You are on page 1of 16

RIVISTA primaveraNEW:Layout 1 24-04-2009 17:58 Pagina 1

PERIODICO DI INFORMAZIONE, ATTUALITÀ E CULTURA MUSICALE A CURA DEL SAINT LOUIS COLLEGE OF MUSIC

PARACADUTARIA TI SI APRE UN PORTAL LE MADRI DELLE


Primavera 2009

FIDANZATE
di Adriano Mazzoletti
di Romina Ciuffa
Pochi sanno - o meglio è ormai dimenticato - Confondiamo Opera

Periodico di informazione, attualità e cultura musicale a cura del Saint Louis College of Music
che il primo ad utilizzare il clarinetto basso nel ed operai tutte le volte
jazz moderno è stato un italiano, Aurelio in cui trattiamo i musi-
Ciarallo, clarinettista diplomato a Santa Cecilia. cisti come salariati e,
Una sera uscendo dal Conservatorio di Via dei ciononostante, li pri-
Greci, passando da Via del Corso di fronte alla viamo di una dignità
«Conchiglia» all’epoca sede del Jazz Club professionale.
Roma, incuriosito dalla musica che ascoltava in Succede perché le
lontananza entrò nell’ultima sala dove si stava madri delle fidanzate
di Giosetta Ciuffa svolgendo una jam session. Colpito da quella li considerano «scansafatiche», perché le
musica che non aveva mai udito prima, abban- Scuole di musica non sono equiparate alle
Giovanni Allevi si è laureato in Filosofia con donò Mozart per dedicarsi al jazz. (...) Università alla stregua dell’Accademia di Belle
la tesi «Il vuoto nella Fisica contemporanea»; un Arti (che un impervio percorso ha dovuto com-
suo omonimo, Giovanni, conosce bene il vuoto piere per dare un senso al «pezzo di carta»),
di un uomo in un corpo di donna (sempre fisica perché il sindaco di Roma è anche presidente
è). Lo interpreta un grande Roberto Herlitzka del Teatro dell’Opera di Roma, e perché il
in Aria, film che lo stesso regista Valerio Fondo Unico dello Spettacolo è gestito sempre
D’Annunzio definisce «un lancio senza paraca- da politici che sono i genitori delle fidanzate.
dute». È proprio nell’aria che si lancia un paraca- Io - quando il ministro dei Beni Culturali
dute, poi si sta in silenzio ad ascoltare suoni Sandro Bondi ha commissariato il Teatro capito-
naturali e attendere l’impatto con la terra, morbi- lino e nominato commissario straordinario, nella
do o duro, il confronto tra il sogno - quello fatto patria delle multiple cariche, il sindaco di Roma
volando - e la veglia di chi non dorme mai. (...) - nel dubbio ho sentito Federico Mollicone. (...)
 CONTINUA NELLA PAGINA SOUNDTRACKING  CONTINUA NELLA PAGINA JAZZ&BLUES  CONTINUA NELLA PAGINA BEYOND

BALLET JOAQUIN CORTES


Ppop&rock
OPCK LENNY KRAVITZ

Direttore
ROMINA CIUFFA

Direttore Responsabile
SALVATORE MASTRUZZI

Redazione
Romina CIUFFA redazione@musicin.eu
Flavio FABBRI classica@musicin.eu
Rossella GAUDENZI jazzblues@musicin.eu
Valentina GIOSA alt@musicin.eu
Roberta MASTRUZZI soundtrack@musicin.eu
Corinna NICOLINI poprock@musicin.eu

Progetto grafico
Romina CIUFFA
Impaginazione
Cristina MILITELLO
Logo Caterina MONTI

CLASSI
CA BEYOND
Redazione SHROEDER E LUCY
BRONZO DI TIVOLI TOO NORA, THE PIANO CAT
Via del Boschetto, 106 - 00184 Roma
Tel 06.4544.3086
Fax 06.4544.3184
MENTE LANDMARK PLAZA, ST. PAUL
&further
Mail redazione@musicin.eu

UN PESO E DUE MISURE


Marketing e Pubblicità
Mail marketing@musicin.eu
Tipografia
Ferpenta Editore
Via Tiburtina Valeria, Km 18.300
Guidonia Montecelio - Roma L’uomo ha bisogno di misurare tutto il suo mondo per stico per il quale chi segna ha sempre ragione. Si tende pur-
poterlo definire nel suo peso, nel suo spessore, nella sua troppo a confondere l’arte con lo spettacolo, la cultura con
importanza, e per poterlo facilmente paragonare ad altri gli indici di ascolto, una bella canzone con l’estratto
Contributi oggetti omologhi e compilare le classifiche su tivvu- conto Siae, a giudicare la passione di un pianista in
Elisa Angelini, Lorenzo Bertini sorrisiecanzoni. Mi occupo di musica da più di ven- base alla sua notorietà o la qualità di un chitarrista dai
Nicola Cirillo, Giosetta Ciuffa
Stefano Cuzzocrea, Cristina D’Eramo t’anni, ma solo recentemente ho compreso quali siano salti che fa sul palco.
Alessandra Fabbretti, Gianluca Gentile i vari gradi di percezione che il pubblico utilizza per Johann Sebastian Bach ha definito la musica come
Chiara Grimaldi, Adriano Mazzoletti definire un artista come un genio o squalificarlo l’arte che ci permette di non sentire dentro il silenzio
Paolo Romano, Eugenio Vicedomini come pezzente. che c’è fuori; magari ai suoi tempi sarà stato pure
Livia Zanichelli Secondo una probabile futura indagine Istat, il vero, ora però là fuori c’è un gran rumore. Con
96 per cento degli italici - fra cui comprendiamo la internet che ha reso possibile la libera e istantanea -
maggior parte dei senatori - misura la statura di un ma non sempre proficua - circolazione delle idee,
personaggio, cantante, attore o musicista che dir si anche le più idiote; con il computer che consente a
Anno III n. 9 voglia, in base al successo: quindi Lori Del Santo ha tutti di dire la propria, spesso senza alcuna cognizione
Primavera 2009 più spessore di Arnold Schoenberg (nella foto). Da un o competenza; con la televisione che crea personaggi del
Registrazione presso il Tribunale di Roma
certo punto di vista non posso che trovarmi d’accordo, tutto impreparati che la gente si beve; ma questo non è il
n. 349 del 20 luglio 2007 anche se lo spessore cui penso poco inerisce al bello della democrazia, è il turpe del dilettantismo.
talento artistico. D’altronde ancora c’è chi definisce Carla Bruni una donna in
L’altro parametro è quello della monetizza- gamba, ma se lo fosse stata davvero sarebbe diventata lei
zione: se dalla tua occupazione ottieni un gua- presidente di un Paese e non avrebbe dovuto sposarne uno
dagno hai comunque vinto, il tuo pensiero merita di per sedere in un’auto ministeriale; per non parlare poi di
STEFANO essere amplificato nel salotto di Raiuno e certamente come canta.
MASTRUZZI varrà di più rispetto a quello del carrozziere da mille
EDITORE euro al mese. Quasi a riprendere un po’ il concetto calci- Stefano Mastruzzi
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:49 Pagina 2

J AZZ
& blues MICHEL PORTAL Poliedrico, sceglie Brahms e SESSION VOICES Cosa succede a CAMILLERI-RAVA-
Music In  Primavera 2009

a cura di ROSSELLA GAUDENZI Stockhausen, Galliano e Fresu, libera improvvisa- proporre un po’ di Seeger-Springsteen? RUBINI Un ellepi fanta-
zione ed Ellington. Tutti per uno (uno per tutti). Coro femminile e recupero del folk sma, l’uragano alle porte

 CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA di ADRIANO MAZZOLETTI


ALAMBICCO GOSPEL
TI SI APRE UN PORTAL
(...) Era il 1950. Immediatamente Nunzio
Rotondo gli propose di entrare nel suo
Sta di fatto che, quasi contemporaneamente,
due musicisti europei - il francese di origine
Il
Dal Tennessee allontanato ogni rischio di erudizione e di alambicco filologico
recupero della tradizione folk statunitense
pare essere operazione in voga nel corso
degli ultimi anni; dopo la nascita dei molti cen-
dietro ognuna di loro (ma non trascuriamo l’im-
portante apporto della chitarra e della batteria)
c’è una brava solista e musicista, capace di far
gruppo e di utilizzare il clarinetto basso strumen- basca Michel Portal e il bergamasco Gianluigi tri di studio e ricerca nati qua e là nella «pan- brillare le canzoni con arrangiamenti solidi e
to fino allora assai poco impiegato nel jazz. Solo Trovesi - si dedicarono a questo strumento. cia» degli Usa, a partire dalle tante cittadine del ricchi di tessiture intriganti.
Jelly Roll Morton in If Someone Would Love Me Il settantaquattrenne Portal è da tempo il Tennessee intorno a Nashville (dove sorge il più La tradizione musicale cui il gruppo fa riferi-
(1930) aveva previsto una parte scritta per questo solista di clarinetto basso più ammirato e sti- grande museo di musica country e folk naziona- mento è trattata con grande sensibilità, frutto di
strumento eseguita, forse, da Ernie Bullock. mato non solo nel mondo della musica improv- le), giù giù fino alla Louisiana (che è e resta il autentica passione di conoscenza, e trova riferi-
visata, ma anche in quello brodo primordiale della musica afroamericana menti sicuri nelle signore in nero del blues e del
della musica classica con- prima del big bang che ha prodotto la fortunata jazz (da Bessie Smith, ad Ella Fitzgerald fino a
temporanea. «diaspora» dei musicisti verso le coste e il cen- Carmen Mac Rae), nei moderni stilemi dei Take
Nella prima è ben nota la tro degli Stati Uniti). 6 e anche nelle riletture del Vocalese dei
sua attività con musicisti Con operazione un po’ «furbacchiona» ma Manhattan Transfer.
europei e americani, Bernard commercialmente lungimirante, come pure è Ma soprattutto è l’entusiasmo contagioso che
Lubat, Daniel Humair, John avvezzo, è stato il Boss Springsteen a intuire le sanno trasmettere a fare da stella cometa per
Surman, Richard Galliano, potenzialità di questo recupero e allontanatolo entrare in contatto con il pianeta delle SV, che
Paolo Fresu, Jack De subito da ogni rischio di erudizione e di alam- fanno della musica popolare, folk in senso
Johnette, Dave Liebman, bicco filologico s’è
Howard Johnson, Sonny impossessato della
Murray. Nella seconda è il musica di Pete Seeger e
prediletto di grandi musicisti ha registrato un album
contemporanei che lo richie- (molto bello a dire la
dono per l’interpretazione verità), con tanti brani
delle loro composizioni. di uno dei padri nobili
Difensore ad oltranza del del folk bianco, riar-
free e dell’incontro musicale rangiati a puntino e
Anche Harry Carney con Duke Ellington lo uti- aperto, il suo gusto lo porta verso l’enfatizza- stratosfericamente
lizzava soprattutto negli assieme orchestrali zione, che raggiunge spesso momenti di brio energici e vitali.
(Mood Indigo) assai raramente in assolo. con un trascinante senso del ritmo ed altri di Dev’essere questo,
La prima volta che il clarinetto basso in sibe- grande tragicità. A Portal va anche il merito di forse, il contesto che ha
molle venne utilizzato negli Stati Uniti, in una aver dato al jazz europeo una sua originalità, mosso Laura Montanari
incisione di jazz moderno, fu nell’aprile 1958 avulsa dall’imitazione del jazz originale. e le sue complici a pro-
quando a Los Angeles Eric Dolphy incise con il È stato uno dei primi, inizialmente con il vare a verificare cosa
Quintetto di Chico Hamilton. Ben cinque anni New Phonic Art, basato sulla improvvisazione poteva succedere a pro-
dopo le incisioni di Rotondo, dove il suono del collettiva e, nel 1971 con il Michel Portal Unit, porre un po’ di Seeger-
clarone di Aurelio Ciarallo, si amalgamava per- ad inserire nel linguaggio jazzistico elementi Springsteen (perché
fettamente, nelle parti arrangiate, a quello della della cultura musicale europea, colta, ma quanto il secondo abbia
tromba del leader e del sassofono di Gino soprattutto popolare. Se vogliamo, Portal nel mediato nella sensibili-
Marinacci. Non so se furono le incisioni di jazz europeo è stato un caposcuola, ma è soprat- tà delle ragazze è evi-
Ciarallo con Rotondo a destare l’interesse per tutto un musicista colto con stile e sonorità stru- dente) in formato
questo strumento oppure quelle di Eric Dolphy. mentali assolutamente personali. gospel.
E così le Session
Voices hanno iniziato a
Le Muse scelgono Enrico Rava, Sergio Rubini e cantare brani meravigliosi da Oh Mary don’t pieno e autentico, il luogo eletto per celebrare la

LE MUSE Andrea Camilleri per un requiem: il primo lo


suona, il secondo lo narra, il terzo lo scrive.
È la storia di un suicida, le origini del jazz
you weep, fino a Jacob’s ladder e ancora John
Henry. E già la contaminazione è servita: coro
femminile bianco, recupera la tradizione folk
americana nella forma nera del gospel. E da lì,
musica e i suoi simboli.
Molti i progetti in cantiere e molte le date live
per poterle ascoltare (entrambi disponibili sul
loro myspace virtuale) e che già le hanno porta-

RACCOLTE afro-americano, le vicende della Sicilia fascista.


Poi Roma, Palermo e la New Orleans
dell’uragano Katrina
le sette «voices» hanno iniziato ad arrangiare e
cantare un vasto repertorio di musica tradizio-
nale spiritual, soul e blues.
te lo scorso luglio al prestigioso e oramai ultra-
decennale Varese Gospel Fest. Insomma, ci
sono tutte le premesse per dare una buona noti-
E la ricetta funziona! A dispetto di una qual- zia alla musica italiana, mentre può legittima-
i sono quattro Muse quest’oggi sedute che perplessità con la quale pure avevo approc- mente crescere la curiosità per l’avvio di una
C alla tavola rotonda delle Arti. C’è Clio,
musa della Storia, incoro-
ciato l’iniziativa (confesso e abiuro). Funziona
perché le Session Voices trasmettono una carica
produzione originale di brani che - garantisco-
no le SV - è in via di realizzazione.
nata d’alloro; c’è Euterpe, musa ed una effervescenza davvero notevoli con le
della Musica, che si accompagna loro performance dal vivo e funziona perché Paolo Romano
con il flauto, ghirlande e fiori tra
i capelli; c’è Calliope, musa
dell’Eloquenza e della Poesia
Epica con stilo e tavoletta tra le
mani, e c’è Melpomene, musa
della Tragedia, che sorregge la
maschera tragica ed un pugnale
insanguinato. Dialogano a bassa
voce, hanno il difficile compito
di stabilire in quale modo e attra-
verso quali artisti diffondere i
propri talenti.
Non impiegano poi molto tempo. Hanno
deciso, e la scelta è caduta sul trombettista
Enrico Rava, sullo scrittore Andrea Camilleri e
sull’attore Sergio Rubini.
«Requiem per Chris», in scena all’Auditorium
Parco della Musica il 24 aprile, è il risultato di
un lavoro corale. Tratto da un soggetto inedito
di Andrea Camilleri, è stato inserito tra i proget-
ti curati da Enrico Rava, che ha gestito per que-
sta stagione la rassegna Carta Bianca.
Alla voce narrante di Rubini, affermato nome
del cinema italiano (pregevole attore-sceneggia-
tore-regista non a caso scoperto da Fellini) si
affida la vicenda del trombettista Chris
Lamartine, personaggio di fantasia morto suici-
da in giovane età nel 1917. Si intrecciano passa-
to remoto e passato recente, le origini e la storia
del jazz afro-americano alle vicende della Sicilia
fascista; si sovrappongono Palermo, Roma e la
New Orleans devastata dall’uragano Katrina.
Frammenti sospesi tra tempo e spazio, in bili-
co tra la tromba di Enrico Rava e quella di Chris
Lamartine.
Il trombettista italiano più celebre al mondo
che ha collaborato con i grandi del jazz (da Jack
de Johnette a Pat Metheny, da John
Abercrombie a Richard Galliano, a Steve Lacy)
con il suo spirito indomito e la sua immediatez-
za dà linfa vitale e ritmo all’opera di Camilleri.
Tragica, suggestiva e struggente.

Rossella Gaudenzi
RIVISTA primaverap3-11.QXP:Layout 1 22-04-2009 15:04 Pagina 3

Music In  Primavera 2009

JUDY NIEMACK Una californiana che è un tributo alla notte, a


JAZZ
& blues
MARIA PIA DE VITO Non esiste una voce, ma «le» 7 anni cantava nelle chiese, il suo jazz «twists, turns, scats, leaps
voci. Non esiste una personalità, ma «le» personalità. and bounds» con grazia olimpionica

MARIA PIA DE VITO:


LA MOTIVATRICE di Rossella Gaudenzi

P otremmo definirla Maria Pia la pasionaria, volendo osare e puntare il tutto e per tutto sulla
sua forte personalità innovatrice, «rivoluzionaria» appunto. La celebre cantante, compositri-
ce ed arrangiatrice partenopea che il mondo della musica jazz segue con interesse e stima da oltre
L’insegnamento del canto jazz
è arrivato dopo tre o quattro
anni. La didattica è stata per
trent’anni è una delle perle nostrane che all’estero tanto ci invidiano – il suo nome è stato inserito me una fonte di lavoro e di
dalle più celebri firme del giornalismo musicale americano nella prestigiosa categoria Beyond Artist sostentamento vera e propria.
del Down Beat Critics Poll 2001 accanto ad artisti come Caetano Veloso, Joni Mitchell, Cesaria L’insegnamento mi garanti-
Evora…–. Ha iniziato l’attività concertistica a metà anni Settanta come cantante e strumentista, va da vivere e non solo, mi ha
accompagnandosi con percussioni e piano e concentrando l’attenzione sulla musica etnica, in par- dato la possibilità di fare le
ticolar modo mediterranea e balcanica. Poco dopo viene rapita dalla scena jazzistica, collezionan- scelte per ciò che amavo.
do collaborazioni importantissime: da Kenny Wheeler a John Taylor; da Joe Zawinul a Michael Dopo una lunga fase di inse-
Brecker; da Dave Liebman a Steve Turre, a Paolo Fresu, a Giorgio Gaslini, a Rita Marcotulli, per gnamento del canto jazz,
citarne alcuni. ormai in pianta stabile a Roma, è arrivato un momento molto significativo: dal ‘90 ho iniziato a pren-
La sua ultima opera discografica è Dialektos (per l’etichetta Parco della Musica/Egea, 2008), dere parte ai seminari del Nuoro Jazz Festival. Il seminario rappresenta la forma di insegnamento a
disco nato dall’incontro tra la sua vocalità ricca di sfumature e le note pianistiche dell’inglese Huw me più congeniale, entro un contesto importantissimo. Quei dieci giorni annui trascorsi con allievi e
Warren: è lo scambio di due menti creative, versatili, fantasiose e raffinate che hanno saputo tro- altri musicisti danno vita ad uno scambio, ad un laboratorio creativo.
varsi in un progetto volto a sperimentare le molteplici possibilità della voce insieme ad innovazio- Questa è la mia vena di didatta, l’essere una motivatrice. Mi considero in primis una concertista,
ni pianistiche. e ciò che è per me importante trasmettere è un’esperienza, un metodo. Nessuno mi deve riprodurre,
La vita artistica di Maria Pia De Vito si scinde tra registrazioni, concerti ed insegnamento. La nessuno mi deve somigliare. Non esiste una voce, ma «le» voci, non una personalità, ma «le» perso-
dimensione della didattica rappresenta un momento di particolare rilievo, vitale e necessario. Per il nalità… Certamente tutto si impara per imitazione, ma per trovare poi «le proprie cose». Ecco che
secondo anno consecutivo Maria Pia tiene presso il Saint Louis College of Music un Corso di allora il mio diventa un lavoro di formazione dell’artista.
Perfezionamento di Canto Jazz con cadenza mensile, ogni incontro della durata di oltre sei ore, C’è stato anche un periodo di assenza dalla didattica; dal ‘95 ha poi smesso di insegnare pri-
seguito con altissimo interesse da allievi provenienti dalle regioni più diverse. vatamente, l’incremento dell’attività di concertista le ha imposto delle scelte. Credendo fer-
Così racconta la propria formazione. mamente nella necessità di continuità e di costanza per apprendere, ha deciso di lavorare con
Sono totalmente autodidatta, sul versante jazzistico. Anche se poi non si impara mai del tutto da allievi già indipendenti.
soli, quando si è insieme ad altri musicisti. Il pianoforte è stato il mio strumento guida, mi sono cir- Accolgo con maggiore entusiasmo le richieste di livello avanzato. Cerco di far misurare gli allievi
condata di libri e libri di piano e armonia; tutto ciò al fine di sviluppare la mia vena compositiva. con l’armonia, con la trascrizione degli assoli. Non creo le fondamenta, ma vado ad operare laddo-
Napoli, la mia città, è un focolaio di talenti, lì non mancano mai, è stato un ambiente sempre molto ve c’è già un livello intuitivo, psicologico, emotivo. Una volta che si dà per scontato che ci siano A,
stimolante. B, C e D, ossia il «cosa», si passa al «come».
Il passaggio da Napoli a Roma avviene quando Maria Pia ha ventisei anni, e già possiede Da tutto ciò io traggo un arricchimento pazzesco. Toccare con mano il talento dei miei studenti è
un’esperienza di insegnamento. commovente: mi sento utile, ho davvero costruito qualcosa. Incontrarli a distanza di tempo e consta-
Avevo ventun anni quando ho iniziato a insegnare tecnica di canto, risiedevo ancora a Napoli. tare la loro crescita… Ciò che ho dato torna indietro decuplicato.

