotto, abbiamo percorso la strada di ritorno, gli abbiamo fatto scrivere i sogni della gente in quanto in quelle braccia puoi trovarci il conforto (You're in the arms of the angel may you find some comfort here frase estrapolata dal brano Angel di Sarah McLachlan).

Donare per la vita: una sera tra Admo, Aido, Croce Rossa, Ospedali Riuniti e tanto buon cuore
Il luogo via Kennedy a Dalmine (in provincia di Bergamo), ma per chi non conosce il posto come noi pi semplice prendere come punto di riferimento la famosa antenna (Guardi non pu sbagliare allantenna a destra poi ancora a destra come ci dice un signore) e quando te la ritrovi in mezzo alla rotonda, distrae lattenzione e ti ritrovi a fare un secondo giro per trovare la via giusta. Dallantenna che tutti conoscono a Dalmine, si arriva agevolmente al Teatro Civico della citt. Gioved 28 aprile, un gioved ordinario, tranquillo per le strade poche persone che rincasano dopo la giornata lavorativa. Donare per la vita il tema della serata: due mani, quella di una persona adulta e quella di un bambino in bianco e nero che hanno in mano un cuore rosso, lo stesso colore comune ai loghi Admo, Aido e Croce Rossa che sono presenti sulla locandina. Nel teatro scorgiamo le divise blu dei volontari della croce rossa: li guardiamo con loro divisa, presenti e puntuali e il pensiero non pu non andare subito a tutte le volte che li abbiamo visti in azione, a quelle volte che la loro presenza rassicura, magari ad una festa di paese (come avvengo nono in ogni paese) o in situazioni di emergenza. Entrati ci guardiamo in giro vediamo vecchi amici: vecchi non dal punto di vista anagrafico, ma semplicemente persone che dedicano la loro passione da tempo

al mondo della donazione. In una serata che sembra ordinaria, la cosa straordinaria vedere varie tre associazioni sedute insieme, tra le varie, associazioni che sono il vanto di Bergamo e della bergamasca e che hanno portato la terra orobica ad essere al primo posto a livello nazionale per quanto concerne il dono. La serata, dopo il saluto del sindaco di Dalmine, inizia con la presentazione del Sig. Luigi Malini: ragioniere in pensione, da pi ventanni da quando stata fondata Admo Lombardia dalla quale successivamente stata fondata Admo Nazionale instancabile, promuove la donazione di midollo osseo. Malini in una presentazione breve e incisiva parla della Filosofia del dono: un gesto concreto che salva una vita. Il comune denominatore che lega le varie associazioni presenti e che hanno lo stesso cuore. Razionalmente forse difficile capire perch una persona possa dedicare in modo gratuito volontario e anonimo il proprio tempo per gli altri, ma tuttavia come Anyway di Madre Teresa di Calcutta citata da Malini ci sono persone che lo fanno. Carmelo Scalmato sempre di Admo, illustra ai presenti lodissea di chi ha bisogno di un meraviglioso gesto che gli possa salvare la vita. Non possiamo fare a meno di notare lemozione di Carmelo, lo avevamo sentito qualche giorno prima mentre preparava la sua presentazione, una persona schiva ma che per una causa nobile ha trovato il suo coraggio e lo ha portato a parlare in pubblico. Carmelo parte da un video preso da unassociazione spagnola contro la leucemia, un video che mostra come un bambino vede un altro bambino malato di leucemia: due bambini, due destini diversi ma che con la donazione di midollo osseo possono continuare a giocare insieme. Ancora Carmelo, ma questa volta si tratta del cardiologo dott. Carmelo Mammana, fa seguito a quanto emerso nella serata: mostra nella presentazione quanto la terra orobica abbia da sempre mostrato un grande cuore. Mammana, vicepresidente Provinciale Aido Bergamo, in un bellissimo excursus storico, mette in evidenza come proprio da Monterosso, il quartiere di Bergamo, sia nata nel 1971 il Dob (Donatori Organi Bergamachi) e sempre a Bergamo sia nata nel 1973 Aido. Il coraggio dei fondatori, in un periodo dove parlare di donazione di organi era una vera e propria scommessa scientifica e medica. Lo stesso coraggio che porta la provincia di Bergamo ad avere 63.000 iscritti tra i donatori di organi (su 1.100.000 iscritti a livello nazionale): la prima provincia a livello nazionale. Tanti avvenimenti sono accaduti da quel lontano 1971, ma la voglia di fare rimane immutata: in occasione del 40esimo di fondazione partir proprio nella provincia bergamasca un progetto pilota che coinvolger tutti i 244 comuni. Tale progetto consiste in una campagna informazione in merito alla donazione di organi, in cui si chieder di dare espressamente il diniego o laccettazione alla donazione di organo: questo per far s che la decisione non sia demandata a parenti e ai cari.

La

serata

proseguita

con

lintervento del dottor Mariangelo Cossolini, responsabile Coordinamento e prelievo e trapianto organi e tessuti degli Ospedali Riuniti di Bergamo. Cossolini ha esplicato con semplicit e gran cuore il processo dei centri e la nuova tecnica di donazione di cellule staminali da cordone ombelicale. Un intervento chiaro e facilmente comprensibile, non per questo meno intenso con le considerazioni finali su dare e ricevere tratte da De Beneficiis di Seneca. A far seguito alle relazioni, la serata ha dato loccasione di poter ascoltare quattro testimonianze di persone coinvolte nel mondo della donazione per vari motivi. Cristian Bergamini, 20 anni, ha raccontato la propria esperienza di trapiantato. Cristian un giovane che alla fine del 2006, allet di 16 anni, ha scoperto di essere affetto da leucemia. Da qui il racconto si fa molto serio: il 3 gennaio 2007 iniziano le chemioterapie, la consapevolezza di avere unattesa di vita di vita di tre mesi, il ricovero, la sala sterile, gli infermieri tutti ricoperti da camici sterili e della quale scorgevi solo gli occhi e che quando sono uscito facevo fatica a riconoscere. Ma poi il 25 maggio 2007, giorno del 17esimo compleanno di Cristian, la notizia del regalo pi bello e inaspettato: il regalo di un midollo osseo che lo possa salvare. Grazie a questo midollo il 31 maggio 2007 stato possibile il trapianto che ha ridato a Cristian un nuovo domani. Non meno toccanti sono dopo Cristian, le parole di Giuseppe Pinotti, donatore di midollo osseo. Giuseppe, donatore di midollo osseo nel 2002, ha raccontato come donare sia un gesto s meraviglioso, ma che non richiede atti di eroismo bens semplicemente buon cuore. Donare perch una cosa che sentivo di fare, spiega Giuseppe, ascoltare quindi quello che dice il cuore e ascoltarlo. Marco, un trapiantato di rene ha mostrato la ritrovata voglia di vivere di chi, grazie alla donazione di organi, pu ancora fare una partita di calcio il luned sera, potersi ancora divertire, poter godere di ogni giorno con la famiglia e con gli amici. Ultima, ma non per importanza, la testimonianza che ha chiuso la serata presentata dalla giornalista Mariagrazia Mazzoleni, A prendere la parola Monica Galizzi: una mamma che ha dimostrato che se il coraggio avesse un volto, avrebbe quello di Monica e ci ha mostrato che il coraggio sicuramente donna. Nel racconto di Monica, il ricordo della figlia Gessica morta a 19 anni di emorragia cerebrale. Monica ha raccontato come la figlia, in occasione del funerale del nonno in cui aveva visto il gagliardetto di Aido, avesse espresso in caso di morte la volont di donare gli organi. Da quel discorso con la figlia, la decisione di Monica. Ci sono parole troppo gelate per sciogliersi al sole (come il brano di De Andr), ma Monica ha mostrato che quel sole le parole le pu sciogliere. Monica che ha avuto il coraggio di dire che la

vita fatta di momenti belli e di momenti brutti, ma che pur sempre vita e che la vita deve continuare. Monica che ha invitato tutti ad esprimere se si vuole o meno donare gli organi per non demandare questa importante decisione ai propri cari. Monica ha avuto il coraggio di non voler conoscere chi ha ricevuto gli organi della figlia: E un dono di Gessica e non mi sembra il caso di importunare chi ha ricevuto gli organi. La serata volta al termine in un batter docchio: le due ore in compagnia di tutte le persone che nel corso della serata sono diventate come fratelli sono volate. La serata rimarr nel cuore dei presenti, mentre le parole dette cercheremo di farle volare direttamente nel cuore delle persone bergamasco. Siamo usciti dal teatro con le parole dei relatori nella mente e le parole delle testimonianze nel cuore. Le parole di Cristian, di Giuseppe di Marco e di Monica: ci saranno momenti difficili, ma poi arriveranno anche quelli belli. Questa la vita. E proprio per far volare questo messaggio dopo la serata nata la convinzione che proprio lunione degli sforzi tra Admo, Aido e Croce Rossa, possa portare a centrare il cuore di tutti. Nonostante quello che si possa dire o pensare di negativo, tuttavia (AnyWay come la poesia di Madre Teresa di Calcutta), questo un mondo meraviglioso con persone straordinarie: quelle presenti alla serata. Per ricordare la serata spazio quindi al Wonderful World, Beautiful People (il mondo meraviglioso con persone straordinarie) di Jimmy Cliff.
Anyway (Tuttavia) - Madre Teresa di Calcutta L'uomo irragionevole, illogico, egocentrico NON IMPORTA, AMALO Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici NON IMPORTA, FA' IL BENE Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici NON IMPORTA, REALIZZALI Il bene che fai verr domani dimenticato NON IMPORTA, FA' IL BENE L'onest e la sincerit ti rendono vulnerabile NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO Quello che per anni hai costruito pu essere distrutto in un attimo NON IMPORTA, COSTRUISCI Se aiuti la gente, se ne risentir NON IMPORTA, AIUTALA Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE

Donare (sangue, midollo osseo e organi): la parola come poesia che cambia il mondo (e salva una vita)
Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Dal film Lattimo fuggente, il professor Keating (Robin Williams) ai suoi studenti [] tu sei qui. Che la vita esiste e lidentit. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sar il tuo verso?. Dal film Lattimo fuggente, il professor Keating (Robin Williams) ai suoi studenti Ho preferito insegnare ai miei studenti non la letteratura inglese, che ignoro, ma lamore per certi autori. O, meglio ancora, pere certe pagine. O, meglio ancora, per certe frasi. E questo basta, mi pare. Uno si innamora di una frase, poi di una pagina, poi dellautore. Prefazione de La biblioteca inglese. Lezioni sulla letteratura di Jorge Luis Borges Professore Keating: Perch sono salito quass? Chi indovina?. Uno studente: Per sentirsi alto. Professor Keating: No, dring (suonando un campanello). Grazie per aver partecipato (risate dei ragazzi della classe). Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo guardare sempre le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quass. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi (i ragazzi della classe intimoriti salgono uno ad uno sulla cattedra). Coraggio E proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un'altra prospettiva. Anche se pu sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco quando leggete non considerate soltanto lautore, considerate quello che voi pensate Figlioli dovete combattere per trovare la vostra voce. Pi tardi cominciate a farlo, pi grosso il rischio di non trovarla affatto. Thoreau dice: Molti uomini hanno vita di quieta disperazione. Non vi rassegnate a questo. Ribellatevi. Non affogatevi nella pigrizia mentale guardatevi intorno. Osate cambiare, cercate nuove strade. Dal film Lattimo fuggente, il professor Keating (Robin Williams) ai suoi studenti Le parole possono davvero cambiare il mondo. Con il nostro sito, dicendo che con un semplice gesto ovvero quello di donare sangue si salva una vita, cerchiamo di dare il nostro microscopico (come direbbe un biologo), infinitesimo (come direbbe un matematico), nano (come il prefisso che usano gli ingegneri, fisici e chimici per indicare 10^9 ), Crazy (come dice il Crazy Team) contributo. Dopo lo spot promozionale, il primo della rubrica AVi(p)S dei cinque realizzati al Saturday Night Live from Milano che inseriremo sul sito avis Villa dOgna, e aspettando le altre puntate di Avis puscher di vita (sempre grazie al contributo di preziosissimi amici, quali Nicola Andreoletti che tratter in una seconda parte largomento delle dipendenze), eccovi un po di cultura. Va ora in onda I promessi sposi di Alessandro Manzoni (Ah, qui il riferimento a Nicola per quanto concerne sposi, puramente voluto). No fermi, non gettate i libri nel lago o in mare. O almeno non adesso, prima leggete la newsletter. In onda nel senso di in video. Naturalmente stiamo scherzano: oramai conoscete i sempre more crazy del Crazy Team. Per la rubrica Spettacolavis, visto che gli esami sono vicini (come diceva Venditti in Notte prima degli esami) proponiamo I promessi (e)sp(l)osi un divertentissimo articolo di Ale Alessandra Salvoldi su uninteressante spettacolo parodia del capolavoro manzoniano. E chi meglio di Ale Alessandra Salvoldi pu parlare di una spettacolo del libro del omonimo Ale (Alessandro Manzoni)? Non prima per di proporvi qui uno spezzone de Lattimo fuggente (titolo in originale Dead Poets Society letteralmente societ dei

poeti morti, nel film setta dei poeti estinti. Come spesso avviene, la traduzione del titolo dalloriginale allitaliano subisce misteriose variazioni). Un film magnifico, con un fantastico Robin Williams come attore protagonista. Quando Ale ci ha inviato larticolo, abbiamo pensato a come il Crazy Team ha vissuto la lettura scolastica di questo testo. Abbiamo provato a fare un piccolo sondaggio proprio allinterno del Crazy Team e Beh, ammettiamo con non poca vergogna (Shame come il brano di Williams, in questo caso non Robin ma Robbie) che I promessi sposi di Alessandro Manzoni si erano tramutati in I promessi sposi di Ernesto Bignami, Edizioni Bignami, al prezzo modico di 7,50 euro. S, I promessi sposi erano diventati quelle edizioni Bignami, quelli che tra studenti chiamavamo il bigino (il riassunto del libro) perch chi lo aveva era solitamente uno studente ripetente. Allinizio tutti avevano qualche imbarazzo nel prendere in mano il libro: si sapeva di fare qualcosa di non corretto. Allora, presi dai rimorsi di coscienza, si prendeva in mano il libro, quello ufficiale di cui non citiamo ledizione in quanto fra poco capirete il perch, che iniziava con una lunghissima introduzione che intimoriva non poco. Ma il peggio doveva ancora arrivare: lintroduzione era il meno. Ogni capitolo aveva la medesima caratteristica: od ogni 10-15 righe (ovvero s e no ad un terzo della pagina) di testo di Ale - Alessandro Manzoni , corrispondevano due terzi di pagina di note, divisi su due colonne scritte in microscopico. E, la cosa che pi innervosiva era che per spiegare una semplice parola o concetto, ti dovevi beccare prima un critico che diceva la sua idea, un secondo critico che faceva lo stesso e il terzo che criticava i due critici che lo aveva preceduto. Il critico che critica i critici: ci sembrava il colmo se non fosse che la cosa era presentata in modo serio. Cos per spiegare quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, per cui basta una semplice cartina geografica per capire cosa significa, o una semplice parola (ovvero la citt di Lecco), diventava una pagina di nota. Li vedevamo l i critici, schierati a spiegare quello che Manzoni sentiva e, come spesso succedeva a inserire nelle note, le loro non certo quelle di Manzoni idee. S, non li sopportavamo e i casi erano due: o erano coetanei di Ale Manzoni (e quindi potevano raccontarci dei bei aneddoti su Manzoni), o come si permettevano di interpretare quello che Manzoni diceva? Ma dopo tutte le note, cerano le schede. In pratica un lavoro per capire se come studenti eravamo stupidi del tutto o meno. Non era ancora finita: alla fine di questo cera tutto la riflessione dellevoluzione del testo effettuata dal Manzoni. In pratica un po come il gioco delle differenze dei disegni della settimana enigmistica: bisognava cogliere le differenze tra le tre stesure. E questa cosa, proprio non la capivamo: se il buon Ale Manzoni aveva deciso di correggere le prima e la seconda stesura, pensavamo un motivo lavr avuto Non capivamo perch leggere la brutta copia (anche se le stesure sono tutte bellissime) quando ce nera una meravigliosa che Manzoni aveva deciso di tenere come "bella copia", bella pronta alla comprensione. Ce la ricordiamo ancora la ribellione dei quattordici anni. Senza citare la casa editrice, ecco cosa dice la scheda di questa edizione de I promessi sposi (edizione che si fa leggere agli studenti): Questa nuova edizione dei Promessi Sposi si propone di trasmettere agli studenti unimmagine familiare ma comunque esaustiva del maggior romanzo italiano. I ricchi apparati didattici consentono allo studente di avvicinarsi alla lettura dellopera potendo avvalersi di molte informazioni. [] Risultano particolarmente utili: la premessa che contiene indicazioni biografiche sullautore e un conciso commento dellopera; il percorso iconografico commentato che documenta la suggestione prodotta dai personaggi e dalle grandi scene del romanzo nella pittura dellOttocento; le schede di analisi, per ogni capitolo o coppia di capitoli, che offrono una guida allinterpretazione del testo e utili spunti di approfondimento, avvalendosi anche di visualizzazioni e trascrizioni grafiche; le pagine di verifica, inserite dopo le schede di analisi, che consentono unimmediata verifica della comprensione del testo e del lavoro svolto su di esso. Nulla cambiato. E non invidiamo chi si deve beccare le schede. Come and a finire? La professoressa, furba, interrogava sulle schede critiche. Abbandonammo il Bignami (anche se rimaneva qualcuno fedele al libro, nella vana illusione che una scorciatoia ci fosse) e ci beccammo tutte le schede critiche. La furba professoressa ci sembrava un mostro (la soprannominammo Polifemo), anche se era una bella donna e una brava professoressa, nellattesa di qualche Ulisse che riuscisse a gabbarla. Ma Ulisse non arriv. E quando arriv si presento sottoforma di altro libro da leggere.

A distanza di anni, ridiamo: sulla nostra incoscienza e sulle schede del libro. Ammettiamo che abbiamo riletto il libro (c qualcuno del Crazy Team che lo ha fatto persino due volte). Ma lo abbiamo fatto tagliando le note. Come nel film Lattimo fuggente: Basta J. Evans Prichard [] Armate di accademici che avanzano misurando la poesia. No. Non lo permetteremo. E la sapete una cosa? Abbiamo trovato il libro scorporato da note e da letture critiche, di una bellezza sorprendente. Bello come Angelina Jolie (che fa il compleanno il 4 giugno). Una meravigliosa storia lombarda (come Avis Villa dOgna), ma che possibile trasporre in tutta lItalia. Abbiamo vissuto le vicende sentimentali di due innamorati belli, come solo i giovani lo sanno essere. Gente povera ma dignitosa e buona di cuore. Abbiamo visto come la prepotenza del potente di turno, possa divenire oppressiva. Nel libro abbiamo letto come la questione giustizia fosse gi attuale nel 1600. E 400 anni dopo, nonostante tutti ne parlino (tutti nessuno escluso) pare che non sia ancora risolto. Abbiamo letto con interesse laddio ai monti di Lucia che lascia Lecco in barca: un po come quando da Bergamo si parte in treno per Milano, o dalla nostra amena Valle Seriana ci si reca nella bassa provincia orobica. Nel libro abbiamo trovato unacuta riflessione sulla religione. Abbiamo trovato la storia straziante e dalla straordinaria umanit e coraggio della madre di Cecilia, bimba morta per peste. Il coraggio delle donne sempre meraviglioso... Questa storia ci ha fatto pensare alla Danza Macabra di Clusone (gi per chi pensa che in montagna ci siano solo "i montanari" - con significato negativo - e niente cultura si sbaglia...), paese confinante con Villa dOgna: la sua bellezza e la sua satira ci devessere di insegnamento. Abbiamo capito Renzo quando alza il gomito a causa dei propri problemi. La sua fuga da Milano e lattraversamento dellAdda, quando lontano si vedeva citt alta di Bergamo. Molto si pu (e si potrebbe) dire: ma il romanzo di Alessandro Manzoni. E forse (semplicemente) questo quello che dovrebbero leggere i ragazzi. Spazio alla satira che irride chi vuole cercare di spiegare un bellissimo libro che si comprende facilmente da soli. Vi lasciamo con uno spezzone estratto dal film Lattimo fuggente a cui faremo seguire il testo (una curiosit: Perry, lo studente che nel film fa tenerezza, interpretato da Robert Sean Leonard, il dottore - oncologo amico del Dr. House). In un secondo articolo, la recensione di Alessandra Salvoldi de I Promessi (E)sp(l)osi. E se qualcuno ci chiedesse quale sar il tuo verso?, come Crazy Team risponderemmo sicuramente: "Quello che abbiamo scritto (tutti insieme) sul sito Avis Villa. Dal film Lattimo fuggente Professore Keating (Robin Willams): Ora aprite i vostri testi a pagina 21 dellintroduzione. Lei Perry, vuole leggere il primo paragrafo della prefazione intitolato Comprendere la poesia. Lo studente Perry legge: Comprendere la poesia di Jonathan Evans Prichard, professore emerito. Per comprendere appieno la poesia, dobbiamo anzitutto conoscerne la metrica, la rima e le figure retoriche. E poi porci due domande. Uno con quanta efficacia sia stato reso il fine poetico e due, quanto sia importante tale fine. La prima domanda valuta la forma della poesia, la seconda ne valuta limportanza. Il professor Keating fischiettando inizia ad andare alla lavagna. Lo studente continua a leggere: Una volta risposto a queste domande, determinare la grandezza di una poesia diventa una questione relativamente semplice. Se segniamo la perfezione di una poesia su un asse orizzontale di un grafico (il professor Keating inizia a fare il diagramma alla lavagna) e la sua importanza su quello verticale (Kaeting segna sulla lavagna lasse delle ordinate), sar sufficiente calcolare larea totale della poesia per misurarne la grandezza. Un sonetto di Byron pu avere valori alti verticale, ma soltanto medi in orizzontale. Un sonetto di Shakespeare daltro canto, avr valori molto alti in orizzontale e in verticale, con un imponente area totale che di conseguenza ne rivela lautentica vera grandezza. Procedendo nella lettura di questo libro, esercitatevi in tale metodo di valutazione, crescendo cos la vostra capacit di valutare la poesia, aumenter il vostro godimento e la comprensione della poesia. Il professor Keating: Escrementi. Ecco cosa penso delle teorie di J. Evans Prichard. Non stiamo parlando di

tubi, stiamo parlando di poesia. Ma si pu giudicare la poesia facendo la hit parade? Gagliardo Byron, al quinto posto ma poco ballabile. Sempre il professor Keating: Adesso voglio che strappiate quella pagina. Coraggio. Strappate lintera pagina - i ragazzi della classe sono confusi e titubanti -. Mi avete sentito strappatela. Ho detto strappatela. Coraggio strappatela (un primo ragazzo la strappa). Bene Dalton. Anzi sapete una cosa? E meglio che strappate tutta lintroduzione. Voglio che sparisca per sempre che non ne rimanga traccia alcuna. Avanti strappate. Vai con Dio J. Evans Prichard, professore emerito. Strappate, stracciate rompete, frantumate. Non voglio sentir altro che gli strappi del professor Prichard. Forza che poi attacchiamo tutto in bagno. Non la Bibbia, non andrete certo allinferno. Uno studente: Questo matto. Professor Keating: Coraggio: fate un lavoro accurato che non ne rimanga niente. Un primo studente rivolto ad un secondo studente: Ma non si strappa un libro. Il secondo al primo: Strappa e dai!. Il professor Keating mentre in bagno a prendere un cestino per riporre le pagine strappate: Strappate signori, strappate!. In aula irrompe un professore, che nel passare in corridoio vede la calasse: Ma che diavolo sta succedendo qui?. Il professor Keating tornando dal bagno: Non sento pi strappi. Il professore che entrato: Signor Keating. Keating: Signor McAllister. Il professore Mcallister che entrato: Mi scusi io non sapevo che fosse qui. Il professor Keating: E invece. Mcallister: A allora c. Mi scusi (e esce dallaula). Professor Keating rivolto ai suoi studenti: Continuate a strappare ragazzi. Questa una battaglia, una guerra. E le vittime sarebbero i vostri cuore e le vostre anime. Grazie mille Dalton (uno studente che getta con la bocca le pagine nel cestino). Armate di accademici che avanzano misurando la poesia. No. Non lo permetteremo. Basta con i J. Evans Prichard. E ora miei adorati imparerete di nuovo a pensare con la vostra testa. Imparerete ad assaporare parole e linguaggio. Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo. Quello sguardo negli occhi di Pitts dice che la letteratura del ottocento, non centra con le facolt di medicina e di economia Vero? Pu darsi. E lei Hopkins daccordo con lui e pensa: E s, dovremmo semplicemente studiare il professor Prichard, imparare rima e metrica e preoccuparci di coltivare altre ambizioni. Ho un segreto da confessarvi, avvicinatevi, avvicinatevi (i ragazzi si avvicinano) Non leggiamo e scriviamo poesie perch carino, noi leggiamo e scriviamo poesie perch siamo membri della razza umana. E la razza umana piena di passione Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni necessarie al nostro sostentamento. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, lamore Sono queste le cose che ci tengono in vita. Citando Walt Witman: O me, o vita. Domande come queste mi perseguitano. Infiniti cortei di infedeli. Citt gremite di stolti. Che v di nuovo in tutto questo? O me, o vita. Risposta: che tu sei qui. Che la vita esiste e lidentit. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso. Quale sar il tuo verso?.

I Promessi (E)sp(l)osi (ovvero I promessi sposi in 10 minuti)


By Alessandra Salvoldi Pensino ora i miei venticinque lettori che impressione dovesse fare sull'animo del poveretto, quello che s' raccontato. (Cap. I I Promessi sposi - Alessandro Manzoni) Dopo un lungo dibattere e cercare insieme, conclusero che i guai vengono bens spesso, perch ci si dato cagione; ma che la condotta pi cauta e pi innocente non basta a tenerli lontani; e che quando vengono, o per colpa o senza colpa, la fiducia in Dio li raddolcisce, e li rende utili per una vita migliore. Questa conclusione, bench trovata da povera gente, c' parsa cos giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia. La quale, se non v' dispiaciuta affatto, vogliatene bene a

chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s' fatto apposta. (Cap. XXXVIII I promessi sposi - Alessandro Manzoni)

Calda domenica di aprile, Lovere pullula di ragazze in shorts e uomini in maglietta che sul lungo lago passeggiano distrattamente assopiti dal tepore o si contendono con sguardo truce un parcheggio. Gi, il parcheggio della domenica pomeriggio: lo spettacolo tragico, la storia epica delle molte singolar tenzoni tra due contendenti che si litigano un posto, non pu che alla fine assumere toni da commedia tutta da ridere. Si prospetta un pomeriggio qualsiasi, noioso e tristemente ordinario, se non fosse che cinque grandi attori si affacciano al Crystal (rinomato teatro che Lovere, borgo pi bello dItalia" - in riva al Lago Sebino - ha conquistato): Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vignarelli sono pronti ad andare in scena con il loro Oblivion Show. Questi nomi snocciolati ad uno a uno probabilmente non risvegliano molto nella memoria collettiva, ma forse sarebbe doveroso aggiungere regia di Gioele Dix ed I promessi sposi in 10 minuti. Questo splendido gruppo affiatato, magistralmente diretto dal famoso comico di Zelig (i pi lo ricorderanno come automobilista inc*****o negli sketch di Zelig, o come interprete di parodie di personaggi famosi nelle trasmissioni della Gialappas Band), ha fatto ridere tutto il web e si reso famoso con la parodia musicata del capolavoro manzoniano. Da internet sono approdati proprio al grande show comico televisivo ed hanno iniziato una tourne teatrale che tocca pi o meno tutte le citt italiane, sabato 9 e domenica 10 aprile hanno portato il loro spettacolo proprio al teatro Crystal di Lovere, lasciando la sala gremita a bocca aperta. Un'ora e quarantacinque minuti di spettacolo ironico, divertente e per certi versi anche introspettivo sulle note delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana. Da segnalare le stupende parodie delle sanguinose opere shakespeariane tutte da ridere, il mix di cantanti diversi e il divertente tributo ai Nomadi. Attori splendidi sia sul piano vocale che sul piano mimico ed espressivo. Insomma non accontentiamoci di ridere sul web: ridiamo (anche) a teatro!

HostitalArte 2011: ospitare larte in ospedale. Quando larte diventa terapia


L artista un ricettacolo per lemozioni che vengono da qualsiasi parte: dal cielo, dalla terra, da un pezzo di carta, da una forma che passa, da una ragnatela di ragno. Pablo Picasso

Immaginatevi una splendida giornata fra arte e natura. Anzi ancora meglio: una giornata in cui larte si fa e si pu ammirare nella natura. Immaginate un meraviglioso parco, il parco interno dellOspedale M.O. Locatelli di Piario, pieno di opere darte realizzate da artisti e persone che vogliono esprimere la propria creativit. Il tutto organizzato grazie allimpegno del Centro Diurno Disabili Lippocastano. No, non un sogno: questo quanto avverr sabato 14 maggio 2011: arte en plein air dalle 9,30 alle 17,30; arte che accompagner i visitatori in un posto meraviglioso. Un posto che a volte pu sembrare diverso, un parco che spesso si attraversa magari con sentimenti non sempre sereni per giungere allospedale, ma che attraverso il lungo cammino dellarte e delle opere esposte porter i visitatori della mostra a dialogare con persone diversamente abili e proprio per questo del tutto speciali. Un parco che grazie ad HospitalArte prender vita mediante i dipinti che saranno esposti. Arte quindi come mezzo di dialogo, arte come opportunit di partecipazione, arte come strumento di comunicazione. Levento, giunto alla terza edizione, sar loccasione per incontrare i visitatori onde poter dialogare sul mondo della disabilit e, prerogativa della Art Therapy (la terapia dellarte), farlo attraverso larte nelle sue pi varie espressioni in un luogo apparentemente insolito. La terza edizione porter una grande novit: tra i giovani artisti, graditissimi ospiti due ragazze del liceo artistico Decio Celeri di Lovere che sono state ospitate ed hanno dato sfoggio alle loro capacit artistiche che umane. HostitalArte porter quindi la doppia prerogativa di ospitare larte in ospedale (come il bel gioco di parole richiama); ospedale che per un giorno non sar al chiuso di una stanza, ma si sposter

nel parco prospiciente. Liniziativa HospitalArte, inserita nel programma Art Therapy (Terapia dellArte), terapia che combina le tradizionali teorie e tecniche psicoterapeutiche con una comprensione degli aspetti psicologici del processo creativo, in particolare le propriet affettiva dei diversi materiali artistici (fonte Wikipedia). Lo scopo di arte terapia sempre da Wikipedia - la stesso di qualsiasi altra modalit psicoterapeutica: per migliorare o mantenere la salute mentale e il benessere emotivo. Ma mentre alcune delle altre terapie espressive utilizzano le arti dello spettacolo a fini espressivi, arte-terapia in genere utilizza il disegno, la pittura, la scultura, la fotografia e altre forme di espressione dell'arte visiva. Arte quindi che da sempre esprime sentimenti e ci fa sentire bene. Arte che ci serve per abbattere i muri (come la fotocomposizione della brochure vuole mostrare), dipinti che servono per abbattere tutti i muri come quelli dellindifferenza e della paura. Come accadr anche nella terza edizione di HospitalArte, arte che permetter a tutti di esprimersi, di comunicare e, perch no, di stare bene insieme. Levento stato reso possibile grazie al patrocinio di: Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate, Gruppo Clown il Sorrisoli, la cooperativa sociale Sottosopra, club Mat (Museo Arte e Tempo) Kids. Spazio quindi alla creativit e fantasia: accorrete numerosi. Come sempre vi lasciamo con un brano: The Art of Love (ovvero l'arte di amare) di Sandra (Michael Cretu feat Bjrk). The Art of Love Sandra (Sandra Cretu feat Bjrk) Larte di amare - Sandra (Sandra Cretu feat Bjrk) Please be patient Listen Dont feel ashamed Love - fear - torture But inside The child is still the same I feel so far from you But I always think of you Ten - twenty - thirty times - forever Thats the art of love (the art of love) The art of love (love) Thats the art of love (the art of love) Per favore siate pazienti Ascoltare Non vergognatevi Amore - la paura - la tortura Ma dentro Il bambino sempre la stesso Mi sento cos lontano da te Ma io penso sempre a te Dieci venti trenta volte - per sempre Questa l'arte di amare (L'arte di amare) L'arte di amare (amore) Questa l'arte di amare (L'arte di amare)

The art of love Words of the Shaman Were always by my side Pride - truth - power Let them all go by Everytime we fight I look into your eyes Ten - twenty - thirty times - forever Thats the art of love The art of love The art of love The art of love (love) Emportes moi Ici, aileur Ecoutes mon coeur Thats the art of love (the art of love) The art of love Thats the art of love

L'arte di amare Le parole dello Sciamano Sono stati sempre al mio fianco Orgoglio - verit - Potenza Lasciateli andare tutti da Ogni volta che la lotta Io guardo negli occhi Dieci - venti - trenta volte - per sempre Questa l'arte di amare L'arte di amare L'arte di amare L'arte di amare (amore) Portami qui, altrove Ascolta il mio cuore Questa l'arte dell'amore (l'arte di amare) L'arte di amare Questa l'arte di amare

AVipS coming soon (gli spot sulla donazione di sangue con i Vip)
Avevano la strana sensazione che se lo cerchi scoprirai che lamore davvero dappertutto. Credevano che si pu mettere in circolo il proprio amore. Credevano che se davvero ci credi i sogni possono

divenire realt. E come per incanto un bel giorno, i sogni veramente sono diventati realt. Da unidea fortemente voluta da Niki (ideatore e cameraman), da Gigi (cameraman) e dal Banned (tutti del Crazy Team) e dal fantastico Carlo Pistarino, cooming soon i nuovi spot sulla donazione di sangue. Il Crazy Team presenta AVipS, gli spot sulla donazione di sangue fatta dai Vip. Direttamente dal Saturday Night Live from Milano: Carlo Pistarino, Tommy Vee, Marzio Rossi, Pierluigi Oddi e Gigi Garretta nei nuovi spot Avis Villa dOgna. Presto suoi vostri schermi E niente sar come prima. Questo il Wonderful World (come nel brano di Sam Cooke)...Ma adesso basta parole: spazio al trailer dei nuovi spot. Il Crazy Team Avis Villa d'Ogna stato ospite quindi del Saturday NIght Live from Milano e grazie al buon cuore del fantastico Carlo Pistarino, sono nati degli spot eccezionali che promuovono la cultura della donazione di sangue. Carlo Pistarino, oltre ad aver mostrato unumanit non comune unita ad unumilt che solo poche persone hanno, si subito reso disponibile in prima persona per diffondere la cultura della donazione: uno spot toccante di cui non vogliamo anticiparvi nulla, ma che presto potrete vedere su youtube (e quindi sui vostri schermi ma anche sul vostro cellulare o smartphone). Carlo, dopo la registrazione del suo spot, ha invitato alcuni amici della trasmissione a promuovere la donazione di sangue. Ne uscito qualcosa di meraviglioso. Si passato dal sogno di Tommy Vee che ha promosso la donazione tramite la musica nel sangue a Pierluigi Oddi che ha invitato tutti a mettere in circolo il proprio amore (come nel brano Metti in circolo il tuo amore di Lagabue) e a donare il sangue. Il sogno continuato con Marzio Rossi, autore del Saturday Night Live from Milano nonch comico anche di Colorado, che ha invitato tutti, anche in dialetto veneto, a donare sangue e a salvare in concreto una vita con un semplice, ma fondamentale, gesto. Last but not least, Gigi Garretta si prestato ad un divertentissimo sketch sulla donazione di sangue improvvisandosi conduttore di un Tg che equivoca un po su Avis. Spot tutto da ridere: dallequivoco nato un esilarante sketch. Ma ci fermiamo qui. Il resto lo vedrete prossimamente. Lasciateci solo aggiungere che il Crazy Team Avis Villa esprime la sua pi sentita riconoscenza a Carlo Pistarino grazie al quale stato possibile realizzare il nostro sogno di poter diffondere la cultura della donazione di sangue tramite la voce di persone famose che quindi hanno un grande impatto mediatico (grazie di cuore Carlo: la tua umilt stato il concretizzarsi del nostro sogno) e che ci ha permesso di entrare negli studi di via Mambretti a Milano. Ringraziamo di cuore Tommy Vee (lo diciamo per le nostre lettrici: s, dal vivo bello - e simpatico -

come in video. E se lo diciamo noi che amiamo Angelina Jolie potete crederci) che ha accettato di diffondere la cultura della donazione parlando ai giovani e facendolo citando lamata musica. Grazie di cuore a Pierluigi Oddi (semplicemente fantastico) che subito ha accettato di condividere il nostro sogno. Grazie a Marzio Rossi a cui bastato un solo cenno di una brano musicale per inventarsi uno sketch che ci ha lasciato semplicemente a bocca aperta (semplicemente meraviglioso). Grazie a Gigi Garretta, perch da una battuta parlando di Avis, ha saputo fare uno spot divertentissimo. Grazie anche a chi ci ha gentilmente ospitati nello studio ed ha avuto la pazienza di ritardare le prove della trasmissione per permettere al Crazy Team di registrare gli spot. Grazie alladdetta stampa di Carlo che ci ha accolto con gentilezza e che ci ha fatto sentire in un ambiente famigliare. Ma per ora ci fermiamo. Coming soon direttamente dal Saturday Nightr Live from Milano, AVipS i nuovi spot sulla donazione di sangue by Avis Villa dOgna.

AVips trailer old style (spot avis in vecchio stile con i vip)
Si fanno chiamare "Crazy team" e in effetti lo sono. Bergamonews - 18 maggio 2011

Grazie per le belle parole che mi avete dedicato. Ma soprattutto GRAZIE a tutti i Volontari che rendono viva questa importante Associazione! Carlo Pistrarino venerd 13 maggio 2011 alle ore 12.58 su Facebook in merito alla registrazione degli spot AVipS (gli spot Avis Villa dOgna) Articolo molto bello e soprattutto sono contento del riconoscimento che viene fatto a voi! Carlo Pistrarino mercoled 18 maggio 2011 alle ore 13.01 su Facebook in merito allarticolo di Bergamonews su AVipS (gli spot Avis Villa dOgna)

Mi venuto in mente di montare cos il video, mentre stavo tornando in macchina ed ho ascoltato sul cd questo brano. Il brano Ve be (Se proprio te lo devo dire) di Vasco Rossi. Un brano che fa parte del cd (anche se allepoca non cerano ancora i cd ma cerano gli album e i dischi)

Non siamo mica gli Americani e il brano diceva che loro possono sparare agli indiani. Anno 1979, lo stesso album che lanci Vasco con il brano Albachiara. Anni 70, come la Ford Taunus TC1 (Ford che era prodotta in nella filiale europea in Germania modello simile alle Ford americane, immancabili presenza dei film i telefilm anni 70) che in copertina sul cd di Vivere o nientedi Vasco pubblicato nel 2011. Che ci volete fare, le idee sono come le canzoni sono come i fiori nascono da sole son come i sogni e a noi non resta che scriverle in fretta perch poi svaniscono e non si ricordano pi ("Una canzone per te" di Vasco). Un brano che subito ci ha richiamato lAmerica anni 30. America che la t-shirt di Tommy Vee indossata nello spot avis ci richiama con uno stemma della bandiera stelle e strisce e la scritta Hollywood. Un poco illuminato localino jazz, palco e tavolini tondi e sedie, una cantante meravigliosa che ci incanta come un coro delle sirene di Ulisse con la sua meravigliosa voce e con buona musica, le armonie degli strumenti a fiato che riempiono ci che il fumo delle sigarette offusca un po. E, perch no, magari un solo di un trombone a tiro suonato in modo seducente e romantico. Come Crazy Team ci siamo chiesti: come sarebbe il trailer degli spot avis Villa dOgna in questo ambiente? Lo abbiamo provato ad immaginare. Tarda domenica pomeriggio, uno del Crazy Team aveva in mano un trombone (che suona decisamente peggio del romantico trombone del brano, anzi a dire la verit che tenta di suonare) quando un sms di Niki annunciava: Tra dieci minuti su YouTube il nuovo trailer degli spot Avis. Ecco AVips trailer old style. Subito abbiamo pensato alle immagini del monitor lcd della telecamera di Gigi (che ha fatto da telecamera fissa), al display di quella di Niki (seconda camera per backstage nonch montatore dei video trailer e degli spot), display tecnologici e dai colori brillanti. No, ci sembrava che le immagini registrate al Saturday Night Live from Milano fossero molto moderne, tecnologiche, tutto fuorch old. E in effetti tecnologiche lo sono. Ma sar stata la giornata indimenticabile trascorsa con Carlo Pistarino, Tommy Vee, Pierluigi Oddi, Marzio Rossi e Gigi Garretta, sar stato il realizzarsi di un sogno, sar stato il brano Insomma ecco che un video si trasforma in una pellicola da film romantico-comico con divertenti fuori onda - America (come la T-shirt indossata da Tommy Vee il giorno della registrazione) anni 30. Tornati a casa, non abbiamo fatto in tempo ad aprire la porta che subito eravamo attaccati al computer (anche se la voglia di cercare una connessione durante la strada del ritorno stata forte) e subito su YouTube allaccount Avisvilladogna.

Godetevi quindi Avips trailer old style, immagini di Gigi e montaggio di Niki. Aspettando i nuovi spot Avis Villa dOgna Ma prima il Crazy Team desidera ringraziare di cuore Bergamonews, il quotidiano on-line di Bergamo e provincia, per il bellissimo articolo che ha concesso al trailer e ai futuri nuovi spot, nonch per le gentili parole che ci ha dedicato. Che dire Abbiamo realizzato un sogno (quello di far partecipe la donazione di sangue a persone che possano fare da testimonial e che lo hanno fatto in modo gratuito e volontario e che dopo averlo fatto ci hanno ringraziato per lesperienza) e grazie a Bergamonews un secondo sogno ci stato regalato. Si fanno chiamare "Crazy team" e in effetti lo sono. I ragazzi dell'Avis di Villa d'Ogna compongono una "pazza squadra" che puntualmente sforna novit utili a promuovere al meglio la donazione del sangue: musica per le nostre orecchie. Parole belle quanto il solo di trombone del brano, belle quanto il cuore grande mostrato da Carlo Pistarino, Tommy Vee, Pierluigi Oddi, Marzio Rossi e Gigi Garretta. Parole belle (quasi ) come Angelina

Jolie sulla Croisette al festival di Cannes 2011 (scusateci ma meglio di Angelina non c nulla). Ci conoscete: Angelina Jolie (alla francese ovvero bella, carina e ci fermiamo perch altrimenti non finiamo pi), cos come Team siamo Crazy: non ci smentiamo mai. E visto che non ci smentiamo non ci smentiamo fino in fondo. Abbiamo parlato di un localino jazz, eccovi due localini dove avremmo voluto essere. Il primo quello del film Bella, bionda... e dice sempre s (The Marrying Man, film 1991. S, ammettiamo che la traduzione dallinglese allitaliano non stata proprio fedele) con una splendida Kim Basinger (i pi la ricordaranno per il film "9 settimane e ") che interpreta il brano Let's Do It (Let's Fall In Love)di Ella Fitzgerald. Il secondo localino jazz in cui avremmo voluto essere quello del film The Mask del 1994 dove una splendida, e ai tempi agli esordi, Cameron Diaz interpretava lo splendido brano "Gee Baby, Ain't I Good To You?" (brano scritto nel 1929 da Andy Razaf e da Don Redman, ed interpretato da Nat King Cole) davanti ad un Jim Carrey (una curiosit che potete leggere anche su Wikipedia: Jim partecip al casting del

Saturday Night LIve americano per la stagione 1980-1981 ma non fu preso) per niente indifferente. E non solo lui... Auhhhhhhhhh.

Assemblea Avis Nazionale 2011. Da Bergamo emerge che Avis ha una buona salute
E stata sicuramente loccasione per poter analizzare lo stato di salute dellAvis Nazionale la settantacinquesima assemblea svoltasi dal 20 al 22 maggio 2011 a Bergamo. E quando si parla di avis, lo stato di salute non diventa solo un modo di dire: da sempre l'associazione si occupa di promuovere la donazione di sangue e di non far mancare proprio il sangue la dove vi bisogno. Dai numerosi incontri tematici tenuti, emerso che Avis Nazionale in crescita. Come testimoniano i dati al 31 dicembre 2010, presentati durante lassemblea di Bergamo, sono circa 1.229.000 i soci (in crescita del 2,8% rispetto al 2009), 1.190.000 sono i donatori (in crescita del +3,1% sempre rispetto al 2009), e le donazioni si attestano a quota 2.069.650 (una crescita del + 2,9%, in relazione al 2009). Un risultato incredibile non solo per l'Italia, ma per l'intero contesto europeo stato lemozionato commento ai dati emersi di Vincenzo Saturni, Presidente di AVIS Nazionale. Dati che confermano la forza del volontariato associato. Il Presidente Saturni ha colto loccasione dellassemblea per far presente che il Ministero della Salute ha accolto positivamente la richiesta di AVIS e delle altre Associazioni di ospitare la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue 2013 e di favorirne, pertanto, la candidatura. Lassemblea stata inoltre l'opportunit per presentare i dati in merito alle varie avis dislocate sul territorio. A livello regionale, tra i dati, emerso come la Lombardia abbia superato il tetto delle 500.000 sacche (509.054), la Sicilia ha superato le 100.000 unit di sangue (104.970) e il raggiungimento del traguardo delle 80.000 sangue donate in Campania (80.245). Le sedi Avis sono sul territorio nazionale sono 3.336 (tra le 21 regionali o equiparate, 122 provinciali e 3.193 comunali), alle quali si aggiungono le 22 sedi operative in Svizzera. Il 2011, anno in cui ricorre lanno europeo del volontariato e 150 Anniversario dell'Unit d'Italia, anno importante: Un anno in cui non si pu e non si deve dimenticare lo spirito di unitariet come afferma infine il presidente Saturni - e condivisione alla base dei principi che regolano la sua costituzione. Pi sangue, pi vita dunque quello che emerso dallassemblea, come lo slogan della giornata mondiale del donatore di sangue che ci celebrer il 14 giugno 2011. E visto che si parlava di salute, ovvero di Health, che fa rima con "Heart" (cuore) come quello di Avis, vi lasciamo come nostra consuetudine ad un brano: "Here's A Health" (qui la salute) di Cara Dillon.

Ridi N Donando 2011: quando la donazione (di sangue, di midollo osseo e di organi) si racconta ridendo
Meglio dire una cosa seria sorridendo che una stupidata seriamente Motto del Crazy Team Avis Villa "Le pubblicit di carattere moralista, che creano ansia o apprensione, non fanno presa sul cittadino.

Creano distanza. Ci vuole invece una campagna che faccia leva sul bello, presentando in modo simpatico e accattivante un gesto come la donazione di sangue che rimane pur sempre un dovere civile. Spot radio televisivi di Avis e scelta dei testimonial sono andati proprio nella direzione di svecchiare il messaggio Avis e rilanciarlo in chiave meno ansiosa". Paolo Guglielmoni, Direttore creativo di Leo Burnett, in merito alle campagne sociali alla presentazione di Tuttidovremmofarlo in un incontro con studenti universitari

Parlare di donazione ridendo? Uacciu, uacciu: prego parta il trenino e vai di Disco Samba. Come, dobbiamo aspettare? Ancora una domanda? Eh va beh, aspettiamo a far partire la musica solo perch ce lo chiedete, basta che poi ci lasciate andare a ballare e a fare il trenino. Cosa ne pensiamo se si parla di donazione di sangue, di donazione di midollo osseo e di donazione di organi tutti uniti insieme? Fantastico, tutti insieme (appassionatamente), le 3A - Avis-Admo-Aido - di cui abbiamo gi detto (e scritto. Con evidente malumore del Breveheart che andava a riferire di nascosto che sul nostro sito si parla di donazione di sangue, di donazione di midollo osseo e di donazione di organi Ma lasciamo il Braveheart andare a riferire: che ci volete fare, ognuno si diverte come pu). Noi, come Crazy Team (tutto), ci godiamo le 3A: Avis-Admo e Aido. Le tre A come le tre cene che abbiamo vinto in compagnia di Angelina (trs) Jolie (Yahoo!). In effetti cera una seconda opzione in merito alle tre a: una cena con Angelina (trs) Jolie, una con Alena Seredova e una con Aida Yspica. Ma abbiamo preferito la busta uno. Per Angelina giriamo anche la ruota, compriamo la vocale e giochiamo il jolly. E se proprio dobbiamo gridiamo anche: Cento, cento, cento sperando che sia lAngelina giusta. Oramai ci conoscete e conoscete il nostro perenne spirito goliardico. Ci fa immenso piacere inserire uniniziativa in cui la donazione viene presentata s come un gesto di gran cuore, ma che viene mostrata con un sorriso sulle labbra. Quando ci hanno detto di questa iniziativa, abbiamo subito detto che ci piaceva lidea e ci siamo fermati a parlare con Carmen Pugliese referente Admo Val Seriana e Val di Scalve, facendoci offrire un caff. Caff che non devessere invece molto piaciuto a chi ci aspettava in macchina a cui avevamo detto Arriviamo subito. Come, se non vi diciamo a cosa ci stiamo riferendo non potete capire? Beh avete ragione rimediamo subito, e visto che ci aspetta il trenino siamo telegrafici. Ridi N Donando, gioved 26 maggio 2011 al Palacreberg di Bergamo. Protagonisti della serata Omar Fantini, meglio conosciuto come Nonno Anselmo, e Paolo Casiraghi, alias Suor Nausica, comici di Colorado Caf in onda su Italia 1. Graditi ospiti della serata la compagnia teatrale Liberi Di Physical Theatre, nonch la cover band di Verona, Poveri di Sodio. Serata voluta dagli Ospedali Riuniti di

Bergamo con la collaborazione delle associazioni AIDO, ADMO, AVIS, Amici del Trapianto di Fegato e Amici della Pediatria. Bene, abbiamo detto tutto, tutte le info ci sono, per cui abbiamo finito e scappiamo a ballare il Disco Samba. Ma aspettate. Come? Sullauto ci sono ancora le persone che stanno aspettando e sono proprio arrabbiate? Cavolo Va beh, non abbiamo pi cos fretta. Anzi ci prendiamo un secondo caff (cercando una seconda uscita). Cosa stavamo dicendo? Aspettate il secondo caff arrivato. Ah, s: Ridi N Donando. Una serata in cui i protagonisti saranno il divertimento e la donazione di organi e tessuti, di midollo osseo e di sangue. Lidea di Ridi N Donando, nasce proprio dai due noti comici Omar Fantini e Paolo Casiraghi come variante di Ridi N Bergamo volta alla promozione della cultura della donazione. Levento, organizzato da Smile and the City, stato fortemente voluto dagli Ospedali Riuniti di Bergamo che hanno deciso di aderire alle Giornate Nazionali della donazione degli organi, promosse anche questanno dal Centro Nazionale Trapianti del Ministero della Salute. Oltre ai due noti comici di Colorado Caf sul palco anche i Liberi Di Physical Theatre, compagnia composta da tre ginnasti che hanno che si esibiscono in strabilianti evoluzioni artistiche e atletiche in un mix di danza e recitazione in uno spettacolo mozzafiato. La musica affidata ai Poveri di Sodio, cover band di Verona che propone un divertente revival delle pi famose sigle dei cartoni animati e dei telefilm degli anni 80. Come sono sempre in macchina ad aspettare e sono sempre pi arrabbiate? Ci stanno distruggendo lauto? Qui ci vuole un altro caff Special guest, - come dicono i public relations, ovvero ospite speciale - della serata un noto nome la cui identit stretta nel pi assoluto riserbo. Sketch comici quindi, evoluzioni atletiche unite a recitazione, una rivisitazione delle sigle dei telefilm e cartoni animati che hanno segnato linfanzia di molti e che colpiscono anche i pi giovani che conoscono questi brani per via delle interminabili repliche in un crescendo tra divertimento, molti sorrisi che non mancheranno, musica e buon cuore. Ma non solo, tutti insieme, come amici: Ospedali Riuniti di Bergamo a fianco di importanti associazioni che promuovono in vari ambiti la donazione quali AIDO, ADMO, AVIS, Amici del Trapianto di Fegato e Amici della Pediatria. Lingresso prevede un contributo di 10 euro: il ricavato, coperte le doverose spese dellevento, sar devoluto alle associazioni coinvolte. Le persone che ci aspettavano in macchia se ne sono andate? Bene. Ma aspettate: bene mica tanto. Male: ci hanno distrutto la macchina E come se non bastasse il Braveheart sta correndo a riferire quello che inseriamo sul sito. Nulla di nuovo, che ci volete fare, dietro ogni Braveheart (che va a riportare) c sempre qualcuno disposto ad ascoltare quello che ha da dire. Come detto ognuno si diverte come pu Se il Braveheart ci avvisava prima gli avremmo fatto risparmiare tante fatiche: sul sito c scritto per cui basta semplicemente leggere quello che abbiamo da sempre espresso (e, a quanto pare, anche Ridi N Donando va nella direzione che si sempre espressa). Il Crazy Team si accontenta di un altro caff, magari mettendosi gi in cammino per non arrivare tardi alla serata visto che lauto non c, andata via, lauto non pi cosa mia un po come Laura non c' del brano di Nek. Un(in)gloriosa fine dopo un lunga e onorata carriera. Non ci rimane che avviarci verso luscita. Ma aspettate, le persone che hanno aspettato, lo hanno fatto ancora un po? Ma che gentili, ma

non dovevano disturbarsi Uscita secondaria e corri. Perch il Crazy Team nato per correre, come nel brano di Bruce Springsteen Born to run. Va beh, magari non proprio "nato", ma come la gazzella in Africa, meglio che corra... (anche se preferisce "correre dietro" al trenino di "Disco Samba").

Ridi n donando: un Palacreberg gremito ha siglato il connubio donazione (di organi, di midolloo osseo e di sangue) e comicit
Meglio dire una cosa seria sorridendo che una stupidata seriamente Motto del Crazy Team Avis Villa "Le pubblicit di carattere moralista, che creano ansia o apprensione, non fanno presa sul cittadino. Creano distanza. Ci vuole invece una campagna che faccia leva sul bello, presentando in modo simpatico e accattivante un gesto come la donazione di sangue che rimane pur sempre un dovere civile. Spot radio televisivi di Avis e scelta dei testimonial sono andati proprio nella direzione di svecchiare il messaggio Avis e rilanciarlo in chiave meno ansiosa". Paolo Guglielmoni, Direttore creativo di Leo Burnett, in merito alle campagne sociali alla presentazione di Tuttidovremmofarlo in un incontro con studenti universitari

Un Palacreberg (il Teatro Creberg di Bergamo) gremito di gente quello che si presentato giovedi 26 maggio 2011 al pubblico accorso per Ridi N Donando. Avevamo avuto occasione di annunciare sul sito che sarebbe stata una serata allinsegna del divertimento in stretta liaison con la donazione la serata dedicata alla donazione di organi e tessuti, di midollo osseo e di sangue. E le aspettative non sono state di certo disattese: stato come entrare in un sogno poter vedere come si possa parlare di donazione con un sorriso sulle labbra. Sorriso che si trasformato in vere e proprie risate. La serata, partita secondo copione con il classico quarto dora accademico, iniziata con un toccante filmato realizzato dagli Ospedali Riuniti di Bergamo nella quale stato mostrato tutto il mondo che c dietro la donazione di organi, dal donatore al ricevente passando per linfaticabile lavoro dei dottori degli ospedali. Il video ha richiamato come il gesto di donare, in modo gratuito volontario e anonimo, sia un gesto che salva in concreto delle vite. Un gesto di gran cuore che cambia il mondo e regala un futuro a chi non lo ha. Trenta secondi, il tempo di riavvolgere il necessario telo per la proiezione, e subito sul palco la presenza di Omar Fantini (conosciuto al grande pubblico come Nonno Anselmo) e di Paolo Casiraghi (alias Suor Nausica), veri matador dellevento. I due comici di Colorado non hanno risparmiato nel corso della serata fantastiche battute, sorprendendo il pubblico in sala e regalando emozioni a non finire. Una sana satira che ha fatto apprezzare limpegno di tutti i donatori, non risparmiando sketch comici di divertimento puro. E per lasciare spazio al grande cuore della donazione, Omar Fantini e di Paolo Casiraghi non hanno risparmiato battute autoironiche in esilaranti dialoghi tutti da ridere. Divertentissimi i dialoghi nei quali i due comici si prendevano in giro a vicenda. Paolo ha ironizzato sui capelli bianchi di Omar,

divertentissimo Omar che ha sbeffeggiato Paolo per le sue capacit motociclistiche in cui nel praticare per hobby il Motocross Freestyle lo hanno portato ad una caduta: Volevi donare sangue, peccato lo hai donato troppo. In un crescendo di emozione e di noti personaggi, sul palco come spalle comiche, si sono avvicendati direttamente da Colorado, Gianluca Fubelli, Gianluca Impastato, Enzo Polidoro e Stefano Vogogna che compongono il quartetto I turbolenti. Presenza fissa sul palco dei Poveri di Sodio, cover band di Verona che ha proposto famose sigle dei cartoni animati e dei telefilm degli anni 80 ed ha fatto da sottofondo musicale intervallando i moltissimi sketch. Mozzafiato ed applauditissime le evoluzioni artistiche della compagnia teatrale Liberi Di - Physical Theatre: sul brano Lacrymosa (brano rielaborazione rock di Lacrimosa dal Requiem di Mozart) degli Evanescence, da un telo verticale una splendida donna ha volteggiato come per magia, accompagnata a terra da due atleti per terminare in una fantastica danza sincronizzata. Il brano, le evoluzioni hanno suggellato il connubio tra musica apparentemente diverse, un connubio che ha portato proprio come filo conduttore la donazione e il divertimento. Ma le sorprese non sono finite qui: erano state annunciate delle special guest, ovvero degli ospiti speciali. Lattesa non stata vana: in un divertente sketch comico apparsa la bellissima Melita Toniolo, che si prestata alle varie battute al vetriolo dei due matador e in una gag comica si cimentata in un imitazione di Nonno Anselmo. Tra gli ospiti anche i Turbotubbies, i Teletubbies versione Colorado, al primo giorno di scuola: sul palco quindi Enzo Polidoro (teletubbies verde) che narrava quello che si fa e che non si fa, Gianluca Fubelli (teletubbies rosso) che faceva i classici dispetti a e Stefano Vogogna (teletubbies giallo) le battute Gianluca Impastato (teletubbies viola e notissimo anche come Chicco dOliva lenologo che imitava Gusto, la rubrica quotidiana del Tg5 dedicata a cibo & vino). La serata stata divertimento e buon cuore allo stato puro. Sul palco sono saliti anche i protagonisti della serata ovvero i protagonisti della donazione tutti i giorni. Intervistati da Paolo Casiraghi e da Omar Fantini, si sono avvicendati per parlare di donazione i capi - come sono stati definiti ironicamente dai due comici -degli Ospedali Riuniti di Bergamo (Dott. Mariangelo Cossolini, responsabile Coordinamento e prelievo e trapianto organi e tessuti degli Ospedali Riuniti di Bergamo); di Aido (dott. Carmelo Mammana, vicepresidente Provinciale Aido Bergamo) , di ADMO (la nostra Carmen Pugliese, Referente Admo Valle Seriana e Valle di Scalve), di AVIS, degli Amici del Trapianto di Fegato e degli Amici della Pediatria. Organizzato da Smile and the City (la bellezza delle tre ragazze di questo gruppo non certo sfuggita al sempre pi pazzo Crazy Team), Ridi N Donando ha mostrato come si possa parlare di donazione con un sorrriso sulle labbra. La donazione cosa seria, ma come la vita e come ha mostrato la serata, la si pu prendere anche con un sorriso sulle labbra. Nella serara insieme agli alatri, lo ha fatto Omar Fantini, donatore di sangue e iscritto Admo come donatore di midollo osseo (durante la presentazione di Admo numerose le battute scambiate tra Omar e Paolo Casiraghi). Anche perch, come Crazy Team andiamo ripetendo da tempo, meglio dire una cosa seria sorridendo, che una cavolata seriamente.

