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AMARTYA SEN LIDEA DI GIUSTIZIA

INTRODUZIONE
Approccio comparativo e istituzionalismo trascendentale (confronto Picasso-Dal con Gioconda come metro di
valutazione).
Approccio comparativo si occupa pi della vita umana;
Approccio trascendentale si occupa pi delle istituzioni giuste e/o perfette.
PARTE PRIMA I REQUISITI DELLA IUSTIZIA
I RAIONE ED OETTI!ITA"
n una teoria della giustizia ! necessaria l"oggettivit# raggiunta tramite la ragione. Per favorire ci$ %isogna essere
aperti alla discussione pu%%lica (c&iamando in causa anc&e lo spettatore imparziale).
'"importanza della ragione non deve discreditare comun(ue il ruolo delle reazioni spontanee (comportamenti
effettivi).
II RA#LS E OLTRE
)eoria della giustizia come e(uit# di *al+s, istituzionalismo trascendentale- contratto come risultato di una
riflessione pu%%lica (effettuata solo da coloro c&e stipuleranno il contratto) c&e porta alla realizzazione di un unico
set di principi.
'"e(uit# deriva dall"imparzialit# nel momento della scelta tramite il velo d"ignoranza (scelgo non sapendo in c&e
posizione mi trovo e mi trover$). .iene decisa la distri%uzione dei %eni primari.
Proced$ralit%, fasi
/celta dei principi di giustizia elementari
0ase costituzionale, scelta delle istituzioni in linea con il principio di giustizia scelto
Appropriata legislazione
A fondamento di tali fasi vi sono i d$e principi di &i$sti'ia,
1. Priorit# lessico-grafica della li%ert#
2. 'e disuguaglianze economic&e-sociali sono ammissi%ili a patto,
a. 3&e ci sia un"uguale opportunit# di carriera tra gli individui
%. Principio di differenza, fare stare %ene il pi povero (criterio del ma4i-min)
Gli individui sono dotati di ra'ionalit% str$mentale e morale (cio! la ra&ionevole''a, essere disposti a mettersi
sotto il velo d"ignoranza per favorire l"imparzialit#).
Di(etti teoria Ra)ls,
la li%ert# detiene un primato troppo eccessivo;
non si tiene conto dei comportamenti effettivi delle persone (c&e possono contrastare con ci$ c&e ! stato
deciso inizialmente);
difficolt# di convertire i %eni primari in capacit# (e comun(ue c"! da sottolineare il fatto c&e essi non
possono essere svincolati dai fini);
la riflessione molto pro%a%ilmente porter# alla stesure di pi set di principi;
si considera un"imparzialit# c&iusa e non aperta;
l"aspetto trascendentale ! limitato;
difficolt# a mettersi sotto il velo d"ignoranza.
RA#LS SEN
5eni primari Approccio delle capacit#
stituzioni perfette *ealizzazioni effettive
mparzialit# c&iusa (velo d"ignoranza) mparzialit# aperta (spettatore imparziale)
3ontrattualismo Discussione pu%%lica
III ISTITUZIONI E PERSONE
6ella discussione dei rapporti tra comportamenti reali e scelta delle istituzioni- occorre tenere presente c&e gli
individui- una volta giunti al contratto sociale- cessano di perseguire l"angusto interesse personale e si
uniformano alle regole di comportamento necessarie affinc&7 tale contratto possa funzionare.
6onostante /en adotti un approccio comparativo- non nega c&e %isogna sforzarsi di trovare (uelle istituzioni
capaci di promuovere la giustizia. 6on &a molto senso cercare solo di trovare l"istituzione perfetta.
I! S*ELTA SO*IALE E IUDIZI INDI!IDUALI
n una teoria della giustizia non %isogna affidarsi solo alla riflessione solitaria (principi di *a+ls troppo
determinati).
'a teoria della scelta sociale pone particolare attenzione alla %ase ragionevole dei giudizi sociali e delle
decisioni pu%%lic&e c&e vengono a prodursi nella scelta tra diverse opzioni.
Ancora modello trascendentale ./ modello comparativo.
Elementi teoria della scelta sociale,
3oncentrazione sulla dimensione comparativa e non su (uella trascendentale;
*iconoscimento dell"inevita%ile molteplicit# dei principi in competizione tra loro;
3onsentire e facilitare il riesame;
Ammissi%ilit# di soluzioni parziali;
.ariet# di interpretazione e input;
Accento sulla precisione del ragionamento e dell"articolazione;
l ruolo della riflessione pu%%lica nella scelta sociale.