JUDY NIEMACK
AUDIOLEZIONI DA BERLINO a cura di Valentina Giosa
Quando hai capito che volevi fare della tua che in una sola prova è venuta fuori la versione vocalist eccezionali. Inoltre mi piace molto ascol-
voce il tuo lavoro? definitiva perfetta! tare Enrico Pieranunzi al piano.
All’età di 17 anni. Ho cominciato a studiare Come definiresti la tua voce in tre parole? Oltre ad essere una vocalist sei anche
con un insegnante della mia città, Pasadena, Bellezza, colore, espressione. Queste sono le un’ottima insegnante. Dove insegni attual-
California. Si chiamava Primo Lino Puccinelli, mie priorità. mente?
era un cantante d’Opera giunto in America Qual è il brano che avresti voluto scrivere? Sono responsabile del corso di Vocal Jazz al
dall’Italia durante la seconda guerra mondiale. The Cost of Living di Don Grolnick Jazz Institute di Berlino e al Musikene
Lui mi ha insegnato il metodo del Belcanto. C’è qualche artista con cui ti piacerebbe colla- Conservatory a San Sebastian, Spagna. Mi piace
Faceva anche del buon vino che ogni tanto mi borare? molto lavorare con i cantanti e aiutarli a trovare
faceva assaggiare dopo la lezione. È stato un Si, ho intenzione di collaborare con Gil la propria strada.
insegnante favoloso. Goldstein per il mio prossimo progetto a mi pia- So che da poco dai anche lezioni via internet…
So che una delle tue prime esibizioni interna- cerebbe inoltre lavorare con Til Brönner, Curtis Si, sul mio sito (www.judyniemack.com) è pos-
zionali è stata quella del Pisa Jazz Festival… Steiger e Simone Zanchini. sibile prendere delle audiolezioni da me ad una
Si, viaggiavo con un clarinettista free-jazz, Ti piace solo il jazz o ascolti anche altro? Nel cifra molto limitata tramite ArtistShare, il sito

Ho avuto il piacere di incontrare Judy al


Jazz Institute di Berlino dove è responsa-
bile del corso di canto jazz. L’appuntamento era
Perry Robinson, un chitarrista e un altro
vocalist. Il gruppo si chiamava Pipedreams. È
stata una meravigliosa esperienza, a tratti
tuo disco Blue Nights c’è per esempio
un’emozionante versione di Blue di Joni
Mitchell e fra i tuoi riarrangiamenti compaio-
creato da Maria Schneider. Ci sono lezioni di
improvvisazione e di fraseggio.
Hai scritto anche dei metodi…
previsto nella grande sala d’attesa di questo surreale per me. Non capivo una sola parola no anche brani di Stevie Wonder, Sting, Si, ho scritto due metodi: Hear It and Sing It!
punto di riferimento per i giovani e aspiranti di italiano e mi sentivo come in un film... ma Beatles e Cindy Lauper… Exploring Modal Jazz (Second Floor Music), un
musicisti tedeschi. In sottofondo note di piano, ho trascorso delle giornate bellissime e la Ascolto tantissimi tipi di musica, per esempio book/cd molto utile per l’improvvisazione dove
melodie di sax, una voce lontana che intona la gente era stupenda. cantanti e cantautori come Steely Dan, Bjork, gli allievi sono invitati a ripetere frasi e patterns
spensierata Beautiful Love. Ecco che arriva: Hai collaborato con David Byrne, George Paul Simon e Jacques Brel. Sono affascinata costruiti sui sette modi della scala maggiore.
capelli rossi, sorriso smagliante e una bellezza Benson, Lee Konitz, Eddie Gomez, tanto per inoltre dalla musica indiana. Vocal Jazz Standards, (Hal Leonard) è stato rea-
tipica delle vecchie attrici di Hollywood. Una nominarne qualcuno. Qual’è stata Ho un progetto con una cantante classica lizzato lo scorso anno e riporta le melodie e i
carriera luminosa e tante le soddisfazioni. Inizia l’esperienza per te più memorabile? indiana di Mumbai, Sangeeta Bandyopadhyay e solo di dieci fra gli standard jazz più conosciuti
a girare l’Europa con il gruppo Pipedreams e da Quando ho cantato con George Benson in sto inoltre scrivendo i testi di pezzi strumentali di che lo studente può imparare ad orecchio e con
quel momento non si è più fermata. Collabora Finlandia al Pori Jazz Festival. Mentre stavo compositori classici. la trascrizione.
con David Byrne, George Benson, Lee Konitz, eseguendo Moody’s Mood For Love, George è Credi che sia cambiata la scena jazz negli ulti- A cosa stai lavorando ora?
Dave Brubeck, Cedar Walton, Kenny Werner, spuntato all’improvviso sul palco suonando la mi anni? Sto ultimando il mio nuovo libro All Kinds of
Joe Lovano, Eddie Gomez, inciso nove dischi, chitarra e cantando insieme a me. È stato molto Certo. A causa di internet e della proliferazio- Blues: The Jazz/ Pop vocalist’s guide to improvi-
pubblicato metodi di canto. divertente. ne delle scuole di jazz c’è una maggiore consa- sing e mixando il mio prossimo cd, In the
Una voce che racchiude innocenza e universa- E poi suonare con Eddie Gomez al basso è pevolezza della musica jazz. Perciò ci sono più Sundance, che ho registrato a New York lo scor-
lità. Attualmente Judy Niemack vive fra Berlino sempre emozionante. È un vero maestro di into- musicisti e più cantanti jazz. Ora abbiamo solo so anno. Include anche una canzone italiana
e New York dove sta ultimando il suo nuovo nazione, suono e groove. Durante una session bisogno di più pubblico! resa famosa da Chet Baker, Estate e riarrangia-
libro All Kinds of Blues: The Jazz/ Pop vocalist’s di registrazione di About Time (Sony Jazz), Cosa pensi della scena jazz italiana? menti di How About You?, Summertime e alcuni
guide to improvising e sta lavorando al suo Eddie si stava preparando per andare via ma il Visto che vivo tra Berlino e New York e insegno brani originali.
nuovo disco In the Sundance, album che si pre- taxi tardava trenta minuti. Allora mi ha chiesto: ogni due settimane in Spagna, non ho una gran- Sono molto soddisfatta di questo cd. È ricco di
annuncia fresco ed estivo e che fra le cover con- «C’è qualcos’altro che vuoi fare?». de conoscenza della scena jazz italiana. Però ci energia positiva ed è molto estivo!
tiene anche il brano italiano Estate. Mio marito, Jeanfrançois Prins, che ha pro- sono stata spesso e so che c’è una scena jazz Dove suonerai nei prossimi mesi? Verrai
dotto e suonato la chitarra del disco voleva pro- molto forte. Ho inoltre cantato con meravigliosi anche in Italia?
Com’è nata la tua passione per il jazz? vare un’altra canzone Time Remembered, che musicisti come Claudio Fasoli, Dado Moroni e Ho alcuni concerti in Germania, Spagna e
Sono arrivata al jazz dopo aver esplorato la Eddie aveva originariamente registrato con Bill Simone Zanchini. Maria Pia De Vito e Roberta New York ma non in Italia. Mi piacerebbe davve-
musica classica, il folk e il rock. Evans. E Eddie: «Certo, proviamola!». Ed ecco Gambarini sono molto diverse ma entrambe delle ro venirci presto.
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:50 Pagina 4

PO PCK
pop&rock Music In  Primavera 2009

BOB DYLAN Sapevo bene quando


a cura di CORINNA NICOLINI DEPECHE MODE Altro che moda mi sono dedicato alla musica folk che LA DIFFERENZA Musica è la cosa
veloce: sono 29 anni di seminale carriera. si trattava di una cosa molto più seria più bella che un avvocato sa fare.

L’ESERCITO GIUDA!
AMERICANO Le canzoni folk sono disperazione e trionfo

RASSICURA « Ho imparato più dalle canzoni che da


qualsiasi altra entità. Le canzoni sono il
mio lessico. Io credo nelle canzoni.
Sapevo bene, quando mi sono dedicato
alla musica folk, che si trattava di una cosa
l’occasione di scappare dalle opprimenti pres-
sioni che lo ossessionavano, e scappa a rifugiar-
si in un periodo di isolamento lungo 18 mesi.
Nei successivi anni 70 dovette subire diverse
accuse e critiche, complice quel Self Portrait
molto più seria. Le canzoni folk sono colme di tanto bistrattato e odiato dalla critica. Nel ‘73 si
CI SONO I DEPECHE MODE SU ALTRI PIANETI disperazione, di tristezza, di trionfo, di fede nel torna on the road e le canzoni che man mano
sovrannaturale, tutti sentimenti molto più pro- prendono forma nel suo bloc notes rosso nei
fondi. [...] C’è più vita reale in una sola frase di ritagli di tempo, diventano Blood on the Tracks
a ltro che moda veloce. Il loro nome di bat-
tesimo sembra dare un tocco scaramanti-
più in tribuna, ma in panchina e può giocare 10
minuti a partita». Lui, del resto, pur essendo
queste canzoni di quanta ce ne fosse in tutti i
temi del rock’n’roll. Io avevo bisogno di quella
(1975), considerato uno dei suoi migliori album
di sempre. Il tour con la incredibile Rolling
co ad una longeva e seminale carriera: sono 29 arrivato più tardi degli altri all’interno del com- musica.» Thunder Revue, collettivo di artisti itineranti,
anni che i Depeche Mode smuovono le masse. plesso, gli ha fornito un'impronta decisiva. I Menestrello, cantore, oracolo, profeta, tradito- musicisti e non, tra cui Allen Ginsberg, è una
Non farà eccezione la folla che si lascerà cattura- semi della lineup vengono, infatti, gettati a re, Bob Dylan regala (il 17 aprile) quel folk al delle esperienze più profonde e significative vis-
re dalla quintessenza dell’electro-pop, per l’en- Basildon, Essex, nel lontano 1976, quando il Palalottomatica. Più di sute da Dylan. La fine dei
nesima volta, il 16 giugno allo Stadio Olimpico tastierista Vince Clarke e Andrew Fletcher for- quarant’anni di carriera e un Seventies significa rinascita
di Roma. Il tour si preannuncia lunghissimo, mano i No Romance in China, duo che non dura continuo sfuggire alle defi- cristiana e si porta dietro,
anche se sono in agenda solo due show italiani. a lungo ma che sfocia, nel 1979, prima nei nizioni e agli stereotipi, oltre che un aspro dibattito
Il loro Tour of Universe 2009, già dal titolo è un French Look e poi nei Composition of Sound, quasi una costante contrad- tra fans e critica, una serie di
viaggio, e sbarca prima in Europa, poi in dei quali fa parte anche il chitarrista e tastierista dizione delle infinite aspet- album, Slow Train Coming
America del Nord e in quella del Sud. «Si chia- Martin Gore. tative legate indissolubil- (1979) su tutti, in cui si fa
ma Tour dell’Universo–ironizza David Il moniker definitivo viene assunto solo nel mente al suo nome. più forte il simbolismo reli-
Gahan–perché l’esercito americano ci ha assi- 1980, appunto quando Dave Gahan diventa il L’America e gli anni gioso delle liriche ma senza
curato che c’è vita su altri pianeti, e così noi cantante ufficiale della band; fino a quel Sessanta. La riscoperta del modificare il suo tempera-
saremo i primi. Non vogliamo suonare in Paesi momento era stato Clarke a cantare, ma è con la folk e del blues tradizionali mento iconoclasta.
dove c’è la guerra–aggiunge Fletcher–ma non tonalità di Dave che la band assume una strut- si iscrivono in un quadro L’andamento negli anni
consideriamo Israele un Paese in guerra per- tura stabile. Speak And Spell, il disco di debut- generale in cui tra le vie del 80 è molto altalenante e pro-
manente e quindi vogliamo ritornarci». to, è subito un successo, ma la dipartita dell’ir- Greenwich Village si discu- babilmente l’unico bagliore
Questa serie di show porterà sui palchi il requieto Clarke sembra minare la stabilità della te del movimento per i dirit- è rappresentato da Infields
suono di Sounds Of The Universe e segna la band. Ma Some Great Reward del 1984 con- ti civili e nei locali ognuno (1983). D’obbligo per uno
reunion tra i Depeche Mode e Ben Hillier, che quista Usa e Europa. può salire sul palco e canta- come lui è la partecipazione
aveva già prodotto Playing The Angel, il loro Il termine contemporanei, per loro, sembra re con la propria chitarra. al progetto di We are the
album del 2005. essere riduttivo. Infilando in un lettore uno Appassionato instancabi- world con conseguente Live
Eclettico ed energico, il dodicesimo album qualsiasi dei loro album, e premendo il tasto le di Woody Guthrie, Aid e nel 1988 inizia quello
della band é stato registrato tra Santa Barbara e play, si avverte un’attitudine a non invecchiare. Robert Allen Zimmerman, che ancora oggi è il suo
New York, e arriva nei negozi di dischi ad apri- Complice un certo, modaiolo, ritorno in auge in arte Bob Dylan comincia a suonare nei club «Neverending Tour».
le. Parlare di uno spirito di fondo vintage sem- del sound anni 80, certo, ma anche la minuzio- della grande mela, poco meno che ventenne, con Quando entra nella Rock ‘n Roll Hall of
bra essere un paradosso. La band, seminale per sa tendenza dei Depeche a sperimentare, ad chitarra e armonica; le armi di battaglia che lo Fame, Bruce Springsteen afferma: «Suonava
un’infinità di fermenti sonori, porta tra le pro- osare e ad avanzare a colpi di elettronica. accompagneranno sin dal primo disco omonimo come qualcuno che avesse aperto a calci la
prie note iniziali, avvertite nel 1980, un prima- Sounds of the universe è un disco semplice, (1962), passando per The Freewheelin’ (1963) e porta della tua mente. [...] Sapevo di star ascol-
to: quello di aver stimolato e fecondato la almeno nella realizzazione. «Mentre Dave face- The Times They are a-changing (1964) tra lan- tando la voce più forte che avessi mai sentito.»
techno di Detroit, ovvero di essere stata, assie- va il suo secondo album solista, Martin scrive- guide ballate folk, canzoni d’amore, di attualità, Me è solo l’inizio di una sfilza interminabile di
me ai Kraftwerk, la prima realtà musicale occi- va canzoni», spiega Fletch. «ci siamo trovati ironia e talking blues surreali. riconoscimenti internazionali, grammy e lauree
dentale ad aver ispirato un genere afroamerica- l’anno scorso, e abbiamo iniziato a registrare». Partecipe, tra gli altri eventi, alla marcia su ad honorem che lo vedono protagonista per tutti
no, divenuto tra l’altro la chiave di volta del Le loro nuove ed ultime tracce incrociano Washington in cui Martin Luther King pronunciò gli anni 90 e il nuovo millennio e che culmine-
sound che fa vibrare il presente a suon di loop passato e presente. «È un album quasi vinta- il suo famoso discorso «I have a dream», Dylan ranno con l’Oscar per Things Have Changed,
da due decenni. Unici. ge–chiarisce Martin–realizzato con strumenti e la sua musica sono spesso stati innalzati a nel film Wonder Boys fino al 2006 e al grande
Tra l’altro Sounds of the universe continua a antichi come sintetizzatori di prima generazio- icone e simboli del movimento folk per i diritti successo dell’ultimo Modern Times.
percorrere le innovazioni d’equipe inaugurate ne, drum machine, chitarre e pedali che ho civili. Le pressioni dell’opinione pubblica Con 40 anni di carriera alle spalle e collabora-
nell’assetto compositivo nel passato più recente. acquistato su ebay e sono arrivati in studio aumentano nel 1965, l’anno della svolta elettri- zioni con i più grandi della musica di tutti i
È solo nel 2005, dopo 25 anni dal loro esordio ogni giorno, nei mesi scorsi, in grandi pacchi». ca con Bringing it all back home e il seguente tempi (Tom Petty, Joan Baez, George Harrison,
e 50 milioni di dischi venduti, che i Depeche La tendenza, però, è quella di rimarcare i propri tour accompagnato per la prima volta da una Johnny Cash, Eric Clapton, Neil Young, Van
Mode al completo entrano in studio di registra- tratti somatici: «Qualsiasi cosa facciamo, per band al completo. Fan e soprattutto sostenitori Morrison solo per fare qualche nome), cantauto-
zione e ne escono con il singolo Precious e con quanto proviamo a mutare, suoniamo sempre del movimento folk rimangono scandalizzati. re ma anche scrittore, pittore, attore e condutto-
l’album Playing The Angel. come noi stessi». Emblematico quel concerto al Newport Folk re radiofonico, Bob Dylan è sicuramente tra le
E poi, una nuova particolarità: per la prima Del resto la loro tempra è forte, ha genera- Festival dove Dylan, fischiato, lasciò il palco figure artistiche più importanti e significative di
volta Dave Gahan è coinvolto nella scrittura. E to un carattere che ha saputo riscrivere la storia "solo dopo" tre canzoni. Giuda! gli gridavano. Ma tutti i tempi. Parole e melodie di brani quali
anche questa volta Gahan firma alcune canzoni, della musica mondiale e ha dominato le scene il cammino dell’arte e delle sensazioni prosegue Blowing in the Wind, Knockin on Heaven’s
prendendo comunque le dovute distanze dai e le nicchie degli ultimi 30 anni. «La voce di a prescindere da tutto. Dylan percorre gli inter- Door, Like a Rolling Stone, Mr. Tambourine
meriti principali: «Quando sei in una band devi Dave è inconfondibile, per esempio. Ma ci minabili chilometri di quella Highway 61 tra i Man, Just like a Woman sono scritte indelebil-
sperimentare, mettere in gioco le tue idee, senza piace pensare che suoniamo contemporanei, campi assolati che separano il Minnesota da mente nei cuori di nuove e vecchie generazioni
preservarle. Martin ha fatto un lavoro incredi- che andiamo avanti». New Orleans, cullato dal caldo sound dei blues e continueranno ad accompagnarci, trasportate
bile, aiutandomi anche a vestire le canzoni. Il resto è storia recente che accomuna più del delta del Mississippi, per poi spostarsi a dal soffio del vento, per le strade che ognuno di
Non posso paragonarmi a lui, anche solo per la generazioni. Pop ancora moderno e sempre di Nashville e dare vita al capolavoro Blonde on noi dovrà percorrere prima di poter bussare alle
quantità delle canzoni che scrive. Diciamo che gran moda. Blonde. Poi buio. Quell’incidente con la sua porte del paradiso.
adesso mi sento come un giocatore che non è Stefano Cuzzocrea motocicletta quasi gli costa la pelle ma gli offre Gianluca Gentile

LA MUSICA CHE FA
LA DIFFERENZA a cura di Chiara Grimaldi

Il vostro nuovo cd: come serie di limiti strutturali e secondo me anche cul- C’è un collegamento, per forza! Basta ascolta-
si pone rispetto agli altri, turali che ci stavano distruggendo. In Europa e re le grandi opere di artisti come Bach o Mozart
c’è un senso di continui- poi in Thailandia ci siamo completati e siamo per scoprire che gran parte della musica moder-
tà, di crescita, o è un venuti a contatto con musica totalmente diversa na proviene da lì. In un’opera di Bach ci trovi
punto di arrivo? dalla nostra che ci ha fatto crescere, questo già una decina di canzoni pop, è incredibile. Ogni
Semmai siamo giunti a da Un posto tranquillo ma con 3 ancora di più. buon musicista dovrebbe studiare questi artisti
un punto di «non ritorno»; Alla domanda «che musica ti piace», in molti immortali per completarsi.
la nostra musica continua rispondono: «tutta». Tu cosa ne pensi? Sei un avvocato: l’amore per la musica e
ad evolversi insieme a noi. Anni fa avrei saputo rispondere a questa l’amore per il diritto. Ti va di parlarcene?
Ci rappresenta, ci contiene domanda. In questo preciso momento no. Oggi il Con gli anni mi sono accorto che se non faces-
e ci sfugge. Il nuovo album tutto e il niente si accavallano e si intrecciano si l’avvocato, probabilmente, avrei smesso anche
è ricco e variegato. rendendo pericolosa la fruizione moderna, tec- di fare musica. Il cosiddetto «lavoro serio» mi ha
Energico nei brani veloci, nologica della musica. C’è troppa offerta, trop- salvato, mi ha reso libero e più consapevole
intenso nelle ballad, che pa musica in circolazione, molta della quale sca- dello spazio e del tempo intorno a me.
razie a Che farò, nel 2005, la Differenza secondo me sono le più belle che abbiamo mai dente. Oggi è difficilissimo vivere di sola musica,
G si è imposta tra le giovani band italiane
consacrando un successo radiofonico confer-
scritto. Il sound, quello de La Differenza ma con
più chitarre elettriche e ritmiche serrate. La mia
Penso che la cosa migliore da fare sia tornare
ad affezionarsi a quei cinque album che ascolta-
cosa che magari qualche anno fa era ancora
possibile. E poi, da quando gestisco tutta la con-
mato dalla loro presenza, per svariati mesi, voce, finalmente senza compromessi. vi quando eri adolescente e conoscevi a memo- trattualistica de La Differenza, le cose girano
nelle classifiche dei singoli più venduti. Quanto vi hanno contaminato le vostre ria, persino nelle pause tra una traccia e l’altra. meglio.
Dopo una significativa esperienza live numerose esperienze all’estero? La grande musica classica, Chopin, Fabio, che farai da domani?
all’estero, eccoli tornati con un nuovo lavoro, in L’estero ci ha resi liberi di suonare la musica Mozart, l’opera di Puccini: pensi che ci sia Comincio a scrivere le canzoni per il nuovo
uscita nei negozi a maggio. Fabio Falcone ci che volevamo. È stata una sorta di fuga per puri- una «sottile linea rossa» che la unisce con la album… è ancora la cosa più bella che so fare.
parla di 3, e non solo. ficarci. Qui in Italia eravamo ingabbiati in una musica di oggi?
RIVISTA primaveraNEW:Layout 1 24-04-2009 18:00 Pagina 5

Music In  Primavera 2009

VINICIO CAPOSSELA La terra si spezza in due in


POpop&rock
PCK
Irpinia, strade chiassose, un terremoto e molto randagismo LENNY KRAVITZ Dopo
musicale. Il risultato? Una specie di abbuffata secolare GIORGIA Scioccamente in tour tutto questo rock, altro rock

