You are on page 1of 6

1979. NASCE LABIRINTO (COOP. E. F.

) la storia della cooperativa labirinto prende avvio nel 1979, quando un gruppo di insegnanti di educazione fisica, appena diplomati o con lavori precari, per costruirsi un'occupazione pi stabile e qualificata, decide di organizzarsi in cooperativa: nasce cos la COOP.E.F. (Cooperativa Educatori Fisici). In quegli anni la scelta di dare vita ad una cooperativa per lavorare nell'ambito dei servizi non era un fatto comune: eravamo la seconda cooperativa in Italia che operava nel settore motorio-sportivo; l'idea di cooperazione era ancora fortemente legata altri settori, come quelli dell'edilizia, dell'abitazione, dei trasporti, del consumo, ecc. Oltre al bisogno primario di trovare un'occupazione degna di questo nome, il nostro obiettivo era quello di ricercare qualit e dignit nel nostro lavoro. Siamo stati i primi e forse siamo rimasti gli unici ad applicare dei regolari contratti di lavoro nel settore delle attivit motorie, che da sempre ha vissuto di lavoro nero; abbiamo sentito da subito l'esigenza di migliorare il nostro livello di formazione professionale, ritenendo insufficiente la preparazione ottenuta con l'I.S.E.F.; abbiamo sin dai primi momenti organizzato corsi di formazione e un costante lavoro di autoaggiornamento. abbiamo privilegiato la dimensione cooperativa come scelta politico-culturale e come modalit quotidiana di lavoro: le scelte gestionali, i problemi di lavoro, il confronto sull'attivit svolta affrontati collettivamente, grazie anche al ridotto numero di soci, rendeva pi facili ed immediati i rapporti. Ci siamo impegnati anche per dare un maggiore valore sociale e culturale all'oggetto del nostro lavoro: quella attivit motorio-sportiva che venti anni fa non godeva certamente del riconoscimento sociale di oggi. a livello strategico si scelse di lavorare con l'ente pubblico, perch credevamo che i nostri servizi avessero una forte valenza sociale; nel merito dei contenuti ci siamo orientati su settori innovativi, introducendo sul nostro territorio provinciale iniziative quali la psicomotricit nella scuola elementare e materna e con soggetti handicappati, l'attivit in piscina indirizzata a soggetti con deficit e per genitori e figli, l'attivit motoria per la terza et, la ginnastica pre-parto. Queste sono state le attivit che hanno caratterizzato la cooperativa nei primi due anni di vita. alla base di queste scelte c'era una differente visione culturale: il nostro intervento non era rivolto ad un corpo considerato come una macchina di ossa e muscoli, ma alla persona considerata nella sua unit, in cui gli aspetti fisiologici e biomeccanici si intrecciavano con quelli psicologici, relazionali e cognitivi. abbiamo cercato di evitare di seguire le mode pi o meno effimere che di l a poco sarebbero esplose in questo settore, privilegiando le attivit che avessero, a nostro giudizio, un fondamento culturale e scientifico. alla fatica di muoversi in settori innovativi, si sono sommate le difficolt di lavorare con l'ente pubblico che, tranne poche ed illuminate eccezioni, spesso mancava di una chiara programmazione, operava scelte non sempre dettate dalla qualit di un progetto, si caratterizzava per gravi ritardi nei pagamenti. la mancanza di una stabilit lavorativa, l'incertezza nei tempi della retribuzione ha costretto operatori motivati e qualificati ad operare altre scelte professionali e di vita per cui la cooperativa si trovata a gestire un notevole turn over di soci lavoratori, con tutti i problemi di inserimento e di formazione che ci comportava. In questo contesto, per chi cercava di puntare, pur con tanti limiti, sulla professionalit del proprio intervento, non c' stata vita facile. Il processo di costruzione della cooperativa ha richiesto tempo e fatica: si pensi che per i primi anni l'attivit di promozione della cooperativa, l'organizzazione del lavoro, la sua amministrazione sono state svolte da alcuni soci in forme di sostanziale volontariato. Nonostante le difficolt oggettive nel lavoro quotidiano, la cooperativa ha cercato di svolgere fin dall'inizio anche un ruolo culturale, senza considerare questa dimensione un 1

