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I nuovi porporati

CATHOLICA
NICHOLS
Vincent Gerard Nichols larcivescovo di Westminster, in Gran Bretagna. Gli stato assegnato il titolo del Santissimo Redentore e SantAlfonso in via Merulana

Domenica 23 Febbraio 2014

MLLER
Gerhard Ludwig Mller arcivescovovescovo emerito di Ratisbona, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Gli stata assegnata la diaconia di SantAgnese in Agone.

BRENES SOLRZANO
Leopoldo Jos Brenes Solrzano arcivescovo di Managua, capitale del Nicaragua. Gli stato assegnato il titolo di San Gioacchino ai Prati di Castello.

LACROIX
Grald Cyprien Lacroix larcivescovo di Qubec, regione e citt francofona del Canada. Nel Concistoro di ieri il Pontefice gli ha assegnato il titolo di San Giuseppe allAurelio.

KUTWA
Jean-Pierre Kutwa, larcivescovo di Abidjan, in Costa dAvorio, nel continente africano. Malato, ha partecipato al rito di ieri in sedia a rotelle. Gli stato assegnato il titolo di SantEmerenziana a Tor Fiorenza.

TEMPESTA
Orani Joo Tempesta larcivescovo di Rio de Janeiro, in Brasile. Gli stato assegnato il titolo di Santa Maria Madre della Provvidenza a Monte Verde.

La Chiesa ha bisogno del vostro coraggio, della vostra preghiera


Il Papa ai nuovi cardinali: vicini ai cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni
Pubblichiamo il testo dellallocuzione pronunciata dal Papa ieri nel corso del Concistoro per la creazione di 19 nuovi cardinali. Ges camminava davanti a loro (Mc 10,32). nche in questo momento Ges cammina davanti a noi. Lui sempre davanti a noi. Lui ci precede e ci apre la via E questa la nostra fiducia e la nostra gioia: essere suoi discepoli, stare con Lui, camminare dietro a Lui, seguirlo Quando con i cardinali abbiamo concelebrato insieme la prima santa Messa nella Cappella Sistina, "camminare" stata la prima parola che il Signore ci ha proposto: camminare, e poi costruire e confessare. Oggi ritorna quella parola, ma come un atto, come lazione di Ges che continua: Ges camminava . Questo ci colpisce nei Vangeli: Ges cammina molto, e istruisce i suoi lungo il cammino. Questo importante. Ges non venuto ad insegnare una filosofia, unideologia ma una "via", una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara facendola, camminando. S, cari Fratelli, questa la nostra gioia: camminare con Ges. nelle nostre coscienze, e ci aiuta a sintonizzarci lemme: preannuncia la sua passione, morte e ripienamente con Ges, e a farlo insieme, nel mosurrezione. E loro sono stupiti e pieni di timomento in cui il Collegio dei cardinali si accresce re. Stupiti, certo, perch per loro salire a Gerusacon lingresso di nuovi membri. lemme voleva dire partecipare al trionfo del MesAllora Ges, chiamatili a s (Mc 10,42). Ecco sia, alla sua vittoria lo si vede poi dalla richiesta laltro gesto del Signore. Lungo il cammino, si acdi Giacomo e Giovanni; e pieni di timore per quelcorge che c bisogno di parlare ai Dodici, si ferma, lo che Ges avrebbe dovuto subire, e che anche loe li chiama a s. Fratelli, lasciamo che il Signore ro rischiavano di subire. Ges ci chiami a S! Lasciamoci con-vocare da Lui. Diversamente dai discepoli di allora, noi sappiaE ascoltiamolo, con la gioia di accogliere insieme mo che Ges ha vinto, e non dovremmo avere paula sua Parola, di lasciarci ira della Croce, anzi, nella struire da essa e dallo SpiCroce abbiamo la nostra rito Santo, per diventare speranza. Eppure, siamo sempre di pi un cuore soanche noi pur sempre ulo e unanima sola, intorno mani, peccatori, e siamo eIn San Pietro Francesco ha a Lui. sposti alla tentazione di pensare alla maniera degli creato 19 porporati: di fronte al mentre siamo cos, uomini e non di Dio. dolore e alle sofferenze di tanti convocati, "chiamaPaesi serve compassione ti a S" dal nostro uquando si pensa in nico Maestro, vi dico ci di modo mondano, cui la Chiesa ha bisogno: ha qual la conseguenbisogno di voi, della vostra za? Dice il Vangelo: Gli alcollaborazione, e prima ancora della vostra cotri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni munione, con me e tra di voi. La Chiesa ha biso(v. 41). Si sdegnarono. Se prevale la mentalit del gno del vostro coraggio, per annunciare il Vangelo mondo, subentrano le rivalit, le invidie, le fazioin ogni occasione opportuna e non opportuna, e ni per dare testimonianza alla verit. La Chiesa ha biAllora questa Parola che oggi il Signore ci rivolge sogno della vostra preghiera, per il buon cammitanto salutare! Ci purifica interiormente, fa luce no del gregge di Cristo, la preghiera - non dimentichiamolo! - che, con lannuncio della Parola, il primo compito del vescovo. La Chiesa ha bisogno della vostra compassione soprattutto in questo momento di dolore e sofferenza in tanti Paesi del mondo. Esprimiamo insieme la nostra vicinanza spirituale alle comunit ecclesiali e a tutti i cristiani che soffrono discriminazioni e persecuzioni. Dobbiamo lottare contro ogni discriminazione! La Chiesa ha bisogno della nostra preghiera per loro, perch siano forti nella fede e sappiano reagire al male con il bene. E questa nostra preghiera si estende ad ogni uomo e donna che subisce ingiustizia a causa delle sue convinzioni religiose. a Chiesa ha bisogno di noi anche affinch siamo uomini di pace e facciamo la pace con le nostre opere, i nostri desideri, le nostre preghiere. Fare la pace! Artigiani della pace! Per questo invochiamo la pace e la riconciliazione per i popoli che in questi tempi sono provati dalla violenza, dallesclusione e dalla guerra. Grazie, fratelli carissimi! Grazie! Camminiamo insieme dietro il Signore, e lasciamoci sempre pi convocare da Lui, in mezzo al popolo fedele, al santo popolo fedele di Dio, alla santa madre Chiesa. Grazie! Francesco

