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relative “prestazioni ambientali”, entro il 30 giugno vengano messe a disposizione dei “decisori
politici” che a seguire dovranno vincolare le proprie decisione ad un PROCESSO
PARTECIPATIVO AI SENSI DELLA RECENTE LEGGE APPROVATA DALLA REGIONE
TOSCANA. In questa sede si svilupperà un ampio confronto in cui i Comitati, le Associazioni e
tutte le istanze di Base potranno far valere le proprie posizioni. Sta di fatto che con le proposte
concrete di cui sopra, alternative alla “torcia al plasma” ( la cui “realtà industriale” continua ad
essere legata a NON PIU’ DI TRE IMPIANTI OPERATIVI su scala ridotta, in tutto il mondo)
Non si potrà continuare a dire che “ I COMITATI SANNO SOLO DIRE DEI NO”.
Intanto segnaliamo che su www.no-burn.org è disponibile un REPORT COMPLETO relativo
ai 10 motivi fondamentali per cui GAIA ( Global Alliance Incinerator Alternatives) E’
CONTRARIA AGLI “INCENERITORI SOTTO MENTITE SPOGLIE” quali gli impianti di
“gasificazione”, di “pirolisi” ( o di “dissociazione molecolare”) , di “gasificazione al plasma”.
LEGGETELO!
Il 10 giugno si è svolto l’atteso CONSIGLIO COMUNALE APERTO in cui gli esperti della
“COMMISSIONE PER LE ALTERNATIVE ALL’INCENERITORE” hanno presentato ai
consiglieri e alle centinaia di cittadini presenti, il frutto dei loro studi relativi alle numerose visite
svolte a livello nazionale ed internazionale a “caccia di buone pratiche”. Mentre Rossano Ercolini a
nome anche del collega Giuseppe Banchi ha presentato una organica proposta che prevede alla fine
( ed in via transitoria) di conferire “stabilizzati” in discarica non più di 14 kg di rifiuti su 100
(attraverso interventi di Riduzione, Riuso, Raccolta Differenziata Porta a Porta e di Trattamento a
Freddo del Residuo integrato con un Centro per la Riprogettazione Industriale degli imballaggi non
attualmente riciclabili o compostabili) raccogliendo un “applauso da stadio”; l’ingegner Giovanni
Lippo, a nome del collega Simone Bonari di nomina del Sindaco ha puntato sulla “torcia al plasma”
( in versione Westinghouse- Hitachi Metals) quale unica possibile alternativa all’inceneritore, anche
se lo studio degli ingegneri in verità NON BOCCIA IL TMB ( anzi, stando alle frasi scritte lo
promuove- vedi i rispettivi lavori su www.ambientefuturo.org oppure sul sito del Comune di Campi
Bisenzio). Addirittura i due tecnici si sono recati in Giappone per visitare uno dei pochi impianti al
mondo del genere che a Utashinai tratta attualmente non più di 82 tonn/giorno ( sulla “carta”
potrebbe trattare circa 200 tonnellate/giorno) e che è affiancato da un altro piccolo impianto ancora
giapponese della medesima compagnia che tratta 24 tonnellate al giorno.
Bene, sulla base di queste due uniche “referenze industriali” ( I TMB descritti, invece, nella
proposta alternativa sono ormai decine a livello internazionale e non PRODUCONO CDR) i
“nostri” evidentemente “inspirati” dal Sindaco che non vuol probabilmente rendere credibile
l’alternativa all’inceneritore si “sono spesi” a favore di questa impiantistica i cui valori emissivi
( seppur auto-certificati dal gestore) non risponderebbero agli standard previsti in Europa per acido
cloridrico, polveri, arrivando, per i metalli pesanti a livelli similari a quelli emessi da un
inceneritore tradizionale. Inoltre, in modo ironico, abbiamo preso visione di un articolo
giornalistico che nel gennaio 2009 rende conto della decisione della municipalità di
SACRAMENTO in California che proprio a seguito di una visita all’impianto Utashinai ha deciso
di BOCCIARE IN MODO IRREVOCABILE l’ipotesi di un impianto del genere. I “nostri”, forse
spinti dal Sindaco Chini vorrebbero invece fare il contrario. CHE PENA MI FAI…dice la canzone!
IN VERSILIA TUTTI I SINDACI CHIEDONO LA CHIUSURA DELL’ INCENERITORE
VEOLIA.
Divenuto ormai un appuntamento tradizionale di prestigio sui temi della difesa dell’ambiente e della
diffusione delle buone pratiche anche quest’anno si svolgerà un fitto programma di iniziative.
Vedi http://www.vivisimeto.it/htm/workshop09.htm
In particolare sottolineiamo uno workshop su come organizzare gruppi efficaci di cittadinanza
attiva. L’iniziativa sarà condotta da due esperti USA che da anni anche a livello universitario si
impegnano in questo versante.