AFFITTATE GIULIETTA
IL SALONE E LENNY
PER LE FESTE Torna il Romeo blu coi suoi vent’anni
Venite, venite! Vestitevi eleganti, mettete abiti da sera, lucidate bottoni e mostrine! di carriera sulle spalle. Vent’anni in cui,
a partire dal 1989 e da quel Let Love
Rule, Lenny Kravitz ha dimostrato

R
trombe,
ullino i tambu-
ri, squillino le
venghino
maginazione e dell’esistenza.
«I suoni fanno da sfondo al mio mondo immaginario. Un mondo pieno
di guai, affollato di guitti stralunati, strade chiassose e vecchie macchi-
cosa voglia dire suonare rock contami-
nato dalla black music ed essere tra i
migliori a farlo.
signori, venghino! ne». Sentimento, poesia, humor, attitudine teatrale. Vent’anni e 9 album, una serie infini-
Ecco Vinicio Quello di Capossela è un randagismo musicale che si nutre di visioni e ta di grammy vinti per i suoi singoli di
Capossela al Teatro personaggi surreali. grande successo e la stima a livello
Sistina, un mago e il Tra i blues deliranti alla Tom Waits e il mood jazzistico intriso di popo- internazionale da parte di critica e arti-
suo circo errante sulla larità alla Paolo Conte, tra divertissment esotico e riscoperta delle proprie sti. Quegli stessi artisti coi quali ha
vita e la sua magia. radici popolari antiche, tra le mille suggestioni letterarie e teatrali, tra avviato sempre interessanti collabora-
Un lungo viaggio che Geofrey Chaucer, John Fante, Celine, Wilde e Brecht, Capossela, coi suoi zioni come mucisista, produttore e
Vinicio comincia in nove album all’attivo, i tre premi «Luigi Tenco» ed il libro Non si muore compositore e che rispondono ai nomi
Germania 44 anni fa, tutte le mattine (2004) è tra i cantautori italiani più originali ed estrover- di Guns ‘n Roses, Michael Jackson,
passando per l’Italia, si di sempre. Puff Diddy, Jay Z, N.E.R.D., Lennon,
l’Irpinia, sua terra La sua carriera inizia nel segno dell’incontro emozionante con un certo Aerosmith, Alicia Keys e soprattutto
d’origine - qualcosa Francesco Guccini con quel All’una e trentacinque circa nel 1990. Madonna. La signora Ciccone gli apre
che oggi più che ieri Passando per le atmosfere pittoriche di Modì (1991), la canzone popo- le porte del successo nel 1990 cove-
fa pensare a un terre- lare italiana e mediterranea de Il ballo di San Vito (1996), le splendide, rizzando la sua Justify My Love stando-
moto - per approdare affascinanti e immaginarie Canzoni a Manovella (2000) e le grandi col- gli vicino proprio nel periodo in cui
nel nuovo mondo, tra laborazioni con il chitarrista Marc Ribot (che ha collaborato spesso con stava divorziando dalla moglie Lisa
le sconfinate strade di Tom Waits) e i desertici Calexico, l’istrionico cantautore italiano torna Bonet.
New York, e tornare con nuovo album.
in Italia. Da Solo è un lavoro più intimo ed interiore pur senza tralasciare il suo
Viaggio infinito e costante e tipico sincretismo di stili. E allora, «Venite!, Venite! Affittate il
interminabile che si salone per le feste, vestitevi eleganti, mettete i vostri abiti da sera, luci-
porta dietro come simbolici souvenir i suoni, le atmosfere, le culture, date i bottoni e le mostrine, perché l’orchestra ce l’abbiamo messa noi,
sapori perduti e suggestioni aliene. Le contaminazioni tra canzone italia- ed è a vostra disposizione. Una specie di abbuffata secolare, questo è in
na, mambo, swing, jazz, tango, twist, marce e ballate, filastrocche, polke, definitiva il risultato».
ninnananne e gli incredibili strumenti magici e sognanti, al limite dell’im- Gianluca Gentile

CON TUTTO QUEL CHE GIORGIA HA DA FARE


Tra dire e fare tra terra e mare / tra tutto quello che avrei da dire sto qua a parlare d’amore
tra dire e fare tra bene e male / con tutto quello che avrei da fare sto qua

«Q uando guardo il cielo, cerco te/


Distrattamente guardo il cielo e
cerco te/E scioccamente mi solle-
Un poderoso Greatest hits, speciale cofanetto
che conterrà oltre ai tre cd, un dvd con 19
videoclip di Giorgia e alcune chicche televisi-
vo/su con te, su con te, su con te…». Saranno in ve: dal debutto sul palco di Sanremo nel 1994 al
tanti a cantarla, aggrappati con gli occhi e le live di Capodanno.
orecchie all’eleganza delle movenze e alle Più di 40 canzoni, completamente riarrangia- Polistrumentista e grande appassio-
magie vocali di Giorgia. te e reinterpretate, in cui ogni disco è stato pen- nato di funk, soul, black music, ma
Il 15 aprile al Palalottomatica di Roma e il 17 sato come un viaggio tra ricordi, foto, amici e anche di jazz, pop, reggae, elettronica,
al Dutchforum di Milano, le prime due date che voglia di raccontarsi: un primo cd («Per riab- Lenny Kravitz è diventato negli anni
aprono ufficialmente lo ‘Spirito libero tour’, bracciarsi») più intimista, un secondo più rit- uno degli artisti più eclettici attualmen-
nato dall’ultima tripla raccolta della cantante mato («Per liberarsi») e un terzo per ripropor- te esistenti. Ma è sul palco che si sca-
romana: «Spirito libero, viaggi di voce 1992- re i live e alcune tra le più belle collaborazioni tena tutta la sua energia devastante.
2008» (Sony BMG). dell’artista («Per ®incontrarsi») con Ronan Forte del successo mondiale di Time
Più di quindici anni di canzoni, successi, per- Keating, Pino Daniele, Herbie Hancock e Mina. For a Love Revolution (2008), misto
formance live, video e videclip con l’aggiunta Un assaggio, insomma, di quello che i più viscerale di rock classico anni 60 e
di 4 inediti, tra cui il singolo «Per fare a meno fortunati potranno godere a Roma il prossimo 70, Kravitz ha posticipato il tour causa
di te», già doppio disco di platino che ha antici- aprile, mentre per tutti gli altri non resterà che ricovero in ospedale per problemi di
pato l’uscita del tris di cd. La canzone, che i più attendere le numerose date che porteranno salute. Ma si è rimesso e il 5 giugno
maligni hanno subito additato come scopiazza- Giorgia in giro per l’Italia: 10/05 Bologna, sarà a Roma a riempire di rock il
tura della bellissima «Philadelphia» di Neil 13/05 Genova, 15/05 Torino, 16/05 Firenze, Palalottomatica.
Young, è stata scritta da Giorgia con la collabo- 18/05 Ancona, 19/05 Napoli, 21/05 Barletta,
razione di Fabrizio Campelli e ha fatto parte 23/05 Catania. Gianluca Gentile
della colonna sonora per il film di Luca Lucini
«Solo un padre» (2008). Flavio Fabbri
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:50 Pagina 6

ALTER
NATIVE
Music In  Primavera 2009

CRISTINADONÀ L’inter- BLOODY BEETROOTS Sono pepe- NANNUCCI Chiude il più antico rivenditore di
a cura di VALENTINA GIOSA vista La sua Rolling Stone è roni o barbabietole, comunque sanguina- dischi per corrispondenza, sogno rocker della pro-
stata suo marito ri. Salvo voler tradurre «bloody» con... vincia italiana rimpolpata a colpi di vinili introvabili

CRISTINA DONÀ: NIDO DI EMOZIONI a cura di Eugenio Vicedomini


ALTA
FEDELTÀ
i nizia a lavorare come scenografa ese-
guendo importanti opere (fra cui quelle
per la Scala di Milano) e ricevendo grandi sod-
personaggi importanti all’interno dell’ambiente
e fondamentale è stato l’incontro con Davide
Sapienza, oggi mio marito che all’epoca - ti
si pone. Però se tu fai qualcosa di meno «nazio-
nal popolare» e vuoi uscire fuori, è piuttosto dif-
ficile. Spesso sono le stesse major che, come nel
NANNUCCI
disfazioni professionali. Il suo crescente amore parlo dell’86 - lavorava per Fire una rivista nata mio caso, focalizzano le loro strategie commer- La notizia, recapitata fredda come un
per la musica e in particolare per le canzoni di come primo fans club degli U2 (tra parentesi il ciali esclusivamente sul mercato italiano. lancio di agenzia, non gli rende davvero
Bruce Springsteen la portano in breve tempo ad nuovo disco nuovo degli U2 è strepitoso). È stato Per un artista italiano la vita è più dura in onore: «Chiude ad aprile Nannucci, il più
imbracciare la chitarra e salire sul palco dando Davide la mia «Like a Rolling Stone». Un gior- quanto si trova ad operare, da una parte, all’in- antico venditore
vita ad ipnotiche esibizioni. La sua prima pro- no mi ha detto: «Ma tu non puoi non fare la can- terno di una crisi che non è solo quella discogra- di dischi per cor-
duzione, Tregua, risale al 1997 per conto del- tante», e così è stato. fica e, dall’altra, in una dimensione prettamente rispondenza in
l’etichetta indipendente Mescal. 1997-2009. Sono passati dodici anni da domestica con un mercato di sbocco per forza di Italia. Dopo anni
Dopo gli acclamatissimi Nido (1999) e Dove Tregua. Cosa è cambiato in te in questi anni? cose più ridotto. di lento calo del
sei tu (2003), il 2007 segna l’approdo ad una Penso di aver acquisito una maggiore maturi- La lingua può essere una barriera culturale fatturato per
major, la EMI, con cui incide La Quinta tà, sebbene a scapito della perdita dell’istinto in questo senso? cause facilmente
Stagione. Piccola Faccia (2008) è il suo ultimo degli esordi. Quando ho iniziato, mi sembrava Sicuramente. Tanto è vero che quando uscì il intuibili legate alla
lavoro, intimo ed acustico e in assoluto uno dei bello solo ciò che fosse difficile ed ostico. Poi, mio terzo disco con l’etichetta indipendente crisi del mercato
suoi dischi più ispirati. Tanti i riconoscimenti con il passare del tempo, ho approfondito la mia Mescal, la Ryco, pur esprimendo attestati di del disco, la deci-
ed attestazioni di stima da parte di critica e pub- conoscenza musicale ed imparato ad apprezzare stima, decise subito di farne una versione in lin- sione di chiudere.
blico anche a livello internazionale, e numerose altre realtà che solo apparentemente potevano gua inglese per il mercato internazionale. È stato firmato
le collaborazioni fra cui Manuel Agnelli sembrare più semplici, come le canzoni dei Come vivi la dimensione live? l’accordo di mobi-
(Afterhours), Mauro Pagani, Morgan, Robert Beatles e quelle di Lucio Battisti. Non mi ritengo Il live per me è un momento molto importante lità con i 9 dipen-
Wyatt, Davey Ray Moor e Peter Walsh, il pro- ancora una artista completa: ho studiato canto, con cui sento un legame imprescindibile. Bruce denti». Perché
duttore dei suoi due ultimi lavori. ho preso lezioni di chitarra, ogni tanto faccio le Springsteen in questo senso è il mio punto di rife- Nannucci era
Music In ha avuto il piacere di scambiare due mie escursioni sul pentagramma ma faccio rimento. Quando suono dal vivo mi piace far qualcosa di molto
chiacchiere con una delle artiste femminili più ancora troppa fatica. uscire quella parte di me che magari all’interno di più. Nato nel
affascinanti del panorama italiano, che a breve Nel 2007 con il disco La quinta stagione sei delle canzoni non si sente o si sente meno. ‘36 come nego-
sarà anche mamma. passata ad una major come la EMI. Com’è Ritengo che ogni concerto abbia una sua iden- zio di elettrodo-
andata? tità. Il pubblico crea l’atmosfera che di volta in mestici, si era poi
Trovo che sia stato un passaggio molto positi- volta cerco di assecondare. Mi piace pensare che convertito in toto
vo. La Mescal, in precedenza, ha fatto degli una persona che viene a vedere più volte un con- alla musica, con
autentici miracoli per promuovere me ed altri certo possa vivere, ogni volta, delle emozioni una politica di
artisti del calibro di Afterhours e Massimo diverse. distribuzione
Volume. Una major però, ti apre delle porte che Hai partecipato lo scorso 15 marzo a capillare di dischi
una label indipendente fa fatica ad aprire. Generazione X in qualità di madrina della di importazione a basso costo.
Come nasce una tua canzone? Marcosbanda. Cosa pensi di manifestazioni Nannucci diventò allora un’eco, un sapo-
Ai tempi di Tregua partivo sempre dalle paro- di questo genere? re, alimentando nei foschi e gloriosi anni
le perché mi piaceva pensarmi come una cantau- Sicuramente esse sono importanti per tutti i 70 e 80 il sogno rocker della provincia
trice che avesse testi particolari. Adesso mi capi- talenti emergenti che vogliono farsi conoscere. italiana, rimpolpata a colpi di vinili intro-
ta spesso di cominciare anche prima con l’ idea Ma - come dice anche il mio amico Morgan - vabili alle nostre latitudini, quando l’uni-
melodica. bisognerebbe lavorare su quella che è la forma- ca navigazione possibile non era quella
Qual’è la canzone a cui sei più affezionata? zione scolastica dei ragazzi e magari spiegar algida del download, ma quella fisica e
Ce ne sono diverse canzoni di cui mi sento orgo- loro che prima dei Tokyo Hotel c’erano i Led contrabbandistica tra le copertine dei
gliosa: Dove sei tu (prodotta da Davey Ray Zeppelin. dischi, all’uscita dalle scuole, o nei neb-
Moor, leader del gruppo inglese dei Cousteau), C’è qualche artista contemporaneo che ti è biosi pomeriggi d’inverno.
Universo e Goccia (scritta con Robert Wyatt) piaciuto particolarmente fra i tuoi ultimi Quando l’arrivo a casa del disco ago-
molto amata questa anche dal mio pubblico. ascolti? gnato, rigorosamente segnato all’ango-
E la cover che senti più tua? In Italia i Baustelle e Beatrice Antolini. Per lo da punzonatura postale era precedu-
Premetto che decido di fare una cover solo quanto riguarda l’estero, mi sono innamorata di to da ferventi attese messianiche. E con
quando penso di poter dare qualcosa di mio. Mi Joan as Police Woman. Mi piace molto anche i pochi spiccioli racimolati si partiva alla
sto affezionando sempre di più a quella di My Brighest Diamond, con cui ho avuto il piace- volta della storica sede di Via Oberdan 7
Labbra blu di Federico Fiumani, un «must» dei re di condividere il palco quest’estate. di Bologna, in una sorta di muto pellegri-
miei ascolti giovanili. Tra l’altro la canzone è Quante opportunità per gli artisti e bands naggio. Era il mondo prima dell’avvento,
Prima di diventare una musicista, hai dedi- suonata e prodotta interamente da me. alternativi vedi derivare dalla rete (come il mondo pre-digitale.
cato molti anni all’arte, al teatro, la sceno- Quali voci femminili ti hanno emozionata? MySpace per esempio)? Oggi un manipolo di aficionados si è
grafia e i videoclip. Per Springsteen è stato La prima è Ginevra di Marco. Anche Sinead Penso che sia una strada importante che attivato su facebook nel comitato «Quelli
l’attacco della canzone Like a Rolling Stone O’ Connor mi ha influenzata moltissimo: Old potrebbe portare maggiori possibilità per tutti che non vogliono chiudere Nannucci».
di Bob Dylan, per te quale è stata la molla England è stata la mia prima cover dal vivo. La quegli artisti che vivono una realtà discografica Cose, direbbe Nick Hornby, «da Alta
che ti ha portato a scrivere canzoni? canzone L’aridità dell’aria è ispirata ad un suo indipendente e aumentare la possibilità di svi- Fedeltà».
In realtà secondo me lui ha avuto le idee molto brano intitolato Just Like You Said It Would Be. luppare contatti con etichette straniere e con Lorenzo Bertini
più chiare delle mie fin da subito. Non a caso ha Hai riscosso moltissimi riconoscimenti a locali. Conosco molta gente che ci riesce ma con
iniziato molto prima di me. Per quanto mi livello internazionale ed attestati di stima da grande fatica. Si va all’estero, se va bene a rim-
riguarda, nonostante avvertissi fin da piccola
un’attrazione fortissima verso la musica ho indi-
rizzato i miei studi verso il liceo artistico e l’ac-
artisti di primo piano (primo fra tutti Robert
Wyatt). Quanto è difficile per un’artista ita-
liana ritagliarsi uno spazio a livello interna-
borso spese e spesso ci si rimette del proprio.
Hai già idee per un nuovo disco?
Sto già lavorando alle nuove canzoni per un
TECHNO
cademia di scenografia ricevendo anche grandi
soddisfazioni professionali. Sotto sotto però,
zionale?
Ci sono tanti fattori che rendono difficile il
disco in uscita a giugno 2010. In realtà c’è un
evento che ha una priorità assoluta sia come
BERLINO
ardeva sempre quella fiamma per la musica che percorso di un artista italiano alternativo per- tempistiche che come importanza che sarà la
ho alimentato solo come ascoltatrice per tantis- ché, se si parla di persone del target di Eros nascita di mio figlio fra qualche mese: evento Lost and Sound
simi anni. Poi ho avuto la fortuna di incontrare Ramazzotti e di Laura Pausini, il problema non straordinario che mi rende immensamente felice.
Giornalista, dj, critico musicale ed estremo
conoscitore della scena musicale tedesca,
Tobias Rapp è music editor per Die
Tageszeitung e collabora regolarmente con la

I LOVE THE Deutschland Radio oltre che scrivere per


numerosi magazine come Spex, Groove,
De:Bug, Spiegel. Lost and Sound. Berlin,

BLOODY Techno und der Easyjetset, edito dalla casa


editrice Suhrkamp Taschenbuch, è la sua ulti-
ma pubblicazione.

BEETROOTS Un accurato ritrat-


to dell’affascinan-
te, estrema e
influente cultura
Techno berlinese
Alcuni loro pezzi si trovano in CSI Miami, (che non è mai
amano punk, colonne sonore e cartoni animati stata così concen-
ma sulla Luna porterebbero Fred Buscaglione trata in un unico
luogo) con tutti i
suoi potagonisti: i
dj, le discoteche, i
on è certo la prima volta che un gruppo italiano viene notato all’estero molto prima che a casa propria. È successo anche ai The Bloody Beetroots, produttori e il feno-
N oramai fenomeno di fama mondiale in continua e veloce ascesa (basta guardare la lista interminabile di date del loro ultimo tour) tanto da poter
essere considerati uno dei gruppi rivelazione degli ultimi anni.
meno dell’easyjet-
set. «Ogni fine set-
Originari di Bassano del Grappa (vicino Venezia), Bob Rifo e Tommy Tea danno vita al progetto nel 2007 e dopo pochissimo tempo divengono il timana arrivano a
fenomeno più chiacchierato e scaricato del web. Etienne De Crecy e Alex Gopher (Solid, V2France) li «arruolano» subito come remixer ufficiali e Berlino giovani da
poco dopo iniziano anche le collaborazioni con Martin Solveig, Crookers, South Central, Rinocerose, The Whip, The Toxic Avenger e AudioPorno, tutta Europa con
tanto per citarne qualcuna. Un concentrato esplosivo di Electro, Punk e Tropical che rimanda tanto ai Misfits quanto ai Daft Punk e dove estro e linea- voli low cost e ci restano fino a quando l’ultimo
rità sembrano trovare un equilibrio perfetto ed estremamente attuale. Rombo Ep è il titolo del loro recente album uscito per la Dim Mak Records (casa after hour si fonde nel weekend successivo»,
produttrice anche di Steve Aoki e Mstrkrft) che il «duo mascherato» sta portando in giro per il mondo registrando continuamente il sold out. dice l’autore. Il libro è disponibile al momento
La band sarà a Roma in occasione di Deepsession il 6 maggio al Brancaleone (Via Levanna, 11). solo in lingua originale.
Valentina Giosa Valentina Giosa
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:50 Pagina 7

Music In  Primavera 2009 ALTER


NATIVE
RECENSIONE Is Tiny Dancer Really Elton’s Little John? La domanda sulle parruc- COMMAND CLIENT Volete il
che, ma anche che voti avesse Mick Jagger alla London School of Economics. Risponde vostro sogno erotico latino materia-
un curioso, Gavin Edwards, che è andato alla ricerca del capello (è il caso di dire). lizzato dal vivo?