lusso che magari non ci saremmo potuti permettere, ma piuttosto un elemento fondante del nostro lavoro. a testimonianza di ci ci sono varie documentazioni sulle attivit svolte che, in alcuni casi, sono state presentate pubblicamente e diventate vere e proprie pubblicazioni. Con il passare del tempo, stato quasi naturale ampliare progressivamente il campo di intervento ad altri settori educativi che vedevano nella corporeit e nella pedagogia attiva un minimo comune denominatore. Nacque cos nel 1981 un gruppo all'interno della cooperativa che inizi ad occuparsi di animazione teatrale, lavorando con le scuole di vari ordini e gradi, dedicandosi in seguito anche alla produzione di spettacoli, con la denominazione di Collettivo teatro in Strada. all'inizio fu molto intensa l'attivit di formazione: numerose e qualificate le iniziative svolte dai membri del gruppo, con le figure pi significative del teatro di ricerca di quel periodo; attorno al gruppo base di cinque attori, che avevano fatto una scelta professionale, si costitu un gruppo di circa trenta persone che, compatibilmente con i propri impegni di studio e di lavoro, partecipavano alle iniziative del gruppo. Dal livello territoriale iniziale l'attivit del gruppo teatrale assunse un respiro nazionale, partecipando a varie rassegne di teatro, tra le quali ricordiamo l'invito al Carnevale di Venezia del 1984. Per rispondere alle trasformazioni dovute a questa crescita della cooperativa si rese nel frattempo necessario cambiare la ragione sociale e lo statuto: dalla originaria COOP.E.F. e dal Collettivo teatro in Strada si pass alla Cooperativa labirinto e al labirinto teatro; il nuovo nome suggeriva meglio la complessit dei vari percorsi che si intrecciavano all'interno della cooperativa, che andava aumentando ogni anno di attivit e fatturato. Dal lavoro in palestra con soggetti handicappati nacque, da un lato, una maggiore sensibilit al problema e dall'altro la voglia di offrire un servizio pi globale a questi ragazzi.

1985. I PRIMI SERVIZI PER L'HANDICAP a met degli anni ottanta, la sensibilit ai bisogni delle persone con handicap e delle loro famiglie divenne oggetto di grande attenzione da parte della citt e della amministrazione di Pesaro. le attivit svolte negli anni precedenti, avevano permesso di far crescere competenze in questo ambito che furono messe a disposizione di nuovi servizi: operatori di labirinto iniziarono a lavorare presso la scuola En.a.I.P. (scuola di formazione professionale per giovani con handicap) ed un progetto si trasform in realt con il Centro Educativo "Villa Vittoria" (centro per ragazzi con handicap medio grave). Il crearsi di quipe di lavoro nei due servizi, le quali iniziarono percorsi di formazione permanente sui temi della integrazione e del lavoro con l'handicap, permise una crescita professionale e personale che ebbe ricadute importanti sulla Cooperativa. Inoltre, questa si trov in poco tempo ad accogliere nuove professionalit, quali psicologi, sociologi, educatori e terapisti, che affiancandosi agli insegnati di educazione fisica la arricchirono enormemente. Una trasformazione non certo indolore, aver spostato l'attenzione su un nuovo settore, che richiedeva approfondimenti e riflessioni, spost il baricentro della cooperativa, per questo alcune attivit, anche a causa di scelte personali da parte dei soci, persero di centralit: l'esperienza sul versante teatrale a poco a poco venne abbandonata. Negli anni successivi, l'elaborazione delle competenze acquisite in ambito pedagogico, permise alla cooperativa di proporsi nella gestione di nuovi servizi: asili nido, assistenza domiciliare agli anziani, centri e scuole estive, ludoteche, attivit di animazione. tutto

questo, nello stesso tempo, con un aumento di attivit nei settori storici: l'handicap e le attivit motorie.

