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Fondazione di Ariminum
Il senato romano invia 6.000 coloni per la fondazione della citt, che prende il nome dal fiume Marecchia (Ariminum). Rimini snodo di importanti vie di comunicazione tra il Nord e il Centro Italia: la Flaminia, lEmilia e la Popilia. Colonia di importanza strategica fin dalla sua costituzione, nel 90 a.C. Rimini conquista autonomia amministrativa divenendo Municipium.
XV sec. d.C.
Il Rinascimento riminese
Si afferma la signoria dei Malatesta. Durante il dominio del celebre Sigismondo Pandolfo sorgono Castel Sismondo e il Tempio Malatestiano. La sua corte frequentata da grandi artisti e letterati dellepoca, tra i quali Piero della Francesca, Giovanni Bellini, Leon Battista Alberti. Nel 1463 Sigismondo viene sconfitto dalle truppe pontificie guidate da Federico da Montefeltro, duca di Urbino e suo acerrimo rivale.
1843-1873
La conquista della spiaggia
Claudio Tintori e i conti Alessandro e Ruggero Baldini portano a termine, tra molti ostacoli, limpresa di realizzare il primo stabilimento per bagni marittimi di Rimini e dello Stato Pontificio, che viene inaugurato il 30 luglio 1843. Per la sua foggia e la sua concezione, come terminale marino dal quale vivere e ammirare terra e mare, lo stabilimento Tintori-Baldini viene subito preso a modello dalle spiagge che andranno a sorgere sullAdriatico e che si caratterizzeranno cos rispetto alle altre localit balneari italiane e straniere.
1900-1920
Sapore di Belle Epoque
Allaffacciarsi del nuovo secolo, migliaia di bagnanti e villeggianti affollano Rimini ogni stagione, sorgono decine di villini sulla fascia litoranea e in tutta la zona a mare si aprono alberghi, ristoranti, ritrovi. Manca per la clientela dlite internazionale. Nel 1906 viene inaugurato il Grand Hotel Hungaria. Nasce una nuova era del turismo riminese. Un turismo di gran classe, che attrae vacanzieri dalto bordo e ospiti illustri e che alimenta il proprio successo con una sapiente cura dellimmagine, divulgata attraverso una pubblicit raffinata e di qualit.
1920-1940
Una costa a regime
Dopo la grande guerra, Rimini si accinge a cambiare ancora, scoprendo nellospitalit famigliare la sua vera vocazione e la sua vera missione, preparandosi ad accogliere le masse popolari che il fascismo avrebbe convogliato di l a poco con la sua filosofia. Grandi opere, mobilitazione ginnico-salutistica, treni popolari, turismo di massa, colonie per la giovent, dopolavori mobilitati, podest imprenditori, Mussolini balneare, riforma degli enti turistici: il fascismo si immerge a tutto campo in quel fenomeno che avvertiva essere strategico per ritemprare le forze e gli spiriti degli italiani.
1950-1970
Tutti al mare
Rimini riparte dalle macerie della guerra per ricostruire, ancora una volta, la propria immagine. La materia prima su cui lavorare era sempre la stessa (spiaggia e mare) ma il prodotto da offrire doveva essere nuovo, frutto di quellaria di democrazia che entusiasmava lItalia e che in Romagna, e anche a Rimini, sera tinto di un bel rosso operaista: turismo per tutti, turismo alla mano, turismo alla buona. E lepoca della costa gioiosa e dei favolosi anni Cinquanta ma anche lera della modernit e dello sviluppo urbanistico e architettonico di cui resta come emblema il grattacielo, inaugurato nel 1960.
1970-1994
La fabbrica delle tendenze
Negli anni Settanta la fama della Riviera ai livelli pi alti della sua storia e allavanguardia sulla scena italiana. Qui si sperimentano e si affermano molte delle mode e delle tendenze che hanno orientato gli stili di vita di intere generazioni. Negli anni Ottanta Rimini viene identificata come il pi grande divertimentificio dItalia, un luogo capace di attrarre da tutta Italia giovani e meno giovani, con il suo mondo della notte. Unimmagine che viene ulteriormente rafforzata dopo la crisi ambientale che con le mucillagini, nel 1989, colpisce il mare Adriatico.
2000-oggi
La destagionalizzazione
Attraverso la nascita di importanti strutture come la nuova Fiera e il Palas, Rimini marca ulteriormente la sua vocazione di terra di incontro, che si propone attrattiva anche oltre la tradizionale offerta balneare. Una vocazione presente come sottotesto anche negli importanti eventi che il territorio offre quale momento di scambio di valori, saperi e cultura, come la Sagra Musicale Matestiana, il Festival del Mondo Antico, il Meeting, il Pio Manz. Sempre nel segno dellincontro, si affermano altri eventi collettivi: il Paganello, la Notte Rosa, levento dellestate che unisce tutta la costa in una grande festa pubblica, il nuovo format del Capodanno.