DO YOU WANT COMMAND CLIENT


TO KNOW V olete il vostro sogno erotico latino materia-
lizzato dal vivo? Bene, prendete queste tre
algide bellezze d’oltremanica, fasciatele in abiti
del 2003, è stata la prima produzione della
Toast Hawaii, la label di Andrew Fletcher), più
svariate collaborazioni, dalla coppia Doherty-

A SECRET? da hostess scandinave, adagiatele sul palco. Ma


attenzione, maneggiare con cura, non aspettate-
vi candore o dolcezza, perché lo spettacolo ha il
Barat (i fratellini dispersi dei Libertines), a
Martin Gore fino a Tim Burgess dei Charlatans,
le Client approdano al loro quarto album,
lucore lucido e opaco del latex. Estetica da regi- Command, uscito a marzo per la Out of Line
«1. His lack of compositional abilities aside, me sovietico, tappezzerie sonore acuminate e Records, affidandosi alla produzione di Joe
is Ringo Starr generally considered as a drummer: sottili come strisce di neon, vibrazioni da Wilson (già Sneaker Pimps) e Youth (tra gli
A. A very talented instrumentalist whose abilities are/ nightclubbing berlinesi, o, come da auto-defini- altri, collaborazione con Sir Paul McCartney).
were underestimated? B. A not-bad musician elevated by zione, «un mix di Il risultato è elettropop
his good fortune in winding up a Beatle? C. A pretty lame pastiglie, sesso e pro- elegante e acido, fedele
musician by comparison not just to his bandmates but stituzione», questo il alla linea Client. Si
to most of his contemporaries in successful rock bands? manifesto programma- parte con la corrosiva
I have thought both B and C at various points, but heard tico delle Client, Your love is like petrol,
(possibly fulsome/insincere) testimony to A. Help me out!» «commando» gla- per poi scivolare sui
(Gavin Edwards) mour-futurista al fem- battiti di Can you feel,
minile (Kate Holmes nuovo singolo da dan-
ualcuno si è mai chiesto se Mick Jagger a parte Elton John che si è fatto una bella risata aka Client a ai synth, cefloor. Atmosfere in
Q abbia preso buoni voti alla London
School of Economics? Oppure sapete se Bob
quando il pubblico si è reso conto che i suoi
capelli non erano veri, che cercano di nasconde-
Sarah Blackwood aka
Client b alla voce, la
puro stile Pet Shop
Boys in Lullaby, men-
Dylan ha davvero avuto un incidente con la sua re la loro età e apparire ancora «giovincelli» e top-model e dj Emily tre con Blackheart si
moto o se stava solo «coprendo» qualcosa? E vigorosi. E addirittura Edwards sostiene che Mann, aka Client e, al fila dritto nel cuore
cosa rappresentano quei simboli sulla copertina questa particolare vanità è una caratteristica basso, più all’occor- della notte, seduti su
di Led Zeppelin IV? E ancora Robert Johnson tipica dei cantanti e dei chitarristi; i membri renza altre performer comodi sedili vinilitici.
ha poi venduto la sua anima al diavolo? della sezione ritmica sembrerebbero invece più rigorosamente recluta- Satisfaction è la traccia
Tutto ciò e tante altre risposte a domande che aperti e inclini a lasciare che la natura prenda il te sotto l’identità più suggestiva e spet-
forse mai vi sareste fatti potete trovarlo in Is proprio corso. Lo spunto per questo divertente «client») in orbita trale, con recitativo e
Tiny Dancer Really Elton’s Little John?: capitolo, da cui è nata poi questa insolita e spas- ormai da un decennio e backvocals smozzati in
Music’s Most Enduring Mysteries, Myths, and sionata storia del rock, è nato dall’incontro del- di passaggio al Circolo sottofondo. In tutto
Rumors Revealed, il nuovo libro di Gavin l’autore con David Bowie. Mentre il duca bian- degli Artisti a Roma dodici pezzi lineari e
Edwards. «Durante gli anni in cui ho lavorato a co si trovava in tour con Moby, Edwards lo ha l’8 maggio. Con alte compatti. Da mandare
questo capitolo [NdR capitolo 15] che poi mi ha raggiunto al Jones Beach Theater, a pochi chi- referenze alle spalle, giù lisci come vodka
dato lo spunto per il mio nuovo libro, c’erano lometri da New York City, per intervistarlo e alla voce Kraftwerk, orange.
alcune domande a cui non trovavo risposta – dopo che Bowie gli aveva già offerto tanto New Order, Ladytron e
dice Edwards -. Alcune erano banali, altre trop- materiale e curiosità riguardo a Moby e Busta Depeche Mode (Client, Lorenzo Bertini
po specifiche e alcune sembravano fuori dalla Rhymes ecco balzar fuori l’ ossessione «antica»
mia portata. E non riuscivo a capacitarmi di non di Edwards: la domanda sulle parrucche.
essere in grado di placare la mia sete di curiosi- «Ma perché vuoi saperlo?» pare sia stata la
tà e scoprire finalmente: quali rockstar indossa- risposta di Bowie. «Gli ho esposto la mia nobi-
no la parrucca?». le volontà di sapere – dice Edward –. Lui è
La domanda secondo lo scrittore americano, scoppiato a ridere, ha riflettuto. «Oh – ha detto
giornalista di Rolling Stones, Details, Wired, – ovviamente morendo dalla voglia di spettego-
Spin, New York, GQ, nonché già autore di un lare – non dovrei». Pare che la «questione par-
altro avvincente libro ‘Scuse Me While I Kiss rucca» abbia dovuto attendere un altro giorno
This Guy and Other Mishead Lyrics, ha una fin quando poi Bowie si sia finalmente deciso a
bellezza elementare: sono così tante le rockstar parlare. E da quel giorno ecco l’idea di un libro,
che vanno ormai per i sessanta che senza alcun un tesoro di piccole e incredibili chicche e
dubbio ci deve essere qualcuno la cui folta cri- risposte a tanti e immortali misteri del rock.
niera dei bei tempi andati deve averlo già
abbandonato da molto! Così come ci sono tanti, Valentina Giosa

POCO PIÙ
DI UNA RAGAZZINA
Sono uscite fuori resta impressa nella memoria e quasi non si
tante one-woman direbbe che a cantare sia poco più di una ragaz-
show negli ultimi zina. Solo un pianoforte e un laptop accompa-
tempi, ma non si può gnano la musicista austriaca in una conturbante
non restare colpiti da e teatrale ode alla Notte.
Anja Plaschg, crea- Anja Plaschg si era già fatta notare nel 2006,
tura decadente in all’età di soli sedici anni, con Mr. Gaunt Pt
arte Soap & Skin. Un 1000, brano inserito nella compilation
universo misterioso, Shitkatapult Empfiehlt!, insieme ad artisti fra
inquietante e fragile. cui Apparat e Fenin. Dopo un ep composto da
Un dipinto espressionista, un’essenza introspet- quattro brani ecco finalmente arrivare il suo
tiva e a tratti ultraterrena tanto da richiamare primo disco, Lovetune for Vacuum (Pias, 2009),
Dead Can Dance, Sinead O’Connor e Cat un racconto mistico dove la parola d’ordine non
Power, Shannon Wright e Bat for Lashes allo può che essere: malinconia.
stesso tempo. Una voce che fra sussurri e urla Valentina Giosa

TUTTE LE EMOZIONI DEL PIANETA


La voce eterea e sognante
di Antony Hegarthy
contrapponendo efficacemente la vita e la
morte in un’unica immagine.
torna a regalarci impalpabi- «Il mio nuovo album The Crying Light è
li dipinti sonori con l’ulti- dedicato al grande ballerino Kazuo Ohno -
mo lavoro, The Crying dice Antony - lo vidi in uno spettacolo get-
Light. Sulla copertina: il tare un cerchio di luce sul palco, entrarci
volto di Kazuo Ohno, dentro, e svelare i sogni e i desideri del suo
attore e co-fondatore del- cuore. Erano i suoi occhi a danzare ema-
l’arte Butoh del 1977 nando mistero e creatività; in ogni gesto
da uno scatto di incarnava la bellezza femminile e il bambino.
Naoya Ikegami a È come se la mia arte fosse stata generata da
Tokio. Un volto quel momento».
intenso quello Un nuovo disco dall’ estetica impeccabile,
di Ohno, una così come da copione per il dandy neworkese,
posa reclinata, seguito da un nuovo tour, ha portato Antony
un mood goti- and the Johnson a Roma in una sensibilità
co-espressio- antica e «ultraterrena», in una voce che -
nista che come ha ammesso anche Diamanda Galas
riecheggia - riesce a racchiudere «tutte le emozioni
sensazioni del pianeta».
che vanno
dalla culla Valentina Giosa
alla tomba,
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:50 Pagina 8

MUSICALL Music In  Primavera 2009

a cura di ROMINA CIUFFA ROCKOPERA L’intervista Quando ci si mette in ROBIN HOOD L’intervista Valeria Monetti è Marianna,
testa di fare musical entra in ballo anche Jesus Christ Robin Hood il suo superladro. E mentre ruba, canta e balla

ROCKOPERA di ROMINA CIUFFA

RUBA
L o Rockopera
introduce il direttore Simone Giusti: Lighea ed Ivan Cattaneo. Lo spettacolo debutta
è un progetto nato nel 1998.
Si tratta di una struttura che opera nell’ambito
artistico sotto vari profili: produzione, organiz-
a Lucca e compie un tour di prova tra Trieste,
Novara, Grosseto, Bari e Viareggio. Nel 2002
viene realizzata la produzione dello spettacolo-
AI RICCHI
zazione di eventi e formazione. Al centro di ogni
attività c’è la musica, che ovviamente è sempre
recital Sì, Viaggiare, dedicato a Lucio Battisti.
Lo spettacolo è costituito da un collage delle PER DONARE
A LEI
dal vivo. Questo perché noi non conosciamo più significative canzoni del compositore, ese-
altro tipo di esecuzione. guite da 3 solisti ed un’orchestra dal vivo. La
Se il musical sgocciola e lo si trova - quello di coreografia è affidata alla compagnia del
qualità - per puro caso, c’è un progetto, quello Balletto di Milano diretta da Carlo Pesta.
di Rockopera, che unisce un gruppo di giovani È un omaggio alla figura di Lucio Battisti. Non Valeria Monetti, attrice giovane e versatile, è Esatto. Robin Hood non è un eroe coi super-
da ben 10 anni e li fa credere in una sorta di si tratta di un tributo di carattere imitativo. In in tournee con Robin Hood accanto al bravo poteri, ma un ragazzo che diventa uomo, uno
«resurrezione». Proprio come quella pasquale - poche parole, niente teste cotonate e foulard. Manuel Frattini, già al Teatro Brancaccio di splendido uomo, e nella sua crescita impara ad
e non sarà un caso che tra i più grandi successi La line-up prevede 4 musicisti e 3 solisti. Gli Roma e in giro fino a Civitavecchia, dove li assumersi le proprie responsabilità, credendo in
di questi artisti ci sia proprio Jesus Christ arrangiamenti vocali sono molto curati è c’è aspettano a maggio. Lei comincia a recitare valori come l’altruismo e la generosità.
Superstar. spazio anche per le interpretazioni femminili all’età di 13 anni, studia canto e segue corsi di Tu la senti questa responsabilità «educativa»
Il primo spettacolo prodotto è stato proprio dei grandi classici di Lucio. L’atmosfera è danza classica e moderna, è finalista alla V edi- dello spettacolo?
Jesus Christ Superstar che abbiamo portato in molto intima e lo spettacolo, che portiamo in zione del concorso teatrale femminile ‘La paro- Be’, un po’ sì. Quando vedi tra il pubblico
scena fino al 2001. Sono seguiti altri progetti scena dal 2001, è stato rappresentato sia in la e il gesto’ e lì per due volte vince il premio del tanti bambini e ragazzi è confortante sapere che
fino al 2002, anno in cui abbiamo realizzato la forma teatrale che in forma di concerto. pubblico. La sua carriera professionale inizia nel stai trasmettendo dei valori che condividi. Ma
prima produzione italiana di Joseph and the Nell’estate 2004, Rockopera produce lo spetta- 2001 quando è ammessa alla trasmissione devo essere onesta: se mi presentassero un
amazing technicolor dreamcoat di A.L. Webber colo Back to Beatles, basato sulle musiche del Saranno Famosi, oggi Amici, un’esperienza che copione che presenta contenuti in cui non credo,
e T. Rice. Lo spettacolo vedeva la partecipazio- quartetto di Liverpool; in autunno 2004 il musi- le apre le porte del mondo dello spettacolo. prima di rifiutare ci penserei due volte. Il lavo-
ne di Antonello Angiolillo e Quindi è la protagonista del musical Sette spose ro è lavoro e per me è prioritario farlo bene.
Rossana Casale, per la regia per sette fratelli nel ruolo di Milly, al fianco In effetti molti ragazzi possono vedere in voi
di Claudio Insegno e le prima di Raffaele Paganini e Manuel Frattini, dei modelli di riferimento, proprio oggi che il
coreografie di Fabrizio quindi di Michele Carfora; dopo c’è il musical musical sta rivivendo una stagione d’oro.
Angelini. A supportare il Lungomare di Maurizio Costanzo e Alex Britti. Come ti spieghi questo successo?
tutto naturalmente l’orche- Nel 2007 è in scena con due spettacoli: la com- Il motivo è che il musical riesce a coinvolge-
stra dal vivo. Lo spettacolo è media musicale Datemi tre caravelle! con re un pubblico davvero eterogeneo che va dai
realizzato su licenza dell’edi- Alessandro Preziosi e il Rugantino Dance ragazzi alle persone più mature. C’è chi ama la
tore inglese. Opera di Gino Landi e Renato Greco. danza, chi il canto, chi lo spettacolo in sé.
Con vocazione imprendito- Robin Hood è la nuova celebrazione del viag- Ultimamente vedo anche molti artisti che ven-
riale Rockopera decide di gio di un uomo alla ricerca di se stesso, che si gono dalla prosa pura o cantanti e ballerini che
realizzare le repliche in auto- ritrova nel più debole e nell’amore per si mettono in gioco nelle altre arti, e questo
produzione, e la consacrazio- Marianna. Una leggenda eterna di eroi e malva- ovviamente contribuisce al successo del genere.
ne avviene nel 1999 quando gi dove un ladro gentiluomo sarà il principe Nei vari musical che hai interpretato hai
viene invitata a partecipare al della foresta incantata di Sherwood. Ambizione, cambiato impostazione vocale, fisicità, a
Festival La Versiliana e ottie- coraggio, amore e avventura: tutto in un grande seconda dei personaggi. Ma Valeria Monetti
ne un risultato eccellente musical originale di Beppe Dati con Manuel non vuole uscire sul palco come Valeria
(tutto esaurito per 2 repli- Frattini e Valeria Monetti. Monetti? Non hai mai pensato a una carriera
che). Ciò convince la dire- Che ci dice: da cantante?
zione a riconfermare lo spet- Valeria, è già passato qualche anno ormai dal No, io cerco di mettere la mia personalità nei
tacolo che viene replicato nel cartellone 2000 cal Cannibal di Trey Parker, autore della fortu- tuo debutto. vari ruoli che interpreto. Non ho mai pensato a
con il medesimo risultato. La produzione di natissima serie televisiva South Park; nel 2005 Ormai 7 anni. Nel 2001 terminai la trasmis- un futuro discografico. Sin da piccola ho studia-
Jesus Christ Superstar viene replicata 30 volte il tour dello spettacolo Joseph e la strabiliante sione Saranno famosi di Maria De Filippi e to danza, canto, recitazione, proprio perché il
tra il 1999 ed il 2000. tunica dei sogni in technicolor è inserito nelle subito dopo cominciai a lavorare in Sette spose musical era quello che volevo fare. E tra tutti,
È un’opera meravigliosa. Rappresentarla è stagioni teatrali ufficiali del Teatro Nuovo di per sette fratelli. sognavo proprio il primo che mi è toccato fare,
sempre una grandissima emozione. Questa Milano, il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, La ricordi ancora come la tua esperienza più «Sette spose per sette fratelli».
nuova produzione è fresca e vivace con un cast il Teatro Sociale di Trento, il Teatro Alfieri di significativa. L’esperienza di «Saranno famosi» dunque
motivatissimo ed un’orchestra combattiva. Lo Torino ed altri. Lo spettacolo si avvale di un Sì, pensa che era anche il mio sogno recitare l’hai vissuta con questo spirito? Sei cresciuta
spettacolo raccoglie tantissimi consensi ed il nuovo cast con la partecipazione di Rossana in quel musical. Poi ne sono venuti altri, ovvia- all’interno di quel programma?
pubblico è entusiasta. Casale e le coreografie di Fabrizio Angelini. mente, tutti molto belli. Dal punto di vista didattico c’è poco tempo,
Nel 2001 Rockopera è tra i finalisti del proget- Normalmente mi occupo io della direzione Sette spose per sette fratelli è un classico, non si riesce a fare un percorso approfondito.
to regionale Il debutto di Amleto e si esibisce musicale ma operiamo sempre in squadra. Per Robin Hood un musical originale. È stato più Abbiamo cercato di imparare, ma il periodo
per il Teatro della Pergola di Firenze. Nel con- le produzioni più grandi abbiamo sempre fatto difficile affrontarlo senza avere riferimenti? della trasmissione non è certo sufficiente a
tempo Rockopera sviluppa nuovi progetti come dei casting, mentre per le produzioni più picco- No, anzi, io l’ho vista come un’opportunità, formare una professionalità. Però come
Musical Greatest Hits, Beatles Forever, Radio le possiamo attingere da una rosa di professio- una fortuna. In questo modo ho potuto dare al formazione artistica, come contatto col mondo
Hollywood: progetti in cui la musica (sempre nisti di grande talento. personaggio che interpreto un carattere molto dello spettacolo è molto utile.
dal vivo) è la base sulla quale la drammaturgia Nel 2006 Simone Giusti, direttore di vicino alla mia personalità, al mio gusto. Tutte le sere una recita. Massacrante?
si articola. Parallelamente all’attività teatrale si Rockopera, riceve l’incarico di direttore del In cosa siete simili tu e Marianna? Tutte le sere troviamo un motivo per divertir-
sviluppano iniziative di formazione e nel 2001 Teatro Oscar di Milano, acquisito dal gruppo Ci sono aspetti in cui è simile a me, altri in cui ci. Direi solo che è un lavoro impegnativo. Lo
a Lucca il Jam-Centro Musica Moderna, un Sogete del Teatro Nuovo di Milano. E come è lontana. Sicuramente è una donna dalle molte svago, il divertimento, il relax ce lo concediamo
centro per l’insegnamento della musica leggera vede lui il Musical in Italia? sfaccettature: è vanitosa ma con uno spirito durante la giornata, magari andando al cinema
che vanta attualmente oltre 300 allievi. Di quali musical stai parlando? In Italia gira- forte, sicura, fiera. Una donna moderna per o seguendo i nostri colleghi nelle matinée.
Nel 2002 il gruppo realizza la produzione di no solo mega karaoke con basi e cori registra- quei tempi. Comunque una donna con le sue Cercando di risparmiare la voce per la sera.
Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in ti. Non ricordo di aver visto produzioni di musi- paure. Un po’ è facile identificarsi: Marianna è Cosa chiedi al futuro?
technicolor di Andrew Lloyd Webber e Tim cal fatta eccezione per qualche produzione innamorata ed è innamorata anche Valeria. Di fare ancora tanti musical.
Rice. La regia è affidata a Claudio Insegno e le della Compagnia della Rancia e poche altre Una storia vera, dunque, non una favola con
parti principale sono di Antonello Angiolillo, eccezioni. supereroi. a cura di Nicola Cirillo
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 14:57 Pagina 9

Music In  Primavera 2009


BALLET
JOAQUIN CORTES Noi rom siamo stati perseguitati, umiliati e maltrattati CARMEN STORY Antonio Gades
per molti secoli. Da sempre la musica e la danza sono il nostro grido di libertà. Company Ha lasciato tutto a una fonda- a cura di ROSSELLA GAUDENZI
Credo prima di tutto nello spirito di ribellione. Salvifica solitudine. zione. Compresa la sua eredità artistica

Le soglie dell’intimo tablao sono state varcate da un pezzo. Con il


passo di chi possiede l’energia straripante di un fiume in piena e
carisma e sensualità tali da rompere gli argini, un talento del flamenco è
dello sperimentatore. Questo è il flamenco: la danza che colpisce dritto al
cuore, sapendo che si passa da un cuore messo a nudo per arrivare all’ani-
ma. Non ha catturato l’interesse di storici e accademici, ma ha contami-
destinato ad andare oltre. Ad imporsi come solista e a diffondere prepo- nato da sempre il mondo dei poeti, dei musicisti, degli scrittori. Nella sto-
tentemente la propria arte in giro per il mondo, tanto più se ha lo spirito ria del flamenco c’è la storia del gitano Joaquín Cortés, nato quarant’an-
ni fa a Cordova, che grazie al prestigioso Balletto Nazionale di Spagna ha
presto raggiunto i lontani palchi di Mosca e New York ed è stato forte-
mente voluto da registi del calibro di Almodóvar e Carlos Saura per esse-
re consacrato al successo mondiale. Lo spettacolo Mi Soledad, dal 23 al
ROM SOLO di Rossella Gaudenzi
25 giugno in scena al Teatro Sistina, ha debuttato il 3 maggio 2005 pres-
so l’Auditorium di Città del Messico; da oltre due anni continua ad esse-
re richiesto dai maggiori teatri del mondo e questo successo non accenna
a diminuire. La musica originale è qui commistione di stili ed è stata com-
posta dallo stesso Cortés, da José e Antonio Carbonell: il jazz, la classica
«Credo prima di tutto nello spirito di ribellio- e la musica cubana si intersecano alla musica flamenca. La scenografia è
ne. Noi rom siamo stati perseguitati, umiliati e semplice, i costumi eleganti e sobri, creazioni di Jean-Paul Gaultier. La
maltrattati per molti secoli. Da sempre la città di Londra, divenuta da tempo suo quartier generale, lo ha ringrazia-
musica e la danza sono il nostro grido di liber- to con 17 sold out alla Royal Albert Hall.
tà. È la nostra unica arma, la forza dei miei Il più celebre ballerino di flamenco dei nostri giorni ha messo in scena
spettacoli, il perno della mia popolarità. Dopo il viaggio che attraversa le emozioni umane, giungendo alla desolante,
tutto chi sono io se non un nomade del ventu- salvifica, suggestiva, misteriosa solitudine. Solitudine che è al contempo
nesimo secolo?». luce ed ombra, e che appartiene a noi tutti. Donataci con la freschezza, la
Joaquín Cortés maturità artistica, l’eleganza di cui è capace da sempre.

