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Cosa ha provato quando ha saputo che il premio sarebbe stato conferito a lei? Sono rimasto sorpreso perch non lavrei mai neppure immaginato. A dire la verit mi sono sentito anche un po a disagio perch credo di non avere alcun merito: sto solo facendo, con molti limiti, quello che mi viene chiesto. Immediatamente, ho anche sentito che non avrei potuto rifiutare un riconoscimento non tanto alla mia persona, ma alla missione. Una delle cose pi belle, o la pi bella che sia capitata nella mia vita, proprio la missione. Sono grato alla diocesi che mi ha offerto questa possibilit e alla famiglia, specialmente ai genitori che hanno pagato il prezzo pi duro del distacco. Sono grato anche alle tante persone che mi sono state vicine in forme differenti, con la preghiera, con laiuto economico piccolo o grande, per portare avanti la missione. Sono grato a quanti hanno voluto segnalare il mio nome alla Fondazione: pura bont e gratuit. Affido tutto alla misericordia di Dio: avr tante colpe, ma non quella di aver cercato il riconoscimento. Nello spirito di Maria, canto la bont del Signore: si serve di tutti, soprattutto dei pi piccoli, per far sentire dappertutto il suo amore e realizzare per tutti il suo piano di salvezza. Grazie alla Fondazione Piacenza-Vigevano per lo stimolo alla mondialit. Come si evoluta la situazione degli indigeni della Regione Raposa Serra do Sol? difficile rispondere perch siamo in una fase dassestamento dopo il ciclone di conflitti che, durante tanti anni, si sono succeduti in quella terra. Il fatto di avere un obiettivo concreto e ben definito, la riconquista della propria terra, stato motivo dunione condiviso da quasi la totalit degli indios. Ora gli obiettivi sono meno chiari e soprattutto non c pieno consenso nella nuova situazione di libert ed autonomia che si venuta a creare. Siamo in una fase di ricostruzione. Affiorano nuove divisioni. Niente di allarmante: normale. Recentemente stata creata la Secretaria della salute dellIndio, direttamente legata al Ministero Della Salute del Brasile. Questo fatto dovrebbe portare un miglioramento nel campo della salute indigena. Nel campo delleducazione, appaiono nuove difficolt per la presenza di professori non indigeni, da loro non graditi, perch non sintonizzati con la causa. Sono sulla carta progetti di sviluppo economico in vista di una maggior autonomia e autosostentamento, con lappoggio finanziario di Organizzazioni non governative. Continua ad
Nelle foto: a lato, mons. Dallospedale durante una celebrazione; sopra, la consegna dellAngil dal Dom 2009 alla memoria di suor Chiarina Grazio con il dott. Giacomo Marazzi, presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano, e suor Carla Rebolini; sotto, mons. Dallospedale, il primo a sinistra, insieme ad alcuni seminaristi brasiliani e sacerdoti piacentini sul Rio delle Amazzoni.
essere nefasta linfiltrazione di politici con scopi elettorali: creano divisioni tra gli indios. Quali sono le problematiche dal punto di vista sociale in Roraima? Il problema pi grosso quello dellimmigrazione da tante regioni del Brasile. Limmigrazione in s non sarebbe un problema, anzi una ricchezza; lo diventa quando non esiste una politica doccupazione per le classi pi povere: nella citt non ci sono industrie che diano lavoro e per trasformare i prodotti dei piccoli agricoltori. Non manca terra, ma manca il sostegno allagricoltura familiare. Si privilegiano le famiglie ricche e si appoggiano le grandi propriet. Conseguenza di tutto questo la fuga dalla campagna dei piccoli dopo tante fatiche frustrate; soprattutto fuga da parte della giovent anche per studiare. Infatti la mancanza di scuole, o di professori nelle scuole, un altro grande pro-
blema della campagna. Dal 3 al 7 settembre si svolto un plebiscito popolare per chiedere un limite alla propriet di terra, visto che ci sono persone con oltre 12 milioni dettari di terra. Quali sono gli ultimi progetti realizzati? In tre delle quattro zone dellarea missionaria a noi affidata, nel municipio di Cant, abbiamo gi realizzato un centro pastorale dove funzionano regolarmente corsi di formazione residenziali, della durata di una settimana ciascuno. Questi centri sono sorti grazie alla generosit dei piacentini. Ci aiutano tre suore francescane bernardine che abitano in uno dei centri. Sarebbe auspicabile la presenza di qualche altro missionario piacentino per intensificare la presenza in mezzo alla gente e la formacin, in questultima tappa della presenza piacentina in Roraima, preparando il campo per i sacerdoti locali. Giovanna Ravazzola