gli italiani

PIETRO PAROLIN Segretario di Stato vaticano Gi nunzio in Venezuela


Nato il 17 gennaio 1955 a Schiavon (Vicenza). Gli stato assegnato dal Papa il titolo dei Santi Simone e Giuda Taddeo a Torre Angela

Il discorso

LORENZO BALDISSERI il segretario generale del Sinodo dei vescovi


Nato il 29 settembre 1940 a San Pietro in Campo (Lucca). Gli stata assegnata la diaconia di SantAnselmo allAvventino. stato nunzio apostolico

questo non facile, non comodo, perch la strada che Ges sceglie la via della croce. Mentre sono in cammino, Egli parla ai suoi discepoli di quello che gli accadr a Gerusa-

LIBRERIA EDITRICE VATICANA

Chi
Il primo haitiano a ricevere la berretta

Langlois: un segno di speranza per gli ultimi Pi che per me contento per il mio Paese
Francesco ha dimostrato grande attenzione alla nostra Chiesa
PAOLO LAMBRUSCHI
nche nella periferia pi povera del mondo occidentale da ieri c un cardinale. il pi giovane tra i 19 elevati nel Concistoro ed considerato il volto nuovo della giovane Chiesa caraibica, un uomo infaticabile nella missione a fianco dei poveri. La storia di Chibly Langlois, 56enne haitiano, arcivescovo di Les Cayes, non inizia nemmeno nei gironi infernali della capitale Port au Prince, in quelle baraccopoli dove si formato prima da giovane catechista e poi come prete. Luoghi proibiti a chi ha la pelle bianca e ai poliziotti, con nomi esotici che celano storie quotidiane di miseria e abbruttimento come Cit Soleil - mezzo milione di abitanti sotto la soglia di povert ostaggi delle gang - o Wharf Jeremie, la bidonville delle ragazze madri nata sulla discarica in riva al mare. La storia del primo cardinale nella storia della repubblica degli schiavi affrancati comincia invece un gradino sotto, nella spietata gerarchia della miseria, a La Vallee, dove nato nel 1958, un piccolo villaggio nelle campagne di Jacmel. Luogo da dove spesso fuggono verso le favelas della capitale, prima di emigrare nella vicina America o nella confinante Repubblica Dominicana, i contadini disperati messi in ginocchio da cataclismi da

BENIAMINO STELLA il prefetto della Congregazione per il Clero


Nato a Pieve di Soligo (Treviso) il 18 agosto 1941. Gli stata assegnata la diaconia di SantAgnese in Agone. Guida il dicastero dal 21 settembre 2013