AND THE WINNER IS…


Il Premio Equilibrio va a Samuele Cardini e Marina Giovannini. Acqua scrosciante
Battiti, forse battiti del cuore. Acqua scro-
sciante, forse acqua di pioggia lontana, intermi-
nabile. Una radio, a intermittenza, si sintonizza
con i ballerini e gli spettatori. Accenni di canzo-
bito della danza contemporanea, sostenendo e
promuovendo il lavoro di artisti emergenti. I
coreografi toscani si sono fatti largo tra ben
novantotto gruppi partecipanti, e si sono impo-
LIBERA
LIBERA
NASCEMUORE
ni jazz. Musica elettronica. Poi nuovamente sti tra i dieci progetti finalisti con un’idea di Antonio Gades: Carmen Story, la cosa più grande che esiste al mondo è la libertà.
acqua, e poi nuovamente battiti. «luogo comune», coreografia della durata di
venti minuti, poi sviluppatasi in un lavoro omo- ochi mesi prima della sua scomparsa al festival di Cannes e nominato agli Oscar
geneo che rapisce lo spettatore per oltre un’ora,
sul filo di un’energia ad altissimo livello che
P avvenuta nel 2004, Antonio Gades aveva
dato vita ad una Fondazione a cui lasciare la
come migliore film straniero. Ma la Carmen qui
appare un po’ diversa dalla versione «storica»
mai tradisce cali di tensione. propria eredità artistica, una compagnia stabile di Bizet. Nella versione Gades – Saura la
Definiamo questo nostro lavoro come l’evolu- grazie alla quale i cinque lavori più importanti Carmen è non solo una donna attraente, sensua-
zione di una serie di appunti, i primi dei quali da lui creati vengono ancora oggi riproposti con le e spregiudicata ma soprattutto indipendente,
risalgono al settembre del 2007. Lo stesso titolo ciclicità sui palcoscenici di tutto il mondo, la libera, non frivola e proprio per questo ancor
iniziale, Studi per Luogo Comune, voleva appro- Antonio Gades Company. più ricca di fascino e potenza.
dare, come attraverso un percorso, ad altro da «La cosa più grande che esiste al mondo è la
sé. Ad una Pausa Paradiso, appunto, ossia il libertà-afferma Gades-. E per la libertà bisogna
risultato di materiale stratificato, di movimenti lottare, perché non te la regala nessuno. Nella
molto diversi da loro seppure amalgamati. Si mia Carmen Story, in fondo, è di questo che si
giunge ad una sosta di contemplazione tra una tratta. Ne hanno fatto spesso un personaggio fri-
figura e l’altra, come se si aprisse un immagina- volo, ma Carmen non ha niente di frivolo! È
rio sull’Eden, un paradiso ideale per tutti: è la una donna che si fa rispettare dagli uomini, e va
Pausa Paradiso. con gli uomini, e non crede nella proprietà pri-
Rispetto al momento del concorso (febbraio vata dei sentimenti.
2008) il lavoro di Marina e Samuele è stato Quando ama, ama e quando smette di amare,
enormemente arricchito: dalla presenza dei smette di amare. Pur di non perdere la sua liber-
ballerini Martina Gregori e Leone Barilli e tà, si precipita verso la morte: la morte è presen-
da una serie di elementi singolari portati in te e visibile fin dall’inizio, non arriva all’im-
scena. provviso.
Questa come vera e propria colonna sonora Avere altre persone, altri danzatori attorno, la Carmen sa che la uccideranno, ma per lei è
della coreografia Luogo Comune-Pausa voglia di confrontarsi con loro è stata importan- molto più importante questo senso, così nobile,
Paradiso del duo Samuele Cardini-Marina te. Una pianta, una mazza da baseball, un della libertà. No, non è frivola e non è sciocca!
Giovannini, vincitrice del Premio Equilibrio impermeabile bianco, una coda… Non vogliono È una ribelle. Contro determinate situazioni, e
2008, in scena come prima assoluta lo scorso 21 essere elementi metaforici di difficile lettura. contro determinate classi. Una Carmen molto
febbraio all’Auditorium Parco della Musica. Si Abbiamo trasformato le figure in scena per più vicina a quella «autentica» di Prosper
parte dalla musica perché i ballerini e coreogra- descrivere la cultura che ci appartiene, per esse- Mérimée, da cui Bizet si ispirò nel 1872: un’
fi in questione di musica se ne intendono pro- re riconoscibili. eroina rivoluzionaria che crede nell’intangibili-
fondamente, come specifica Marina: I tempi non sono ancora maturi per fare tà dei sentimenti tanto da preferir morire invece
Siamo dei cultori musicali molto appassionati. bilanci, valutare la reale portata di questo che rinunciare alla sua libertà.
Abbiamo scelto di comporre in prima persona, successo. Stella Arauzo and Adrian Galia, insieme ad
per la nostra coreografia, per far riecheggiare Avvertiamo indubbiamente una sensazione di un cast di 26 cantanti, musicisti e ballerini, sono
ciò che suona dentro di noi. Si tratta della colon- cambiamento, ma ora tutto è «in fieri»: le propo- stati i protagonisti del riadattamento di questo
na sonora che è il filtro che c’è tra me, Samuele ste iniziano ad arrivare, c’è un gran fermento classico di tutti i tempi in scena al Teatro
e coloro che hanno contribuito attivamente a attorno a noi e dentro di noi. Stiamo da un lato Olimpico ad aprile. A seguire, Nozze di
questo progetto. È stato proprio Samuele a mon- cercando di riprendere fiato dopo aver fatto una Sangue+Suite Flamenca.
tare l’apparato musicale, denso di passaggi elet- fatica sovrumana, perché questa esperienza ci Tra questi un classico meraviglioso come Sul palco, rispettando l’estetica rigorosa di
tronici forti, di schitarrate. La radio che torna, il ha obbligati a cercare tutto da soli, da un punto Suite Flamenca del 1968, Nozze di Sangue del Gades, pochi elementi saranno sufficienti a
battito che torna, hanno il fine di riportare il di vista tecnico ed organizzativo. 1974, ispirato all’opera Bodas de Sangre di creare la giusta l’atmosfera, minimale e priva di
tutto ad una circolarità. La ricerca delle sale prova, ad esempio, è Federico García Lorca e la sofferta e appassio- inutili orpelli e proprio per questo ancora più
Marina e Samuele sono i vincitori della prima stata estenuante. Nel contempo, siamo in movi- nata Carmen del 1983, un esempio di un’inimi- incisiva. La Antonio Gades Company è reduce
edizione di un concorso importante, all’interno mento, Pontedera, poi il Festival Danae, a tabile eleganza e nobiltà. dalla fortunata ed acclamata esibizione al
di Equilibrio Festival della nuova danza, la ras- Milano. E davvero la vita a volte manda strani L’idea del balletto era venuta fuori dopo le Festival Flamenco Festival London 2009.
segna giunta alla quinta edizione prodotta dalla segnali: la prima del nostro spettacolo ha coin- fortunate riprese di Carmen Story, film nato dal
Fondazione Musica per Roma e curata da ciso con l’unica data romana del lavoro di sodalizio di Gades con Carlos Saura, premiato Valentina Giosa
Giorgio Barberio Corsetti. La finalità del con- Virgilio Sieni, nostro maestro. Tu prova ad inter-
corso è quella di stimolare la creazione nell’am- pretarla, questa coincidenza…

LES BALLETS RUSSES


Agli inizi del ‘900 i migliori ballerini dei due teatri più importanti al mondo, il Bolshoi di Mosca e il Mriinskij di San Pietroburgo, vennero
selezionati per far parte di un nuovo corpo di ballo, fondato dal brillante impresario Sergei Diaghilev: nasceva Les Ballets Russes, la compagnia
di danza destinata a divenire la più prestigiosa del XX secolo. L’intento era quello di diffondere nell’Europa Occidentale l’arte della danza russa,
ricca di balletti di breve durata ed intrisa di tecnicismi. Forte di un immediato successo, dovuto a celeberrimi ballerini e coreografi - Vaslav
Nijnskij, Adolph Bolm, Michel Fokine - la compagnia si stabilì dapprima nella Ville Lumière, per spostarsi in seguito a Monte Carlo. L’ondata
di esotismo catturò presto l’attenzione dei maggiori artisti del tempo: pittori come Picasso, Henri Matisse, Giorgio De Chirico si prestarono alla
creazione di scene e costumi; tra i compositori si annoverano Claude Debussy, Sergej Prokofiev, Maurice Ravel, Ottorino Respighi, Richard
Strauss… Diaghilev fu anche un «talent scout», aprendo le porte al successo di un giovane Igor Stravinskij.
L’Orchestra e il Corpo di ballo del Teatro dell’Opera metteranno in scena le migliori coreografie di Fokine, Massine e Nijinska: Les
Sylphides, Les Biches, Cléopâtre, Il Cappello a Tre Punte, L’uccello di Fuoco.

Dal 17 al 22 aprile; dal 28 aprile al 3 maggio


TEATRO DELL’OPERA Piazza Beniamino Gigli, 7 - Tel. 06 481 601 - www.operaroma.it
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 14:57 Pagina 10

CLASSICA
MENTE
Music In  Primavera 2009

KURT WEILL-MARIANNE FAI- FRANZ JOSEPH HAYDN Bicentenario


a cura di FLAVIO FABBRI PEANUTS Schroeder e Charles THFULL Voglio che la mia musica Le ultime sette parole di Cristo sulla croce
Schulz Beethoven suona più buffo si ascolti adesso, finché sono vivo le sapeva tutte lui

UN CASSETTO DI CALZE DI LANA, HAYDN


QUESTO È SICUREZZA È MORTO!
Beethoven è meglio di Bach perché ‘Suona più buffo’: la storia del piano giocattolo che Shulz ha regalato a Schroeder

isognerebbe riprendere in mano un numero Charles Schulz. Certo, ma solo per un motivo: Meredith quando gli chiedevano cosa avesse In occasione del bicentenario della
B qualsiasi dei Peanuts e cercare di capire
perché Schroeder si arrabbiava così tanto quan-
l’idolo di Schroeder avrebbe dovuto essere
Bach, ma il disegnatore preferì alla fine
spinto Shultz a scegliere Beethoven e ad inseri-
re quelle nuvole di note nelle strisce. E proprio
morte di Franz Joseph Haydn, avvenu-
ta a Vienna il 31 maggio del 1809,
do Lucy lo tormentava con le sue battute, o Beethoven. Perché? Semplice, «suonava più la figlia ha impiegato oltre un anno a identifica- l’Orchestra Sinfonica di Roma, sotto
quando i suoi amici lo chiamavano per le solite buffo». Così vuole la leggenda e le leggende re le composizioni, raccogliere le registrazioni e la direzione di Francesco la Vecchia,
interminabili partite di baseball. Stiamo parlan- devono essere rispettate, altrimenti si perde la reinterpretare le strisce, per rendere possibile la ha scelto di eseguire presso
do di Charlie Brown, di Linus e la sua coperta, magia: come quella che ogni tanto faceva appa- mostra intitolata Schulz’s Beethoven: l’Auditorium della Conciliazione della
di Snoopy, Piperita e Mercie. Mentre rire, sopra il pianoforte giocattolo del nostro Schroeder’s Muse (Il Beethoven di Schulz, la Capitale alcune delle composizioni per
Schroeder, con la sua maglia a giovane talento, un busto che riproduceva la musa di Schroeder), allestita al Charles M. le quali il genio austriaco è più noto.
righe verdi e nere, eterno testa di Ludwig van Beethoven. Schulz Museum in California, con la collabora- Saranno presentate le ultime cinque
oggetto dell’amore non Il soggetto di Schroeder, secondo i zione del Beethoven Center e conclusasi il 26 opere che fanno parte delle 12 sinfonie
corrisposto di Lucy, fumettofili, compare in realtà solo nel gennaio scorso. cosiddette «londinesi» (la Sinfonia n.
voleva solo stare col 1951 e viene subito fatto crescere nel- Una mostra che, oltre la possibilità di riper- 100 Militare il 19 e il 20 aprile, la
suo piccolo piano l’arco di tre anni per raggiungere correre la storia dei Peanuts, ha fornito lo spun- Sinfonia n. 101 La Pendola il 26 - 27
giocattolo e tutte un’età simile a quella degli altri to per qualche riflessione su come la musica aprile, la Sinfonia n. 102 il 2 e il 3 mag-
quelle compagni di giochi. Al debutto non possa interagire con le arti visive, in questo gio, la Sinfonia n. 103 Rullo di timpani il
note mostrava caratteristiche particolari, ma caso il fumetto. Musicologi ed esperti come 10 e l’11 maggio, la Sinfonia n. 104
che quando Schulz volle inserire nel fumet- William Meredith, direttore dell’Ira F. Brilliant Londra il 17 e il 18 maggio), e due
to il pianoforte giocattolo (un regalo per Center for Beethoven Studies all’università sta- composizioni sacre: il Die letzen worte
la figlia Meredith), nacque immediata- tale di San Jose in California e profondo cono- unseres erlosers am kreuze (Le ultime
mente un personaggio davvero singola- scitore delle strisce dei Peanuts dedicate alla sette parole di Cristo sulla croce) e il
re: il pianista estatico, scontroso e musica di Beethoven, hanno scoperto una forte Die Schopfung (La Creazione).
incompreso che tutti gli appassionati correlazione tra le note disegnate sulle strisce e La scelta di eseguire le ultime sinfo-
della striscia oggi conoscono. Ogni volta il grado di comprensione profonda del messag- nie di Haydn (a volte conosciuto, forse
che Schroeder si piega sul pianoforte e i gio. C’è molto di più di un semplice tratto di con un eccesso di enfasi, come ‘il
suoi occhi matita nella passione per la musica di padre della sinfonia’) rende omaggio a
diventano Beethoven da parte di Charles Schulz e già chi, comunque, contribuì enormemen-
due fessure, negli anni Settanta in molti, soprattutto pianisti, te a riscattare la musica sinfonica (e
cadendo l’avevano capito. più in generale quella strumentale)
quasi in tran- Come ricorda in un’intervista rilasciata al dalla subalternità rispetto a quella
ce, le note quotidiano La Repubblica, un particolare fan di vocale, che in quel tempo si stava impo-
che fluttuano Brown & Co., Nicola Piovani: «… Eravamo nendo sia nelle corti che negli altri
sulla sua ragazzi, innamorati di Charlie Brown, provam- ambiti sociali. Lo stile di Haydn (che
testa non mo a suonare quelle note e scoprimmo che cor- oggi porta l’etichetta di classico, ma
sono sempli- rispondevano a opere reali, delle vere suonate che tra i suoi contemporanei fu consi-
ci macchie di per pianoforte». derato come uno stile innovativo, con
inchiostro Questo ci aiuta a capire che se non si legge la orchestrazioni complesse e chiassose)
gli volteggiavano sulla testa. Un ottimo pianista disposte a caso o in chiave di Sol. Schulz aveva musica, se non si identificano i brani degli spar- si manifesta al meglio in queste sinfo-
ovviamente, perché così l’ha voluto il suo crea- accuratamente scelto ogni singolo brano di titi nelle varie strisce, si perde una grande parte nie, che incontrarono un successo
tore Schulz, quasi un virtuosista, con una profon- musica che ha disegnato, trascrivendo tutte le del loro significato. Leggere le note ci permette
da venerazione per Ludwig van Beethoven, di note dagli spartiti. Più che un’illustrazione, la di considerare la musica come un vero perso-
cui il 16 dicembre festeggiava sempre l’anni- musica era diventata così la colonna sonora naggio al pari degli altri, perché è la musica a
versario della nascita. della striscia, un assaggio di quello che oggi dare alle scene la giusta tonalità.
È da qui che sono nate tutte quelle magnifi- chiamiamo multimedialità, un anticipo preliba- Schulz, bisogna ricordarlo, amava la musica
che note che inondavano gli spazi bianchi del to di quello che sarebbe stato l’ipertesto, il trait classica e l’ha sempre ascoltata, fin dai tempi
foglio. Le straordinarie melodie fuoriuscite dal d’union tra le pagine, la ‘chiave’ per legare tra dell’Istituto d’arte, quando con i compagni gio-
piano di Schroeder, anzi, sarebbe meglio dire loro gli stati emotivi dei personaggi, passando cava ‘all’indovina chi suona’, ascoltando per
dall’amore del suo disegnatore per Beethoven. dall’uno all’altro con una nota, formulando una ore adagi e sonate. Chissà se l’indovinava tutte,
Note vere, trascritte una per una dagli spartiti domanda o sottolineando un’esclamazione. colui che diceva sempre: «… Non pretendo di
del Maestro di Bonn. Si proprio lui, il grande La musica ha assunto nelle pagine di Charlie avere tutte le risposte… A dire la verità non
Ludwig van, il genio indiscusso, tempestoso Brown le dimensioni e lo spessore di ‘un perso- m’interessano nemmeno tutte le domande».
indagatore dell’animo umano, la prima grande naggio’ del fumetto, al pari degli altri, perché è Pensiamo proprio di si, «Good grief!».
rock-star dei tempi moderni. Qui musa ispiratri- la musica a dare alle strisce la giusta tonalità.
ce di un piccolo Schroeder e del suo papà Questo amava raccontare spesso la figlia Flavio Fabbri
senza precedenti.
La ragione è da attribuirsi, probabil-
mente, al grande richiamo ‘popolare’

AL DIAVOLO I POSTERI della sua musica, che pure mantiene


una struttura colta e rigorosa: l’inseri-
mento di elementi folcloristici (in parti-
I vizi umani prendono forma come mali sociali della borghesia in sette peccati capitali. Marianne Faithfull li compie tutti colare nei finali delle sonate o nell’aper-
tura del tema finale) creava una certa

«Al diavolo i posteri, voglio che la mia musica si ascolti adesso,


finché sono vivo», disse Kurt Weill poco prima di morire. In
questa frase è compendiato tutto il valore della sua opera attraverso cui,
borghesia. Non a caso Weill e Brecht scrissero l’opera quando si trovava-
no entrambi in esilio dalla Germania nazista.
L’Accademia di Santa Cecilia propone la versione inglese dell’opera:
continuità e riconoscibilità in composi-
zioni che avevano una struttura forma-
le molto elaborata. Elementi stilistici
finalmente, la distanza tra la musica colta e quella popolare - ampia a quel diretta da Ingo Metzmachei, va in scena a Roma il 25, il 27 e il 28 apri- che si trovano anche nelle due opere
tempo - cominciò a ridursi in maniera significativa. le, nella Sala Santa Cecilia, in una serata che prevede la messa in scena con cui l’Orchestra sinfonica di Roma,
Con gli anni l’opera di Kurt Weill è diventata oggetto di culto, soprat- di un altro celebre balletto, il Petruska di Igor Stravinskij, oltre che l’ese- terminerà le celebrazioni haydniane: Le
tutto da parte di artisti marcatamente rock: il regista canadese Larry cuzione di Storie di altre storie di Salvatore Sciarrino, uno di più geniali ultime sette parole di Cristo sulla
Weinstein ne ha tratto ispirazione per il progetto cinematografico compositori contemporanei. Insieme con Marianne Faithfull su palco ci croce (il 24 e 25 maggio,) e l’oratorio
September song; Sting, Tom Waits, Lou Reed. Nick Cave, PJ Harvey e saranno Mark Bleeke (tenore), Eric Edlund (baritono), Peter Becker Die Schopfung (La Creazione), che
tanti altri hanno inciso (o hanno in repertorio) alcuni dei suoi brani. La (bass-baritono), Wilbur Pauley (basso), ovvero l’Hudson Shad Quartet, a sarà eseguito proprio la sera del 31
ragione di tanta devozione del rock per un autore di musica classica è interpretare i ruoli dei familiari di Anna. maggio (e replicato il giorno successi-
anche la comune concezione dell’arte come luogo della riflessione, della vo). Opere che appartengono all’ultima
protesta, della divulgazione di istanze sociali e politiche. Nicola Cirillo fase della vita del compositore e che
Marianne Faithfull, che interpreta Anna nei Sette peccati capitali (tito- riflettono anche una maggiore maturi-
lo originale Die sieben Todsünden), una delle opere più eseguite del tà nella scelta dei temi. In particolare
musicista tedesco, si inserisce perfettamente tra questi due mondi musi- «La creazione» contiene il tema del
cali: il primo rappresentato dalla raffinatezza colta della musica classica, significato della vita e dell’umanità e
l’altro dalla necessità di utilizzare l’arte come strumento di riflessione e rappresenta - per il religiosissimo
provocazione per i contemporanei. Haydn - un tentativo di rappresentare
Celebre per essere autrice di alcune canzoni leggendarie e provocato- in musica l’idea del sublime.
rie - scritte con il compagno di allora Mick Jagger - ma anche per essere Francesco La Vecchia, direttore sta-
una delle più intense interpreti del pop, nonché attrice di successo (come bile dell’Orchestra, in tre occasioni
ha confermato nella sua interpretazione cinematografica più recente, cede il podio ai colleghi Edward
Irina Palm di Sam Garbarski del 2007), Marianne Faithfull ha già inciso Cumming (il 19 e 20 aprile), Muhai
in inglese i brani dei I sette peccati capitali nel 1998; negli ultimi anni Tang (2-3 maggio), Edvard Tchivzhel
l’ha rappresentata con enorme successo di pubblico e di critica nei prin- (17-18 maggio) per una serie di con-
cipali teatri del mondo. certi con grandi solisti come Gilad
L’opera, scritta su libretto di Bertold Brecht, è un balletto cantato, di Karni, Angela Hewitt, Gesualdo Coggi,
cui sono protagonisti due personaggi femminili di nome Anna: la prima, Marco Fiorni, Andrea Noferini, Anita
immagine della razionalità e del senso pratico, si rivela danzando; la Selvaggio, Michael Smallwood, David
seconda, che invece si esprime col canto e con la recitazione, rappresen- Wilson Johnson.
ta l’istinto, la passionalità. Probabilmente due aspetti della stessa perso-
nalità, o voci contrastanti all’interno della stessa coscienza. Nicola Cirillo
La forma del balletto dà una maggiore enfasi all’amara ironia della sto-
ria, che sottintende una critica sociale spietata, facendo muovere Anna tra
sette scenari in cui i vizi umani prendono forma come mali sociali della
RIVISTA primaverap3-11.QXP:Layout 1 22-04-2009 15:04 Pagina 11

Music In  Primavera 2009 CLASSICA


MENTE
FUTURISMO Centenario Tutti gli innovatori sono stati logicamente futuristi, in relazione ai loro tempi. Palestrina
avrebbe giudicato pazzo Bach, e così Bach avrebbe giudicato Beethoven, e così Beethoven avrebbe giudicato Wagner.
Rossini si vantava di aver finalmente capito la musica di Wagner leggendola a rovescio.

