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Domenica 2 Marzo 2014

anzitutto Arriva in Giappone il Pinocchio teologico


na lunga tourne orientale per Pinocchio, il libro italiano pi famoso del mondo che per tutto il mese di marzo sar proposto in molte citt del Giappone nella suggestiva rilettura scenica diretta e interpretata da Massimiliano Finazzer Flory. Ispirato al celebre Contro Maestro Ciliegia del cardinale Giacomo Biffi, che ha autorevolmente condotto unanalisi teologica del capolavoro di Collodi, il Pinocchio teatrale (vedi foto) gi stato rappresentato con grande successo negli Usa. In Giappone il debutto fissato per il 5 marzo presso

messo in scena da Massimiliano Finazzer Flory


lAmbasciata dItalia a Tokyo: da l in poi le repliche si sposteranno a Fukuoka, Sapporo, Nagoya, Nagasaki, Hiroshima, Kyoto e Osaka, dove il ciclo si concluder il 24 marzo. Utilizzando pochi oggetti simbolici, Finazzer Flory accompagner il pubblico nella bottega di Geppetto e nellOsteria del Gambero Rosso, nel Teatro di Mangiafuoco e nel ventre del Pescecane. Con lui, sulla scena, due danzatrici, che si muoveranno sulle note di Nino Rota e Fiorenzo Carpi. Calendario completo sul sito www.finazzerflory.com.
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L Z E V I R O

LISTINTO DEL BENE CHE CI RENDE GIUSTI


SALVATORE NATOLI
cienti motivi per sospettare; gli occhi l 6 marzo ricorre la seconda giorserano aperti ed, allora, era necessanata europea dedicata ai Giusti. rio capire ed agire in conseguenza. Come noto, la ricorrenza ha tratTanti, troppi hanno fatto finta di niento origine dal riconoscimento di te; erano persone, come si dice, anche giusto per tutti coloro che, mettendo a per bene che, magari, hanno deprecarischio la loro vita, hanno nascosto o to il fatto, ma si sono chiusi nel loro comunque messo a riparo individui o privato, evitando dandare in cerca di intere famiglie ebraiche, sottraendole guai. Ma alcuni non hanno sopportacos ai campi di sterminio e alla morto che vite umane venissero cos umite. Ma chi da ritenersi giusto? Sono liate e violate; non parlo qui, e a ragion coloro che erano apertamente schieveduta, di umanit in astratto bens di rati contro il nazifascismo, che hanno singoli, di vite uniche e irripetibili che impugnato le armi contro di esso e in una volta perdute lo sarebbero state questa lotta hanno immolato la loro per sempre. vita? Sono coloro che si sono opposti Di qui unimpellenza ai totalitarismi di qualmorale, la necessit di siasi colore e lhanno farsi carico dei destini pagata a caro prezzo? La giornata degli altri. Questo oDi questi si pu anche dire sono giusti, ma del 6 marzo celebra gnuno lo ha fatto a suo non sono questi cololeroismo di quanti, modo e come poteva: ro che in questa circoanche con un solo chi nascondendo, chi aiutando a fuggire; chi stanza vengono ricoatto isolato, aveva uno status socianosciuti tali. N venhanno saputo le privilegiato o occugono riconosciuti giuopporsi al dilagare pava posizioni di costi coloro che condudel male nella storia. mando li hanno usati cevano, come si direbUn paradosso a tutela di uomini in be, una vita onesta; anpericolo di vite a rizi e per singolare pache restituisce schio. E questo a preradosso sono elevati attualit alla figura scindere da fedi politia dignit di giusti, perdi Antigone ma in fedelt allusone che magari nella e al pensiero di Kant che, manit. Infatti, pi loro condotta quotispesso di quanto semdiana o mestiere forse bra capitato e capita non erano neppure del che in nome dellassolutezza di una fetutto onesti o di cui, su questo, non abde si legittima qualsiasi delitto (quebiamo notizia. sto, s, che il male assoluto), mentre Qui, paradossalmente, vengono ricoil rispetto delle singole vite chiama e nosciuti giusti persone magari ideolocomanda in primo luogo piet. gicamente non schierate diciamo Antigone aveva ragione. I giusti moneutre se non addirittura aderenti, strano che laddove il male dilaga resta quanto meno agli inizi, a quegli stessi sempre viva la possibilit del bene, moregimi rivelatisi poi criminali e restrano che a fronte dellarendtiana e sponsabili di genocidi. Vengono, dunsempre vera banalit del male esiste que, chiamati giusti e degni di quecome dice Gabriele Nissim linsensto nome coloro che indipendentesatezza del bene si porta oltre lostacolo mente dal loro cosiddetto profilo moe salva. Per questo, sono da riconorale di cui in certi casi poco sappiascere come giusti tutti coloro che agimo hanno reagito come distinto inscono cos e nelle situazioni pi divernanzi alla vita, per dirla con Adorno, ofse. Infatti, accanto a coloro che hanno fesa, hanno sentito che non potevano sottratto tantissimi ebrei allolocausto, lasciare correre, che dovevano intersono da ritenersi giusti, a pari titolo, venire e non potevano non farlo. quelli che in passato si sono fatti cariGiusti, dunque, non tanto o non solo co dei destini degli altri sia che si tratper le loro virt private ammesso che tasse del genocidio degli armeni che le avessero ma unicamente in forza di un atto con tutte le azioni ad esso del recente sacrificio di alcuni monaconseguenti a cui sono sentiti obblici cristiani oggi. Per questo giusto gati innanzi alla violenza, allarbitrio, che nella seconda giornata europea al disprezzo della vita umana in tutti dei giusti vengano riconosciuti tali suoi aspetti fino ad estinguerla nel suo Mandela, Giovanni XXIII e altri come stesso nascere: vittime bambine a cui, loro e con loro. Nello scritto Se il geanche volendo, nulla si poteva impunere umano sia in costante progresso, tare se non il loro stesso esistere. E tutKant dice che nel genere umano deto ci allo scopo di sradicare una stirve sopravvivere una qualche espepe: appunto una soluzione finale. rienza che, come avvenimento, mo probabile che alcuni di questi poco stri una sua disposizione e una sua casapessero di soluzione finale, ma ben pacit a essere la causa del suo prosi accorgevano che famiglie da un giorgresso verso il meglio. I giusti sono no allaltro sparivano, che persone iquesto segno e per questo offrono, nermi venivano indiscriminatamente quanto meno, fondate speranze per il e senza plausibili ragioni deportate. destino della specie. Perch? A quel punto, cerano suffi RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO SUD La partenza della spedizione dei Mille, guidata da Garibaldi, da Quarto il 5 maggio 1860, in un dipinto di Girolamo Induno