Avi(p)s: Carlo Pistarino promuove la donazione di sangue

Grazie per le belle parole che mi avete dedicato. Ma soprattutto GRAZIE a tutti i Volontari che rendono viva questa importante Associazione! Carlo Pistrarino venerd 13 maggio 2011 alle ore 12.58 su Facebook in merito alla registrazione degli spot AVipS (gli spot Avis Villa dOgna) Articolo molto bello e soprattutto sono contento del riconoscimento che viene fatto a voi! Carlo Pistrarino mercoled 18 maggio 2011 alle ore 13.01 su Facebook in merito allarticolo di Bergamonews su AVipS (gli spot Avis Villa dOgna)

Ladies & Gentlemen, voil il primo video Avi(p)s: Carlo Pistarino promuove la donazione di sangue. Direttamente dal Saturday Night Live from Milano, dopo i trailer (i due video: il primo moderno, il secondo realizzato old style), ecco dunque il primo spot registrato marted 10 maggio 2011 negli studi di via Mambretti 13. L'umilt di Carlo Pistarino, unita ad un inimitabile buon cuore, hanno permesso al Crazy Team Avis Villa d'Ogna di essere ospiti negli studi del programma comico. Dall'incontro e grazie a Carlo Pistarino ne nato questo primo spot. Primo in quanto Carlo non solo ha registrato lo spot ma ha coinvolto anche gli amici Tommy Vee, Pierluigi Oddi, Marzio Rossi e Gigi Garretta che, su esempio di Carlo, hanno realizzato anch'essi degli spot a favore della donazione di sangue. Le parole di Carlo Pistarino sono semplicemente fantastiche. Eccole: Siamo ormai in un epoca in cui tutti chiedono di donare qualcosa: tramite sms, per varie associazioni. Ma c' una cosa sola, una sola che quando la donate veramente parte di voi stessi: il sangue. Quindi lo dico ai giovani, ai meno giovani, a tutti quanti: ricordatevi che donare il sangue una cosa molto importante. Date veramente la vostra vita per dare la vita a qualcuno. Infine Carlo Pistarino, simpaticissimo, da grande comico ci ha lasciato con una battuta auto-ironica, mettendosi in gioco in gioco in prima persona: Unico appunto io sono di Genova: quando dono il sangue poi lo rivoglio indietro. Basta poco per cambiare il mondo, Carlo Pistarino lo ha fatto in 55 secondi. Ci ha insegnato che se c' un bel sogno, il sogno si pu realizzare. Carlo ci ha insegnato che si pu essere una persona nota ed essere una persona umilissima. Una persona simpaticissima come poche, una persona che dona qualcosa di s (Carlo stato in passato donatore di sangue), e che disponibile ad aiutare gli altri. Carlo ci ha insegnato che il sogno di poter salvare una vita, se si vuole, si pu realizzare. Ci ha insegnato come bella la felicit di fare qualcosa per gli altri in modo gratuito, volontario e anonimo. Ci ha insegnato come sia bella la semplicit: in un grande studio, con una grandissima sala montaggio scenografie bellissime, ci ha accolto come veri amici. Prima di entrare negli studi, ammettiamo che anche se siamo Crazy, come Team eravamo un po intimoriti. Entrati in portineria abbiamo atteso chi ci doveva condurre dentro gli studi con trepidazione. Attesa cortissima, trenta secondi di orologio non di pi, ma quanto aveva ragione il buon Albert Einstein sulla relativit del tempo: Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrer pi lungo di qualsiasi ora. Questa la relativit.. Subito ci ha accolto laddetta stampa, una donna sorridente che senza perdere un attimo ci ha condotto nei corridoi districati come il noto labirinto progettato da Dedalo. Niki che portava un borsone contenente la seconda camera di backstage, il crazy banned (ovvero il bandito del Crazy team) che portava un borsone con i faretti in caso la luce fosse stata insufficiente e Gigi (letto alla francese Jiji), camera fissa professionale, con tanto di treppiedi, faretto, monitor lcd per la telecamera, cuffie e un kit di batterie da fare invidia ad una centrale elettrica e che avrebbe permesso di registrare senza ausilio di

alimentazione per ore. Per un attimo - come Crazy Team ci capita spesso di cercare di guardare da un punto di vista diverso - ci siamo immaginati con gli occhi di chi ci vedeva arrivare. E ammettiamo che abbiamo riso non poco. Il non poco imbarazzo, grazie alle battute che come Crazy Team ci facevamo a vicenda, svanito come neve al sole. Carlo, questi sono i ragazzi della registrazione degli spot a favore della donazione ci ha presentato laddetta stampa che gentilmente e con molta simpatia ci aveva accompagnati lungo gli interminabili corridoi. Carlo subito ci venuto incontro, ci ha stretto la mano e ci ha dato il benvenuto. Le prove sarebbero iniziate da l a poco per cui non cera molto tempo da perdere. Tutti i protagonisti si stavano godendo gli attimi di divertimento e di relax prima di fare sul serio con le prove della trasmissione. Mentre Niki e Gigi in men che non si dica avevano montato il tutto, si parlato di come realizzare gli spot. Carlo ha realizzato subito questo spot meraviglioso: da donatore non servita nemmeno una parola. Uno spot che a noi parso subito bellissimo: semplice, senza fronzoli e per questo toccante. Carlo ha poi invitato gli amici Pierluigi Oddi (Ti va di dire qualcosa a favore della donazione di sangue?), Mazio Rossi (Dai fallo anche tu: ghe s una sacca di sangue?), Tommy Vee (Dai, il tuo messaggio, tu che sei giovane, arriva ai giovani) e Gigi Garretta (Dai se ti va di farlo. E per promuovere la donazione di sangue). Dopo aver registrato lo spot con Carlo Pistarino, come Crazy Team avevamo gi realizzato un sogno, toccavamo il cielo con un dito, anzi, eravamo tre metri sopra il cielo. Ma lemozione di vedere altre persone note che ci dedicavano tempo per registrare uno spot a favore della donazione di sangue, stata indescrivibile. Avevamo in tasca un semplice canovaccio, o meglio dei fogli con delle frasi tratte da brani musicali (frasi tradotte in italiano), quelle che abbiamo riportato anche sul nostro sito. E bastata questa semplice scintilla per dare inizio allestro, alla fantasia e alla professionalit dei comici e delle persone che hanno realizzato, come Carlo, gli spot sulla donazione di sangue. E lo sapete una cosa? Ci siamo stupiti, mentre la telecamera registrava, per la bravura di chi, davanti alla telecamera, stava registrando gli spot. S, ci siamo stupiti e se non fosse stato che avremmo fatto la figura di quelli completamente Crazy, avremmo voluto piangere dalla gioia. Come una semplice frase, abbia potuto innescare la realizzazione degli spot a favore della donazione di sangue, lo si pu capire grazie alla sensibilit mostrata da tutti i protagonisti. Tutti in pochi attimi ci hanno messo delle grandi idee. Tommy Vee partito dal ritmo che ha nel sangue, si passati a Pierluigi Oddi che invita tutti a mettere in circolo il proprio amore, passando per Marzio Rossi che ha realizzano un fantastico sketch tutto da ridere e da vedere in dialetto veneto, si arrivati a Gigi Garretta che ha realizzato unedizione straordinaria del tg basato su un equivoco. Ma per adesso godiamoci il primo degli spot Avi(ps) di Carlo Pistarino. Come Crazy Team Avis Villa d'Ogna, a nome di tutti i donatori di sangue del paese seriano (ma ci permettiamo di dire a nome di tutti i donatori di sangue), non avremmo potuto chiedere di pi per essere felici. Se si vuole, si pu cambiare il mondo: basta fare del mondo la propria priorit (Make the world your priority - testo estrapolato da "Sweet Harmony" di The Beloved). Perch ho troppo amore che sta scorrendo nelle vene per andare sprecato (I got too much love - Running through my veins - To go to waste) come nel brano Feel di Robbie Williams. Grazie di cuore Carlo! Eccovi dunque lo spot di Carlo Pistarino che invita tutti a donare sangue. A breve, sempre dal Sarturday Night Live From Milano, gli altri spot realizzati per Avis Villa dOgna grazie al buon cuore di Tommy Vee, Pierluigi Oddi, Marzio Rossi e Gigi Garretta. Come Crazy Team (tutto, banned o meno) labbiamo detto che dobbiamo correre, e correndo siamo arrivati a Milano: non sar tanto ma almeno qualcosa. E se il Braveheart invece che correre a riferire quello che inseriamo sul sito (come abbiamo gi detto, tutto stato pubblicato sul sito. Per cui basta leggere e per chi vuole fare meno fatica, basta guardare i video), corresse insieme a noi, correremmo tutti in compagnia e nella stessa direzione E, perch no, potrebbe correre con noi anche chi da retta al Braveheart: dietro ogni Breaveheart c qualcuno pronto ad ascoltarlo. Si un po come nel brano Un matto di Fabrizio De Andr (citiamo testualmente il titolo integrale del brano per non essere fraintesi):

Dietro ogni scemo c un villaggio. Magari con un sorriso sulle labbra e, sempre magari, gustandoci un (immancabile) buon caff.

AVi(p)s: Giancarlo Barbara promuove la donazione di sangue


Ci sono persone reali che hanno bisogno di sangue. Hanno bisogno di te. Donare il sangue una mossa intelligente: in questo modo il tuo si rigenera, un sangue rigenerato fa bene alla salute. Fai un favore agli altri, ne fai dieci a te. Insomma una cosa intelligente. Vai a donare il sangue. Giancarlo Barbara, comico di Zelig Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno racchiusa la nostra breve vita. (Prospero: atto IV, scena I de La tempesta William Shakespeare) Sono Giancarlo Barbara, alcuni di voi mi avranno visto irrompere sul palco di Zelig con i miei trailers: Prossimamente, Pfff (con la mossa che Giancarlo fa negli sketch di Zelig) al cinema. Frrrrr e dopo la presentazione, Giancarlo inizia lesilarante gag comica sottoforma di trailer. Quando un compagno di svago diventa una figura fastidiosa. (Allo stadio, due persone stanno parlando della partita) Prima persona: Toh, guarda c Zanetti che recupera la palla, scatta sulla fascia, la passa a Chivu che viene messo a terra irregolarmente. Bravo Chivu eh?. Seconda persona: S, ma io gli succhio tutto il sangue. Prima persona: Stai tranquillo. Aspetta che c Nagatomo che si prepara a battere la punizione: tiro, traversa Peccato!. Seconda persona: S, un peccato se non gli succhio tutto il sangue. Prima persona: Basta. Pu essere con te non si riesca a guardare una partita?. Prrr LInter-vista col vampiro. Al cinema.

Giancarlo diventa, doppo il fantastico trailer-parodia: Beh, a parte i vampiri che sono figure immaginarie, ci sono persone reali che hanno bisogno di sangue. Hanno bisogno di te. Donare il sangue una mossa intelligente: in questo modo il tuo si rigenera, un sangue rigenerato fa bene alla salute. Fai un favore agli altri, ne fai dieci a te. Insomma una cosa intelligente. Vai a donare il sangue. Dopo tre secondi di silenzio: Sei ancora l?. E con un grande sorriso: Ciao.

Ci sono sogni troppo belli per essere raccontati. Sogni che si vorrebbe potessero divenire realt. Sono quei sogni che per paura non si avverino, non si raccontano. Ma noi, oramai ci conoscete siamo Crazy (Team) e per una volta faremo uneccezione. Ecco il nostro sogno

In riva ad una splendida spiaggia caraibica (ad Aruba, come il nome dell'hosting con cui Avis Villa ha registrato il sito) dai magnifici colori, allombra di uno splendida e verde palma, davanti al verde mare di un atollo tropicale aperto al cielo come praterie (come nel brano Patrizia di Eugenio Finardi), stiamo sorseggiando un drink che la splendida barista, dal sorriso solare e dal corpo mozzafiato ci ha appena servito. Il calore che emana il sole entra in noi, ci abbraccia il corpo, la pelle viene massaggiata da un leggero vento, ma non di quelli che inquietano, di quelli che ti rassicurano con la sua presenza. Angelina Jolie sta ancora dormendo e abbiamo preferito non svegliarla: appena si alzer faremo colazione insieme. Un sms ci riporta alla realt mentre contempliamo il paradiso che gli occhi ci trasmettono al cuore: Nuovo spot Avi(p)s caricato su youtube. Mittente Niki del Crazy Team. Sorseggiando il drink, davanti al Ipad accediamo al canale di Avisvilladogna di Youtube e sulla finestra appare subito il video. Ammiriamo con interesse Giancarlo Barbara che promuove la donazione di sangue. Lo fa in modo comico, secondo il motto del Crazy Team del meglio dire una cosa seria sorridendo che una cavolata seriamente. Guardiamo lo spot e siamo con le lacrime agli occhi per le risate, uno spot divertentissimo. Sentiamo delle mani ci toccano la schiena, il video ci aveva talmente divertito che non avevamo sentito arrivare alle nostre spalle Angelina che divertita e in silenzio ha guardato il video. Very nice video, its is simply fantastic ci dice poi Angelina portando poi in tavola due tazze colme di caff nero bollente dallaroma inconfondibile e unico. Today You are So Beautiful (oggi "sei cos bella" richiamando il brano di Joe Cocker) le diciamo mentre prendiamo la tazza di caff. E mentre ci avviciniamo per il bacio del buon giorno... E, cavolo, a questo punto ci siamo svegliati. Smarriti e confusi ci siamo guardati intorno: abbiamo visto sullo scaffale dove ci sono i libri, la bottiglia di Bacardi che ci avevano regalato ma che ancora tappata e che talmente invecchiata chepare aver l'et di Matusalemme. Da lontano scorgiamo la macchinetta del caff, vediamo anche la vecchia e non bella dal punto di vista estetico caffettiera ma che fa un caff buonissimo. Sulla scrivania c il cellulare silenzioso. Abbiamo realizzato che si trattava purtroppo di un meraviglioso sogno fatto ad occhi aperti, ma solo di un sogno. Computer acceso, abbiamo cercato di riprendere quello che stavamo facendo. Due minuti e il display del cellulare si illumina, seguono le due vibrazioni che indicano che un sms arrivato. Prendiamo il cellulare e vediamo che un sms di Niki: Nuovo spot Avi(p)s caricato su youtube. Agguantato al volo il caff che abbiamo preso mentre abbiamo letto lsms, ci siamo precipitati al computer. Di corsa sul Youtube, account Avisvilladogna e il video di Giancarlo Barbara che promuove la donazione di sangue. Ci conoscete, lo sapete che siamo Crazy e che ci piace scherzare. Non saremo sulla spiaggia di un splendido mare caraibico, non ci sar Angelina Jolie, niente bariste caraibiche mozzafiato (anche se al bar dove andiamo a prendere il caff ce ne sono di bellissime). Ma grazie a Giancarlo Barbara abbiamo realizzato un sogno. Avevamo toccato il cielo con un dito anzi, eravamo tre metri sopra il cielo per gli spot AVi(p)s che sono

stati realizzati. Ma Giancarlo ci ha mostrato come oltre ai sogni, ve ne sono altri ancora pi belli, e non bisogna mai smettere di sognare. Abbiamo bisogno di grandi progetti, di grandi visioni e di stimolare la fantasia della gente. Dobbiamo tornare ad avere fame di avventura e di scoperte. Dobbiamo ricominciare a guardare in direzione delle stelle. Perch significa alzare la testa, avere la vita lunga e immaginare altri modi (Giovanni Bignami, astrofisico intervistato nel libro Cosa tiene accese le stelle da Mario Calabresi). Giancarlo ha subito accettato la proposta di diffondere la cultura della donazione di sangue. Ma non solo: lo ha ideato un esilarante trailer de Linter-vista col vampiro. Ha poi invitato tutti a donare, in modo simpatico e divertente. Ha registrato il video direttamente da casa sua, lo ha fatto per evitare al Crazy Team di fare il viaggio andata e ritorno per e da Milano. Non sembrato vero quando Giancarlo ci ha inviato il video . Cos come non ci parso vero quando abbiamo visto il video che Giancarlo ha realizzato pro donazione di sangue. Siamo rimasti stupiti come il buon cuore di Giancarlo, una persona che ha calcato un importantissimo palco e una delle trasmissioni comiche pi collaudate della tv, si sia messo subito a disposizione per darci una mano. Simply fantastic! come ha detto Angelina nel sogno. Che dire, sono poche le occasioni in cui rimaniamo senza parole ma questa una di quelle. Grazie di cuore Giancarlo, grazie alle persone che come te dimostrano che qualcosa per gli altri si pu fare in modo gratuito e volontario. Grazie per aver creduto che per fare grandi cose, non ci vogliono grandi gesti, ma gesti fatti col cuore. Gesto come quello che ha fatto Giancarlo, come quello che fanno tutti i donatori di sangue. Ci manca Angelina, ma fa niente (non vero, Niki sta lavorando a questo. Scherziamo naturalmente). Abbiamo realizzato un sogno e ancora facciamo fatica a capire se sogno o son desto (Cartesio). Che dire ringraziamo di cuore Giancarlo Barbara quel averci regalato un sogno. Ringraziamo Bergamonews per averci dedicato un servizio nella quale si parlava degli spot Avi(p)s nonch Avis Lombardia per le belle parole che ha dedicato al Crazy Team (ci torneremo): "Il Crazy Team di Villa d'Ogna colpisce ancora"; "Il Crazy Team Avis Villa d'Ogna ancorta in primo piano nella donazione del sangue". Grazie di cuore da tutto il Crazy Team (crazy banned compreso)! Visto che abbiamo parlato di vampiri e di sogni, nei sogni i vampiri si possono innamorare degli umani: lamore non ha confini. Come nel film Twilight (tratto dal omonimo romanzo di Stephenie Meyer) di cui inseriamo il brano River Flows in You ("il fiume scorre in te di Yiruma. Un po come il sangue, quellfiume come amore che scorre in ognuno di noi. Non ci rimane altro da dire Ah s: al Braveheart che corre a riferire, possiamo solo dire che coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte (Da Eleonora di Egar Allan Poe). Fatica inutile, il Crazy Team continuer a sognare anche di giorno, che un gesto salva una vita e che il buon cuore pu cambiare in concreto il mondo (oltre naturalmente a sognare sempre Angelina). Il delfino - Sergio Bambarn I sogni sono fatti di tanta fatica. Forse, se cerchiamo di prendere delle scorciatoie, perdiamo di vista la ragione per cui abbiamo cominciato a sognare e alla fine scopriamo che il sogno non ci appartiene pi. Se ascoltiamo la saggezza del cuore il tempo infallibile ci far incontrare il nostro destino. Ricorda: "Quando stai per rinunciare, quando senti che la vita stata troppo dura con te, ricordati chi sei. Ricorda il tuo sogno".

Free Hugs from Citt Alta Bergamo with Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo)
Le canzoni sono come i fiori, nascono da sole son come i sogni, e a noi non resta che scriverle in fretta perch poi svaniscono e non si ricordano pi. (Songs are like flowers, they born alone, are like dreams. And we do not just have to write quickly because then vanish and they do not remember) - "Una canzone per te" di Vasco Rossi. Posso dire di aver compiuto 18 anni in quanto mi sono iscritto ad Admo nel maggio del 1992 come donatore. [] La missione che porta avanti Avis da molti anni molto simile a quello che promuove nella sua essenza Admo. Tutte e due promuoviamo la cultura della solidariet della donazione, della gratuit, delle generosit, dellaltruismo. [] Cerchiamo di raggiungere il cuore delle persone che vengono a donare il sangue per far capire che questo gesto pu essere allargato mettendosi a disposizione anche per donare le cellule staminali e midollari da sangue periferico secondo le necessit del paziente. Questa collaborazione sul territorio nata spontaneamente da subito: in molte realt Avis da subito ha dato la disponibilit per sensibilizzare i propri iscritti alla donazione di midollo osseo. Vincenzo Saturni, presidente Avis Nazionale Discorso in occasione del ventennale Admo - 6 giugno 2010. Se lavoriamo insieme diamo un messaggio, soprattutto ai giovani: mettere al centro dei nostri pensieri chi ha bisogno. Sappiamo che fare un gesto come la donazione di sangue periodica o la donazione di cellule staminali - pi complessa e che avviene anche meno frequentemente -, un atto concreto di solidariet che veramente pu dare una speranza di vita e di guarigione a tanti ammalati. Vincenzo Saturni, presidente Avis Nazionale Discorso in occasione del ventennale Admo - 6 giugno 2010.

La fiaba degli abbracci gratis con Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) di Bergamo

Cera una volta una piazza bellissima. Unica, quella di Citt Alta a Bergamo che Le Corbusier defin la pi bella del mondo. Ma era una piazza in bianco e nero. Sola e un po malinconica. Una domenica di maggio (8 maggio 2011) arrivarono tantissimi ragazzi che decisero di ridare un sorriso a questa piazza. La solitudine di cui soffriva la bella, ma dimenticata piazza, parve come per incanto svanire. I ragazzi avevano deciso di far guarire la piazza da quella malinconia che pareva non lasciarle tregua e decisero di regalare abbracci alle persone. Abbracci gratis (Free Hugs) erano i cartelli che avevano in mano e nella testa il sogno di poter portare in questa piazza un sorriso. Indossavano strane vestiti in cui avevano scritto Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). La gente passava sulla strada vicino alla non pi solitaria piazza, li guardava con diffidenza. Nessuno regala qualcosa al giorno doggi pensavano alcune persone sospettose, altre li guardavano con indifferenza ritenendo che un abbraccio fosse un gesto inutile, cose da vecchie storie. I ragazzi non perdevano lentusiasmo, ma col passare del tempo sembrava venir meno la speranza. Ad un certo punto per, una signora anziana che transitava sulla piazza not i loro cartelli e, senza dire nulla, noncurante di quello che gli altri avessero potuto pensare, si regal un abbraccio. La piazza accolse questo gesto come un ritorno alla vita, si sent bella come non mai e con a fianco degli amici. I colori, che avevano abbandonato la piazza pensando che la solitudine non potesse pi svanire, ritornarono e insieme decisero di abbracciarsi. Il bianco e nero, i colori che erano rimasti ma che da soli non erano riusciti a consolare la piazza, si unirono con gli altri colori amici. Sulla piazza si potevano notare una gamma di colori stupendi come non mai, tutti insieme impegnati in una danza cromatica mai vista prima. In strada, qualcuno aveva notato labbraccio che la signora aveva ricevuto e come da questo gesto fosse nata la sensuale danza di colori. Avevano visto come labbraccio aveva fatto felice la piazza, la signora e i ragazzi che iniziavano a riconquistare la speranza di poter realizzare il proprio sogno. Fu cos che una coppia di passaggio decise di abbracciare i ragazzi che come per incanto ritrovarono il sorriso. Alla coppia seguirono in un crescendo fantastico, sempre pi persone. Tutti ricevevano felici gli abbracci che i ragazzi donavano. Giovani e anziani,

sempre pi stupiti vedevano ci che i giovani ragazzi vestiti in modo strano regalavano, ed erano felici di riceverlo. Sui volti della gente erano comparsi i sorrisi: belli come quello che regalava la caleidoscopica piazza. Uniti a questi sorrisi, le persone avevano il regalo dellabbraccio che a loro volta donavano alle persone che amavano. I ragazzi vestiti in modo strano con la scritta Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo), avevano realizzato il proprio sogno. Avevano ridato colore, gioia e felicit alla piazza. Avevano regalato abbracci alle persone, che ricambiavano questo regalo con sorrisi. Avevano creduto che se si guarda con occhi diversi, il mondo pu verame3nte cambiare. Ma non solo: avevano deciso di fare qualcosa in concreto per cambiarlo. E lo avevano fatto. Avevano con i loro abbracci, dimostrato come un gesto pu significare tanto. Un gesto come quello di donare midollo osseo che salva in concreto delle vite e ridona una speranza e un giorno nuovo a chi non lo ha. Perch i gesti, come Le canzoni sono come i fiori, nascono da sole son come i sogni, e a noi non resta che scriverle in fretta perch poi svaniscono e non si ricordano pi. (Una canzone per te - Vasco Rossi)

Free Hugs (abbracci gratis) direttamente da Citt Alta a Bergamo con Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). Carmen Pugliese, referente Admo Valle Seriana e Valle di Scalve, ha organizzato questa bella iniziativa domenica 8 maggio 2011. Ma perch parlare di Admo, di donazione di midollo osseo sul sito della donazione di sangue? Beh, gi il nome dovrebbe rispondere alla domanda: in entrambi i casi si parla di donazione e questo dovrebbe gi bastare. Nei piccoli paesi la saggezza popolare ha fatto si che, anche se non a livello ufficiale, le associazioni potessero effettivamente ovvero dal lato pratico - collaborare. Fin da piccoli quando si guardavano in occasioni ufficiali i gagliardetti di Avis, subito venivano associati quelli di Admo e di Aido. E stano come a volte nella mente dei bambini si fissino ricordi fatti di immagini: gagliardetti di Avis, di Admo e di Aido tutti insieme. Non capivamo cosa fossero, ci incutevano un po di timore, ma col tempo abbiamo imparato a conoscere il significato che cera dietro quei simboli. Ma lasciando i ricordi e tornando a tempi pi vicini, possiamo dire che sul sito Avis Villa dOgna siamo lieti di parlare di donazione in generale, naturalmente di sangue (plasma, piastrine e globuli rossi) ma anche di donazione di midollo osseo e di organi. Per il Crazy Team All The Same (tutti uguali) come nel brano dei Sick Puppies usato nel Free Hugs in Australia. Il motivo semplice. Ci torna sempre in mente lemail che ci invi Natalina, la mamma di Francesca, 20 anni e affetta da

leucemia. Piangemmo nel leggere lemail datata 5 febbraio 2010, non ci vergogniamo nellammetterlo anche solo perch stiamo scrivendo e non ci vede nessuno. Natalina ci invi una toccante lettera scritta proprio durante una delle trasfusioni di sangue che la figlia stava per ricevere e abbracciammo virtualmente Natalina e Francesca nell'articolo: L'Avis Villa d'Ogna abbraccia Francesca e mamma Natalina. Ci capita di parlare spesso con lamico G. (non rileviamo il nome per motivi di privacy), un ragazzo di 25 anni che abita vicino a noi, a cui a 14 anni fu diagnosticata una leucemia. I tre mesi di aspettativa di vita che erano stati prospettati a G., grazie al trapianto di midollo osseo, sono tanti giorni in cui il sole splende dietro a questa magia di aver salvato una vita. Oggi G. guarito, ha vinto la sua battaglia, dalle cure al trapianto a Monza (Monza Brianza) passato del tempo, oggi un giovane dal fisico atletico e con unincontenibile energia. Grazie al trapianto una volta allanno si reca a Genova per i controlli, ma tutto procede bene per cui il viaggio vale la pena. Abbiamo parlato anche con C. (anche in questo caso non rileviamo il nome per motivi di privacy, ma C. si reso disponibile per raccontare in prima persona la propria vicenda, che speriamo di poter riportare sul nostro sito), 20 anni e a cui a 17 anni avevano diagnosticato una leucemia. Proprio nel giorno del diciottesimo compleanno C. ha ricevuto un regalo: il midollo osseo che gli ha salvato la vita. Ma dietro queste storie di come si possa sconfiggere la leucemia, abbiamo parlato anche con C. (sempre per motivi di privacy non inseriamo il nome) padre del bambino che per Santa Lucia ha inviato come lettera a Santa Lucia la richiesta di poter avere come dono il midollo osseo che lo possa far guarire. Avevamo letto la lettera che era stata pubblicata con grande cuore sia su Leco di Bergamo il 12 dicembre 2010, sia su Bergamonews il 13 dicembre 2010 e lo stesso avevamo fatto sul nostro sito. Abbiamo sentito C. prima tramite email: ci chiedeva un aiuto su come scaricare un video che promuoveva la donazione di midollo osseo realizzato da unassociazione spagnola. Lo abbiamo sentito la sera stessa per telefono: avevamo in mano il trombone, due note fatte di sera per far passare i pensieri della giornata e per rilassarci quando ci arrivata la telefonata. Non abbiamo potuto far a meno di immedesimarci in quello che C. sta passando, abbiamo dato le indicazioni tecniche per poter avere il video utile per poter promuovere la donazione di midollo osseo. Ma ci siamo sentiti impotenti e quanto mai inutili: il bellissimo video era a bassa qualit per cui non sapevamo se si poteva utilizzare. Abbiamo chiamato subito Niki del Crazy Team, crazy al punto di sopportare telefonate ad orari impossibili ed esperto video (e di tutto quello che concerne il settore informatico) che si attivato per cercare il video in internet. Abbiamo letto lemail che ci ha inviato C. intorno mezzanotte, in cui ci diceva che su un sito si poteva scaricare il video. Lo abbiamo sentito la mattina intorno alle sette, ci ringraziava e ci diceva contento che era riuscito tramite il sito ad avere il video. Abbiamo pensato alla notte che poteva aver avuto C.: ce la siamo immaginata insonne, quelle ore che diventano lunghe come anni, minuti pesanti come piombo, il cercare energie per poter diffondere un messaggio che invita tutti a donare midollo osseo, quando il mondo sembra non ascoltare le tue suppliche. Purtroppo la qualit era la stessa del video inserito su Youtube. Una sera, in occasione di un incontro, abbiamo visto C. parlare di

donazione di midollo osseo e iniziare la sua presentazione con il video. C. combatteva contro la sua paura di parlare in pubblico, era visibilmente emozionato e abbiamo sentito la sua trepidazione. Ma abbiamo visto il suo coraggio, il coraggio di un padre che non si arrende. Il video era quello in bassa qualit, quello che come Crazy Team abbiamo fallito nel cercare di reperire in altra qualit, ma anche se leggermente sgranato ci parso il miglior video che potesse promuovere la donazione di midollo osseo. Ci ricordiamo la serata in cui si parlava di donazione, presenti erano Admo, Aido, Croce Rosse e Ospedali Riuniti e se ne avremo lopportunit faremo partecipi tutti i nostri venticinque lettori (nel nostro caso di numero, forse anche meno di venticinque, nel caso di Manzoni invece la sua estrema umilt lo poneva sempre ad ascoltare la gente, i pi deboli). Perch poco importa perch lo si faccia o con chi lo si faccia, limportante donare: tutte pennellate di questo splendido quadro impressionista che la donazione. Un quadro meraviglioso: se si troppo vicini si notano le singole pennellate dellartista, ma i quadro non dice nulla. Ma se si retrocede un attimo, le pennellate si uniscono in ununica danza e la figura prende forma regalando emozioni. Abbiamo fatto questa lunga digressione, per chiarire che cerchiamo di scrivere di donazione in modo satirico, prendiamo in giro e ci prendiamo in giro. Non per insensibilit nei confronti delle vicende umane di chi colpito da patologie che richiedono sangue, midollo osseo o organi per poter sperare in una nuova alba, ma per il fatto che questo che pu portare a diffondere la cultura della donazione ai pi giovani. Per cercare di far capire che si pu donare sangue anche con un sorriso sulle labbra, per cercare di far capire che se le persone capiscono il grande cuore che vi nel fare il gesto di donare, ogni paura pratica si pu superare. Perch ne siamo convinti? Perch stato cos per M. che svenuto le prime quattro donazioni di sangue. Ma oggi di donazioni ne ha circa 140 (e speriamo che ne possa fare ancora tante). E stato cos anche per il Crazy Team: le prime donazioni le si vivevano con paura (paura comprensibile per chi a 18 anni non aveva mai visto una siringa, quindi infastidivano i futili commenti di quelli che si ritenevano eroi della donazione. Col tempo poi si capito che alla fine questi eroi non avevano effettuato poi cos tante donazioni), oggi la donazione la si vive come una giornata passata in allegria. Se cambi il modo con cui guardi il mondo, il mondo cambia Abbiamo parlato di donazione senza mettere molti nomi. Il primo motivo di ordine pratico: li dimentichiamo con una facilit sorprendente e se non abbiamo carta e panna (o un pc) su cui scriverli subito li dimentichiamo. Il secondo che i nomi a nostro avviso sono poco importanti: quello che importa sul sito lidea. Sul sito parliamo di donazione di sangue ma anche di midollo osseo e di organi, in quanto riteniamo che siano lo stesso cuore a parlare. Lo sappiamo, stiamo andando inesorabilmente lunghi, ma speriamo di fare

questa lunga digressione per non doverla ripetere ogni volta nelle nostre (si spera future) newsletters. Come Crazy Team lo avevamo spiegato, tra gli altri, nellarticolo: Avis e Admo: due A che salvano vite. Avevamo riportato in questo articolo le affermazioni di Vincenzo Saturni, presidente Avis Nazionale. Lo avevamo fatto, per chi non si fidasse delle nostre parole, inserendo il video dellintervento del presidente Saturni in occasione del ventennale di Admo (celebrato il 6 giugno 2010 a Milano), proprio tramite il nostro account Avisvilladogna di Youtube. Nella descrizione di questo video (come in tutti quelli del ventennale Admo), abbiamo sbobinato lintero discorso di Saturni. Non eravamo presenti a Milano, ma quando abbiamo sentito il discorso (nel mentre di trascriverlo) ci siamo ritrovati ad applaudire le parole del Presidente Avis. Saturni ci ha fatto sentire orgogliosi di appartenere a questa associazione: Se lavoriamo insieme diamo un messaggio, soprattutto ai giovani: mettere al centro dei nostri pensieri chi ha bisogno. Sappiamo che fare un gesto come la donazione di sangue periodica o la donazione di cellule staminali - pi complessa e che avviene anche meno frequentemente -, un atto concreto di solidariet che veramente pu dare una speranza di vita e di guarigione a tanti ammalati. Orgogliosi come lo siamo stati il 16 novembre 2010, quando sul sito Avis Lombardia abbiamo letto il Progetto 3A dellAvis di Lodi in cui (e lo diciamo in modo sintetico) si proponeva la collaborazione tra le tre associazioni, le tre A: Avis-Admo-Aido. Orgogliosi come lo siamo stati il 21 marzo 2011, giorno in cui nelle news di Avis Lombardia apparso larticolo: Avis-ADMO, un appello per la collaborazione. Questo riteniamo sia lorgoglio Avis, lAvis Pride (senza nessuna connotazione errata che si possa correlare a questo nome): Nel nome dellamore. Come il brano Pride In The Name Of Love, ovvero orgoglio nel nome dellamore, degli U2. Le cose da fare per il sito sono tante e se non siamo riusciti a comunicare prima tutto questo, ammettiamo che stata una mancanza, ma una mancanza non voluta e soprattutto dovuta al fatto che come detto le cose da fare non sono certo poche (questo per fortuna, significa che il sito attivo). Sappiamo che il sito non cambia di certo lAvis Villa dOgna, se guardassimo solo il nostro campanile... Beh, una locandina o un semplice manifesto ad una festa di paese sarebbe di sicuro pi efficace. Daltro conto il sito allAvis Villa non costa nulla (allanno costa 30 euro di mantenimento sito - come tutti i siti della registrazione del dominio avvenuta tramite Aruba) e come Crazy Teram riteniamo che una voce satirica e leggera della donazione, possa essere un (modesto) contributo alla donazione (tutta). Come sempre, nellottica della correttezza e della trasparenza che ha sempre contraddistinto il sito, se qualcuno ha delle critiche basta che ce lo comunichi

scrivendoci la sezione contatti stata la prima che abbiamo inserito proprio alla nascita del sito e daremo spazio a tutti (come sempre fin qui per altro fatto). Come Crazy Team quindi, per quanto detto sopra, siamo onorati di poter inserire sul sito questa iniziativa: parlando con Carmen Pugliese, le avevamo fatto presente lidea del Free Hugs, proposta del vulcanico Niki e realizzato per la prima volta in Australia e per la prima volta in Italia dagli amici di Sondrio. Da questa idee e da questi fantastici video, nata la volont di portare, per la prima volta anche a Bergamo e nella bergamasca questo sogno. Carmen Pugliese stata talmente "crazy" (ci permettiamo questo tono colloquiale in quanto speriamo che Carmen Pugliese ce lo conceda) di darci retta: dopo aver acquistato una telecamera, ha organizzato il tutto e lo ha registrato. Il sapiente montaggio del nostro Niki (del Crazy Team) ha fatto il resto. Ma possibile cambiare il mondo? Ascoltando il cuore, come per incanto, con un semplice gesto non solo si cambia il mondo ma lo migliora in meglio. La titubanza iniziale, di un gesto, si tramuta come per magia in un fantastico e meraviglioso abbraccio. Un abbraccio che circonda il mondo. Se poi a fare questo abbraccio ci sono i volontari di Admo - Associazione Donatori Midollo Osseo -, ma anche si spera in futuro di quelli Avis e Aido e di tutti quelli che erano presenti nella piazza in Citt Alta a Bergamo, questo abbraccio diverr mondiale. Donando midollo osseo, si entra in una banca di donatori mondiale. E, quello che pi importante, si salva in concreto una vita, la vita di chi una speranza e un nuovo giorno non ha. Ed ecco l'incanto di un gesto: donare qualcosa, gratuitamente, in modo volontario e anonimo. Come gli abbracci gratis: non costano niente ma regalano un sorriso. Anzi non solo uno: uno a chi dona midollo osseo e uno a chi riceve il midollo osseo. Come la donazione di sangue e quella di organi. E il mondo ricever questi sorrisi che tramuter a sua volta in meravigliosi sorrisi che scaldano il cuore. Il mondo cambier sorridendo... Oltre al brano Una canzone per te di Vasco (nel video Niki ha inserito una cover del brano per motivi di copyright), vi lasciamo con Sweet Harmony di The Beloved nonch al brano "Pride - In The Name Of Love" degli U2. Perch si pu fare che il mondo sia la tua priorit provando a vivere il sogno in una scena pi ampia (Make the world - Your priority [] Try to live the dream - On a wider scene). Uniamoci adesso, oh s in dolce armonia (Let's come together - Right now - Oh yeah - In sweet harmony). Un buon sogno e basta salpare in questo meraviglioso mare che la vita.

Avis pusher di vita Part 3 (Do not smoke joints)

Non so se stato per il fatto che con Giovanni avevo una certa confidenza, non so se era forse il momento giusto, ma quella volta ho risposto: Non credo... non credo di essere felice. La mia ritrovata sincerit di fronte a Giovanni mi rendeva fragile e un po imbarazzato, cos per sdrammatizzare e uscire da quella situazione ho aggiunto: Non hai delle pastiglie per la felicit?. Lui ha risposto ironicamente di s, e io ne ho ordinate due scatole. E una vita che ti aspetto - Fabio Volo Forse la libert poi non nemmeno poter fare ci che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se stessi. E una vita che ti aspetto - Fabio Volo (Continua il nostro viaggio nel mondo delle dipendenze. Gli altri articoli li potete trovare in: Avis pusher di vita: say no alle dipendenze Parte 1; Avis pusher di vita Part 2). Tramite sms: Ci vediamo al Bar stazione alle 21, 30. Sms delle 21,39: Ma dove siete?. Ora come Crazy Team sono oramai famosi i nostri proverbiali ritardi, con tanto di sms: da quelli preoccupati del tipo tutto bene? E successo qualcosa, a quelli un po meno del tipo Ma vi siete persi?, Arrivate?, Vi devo stampare una cartina per dire dove sono?. Ma eccolo il nostro momento di rivalsa. Almeno una volta che eravamo puntuali (anzi di un paio di minuti in anticipo, cosa raramente capitata, minuti che volevamo utilizzare come bonus per i futuri ritardi): Siamo al Bar stazione. Siamo dentro, mentre vi stavamo aspettando abbiamo preso un caff. Gi ci godevamo il caff, ma soprattutto il momento di gloria: il sorriso nel poter far evidenziare scherzosamente il leggero ritardo. Per una volta riuscivamo a fare scacco matto (crazy) e con un abile mossa mangiare la regina. Telefonata alle 21, 41: Ma non vi abbiamo visto. Provate ad uscire. Divertiti, mentre paghiamo i caff, diciamo: Non ci hanno visto. Dobbiamo segnarci la scusa per quando arriviamo noi in ritardo. Usciamo dal Bar stazione e ci mettiamo sotto linsegna: scorgiamo le persone che stavamo aspettando dallaltra parte della piazza. Se attraversate la piazza diciamo al telefono, era troppo propizia loccasione per farsi sfuggire lopportunit di far pesare scherzosamente il ritardo , ecco che ci siamo. Se ci cercate nel bar di fronte difficile che ci trovate aggiungiamo sarcasticamente. Da sotto linsegna non ci muoviamo, aspettiamo che attraversino la strada. Ben arrivate, visto come siamo stati puntuali? diciamo con tono ironico facendo subito alludere al loro ritardo. Si, puntuali nel Bar della stazione ci dicono con un sorriso -. Non al Bar stazione. C un della in pi. In un attimo ci ritroviamo a guardare linsegna a leggere la preposizione articolata del Bar della Stazione. Poi osserviamo il bar di fronte, pieno di gente, al contrario di quello in cui avevamo preso

il caff, e leggiamo linsegna: Bar stazione. Dovreste saperlo che c una differenza ci dicono con un affilata battuta sarcastica. In un attimo abbiamo visto la scacchiera: altro che mangiare la regina Le regine avevano fatto scacco matto al (non tanto) re detronizzato. In un attimo abbiamo bruciato il bonus ritardo. Le preposizioni da questa sera ci stanno antipatiche. Quelle articolate ancor di pi. Con quel nome ci ritroviamo a dire divertiti per (lennesima) figura da p***a (si insomma la figuraccia). E silenziosamente ci venuto alla mente il paradosso dei due gelatai (la legge di Hotelling, dal nome del matematico Harold Hotelling che per primo la teorizz), quella teoria di cui gi il none fa ridere, ma che dal punto di vista pratico spiega perch due gelaterie (ma in generale ogni esercizio commerciale) anche se in competizione, tendono ad ubicarsi vicine (pensate ai centri commerciali: quando vengono creati sorgono nello stesso polo e vicini). Ma di figuracce ne avevamo gi collezionate abbastanza per la serata e il paradosso ce la siamo tenuto per noi: il perch due bar si posizionano vicini lo spiega il paradosso. Il perch combiniamo sempre qualcosa, (forse) lo spiega il nostro essere crazy. Andiamo a sentire un concerto reggae, vi va? ci chiedono le regine. Wow un concerto, bello! rispondiamo subito dopo il ritardo (non voluto) sta a voi la scelta. Durante al viaggio ci venuto alla mente il brano Reggae Night di Jimmy Cliff ma di figuracce ne avevamo gi fatte per cui non ci siamo esibiti nelle nostre (poche) abilit canore. Dopo quaranta minuti, che sarebbero stati anche meno se il Crazy Team non si fosse fermato per limmancabile (ennesimo) caff, arriviamo al locale. Dopo alcuni brani sale sul palco un gruppo, il locale inizia ad affollarsi. Wow, bravi ci ritroviamo a dire mentre come Crazy Team non possiamo fare a meno di notare la tromba Bach argentata, il sax Selmer e gli immancabili stacchetti degli interventi dei due musicisti della seziona fiati. La musica ci invade, notiamo che il locale veramente bello, concepito proprio per ascoltare musica e limpianto di diffusione audio ottimo: buon volume ma senza rompere i timpani. Dopo mezzora il gruppo ha finito. Come hanno gi finito? chiediamo. Ma guarda che il concerto inizia adesso Adesso arriva Junior Kelly, ci risponde una delle regine. Scoppiamo in una sonora risata: Ma certo era il gruppo supporter. Questa sera belle figure a manetta. Il concerto inizia e notiamo che il locale si riempito. La band inizia subito a suonare, batteria, basso, chitarra, tastiera e due vocalist. Un brano e poi arriva Junior Kelly con unincontenibile energia. Il concerto regala emozioni come tutta la bella musica, non importa se conosciamo solo pochi brani. I vari pezzi si susseguono intercalati delle nostre battute che rivolgiamo a chi, con noi, si bevuto il caff nel bar sbagliato. Ma vi piace? ci chiede ad un certo punto la regina che ci ha proposto il

concerto. Tantissimo un bel concerto molto bravi rispondiamo. Facciamo seguire una battuta (la tentazione era troppa): Le vocalist fantastiche. Quella situata alla destra ancor pi: molto carina. Pian piano dopo un ora e mezza di puro divertimento arrivano gli ultimi brani. Ci colpisce Smile, la canta anche chi abbiamo fatto aspettare (a causa della preposizione articolata dellinsegna non vista): Sorridi, metti un sorriso sul tuo viso nonostante i guai (Smile, just smile [..] And put a smile upon your face). Segue il brano Easy dei The Commodores (gruppo che vide lascesa di Lionel Richie prima che iniziasse la carriera da solista): un brano lento per ripensare alla musica della serata. Ascoltiamo le parole del brano: Tutti vogliono che io sia quello che decidono loro. Io non mi sento felice quando cerco di fingere! (traduzione non letterale tradurre fake non cortese - di Everybody wants me to be - What they want me to be - I'm not happy when I try to fake it!). E ci ritroviamo a pensare che magari anche questa pu essere una causa che porta al voler evadere dalla realt. Dopo un paio di bis - tra cui ancora Smile - il concerto volto al termine. Un bel concerto di buona musica ben interpretata in cui ci si divertiti. Non ci voluto molto, la voglia di divertirsi, una buona musica (dal vivo) e unottima compagnia. C un motivo se abbiamo descritto una sera di ordinaria follia del Crazy Team: abbiamo cercato di far capire che per divertirsi non serve chiss che cosa, non servono grandi cose o sostanze psicotrope. Per divertirsi non serve evadere dalla realt o usare sostanze che la alterino: basta lasciarsi trasportare dalle emozioni, non c nulla di pi bello e di intenso di questo. Per divertirsi basta vivere delle belle emozioni che possano rendere bella e indimenticabile la realt di una sera passata a divertirsi. E non c cosa o sostanza stupefacente che ci possa regalare queste meravigliose emozioni. Perch una serata grande se si riesce a ricordare quello che si fatto e poter depositare questo pezzo di un magnifico film negli archivi della nostra vita (motto del Crazy Team). Quando si parla di droghe, si passa inevitabilmente a parlare della differenza tra quelle leggere e quelle pesanti. E subito si creano gli schieramenti, tipo lotta tra due gladiatori: Signore e signori, alla vostra destra i colpevolisti, i proibizionisti, quelli che uno spinello e un anno di galera. Alla vostra sinistra, gli antiproibizionisti, quelli che no alla privazione della libert (ma che mai toccherebbero uno spinello perch sanno che fa male). E gi botte da orbi Botte da orbi anche quando avvengono verbalmente nel salotto di Bruno Vespa: poco Urbi et orbi Tutti sicuri, tutti che hanno la soluzione giusta in tasca, tutti che sanno tutto Quanto aveva ragione Bertrand Russell: La causa principale dei problemi che al mondo d'oggi gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi (The fundamental cause of the trouble is that in the modern world the stupid are cocksure

while the intelligent are full of doubt da "The Triumph of Stupidity" di Bertrand Russel). Lo abbiamo detto e lo ripetiamo sino alla noia: non abbiamo soluzioni. E non ci va nemmeno di entrare in questa rissa da stadio. Ci basta solo dire che forse, prima degli schieramenti ma soprattutto delle barricate, bisognerebbe parlare con i giovani, ascoltarli e provare a capire le loro esigenze e perch si vuole evadere da una realt che spesso non quella dei loro sogni. Forse cercare di creare luoghi di aggregazione, palazzetti (o luoghi) polifunzionali per dare spazio alla creativit dei giovani e dove possano divertirsi, magari luoghi in cui possano trovarsi insieme e ascoltare buona musica (o, perch no, magari farla loro buona musica potendosi esibire al pubblico) eviterebbe la strada (in senso fisico) per andare in una lontana discoteca, strada che percorriamo anche noi del Crazy Team e che quindi sappiamo quanto lunga. Se esistessero questi luoghi, forse proprio i giovani non dovrebbero fare chilometri di strada per cercare di divertirsi. E, quello che pi importa, forse non piangeremmo pi per le stragi del sabato sera, che i non pi giovani condannano ma di cui sono complici (se non responsabili inconsapevoli e, a volte, consapevoli). Wow, siamo andati lunghi. In pratica questa volta siamo stati come la peperonata alle nove del mattino (Fabio Volo). Dai almeno per questa volta ci sia concesso. Chi non come la peperonata ed ha cercato di trattare largomento senza falsi moralismi ma dal punto di vista medico, ancora una volta Nicola Andreoletti (giornalista di Antenna2 TV): dopo il suo servizio sulle dipendenze da gioco dazzardo, ha continuato lapprofondimento in merito alle dipendenze con il dottor Paolo Donadoni, responsabile del Sert (Servizio Tossicodipendenze) di Gazzaniga (paese della media Valle Seriana, ospedale dove inizi la sua brillante carriera il Prof. Giuseppe Remuzzi). Perch, al di l delle barricate e dagli schieramenti da stadio, forse partire dallaspetto medico e da chi tratta tutti i giorni questo argomento, quantomeno necessario. Ne uscita una chiacchierata bella e cordiale, nella quale si possono apprendere diverse informazioni utili che non si conoscono. Senza moralismi e senza giudizi. Si parlato di aspetti medici. Ne emerso che la cannabis comporta difficolt al sviluppo cerebrale soprattutto se in et adolescenziale. Insomma (ahinoi tutti, giovani o meno giovani) fa male: il perch lo lasciamo dire allintervista a chi pi preparato di noi. Forse proprio da questo bisogna partire, senza barricate e senza tifo da stadio. Non sappiamo cosa sia giusto. Ci tornano alla mente delle magnifiche parole di Roberto Benign:espresse durante l'intervento di Sanremo 2011: Vorrei che voi foste felici, lo dico a tutti [] E allora ve lo dico proprio: Siate felici. E se qualche volta la felicit si scorda di voi, voi non vi scordate della felicit. Questo tenetelo sempre a mente. E per essere felici spesso, spesso per essere felici Anzi deve bastare poco, non devessere cara la felicit: se cara non di buona qualit. Ricordiamocelo: semplici cose. Il concerto e la (buona) musica ci erano sicuramente bastati. E alla fine ci siamo fermati a scambiare ancora due parole in pasticceria: immancabile caff per il Crazy Team, brioches appena sfornate e

pizza pronta da forno si sono uniti alla splendida compagnia. Re e regine a mangiare brioches e pizza con le mani e a ridere di chi si sporca con la crema del bombolone che immancabilmente cade sui vestiti. Se dovessimo definire la felicit? Beh lo faremmo (anche) raccontando la storia della serata del concerto reggae. La nostra Reggae Night come il brano di Jimmy Cliff: arriviamo insieme quando la sensazione giusta (we come together when the feelin's right) a prendere il caff in pasticceria.

Intervista al dottor Paolo Donadoni, responsabile del Sert (Servizio tossicodipendenze) di Gazzanina realizzata da Nicola Andreoletti

Dott. Paolo Donadoni, responsabile Sert Gazzaniga: La cannabis si pu considerare un po come la sostanza illegale di iniziazione verso altre sostanze illegali, anche se poi noi a volte pensiamo che prima della cannabis ci sia lalcol alle sostanze psicoattive in generale. Quello che si pu dire sulla cannabis che dati anche recentissimi, smentiscono innanzitutto il fatto che sia una sostanza cos detta leggera. Nei giorni scorsi, il dipartimento nazionale delle politiche antidroga che il direttamente dipendente dalla Presidenza del Consiglio, ha indetto una conferenza stampa nella quale ha pubblicizzato un libro relativo proprio alla cannabis. I dati che sono in nostro possesso, proprio anche relativi a studi italiani e non soltanto internazionali, sulla sostanza ci dicono che non assolutamente consentito definirla una sostanza leggera e soprattutto una sostanza che pu avere effetti deleteri specialmente sugli adolescenti. Degli studi di neuroimmagini fatti prevalentemente nella provincia di Verona, nei dipartimenti di neuroscienze, hanno dimostrato che lutilizzo di cannabis negli adolescenti, causa una riduzione dellispessimento della corteccia cerebrale in certe aree che fanno riferimento specialmente alla memoria, allattenzione, allo stato di veglia. Questa cosa dimostra nettamente che c una tossicit legata alla sostanza. Tossicit che si manifesta specialmente sul fatto che i neuroni, che sono le cellule che compongono il cervello, hanno meno capacit di sviluppare dei collegamenti e delle connessioni con gli altri neuroni presenti a livello cerebrale. Questo dipende molto dal fatto che la sostanza viene oggi prevalentemente coltivata in serra e quindi questo fatto ha permesso un incremento del principio attivo a livelli molto pi alti di quella che era la situazione magari di 20-30 anni fa. In quegli anni, quando ero giovane io, la cannabis aveva un livello di composto attivo, che si chiama THC, molto basso, comunque molto contenuto: nellordine del 2-3-4 %. Oggi abbiamo della cannabis che circola con valori molto elevati: siamo al 12-15-19%. Noi abbiamo il nostro laboratorio di sanit pubblica che fa parte dellAsl di Bergamo, che ci fornisce i dati relativi ai sequestri delle sostanze e vediamo che per quanto concerne la cannabis, abbiamo valori spesso anche molto alti. Fanno pensare che incappare in questo tipo di cannabis, pu portare ovviamente a rischi sulla salute cerebrale molto pi alti. Laltro dato molto importante che emerge che lutilizzo di cannabis in un cervello non completamente maturato - tenete presente che il cervello matura

definitivamente dopo i ventanni - comporta un rallentamento della maturazione dello stesso. Quindi non va bene utilizzare cannabis anche in et avanzata ma in particolare nellet adolescenziale: comporta delle difficolt al sviluppo cerebrale proprio per questa mancanza di interconnessioni tra i neuroni che compongono il cervello stesso.

Elisabetta (Canalis) e George (Clooney): lamore pu finire. La voglia di donare e di salvare vite no...
Mi sveglio spesso sai, pieno di pensieri. Non sono pi sereno, pi sereno comero ieri. Manifesto futurista della nuova umanit - Vasco Rossi Quando c George, c party (ma se Elisabetta Canalis di pi). Da quando, nella serie televisiva E.R. aveva detto nei panni del dottore banca del sangue qui Ross del pronto soccorso lemergency room appunto -: fatemi sapere quanto sangue avete disponibile, ci era diventato simpatico. Anzi da l nacque proprio la conoscenza. E poi, visto che altrimenti non lo lasciavano entrare, era sempre lui che portava da bere. Anzi portava proprio il Martini. Se ne ricordava sempre, da quando, cos per scherzare da dentro il party non gli abbiamo aperto la porta: Non hai portato da bere, no party gli disse unamica. Anzi lamica che era una tipa di poche parole, gli disse anche cosa voleva bere: No Martini, no party. Oh, lui ci rimase male, ma tanto male, che dopo un quarto dora si present con vari cartoni pieni zeppi di bottiglie. E per andare sul sicuro non solo con le bottiglie Martini, ma proprio con il cardinal Carlo Maria a cui fece fisicamente portare i cartoni pieni del ridanciano liquore. Da allora, anche se per cinque minuti ci tenne il muso (insomma faceva loffeso per lo scherzo) diventammo amici facendo onore alle bottiglie che aveva portato. Una volta mentre ci stavamo divertendo ad un party si vendic pure: entr, ritir tutte le bottiglie e la festa fin con un No Martini, no party. Quanti party: Bellissimo come diceva George. Con tanto di Roxy Music in sottofondo che cantano More Than This (pi di questo) e infatti pi del Martini cerano le belle donne del party. Quanti party, quanti Martini. Ma George si rivelato grandissimo quando oltre che al bere, si offerto spontaneamente di portare anche il caff. What else?, ovvero cosaltro (pubblicit della Nespresso) potevamo chiedere? Beh, gli abbiamo chiesto di portarci via quello scroccone di John Malkovich che ci frega sempre le cialde del caff. Adesso

John labbiamo sistemato per le feste: abbiamo contrattato le future processioni nel quale il Crazy Team suoner, con le cialde che si imbosca John il vice (nel video abbiamo la prova), direttamente con il capo San Pietro. Anzi, siamo cos bravi che ci dar le chiavi per qualche party (naturalmente siete tutti invitati). Dopo aver portato anche il caff, George ci disse che lui era a posto: noi dovevamo portare il dolce. Giusto. E infatti, da allora, lo portiamo sempre: quella torta leggera come il piombo fatta di cocco e zucchero che la specialit della nostra amica. Beh, la torta merita qualche riga di approfondimento. Famosa rimasta la frase ma questa torta una prisma che il Crazy Team disse con troppa leggerezza, al contrario della torta, ad un party. Pi che la frase, famosa rimase (ed rimasta) la figura da p***a (la figuraccia) di aver detto questa frase proprio in faccia alla donna che laveva preparata: che dire stiamo ancora scavando la fossa per nasconderci, abbiamo trovato il petrolio e adesso siamo arrivati in Cina Per scusarci quindi, a tutti i party portiamo la torta al cocco, quella che sembra lo snack Bounty (attenti a dove avete appoggiato il computer: anche solo limmagine al computer del dolce al cocco potrebbe provocare cedimenti strutturali al piano di appoggio), ma ancor pi denso: ci sono ricercatori che stanno cercando di capire come possa avere una densit al millimetro cubo cos alta, e ipotizzano la scoperta della supermateria. Supermateria che giustificherebbe lesistenza dellantimateria. Per cercare di ovviare alla nostra figuraccia, come detto portammo (e portiamo) sempre questa prelibatezza alle feste (e infatti ci sono venuti due bicipiti da far invidia ad un culturista). E lo sapete una casa: piace tantissimo, George ne va matto. George, allinizio alle feste veniva con una Fiat Idea: le donne, capito che George not included (George non incluso) con questa auto, hanno deciso di lasciar lauto e di cercare direttamente George. Insomma dopo un po di tempo ha cambiato lauto e successivamente alle feste aveva deciso di giungere tramite mezzi pi ecologici: i mezzi pubblici. Ogni tanto per, cos per ridere, facevano qualche scherzo innocente a George: visto che quando cammina molto distratto, asportavamo il tombino davanti allentrata della festa e lui immancabilmente ci finiva dentro. Ma, dobbiamo ammetterlo, George sapeva uscire con gran classe: un giorno gli mettemmo un caschetto giallo e la Fastweb lo volle per uno spot. Anzi dato che cera tirava anche dei cavi per la connessione veloce: non c da dire, sempre attivissimo George. Fu proprio ad uno di questi party, dopo essere finito dentro ad un tombino, che George conobbe Eli (la nostra Elisabetta Canalis, testimonial Avis Sardegna 2006 e se ci permesso approviamo di tutto cuore questa decisione. Anzi testimonial Avis Villa dOgna 2007-2008-2009-2010. Beh per il 2011-2020 c Angelina Jolie, ma sono aperte le iscrizioni al casting per la selezione di Miss Avis Villa dOgna). Naturalmente essendosi conosciuti dentro il tombino la storia allinizio fu una soria sotterranea, lontana da occhi indiscreti (quelli discreti infatti non finivano dentro il tombino). Fu amore a prima (s)vista: una bella coppia (anche perch dentro il tombino la luce era veramente poca). Quasi quanto il Crazy Team e Angelina Jolie (va beh, lasciateci passare la fantasticheria come quella di Giovanni - John - Verga). Ma il vero problema era che Alfonso Signorini, uno che non si fa mai gli affari suoi (conduttore e ideatore della trasmissione ossimoro dellanno Verissimo - dellanno 300 d.c. - e di tante altre cose inutili tipo la trasmissione sugli chef, sul taglio e cucito, sulla moda tanto da far concorrenza alla sua amica Joe Squillo, lindimenticata coautrice con Sabrina Salerno della hit Siamo Donne sottotitolo Oltre le gambe c di pi Infatti Joe, anche se ci sembra che te lo sei un po dimenticato -. Fermi con l'accendino: non permesso darsi fuoco...), era sempre in mezzo. Alla fine George non ce lha pi fatta, Eli pure e la storia finita. Ci spiace: George ci aveva regalato la sua agendina quando si era sistemato con Eli, ma adesso lha rivoluta indietro. Che carattere George: prima a fare il fenomeno, ma poi dopo a rivoler indietro lagendina Va beh, fa niente Anche perch lagenda per sicurezza lavevamo copiata. E poi, cos per divertirci abbiamo fatto un giochetto con la sua agenda dal titolo Cambia i numeri cos non li possa pi riconoscere. E, preso una micro sd, abbiamo copiato

anche i numeri della sua rubrica sul cellulare. Adesso vi lasciamo abbiamo una telefonata da fare. Aspettate: rubrica > nomi > Eli: 3*********. Va beh, perch siete voi, la telefonata la facciamo dopo. Naturalmente stiamo scherzano: ci conoscete e oramai siete a conoscenza del nostro perenne spirito goliardico (la battuta sul cardinale non aveva intenti blasfemi ma semplicemente lomonimia era troppo allettante per non essere utilizzata). Come penso accaduto a tante persone, abbiamo letto della notizia (resa pubblica tramite un comunicato stampa) della fine del rapporto tra Elisabetta Canalis e George Clooney. Non ci siamo immersi sul perch o sul per come. Ci dispiaciuto: quando un amore muore - come nel brano Neve al sole di Enrico Ruggeri - ci spiace sempre. Come Crazy Team, abbiamo pensato a George come a chi con una battuta in un telefilm, in uno spezzone, possa far capire che il sangue salva in concreto delle vite. Se si pone lattenzione alla richiesta fatemi sapere quanto sangue avete disponibile, inevitabile pensare alla possibile risposta. E se ben ci pensiamo, non esiste una risposta, o meglio non ne esiste una sola. Non solo non ne esiste una costante. Il tutto dipende da noi: da me e da te, da noi insomma (nel senso letterale del termine). Fin quando ci saranno persone che fanno questo gesto fantastico, si potranno salvare tante vite. Anche nei telefilm e nei film che rappresentano spesso uno spaccato di questa nostra realt: George come dottor Ross potr continuare a salvare persone. Gi, fin quando ci saranno i donatori, fin quando si avranno il coraggio e la follia unite assieme di ascoltare il proprio cuore. Dopo? Vasco risponderebbe: Mi sveglio spesso sai, pieno di pensieri. Non sono pi sereno, pi sereno comero ieri (Manifesto futurista della nuova umanit) Beh, nei film le vite potranno ancora (teoricamente) essere salvate. Signorini potr fare ancora le sua trasmissioni da voyeur invidioso. Ma negli incubi la realt sar ben altra. Ma a noi piacciono i sogni: siamo convinti che i donatori sono degli inguaribili sognatori (e tra di essi ci siamo anche noi del Crazy Team che siamo anche completamente pazzi). E non faranno mai mancare il sogno di poter salvare una vita. Quella vita arriva impetuosa ed un miracolo che ogni giorno si rinnova come dice il buon Vasco nel brano Manifesto futurista della nuova umanit. Donare sangue e fare un gesto con il cuore che non finir mai. Donare sangue cos come donare midollo osseo e organi. Che dire ancora Ah, s: George se anche tu Non sono pi sereno, pi sereno comero ieri ben venuto nel gruppo. Ma lascia che ti raccontiamo, hai portato il caff? Bravo. E mentre il Crazy Team e George si allontanano e la voce si fa sempre pi flebile: Sai , non riusciamo pi a dormire: abbiamo letto un comunicato che non riusciamo a capire, sulla (non) collaborazione tra. Ma, Il Crazy Team e George sono oramai lontani. Non giunge pi suono come quello di un battito di cuore che si spegne.