1992. LABIRINTO DIVENTA SOCIALE Intanto il mondo attorno alla cooperazione stava mutando, nuove leggi trasformarono la natura stessi di questi soggetti imprenditoriali, su tutte la legge 381 del 1991 che sanc la nascita della cooperazione sociale. Subito, nel 1992, labirinto trasform il proprio statuto per adeguarsi a questa normativa: una nuova nascita della cooperativa. alla fine degli anni ottanta ed inizio anni novanta, tappe importanti sono stati alcuni servizi innovativi rivolti ai soggetti con handicap ed alle loro famiglie: Movimhandicap, la prima risposta ai bisogni dell'handicap adulto, laboratorio il Mosaico, un nuove servizio per i disabili motori, Scuola di Formazione Professionale Margherita di Casinina e Centro per il tempo libero "Il Sole" di lucrezia, risposte ai bisogni dell'handicap nell'entroterra pesarese e fanese. Innovazioni che labirinto non ha mai voluto chiudere in un recinto, ecco allora che mentre la cooperativa cresceva sul territorio contemporaneamente si proponeva per gestire corsi di formazione rivolti ai soggetti con handicap attraverso fondi dell'Unione Europea. Nel 1994 la cooperativa si trov a gestire il progetto Horizon "Disabilit cognitive e nuove tecnologie", un'occasione di sperimentare le opportunit che le nuove tecnologie offrivano ai soggetti con deficit: grazie a questo progetto fu possibile organizzare un corso di formazione indirizzato ad operatori dell'handicap, un corso di formazione per ragazzi con deficit, un incontro pubblico dove presentare l'esperienza e una pubblicazione per documentare il percorso. Come spesso accade, l'occasione apre nuove strade: il progetto Horizon permise di riflettere su alcuni nodi che il lavoro con l'handicap ci poneva di fronte, uno su tutti l'ingresso nel mondo del lavoro dei soggetti disabili. le competenze acquisite dai ragazzi che frequentarono il corso furono messe subito all'opera. labirinto invest risorse economiche e personali nella nascita di un nuovo soggetto imprenditoriale, che offrisse lavoro ai soci ed ai ragazzi disabili e nuovi servizi al territorio. Nacque cos Magma: una cooperativa di tipo (b che ancora oggi opera efficacemente nel campo della stampa e editoria. Ma gli stimoli non terminarono qui: anni di lavoro nel settore dell'handicap, le esperienze formative e di ricerca, l'avventura progettuale europea e le riflessioni sui bisogni del territorio indussero labirinto ad investire nella nascita del Centro Documentazione Handicap di Pesaro. Una svolta cruciale, la cooperazione da ente gestore di servizi all'utenza si trasforma cos in soggetto che eroga servizi di secondo livello indirizzati alla formazione, aggiornamento e informazione di educatori, insegnati, enti pubblici, ecc. Il quadro che si delinea nel primo quinquennio degli anni novanta, ci mostra labirinto in forte evoluzione, dove il numero di soci in costante e progressivo aumento. Questa trasformazione, da piccola a "grande cooperativa, in quegli anni i soci passarono da 47 a 182, fece nascere domande essenziali sulle modalit di gestione sociale della nostra impresa. Per questo si sperimentarono nuove modalit di partecipazione; incontri del C.d.a. con i singoli servizi, incontri tematici con i soci, l'elaborazione di un regolamento interno che definisse condizioni migliorative rispetto a quanto previsto dal CCNl, l'elaborazione di un primo bilancio sociale che permettesse di conoscere cosa offriva la cooperativa ai soci ed al territorio. a questi si aggiunsero cambiamenti organizzativi, che permisero una evoluzione nella qualit di gestione del personale e dei servizi. Il principale fu l'introduzione del coordinatore dei servizi, una figura che fungesse da mediatore tra servizio, cooperativa e territorio, che presidiasse la qualit del lavoro svolto e la crescita 3