Intervista. Il mancato sviluppo del Meridione dItalia dopo lunificazione si deve anche alle colpe delle classi dirigenti del Sud: parla Emanuele Felice

MEZZOGIORNO
In cerca di lite
GIOVANNI RUGGIERO
l titolo del suo ultimo saggio, Perch il Sud rimasto indietro, edito dal Mulino (pagine 260, euro 16,00) inizialmente doveva contenere anche la frase: I conti con noi stessi, perch questa la tesi di Emanuele Felice se il Mezzogiorno rimasto per alcuni versi al palo, la colpa della classe dirigente/dominante che si succeduta nel Meridione. Il giovane studioso, storico delleconomia, da Vasto, citt natale, emigrato (lo ammette senza remore) in Spagna e insegna allUniversit Autonoma di Barcellona. Il suo un saggio denso che scarta spiegazioni storiche (i colonizzatori piemontesi, per intenderci) e anche ragioni geografiche, biologiche o culturali. La differenza tra Nord e Sud dovuto principalmente al Sud. Tale asserzione non va presa male sotto Roma. La spiegazione, in realt, mette sul banco dei responsabili una classe dirigente che stata al gioco per suo interesse. Professor Felice, a cosa dunque dovuta questa differenza tra le due Italie? Certamente a qualcosa che accaduto dentro il Mezzogiorno. Ripropongo le tesi di Croce e di Salvemini, questo filone del meridionalismo classico che accusa la borghesia meridionale di non aver svolto il suo ruolo, anche perch debole, e contesta ai baroni del Sud di essersi alleati con gli industriali del Nord. Riprendo e attualizzo queste tesi fino ai nostri giorni in base a un quadro statistico dallUnit ad oggi che ho contribuito a realizzare. Questi dati sulle differenza del pil e di altri indicatori sono collegati alla letteratura internazionale sulle classi dirigenti estrattive e inclusive. Le prime sfruttano ricchezza e non ne generano altra. Si riferisce a Daron Agemoglu e a James Robisons. Quali sono, dunque, le istituzioni estrattive al Sud che hanno determinato queste distanze? Le politiche di tipo estrattivo non puntano a creare ricchezza nuova, come invece certi meccanismi inclusivi, che sono creatori di ricchezza. Ad esempio la rivoluzione industriale che ha favorito lemergere di ceti nuovi e la creazione di imprese. Que-