DISERTARE I CONSERVATORI
Cento anni di Futurismo e di musica d’avanguardia: ‘Bad boys’ per un piano, quello di Daniele Lombardi

M acchine al lavoro, echi


di motori lontani,
rumori diffusi, urla, rottura
stetica e storicamente proiettata all’indietro. Sì, proprio al passato, lungo un percorso in cui i colo-
ri, le luci, la musica, la danza e i filmati saranno la miscela base per rinnovare il clima futurista del
tempo, tutto lanciato, invece, verso quello spettacolare futuro tecnologico e multisensoriale in cui
di giunture metalliche, sinte- noi oggi viviamo.
si, forse un teatro della sor- Anche gli allestimenti grafici, con evidenti richiami ai lavori di Antonio Sant’Elia, lo stesso
presa, un ‘cabaret epilettico Alberto Savinio, Pablo Picasso e Fernand Léger, spingeranno il pubblico tra le braccia della storia,
che fa tanta musica’, con la quella dimensione temporale che i futuristi non hanno mai amato, rivolti anima e corpo al futuro e
suggestione infine di avere il alla radice del progresso, al domani radioso, che qualcun’altro ha chiamato Il sol dell’avvenir. Uno
signor Igor Fëdorovic spettacolo pensato sulle linee teoriche dell’avanguardismo, con il corpo di ballo del Teatro
Stravinskij tra il pubblico. dell’Opera, il soprano Susanna Rigacci e le coreografie di Ileana Citaristi, Vittorio Di Rocco,
Un mondo atonale e anar- Tadashi Eudo, Mario Piazza, Luca Veggetti e Gillian Whittingham. Una tempesta animata dalle
monico che avrebbe cambia- linee-forza dinamiche delle note, dalla potenza visiva e visionaria del cinema, dalla poesia fisica
to per sempre il modo di fare della danza, dal sex appeal immateriale del video e quindi dalla musica deformata a rumore e a lin-
musica. Questo e molto di guaggio delle macchine.
più ci aspetta al Teatro Franco Casavola (1891-1955) è stato forse il più conosciuto del folto gruppo dei Bad boys of
dell’Opera di Roma dal 7 piano: compositore, direttore d’orchestra, critico d’arte e scrittore, porterà la sua firma il Manifesto
al 10 maggio, con il ritorno sul Futurismo musicale in Puglia. Ebbe come maestro il grande Ottorino Respighi e nello stile alcu-
dei Bad boys of piano, gli ni vi ritrovano anche la poetica colorita e pedissequa di Giuseppe Mulè. Non meno interessanti sono
anarcoidi esteti dell’arte le produzioni musicali di Silvio Mix e Francesco Pratella, tra i firmatari del Manifesto dei musici-
musicale, i camaleonti del sti futuristi nel 1911 e del successivo La musica futurista-Manifesto tecnico: «… Tutti gli innovato-
Futurismo sonoro: Alberto Savinio, Arthur Vincent Lourié, Alfredo Casella, Virgilio Mortari, Silvio ri - scriveva Pratella nel Manifesto dei musicisti - sono stati logicamente futuristi, in relazione ai
Mix, Franco Casavola, George Antheil e Aldo Giuntini. Gli alfieri di un grande movimento artisti- loro tempi. Palestrina avrebbe giudicato pazzo Bach, e così Bach avrebbe giudicato Beethoven, e
co italiano di respiro internazionale, nato nel 1909 e che proprio quest’anno festeggia i suoi primi così Beethoven avrebbe giudicato Wagner. Rossini si vantava di aver finalmente capito la musica
100 anni. di Wagner leggendola a rovescio!».
Il Teatro dell’Opera di Roma renderà così omaggio a quella che da molti è stata definita l’ultima Tentativi di rinnovare la musica, di strapparle di dosso quel velo di popolarità, tradizione o fol-
avanguardia artistica del Novecento nel nostro Paese, forgiata dal furore creatore dei suoi esponen- clore che tanto il movimento rifiutava, fino all’incitamento a «disertare i conservatori, i licei e le
ti più carismatici: da colui che ne coniò il termine, Filippo Tommaso Marinetti, da Umberto accademie, e determinatene la chiusura; si vorrà certamente provvedere alle necessità dell’espe-
Boccioni, Carlo Carrà, Giacomo Balla, Luigi Russolo, Gino Severini e tanti altri nomi più o meno rienza, col dare agli studi musicali un carattere di libertà assoluta».
noti. Una vita, quella del futurista, che doveva essere scandita dalla creazione continua e dal tremo- La ricerca profetica di ‘sgocciolii’ e ‘fruscii’, intesi quali suoni e non come rumori, quindi le anti-
re delle idee, fino al fanatismo tecnologico e all’abisso oscuro, cosciente o meno, in cui il fascismo cipatrici realizzazioni meccano-sonore dell’Intonarumori e dell’Arte dei rumori di Luigi Russolo,
prima e la Grande Guerra poi trascinò molti di loro. Alcuni abbracciarono l’impeto bellicoso, facen- oggi riconosciuto come antesignano della musica elettronica contemporanea. Fino ai cosiddetti
do del Futurismo più una fede politica che una pratica culturale, altri se ne allontanarono portando «rumori trovati», già sperimentati negli spettacoli radiofonici di Marinetti e alla base delle avan-
con sé, comunque, la forza pura e primigenia dell’istinto creatore futurista. Casella non si definì guardie musicali anni Sessanta, di artisti eclettici come John Cage e Steve Reich.
mai un futurista, come non lo era Savinio, ma le loro opere portavano e portano inevitabilmente i Concludendo, con le parole del Manifesto della musica futurista di Pratella, per i Futuristi biso-
semi dell’avanguardia artistica, come i Deux contrastes dedicati a Boccioni e alla sua prematura gna sempre e solo: «… Liberare la propria sensibilità musicale da ogni imitazione o influenza del
scomparsa, o gli Chants con il loro carico di innovazione tecnica. passato, sentire e cantare con l’anima rivolta all’avvenire, attingendo ispirazione ed estetica dalla
Vale lo stesso per gli altri autori in programma, fin da subito dichiaratisi figli del Futurismo, vi natura, attraverso tutti i suoi fenomeni presenti umani ed extraumani». Che il pubblico romano del
dedicarono la loro vita artistica, sociale e politica, tesa alla creazione di suoni e mondi sonori ine- Teatro dell’Opera si prepari.
diti, che il pianista Daniele Lombardi riproporrà al Teatro dell’Opera di Roma in un’atmosfera sine- Flavio Fabbri

CRONACHE DI BRUEGHELLANDIA
Un’anti-anti-opera, un «pastiche» grottesco, frivolo ed assurdo, dal music hall al teatro delle marionette jazz, folclore magiaro,
citazioni classiche, echi verdiani, rossiniani, beethoveniani. Pur sempre la Morte, nel Grand Macabre di Gyorgy Ligeti

a cosa dobbiamo quel senso di inquietu-


dine e terrore che ci pervade mentre
assistiamo alle scene salienti del film
horror Shining di Stanley Kubrick,
come il palesarsi definitivo della pazzia di Jack
È in questo contesto «retrospettivo» che
nasce Le Grand Macabre, opera in due atti e
quattro scene composta tra il 1975 ed il 1977,
revisionata nel 1966, definita dal suo stesso
autore un’anti-anti-opera, caratterizzata da
due coppie di amanti dai nomi ridicoli: Amando
e Amanda; Mescalina ed Astradamors; nonché
nel principe Go-Go nel cui palazzo Nekrotzar
fa la sua apparizione accompagnato da una
musica terrificante, tema distorto del finale
Torrance, alias Jack Nicholson o l’apparizione un’azione evidente e da un testo comprensibile, dell’Eroica di Ludvig van Beethoven. Ma le
delle gemelle Grady a suo figlio Danny? È pos- in contrapposizione all’anti-operismo di peripezie dei personaggi culminano in un ina-
sibile che, se non del tutto, almeno in parte tale Maurice Kagel. Anti-operismo che trova la sua spettato finale, non si sa se più lieto o grottesco,
sensazione ci derivi dall’incalzare delle note massima espressione nello Staatstheater in cui la Morte unitasi agli stravizi di Piet e
dell’opera per orchestra Lontano di Gyorgy (Balletto per non danzatori) del compositore Astradamors stramazza al suolo ubriaca, essen-
Ligeti. Dello stesso Ligeti, è anche la musica argentino fautore del teatro strumentale, la cui do così l’unica a perire in questo parodistico
Atmospheres che aleggia lungo le scene di 2001 opera, improntata al teatro dell’assurdo, si allon- Giorno del Giudizio.
Odissea nello spazio insieme a molte altre tana dai classici del passato ripensandoli e dis- La trama di Le Grand Macabre è già emble- Verdi, Gioachino Rossini e Ludvig van
opere del compositore transilvano. sacrandoli in una deformazione parodistica. matica della dimensione ironica che caratteriz- Beethoven dall’altro; sono gli ingredienti di
È in questi e in numerosi altri componimenti Le Grand Macabre sarà per la prima volta in za quest’opera di Ligeti, incontro felice tra i più questo pastiche dalle tinte umoristiche ed ironi-
di Ligeti che emerge l’anticonvenzionalismo scena a Roma al Teatro dell’Opera con 5 reci- disparati generi teatrali e musicali. Tradizione che che tuttavia non possono non imprimere un
del suo linguaggio artistico; che si concretizza te: il 18-19-20-21-23 giugno. Un nuovo allesti- operistica, music hall, teatro delle marionette, forte senso di inquietudine ed irrequietezza in
quell’abbandono totale di melodia, armonia, mento del Teatro La Monnaie di Bruxelles in teatro Alfred Jarry da un lato; jazz, musica fol- chi vi assista.
ritmo, in favore della supremazia del timbro del coproduzione con il teatro dell’Opera di Roma, klorica magiara citazioni classiche di Giuseppe Livia Zanichelli
suono; che prende forma l’English National Opera di Londra e il Gran
quel fenomeno chia- Teatro Liceu di Barcellona, diretto del Maestro
mato, con un termi- Zoltan Peskò e per la regia di Alex Ollè.
ne coniato da Rappresentata per la prima volta il 12 apri-
Ligeti stesso, le 1978 al Teatro Reale dell’Opera di
micro polifo- Stoccolma, ente e committente tramite
nia. Una tec- Goran Gentele direttore del Teatro, Le
nica tramite Grand Macabre è un’opera in due atti e
cui l’autore, quattro scene, su libretto di Michael
servendosi di Meschke, liberamente ispi-
canoni e rata ai toni grotteschi,
scrittura poli- all’atmosfera misti-
fonica, toglie ca e carnevalesca
alle varie voci presenti nella
la loro specifica pièce teatrale
identità melodica, La ballade du
rendendo l’organico grand maca-
una densità sonora che bre del
modifica il timbro. La drammatur-
micropolifonia e l’uso antidogmatico go belga
del linguaggio musicale quanto verbale Michel de
permeano tutta la produzione di Ligeti Ghelderode,
fino agli anni 70 rendendo i suoi lavori nonché ai
delle vere e proprie anti-opere, radicalmen- temi fantastici,
te distaccate dalla tradizione, cui si guarda ai raccapriccian-
solo attraverso una lente deformante. Ma qual- ti, apocalittici sce-
cosa cambia nell’ultimo periodo creativo di nari dei quadri di
questo compositore ebreo nato nel 1923 nella Brueghel.
città ungherese Dicsoszenmarton. Ligeti sente È infatti proprio a Brueghellandia che giunge
infatti di dover ripensare il proprio linguaggio: Nekrotzar, le grand macabre, per annunciare la
da un lato sviluppando la componente mimica, fine del mondo e dare il via con l’aiuto del-
già presente in sue opere precedenti, dall’altro l’ubriacone Piet al dies irae. L’angelo della
recuperando elementi più vicini alla tradizione. morte si imbatterà nel corso della sua opera in
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:51 Pagina 12

SOUND
tracking
Music In  Primavera 2009

MOKADELIK L’intervista a CHE GUEVARA Alberto ONDA Disoccupazione, ingiustizie sociali,


a cura di ROBERTA MASTRUZZI Cristian Marras Nella moka caffè, Iglesias, un eclettico, racconta in malcontento, inflazione, nazionalismo esa-
Salvatores e Ammaniti. Da servire caldo musica la vita del Comandante sperato favoriscono la nascita di una dittatura

COME SALVATORES COMANDA


QUATTRO FORMAGGI È OSSESSIONATO DA DIO, DAL PRESEPIO E DA UNA PORNODIVA (MA CHI NON LO È?)

N ati nel 2000 con l’iniziale nome Moka, i


romani Mokadelic mescolano sapiente-
mente post rock e suggestioni psichedeliche in
composizioni suggerite dalla sceneggiatura,
dai luoghi, dai personaggi. Cosa ha compor-
tato questo modo di procedere differente per
vedere il film con la vostra
musica ad accompagnarlo?
È stata davvero una forte
un impasto sonoro denso e rarefatto allo stesso il vostro approccio alla composizione? emozione. Una caratteristica
tempo nel suo incedere esclusivamente stru- Questo ha comportato per noi una immersione del film è quella di far
mentale. Con due dischi e diversi ep all’attivo, nel mondo che veniva descritto da Ammaniti, un parlare i personaggi attraverso
già protagonisti con la loro musica di diversi mondo dalle tinte molto forti, decise, drammati- la musica, che quindi ha rico-
cortometraggi e partecipi del progetto Violenza che, un metodo per noi assolutamente nuovo e perto anche un ruolo fonda-
124 con Niccolò Fabi, vengono in seguito inca- inusuale anche nel cinema. Fino a Come Dio mentale, per questo essere
ricati dal registra Gabriele Salvatores di com- comanda infatti abbiamo avuto esperienze come investiti di una tale responsabi- a cura di Gianluca Gentile
porre la colonna sonora per il suo film Come colonne sonore ma in maniera differente, i nostri lità ci ha lusingato.
Dio comanda, tratto dall’omonimo romanzo di brani venivano utilizzati a commento delle imma- Come Dio comanda, oltre che
Niccolò Ammaniti. Music In approfondisce gini dopo che questi erano già ultimati effettuan- un romanzo ed un film, è anche un disco dei che tra l’altro è presente al piano anche in
questa interessantissima realtà alla ribalta. do così solo un lavoro di editing. In questo caso Mokadelic a tutti gli effetti. Post rock e psi- alcuni brani di Come Dio comanda. Cosa ha
Com’è avvenuto l’incontro con Gabriele invece siamo partiti dalla psicologia dei perso- chedelica gli ingredienti principali per un significato per voi questo progetto e in parti-
Salvatores? naggi, dalle sensazioni che noi per primi aveva- tipo di musica strumentale che spesso sem- colare la collaborazione con un artista affer-
L’incontro artistico è avvenuto quasi per caso: mo provato nel conoscere la storia e le abbiamo bra nascere anche dall’improvvisazione. Da mato da anni nel panorama italiano?
un giorno Gabriele Salvatores ha sentito a casa trasportate nei temi principali che poi sono anda- cosa o da chi vi sentite ispirati nel momento Ha rappresentato innanzitutto una grande
di un amico comune il nostro precedente lavoro ti a comporre la colonna sonora del film. in cui prende vita un brano dei Mokadelic? possibilità: collaborare con Niccolò infatti ci ha
Hopi e giudicando le atmosfere che avevamo Avevate già letto il romanzo di Ammaniti Niente in particolare se non dalle sensazioni lusingato, anche perché ha coinvolto nel proget-
descritto nel nostro precedente album in linea prima di accettare l’incarico di comporre la che proviamo nel momento in cui iniziamo a suo- to persone che stima tantissimo e per noi fare
con quelle che aveva intenzione di descrivere in colonna sonora per Come Dio comanda? nare. Sicuramente l’incipit è l’improvvisazione, parte di quella cerchia è stato motivo di grande
Come Dio comanda siamo entrati in contatto. Alcuni di noi si, altri no, in ogni caso leggere che è per noi il metodo di creazione più natura- soddisfazione. Inoltre la natura del progetto ci è
Niccolò Ammanniti l’avete conosciuto? il libro e la sceneggiatura, firmata anch’essa le che avviene per ognuno in maniera molto libe- sembrata davvero particolare, una occasione
Lo abbiamo conosciuto di persona a casa sua dallo stesso autore, è stato un passaggio fonda- ra. Una volta individuate delle idee interessanti per sperimentare un metodo nuovo di fare musi-
a Roma in occasione dell’ascolto collettivo del- mentale e precedente all’intero lavoro dunque il si inizia a condividere e lì nasce il lavoro di ca e per noi una sfida molto appassionante.
l’opera Violenza 124 di Niccolò Fabi. vero punto di partenza di tutto il processo. Senza gruppo. Il risultato che assume le sembianze Cosa c’è invece nel futuro dei Mokadelic?
La vostra musica già in passato era diventa- leggere il libro sarebbe stato tutto molto più dif- mokadeliche però è qualcosa che va al di là delle Portare il più possibile in giro la nostra musi-
ta colonna sonora per alcuni cortometraggi. ficile, mentre conoscere i personaggi fino al loro volontà e delle abilità di ognuno di noi. ca con i live. Dopo tanto tempo passato in stu-
Salvatores invece vi ha chiesto di scrivere profondo ha aiutato ad esprimere in musica ciò Il 2008 è stato sicuramente un anno impor- dio, ora fare concerti è diventata una vera neces-
brani liberamente ispirati alle atmosfere e ai che con le parole non è possibile esprimere. tante per voi. Vi ha visti protagonisti anche sità per noi che siamo una band che ha sempre
temi che sarebbero stati affrontati nel film: Una volta terminate le riprese, come è stato del progetto Violenza 124 con Niccolò Fabi, suonato più dal vivo che in studio.

CHE GUEVARA Flavio Fabbri L’ONDA Roberta Mastruzzi

Ne sono stati fatti davvero pochi di film su


Che Guevara. Considerando la mole del
personaggio, il mito che alimenta se stesso e la
forza catalizzatrice, non si capisce perché dal
1969 sono state girate solo 7 pellicole. Steven
spagnolo Alberto Iglesias, fedelissimo collabo-
ratore di Pedro Almodovar (Tutto su mia madre,
Parla con lei, La mala educación) con cui ha
vinto sei Goya, ricevendo anche una nomina-
tion ai Golden Globe per la miglior colonna
« Quali sono i fattori che favoriscono la
nascita di una dittatura in un Paese?»
«La disoccupazione, le ingiustizie socia-
li, il malcontento, l’inflazione, il nazionalismo
esasperato »
situazione è inevitabilmente compromessa e
l’esperimento deve essere interrotto.
Per una volta, non parleremo della colonna
sonora, seppur essa risulti perfettamente inte-
grata al contesto, con i suoi ritmi incalzanti e
Soderbergh ne ha sonora di Il cacciatore di aquiloni e agli Oscar Queste sono le risposte degli allievi di Rainer frenetici, quasi volesse gridare un disagio trop-
firmate addirittu- per The Costant Gardener. Wenger, docente che tenta di spiegare ai suoi po grande da sopportare, per dare invece risalto
ra due, in realtà Un compositore eclettico, esperto malgrado ragazzi cosa sia l’autarchia. Siamo in al senso profondo del film, che è prima di tutto
un unico prodotto la giovane età, che spesso è passato a comporre Germania, ma potrebbe essere l’Italia o qualsia- un monito contro chi pensa che il fascismo e il
cinematografico dalla musica sinfonica a quella da camera, dalla si altro Paese del mondo. Siamo ai giorni nostri, nazismo siano episodi storici e isolati.
che il mercato ha danza classica a quella moderna. In questa ma ciò che viene raccontato nel film L’onda è Cambiano nome, forma ed appartenenza politi-
chiesto di scinde- soundtrack sono da evidenziare due pezzi molto realmente capitato nel 1967 in una scuola di ca ma sono sempre lì, negli angoli più nascosti
re in due: Che- significativi: Fusil contra fusil di Silvio Palo Alto, California. Per far capire ai propri del nostro animo, perché l’uomo è anche istin-
L’argentino e Rodriguez e Balderrama di Mercedes Sosa. studenti come il pericolo del nazismo sia sem- to. Ed è un istinto di sopravvivenza, innanzitut-
Che-Guerriglia Due score piene di malinconia, passione, amore pre dietro l’angolo, un inse- to. Non a caso sono le per-
(sugli schermi per la vita e per i propri ideali, che vedono la gnante inizia un esperimen- sonalità più deboli a cedere
italiani rispettiva- partecipazione di due artisti molto popolari, to: trasforma la sua classe per prime al richiamo del-
mente ad aprile e rispettivamente dalla tradizione cubana e argen- in un movimento - «l’on- l’ideologia: per sentirsi
maggio). tina. Tracce di forte impatto narrativo, come da» che dà il titolo al film finalmente gratificati dal-
Sono questi Sierra Maestra o Luces Y Sombras, che fanno del regista Dennis Gansel - l’appartenenza ad una
due ottimi film in da cassa armonica al coinvolgimento del Che invitando tutti a seguire una comunità e per sopravvive-
fondo, che vedo- Guevara nella ribellione di Fidel Castro contro rigorosa disciplina, a re all’interno di una società
no Benicio Del il regime di Fulgenzio Batista nel 1959 a Cuba. vestirsi in un determinato sempre più indifferente
Toro interpretare Mentre nel secondo episodio, quando il Che modo, inventando gesti di all’esigenze più profonde
in modo superbo accoglie su di sé la missione di diffondere l’idea riconoscimento e piccoli dell’animo umano. Il
il Comandante Guevara, tanto da aggiudicarsi la rivoluzionaria in tutta l’America Latina parten- riti e assumendo egli stesso rischio è quello di cadere
Palma d’Oro come Miglior Attore a Cannes do dalla Bolivia, emergono le tracce I Want To il ruolo di guida. Nulla di nell’errore di pensare che
2008. Una produzione cinematografica molto Take The Revolution To Latin America e Patria pericoloso all’apparenza. I certe debolezze capitino
lunga (sette anni), tra biografie più o meno uffi- O Muerte che fermano in note drammatiche ragazzi accettano con entu- solo agli altri. Ma già rite-
ciali e consulenze, che poi in fin dei conti non quanto evocative i momenti più emozionanti. siasmo il compito, quasi un nere di essere migliori del
stravolgono più di tanto la biografia del ‘Che’ Si arriva così all’epilogo, che per noi coinci- gioco per loro, sperimen- resto dell’umanità è forse il
che tutti conosciamo. Una storia infinita, tra libri, derà al cinema con l’episodio Che-L’argentino, tando la potenza e il fascino primo passo verso l’autar-
pellicole, ricordi e speranze mai infrante, che quando il Comandante troverà la morte nel del sentirsi parte di un chia, concetto ben sintetiz-
anche la musica ha continuato ad alimentare ed 1967, fucilato da un reparto militare antiguerri- gruppo. Ma quando l’ugua- zato da uno dei protagonisti
accrescere. glia boliviano assistito da agenti speciali della glianza diventa omologa- all’inizio del film: «quando
La colonna sonora del ‘Che’ di Soderbergh, CIA, che il tema musicale La Higuera, October zione, non c’è più spazio un singolo uomo o un grup-
(in Italia ancora non disponibile), è uscita negli 9, 1967 (luogo, giorno e anno della sua morte) per le voci fuori dal coro e po ha il potere di fare le
Stati Uniti con l’etichetta Varese Saraband e in sottolinea solennemente, accompagnando la la coesione del gruppo diventa violenza contro leggi per sé e per il proprio gruppo senza alcu-
un unico cd. Musica curata dal compositore fine dell’uomo e la nascita del mito. chi non ne fa parte. Dopo soli sei giorni, la na reale opposizione».