delle relazioni professionali. la nascita della cooperazione sociale, nei primi anni novanta, determin anche il sorgere di una identit comune da parte delle numerose cooperative che operavano da tempo in questo settore nella citt di Pesaro. la condivisione dei valori mutualistici, tra imprese provenienti da culture e storie diverse, port alla nascita del Consorzio Cooperative Sociali "Fuori Margine". Un soggetto che nel tempo cresciuto, passando dalle 6 cooperative fondatrici, tra le quali spicca labirinto, alle attuali 26, e che ha acquisito un ruolo strategico soprattutto nel campo della crescita culturale legata ai temi del sociale. Un ruolo che ha assunto dimensioni nazionali anche grazie all'ideazione e gestione della manifestazione "Solidadria - Crocevia espositivo del terzo settore", che ha visto la partecipazione di imprese sociali, associazioni, organizzazioni non governative, consorzi ed altre organizzazioni italiane ed estere. Nello stesso tempo inizi una nuova avventura, che trasform ulteriormente l'organizzazione professionale della cooperativa e, come sempre accade, la sua vita. le Unit Sanitarie locali iniziarono a proporre sul territorio nuovi servizi, il pi importante dei quali l'assistenza Domiciliare Integrata, e nel far questo scelsero quale partner "naturale" la cooperazione sociale. Nel giro di pochi anni, labirinto si trov a gestire servizi a carattere socio-sanitario, che permisero una notevole crescita professionale e imprenditoriale. Una trasformazione che per riapr ferite che si erano cicatrizzate da tempo, come quella del turn over del personale. Intanto, l'articolarsi della cooperativa in cos tanti fronti, non faceva dimenticare le competenze cresciute nel tempo. Nell'ambito delle attivit motorie e riabilitative, alcuni soci si proposero per la nascita di un servizio tutto labirinto che potesse offrire ai cittadini, a prezzi sociali, attivit psicomotoria, ginnastica riabilitativa e correttiva ed attivit di recupero funzionale. Cos, nacque tonus, un nuovo investimento economico, personale ed imprenditoriale, che sottolineava la permanenza dell'anima autoimprenditoriale nei soci, del loro desiderio di crearsi lavoro attraverso l'investimento nelle proprie competenze professionali. le esperienze intanto si accumulavano, questo richiedeva delle occasioni per presentare l'elaborazione culturale originale della cooperativa. Magma risult il soggetto essenziale di questa nuova avventura: la stampa e distribuzione a livello nazionale di una collana editoriale di conoscenze provenienti dal terzo settore dal titolo "Particolari Percorsi". Grazie a Magma, labirinto vide pubblicati tre suoi libri relativi ai diversi ambiti della sua attivit professionale: l'handicap, l'infanzia e l'impresa sociale.

1999. LABIRINTO HA 20 ANNI E INAUGURA IL CFO Negli anni l'esperienza nell'ambito della formazione si continuamente evoluta, tanto che oggi la cooperativa si presenta quale soggetto principale nella formazione per il campo sociale. labirinto sta in questo momento gestendo progetti Horizon, P.O.M., ex legge 236 ed F.S.E., inoltre propone in proprio percorsi di formazione direttamente sul territorio. Per questo, un ulteriore investimento della cooperativa stato effettuato nell'affitto di locali da adibire a Centro Formazione e Orientamento, nel quale oltre a trovare aule didattiche, un'aula multimediale e uffici, si trovano servizi quali il nuovo Centro Documentazione Handicap ed Integrazione Sociale, lo sportello Eurodesk e quello del Servizio di Volontariato Internazionale (gestiti dal Consorzio Fuori Margine) ed infine l'agenzia per l'occupazione delle persone con handicap. Questanno Labirinto giunge, ormai adulta, all'appuntamento con i suoi venti anni di vita, ricchi di esperienza e storia. La base sociale vede ormai presenti 270 soci lavoratori, i 4