! IMPARZIALITA" E OETTI!ITA"
'a giustizia deve avere un valore universale (8ollstonecraft). re(uisiti di oggettivit# etica sono in stretta
relazione con la capacit# di superare il vaglio della riflessione pu%%lica- e (uesta ! a sua volta strettamente
legata al carattere imparziale delle posizioni proposte e delle argomentazione c&e le sostengono.
!I IMPARZIALITA" *+IUSA E IMPARZIALITA" APERTA
mparzialit# c&iusa, aprire l"accordo alla riflessione ma limitarla a coloro c&e sigleranno tale accordo.
mparzialit# aperta, aprire l"accordo a c&iun(ue a%%ia (ualcosa da dire a riguardo- a%%ia interesse o sia
influenzato da tale scelta ( spettatore imparziale 9 strumento per la valutazione critica e la discussione
pu%%lica).
l velo d"ignoranza permette di evitare l"interferenza dagli interessi propri- ma non permette un esame con gli
occ&i del resto dell"umanit#.
6on %isogna limitare (uindi l"accordo solo all"interno dello /tato.
'imiti imparzialit# c&iusa, insufficienza da esclusione- incoerenza relativa all"inclusione (se decisioni gruppo
influenzano la composizione del gruppo stesso) e limitatezza procedurale (l"imparzialit# c&iusa elimina la
parzialit# legata agli interessi ma non risolve i limiti dovuti da pregiudizi comuni).
PARTE SE*ONDA ,ORME DI RI,LESSIONE
!II LA POSIZIONE- RILE!ANZA E ILLUSIONE
/cam%iare le posizioni ! uno dei modi per vedere nel mondo cose nascoste. :uello c&e riusciamo effettivamente
a vedere non ! indipendente dalla posizione c&e occupiamo rispetto a ci$ c&e cerc&iamo di vedere, (uesto pu$
influenzare le nostre convinzioni.
Concezione classica delloggettivit, l"indipendenza dalla posizione. /e non si tiene dun(ue conto della varia%ilit#
posizionale si possono avere esiti fuorvianti.
Oggettivit posizionale, oggettivit# di (uanto pu$ essere osservato da una determinata posizione (pu$ essere il
modo corretto di intendere l"oggettivit#).
'"influsso di prospettive posizionali pu$ contri%uire in modo determinante a rendere gli individui capaci di
trascendere punti di vista posizionalmente limitati.
;sempi sulla mor%osit#- malattia ecc. ecc.
'a portata della riflessione pu%%lica pu$ essere limitata dal modo in cui le persone interpretano l"am%iente in cui
vivono.
!III LA RAZIONALITA" E LI ALTRI
'"esercizio di una scelta razionale ! di norma interpretato come deli%erata massimizzazione di ci$ c&e un
individuo ritiene pi ragionevole promuovere (strumento di massimizzazione per la previsione e come criterio di
razionalit#). 3"! da considerare comun(ue anc&e la passione e l"impulso dell"individuo (comportamenti razionali
./ comportamenti effettivi) razionalit limitata, le persone non riescono in ogni circostanza a effettuare scelte
pienamente razionali a causa di un"insufficiente consapevolezza circa i propri interessi o una scarsa
determinazione nella ricerca di informazioni. Alcuni economisti sono dun(ue scettici riguardo l"idea di continuare
ad utilizzare la teoria della scelta razionale.
Teoria della scelta ra'ionale 9 la scelta ! razionale se &a come o%iettivo la massimizzazione di un interesse
personale; si lascia intendere in (uesto modo c&e un individuo si comporta irrazionalmente se non segue un
proprio tornaconto (cosa tra l"altro non cos rara) idea di ragione e razionalit# al(uanto limitato.
nvece una scelta si pu$ considerare razionale se si %asano su argomentazioni in grado di superare un esame
critico.
Anc&e la simpatia pu$ permettere di prendere decisioni c&e non mirino unicamente al nostro interesse personale
(oltre a %ont#- generosit# e senso civico).
I. LA PLURALITA" DI RAIONI IMPARZIALI
6el perseguire i propri o%iettivi gli individui dun(ue possono spingersi molto al di l# della mera promozione del
proprio interesse- cos come la scelta dei loro o%iettivi pu$ trascendere considerazioni strettamente personali (se
no si arrivere%%e ad una concezione estremamente semplicistica dell"uomo).