THE WRESTLER SE MAI VEDESSI UN CANE CON UNA ZAMPA SOLA, QUELLO SONO IO Roberta Mastruzzi

H ave you ever seen a one-legged dog making its way


down the street? La ballata acustica che Bruce
Springsteen ha scritto per The Wrestler di Darren Aronofsky
to di lavoro, ma qui è anche un corpo che volontariamente soffre, si procura ferite profonde, sop-
porta i dolori più estremi fino a diventare carne da macello. E tutto perché lo spettacolo continui.
Poi, quando si spengono i riflettori, ci si ritrova fare i conti con l’altra parte della vita.
non è solo la musica che accompagna i titoli di coda, ma è Quella in cui non puoi sbagliare, perché un colpo dato male è una ferita nell’anima di qualcun’al-
anche la sua chiave di lettura. tro. È così che Randy deve confrontarsi con una figlia (Evan Rachel Wood) che ha abbandonato e
Mickey Rourke interpreta Randy «The Ram» Robinson, con la quale tenterà di riavvicinarsi, con l’amore per una ballerina di lap-dance non più giovanissi-
eroe del wrestling americano degli anni 80, che venti anni ma (Marisa Tomei) con cui vorrebbe ricostruire una famiglia, con un cuore malato che non gli con-
dopo aver raggiunto l’apice del proprio successo, si trova a sente di fare ciò che più ama al mondo, il suo lavoro. Ma il destino non si può cambiare e alla fine,
fare i conti con se stesso. La vita non è facile, soprattutto se come salmoni che risalgono la corrente per tornare al luogo in cui sono nati, ognuno arriva alla pro-
sei stato acclamato come un eroe, ti hanno fatto credere di pria meta.
essere indistruttibile e invece ti ritrovi con un corpo che riven- Il richiamo è troppo forte, la gente vuole il suo spettacolo e l’avrà, anche a costo della tua stessa
dica il suo diritto ad invecchiare. vita. La risposta è nelle parole del Boss, che ogni volta che viene chiamato dal cinema non delude
È cosa abbastanza nota che nel wrestling tutto sia finto e il gli spettatori e come già con Philadelphia, Dead Man Walkin’ e The Fuse (scritta per La 25° ora)
regista ci mostra come negli spogliatoi ogni botta, ogni colpo aveva inchiodato il pubblico alle poltroncine del cinema fino all’ultimo dei credits, così anche in
basso sia pianificato a tavolino. Forse non tutti sanno però che, al contrario di quanto succede nei the wrestler Springsteen incanta e invita a riflettere sul triste destino di certi eroi: If you’ve ever seen
film, il sangue è tutto vero. Come in molti mestieri, più o meno leciti che siano, il corpo è strumen- a one-legged dog then you’ve seen me.
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:51 Pagina 13

Music In  Primavera 2009 SOUND


tracking
ARIA L’intervista a Roberto Herlitzka CINEMA ITALIANO Le colon-
Respirare non vuol dire aspirare se nei pol- ne sonore di Enzo Pietropaoli, REVOLUTIONARY ROAD Thomas
moni non c’è aria, ma vuoto. Fulvio Maras e Giovanni Venosta Newman ancora su un film di Sam Mendes

 CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA a cura di GIOSETTA CIUFFA

ARIA
questo personaggio l’identificazione è addirittura re come si sta seduti al piano- allo spirito, la canzone
fisica, pur sempre impossibile, quindi dolorosa. forte agli attori Olivia Magnani si ferma a uno stadio più
PARACADUT La musica svolge un ruolo di catarsi? e Francesco Martino (che inter- sentimentale.
Nella storia ciò non accade, niente catarsi: la preta me da giovane). Io non ne Quale pezzo le ha dato
musica rappresenta sì un richiamo a qualcosa ho avuto bisogno. L’ho cono- un’emozione?
(...) La colonna sonora la scrive quello stes- che Giovanni aveva molto desiderato ma a cui sciuto allora e, con gli altri Se ne citassi solamen-
so Allevi che considera la musica lui rinuncia. Durante l’infanzia e la giovinezza attori, abbiamo trascorso delle te uno farei un torto ad
«parente stretta della settima arte», che è la attraverso di essa riusciva ad ottenere parte di ore insieme ma non c’è stata altri; mi piacevano mol-
cinematografia, una «colonna sonora di film quanto nascostamente desiderava; poi, per cre- una collaborazione vera e pro- tissimo le canzoni di
immaginari». Questa volta il film c’è, è uscito arsi una vita normale, reprime tutto. pria, anche perché la colonna Lucio Battisti e Mina,
solamente in due sale a Roma nel Warner Abbandona anche la musica e, all’apparire di sonora è stata composta dopo brani che fanno parte
Village Parco dei Medici e nel Cineplex quel bisogno ecco che essa diventa un tormen- aver girato il film. della mia giovinezza, un
Gulliver - e rischia di passare inosservato come to più che una salvezza. Che cosa la musica aggiunge momento in cui interes-
quei piccoli capolavori coraggiosi che affronta- Lei suona qualche strumento? al film? sano di più le canzoni;
no temi delicati. La disforia sessuale, l’infelici- Ho studiato da ragazzo il pianoforte, per lun- Le composizioni originali di mentre, per la musica
tà, il buio, la rinnegazione di se stessi sino alla ghi anni ho letto la musica di mia iniziativa, Allevi per accompagnare il film classica, quando sento
rinuncia a suonare il pianoforte. Roberto nello spettacolo teatrale Le tre sorelle di sono suggestive; accanto ad Chopin mi pare sia il più
Herlitzka è qui ed è un uomo, una donna e un Cechov suonavo il piano. esse i classici come Bach, bello, ma Bach mi emo-
pianista. Nel film ho suonato solo nella scena in cui ese- Brahms, Chopin, Beethoven, di ziona di più.
guo in un bar un «mio» brano, in realtà compo- certo «non guastano». A quali altri progetti si
Cosa ha trovato in Giovanni? sto da Giovanni Allevi; nel resto del film fingo di Cosa rappresenta per lei la dedicherà?
Ho trovato il significato del percorso che ho suonare Bach durante il concerto o Brahms in musica e quale genere prefe- Girerò la versione
compiuto per immedesimarmi. L’aspirazione a casa con mia figlia, ma si tratta di riproduzioni risce? cinematografica di
un tipo di bellezza che non si possiede si identifi- da dischi. Sono appassionato, la ascolto, vado ai concer- Edipo a Colono, uno spettacolo teatrale scritto e
ca, nell’uomo, con il significato attribuito all’im- Com’è stata la collaborazione con Allevi, ti. Ho ascoltato tanti cantanti quando ero ragaz- ridotto per il cinema dal regista Ruggero
magine femminile, quella che Giovanni diversa- avendo voi un punto di incontro che è stata la zo, ora di meno. Apprezzo la musica classica, Cappuccio, che a teatro ho già interpretato in un
mente non desidera possedere indirettamente, musica e una necessità di collaborare che non direi che la preferisco ma è difficile fare una monologo anche calandomi in altre parti con i
tramite una donna, ma avere per se stesso. immagino più forte per lei rispetto agli altri? distinzione tra classica e leggera perché se una burattini, come vecchio puparo siciliano. Nella
Essendo un artista trasferisce il proprio desi- Devo ammettere che Allevi l’ho visto una sola canzone è molto bella può dare un’emozione non sceneggiatura cinematografica sarò un profes-
derio dentro quell’aspirazione alla bellezza che volta quando, prima che cominciassimo a gira- tanto diversa da una composizione; la musica sore un po’ fuori di testa con dei ricordi simili
anche l’artista vuole rappresentare. Nel caso di re, venne chiamato dalla produzione per mostra- classica tocca più nel profondo, arriva proprio alla vicenda di Edipo. Un Edipo vedente.

NOTIZIE: UNA BELLA REVOLUTIONARY ROAD


UNA BRUTTA Dsuo,opo American Beauty Sam Mendes torna a
raccontare la famiglia americana a modo
pri sogni, Parigi. Mai sottovalutare la potenza
dell’immaginazione: l’idea di lasciarsi tutto alle
«ASPETTANDO IL SOLE» E «IL CASO DELL’INFEDELE KLARA» e così anche in Revolutionary Road la vita spalle e ricominciare da capo in un’altra città
familiare è rappresentata senza ipocrisie e sembra appianare ogni conflitto. Il risveglio dal

La bella notizia è: esistono registi italiani


che tentano di battere nuove strade
espressive, cosa insolita per il cinema nostrano
pletamente riarrangiata dallo stesso Tescari ed
eseguita dagli Hotel Bellevue (dal nome dell’al-
bergo in cui si svolgono le vicende), gruppo di
romanticismi. La sceneggiatura nasce dal libro
di Richard Yates e nella sua versione cinemato-
grafica il ruolo dei protagonisti è affidato a
sogno sarà brusco e inevitabilmente tragico.
La tesi di Sam Mendes è che la nuova forma
di schiavitù sia il mutuo da pagare, invenzione
degli ultimi anni. Quella cattiva è che il risulta- musicisti del calibro di Enzo Pietropaoli e Leonardo Di dell’età moderna per consentirci di vivere l’illu-
to è a volte deludente, e non solo a livello di Fulvio Maras, riuniti insieme per l’occasione. Il Caprio e Kate sione che a questo mondo tutto si possa com-
«incasso al botteghino». risultato è un’ottima colonna sonora, inconsueta Winslet. prare, a rate. Ma queste ti legano per sempre a
È il caso ad esempio di Aspettando il sole, e in linea con lo spirito noir che accompagna il Ancora una un progetto che può cambiare, a un amore che
prima opera di Ago Panini, regista che viene dal film. Le corde del contrabbasso di Enzo volta, come può finire, a un lavoro che non puoi lasciare. Lo
bel mondo della pubblicità: nonostante un cast Pietropaoli - che già con Note di basso, il suo in tutti i pre- scontro con la realtà può essere molto duro e
di tutto rispetto, formato dagli attori più noti del- ultimo lavoro per contrabbasso solo, ha lasciato cedenti film per fuggire da essa (e da se stessi) ci si inventa
l’ultima generazione - Giuseppe Cederna, intendere quanta forza inespressa ci sia nel suo di Mendes, un posto dove essere felici. È così in tutto il
Claudio Santamaria, Raoul Bova, Claudia strumento - lasciano vibrare nell’aria un suono la colonna mondo, che siano gli anni Cinquanta o il ventu-
Gerini, Vanessa Incontrada e molti altri - è rima- morbido e doloroso allo stesso tempo. sonora è di nesimo secolo, che sia il Connecticut o
sto in pro- Molto più convenzionale invece T h o m a s l’Europa, ognuno sogna di essere da qualche
grammazione la colonna sonora che Giovanni Newman. altra parte: Parigi o New York, cambia solo la
nelle sale il Venosta ha scritto per il nuovo film Nella sound- sponda da cui si guarda l’Oceano. La felicità
breve spazio di Roberto Faenza, Il caso dell’in- track il com- sembra essere sempre al di là di qualcos’altro.
di una setti- fedele Klara. Il tema centrale del positore
mana o poco film, tratto da un romanzo di sembra quasi Roberta Mastruzzi
più. Michal Viewegh, è l’eccessiva citare se
Al pubbli- gelosia di Luca, musicista italiano stesso: la
co, ma anche interpretato da Claudio musica ricor-
a parte della Santamaria, verso la fidanzata da molto quella scritta nel 1999 dallo stesso
critica, non è Klara (Laura Chiatti) che lo porte- Newman per il film interpretato da Kevin
piaciuto il rà ad assumere un investigatore Spacey e Annette Bening con cui il regista
tentativo di privato per trovare le prove dell’in- inglese esordì e che gli valse l’Oscar. Ma qui, in
«confeziona- fedeltà della ragazza. Revolutionary Road, nella sceneggiatura e nella
re» un film Il film gioca su due piani, la pas- musica, manca quella nota di ironia e leggerez-
che ricorda sione e il dramma di Luca contro la za con cui in American Beauty il regista ripren-
troppo da freddezza e lo sguardo cinico del- deva i suoi personaggi.
vicino nella l’investigatore, e la musica si tiene A guardar bene, la differenza sta proprio nel
trama e nel in equilibrio nel gioco delle parti, fatto che nel primo film erano «personaggi»
suo svolgi- spaziando tra vari stili, dal jazz al appunto, rappresentativi ognuno di un partico-
mento registi reggae, e utilizzando strumenti lare tipo di genere umano: il quarantenne in
come Robert come il cimbalom crisi, la madre in carriera, la ragazzina un po’
Altman (un ungherese e il mandoli- lolita, il padre severo e così via. Nell’ultimo
complicato no (il film si svolge tra film di Mendes, i personaggi sono diventati
intreccio di Praga e Venezia). «persone» e hanno acquisito sfumature ancora
vite e destini) Venosta, finora noto più reali e proprio per questo drammatiche. La
e Quentin Tarantino (il rac- soprattutto per le colon- musica che in American Beauty quasi commuo-
conto si svolge nelle camere ne sonore dei film di veva ora è tragica, la poesia ha lasciato il posto
di un albergo - vedi Four Silvio Soldini, si ispira alla realtà.
Rooms - e non mancano deliberatamente a Il titolo non inganni: Revolutionary è solo il
scene alla Pulp Fiction). Ennio Morricone nome della strada di una cittadina nel
Ambientato in una notte (Indagine su un cittadi- Connecticut dove vivono i protagonisti, Frank e
qualsiasi del 1982, quando - no al di sopra di ogni April. Quando si conoscono lui ancora non sa
come dice il regista - era sospetto) ed inserisce cosa fare della sua vita, lei studia per diventare
ancora possibile perdersi suoni un po’ vintage, attrice e si sentono destinati a diventare qualco-
prima che l’avvento di telefo- come lo scacciapensieri sa di speciale. Il tempo passa e Frank si ritrova
nini, internet e navigatori o il fischio, che richia- intrappolato in un lavoro che non ha scelto,
satellitari ci rendesse tutti mano i tempi d’oro dei April ha rinunciato alle sue ambizioni artistiche
costantemente rintracciabili, film polizieschi anni 70 per dedicarsi alla famiglia.
il film è da apprezzare per la e della commedia I sogni giovanili hanno ceduto il passo all’ur-
scelta coraggiosa di affidare all’italiana. Una colon- genza della realtà: la casa da comprare, i figli da
la colonna sonora a Nicola na sonora costruita ad crescere, le regole della convivenza sociale.
Tescari, giovane compositore arte, un po’ scontata Sono gli anni Cinquanta e il conformismo è la
autore della colonna sonora forse, ma capace di far risposta all’insicurezza di una società appena
di Texas. rivivere i tempi in cui il uscita dalla guerra: gli uomini con abito scuro e
Tra gli interpreti del film cinema italiano era cappello al lavoro e le donne con grembiule da
c’è Raiz, voce storica degli Almamegretta, e ancora capace di emozionare e divertire senza cucina e messa in piega perfetta accanto al
sarebbe stato logico affidare la musica del film a far sentire stupidi gli spettatori. focolare. Qualcosa non va nel rapporto tra i due
lui che invece si limita ad interpretare nel finale e la donna immagina un futuro diverso in un
un suo brano, Sole, in una nuova versione com- Roberta Mastruzzi luogo dove poter vivere liberi e realizzare i pro-
RIVISTA primavera.QXP 22-04-2009 13:51 Pagina 14

BEY&further
OND Music In  Primavera 2009

POLITICA Intervista a Federico Mollicone Ci siamo NORA THE PIANO CAT Intervista a una gatta
a cura di ROMINA CIUFFA domandati se il direttore del Teatro dell’Opera non debba, per pianista In Pennsylvania c’è una gatta che sa suo-
caso, essere sordo, oltre che Muti. nare il piano da quando aveva un anno

NORA
 CONTINUA DALLA PRIMA PAGINA a cura di ROMINA CIUFFA

LE MADRI a cura di ROMINA CIUFFA

ho l’attenzione di un felino. Il rumore più sottile, il movimen-


DELLE FIDANZATE to più fine mi distraggono, ahimé, così procedo a intervalli,
ma riesco molto perché sono molto concentrata durante le
lezioni di pratica e lavoro duramente sulle parti più difficili.
(...) Al presidente della Commissione Cultura di Roma ho chiesto se per Tuttavia, se un insetto mi vola davanti, devo smettere di fare
caso non ci sia qualcosa che non va nel nostro sistema, considerato ciò che sto facendo e vado a cacciarlo. Sono un predatore,
che, per cause politiche che nulla hanno a che vedere con la musica, stava per dopo tutto. E se uno dei miei fratelli si avvicina al piano
saltare l’Ifigenia del Maestro Riccardo Muti. mentre sto suonando, devo interrompermi e dirgli di andar
Mutatis mutandis: questa figlia di Agamennone non era stata già una volta via: è il mio pianoforte e non mi piace dividerlo con nessu-
immolata ad Artemide su consiglio di un indovino, per placare le tempeste no, nemmeno con Betsy.
che la dea aveva provocato nel mare che bagnava Aulide, sulle coste della È importante non doversi comparare agli altri mentre
Beozia, per impedire che Agamennone partisse per Troia? s’impara a suonare uno strumento. Naturalmente traggo
ispirazione dai musicisti talentuosi, ma accetto chi sono e
Ne avevamo parlato su Music In, prima faccio il meglio con ciò che ho. Betsy ha dieci dita ma io ho
ancora che accadesse il «fattaccio». Teatro solo due zampe e la mia testa da usare, e suono con passio-
dell’Opera o degli Operai? ne ed entusiasmo a prescindere da questi limiti. Credo di
Le linee di indirizzo per il rilancio del essere come il primo astronauta che ha camminato sulla
Teatro dell’Opera prospettate dal Sindaco luna: sono un pioniere, un esempio per tutti gli altri gatti del
Gianni Alemanno contengono indissolubil- pianeta, e ispiro tutti a esaudire i proprio sogni.

