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i commenti
Il capo dello Stato ha donato al Pontefice unincisione allacquaforte di Giovanni Battista Piranesi del 1773 raffigurante una veduta della piazza di Monte Cavallo, come si chiamava a Roma il piazzale antistante il Palazzo del Quirinale. Il Papa ha invece donato al presidente due fusioni in bronzo del maestro Guido Veroi, appena scomparso
MIANO (AC)
Due messaggeri di speranza
Labbraccio tra il Papa e il presidente della Repubblica stato lincontro tra due messaggeri di speranza dice il presidente dellAzione Cattolica, Franco Miano . significativo che abbiano concordato sulla centralit della questione antropologica, posta da unumanit che ha cambiato il modo di guardare e percepire se stessa. Ed importante, ha commentato il presidente del Forum delle Associazioni familiari Francesco Belletti, che dallincontro sia scaturito un accorato appello per la famiglia.
RUBBIA
Un mix di sensibilit e umilt
Il presidente Napolitano ha superato se stesso e il Papa ha fatto un discorso di grande sensibilit e umilt, un discorso meraviglioso. Il Papa oggi gioca su un piano complesso e con grande efficienza, dice il senatore a vita e premio Nobel per la fisica Carlo Rubbia, felice per aver avuto il piacere di stringere la mano al Pontefice: Tutte le sue frasi indicano una grande preoccupazione e sensibilit di un rapporto con il mondo. stata una bellissima esperienza.
BRUNETTA (PDL)
Veleni in Italia? Il Colle agisca
Il presidente Napolitano ha descritto al Papa il "clima destabilizzante e avvelenato" che domina lItalia. Lo ha fatto parlando quasi da spettatore rassegnato. Io credo sostiene il capogruppo del Pdl Renato Brunetta che invece il capo dello Stato ha responsabilit e risorse per dare stabilit e contrastare i veleni nella vita pubblica. Faccia proprio linvito di Papa Francesco a operare per "la creativit e la concordia necessarie allo sviluppo armonioso".
Alla fine del colloquio privato con il presidente Napolitano, papa Francesco ha salutato gli altri massimi esponenti istituzionali del Paese: il presidente del Consiglio Enrico Letta, il presidente del Senato, Pietro Grasso, e la presidente della Camera, Laura Boldrini (Ansa)
Ospite anche un gruppo di personalit rappresentative della societ civile, del mondo
della cultura, laica e cattolica, come del mondo della solidariet verso i poveri e i sofferenti
Lo stile sobrio di Francesco e la sintonia sulla crisi Richiamo dal Colle al mondo politico: pi dialogo
segue da pagina 2 icordo poi la visita a Cagliari, per pregare davanti alla Madonna di Bonaria; e quella ad Assisi, per venerare il Santo che dellItalia patrono e di cui ho preso il nome. Anche in questi luoghi ho toccato con mano le ferite che affliggono oggi tanta gente. Al centro delle speranze e delle difficolt sociali, c la famiglia. Con rinnovata convinzione, la Chiesa, continua a promuovere limpegno di tutti, singoli ed istituzioni, per il sostegno alla famiglia, che il luogo primario in cui si forma e cresce lessere umano, in cui si apprendono i valori e gli esempi che li rendono credibili. La famiglia ha bisogno della stabilit e riconoscibilit dei legami reciproci, per dispiegare pienamente il suo insostituibile compito e realizzare la sua missione. Mentre mette a disposizione della so-
ciet le sue energie, essa chiede di essere apprezzata, valorizzata e tutelata. ignor presidente, in questa circostanza mi caro formulare lauspicio, sostenuto dalla preghiera, che lItalia, attingendo dal suo ricco patrimonio di valori civili e spirituali, sappia nuovamente trovare la creativit e la concordia necessarie al suo armonioso sviluppo, a promuovere il bene comune e la dignit di ogni persona, e ad offrire nel consesso internazionale il suo contributo per la pace e la giustizia. Mi particolarmente gradito infine associarmi alla stima e allaffetto che il popolo italiano nutre per la sua persona e rinnovarle i miei auguri pi cordiali per lassolvimento dei doveri propri della Sua altissima carica. Iddio protegga lItalia e tutti i suoi abitanti. Francesco