'a razionalit# non esclude n7 l"altruismo n7 la ricerca del tornaconto personale.
5isogna tenere conto c&e- dato c&e siamo noi a fare l"autoesame- il nostro atteggiamento pu$ essere influenzato
dalle nostre condizioni e difficolt#, per (uesto pu$ essere utile tenere in considerazione le valutazioni critic&e
compiute da prospettive diverse dalla nostra (/canlon).
/en se (ualcuno &a il potere di attuare una modifica in grado di ridurre l"ingiustizia presente nel mondo- ci
sono forti ragioni sociali perc&7 proceda senz"altro in tal senso (potere e i suoi o%%lig&i).
. REALIZZAZIONI/ *ONSEUENZE E AZIONE
Ar<una e =ris&na (Ar<una pensa c&e la guerra sia giusta- ma non le conseguenze, non vuole com%attere la
%attaglia; =ris&na ritiene c&e va compiuto il dovere- senza guardare gli esiti, vuole (uindi com%attere la %attaglia).
Esito 9 situazione c&e risulta da una (ualun(ue decisione c&e stiamo prendendo o c&e a%%iamo preso.
>na determinata situazione pu$ per$ prendere in considerazione anc&e i processi di scelta esiti
comprensivi.
Gli esiti concl$sivi sono invece (uegli esiti considerati a prescindere dai processi.
? necessario riflettere sulle conseguenze per maturare un"adeguata comprensione del concetto di responsa%ilit#.
PARTE TERZA 0 I *ONTENUTI DELLA IUSTIZIA
.I !ITA/ LI1ERTA" E *APA*ITA"
/pesso %enessere economico e piena li%ert# non coincidono. 'a li%ert# ! importante perc&7 ci offre maggiori
opport$nit% per perseguire i nostri o%iettivi (raggiungere ci$ c&e per noi &a valore) ma non %isogna trascurare
anc&e il processo stesso della scelta. 3i possono essere casi in cui le opportunit# sono le stesse ma il processo
di scelte ! compromesso (esiti conclusivi ./ esiti comprensivi, esempio =im c&e vuole uscire di casa).
Per giudicare la giustizia do%%iamo concentrarci su come calcolare il vantaggio di un individuo, 5ent&am
felicit# e piacere individuale. Altre impostazioni reddito o patrimonio.
/en approccio delle capacit%- misura il vantaggio individuale in ragione della capacit# c&e la persona &a di
fare (uelle cose cui assegna un valore (es, disa%ile con patrimonio elevato non potr# comun(ue soddisfare tutti i
suoi desideri@). '"idea di li%ert# contempla anc&e il nostro essere li%eri di scegliere cosa volere, la capacit# !
(uindi connessa con la li%ert# relativa all"opportunit#. '"approccio delle capacit# non offre comun(ue nessuna
indicazione sulle politic&e da adottare (non ! implicito infatti voler parificare le capacit# di tutti)- ma punta
comun(ue sugli aspetti della nostra vita e ai nostri interessi si concentra sulla vita umana e non su oggetti
astratti di utilit# (uali il reddito. /i sposta il focus dai mezzi alle effettive opportunit# (%eni primari@). mezzi
necessari a una vita umana soddisfacente non coincidono con i fini di una vita %uona.
Altri aspetti approccio delle capacit#,
1. *ontrapposi'ione tra capacit% e ris$ltato, non si pone al centro soltanto ci$ c&e una persona
effettivamente fa- ma anc&e ci$ c&e essa ! in grado di fare. nfatti anc&e a fronte di realizzazioni uguagli
tra individui si possono nascondere dei vantaggi dell"uno o dell"altro (es, fame/denutrizione);
2. Nat$ra composita delle capacit% e il r$olo della ri(lessione nell"impie&o dell"approccio delle
capacit%- gli utilitaristi sono facilitati nel calcolo dell"utilit# in (uanto si %asa su un unico fattore. *idurre
per$ ad un solo (uantum omogeneo tutto ci$ cui diamo valore non ! possi%ile (P'). 'e capacit# sono
infatti non commensura%ili (dato c&e sono eterogenee), non si possono misurare con la stessa unit# di
misura. Aa la non commensura%ilit# ci fa capire solo c&e la scelta non sar# %anale- non c&e sia
impossi%ile. '"approccio delle capacit# ! compati%ile con il ricordo a gerarc&ie parziali, l"o%iettivo ! (uello
di arrivare a una soluzione attraverso giudizi comparativi ricava%ili dalla riflessione pu%%lica;
B. Posto de&li individ$i e delle com$nit%, capacit# sono attri%uti individuali. 5isognere%%e comun(ue
considerare anc&e le capacit# in termini di gruppo, gli individui di una societ# difficilmente agiscono senza
essere condizionati dal mondo in cui vivono. )uttavia la capacit# del gruppo ! la somma delle capacit#
individuali e inoltre c"! da considerare c&e un individuo pu$ appartenere a molteplici gruppi diversi.