GATTA
mente la difesa dei dipendenti del Teatro Chi è il tuo musicista preferito? Chi ti fa fare più fusa,
dell’Opera, dagli artisti del coro dell’orche- chi ti esalta, chi ti fa venir voglia di suonare di più?
stra fino all’ultimo figurante o tecnico. Facile: Betsy è la mia musicita preferita! L’ascolto ogni
Perché non si considera lo spettacolo giorno. Faccio rumorose fusa anche mentre sono io a suona-
un’industria e l’artista un lavoratore?
Il problema risiede nella forma giuridica
che vede i teatri dell’Opera rappresentati da
PIANISTA re il piano (le faccio a volte anche quando dormo e mi acca-
rezzano la pancia). Il solo fare musica è in grado di eccitare
ogni parte di me, come accade ad ogni altro musicista pro-
fondazioni liriche, e questo rende complesso
sia il discorso dei finanziamenti pubblici che G ioacchino Rossini aveva scritto un Duetto buffo di
due gatti, un brano per piano e due voci femminili
fessionista.
Ho anche degli artisti preferiti: innanzitutto Johann
quello delle sponsorizzazioni private. che interpretano il miagolio suadente e lamentoso di Sebastian Bach, un genio. Tutte le volte che ascolto suonare
La dignità professionale degli artisti è due mici. Il testo faceva proprio «miao». Un pezzo ironico il suo Minuetto in Sol, dal libro di Anna Magdalina, o il dol-
compromessa, considerarli «scansafati- composto per ricordare quei due gatti che lo svegliavano cissimo, delirante Preludio in Do, o qualunque altra sua bril-
che» è prerogativa italiana; noi non dimentichiamo mai che alle tutte le mattine nella sua residenza di Padua e che apparte- lante composizione, devo correre al piano e suonare, anche
Accademie di Musica non è ancora stato riconosciuto il grado di nevano alla padrona di casa, alla quale lo dedicava. Oggi in se stavo riposando. Sono anche una grande fan di
Università. Non è necessario riqualificare gli artisti anche «dal basso»? Pennsylvania c’è Nora, una gatta che sa suonare il piano da Beethoven, in particolare di Per Elisa. E sono stranamente
Il Comune di Roma ha dato il via ad una serie di iniziative che afferma- quando aveva un anno: sa scegliersi le note, cerca quelle colpita da Mary Had A Little Lamb.
no il riconoscimento delle eccellenze giovanili artistiche. Il Festival nere, conosce il ritmo e lo segue, sa cambiare il volume. Qual è il tuo genere preferito?
«Adrenalina-L’arte emerge in nuove direzioni» è il paradigma di questa Appoggia anche la testolina sulla tastiera mentre suona, Sono una musicista classica. Essendo un’intellettuale, non
politica culturale che ha promosso giovani emergenti nelle arti visive, musi- come faceva Beethoven da che divenne sordo. Non sarà un posso che immergermi nella perfezione matematica ed emo-
cali e coreografiche. caso, allora, che ha ottenuto milioni di visite su Youtube tiva di questo genere, ma sono aperta a tutti i tipi di musica
Si è parlato, nel dibattito sul rilancio del Teatro dell’Opera, di elimina- questa micia. Vive con altri cinque gatti e due umani, Betsy e di strumenti. Se solo potessi tenere un flauto, proverei a
re gli sprechi. Ciò vuol dire eliminare gli artisti: vero o falso? Alexander e Burnell Yow, che la presero per caso in un suonarlo: grazie al cielo sono stata adottata in una casa con
È vero che i tagli del FUS colpiscono soprattutto le produzioni: purtrop- negozio di animali del New Jersey, il Cherry Hill. un pianoforte!
po, per come sono stati gestiti gli enti lirici e i teatri pubblici in passato, ci Betsy, diplomata in Composizione, suona e canta dal Mi dicono sempre che sembra che suoni del jazz, e sono
sono stati e ci sono ancora molti sprechi che possono essere eliminati. 1978, a 15 anni scrisse il suo primo musical, su Caino e d’accordo: è facile per me suonare il tritono perché tra il si
Fus: come «ripartire»? In entrambi i sensi: ri-partenza e ri-partizione. Abele, si trasferì a New York, scrisse i musical Stakin’ My e il do o tra il mi e il fa non ci sono tasti neri. Per questo mi
Il Fus è un contesto sicuramente da ripensare, in quanto troppo condizio- Claim, Another Kind Of Hero, poi un musical su Anna ascolterete spesso suonare un si e un fa insieme: è un inter-
nato da influenze politiche ma anche da scelte apparentemente tecniche, in Frank, un altro basato sulla commedia I Never Saw Another vallo buonissimo per la mia zampetta. Ma posso anche rag-
realtà discrezionali. Butterfly e molti altri per bambini. Per la sua gatta ha scrit- giungere i tasti neri, che aggiungono molto sapore al suono.
Quali i punti principali della discussione in corso in Commissione to duetti, che ha pubblicato perché i suoi allievi potessero Preferisco le note sopra il do5: sono sempre stata attratta
Cultura sui finanziamenti pubblici allo spettacolo? studiarli: Nora the Piano Cat’s Easy Piano Duets (because dalle note alte poiché posso ascoltarle molto meglio di quan-
In Commissione Cultura abbiamo aperto una fase di ascolto che ha già not everything in life should be hard) e Nora The Piano to non facciate voi umani. Eh già, tutti abbiamo dei limiti da
esaminato le audizioni del Teatro dell’Opera e dell’Auditorium. Cat’s Impressive Sounding Duets (because sometimes you superare nella vita.
Proseguiremo nei prossimi mesi con il Teatro di Roma, Santa Cecilia e tutte just want to impress other people). Burnell è un pittore e un Sai davvero cosa stai facendo mentre suoni il pianofor-
le realtà istituzionali che hanno come interlocutori la Commissione stessa. musicista autodidatta. Insieme a Betsy ha creato il Raven te, o suoni a caso?
Da questi incontri purtroppo emerge una mala gestione negli anni passati Wings Studio (www.ravenswingstudio.com). Mi prendi in giro? Certo che so quello che faccio. Se guar-
che porterà a scelte dolorose e comunque obbligate nel prossimo futuro. Nora, come hai imparato a suonare il pianoforte? di i miei video, noterai che spesso nei duetti suono nella
Quale, idealisticamente, il modello di sostegno che in Italia più si addir- Ho vissuto con Betsy e Burnell per circa un anno prima di medesima chiave in cui suonano gli allievi. Non è un caso:
rebbe alle attività musicali? cominciare a suonare. Mentre i miei fratelli sonnecchiavano decido davanti a quali note sedermi prima di suonare. Suono
Un modello basato sul concetto sussidiario degli investimenti privati al piano di sopra, io trascorrevo tutto il mio tempo sotto, anche ritmi diversi e ripeto note da pianissimo a forte e al
nella Cultura. Ogni realtà dovrà potenziare gli uffici di Fund Raising e met- nello studio con Betsy e i suoi allievi. Ballavo - specchiando- contrario. Quando l’allievo smette di suonare, anche io ter-
tersi sul mercato. Penso alle grandi potenzialità che avrebbe l’Opera ita- mi nel riflesso delle mie zampe - sopra la coda del pianofor- mino nel duetto. Ogni volta. Sempre. Quando lui smette, io
liana sul mercato orientale, mentre oggi siamo costretti ad acquistare te formando circoli mentre loro suonavano, e dalla coda del smetto. Come potrebbe essere un caso?
l’Aida da registi texani. piano osservavo dall’alto i libri di musica sul leggio e le loro Una volta, sotto Natale, Betsy insegnava usando il mio
Tante case (una del Jazz, una del Cinema, una delle Letterature, dita; altre volte mi sedevo accanto agli allievi sulla panca o piano, così mi sono seduta all’altro e ho suonato: la la la, la
l’Auditorium e così via) pochi (selezionati) inquilini? sulla poltrona e guardavo Betsy fare lezione. Mi piaceva la la, la do fa sol la in ritmo perfetto, l’esatta introduzione di
Il riordino delle strutture create dalla precedente Amministrazione è una soprattutto infilarmi nel fodero della chitarra. Vedevo l’at- Jingle Bells. Quando sono da sola, improvviso. Se Betsy e
delle urgenze a cui sto lavorando, in collaborazione con l’assessore tenzione che Betsy dava ai suoi allievi mentre suonavano ed Burnell entrano per riprendermi, io mi interrompo e salto giù
Umberto Croppi. La cosa incredibile che abbiamo trovato è la disomoge- io adoro essere al centro dell’attenzione. - non mi piace essere interrotta durante momenti di intensa
neità nella gestione amministrativa. Alcune case sono autonome, altre addi- Di solito non faccio follie per essere coccolata o tenuta in creatività -. A volte utilizzo una zampa per tenere una nota e
rittura sono uffici comunali. Occorre mettere ordine, razionalizzare e vede- braccio, ma mi piacciono gli applausi e i complimenti: un uso l’altra per suonarne un’altra, così posso produrre un
re chi ha avuto capacità e successo, e chi no. giorno semplicemente sono saltata sulla panca e mi sono suono uniforme.
Cultura e fondazioni. È solo un problema di soldi? seduta proprio come gli altri allievi, ho usato i cuscinetti Cantare è un’ipotesi?
Sicuramente, oltre alla copertura di budget delle stagioni, il problema è delle zampe per premere sulle note e mi sono compiaciuta di Una volta Betsy e Burnell stavano rilasciando un’intervi-
il confronto con il mercato culturale. Ci sono delle programmazioni talvol- ascoltare i suoni che ne uscivano. Betsy e Burnell mi hanno sta al piano di sopra, ed io ho cominciato a suonare furiosa-
ta incomprensibili di spettacoli teatrali sperimentali in teatri classici, met- sentito e sono corsi giù per le scale esultanti: è lì che ho deci- mente e a cantare (mi piace essere sempre nello «spotlight»)
teremo ordine anche in questo ambito al più presto. so di continuare a studiare pianoforte. È stato come un viag- miagolando più forte che potevo: nel futuro proverò anche a
Dicono che l’udito del Maestro Muti sia assicurato per 10 milioni di gio premio: ricevo mail da tutto il mondo e i fans mi vengo- cantare mentre suono.
euro. Considerato che le sollecitazioni politiche sono di gran lunga no a trovare per sentirmi suonare. Sono felice di ispirare gli Ti senti un gatto differente, o un umano differente?
maggiori di quelle musicali - non sarebbe meglio un sordo a dirigere un altri a raggiungere il proprio potenziale e scoprire la gioia Mi sento un gatto. Ultimamente mi hanno detto che sono
grande ente lirico in Italia? di suonare uno strumento. ingrassata: perché la gente comune ha queste aspettative
Il prestigio che il Maestro Muti porterebbe al Teatro dell’Opera è condi- Ti viene mai da cacciare una mosca che ti ronza intorno rispetto a una celebrità? Perché bada solo alle apparenze?
zione necessaria ma non sufficiente al suo rilancio, se non accompagnata mentre suoni? O meglio: i tuoi istinti animali prevalgo- Noi siamo come tutti. Come Oprah, mi piace mangiare e ho
da una direzione artistica capace di affermare il repertorio tradizionale e no mai sui tuoi talenti umani privandoli di razionalità? un metabolismo lento. Mi piace stare da sola, o con Betsy. Il
rilanciarlo nel mondo, inserendo solo episodicamente opere sperimentali. In Come ho scritto sul mio libro, Nora The Piano Cat’s Guide mio unico amico è mio fratello Ronnie, i miei fan mi adora-
sostanza non si capisce per quale arcano motivo non vendiamo al mondo che to Becoming a Good Musician (or How To Get Good At no e per me è un piacere essere intervistata da Music In.
ce le invidia le opere classiche e ci facciamo rifilare sperimentazioni già vec- Anything Hard), in vendita su Amazon.com, Betsy è umana e Saluto tutti i miei ammiratori italiani e auguro che i loro
chie e già viste in Europa venti anni fa. ha l’attenzione di un umano; io sono un gatto e, per natura, sogni di tonno divengano realtà.
RIVISTA primaveraNEW:Layout 1 24-04-2009 17:37 Pagina 15

Music In  Primavera 2009

RAF FERRARI QUARTET VANESSA PETERS & ICOM LUCA OLIVIERI La


FEED
back
UMBERTO TOZZI Non solo Pauper Un menù di bordo di Sweetheart, Keep Your Chin Quarta Dimensione a cura di ROMINA CIUFFA
live Una guerra di carta igienica venti portate (e vino a profusione) Up Volo Itaca-Amsterdam Come un film muto

VANESSA PETERS & ICOM - SWEETHEART, KEEP YOUR CHIN UP


UMBERTO TOZZI - NON SOLO LIVE
UMBERTO TOZZI - Non solo live
Al sicuro die- umani stessi con la natura,
ALTER
NATIVE tro le pareti con Dio. I quattordici brani
Un soldo in aria, e in attesa che tocchi terra penso. Una canzone che fa domestiche di «Sweetheart, Keep
«ti amo» e lo ripete per più di dieci volte di fila non strazia? ti-amo-ti-amo- diventa naturale e sempli- Your Chin Up» sono un
ti-amo-ti-amo-ti-amo-ti. E il giro di do? do-laminore-fa-sol. E la censura ce percorrere i sentieri del viaggio nel country-folk ame-
anni 70? Nel letto comando io ma tremo davanti al tuo seno. La mia moneta non accen- nostro io, mentre l’amato ricano più autentico, impre-
na ad atterrare, se viene testa vuol dire che basta. Attendo. fuori naviga nella tempe- ziosito dalle esperienze rock
Umberto Tozzi, a vent’anni dal suo celeb- sta, parte, ritorna, vola, mediterranee e mitteleuro-
re disco live Royal Albert Hall, canta nel sogna, promette, tradisce. pee dei musicisti coinvolti:
suo nuovo Non solo live le storiche - per Vanessa Peters attraver- oltre agli Ice Cream on
Gloria, per Anna (Perdendo Anna), per gli so la rivisitazione dei miti Mondays (ICOM), sono ospi-
altri e per noi (Gli altri siamo noi), per gli greci racconta sentimenti ti del disco Guglielmo
Innamorati e per la Gente di mare - e aggi- universali che rivivono tra Gagliano (violoncello), il can-
unge 5 inediti e due cover - Lullabye Austin e Itaca, tra Cnosso tautore danese MC Hansen
Goodnight my Angel di Billy Joel, e Petit e Amsterdam. I testi, scrit- e l’olandese Eva (cori) e Alex
Marie (Stella d’amore) di Francis Cabrel - e ti con un lirismo intenso e ispirato, sembrano Akela (violino, mandolino e cori). Prodotto con
due ghost tracks, Vida e Un corpo e frammenti raccolti da una storia d’amore, ma Salim Nourallah, il nuovo disco di Vanessa
un’anima, brano con cui nel 1974 Dori in realtà raccontano un sentimento più vasto Peters & ICOM è una finestra aperta sul
Ghezzi e Wess vinsero ‘Canzonissima’ e che coinvolge le relazioni tra gli umani, smarri- mare. E dall’altra parte scorgi l’America.
che per la prima volta il torinese propone ti in un’egoistica incomunicabilità, e degli Nicola Cirillo
in versione studio. Tra gli inediti Anche se
tu non vuoi, primo singolo in radio,
Muchacha, un’ironica ballata ispirata a
una giovanile fuga d’amore del figlio LUCA OLIVIERI - LA QUARTA DIMENSIONE
Gianluca (anche produttore dell’album
per Momy Records) e Oriental Song, La Quarta Dimensione è colonna sonora che scorre liscia e morbida e
brano in cui sperimenta il genere lounge. tempo e titolo dell’ultimo dov’è l’ascoltatore a crearsi di volta in volta
Ascolto questo guerriero di carta igienica album di Luca Olivieri (AG Prod nuove immagini. Tinte malinconiche e nostalgi-
mentre mi fa la guerra (ti-amo-ti-amo-ti- 2008). Dodici brani, tra realizzati per spetta- che nelle prime tre tracce, fra cui spiccano
amo-ti-amo-ti-amo-ti) e lui mi chiede: 1) coli teatrali e sonorizzazioni di film muti Angelina, le chitarre a là Ry Cooder e la seducen-
vino leggero, 2) lenzuola di lino, 3) il sonno d’epoca, o nati te fisarmonica de Il sogno di Napo, uno dei
di un bambino, 4) un po’ di lavoro, 5) di stirare cantando. Pretenzioso? Mi prende pure come brevi migliori brani del disco. Timbriche più intricate e
in giro. Ma poi mi chiede perdono. È a quel punto che il cd si arresta, il soldo cade a frammenti e scure per la batteria tribale de L’Attesa, spensie-
terra. Vuol dire basta, lasciamoci. Ma (finalmente) è primo maggio: su coraggio. rielaborati in ratezza arabeggiante in Un Mondo Segreto,
Romina Ciuffa tempi diversi. circo e mazurca in Fantasmi; in Alibi un coinvol-
Avanguardia, gente rullante.
new age, world Dopo una reprise di Angelina il disco si chiude
music, classi- con l’elettronico-minimale Le Ali del tempo e la
ca ed elettroni- sognante Ricordo. Oltre a Luca Olivieri, alle prese
ca abitano con tastiere, wurlitzer, Korg MS 20, program-
questa dimen- mazioni, glockenspiel, melodica e, percussioni
sione come hanno preso parte numerosi musicisti tra cui
RAF FERRARI QUARTET - PAUPER figure danzanti Mario Arcari, storico collaboratore di Fabrizio
o flussi sonori di una conchiglia, elemento in De Andrè, Ivano Fossati, Mauro Pagani ed altri.
Pauper è il debutto discografico musica proveniente da tanti generi diversi, da primo piano del progetto grafico del disco. Il
JAZZ
& blues del Raf Ferrari Quartet. Eppure Keith Emerson, a Chick Corea, a Horace Silver risultato è una raccolta di brani strumentali, Valentina Giosa
il pianista lucano sfoggia una a Theolonius Monk fino al pianismo lirico di
sicurezza e una solidità compositiva che dopo Claudio Arrau, ma questo è parso un surplus
cinque battute della prima traccia comanda di di valore perché il carattere di Ferrari si sente
chiudere gli occhi al più arcigno dei critici. Ci fin dalle prime due (affatto lineari) tracce: Il MALIKA AYANE - MALIKA AYANE
sono suoni talmente diversi, tutti talmente evo- Vuoto e Semisfera. Sontuoso del ritmo, varia-
cativi e fortemente personali, da causare un zioni di tempi semplici e composti, difficili acce- Ultimo e unico album di Malika te da un violoncello discreto e non invadente,
senso di vertigine. Il Caronte di questa imbar- lerando e rallentando sempre sincronizzatissi- Ayane (per la Caterina Caselli strumento che lei studia dall’età di undici anni
cazione francescana (che «pauper» sia latino mi e poi melodie ed improvvisazioni esatonali, Sugar, 2008), venticinquenne e che torna in Someday e Sospesa, scritta per
o inglese poco importa, ma la nobile povertà ottofoniche, lirica- di Milano, a cui la paternità marocchina ha lei da Pacifico, versione italiana di Soul
già in sé racconta il tipo di cammino ricercato) mente dense di donato forse la parte più interessante del suo Weaver. Come Foglie (firmata da Giuliano dei
si fa accompagnare da tre musicisti capaci di jazz fresco e tradi- talento: «Il colore della sua voce è un arancio- Negramaro), rivela l’impronta della canzone
intuire al volo la mappa melodica ed armonica zionale allo stesso ne scuro che sa di spezia italiana. Blue Bird che si
del nocchiero; il contrabbasso di Guerino tempo. Il quadro amara e rara», secondo apre con un assolo di chitar-
Rondolone dimostra una sobria eleganza, pre- complessivo, Carlo Conte e Caterina ra, presenta una voce ruvida
ciso, ritmicamente fantasioso e mai conven- ricco di colori, Caselli, suoi genitori artistici. e profonda, vagamente
zionale. Claudio Sbrolli si muove tra i pezzi della esclude di incasel- Lo stile è deciso, e capace di drammatica e molto interes-
batteria con decisione e sensibilità, padrone lare questo adattarsi a generi e musica- sante. Moon e Fandango,
del tocco e attento al flusso. Vito Stano con il Pauper in alcun lità differenti: soul, trip hop, pezzi più dark e pop, sono i
suo archetto accarezza le quattro corde del genere perché il anche vicino alla black più forti e incisivi. Degna di
suo violoncello sempre in perfetta interplay risultato è musica music, contagiato dalle nota anche la divertente
con Ferrari e crea sonorità inattese da uno e la sua gioiosa celebrazione. Eppur si ha melodie della musica interpretazione della celebre
strumento che pareva destinato a non uscire come l’impressione che Ferrari abbia da dire d’autore italiana e da quelle Over the Rainbow, di cui
che dalle camere sinfoniche degli auditori clas- troppo e subito, un’urgenza espressiva, quella africane, con un timbro mor- Malika offre una lettura soul
sici. Il resto è l’itinerario personalissimo propo- di quando ti invitano a pranzo e - per far bella bido e una personalità gene- che svela la grande capacità
sto attraverso le otto tracce, brani inediti e figura - ti sfornano un menu da venti portate: re Amy Winhouse+Norah di fare suoi elementi diver-
sofisticati con arrangiamenti originali, che evi- alla fine ci si alza leggermente frastornati. Jones. In italiano e in inglese riesce a far emer- sissimi rielaborandoli con una personalità che
tano tanto il baratro dell’elitarismo sonoro Pauper presenta, appunto, un menù di bordo gere queste doti con naturalezza disarmante. ricorda spezie orientali di color arancio.
quanto una certa piaggeria da citazioni a cate- da venti portate (ma vino a profusione). Felling better, successo dell’estate scorsa, e
na che spesso invade i debutti d’autore. È vero, True Life sono ballate allegre e vivaci arricchi- Alessandra Fabbretti
tra le dita di Ferrari c’è parsa scorrere tanta Paolo Romano

GINEVRA DI MARCO - DONNA GINEVRA


LORENZO MARSILI - SUCCEDE
In Bretagna e Macedonia va chetta - il profondo legame con la tradizione
Un album, quello di Lorenzo BEYOND
&further a ritrovare antichi canti napoletana e il senso di libertà). Prendere un
ALT ER Marsili, in cui Succede. Cosa?
NATIVE d’amore e da matrimonio aereo poi, destinazione Cuba: La Maza di Silvio
Innanzitutto un po(p) di introspe- (Au bord de la fontaine del 1842 e Usti usti Rodriguez sul senso della vita.
zione: sulla società, la solitudine, le scelte. Lui baba, canto in lingua rom); poi in Albania sco- La nave va e ci sono momenti in cui, al suo
vorrebbe fare la canzone di questa generazio- pre una lingua difficile in un antico canto stori- posto, Gabriella Ferri sembra tenere l’àncora
ne, la Pablo del 2000, ma non è proprio in que- co (Ali Pasha). Attraversando l’Italia, ritrova la (la passione è romana, l’accento toscano).
sto album. Anche tradizione elettronica Toscana con La Malontenta - ninna nanna dal Calda e duttile. Smodata temperante. Un viag-
d’oltremanica, da techno a jungle, dunque sapore amaro (il babbo gode la mamma sten- gio nel viaggio.
influenze fac-Tiromancino (e infatti questo ta) - e In Maremma - spaccato della Toscana Romina Ciuffa
Marsili nel 2005 incontra Luigi Pulcinelli-ex contadina del Novecento -. Verso sud si va in
Tiromancino che lo produce interamente); Campania con un canto cilentano del XVI seco-
ecco a cosa si deve la sperimentazione di lo (Li’ffiglile) rielaborato in dialetto fiorentino, la
sonorità e di testo italiano su atmosfere elet- macchietta napoletana del dopoguerra
troniche internazionali. Ma è anche un aman- M’aggia curà, e ancora Il crak delle banche,
te del primo Fossati, di Francesco De Gregori, brano di fine Ottocento sullo scandalo della
comunque della scuola romana e genovese, Banca di Roma.
ha frequentato Franco Battiato, ama Ginevra Di Marco - dopo un primo disco dal
Portishead, Massive Attaks e Subsonica. Poi, vivo, Smodato Temperante - rende omaggio
adora il cartone animato Yattaman. Sarà per alla musica d’autore con matrice popolare: Io
questo che cerca, e cerca ancora: i quattro sì di Luigi Tenco (quasi un sirtaki greco) e
frammenti della pietra Dokrostone sono spar- Terra mia (un vecchio, migliore Pino Daniele
si e guerra di bottoni ricomincerà. che cantava - prima di tradirli con una mar-
Romina Ciuffa

You might also like