Avis pusher di vita Part 4. Da Villa dOgna allUniversit di Parma per parlare degli effetti degli spinelli
Andai l fuori - in cerca di esperienza per assaggiare e toccare per provare tutto ci che un uomo riesce - prima di pentirsi. (I went out there in search of experience to taste and to touch and to feel as much as a man can before he repents) Dal brano The Wanderer (Il vagabondo) degli U2 interpretato con Johnny Cash (frase presa da Bono dal libro delle Ecclesiaste dellAntico Testamento). La cosa strana guardandola da qui era che eravamo convinti di essere liberi. Il fatto di avere una macchina, di fumare, di poter stare in giro fino a tardi o di fare ci che avevamo voglia ci dava in cambio lillusione della libert. Una libert apparente. Liberi, ma in un recinto. Un recinto con le sbarre che non si riuscivano a vedere. Anche perch spesso ci confrontavamo con la vita che avevano fatto i nostri genitori. Quante volte avevo sentito frasi tipo: Voi giovani non sapete cosa vuol dire il sacrificio. Quindi noi eravamo quelli fortunati. Invece la verit era che noi non eravamo pi liberi di loro. Semplicemente avevamo allungato un po quel guinzaglio invisibile. E non eravamo nemmeno pi ricchi. Semplicemente avevamo pi cose. Forse la libert poi non nemmeno poter fare ci che si vuole senza limiti, ma piuttosto saperseli dare. Non essere schiavi delle passioni, dei desideri. Essere padroni di se

stessi. Ma io non ero libero nemmeno dal giudizio degli altri. Tratto da E una vita che ti aspetto di Fabio Volo Eccoci giunti alla quarta parte nel nostro viaggio allinterno del mondo delle dipendenze (le altre parti le potete trovare in Avis pusher di vita: say no alle dipendenze Parte 1; Avis pusher di vita Part 2; Avis pusher di vita Part 3 (Do not smoke joints)). Dopo esserci avvalsi del prezioso aiuto dellamico Nicola Andreoletti - giornalista di Antenna2 Tv - per i pregiati servizi giornalistici realizzati che ci hanno spronato a trattare questo argomento (vi ancora un servizio realizzato da Nicola che inseriremo in quanto pu essere una bella proposta da realizzare in vari ambiti), come avevamo annunciato, passiamo la parola per la trattazione di questo argomento agli amici Avis di base dellUniversit di Parma. Abbiamo fatto conoscenza di questo straordinario gruppo di ragazzi virtualmente: ci avevano scritto dicendoci che trovavano divertente quanto inserivamo sul sito Avis Villa. Che dire: li ringraziamo e non meritiamo tanto. Come Team siamo Crazy e ci divertiamo ad inserire cose goliardiche come noi che possano far passare il messaggio di come un gesto fatto dal cuore, valga sempre e comunque la pena di essere fatto. Per il resto cerchiamo di realizzare alcune - tra le tante - idee del vulcanico Niki. Ammettiamo di essere curiosi e subito, siamo andati a visitare il loro sito. E lo sapete una cosa: abbiamo scoperto un gran bel sito. Non parliamo di veste grafica (non ci permettiamo di giudicare, ci mancherebbe. E poi vi sono tantissime societ che possono creare un sito bello dal punto di vista grafico - basta pagare...Ma come riteniamo noi del Crazy Team, Angelina Jolie anche in T-shirt e in jeans starebbe bene...) ma di idee e di contenuti. Non abbiamo potuto non fare a meno di notare come questo gruppo abbia saputo far passare il messaggio di come il mondo della donazione sia attualissimo, un gesto che salva in concreto delle vite e che cambia il mondo in positivo. Noi abbiamo cercato di far passare questo messaggio da novelli buffoni e da crazy, loro lo hanno fatto usando un linguaggio giovane. Ma non straordinario? I siti delle varie Avis sono dei meravigliosi tasselli che vanno a completare questo splendido mosaico che il mondo della donazione di sangue. Siti bellissimi come quelli degli amici di Avis Comunale Brescia, di Avis Svizzera (orgoglio di quello che sappiamo fare noi italiani allestero, lAvis Svizzera fu fondata dal compianto Alberto Carrara, bergamasco di Albino - una cittadina sita nella Valle Seriana -, e attualmente diretta da Vittorino Marsetti, Presidente Avis Regionale Svizzera nonch Consigliere Nazionale Avis Svizzera) di Avis Odolo-Presceglie, di Avis Regionale Lombardia (che ringraziamo di cuore per averci inserito sul proprio sito per gli spot Avips), di Avis Nazionale (anche qui ringraziamo di cuore per aver inserito sul proprio giornale informativo lAvis Web Tv) e moltissime altre Avis e dei tantissimi amici che abbiamo incontrato nei nostri viaggi virtuali (scusateci se non vi citiamo tutti). Tutti tasselli, come dicevamo, di uno splendido mosaico. Un po come la storia della splendida pietra azzurra che venne presa e gettata in una zona melmosa, in una specie di palude che poi indur. La pietra pensava che il suo destino fosse avere un posto in un museo dove, giustamente, tutti potessero ammirare la sua bellezza. Ma venne un giorno in cui tutti poterono notare la sua incomparabile bellezza: la pietra, insieme ad una seconda sorella, era divenuta gli occhi di un meraviglioso mosaico che rappresentava il volto di una splendida donna. Questo quello che narra la storia. Noi come Crazy Team aggiungiamo che il volto era quello della bellissima Angelina Jolie, che la pietra era di colore turchese (che ci volete fare siamo Crazy forever e non ci smentiamo mai). Ma lasciando Angelina e ritorniamo alle dipendenze. Anzi prima aspettate un momento: di lasciare

Angelina non se ne parla, per cui lasciateci rimpicciolire la finestra in cui stiamo scrivendo Fatto: desktop ben visibile e finestra pure. Anzi, visto che la finestra rimpicciolita per permetterci di vedere meglio Angelina, chiediamo allAvis Villa di farci avere uno schermo 42 (non dovrebbe essere difficile, visto che da qualche parte ne hanno messi a manetta...) per permetterci di poter scrivere meglio e vedere Angelina pi in grande. Il prossimo pc lo acquistiamo con la scheda video che gestisce due monitor: uno per la finestra dove si scrive, laltra per la visione di Angelina. Quando si dice lutile e il dilettevole Ma s, per una volta vista la necessit non badiamo a spese: come secondo schermo un full HD, e naturalmente 3D. Aspettando Angelina live e 3D sul serio - ovvero live - e sul Serio, ovvero il fiume che scorre proprio qui vicino a noi e che da il nome alla nostra amena valle. Povero fiume, gli toccato come abitanti degli ossimori come noi Va beh, lasciamo i problemi esistenziali del fiume Serio e torniamo alle dipendenze. Come avevamo detto, grazie ai nostri amici del gruppo Avis Universit Base di Parma, abbiamo potuto visitare Angelina Ehm, scusateci per il lapsus (molto) freudiano, volevamo dire abbiamo visitato il loro sito. Che ci volete fare, visto che si parla di medici, si parla di visite (e noi vorremmo visitare Angelina Naturalmente per scopi medici. Non ci credete? Wow: sospettosi. E maliziosi. Ma in questo caso avete ragione). Aspettate che rimettiamo la finestra di scrittura in grande perch cos non riusciamo a continuare. Ok, fatto: scusaci Angelina, dieci minuti e torniamo. Dai, sapete che siamo perennemente goliardici. Scherzi a parte sul sito potete trovare molte cose interessanti. Tra i vari articoli, ci hanno colpito quelli in cui i ragazzi trattano delle dipendenze: per capire i problemi dei giovani bisogna proprio ascoltare i giovani. Non solo: bisogna che siano loro a trasmettere certi messaggi, in quanto solo i giovani possono parlare (senza essere pesanti come la peperonata alle nove del mattino Da E una vita che ti aspetto di Fabio Volo) ai giovani. E sono gli unici che possono dare dei consigli ai propri coetanei. Noi abbiamo tentato, da Crazy quali siamo, con quello che abbiamo gi inserito, di informare in modo crazy (ovvero un po originale) i giovani. Loro, i giovani medici (e/o futuri medici) cosa dicono sulluso degli spinelli? Eccovi la loro opinione in questa bella risposta ad una domanda che giunta loro tramite il sito (il fantastico mondo di internet, come quello di Amlie, permette di raggiungere tutti in modo democratico e libero). A seguire oltre ai citati brani Destinazione paradiso di Gianluca Grignani e a The Wanderer degli U2 con la voce di Johnny Cash, inseriamo anche il brano Wire ancora degli U2. Inseriamo anche questultimo brano (tratto dallalbum "The Unforgettable Fire", letteralmente un fuoco indimenticabile che significa il fuoco della bomba atomica) in quanto un brano che parla della piaga delleroina nella citt di Dublino, la citt degli U2: La generazione degli U2 ragazzi poco pi che maggiorenni allalba degli anni Ottanta viene letteralmente ghermita e trascinata a fondo dalla siringa e molti amici della band provenienti dai quartieri pi poveri si trovano a strangolare la disoccupazione con un laccio emostatico. [..] Nel terzo atto di The Unforgettable Fire, Bono affonda le mani nella disperazione di centinaia di coetanei crocifissi da una siringa nel braccio. [] La rabbia per tutti quelli che non ce lhanno fatta, per le decine di ragazzi uccisi da situazioni famigliari disperate o cresciuti nel posto sbagliato, troppo deboli per opporre resistenza al fascino delleroina, capace in un attimo di offuscare e modificare la realt (dal libro The Name Of Love di Andrea Morandi). Ma ora spazio a loro, spazio ai nostri amici dellAvis base Universit di Parma. Noi ci fermiamo qui, nellattesa di fare un gemellaggio con Parma: prosciutto, formaggio, sole, natura incontaminata Va beh, non solo, ci avete subito beccati: Miriam (che ha curato la risposta in merito alluso di spinelli), Sara Cesaro - Miss Parma

2010 - che anche donatrice Avis (Sara diventata donatrice di sangue grazie agli amici dellAvis di base dellUniversit di Parma. Grazie infatti al progetto Avis in felpa e jeans, i ragazzi dellAvis di base dellUniversit di Parma vanno negli istituti superiori per diffondere la cultura della donazione di sangue. E se questi sono i risultati, che dire fateci sapere quando andate che ci liberiamo anche noi del Crazy Team). Beh, noi stiamo partendo, destinazione paradiso, come nel brano di Gianluca Grignani ovvero (miss) Parma. Chi vuole venire ci faccia sapere Scherzi a parte si ringraziano di cuore tutti gli amici dellAvis base dellUniversit di Parma per averci concesso di inserire sul sito larticolo sotto riportato. I nomi li dimentichiamo con una facilit impressionante, anzi siamo quelli che quando gi si stacca la mano abbiamo dimenticato il nome di chi ci stato presentato. Ma lasciateci ringraziare per tutto il gruppo Alberto. Naturalmente nellattesa di fare la conoscenza non virtuale di tutti (in particolar modo di Sara). P.S.: Chiss perch, ma il tour in quelli di Parma sta riscuotendo sempre pi adesioni. Mah, sar il prosciutto, sar il formaggio, sar il sole, sar la natura incontaminata Ma la domanda sorge spontanea: Sar per Sara?. Ho fumato qualche spinello in passato e recentemente, posso diventare donatore? Tratto dal sito Avis Universit Base di Parma (in risposta allemail di Fabio, un lettore) By Miriam Carluccio - Studentessa della Facolt di Medicina e Chirurgia (Universit degli studi di Parma) e coordinatrice del progetto nelle scuole Avis in felpa e jeans (Avis di base Universit e Parma Lirica) Bella domanda! Il giudizio in questo caso spetta esclusivamente al medico responsabile della selezione, dopo avere parlato con il diretto interessato ed avere valutato la sua affidabilit comportamentale. In ogni caso, lo spinello non deve essere unabitudine, ma un incidente di percorso e laspirante donatore deve essere consapevole del ruolo morale che svolge: un portatore di vita e come tale deve comportarsi, rispettando il suo corpo e facendo le scelte giuste. Il donatore si deve un po considerare autenticamente, testimonial dei buoni stili di vita. Senza presunzione e senza integralismi salutistici

Avis pusher di vita Part 5. Da Villa dOgna allUniversit di Parma per parlare di cocaina ed eroina
Sapete, noi veniamo da Dublino. Dublino non sempre una citt serena. Questa canzone riguarda una persona in particolare, ma probabilmente riguarda molte pi persone, probabilmente riguarda anche me stesso... sapete, io sono entrato in una rock&roll band, loro sono entrati nella coda dell'elemosina, e alcuni di loro non arrivano nemmeno alla fine della fila. Questa per loro, per quelli di loro che si sono innamorati di un'amante pericolosa - l'amante l'eroina e la canzone Bad. Bono (leader degli U2) introducendo il brano "Bad" durante il concerto del 4 marzo 1985 a Los Angeles. Perch lo schiavo non chi ha la catena al piede, ma chi non riesce pi a immaginare una vita in libert come ho sentito dire un giorno da un poeta a un programma radiofonico. Da E una vita che ti aspetto di Fabio Volo Siamo andati in cerca di avventure perch non riuscivamo pi a viverle nel nostro cuore. - I cavalieri della tavola rotonda La cocaina una truffa: lascia le persone come sono e le illude di essere diverse. Da Appunti di un venditore di donne di Giorgio Faletti Tutti i peccati danno dipendenza, e il punto terminale della dipendenza ci che viene chiamato dannazione. Wystan Hugh Auden

Benvenuti nella mia cucina. Scusateci ci siamo Benedettaparodizzando. Non potevamo pi vivere senza Cotto e mangiato, la bellissima rubrica gastronomica di Studio Aperto (aperto e gli effetti dei colpi daria si vedono). Ma abbiamo deciso di smettere. Che ci volete fare, stiamo cercando di disintossicarci. Ce lo ha consigliato il povero Louis (Armstrong) che non ce la fa pi a vedere il suo brano Let's Call The Whole Thing Off utilizzato per la trasmissione culinaria. Il povero Louis nel brano parlava delle incomprensioni di una relazione e utilizzava i termini di cucina per indicare come a volte tra una coppia si dicano cose diverse riferendosi alla stessa cosa. Ma se avesse saputo di finire Cotto e mangiato nella cucina Parodi (ammettiamo che amiamo i brani di Louis e pensiamo che possano ambire a qualcosa di pi che essere utilizzate a sottofondo musicale di trasmissioni in cui si preparano gli spaghetti aglio). Il primo passo stato quello di cambiare registro. O meglio di cambiare canale. Siamo finiti su Rai Uno dalla bionda Antonella Clerici. La prova del cuoco: non sappiamo se il cuoco fu provato. Ma si sar preoccupato non poco quando Antonella si lasci sfuggire io non posso pi vivere senza c***o. Fu lapsus freudiano, fu semplicemente un errore di pronuncia? Non dato saperlo (e non ci interessa nulla se dobbiamo dire la verit. Viviamo tranquillamente lo stesso). Cambiammo di nuovo canale e trovammo Gusto, la rubrica enogastronomica di Canale 5. Ma non ne potevamo pi di trasmissioni culinarie (very cool): spegnemmo il televisore e andammo a farci due risate con i video divertentissimi di Gianluca Impastato (il Turbotubbies viola del quartetto Tutbolenti. Quartetto che si esibito anche nella serata Ridi n donando al Palacreberg di Bergamo) che interpretava lenologo Chicco dOliva. Assolutamente s, come dice Impastato (e a noi del Crazy Team ricorda anche qualcun altro...) quando interpreta il famoso enologo. Basta Parodi (Benedetta) e largo alla parodia (ovvero la Parodi con una A in pi) della rubrica Gusto e di quelle simili, fatta a Colorado da Gianluca Impastato (visto che stiamo parlando di cucina siamo in tema...). Cannonau: vino d'Olanda (Tratto dallo sketch di Gianluca Impastato a Colorado) Chicco dOliva (Gianluca Impastato): Buona sera ben trovati. Oggi signori ci troviamo in Olanda: paese antiproibizionista per eccellenza signori, dove nasce un vino leggendario. Il vino tipico nazionale: il Cannonau. Passiamo subito allassaggio: un vino che pu essere, come posso dire, di due tipi: o di un rosso come questo, un rosso spento o di un rosso acceso come in questo caso. Acceso il Cannonau diciamo che d il meglio di s. Questo lo sappiamo tutti. Presentatore (Andrea Appi): Senta mi viene in mente una cosa: questo vino, il Cannonau, legale o proibito?. Chicco dOliva: Assolutamente s. Esatto. Lei ha una risposta per ogni domanda. Mi sorprende ogni settimana. Ma passiamo a dire una cosa: liberalizziamolo questo Cannonau. Perch colpevolizzare tutti quei ragazzi che tornando dallOlanda ne hanno le valigie piene? Viva il Cannonau signori, viva il Cannonau. Presentatore (Andrea Appi): Chicco ricomponiamoci! Ha qualche informazione storica? Chicco dOliva (Gianluca Impastato):S, diciamo che questo vino divenne gi famoso nel quattrocento grazie alla contessa Uanna Mari della Vega, chiamata dagli amici Mariuanna, la quale una volta assaggiato il suo fantastico vino, esclamo, la sua famosa frase: Mmmmhhhhhhinchia che sballo. E rimase scritta su tutti i libri di storia. Ma comunque signori, io direi di passare allanalisi olfattiva di questo vino. Un vino assolutamente incredibile. (Chicco dOliva porta il bicchiere al naso e lo immerge nel vino). Presentatore (Andrea Appi): S, non soffi dentro per. Chicco dOliva (Gianluca Impastato): Chiedo scusa, chiedo scusa No, perch se soffio vedete: il vino mosso. Presentatore (Andrea Appi): Ma che schifo. Faccia quello che deve fare senza commentare Ma tu guarda questa cialtronata.... Chicco dOliva (Gianluca Impastato): Signori che vino, che tracannata Un vino veramente incredibile signori. Le note sono quelle fum: di tabacco, di erba, e di quella buona pure Un vino stupefacente. Presentatore (Andrea Appi): Devo fermarla. Veniamo alla rubrica Sa di tappo. Il filo diretto con i nostri telespettatori. Chicco dOliva (Gianluca Impastato): Assolutamente s. Presentatore (Andrea

Appi): Andiamo a leggere questa email che le arrivata. Le scrive Benedetta da Gela. Chicco dOliva (Gianluca Impastato): Uhm, che freddo che fa lass. Presentatore (Andrea Appi): Ieri sera, dice Benedetta, dopo un lungo viaggio sono passata dal tuo ristorante con unamica per farle assaggiare quel famoso vino che tu tanto pubblicizzi e vendi sottobanco. Purtroppo era finito. Il pusher. Chicco dOliva (Gianluca Impastato): S. Buona sera, sigla. Ci vediamo la settimana prossima. Arrivederci. Ci vediamo la settimana prossima. Buona sera. Arrivederci. E poi basta con le cucine pulitissime di Benedetta con tanto di unghie smaltate alla perfezione. Basta alle scollature (quelle un po in verit ci mancano) di Benedetta, basta alla ridanciana Antonella, basta ai gatti cucinati da Beppe Bigazzi e basta allenologo che ti guarda con la spocchia di quello che sa tutto lui. Di quello che ti spiega tutto sul vino e alla fine della spiegazione, ti sei convertito alla birra. S, basta con i piatti quadrati, nouvelle cuisine, lingua francese con piatti miseri in cui la carotina viene presentata in modo chiccoso o la verdurina presentata come se fosse una prelibatezza. Basta lavelli puliti: abbiamo fatto una pila di piatti sporchi, riproduzione in scala (1:10 ma se continua cos 1:1) dellEmpire Stata Building (nella foto versione "Avis: Il rosso ti dona"). Ci siamo lasciati andare: vasetto di maionese, ketchup, salse di ogni tipo, patatine, wuster. Per una volta ci siamo concessi tutte le schifezze per la (non) gioia del fegato e le transaminasi che vanno alle stelle. Altro che benvenuti nella mia cucina: nella nostra cucina non ci entra nessuno. O meglio, se ci entra, lo fa a suo rischio e pericolo. Prosciutto crudo di Parma e formaggio, Parmigiano Reggiano o Grana Padano lo stesso: buonissimi tutti. E pensando a Parma, come non pensare agli amici dellAvis base dellUniversit di Parma? Naturalmente stiamo scherzando. Anzi mentre stiamo scrivendo stiamo riordinando la cucina, anche perch se rientra la Benedetta che c in ogni donna le prende un colpo. O meglio un colpo lo prendiamo noi e stiamo freschi Si ma con la borsa del ghiaccio Dai diventiamo seri un attimo. Continua il nostro viaggio nel mondo delle dipendenze. Oggi, grazie allaiuto dei nostri amici dellAvis base dellUniversit di Parma, si parler di cocaina e di eroina. Un argomento complesso, Cocaine come il brano di Eric Clapton. Un brano che troppo spesso stato erroneamente visto come un inno alluso della cocaina: la verit invece che Eric Clapton voleva mettere in evidenza come per chi fa uso di cocaina, questa sembri mendacemente la soluzione di tutti i mali. Un apparente paradiso artificiale. Che allinizio sembra dare tanto, ma poi presenta il conto tutto insieme alla fine, quando lapparenza si tramuta in triste realt. Ci capitato di sentire un brano in macchina. Non sapevamo il titolo. Ma grazie a Niki, abbiamo scovato un programma (c anche un sito che permette di farlo nonch unapplicazione delliphone) in cui basta fischiare o canticchiare il motivo e viene restituito il titolo e lautore del brano cercato. Il brano era Cara droga di Franco Simone. Un brano datato, ma non per questo meno bello. Siamo andarti su youtube: s era quello che cercavamo (Niki infallibile come sempre scova in internet di tutto). Beh, prendetevi tre minuti: fate partire il brano mente leggete quello che i nostri amici dicono in merito alla cocaina. E quando il brano terminato fate partire Bad degli U2: Per tutti quelli che si sono innamorati di un'amante pericolosa. Per quelli hanno perso la vita per questa amante pericolosa. Perch spesso il limite tra chi fa uso di lei - dellamante pericolosa, della droga - e i problemi della vita separato da una linea sottilissima. Spesso il gioco avviene borderline (termine che ha vari significati, usato anche in psicologia ma qui riferito nel senso letterario di linea di confine), e in ballo ci sono vite: vite di giovani ragazzi. Spazio dunque a quello che dicono i giovani dellAvis Universit di Parma, al parere medico che ci danno in merito alluso di eroina e cocaina riferita anche alla donazione di sangue. (Le precedenti trattazioni sulle dipendenze le potete trovare in: Avis

pusher di vita: say no alle dipendenze Parte 1; Avis pusher di vita Part 2; Avis pusher di vita Part 3 (Do not smoke joints), Avis pusher di vita Part 4. Da Villa dOgna allUniversit di Parma per parlare degli effetti degli spinelli ). Chi fa uso di droghe pesanti come la cocaina, pu donare? (Tratto dal sito Avis Universit Base di Parma in risposta allemail di William - nome di fantasia -, un lettore) By Ernesto Siena - Studente presso la facolt di Medicina e chirurgia dell universit di Parma e coordinatore del progetto nelle scuole Avis in felpa e jeans Caro William, assolutamente no! Tutte le droghe lacerano profondamente il fisico e riducono la capacit di mettersi in contatto con il mondo dei sentimenti autentici. La cocaina spesso veicolo di infezioni come lepatite (pensate agli ovuli ingeriti dai trafficanti per sfuggire alle perquisizioni!) e troppo spesso tagliata con materiale poco affidabile, vero e proprio veleno per le nostre cellule. Numerosi studi hanno dimostrato unincidenza pi elevata dinfezione da virus dellepatite C in soggetti che hanno fatto uso di cocaina per via inalatoria dovuta allutilizzo di uno stesso inalatore per luso intranasale di cocaina. Inoltre luso di droghe, espone il soggetto a comportamenti a rischio E poi, ricordate sempre che donare il sangue un atto volontario, nessuno ci obbliga: se vogliamo farlo, beh, facciamolo bene! Un donatore di sangue non ha bisogno di cocaina, ha ben altri stimoli di vita!. Ma vero che si pu fumare anche leroina? Purtroppo i narcotrafficanti stanno portando sul mercato del Nord Italia importanti quantitativi di eroina, a prezzi contenuti per fare nuovi proseliti. Ingenuamente qualcuno pensa che fumare, anzich iniettarsi eroina non sia dannoso. Non vero: il fumo di eroina pericoloso! Anche fumata, leroina pu scatenare la dipendenza! Alla larga da tutte le droghe, meglio un buon piatto di pasta. Bad - U2 If you twist and turn away If you tear yourself in two again If I could, yes I would If I could, I would let it go Surrender, dislocate If I could throw this Lifeless life-line to the wind Leave this heart of clay, See you walk, walk away Into the night, and through the rain Into the half-light and through the flame If I could through myself Set your spirit free I'd lead your heart away See you break, break away Into the light and to the day To let it go And so to find a way To let it go And so find a way
Cattivo

Se ti giri e te ne vai via Se ti spezzi in due ancora Se io potessi, si vorrei Se io potessi, vorrei lasciarlo andare Rinunciare, confondere Se io potessi gettare questa Inanimata corda di salvataggio al vento Lasciare questo cuore di argilla Vederti camminare, andare via Nella notte, e attraverso la pioggia Nella penombra e attraverso la fiamma Se io potessi attraverso me stesso Liberare la tua anima Guiderei il tuo cuore lontano Ti vedrei smettere, staccarti Nella luce e verso il giorno Per lasciarlo andare E cos trovare una via Per lasciarlo andare E cos trovare una via

I'm wide awake I'm wide awake Wide awake I'm not sleeping Oh, no, no, no If you should ask then maybe they'd Tell you what I would say True colors fly in blue and black Bruised silken sky and burning flag Colors crash Collide in blood shot eyes If I could, you know I would If I could, I would Let it go This desperation Dislocation Separation Condemnation Revelation In temptation Isolation Desolation Let it go And so find a way To let it go And so to find a way To let it go And so to find a way I'm wide awake I'm wide awake Wide awake I'm not sleeping Oh, no, no, no

Sono completamente sveglio Sono completamente sveglio Completamente sveglio Non sto dormendo Oh, no, no, no Se tu potessi chiedere allora forse Ti direbbero quello che avrei voluto dirti io Vividi colori sventolano in blu e nero Cielo di seta livida e bandiere in fiamme I colori cadono Si scontrano in occhi iniettati di sangue Se io potessi, lo sai vorrei Se io potessi, vorrei Lasciarla andare Questa disperazione Confusione Separazione Condanna Rivelazione In tentazione Isolamento Desolazione Lasciarlo andare E cos trovare una via Per lasciarlo andare E cos trovare una via Per lasciarlo andare E cos trovare una via Sono completamente sveglio Sono completamente sveglio Completamente sveglio Non sto dormendo Oh, no, no, no

I like have Schweppes with Uma Thurman. Tra la logica di salvare una vita e il cuore di donare (sangue, midollo osseo e organi)
Che cosa ti aspettavi? (What did you expect? Hey, vous vous attendiez quoi?) - Uma Thurman nello spot Schweppes Io ho un sogno (I have a dream) - Martin Luther King Beh, cara Uma, un idea lavremmo - Crazy Team

Public Relations di Uma Thurman al giornalista sulla porta: Il prossimo. E continuando: Niente domande personali. Hai sei minuti e mezzo. Buona intervista.Lintervistatore viene fatto accomodare su un elegante poltrona davanti ad un magnifico divano su cui seduca in modo seducente Uma Thurman. Intervistatore, dopo essersi schiarito la voce: Allora mi dica UmaThurman: Non nego niente. Le cose che dicono sono tutte vere. E molto, ma molto di pi. I love Schweppes (Io amo Schweppes - in Inglese Schweppes ha un suono molto simile a sex, sesso). E ne ho bisogno in continuazione. Mi piace Schweppes con gli estranei, mi piace Schweppes in casa. O qualche volta in taxi. E tu Vorresti un po di Schweppes solo io e te?. Intervistatore imbarazzato (e non poco sudato): Scusi Uma, ma lei intende del sesso, vero? Public Relations di Uma Thurman inferocita al giornalista intervistatore: Basta!. Uma Thurman prima di bere sensuale dalla bottiglia: No! Schweppes. E, dopo aver bevuto: Hey, che ti aspettatavi?. Spot in inglese (Interviewer: So tell me Uma Thurman: I dont want to lie. All the things they said are true. E much, much more. I love Schweppes. And I need have it all the time. I like have schweppes with strangers. I like have Schweppes at home. Or, sometimes, in taxy. And you? Want do have some Schweppes just me and you?. Interviewer: Im sorry Uma, but you mean sex alright? Public relations: Cut!. Uma Thurman: No! Schweppes. Hey, what did you expect?). I like have schweppes with strangers: questo quello che dice la bellissima Uma Thurman ad un intervistatore imbarazzato. Beh, imbarazzati lo saremmo anche noi del Crazy Team davanti ad Uma seduta (o sdraiata) sul divano, se invece di intendere Schweppes, avessimo inteso sex. Un piccolo qui pro quo: in inglese Schweppes ha un suono simile a sex, tradotto sesso. Ma che volete, il rischio il nostro mestiere: come Crazy Team correremo, sprezzanti del pericolo, questo rischio e andremo ad intervistare la magnifica Uma. Rischio? Noi siamo impavidi (oh, solo in questo caso). Per la donazione di sangue (ma anche quella di midollo osseo e quella di organi) questo e altro. Che volete: siamo stranieri. Anzi, di pi: Strangers In A Strange Land stranieri in una terra straniera - come nel brano degli U2. Ah, Bono & Co. non fate i furbi: per lintervista ci siamo prima noi. Come, voi avete cantato questo brano tanti anni fa? Ci spiace, ma il buon Franky Frank Sinatra ci ha passato i diritti sulla sua meravigliosa melodia: Strangers in The Night - stranieri nella notte - (scherzi a parte su strangers ci torneremo). Dopo aver visto Uma due volte librarsi leggiadra come una dea eterea in balli sensuali con John Travolta, prima in Pulp Fiction sulle note di You Never Can Tell di Chuck Berry e poi in Be Cool (guardate il video della danza: un ballo fantastico) sulle note di Sexy dei Black Eyed Peas, volevamo chiedere a Uma di danzare con noi per uno spot Avis Musa di Quentin Tarantino: s, ma non solo. Anche nostra musa: da quando ha danzato lei, non abbiamo potuto fare a meno di amare il ballo. O meglio di amare Uma. Ma come fare per conquistarla e chiederle di danzare con noi? Vediamo un po Dire che siamo amici di Angelina? No, poi tra donne si ingelosiscono, sappiamo come vanno a finire queste cose. Dire a Uma che siamo amici di John (Travolta)? No, anche se un po fuori forma, John balla troppo bene. E poi proprio in questo periodo ripropongono Grease il suo mitico film: non il momento di competere con John. Infine John alto 62 (sei piedi e due

pollici): 1,88 metri di uomo, anche se ci difendiamo bene (ma anche no), meglio non rischiare. Poi Uma, in versione mora con taglio di capelli a caschetto, grazie al ballo con John in Pulp Fiction, ha avuto grande notoriet ed troppo grata a John... A ben pensarci il confronto con John proprio non lo reggiamo. Possiamo chiedere a George Clooney? No, Geroge e Uma sono in competizione: Martini il primo, Schwepps la seconda; Fiat Idea per George e Alfa Romeo Giulietta per la bella Uma; Fastweb per George, Sky per Uma. Ma cavolo George, se non fosse per il caff che ci offri s George un po monotono, ci offre sempre Nespresso, cosaltro? (what else?) - qui facciamo una magra figura. E s che George facevi anche il fenomeno: porto io da bere, passo a prendervi io che ho la bella macchina Dobbiamo pensare a qualcosaltro. S ma a cosa? Dunque, una donna si conquista facendola ridere Beh, se per questo siamo imbattibili: basta che ci mettiamo a ballare e sicuramente, vista la nostra (nulla) abilit nel danzare, Uma si farebbe quattro belle risate. Quattro facciamo pure quattrocento. Anzi esploderebbe a forza di ridere, un po' come un uovo nel microonde: sangue ovunque una scena Pulp (come Pulp Fiction). E a noi il sangue fa impressione (parafrasando una battuta del libro E una vita che ti aspetto di Fabio Volo. E una vita che ti aspetto: quello che diciamo noi del Crazy Team ad Angelina Jolie. Capito Angelina - trs - Jolie? Datti una svegliata). Ma penserebbe anche che siamo completamente pazzi: cosa vera ma che per un prima conoscenza sicuramente non ci giova. Dunque vediamo se ci viene in mente qualcosa di diverso. Ah s magari possiamo strabiliarla con le nostra abilit nella arti marziali, visto che a quanto pare in Kill Bill, Uma ci sapeva fare. C un piccolo problema: non sappiamo nulla di arti marziali. Ma abbiamo visto tutti i Karate Kid, abbiamo parlato anche con il Maestro Miyagi (Noryuki "Pat" Morita). Ma persino il Maestro Miyagi si messo a ridere quando abbiamo fatto la tecnica della gru di Daniel-san (nel film Daniel LaRusso, interpretato da Ralph Macchio). Pi che la tecnica della gru, sembrava la mossa di quelli che camminano sulla sabbia rovente della spiaggia estiva. Abbiamo provato a studiare tutti i suffissi onorifici giapponesi e a guardare anche i film di Bruce Lee: ma i risultati sono stati pessimi. Ci siamo ritrovati a imitare lurlo di attacco delle arti marziali e il Maestro Miyagi, dopo essersi messo a ridere, ci ha sbattuto fuori. No, questa prima idea non andata decisamente a buon fine. Abbiamo provato con uninserzione: Cercasi una persona che ci pu far diventare cintura nera e magari anche qualche dan in dieci minuti. Di risposte non ne abbiamo avute molte. Una tra le poche ci diceva: Per il dan, vi consiglio le campane: din-don-dan. Per la cintura nera, reparto abbigliamento. Abbiamo capito che le arti marziali non fanno per noi. Ma se con le mani nude non possiamo conquistare Uma, abbiamo pensato alla spada: Uma in Kill Bill la usava bene, per cui abbiamo deciso di espugnare il cuore di Uma prendendola proprio sulla sua passione. Siamo andati ad un corso di scherma: il corso garantiva che in dieci lezioni saremmo diventati meglio di Zorro. Ci sono bastati dieci minuti per capire che come Zorro lo saremmo diventati solo a carnevale: la spada che avremmo saputo maneggiare era quella fatta in plastica. Quella che da bambini usavamo pi come un bastone contro gli amichetti (i simpatici e innocenti giochi dei bambini).

Ma cosa fare allora per avere lintervista con Uma distesa sul divano ah, naturalmente anche per chiederle di farci uno spot per Avis? Vediamo un po di pensare Comera quella? Cogito ergo sum (qui severamente vietato mettere parentesi maliziose). Penso dunque sono. S, cos si addormenta. Qui serve far funzionare il cervello. Far funzionare la logica. Aspettate logica. Eureka, qui ci siamo. Urge un ripasso di logica. Dunque, la prima propriet era quella riflessiva: A=A ovvero A uguale a se stessa. Uhm Avis bella come Avis. O Meglio Se A Avis, e laltra A Angelina ergo Avis bella come Angelina. E questo vale anche per Admo e Aido. Qui la propriet riflessiva, essendoci Angelina, diventata troppo sensuale, e non ci permette di concentrarci a dovere Come stiamo tirando per i capelli la propriet riflessiva? Beh, losservazione ci arrivata da una donna: da esperte a farsi tirare i ricci con piastre e altro, non possono che avere ragione (anche se non si capisce il perch quando una donna ha i capelli ricci li vuole lisci, se li ha lisci li vuole ricci. Proporremo questo dilemma a Roberto Giacobbo che sui trova come sempre a Rennes-le-Chteau a fare lo stalliere dei cavalieri dei Templari). E poi la propriet riflessiva, non affascinante: troppo riflessiva poco espansiva, il divertimento con lei pari a zero. Insomma, non bella n simpatica. La relazione simmetrica? Beh, questa pu andar meglio: le donne non resistono mai alla tentazione di darsi uno sguardo passando allo specchio. Questo prova la propriet riflessiva. Ma visto che in bagno vanno sempre in due, la propriet simmetrica funziona meglio. Ah, scusate la domanda: ma perch le donne vanno in bagno sempre in due? Sar per confidarsi, sar per prestarsi il trucco, sar per fare la schedina Boh, lasciamo questo dubbio Amletico (in inglese essere o non essere diventea to be, or not to be. Ovvero 2B - two B -. Ma a noi piacciono le 3A: Avis, Aidmo Admo, ovvero Angelina Jolie - Aida Yespica - Alena Seredova) e ritorniamo alla logica. Dunque la simmetrica afferma: se A=B allora B=A. Posto A=Avis e B=Uma, s pu affermare che lavis bella quanto Uma e Uma bella quanto lavis. Per cui Uma lo spot dovrebbe farcelo, o quantomeno lintervista. S cos va gi meglio. Uma stiamo arrivando Simpatica la propriet simmetrica ma, come spesso avviene definendo cos una persona, significa non bella. Altrimenti si direbbe bella e simpatica o no? Ma proviamo con quella transitiva: se A=B e B=C, allora A=C. Interessante: il Crazy Team (A) ama Uma (B), Uma (B) ama la Schwepps (C) allora il Crazy team ama la schwepps (A=C) Aspettate abbiamo sbagliato qualcosa. Lasciateci riprovare Mettiamo la propriet transitiva cos: A=C e B=C allora (implica o ergo come dir si voglia) A=B. Cos dovrebbe funzionare meglio: la propriet transitiva del Crazy Team. Dunque vediamo cosa esce: Uma (A) ama la schwepps (C), Il Crazy Team (B) ama la Schwepps (C) quindi Uma (A) ama il Crazy Team (B). Oh finalmente adesso cin siamo. Uma ma potevi dircelo prima, avremmo risparmiato tanta fatica con le arti marziali... Che ci volete fare: il fascino del Crazy Team colpisce sempre (prego basta fischi Colpisce sempre perch nopn abbiamo indicato con cosa colpisce). Era scritto tutto nel destino della logica (da quando ci conosce Bertrand Russell ha concepito il suo famodo paradosso...), come non abbiamo fatto a pensarci prima? E possiamo aggiungere che lamore che Uma ha per il Crazy Team ricambiato: che ci volete quando si amati (da Uma ma anche da Angelina etc.) non si pu che ricambiare. Infatti se riprendiamo la propriet simmetrica A=B allora B=A (ovvero se Uma ci ama, anche noi amiamo Uma): lo diceva anche

Dante nel suo Amor, ch'a nullo amato amar perdona. Beh, Dante essendo vissuto nel trecento, non poteva appellarsi alla logica moderna (postuma a Dante) per cui si appellava alla passione di Paolo e Francesca, a quellamore che induce chi amato a ricambiare. Accertato questo, quello che adesso pi ci interessa e come continua la storia: Mi prese del costui piacer s forte, che, come vedi, ancor non m'abbandona. Ovvero abbandoniamoci al piacere dellintervista: I love Schweppes. And I need have it all the time, ovvero io amo schweppes e ne ho bisogno sempre. Quella passione che spesso conduce a soddisfare le proprie voglie come dir il poeta Fabrizio De Andr in Bocca di Rose. Che dire, quando si amati non si pu che ricambiare amore. Uma insiste cos tanto Bene, visto che anche la logica (folle del Crazy Team) ne ha dato la conferma, siamo in partenza per andare a fare una capatina da Uma. Cavalletto e telecamera ci sono. Va beh, Niki se non puoi venire fa niente, solo per questa volta facciamo da soli: dopo ti sbobiniamo il testo dell'intervista, non ti preoccupare Ma adesso dobbiamo andare: Uma ci attende e non cortese far attendere una donna. Ah, ma siete ancora l? Beh, se volete mentre ci aspettate, potete prendere un caff con George: offre lui ha un sacco di cialde Nespresso. Visto il caldo, grazie a George poi, stiamo mangiando anche pi verdura, seguiamo le indicazioni dei medici: per laperitivo, con il Martini, prendiamo sempre non una ma due olive (battuta del dj Grant Benson di Radio Number One). Visto che bravi? Vi consigliamo il metodo Crazy Team. Scherzi a parte e logica interpretata correttamente (il trucco per arrivare alla conclusione che Uma ci ama stato invertire i termini, cosa che ahinoi non si pu fare), perch abbiamo parlato di Uma nel nostro sito dellAvis? Beh, perch ce lo richiedeva la logica pu andare? No? Mettiamola cos: lo richiedeva la logica di noi (Crazy Team) sognatori. Oltre alla Crazy logica, lo richiedeva il cuore: perch nel ballo che Uma ha interpretato con John, abbiamo visto sensualit e passione. Sensualit e passione che notiamo anche in tutti i donatori nel mentre di donare sangue. Perch abbiamo parlato di donne? Beh, perch sono leggiadre e belle come dee. Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese (Oscar Wilde). Abbiamo amato quelle quattro donne che, in un afoso luned di luglio, sono scese con noi (alcuni del Crazy Team) allUnit di Raccolta Monterosso di Bergamo e hanno donato in una sola donazione plasma e piastrine insieme. Ai rimanenti noi, tre uomini, non rimasto che fare la donazione solo di plasma e guardare estasiati il coraggio, la caparbiet e la passione delle donne che mettono in quello che fanno (modo fine per dire che il nostro ego - di uomini - ne ha risentito non poco. Scherziamo ovviamente). E ai noi, tutti insieme inteso come donatori in generale, che donano - sangue, midollo osseo e organi - rimane la gioia di fare un gesto che salva in concreto delle vite. Quella gioia e quella complicit che fa compiere ai donatori un gesto fantastico per una persona che non conoscono (e mai conosceranno mai), ma che nei loro sogni sanno aver salvato. Un po come Le passanti di Fabrizio De Andr: quel amore sognato provato per delle persone (nel caso del brano di De Andr per le donne passanti) sconosciute, in una storia non reale ma che esiste concreta nei sogni. Non ci rimane che lasciarvi come al solito con i brani. Oggi sono particolarmente numerosi. Abbiamo parlato di Uma perch danziamo sulla vita, Balliamo sul mondo come il brano di Ligabue, come Uma ha fatto nel film Pulp Fiction, sulle splendide note del twist You Never Can Tell di Chuck Berry. Abbiamo danzato sulla vita in onore delle persone che vengono salvate grazie al gesto di donare: questo ci ha portato a ballare come John Travolta e Uma Thurman sulle

note del brano Sexy dei Black Eyed Peas. Abbiamo provato la tecnica della gru con Daniel-san: scarsi i risultati. Ma sapete una cosa? Daniel-san e il Maestro Miyagi, hanno ballato con noi il brano Daniel di Bat For Lashes. (curioso nome che tradotto indica Ciglia per pipistrello. E il nome darte di Natasha Khan: polistrumentista, cantante e compositrice inglese). E quando ha sentito parlare di pipistrelli, anche Batman, ha fatto una capatina alla festa. Batman ci ha portato per anche il pianista: Elton John che ha suonato proprio al piano il brano Daniel. Tutti insieme, Uma, Angelina, il Crazy Team e i donatori si ballato tutta la notte. Il Maestro Miyagi si divertito come un pazzo, Daniel-san ha interpretato alla perfezione il Metodo Stanislavskij e a forza di fare la mossa della gru, lo diventato una gru, ma nessuno sente la sua mancanza. Batman ed Elton a met serata se ne sono andati. Batman doveva passare a prendere Robin per andare a salvare delle persone in pericolo. Elton aveva un concerto da fare e un brano da scrivere. Avendo ballato tutti insieme, ed essendo tra amici, non ci siamo sentiti stranieri nella notte (Strangers In The Night Frank Sinatra) o stranieri in terra straniera (Strangers In a Strange Land U2). S abbiamo ballato, pi scatenati di John Travolta nella Febbre del sabato sera. Ballato... ci siamo mossi - questa la definizione corretta - sulle splendide note della serata. Ma la donazione (di sangue, di midollo osseo e organi) un po come il ballo: non importa come (John Travolta), ma limportante ballare. P.S.: Ah, dimenticavamo: con Uma si ballato tanto. E non solo: I like have Schweppes with Uma (mi piace Schweppes con Uma)...

Telefonate false usando il nome di Avis: quando gli stupidi fingono di essere in crisi didentit
Ci sono due cose infinite: l'universo e la stupidit umana, ma riguardo l'universo ho ancora dei dubbi []. Albert Einstein, commentando la notizia del bombardamento atomico di Hiroshima. Il derubato che ride, ruba qualcosa al ladro. Otello - William Shakespeare "A nulla l'uomo rinuncia con pi fatica che a un vizio, e pochi vizi sono cos ostinati come quello di cui vittima il ladro." Hermann Hesse

Amiamo Albert Einstein, il suo genio rimarr nella storia, e ci spiace scomodarlo. Ma stato il primo a cui abbiamo pensato dopo aver letto la notizia che ancora oggi ci sono persone che, cercando di far leva sul cuore della gente e dei donatori, cerca di estorcere denaro. Che ci volete fare, ognuno si diverte

come pu Su chi si diverte in modo bieco e meschino, a voler chiedere mendacemente soldi a nome di Avis, poco rimane da dire. Come Crazy Team Avis Villa, non sono di sicuro quattro stupidi a farci perdere il sorriso e lironia. Anzi La cosa ci metter ancor pi di buon umore. Sappiamo che pu sembrare strano, ma cos. Che ci volete fare, qualche stupido un po confuso ed in crisi didentit Come fare a non ridere di chi non ha nemmeno capito che una telefonata anche nello spot allunga la vita e non la cifra del conto in banca. E quando la telefonata avvicina non per fregare il portafoglio Beh, come Crazy Team ci fa ridere chi non ha capito che Robin Hood rubava ai ricchi per dare ai poveri, e non rubava alle associazioni di volontariato per arricchirsi Ci viene in mente una scena il film Superfantozzi del mitico Paolo Villaggio. La scena avviene nel XIII secolo (da Wikipedia): Fantozzi povero in canna, ma viene in suo soccorso Robin Hood che gli porta un sacchetto con tante monete. Ovviamente felice, egli corre a casa urlando: Siamo ricchi!. Immediatamente accorre ancora una volta Robin Hood riprendendogli il sacchetto: Rubo ai ricchi, per dare ai poveri, replica. Beh, a questi Robin Hood sgangherati, che dire se volete vi invitiamo a prendere un caff. Un caff noi lo prendiamo sempre volentieri e due parole le scambiamo sempre con tutti: anche solo per spiegare che rubare ai poveri per diventare ricchi semplicemente stupido.

Come Crazy Team dellAvis Villa, amiamo una poesia: si tratta di If (Se) di Rudyard Kipling. Una bellissima poesia: indica come il percorso per diventare uomini (in senso lato e quindi anche vere donne) sia la cosa pi difficile. Ma un percorso che vale la pena fare. C un passaggio della splendida poesia in cui si legge: If you can bear to hear the truth you've spoken Twisted by knaves to make a trap for fools [] you'll be a Man". Se riesci a sopportare di sentire la verit che hai detto distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui [] tu sarai un uomo: oggi sappiamo che ridendo della stupidit di chi non si fa scrupoli, abbiamo fatto un piccolo passo in avanti di questo meraviglioso cammino per diventare (veri) uomini. Sotto riportiamo il, testo integrale inserito sul sito Avis Provinciale alla quale potete rivolgervi per ogni ulteriore informazione. Ah, il brano che abbiamo scelto oggi: beh non potevamo che scegliere In questo mondo di ladri di Antonello Venditti. Avviso false telefonate (dal sito Avis Provinciale Bergamo) Viste le segnalazioni di donatori pervenute in questi giorni, informiamo che AVIS Provinciale Bergamo non organizza raccolte fondi e/o vendite porta a porta di biglietti per spettacoli o eventi. Pertanto vi chiediamo di chiedere le generalit di chi effettua la telefonata e di avvisare immediatamente l'AVIS Provinciale Bergamo per i necessari provvedimenti (tel.035.34.22.22). Vi ringraziamo per la collaborazione

Quando il colore della pelle non conta, Il sangue (come il midollo e gli organi) non ha colore
I colori dell'arcobaleno, cos belli nel cielo, si riflettono anche sui visi delle persone [] E penso tra me, che mondo meraviglioso. Louis Armstrong in What a Wionderful World Il Moro franco e leale e giudica onesti tutti gli uomini, anche quelli che solo all'apparenza sono tali. (da Otello di William Shakespeare - Iago: atto I, scena III) Gli uomini dovrebbero essere quello che sembrano. (da Otello di William Shakespeare - Otello: atto III, scena III) Tutti possono donare (basta essere in buona salute). Se state dicendo Wow, che bravi quelli del Crazy Team. Il nuovo uovo di Colombo, vi ringraziamo dell'uovo e vi invitiamo a prendere un caff. Ma se siete pi maliziosi e state pensando questi del Crazy Team riceveranno un ambito premio quello dellaffermazione pi scontata o ancora lapalissiano, pu essere che abbiate ragione. Pu essere Sul sito abbiamo pi volte detto che nessuno, condizioni fisiche permettendo, escluso dalla donazione ma s c un ma. Domenica mattina di luglio, il caldo stato smorzato dai temporali e la temperatura non niente male. Gli effetti del Saturday Night Fever sono tutti l, in una mappa topografica che sul viso rivela che lunico a scatenarsi in pista non era solo John, anche se con risultati decisamente diversi. E poi John era Travolta, al Crazy Team della sera del sabato rimane solo il (S)Travolta. Scherzi a parte come spesso succede al Crazy Team, mattinata che subito comincia con la ricerca forsennata del cellulare. Gi: non ricordiamo mai dove lo mettiamo e il silenzioso non aiuta di certo nella nostra caccia al tesoro. Nemmeno il classico fammi uno squillo o mi faccio una chiamata serve nellaiuto alla ricerca. Alla ricerca del tempo perduto nella ricerca del telefonino: questo il sequel che potremmo suggerire a Marcel Proust Ma alla fine lo trovi, e ti sembra di aver trovato il tesoro: non sar lIphone (anzi non ci assomiglia per niente), ma almeno riesci a recuperare gli sms e le chiamate che sono arrivate durante la ricerca (non del tempo) ma del telefonino perduto (momentaneamente per fortuna). Subito la lista degli sms e si passa alla cernita tra quelli a cui rispondere subito e quelli mah rispondo dopo (dopo che diventa ahinoi sovente sinonimo di mai in quanto ci dimentichiamo e arriva puntuale, come al solito, la telefonata non molto divertita di chi ci siamo dimenticati). Tra gli sms notiamo uno: Ciao Crazy Team, vi devo parlare. Mi potete dire quanto vi posso chiamare?. Apprezziamo lestrema gentilezza di chi, per paura di disturbare, ci ha chiesto lorario pi propizio per chiamare. Subito guardiamo il mittente Carmen Admo e rispondiamo: Quando vuoi, non disturbi mai. Ci prendiamo tutto il tempo necessario per rispondere agli sms (o almeno ad alcuni). Pensiamo al motivo della telefonata: un po di preoccupazione nel pensare cosa abbiamo combinato questa volta?. La telefonata non tarda ad arrivare: Ciao Crazy Team come state? Ieri con il gazebo Admo ero al Coni di Bergamo ed successa una cosa curiosa. Non potevo mancare di raccontarvela. Beh la telefonata prosegue non priva di battute su quello che ci racconta Carmen tanto che un amica in parte appena finita la telefonata si trova a dire Certo che non cambiate mai. Perch dovrei cambiare, con Angelina Jolie ci troviamo bene rispondiamo divertiti e, anche se lamica cerca di fare la faccia da seria e arrabbiata, pian piano lespressione del volto si

tramuta in un sorriso e successivamente in risata. Ma cosa ci ha detto Carmen nella telefonata? Curiosi? Non siate maliziosi, non pensate male. Proprio per ricordarci e per non fare come il cellulare, abbiamo chiesto a Carmen di scriverci unemail. Ma Angelina (naturalmente trs) Jolie, non ti preoccupare: se ci chiami ti garantiamo che ricordiamo anche senza email. Scherzi a parte, abbiamo chiesto a Carmen di scriverci perch le cose da ricordare erano troppe (rispetto alla Fever del post Saturday Night...). Ecco cosa ci ha scritto: Ciao Crazy Team, come vi ho anticipato telefonicamente sabato 16/07/2011 ero con il gazebo di Admo, al CONI di Bergamo per le gara di atletica Trofeo dellAnguria. S, ai vincitori veniva data un'anguria (come vedete dalla foto che vi allego). Il signor Dante Acerbis, dopo aver presentato il programma della giornata, ha comunicato ai giovani che vicino alle tribune c'era il gazebo di Admo. Ha invitato i presenti ad avvicinasi e a chiedere informazioni in merito alla donazione di midollo osseo. Non vi nascondo che c stata una cosa che mi ha emozionata e che mi emoziona ancora al pensiero di riviverla. E stata la domanda di Abdul: nel momento in cui si e' avvicinato al Gazebo, essendo di colore mi ha chiesto se questo non comportava degli impedimenti all'iscrizione ad ADMO. Mi e' tornata alla mente la campagna pubblicitaria e al convegno che AVIS tenne qualche anno fa a Bergamo: Il sangue non ha colore. E come per il sangue ho risposto ad Abdul che anche Il midollo non ha colore. Con Abdul ho avuto lopportunit di parlare, di potergli dire come con un gesto si salvano in concreto delle vite. Abdul si iscritto ad Admo e a breve far la tipizzazione per diventare un potenziale donatore di midollo osseo. Ma non solo - e qui sta tutta la mia felicit -: ha dato la disponibilit per iscriversi anche per la donazione di organi e di sangue. Trasmetter il suo nominativo alle rispettive associazioni per fare in modo, come da lui espresso, che possa essere contattato per divenire un donatore di sangue e di organi. Iniziamo subito con dire che le parole di Carmen subito rivelano quali battute possa aver fatto il Carzy Team sugli atleti, ma soprattutto sulle atlete del Trofeo dellAnguria Che ci volete fare: Paris Hilton in un noto spot diceva meglio cambiare ma noi veramente difficile che cambiamo. Anche perch loccasione era troppo propizia per lasciarci sfuggire delle battute (e poi noi non cambiamo: cara Paris, siamo sempre fedeli ad Angelina Jolie).

Naturalmente stiamo scherzando: le parole di Carmen (sia quelle che ci aveva anticipato per telefono, sia quelle che ci ha gentilmente scritto), non nascondiamo che ci hanno dato diversi spunti per cui pensare. Per prima casa, abbiamo condiviso la felicit di Carmen: siamo sempre felici quando un ragazzo si avvicina al mondo della donazione (nella foto Abdul durante liscrizione ad Admo). Ci mostra che questo, nonostante tutto, Un mondo meraviglioso come nel brano What a Wonderful World di Louis Armstrong. Ci ha ricordato il convegno di

cui parlava Carmen: era un convegno organizzato proprio da Avis Provinciale Bergamo, nella quale emerse come lintegrazione passa (anche) attraverso il volontariato e proprio anche attraverso la donazione di sangue (anche quella di midollo osseo e di organi ovviamente). Ci ha ricordato il magnifico tema che fu scelto per questo convegno e la bella frase che fu scelta per promuoverlo: Il sangue non ha colore. Per un attimo ci ha ricordato il 2007, quando come relatori avemmo la fortuna di ascoltare, tra gli altri, le belle parole di Vicenzo Saturni - nel 2007 presidente Avis Regione Lombardia e attuale Presidente Nazionale di Domenico Giupponi nel 2007 in qualit di direttore Sanitario di Avis Provinciale Bergamo e attuale Presidente Avis Regione Lombardia - nonch quelle della sempre gentilissima dottoressa Barbara Giussani nel 2007direttore Avis Centro Monterosso -. Le loro parole che anche a distanza di anni ci sono rimaste impresse nella mente furono: Un atteggiamento di apertura, correttamente regolamentata, ai cittadini extra comunitari che desiderano donare non pu che favorire il processo di integrazione ed il loro inserimento allinterno della nuova struttura sociale, in quanto la partecipazione al volontariato rappresenta una significativa e concreta opera di interazione sociale. Ci sembrarono e ci sembrano musica per le nostre orecchie: una musica di quella celestiale. Donazione quindi come un gesto che oltre che salvare delle vite, pu farci sentire tutti uniti, tutti Uno, come nel brano One degli U2. Le parole di Carmen ci hanno anche fatto pensare a come unendo gli sforzi, la cultura della donazione possa veramente raggiungere i cuori delle persone. Quello che ci ha scritto Carmen, ci ha fatto venire subito in mente, che non dobbiamo mai dare nulla per scontato. Il fatto che nello statuto Avis (ma anche quello di Admo e Aido) sia proprio inserito che lassociazione non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalit, religione, ideologia politica ci deve (tutti) spronare a esplicare che questo significa che il sangue, ma anche il midollo e gli organi, non hanno colore. Ci sono venute alla mente le parole dellOtello di William Shakespeare: era circa il 1603 quando fu scritto, e il grande genio di Shakespeare sovvert, precursore dei tempi, il modo di pensare portando luomo nero come protagonista e dandogli un ruolo positivo (anche se per colpa del malvagio Iago, la storia assunse laspetto della tragedia). Era il Seicento e di pi Shakespeare non poteva fare, ma dimostr estremo coraggio portando in scena lonest di Otello. Pensate a quante preclusioni ci sono state fino a non molto tempo fa e capirete laudacia dellamico William. Se dovessimo dire la stessa cosa oggi, beh useremmo la comicit e come colonna sonora metteremmo Vedo nero di Zucchero Fornaciari. Tramite le parole di Carmen, ci venuta in mente una splendida campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani, un fotografo, pubblicitario e creativo che come Crazy Team adoriamo. Le creazioni di Toscani possono dividere, magari lasciare qualcuno sgomento, possono piacere o meno, ma sicuramente mostrano estro e il grande genio del fotografo milanese. Amiamo le sue opere: non solo perch da piccolo Toscani veniva proprio qui vicino a noi, a Clusone (per chi non conosce i luoghi, Villa dOgna confina proprio con Clusone e i due centri sono divisi da due chilometri) in vacanza. Non solo perch Toscani - come ha affermato anche in uninterista - si ricordava la Danza Macabra di Clusone che pot ammirare proprio in questi soggiorni. Ma amiamo Toscani per una campagna: quella in cui venivano rappresentati tre cuori. E i tre cuori, di un bianco, di un nero e di un giallo, avevano lo stesso colore Nessuna pubblicit occulta la campagna era la United Colors of Bennetton -: condividiamo semplicemente quel messaggio che cre scalpore ma che mostra come siamo tutti uguali e come veramente il sangue (il midollo e gli organi e anche il cuore) - non ha colore. Ci venuto alla mente il brano True Colors di Cindy Lauper (una bella cover fu interpretata anche da Phil Collins) e il suo testo meraviglioso: Ma vedo i tuoi veri colori che brillano - vedo i tuoi veri colori ecco perch ti amo - quindi non aver paura, mostrali - i tuoi veri colori, i colori - sono belli come un arcobaleno - vedo i tuoi veri colori e questo perch ti amo - non essere preoccupato, mostrali i tuoi veri colori, i tuoi veri colori - sono belli come un arcobaleno. Ci sono venuti alla mente un milione di pensieri. Ma siamo andati lunghi e non vogliamo essere pesanti. Vi lasciamo come sempre con i brani. Tra quelli citati non potevamo non inserire What A Wonderful World del grandissimo Louis Armstrong e il meraviglioso brano True Colors di Cindy Lauper anche nella versione meravigliosa di Phil Collins. Abbiamo citato anche One degli U2, un brano meraviglioso che abbiamo gi avuto modo di inserire. Ma per chi (ancora) scettico sul nero, beh abbiamo noi il modo di convincervi. Come invitandovi a leggere lOtello? Anche. Ma soprattutto, da Crazy buffoni quali siamo, invitandovi a vedere il video Vedo nero di Zucchero

(anche in questo caso, magari personaggio controverso, ma uno tra i primi a portare il blues e le vocalist di colore in Italia). What A Wonderful World - Louis Armstrong I see trees of green red roses too I see em bloom for me and for you And I think to myself, what a wonderful world. I see skies of blue clouds of white Bright blessed days dark sacred nights And I think to myself , what a wonderful world. The colors of a rainbow, so pretty in the sky Are also on the faces of people ..going by I see friends shaking hands sayin how do you do Theyre really sayin I love you. I hear babies cry, I watch them grow Theyll learn much more than Ill never know And I think to myself .....what a wonderful world (instrumental break) The colors of a rainbow so pretty in the sky Are there on the faces of people going by I see friends shaking hands sayin how do you do Theyre really sayin I love you I hear babies cry, I watch them grow Theyll learn much more than Ill never know And I think to myself, what a wonderful world Yes I think to myself, what a wonderful world. Che Mondo Meraviglioso Io vedo alberi verdi e anche rose rosse Li vedo sbocciare per me e per te E penso tra me, che mondo meraviglioso! Vedo i cieli blu e nuvole bianche Il chiaro e benedetto giorno e la sacra notte scura E penso tra me, che mondo meraviglioso! I colori dell'arcobaleno, cos belli nel cielo Si riflettono anche sui visi delle persone Vedo amici stringersi la mano, e dirsi "Piacere!" Ma in realt loro dicono "Ti amo" Sento bambini piangere, Io li vedo crescere Loro impareranno molto pi di quello che io so E penso tra me, che mondo meraviglioso (break strumentale) I colori dell'arcobaleno, cos belli nel cielo Si riflettono anche sui visi delle persone Vedo amici stringersi la mano, e dirsi "Piacere!" Ma in realt loro dicono "Ti amo" Sento bambini piangere, io li vedo crescere Loro impareranno molto pi di quello che io so E penso tra me, che mondo meraviglioso S penso tra me, che mondo meraviglioso

True Colors Cindy Lauper You with the sad eyes Don't be discouraged, though I realise It's hard to take courage in a world, full of people, you can lose sight of it all And the darkness inside you

Colori veri Tu con gli occhi tristi non ti scoraggiare mi rendo conto, difficile farsi coraggio in un mondo pieno di gente puoi perderti di vista e l'oscurit che hai dentro

will make you feel so small (Chorus) But I see your true colours, shining through I see your true colours, and that's why I love you So don't be afraid, to let them show Your true colours, true colours Are beautiful, like a rainbow Show me a smile, don't be unhappy I can't remember when I last saw you laughing If this world makes you crazy and you've taken all you can bear You call me up- because you know I'll be there (Chorus x1) I cant remember when I last saw you laughing If this world makes you crazy and you take in all you can bare You call me up- because you know I'll be there And I see your true colours, shining through I see your true colours and thats why I love you So don't be afraid to let them show Your true colours, true colours, True colours, are shining through I see your true colours and that's why I love you So don't be afraid to let them show Your true colours, true colours Are beautiful, like a rainbow

pu farti sentire cos piccolo (Coro) Ma vedo i tuoi veri colori che brillano vedo i tuoi veri colori ecco perch ti amo quindi non aver paura, mostrali i tuoi veri colori, i colori sono belli come un arcobaleno quindi mostrami un sorriso, non essere infelice non riesco a ricordare l'ultima volta che ti ho visto ridere se questo mondo ti fa impazzire e hai subito tutto quello che puoi sopportare tu chiamami perch lo sai che ci sar

Non riesco a ricordare l'ultima volta che ti ho visto ridere se questo mondo ti fa impazzire e hai subito tutto quello che puoi sopportare tu chiamami perch lo sai che ci sar Ma vedo i tuoi veri colori che brillano vedo i tuoi veri colori ecco perch ti amo quindi non aver paura, mostrali i tuoi veri colori, i colori sono belli come un arcobaleno vedo i tuoi veri colori e questo perch ti amo non essere preoccupato, mostrali i tuoi veri colori,i tuoi veri colori sono belli come un arcobaleno

Le EMOzioni di Federica: tra donazione di sangue e lAida di Verdi versione Gomalan Brass
Celeste Aida, forma divina, mistico serto di luce e fior (Aida - Radams, atto I) Amore! amore! Gaudio... tormento... (Aida, Amneris) Scena I

Avevamo avuto modo sul sito di raccontare lesperienza di Fede - Federica Alcaini -, una giovane donatrice di Dossena iscritta ad Avis San Giovanni Bianco. Raccontando (o almeno cercando di farlo) le emozioni o meglio EMOzioni e parlando di donazione di sangue, lemo di casa di Fede, abbiamo raccontato le emozioni che si provano nel compiere un gesto che salva in concreto delle vite. Al di l delle Luci della ribalta (come nel magnifico film dellimmortale Charlie Chaplin), al di l del fare qualcosa per apparire, avevamo provato a descrivere cosa spinge i giovani a fare un gesto magnifico. Ma la cosa ancor pi importante, che questo gesto viene fatto in modo gratuito, volontario e anonimo: fare molto per chi non si conosce nella realt ma che ben presente e vicino nei sogni. Vista limmensa disponibilit con cui ha contribuito anche in passato nel raccontarci la sua testimonianza di (giovane) donatrice, abbiamo invitato Fede di scriverci una recensione ad uno spettacolo da poter inserire sul sito nella rubrica SpettacolAvis. Beh, a dire il vero pi che invitato Lasciateci pensare, come si pu dire: Vivamente consigliato sarebbe il modo fine per definirlo. Vivamente richiesto pu andare? A livello ufficiale s. Ma a livello ufficioso? Beh, lo ammettiamo, abbiamo obbligato Fede a scriverci la recensione dello spettacolo. Perch lo abbiamo fatto? Why (come canterebbe anche di Annie Lennox, solista dalla voce meravigliosa ed ex vocalist dei Eurythmics) abbiamo obbligato Fede? Beh, lo spettacolo era lAida di Giuseppe Verdi versione Gomalan Brass - quintetto di ottoni eseguito il 26 giugno 2011 a Romano di Lombardia (cittadina situata in provincia di Bergamo). Come Crazy Team amiamo Giuseppe (Beppe) Verdi e non lo amiamo solo per la sua musica. Lo amiamo perch era un signore nellanimo. Allinizio, ancor prima dei grandi successi, Verdi a livello personale non fu certo fortunato (a Verdi morirono nel giro di tre anni due figlie e la moglie) ma ebbe la forza di rialzarsi. Un po come le persone che grazie alla donazione di sangue, possono sperare in un nuovo e brillante futuro. Amiamo Verdi anche perch come persona diede limpulso, vita e la voce delle sue composizioni a questa bella cosa chiamata Italia. Amiamo Verdi, perch ci insegn ad amarlo Vincenzo Salvoldi, un grandissimo trombettista di Villa dOgna che suon per 17 anni allArena di Verona, lAida ed i soli di

questopera con la tromba egiziana. Oltre ad essere un grandissimo trombettista, come Crazy Team avemmo la fortuna di avere Vincenzo come professore di educazione musicale. Lumilt di Vincenzo ci permise di diventare amici: scoprimmo cos che Vincenzo era un donatore di sangue con allattivo numerosissime donazioni. Ricordiamo Verdi perch frequent numerose volte anche la Valle Seriana, ospite del salotto della contessa Clara Maffei, in quelli di Clusone (per chi non conosce i luoghi, Clusone attiguo a Villa dOgna). Amiamo Verdi anche come politico. Non vi preoccupate, come sempre no politics or religion allAvis Villa e non ci sono eccezioni. Lo citiamo come politico in quanto, essendo un grandissimo musicista, divenne, dopo essere consigliere comunale comunale e deputato, senatore del Regno della neonata Italia. Nella tenuta di Sant'Agata, casa di Giuseppe Verdi, tra i suoi ricordi c' un pacchetto di biglietti del treno gratuiti che lasci intatti: da senatore del Regno, come avviene anche oggi, riceveva per questo uno stipendio, e trovava vergognoso utilizzarli. E questo ci fa (o meglio ci dovrebbe) far riflettere su alcuni comportamenti di certi politici Altro che differenze genetiche (tra laltro se cera un modo brutto per esprimersi, lo si trovato: gi differenze genetiche richiama alla mente tempi nefasti - quella della secondda guerra mondiale -, in cui se geneticamente eri diverso, ma in modo "sbagliato", rischiavi grosso). Differenze genetiche come quel per non dimenticare, utilizzato non per ricordare la Shoah, ma per il calcio (titolo di una lettera di precisazione e contro risposta). Ora sar che noi del calcio non sappiamo nulla, sar che del calcio non ci interessa nulla, ma laccostamento ci insensibile e irrispettoso di quello che la storia ci insegna (o in questo caso, che ci avrebbe dovuto insegnare). Ma lasciamo gli esperti della sfera (anche se il pallone da calcio, quello bello cucito usato nei grandi campi un icosaedro troncato come Archimede e i suoi solidi ci insegnano) e ritorniamo al concerto dellAida. Non nascondiamo che, come Crazy Team, non volevamo assolutamente perdere questo evento. Non volevamo assolutamente perdere e infatti labbiamo perso. Dalla serie le ultime parole famose o il pi dotto ipse dixit. Gi, perch quello che come Crazy Team non ci siamo persi, stata la colonna di auto che ci siamo beccati in Valle Seriana, che da furbi abbiamo cercato di evitare con un percorso alternativo per ritrovarci imbottigliati nella Val Cavallina (lo diciamo per chi non conosce i luoghi: entrambe meravigliose valli bergamasche, met di gite nel week-end). E visto

che arrivavamo dal pomeriggio dalla Val Brembana, in un giorno abbiamo fatto il tour (involontario) dalle valli bergamasche (in realt mancava la Valle Imagna, tour che faremo quando acquisteremo lelicottero). E come tutte le ultime parole famose (le nostre nemmeno famose) che si rispettino, scatta la presa in giro Ora inutile prolungare lagonia: ci fermiamo e vi lasciamo alla bella recensione di Fede. Bella: non sappiamo se la recensione, se Fede o entrambe Dai concedeteci la battuta: questa lultima battuta prima delle punzecchiature che Fede ci ha rivolto Punzecchiature: chiamiamole pure affondi di sciabola. Touch. Ma, visto che parliamo di Verdi, chiamiamo in aiuto l'amicpo buffone Rigoletto (nella foto, la statua a Mantova): S, vendetta, tremenda vendetta - Di quest'anima solo desio... - Di punirti gi l'ora s'affretta, - Che fatale per te tuoner. Come fulmin scagliato da Dio - Il buffone colpirti sapr (Rigoletto). Naturalmente stiamo scherzando. A seguire, dopo la recensione, alcuni momenti dellesecuzione dellAida dei Gomalan Brass (tratti da vari concerti) e il sopraccitato Why di Annie Lennox, non prima per di ringraziare di Fede per quanto ci ha inviato. Ah aspettando le prossime recensioni dei concerti di Fede

LAida interpretata dai Gomalan Brass: lemozioni di Verdi interpretate con satira e umorismo by Federica Alcaini

26 giugno. Per molte persone la data indica gi ferie, spiagge lontane e relax allombra di un ombrellone e magari con in mano un drink (per il Crazy Team, so gi a quello che state pensando: Angelina Jolie in costume, ma non era quello che intendevo). Per altre persone magari la data rappresenta lavvicinarsi a queste vacanze: appuntamento con le spiagge solo rinviato ma nella mente il saluto al mare: Aspettami, sto arrivando (per il Crazy Team: aspettando Angelina Jolie in costume da bagno). Beh, per altre persone la data magari indica le vacanze appena finite: la leggera malinconia del ritorno ma la felicit del ricordo per aver passato qualche giorno di divertimento. Ma per tutte queste persone rappresenta leterno dilemma, o se vogliamo essere pi tragici, leterna battaglia (s, cos sembra il trailer di un film epico): mare o montagna? Non so cosa sceglierete o casa abbiate scelto: vi consiglio entrambi. Per noi, bandisti - quelli che vanno a Messa - e banditi - ovvero i bandisti, come il Crazy Team, che seguono la Messa da una location un po originale: il bar vicino alla chiesa -, la data 26 giugno, scritta sullelenco dei servizi della banda, ha rappresentato una sola cosa: Corpus Domini. Servizi: per chi non conosce la banda il servizio significa solitamente suonare prima e dopo una manifestazione. Ah, se c una sfilata (religiosa o civile), un corteo o una processione, significa suonare anche durante Ma il 26 giugno 2011, ha rappresentata la gradita sorpresa

due servizi. Gradita Pi che gradita, la giornata stata da granita per il caldo. O meglio granitica per limpegno richiesto. Ma nonostante tutto, dopo due servizi con la banda con annesse e connesse (visto che adesso va di modo il wi-fi) relative processioni sotto il sole cocente del pomeriggio, per nulla ci saremmo persi il concerto dei Gomalan Brass Quintet (vero Crazy Team?). Beh, il nome del quintetto di ottoni brass in inglese indica proprio gli strumenti ottoni -, gi fa presagire lironia dei cinque componenti: il nome, in dialetto lombardo-veneto ha un assonanza con go mal an bras, ovvero mi fa male un braccio. Ma oltre allironia del nome, il quintetto famoso anche per il repertorio presentato sempre in modo comico, originale e inaspettato. Ma dietro a questa ironia, come spesso avviene a chi fa satira, si nasconde il talento puro dei cinque componenti. Gomalan Brass per indicare cinque orchestrali che calcano in modo serio le migliori orchestre nazionali e internazionali, ma che si riuniscono per fare musica in modo divertente: Marco Pierobon (prima tromba, cornetta, trombino), Mirko Braito (seconda tromba e cornetta), Nilo Caracristi (corno francese) e Stefano Ammannati (basso tuba). Meglio dire (e fare) una cosa seria con il sorriso sulle labbra, che dire (o fare) una cavolata seriamente. E qui permettetemi di fare una piccola digressione per prendere in giro i cari amici del Crazy Team: anche i Gomalan Brass quando suonano loro fanno una cosa seria un sorriso sulle labbra. Il Crazy Team quando suona fa s una cosa con il sorriso sulle labbra, ma Ma lasciamo i puntini di sospensione e i dubbi che sorgono nel capire se il Crazy Team quando suona fa o meno una cosa seria, e ritorniamo al nostro racconto. Stavo dicendo che dopo le due processioni eravamo, come gli altri componenti della banda, un po stanchi e non freschissimi. Ma la voglia di andare a sentire questo fantastico quintetto era troppa. Bisognava inoltre cogliere l'occasione di "beccarli" a Bergamo, occasione che si presentava nel poterli andare ad ascoltare in quelli di Romano di Lombardia. Di fretta e senza cena, in compagnia di amici e amiche, siamo partiti dalla Valle Brembana alla volta di Romano di Lombardia: alle ore 21,00 (mentre il Crazy Team era in colonna in Valle Seriana e desisteva nellintento di essere presente onde poter ascoltare il quintetto) iniziava il loro spettacolo, "la nostra Aida". Ammetto che ero proprio curiosa di sentirli e soprattutto di vederli recitare. Ero gi stata a vari concerti, ma mai avevo sentito l'opera del celebre musicista di Busseto (cito la terra natia di Verdi in quanto sul sito ho visto che il Crazy Team ha avuto unio scambio in merito allargomento delle dipendenze con lAvis universit di Parma). Ma se era la mia prima volta dellAida rivista in chiave comica dai Gomalan, non lo era per alcuni amici: mi sono ritrovata stupita nel notare come per loro risentirla per la seconda-terza volta fosse ancora fonte di entusiasmo come per la mia prima. Durante il viaggio mi era stato raccontato che l'interpretazione non era mai uguale, certo la storia era quella, ma i Gomalan, la vivevano al momento, con spontaneit sul palco. Mi era stato raccontato che lopera verdiana era un pocome il canovaccio per la commedia dellarte: i musicisti su questo canovaccio avrebbero recitato improvvisando. Ma ammetto che in questo caso il famoso detto uomo o donna nel mio caso avvisato mezzo salvato non ha funzionato: lo stupore, per fortuna, e stato tanto.