servizi gestiti sono distribuiti su tutto il territorio provinciale ed abbracciano gli ambiti storici nei quali ha sempre operato. La struttura organizzativa si arricchita di nuovi elementi, l'equipe dei coordinatori, che ha lo scopo di riflettere sulla qualit della gestione dei servizi, e la consulta di cooperativa, luogo privilegiato per la riflessione delle scelte strategiche d'impresa. labirinto ormai un soggetto imprenditoriale importante, che non solo offre occasioni di lavoro all'interno di un'organizzazione cooperativa, ma che investe in servizi che sono una risorsa preziosa per la comunit. Essere unimpresa sociale, che sappia coniugare il rigore economico con quello culturale, la sfida che continua a vederci attori protagonisti a pieno titolo e non solo nel panorama locale. 2007. LABIRINTO COOPERATIVA METICCIA Alla fine degli anni 90 risultava evidente che era in atto una forte trasformazione del settore sociale. Un cambiamento dovuto a diverse cause: Una forte riduzione delle risorse economiche negli enti locali La nascita di servizi sempre pi complessi che a loro volta evidenziavano un deficit nellorganizzazione delle cooperative ; levoluzione verso linvestimento diretto da parte delle cooperative per lapertura di nuovi servizi, cosa che richiedeva cooperative strutturate ed economicamente solide nuove normative (626, privacy, nuova normativa sugli appalti e sugli accreditamenti, ecc.) che richiedevano cooperative sempre meglio organizzate levoluzione dei servizi e dei bisogni sociali che necessitava di un continuo investimento in formazione, che a sua volta necessitava di investimenti continui

Era a quel punto molto difficile immaginare come le cose si sarebbero evolute. Il rigoglioso fiorire di cooperative e la loro crescita era evidentemente finito, non solo era difficile immaginare la nascita di nuove cooperative, ma quelle esistenti non crescevano pi. Anzi, nuovi attori si presentavano nella realt Pesarese, grandi cooperative che iniziavano a intravedere nei servizi della provincia unoccasione di sviluppo. Una crisi strisciante, esplosa nel 2004 con larrivo del nuovo contratto di lavoro, che ha determinato situazioni molto difficile allintera cooperazione marchigiana e che ha causato la chiusura di molte cooperative. A questo stato di crisi, Labirinto ha risposto con un progetto di impresa capace di coniugare laspetto economico con quello sociale: il progetto di confluenza. Un progetto che prende origine dallesperienza accumulata dalle cooperative in anni di condivisione allinterno del Consorzio Fuori Margine e che immagina possibile sviluppare un nuovo modello di cooperativa sociale con il quale operare per la comunit. Una risposta alla crisi fatta di speranza, perch orientata ad investire in quanto di meglio era stato prodotto dalla cooperazione. Il progetto confluenza vede assieme le pi importanti cooperative sociali pesaresi, che assieme danno vita ad una cooperativa meticcia: Labirinto Cooperativa Sociale. Un progetto che non terminato, perch ha dimostrato che possibile creare unorganizzazione meticcia dove vivere assieme ed immaginare un futuro possibile. Labirinto ora un soggetto differente, che ha vissuto sulla propria pelle lesperienza reale del mettersi in gioco allinterno della cultura di impresa solidale. Una esperienza fatta di incontri, proposte, scontri, desideri, fatica ed opportunit. Oggi a questa esperienza guardano con rinnovato interesse molti attori locali e non della cooperazione sociale. 5

Labirinto oggi un cantiere aperto, nel quale operano quotidianamente 501 lavoratori, di cui 310 soci. Un cantiere nel quale si stanno immaginando nuovi scenari di incontro con tante realt esterne, perch lobiettivo di chi opera nella solidariet non pu che essere il mettersi ogni giorno di nuovo in gioco.

You might also like