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el Salone dei Corazzieri lultimo atto. Per molti versi, il pi significativo. Non solo perch senza precedenti, ma soprattutto per quel ricordare del Papa, di fronte alle mogli e ai figli dei dipendenti e funzionari del Quirinale, che dietro la funzione pubblica c sempre la famiglia, con i figli e i nipotini. A ribadire, attraverso quel gesto concreto, limportanza che va sempre riconosciuta a una realt che, come aveva detto poco prima, nel discorso ufficiale pronunciato nel Salone delle Feste, resta al centro delle speranze e delle difficolt sociali. immediatamente prima di lasciare il Quirinale che Papa Francesco, in questo modo, ha voluto lasciare la
propria impronta personale a questa visita ufficiale. Un momento quasi informale, ritagliato in un protocollo semplificato al massimo, per rivolgersi a chi fa girare quotidianamente la "macchina" del Quirinale e della Presidenza della Repubblica. La ringrazio tanto, Signor Presidente, per lopportunit di questo incontro familiare ha esordito il Pontefice nel suo saluto . Dietro la funzione pubblica c sempre la famiglia: sono figli, nipoti. Mi piace tanto lincontro con i bambini; voi siete molto importanti! E anche voi che svolgete la vostra opera al servizio della prima carica istituzionale italiana; vi saluto di cuore e sono lieto di incontrarvi. Vi auguro di vivere sempre in armonia con quanti vi sono accanto, in famiglia e in ogni ambito della vostra vita
Lincontro con i dipendenti, i funzionari del Quirinale e le loro famiglie: un momento che non ha precedenti
quotidiana. Mediante il vostro lavoro, spesso nascosto ma prezioso ha quindi aggiunto papa Bergoglio voi venite a contatto con i vari eventi ordinari e straordinari che segnano il cammino di una Nazione. Alcuni di voi, ha quindi proseguito, hanno la possibilit di accostare le diverse problematiche sociali, familiari e personali, che i cittadini fanno giungere fiduciosi al Presidente della Repubblica. Vi auguro di avere sempre uno spiri-
to di accoglienza e di comprensione verso tutti. C tanto bisogno di persone, come voi, che si impegnano con professionalit e anche con un senso spiccato di umanit e di comprensione, con una attenzione solidale specialmente verso i pi deboli. Vi incoraggio a non perdervi danimo nelle difficolt, ma ad essere pronti a sostenervi gli uni gli altri. E, a conclusione, una richiesta ormai usuale, per il Papa: Io pregher per voi, vi assicuro la mia preghiera, ma vi chiedo di pregare per me, ne ho bisogno. Grazie!. Terminato il breve saluto, dopo un brevissimo scambio di battute tra il Papa e il Presidente, e tra questi e un suo collaboratore probabilmente per rendere fattibile quel che stava per succedere Francesco si fatto
incontro ai bambini, fino a quel momento seduti ordinatamente a semicerchio sul pavimento, in prima fila, e s trattenuto con loro sorridendo e scambiando con loro, ma anche coi loro genitori, battute e commenti, e rispondendo a qualche domanda che, per, i microfoni non sono riusciti a raccogliere. Quindi il ritorno in Vaticano, dopo che gli inni, vaticano e italiano, sono risuonati una seconda volta nel cortile del Quirinale. Come allandata, il ridottissimo corteo ha seguito la normale viabilit, senza deviazioni di traffico n chiusure temporanee. E tanta, tantissima gente lungo la strada a vedere la macchina di Francesco passare, col finestrino aperto: Ecco il Papa!.
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