Cortile del Palazzo Rubini, inizia lo spettacolo. I Gomalan salgono sul palco. Il pubblico scoppia in una grossa e sana risata: Gomalan talmente ben immedesimati nell'opera, che hanno suonato travestiti da Aida (fliglia del Re dEgitto), Amneris (fliglia del Faraone dEgitto), Ramfis, Radams e da Amonasro (Re dEtiopia). La storia dellopera di Verdi famosa: ho solo indicato i personaggi di Aida e di Amneris (due donne) per farvi notare come per recitare una parte di due donne e tre uomini ci fossero i Gomalan Brass composti da cinqe uomini Con un po di trucco, barba ben rasata e makeup pesante, si fa tantissimo (non lo consigliamo al Crazy Team in quanto gi girano certe vostre foto di Carnevale). Cos fra una risata, un applauso, buona recitazione, e ottima musica il tempo trascorso in modo impercettibile. A momenti di ilarit, sono succeduti quelli seri: attraverso limmaginazione, loriginalit e la fantasia, l'ora e mezza dello spettacolo volata. Come stata il concerto? Semplicemente eccezionale! (Per il Crazy Team: lossimoro mi venuto grazie ad una fonte dispirazione Avete in mente a chi sto intendendo?). Fantastici nella loro interpretazione, magnifici con la loro musica, talmente meravigliosi nella recitazione. Se vi sembra che mi sono lasciata prendere un po la mano, vi consiglio, appena vi possibile di andare a vedere questa originalissima interpretazione e poi, sono certa, che concorderete con quanto detto. E' bellissimo come cinque musicisti professionisti riescano a far divertire la gente raccontando la storia di Aida: il dramma di questa donna divisa tra il suo popolo e Radames, con un finale drammatico dove l'amore per il comandante egiziano viene reso ancora pi struggente dalle grandi doti musicali ed interpretative del quintetto. Che dire, un trionfo (come la marcia trionfale dellopera). Ancor pi fantastico vedere il numeroso pubblico accorso per sentire un opera classica. Un classico. un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire: quello che Italo Calvino affermava per i libri, lo si pu trasporre in tutta larte. E grazie ai Gomalan, questi classici, dimostrano di essere pi vivi che mai. La serata si poi conclusa con alcuni pezzi must, richiesti come bis, tratti del loro repertorio: Libertango di Astor Piazzolla e Forrest Gump (colonna sonora scritta da Alan Silvestri) quelli pi acclamati. Appuntamento con i Gomalan Brass per la prossima volta in terra orobica: sempre un gran piacere sentirli ma stato anche "doloroso" per chi, come me, suona per passione, e che forse spera un giorno di diventare come loro. O

almeno, spera di imparare a suonare sempre meglio. Non rimane che fare i complimenti a questi giovani, e ringraziarli delle emozioni (per il Crazy Team EMOzioni) che solo loro sanno regalarci (eccezion fatta per il Crazy Team, che in auto e in colonna non sono riusciti a raggiungere Romano di Lombardia).

Hits list Avis Villa: festeggiando i 200 brani con la torta di Eva (Herzigova) e cercando Angelina (Jolie)
Al cor gentil rempaira sempre amor. - Guido Guinizzelli Le pubblicit di carattere moralista, che creano ansia o apprensione, non fanno presa sul cittadino. Creano distanza. Ci vuole invece una campagna che faccia leva sul bello, presentando in modo simpatico e accattivante un gesto come la donazione di sangue che rimane pur sempre un dovere civile. Paolo Guglielmoni, Direttore creativo di Leo Burnett, in merito alle campagne sociali alla presentazione di Tuttidovremmofarlo in un incontro con studenti universitari C' molta retorica sulla solidariet e con questa iniziativa abbiamo voluto dare un colpo di vernice a comportamenti che di morale hanno poco. Silver - Guido Silvestri - , disegnatore di Lupo Alberto alla presentazione di Basta tanto cos (Opuscolo per promuovere la donazione realizzato da Avis) Loading A tutti capitato di leggere caricamento mentre si invia o si riceve qualche file. Sia che si tratti di email, di un file da inviare o da ricevere, da caricare o da scaricare, il countdown (il conto alla rovescia, come nel brano The Final Countdown degli Europe) toccato proprio a tutti. O per meglio dire, pi che conto alla rovescia, il conteggio (che innervosisce non poco soprattutto quando si ha fretta) fino a 100: la mitica percentuale che ci indica se il file finalmente arrivato o salvato sul computer. File che a volte viene inviato o ricevuto tranquillamente, a volte rallenta perch si ferma a prendere un caff, a volte rallenta ancor pi perch il caff diventa laperitivo e altre volte laperitivo diventa cena e qualcosaltro e il file si perde per strada. Limmancabile barra l ci indica lo stato di avanzamento della procedura: non importa se le barre sono verticali, orizzontali o a forma di cerchio come da sempre nei computer della Apple. Il significato non cambia: loading (caricamento). Dal lato pratico la barra ci individua se il file sta facendo il bravo o se, come nel brano di Vasco, ha preso strane Deviazioni. E il please wait (attendere prego) scatta inevitabile.

Immancabilmente ci si ritrova quindi a dover fare una scelta. La prima opzione stare a guardare la barra e la percentuale che sale (e qui come non ricordare il brano Your brain is mine - Sale Sale e non fa male - di Human Groove. Va beh, la traduzione sarebbe il tuo cervello mio e non osiamo pensare a cosa stesse facendo chi lha tradotta in sale sale e non fa male" Scherzi a parte un brano che fa parte della storia della musica dance) nella speranza che la telepatia dia una mano alle finestre colorate (in realt una sola, quella di Windows) o alla mela morsicata (quella di Apple. Il logo venne creato da Rob Janoff, quando allinterno di un supermercato vide delle mele. Propose cos questo logo che allinizio, su richiesta di Steve Jobbs era coloratissimo e poi divenne di un solo colore fonte Wikipedia). Ma immancabilmente la barra ha il sopravvento e ti ritrovi l ad osservarla e se poi gira (nei Mac la barra gira da sempre ma adesso in tantissimi programmi di Windows e in moltissimi altri lesempio pi lampante lo si ha con i browser, per intenderci i programmi che permettono di andare in internet) lipnosi intrigante garantita (come lo sguardo seducente di una bella gitana che ti legge la mano). La seconda opzione un po pi mistica cantare, nella speranza che possa aiutare e incitare il caricamento, Windows in the Skies ovvero finestre (nellalto) nei cieli degli U2-Green Day per quanto concerne chi usa Windows o Big Apple Big Heart!, Grande mela, grande cuore di Craig Owens per chi usa i Mac. Ma visto le pessime doti canore del Crazy Team, eccovi la terza opzione: aspettando il loading e il cento, una fetta di Apple Pie (torta di mele), ammirando il panorama dalle windows (finestre) e sorseggiando un caff. Fantastico, se poi sogniamo noi e Angelina Jolie seduti sotto lalbero di mele ancor pi fantastico. E come lamico Glenn Miller ci suggerisce nel brano Don't Sit Under the Apple Tree, dedichiamo queste parole ad Angelina: Don't sit under the apple tree with anyone else but me ovvero non sederti sotto lalbero di mele con chiunque altro tranne che me. Beh Angelina se te lo dice anche Glenn ci devi crede. Cara Angelina, Bite The Apple, mordi questa mela, come diceva il primo slogan della Apple. Va beh, se ci siamo spinti troppo in l, cara Angelina, passiamo ad un artista un po pi moderato: Angelo Branduardi con Cogli la prima mela. Ma prima di Branduardi aspettate fatto: abbiamo appena finito di (tra)vestirci da prima mela. Per il costume da prima mela, vedete, non stato tanto difficile trovare il costume da mela, bens trovare la prima. Ma Eva, presa dai rimorsi di coscienza ce lha prestata: con tutto quello che ha combinato, come avrebbe potuto dirci di no? Beh, che ci volete fare, per Angelina andremmo in capo al mondo, ma abbiamo chiesto dove sta ma nessuno ci ha dato una risposta. E pensare che lo abbiamo chiesto anche negli Stati Uniti e a Londra: Excuse me, where is to the ends of the earth? (scusi, dove la fine della terra?, modo in cui gli anglosassoni traducono in capo al mondo). Ma dalle facce, chi ci rispondeva non sembrava molto allegro anche se, da perfetti gentleman, le persone interpellate ci ringraziavano per la domanda: Thank you. Ma il thank, non sappiamo perch, aveva un suono un po diverso: sar la pronuncia La parola sembrava iniziare invece che con un th con una f, la a sembrava pi una u letta allinglesee la n suonava pi come una c S, i ringraziamenti suonavano un po come il brano F**k you di Lily Allen Ma al nostro I dont understand (non capisco), ci hanno indicato non solo il brano di Lily Allen ma ci hanno passato anche le cuffie dellIpod e ci hanno fatto ascoltare anche il brano F**k you di Cee Lo Green. Che non fosse un thank you? Comunque sia, abbiamo ricevuto tanti ringraziamenti (s chiamiamoli cos) ma non ci hanno detto dove era questa fine

della terra. Ci sa che sono invidiosi di noi e Angelina Visto che (per ora) il capo al mondo - o la fine della terra come abbiamo chiesto - non lo abbiamo trovato, giriamo la ruota, giochiamo il jolly, compriamo la vocale, chiediamo laiuto del cinquanta per cento, laiuto a casa, laiuto della telefonata, laiuto del pubblico - il quiz si chiama Chi vuol essere con Angelina. Fermi, abbassate le mani: fate la fila - e giriamo la ruota urlando Cento, cento, cento! come nel quiz Ok, lAngelina giusta. Ma non solo, per trovare il capo al mondo o the ends of the earth per trovare Angelina, abbiamo chiesto una mano ad Eva: un suo amico ci ha prestato un navigatore satellitare ultimo modello, con tutte le mappe delluniverso e che tutto sa Angelina stiamo arrivando. Grazie mille ci siamo trovati a dire ad Eva prima di prendere finalmente in mano il navigatore che le stato dato dal suo amico, aggiungendo come mai il tuo amico se ne sta andando cos di corsa e per cercare di non farsi vedere striscia?. Mah, non importa. Adesso il super navigatore c. Aspettate che lo accendiamo e che guardiamo il display: Loading, Please Wait.

P.S.: Eva, ma che testa hai?! Noi pensavamo allaltro amico quello che in passato hai fatto un po arrabbiare... P.P.S.: Dalla serie Penso positivo come il brano di Jovanotti: abbiamo, come Crazy Team, tutti una nuova cintura di vera pelle s, pelle di pitone. E quando troveremo Angelina le regaleremo anche una borsa fatta sempre con la pelle dello stesso pitone che non stato cos veloce nel scappare Crazy Team sempre pi crazy? Beh, avete proprio ragione. Ma che ci volete fare, oggi siamo particolarmente goliardici e felici: la hits list Avis Villa ha raggiunto (e passato) quota duecento brani. S, siamo partiti, siamo andati alla boa dei cento (hits) e siamo ritornati a riva con i duecento brani. E lo sapete una cosa? Non siamo ancora stanchi e siamo ripartiti Non sappiamo cosa raggiungeremo, ma siamo ripartiti con lo stesso entusiasmo di quando nel sito inserimmo il primo brano: Niki consigli di raggruppare i brani in una list, la lista di Avis Villa. Ci ricordiamo di quando mandammo la newsletter in cui si annunciava la nascita della hits list cos come ci ricordiamo dellemail che ricevemmo da un donatore che, divertito, apprezz fin da subito questa nostra (di Niki pi che altro) idea. Quella email stata (e rimane) il pi bel riconoscimento che potessimo riceve: il donatore ci scrisse da un paese estero dove si trovava per lavoro. E sapere che, magari anche solo per un attimo, abbiamo fatto sentire a casa un nostro donatore ci diede immensa gioia. Sperare di avergli regalato un sorriso, fosse anche solo per un secondo o meno, e avergli ricordato la propria terra in un paese straniero, beh un po come la Mastercard: "ci sono cose che non puoi comprare". E visto che come Crazy Team, per tutto il resto c Angelina, cosa potremmo chiedere di pi? Come ci gi capitato di dire nel sito, lidea nasceva dalla volont di proporre la donazione sotto unottica diversa, mostrare che un gesto meraviglioso rimane tale anche se lo si fa

con un sorriso sulla bocca. S, in poche parole donare sangue (ma anche dare la disponibilit per donare midollo e organi) e farlo senza timori, farlo ad alta voce, farlo gridando e divertendosi. Secondo il nostro motto meglio dire una cosa seria con un sorriso sulle labbra che una stupidata seriamente, abbiamo pensato una stretta liaison tra la donazione e la musica. Musica che potesse accompagnare, con un semplice play alla lettura delle nostre crazy follie. Abbiamo inserito (o cercato di farlo) musica di ogni genere e tipo, che rappresentasse leterogeneit dei donatori, tutti con una storia che meriterebbe essere raccontata, tutti protagonisti, tutti diversi e tutti uguali nel condividere un grande sogno. Una scelta che abbiamo visto condivisa anche nello spot Tuttidovremmofarlo realizzato pro-bono dallagenzia pubblicitaria Leo Burnett e nelle parole di Silver - Guido Silvestri - alla presentazione dellopuscolo informativo Basta tanto cos. Non sapevamo quanto avremmo resistito in questo mare. Ci abbiamo semplicemente provato. Siamo arrivati alla boa delle 100 hit e abbiamo avuto la forza di tornare a riva. Ora siamo ripartiti. Non sappiamo se e dove arriveremo, ma ci proviamo di nuovo. Se le forze ci abbandoneranno? Non avremo almeno avuto il ripianto di non averci provato una seconda volta. Ci faremo cullare dalle onde e il naufragar m' dolce in questo mare (Infinity by Jack Leopards... Oh, il testo talmente piaciuto che Calvin Klein ci ha fatto persino un profumo. Scherziamo, naturalmente si tratta de "L'Infinito" di Giacomo Leopardi). E se vi va, per vedere dove abbiamo inserito gli oltre duecento brani, potete nel sito utilizzare lo strumento cerca - dove c il simbolo della lente di ingrandimento, in alto a destra - o andare su google, inserire il nome del brano che trovate nella Hit List seguito da avis Villa: come per incanto vi apparir la pagina dove il brano stato menzionato. Ma per ora ci fermiamo: Eva ci ha invitato per il t. T che per noi Crazy Team diventato caff. Ci ha preparato anche una torta, non potevamo dirle di no Abbiamo fatto uneccezione e abbiamo assaggiato una fetta di questa torta. E scattato lantifurto e, mentre ci hanno preso le generalit, ci hanno detto di attendere che qualcuno arrivi a spegnerlo. Ma aspettate, ci sorto un dubbio: Eva ma con quali mele hai fatto la torta?. Ecco ci risiamo: Ma Eva che testa hai? Come te lo ha detto Branduardi Non potevi spostarti di cinque metri e prendere la seconda mela da un altro albero?. Se prendiamo Branduardi, gli spezziamo il violino Ma, visto che come Crazy Team abbiamo un cor gentil che rempaira sempre amor, come diceva (di noi... beh, proprio di noi non proprio. Diciamo che pensava a noi del Crazy Team) Guido Guinizzelli, abbiamo perdonato Eva: come potevamo tenerle il muso - ovvero to sulk - con quegli occhioni (verdi) cos dolci? Ah, mentre ci prendevano le generalit ci siamo ricordati il cognome di Eva. Aspettate che gi ce lo stiamo dimenticando Ah, s: Herzigova. E proprio alla nostra piccola - mica tanto visto che alta 179 cm Eva dedichiamo l'omonimo bel brano (Eva) di Umberto Tozzi. P.P.P.S. Per Angelina: arriviamo, ma facciamo un po tardi causa dEV(i)Azioni. P.P.P.P.S Alla fine arrivato il proprietario del campo di mele. E s' arrabbiato... Ci ha fatto una paternale che non vi diciamo... Ma mentre ce ne stavamo andando, abbiamo incontrato un tizio, non ricordiamo come ci ha detto di chiamarsi, forse Pietro. Ci ha offerto anche il caff: poco zuccherato per Eva (poverina c rimasta male e a noi toccato consolarla) e amaro per il Crazy Team. Conosce il proprietario. Ci ha detto che gli parler lui. Alla fine ci ha detto che il proprietario buono, ma che l'albero il suo punto debole. Oh, proprio non tollera che lo si tocchi...

Angelina Jolie, il nostro sogno di una notte di mezza estate. Aspettando Rambo che dona sangue...
Pazzo, amante, poeta: tutti e tre sono composti sol di fantasia. Da Sogno di una notte di mezza estate (Teseo: atto V, scena I) di William Shakespeare

Non c' occhio d'uomo che abbia mai sentito, n orecchio che abbia mai veduto, non c' mano che abbia mai assaggiato, n lingua che abbia mai toccato, e tantomeno cuore che abbia mai raccontato un sogno come il mio. Da Sogno di una notte di mezza estate (Rocchetto: atto IV, scena I) di William Shakespeare Elevation puro divertimento, una canzone giocosa sul desiderio di eccitarsi o di staccarsi dal suolo. In realt non riesco a ricordarmi quando e come lho scritta, ma il tutto dur pochi minuti: il che non una bella cosa da dire per un pezzo che parla di sesso. Bono, leader degli U2 Tratto dal libro In The Name Of Love di Andrea Morandi Rambo dona sangue. O almeno lo vuole fare anche se ha una paura folle. Come lo sappiamo? Beh, da Crazy abbiamo lesclusiva sulle cose folli. La fonte? Dai non ve la possiamo dire Come insistete? Va bene, solo per questa volta, solo per i nostri venticinque lettori (o forse meno, venticinque di numero visto che venticinque erano quelli di Manzoni. Anche se alla fine i lettori di Ale- Alessandro Manzoni - sono stati di pi), faremo uneccezione. Tutto inizia da un sogno che si realizzato, dal fatto che chi faceva parte delle 3A (ovvero chi era iscritto ad Avis-Admo-Aido) vinceva tre cene con Angelina Jolie. Come Crazy Team quindi ci siamo recati negli Stati Uniti per ritirare il premio, ovvero per andare a cena con Angelina (trs Jolie). Come andata la cena? Bene, anzi meravigliosamente bene. E proprio perch la cena andata deliziosamente che Angelina ci ha regalato lo scoop. Ma procediamo con calma. Dopo la cena - tutti i dettagli non possiamo raccontarli - il giorno dopo abbiamo deciso con la bellissima Angelina di fare un giro. Abbiamo passato la mattinata facendo un giro per il centro citt. Ma anche se Angelina era vestita con una semplice T-shirt e in jeans con una felpa legata in vita in caso avesse freddo, tutti per strada la notavano. Dopo i numerosi autografi, visto che sempre pi persone stavano affollando la strada e avvisati che i Paparazzi, come ci aveva suggerito anche Lady Gaga, stavano arrivando (ah, Lady ci ha dato il suo cellulare Ma cera anche Angelina e quindi richiameremo Lady) stavano arrivando, abbiamo deciso di rientrare a casa. Ma prima cera da fare la spesa. Subito quindi ci siamo infilati nel primo centro commerciale che ci capitato. Come spesso accade, prima di arrivare nel reparto alimentari dei centri commerciali siamo passati a innumerevoli negozi di vestiti, ma Angelina non voluta entrare in nessuno. Uacciu, uacciu ci parso un sogno. Acquistato velocemente il necessario per il pranzo e per la successiva cena, dopo limmancabile caff che anche Angelina ha bevuto insieme al Crazy Team, ci siamo recati al reparto elettronica. In questo reparto abbiamo passato tutta la mattinata e il pomeriggio (per il pranzo abbiamo allultimo optato con Angelina, per una pizza al trancio fuori dal negozio di elettronica). Con Angelina nel reparto elettronica abbiamo passato una giornata da sogno a differenza di quelle solite nei commerciali, dove il negozio di elettronica diventa un lontano miraggio e lo si visita dopo aver

fatto la Via Crucis lungo tutti i negozi di vestiti. In successione smartphone, iphone, ipod, ipad, iMac, Macbook, abbiamo incontrato anche Steve Jobs che ci ha spiegato quali saranno le prossime uscite e le prossime novit. Poi ancora reparto macchine fotografiche, reparto hi-fi. E ancora reparto libri, reparto cd e dvd (anche blu ray). Proprio nel reparto dvd, nel cesto delle offerte, cera il film The First Blood (ovvero di Rambo come abbiamo capito solo dopo Che ci volete fare, chi traduce i titoli dei film si prende qualche licenza poetica. O meglio vede il film e poi gli d il nome in italiano che vuole). Allinizio eravamo titubanti. First blood, ma che film ?, abbiamo chiesto ad Angelina. Angelina divertita ci ha risposto: It is the Silverter Stallones film (E il film di Silvester Stallone). Quando Angelina ha pronunciato Silvester Stallones film per un attimo si diffuso il panico tra i clienti, pensando di essere rapiti e di essere costretti alla peggiore delle torture: guardare tutti i film di Silvester. Ma il pericolo della visione del film stato scampato grazie ad un potente antivirus, che ha fermato la visione del film di Stallone, e per festeggiare lo scampato pericolo affogato di caff per tutti. Visto che cera la promozione liberaci da questo dvd Libera nos a malo (come il brano di Ligabue) abbiamo optato per lacquisto del dvd per 7 dollari, ovvero la spesa per smaltire questo rifiuto speciale onde non possa contribuire ad inquinare. In pratica se ti portavi via il magnifico capolavoro di Stallone o meglio se contribuivi allo smaltimento di questo dvd, avevi in omaggio il lettore dvd (anche blu ray), il televisore 42 full HD a led e 3D. In regalo anche la batteria di pentole in acciaio inox, la bicicletta con il cambio shimano e Mastrota (Giorgio ma negli United States Of America conosciuto come George Mastrota Italian seller of pans - il venditore italiano di padelle). Ma Mastrota abbiamo deciso di non stapparlo dal suo habitat naturale e lo abbiamo lasciato nel reparto con le pentole. In regalo cera anche la tipa bionda di Media Shopping: anche negli Stati Uniti parla italiano con accento americano, e anche l, come in Italia, non capiscono cosa dice. Salutato Steve (Jobs) e dopo quindi aver passato la giornata dentro i negozio di elettronica, abbiamo deciso di recarci alla cassa. Quando siamo arrivati alla cassa, il direttore del negozio, visto che lo liberavamo dal dvd del film di Stallone, ci ha voluto ringraziare di persona e ci ha offerto un caff. Salutata la bellissima e sorridente commessa italiana che ci ha detto chiamarsi Giusy Ferreri e che ci ha cantato un bellissimo pezzo, ci siamo recati verso luscita dellipermercato. Come nel tragitto di andata siamo passati davanti ad un sacco di negozi: scarpe, borse, intimo, cosmetici e profumi si potevano vedere nelle multicolori vetrine ma Angelina non voluta entrare in nessun negozio: Ho gi tutto. Uacciu, uacciu al quadrato: per un attimo abbiamo pensato di non aver ben compreso per cui abbiamo chiesto di nuovo ad Angelina se avesse voluto entrare in qualche negozio. Ma la sua risposta stata di nuovo: No grazie, non mi serve nulla. E poi sono cos noiosi i negozi di vestiti. Ma il pericolo centro commerciale non era scampato: lultimo ostacolo, quello che non ti aspettavi e quindi pi insidioso eccolo a tradimento proprio prima delluscita, quando si aveva lillusione di averla scampata bella. Era

l che ci irrideva, persino linsegna ci ha detto: Pensavi di esserti salvato, eh?. Ebbene s, il negozio dellIkea si prospettava minaccioso pi che mai davanti ai nostri occhi. Avevamo visto con timore da lontano, il giallo e azzurro, ma avevamo pensato ad una bella manifestazione di ragazze svedesi in visita negli Stati Uniti. Invece ci sbagliavamo e di grosso. Abbiamo cercato unuscita secondaria per scappare, ma le uscite di sicurezza erano tutte allarmate. Non ci rimasto che arrenderci. Di fronte allentrata avevamo perso ogni speranza: anzi lo stesso Dante, con dispiacere indicava agli uomini che incontrava Lasciate ogni speranza o voi che entrate (Divina Commedia - Inferno, Canto III). Beh, la cosa sicura che chi entrava, dopo la cassa alluscita, oltre alla speranza, lasciava anche la carta di credito Vedevamo gli uomini uscire stremati, con carrelli e mobili che avrebbero dovuto montare e che non sarebbero mai stati capaci di farlo Tutti con in mano loggetto del desiderio: il taglia uova sode. In pratica un oggetto in cui si mette luovo sodo sulla base e sopra una serie di fili metallici ghigliottinano il povero uovo. Povere uova, e povere galline, molto rumore - e fatica per nulla. Una fine cos tragica: uova ghigliottinate dalla geniale invenzione Ikea E, il dubbio non pi stato se essere o non essere, lIkea dava la facile soluzione: non essere, ed per questo che i coltelli che venivano venduti allinterno non erano affilati. Allingresso dellIkea, il dubbio amletico si tramutato: nato prima luovo o la gallina o il taglia uova sode? Beh, la soluzione ci apparsa subito: la gallina una macchina montabile creata apposta dal signor Ikea per fare luovo che sar tagliato dal taglia uova sode Per un attimo ci siamo pentiti di non aver preso anche George (Mastrota) per fare due chiacchiere. Abbiamo pensato di contrattare lentrata con ventiquattro ore no spot della tipa bionda di Media Shoppingche parla in italiano-americano senza farsi capire in entrambe le lingue. Ma la bionda di Media Shopping voleva farci fare gli esercizi con gli attrezzi, con tanto di tapis roulant, ma visto che di roulant avevamo qualcosa daltro (pensando alla noia del tour Ikea), abbiamo optato per interrompere la potenziale trattativa. Ma lo stupore stato tantissimo quando Angelina ci ha detto che non voleva entrare e che preferiva fare ritorno a casa. Ci sembrava un sogno, di quelli belli e abbiamo pianto di gioia. Abbiamo pensato un istante alle giornate al centro commerciale senza Angelina, ben diverse di quella con Angelina. Abbiamo incontrato anche Lorenzo (Jovanotti) che ci ha detto: We, fratello pensa positivo. Abbiamo dato ascolto a Jovanotti: abbiamo allontanato subito i cattivi pensieri del tour passati allIkea e subito ritornato il sorriso. Abbiamo adorato Angelina come non mai e ci siamo diretti alluscita, dopo aver scagliato, cos per ridere, in amicizia, una padella che ci aveva dato George Mastrota, contro linsegna dellIkea. E cos per fare un innocente scherzo, aver disposto un motore di una Lamborghini al posto di quello elettrico del tapit roulant della tipa bionda Ci hanno detto che un oggetto non identificato che parla una strana lingua dai capelli biondi, sta orbitando intorno alla terra. Abbiamo preso un altro caff e abbracciati ad Angelina ci siamo recati verso luscita Appena usciti, abbiamo notato un tipo con un cellulare che ci sembrava di conoscere. Non ci sembrava vero Ma s era lui: Bono degli U2. Dopo avergli fatto i complimenti e dopo aver preso un caff, tutti e tre insieme (il Crazy Team, Bono e Angelina) abbiamo salutato Bono. Ma mentre lo stavamo salutando, un aereo passato sulle nostre teste, mentre Bono ha in contemporanea ricevuto una telefonata. Nel frattempo Angelina si cambiata: un body attillato in lycra color verde acqua, e i capelli raccolti in una lunga treccia e al fianco un cinturone con due pistole. Bono ha iniziato a cantare. E senza volerlo, ci siamo ritrovati nel video clip del brano Elevation Ma cavolo Angelina, proprio adesso dovevi trasformarti in Lara Croft (Toby Gard ide per la prima volta una protagonista femminile, Lara Croft. Il fisico maggiorato di Lara fu una decisione del disegnatore, che aument del 150% il volume del seno del personaggio per fare uno scherzo agli altri componenti del Team di sviluppo che per, vedendo il bozzetto, rimasero positivamente impressionati dalle nuove misure, tanto che esse diventarono quelle definitive fonte Wikipedia) e andare in giro per il mondo a fare larcheologa avventuriera? Abbiamo steso The Edge (che nel video salta con Angelina, ma adesso ci penser due volte prima di voler fare il furbo), siamo saltati verso Angelina. Mentre eravamo in volo abbiamo detto: Mi fai sentire come se potessi volare - fammi arrivare fino allangolo delle tue labbra. Ho bisogno di te per elevarmi - nellorbita dei tuoi fianchi (You make me feel like I can fly - At corner of your lips - I need you to elevate me here - As the orbit of your hips. Tratto dal brano Elevation degli U2) . E mentre Angelina ci stava accogliendo tra le sue braccia

Ma caro, stai bene? Oggi la donazione di sangue mi sembra ti abbia messo un po ko ci sentiamo dire. No, stiamo bene rispondiamo come Crazy Team, mentre alziamo gli occhi e vediamo linsegna dellIkea, stavamo pensando a quel video divertente di Rambo che ha paura a donare il sangue. Facciamo solo un salto. - ci sentiamo di nuovo dire - Guarda, visto che sei pallido, dovevo prendere due cose al Media World, ma ci andr in settimana io cos non ti stanchi. Questa sera ti faccio due uova sode, cos recuperi gli aminoacidici: sai una sostanza che si trova in pochi cibi, le uova per fortuna ne sono ricche Beh, guarda questo fa al caso nostro, cos faccio prima a tagliarle. No, il taglia uova sode no Sogni (e incubi) di una notte (o di un pomeriggio) di mezza estate P.S.: Avremmo dovuto raccontarvi di Rambo e della donazione. Beh, il video c, ma ve ne parleremo la prossima volta: oggi siamo troppo stanchi (tour Ikea). E le uova ci sono rimaste sullo stomaco. Il taglia uova sode li che ci guarda e se la sta ridendo. Gli abbiamo detto di stare attento, che gi un suo parente ha fatto una brutta fine. Ma se per caso si rompe (i casi della vita) ci tocca ritornare allIkea

1 click donation - Un click per donare una vettura (Citroen C4 Grand Picasso) ad Avis

Ti porterei anche in America, ho comperato la macchina apposta- - Da "Colpa d'Alfredo" di Vasco Rossi Quanto ci si impiega per aprire questo link e cliccare sul logo 1 click donation? Al massimo dieci secondi. Ma dieci secondi spesi bene in quanto questo pu permettere di far ricevere in premio ad Avis una autovettura nuova. Dieci secondi per 1 click donation, un concorso indetto da Citroen a cui possono partecipare le associazioni di volontariato italiane. Le due onlus (Organizzazioni Non Lucrative di Utilit Sociale) pi votate riceveranno come premio una Citroen C4 Grand Picasso. Come Crazy Team non ci intendiamo molto di autovetture, ma lauto in questione una monovolume e quindi utile proprio per lAvis,

per trasportare le sacche di sangue, oggetti voluminosi e ingombranti e quantaltro. Ma soprattutto utile e un auto spaziosa per poter stare comodi al chiaro di luna (la Sonata, quasi una fantasia come la defin Ludwig Van Beethoven. Si tratta pi precisamente della sonata per pianoforte n. 14 in Do diesis minore, con tanto di quattro diesis in chiave) con Angelina (trs) Jolie Che ci volete fare siamo romantici. E soprattutto siamo stanchi di suonare il pianoforte allaria notturna allaperto. Naturalmente stiamo scherzando, come al solito siamo particolarmente goliardici. Ci piace liniziativa promossa da Avis Nazionale, un esempio di come tutti i donatori uniti possono fare veramente tanto. Votate: ogni utente potr votare dal proprio computer una sola volta. Invitate parenti, amici ma soprattutto amiche a votare. O almeno fatevi prestare il loro computer: per votare c tempo sino al 26 agosto 2011. Bene, ci pare di avervi detto tutto. Adesso mandiamo un sms: men -> messaggi -> crea nuovo messaggio -> destinatario -> A. Aspettate che scendiamo un attimo nellelenco, trovata: Angelina (trs) Jolie. Testo: Ciao Angelina, non ti devi pi preoccupare. A breve avremo unauto pi comoda dove poter stare al chiaro di luna. Kiss by Crazy Team. Che ci volete fare, anche Vasco (in Colpa dAlfredo - vi invitiamo a vedere nel video un giovanissimo Vasco dal vivo e in playback) lo diceva: Per me la macchina che cha che conta. Cara Angelina, ti porterei anche in America, ho comperato la macchina apposta. Mi ero gi montato la testa. Avevo fatto tutti i miei progetti. Non la portavo mica a casa Se la sposavo non lo so ma cosa conta?. Sonate (e sogni), quasi una fantasia al chiaro di luna.

Angelina Jolie, il sogno costante che continua anche nelle notti di non mezza estate. Aspettando Rambo che dona sangue - Part 1 of 3
Chi ha il coraggio di ridere padrone del mondo. Giacomo Leopardi La paura l'oscura prigione della luce. Il coraggio la chiave. Kingdom Hearts La notizia ce laveva data proprio la bellissima Angelina Jolie che ci aveva regalato lo scoop. Abbiamo gi visto come Meg Ryan esprime la gioia di donare sangue in un video (con un doppiaggio parodia estrapolato dal film Harry ti presento Sally fatto dal Centro Nazionale Sangue). Ma mentre Meg Ryan esplode in un orgasmo per esprime la gioia di donare, come la prende Rambo, il supermacho, il coraggioso che salta dalla cascate, si ferisce e cuce le ferire come fossero panni da rammentare prima di donare? Beh, si potrebbe sintetizzare cos: se la fa addosso S, limpavido cuor di leone Rambo ha paura prima di andare a donare. Eccovi la prova (video estrapolato da un video pi completo realizzato dal Centro Nazionale sangue) Angelina Jolie ci aveva raccontato di Rambo, e vi stavamo descrivendo la sua vicenda. Quando, ad un tratto abbiamo fatto

un incubo terribile: ci siamo ritrovati in una strana dimensione, proprio fuori dallIkea nel mentre di entrare per il tour. Ci siamo anche beccati il taglia uova sode. Ma la sera, andando a visualizzare i video dellaccount youtube Avisvilladogna abbiamo notato come per magia il video: subito lo abbiamo visualizzato e abbiamo avuto la prova che il tour Ikea era (per fortuna) solamente un terribile incubo. Il video ci ha rimessi di buon umore e ha cancellato il terribile incubo. Angelina a fianco a noi, stata bravissima nel tranquillizzarci e a faci dimenticare lincubo che le abbiamo raccontato come scaramanzia, nella speranza che mai si avveri. Il sogno brutto stato quello del tour dellIkea ci ha amorevolmente rassicurati. E quando ci siamo voltati verso Angelina non abbiamo potuto che crederle. Dopo che Angelina ha finito di ballare nel video Elevation con gli U2 dopo esserci scusati con The Edge che avevamo steso in quanto pensavamo che volesse ballare al nostro posto con Angelina abbiamo preso tutti quanti un caff. Salutati gli U2, con Angelina abbiamo deciso finalmente di fare ritorno a casa: la cena ci aspettava, con tanto di spesa fatta durante la giornata al centro commerciale. Volevamo chiamare un taxi, ma Angelina ci ha detto che voleva fare due passi e che preferiva la metropolitana per poter guardare un po la gente, assaporare questo fantastico mondo delle persone apparentemente normali, come i donatori di sangue (ma anche di midollo osseo e di organi) che fanno cose straordinarie in silenzio e ascoltando il cuore. Senza clamore, ma con tanta passione nel fare uin gesto concreto che salva in concreto delle vite. Mentre stavamo aspettando la metropolitana Angelina ci ha raccontato di Rambo e della sua fobia di donare sangue. Anzi Angelina ci ha detto che RamboStallone quando va a donare il sangue chiama sempre tutti. Chiede di accompagnarlo, ma sai pesante come la peperonata alle nove del mattino: parla sempre dei suoi film, di Rambo e di Rochy. Angelina ci ha anche raccontato che vedere Rambo-Stallone urlare Adriana dopo la donazione, semplicemente patetico. Una scena che assume i connotati di una commedia tragicomica. Ma la cosa peggiore - chi ha ancora raccontato Angelina - la sua espressione: quella di una persona a cui hanno pestato un piede. Quello di un atleta di sollevamento pesi nel mentre di una prestazione agonistica. S, lespressione di quello a cui hanno rigato tutta lauto nuova. Non abbiamo potuto fare a meno di pensare a Rambo-Rocky-Stallone. Povero Rambo: anni a disinfettarsi le ferite con lesplosivo estrapolato dai proiettili, a cucirsi da solo le ferite come un allegro chirurgo, e poi finito cos... Prima in Rambo III a combattere contro i soldati sovietici a fianco dei Mujaheddin in Afghanistan. Poi gli hanno chiesto il sequel in cui deve combattere i Mujaheddin, proprio quando i sovietici se ne sono andati, ma a quanto pare hanno lasciato il posto agli americani Adesso gli hanno anche abbattuto il ponte che lui attraversa con il camion nel primo episodio di Rambo. Vorremmo vederlo adesso attraversare il ponte che non c (Si tratta del ponte in legno di Hope BC - British Columbia posta circa 100 miglia a nord di Vancouver in Canada. Il ponte stato abbattuto in quanto, come riferito, stato costruito in legno impregnato di creosoto. Ci sono alcuni problemi ambientali) Oh, c rimasto di un male Sar perch suscettibile a tutte queste bad news, ma sta ancora piangendo per paura di fare una semplice donazione di sangue Rambo, in crisi didentit e di coraggio Oh, non gliene va bene una Con Angelina, ci siamo ritrovati a ridere come non succedeva da tempo, non volevamo viste le sue disgrazie, ma ripensando alla mimica facciale di Sylvester Stallone che va dal dolorante al dolorante eccessivo - pure troppo - con azione non abbiamo potuto fare a meno di ridere alla battuta

di Angelina. Il viaggio quindi passato in allegria e in meno che non si dica siamo rientrati a casa. Pensando ancora a Rambo, abbiamo sistemato il televisore 42 Led e 3D, il lettore dvd. Abbiamo preparato la cena con Angelina, ridendo della pavidit di Rambo. Mentre cenavamo abbiamo acceso limpianto hi-fi con il brano One more night (una notte ancora) di Phil Collins gustandoci la cena a lume di candela con Angelina, il sapore degli spaghetti, il caff finito cena, la musica e il solo del sax contralto, e molto altro. Lindomani dovevamo partire per fare rientro a Villa dOgna per mandare la newsletter e Angelina si proposta di accompagnarci nel viaggio fino in Italia, visto che poi proseguiva per la Bosnia, dove era invitata per il film che ha girato sullassurda guerra che ha coinvolto lEuropa (anche se lEuropa pare a tratti non averla vista, o semplicemente vista come spettatrice senza fare nulla per fermarla) alla fine del XX secolo. Ma prima di scendere e salutare Angelina, abbiamo pensato a come dopo No mans land (film di Danis Tanovi, ma anche album di Hevia in originale Tierra de nadiedivenuto famoso per la sua cornamusa elettronica) pochi avessero questa storia, una storia europea, una storia che conferma, ancora una volta come in Europa, non vi mai stato un periodo di pace che durasse pi di quarantanni. Ci siamo complimentati con Angelina per il coraggio di provare (magari non con grandi risultati, ma almeno provare) a raccontare una triste storia, che possa far dire ai giovani doggi con maggior convinzione Il mio nome mai pi come nel brano di Jovanotti-Ligabue-Pel e magari cantando il splendido brano Miss Sarajevo degli U2 con un splendido solo del compianto Luciano Pavarotti. Dopo il viaggio in Bosnia, Angelina doveva andare anche a Lampedusa a vedere le condizioni dei rifugiati come ambasciatrice dellOnu. Ci siamo complimentati con Angelina anche per questo impegno umanitario e ahinoi ci siamo dovuti lasciare, non prima di averla abbracciata. E mentre le stavamo dando il bacio dellarrivederci (Parte 1 di 2. Continua) Vi lasciamo cos in sospeso sul bacio. Per due motivi: il primo cos il bacio dura pi a lungo. Naturalmente stiamo scherzando. Il secondo motivo - quello dal punto di vista pratico pi attinente - che in alcune ultime newsletter ci hanno fatto notare che siamo andati un po lunghi. Insomma che abbiamo perso un po il senso della misura. Ma a noi non pare: le misure di Angelina Jolie le conosciamo tutte; Height (altezza) 5' 8" (1.73 m); 36C-27-36 (misura in pollici. Un pollice corrisponde a 2.54 centimetri per cui si ottiene: 91.44-68.58-91.44). Oh, guarda caso le misure giuste per il Crazy Team. Che ci volete fare, i casi della vita
Il mio amore mai pi (featuring Luciano Ligabue - Piero Pel Lorenzo jovanotti) Io non lo so chi c'ha ragione e chi no se una questione di etnia, di economia, oppure solo pazzia: difficile saperlo. Quello che so che non fantasia e che nessuno c'ha ragione e cos sia, e pochi mesi ad un giro di boa per voi cos moderno C'era una volta la mia vita c'era una volta la mia casa c'era una volta e voglio che sia ancora. E voglio il nome di chi si impegna a fare i conti con la propria vergogna. Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi

Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi... Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo c' stato un tempo in cui io credevo che arruolandomi in aviazione avrei girato il mondo e fatto bene alla mia gente (e) fatto qualcosa di importante. In fondo a me, a me piaceva volare... C'era una volta un aeroplano un militare americano c'era una volta il gioco di un bambino. E voglio i nomi di chi ha mentito di chi ha parlato di una guerra giusta io non le lancio pi le vostre sante bombe, bombe, bombe, bombe, BOMBE! Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi... Io dico si dico si pu sapere convivere dura gi, lo so. Ma per questo il compromesso la strada del mio crescere. E dico si al dialogo perch la pace l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che d un peso al nostro vivere, vivere, vivere. Io dico si dico si pu cercare pace l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che dar forza al nostro vivere. Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi, mai pi, mai pi Il mio nome mai pi...

Angelina Jolie, il sogno costante che continua anche nelle notti di non mezza estate. Aspettando Rambo che dona sangue - Part 2 of 3
Voglio che tu leviti, voglio che tu canti con rapimento e danzi come un derviscio! Voglio che tu abbia una felicit delirante! Tratto dal film Vi presento Joe Black Il pi bello dei mari / quello che non navigammo. / Il pi bello dei nostri figli / non ancora cresciuto. / I pi belli dei nostri giorni / non li abbiamo ancora vissuti. / E quello / che vorrei dirti di pi bello / non te l'ho ancora detto. Da Il pi bello dei mari di Nazim Hikmet Riassunto puntata precedente. Eravamo rimasti al fatto che Rambo ha una paura matta di donare. Angelina Jolie ci aveva dato la notizia in occasione della cena vinta tramite le 3A (liscrizione ad Avis, Admo e Aido). Ci aveva passato anche il video che la confermava, video che il Crazy Team ha inserito sullaccount AvisvilladOgna. Lappuntamento con Angelina per stato interrotto da un terribile incubo: il tour del centro commerciale e dellIkea. Angelina, dopo aver rassicurato il Crazy Team che si trattava solo di un incubo, prima di recarsi in Bosnia per un film sulla guerra e poi a Lampedusa (come ambasciatrice Onu), saluta il Crazy Team. E mentre il Crazy Team stava dando il bacio dellarrivederci ad Angelina Si ci eravamo lasciati cos, in sospeso su quella E, come il brano di Vasco Rossi. E sempre come il brano di Vasco "Eh... gi", io sono ancora qua, eh... gi, o meglio noi del Crazy Team siamo ancora qua. Visto che cera una part 1", sicuramente non poteva mancare una part 2, finendo con la prossima "part 3". E mentre le stavamo dando il bacio (le inteso come ad Angelina Jolie) dellarrivederci Scusate, state bene? ci chiede un signore dallaspetto gentile e un po preoccupato per le nostre condizioni che si avvicina amichevolmente alla panchina. Vi ho visto in estasi mentre digitavate sul vostro libro elettronico, continua il signore non volevo disturbarvi, ma ad un certo tratto mi siete sembrati tanto preoccupati che non ho potuto fare a meno di disturbarvi. Pensavo che non steste bene. Con una lacrima che solcava il viso ci siamo costretti a sorridere al gentile signore: S stiamo bene, grazie mille per la sua gentilezza. Mentre prendiamo il libro appoggiato alla panchina, Avis Villa dOgna - Un anno di sito 2010, continuiamo: Tenga questo libro: quando lavr letto lo lasci su una panchina cos che una persona trovandolo, lo possa leggere. Infine rassicuriamo il gentile signore: Quando si ama un libro, lo si affida al vento cos che unaltra persona possa leggerlo. Su un muro cera scritto: Chi getta semi al vento far fiorire il cielo (Ivan). Dandole questo libro, affidiamo le parole al vento cos che possa giungere ai cuori di tutti. Lo abbiamo gi affidato al vento di internet, speriamo che possa colpire molti cuori e che possa diffondere la cultura della donazione. Infine diciamo al cordiale signore: Si chiama bookCrossing: si abbandona un libro perch possa essere letto da unaltra persona. Guardiamo il signore, lo guardiamo attentamente negli occhi: verdi come il mare di un atollo tropicale aperti come il

cielo delle praterie (come nel brano Patrizia di Eugenio Finardi). Gli occhi: la parte pi bella di una persona, quelli che let non scalfisce, lunica cosa che li scalfisce sono gli imprevisti della vita. Quelli del signore ci sembrano occhi di una persona che ha visto molte cose, che conosce molto, hanno qualcosa di inquietante ma non ci fanno paura, occhi che ci pare di aver visto. Cerchiamo di pensare, per ricordare dove e quando. Ci guarda con riconoscenza e alla fine ci dice con tono gentile: Visto che mi avete dato un libro, desidero darne uno a voi. Prendiamo il libro dalle sue mani, una strana vibrazione ci tocca e guardiamo la copertina: Avis Villa dOgna Un anno di sito 2011. Sfogliamo il libro, un libro con tante pagine in bianco. Perplessi guardiamo il signore, che intuita la nostra domanda, subito afferma: Per quelle parole che non avete scritto e che scriverete Le pi belle parole sono quelle che non avete ancora scritto. Ad un tratto anche se un po spaventati, ci troviamo ad ascoltare le parole che escono naturali dalle nostre labbra: Ora ricordiamo Joe Black (dal film Vi presento Joe Black interpretato da Brad Pitt, con Anthony Hopkins e Claire Forlani. Film tratto dal romanzo "La morte va in vacanza" di Alberto Casella). Ti abbiamo visto vicino alle persone che non avevano pi una speranza, le rincuoravi con amore e le conducevi attraverso il tunner. Ma adesso che ti guardiamo abbiamo capito che sta a noi, tutti, poter trasformare quel tunnel in un Tunnel Of Love - come nel brano dei Dire Straits - perch il ricordo che non muore mai, possa far nascere speranze e nuovi sogni e migliorare questo posto fantastico che il mondo. Pensavamo che ce lavessi un po con noi: la donazione regala vita, regala un futuro a chi non lha. Guardiamo Joe, che con un sorriso gentile ci risponde: Ho visto la gente a cui tramite il gesto di donare stata concessa una seconda chance. Lho vista trascorrere quel tunnel of love felice, per non aver avuto rimpianti nella vita. Per quanto ne so, lultimo desiderio di una persona sempre quella di mandare un ultimo messaggio di amore. Se vi guardate in giro scoprirete che lamore davvero ovunque. Sta a voi vederlo. E scriverlo in quel libro. Non mi deludete. Joe" rispondiamo subito "qui non la questione di deludere, non sappiamo se siamo in grado di scriverlo questo libro. Ma Joe, con un sorriso ci rassicura: Provateci. Un consiglio? Provate a raccontare il Whisper Of A Thrill, il sussurro di un brivido (come nel brano di Thomas Newman che fa da colonna sonora al film). Quale sussurro? Beh, quello del vostro cuore. Il prossimo posto (The next place, brano di Thomas Newman) che vedrete sar quello pi bello che avrete mai visto. Continuate ad ascoltare la fantasia. Salutato Joe, ci siamo guardati in giro. Abbiamo realizzato che ci siamo svegliati da un magnifico sogno, anzi Visto che il sogno era troppo grosso da poter far uscire dalla finestra, ci siamo accorti che abbiamo deciso di uscire direttamente noi. E il sogno si espanso... Certo che invece di portare il desktop, lo schermo, mouse, tastiera, e soprattutto la prolunga Potevi portare qui fuori sulla panchina il portatile dice uno del Crazy Team, con quello che mi costata anche solo la prolunga. In effetti hai proprio ragione, risponde laltro del Crazy Team anche Joe Black parlava di libro elettronico. Gli ho regalato un libro fatto di carta: il pi bel libro quello che non abbiamo ancora scritto, parafrasando la poesia Il pi bello di Nazim Hikmet. Ma ad un tratto appare sul display un video, quello in cui Rambo (dopo essere sceso dalla montagna) in un ambiente un po disordinato piange e si lamenta per paura di andare a donare sangue. Non solo: il tenente Samuel Trautman (Richard Crenna) cerca di consolarlo e promette di accompagnarlo per la donazione di sangue. Subito in Skype appare un messaggio: Hi Crazy Team, Meg

Ryan say that the video is wonderful. Youre fantastic: thank you for the yesterday dinner - and after dinner ;-) -. Kiss from Angelina (Ciao Crazy Team, Meg Ryan dice che il video bellissimo. Siete fantastici: vi ringrazio per la fantastica cena -e dopo cena - di ieri. Baci da Angelina). E E anche per oggi ci fermiamo: non vogliamo andare lunghi per non essere come la peperonata alle nove del mattino. E poi al Crazy Team la peperonata nemmeno piace, figuriamoci alle nove del mattino Stiamo scrivendo come ci ha consigliato Joe, quel libro, lo stiamo scrivendo grazie ai donatori di sangue, ai donatori di midollo osseo e ai donatori di organi. Le Very Normal People, persone normali che rendono questo tunnel, un Tunnel Of Love, un tunnel dellamore appunto. Un gesto che i donatori fanno sempre, senza avere un ritorno dimmagine, in modo gratuito, volontario e anonimo. Non sappiamo se questo regaler a loro un Ticket to Heaven (biglietto per il paradiso) come nel brano dei Dire Straits (il nome del gruppo britannico, un modo di dire inglese per intendere gravi difficolt), non sappiamo neppure se ci sia il Paradiso, ma il loro gesto sappiamo che ci insegna che Heaven Is A Place On Earth (il paradiso un posto sulla terra), come nel brano di Belinda Carlisle. E per migliorare questo mondo, non serve molto, non serve il coraggio di Rambo o il cuor di leone di Braveheart: serve solamente sintonizzare e ascoltare il battito del cuore. Ma ora vi dobbiamo lasciare, abbiamo una videochiamata in Skype: Angelina Jolie. E non gentile farla attendere (Parte 2 di 3. Continua)

Angelina Jolie, il sogno costante che continua anche nelle notti di non mezza estate. Aspettando Rambo che dona sangue - Part 3 of 3
La quintessenza di tutte queste commedie [] il Sogno di una notte di mezza estate; dove le rapide accensioni, le incostanze, i capricci, le illusioni e le delusioni, le follie d'ogni sorta dell'amore si danno un corpo e tessono un loro mondo cos vivo e reale come quello degli uomini che quegli affetti visitano, estasiandoli e tormentandoli, innalzandoli e abbassandoli; sicch tutto vi parimente reale e parimente fantastico, secondo meglio piaccia chiamarlo. Il senso del sogno, di un sogno-realt, permane e impedisce ogni freddezza di allegoria e di apologo. Benedetto Croce analizzando Sogno di una notte di mezza estate di William Shakespeare Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti i sogni; e nello spazio e nel tempo d'un sogno racchiusa la nostra breve vita. Da La tempesta di William Shakespeare (Prospero: atto IV, scena I) Riassunto delle puntate precedenti. Eravamo rimasti al fatto che Rambo ha una paura matta di donare. Angelina Jolie ci aveva dato la notizia in occasione della cena vinta tramite le 3A (liscrizione ad Avis, Admo e Aido). Lappuntamento con Angelina stato meraviglioso: unica nota negativa il terribile incubo del tour del centro commerciale e dellIkea. Angelina, tranquillizza il Crazy Team. Ma proprio sul momento del bacio, il

Crazy Team si accorge che tutto stato un sogno e si risveglia su una panchina. Su questa panchina il Crazy Team incontra Joe Black e dopo aver scambiato due parole sul senso della vita, gli regala il libro Avis VilladOgna Un anno di sito 2010 su cui scrivere come il donare possa salvare in concreto delle persone. Ma mentre il Crazy Team sta lasciando la panchina appare, sul video del pc un messaggio di Angelina. E il sogno continua Ci guardiamo stupiti: ma non era (solo) un sogno? dice il primo del Crazy Team. Ad un tratto ci ritroviamo in un posto strano. Davanti a noi ad una persona squilla unBeh, sogno o meno, ne inizia uno nuovo. Buttiamoci, che abbiamo da perdere? cellulare. Ma s, dopo qualche istante riconosciamo il luogo: siamo di nuovo nel video del brano Elevation degli U2. Da dietro ci giunge una suadente voce che ci sussurra allorecchio: Ive been waiting for you (Ho aspettato per te) come nel brano di Niel Youg e degli Abba. Wow, per noi la voce sensuale ha scelto non uno ma ben due autori Ci voltiamo lentamente per dare un volto alla voce (suadente) come il coro delle sirene di Ulisse (come nel brano Sentimento nuevo di Franco Battiato). La meraviglia tanta: di nuovo lei, la splendida Angelina, vestita di nuovo da Lara Croft e che ci stringe. Rispondiamo delicatamente: Waiting For A Girl Like You (aspettando per una ragazza come te) come nel brano dei Foreigner. Il desiderio di baciarla tanto ma, ipnotizzati dalla sua strabiliante bellezza, lunica cosa che riusciamo a dire (e ahinoi a fare) : Ho bisogno di te per elevarmi nellorbita dei tuoi fianchi (dal brano Elevation). Ci abbracciamo di nuovo e mentre Angelina sta per baciarci Scusate di nuovo il disturbo ci dice di nuovo Joe Black ancor pi preoccupato per la nostra salute, ma vi ho visto stringere la panchina e pensavo non steste bene. Stringere la panchina? Ah s No guarda adesso stiamo bene rispondiamo a Joe mentre pensiamo mentalmente che stavamo meglio un attimo fa Che ci aspettavamo, era solo un sogno Non dovevamo uscire sulla panchina del parco: anche solo per quello che costata la prolunga. La batteria del notebook sarebbe bastata dice il primo del Crazy Team. Purtroppo s afferma desolatamente il secondo Crazy Team. Ma con un sorriso un po sforzato sul volto, il secondo continua: Che ti aspettavi? Passare davanti allIkea in compagnia di una donna senza entrare Poteva essere solo un bel sogno. Dopo la battuta il Crazy Team ha riacquistato il sorriso. Dai spegni tutto che ce ne andiamo a prendere un caff afferma il primo del sempre pi Crazy Team. Aspetta un attimo C qualcuno in chat Aspetta che vedo chi Dai lo saluto e ce ne andiamo. Va bene, ma fai presto, mi serve un caff risponde latro del Crazy Team aggiungendo a differenza del brano di Vasco il sogno non Colpa del whisky ma o del caff... S quello che non abbiamo ancora bevuto. Sul display leggiamo subito il primo messaggio: Hi. Im Pitt, Brad Pitt (Ciao sono Pitt, Brad Pitt). Senti questo burlone, aspetta che gli rispondo e subito divertiti scriviamo: Like Bond, James Bond. But you arent Sean Connery (Come Bond, James Bond. Ma tu non sei Sean Connery). Inviamo anche tramite chat un file, un mp3 di John Barry, il geniale compositore britannico della colonna sonora di "James Bond" ma anche, tra gli altri, dei film La mia Africa e Balla coi lupi. Appena inviato il messaggio scoppiamo in una sonora risata. Ma ad un tratto una voce lontana ci urla: Io se fossi in voi non riderei troppo. Notiamo luomo con uno smartphone in mano: capelli biondi, fisico di statura alta, aspetto tanto gentile e

tanto onesto pare (come nel celebre sonetto di Dante). Pare ma non dallo sguardo e dalla voce. Accanto a lui appare un secondo uomo, pi simile ad un energumeno piccolo e tozzo, con una faccia da arrabbiato che ci fa paura e che ci dice: Scusate, chi ha la faccia dolorante. Il primo del Crazy Team: Non so a te, ma a me sembrano Brad Pitt e Sylvester Stallone. Una coppia assortita un po come la bella e la bestia. Ma la battuta scivola subito via: Beh, anche a me, ma meglio allontanarci, cos per sicurezza. Che ne dici? risponde il secondo Crazy Team e poi continua meglio comunque non accertarci chi sono e andare. Pian piano ci alziamo senza dare dellocchio per non farci notare e prendiamo la direzione opposta dei due tizi. Beh, a me sembrano proprio incavolati dice il primo del Crazy Team, guarda cosa hanno fatto alla tua prolunga. Cavolo, lhanno ridotta in mille pezzi. Ma il tuo computer non sembra messo meglio afferma il secondo indicando il computer scaraventato a terra e trascinato da Brad come Ettore nel film Troy, al ritmo della colonna sonora composta James Horner. Beh, vedi che essere allaperto stato un fatto positivo? Per far uscire il sogno non servito aprire la finestra. E soprattutto quello che trascinato adesso non siamo noi ma il computer afferma il primo del Crazy Team. Ma adesso? Ci voltiamo, vediamo un furgoncino che si avvicina e un ragazzo che inizia a correre. Una ragazza urla al ragazzo: Corri Forrest, corri!. E il Crazy Team, inseguito da Brad e da Sylvester: Aspetta Forrest, oggi una corsettina la facciamo volentieri anche noi con te. Born to Run (come nel brano di Bruce Springsteen): beh, anche se non siamo nati proprio per correre cavolo ma quanto va forte Forrest ci sa che ci conviene correre Ma, alla fine ne vale la pena: sapete che Jenny (la bellissima Robin Wright interprete anche del film Forrest Gump e de Le parole che non ti ho detto tratto dal bellissimo romanzo di Nicholas Sparks) non proprio male? E vissero tutti (almeno si spera) correndo e contenti (o pi o meno). Sogni (dei tempi moderni) di una notte di (non pi) mezza estate Ma caro, stai bene? Oggi la donazione di sangue mi sembra ti abbia messo un po ko ci sentiamo dire. Parte il dj-vu, il gi visto e come straniati pariamo essere spettatori di uno spettacolo purtroppo gi visto mentre osserviamo distaccati linsegna Ikea. Ascoltiamo quello che avevamo gi sentito, senza forze per poter reagire: Facciamo solo un salto. Guarda, visto che sei pallido, dovevo prendere due cose al Media World, ma ci andr in settimana io cos non ti stanchi. Questa sera ti faccio due uova sode, cos recuperi gli aminoacidici: sai una sostanza che si trova in pochi cibi, le uova per fortuna ne sono ricche Beh, guarda questo fa al caso nostro, cos faccio prima a tagliarle. E non ci rimane che pensare: no, il taglia uova sode no Vi abbiamo raccontato un sogno, come Puck (chiamato anche Hobgoblin, o Robin Goodfellow): Se noi ombre vi siamo dispiaciuti, immaginate come se veduti ci aveste in sogno, e come una visione di fantasia la nostra apparizione. Se vana e insulsa stata la vicenda, gentile pubblico, faremo ammenda; con la vostra benevola clemenza, rimedieremo alla nostra insipienza. E, parola di Puck, spirito onesto, se per fortuna a noi capiti questo, che possiamo sfuggir, indegnamente, alla lingua forcuta del serpente, (cio ai morsi della critica, velenosi come quelli di un serpente; in

questo caso ai vostri fischi di disapprovazione) ammenda vi farem senza ritardo, o tacciatemi pure da bugiardo. A tutti buonanotte dico intanto, finito lo spettacolo e lincanto. Signori, addio, batteteci le mani, e Robin vassicura che domani migliorer della sua parte il canto (da Sogno di una notte di mezza estate - A Midsummer Night's Dream di William Shakespeare. Atto quinto, scena prima). Lasciamo i sogni (e annessi incubi) per un attimo e diventiamo seri Va beh, seri, almeno ci proviamo: ci fa immenso piacere aver inserito il video parodia, sia quello di Rambo, sia quello di Harry ti presento Sally - Sally come nel brano di Vasco Rossi - sullaccount Avisvilladogna di Youtube e anche qui sul sito tratti come detto dal CNS il Centro Nazionale Sangue -: la dimostrazione del fatto che si pu parlare di donazione di sangue con un sorriso sulle labbra, in modo divertente e se volete atipico. Dove sta scritto infatti che un gesto cos bello debba essere fatto con reverendo silenzio? Il gesto di donare sangue (ma anche midollo osseo e organi), un gesto talmente bello che devessere accompagnato dalla gioia, quella felicit che si legge sui volti dei donatori quando hanno fatto questo gesto straordinario. Un sorriso che arricchisce il gesto meraviglioso che i donatori fanno nel salvare quotidianamente delle vite. Quotidiano come la cena che ci prepara la nostra cara dolce met Angelina Jolie. Beh, met per adesso solo meta, ma prima o poi, anche se lei non lo sa, la nostra dolce met lo diventer. Angelina: il Sweet Dream (Are Made Of This, ovvero i dolci sogni - sono fatti di questo - brano degli Eurythmics) del Crazy Team. Per Angelina abbiamo fatto anche la rima (Parte 3 di 3. The End)

Il pullman Avis Val Seriana accompagna i ragazzi e giovani a scuola: la follia damore di tre zone e di trentatr Avis
Il viaggio una specie di porta attraverso la quale si esce dalla realt come per penetrare in una realt inesplorata che sembra un sogno. Guy De Maupassant I viaggiatori non han mai detto pur una sola bugia, per quanto gli sciocchi che se ne restano a casa rifiutino di prestar loro fede. William Shakespeare (La tempesta, Atto III, Scena III) Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo. Laozi (translitterato anche in Lao Tzu, Lao Tse, Lao Tze, Lao Tzi) Noi doniamo sangue E voi?: questo lo slogan che i ragazzi e giovani della Val Seriana potranno leggere, corredato da una grafica accattivante, sul pullman della S.a.b. Autotservizi Bergamo - che stato predisposto dalle Avis della Bassa - "Zona 2", Media - "Zona 3" e Alta - Zona 4" Valle Seriana. Liniziativa ha unito tre Avis di Zona per un totale di trentatr Avis Comunali, ha lo scopo di poter diffondere la cultura della donazione proprio sul mezzo che abitualmente gli studenti utilizzano per recarsi presso i vari istituti scolastici. La donazione di sangue, tramite questo mezzo, potr essere quindi vivsibile quotidianamente in Valle Seriana, partendo da Clusone fino a Bergamo - Val Gandino compresa -, passer attraversando la Valle Borlezza dall'altopiano sino a Lovere, raggiunger l'Alta Valle sino a Valbondione e, attraversando il bellissimo passo della Presolana, raggiunger anche la Val di Scalve. Ma ora stop. Dalla regia ci dicono che il servizio pronto...

