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Il giorno seguente Andrea trov Baldo alluscita della scuola. Era in lacrime e si immaginava anche
il perch: ieri non sei venuto! Disse Baldo col cuore infranto.
Mi dispiace amico, mi far perdonare. Rispose Andrea seriamente dispiaciuto e gli offr la sua
merendina. Baldo non la mangi, non mangiava mai fuori pasto, ma cap il gesto e sorrise. Andrea
per era Angosciato. Voleva essere amico di Baldo, ma allo stesso tempo anche di altre persone.
Piano piano infatti il numero delle sue amicizie cresceva e i suoi compagni erano meno ostili. Dopo
parecchi giorni di riflessione Andrea prese una decisione. Doveva iniziare a introdurre Baldo ai suoi
altri amici.
Fecero il loro debutto in societ un bel giorno di marzo. Andrea dovette insistere molto per
convincere Baldo a conoscere gente nuova, ma alla fine ci riusc, sebbene leggesse nel cuore
dellamico una tristezza infinita. Decise di portare Baldo al compleanno di Paolo, uno dei suoi
compagni meno antipatici e scontrosi. Ovviamente chiese il permesso prima e Paolo accett con
piacere. Gli amici di Andrea erano anche suoi amici.
Appena entr in casa di Paolo, Andrea not con piacere che i genitori avevano lasciato fare i
ragazzini, avevano lasciato la casa parzialmente libera e incustodita a patto che non facessero
troppi disastri. Nel salotto cerano dolci e torte di ogni tipo, nella cucina alcuni genitori
chiacchieravano allegramente. Paolo si precipit ad abbracciare Andrea.
Mi fa piacere vederti qui! Gli disse. Raggiungi gli altri che ci facciamo una mangiata. Poi guard
verso Baldo con uno sguardo vacuo. Il tuo amico non venuto? Andrea guard Baldo
imbarazzato. Era l, perch Paolo non lo vedeva? E come poteva essere cos insensibile.
Eccolo Baldo Disse Andrea provando a insistere. Paolo non dette segno di capire.
Ad ogni modo entra, poi se ci raggiunge ci avvisi ok? Disse Paolo.
Andrea prov ad abbozzare, non era un buon inizio ma potevano farcela. Sicuramente uno
scherzo vedrai. Tent di tranquillizzare Baldo.
No, non credo proprio! Vedrai Andrea, io ti avevo avvertito.
Andrea si avvicin a un gruppetto di ragazzini intenti a giocare a un videogioco:
Ehi Andre vuoi provare!?
Per lui era un onore essere invitato a giocare con quella splendida consolle, ma prima di godere di
tale investitura volle provare a proporre lamico: Mi piacerebbe ma Baldo molto pi ansioso di
me di giocare.
I ragazzini lo guardavano sghignazzando: Baldo chi? Che nome poi, un nome di un cartone!
Andrea rimase allibito. Stava per arrabbiarsi, per difendere lamico, stava per insultarli tutti. Un
conto era essere scortesi con lui, un conto trattare male un ragazzino sensibile come Baldo.
Non ti arrabbiare, succede sempre cos Andrea cerc di calmarlo Baldo. io non esisto, sono
invisibile per loro. Ormai ci sono abituato, ma non importa,credimi tanto so gi come andr a
finire.
Andrea non capiva, non si capacitava che Baldo fosse cos arrendevole. Vedrai Andrea, vedrai!
Gli diceva Baldo in maniera stranamente mesta.
Andrea non si arrese, and verso due bambine, forse loro sarebbero state pi educate e sensibili.
Nemmeno lui le conosceva bene di persona ma sembravano molto buone. Le due erano vicine,
vicine e si bisbigliavano allorecchio. Quando videro Andrea gli chiesero. chi sei? quasi in coro.
Sono Andrea, un amico di Paolo. Disse lui un po vergognoso. Non sapeva che dire a due ragazze,
si sentiva imbarazzato, avevano degli interessi cos diversi, ma si fece coraggio, lo fece per baldo.
Questo il mio amico Baldo! Disse loro, con tono coraggioso.
Quale amico! Rispose una delle bimbe. Laltra ridacchiava sotto i baffi.
Non sei troppo grande per gli amici immaginari?
Andrea si volt verso Baldo. Il cuore gli si spezz. Baldo lo guard con occhi acquosi.
Io non esisto Andrea. Disse con voce triste. Sapevo che prima o poi te ne saresti accorto.
Andrea si scost dalla confusione e cerc di scherzare con Baldo:
smettila, non pu essere! Disse in tono disperato Andrea, mentre le lacrime gli scendevano dal
viso.
Ma no, no non disperarti gli parl lamico. Io non esisto, per gli altri almeno, ora che lo sai non
esister nemmeno per te, ma non ti preoccupare, saremo sempre amici, oramai sono rassegnato.