.II *APA*ITA" E RISORSE
'a ricc&ezza non ! sempre un %uon indicatore del tipo di vita c&e possiamo realizzare- do%%iamo considerare le
capacit# di cui uno pu$ effettivamente disporre. Possiamo distinguere (uattro fattori di variazione, differenze
personali- differenze am%ientali- differenze di clima sociale- differenze di prospettiva relazionale.
/i tende a sottolineare il peso dell"invalidit# (&andicap di guadagno e &andicap di conversione, convertire i
guadagni in una vita %uona). l peso assegnato da *a+ls ai %eni primari rispecc&ia una sottovalutazione del fatto
c&e le opportunit# dei diversi individui di convertire le risorse generali (reddito) possono differire.
'a misurazione delle capacit# non guarda ai mezzi %ens ai fini.
.III ,ELI*ITA"/ 1ENESSERE E *APA*ITA"
/are%%e un errore ridurre le capacit# a una mera (uestione di vantaggio- esse sono anc&e un fattore di
comprensione dei nostri o%%lig&i.
6on si pu$ inoltre ridurre la felicit# alla disposizione di un reddito.
Economia del 2enessere misurare la felicit# rispetto all"utilit# raggiunta dall"individuo (ottica utilitarista). .err#
poi sostenuto comun(ue c&e non si pu$ paragonare la felicit# tra individui. 'a rilevazione della felicit# come
strumento di verifica delle diseguaglianze diventa (uindi inservi%ile. nfatti persone c&e si trovano perennemente
in uno stato di malessere potre%%ero adattarsi alle circostanze- Co%%ligandosiD cos a rendere la vita pi tollera%ile
(es, malati con scarse conoscenze medic&e).
'"azione pu$ contemplare priorit# diverse da (uelle dettate dal %enessere.
Avere maggiori capacit# in termini di li%ert# come azione ! un vantaggio- ma solo in (uella specifica prospettiva-
non particolarmente nella prospettiva del %enessere.
.I! UUALIANZA E LI1ERTA"
>guaglianza di c&e cosaE '"esigenza di uguaglianza &a a c&e fare con l"imparzialit# e l"oggettivit#.
6onostante /en faccia affidamento sulle capacit#- egli sostiene per$ c&e non %isogna perseguire l"uguaglianza
delle capacit# (non pu$ anteporsi ad altri aspetti dell"uguaglianza). 'e capacit# infatti fanno riferimento solo ad un
aspetto delle li%ert#; (uello relativo alle opportunit# reali. ;sse inoltre servono solo per valutare i vantaggi e gli
svantaggi di un individuo.
)utto (uesto perc&7 l"uguaglianza non pu$ essere ridotta ad un"unica dimensione (cos come del resto le
capacit#, non permettono un ordinamento completo).
'a concezione repu%%licana della li%ert# non pu$ sostituire (uella della li%ert# come capacit#.
;sempio di Prude e 'e+d.
6ozicF i diritti relativi alla li%ert# consistono nel dare controllo individuale su certe dimensioni personali.
/ucco del discorso, uguaglianza e li%ert# vanno entram%e considerate realt# multidimensionali.
PARTE QUARTA RI,LESSIONE PU11LI*A E DEMO*RAZIA
.! DEMO*RAZIA *OME RAIONE PU11LI*A
3onvinzione (s%agliata) c&e la democrazia sia fiorita soltanto in Gccidente.
'"importanza della riflessione pu%%lica in una teoria della giustizia fa capire (uanto sia fondamentale la
democrazia come governo per mezzo del di%attito (democrazia deli%erativa).
'e componenti fondamentali della democrazia sono la partecipazione politica- il dialogo e la pu%%lica interazione
(e non solo il voto elettorale- anc&e se esso ! importante).