S, se non fossimo crazy e non facessimo parte del Crazy Team, larticolo in merito a questa bella iniziativa probabilmente inizierebbe come sopra. Ma oramai ci conoscete, siamo crazy e perennemente goliardici. Viste le nostre irrimediabili condizioni e visti i nostri sogni di (e non di) mezza estate, iniziamo subito con lindicarvi chi intendiamo per noi: Angelina (trs Jolie, per lei facciamo uneccezione e non rispettiamo lordine alfabetico), Aida (Yspica), Alena (Seredova) - e qui abbiamo ricostruito le 3A ovvero Admo, Aido e Avis -, Charlize (Theron), [], Uma (Thurman), Victoria (Silvstedt) e il Crazy Team. Nelle parentesi quadre potete aggiungere tutti i nomi delle modelle e/o attrici che preferite. Se non vi bastano le parentesi quadre, aggiungete pure voi le parentesi graffe. Come? Siamo un po sbilanciati verso la parte femminile? Pu essere, ma proprio perch amiamo questo mondo che indichiamo le donatrici che vorremmo avere accanto allo slogan. Comunque non ce ne eravamo accorti, ringraziamo chi ci ha segnalato la cosa. Va bene, giusto perch ce lo avete richiesto, aggiungiamo un uomo: Brad Pitt (ma solo perch cos non rimane solo mentre noi ceniamo con Angelina). Scherzi a parte, come avete intuito liniziativa ci ha messo di buon umore e oggi lo siamo ancor pi nel vedere concretizzarsi un piccolo sogno. S, proprio un sogno: quello di vedere non solo le diverse avis cooperare (cosa che avviene attraverso le Avis di Zona, in cui territorialmente stata divisa la bergamasca), ma vieppi vedere, per la prima volta, le diverse Avis di Zona collaborare per la realizzazione di materiale promozionale che possa divulgare la cultura della del dono. Lidea nasce proprio dal fatto di poter essere presenti con un messaggio forte - quello della donazione gratuita, volontaria e anonima - proprio su un mezzo che i ragazzi e i giovani utilizzano quotidianamente e di cui usufruiscono nel recarsi presso i vari istituti scolastici. Lavis della Val Seriana, un po come succede con i genitori per gli scolari, accompagner a scuola gli studenti e lo far chiedendo a loro e voi?. Oltre alle modelle che volevamo inserire sulla fotografia che appare sul pullman, limmagine mostra un gruppo di ragazzi, e naturalmente di ragazze (che volete, noi avremmo inserito solo ragazze, ma non ci stato concesso Naturalmente stiamo scherzando). Mostra il loro buon cuore, la loro energia che mettono in quello in cui credono e nei propri sogni. Parlando proprio con loro e a loro, questo spot - che gli studenti potranno vedere appena prima di salire o appena scesi dallautobus, nonch sui cartellini che sono stati inseriti su venti autobus oltre a quello in cui appare il manifesto pubblicitario potranno per un attimo, magari con lipod nelle orecchie (o la chiavetta usb player, meno griffata, non di Apple ma ugualmente efficace nellascoltare buona musica), i pi fortunati un pc portatile e tra un sms e latro mandato con il telefonino, poter vedere e ragionare su qualcosa che in concreto salva delle vite. Saranno accompagnati da Avis nel tragitto che li conduce a quello che impareranno e in questa bella cosa

chiamata vita. Giorno per giorno, Day By Day (come nel meraviglioso brano di Frank Sinatra), potranno vedere un piccolo segno e capire come ascoltare il cuore, possa in concreto cambiare delle vite. Appena apriranno gli occhi, magari dopo aver sonnecchiato durante il viaggio perch la sera sempre troppo giovane per andare a casa, vedranno quello che il sogno di donare pu in concreto realizzare e la felicit nel salvare delle vite. Da Clusone (stazione principale dellAlta Val Seriana) verso Bergamo, Valbondione, Valle di Scalve e Lovere, andata e ritorno: il pullman girer tutte le mete dove vi sono gli istituti di istruzione, nessuno escluso. Mostrer il cuore dei donatori di sangue (ma anche quello del dono in generale integrato dalla donazione di organi e dalla donazione di midollo osseo): tanti cuori che si uniscono per un unico intento. Su un muro, come Crazy Team, una volta abbiamo avuto la fortuna di leggere: Chi getta semi al vento, far fiorire il cielo (Ivan Tresoldi). Con questo pullman realizzato dalle Avis delle Val Seriana abbiamo gettato dei semi al vento. Sta adesso a voi, ragazzi e giovani, insieme a noi, far fiorire questo cielo e cambiare questo mondo. Noi ce la stiamo mettendo tutta per dirvi di credere nei sogni, anche in quelli che non si realizzeranno, perch nonostante tutto vale sempre la pensa sognare. Voi potete decidere di seguire come un aquilone, KIte come il brano degli U2, quei sogni, non fa niente se laquilone voler alto o basso, per tanto tempo o meno, limportante che possa vincere la forza di gravit che tiene a terra i vostri (e i nostri) sogni, e permettere di poter guardare il mondo sotto unottica nuova e diversa: quella che voi potrete vedere e indicarci. Liniziativa frutto dello sforzo e dellidea di superare ogni (stupida) barriera che esiste, unire, come il cuore dei donatori tutta lintera Valle Seriana. Lavis ha dimostrato che se c la volont ci si pu riuscire, tre zone e trentatr Avis lo hanno fatto e la pubblicit sul pullman ne la prova. Trentatr, un po come linno degli alpini, in onore di quel grande alpino, Vittorio Formentano, che fond lAvis nel 1927. Ringraziare sul sito chi ha creduto e concretizzato questo sogno per noi un onore. A Matteo Vanoncini - referente zona 2 Bassa Val Seriana (a questa zona fanno parte le avis di Alzano Lombardo, Gorle, Nembro, Pedrengo, Pradalunga, Ranica Scanzorosciate, Torre Boldone, Villa di Serio) nonch presidente Avis Comunale Torre Boldone -, ad Andrea Guerini - referente zona 3 media Val Seriana (a questa zona fanno parte le avis di Albino, Casnigo, Cazzano SantAndrea, Cene, Cirano di Gandino, Fiorano al Serio, Gandino, Gazzaniga, Leffe, Peia, Selvino, Semonte, Vertova) nonch Consigliere Avis Provinciale Bergamo e al nostro Francesco Scandella - referente zona 4 di Piario aAlta Val Seriana (a questa zona fanno parte le avis di Bossico, Castione della Presolana, Cerete, Clusone, Gorno-Oneta, Gromo, Ponte Nossa-Premolo, Rovetta, Sovere, Valbondione, Villa dOgna ) nonch Consigliere Avis Provinciale Bergamo va dunque il nostro grazie di cuore. Ringraziamo tutti, in particolare il nostro Franco (Francesco Scandella), che da sempre sopporta (e sostiene) il Crazy Team e al quale possiamo dire che alcuni schietti consigli (e quelli dei presidenti delle Avis della zona di Piario) per la realizzazione della grafica, visto il risultato finale, ripagano gli sforzi fatti che hanno visto levoluzione del progetto presentato in prima istanza. Il pullman che accompagna day by day i ragazzi e i giovani un primo passo, ma Un viaggio di mille miglia deve cominciare con un solo passo (Laozi).

Ma adesso vi lasciamo al servizio giornalistico di Nicola Andreoletti, realizzatore anche delle immagini (ringraziamo di cuore Nicola sia per il servizio sia per le immagini dai cui tramite snapshop abbiamo tratto le fotografie... Come Crazy Team, essendo crazy, ci siamo dimenticati la fotocamera...) che appaiono nel video in cui potrete vedere il pullman che accompagner day by day i ragazzi e i giovani (video riportato anche sopra). Nella speranza che a questa bella iniziativa, possa magari seguire anche la realizzazione dello spot su quei mini bus-navetta che accompagnano i giovani di sera per portarli a divertirsi. Realizzando cos il sogno del day by day, night by night (come nel testo Follia damore" di Raphael Gualazzi). S, accompagnare i ragazzi e i giovani Night and day come ancora il brano interpretato sia da Frank Sinatra, sia da Ella Fitzgerald. Dopo il servizio, visto che abbiamo parlato di autobus e di pullman, con quali brani potevamo accompagnare la vostra lettura? Eccoli: Gli autobus di notte di Luca Carboni, "The Wheels On The Bus" Song (Le ruote sullautobus) with The GiggleBellies (nella versione anche Wheels on the Bus - Roger Daltrey), Bus Song (Canzone dellautobus) dei The Kooks. E aggiungiamo i sopracitati Day by Day nella versione di Frank Sinatra e Night and Day versione Farnk Sinatra e versione Ella Fitzgerald. Inseriamo come citato sopra anche Kite degli U2. Infine inseriamo Follia dAmore di Raphael Gualazzi, per due motivi: follia come Crazy Team non ve lo stiamo nemmeno a spiegare, il secondo in quanto oltre ad essere un bel brano, il testo contiene day by day, night by night e intanto il mondo si distoglie dalla sua poesia. Non dipingermi mai, non costringermi mai, abbandoniamoci alla soglia della mia pazzia. Pazzia che spinge i donatori a fare qualcosa per gli altri, senza ma e senza se Ma s, abbandoniamoci... Infatti adesso ci dobbiamo proprio fermare: il day (il giorno) finito e le modelle che non ci sono state sulla foto del manifesto, ci attendono tutte dentro il pullman. Angelina (trs Jolie), Aida (Yspica), Alena (Seredova), Charlize (Theron), [], Uma (Thurman), Victoria (Silvstedt) e come detto molte altre (ecco il perch delle parentesi quadre), stiamo arrivando

11 settembre 2001: quando lamore venne meno. A dieci anni la voce del silenzio, delle lacrime e delle chitarre hanno riecheggiato su Ground Zero
Lamore dappertuto [] Quando sono state colpite le torri gemelle, per quanto ne so, nessuna delle persone che stava per morire ha telefonato per parlare di odio o vendetta. erano tutti messaggi

damore. Io ho la stana sensazione che se lo cerchi scoprirai che davvero lamore dappertutto. (Dal film Love Actually). "La guerra finisce, l'odio dura per sempre" (tratto dal libro "Io sono Dio" di Giorgio Faletti) In occasione dei 10 anni del tragico evento dell11 settembre 2001, a Groud Zero silenzio, lacrime e chitarre (Corriere della Sera on line - 11 settembre 2011) hanno ricordato quello che port il non ascoltare la voce del cuore. Come Crazy Team ci siamo chiesti come potevamo ricordare i tragici fatti del 11 settembre 2001. Ci abbiamo pensato e lasciamo parlare al nostro posto il brano The sound of Silence che Paul Simon ha interpretato e caricato su youtube.

Nonostante tutto non possono rubarci il sogno in cui la ragione possa prevalere sulla forza. E allora sogniamo un Afganistan mai occupata, da nessuna forza, e che come conseguenza port solo morti. Sogniamo un mondo senza pi guerre, perch "la guerra finisce, l'odio dura per sempre" (tratto dal libro "Io sono Dio" di Giorgio Faletti). Perch "ci hai dato il tuo amore per vedere nei prati di rosso e scuro autunno", come nel brano Into The Fire di Bruce Springsteen. E quel qualcuno, chiunque esso sia, ci dia ancora la possibilit di vedere il bellissimo rosso dei colori dell'autunno e non il rosso del sangue di persone morte senza un motivo. E se di rosso sangue si dovr parlare, che sia sempre del colore dei donatori per salvare chi meno fortunato In quel 11 settembre 2001 e nei giorni seguenti, per aiutare i feriti chiesero alle persone, non soldi o cose del genere, ma di donare sangue. E forse questo, alla fine di tutto, quello che conta nella vita. Grazie quindi a tutti i donatori di fare un grandissimo gesto ma non solo in occasioni speciali- o tragiche come in questo caso ma nel farlo nella semplicit del quotidiano. Semplicit che rende ogni singolo giorno, un giorno degno di essere vissuto.
Into The Fire - Bruce Springsteen The sky was falling and streaked with blood I heard you calling me then you disappeared into the dust Up the stairs, into the fire Up the stairs, into the fire I need your kiss, but love and duty called you someplace higher Somewhere up Dentro il fuoco Il cielo stava cadendo e segnato di sangue ho sentito che mi chiamavi ma sei scomparso nella polvere su per le scale, dentro il fuoco su per le scale, dentro il fuoco ho bisogno del tuo bacio ma lamore e il dovere ti hanno chiamato in qualche posto pi alto da qualche parte su per le scale

the stairs into the fire May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love You gave your love to see in fields of red and autumn brown You gave your love to me and lay your young body down Up the stairs, into the fire Up the stairs, into the fire I need you near but love and duty called you someplace higher Somewhere up the stairs into the fire May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love It was dark, too dark to see, you held me in the light you gave You lay your hand on me Then walked into the darkness of your smoky grave Somewhere up the stairs into the fire Somewhere up the stairs into the fire I need your kiss, but love and duty called you someplace higher Somewhere up the stairs into the fire May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith

dentro il fuoco Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Ci hai dato il tuo amore per vedere nei prati di rosso e scuro autunno mi hai dato il tuo amore e disteso il tuo giovane corpo su per le scale, dentro il fuoco su per le scale, dentro il fuoco ho bisogno di sentirti vicino ma lamore e il dovere ti hanno chiamato in qualche posto pi alto da qualche parte su per le scale dentro il fuoco Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Era buio, troppo buio per vedere mi hai tenuto nella luce che davi hai posto le tue mani su di me e camminato nelloscurit della tua caverna fumante su per le scale, dentro il fuoco su per le scale, dentro il fuoco ho bisogno del tuo bacio ma lamore e il dovere ti hanno chiamato in qualche posto pi alto da qualche parte su per le scale dentro il fuoco Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza

May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your strength give us strength May your faith give us faith May your hope give us hope May your love give us love May your love give us love.

che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore Che la tua forza ci dia forza che la tua fede ci dia fede che la tua speranza ci dia speranza che il tuo amore ci porti amore

Avis Villa dOgna su Ovi Store di Nokia con unapplicazione sviluppata dal nostro Niki. La prima app - applicazione - dei donatori di sangue
Il riso il sole che scaccia l'inverno dal volto umano. Victor Hugo La vita fugge, non cercare dunque pi di quanto ti offre la gioia del momento e affrettati a goderla. Stendhal Perch le donne non hanno il senso dellumorismo? Dio lo ha fatto di proposito cos che possiamo amare gli uomini, invece di ridere di loro. Mrs. Patrick Campbell - la signora Beatrice Stella Tanner in risposta ad un conoscente di sesso maschile che chiese perch (secondo lui) le donne non avessero il senso dellumorismo. (God did it on purpose so that we may love you men instead of laughing at you - Mrs Patrick Campbell) Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrer pi lungo di qualsiasi ora. Questa la relativit. Albert Einstein (dal Journal of Exothermic Science and Technology, vol. 1, n. 9, 1938 Fonte Wikipedia) Inutile girarci intorno, inutile fingere unindifferenza che proprio oggi non abbiamo. Spazio allentusiasmo e largo alla felicit. Passiamo subito al dunque No, non intendevamo alle ballerine, o almeno non adesso. E nata la prima app (che sta per applicazione) Avis gratuita per telefoni cellulari Nokia. Applicazione che Nokia ha inserito su Ovi Store, il sito dedicato proprio alle applicazioni per i telefoni cellulari della compagnia finlandese. Linvenzione targata Avis Villa dOgna ma il realizzatore e lo sviluppatore il nostro Niki del Crazy Team. Ma cosa fa questapplicazione? Beh, vi trasforma il vostro Nokia (per i modelli guardate il sito Ovi Store di Nokia) in un televisore portatile, che potrete portare sempre con voi. Come ha ben esplicato Niki nella descrizione dellapplicazione: Hai un cellulare Nokia e lo

vuoi trasformare in un televisore portatile ed avere sempre con te i video Avis Villa? Scarica l applicazione per il tuo Nokia e il tuo cellulare si trasformer in nel tuo occhio sul mondo, sempre accanto a te. La tua avis, il tuo cellulare, il nostro cuore. Il cuore di Avis Villa E vai di coriandoli, di Disco Samba (brano dei Two Man Sound), e di trenino, largo alla bachata Obsession degli Aventura (o meglio balliamola stringendoci appassionatamente) e ancora il "Limbo" di Chubby Checker. La porta aperta, per cui le ballerine entrino quando vogliono. Le torte sono state fatte, dolce o salato per chi lo preferisce. Il vino c, la birra non manca e per il caff abbiamo preso la mokona (quella grande meravigliosa) della Bialetti (il nostro oggetto del desiderio). Ci sembra tutto a posto, aspettate che vista la felicit saliamo sopra il tavolo, con tanto di ballerine e musica a manetta. Anzi no: scrivere sul tavolo con in parte la ballerine un po scomodo per cui per cinque minuti scendiamo. BOING. Eccoci ben piantati a terra E lo sapete una cosa? Da terra, la prospettiva delle ballerine sul tavolo non niente male. Che ci volete fare: qui pi che di questione di prospettiva, si parla di (pros)petti. Anche perch cambiare un po punto di vista non ci fa male e soprattutto perch tra non molto risaliamo, il tempo di un caff che stiamo preparando e via. E se si parla di festa, di party appunto, lui non manca mai, il nostro caro amico George (Clooney). E come anche George sa, se party, che party sia: come Crazy Team non ci tiriamo indietro. Ma s, palloncini pieni di acqua: le magliette bagnate vanno sempre bene. Ah, scusate, ci comunicano che le magliette delle ballerine non ci sono in quanto sono in bikini Va beh, fa niente. Per loccasione George ha portato il Martini (No Martini, no party) e il Nespresso (What else?), la Fiat Idea (George not included) lha parcheggiata. George per nel registrare lo spot Fastweb, Fai un passo avanti (passa a Fastweb) dopo essere sceso dalla Fiat Idea, non si accorto che l cera un tombino aperto (un simpatico scherzo che gli facciamo sempre noi del Crazy Team): George ci finito dentro, ma dato che cera ha sistemato i cavi la linea internet. Oggi quindi, grazie a George e alla nostra nuova mokona abbiamo la possibilit di scegliere tra due tipi di caff: semplicemente fantastico. Aspettate che sistemiamo il portatile per poter scrivere meglio. Fatto. Beh, visto che ci - come Crazy Team - risulta difficile tenere lattenzione alta a causa di party in corso, dei coriandoli che si infilano nella tastiera del pc delle ballerine novelle Salom, cercheremo di essere molto schematici nel raccontarvi il retroscena della App di Niki. Aspettate che puliamo la tastiera qwqwrqwqweqwdwqdqd Va beh, la puliamo alla fine. Asdasdsdaasdfgdwqqfbfvsedvfdfsft. Scusate non abbiamo resistito, i coriandoli si infilano ovunque Torniamo a noi. Cosa stavamo dicendo? Ah, s, vista la difficolt a mantenere alta lattenzione causa agenti esterni saremo molto schematici nel raccontarvi come Niki abbia creato lapplicazione e labbia inserita gratuitamente su Ovi Store (lo store di Nokia). Seguiamo per una (forse la prima e sicuramente lunica) volta le regole per scrivere, per non dimenticarci nulla e descrivervi la notizia. Comera quella regola? Aspettate che

cerchiamo di ricordarcela Ah s: le 5W (5W: Who, What, When, Where, Why. In Italiano le 5W divengono: Chi, Che cosa, Dove, Quando, Perch. A queste solitamente si aggiunge how, come). Cinque W dunque, qui pensare con queste distrazioni diventa difficile, ma ci proviamo. Cogito ergo sum (prego niente battute ironiche e soprattutto non aggiungete parentesi maliziose a quel cogito). Ma come era la regola? Qui ci serve unidea. Ma s, come abbiamo fatto a non pensarci prima: prendiamo la rubrica di George mentre lui intento a prepararci il caff. George ci fai tre caff? Grazie mille, sempre gentilissimo. Agenda presa: S, T, U, V Oh, finalmente ci siamo: W. Winslet Kate: s pu andare sempre bella, incantevole e dallo sguardo magico E poi volete mettere la scena sul Titanic, sempre romantica. Anche se a forza di vento ci venuto un po di mal di gola Ma aspettate, poi il Titanic affonda Oh cavolo, scusateci, non volevamo rivelarvi la fine del film Ma la cosa pi sconvolgente e che Rose (Kate Winslet), non sposta un po il sedere per fare posto a Jack (Leonardo Di Caprio) Meglio cambiare come diceva Paris Hilton, anche perch Paris va bene per un caff ma dopo due minuti stanca. Winona Ryder: mica male, ma George, ma che testa chai? Come le hai ordinate, un po per nome e un po per cognome e poi potevi mettere a fianco dei nomi l IG... Visto che siamo su un sito avis penserete che per IG intendiamo lindice glicemico o limmunoglobulina. Beh, non proprio: con IG intendiamo lIndice di Gradimento ottenuto dal prodotto del fattore bellezza moltiplicato per il fattore simpatia. Questo fattore associato al nome e cognome della persona in questione (ovvero la modella) indica il FA il Fattore di Attrattivit: ad alti valori corrispondono cene sensazionali; per valori bassi si consiglia di uscire solo per un gelato (e in compagnia per non rischiare), o di usare le scuse utilizzate da Jake Blues (John Belushi) nel film The Blues Brothers memorabile il brano Everybody Needs somebody ovvero tutti hanno bisogno di qualcuno. Noi dellAvis abbiamo bisogno di te! -. Dai le ripassiamo insieme, ecco quello che dice Jake nel film: Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. La tintoria non mi aveva portato il tight. C'era il funerale di mia madre! Era crollata la casa! C' stato un terremoto! Una tremenda inondazione! Le cavallette! Non stata colpa mia!. Il DF Divertimento di una Festa - citato sopra il famoso Teorema del Crazy Team, un teorema candidato - e che indiscrezioni danno per vincente - alla prossima Medaglia Fields (massima onorificenza per matematici di et inferiore ai quarant'anni, in pratica appunto un po il premio Nobel dei matematici). Per questo merita una piccola descrizione e qui ci soffermiamo ad enunciarlo. Teorema del Crazy Team Enunciato: Il Divertimento di una Festa - DF - o di una cena direttamente proporzionale al valore dellIG - Indice di Gradimento - e al rispettivo FA - Fattore di Attrattivit della persona che si invita. DF (divertimento Festa) = k FA = k IG; K = costante. Corollario 1: Angelina Jolie ha un FA (Fattore di attrattivit) e un IG (Indice di Gradimento) paria a cento. Corollario 2: Il DF divertimento ad una Festa con Angelina elevato. Dimostrazione Ipotesi: poste b=bellezza (scala di valore che va da 1 a 10), ma soprattutto s=simpatia (valore da 1 a 10). Si ottiene: IG (Indice di Gradimento) = bs = bellezza simpatia Fa(x) (Fattore di attrattivit della modella x) = IG associato ad x =b(x) s(x) = (bs)(x) Il valore minino pari a uno (per bellezza e simpatia di pari valore ed entrambe pari a 1), quello massimo pari a cento (per valore di bellezza e simpatia pari entrambe a 10). CVD LFA (Fattore di Attrattivit), cosi come l'IG (lIndice di Gradimento) si possono rappresentare anche graficamente nel piano, diagrammandoli con un sistema di assi cartesiani, ponendo la bellezza sullasse

delle ascisse (visto che non si ricorda mai quale asse sia, quello orizzontale) e il fattore simpatia su quello delle ordinate (visto che non quello orizzontale, rimane solo quello verticale). Si consiglia di non sovrapporre i due di(an)agrammi dellFA e dellIG cos ottenuti Se vi state chiedendo il perch, scriveteci Qui non possiamo dirlo (che volete, sono calcoli che richiedono conoscenze algebriche troppo approfondite e complesse Tensori, rotori, gradienti, divergenza e calcoli martriciali). Se invece avete capito il perch non sovrapporre i di(an)agrammi: wow maliziosi Esempio (dimostrazione corollario 1) Data Angelina Jolie, calcolarne il suo Fa (il fattore di attrativit) e il suo IG (Indice di Gradimento). Soluzione Si parta collassegnare un valore allincognita. Nel nostro caso x=Angelina Jolie. Sapendo che b(x) =bellezza (di Angelina Jolie) =10; s(x) = simpatia (Angelina Jolie) = 10 si ottiene: IG (Indice di Gradimento) = bs = 10 10= 100. Da cui si ottiene FA(Angelina Jolie) = 100 CVD Il cdv, sta per come volevasi dimostrare. Abbiamo dimostrato infatti perch desideriamo andare a cena con Angelina Jolie. Ma ci siamo accorti che il teorema un po troppo teorico e decisamente meno pratico Abbandoniamo per un attimo la teoria e passiamo (o almeno ci proviamo) alla pratica. Dai, continuiamo con lagenda di George. Ci sono troppi nomi (eh bravo George Non lavremmo mai detto) qui ci conviene scegliere a caso Aspettate che ci bendiamo come la dea Fortuna e puntiamo a caso un nome Un attimo che controlliamo: William Bradley Pitt. No caro George, qui decisamente non ci siamo, ma che disordine in questagenda. Ma che testa chai George? Oh, dobbiamo insegnare proprio tutto a George Caro George, dobbiamo ripartire dallAbc (I tre aspetti fondamentali del giornalismo contemporaneo sono: l' Accuratezza, la Brevit e la Chiarezza, ovvero l'ABC del giornalismo anglosassone. Il primo e pi importante proprio la precisione. Un articolo pu anche essere coinvolgente e caratterizzato da uno stile impeccabile ma se manca di precisione, non ha alcun valore fonte Wikipedia). Ecco la regola che ci piace, anzi lunica regola che abbiamo trovato che ci piace, lABC: partiamo proprio da Angelina (trs) Jolie, passiamo per Barbara Chiappini (per valorizzare le bellezze nazionali che in effetti abbiamo un po trascurato. Visto che vogliono tagliare le ore di Storia dellArte ci pensiamo noi) per arrivare infine a Charlize Theron. Oh finalmente abbiamo trovato la trilogia giusta. Thats the Trilogy (questa la trilogia). Ah, (anzi dovremmo dire A.A.A.) avviso per gli uomini: attenti a dire trilogy in compagnia di una donna nei pressi (il raggio di distanza di sicurezza si aggira sui 300 chilometri, ma si consiglia una distanza maggiore per evitare emorragie o fughe pericolose di materiale cartaceo delle carte di credito) di una gioielleria Dire che oggi siamo goliardici poco. Concedetecelo: la notizia di quelle che meritano un momento di festa. Vah beh, un momento che per noi diventato un po lungo, lo diceva anche il nostro caro Albert (Einstein) che il tempo relativo Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa per un minuto e gli sembrer pi lungo di qualsiasi ora. Questa la relativit - Albert Einstein (dal Journal of Exothermic Science and Technology, vol. 1, n. 9, 1938). Ci siamo divertiti e ci siamo lasciati andare pi del solito per il semplice motivo che lapp creata da Niki, indica come idee giovani possano servire a diffondere la cultura della donazione (di sangue, ma anche quella di midollo osseo e di organi). Era un tardo pomeriggio di sabato quando, parlando tramite Skype, Niki ci indic il link. Aperto subito, l per l non capimmo bene. Rileggemmo bene il link ma ancor pi Nokia. Puntammo il mouse sul logo Ovi Nokia, la "freccetta" che diventa manina linkava a Nokia

services e la scritta Benvenuto su Ovi by Nokia. Provammo subito. Notammo che si potevano vedere i video di Avis Villa dOgna caricati su youtube (e i video in generale di youtube) anche con il nostro vecchio ma fedele Nokia stato meraviglioso. Gli smartphone tramite Wi-fi o internet hanno gioco facile - non fosse altro che costano pi di un pc portatile - ma vedere video con un vecchio e normale (e soprattutto economico) cellulare beh, ben altra cosa. Lapp ideata da Nikiin pi funziona sia con vecchi che con nuovi modelli di cellulari Nokia. I video di Avis Villa disponibili a tutti, basta scaricare lapplicazione. E come ben ha espresso Niki, Avis sempre con te. La tua avis, il tuo cellulare, il nostro cuore Come sempre vi lasciamo con i brani. La prima serie di brani, immancabile nelle feste, il Disco Samba dei Two Man Sound; Obsession degli Aventura e ancora il Limbo di Chubby Checker. A seguire il citato Everybody Needs Somebody (To Love) dei Blues Brothers: tutti hanno bisogno di qualcuno (da amare), io (lavis) ha bisogno di te (I need You). Ma parlando di applicazione per telefono cellulare, come potevamo non inserire anche Telephone di Lady Gaga featuring Beyonc? Ma solo in quanto, sia per Lady Gaga, sia per Beyonc s = simpatia = 10. Va beh, non s ad essere pari a 10, ma bens b = 10 A proposito del teorema, possiamo dire che la versione vale sia in versione uomo, sia in versione donna Naturalmente abbiamo voluto scherzare e lo abbiamo voluto fare proprio con quella parte pi bella e affascinante delle persone, con quel lato femminile che sa prendersi in giro senza per prendersela (qui dovremmo aver recuperato punti per quanto concerne il fattore r = romanticismo) . A loro, a tutte le donne regaliamo per questo un brano vecchio ma che prima o poi tutti hanno sentito e sul quale tutti hanno ragionato: Teorema di Marco Ferradini. Perch il bello delle persone che non esistono leggi per descriverle. E per fortuna tanto meno per descrivere la meraviglia di una donna. Uniche affascinanti, cos misteriose dai pensieri impenetrabili. E che tutti possano realizzare i propri sogni: lascia aperta la porta del cuore. Ora vi lasciamo... Le ballerine che ci aspettano, vi chiederete? Beh, non proprio. Cara non fare cos, apri la porta della camera Ero... rimasto senza benzina. Avevo una gomma a terra. Non avevo i soldi per prendere il taxi. Questa volta ci tocca (e meritatamente) il divano P.S.: consigli per gli acquisti. Scegliete sempre un divanoletto (e che sia comodo). Eviterete di svegliarvi con il torcicollo

Metal Up Your Ass, Baby Il concerto dei The Big Four (Anthrax. Megadeth, Metallica e Slayer) visti con gli occhi di una donatrice di sangue
Canzoni che non durano un'estate o una stagione, ma una vita intera. Ale (Alessandra) Salvoldi La vita nostra, e la viviamo a modo nostro [] Ogni giorno per noi qualcosa di nuovo, apri la mente ad un nuovo punto di vista. E nient'altro ha importanza. Dal brano Nothing Else Matters dei Metallica

La follia, mio signore, come il sole se ne va passeggiando per il mondo, e non c' luogo dove non risplenda. da La dodicesima notte (atto III, scena I) di William Shakespeare (Crazy Team) Mai dare retta a dei pazzi come noi, potreste trovarvi costretti ed obbligati a scrivere la recensione di un concerto a cui avete assistito. Saputo che la nostra Ale (Alessandra) Salvoldi, la curatrice della rubrica SpettacolAvis), sarebbe andata al concerto dei Big Four allArena della Fiera di Rho, abbiamo cercato in tutti i modi possibili di rubare i biglietti per assistere allevento. Sar che non siamo abili come Arsenio Lupin, sar che Ale stata pi furba di noi ed ha tenuto ben nascosto i biglietti, insomma chi andato al concerto non siamo stati noi. E tra il prima del concerto in cui Ale ci spiegava lemozione e lattesa dellevento, e il dopo concerto in cui Ale ci ha raccontato tutto, che volete dovevamo fargliela pagare. Accettata la triste realt dei fatti, abbiamo fatto come la volpe e luva Nel senso che invece delluva ci siamo dati al vino? Beh, no (pi che al vino alla birra... Naturalmente stiamo scherzando). Abbiamo deciso di far fare ad Ale linviata ufficiale di Avis Villa al concerto dei "The Big Four" - Anthrax, Megadeth, Metallica e Slayer -, i quattro big mondiali della musica metal hanno fatto tappa in Italia. Ed ecco cos che si trovata vivamente consigliata (attenti a quando leggete o sentire il pericolosissimo vivamente consigliato: il modo fine ed aulico per dire obbligato, costretto, vincolato Insomma se non lo fai, ti devi aspettare bad news cattive notizie e nefaste conseguenze) a scriverci dettagliatamente il resoconto nonch stata vivamente consigliata di inviarci delle foto. Che ci volete fare i consigli sono i consigli Naturalmente stiamo come al solito scherzando. E tutto vero sino al fatto che abbiamo cercato di prendere in prestito i biglietti del concerto li avremmo tranquillamente restituiti i giorni dopo il concerto -, cos come vero che Ale stata pi furba e i biglietti li ha nascosti bene. Vero anche il fatto che, accertato il fatto che npon avevamo i biglietti, abbiamo proclamato (wow, che termine nobiliare... Ci mancano solo uno scettro, un regno e la principessa che abbiamo deciso di comune accordo essere individuata in Angelina Jolie Peccato che il re in questa storia sia Brad Pitt e noi del Crazy Team deri semplici giullari...) allunanimit Ale come inviata ufficiale di Avis al concerto. Accettato il fatto che il concerto lo avremmo visto solo su una pubblicazione in dvd, o sulle recensioni (belle ma spesso tecniche e per intenditori ma non trasmettono lidea dellemozione vissuta da chi ha assistito al concerto) abbiamo chiesto ad Ale di regalare e di far partecipi i donatori e i lettori del sito, delle emozioni del concerto. Cosa ne uscito? Beh, potete leggerlo sotto. A noi del Crazy Team parso subito un divertentissimo articolo che ci fa capire perch i giovani amano la musica. Ma prima di dare subito spazio a chi il concerto lha vissuto a pochi metri dal palco, concedeteci di dire che, come mostrato in questo caso, i giovani ci insegnano a credere in quello che facciamo, a credere sempre (o ancora per

chi avesse avuto dei dubbi) che i sogni si possono realizzare, qualsiasi essi siano. E quando non si realizzeranno, almeno non avremo avuto il rimpianto di averci provato... I giovani come Ale (ma permetteteci di inserire in essi anche il Crazy Team Qui immaginiamo le battute che ci arriveranno... Dai basta fischi...) ci insegnano che proprio loro possono essere protagonisti di questi sogni Sogni belli come quelli che fanno e ci regalano i donatori. Ci insegnano a seguire sempre quello in cui crediamo e a trasformare il sogno in un fatto concreto, un gesto in cui si salvano delle vite. Largo quindi al loro entusiasmo, largo a chi subito ha accettato di fare qualcosa per il fantastico mondo della donazione: donando, ma anche portando sempre idee nuove (per il sito e non solo come Niki), accettando di scrivere una (in realt pi) recensione di un concerto come ha fatto Ale con la rubrica SpettacolAvis e altre tantissime cose Al computer, a mano o in tantissimi altri modi, le cose da fare sono sempre molteplici e possono coinvolgere tutti: basta avere entusiasmo. Ma adesso ci fermiamo e lo facciamo veramente. Grazie quindi ai giovani come Ale che hanno subito capito che si pu fare tanto per Avis. Metal up your ass, Baby. La traduzione? Beh, non ci ricordiamo cosa significhi "ass" Mah, sar "asse" o qualcosa del genere O forse no. Aspettate che cerchiamo e poi - solo poi, se volete potete anche scriverci - vi faremo sapere (traduciamolo diplomaticamente cos: muoviti baby). Questa la storia del sogno desiderato, di un sogno che si concretizzato. Queste sono le parole di Ale, le sue parole, il suo (e quello dei tantissimi giovani che hanno assistito) concerto: il concerto dei The Big Four. Metal Up Your Ass Baby By Alessandra Salvoldi L'estate terminata, si torna al lavoro, ora di rimettersi sui libri cari studenti!! Doveroso quindi in un periodo di fervente attivit scrivere una piccola e modesta recensione per il nostro sito. L'evento del quale voglio parlarvi si tenuto il 6 luglio all'Area Fiera di Rho e sono certa che i ben informati saranno gi saltati sulla sedia esclamando The Big Four (i quattro gruppi thrash metal pi importanti al mondo: Anthrax. Megadeth, Metallica e Slayer). L'evento musicale che i fan del metal aspettavano forse da sempre, i quattro mostri sacri tutti insieme, tutti sullo stesso palco, tutti a dare spettacolo. Arena di Rho, 6 luglio 2011. Ora di inizio dell'evento: le 16,00. Ma posso garantirvi che sotto un sole cocente reso pi insopportabile dall'afa e dall'umidit gli spettatori impazienti erano gi in coda dalle 8 del mattino, tant' che la security all'ultimo ha deciso di anticipare di un'ora l'apertura dei cancelli. Una volta dentro i pi fortunati hanno potuto raggiungere la famigerata gabbia, area sotto il palco destinata al pogo, ai pi scatenati ma anche a coloro che vogliono una vista migliore.

Puntuali come un orologio svizzero gli Anthrax hanno fatto il loro ingresso sul palco alle ore 16: scatenatissimi e convincenti, suoni per loro fortemente penalizzanti, ma il neo pap Scott Ian ha caricato la band come non mai entrando a sorpresa a met concerto! Secondi, ma solo nella scaletta, i Megadeth: sar che sono di parte (e una giornalista o pseudo tale non dovrebbe mai esserlo), sar che Dave Mustaine dal vivo incantevole e strepitosamente bravo ma a mio parere sono stati eccezionalmente i migliori. Scaletta particolare ma sicuramente vincente: le migliori A Tout Le Monde, Sweating Bullets e Symphony of Destruction. Nota, ancora di merito, quella di aver presentato in esclusiva il loro nuovo singolo dal vivo con tanto di spiegazione. Ottima la performance degli Slayer, instancabili come dei ventenni e con un Dave Lomabrdo (ibatterista del gruppo) pi preciso di un metronomo. Ma ora arriviamo ai Metallica perch ci sarebbe molto da dire, hanno fondato un genere, sono unici, hanno bombe sul palco, mega palloncini da tirare al pubblico con la scritta Death Magnetic, hanno persino i fuochi d'artificio insomma tutto fa pensare che faranno una performance strepitosa, sono gli headliner e lo vogliono dimostrare! In effetti sono carichi soprattutto James Hetfield e la loro scaletta! Attaccano con le migliori una dietro l'altra sparano The Ecstasy of Gold, Hit the Lights, Master of Puppets, la meno conosciuta The Shortest Straw, il cavallo di battaglia Seek & Destroy e poi via con una pi melodica Welcome Home (Sanitarium), Ride the Lightning, Through The Never, All Nightmare Long, Sad But True, The Call of Ktulu, One, For Whom the Bell Tolls, Blackened, Fade to Black, Enter Sandman. La delusione, forse, stata solo quella di trovarsi un Lars Ulrich grintoso ma tuonato nel vero senso della parola, spesso fuori tempo, ma, a sua discolpa, instancabile e sinceramente coinvolto dal pubblico. Insieme le band ci hanno regalato Die die My Dearling dei Misfist (non la solita Am i Evil?) e un abbraccio tra Dave Mustaine (nato il 13 settembre 1961 per cui lo stesso anno in cuivenne fondata Avis Villa d'Ogna) e Lars Ulrich che sotterrano, forse, l'ascia di guerra (nel 1983 Dave Mustaine, membro dei Metallica venne sostituito da Kirk Hammett, ex membro degli Exodus. Mustaine se ne and dal gruppo e fond successivamente i Megadeth). Sembra finito qui ma i Metallica non vogliono mollare e chiudono in bellezza con Damage Inc.e Creeping Death. E cos ce ne andiamo da una semplice arena che per una sera si trasformata nel vero tempio del metal e forse della musica, sincera che esce dal cuore, di canzoni che non durano un'estate o una stagione ma una vita intera... Di miti che passano di generazione in generazione senza mai affievolirsi forse perch cos reali, cos umani, cos fragili e allo stesso tempo resi immortali dalla loro stessa arte. Si chiude cos un' evento eccezionale forse con un po' di commozione perch il sogno di una vita diventato cos reale da poterlo toccare vivere e sentire per un giorno intero.

Ehi, tu! Hai midollo?. Una giornata di sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo allOriocenter tra clown, pompieri, trampolieri, comici
Ogni superiore umorismo incomincia col non prendere sul serio la propria persona. Tratto da Il lupo della steppa di Hermann Hesse Se siete seri, siete bloccati. L'umorismo la via pi rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla. Tratto da Magia in azione di Richard Bandler Meglio dire una cosa seria sorridendo, che una cavolata seriamente. Motto del Crazy Team Vivere nel mondo come non fosse il mondo, rispettare la legge e stare tuttavia al di sopra della legge, possedere come se non si possedesse, rinunciare come se non si fosse in rinuncia: tutte queste esperienze di unaltra saggezza di vita si possono realizzare solo con lumorismo. Tratto da Il lupo della steppa di Hermann Hesse

Mettete una giornata, in cui da lontano si sentono delle voci di festa. Pian piano avvicinatevi: ecco come per incanto apparire clown, truccabimbi e palloncini colorati. Provate ad immaginare questi bambini immortalati, cos truccati e divertiti, in una foto ricordo che viene stampata al momento e consegnata proprio nelle loro mani, in dei Dutur claun Bergamo Onlus -. Il tutto mentre possono ammirare Pompieropoli, ovvero i Vigili del Fuoco mostrare le loro attrezzature e lavoro che svolgono quotidianamente in fantastiche dimostrazioni live. Continuate ad immaginare la giornata proseguire con i comici-imitatori Gianmarco Comoliti e Yuri Pianetti nonch Mauro Danesi insieme a Simona Zanini. Continuate a far volare la fantasia con spettacolari evoluzioni mozzafiato e da bocca aperta della danza sui trampoli. Riprendiamo un po fiato e sediamoci ad ammirare i doppiaggio comici in bergamasco di noti video realizzati da Vava77 (alias Daniele Vavassori), realizzatore di video parodia dal vivo tramite un divertentissimo doppiaggio in dialetto bergamasco. Non siete ancora stanchi? Bene. Voliamo allora ancor pi in alto sulle ali della fantasia, e spazio quindi a Samuel Brocherino, comico di Ridi n Bergamo e Central Station.

Se state dicendo: Si bello. Ma solo fantasia, beh per ora avete ragione. Ma la fantasia atterrer diventando realt per tutta la giornata di sabato 24 settembre 2011 presso il centro commerciale Oriocenter di Orio al Serio (Bergamo), nellambito delliniziativa nazionale, patrocinata dal Ministero della Salurte: Ehi, tu! Hai modollo?. Promossa da Admo Associazione Nazionale Donatori Midollo Osseo -, dal Centro Nazionale Trapianti, da IBMDR Italian Bone Marrow Donr Registry (Registro italiano donatori midollo osseo) da Vip Italia Onlus - Viviamo in Positivo -, la giornata che sar svolta in contemporanea in molte citt dItalia, servir a sensibilizzare le persone alla donazione di midollo osseo. Tra divertimento, meraviglia ed evoluzioni mozzafiato, per Bergamo lappuntamento fissato allOriocenter: gli artisti di strada si trasferiranno nella parte nuova del centro commerciale, in zona Zara (abbiamo fatto una piccola filastrocca). Molte le sorprese: per chi volesse iscriversi ad Admo, lo potr fare attraverso il Kit Saliva (Kit introdotto in Inghilterra e negli Stati Uniti. La notizia ha trovato spazio sullemittente televisiva inglese BBC, sul giornale Indipendent e molti altri media inglesi nonch sul sito dell'Universit di Washington). In pratica la tipizzazione si potr fare invece che con i classici esami ematochimici (modo fine per dire gli esami del sangue e quindi recarsi in ospedale), con un kit monouso in cui per la tipizzazione basta una goccia di saliva (0,5 ml). Un po come CSI (cos ha commentato la notizia unamica): non sappiamo come sia il telefilm ma lattrice Jorja Fox, non niente male Ma le novit non sono finite: nel corso della giornata Admo riproporr il Free Hugs la continuazione di quello realizzato l8 maggio 2011 in Piazza Vecchia in citt Alta a Bergamo: il Free Hugs with Admo From Bergamo inside Oriocenter. In cosa consiste il Free Hugs? Beh, facciamo prima a riportavi il video (montaggio del nostro Crazy Niki, vulcanico ad avere sempre idee - che come abbiamo visto realizza con rara abilit - divertenti), meglio delle nostre parole Ah, prima del video, per il Free Hugs servono ragazzi ma soprattutto ragazze anzi quasi solo ragazze (naturalmente stiamo scherzando) per cui chi volesse - o gi allOrio per fare un giro - passi a trovare i Crazy del Free Hugs

Oramai ci conoscete, sapete che sul sito avis Villa dOgna consideriamo tutti uguali. One, come il brano degli U2 e come abbiamo avuto loccasione di dire molteplici volte (curiosit: il brano fu inserito nel cd Achtung Baby che usci nel 1991. Ventanni e non sentirli). Inseriamo ben volentieri liniziativa in cui si parla di donazione, in questo caso di midollo osseo, ma solamente una faccia della stessa medaglia che la donazione in generale e quindi anche la donazione di sangue (e di tutti i suoi

componenti) e di organi. E visto che siamo Crazy Team, la inseriamo ancor pi volentieri in quanto si utilizza un modo crazy per parlare di donazione. Un modo divertente, e magari un po irridente, ma con tanto buon cuore per far capire che la donazione un gesto meraviglioso e che si pu fare con tantissima gioia. E visto che gioia pura perch non presentarla in modo divertente? Questo quello che come Crazy Team abbiamo pensato davanti ad un caff, non sapevamo nemmeno se fosse unidea o la conseguenza degli (ahinoi) troppi caff. Ci siamo domandati : Perch non portare la donazione al centro commerciale?. E subito abbiamo riso al pensiero che visto che al centro commerciale gi ci portano (come Crazy Team dolorante) le compagne-mogli-fidanzate-amiche-etc., anche alla donazione magari (essendo di genere femminile) sarebbe piaciuta lidea Vava77 (Daniele Vavassori) lo ha detto nel suo divertentissimo doppiaggio di Enrico Mentana nel video Ol Tig. Non ci abbiamo pensato pi di tanto: abbiamo provato a scrivere lidea (fumosa come il caff bollente che stavamo bevendo) in unemail a Carmen. Due minuti: scriviamo sempre senza rileggere (e di nuovo ahinoi, gli errori che lasciamo nei testi si vedono) e chi deve leggere chi riceve lemail Sappiamo cosa state pensando: un po come la battuta di quello che legge e di quello che scrive. Beh, in un certo senso s. Che dire: per il Crazy Team molto pratico, un po meno per chi riceve e deve leggere. Ma visto che il mittente non siamo noi (in pratica non ci auto-scriviamo Anzi, a dire il vero, a volte lo facciamo come promemoria Sempre pi crazy). Carmen si beccata lonere della lettura dellemail. Mai avremmo pensato di essere presi sul serio, ma evidentemente la vicinanza proprio del fiume Serio ci ha dato pi credibilit. Battute a parte (ma mica tanto sapete?), ringraziamo Carmen e Carmelo per aver concretizzato un sogno facendolo diventare realt, realt che ha superato addirittura la nostra fantasia. Come donatori ringraziamo il direttore dellOriocenter e tutto il suo entourage per aver messo a disposizione il luogo dove poter parlare di donazione (come detto che sia di midollo osseo o di sangue poco importa: di donazione trattasi). Non lo facciamo mai, sul nostro sito pochi sono i nomi e ancor meno i cognomi (in quanto la donazione un gesto che non ha nome ma il volto di tutti i donatori) ma questa volta un nome lo facciamo: grazie ad Alessandro (uno tra i validi addetti stampa dellOriocenter). Lo citiamo semplicemente in quanto ha da sempre creduto nella donazione (e qui possiamo dire di sangue, di midollo osseo e di organi senza errore) ed ha dato retta al Crazy Team, beccandosi telefonate ad orari impossibili di giorni improponibili e non per questo si tirato indietro nel credere nella validit delliniziativa e avendo il coraggio di proporla. Ma aspettate: mentre stavamo scrivendo abbiamo cercato lemail che mandammo. Con fatica labbiamo trovata: allultimo punto avevamo proposto le ballerine Caspita, la proposta devessere sfuggita: qui bisogna rimediare Come sempre vi lasciamo con la musica Il primo brano che inseriamo, visto che abbiamo parlato del Free Hugs with Admo From Bergamo, All The Same dei Sick Puppies (video dal quale partita liniziativa del Free Hugs). Ma il brano pi bello e che inseriamo volentieri Fix You dei Coldplay, in uno tra i pi bei video che parlano di donazione di midollo osseo.
Fix You - Coldplay When you try your best but you don't succeed When you get what you want but not what you need When you feel so tired but you can't sleep Stuck in reverse And the tears come streaming down your face When you lose something you can't replace When you love someone but it goes to waste Could it be worse? Strabiliarti Quando ci provi al meglio che puoi ma non riesci ad ottenere quel che vuoi quando ottieni quel che vuoi ma non quello di cui hai bisogno quando ti senti cos stanco ma non riesci a dormire Bloccato al contrario Quando le lacrime si versano sul tuo viso quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare quando ami qualcuno ma tutto va perduto potrebbe andar peggio?

Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you And high up above or down below When you're too in love to let it go But if you never try you'll never know Just what you're worth Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you Tears stream down your face When you lose something you cannot replace Tears stream down your face And I Tears stream down your face I promise you I will learn from my mistakes Tears stream down your face And I Lights will guide you home And ignite your bones And I will try to fix you

Le luci ti guideranno a casa e accenderanno le tue ossa ed io prover a stabilirti Lass o laggi quando tu sei troppo innamorato per lasciar andar via tutto e se tu non provi, non saprai mai quali valori hai Le luci ti guideranno a casa e accenderanno le tue ossa ed io prover a stabilirti Le lacrime si versano sul tuo viso quando perdi qualcosa che non puoi rimpiazzare le lacrime si versano sul tuo viso ed io.. Le lacrime si versano sul tuo viso ti prometto che imparerai dai miei errori le lacrime si versano sul tuo viso ed io.. ed io Le luci ti guideranno a casa e accenderanno le tue ossa ed io prover a stabilirti

Ehi tu, hai midollo? Nelle impressioni di settembre di Admo (Associazione donatori midollo osseo), le emozioni non finiscono mai
L'unico fatto certo che senza il condimento della follia non pu esistere piacere alcuno. Tratto da "Elogio della Follia" di Erasmo da Rotterdam Qualunque cosa dicano di me comunemente i mortali non ignoro, infatti, quanto la Follia sia portata per bocca anche dai pi folli tuttavia, ecco qui la prova decisiva che io, io sola, dico, ho il dono di rallegrare gli di e gli uomini. Tratto da "Elogio della follia" di Erasmo da Rotterdam
Eccovi subito due video che la "nostra" Betta (Benedetta) Contardi (giornalista di Pi Valli TV) ha realizzato sabato 24 settembre 2011 in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione alla donazione di midollo osseo svoltasi all'Oriocenter (Orio al Serio - Bergamo). Il primo il servizio realizzato per il telegiornale - Admo all'Oriocenter (con Clown e Vigili del Fuoco) - Short Version -; il secondo un video che Betta ha preparato gentilmente per il Crazy

Team (nella quale vi stata inserita un'ulteriuore intervista) - Admo all'Oriocenter nella giornata nazionale di sensibilizzazione - Long Version. Buona visione, ma non prima di ringraziare di cuore Betta per la disponibilit e per averci concesso i video.

(Crazy Team) Ebbene s, lo dobbiamo confessere... Anche se avevamo Ale (Alessandra) Salvoldi (la nostra inviata per gli articoli SpettaolAvis) che ci avrebbe fatto da inviata beh, da donna come avrebbe potuto non andare all'Oriocenter? Ogni scusa buona per trascinare un povero uomo al centro commerciale... Naturalmentre stiamo scherzando... - non abbiamo saputo resistere. Che ci volete fare: alla fine una capatina al centro commerciale l'abbiamo fatta noi. Con sommo gaudio et tripudio massimo (Cum Gaudium Magnum) destinazione quindi Oriocenter. Beh, a dire il vero proprio sommo non molto e per quanto concerne il cum, il giro lo avremmo fatto volentieri con Angelina Jolie (ma per impegni precedenti presi, non potuta venire - prego niente battute... Ma come saiete maliziosi... Va bene: non riuscita ad essere presente). Ci conoscete e lo sapete che siamo sempre pi more and more crazy (sempre pi pazzi). More... lo sapete e lo abbiamo pi volte ripetuto che per noi siamo tutti uguali e One (come il brano degli U2), ovvero uno. Quindi s: more (in inglese di pi), ma anche bionde, rosse, castane... per noi nessuna differenza. Dai, come al solito ci piace scherzare. E ci piace farlo proprio con gli amici che stavamo dicendo siamo passati a trovare sabato 24 settembre 2011, in occasione della giornata nazionale di sensibilizzazione alla donazione di midollo ossseo, gli amici di Admo - Associazione Donatori Midollo Osseo -. In quaranta piazze italiane in contemporanrea si poteva parlare di come un gesto fatto col cuore salva in concreto molte vite. Per quanto concerne Bergamo e provincia, la location (wow che termine da public relations) era stata fissata proprio all'Oriocenter. E cos, per una volta (oh, lo specifichiamo bene per chi ci accomagnava, una volta... Per le altre mandiamo Ale...) al centro commerciale ci siamo andati senza lacrime agli occhi. Secondo piano, zona Zara: l'equivalente femminile di Mediaworld per gli uomini, il miraggio dei capi di abbigliamento che tutte le donne desiderano. Anche se preferiamo le scale classiche ci siamo incamminati verso le scale mobili: abbiamo visto i fantastici colori dei clown che scendevano e che con la loro simpatia, distribuivano volantini a chi saliva. Quasi giunti in cima alle scale mobili ci siamo voltati: da lontano abbiamo visto una torre sapientemente ricostruita e dei bambini che con tanto di imbragatura, andavano a salvare la principessa in cima alla torre. Ci siamo incamminati lungo la fila che conduceva ai Vigili del Fuoco che da volantino avevamo letto aver allestito Pompieropoli, abbiamo scorto la scala che serviva per unire due immaginari palazzi, l'albero sopra il quale il gatto si era abbarbicato e dal quale non riusciva pi a scendere e la casetta in preda al fumo dove i bambini, futuri eroi, salvavano una incantevole clawn.