Lintervista
Viene dalla poverissima realt haitiana il pi giovane neo cardinale: nellimpegno missionario e sociale, maggiore dinamismo
mutamenti climatici e latifondisti. Linfanzia di questo pastore che ama stare tra la gente stata segnata dalla miseria che caratterizza questo angolo di Africa trapiantato nei Caraibi. Eminenza, quanto ha influito sulla sua scelta vocazionale lesperienza personale della povert? Moltissimo. La mia una vocazione adulta, maturata dopo anni di impegno come catechista dei ragazzi pi poveri prima ad Haiti e poi nella Repubblica Dominicana, dove vivono molte famiglie haitiane. Alla fine ho capito che quella del sacerdote era la strada che dovevo percorrere per cercare di portare con la comunit cristiana la pace e la giustizia del Vangelo alla gente della mia terra tormentata. Quando ha sentito lannuncio della sua nomina cosa ha pensato? Che era la prima volta che nella Chiesa universale cera un cardinale di Haiti e , pi che per la mia persona, ero contento perch era una scelta di attenzione particolare verso la Chiesa del mio Paese e dei Caraibi. Questo mi ha reso felice. Spesso si pensa che la nostra comunit ecclesiale sia troppo coinvolta nella politica locale. Ma c anche da parte delle parrocchie un grande impegno per i poveri e un serio lavoro pastorale che cresciuto in silenzio. Questo stato riconosciuto. Ho pensato infine che era un segno di speranza per gli ultimi. Il mio Paese infatti uno dei pi poveri del pianeta e il terremoto del 2010 ha lasciato ferite profonde che faticano a chiudersi. La notizia stata data il giorno del quarto anniversario del sisma che ha ucciso 220 mila persone. La mia nomina deve richiamare lattenzione sul grido di aiuto di chi era gi povero e ha perso tutto. Quali cambiamenti porter nella Chiesa di Haiti la sua nomina? Credo che per affrontare le sfide e le contraddizioni ci voglia una Chiesa dinamica, che metta un maggiore impegno nel sociale e svolga un grande

CHIBLY LANGLOIS
Nasce il 29 novembre 1958 a La Valle nella parte sud-occidentale dellisola caraibica di Hispaniola. Qui compie gli studi primari presso i Fratelli dellistruzione cristiana. Entrato al Petit Sminaire Collge Saint-Martial di Port-au-Prince per la formazione secondaria, nel 1985 passa al Grand Sminaire Notre-Dame della Capitale, dove segue i corsi filosofici e teologici, ottenendo il baccellierato in teologia. Ordinato il 22 settembre 1991, ricopre lincarico di vicario della Cattedrale di Jacmel fino al 1994, anno in cui si trasferisce a Roma. Rientrato in patria nel 1996, dirige fino al 2004 gli uffici della diocesi di Jacmel per la pastorale catechetica e giovanile. Eletto da Giovanni Paolo II vescovo di Fort-Libert l8 aprile 2004, riceve lordinazione il successivo 6 giugno. Il 15 agosto 2011 Benedetto XVI lo trasferisce alla sede residenziale di Les Cayes. Nello stesso anno diventa presidente della Conferenza episcopale di Haiti.

lavoro missionario. questa la strada da percorrere. Il suo Paese ha 9 milioni di abitanti ed uno dei pi giovani del globo. Miseria infantile e immigrazione sono due grossi problemi. Cosa pu fare la Chiesa? Purtroppo la mia nomina non pu fermare limmigrazione di tanti giovani. Per credo che la via maestra per contrastare la miseria sia listruzione. Ad Haiti ogni parrocchia ha una scuola. Spesso a casa le famiglie non sono in grado di educare i bambini n di mantenerli, la comunit cristiana ha allora una grande responsabilit. Dobbiamo fare di pi per loro. Ieri al Concistoro a chi ha pensato? A mio padre e a mia madre. Erano due poveri contadini, gente semplice che ha fatto una vita durissima. Percorrevano ogni giorno chilometri a piedi per andare a lavorare nei campi e sfamare la famiglia. Mi hanno insegnato molto. Non ci sono pi, ma ieri mi erano vicini, Cosa pensa la gente di Haiti di papa Francesco? C stata una sintonia immediata con lui soprattutto perch ha chiesto ai cristiani di mostrare la gioia. E, nonostante la povert, gli haitiani sono un popolo gioioso. Ho invitato Francesco ad Haiti per vedere di persona.
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GUALTIERO BASSETTI Pastore dellarcidiocesi di Perugia-Citt della Pieve


Nato il 7 aprile 1942 a Popolano di Marradi (Firenze) vicepresidente della Cei. Gli stato assegnato il titolo di Santa Cecilia

LORIS F. CAPOVILLA stato segretario particolare di Giovanni XXIII


Nato a Pontelongo (Padova) il 14 ottobre 1915. Ieri mattina non era presente in San Pietro. Gli stato assegnato il titolo di Santa Maria in Trastevere

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