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Cocca

Trascritti: vegan info utili, Guarigione attraverso alimentazione e digiuno, il miracolo degli
alimenti vivi, la mente guida il corpo, Alimentazione sana e curativa, Crudismo e PNL,
Crudismo e succhi per, Vegan OK, Rome Fruit Fest 2013, intervento di Cocca.
Salute: da cosa dipende
Metabolismo: come il mio corpo interagisce con quello che mangio. Il cibo non determina la
nostra salute di per s, il corpo che prende. Non basta che in un alimento vi sia un nutriente
perch il corpo lo possa utilizzare. il sistema che utilizza il cibo.
Shelton: il digiuno non ha mai guarito nessuno e non guarir mai nessuno.
Il digiuno, come il cibo, uno strumento che possiamo utilizzare. Noi passiamo la vita a digiunare,
perch lintervallo tra un pasto ed un altro. Viene usato dagli igienisti per favorire leliminazione
delle scorie allinterno dellorganismo. Se il digiuno breve vuole diventare importante, deve
diventare un rito, ovvero sempre lo stesso giorno. Se abituiamo a farlo diventare una frequenza,
il nostro organismo sa che in quella sera non mangi e si attiva da prima per il processo di
disintossicazione. Il digiuno, in realt, non unattivit volontaria. Noi digiuniamo sempre: tutta la
notte, in genere, e tutto il giorno, interrompendo il digiuno quotidiano da 1 a 5 volte al giorno.
Siamo sempre a digiunare, ogni tanto mangiamo. Il corpo pu rimanere mesi senza mangiare.
Abbiamo delle capacit di economizzare il cibo molto alte, che per arriva fino ad un certo punto.
Solitamente chi mangia solo frutta deve mangiare abbastanza, in pi quella che abbiamo in Italia
non considerata frutta. Per esempio, il contenuto di proteine nelle mele negli anni 30
completamente diverso da quello attuale: 0,80-1g ogni 100g, contro i 0,25-0,30g attuali. La frutta
tropicale? Si dovrebbe mangiare il cibo del posto: io ad uno scimpanz in uno zoo in Trentino gli
dar le fragole, o gli devo continuare a dare le banane? Le banane, perch il suo cibo! Nei posti
caldi esistono frutti che neanche conosciamo. Molti fruttariani vanno in Africa o in Malaysia per
mangiare frutta originaria, cos da soddisfare meglio i fabbisogni. Vivere di frutta solo italiana, per
Cocca, pu portare problemi, perch per lui frutta povera. Non ci sono pi neanche le verdure di
una volta: le coltivazioni intensive non sono pi cibo naturale, ma un po come fosse industriale
prodotto dalla terra. Dobbiamo trovare il meno peggio, cio il giusto equilibrio allinterno del mondo
e del sistema in cui viviamo. Certo, molta cosiddetta frutta tropicale si pu trovare anche da noi in
certe stagioni (es. lavocado, il mango, la papaya si potrebbero trovare anche da noi, non
sopportano le gelate, per il resto possono venire, sono piante che andrebbero coperte come i
limoni).
Le scorie sono scarti metabolici. Il tubo dalla bocca allano separa me stesso dallesterno, se una
cosa la ingoio, ma non la assimilo, sempre fuori di me. Quello che fa parte della mia struttura
solo ci che abbiamo assimilato. Le cellule usano ci ed eliminano quello che non gli serve, che
passa attraverso fegato, reni, polmoni, pelle per leliminazione. Le tossine per Tilden non venivano
dal cibo, ma le produceva lorganismo. Oggi il mondo pi inquinato della fine dell800 quindi la
tossiemia proviene anche da sostanze dal cibo, farmaci, cosmetici, inquinamento ecc. Il sangue
deve eliminare le scorie metaboliche e dobbiamo mantenerle pulito il sistema per far si che le
cellule prendano quello che gli serve e rilasciare le scorie. Se aumentano i rifiuti nel sangue,
abbiamo tossiemia, avvelenamento del corpo. In tossiemia le cellule soffrono allora lorganismo
trova meccanismi di difesa affinch il sangue rimanga pulito. Le strategie per pulire il corpo sono:
linappetenza (non carico pi il sistema, spesso se la curo forzando a mangiare, il corpo crea), le
malattie acute (tentativo veloce di mandare via la tossiemia: catarro, febbre, irritazioni, eruzioni
cutanee, vomito, diarrea, ma noi curiamo anche queste), si pu passare anche alle malattie