I caleodoscopici clawn ci hanno condotto al banco allestito dagli amici di Admo, dove tantissime persone stavano prendendo informazioni e dove i genitori immortalavano i propri figli fare il percorso nell'attesa di iscriversi per diventare potenziali donatori di midolo osseo. Arriavati, subito Carmelo e Carmen (i volontari Admo che cooordiano tutte le attivit) - chiedendo scusa a chi stava parlando con loro ci hanno accolto con un sorriso dicendo: Benvenuti Crazy Team, per fortuna c' tanta gente. Non solo, l'allegria presente ovunque. Donare gioa ed bellissimo vedere cos tante persone divertirsi abbiamo risposto come Crazy Team. Non ci siamo fatti sfuggire l'occasione di una battuta a Carmen: Bravi, ma manca qualcosa... La 'ciliegina sulla torta': Angelina Jolie vestta in rosso. Al nostro manca qualcosa abbiamo visto subuito la preoccupazione sul viso di Carmen, ma quando abbiamo finito la frase subito il sorriso sul suo volto e con una risata ci ha detto: Non avremo costumi eccitanti ma magliette EMOzionanti. Mentre parlavamo, e dopo aver visto le magliette dei volontari Admo, abbiamo visto i genitori immortalare i figli nell'ascesa della torre, li abbiamo visti ritornare bambini e il fotografo indaffarato tra fotografie e stampe per consegnare gli attestai personalizzati ai coraggiosi partecipanti. Prima del caff (abbiamo saputo che non siamo gli unici a cui serve il caff...) abbiamo salutato Cristian: un amico che oggi ha 21 anni e che a capodanno del 2007, a 16 anni, dopo essere stato ricoverato in ospedale a causa di un malore ha saputo di avere un tipo di leucemia che gli avrebbe concesso due mesi di vita ma grazie alla donazione di midollo osseo, avvenuta a fine maggio del 2007 (una settimana dopo aver compiuto i 17 anni) ha sconfitto definitivamente la malattia ed oggi guarito. Capisco perch siete venuti all'Oriocenter dicamo divertiti a Cristian, con tutte le belle ragazze che girano il sabato... Ottima scelta, continuiamo ridendo. Mentre parliamo con Cristian non possiamo non ammirare la bravura e l'abilit dei dutur claun (il gruppo di Bergamo che fa parte dell'Associazione Vip Viviamo in Positivo Onlus Italia di clownterapia) nel coinvolgere le persone che passano: con simpatia e da crazy (come lo siamo noi), parlano di donazione, di come un gesto possa veramente salvare una persona. Ci fermiamo divertiti a parlare con alcune clown (che ci volete fare, anche se clown il fascino delle donne ci colpisce sempre) e sar che tra crazy ci si capisce subito, sar che tra chi cerca di far passare un messaggio serio ma con un sorriso sulle labbra l'intesa scocca subuito, trascorriamo piacevolmente mezz'ora. E

capiamo che le clawn (donne), insieme naturalente ai clown (uomini), credono in quello che fanno e sono tutti particolarmente motivati: conoscono bene la realt e la sofferenza di chi lotta uin ospedale la malattia, questa malattia che pu essere sconfitta con l'aiuto di tutti. Recuperiamo chi ci ha accompagnato che esce con una borsa da Zara, mentre noi eravamo in compagnia dei volontari Admo. Un giro passando per una volta, visto che si entrati dalla parte giuta, prima davanti (e dentro) all'Apple Store, e poi l'immancabile caff. Sentiamo i comici che iniziano e da lontano i video di Vava77 (Daniele Vavassori) che propietta i suoi video, con tanto di doppiaggi divertentissimi in bergamasco (per l'occasione ne ha realizzato uno in merito alla donazione: "Super donatore". Altro caff e, mentre discutiamo piacevolmente al ber dentro l'Oriocenter, vediamo passare i trampolieri vestiti da danzatori di tango e il rosso del vestito della trampoliera ci seduce. Notiamo la gente meravigliata guradare la loro eleganza, mentre dietro i volontari Admo e i clown distribuisco i volantini. E non abbiamo potuto fare a meno di sentirci bene: abbiamo visto concretizzarsi un sogno, il loro sogno. Un sogno in cui si parla di donazione (in questo caso di midollo osseo ma lo stesso vale per quella di sangue e dei suoi componenti) e lo si fa con divertimento, regalando sorrisi e abbracci gratis (il Free Hugs come hanno riproposto i ragazzi di Admo). Non abbiamo potuto fare a meno di pensare che (se vi vuole) questo veramente un mondo stupendo (come nel brano "What a Wonderful World" di Louis Armstrong). E per una volta, ci piaciuto anche andare al centro commerciale... Oggi andremo un po lunghi ma credeteci, ne vale la pena... Riportiamo in successione: alcune riflessioni sulla giornata che ci hanno fatto avere dei ragazzi volontari Admo; le stupende riflessioni ed emozioni della magnifica clown Gabo (i clonw, usano come il Crazy Team dei nome de plume, dei nomi d'arte: per essere pi chiari degli pseudonimi) e last but not list (ovvero ultimo ma non il meno importante) la lettera del clown Furbetto, fratello di Stefano che lotta contro la leucemia. A seguire come sempre i brani citati (nei testi sotto riportati): Crazy di Seal; Impressioni di settembre dei P.f.m. (indimenticabili anche le versioni di Francesco Renga e dei Marlene Kuntz); Mi fido di te di Jovanotti e infine One degli U2. Ehi tu, hai midollo? Nelle impressioni di settembre il ricordo di un giorno immenso by volontari Admo Cit.: Ecco i pazzi. I ribelli. I disturbatori. Quelli che vedono le cose diversamente. Mentre alcuni possono vederli come pazzi, noi vediamo il genio. Perch le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo fanno. Tratto dallo slogan Think Different Cit.: E attraverso un frattale in quel muro che si rompe vedo te, amico mio, e tocco ancora il tuo viso... I miracoli succedono mentre viaggiamo: ma non sopravvivremo mai se non diventiamo un po' pazzi. Tratto dal brano Crazy di Seal Fatevi trasportare dalle ali della Fantasia. Tenetevi forte: non importa se manca un po' il fiato a causa dell'emozione o del vento e se si ha un po' paura: come tutti i grandi viaggi questi sono sentimenti comprensibili. Il volo sta per iniziare: non preoccupatevi se avete un' po di vertigini, la vertigine non paura di cadere ma voglia di volare (tratto dal brano Mi fido di te di Jovanotti). Mollate ogni inibizione e fatevi trasportare. E dopo un lungo roteare e volteggiare, passate vicino agli arei in arrivo dall'aeroporto di Orio al Serio e atterrate, sempre a bordo della Fantrasia, al centro commerciale Oriocenter. Immaginate, ma solo per un momento di lasciare Fantasia e prendete il biglietto della

realt. Secondo piano del centro commerciale, la mattina il centro apre alle nove ma per l'occasione e per poter allestire il tutto, gi ci sono delle persone alle 6,30, porte aperte per i volontari di Admo, "Dutur Claun di Bergamo e i Vigili del Fuoco sezione di Bergamo. Tutti attivi (va beh... quasi tutti: c' qualcuno che arrivato in ritardo e gira in cerca disperata di un caff, perch la febbre del venerd sera - s, nel film John Travolta la Febbre l'aveva il sabato - che si protratta al sabato mattina, ha lasciato qualche conseguenza...). I Claun si preparano con i loro divertentissimi colori e la loro voglia di fare, i Vigili del Fuoco hanno allestito una torre da scalare per salvare una magnifica principessa con tanto di arrampicata, un ponte fatto da una scala da attreversare, un gatto sopra un albero da riportare al proprio padrone e in una casetta da cui esce del fumo, delle persone da salvare. Il fotografo sta trafficando con la fotocamera e la stampante per immortalare e per stampare la fotografia - con tanto di attestato - dei coraggiosi bambini che si cimenteranno nell'avventuroso Pompieropoli predisposto dai Vigili del Fuoco. Ah, quasi ci dimenticavamo: ci sono anche i volontari Admo che stanno predispionendo tutto (tra di essi anche chi arrivato tardi a causa della febbre del venerdi sera...): banchetto con moduli, i dottori che si presentano con puntualit per le iscrizioni e molto altro. Davanti al tanto cercato e finalmente trovato caff, chiediamo alla bellissima Fantasia: Ma questo non era un bellissimo sogno?. La Fantasia bella come non mai, ci fa un'occhilino, ci sorride e ci dice con voce sensuale: Ma i sogni si possono realizzare... Faccio un giro per il centro commerciale, ma ci vediamo dopo. Non cerchiamo di comprendere, il tempo scorre velocemente e in men che non si dica, senza essercene accorti, arrivano le nove, mentre tutto stato allestito. L'allegria dei clown contagiosa, le persone che passano guardano prima stupiti, poi con un sorriso i bambini scalare la torre, i genitori immortalano i loro piccoli eroi con una foto fatta al cellulare, mentre il fotografo tutto indaffarato tra le foto fatte ai bambini nel mentre di Pompieropoli e la stampa delle fotografie e degli attestati. Da lontano vediamo i clown che distribuiscono i volnatini, al loro fianco vediamo sempre pi bella splendere Fantasia che ci sorride. Il colore e l'allegria contagia tutte le persone: i clown su e gi per le scale mobili, distibuiscono volantini e le persone osservano sempre pi meravigliate. Quano si avvicinano capiscono che un giorno speciale, un giorno in cui tutti hanno sincronizzato il ritmo del cuore allo stesso orario. Il tempo vola, la danza delle ore (come il brano la Gioconda di Amilcare Ponchielli) scorre mentre le persone si informano su come si possa diventare donatori di midollo osseo: molti si iscrivono subito tramite il kit saliva che per l'occasione stato predisposto, altri ci pensano, altri ancora magai hanno suprato i quarant'anni, ma lo diranno ad un amica, ad un amico, ai figli o semplicemente ad un conscente. Ma tutti hanno un sorriso impresso sul volto, l'allegria contagia tutti, il sorriso sulla bocca di chi vede come ascoltare il cuore possa diventare realt e chi in fila per l'iscrizione, magari con qualche piccolo timore, trova un clown che lo affianca e che lo fa divertire. Tra le varie cose da fare e dopo una piccola pausa caff, pian piano si avvicinano le 17,00 in cui scocca l'inizio degli spettacoli dei comici. Il primo a cimentarsi in una divertente parodia di Roberto Bolle Samuel Brocherino di Ridi 'n 'Bergamo: evoluzuioni diveretentissime per un comico che non ha proprio le phisique du role del primo ballerino della scala di Milano... Ma il divertimento, continua, cos come le iscrizioni ad Admo, con il comico bergamasco Vava77 (Daniele Vavassori) con i suoi simpaticissimi doppiaggi di video famosi: per

l'occasione in anteprima il video realizzato proprio in onore della giornata e di Admo: Superman, il super donatore. Qui alcuni instancabili volontari di Admo, ripropongono il Free Hugs, gli abbracci gratis e molte persone si avviciano per abbracciare chi per un giorno ha regalato un sorriso. Riprendiamo fiato nell'amirare la danza dei trampolieri: vestiti con elegantissimi abiti, largo ad un tango appasionato e sensuale quando il vestito rosso della danzatrice. Finito il tango un giro per tutto il centro. Molto lo stupore delle persone: tutti ammirano i trampolieri a bocca aperta per la loro eleganga e per la loro altezza (e qui anche in senso fisico). E subito dietro, i volontari Admo e i clown che distribuiscono locandine brochure informative. Vi piace il vestito, il rosso le dona di dice Fantasia che ci ha affiancato senza che ce ne accorgessimo, rigerito all'abito della donna sui trampoli, un po' come a tutti i donatori di sangue che con un gesto fanno qualcosa di fantastico come quel vestito. Da una lunga volta fatta ad arco a tutto sesto in vetro osserviamo il cielo: inizia ad imbrunire e ci accorgiamo che sono le 19,00. Inizia lo spettacolo diei comici e imitatori Gianmarco Cornolti e di Yury Pianetti: bravissimi e instancabili proseguono il loro show sino alle 20,35 regalando emozioni e divertimento a tutti i presenti mentre si stanno terminando le iscrizioni dei nuovi donatori. Volevate un sogno: oggi lo avete realizzato ci dice Fantasia con uno splendido sorriso. Contiamo velocemente le schede dei nuovi iscritti: sono 67. Ma i numeri non dicono le emozioni provate, l'allagria che ha contagiato tutti, il buon cuore che ha visto protagoniste tantissime persone che transitavano nel centro commerciale. Se dovessimo esprimere la felicit? Beh lo faremmo con le parole (inserite su Facebook) della fantastica Gabo, una clown del gruppo dottor claun: Giornata meravigliosa condivisa con persone meravigliose!!! Tutti insieme per fare realt un grandissimo sogno: cercare nuove speranze di vita!!! Grazie di cuore ad ognuno dei miei compagni clown, ai volontari ADMO, ai Vigili del Fuoco, ai comici... E grazie infinite ad ogni persona che si fermata e ha deciso di diventare un potenziale donatore di midollo osseo!!! Sono stanchissima ma tanto felice!!!... :O). Se dovessimo parlare di felicit lo faremmo anche con le parole di B.M. (sempre inserite su Facebook): Mi sono sentita davvero fiera e felice di essermi iscritta all'ADMO. Grazie stato emozionante e spero in qualche modo di poter dare il mio aiuto. Complimenti ai volontari perch avete fatto una cosa grandiosa ieri, grazie!. Avevamo accanto Fantasia, quando alle 20,45 si avvicinata una ragazza: Scusi, sono passata prima ma ero di fretta. Io vorrei iscrivermi ma ho 17 anni. Ho chiamato a casa i miei genitori per chiedere di firmare l'autorizzazione ad iscrivermi ad Admo e mia madre arrivata adesso. Queste sono le nostre impressioni di settembre (come il brano dei P.f.m. Premiata Forneria Marconi e reinterpretato splendidamente da Francesco Renga), le impressioni del sogno di sabato 24 settembre 2011. Abbiamo posto il braccio a Fantasia e ci siamo avviati verso l'uscita: S i sogni si possono avverare. Donazione di midollo osseo: la vertigine di volare sopra il sogno di salvare una vita by Gabo :O) Clown Associazione VIP (Viviamo In Positivo) Onlus gruppo Doutur claun di Bergamo (libera interpretazione su canovaccio di un clown di Genova)

Cit.: Se siete seri, siete bloccati. L'umorismo la via pi rapida per invertire questo processo. Se potete ridere di una cosa, potete anche cambiarla. Tratto da Magia in Azione di Richard Bandler Ti svegli, apri gli occhi... Oggi una giornata splendida: ti stiracchi, ma un minuto soltanto, perch sei pieno denergia, pronto e scattante, per una giornata indimenticabile! Oggi ti senti bene dentro. Oggi il 24 settembre 2011. Ehi tu!!! hai midollo???... Sorridi allo specchio e il sole ce lo hai dentro. Ti prepari con gioia e trepidazione... Prendi tutto ci che ti occorre, ti guardi allo specchio lultima volta prima di chiudere la porta di casa Sei proprio un bel clown! Laria fresca, c il sole... Arrivi al Oriocenter (di Bergamo) e incontri i tuoi compagni clown, i volontari ADMO Bergamo, i Vigili del Fuoco e i medici: c movimento, voglia di fare, voglia di abbracciarsi e sorridere Scorri ad uno ad uno i volti dei tuoi compagni, come sono truccati, come sono vestiti, i colori che indossano. Il sorriso speciale di ciascuno di loro, ti guardi intorno: tutti stanno collaborando, chiacchierano e ridono... Ci sono proprio tutti! C gi la gente che passa. Qualcuno incuriosito si ferma a chiedere cosa stiamo facendo e sorride appena sente il tuo entusiasmo, che lo trascina e lo rallegra. Ascolta E' over 40, certo, ma lo dir a suo nipote, lui si che verr dice, e sei fiducioso Man mano la gente aumentaTantissima gente Qualcuno gi a compilare moduli, altri parlano con i medici e chiedono informazioni... Si avvicinano molti ragazzi, altri invece li fermi tu... Giovani che chiedono, riflettono, domandano, scelgono... Qualcuno passa rapido da l, ma si volta indietro guardandoci, perch ha capito che oggi un giorno speciale... Vieni preso da un senso di vertigine e hai voglia di volare, di correre per tutto il Centro Commerciale urlando che sei felice! Sei felice perch oggi viviamo insieme un giorno importante, un giorno in cui vedi amore e solidariet... Un giorno in cui pensare che in altre 40 piazze dItalia i clown stanno lavorando per lo stesso sogno ti fa venir la pelle doca... E ti senti parte di qualcosa di grande... Oggi, nello stesso momento 2.700 clown sono macchie di colore nelle loro piazze Ciascuno e tutti insieme Uniti con lADMO per un solo sogno di gioia e di vita. Ti avvicini a due ragazzi per mano... Sono diffidenti, l per l non capiscono cosa vuoi...

Gli fai due battute e poi gli spieghi chi siamo e cosa facciamo. I loro sguardi si illuminano: ti ascoltano, si avvicinano allo stand allestito come punto informazioni. Vogliono sapere tutto del trapianto di midollo osseo, vogliono capire, vogliono pensarci, vogliono scegliere Vogliono diventare potenziali donatori di midollo osseo Vogliono salvare una vita Quando li saluti, i loro visi sembrano pi sereni e ora hanno un bel sorriso. Ed ecco arrivare i tuoi amici, anche quelli che credevi non venissero... Perch magari avevano paura del prelievo e invece ora sono l Perch sei riuscito a trasmettergli limportanza di diventare potenziali donatori E tu non puoi che essere fiero di avere accanto amici cos! Ti giri e vedi in una volta sola tutto il gruppo dei clown: sono tutti colorati e indaffarati, sorridenti... C chi parla, chi gioca, chi inscena gag divertenti, chi fa magie, chi fa palloncini, chi trucca i bimbi, chi da una mano ai Vigili del Fuoco e ai volontari dell'ADMO... E ti viene da ridere! Pi in l c chi gira spargendo volantini e pezzi dallegria: vorresti abbracciarli tutti La giornata piena, fai mille cose e incontri mille persone... C il percorso Pompieropoli che attira i bambini... Hai tanta energia e voglia di cercare ancora un donatore... C lo spettacolo dei comici, ci sono i ragazzi che aspettano il loro turno per diventare potenziali donatori e parlano tra di loro, anche senza conoscersi, ridono, ascoltano le testimonianze... Arrivano ragazzi che vogliono fare il corso per entrare nella pazza famiglia clown, che bello conoscerci e scambiarsi emozioni ed entusiasmo in una giornata cos! Anche loro vogliono diventare eroi... E ti senti grato e orgoglioso: ti senti carico e profondamente felice. Quando poi la sera torni a casa, la stanchezza ti schiaccia, ti spogli, fai una doccia che ti rigenera: ti metti sotto le coperte e ripensi alla giornata trascorsa... Pensi andata bene!!! perch hai dato tutto, e ti senti felice, senti il cuore che batte forte. Ma il battito pi intenso di ieri... Hai in mente le facce di quella coppia di giovani che aspettavano sorridendo il loro turno per la provetta che adesso paura non fa pi... Gli occhi di quella mamma che ha lasciato il passeggino alla nonna mentre parlava con il medico per capire se poteva tipizzarsi. Le faccine sorridenti dei bimbi... E mentre ti addormenti continui a pensare che oggi un giorno di cambiamento. Oggi tutti insieme abbiamo fatto qualcosa di grande. Perch cos tante tipizzazioni in pi vogliono dire tanti bimbi e ragazzi malati con una speranza in pi... E pensi alle testoline pelate che hai incontrato in servizio allospedale e speri Incroci le dita e sei pi fiducioso... E pensi a tutti quei genitori che abbracceranno i loro figli con gli occhi bagnati, alla notizia che quelluno, quellunico donatore compatibile ha detto si... E Pensi che presto qualcuno, in quella stanzetta asettica dospedale, trover il suo donatore e ricomincer a sperare... :O) Admo Vive In Positivo by Gabo :O) Clown Associazione VIP (Viviamo In Positivo) Onlus gruppo Doutur claun di Bergamo Certi uomini vedono le cose come sono e dicono: perch? Io sogno cose mai esistite e dico: perch no? George Bernard Shaw Cari Nasini, carissimi donatori, partito un treno molto speciale, il treno ADMO VIVE IN POSITIVO! E' un treno lunghissimo, ci sono migliaia e migliaia di posti: alcuni sono gratuiti e per salirci basta decidere di donare un pochino di se stessi, altri invece riservati a chi ha in tasca un biglietto a pagamento dove non si paga con i soldi ma con giorni/anni di sofferenza. Chiudo gli occhi e vedo questo treno che sta scaldando i motori ed pronto per partire e riempire tutti i posti gratuiti disponibili, sopra ora c' anche un capotreno specialissimo: Stefano... Proprio Stefano porta avanti questo sogno che, come una locomotiva ha travolto e continuer a travolgere migliaia di cuori di tantissimi prossimi passeggeri con biglietto gratuito. Questo treno non si fermer mai, la destinazione "dare ad ognuno la possibilit di Vivere la propria Vita"...

Facciamo realt questo grande sogno per Stefano (il fratello di Furbetto), facciamo che possa divenire realt il sogno di poter salvare sempre pi vite di tutti i bimbi e le persone che stanno aspettando una nuova speranza di vita!!! Il sogno speciale di salvare una vita by Furbetto - Clown Associazione VIP (Viviamo In Positivo) Onlus gruppo di Genova L'umorismo non una disposizione dell'animo, ma una visione del mondo. Tratto da Pensieri diversi di Ludwig Wittgenstein Eccoci! Ci siamo! Dopo mesi di fatiche, di sacrifici, di discussioni con persone che non credevano in tutto ci, di emozioni, di abbracci, ci siamo! 2 associazioni di volontariato cos diverse, 40 piazze sperse per tutta Italia, 3000 claun uniti per la stessa causa. Oggi tutti insieme cambieremo

questangolo di mondo che non ci piace. Oggi tutti insieme cambieremo il destino di molte cose. Oggi tante persone, tanti genitori di bimbi che stanno lottando come leoni contro queste malattie cos infami crederanno in noi, saranno pi serene perch sono sicure che grazie a noi molti ragazzi decideranno di cambiare il destino cos ingiusto dei loro figli! Chiedo a ciascuno di Voi, di crederci sino in fondo, di convincere ogni ragazzo, ragazza che fra poco incontrerete con tutto il vostro spirito ed entusiasmo claun che ci contraddistingue! Vi chiedo di non demordere se vi risponderanno male o se non vi vorranno sentire, e di far uscire tutta la vostra energia claun con la prossima persona che incontrerete per fargli capire che da qualche parte c una persona che sta lottando, ma aspetta solo lui per vincere questa battaglia! Oggi abbiamo una grande opportunit! Oggi faremo capire a tantissime persone il vero senso del Vivere In Positivo! Da una disgrazia, di cui purtroppo sentiamo parlare sempre pi spesso in tutte le nostre citt, 3.000 claun hanno avuto il coraggio di dire che non ci stanno, hanno avuto la forza di unirsi ancora di pi, hanno trovato lambizione e la sicurezza di poter dire che questo pezzo di mondo lo cambieranno per davvero, sorriso per sorriso, abbraccio per abbraccio, trasmettendo con il cuore, come noi claun sappiamo fare, limportanza di trovare nuovi potenziali eroi! Grazie a tutti! Grazie a tutti i referenti, VIP e ADMO, che hanno dedicato tempo delle loro vacanze e non solo a questo sogno!

Grazie a tutti i direttivi, ai trainer!! Grazie per la vostra pazienza nel sopportarci! Grazie a tutti Voi che oggi siete in ciascuna delle vostre citt, ma come se fossimo tutti in ununica immensa Piazza Italiana!!! Vi saluto scrivendovi una frase di Mandela che oramai mi accompagna da tanto tempo: Un vincitore un sognatore che non si mai arreso!. di diventare donatori di organi. Steve Jobs 10 settembre 2009 Ecco i pazzi. I ribelli. I disturbatori. Quelli che vedono le cose diversamente. Mentre alcuni possono vederli come pazzi, noi vediamo il genio. Perch le persone che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, sono quelli che lo fanno. Dallo slogan Think Different (Pensa diverso) Era il 10 settembre 2009 quando comne Crazy Team avemmo la fortuna di sentire le parole di Steve Jobs. Era una diretta che la CNN aveva fatto in occasione del ritorno di Steve Jobs in sella alla Apple, da cui si era assentato temporaneamente per motivi personali come spieg lo stesso Jobs. Quando torno, spieg pubblicamnete, di fronte a tantissimi ragazzi, il motivo della sua assenza. Come riportato anche nella citazione sopra, queste furono le sue parole: Come qualcuno sa ho avuto un trapianto di fegato, un organo proveniente da una persona deceduta i un incidente d'auto, un 20enne che stato abbastanza generoso da donare i suoi organi. Spero voi tutti possiate essere altrettanto generosi e scegliere di diventare donatori di organi. Ci toccarono quelle parole, le paole di un uomo che ha rivoluzionato il mondo dei computer e dell'informatica, ma forse ha rivoluzionato anche il modo di pensare di molti ragazzi. Cercammo di reperire il video, ne prendemmo il pezzo in cui Steve Jobs parlava di donazione e lo caricammo su Youtube. Volevamo come Crazy Team, nel nostro piccolo, poter dire quanto sia importante la donazione. Scrivemmo di getto Steve Jobs e l'importanza di donare: Un uomo geniale che ha avuto bisogno di unaltra persona [] Donare sangue importantissimo, lo abbiamo ripetuto in tutto il sito e non ci stancheremo mai di ribadirlo. E quando si ascolta una persona che ha avuto bisogno di 'noi', non si pu non aver voglia di pensare alla prossima donazione che salver in concreto una vita. Forse donare quello che veramente conta nella vita.... Il 5 ottobre 2011 Steve Jobs si spento a 56 anni dopo aver lottato contro la malattia. A noi lascia quelle parole dette alla Stanford University il 12 giugno 2005 davanti a tantissimi ragazzi: Stay Hungry. Stay Foolish. (Siate affamati, siate folli)...

Si va all'Avis Villa d'Ogna. L'appuntamento con una seducente cinquantenne (la cosa pi dolce - The Sweetest Thing)...
Due delle pi belle stelle del cielo devono essere state attirate altrove e hanno pregato gli occhi di lei di scintillare nelle loro orbite durante la loro assenza. E se davvero gli occhi di lei, gli occhi del suo volto, fossero stelle? Tanto splendore farebbe scomparire le altre stelle come la luce del giorno fa scomparire la luce di una lampada: in cielo i suoi occhi brillerebbero tanto che gli uccelli si metterebbero a cantare credendo che non fosse pi notte. (Romeo: atto II, scena II) Tratto da Romeo e Giulietta di William Shakespeare Domenica 16 ottobre 2011, mattina presto. L'ora insolita per il giorno che solitamente si concede al riposo, ma oggi un giorno particolare. La sveglia che suona e la suoneria impostata sul brano The Sweetest Thing - la cosa pi dolce - degli U2 gi ci mette energia, carica e buon umore. Buon umore, anche troppo, che come Crazy Team si aveva anche quando si toccato il letto, non pi di tre ore prima. Si lascia la squillare la sveglia, si ascolta tutto il brano con immensa (non) gioia di chi, oltre il Crazy Team, si sveglia nel sentirla e seduti sul letto per partire con il nuovo giorno. Ricerca come sempre del cellulare, lasciato in giro e direzione cucina. La moka gi pronta: sapendo delle poco pi di due ore di sonno, la si era preparata prima di mettersi a letto, sapendo questo sarebbe stato un gesto gradito la mattina. Gas al minimo, accendiamo lo stereo che immancabilmente ha un volume troppo alto, e via in bagno, lasciamo che il tepore dell'acqua scivoli sul corpo in una doccia che ci rigenera, in una doccia che ci rid vita. Alla fine abbassiamo la temperatura, manca per un attimo il respiro, ma l'acqua fredda ci ha completamente svegliati. Subito ad asciugarsi e ad asciugare lo specchio con la manica dell'accappatoio, che immancabilmente sembra diventato smerigliato a causa del vapore. Una passata ed ecco il volto: i segni del sabato sera (e della domenica mattina con tanto di visione dell'alba) sono tutti l, le due ore o poco pi di sonno si vedono tutte. Schiuma da barda, e lametta: oggi un giorno particolare e per una volta seguiremo le regole. Abbiamo un appuntamento galante. Niente barba incolta - fa sempre un po' tipo, ma in occasione dei rendezvous galanti, le donne lo interpretano come poco interesse nei loro confronti e non si bluffa neanche con il rasoio elettrico: oggi lametta, quando saluteremo qualche donna con il classico bacio sulla guancia, niente pelle dura, ma il contatto con un viso ben rasato e pelle liscia. Un piccolo taglio ci strappa un sorriso e pensiamo che da tanto (forse da troppo) tempo non usiamo la lametta. Un fazzoletto di carta per tamponare il piccolo taglio ma che sanguina e di nuovo in cucina dove l'aroma del caff invade tutto l'ambiente. Il brano I've Got You Under My Skin del buon Frank Sinatra e di Bono degli U2, si mischia al profumo di caff. Ci lasciamo trasportare dalle note, e ci ritroviamo senza nemmeno saperlo a danzare con un asciugamano che ci richiamano i vestiti dell'incantevole donna con cui abbiamo appuntamento. Guardiamo la moka, ha fatto il suo dovere.

Anzi pure troppo: il non aver spento in tempo il gas ha sporcato tutto il fornello, ma l'essenza che emana la moka si fa perdonare tutto. Alla moka, come ad una donna si perdona tutto e ci sta anche qualche capriccio per averla un po' trascurata. Una passata con la spugna e il tutto torna come prima, mentre versiamo il caff in una tazza. Mentre ci sediamo, guardiamo la macchina del caff elettrica, per oggi le concediamo un giorno di ferie, per oggi assaporiamo quello della buona e affidabile moka. Ci prendiamo tutto il tempo: il profumo del caff eccitazione pura, come lo Chanel N 5 sentito nel mentre di un appassionato ballo su una donna. Beviamo lentamente il caff: sorseggiarlo come poter parlare con quella donna, poterla toccare, poterla gustare. Finita quest'estasi, e sistemata la tazza, ci dirigiamo in camera: una sistemata sommaria al letto che a momenti non sembrava neanche sfatto per le poco pi di due ore in cui ha svolto il suo dovere, pronti per vestirci. La camicia scivola sulla pelle, sentiamo il profumo del bucato che la resa di nuovo splendida, intimo, pantaloni e cravatta nodo Windsor delle grandi occasioni. Prendiamo la cravatta ma il nodo lo facciamo due volte: il primo per prendere le misure, il secondo esce come non mai, e gi da questo capiamo che sar un grande appuntamento. Infine la giacca del completo prima di specchiarci. Ultima pettinata ai capelli che adesso sono completamente asciutti e pronti per uscire. Chiavi recuperate, chiavi dell'auto idem per il cellulare e il portafoglio e via. Stiamo andando all'appuntamento, il grande appuntamento. Guardiamo l'orologio, stranamente non siamo n in ritardo pazzesco, n in ritardo. Ci godiamo la sensazione della puntualit, una sensazione che quasi non ricordavamo. E la sensazione di percorre la strada in tranquillit ci rilassa. Ci fermiamo ad un semaforo, osserviamo l'auto a fianco alla nostra, a bordo c' una donna e la cosa ci mette allegria. Non si accorta della nostra auto che l'ha affiancata sulla strada a doppia corsia. La osserviamo mentre si trucca, lo fa in modo sensuale usando lo specchietto retrovisore e non possiamo fare a meno di ammirare l'incanto di una donna, come in generale l'incanto delle donne: loro sono multitasking, riescono a fare pi cose contemporaneamente. La osserviamo, quando ha finito si accorge di noi e subito prontamente le sorridiamo. Ricambia con un sorriso, ci strizza l'occhio prima che il verde appaia e con una partenza fulminea sparisca dalla nostra vista. Le nove si stanno avvicinando e siamo quasi arrivati. Ci sta aspettando, la trepidazione tanta. La scorgiamo da lontano, affascinante, tutti hanno occhi solo per lei. Bella come non mai oggi risplende e alla mente non possono che tornarci le parole di Shakespeare: oh, essa insegna alle torce come illuminare (atto primo scena quinta di "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare). Di una donna non si dice mai l'et, ma di lei si pu, non ha nulla da invidiare a nessuno. E' cos: semplice e limpida e non nasconde nulla. Cinquanta splendidi anni portati con sensualit che ci ammalia. Oggi il suo compleanno, si aggira tra chi gi arrivato per farle gli auguri poi torna ed e' cosi' bella (come nel brano Bambolina e Barracuda di Ligabue). A noi Crazy Team non rimane che posteggiare l'auto, farci largo tra i presenti e arrivare finalmente a lei. Eccola finalmente davanti a noi nel suo splendore, le parole ci si fermano in gola, ma alla fine dalle labbra ci esce un flebile: Tantissimi auguri. Le porgiamo i fiori, ci apprestiamo a dare i due baci e tanta la meraviglia dell'estasi di poter scorgere lo Chanel N 5 che lei porta come nessun altra... Auguri a questa splendida donna, una splendida cinquantenne. La nostra donna... Per oggi ci fermiamo: i brani citati sono: The Sweetest Thing degli U2; I've Got You Under My Skin di Frank Sinatra (nella doppia versione di Frank e quella di Frank & Bono degli U2 e Bambolina e Barracuda di

Luciano Ligabue. I visti che siamo partiti con Giulietta e Romeo anche il brano "Romeo & Juliet" dei Dire Straits. (Parte 1 - Continua)

Si va all'Avis Villa d'Ogna. Happy bithday ad una donna bella come non mai: 50 anni, 10.000 donazioni
Con le ali dell'amore ho volato oltre le mura, perch non si possono mettere limiti all'amore e ci che amor vuole, amore osa. Tratto da Romeo e Giulietta (Romeo: Atto II, Scena II) di William Shakespeare Dopo tantissimo lavoro (non sapete che fatica con Jennifer Aniston), , eccovi il video del Crazy Team sui 50 anni di Avis Villa d'Ogna... L'incantevole Avis Villa d'Ogna, la donna con cui avevamo l'appuntamento, compie cinquant' anni. Tanta era l'emozione nel descrivere questo appuntamento che avverr domenica 16 ottobre 2011, che ci siamo accorti solo ora di aver omesso il nome di questa nostra splendida donna. Ma che ci volete fare, le donne sono da amare, e la (nostra) ragione nel parlare di esse viene meno. Infatti siamo arrivati anche puntuali nel nostro sogno e lo saremo anche domenica. Come abbiamo fatto? Beh, semplice chi ci conosce, sapendo dei nostri ritardi, ci ha detto che il ritrovo era alle ore 9,00 ovvero mezz'ora prima dell'ora fissata da programma... Cinquant'anni: non sembrano passati in un soffio? A giudicare dalla immensit della festeggiata, sembra proprio ieri. Eppure di tempo ne passato da quel 1961, anno in cui fu fondata. Appena nata fu il concretizzarsi di un sogno, successivamente il sogno crebbe e continu, trasformandosi da un sogno realizzato, in una entit che potesse regalare i sogni. 1961, un anno storio per Villa d'Ogna, ma un anno che rimase anche nella storia (tra gli altri eventi ovviamente) anche per quel famoso 12 aprile 1961 in cui Jurij Gagarin divenne il primo uomo nello spazio. Quel si va che nient'altro , se non l'anagramma di avis o pi semplicemente avis letta al contrario. Quel si va, le parole che Jurij Gagarin disse proprio nel 1961 appena prima di partire per un lungo viaggio, come nel brano della bellissima Irene Grandi - dagli occhi blu come la terra che vide Gagarin. E ci ritornano alla mente le paole di queso brano: Prima di pretendere qualcosa, prova a pensare a quello che dai tu. Avevamo gi riportato sul nostro sito l'analogia dei due sogni (il 12 aprile 2011, in occasione dei 50 anni del viaggio di Gagarin), nell'articolo: Si va! allAvis 1961: 12 aprile Yurij Gagarin nello spazio. 1961: fu fondata Avis Villa dOgna. In quell'occasione (ci permettiamo di consigliarvi l'articolo) avemmo modo di dire: La terra blu, bellissima. Gagarin lo disse dallo spazio, Avis Villa (lo disse e) lo dice qui sulla terra. Come non ammirare un cielo, nel quale tutti siamo uno (One - U2) ovvero tutti fratelli? Gagarin and in alto (e molto veloce...), and lontano, un po come lavis fa credendo che si possa fare qualcosa in modo gratuito, volontario e anonimo per salvare una vita che non si conosce. Se si distoglie lattenzione dai problemi

quotidiani e si sale in alto, alla fine si vedr il nostro meraviglioso mondo. Pensando ad Avis Villa e al nostro pensiero constante Angelina Jolie, proponemmo un brano, Sweet Harmony di The Beloved, che vi riproponiamo anche oggi: Che ci volete fare proviamo a vivere il sogno, in una scena pi ampia (Try to live the dream - On a wider scene). Va beh, visto che stiamo parlando di Angelina il wider screen un plasma da 5.000. Al di l del nostro essere perennemente Crazy, rimane il sogno di Essere come uno solo []. Fare un mondo migliore? No, non pu essere sbagliato (Be as one [] Make a better world? No it can't be wrong). Happy birthday Avis Villa d'Ogna. Si va all'Avis Villa d'Ogna: il traguardo delle 10.000 donazioni Se dovessimo guardare oggi dallo stesso punto di vista di Gagarin quel mondo, diremmo le sue stesse cose, anzi affermeremmo che ancor pi La terra blu ed bellissima. Lo diremmo vedendo come il sogno si tramutato in una bellissima realt: grazie a questa meravigliosa cinquantenne, le donazioni effettuate nell'arco dei 50 anni sono state 10.000 (risultato raggiunto proprio all'inizio del 50esimo anno ovvero a dicembre 2010). Non meraviglioso? Una media di 200 all'anno per un piccolo paese che oggi (nel 2011) conta 1.982 abitanti, ma che cresciuto tantissimo in questi ultimi cinquant'anni. Pensate: donazioni che risultano essere (come media) ben oltre il 10% della popolazione di Villa d'Ogna cos come i pi di 200 donatori iscritti. Un dato che confrontato con i dati nazionali (gli iscritti ad Avis in tutta Italia sono 1.128.792 e le donazioni si attestano a 2.069.650 Fonte Wikipedia e sito ufficiale Avis -. Vi lasciamo fare i calcoli delle percentuali rispetto ai circa 60.700.000 abitanti e troverete che il risultato conferma quaqnto detto) mostrano come l'Avis Villa, sia sempre stata presente nel paese e come il buon cuore non sia venuto mai meno. Cuore che ha portato il nostro piccolo paese seriano sia nel 2009, sia nel 2010 ad effettuare oltre 500 donazioni ogni singolo anno. Ma se il passato glorioso cosa si pu dire del futuro? Il sito Avis Villa d'Ogna: semi gettati al vento per far fiorire il cielo tra account youtube, Avis Web Tv, Apps Nokia Ovi Store e QR code (Crazy Team) E qui scendiamo in campo noi... Come non abbiamo il bagno in casa? Va beh, ci siamo meritai la battuta (battuta fatta da Roberto Benigni in un suo sketch comico). Dai, come sempre ci piace scherzare, dire una cosa seria con il sorriso sulle labbra. Non abbiamo la sfera magica ma come Crazy Team abbiamo parlato con il presidente e il vicepresidente: sanno che il futuro si scrive ogni giorno, cercando di lavorare sempre e costantemente nel promuovere la donazione di sangue e dei suoi componenti. Non solo: sanno che il proprio esempio il miglior insegnamento e in fatto di donazioni, quando informano i giovani, sanno quello che dicono (da donatori instancabili). Un giorno per festeggiare ma da domani subito al lavoro, nell'intento di salvare sempre pi vite. Un giorno solo per festeggiare, per dire grazie ai donaori che ricevono le medagie e il riconoscimento pubblico per quello che in concreto hanno fatto. Un giorno, One day come nel brano di Matisyahu (cantante statunitense di musica reggae): Tutta la mia vita ho aspettato perch la gente possa dire: 'noi non vogliamo combattere non pi, non ci saranno ancora guerre'. Un giorno saremo tutti liberi e orgogliosi di essere sotto lo stesso sole. E i nostri figli giocheranno. Un

po' come La febbre del sabato sera, quella sana che ti aiuta a rilassarti prima delle fatiche quotidiane della settimana. Sul nostro sito, chi ci conosce ed ha la pazienza di leggere le nostre follie, sa che di nomi ne abbiamo fatti sempre pochi: il messaggio che deve passare, le persone poco contano. Ma almeno oggi concedeteci di farne alcuni. Per primi almeno quelli che avrebbero dovuti essere gi citati (ma per il nostro essere crazy lo facciamo solo ora) in quanto contuinuano a far splendere questa bellissima donna: il presidente Marino Balduzzi e il vicepresidente (storico presidente), factotum, nonch consigliere Avis provinciale Bergamo, Franco Francesco Scandella. Due persone che ringraziamo per aver coinvolto il Crazy Team in questa grande avventura del sito Avis Villa d'Ogna agli inizi del 2009. Il progetto avrebbe impegnato finanziariamente il costo di registrazione dell'hosting del sito (come avviene in tutti i siti che ci sono su web e che pari a circa 30 euro l'anno. Noi abbiamo scelto Aruba, come l'isola caraibica, in quanto di strada quando passiamo a prendere Angelina Jolie...), ma avevamo richiesto una semplice condizione: libert assoluta nel rispetto di quello che lo Statuto Avis prevedeva. Ringraziamo Marino e Franco (ma in generale tutto il direttivo) per averci accordato le loro fiducia: sapevano che non sarebbe stato facile gestirci, conoscevano il nostro temperamento, sapevano sin dall'inizio che questo meraviglioso viaggio lungo uno splendido mare non sarebbe sempre stato calmo, se lo aspettavano gi da quando come nome proponemmo Crazy Team. Ma nonostante questo credettero in noi. Nessun nome (Crazy Team in quanto volevamo dare ascolto solo ai nostri sogni): ci bastava far passare il messaggio della donazione, un messaggio troppo bello per essere sporcato con la presenza di nomi che avrebbe comunque comportato un ritorno di immagine (non per questo non ci assumiamo le responsabilit di quanto scriviamo). La storia di Avis Villa d'Ogna la lasciamo raccontare a Franco che sa tutto di essa, i dati li lasciamo raccontare ed analizzare a Marino. Entrambi grazie (beh grazie, visto che stiamo scrivendo noi la mettiamo cos, anche se vi assicuriamo che un eufemismo...) alle nostre follie, hanno avuto qualche problema e si sono dovuti anche fare un viaggetto, ma per fortuna tutto si tranquillamente risolto (evidentemente gli eufemismi sono serviti). E il sole tornato a splendere e speriamo che in futuro possa splendere ancor pi. A noi Crazy Team lasciateci raccontare solo la storia del sito. Non vi preoccupate nonsaremo pesanti come la peperonata alle nove del mattino o come il brasato, come la battuta di Fabio Volo nel libro E' una vita che ti aspetto (in pratica quello che diciamo sempre ad Angelina Jolie...). Un sito partito a febbraio 2009 grazie alla proposta e all'entusiasmo di Niki: come ogni avventura l'inizio non stato facile ma invece di perderci d'animo, subito si scommesso ancor pi sul sito realizzando l'acccount youtube tra le prime avis - AvisvilladOgna. Sistemate le pagine informative (ovvero quelle descrittive. Un piccolo aneddoto: tutto sul sangue lo prendemmo da un documento redatto da un medico che non conoscevamo ma che ci sembrava ben realizzato. Era del Dott. Vincenzo Saturni... oggi presidente Avis Nazionale), sviluppanno alcune idee avute di fronte all'immancabile caff e al cappuccino di Niki (contagiato forse dai troppi caff di alcuni crazy del Crazy Team). Se ci voltiamo indietro, oggi in dono alla festeggiata portiamo il sito con i suoi 36,106 accessi e 60,262 pagine visitate (lo scriviamo cos come potete vederlo sul counter del sito, coi numeri scritti in inglese e quindi i puntini delle migliaia sostituiti dalle virgole e viceversa). Wow, detto cos sembra un po' l'offertorio di una Messa. Rimediamo subito: entrino le modelle... Prego... Va bene che festeggiamo una bellissima

signora, ma questo non ci impedisce di fare una sfilata di moda con tanto di bellissime modelle, no? E poi, se vi capita, sfogliate giornali femminili: ci sono sempre modelle mozzafiato per mettere in mostra acconciature e abiti. Come Crazy Team abbiamo scoperto un nuovo mondo... Dai scherziamo naturalmente. Prego, entri il modello numero due: l'account youtube "AvisvilladOgna" (gi mostrato in precedenza). Uno tra i primi account Youtube di Avis, ha reso e render la femminilit della festeggiata ancor pi unica facendola conoscere al mondo. 120 video, 7,487 visualizzazioni del canale e 54,000 visualizzazioni dei video (numeri scritti sempre in inglese) hanno portato la cultura della donazione al di l dei sogni e hanno reso famoso un piccolo heart (cuore) Made in Italy. Aspettate che ci riprendiamo dopo aver visto la bellezza della modella. Aspettate che segniamo il cellulare... fatto. Possiamo proseguire. Il modello numero tre l'Avis Web Tv, la prima televisione Avis. Giovane e frizzante per una femmnilit che vuole crescere e andare lontano. Un altro pezzo d Made in Italy che, tramite Livestream con cui stata creata (sito ubicato negli Statiu Uniti), ha portato Avis Villa in giro per il mondo. Se negli Stati Uniti e in nel Regno Unito infatti sono stati creati solo quest'anno (nel 2011) gli account di Youtube per le associazioni di donazione di sangue, l'Avis Web Tv non ha eguali a livello mondiale e per adesso l'Italia l'unica nazione ad avere una Tv (anche se su web) interamente dedicata al blood donation, alla donazione di sangue appunto. Una proposta che si spera in futuro possa essere condivisa in rete (nel senso virtuale, per la calze a rete - ci sono gi le modelle) tutte le avis che possono contribuire con filmati a creare sempre un palinsesto EMOzionante. Anche qui cellulare della modella segnato, per cui si pu proseguire. Entri il capo numero quattro: il QR code Avis Villa. Per una donna a cui piace guardare al futuro, una donna che non ama solo piacere ma sentirli bene con se stessa. Anche qui sul sito stato lanciato, primi a livello nazionale il codice QR, l'evoluzione del codice a barre che rimanda al sito. L'evoluzione della femminilit trasposta al futuro. Ma aspettate, c' una modella che ci ha fato l'occhiolino... Qui bisogna andare di corsa. Come facciamo? Con tutte le cose inserite sul sito qui passano due giorni. Qui ci vuole la scusa... Trovata: Impegni precedentemente presi non ci consentono di fermarci oltremodo a questa bellissima sfilata e dell'orgoglio Made in Itay. Va beh, vi presentiamo solo un altro capo e poi ce ne andiamo. Entri il numero cinque: la app (applicazione) Avis app Nokia Ovi Store. Un capo delicato, per un eleganza sempre accanto ad ogni donna. Disegnata dallo stilista Niki, come tutta l'intera collezione, l'applicazione che permette a tutti i cellulari Nikia di poter visualizzare i video. Ma visto che lo stilista Niki (e si sa, gli stilisti... Va beh, scusate la battutaccia scontata. Ma che volete fare... Le modelle sono cos belle. E cos abbiamo fatto anche la rima, visto che bravi?), ora gcome del Crazy Team tutti dalle modelle... SOCK! (ovvero, nel glossario del fumetto, un sonoro ceffone). SOCK, SOCK, SOCK... Dopo cinquanta secondi, Crazy Team che ritorna con un 5 sulla faccia, come le dita delle mani delle modelle hanno loro impresso (cos per ridere...). In teoria c' anche lo zero ovvero il numero dei componenti del Crazy Team che riuscito a conquistare le modelle... E a chi ha fatto la battuta su Niki, di dita in faccia altre cinque per un totale di dieci. Che ci volete fare, siamo galanti e rispettiamo la par condicio: una cinquina da una donna e una da un uomo, per non farsi mancare nulla... Alla sfilata non hanno partecipato alcune persone, ma che volete, evidentemente ad alcune persone le modelle non piacciono... De gustibus non disputandum est... Ad altre invece la sfilata piaciuta e hanno ripreso i "capi di abbigliamento" riproponendoli (a questi grazie di cuore). Anche se con le modelle non andata molto bene, come Crazy Team abbiamo sempre la nostra (anche se a qualcuno non piace il fatto che scriviamo nostra...) Angelina Jolie, Charlize Theron, etc... (etc sta per "E Tutte quelle Carine) E per il caff, internet, l'auto e l'Happy Hour abbiamo il nostro caro amico George Clooney (oltre alle donne, magari piace anche a chi non piaciuta la sfilata delle modelle)... Scherzi a parte auguri ad Avis Villa d'Ogna, auguri a questa meravigliosa e incantevole donna. Se il passato glorioso, il futuro, se si ascolta il cuore, sar radioso. E gli auguri li facciamo con un video, quello che Niki del Crazy Team ha realizzato P.S.: Leggere attentamente le avvertenze e le modalit d'uso. Il video inizia con una scena di sesso... Il Crazy Team con Jennifer Aniston.... E qui gli accessi dovrebbero aumentare esponenzialmente: possiamo gi brindare... P.P.S.: Sperando che il sito per problemi tecnici non venga chiuso...

Si va all'Avis Villa d'Ogna: il programma dei festeggiamenti dei 50 anni I donatori: i protagonisti di un sogno
Al vero amore, in qualunque forma o dimensioni si presenti a voi. Con l'augurio che un giorno possiate dire con orgoglio: Anch'io una volta sono stato amato follemente! Tratto dal film Quattro matrimoni e un funerale - Brindisi proposto da Gareth (Simon Callow) [Ai suoi amici, per giustificare il ritardo] Scusate il ritardo, il traffico... [Sguardano storto degli amici] No, eh?! Tratto da Quattro matrimoni e un funerale (Charles Hugh Grant) [Charles arriva in forte ritardo] Fiona (Kristin Scott Thomas): C' qualcosa di scientifico nel tuo Charles (Hugh Grant): Certi risultati si ottengono solo applicandosi Tratto dal film Quattro matrimoni e un funerale ritardo. molto!

Partiamo subito con l'intervista realizzata da Nicola Andreoletti che come Crazy Team ringraziamo di cuore - realizzata al presidente Marino Balduzzi e al vicepresidente (nonch consigliere Avis provinciale Bergamo) Francesco - Franco - Scandella, in merito alla salute di Avis Villa d'Ogna. In questa bella intervista i numeri dell'associazione, il programma dei festeggiamenti (demandati al presidente) e la storia che ha portato Avis Villa dal lontano 1961 per arrivare sino al 2011. Ora, se a qualcuno fosse sfuggito, Avis Villa d'Ogna compie cinquant'anni. Dai scherziamo: l'entusiasmo per questo ambito traguardo tanto (infatti qualcuno che non ama le modelle ha ben pensato di non inserire questo evento...). Il compleanno di questa bellissima donna verr festeggiato domenica 16 ottobre 2011, tutti sono invitati, in particolare le donne che sono sempre ben accette. Dai come al solito stiamo scherzando. Il programma della giornata prevede alle ore 9,30 il ritrovo presso la sede Avis Villa d'Ogna situata dove c' la stazione e attigua al Comune. Per quelli che sono sempre in ritardo come il Creazy Team fissate l'appuntamento alle 9,00 e cos sarete puntuali. Alle ore 10,30 il corteo per le vie cittadine (oh, il programma sembra lo abbia stilato uno che ha fatto l'alpino da tanto che dettagliato) preceduti dal Corpo Musicale Carlo Cremonesi di Villa d'Ogna (maestro anche di Vincenzo Salvoldi rimasto nel cuore a molti: avisino e maestro per tantissimi anni della Banda di Villa nonch prima tromba all'Arena di Verona e nell'Orchestra Sinfonica della Rai di

Milano). Dopo aver deposto i fiori al monumento degli avisini, le note in allegria (questo anche il titolo di un brano storico del repertorio bandistico) accompagneranno i presenti alla S. Messa che inizier alle 11,00 (o per chi non volesse andare a Messa, il ritrovo il bar l vicino... Qualcuno che prender un caff ci sar di sicuro). Durante la cerimonia sar inaugurato il nuovo labaro: quello vecchio dopo 50 anni di onorata carriera, si gode un periodo di meritato riposo (per festeggiare il labaro, far un viaggio in qualche localit caraibica... Magari accompagner il Crazy Team ad Aruba, la location scelta quando passiamo a prendere Angelina Jolie). Alle ore 13,00 presso il ristorante La Bussola di Clusone tutti a festeggiare i donatori di sangue, con tanto di ballerine... Ah no, aspettate che leggiamo meglio sulla brochure... le ballerine non ci saranno. Nessun problema: le ballerine verranno scelte da una selezionatissima commissione, il Crazy Team, tra le donatrici presenti. Le danze quindi sui tavoli verranno eseguite da queste fortunate prescelte. Durante il pranzo, non mancher l'allegria e qualche considerazione (breve) sull'andamento di Avis Villa d'Ogna, la nostra festeggiata. Per l'occasione verranno premiati i donatori che hanno raggiunto importanti traguardi, tipo chi ha fatto una cena con una modella o una ballerina... Ah no, oggi non sappiamo perch ma continuiamo a sbagliare nel leggere la brochure informativa... Dicevamo, scherzi a parte, importanti traguardi per quanto concerne l'attivit in avis e il numero delle donazioni svolte. Questo il programma della giornata, essendo Crazy Team lo abbiamo proposto alla nostra crazy maniera, ma parlando per un attimo seriamente, la festa sar un'occasione di gran divertimento e sar l'occasione per ringraziare tutti i veri protagonisti di Avis Villa d'Ogna: i donatori. Per una volta il grazie sentito arriver da tutta la cittadina che si stringer attorno a chi ha contribuito a realizzare un sogno. Un sogno grande: nel 2009 e nel 2010 le donazioni hanno superato quota 500, pi del 25% della popolazione di Villa d'Ogna (che risulta pari a 1981 abitanti)... Fate una proporzione, un'interpolazione (insomma fate i conti) con i dati della citt o dell'intera provincia - la provincia di Bergamo ha 1.098.740 (fonte http://www.comuni-italiani.it) - e vedrete che sono dati eccezionali... A tutti i donatori di Avis Villa d'Ogna (ma a tutti i donatori in generale) va il nostro grazie, il grazie del presidente, dei vicepresidenti, di tutto il direttivo nonch il crazy grazie del Crazy Tream. Grazie quindi ai donatori, instancabili e insuperabili che fanno in modo che le poltrone dell'unit di raccolta di Piario non siano mai vuote. Grazie a chi crede da 50 anni di poter far qualcosa per qualcuno che non conosce, senza avere nemmeno un grazie. Grazie a questi protagonisti, i donatori, che con il loro esempio ci insegnano che un mondo migliore pu essere realizzato se solo si ascolta il cuore. Il loro cuore... Quello dei donatori E' solo amore, come nel brani It's Only Love dei The Beatles e anche reinterpretato da Bryan Ferry, ma anche un brano di Bryan Adams e ancora dell'immenso Elvis Presley. Wow, come siamo diventati seri, qui a momenti scatta la lacrimuccia sentimentale... Rimediamo subito... Ma vi ricordate Muttley cosa diceva a Dick Dastardly nel cartoon Dastardly e Muttley e le macchine volanti (anche nota come Lo squadrone avvoltoi) oppure in Wacky Races - Le corse pazze? Dastardly: Mattley, fai qualcosaaaaaaa!. Ebbene s, Muttley rispondeva: Medaglia, medaglia, medaglia. Naturalmente stiamo scherzando: queste sono quelle che saranno date in occasione del 50

anniversario di Avis Villa d'Ogna (nomi stilati in ordine alfabetico per cognome). Complimenti a tutti per questi importanti traguardi e complimenti a tutti i donatori che non si arrendono mai come il brano Don't Give Up di Peter Gabriel in duetto con Kate Bush. Non mollate mai... Medaglia d'oro (20 anni iscrizione ad avis e almeno 40 donazioni o 50 donazioni) a: Maurizio Emanuele Bertoni, Silvano Bigoni, Maria Grazia Bonicelli, Letizia Fornoni, Andrea Giudici, Ferruccio Imberti, Lorenzo Magli, Lionello Messa, Maria Daniela Noris, Ennio Pedrana, Giuseppina Rebba, Flavia Rota, Walter Salvi, Paolo Storti, Bruno Terzi, Carmelo Zucchelli. Distintivo oro e rubino (30 anni di iscrizione ad avis e almeno 60 donazioni o 75 donazioni) a: Valerio Balduzzi, Ivan Legrenzi, Lionello Messa, Angelo Pedrana, Marina Piffari, Pietro Visini. Distintivo oro e smeraldo (40 anni d'iscrizione ad avis e almeno 80 donazioni o 100 donazioni) a: Marino Balduzzi, Stefano Baronchelli, Duilio Bergamini, Emilio Legrenzi, Giorgio Trussardi. Distintivo oro e diamante (cessazione attivit donazionale per raggiunti limiti d'et o per motivi di salute e almeno 120 donazioni) a: Giuseppe Antonio Boccardi, Alberto Corna, Francesco Scandella, Italo Zucchelli.

Vivendo la festa dei 50 anni di Avis Villa dOgna


Sognate e mirate sempre pi in alto di quello che ritenete alla vostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi. Tratto da Sartoris di William Faulkner Una festeggiata, bella come mai. Affascinante, si mossa tra chi si riunito per festeggiarla con tranquillit ed eleganza, la protagonista senza per questo essere invadente e perdere la propria leggiadria. Tutti avevano occhi solo per lei, lei ha ricambiato mostrando la sua capacit di riunire tutti i cuori dei presenti sincronizzandoli in un solo battito. A volte le parole sono poche per esprimere la sensazione di un giorno: questa una di quelle volte Lei, She come il brano di Elvis Costello. Semplicemente una splendida cinquantenne, una splendida donna: Avis Villa dOgna. Perch per noi, avis Villa "She's the One" come il brano di Robbie Williams... Ma cosa successo dopo che le abbiamo dato i fiori e dopo che labbiamo salutata con i classici basi sulla guancia? Beh, questo (libera interpretazione del capitolo 16 Viviamola tratta da E una vita che ti aspetto di Fabio Volo) Nella testa [] viaggiavano a una velocit pazzesca milioni di pensieri. Ci saremmo voluti dichiarare. Avremmo voluto dirle tutto. Avremmo voluto svelarle cosa pensiamo, cosa proviamo (e abbiamo privato), cosa sentiamo. Non possiamo dirle veramente quello che abbiamo in testa

pensavamo. Sarebbe esplosa come un uovo nel microonde. Sarebbe stato come riversare un quintale di pur su una margherita. E abbiamo detto pur perch ci siamo raffinati. Immaginiamo cosa sarebbe successo se le avessimo detto: [] Non abbiamo mai messo le carte in tavola. Di solito o passavamo o bluffavamo. Abbiamo sempre pensato che certi sentimenti, certe parole, certi gesti andassero conservati per una sola persona. Ora non sappiamo nemmeno pi esattamente cosa pensare. Forse abbiamo sbagliato. Ma abbiamo conservato delle cose. Il nostro sentimento un campo innevato mai calpestato prima. Labbiamo protetto per anni. Non sappiamo cosa succeder, ma questo non pi un limite. Abbiamo capito che quel campo, lo vogliamo attraversare. Quel campo cos come adesso, senza passi, uguale a tanti altri campi di chi come noi non ha mai avuto il coraggio. Le nostre tracce lo renderanno irripetibile e unico. [] Da questo momento ci togliamo ogni armatura, ogni protezione. Con questo non ti stiamo dicendo: viviamo insieme. Ti stiamo dicendo: Viviamo. Punto. Ma avremmo finito per bombardarla con tutte queste inutili parole e lavremmo guardata mentre la sua testa esplodeva. Pezzi di cervello nella sala, sul tavolo. E anche un braccio sul carrello dei piatti, una gamba sulla sedia. Una scena veramente pulp. Veramente splatter. Avremmo dovuto prendere lo straccio e pulire il pavimento. Troppo rischioso. Poi a noi, anche se donatori, il sangue impressiona (sempre). Fortunatamente questi concetti ce li siamo tenuti per noi. Abbiamo imparato. Abbiamo evitato di essere pesanti come un brasato con peperonata alle nove della mattina Abbiamo fatto un lavoro certosino di taglia, cuci, incolla, gira, togli, impasta, frulla, sminuzza, affetta. Alla fine con grande amore le abbiamo detto: Avis Villa, ci sa che mi piaci un casino. Vorremmo vedere se vero. Vorremmo vivercela. Punto. S, in sintesi volevamo dire quella cosa l. Ci piaceva. Lei ci ha guardato e ci ha sorriso, ci ha dato un bacio, ci ha abbracciato e poi guardandoci negli occhi ci ha detto: Anche voi mi piaci un casino e vorrei vedere se vero. Viviamola. Punto. La vita ci aspettava. Abbiamo mollato le cime e la nave salpata. Senza dover pulire il pavimento. Una crazy festa (Crazy Team) Come Crazy Team sono poche le cose che ci imbarazzano, solitamente glissiamo in una battuta e schiviamo il colpo. E dopo la battuta passiamo al contrattacco sempre con una battuta. Ma parlare di quello che avvenuto festeggiando Avis Villa dOgna come parlare di unestasi: la si pu tentar di descrivere, chi pi bravo pu farlo magari bene. Ma viverla Beh, viverla unaltra cosa. Per lei, la nostra splendida festeggiata il Crazy Team aveva preparato un piccolo testo che abbiamo inserito sul sito. Niki, tramite le sue idee geniali, ha anche realizzato un video che stato trasmesso e durante il pranzo, un video che ha destato prima curiosit, poi stupore e infine allegria. Qualcuno del Crazy Team a malincuore non ha potuto essere presente tutto il giorno per impegni di lavoro. Tanti del Crazy Team era presenti la mattina vestiti in modo elegante e tirati a lucido come non si era mai visto. Qualcuno - o meglio uno arrivato alle 14,00 del pomeriggio per sistemare le ultime cose per la proiezione del video di Niki, arrivando da un posto di cui svegliandosi non si ricordava nemmeno come ci fosse arrivato Ma tutti l

tutti infine a prendere il caff insieme, chi dopo il pranzo, chi magari ha fatto diventare il pranzo la colazione e chi arrivato di corsa dopo il lavoro. Tutti con nel cuore lemozione di festeggiare lei. Tra il Crazy Team qualcuno ha saltato la sfilata, il corteo e la Messa (per questi crazy perdonateli ma sono cose che non fanno per loro). Ma abbiamo avuto la fortuna di vedere 160 persone meravigliose, vestite in modo elegantissimo di una bellezza unica da far invidia alle pi note maison di moda. Uomini eleganti, donne affascinanti e belle. Abbiamo riconosciuto queste persone, tutti volti che avevamo gi visto allunit di raccolta di Piario. Abbiamo visto gli amici (presidenti) delle altre avis e con loro, e soprattutto grazie a loro, abbiamo festeggiato il fatto che ogni week-end a Piario vi la possibilit di compiere un gesto meraviglioso. Abbiamo pensato a quale foto inserire in questo articolo, le volevamo inserire tutte, ma non ci stavano tutte (sul nostro gruppo facebook Avis Villa d'Ogna ci sono tutte e 297). Abbiamo dovuto fare una dolorosa cernita. E abbiamo deciso di inserire quando stata premiata la nostra meravigliosa Antonella Masimetti, la direttorice sanitaria di Avis Villa d'Ogna. Una targa per ringraziarla e un mazzo di fiori. Abbiamo visto le lacrime di gioia sul suo volto... Un momento toccante che al solo pensiero ci commuove. Ma ora basta, ci fermiamo, altrimenti qui facciamo la figura dei teneri. Ci dobbiamo segnare questa del mazzo di fiuori: cavolo fanno effetto (aspettate che segnalo la cosa sull'agenda come da fare per fare colpo)... Dicono di me... Articoli di giornali, servizi televisivi: la nostra bellissima dama con cui avevamo lappuntamento non poteva essere festeggiata in miglior modo. I numeri li abbiamo gi dati, o meglio li diamo sempre essendo Crazy ma quelli giusti li abbiamo dati grazie a Marino che ce li ha passati corretti. Le donazioni sia nel 2009 sia nel 2010 hanno passato le 500 unit. Per il 2011 Marino e Franco stanno monitorando i dati e sono in linea con i due anni precedenti. Lo ribadiamo in quanto stato riportato su un quotidiano per errore che le donazioni sono state 150. Dai, ci fa piacere sapere che coi i numeri non siamo i soli ad avere qualche problema Va beh, in realt non solo con quelli (e qui ci facciamo un'autobattuta ironica ce la meritiamo -). Dai scherzi a parte ci hanno fatto notare che il discorso lo abbiamo fatto, ma visto che Avis Villa unassociazione e non una donna, non sappiamo chi abbiamo baciato Dai ci conoscete e sapere che siamo sempre pi crazy. Effetti dei troppi caff (e non solo) Largo quindi alla rubrica Dicono di me come il brano di Cesare Cremonini, o meglio dicono ed hanno detto della festa di Avis Villa d'Ogna... Le foto dell'evento le frovate su Facebook (le inseriremo anche qui sul sito nella foto gallery, quando ci riprenderemo per non essere stati premiati da Angelina Jolie...): iscrivetevi al gruppo Avis Villa d'Ogna. Vi lasciamo con due servizi televisivi realizzati da due amici. Per primo, per cavalleria visto che una donna, quello della nostra Benedetta (Betta) Contardi con Avis Villa, Betta condivide qualche analogia: lanno di nascita - e successivamente il servizio del nostro Nicola Andreoletti. Due amici (anzi forse adesso che abbiamo rilevato lanno di nascita di Betta, forse da oggi meglio dire uno cavolo ci siamo giocati unamicizia -. Scherziamo naturalmente) che ci sopportano (o meglio iniziano a non sopportarci pi) e che con i loro servizi contribuiscono a diffondere la cultura della donazione di

sangue (ma donazione in generale). Grazie di cuore. Trovate i video ed i testi: per praticit e qualora qualcuno non riuscisse a visualizzarli (in alcuni server aziendali vengono bloccati gli accessi a Youtube o i player che permettono la visualizzazione). Ringraziamo anche i quotidiani LEco di Bergamo e Bergamonews ed il quindicinale Araberara che, con immenso cuore, hanno diffuso la notizia della nostra festa. Una notizia allegra, un "seme gettato al vento che siamo certi far fiorire il cielo" (citazione tratta dall'artista Ivan Tresoldi). La festa di Avis Villa dOgna. A tutti il nostro pi sentito grazie. A seguiire come al solito i brani: She di Elvis Costello, She's The One di Robbie Williams e Dicono di me di Cesare Cremonini. Benedetta (Betta) Contardi: Alle celebrazioni per i 50 anni dell'Avis di Villa d'Ogna erano presenti tutte le sezioni dell'Alta Valle Seriana, in segno di amicizia e condivisione. I festeggiamenti sono stati l'occasione per ringraziare tutti gli avisini e per sottolineare la grandezza e l'importanza della donazione. Marino Balduzzi, presidente Avis sezione Villa d'Ogna: La nostra associazione, al giorno d'oggi, conta quasi 500 donazioni. Di solito passa dalle 500 alle 530 negli ultimi anni. Il futuro dell'associazione in mano ai nostri giovani: si spera di avere sempre maggiori iscritti in quanto l'unico modo per poter incrementare le donazioni. Iscritti che possibilmente debbono essere di et giovane: un donatore 18enne, per noi presidenti il masimo in quanto pu contribuire in maniera sostanziale a quello che sar l'avis in futuro. Benedetta (Betta) Contardi: Il numero delle donazioni della sezione di Villa d'Ogna sono notevoli grazie ai donatori, instancabili e insuperabili, che fanno in modo che le poltrone dell'Unit di raccolta di Piario non siano mai vuote, contribuendo cos a fare della Lombardia, la regione pi sensibile e attiva. Silvano Bonf, Consigliere Avis Regione Lombardia: L'avis lombarda ha quasi 250.000 donatori. E' la prima regione in Italia per il dono del sangue. Tutta questa struttura rimane in piedi perch ci sono queste Avis.... Queste 634 Avis diffuse in tutta la regione e tra di esse 155 sono quelle della provincia di Bergamo. Come Avis Provinciale Bergamo, quest'anno, abbiamo superato le 70.000 donazioni: un traguardo veramente grandissimo. Abbiamo inoltre iniziato nel 2010 ed terminato a settembre 2011, il progetto della donazione di cellule staminali da cordone ombelicale. Il traguardo era la donazione di 1.000 cordoni ombelicali: siamo arrivati a 1.033. I numeri testimoniano che questo stato ampiamente un grande successo: ancora una volta i cittadini bergamaschi, chiamati a donare, chiamati a lavorare, chiamati in questo ulteriore sforzo, hanno contribuito alla grande. Nicola Andreoletti: In queste giornate qual la soddisfazione pi grande?. Marino Balduzzi, presidente Avis Villa dOgna: La soddisfazione pi grande in queste giornate davvero festeggiare insieme agli avisini. Trovarsi assieme in un ambiente conviviale e, tra laltro, abbiamo anche loccasione di premiarli. Oggi abbiamo tempo per pensare a quella che lattivit associativa. Solitamente noi ci vediamo a Piario quando queste persone donano: in quel momento il donatore a digiuno ed impegnato in un atto importante e di volontariato. In quel contesto si presi dunque dallatto della donazione, oggi invece un grande momento di festa. Nicola Andreoletti: Oggi c anche una novit. Marino Balduzzi, presidente Avis Villa dOgna: S, oggi inauguriamo il nuovo labaro. Nuovo labaro che questa volta ha stampato nel retro lo stemma dellAmministrazione Comunale che ci ha dato una mano per lacquisto. In occasione dei 50 anni infatti, andiamo a mettere in pensione lo metteremo in una teca il labaro che arriva direttamente dagli anni della fondazione, ovvero dal 1961. Nicola Andreoletti: Franco Scandella oltre che essere consigliere provinciale, rappresenta un pezzo di storia dellAvis Villa dOgna. Una sezione che cresciuta davvero tanto negli ultimi anni. Franco Scandella (consigliere Avis Provinciale Bergamo, vicepresidente vis Villa dOgna): S, indubbiamente. Abbiamo iniziato nel 1961, io non cero ancora, ma rappresento questa Avis da pi di trentanni. Abbiamo iniziato pian piano, superando le prime difficolt proseguendo e crescendo. Dal duemila, c stato una grande crescita: i giovani hanno compreso limportanza della donazione di sangue, si sono rivolti a noi e abbiamo aumentato i donatori facendoli passare da circa 120-130 ad arrivare tuttora a pi di 200 donatori. Donatori attivi che sono 200, gli iscritti sono 250. La crescita dei donatori ha affiancato di pari passo quella delle donazioni: nel 2009 e nel 2010 abbiamo raggiunto la quota di oltre 500 donazioni allanno. Questo

significa che lAvis di Villa dOgna sicuramente in buona salute anche per la presenza di molti giovani tra le persone che si presentano per la donazione. Nicola Andreoletti: Sindaco, cosa rappresentano realt come lAvis?. Angelo Bosatelli, Sindaco di Villa dOgna: LAvis, al di l della rappresentanza di un singolo Comune, penso sia unassociazione che d un supporto enorme a tutto il territorio. Territorio inteso come lintero territorio nazionale in cui lItalia uno tra i Paesi dove vi sono pi donatori di sangue. Villa dOgna, facendo parte di questa grande struttura che lAvis con molti volontari, festeggiando questi 50 anni di fondazione, non fa altro che gratificare lamministrazione comunale e tutti i cittadini del nostro paese per la loro disponibilit mostrata nel donare del loro sangue a persone che sono in difficolt e che ne hanno bisogno. Bisogno che continua ad essere costante ed importantissimo. Io mi ricordo, fra laltro, un passaggio importantissimo che stato citato nel raduno dellAvis Nazionale che si svolto il 22 luglio 2011 a Bergamo nel quale il presidente Avis Provinciale Oscar Bianchi, ha fatto un appello ai nostri giovani riguardo a questo fondamentale gesto. In quelloccasione, il presidente Avis Provinciale Bergamo si rivolto ai giovani dicendo di cercar di aver rispetto della propria vita, di non gettarla nell'alcol, nella droga rendendo vano limpegno dei donatori. E un appello importante, che in questoccasione giusto fare anche ai nostri giovani. Ecco perch mi piaciuta anche lidea, che lamministrazione ha supportato, di mettere un monumento, un emblema dellavis proprio di fianco alla strada provinciale che collega lalta Valle Seriana con Clusone dove si reso omaggio ai donatori. Un segno, sia per tutti quelli che in questi anni sono stati donatori di sangue, sia per quelli che oggi lo stanno donando ma anche per tutti quelli che circolano sulle strade in maniera non adeguata invitandoli a fare un momento di riflessione.