Anche Giovanni XXIII entra nel Giardino Concerti a Praga e Varsavia, un riconoscimento per quanti impedirono la pulizia etnica a Sarajevo, la nascita di un Giardino dei Giusti nel Ruanda che proprio ventanni fa conobbe la tragedia del genocidio. Sono alcune delle manifestazioni in programma per il 6 marzo, la Giornata europea dei Giusti promossa dallitaliana Gariwo. Nel nostro Paese le celebrazioni principali sono distribuite fra Roma (dove gi domani pomeriggio la Camera dei Deputati ospita il convegno sui Giusti dellumanit, relatori fra gli altri Mirella Santerini, Gabriele Nissim e Liliana Picciotto) e Milano, con la dedica di nuovi alberi e cippi nel Giardino dei Giusti del Monte Stella: tra le figure ricordate Nelson Mandela, Giovanni XXIII e don Giovanni Barbareschi. Per informazioni www.gariwo.net.

con lalleanza delle classi dirigenti del Sud e anche con la mafia e la camorra. Lintervento straordinario nel Mezzogiorno durante il miracolo economico pure poteva essere un elemento di rottura per anche quello finito male, anche per sfortuna. Se fosse solo durato di pi e non fosse arrivata la crisi del 1973 con il petrolio che aument! Oggi non vedo in prospettiva altri fatti capaci di determinare una sterzata. Neppure la Ue? In teoria s. Ma lEuropa ha problemi suoi seri e a livello strategico pi interessata allEst che non al Sud Italia. Potrebbe essere un fattore di modernizzazione ma, proiettata in un quadro europeo, mi pare Dice lo storico delleconomia: che tutta lItalia e non soltanto il Sud, Il limite sempre quello abbia bisogno dellazione di model gattopardismo. Oggi dernizzazione dellEuropa. Mi rifeoccorre una sterzata: risco a tutto il sistema giudiziario o ma tutto il Paese che ha dellamministrazione, ad esempio. bisogno dellazione di Al Sud c stata quella che definimodernizzazione dellEuropa. sce modernizzazione passiva, vale a dire senza cambiamento sociaPenso allamministrazione le... o al sistema giudiziario Esatto: una modernizzazione passiva alla quale le classi dirigenti si aEmanuele Felice dattano. La modernizzazione dallOttocento stata una forza inevitabile con cui tutunitaria che fa credere che le istituzioni siano ute le societ arretrate hanno fatto i conti. Lo hanno guali al Nord e al Sud. In realt sono diverse nel funfatto per in modo diverso, a secondo dei contesti zionamento fin dallet liberale. istituzionale. Le istituzioni inclusive, appunto, hanLei scrive che la strategia quella di riconvertire no promosso una modernizzazione attiva che si queste istituzioni da estrattive in inclusive. Ma chi avuto a Nord con la Fiat, per fare un solo esempio. pu farlo? Quella passiva fa dire alle classi dirigenti: stavamo Dovrebbero farlo i cittadini. Ma non ne vedo le bene come stavamo. Ora arriva questa modernizcondizioni perch pi facile emigrare. Lidea delzazione. Ci confrontiamo con essa, ma laccettiamo la fuga praticata fin dalla fine dellOttocento. Se chi nel misura in cui ne ricaviamo benefici, limitando andato via fosse rimasto al Sud forse avremmo i cambiamenti sociali pi dirompenti che essa comoggi un contesto diverso. I cittadini potrebbero farporta.... lo se ci fosse un elemento di rottura che venisse dallesterno. In passato ci sono stati di tali fattori, ma Insomma, il gattopardismo. sono andati perduti. Esattamente: lo stesso fenomeno spiegato non in termini letterari, ma con strumenti storico-econoMa lUnit non fu in questo senso un elemento di mici. rottura? Certo, poteva cambiare la situazione, ma fu fatta RIPRODUZIONE RISERVATA ste ultime necessitano di unimpostazione istituzionale che premi il merito e lintraprendenza. Al Sud questo non avvenuto. NellOttocento le istituzioni nel Meridione hanno puntato a mantenere la rendita agraria della terra, nel Novecento a distribuire la ricchezza che veniva dallo Stato, a spartirsi cariche pubbliche e a offrire posti in cambio di consenso elettorale. Al Nord, invece? Se pensiamo ai distretti industriali del Nord-Est o alle grandi imprese del Nord-Ovest, abbiamo avuto qui istituzioni molto inclusive. Dura lillusione

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