>na delle iniziative pi importanti per promuovere la riflessione pu%%lica ! (uella di sostenere una stampa li2era
e indipendente. compiti della stampa,
contri2$to diretto li%ert# di parola per una migliore (ualit# di vita;
r$olo in(ormativo divulgando conoscenza e favorendo la riflessione critica;
($n'ione protettiva dare voce alle persone svantaggiate;
(orma'ione di valori svincolati da imposizioni esterne (tramite il di%attito aperto).
.!I LA PRATI*A DELLA DEMO*RAZIA
/e l"esercizio del potere ! sottoposto al controllo dell"opinione pu%%lica (democrazia)- i governi sono molto pi
incentivati a fare tutto il possi%ile per risolvere i pro%lemi (caso ndia, con l"ng&ilterra al potere- non si permetteva
alla stampa di descrivere la situazione di carestia per non aizzarsi contro l"opinione pu%%lica).
/i pu$ (uindi affermare c&e la democrazia promuove lo sviluppo e il miglioramento del %enessere sociale
(tramite la promozione delle li%ert# politic&e e dei diritti democratici). )ale processo per$ non ! automatico;
ric&iede impegno politico attivo da parte dei cittadini.
l successo della democrazia non dipende soltanto dalla capacit# di realizzare la migliore struttura istituzionale
concepi%ile- ma anc&e dai nostri effettivi modelli di comportamento.
.!II DIRITTI UMANI E IMPERATI!I LO1ALI
5ent&am i diritti umani non esistono perc&7 non si %asano su nessun contratto.
/en le proclamazioni di diritti umani- se%%ene si presentino come se con esse si riconoscesse l"esistenza di
(ualcosa c&e risponde al nome di diritti umani- sono in realt# forti pronunciamenti etici su ci$ c&e andre%%e fatto.
nfatti spesso le pu%%lic&e dic&iarazioni dei diritti umani sono esortazioni ad avviare una nuova azione legislativa.
/e per 5ent&am i diritti sono figli della legge- per Hart i diritti umani sono genitori della legge (stimolo alla forza
legislativa).
'e funzioni dei diritti umani non si possono limitare per$ solo allo stimolo di nuova legislazione, essi possono
esercitare una certa influenza tramite denunce- pressioni e di%atti pu%%lici senza dipendere da norme di legge
coercitive (esempio AcDonald"s I Guatemala).
Affinc&7 un diritto rientri nel (uadro dei diritti umani devono essere soddisfatte determinate condizioni di soglia in
termini di rilevanza (importanza della li%ert# e possi%ilit# di tradurla in realt#).
'a simpatia va annoverata tra i fondamenti concettuali dei diritti umani.
'"esistenza di o%%lig&i non perfettamente determinati nei confronti dei diritti umani non deve essere confusa con
la pura assenza di o%%lig&i o22li&3i imper(etti (non giustifica%ili legalmente- %ens moralmente).
Due pro%lemi,
1. istituzionalizzazione per essere reali i diritti devono trovare corrispondenza in relativi doveri formulati
con precisione. )uttavia si possono considerare anc&e gli o%%lig&i imperfetti.
2. fattibilit pu$ risultare impossi%ile tradurre in realt# per tutti molti diritti economici e sociali-
)uttavia se la pratica%ilit# fosse la condizione indispensa%ile di (ualsiasi diritto- tutti i diritti (persino il diritto alla
li%ert#) sare%%ero privi di senso. )ra l"altro un diritto non pienamente tradotto in realt# resta comun(ue un diritto
c&e ric&iede un intervento in sua tutela.
'a forza di un pretesto diritto umano sare%%e seriamente compromessa (ualora fosse possi%ile dimostrare c&e
esso non reggere%%e al vaglio una valutazione pu%%lica aperta.
.!III IUSTIZIA E MONDO
'"indignazione a fronte di ingiustizie pu$ innescare la riflessione- anzic&7 sostituirla.
'"intersezione tra i vari ordinamenti prodotti dalle diverse priorit# dar# luogo a un ordinamento parziale, una
teoria organica della giustizia pu$ anc&e dare luogo a una gerarc&ia incompleta di soluzioni decisionali
alternative.
>scita dal provincialismo, ancora imparzialit# aperte e ancora spettatore imparziale@ necessit# di passare al
vaglio non solo l"influenza degli interessi personali- ma anc&e il potente ric&iamo delle tradizioni e dei costumi
radicati.

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