Andrea Daprai: un guinness world records testimonial della donazione di sangue


Solo la ricerca dell'impossibile pu condurre a ci che realizzabile. Anonimo Andrea Daprai, guinness dei primati per massimo dislivello coperto in minor tempo, per Avis (Villa dOgna)

Sognate e mirate sempre pi in alto di quello che ritenete alla vostra portata. Non cercate solo di superare i vostri contemporanei o i vostri predecessori. Cercate, piuttosto, di superare voi stessi. Tratto da Sartoris di William Faulkner P.S.: Il Crazy Team ringrazia di cuore Andrea Daprai per limmensa disponibilit, lumanit e la semplicit dimostrata nel realizzare lintervista. Ringraziamo di cuore lamico Paolo Colleoni (per noi Paolino) giornalista di Pi Valli Tv Redazione Seriana che (insieme agli amici di tutti i

media locali della Val Seriana) contribuiscono e ci aiutano a diffondere la cultura della donazione. Grazie di cuore a tutti. Maggiori informazioni in merito allimpresa da guinness realizzata da Andrea Daprai, le potete trovare nella descrizione del video. Il brano di oggi? Beh... semplicemente uno: Heroes di David Bowie.

4 novembre: lalpino Vittorio Formentano tra Avis, storia e parole di Giovanni Guareschi. La guerra non (mai) una soluzione
Quando la guerra sar finita, saremo troppo stanchi per goderci la vita. (Jim Morrison) Non c' ancora stata una guerra che, se i fatti fossero stati esposti con calma all'uomo della strada, non si sarebbe potuta evitare. L'uomo della strada la pi valida difesa contro la guerra. Tratto dal discorso alla Camera dei Comuni, novembre 1945, di Ernest Bevin Il 4 novembre ricordiamo un alpino che fu un protagonista della prima guerra mondiale: Vittorio Formentano. Un alpino ma non solo: nato a Firenze il 31.10.1895, abbiamo raccontato la sua storia sul nostro sito in Vittorio Formentano: lalpino che fond lAvis. Perch la storia serve per chi cera per ricordare, per chi non cera per sapere Vittorio Formentano (ricostruzione fatta attraverso le parole di Mario Zorzi - Presidente Avis nazionale dal 1979 al 1987 e medaglia d'oro al merito della Sanit pubblica) Allo scoppio della prima guerra mondiale da giovane ufficiale si trov assegnato al fronte del settore del Montenero nel 4 Regg. Alpini. Dopo aver subito una leggera ferita, venne destinato alladdestramento degli alpini sciatori. Nel 1917 la scelta che segn la vita di Formentano: Dovendo scegliere se proseguire la carriera militare o continuare gli studi di medicina, opt per la seconda via. Scelta che gli fece perdere il grado di ufficiale e come sergente di sanit viene assegnato al servizio sanitario del 4 Regg. Alpini. Nel Novembre 1918 con lOspedale del campo n.243 entr in Trento liberata ed oper a beneficio dei feriti. Pass quindi allOspedale di Greis e infine allOspedale militare di Genova. Nel 1921 venne congedato e si laure.

Dopo aver mosso i primi passi a Voghera, si trasfer a Milano orientando subito la sua attivit professionale alla ematologia che dietro gli influssi della Scuola medica di Pavia cominciava a dare vita ai primi presidi sanitari nel campo della emotrasfusione. Formentano apr a Milano un centro medico denominato Istituto ematologico e con la collaborazione di alcuni colleghi realizz un servizio di analisi del sangue iniziando altres la pubblicazione del Bollettino ematologico. Ma ecco che nel 1926 ci fu un tragico evento che port alla fondazione dellAvis: Formentano sconfitto di fronte ad una madre spentasi per grave emorragia da parto per la mancanza di sangue da trasfondere, decise di costituire un gruppo di donatori volontari e lanci un appello al giornale. Quel giornale era il Corriere della Sera. Risposero diciassette generosi cittadini che si riuniscono presso il Centro ematologico di Formentano e costituiscono lembrione della futura AVIS. Formentano ebbe fin da subito le idee chiare: Gli obiettivi prioritari mirarono a predisporre elenchi di donatori disposti dietro chiamata ad accorrere presso i presidi sanitari, ha soccorrere con il dono gratuito del proprio sangue una vita in pericolo e con lintento non trascurabile di controbattere la tendenza alla compravendita dello stesso. I 17 pionieri, guidati da Giorgio Moscatelli, concordano un programma promozionale e redigono una bozza di statuto e un codice deontologico. Era il 1937 ed ebbe cos inizio la meravigliosa avventura avisina non priva di ostacoli, di incomprensioni e di difficolt. Durante il regime fascista la dirigenza avisina rifiut linvito di aderire alle organizzazioni sociali del regime a difesa della propria identit di associazione libera ed autonoma. Il governo fascista istitu i Comitati provinciali dei donatori di sangue con lo scopo di boicottare lopera dellAVIS e di contrapporre ai volontari avisini i datori di sangue retribuiti. Ma lora della verit venne e si afferm dopo il 1945 allor quando furono riconosciuti i meriti di Formentano con la promulgazione del legge del 1950 che attribuiva allAVIS nel settore emotrasfusionale. Quella libert che presente tuttora nello statuto dellAvis: associazione apartitica e areligiosa.

Il 4 novembre (Crazy Team) Faceva freddo. Il cappotto pesante che ci aveva messo addosso chi ci accompagnava, non bastava per non tradire la tristezza di una persona che in questi giorni, in queste ricorrenze, era triste. Che fosse il 4 novembre, il 26 gennaio poco importava. Importava il freddo che, agli occhi di noi bambini, ci invadeva davanti al monumento ai caduti o in una fredda chiesa al cimitero. Ma se al freddo ci si abituava, non ci si abituava alla tristezza di chi ci accompagnava. Era solo per un giorno o due allanno, ma questo ci bastava per ricordare quel freddo. Un freddo che veniva da dentro, contro di cui non vi erano indumenti per difendersi. Anche se bambini vedevamo come chi ci aveva accompagnato, da persona solare, diventare immensamente triste in giorni in cui si ricordavano le guerre (la fine di essa). Perch quando si festeggia la fine di una guerra significa che un giorno ne inizi una ci disse. Ricordiamo vagamente quei cortei, i monumenti che anche se sistemati per loccasione, ci sembravano essere vivi solo per poche ore. Le persone parlavano ad un microfono collegato ad un altoparlante dal volume troppo basso, parole di cui facevamo fatica a capire il significato. La solita cassa che emetteva suoni sempre pi stanchi: la voce che usciva dallaltoparlante entrava nel microfono in un loop che portava al classico fischio. Crescendo, il nostro perenne essere crazy ci port a seguire i cortei ed ascoltare i discorsi nei panni di

componenti di una banda. La ribellione ci portava anche a fare delle battute su quella sempre pi vecchia cassa, su come ci si ostinava a non capire come bastava allontanare il microfono dalla fonte che emetteva il suono e tutto sarebbe stato sistemato. La parola guerra ci sembrava lontana: qualcosa da vecchi, che sono soliti ricordare vecchie storie. Forse eravamo stupidi, ma volevamo qualcosa di pi reale per capire Sentiero numero uno dellAdamello, un giro di tre giorni con un GPS in mano per poter inserire nel pc lo sviluppo del tracciato del sentiero. Ci accompagnava Lodovico: videocamera, macchina fotografica, treppiede e altro, zaini che pesavano rispettivamente 25 e 18 chili. Nulla di eroico, in cima al passo ci aspettava Giacomo, gestore del rifugio Maria e Franco: era stato avvisato che eravamo partiti la mattina dal rifugista del Tita Secchi. Giacomo era abituato: gi diverse volte era partito alla ricerca di chi non volendo fare lultima arrampicata a arrivare a quota 2717 metri, preferiva dormire sotto la bocchetta Brescia. Quando aveva saputo poi che noi del crazy team avevamo ai piedi delle semplici scarpe da (pseudo)trekking, si era appostato in cima alla bocchetta con un binocolo. Arrivammo in cima, senza sapere come. Li si vedeva lantica costruzione fatta interamente in sassi: era il forte utilizzato dai militari, prettamente alpini, della prima guerra mondiale. Il tour continu, per strada trovammo anche due tedeschi, due professori universitari, uno delluniversit di Monaco e laltro di Francoforte, ridendo delle nostre (pseudo) scarpe (anche se nello zaino avevamo gli scarponi), ci dissero che non si aspettavano delle montagne cos belle nel sud delle Alpi. S in pratica ci dissero che nel loro immaginario, il sud delle alpi erano fatti come una polenta, ben diversa dalle splendide montagne che avevano davanti agli occhi. Arrivammo al Rifugio Cai Lissone. Anche se richiama una citt del milanese, uno splendido rifugio in mezzo a bellissimi monti. Per strada vedemmo anche alcune impronte. Lodovico fotograf limpronta a fianco della scarpetta non proprio da principessa del Crazy Team. Impronte evidentemente lasciate da un orso. Notte tra le birre dei due professori tedeschi, il vino che ci aveva continuato a far compagnia e gli innumerevoli caff, agio di cui abusammo per gentile concessione del rifugista. Lindomani partimmo per il Forcel Rosso (a quota 2601 metri), molto pi leggeri: solo camera, treppiede e GPS, il resto lasciato al Rifugio. Subito incontrammo una vecchia costruzione, tutta in sassi, grandissima: era lospedale delle retrovie dei militari della prima guerra mondiale. Salendo la fatica si faceva sentire, la mulattiera sinerpicava lungo la nostra strada. Incontrammo altri due ospedali da campo e a met strada, in parte al sentiero, una piccola galleria che sfociava su una vista mozzafiato: era stata costruita dagli alpini, da l si dominava la valle e un canone fermava chi voleva avanzare. La strada si faceva sempre pi ripida, ogni dieci passi, come Crazy team ci fermavamo a riprendere fiato. Vedevamo la cima dei monti e in mezzo il punto dove volevamo arrivare. Sembrava sempre pi vicino, ma la stanchezza tradiva la finta vicinanza. Anche qui non si sa come arrivammo in cima: una caserma tutta in sassi dominava il valico, a sinistra cera la provincia di Brescia, a destra quella di Trento. Passava da l il confine: due regioni, nel 15-18 due mondi in guerra. Guardammo la caserma, cerano ancora alcuni sbiaditi nome. Pensammo ai sassi e ai massi trasportati con fatica sino in cima ad un monte, pensammo a quei giovani del 1899, diciottenni chiamati in guerra con una cartolina rosa di precetto (o partire o essere disertore). Parlammo ai due insegnati tedeschi, il post serata si faceva fatica e la lingua inglese sembrava pi ostile. Alla fine ritornammo al rifugio e la sera riportammo in Valle i due insegnati. Ripensammo alla storia che ci avevano insegnato, ma di cui evidentemente non avevamo capito come fosse vicina alla nostra realt. Edolo, come il nome del battaglione degli alpini adesso era l vicino, lAdamello lo si vedeva in tutta la sua bellezza. Ripensammo a qui cortei presi troppo alla leggera, a qui discorsi che con il tempo non sapevano pi parlare alle persone. Pensammo a chi da piccoli ci accompagnava a queste celebrazioni. Forse il miglior modo per celebrare la fine di una guerra, vittoriosa o meno che fosse, era quello di poter guardare la tristezza di chi a causa della guerra aveva perso un marito, un padre, un fratello o di chi aveva visto linsensatezza delle guerra. Perch le guerre finiscono, lodio dura sempre. E non possiamo non pensare che forse il modo migliore per poter ricordare il quattro novembre sono le parole che Giovanni Guareschi scrive in Don Camillo. Buon 4 novembre a tutti: perch la storia ci insegni che no n vi mai una buona ragione per fare (ancora) guerra. Perch non vi siano pi fine di guerra da festeggiare e mai pi giorni in cui ne inizi una. Dopo il testo di Guaresci, il video di "Signore delle cime" scritto da Bepi De Marzi.

Don Camillo di Giovanni Guareschi Ed. RCS Libri Capitolo Autunno Nel pomeriggio del giorno 3, comparve in canonica Barchini, il cartolaio-tipografo. Nessuno ancora disse Barchini. Si vede proprio che hanno intenzione di non fare niente. C ancora tempo obbiett don Camillo. Non sono neanche le quattro. Barchini scosse il capo. Corto che sia il testo, mi ci vogliono sempre tre ore per comporlo. Poi c la correzione e poi la stampa. A stampare con il torchio, un foglio alla volta un macello. Potete essere sicuro don Camillo. Caso mai, mando ad avvertirvi. Per prudenza Don Camillo aspett ancora unora. Poi non avendo pi avuto nuove del Barchini, si infil la palandrana e and in municipio. Il sindaco, naturalmente, non cera, e allora punt deciso allofficina di Peppone e qui trov il sindaco intento a rifare la vite ad un bullone. Buona sera signor sindaco. Qui non c nessun sindaco rispose laltro con malgarbo, senza neppure alzare gli occhi dal suo lavoro. Il sindaco sta in municipio. Qui c soltanto il cittadino Giuseppe Bottazzi che, mentre gli altri vanno a spasso, si rompe il filo della schiena per guadagnarsi il pane. Don Camillo non si scompose. Giusto ribatt. Si potrebbe allora chiedere un favore al cittadino Giuseppe Bottazzi, o arrivato lordine del Comintern che il compagno Peppone deve comportarsi da villanzone anche fuori servizio? Peppone interruppe il suo lavoro. Sentiamo borbott sospettoso. Ecco spieg con buon garbo Don Camillo. Bisognerebbe che il cittadino Giuseppe Bottazzi fosse tanto gentile da dire al compagno Peppone che, quando incontra il signor sindaco, lo preghi di mandare al parroco Don Camillo una copia del manifesto che il Comune ha fatto stampare in occasione del 4 novembre, perch Don Camillo vorrebbe affiggerlo allalbo del suo ricreatorio. Peppone riprese a lavorare. Dite al signor parroco che allalbo del suo dopolavoro ci appiccichi la fotografia del suo Papa. C gi spieg Don Camillo. Adesso mi occorrerebbe una copia del manifesto del 4 novembre, cos domani potr leggerlo ai ragazzi e spiegare il significato della data. Peppone sghignazz. Guarda un po! Il reverendo che sa il latino e ha studiato dei libri di storia di mezzo quintale luno ha proprio bisogno che il meccanico Peppone, di terza elementare, gli dia idee per spiegare il 4 novembre! Mi dispiace, ma stavolta vi andata male. Se credevate di potervi divertire assieme a tutta la vostra pretaglia in borghese spiegando lanalisi logica dei miei errori di grammatica, vi sbagliate. Sbagli tu protest calmo Don Camillo. Io non ho nessuna intenzione di divertirmi cercando errori di grammatica nello scritto del meccanico Peppone. Io voglio semplicemente chiarire ai miei ragazzi quello che pensa la pi alta autorit del paese sul 4 novembre. Io, parroco, parlando del 4 novembre, voglio essere daccordo con te, sindaco. Perch esistono alcune cose nelle quali tutti dobbiamo essere daccordo. Quindi non questione di politica. Peppone conosceva perfettamente Don Camillo e gli si piant davanti, coi pugni sui fianchi. Don Camillo: diamole un taglio alla poesia e veniamo al sodo. Lasciate stare la storiella del manifesto da appiccicare allalbo e ditemi che cosa volete da me. Non voglio niente. Desidero sapere se il manifesto del 4 novembre lhai fatto o non lhai fatto. Se non lhai fatto, sono qui io per aiutarti a buttarlo gi. Grazie del pensiero gentile!Ma il manifesto non lho fatto io e non lo far! Ordine dellAgit-Prop? Ordine di nessuno! grid Peppone. Ordine della mia coscienza e basta! Il popolo ne ha piena lanima di guerre e di vittorie. Il popolo sa benissimo cosa sono le guerre, senza bisogno di esaltarle con discorsi e proclami. Don Camillo scosse il capo. Sei su una strada sbagliata, Peppone. Qui non si tratta di esaltare la guerra. Si tratta di rendere omaggio di

riconoscenza a coloro che in quella guerra hanno sofferto e ci hanno rimesso la pelle. Balle! Con la scusa di ricordare i morti e le sofferenze, si fa della sporca propaganda militaristica, guerraiola e monarchica! Leroismo, il sacrificio, quello che muore buttando la stampella dietro al nemico in fuga, le campane di San Giusto, Trento e Trieste, il Grappa, la Sagra di Santa Gorizia, il Piave che mormorava, il bollettino della vittoria, gli immancabili destini: tutta roba che puzza di monarchia e di regio esercito e che serve soltanto per montare la testa dei giovani e far propaganda al nazionalismo e allodio contro il proletariato. Perch salta fuori lIstria, la Dalmazia, le foibe, Tito, Stalin, il Comintern, lAmerica, il Vaticano, Cristo, i nemici della religione eccetera, fino ad arrivare al punto che il proletariato il nemico della patria e quindi bisogna rifare limpero! Peppone, via via che parlava, si era accalorato, e gesticolava come se stesse ad un comizio. E quando ebbe finito, don Camillo disse con calma: Bravo, Peppone: sembri un articolo completo dellUnit. Ad ogni modo rispondi alla mia domanda: Non fai niente per la vittoria?. Per la vittoria ho gi fatto un sacco di naja e questo basta! Mi hanno portato via a mia madre che ero ancora un ragazzo, mi hanno ficcato in una trincea, mi hanno riempito di pidocchi, di fame e di sporcizia. Poi mi hanno fatto marciare di notte, sotto lacqua con un tonnellata di roba sulla groppa, mi han fatto andare allassalto mentre venivano gi pallottole come grandine, mi hanno detto che mi arrangiassi quando sono rimasto ferito. Ho fatto il facchino, il becchino, il cuciniere, lartigliere, linfermiere, il mulo, il cane, il lupo, e la iena. Poi mi hanno dato un fazzoletto con su lItala, un vestito di cotonaccio, un foglio con su scritto che avevo fatto il mio dovere, e io sono tornato a casa per andare a implorare lavoro da quelli che si erano fatti i milioni alle spalle mie e di tutti gli altri disgraziati! Peppone si interruppe e lev solennemente lindice. Questo il mio proclama concluse. E se volete finirlo con u8na frase storica, metteteci in rosso che il compagno Peppone si vergogna di aver combattuto per arricchire questa porca gente, e oggi sarebbe soltanto orgoglioso di poter dire: sono stato un disertore! Don Camillo tentenn il capo. Scusa tanto chiese. Perch nel 43 sei andato in montagna? E cosa centra? grid Peppone. Questa tutta unaltra cosa. Qui non mi ha mica comandato Sua Maest di andarci! Ci sono andato di mia spontanea volont. E poi c guerra e guerra! Capiscoborbott don Camillo. Per un italiano combattere contro avversari politici italiani sempre una cosa pi simpatica. Non dite delle fesserie, don Camillo url Peppone. Io quando ero lass non facevo della politica. Io difendevo la Patria! Come? esclam don Camillo. Mi pareva di aver sentito che parlavi di Patria. C patria e patria, spieg Peppone. Quella del 15-18 era una patria, quella del 43-45 era unaltra. *** Per la Messa in suffragio dei Caduti in guerra la chiesa era zeppa. Non ci fu discorso. Don Camillo disse semplicemente: Alla fine della Messa i bambini del ricreatorio si recheranno a deporre una corona al monumento. E alla fine della Messa, tutti si incolonnarono dietro ai bambini, e il silenzioso corteo sfil per il paese sino alla piazza. La piazza era deserta, ma ai piedi del monumentino ai Caduti, qualcuno aveva deposto due grosse corone di fiori. Una con un nastro tricolore, e sul nastro cera scritto il Comune; laltra tutta di garofani rossi, e sul nastro cera scritto il popolo. Le ha portate la squadraccia mentre voi stavate dicendo la Messa spieg il padrone del caff della piazza. Cerano tutti meno Peppone. Fu deposta la corona dai ragazzi e, senza discorsi, lassemblea si sciolse. Nel rincasare, don Camillo incontr Peppone. Quasi non lo riconosceva perch piovigginava, e Peppone era imbacuccato nel pastrano. Ho visto le corone disse don Camillo. Le corone? Quali? chiese con indifferenza Peppone. Quelle del monumento. Belle. Peppone si strinse nelle spalle. Ah, devessere stata unidea dei ragazzi. Vi dispiace? Figurati.

Davanti alla canonica Peppone fece per andare, ma don Camillo lo trattenne. Vieni a bere un bicchiere. Non avvelenato, puoi star sicuro. Un'altra volta borbott Peppone. Voglio andare a casa. Sto poco bene, oggi non ho neanche potuto lavorare. Ho freddo: brividi per tutta la vita. Brividi? Le solite influenze di stagione. Lunica medicina un bicchier di vino. Anzi, ho delle magnifiche compresse di aspirina: entra. Peppone entr. Siediti, intanto io vado a prendere la bottiglia disse Don Camillo. Quando torn, di l a poco, col vino e i bicchieri, trov Peppone che si era seduto, ma non si era tolto il pastrano. Ho un freddo cane spieg Peppone. Preferisco rimanere coperto. Fai il comodo tuo. Porse a Peppone un bicchiere colmo e due pastiglie bianche. Mandale gi. Peppone mend gi laspirina e ci bevve sopra il vino. Don Camillo usc un momento e rientr con una bracciata di legna che cacci nel camino. Una fiammata far bene anche a me spieg don Camillo dando fuoco alla legna. Ho ripensato alle tue parole di ieri disse Don Camillo quando la vampa si alz. Dal tuo punto di vista hai ragione tu. Per me la faccenda della guerra stata cosa tutta diversa. Anchio ero un pretino appena sfornato dal seminario quando mi ci trovai dentro. Pidocchi, fame, naja, pallottole, sofferenze, preciso come te. Io non andavo allassalto, si capisce ma andavo a raccogliere i feriti. Ma per me la cosa era diversa: era il mio mestiere, e questo mestiere me lo ero scelto io. Per te la cosa era unaltra: il tuo mestiere non era quello del soldato. Per fortuna, perch quelli che fanno il soldato per mestiere son davvero tutta gentaccia. Beh, questo non sempre vero borbott Peppone. Anche fra gli ufficiali effettivi c della brava gente. E poi bisogna riconoscerlo, saranno dei puzzoni che girano con la caramella, per quando c da rischiare la pelle la rischiano senza tante storie. Ad ogni modo continu don Camillo mentre per me il rimaner sotto le pallottole a curar feriti e dare lolio santo ai moribondi rappresentava il mio mestiere di prete, per te era una fregatura. Il mestiere di prete quello di accaparrare le anime da spedire in Paradiso, via Vaticano. Quindi per un prete, trovarsi in mezzo ad unepidemia di colera, in mezzo ad un terremoto o ad una guerra una pacchia. E la cuccagna per uno che si guadagna la vita salvando le anime. Ma come te, cosa ha da salvare in una guerra? La pelle! Peppone fece per spostarsi perch le fiamme nel camino erano infernali, e cos, con due aspirine in corpo e un pastrano addosso, cera da scoppiare di caldo. No Peppone disse don Camillo. Se ti sposti morto il gioco. Laspirina la si prende per sudare. Pi sudi e pi presto guarisci. Bevici sopra un altro bicchiere di vino piuttosto. E fresco e ti toglier la sete. Peppone bevette due bicchieri di vino e si asciug il sudore. Proprio cos continu don Camillo. Io capisco benissimo che uno il quale costretto a rischiare la pelle, cos, senza nessuno scopo, non desideri che squagliarsela. In queste condizioni, uno che fa il disertore non un pauroso, semplicemente una creatura umana che segue il suo istinto di conservazione. Bevi, Peppone. Peppone bevette. Grondava, e pareva dovesse scoppiare da un momento allaltro. Adesso puoi toglierti il pastrano lo consigli don Camillo. Cos quando poi esci, te lo rimetti e non senti il trapasso tra caldo e freddo. Non ho caldo. Io sono uno che ragiona continu don Camillo. Hai fatto benissimo a non mettere fuori nessun manifesto. Saresti venuto meno ai tuoi principi. Ieri io pensavo semplicemente egoisticamente al mio caso: per me cera linteresse, laffare, nella guerra. Figurati che una volta, per la smania di salvare unanima e di mettermi in bella luce davanti al Padreterno, sentendomi chiamare da uno che era stato bloccato da una palla fra la nostra trincea e quella austriaca, saltai fuori dalla trincea e andai a raccontagli le solite cose che si dicono ai moribondi e mi mor tra le braccia. Io ci presi un paio di pallottole di striscio in testa, roba da niente, ma si fa per dire. Lo so questo fatto disse cupo Peppone. Lho letto sul giornale militare che ci portavano in trincea, invece di

portarci da mangiare, quei porci! Vi diedero anche la medaglia se non sbaglio. Don Camillo si volse guard un quadretto appeso alla parete. Lho messa l disse. Troppe medaglie ci sono in giro. Voi avreste il diritto di portarla protest Peppone dopo aver cacciato gi un altro bicchiere. Chi non ruba le medaglie ha diritto di portarle. Non parliamo con te che giustamente hai tutto un altro concetto della guerra. Ma togliti il pastrano, Peppone! Peppone pareva ilo diluvio universale del sudore, tanto aveva caldo, ma era testardo come un mulo. E non si cav il pastrano. In fondo concluse don Camillo tu che disprezzi cos tutto quanto appartiene alla retorica patriottarda, tu che hai come massima che la tua patria il mondo, sei pi nel giusto degli altri. Poich per te un giorno come quello della vittoria rappresenta una data nefasta in quanto chi vince una guerra pi propenso a fare unaltra guerra di chi perde. E vero che in Russia danno la medaglia ai disertori e puniscono quelli che fanno atti di coraggio in guerra? Uffa! grid Peppone lo sapevo che avreste trovato il modo di buttare la faccenda in politica! Lo sapevo! Poi si calm improvvisamente. Muoio dal caldo sospir. E cavatelo questo pastrano! Peppone si tolse il pastrano, e allora si vide che Peppone aveva appuntato al bavero della giacca la medaglia dargento che sera guadagnata nella guerra del 15-18. Beh disse don Camillo cavando dal quadretto la sua medaglia dargento e appuntandosela sulla tonaca. E unidea. E ora avvert la vecchia serva affacciandosi. Possiamo andare a mangiare un boccone disse don Camillo. Mangiarono, bevvero un numero considerevole di bottiglie e, alla fine, brindarono a non so quali vecchie carcasse di generali dellaltra guerra. Poi verso sera, Peppone si rimise il cappotto e si avvi verso la porta. Spero che non sfrutterete ignobilmente questo episodio di debolezza. No rispose don Camillo. Per il giorno in cui dovr impiccarti, nessuno potr impedirmi di impiccarti con rispetto. Ve ne accorgerete quando verr la seconda ondata! borbott Peppone cupo, scomparendo nella sera. Ombre di morti volteggiavano nella luce incerta di un cielo bigio da Sagra di Santa Gorizia, e pareva un quadro allegorico di Plinio Nomellini.

9 novembre giornata dei Guinness World Records Auguri ad Andrea Daprai testimonial della donazione di sangue
Siamo andati in cerca di avventure perch non riuscivamo pi a viverle nel nostro cuore. - I cavalieri della tavola rotonda Il 9 novembre, quale festa e ricorrenza laica, la Giornata dei Guinness World Records (Journe du Guinness World Records). Come avis (Villa dOgna) desideriamo festeggiare e ringraziare il nostro Andrea Daprai, per due volte guinnes world record nonch testimonial della donazione di sangue.

Andrea Daprai nel 2008 segna il primo Guinnes World Record con limpresa chiamata UNDER UP. Il 20 luglio 2008 dopo un'immersione in apnea in assetto costante di 30 metri, Daprai parte in bici da corsa dal porto di Arenzano (Genova); scavalca il passo del Turchino, supera Ovada, Tortona, Casale Monferrato, Vercelli, Ivrea, Chattillon, Aosta; giunge a Courmayeur dopo 315 km con una media di 29 km/h; in localit Combal, a quota 1900 metri, parte di corsa in sky running e raggiunge il rifugio Gonnella a quota 3000 metri. Da l, calzati i ramponi scala il Monte Bianco per la via italiana fino a quota 4810 aggiudicandosi cosi il record mondiale di dislivello attivo nelle 24 ore. Il computo totale di 4840 metri e il tempo impiegato di 18 ore e 58 minuti. Non appagato nel 2009, Andrea Daprai stabilisce il record del mondo di dislivello (a piedi) in 24 ore: il 19 luglio 2009 al Passo Tonale percorre per 25 volte una salita di 707 metri in ascesa per complessivi 17.675 metri: il nuovo record del mondo di dislivello realizzato in 23 ore e 33 minuti. Il precedente, di 17.575 metri, apparteneva al valtellinese Adriano Greco. Ai futuri successi che il donatore di sangue Daprai sapr regalarci...

Donazione solidaristica da cordone ombelicale: la donazione di sangue, di midollo osseo e di organi per salvare delle vita
Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. George Bernard Shaw Donare. Punto. Non c bisogno di specificare: donare sangue (e suoi componenti), midollo osseo o organi sono diverse istantanee di questo meraviglioso dipinto che la donazione. Un dipinto che rappresenta un mondo e che insegna che questo la propria priorit, questa la dolce armonia la Sweet Harmony come nel brano di The Beloved. Questo lintento dellAvis Zona 4 di Piario (Alta Valle Seriana, Val del Riso e Val Borlezza): andato in questa direzione il convegno sulla donazione solidaristica di sangue da cordone ombelicale che si svolto venerd 11 novembre 2011 alle ore 21.00 presso Auditorium scuola Primaria in via Roma a Clusone. Sono untervenuti quali medici-biologi i relatori: dott.ssa Elisabetta Valoti (ostetrica) e il dott. Gian Mario Cattaneo Dirigente Biologo del SIMT. Il progetto della donazione solidaristica del cordone ombelicale stato realizzato grazie al sistema sanitario della Regione Lombardia; Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo; Azienda Ospedaliera Bolognini di Seriate e Avis provinciale di Bergamo. Come Avis Villa e come Crazy Team vogliamo subito chiarire alcune cose: il convegno non deve spaventare, stato in

pratica una serata informativa fatta tra amici in cui si parlato di donazione del cordone ombelicale (il nome esatto ma che spaventa donazione solidaristica di cellule staminali da cordone ombelicale). Sul nostro sito abbiamo dedicato una pagina (a sinistra nel nostro men) a questo progetto dove potete trovare tutte le informazioni a livello scientifico. Ma ci conoscete siamo perennemente folli e guardiamo al cuore: nella serata si informato di come un gesto meraviglioso, la nascita di un essere umano, possa in concreto, tramite la donazione di cordone ombelicale, aiutare delle persone. Che ci vuole il cordone ombelicale viene buttato, se si donano le cellule staminali invece si salvano delle vite... Come Crazy Team sosteniamo da sempre, labbiamo detto tantissime volta ma non ci stancheremo mai di scriverlo, che la donazione come un grande cuore e i vari tipi di donazioni sono dei vari meravigliosi pezzi di questo immenso cuore. Ma ci pensate? Cosa c di pi bello che donare veramente se stessi? E non importa se si tratta quindi di donazione di sangue, di midollo osseo, di organi o di cellule staminali da cordone ombelicale Tutto questo fa parte di un meraviglioso mondo che quello di fare del mondo la propria priorit, di fare in modo che tutti siamo One, uno appunto, come nel brano degli U2. Un brano che abbiamo ricordato diverse volte, un brano che un inserito in Achtung Baby nel 1991. Un brano che parla al cuore, un brano che compie ventanni, ma come tutte le cose che rimangono nella storia, il tempo non muta la sua bellezza. Oramai ci conoscete, questo un sito crazy, parla di donazione sempre con un sorriso sulle labbra. Non potrebbe essere diversamente, crazy appunto come il Crazy Team. E per rimanere in tema, abbiamo provato a domandarci, in un dialogo surreale, se i vari tipi di donazioni si chiedessero La differenza tra me e te? come si domanda Tiziano Ferro in un suo singolo, quale sarebbe la risposta? Non vi preoccupate, non ci stiamo Gigi Marzullizzando. Semplicemente ci capita di essere a volte insonni e di cercare un po di sonno con Gigi: meglio della Valeriana. Ma proprio mentre stiamo prendendo sonno, quel si faccia una domanda e si dia una risposta peggio dei Settemila caff di Alex Britti che come Crazy Team prendiamo in non molto tempo Gi perch per prima cosa caro Alex, come oramai risaputo, mentre c sempre qualcuno che suona la chitarra in spiaggia o in baita, c sempre qualcuno che con il sottofondo si diverte Una domanda quella di Gigi, che proprio mentre prendi sonno ti entra nella testa e ha lo stesso effetto di un loop Si, ma non inteso come un ciclo loop che si ripete, ma un loop come un errore di ridondanza del ciclo. Quindi ci si fa una domanda, a cui viene data una risposta che alla fione ha una domanda e si prosegue cos senza fine Un po come correre in cerchio S, e gira tutti in torno alla stanza mentre si danza come diceva Franco Battiato nel brano Voglio vederti danzare. E mentre Alex (Britti) continua con la sua chitarrina, si guarda il poster di Angelina Jolie Dai naturalmente stiamo ridendo, anche perch qualcuno andato di l da Alex a dirgli che la festa finita e che se ne pu andare, visto che ha dato anche una mano a sistemare la stanza (mentre si danzato). Come Alex se ne andato offeso? Ma no dai, ditegli che visto che si parlava di donne, sempre un

problema di loop Non traduciamo, lo abbiamo fatto sopra Dai perdonateci la battuta, era da un po che volevamo farla: le donne sono cos amabilmente speciali, che il pensiero del Crazy Team sempre rivolto a loro. Naturalmente stiamo scherzando. Se torniamo per un attimo seri, gi il fatto di donazione ci piace, questa parola femminile per indicare unazione meravigliosa Meravigliosa come lo sono le donne (oh, dopo la battutaccia, dobbiamo recuperare...). Alla domanda la differenza tra le varie donazioni rispondiamo come rispondemmo proprio allinizio della nostra avventura con questo sito, con un pezzo di One degli U2 One love - One blood, One life - You got to do what you should - One life With each other Sisters, Brothers - One life - But we're not the same - We get to carry each other Carry each other One. S, gli U2 lo dissero in un brano meraviglioso, a nostro avviso Avis, Aido e Admo lo dovrebbero dire sempre: Un amore, un sangue, una vita Devi fare ci che riesci. Una vita con l'altro, sorelle e fratelli. Una vita ma non siamo la stessa cosa Dobbiamo sostenerci a vicenda Uno. Ed per questo che sul nostro sito, sul nostro account Youtube vi s la donazione di sangue, ma anche quella di midollo osseo e di organi. Nei nostri piccoli paesi (magari denigratoriamente considerati di montagna) la saggezza popolare ha considerato le tre associazioni come Uno: gagliardetti labari sempre vicini, chi si iscriveva in unassociazione se poteva era iscritto anche alle altre due. Tempo fa riassumemmo questa vicinanza con il termine 3A: Avis, Admo e Aido appunto. Oggi in diverse province molti progetti sono partiti tutti meravigliosi. A Lodi partito il progetto USB card: una tessera labbiamo vita ed bellissima - simile ad una carta di credito che contiene una micro usb che viene data a tutti i 18enni nella quale ci sono informazioni di Admo e di Avis. Passando ad Avis Vedano sul Lambro, la collaborazione tra Avis e Admo ha portato anche ad una borsa che permette di tenere aggiornato il registro dei donatori di midollo osseo. Le 3A partite dai Crazy del Crazy Team. Perch sei i montanari della valle sembrano ai cittadini dei provinciali, questi non sanno che Bergamo ritenuta provinciale rispetto a Milano, Milano (con la sua metropolitana dove tutti corrono) provinciale rispetto a Londra (dove le persone sembrano andar pi di corsa), e questa a sua volta ritenuta provinciale rispetto a New York (oh a New York tuti corrono. Noi approfittiamo coma Crazy Team per correre da Angelina Jolie). Ma le idee da qualsiasi parte esse arrivano, non saranno (mai) provinciali. Perch come disse George Bernard Shaw : Se tu hai una mela, e io ho una mela, e ce le scambiamo, allora tu ed io abbiamo sempre una mela per uno. Ma se tu hai un'idea, ed io ho un'idea, e ce le scambiamo, allora abbiamo entrambi due idee. La differenza tra me e te - Tiziano Ferro La differenza tra me e te Non lho capita fino in fondo veramente bene Me e te Uno dei due sa farsi male, laltro meno Per me e te E quasi una negazione. Io mi perdo nei dettagli e nei disordini, tu no E temo il tuo passato e il mio passato Ma tu no. Me e te, cos chiaro E sembra difficile. La mia vita Mi fa perdere il sonno, sempre Mi fa capire che evidente La differenza tra me e te. Poi mi chiedi come sto

E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perch. La differenza tra me e te Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh! Me e te Uno sorride di com, latro piange cosa non E penso sia un errore. Ah, io ho molte incertezze, una pinta e qualche amico Tu hai molte domande, alcune pessime, lo dico Me e te, elementare Non vorrei andare via. La mia vita Mi fa perdere il sonno, sempre Mi fa capire che evidente La differenza tra me e te. Poi mi chiedi come sto E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perch. E se la mia vita ogni tanto azzerasse Linutilit di queste insicurezze Non te lo direi. Ma se un bel giorno affacciandomi alla vita Tutta la tristezza fosse gi finita Ritornerei da te. Poi mi chiedi come sto E il tuo sorriso spegne i tormenti e le domande A stare bene, a stare male, a torturarmi, a chiedermi perch. La differenza tra me e te Tu come stai? Bene. Io come sto? Boh! Me e te Uno sorride di com, laltro piange cosa non E penso sia bellissimo E penso sia bellissimo.

Salvagli (e salvare) la vita: tutti dovremmo farlo


Ecco quel ragazzino aveva capito tutto: bisogna cambiare completamente rotta, cercare un altro modo di stare al mondo, non per proprio conto, ma insieme Cambiare il nostro modo di essere ma soprattutto il modo di affrontare i problemi, quelli di tutti. Cio

ritrovare un altro senso della vita, unaltra cultura. Passare finalmente dal tempo degli arraffi al tempo della condivisione. Dario Fo Premio Nobel per la letteratura 1997 Che tempo che fa, trasmissione del 22 ottobre 2011. Ci piace. E tanto. Gi ma di cosa stiamo parlando? Di Salvaglilavita, la nuova applicazione per Facebook e Twitter (ma valida per qualsiasi social network) che permette di realizzare il proprio video personale, promossa da Avis Nazionale e realizzata pro bono dalla nota agenzia pubblicitaria Leo Burnett. Che la Leo Burnett fosse artefice di campagne pubblicitarie geniali, beh questo come Crazy Team lo sapevamo: basta visionare alcune campagne e spot pubblicitari realizzati, per capire di cosa questa agenzia capace di fare. Ma con salvaglilavita lagenzia Leo Burnett che si appoggiata per questa realizzazione a Facebook Connect, ha superato se stessa: ha realizzato decisamente un innovativo strumento che permette a tutti di farsi portavoce del messaggio di solidariet di Avis, della cultura del dono e di come un semplice gesto pu salvare delle vite. Ma, andiamo con calma: questo il (primo) video realizzato dallagenzia Leo Burnett che grazie allapplicazione di facebook possibile personalizzare Il nostro crazy Niki del Crazy Team non lo ferma nessuno: ha preso il video generico dal sito e lo ha inserito sul canale Youtube Avis Villa dOgna Dopo quindi grandi nomi che fanno da testimonial, tramite questa applicazione adesso i testimonial potete essere voi: noi del Crazy Team lo abbiamo gi fatto ma anche tutti voi, tutti quelli che sono presenti in Facebook e in Tweeter. Basta andare sul sito www.salvaglilavita.it e qui troverete una bellissima pagina in cui appare il video che vi fa vivere l'esperienza di un incidente attraverso gli occhi del ferito come ben riporta anche il sito di Avis Nazionale. Alla fine il video si conclude con il flashback della vita di []. Il sito inserisce di un loro amico, nella realt non possiamo sapere chi il sangue donato (ma riperiamo anche il midollo osseo e gli organi) salver Donare un gesto meraviglioso, lo ancor pi perch fatto in modo gratuito volontario e anonimo Gi perch donare sangue (ma anche midollo osseo e organi) il modo pi semplice e concreto per salvare delle vite. Lamico che ha fatto da testimonial per questo video il noto comico e a attore Max Pisu. Alla fine del video, mentre scorrono le fotografie di Max Pisu, la domanda: Vuoi salvare Max?. E qui il video si anima e diventa interattivo: a questo punto, gli utenti hanno la possibilit - come sempre ben esplica il sito Avis Nazionale - di creare il proprio video personalizzato e condividerlo con gli amici di Facebook, per aiutare la diffusione del messaggio di solidariet.. In pratica, visto che siamo crazy, cerchiamo di dirvi come avviene la creazione del video personalizzato. Dopo la visione del video in cui c come testimonial Max Pisu, viene fatta come detto la domanda Vuoi salvare Max Pisu? con la possibilit di scegliere S o No. In entrambe le risposte viene spiegato che Max sta bene, ma che donare salva una vita. Successivamente si viene invitati a creare il proprio video, come quello di Max Pisu. Viene quindi chiesto di accedere a Facebook, si sceglie una fotografia dal proprio album (vi la possibilit, tramite un bel telecomando interattivo, di centrare la fotografia per mezzo di un riquadro) e questa fotografia apparir quando linfermiere nel video afferma: Ehi ti ha punto una zanzara bella grossa eh? Sei tu? Certo che vieni proprio bene in foto.... Dopo aver scelto questa prima foto lapplicazione chiede di scegliere dai propri album di facebook altre 10 foto (quindi dovete avere almeno 10 foto su facebook) che appariranno alla fine del video in una bella animazione (come quella del video di Max Pisu). Ma non tutto: dopo aver creato il vostro video potete condividerlo su facebook e potrete visionarlo direttamente tramite la stringa che stata creata nel realizzare questo video personalizzato. Alla fine di tutto, allamico che ricever il video comparir la domanda: Vuoi salvare, e al posto dei puntini vi sar il vostro nome. Se gi tutto questo ha lasciato anche il sempre pi Crazy Team senza parole, alla fine della creazione del

video gli utenti come sempre riportato dal sito di Avis Nazionale - sono indirizzati al sito www.tuttidovremmofarlo.it dove un video di 20 secondi mostrer loro quanto sia facile donare sangue. Video semplicemente stupendo: e qui ci permettiamo di ringraziare di cuore come Crazy Team Avis Villa dOgna, lagenzia Leo Burnett Un video innanzitutto originalissimo: video a sinistra e i vari step (non come quelli che fanno le donne in palestra, ma inteso some passaggi) per realizzare la donazione a destra che seguono la progressione del video: semplicemente geniale Un video meraviglioso perch parte proprio da un giovane davanti ad un pc (a dire il vero un bel MacBook con la cover in alluminio satinato grigio), un giovane che esce di casa va, a fare la donazione e ritorna davanti al bel computer Ma ora basta con le (nostre) parole: vi riportiamo il testo del video personalizzabile, perch la vita da salvare potrebbe essere proprio la nostra, la mia, la tuaRealizzate il vostro video (e linkatelo sul nostro gruppo facebook Avis Villa d'Ogna) e buona navigazione... Ah, visto che siamo crazy, noi del Crazy Team dobbiamo andare a salvare la vita di Lara Croft, ovvero Angelina Jolie: oh sempre in giro come una disperata e si fa sempre male Ma grazie alle nostre cure, si rimette sempre P.S.: Prima siamo passati a donare... Non fosse altro che l'infermiera proprio veramente carina... Su un'ambulanza... Infermiera (riferendosi al ferito): Hey, hai qualche graffio ma ti rimetteremo a posto... (parlando alla radio) Vi comunico i dati del ferito. Infermiere (al ferito): Non ti preoccupare per i jeans, tanto tra poco iniziano i saldi giusto?. Infermiera (rivolta all'infermiere): Com' la ferita, grave?. Infermiere (alla collega infermiera): Adesso cerco di fermare il sangue. Passami le garze. (Rivolto al ferito) Ehi ti ha punto una zanzara bella grossa eh? Sei tu? Certo che vieni proprio bene in foto.... Infermiera alla radio: Saremo l tra cinque minuti. Avr bisogno di una trasfusione subito, sta perdendo parecchio sangue.... Voce alla radio: Facciamo il possibile.... Infermiere: Pensa che fortuna, tu almeno non stai perdendo i capelli.... Infermiera rivolta al collega: Il polso debole. (Poi parlando alla radio) Allora siete pronti?. Voce alla radio: Ci stiamo lavorando, fate in fretta. Infermiere: Se la vita comincia a scorrerti davanti agli occhi avvisami ok? Ehi non mollare....

25 novembre 2011: giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne
Il mondo sarebbe diverso e direi anche migliore se le donne avessero potuto dire la loro. Perch le donne, a differenza degli uomini, sono abituate a guardare fuori di s, a non essere concentrate solo su se stesse. Perch la differenza che noi donne vogliamo il potere. Non per noi. Ma per tutti. Lella Costa "Ragazze - Nelle lande scoperchiate del fuori" (La voce di Franca Rame si abbassa fino a rompersi, a sciogliersi nella commozione) Signora, stava raccontando che lei non... Franca Rame: Non ho mai dimenticato. Mai. Ancora adesso, ha visto, no? Non riesco a parlarne. Subire violenza, per una donna, tremendo. Il gesto che subisci ti procura una ferita nell' animo che niente, e mai, riuscir a far rimarginare. [] Voglio dire: il rispetto per le donne andrebbe insegnato all' asilo, a scuola, dovrebbero essere i genitori all' interno della famiglia a

spiegarlo ai propri figli. Intervista a Franca Rame pubblicata sul Corriere della Sera - 26 gennaio 2009 (articolo di Fabrizio Roncone) In ricordo di mia madre e di tutte le donne che, come lei, sono state zittite, picchiate, umiliate, annichilite. Dedica iniziale tratta dal libro La ballata della donna ertana di Mauro Corona Chi ci conosce lo sa, per chi non ci conosce lo ribadiamo: sul sito usiamo lironia da sempre. Da crazy forever (ovvero pazzi sempre) come Crazy Team, abbiamo da sempre usato lironia per descrivere la donazione. E ci siamo fatti spesso oggetto di questa ironia, trasformandola in autoironia, portando proprio in evidenza i nostri difetti. Ma S c un ma. C un giorno - come ci gi capitato di far presente sul nostro sito -, uno solo ma concedetecelo, in cui diventiamo seri. Quel giorno il 25 novembre nella giornata internazionale per leliminazione della violenza contro le donne. Questa la vera festa delle donne: va benissimo regalare ad esse dei magnifici fiori. Ma le donne, un fiore lo dovrebbero ricevere sempre ogni giorno dellanno. E se magari siete allergici ai fiori come noi del Crazy Team, beh, sostituite quei fiori con un sorriso regalato ad una donna, un gesto gentile, magari semplicemente aprendo la porta quando entrate al bar e ammirate la bellezza delle donne che illuminano con la loro presenza ogni ambiente in cui sono presenti. Ci sono cose che ci sembrano lontane, cose che ci sembrano succedere solo lontano da noi: non assolutamente cos Da quando esiste questo sito, e sino a quando il Crazy Team continuer (sempre se ci sar permesso di farlo) a diffondere la cultura del dono e su questo sito ci sar sempre spazio per le donne e per parole che le difendono da ogni tipo di violenza Perch le donne sono laltra met del cielo come ha detto Vasco Rossi intervistato da Fabio Volo... Non solo: le donne sono il cielo. E se il cielo, a causa degli uomini, fosse tutto come una notte, e le donne fossero relegate a ruoli marginali come dei puntini, per noi le donne sarebbero come le stelle che ammiriamo nel cielo. Il nostro essere crazy, ci ha portato ad inserire in ogni nostro intervento delle donne proprio perch non c nulla di pi bello della bellezza delle donne, di un corpo femminile che esalta un uomo e della mente di una donna che rende un uomo completo. Senza una donna un uomo che cos diceva Marco Ferradini nel brano Teorema. E, forse, proprio da questa paura che spesso nasce la violenza verso le donne. Gi, perch nonostante il gesto possa apparire un gesto di forza, usare violenza qualsiasi essa sia - sempre un gesto di debolezza, unira che non si riesce a tenere a freno, la parola che muore che lascia spazio ad un insano gesto. E se questa la violenza, ancor pi lo nei confronti di chi indifeso come le donne, fisicamente (ma solo fisicamente) pi fragili. Sempre con il sorriso sulle labbra quindi, ma non in questo giorno. Nel 2009 inserimmo 25 novembre: Giornata Internazionale per eliminare la violenza contro le donne; nel 2010 25 novembre 2010: giornata internazionale per leliminazione della violenza contro le donne. Nel primo caso partimmo da un fatto di cronaca (tragica) che ci colp: ci fece capire come un gesto barbaro poteva uccidere (non solo fisicamente ma anche moralmente ed eticamente) una donna; nel secondo partimmo proprio da uno spettacolo che Franca Rame aveva portato in scena (un monologo a met tra la narrazione di uno stupro

avvenuto realmente e lo stupro politico che sub Franca Rame stessa). E in occasione della giornata per leliminazione della violenza contro le donne 2011? Beh, ci abbiamo pensato. Abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo provato a fissare la prima cosa che ci veniva in mente. Le prime parole che abbiamo visualizzato erano quelle lette su un blog. Poi sul tema stupri ci sarebbe da dirne parecchie, soprattutto un commento permettetemelo su la storia che spiattellano di continuo gli organi di stampa che la maggioranza degli stupri commessa da italiani nelle mura di casa. A me interessa sapere la percentuale di stupri per strada da parte di persone sconosciute non quelli che avvengono come violenza privata! Sono questi che allarmano a livello sociale e che rendono le donne meno sicure nel quotidiano. Perci quando si fanno le statistiche evitiamo di fare di tutta l'erba un fascio non ha senso in statistica. Se si calcola la percentuale degli stupri fuori dalle mura domestiche, da parte di persone sconosciute, sono sicura che gli stranieri schizzano al primo posto. Leggemmo con tristezza queste parole e, proprio per questo, in questo giorno non abbiamo nessun sorriso. La tristezza derivava dal fatto che sembrava che ci fossero violenze ingiustificabili e violenze giustificabili. Una dicotomia che a nostro avviso inaccettabile: nessuna violenza ha una giustificazione. Ci rincuor la risposta che arriv da una donna: Lo stupro rimane stupro, sia che avvenga in casa sia che avvenga fuori casa. Quindi non capisco perch le donne dovrebbero essere meno allarmate da quanto avviene dentro le mura domestiche o ad opera di partner, familiari, amici o conoscenti. Forse allarmer meno te, perch hai la fortuna di non avere a che fare con uomini violenti, ma il problema per altre donne esiste: perch lo si dovrebbe negare?. Come Crazy Team in questo giorno il pi bel gesto che possa fare ogni uomo tacere, cos come ha fatto spesso nel non vedere il problema e nel negare la violenza contro le donne. Il 25 novembre solo le donne dovrebbero parlare Quello che non devono tacere e che devono far sentire la loro voce sono i dati: Nel caso delle violenze sessuali, ad esempio, sappiamo che queste sono denunciate in meno del 10% dei casi" (Rappoprto del Ministero dellinterno del in un rapporto del 2006). Altri dati: L'81% delle protagoniste di atti di suicidio ha alle spalle episodi di abuso, avverte Alessandra Graziottin, alla guida del Centro di Ginecologia e Sessuologia del San Raffaele Resnati di Milano (Corriere della Sera - 17 novembre 2010. Articolo di Simona Ravizza). In Italia le donne muoiono pi per cause di violenza (o ad esse riconducibili) che di incidenti stradali Abbiamo visualizzato delle parole che ci erano impresse nella mente, parole che avevamo scritto e fissato, tratte da una trasmissione radiofonica di Fabio Volo e dette in radio la mattina. Eccole: Ma cosa stiamo dicendo? Ma cosa stiamo dicendo Si parla di stupri per le strade, di poliziotti allangolo Il 75% degli stupri avviene in casa Avviene in casa Quello che dico io non che la parola famiglia fa la cosa, ma quello che c tra quelle persone. Parole che non si sentono spesso in radio, parole e pensieri di cui si dovrebbe parlare pi spesso Fabio Volo che in radio dice cose serie con un sorriso sulla bocca in questo caso era diventato serio come non mai Riportiamo un passaggio importante presente alla voce abuso sessuale su Wikipedia: Ricerche a livello clinico inducono a ritenere che un abuso sessuale perpetrato tra le mura domestiche produca danni pi gravi a livello psicologico rispetto ad una violenza esterna, soprattutto quando sono presenti alcune caratteristiche: uno stretto legame con la persona che effettua l'abuso; una lunga durata dell'abuso; il nascondimento dell'abuso o il non riconoscimento nell'ambito dell'ambiente familiare; la persona abusata non in grado di parlare dell'accaduto; la persona abusata ancora un minore. Fortunatamente In Italia la legge n 154 del 5 aprile 2001 - sempre da Wikipedia - introduce importanti misure contro la violenza nelle relazioni familiari che si verifichino tra coniugi o tra componenti qualsiasi di uno stesso nucleo familiare pur non uniti da vincoli giuridici (conviventi). una delle poche norme, quindi, che tutela la cosiddetta famiglia di fatto. Una legge che copie quindi 10 anni Un passo avanti, anche se come si pu facilmente notare,

10 anni non sono poi moltiWoman In Chains, donne in catene come nel brano dei Tears for Fears (Lacrime per paura): non importa se quelle catene sono quelle dorate delle mura domestiche o quei lacci di plastica (tipo delle fascette) che usano i soldati coi i prigionieri Sempre di catene si tratta. E fino a quando una donna subir violenza, tra le mura domestiche o fuori, tutti - uomini e donne insieme - abbiamo il dovere di lanciare un grido di allarme Lacrime e paure che, se si vuole, si possono eliminare Catene che si possono spezzare. Donne, denunciate la violenza, non abbiate paura denunciatela subito: lamore una cosa meravigliosa, la violenza non fa parte di esso. Ci sono centri antiviolenza donne che vi possono aiutare. Eccoli (quelli di Bergamo): 1. Comitato provinciale contro la violenza sessuale - C/o Consultorio AIED (Ass. Italiana Educazione Demografica) Via Angelo Mai, 18/c 24100 BERGAMO Tel. 035/232600 - Fax 035/213230; 2. Aiuto Donna Uscire dalla Violenza, via San Lazzaro, 3 tel. 035/212933fax 035 4131651 info@aiutodonna.it, www.aiutodonna.it. Chi trova magari strano che su un sito di donazione di sangue si parli di queste cose, beh, come Crazy Team possiamo solo dire che un sito di unavis della provincia di Bergamo e la cronaca (della nostra provincia, quindi qui in mezzo a noi, stiamo parlando di cose che avvengono o sono avvenute proprio fuori casa) ci insegna che lottare contro la violenza alle donne oltre ad essere un dovere qualcosa che il cuore ci indica, quello stesso cuore che ci dice di mettere gli altri al primo posto. Ci fermiamo, stringiamo virtualmente tutte le donne in un abbraccio. Vi lasciamo alle parole di un libro meraviglioso, un libro scritto da un uomo ma che vide le violenze perpetrate contro una donna in particolare, la madre, proprio dentro quelle mura domestiche: La ballata della donna ertana di Mauro Corona (come potrete leggere, un tempo non era poi meglio di adesso... Mauro Corona un uomo di montagna, scalatore, scultore e un grande scrittore). Real men don't rape: gli uomini veri, non stuprano... La ballata della donna ertana Mauro Corona (Ed. Mondadori) In ricordo di mia madre e di tutte le donne che, come lei, sono state zittite, picchiate, umiliate, annichilite. Dedica iniziale tratta dal libro La ballata della donna ertana di Mauro Corona Questa la storia di una donna che dalla vita non aveva avuto niente, peggio, la sorte le aveva nascosto la luna e distrutto la famiglia come fosse niente. Una donna di Erto troppo a posto per durare in questo mondo di povera gente, non puoi vivere se lui ti ha maledetto, vieni spazzato come le foglie al vento. E lei venne annientata dal dolore, che laveva pettinata ogni giorno di pi, finch alla fine le si ruppe il cuore, e disse: Basta non ne posso pi. Questa la sua storia ma non solo, quella di tante come lei, donne stanche di un mondo sempre pi vuoto, che vola in alto senza migliorare. Ma le donne di Erto tribolavano pi di tutte, giorno e notte a testa bassa, come le formiche, sapevano che la vita non si allungava, donne magre, spellate di fatiche. Spellate di dolore e di fatiche, giravano il mondo a piedi, qua e l, per vendere qualcosa, come rondini, volavano in ogni luogo e non si sa. Cantano i fiori, cantano le viole, cantano le ertane che vendono mole, cantano i fiori, cantano le rondini, cantano le ertane che faticano. E quando sera vorrebbero piantarla e riposare, e invece devono star sotto al marito ubriaco. Ah, Signore, vieni a prendermi, non ne posso pi, portami in Paradiso che voglio dormire. Non si pu andare avanti sempre a fatiche, siam diventate peggio di formiche. I ricchi non fanno niente, mangiano bevono, e noi a lavorare anche sotto la neve. Zappare, sarchiare e falciare fieno e lautunno portar tronchi di legno. E fare figli, lavarli e aggiustarli, e poi li chiamano in guerra per ammazzarli. E morta mia mamma, morto mio pap, non ho nessuno che pensi ancora a me. Devo lavare i panni gi nel Valdenre (mitica fonte dacqua dove le ertane lavavano i panni), e ho le mani rovinate fino ai polsi. Ah! Se fosse viva mia madre, poveretta! Mi darebbe una mano a lavorare, invece devo fare tutta sola, perch sempre ubriaco quel maiale. Maledetta la volta che lho sposato, non mha fatto una carezza neanche per sbaglio, la sera solo capace di saltarmi sopra, lasciarmi incinta e mettersi a dormire. Nove bambini ho fatto, senza fiatare, adesso son stufa, non ne posso pi, se crede dinsistere a voler montare, glielo taglio, lo friggo e me lo mangio. Quel brutto maiale mi ha rovinata, ero una bella ragazza un tempo, ora non sono pi niente e cigolo come una vecchia porta arrugginita. Ah, cosa ho fatto a sposarmi quello! Gli avessi dato uno schiaffo e un calcio in culo, adesso non posso farci niente e, bene

o male, quando torna ubriaco mi ficco nel baule. Devo nascondermi, perch se torna sbronzo, mi picchia quel porco di un animale, ma giuro davanti a Dio che tanto o poco, gli do con la mannaia nella spina dorsale. Quando lo sposai non era cos storto, era un bel giovane, buono e ben messo, non mi carezzava, ma neanche mi picchiava, per cercava solo di montare. E per una volta che gli dissi no, mi ficc la testa sotto la fontana: A me la devi dare quando voglio, se no ti ammazzo. E mi chiam puttana. Ah, che vita grama ho fatto con quello! Non gliela auguro al peggior assassino, fatiche e botte di giorno a non finire, e poi quando era ubriaco andava a dormire. Ho pensato di ammazzarlo mentre dorme, piantargli una coltellata in mezzo al cuore; ma non giusto, quel lazzarone e porco, deve guardare la morte e il suo brutto muso. E troppo facile morire di un solo colpo, deve tribolare e vedere la morte, e se tutto solo, ancora meglio, che crepi urlando come un porco al macello. Certa gente deve scricchiolare, vi dico io, prima di presentarsi davanti a Dio, troppo comodo uccidere veloce, bisogna che il cuore si rompa nel dolore. Invece a quella gente gli va dritta, pi male fanno e pi ricevono bene, e sarebbe da seppellirli con il bastone, un poco al giorno di secoli e dolore. Allora capirebbero cosa vuol dire fare del male a chi colpa non ne ha, e a loro, che il male lhanno fatto d per d, batterli dalla testa ai piedi senza saziet. Una sera mi aveva picchiata, ero decisa, presi il coltello e calcolai la mira, ma quando stavo per dare la coltellata, la ragazzina mi ha detto: Sono io. Aveva fatto le scale pian piano, per salutare il padre addormentato, gli dava sempre un bacio prima di andare a letto, allora nascosi il coltello nel grembiule. Che fai mamma disse la ragazzina, con quel coltello messo nel grembiule?. Niente, bambina mia, torna a dormire le brontolai. E non lo ammazzai pi. Lui s che quasi una volta mi ammazzava, avevo portato fagioli a Giuliano de Pin, saccorse e pens non facessi la brava, cos mi tagli la pancia con la falce. Otto giorni di ospedale feci a Belluno, senza mai dire come era andata, dissi che ero caduta sullo zappino, mentre scendevo dalla Sciarida (caratteristica strada acciottolata di Erto). Ma ilo dottore non credeva e brontolava, insisteva per sapere chi era stato, a farmi quel gran taglio traversato. Io non parlai perch volli salvarlo. Di quando ero bambina ricordo cose belle, mio padre era buono, costruiva rastrelli e non picchiava mia madre. Io speravo di essere fortunata quanto lei. A quel tempo mi sbagliavo e non sapevo, credevo che la vita fosse meglio, invece ho fatto una vita di legnate, e sono qui, molto peggio per lei. Ogni tanto mi chiedo come ho fatto a sposare un uomo cos disgraziato. Ah donne! Lasciateli dove devono stare quei porci buoni a nulla, capaci solo di picchiare. Ma lora verr che tutte quante reagiremo di fronte a chi pesta, e con un palo romperemo le ossa a chi vorrebbe di noi fare polpetta. Mia madre non sapeva n leggere n scrivere, non sapeva fare una O col bicchiere, ma gli uomini li conosceva bene, e diceva di dargli una legnata. Che crepino in un colpo, quei demoni, farabutti, bastardi e buoni a nulla, mai una volta che siano stati buoni, solo fatica e mungergli i coglioni. Cercano solo di fare quella cosa, come galli rinchiusi nel pollaio, e su e gi, mi venuta fin la gobba, a tenermi di sopra quei merdosi. Se non gliela davi, avevano forza, non andavano per il sottile, ti infilavano sulle scale, nella stalla, dietro al porta, dovevi alzare le gonne e via andare! Una volta sulle rive del Vajont, mentre ero in ginocchio sulla pietra liscia sciacquavo delle gonne e anche le lenzuola, uno arriv da dietro come una biscia e mi infilz senza cantar parola. Non potei nemmeno voltarmi faccia a faccia, per capire chi fosse quel maiale, quando provai a girarmi e digli So, mi sprofond la testa dentro lacqua. E quando fin i suoi comodi e lo rimise nelle braghe, mi punt una lama sulla gola: Non aprire bocca con nessuno - disse o ti taglio la testa con il ronchetto. E non voltarti mentre vado su, finch non sono arrivato in mezzo al bosco, se mi accorgo che guardi torno gi, e ti metto la testa dentro al fosso. Quel bastardo non se laspettava, ma lacqua faceva da specchio e lo riconobbi, giurai che non se la sarebbe cavata, come vendere rastrelli a poco prezzo. Di quella cosa non dissi niente a nessuno, non parlai nemmeno con la zia Maddalena, di quel porco che sul sasso del Vajont mi aveva infilzata mentre ero di schiena. Ma tra me giurai con la mia rabbia, a quel bastardo di fargliela pagare, e presi ad aspettarlo sotto il portico, allora che tornava da lavorare. Finch una sera arriv che era ubriaco, cantava e non riusciva a stare in piedi, cadeva, abbaiava e bestemmiava, parlava come avesse compagnia. Invece eravamo noi due soli, io nascosta con un palo tra le mani, e lui che dondolava rotto in due, e per tenersi sera abbracciato a un legno. Quando pass davanti dentro al buio, col corpo che pendeva per la sbornia, mi spostai pian pianino da sotto il muro, e su quella testa di porco mollai la botta. Se ne and gi come una zucca marcia, senza dire una parola, neanche fosse muto, io scivolai via come una gazza, e andai a casa rasentando il tombino. Lo trovarono sotto al portico al mattino, quasi allagato in un lago di sangue ma qui nessuno seppe la storia, e lui guar, ma era rimasto pallido. Impieg tre mesi per tornare come prima, aveva una cera gialla che pareva un uovo, aveva perduto

sangue come fosse una fontana, ma in primavera era quasi nuovo. Cos ho voluto vendicarmi di quel porco, che mi aveva strapazzato sul Vajont, per quello sforzo mi sono pentita, e gli ho lasciato la vita a penzoloni. Ora per che sono passati tanti anni, e sono una donna seduta sula porta, ho capito che allora fu un guadagno, con quello era da andare pi di una volta. Perch quel giorno sul greto del Vajont, che lavrei ammazzato a colpi dira, non mi dispiacque cos tanto, ce laveva pi duro di una bottiglia di birra. Quello di mio marito era invece di una lumaca, e io non sapevo neanche dove lo tenesse, giorno e notte, su e gi ma quando montava era come sentire aria nelle orecchie. Quel povero gramo lo aveva come un verme, e a letto io non sentivo niente, ma lui montava su estate e inverno, per me se andava in osteria forse era meglio. Ma anche se ne aveva poco e molle, mi ha fatto fare una torma di bambini, senza guardarli mai, quei poveri disgraziati, non gli ha comprato nemmeno una scaglia di formaggio. Ho dovuto arrangiarmi sempre sola, ammazzarmi di fatiche, fare tutto, lavorare per i bambini, a ogni ora, perch era inutile chiedergli aiuto. Era inutile chiedergli di fare qualcosa, per guadagnare e per tirare su i bambini, si ubriacava e andava di sopra, a dormire e russare come una mela marcia. Che tu vivessi o crepassi, non gli fregava un cazzo di niente; e anche se la famiglia andava allo sfascio, non muoveva un dito, nemmeno tanto cos. Quellanno che mi beccai la polmonite, ormai credevo di finire l, invece mi hanno sepolta nelle foglie secche, sono guarite e sono ancora qui. Non avevo paura di andare allaltro mondo, mi dispiaceva per quei bambini, lunica cosa bella, morire niente, come passare un ponte, come prendere un topo alla tagliola. Sono rimasta tre giorni tra la vita e la morte, completamente sepolta nelle foglie secche, e mai una volta che sia venuto quel porco, a vedere se ero diventata dura e fredda. Quelluomo l non aveva cuore di niente, non lho mai visto piangere una volta, ma quando mor rimasi gelida come una strega, e le lacrime le lasciai nella sporta. Mor scivolando dalle rocce, una sera che tornava a casa ubriaco. Lo trovarono la mattina sul ghiaione, a furia di colpi era tutta macinato. Aveva quarantanni quando rotol gi, cadde il giorno di Pasqua, quel caprone, stava tornando dallosteria Costelle, forse sbagli il piede o gli scivol lo scarpetto. Non sono stata a vegliarlo neanche un giorno. Bisognava sbrigarsi, metterlo gi in fretta, era a pezzi e puzzava cos forte, che lo sprofondarono come una talpa nella terra. Lho sepolto il Luned Santo, dopo che Cristo era tornato a vivere, mi sono messa in fila tra la gente, per non vedere la cassa di quel malnato. I miei bambini invece erano tutti subito dietro al cassa del padre, camminavano piano, come su un sentiero, e io non sapevo nemmeno dove stavo. Pensavo che da l in avanti mi sarei dovuta arrangiare da sola, ma stavo pensando per niente, ho sempre dovuto fare tutto da sola. Allevare i figli e lavorare, e il povero pazzo a ubriacarsi, e anche dopo che finito nel burrone, non cambiato nulla: sempre e solo fatica. Per fortuna i bambini sono grandicelli e bene o male i primi mi danno una mano, lavorano nei campi, mettono frutti, intanto arriver dopodomani. La piccola non ha ancora dieci anni, ma il pi grande ne ha quasi ventidue, ormai non ho pi paura di patire la fame, anche se non siamo pi tutti e due. Lautunno dopo che fu morto, andai nella bassa assieme ai fratelli Gnole a Paulina del Pin, per vendere mole arrivai a Conegliano, tirando un carro che quasi mi ammazzava. Le mole sono ruote di sasso, fatte girare per affilare coltelli, asce, roncole e tutto ci che adoperiamo, per tagliare veloce e meglio. Cinque quintali di pietra tiravo per le strade, su un carro con le ruote di legno, a furia di tirare mi venuto il gozzo, e per fortuna che allora stavo bene. Ricordo che a salire la riva di Fadalto (temibile salita dopo Vittorio Veneto verso nord) cera da sputare sangue con la testa per terra, per guadagnar qualcosa, tirare e spinger sassi, e dinverno chiuse in casa come tassi. Chiuse a fare calze, guanti e maglie grosse, per i ragazzi che non morissero di freddo, usando lane verdi, gialle o rosse, tutto andava bene nel tempo della neve. Ma quando ritornava primavera, via di nuovo col carico di mole, ero ridotta come una talpa. In un borgo sopra Belluno, si andava a caricare. Il paese si chiamava Tisi, dove tutti lavoravano la pietra, una mola costava un franco e due, e poi partivamo per Conegliano. Le nostre mole avevano i tagli peggiori, un metro di diametro la pi grande, la piccola come una forma di formaggio, ma tutte erano piombo dentro il carro. Non era facile venderne qualcuna, una mola durava quindici anni, allora girar case, una per una, per far quella miseria di guadagni. E quando tornavamo munte sfatte, per non piangere cantavamo una canzone, avevamo inventato canzonacce, che ci accompagnavano a dormire nel paglione. Una questa: cantala con me, mi farai compagnia nelle fatiche, finch la morte non mi ruber il fiato, e poi mi butteranno nelle ortiche. Ma adesso cantiamo, ora di partire, torner questautunno un po pi vecchia, con qualche soldo nascosto nella gavetta, e gli scarpetti consumati di tallone. Cantano i fiori, cantano le viole, cantano le ertane che vendono le mole, e quando ne hanno vendute due, tre o quattro, tirano sul Fadalto come matte. O SantAntonio e santa Maddalena, aiutami

che non ne posso pi, con queste mole ho spaccato la schiena, e prima o poi a casa non torno pi. Quando andavamo a fieno sul monte Buscada, non avrei mai pensato di muovere sassi, invece la fatica mi ha consumata in fretta, non ho neanche pi la forza per fare un minestrone. Mi ricordo la povera Alba de Ban, che mor schiacciata dal carretto, lhanno trovata al mattino, tutta un grumo, la ruota sinistra le aveva spaccato il petto. E i fratelli Scalzon quella volta, cha andarono con la madre a prender grano, loro bevevano e la mamma era morta, nascosta come un topo dentro il carro. Loro tiravano il carro con lei dentro, poveracci, credevano si fosse addormentata, e cantavano e ogni tanto la chiamavano, per quattro giorni lhanno trascinata. Era vita da cani vendere mole, sempre tirare quel bastardo di carro, scegliere, pagarle e andarle a prendere, faticare e venir magre come stecchi. Una volta abbiamo preso un temporale, salendo dalla riva del Fadalto, Paula dal Pin voleva un cavallo, che almeno tirasse lui per aiutarla. La tempesta sembrava bacchettate, gi per le spalle, non ne potevo pi, ci siamo riparate sotto le scale a strizzare i vestiti che grondavano. Paulina dal Pin la disse: Basta, sono agra di questa vita grama, mi compro una gonna e una coperta, e giro le citt a far la puttana. Almeno prendo soldi e me la spasso, gli uomini a me non mi dispiacciono, ogni tanto mi riposo e bevo un bicchiere, e nessuno sapr niente perch so tacere. Dopo quel temporale, Paulina non fece in tempi a comprare la gonna e coperta, sentiva dentro al petto un dolorino, le era caduta addosso una catasta. La portai in ospedale a Conegliano, le dissero che era polmonite, mor subito, da l al giorno dopo, non aveva, come i gatti, sette - otto vite. Quando Paulina mor mi prese la tristezza, voltato il carro, tornai a casa mia, pensai che era meglio, a essere sincera: piuttosto che ancora quel carro andavo in galera. Seppellimmo Paulina a Conegliano, e fu la cosa migliore di certo, cos pensavo, mentre salivo piano, nessun per lei avrebbe pianto ad Erto. Non aveva pi nessuno, povera Paulina, nemmeno una parente alla lontana, lultima era morta sua zia Tina, e lei rimase sola nella tana. A Erto presi in mano la vecchia vita, tre campi, in giro, poche balle, e aspettare che cantasse la civetta, per morire e volar via con le ali. Sulle ali volare in Paradiso, cl Signore accanto che ti guarda, c sempre da partire per quel che resta, sono stomacata da questo mondo di merda. Ah, Signore, vieni a prendermi, non ne posso pi, portami in Paradiso che voglio dormire. Morire volevo, quando tornai ad Erto, ma anche se cantava la civetta, restavo in piedi sul ripido Bart (i prati ripidissimi sotto il paese di Erto), perch i miei figli chiamavano vita. Non potevo lasciarli soli, pi di tutto avevano bisogno della madre che tu ne abbia dieci o cinque o due, i9 figli non li puoi abbandonare. Anche se hanno cinquantanni e barba bianca, i figli chiameranno sempre mamma, non puoi lasciarli soli sulla panca, si avviliscono se la padrona manca. Ma una mamma non dovrebbe vedere morire qualcuno dei suoi figli, invece a me toccata questa cosa, sono rimasta come un topo nella tagliola. Per prima se ne and la mia Furina, che non aveva ancora tredici anni, le prese sopra Costa la slavina, la trovarono che i suoi capelli spuntavano dalla neve. Secondo Bastiann, sul monte Cornetto, mentre faceva legna nel Scialcn (strapiombo sul monte Cornetto), scivolato, stava sullo strapiombo, ed rotolato a Baslanzn (localit nellorrido della Val Vajont, allinizio), in Val Vajont. Cos di nove erano rimasti sette, ma non era finita ancora l, altri due dovevano rimaner secchi, e finch vivo ricorder quel d. Era la sveglia di San Sebastiano, attorno alle undici, o forse mezzod, prese fuoco la stalla di Giuliano, e tutti corremmo per spegnerla in fretta. Con secchi e bidoni a buttare acqua, eravamo quasi tutta la contrada, Primino e Carlo correvano con lotre, in su e gi, lungo la Sciarida. Primino e Carlo erano due miei figli, salirono sul tetto, a buttare acqua. Il tetto era sforacchiato come un setaccio, quando croll sembr la sagra del patrono. Faville dappertutto e in ogni luogo, e un caldo che non stavi l vicino. I miei figli caddero nel fuoco, e arrostirono come resina nel camino. Li seppellii vicino agli altri due, quattro figli in quattro anni, un dopo laltro, una mamma non pu fare due pi due, senza disperarsi con la testa sul banco. Ogni giorno sul banco della chiesa, a pregare che li tenga in Paradiso, quel maledetto Cristo che non qui, per dirgli che piango tutti i d come respiro. Se non fosse per gli altri che mi restano, e per loro devo tener duro, vi giuro che sarebbe unaltra minestra, col mio dolore non aspettere4i un minuto. Mi butterei sotto il ponte dal Tin, per ammazzarmi e finirla in una volta, non ho avuto niente da questo mondo assassino, solo il dolore ad aspettarmi dietro la porta. Dopo la morte dei miei figli tiravo avanti, e anche se non era vivo quel porco, non cambiava niente, tutto andava storto, con la mia vita meschina l davanti. Per fortuna un po di sole arriv, quando iniziarono la diga del Vajont. Potei cambiare il letto fatto di assi. Arriv qualche lira. Si apr la finestra. Venne dentro laria dello star bene, con i soldi che prendevo come cuoca. Lavoravo in cucina al pian de Tign (spianata vicino al passo SantOsvaldo), e oltre ai soldi mi procuravo roba. Scatolette, conserva e formaggio grana, e pasta, che mi dava il capocuoco, sapeva che avevo fatto vita

grama, ma gli piacevo e faceva il generoso. Dopo sei mesi mi spostai al Colombr (zona dove sorta la diga del Vajont), sempre in cucina a fare da mangiare, agli operai che preparavano il ferro, per quella diga che ci doveva ammazzare. Scappai dal Tign che il cuoco ci provava, maveva chiesto a lungo se la davo, voleva sposarmi e ripeteva a non finire che mi portava al suo paese e basta fatiche. Io gli dissi di no, non mi piaceva, era grasso come il porco a Natale, ma lui non mollava e insisteva, allora me ne andai per non star male. Degli uomini ne avevo avuto abbastanza, non volevo pi sentirli nominare. Se non gliela dai perdono la testa, sbraitano, picchiano, son capaci di ammazzarti. Ma nemmeno alla diga potei durare, venne anche lui a lavorare l, allora presi e me ne andai in un altro posto, e non lo vidi pi quel mezzo porco. Quando fui ad Erto, andai in cerca di lavoro, non potevo stare senza fare niente, non vivi se non hai nemmeno un soldo, e senza nulla non ti danno il pane. Domandai a Cate, per piacere, se poteva farmi lavorare, nel negozio a lavare i pavimenti, o in osteria a far da mangiare. Cate, che aveva il cuore sulla mani, mi guard subito, dalla testa ai piedi, poi disse: Puoi cominciare anche domani, io non lascio la gente senza nulla fare. E so cosa vuol dire non lavorare, avere fame, debiti e senza un soldo, andare di qua e di l a chiedere lelemosina, con la testa tra le mani tutto il giorno. E per fortuna che tre erano grandicelli, bene o male mi davano una mano, ma quando ricordo tutti quei poveri anni, con la miseria da sera allindomani! Mi viene la pelle doca solo a pensarci, per spero di cancellare quei brutti momenti, ora che arrivato un po di sole, non voglio pensare che ho visto i serpenti. Da Cate restai non so quanti mesi, mi sembra quattordici, se non ricordo male, dopo cambi la vita e tutti i dolori, finirono coi morti senza cimitero. Dalla Cate si stava niente male, si faticava, ma sempre volentieri, mera passata lidea del ponte dal Tin, e stavo bene, domani pi di ieri. E Cate ogni giorno mi aiutava, non faceva storie per pagare, mi dava tutto quello che avanzava e come soldi e come da mangiare. Pi di quello che aveva stabilito, sapeva che ne avevo ancora di piccoli, Janin e Pietro erano alti cos e non avevano messo neanche i riccioli. Avevo bisogno di dar loro da mangiare, e Cate me ne dava per tutti quanti, per grandi e per piccoli coi soldi guadagnati tre pasti al giorno non sono pi mancati. Da quando cominciai a lavorare dalla Cate, mi pareva dessere una signora, altro che sul Fadalto come le matte, a spingere il carretto che non era giorno ancora. Cate era una donna come un fiore, aiutava tutti, se poteva, non aveva niente di suo, nemmeno il cuore, e pensava a quelli senza un soldo. Ricordo tre bambini di sei-sette anni appena, la loro mamma era scappata chiss dove, abitavano con tre vecchi, tre anziani, gli mancava anche il pane da mettere nella pancia. Allora Cate, facendo finta di niente, portava roba da mangiare a quei bambini che non rosicchiavano nulla, ma tutto piano, senza farglielo pesare. Si pu dire che li ha salvati lei, finch furono grandi e si arrangiavano, erano diventati bravi e belli, e appena potevano lavoravano. Quella bella estate, lultimo anno di Cate, andava troppo bene perch durasse a lungo, me lo sentivo, non misi neanche le patate, mi sembrava di sbattere la testa contro il muro. Ah, Signore, perch mhai fatto questa, dopo quelle che avevo gi passate? Di dolore ne avevo piena la cesta, almeno un poco potevi lasciarmi stare. Hai voluto ammazzarmi fino in fondo, finch non avevo pi fiato per la vita hai voluto anche tu la mia rovina, dimmi, che faccio oggi a questo mondo? Potevi aiutarli quei bambini, con tutti gli altri finiti laggi (intende laggi nel Vajont, con tutti gli altri morti). Alcuni non avevano neanche un mese, dovevi lasciarli qui non laggi. Ma se tu hai voluto cos, non dico niente e ti voglio bene lo stesso, solo che vita ormai non darmene pi, e vieni a prendermi se vuoi anche adesso. Se non vieni a prendermi tu, mi arrangio io, vengo io da te non proprio tanto piano, come il mio povero uomo che caduto, mi butter anchio sotto il ponte dal Tin. Quella sera che venne la fine del mondo, ero in casa di Cate a lavorare, quando di colpo attacc a tremare la montagna, e tutto il paese fuggiva spaventato. Avevo lasciato i figli a San Martino, come sempre quando andavo al lavoro, soli, lass, quei poveri disgraziati, non li avrei mai pi riabbracciati. Se avessi saputo quel che stava per capitare, sarei scappata con tutti quanti sulla montagna, vecchi e giovani, fino alla cima del Borg, per sfuggire alla tremenda legnata. Invece ero da Cate a lavorare, quando verso le undici tremarono i bicchieri, quel nove ottobre del sessantatre, udimmo nel paese come un gran colpo. Era caduto il Toc con tutto davanti, alberi, terra e crode, e quel che cera, e dal fosso butt fuori lacqua, che uccise gente il giorno dopo ancora. Tra questa gente che lacqua ammazz, pi di duemila, cerano i miei figli, quei cinque figli che mi aveva risparmiato quello lass, che dice di amare i bambini! Bene, ormai sono rimasta sola, caro Signore, un solo viaggio ancora. Puoi venire a prelevarmi ora, ma forse sar io a saltarti in braccio. Sono agra di partire e far fatiche, non ho pi nessuno, che ci sto a fare qui? Vorrei essere una rondine e volare alta nel cielo e sopra le montagne. Sono stanca, mi manca la forza per la vita, erano i pulcini che mi tenevano in piedi, adesso rimasta solo la chioccia, ma

anche lei diventata polvere. Ah, Signore,vieni a prendermi, non ne posso pi, portami in Paradiso che voglio dormire. La ballata della donna ertana nata nel rigido inverno 2006-2007, abbandonata in primavera e poi ripresa nellaltro inverno.

Primo dicembre 2011: giornata mondiale contro AIDS (World AIDS Day)
Lo spettacolo deve andare avanti, lo affronter con un sorriso Non sto mai cedendo, su con lo spettacolo. Salder il conto, esagerer, devo trovare la volont di andare avanti Lo spettacolo deve andare avanti. (The show must go on (go on, go on, go on, I'll face it with a grin. I'm never giving in On with the show. Ooh, I'll top the bill, I'll overkill I have to find the will to carry on. The show - the show must go on) The Show Must Go On - Queen Che l'amore tutto, tutto ci che sappiamo dell'amore. Emily Dickinson Non deve apparire strano, o tanto pi sconvolgente, se sul nostro sito, un sito che parla di donazione di sangue, parliamo di Aids. Come abbiamo gi avuto modo di dire in occasione del World AIDS Day, la giornata mondiale contro lAids, proprio prima di una donazione di sangue (ma questa vale naturalmente anche per la donazione in aferesi o la donazione di midollo osseo) nellintervista dal medico, in modo del tutto riservato, vengono fatte delle domande in merito ai comportamenti sessuali del donatore. Ben lontano dallavere fini moralistici, queste domande servono per approfondire se il donatore pu aver avuto comportamenti sessuali che comportano un rischio sulla sicurezza del sangue donato, essendo che le analisi individuano alcuni virus solo dopo alcuni giorni in cui vi stato un contagio con essi. Tra questi virus, quello dellAids: un virus che prima di manifestarsi e che si possa scorgere dalle analisi del sangue, come detto, ha il cos detto periodo finestra. Da qui nasce la necessit del medico, di dover porre alcune domande sul comportamento sessuale del donatore. Prima che possano nascere fraintendimenti (Avis Pride: nessuna discriminazione alla donazione di sangue di omnosessuali), le domande sono quelle indicate dal Decreto Ministero Sanit 3 Marzo 2005 - (G.U. n.85 13/04/2005) firmato dallallora Ministro della Sanit dott. Girolamo Sirchia riportato anche sul sito Avis Nazionale. Come Crazy Team lo abbiamo gi avuto modo di dire, ma lo ribadiamo: doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia personale: [] rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con persone sconosciute, promiscui). Si parla di rapporti a rischio: si chiede se si hanno avuto rapporti occasionali e con quante persone (a livello numerico) si sono avuti rapporti. Il tutto come detto senza fini moralistici, o facendo differenze tra rapporti omosessuali o eterosessuali, ma semplicemente per capire se il sangue del donatore sicuro e quindi essere certi che non vi sono periodi finestra in cui il virus non individuabile dalle analisi ematochimiche. Il resto non interessa In Avis siamo tutti uguali, questo il nostro orgoglio, lAvis Pride (dallo Statuto Art. 2 Comma 1 come riportato dal sito Avis Nazionale): 2 - c.1 LAVIS unassociazione di volontariato, apartitica, aconfessionale, non lucrativa, che non ammette discriminazioni di sesso, razza, lingua, nazionalit,

religione, ideologia politica. Sempre quanto riporta lo Statuto allarticolo 2, comma 3 punto c, tra i vari fini dellavis c quello di Promuovere linformazione e leducazione sanitaria dei cittadini. Wow, come siamo stati seri, ma non vi preoccupate rimediamo subito, non prima per di dire che la lunga - ma a nostro avviso doverosa - premessa, voleva servire per chiarire alcuni punti che a volte possono creare dubbi. Pesanti quasi come la peperonata con brasato alle nove del mattino (battuta di Fabio Volo nel libro "E' una vita che ti aspetto"), ma rimediamo subito. Nel 2010, in occasione del Primo dicembre: giornata mondiale contro AIDS (World AIDS Day) proponemmo un articolo in cui si ricordava una bellissima campagna informativa in cui testimonial era il divertentissimo Lupo Alberto, il noto personaggio nato dalla matita di Silver (Guido Silvestri). Simbolo di questa giornata il nastro rosso, il red ribbon, rosso come il rosso ti dona in cui le bellissime Angelina Jolie e Scarlett Johansson sono abbigliate nei depliant che come Crazy Team Avis Villa dOgna proponiamo ai giovani proprio per far capire limportanza della donazione di sangue. Anche questanno riproponiamo un video che come Crazy Team reputiamo meraviglioso, come avemmo gi modo di dire: Aides Graffiti, un video realizzato da Yoann Lemoine. Il video unanimazione in cui disegni sulle pareti di un bagno prendono vita, per poi riportare un messaggio importante sulla tutela della salute". Al di l di molte - e ciniche - parole, al di l di discorsi altisonanti (in avis da sempre no politics or religion, nessuna distinzione di razza, sesso e religione) un video che chiarisce bene, soprattutto ai giovani, come comportarsi quando alta la passione (e bassa la ragione): loccasione quindi di usare la testa prima di lasciarsi andare alle emozioni (e questo vale per tutti, giovani o meno). Visto che siamo Crazy, per il World Aids Day 2011, vogliamo ricordare un grandissimo interprete della musica: Freddie Mercury. Nel 2011 decorre il ventennale della sua scomparsa avvenuta a causa dell'Aids il 24 novembre 1991. Ventanni possono sembrare tanti o pochi a seconda del metro che si utilizza per valutare il tempo Sono molti, anzi sembrano anni luce, se si pensa che ai tempi essere malato di Aids era un disonore, qualcosa da nascondere, Freddie stesso annunci di essere malato di Aids il giorno prima di morire, ma lott contro certi stupidi luoghi comuni lasciando in eredit un album bellissimo: Innuendo (in copertina una rielaborazione dellopera di Grandville, Un Autre Monde Juggler of Universes). Ventanni che sono pochi se si pensa che la sua musica rimarr nella storia, cos come il gesto che fanno i donatori di sangue che permettono di dare una speranza e un futuro a chi non lo ha. Cosa ci insegn Freddie? Attraverso la sua voce unita alla musica dei Queen, ci fece capire che lo spettacolo della vita deve avanti: quello spettacolo, la vita, che proprio grazie alla donazione di sangue permette ad altre vite di andare avanti. Freddie ci insegn che bisogna credere sempre e comunque in quella Piccola pazza cosa chiamata amore - Crazy Little Thing Called Love. Lo fece sfidando alcuni stupidi luoghi comuni, indicando che lamore non mai sbagliato, amore che espressione della vita Vita troppo bella per essere sprecata, vita che regala emozioni forti, le stesse emozioni che regala il gesto di donare sangue e midollo osseo. E ripensando a quel 1991, oltre ai video dello spot "Aides graffiti, vi lasciamo con uno spot contro laids, uno spot del

1991, lanno in cui Freddie perse la sua battaglia contro la malattia, ma vinse quella contro lindifferenza: quella che port a parlare di sesso sicuro, di preservativo senza che questo fosse una colpa o una vergogna

Anghelion Gospel Choir in concerto contro la leucemia (e a favore della donazione di midollo osseo)
[] Lidea nostra di utilizzare anche della musica, per imparare anche a convivere tra culture, tra popoli tra musica diversa. Ci piace pensare alla musica gospel (del Anghelion Gospel Choir - n.d.t.), come una musica che ha le sue origini in Africa, che si sposta in America e che viene in Europa da noi e ci insegna come nella diversit si ottengono dei bellissimi risultati. [] Abbiamo ragionato sul tema del dialogo in alternativa alla guerra, e sicuramente unideale proseguimento per questa iniziativa, La tenda dei popoli, il concerto. Umberto Gamba Insegnate, pittore e artista

Buon Natale! E che il Natele sia nel cuore di ognuno, tutti io giorni dellanno. Come non ancora Natale? Aspettate che guardiamo il calendario. Cavolo, ci sa che avete ragione Ma che volete, oramai ci conoscete e sapete che siamo sempre more crazy (sempre pi pazzi). Ma perdonateci: ammirare i donatori di sangue nel mentre di una giornata di raccolta collettiva di sangue ci ha messo entusiasmo. E il Natale un po cos, quando arriva, arriva. Ma il Natale, la voglia di fare qualcosa per gli altri, il sentire quello che dice il cuore i donatori (di sangue ma come diciamo da sempre anche i donatori di midollo osseo) veramente dentro lhanno ogni giorno. E visto che stiamo parlando di donatori cosa c di pi bello che festeggiare il gesto che essi fanno con della musica meravigliosa? Il Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi: giusto le tradizioni sono tradizioni e per una volta seguiremo le regole. Natale quindi passatelo giustamente in famiglia, dite a chi vi sta vicino che lo (la visto che come Crazy Team stiamo pensando ad una meravigliosa dama) amate e fatelo ogni giorno dellanno. Visto che come Crazy Team abbiamo sbagliato a leggere il calendario, rimediamo offrendovi non uno ma due concerti: il primo di musica gospel prima di Natale - il 7 dicembre 2011 - in quelli di Albino e pi precisamente allauditorium con il coro gospel Anghelion, il secondo di canti tradizionali di Natale proprio nel tempio dei teatri in citt alta, al Teatro sociale di Bergamo il 5 gennaio 2012. Natale quindi con i tuoi ma il prima e il dopo ascoltando ottima musica allauditorium o al teatro con chi amate. Pensate ad una sera di dicembre e pi precisamente alla sera del 7 dicembre 2011. Pensate che siete passati anche puntuali a prendere la persona che vi accompagna al concerto. Bella come lei solo lo sa essere, lavete scorta quando siete arrivati: lemozione di vederla tanta, slacciata la cintura di sicurezza pochi metri prima di fermarci, appena arrestata lauto, siamo scesi abbiamo aperto la portiera non prima di averle posto un mazzo di fiori. Pensate di arrivare presto ad Albino, dopo aver parcheggiato nel comodo parcheggio vicino alla chiesta, porgete il braccio alla splendida dama che vi accompagna: gi perch le donne lo sono sempre.

Attraversate il ponte ammirate la bellezza del fiume che scorre sotto e vi avviate allauditorium. Visto il raro anticipo, caff nel bar a fianco lentrata mentre da dentro si scorgono le voci del coro gospel Anghelion intenti a provare. Un nome che riposta alla realt di voci celestiali, in un repertorio che passa dal movimentato al sentimentale in un viaggio nella musica gospel che ci fa volare con la fantasia. Pensate alle parole dei Blues Brothers, a quel Everybody Needs Somebody (To Love)", tutti hanno bisogno qualcuno da amare. Pensate a quel I Need You, quel io ho bisogno di te come di dicono le persone che hanno bisogno di un nostro gesto, donare midollo osseo, per poter sperare ancora in un futuro. Pensate alle porte che si spalancano, scorgiamo i volti gentili dei volontari dellAssociazione Federica Albergoni Onlus organizzatori dellevento, quelli tolleranti (con le follie del Crazy Team) dei volontari di Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo) intenti negli ultimi preparativi. Immaginate ancora i volti sorridenti e cordiali degli amici che hanno contribuito a questa meraviglia: i volti dei volontari di Avis (lo indichiamo solo per far s che nessuno abbia da ridire Associazione Volontari italiani Sangue, ovvero quello di cui abbiamo parlato in tutto il sito), di Aido (Associazione Italiana Donatori Organi), dellAil (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mielomi) e ancora quelli dei volontari dellassociazione Paolo Belli Onlus, quelli sorridenti di nome e di fatto dellassociazione Sorridi!, quelli immancabili e sempre pronti degli alpini del gruppo di Albino, e quelli, magari in questa sera rilassati, del Comune Citt di Albino. Le prove del coro sono terminate, lattesa sale e le 21,00 si avvicinano. Ora ci fermiamo. La dama che ci accompagna richiede (giustamente) la nostra attenzione. Le spectacle commence Spegniamo il cellulare, non prima di mandare (a tutti voi) un sms: In Concerto contro la leucemia: coro gospel Anghelion direttore M Antonio Barcella - , mercoled 7 dicembre 2011 alle 21,00 presso lauditorium di Albino (di fronte alledificio del comune, comodo parcheggio proseguendo dopo il semaforo sulla sinistra). Questo il nostro modo crazy come non poteva esserlo visto che siamo Crazy Team di andare a dirlo sulla montagna (come il noto brano gospel Go, Tell It On The Mountain (tantissime le versioni di questo magnifico brano, noi inseriamo quella di Dolly Parton aspettando di sentire la versione Anghelion Gospel Choir): non mancare al concerto. P.S.: In occasione del concerto vi stata una speciale diretta, visibile in ogni parte del mondo (s non stiamo scherzando: proprio ovunque), dell'Anghelion Gospel Choir by Crazy Team sull'Avis TV: si potuto seguire il concerto quindi ovunque sul cellulare, sul pc anche al link http://www.livestream.com/avistv?utm_source=lsplayer&utm_medium=embed&utm_campaign=footerli nks

Concerto di Natale a Gandino (Bergamo) per aiutare gli alluvionati della Liguria
La natura spesso nascosta, qualche volta sopraffatta, molto raramente estinta. Francis Bacon Ogni cento anni e cento mesi i fiumi tornano ai suoi paesi. Proverbio Spezzino

In natura non esistono n premi n punizioni, solo conseguenze. Robert Green Ingersoll Si avvicina il Natale e vi auguriamo di cuore che possa essere felice e sereno. Per qualcuno per, non sar un Natale che si trascorrer in letizia. Sul nostro sito come Crazy Team da sempre cerchiamo di parlare di donazione di sangue con un sorriso sulle labbra, come pi volte abbiamo detto cerchiamo di dire una cosa seria sorridendo (piuttosto che una cavolata seriamente). Questo non toglie nulla al magnifico gesto della donazione di sangue ma anche di midollo osseo e di organi - di cui abbiamo parlato sempre sul nostro sito. Un gesto stupendo che aiuta in concreto altre persone E salva delle vite. Per parlare di donazione come Crazy Team, ci appoggiamo a degli amici, persone sempre disposte a darci una mano nel diffondere la cultura della donazione. Amici del mondo dellinformazione, componenti del Crazy Team come Niki, o giornalisti di varie testate televisive o di giornali locali (nel senso delle redazioni principali) che credendo nel gesto della donazione (si ribadisce tutto il mondo della donazione, da quella di sangue, passando a quella di midollo osseo per arrivare a quella di organi) sono sempre disposti a diffondere questo importante messaggio. Citarli tutti ci risulta impossibile, siamo troppo grati per quanto fanno e di volta in volta quando inseriamo i articoli sul sito proviamo a menzionarli: ci conoscete, siamo molto avari nel citare nomi, preferiamo lasciare spazio alla donazione. Ma come detto fin da subito per qualcuno non sar un Natale che si trascorrer in allegria e sereno: stiamo parlando delle popolazioni alluvionate (alluvione del 25 ottobre 2011dello spezzino e della Lunigiana; alluvione di Genova del 4 novembre 2011 e alluvione in provincia di Messina del 22 novembre 2011) delle province di La Spezia, Genova e di Messina. Gente che a causa di questi eventi non ha pi nulla e deve ricostruire tutto ci che in poche ore stato spazzato via, vedendo i sacrifici di una vita svanire in un attimo. Non stiamo qui a discutere o indagare se si poteva prevedere la forza della natura (forza che lincuria ha portato anche a provocare vittime) e quale misure si potessero adottare ex-ante laccaduto: non nostro compito e lasciamo fare le opportune considerazioni a chi sicuramente pi preparato (nella speranza che dagli errori si possa imparare). Pensando allex-post, ovvero a quello che si pu fare in concreto adesso che il tutto purtroppo avvenuto, riteniamo come

Crazy Team di inserire una bellissima iniziativa che vede tra i vari organizzatori, lamica giornalista Benedetta Contardi. La nostra Betta, come ci permettiamo di chiamarla (anzi qualcuno ancora pi crazy del Crazy Team preferisce Bettina, ironizzando benevolmente sulla sua statura fisica, non certo di quella morale e della sua voglia di fare) da pi di trent anni risiede in Alta Valle a Rovetta (a Betta chiediamo di scusarci: cos stiamo dando troppi indizi che possono rivelare let Dai ci conoscete, stiamo cercando di strappare anche in questo caso un sorriso) originaria di Monterosso dove risiedono ancora madre sorella, cognati e nipoti rimasti fortunatamente illesi dallalluvione. Un concerto sabato 10 dicembre alle 21,00 presso la Bsilica S. Maria Assunta di Gandino (in provincia di Bergamo), il cui ricavato andr ad aiutare la popolazione della provincia di La Spezia e in concreto fondi che serviranno a ricostituire gli ambienti della Croce Bianca (volontari di pubblica assistenza) di Monterosso nonch per le attrezzature ausiliarie delle ambulanze, necessarie per i soccorsi d'urgenza e per il trasporto di pazienti anziani e dializzati. Un concerto quindi onde poter ascoltare buona musica pensando a chi stato colpito da questa grave calamit. Programma delle esecuzioni decisamente originale: verranno eseguite tante Ave Maria - in ricordo anche delle persone decedute di Genova e di Messina - di vari autori, interpretate dallorchestra di archi Serenissima Ensemble diretta dal Maestro Roberto Muttoni e accompagnata dal mezzosoprano Sandra Giuliodori (orchestra composta ai violini da Roberto Muttoni, Lucia Zanella, Matteo Bovo, Lukas Kurowski, Mark Pagnozzi, Radana Vranesevic; alle viole da Flavio Bortolotti, Luca Cacciatori; al violoncello da Giordano Pegoraro, Felipe Leon; al contrabbasso da Daniela Georgieva; al clavicembalo da Lidia Kawecka). Sul nostro sito, un sito di Avis e quindi di unassociazione areligiosa e apolitica, non devono spaventare n il programma n il luogo: come sempre in Avis Villa e come Crazy Team no politics or religion. Levento sar occasione per chi credente di poter trasporre in musica il proprio credo, per chi non lo , loccasione di poter ascoltare buona musica dei pi rinomati autori di questa nostra Europa. Da Mozart a Gounod, da Bach a Saint-Saens, si arriver ai tradizionali di Natale quali Tu scendi dalle Stelle" di SantAlfonso Maria De Liguori e Stille Nacht di Franz Xaver Gruber. Una serata di ottima musica pensando a persone vicine come nel caso di Betta o lontane fisicamente come nel caso delle popolazioni colpite dallalluvione, ma che il mondo della donazione ci insegna essere vicine a questo nostro cuore E che i fondi raccolti nella sera possano ridare un sorriso ai volontari della Croce Bianca di Monterosso al mare, sorriso che a loro volta regaleranno, grazie a quello che fanno, a tutte le persone che hanno aiutato, aiutano e che aiuteranno anche con il piccolo contributo di questa iniziativa. Come sempre, anche in questa occasione, non perdiamo loccasione di lasciarvi con della musica (se vi va, sul sito potete leggere i nostri Crazy testi sempre avendo sempre della musica di sottofondo che inseriamo alla fine): scorgendo il programma della serata non possiamo non inserire Ave Verum di Mozart (dire che un brano bellissimo fin troppo scontato Semplicemente da ascoltare), lAve Verum di Charles Gounod e lAve Maria di Saint-Saens.

Tempietto Avis a Dossena: Love Never Fails Lamore mai cadr


Caritas Numquam Excidit: Lamore non cade mai (Love Never Fails). Tratto dalla prima lettera di San Paolo ai Corinzi (1 Cor 13,8) 1 Quandio parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho carit, divento un rame risonante o uno squillante cembalo. 2 E quando avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e avessi tutta la fede in modo da trasportare i monti, se non ho carit, non son nulla. 3 E quando distribuissi tutte le mie facolt per nutrire i poveri, e quando dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho carit, ci niente mi giova. 4 La carit paziente, benigna; la carit non invidia; la carit non si vanta, non si gonfia, 5 Non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non sinasprisce, non sospetta il male, 6 Non gode dellingiustizia, ma gioisce con la verit; 7 Soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 8 La carit non verr mai meno. Tratto dalla prima lettera lettera di San Paolo ai Corinzi (1 Cor 13, 1-8)

No, non siamo diventati pazzi. O almeno non completamente. Come sempre sul nostro sito No politics or religion: questo sempre e comunque per quanto concerne il nostro sito, il sito di avis, associazione areligiosa e apolitica. Siamo partiti con una citazione biblica, per il semplice fatto che il testo estrapolato parla di carit. Carit che nellaccezione latina pu essere anche tradotta come amore (le traduzioni anglosassoni citano proprio come traduzione questa seconda opzione). Un brano che quindi pu essere visto per chi credente come qualcosa che pu confermare il proprio credo (qualsiasi esso sia), per chi non lo una riflessione su cosa sia dal lato pratico, fare volontariato. Quellamore che porta a fare del mondo la propria priorit. Non siamo quindi diventati (completamente) pazzi. E se lo siamo, siamo diventati pazzi dalla gioia di vedere come la passione abbia portato a realizzare un sogno. Un sogno che ha portato a creare una cappelletta Avis a Dossena, comune abbarbicato in montagna in Val Brembana, valle che dipartendosi da Bergamo si estende verso nord-nordovest. Cappelletta: da talmente bella e viste le dimensioni si potrebbe dire una chiesetta. Unopera che il simbolo di come il cuore sia veramente la via da seguire, unopera che mostra come la donazione di sangue (ma ricordiamo e non ci stancheremo mai di dire, anche la donazione di midollo osseo e di organi) possa in concreto salvare delle vite. La chiesetta ci mette ancor pi gioia pensando che la progettista e curatrice dei lavori Federica Alcaini. La nostra Fede: donatrice ventunenne avis (abbiamo gi inserito sul nostro sito la sua storia), mostra come i giovani doggi siano non un problema ma una risorsa. Un grande esempio per chi giovane lo era ieri (tra chi ha dipinto la cappella due giovani di ventotto e di ventuno anni) e oggi giovane non lo pi E forse per questo punta il dito ai giovani doggi, non pensando che il pi bellinsegnamento e il proprio esempio. Forse prima di dire i giovani doggi criticandoli, bisognerebbe parlare con i giovani ed essere presenti quando si inaugurano quello che i loro sogni hanno realizzato. Va bene ci fermiamo, altrimenti poi qualcuno poi si scomoda a telefonare, ma non direttamente al Crazy Team, ma facendo strane deviazioni, un po come nel brano di Vasco... Se qualcuno ha qualcosa da dire, basta che scriva una email allindirizzo (firmandola e se vuole pu richiedere che il suo nome non venga pubblicato - si metter lettera firmata) che trova nella sezione contatti: nessuna censura pubblichiamo tutto... Ops, abbiamo usato la nostra Fede, non sappiamo se possiamo scriverlo: nostra sembra sia offensivo (non si ben capito per chi e per che cosa). A qualche rappresentante della city (link volutamente non iserito...), evidentemente permaloso come una Lady di aristocratiche discendenze e antiche memorie reali - un po' come quel cartoon di cui non ci sovviene il nome -, d fastidio... Sar: forse per questo non era presente allinaugurazione della chiesetta. Una chiesetta realizzata interamente pro bono, lavoro e manodopera fatto da volontari, materiale messo a disposizione dagli alpini, tutto secondo lo spirito Avis e

progettazione e direttrice lavori by nostra Fede. Rappresentanti della city non si sono visti all'inaugurazione. E poi dalla city spostarsi in montagna solo per una nuova chiesetta, che idee folli ci passano nella mente? Come Crazy Team allinaugurazione siamo arrivati tardi. Tutto era gi finito. Questo per ci ha permesso di goderci la tranquillit del posto e la bellezza del tempietto. Ci ha ricordato le chiese di montagna, quei tetti a due falde che nonostante tantissimi anni sono sempre cos belli da vedere. Forse il vero simbolo dei nostri monti, la pietra e il legno che da sempre vengono utilizzati per le abitazioni in questi meravigliosi luoghi. Ci siamo avvicinati allentrata: la porta era aperta ma siamo rimasti sulla soglia. Abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo ripensato a come un gesto salva una vita, un gesto in cui si dona in concreto qualcosa di se stessi, per ridare un sorriso e un futuro ad una persona. Li abbiamo riaperti, abbiamo guardato i dipinti (molto belli) e abbiamo letto le parole della pergamena dipinta sotto: Caritas Numquam Excidit. Quella carit - che grazie ai donatori (i veri protagonisti) giammai cadeIn inglese tradotto con Love Never Fails come nel brano di Brandon Heath. Quellamore che non cadr mai, amore che mai verr meno. Vi lasciamo alle bellissime parole che la nostra Fede Federica Alcaini ha scritto nel descrivere linaugurazione (oltre che progettista e direttrice lavori una brava articolista). Lasciamo le sue parole cos come sono, non modifichiamo nulla: non ci aveva detto nulla sul fatto che fosse la progettista e la direttrice dei lavori come spesso succede chi fa estremamente modesto e non vuole nemmeno essere citato -, ma citarla quanto meno doveroso visto quello che stato realizzato. A lei chiediamo scusa per il nostro ritardo nellinserire la bellissima notizia: ci conosce e sa che siamo crazy. Per farci perdonare la invitiamo per un caff (che ci volete fare, siamo crazy forever). A seguito il brano gi citato Love Never Fails lamore mai cadr - come nel brano di Brandon Heath, successivamente Love Rescue Me amore salvami, come nel caso dei donatori meravigliosa cover di un tradizionale interpretato dagli U2 e il brano "Deviazioni" di Vasco. Infine, visto che abbiamo citato l'amore anche un brano di Lady Gaga: Love Game (gioco d'amore). Inaugurata il 7 ottobre 2011 - Cappelletta Avis per i donatori di Dossena: allinsegna dellamore che non verr mai meno By Federica Alcaini E' cos, dopo otto mesi di lavoro, in una bella ma fredda giornata di ottobre, gli Avisini di Dossena hanno potuto con orgoglio inaugurare la loro "Cappelletta Avis". Il tempietto stato costruito dai volontari avisini, amici e sostenitori: grazie al loro aiuto, chi con manodopera, chi con materiali edili, chi con tanto buon cuore portava un bicchiere di vino e un panino a met mattinata, chi con un sorriso e una battuta ha rallegrato il lavoro, chi con pennello e colori ha reso la cappelletta colorata e accogliente i dipinti sono stati realizzati da due artisti di Dossena, il ventottenne Massimo Astori e il ventunenne Antonio Alcaini - giorno dopo giorno si concretizzato un sogno che si tramutato in realt il giorno 7 ottobre 2011. Inaugurazione avvenuta in grande stile con taglio del nastro da parte degli Avisini pi anziani di Dossena: Elisa Bonzi e Antonio Bonzi. I saluti di benvenuto e i ringraziamenti sono toccati al capogruppo Adriano Alcaini, alla presenza di Riccardo Salvetti, presidente dellAvis di San Giovanni Bianco e Camerata Cornello di cui il gruppo di Dossena un membro attivo e vitale.

Allinaugurazione di questa importante presenza sul territorio, ha voluto contribuire attivamente con la sua presenza anche Amerigo Mazzoleni, referente Avis Zona 5 Alta Valle Brembana. Una presenza rilevante dal punto di vista sociale quella dellAvis a Dossena: questopera concretizza il sogno di poter fare degli altri la propria priorit lasciando cos qualcosa di tangibile ricordando come un gesto fatto dal cuore pu in concreto salvare la vita di molte persone. Alla manifestazione presidente anche il sindaco di Dossena, Anselmo Micheli ed i rappresentanti di tutta l'amministrazione comunale. A seguire vi stata la benedizione della cappelletta e Santa Messa celebrata da Don Giambattista Zucchelli (il nostro Don Giambi originario di Ardesio per cui vicino allAvis Villa dOgna e ai Crazy del Crazy Team) in ricordo degli avisini scomparsi. Molti gli avisini che si sono stretti al gruppo di Dossena: tra di essi gli avisini di San Giovanni Bianco, Camerata Cornello ed i gruppi della Valle Brembana. Caloroso stata la vicinanza delle associazioni volontaristiche: amiche che insieme ad Avis svolgono su territorio di Dossena un insostituibile lavoro. La banda ha allietato la giornata di festa: prima della cerimonia le note in allegria come il titolo di una marcia bandistica - hanno accompagnato il ritrovo dei presenti, a seguire i brani religiosi hanno contribuito a rendere la cerimonia solenne e infine, il ritorno delle note allegre per tenere compagnia durante il rinfresco. E' stata una bella festa, soprattutto una bella soddisfazione per tutti coloro che, ritagliandosi del tempo dopo il lavoro e nel tempo libero, hanno dato vita a questo progetto. PS: Ciao Crazy Team!

Avis Pride: donazione gratuita, volontaria e anonima


"Le belle azioni nascoste sono le pi stimabili". Blaise Pascal Avis significa da sempre unassociazione areligiosa e apolitica in cui la donazione di sangue e dei suoi componenti avviene in modo gratuito, volontario e anonimo (in modo periodico per far s che il sangue donato sia il pi sicuro possibile). Come Crazy Team non ci siamo mai stancati di dirlo in tutto il sito Avis Villa. E non ci stancheremo mai, dovessimo ripeterlo sino alla noia. Si dona sangue per salvare una vita, di qualsiasi vita possa trattarsi. Grazie al buon cuore dei donatori, questo darsi una mano a vicenda senza sapere a chi vada questo meraviglioso gesto, fa s che il sangue non manchi l dove vi bisogno. Questo lAvis Pride, lorgoglio Avis, quello che permette dal 1927 di poter salvare delle vite. Il 16 dicembre 2011 ci arrivato un comunicato da parte di Avis Nazionale, lo riportiamo integralmente qui sotto. Come spiega il comunicato al numero verde di Avis Nazionale sono arrivate delle telefonate da parte di molte persone preoccupate per il fatto che il personale degli ospedali, dove sono ricoverati i loro congiunti o amici, chiedono loro di reperire sangue ed emocomponenti per il parente ricoverato. Altrimenti, spiegano, l'intervento non si potr fare. Un fatto grave che oltre ad essere in contrasto con la normativa europea, italiana e regionale, chiede la donazione da parte di persone sollecitate in occasione di particolari situazioni di sofferenza. Come Crazy Team Avis Villa ci conoscete: siamo particolarmente allergici alle regole. Ma qui non si tratta di regole ma di cuore Chiedere a delle persone di donare in questo modo non chiedere, costringerle facendo leva sui sensi di colpa. Qui non la regola che decade, qui il principio secondo il quale chi dona sangue (e i suoi emocomponenti) lo fa perch, di propria spontanea volont, sa di fare un grande gesto, un gesto ancor pi grande in quanto volontario. Inoltre chiedere di donare ad un

proprio parente fa venir meno quellaiutare il prossimo senza distinzione, aiutare qualcuno al di l che lo si conosca o meno. Ci conoscete siamo sempre goliardici e non perdiamo mai il sorriso. Non lo perdiamo anche in questa occasione anche perch chiedere ai parenti di donare sangue dire una "cavolata seriamente" (anzi dippia in quanto in un colpo solo viene meno sia la volontariet isa lanonimato del donare sangue). E come Crazy Team, da sempre, preferiamo dire "una cosa seria con un sorriso sulle labbra": donate sangue, sempre e comunque, per un volto che non conoscete ma per un cuore che sar sempre vicino al vostro. E non importa se conoscete la persona a cui donate il sangue: sar sempre e comunque una vita salvata. E donare in modo gratuito, volontario e anonimo (aggiungiamo anche in modo periodico garantendo la sicurezza del sangue), significa donare con orgoglio, nel nome dellamore: Pride, In The Name Of Love come nel brano degli U2. Di seguito il comunicato pervenutoci da Avis Nazionale e il brano citato Pride (In the Name Of Love) degli U2. Donazioni di sangue da parenti, il no di AVIS Sono decine, ogni settimana, le telefonate che arrivano al Numero Verde di AVIS Nazionale da persone che sono in cerca di sangue per i loro parenti, ricoverati in ospedale e in attesa di delicati interventi chirurgici. Si tratta soprattutto di figli o nipoti preoccupati per le sorti dell'anziana mamma o nonna, ma in molti casi anche di mariti o mogli di giovani coniugi. Ci chiamano perch il personale degli ospedali, dove sono ricoverati i loro congiunti o amici, chiedono loro di reperire sangue ed emocomponenti per il parente ricoverato. Altrimenti, spiegano, l'intervento non si potr fare. Senza peraltro tener conto della compatibilit per il gruppo sanguigno tra ammalato e possibile donatore. Ci chiamano in buona fede, non sapendo che in Italia esiste una normativa in materia trasfusionale chiara e precisa, che dovrebbe invece essere conosciuta dagli operatori, che prevede come unica forma di donazione quella anonima, volontaria, periodica e gratuita. Anonimato che viene perso se si intende utilizzare quella donazione per quel donatore, come peraltro viene perso il valore intrinseco del donarsi per chiunque si trovi in difficolt e non solo per chi si conosce. La donazione da parte di persone sollecitate in occasione di particolari situazioni di sofferenza da considerarsi a maggior rischio per il donatore, per le particolari condizioni emotive in cui pu trovarsi, e per il ricevente, non presentando le fondamentali caratteristiche legate alla periodicit, ai controlli ripetuti, alla tracciabilit. Inoltre, chi ci telefona, molto probabilmente non conosce che il sistema trasfusionale italiano all'avanguardia sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo, e l'ottima rete di coordinamento tra le strutture, governata a livello nazionale dal Centro Nazionale Sangue e a livello regionale dai Centri Regionali Sangue, permette di conoscere rapidamente deficit ed esuberi di globuli rossi e altri emocomponenti, garantendo agli ospedali le quantit necessarie di sangue per il supporto trasfusionale alla cure delle diverse patologie chirurgiche o mediche. La rete funziona bene perch quotidiano il raccordo con le associazioni di volontariato del sangue, che lavorano in sintonia con gli Ospedali e svolgono un'indispensabile opera di chiamata, sensibilizzazione e fidelizzazione dei donatori volontari.

Grazie alle associazioni, dunque, esiste un numero cospicuo (AVIS conta quasi 3300 sedi territoriali e oltre 1200000 soci) di donatori, rigorosamente controllati (e quindi pi sicuri), sempre pronti a rispondere ai bisogni del sistema trasfusionale senza che altre forme di donazione sotto pressione debbano prendere il sopravvento. Negli ultimi mesi, alcune Regioni hanno prontamente ricordato alle strutture ospedaliere - con comunicazioni ufficiali che questo modo di procedere in contrasto con la normativa europea, italiana e regionale. Pertanto, con queste premesse, precisiamo che, a nostro avviso, non esistono motivazioni per procedere con le sollecitazioni ai pazienti ed ai parenti, che vengono giustamente da loro percepite come vessatorie e segno di inefficienza del sistema. AVIS quindi assolutamente contraria a queste modalit di "reclutamento" di donatori. "Noi vogliamo dichiara il presidente Vincenzo Saturni - favorire l'avvicinamento all'associazione e alla donazione di sangue di persone motivate, che considerino la donazione come un gesto altruistico e dalle forti valenze valoriali e sanitarie. Vogliamo promuovere una donazione consapevole, ossia: volontaria, anonima, periodica, non remunerata, responsabile ed associata, che garantisce non solo quantit, sicurezza e qualit, ma anche programmazione, promozione di stili di vita sani e positivi. Noi doniamo per chiunque necessita di essere trasfuso indipendentemente dal genere, dall'et, colore della pelle, per garantire a chiunque una risposta ad un bisogno di salute, cio una adeguata terapia trasfusionale. Non possibile perseguire questi obiettivi con donatori occasionali e ammettere la donazione dedicata su costrizione' di parenti ed amici".

Abbracci gratis (Free Hugs): il regalo di Natale a tutti i donatori dal Crazy Team
In questo periodo la mia vita piena, ho tante cose intorno a me che mi piacciono, che mi affascinano. Sto molto bene da solo, e la mia vita senza te meravigliosa. Lo so che detto cos suona male, ma non fraintendermi, intendo dire che ti chiedo di stare con me non perch senza di te io sia infelice: sarei egoista, bisognoso e interessato alla mia sola felicit, e cos tu saresti la mia salvezza. Io ti chiedo di stare con me perch la mia vita in questo momento veramente meravigliosa, ma con te lo sarebbe ancora di pi. Se senza di te vivessi una vita squallida, vuota, misera non avrebbe alcun valore rinunciarci per te. Che valore avresti se tu fossi lalternativa al nulla, al vuoto, alla tristezza? Pi una persona sta bene da sola, e pi acquista valore la persona con cui decide di stare. Spero tu possa capire quello che cerco di dirti. Tratto da E una vita che ti aspetto dal bellissimo libro di Fabio Volo Per qualcuno stato Natale ogni giorno dellanno. Qualcuno che ha fatto del mondo la propria priorit ed ha compiuto un meraviglioso gesto a Natale ma non solo Gi perch c sempre giustamente qualcosa che pu rimandare una donazione E come Crazy Team Avis Villa dOgna, le motivazioni pratiche le conosciamo tutte: la sera antecedente la donazione che diventa mattina in giro, due ore di sonno e il centro di Piario che diventa lontano; per chi pi mattiniero la bella giornata che porterebbe ad andare in montagna a fare una passeggiata se in estate o una sciata se in inverno. Insomma di motivazioni per non donare ve ne sarebbero tante e tutte comprensibili. Dal punto di vista pratico cos: se si hanno cinque

minuti di tempo libero, naturale e comprensibile dedicarlo a chi si ama e a se stessi. Se si facesse un bel gesto solo per qualcuno che si ama, indubbiamente il bel gesto rimarrebbe, ma sarebbe fatto per qualcuno che si conosce. Ma fare un gesto per qualcuno che non si conosce, donare qualcosa di se stessi, sia che si tratti di sangue, sia di midollo osseo o che si decida di diventare donatori di organi, rimane qualcosa che va oltre la razionalit. Lo sappiamo detto cos suona male. Ma proprio partendo dalle cose reali, dagli ostacoli che vi sono nellaffrontare la donazione che il razionale lascia spazio al cuore e la realt ai sogni. Non preoccupatevi non siamo diventati pazzi, o almeno non completamente (speriamo). Come Crazy Team Avis Villa, abbiamo avuto la fortuna di essere presenti a Piario (alcuni arrivando anche in ritardo pazzesco Franco e Marino scusateci, ma la notte sempre troppo giovane) e soprattutto vedere gli occhi delle persone che donano, vedere come il sogno di salvare una vita possa tramutarsi in una splendida realt attraverso la donazione. Grazie di cuore a tutti i donatori per quello che avete fatto: in un periodo in cui tutto porterebbe a pensare solo a se stetti, avete dimostrato che si pu ripartire tutti insieme. Un grande cuore che ha portato ad aumentare ancora le donazioni fatte. E veder compiere questo gesto in un periodo non semplice (dal punto di vista economico), vedere giovani che si avvicinano al mondo della donazione di sangue (ma come ripetiamo in tutto il sito e che non ci stancheremo mai di dirlo anche di midollo osseo e donazione di organi), beh questo il regalo pi bello che potessimo chiedere per Natale. Grazie per averci non solo regalato un sogno, ma per averlo tramutato in realt. Abbiamo pensato ad un regalo da fare quinti a tutti i donatori. Avevamo scelto un solitario per le donne e un magnifico orologio per gli uomini. Oh lo dicono i claim degli spot pubblicitari: un diamante per sempre e Rolex - You can tell by the man who wear them (Tu puoi dire delluomo che indossa questo). E via con il liscio, lorologio che ha carattere il gioiello che mostra amore. Sar come Crazy Team possiamo semplicemente dire che Charlize Theron bellissima anche senza orologio e se vuole tenerlo (Dont touch my Breil - Non toccare il mio Breil) lo tenga pure: noi ammiriamo altro di lei (anche se lorologio rischia di graffiare in certe condizioni) E per lorologio da uomo che ha carattere con tanto di personaggio famoso che lo mostra sulla barca o in qualsiasi luogo, si sembrava un po' strano. Come Crazy Team ci siamo abbigliati di tutto punto, siamo andati in una gioielleria e abbiamo fatto delle domande allorologio: visto che aveva del carattere volevamo vedere che risposta ci avrebbe dato. Non abbiamo avuto risposte. Le avr date solo quando ci hanno invitati ad uscire Come Crazy Team volevamo anche testare le decantate doti telepatiche del tu puoi dire molto delluomo che lo indossa: abbiamo atteso ma anche indossandolo non cerano segnali magici che potessero dire qualcosa di noi che lo indossavamo. E per quanto comncerne il diamante che dire: un composto di carbonio (va bene si presenta in una forma allotropica diversa ma sempre di carbonio si tratta) ha la stessa formula chimica della

graffite, una mina da matita: dal punto di vista chimico sono la stessa cosa... I veri diamanti sono le donne e quelli pi splendenti sono le donatrici... E chi ha un vero carattere non l'orologio, ma gli uomini: uomini di carattere come lo sono i donatori... Intervista fatta all'orologio che ci ha portato ad essere "gentilmente" invitati ad andarccene... Naturalmente stiamo scherzando (ma non poi tanto sapete?). Per ringraziare tutti i donatori, per augurarvi buone feste non uno ma due regali. Il primo regalo, il video degli abbracci gratis realizzati da Admo Associazione Donatori Midollo Osseo attraverso la nostra Carmen Pugliese che con coraggio ha creduto in una folle proposta del Crazy team proponendo il Free Hugs, gli abbracci gratis, in Citt Alta a Bergamo l8 maggio 2011. Il secondo regalo il Free Hugs, gli abbracci gratis, realizzato dal nostro Niki - Nicola Trussardi instancabile, senza di lui non esisterebbe il sito e geniale ideatore della Avis web tv, del qr code avis villa, lapp Nokia di Avis e tantissime altre idee che non finiremmo pi di elencare in Piazza Manz a Clusone sabato 17 dicembre 2011. Abbracci che in entrambi i casi hanno regalato emozioni. Le stesse che i donatori continuano a regalare (ed a regalarci) ogni giorno. Un grande abbraccio di Buon Natale e Buone Feste a tutti. P.S.: La visione dei video consigliata solo ad un pubblico munito di fazzoletti (si declinano responsabilit in caso ci si possa commuovere)

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