cronico degenerative. Tutto dipende dalla capacit dellorganismo di allontanare la tossiemia e da


quello che mangiamo e da che vita conduciamo.
Energia: capacit di produrre lavoro, la capacit di fare qualcosa. Noi per vivere abbiamo bisogno
di energie per:
-

Mantenere la vita, stand by (circolazione, temperatura, respirazione, ecc.)

Digestione

Vita di relazione: attivit fisica, movimento e tutto quello che quello che faccio dalla
mattina alla sera. Anche i pensieri e le preoccupazioni sono vita di relazione. Allinterno
dellenergia che utilizzo per la vita di relazione, ne utilizzo una parte per alimentare i miei
pensieri, e possiamo chiamarla energia mentale. Quando si manifesta di pi? Non so se
fare il dottore o fare lingegnere, energia mentale bassa su entrambi i fronti, non sono ben
direzionato. Io faccio lingegnere, lenergia mentale superiore. Nel momento in cui il
pensiero congruo con me come se ci mettessi pi energia mentale. Ho pi energia
mentale se sono congruo col pensiero che sto facendo, se non sono congruo vado in
conflitto di pensieri.

Pulire il sistema (fegato, reni, polmoni, pelle, ecc.)


Gerarchia/priorit nellutilizzo dellenergia: anche se ho digerito, se c un pericolo, le
energie ritornano alla cosa pi importante, salvarsi la vita vita di relazione. Se sono
tranquillo quando mangio, le energie vanno nellapparato digerente. Se mangio molto e
spendo troppe energie in relazione, quanta energia mi avanza per fegato, reni e polmoni?
(perch 1 posto c vita di relazione, 2 posto per digestione e 3 per pulire il sistema.
Fegato, reni, polmoni, insomma, usano quella che avanza dopo la vita di relazione ed
abbiamo digerito. Se voglio portare pi energia a fegato, reni e polmoni mi devo riposare di
pi, o mettere a riposo lapparato digerente o mettere a riposo la mente. Attualmente non
abbiamo pi il leone in circolazione, per abbiamo le preoccupazioni ed agiscono come se
ci fosse la tigre fuori dalla porta e lenergia va su nella testa e non puliamo bene il sistema.
Per il nostro sistema, anche una preoccupazione legata alla sopravvivenza. Pi siamo
preoccupati, meno energia portiamo nellapparato digerente. Spesso quindi la cattiva
digestione non dipende neanche da quello che uno mangia, ma dal fatto che la testa
succhia una parte (talvolta enorme) dellenergia perch preoccupata. Preoccuparsi vuol
dire occuparsi prima di cose che non sono successe e potrebbero anche non succedere
mai. Sprecare energia non vuol dire correre e sudare, anzi, questo spesso fa recuperare
energia. Quello che toglie energia al sistema una cosa che si chiama pre-occupazione.
quella che pu succhiare pi energia al sistema. Digeriamo bene solo se siamo tranquilli,
nella misura in cui siamo tranquilli portiamo energia nellapparato digerente e viceversa.
Certo, a parit di nervosismo, unalimentazione pi tranquilla la digerisco molto meglio, ma
il concetto che la cosa forse pi importante il nostro atteggiamento mentale. Anche il
luogo in cui mangio soggettivo: se ho tanta energia, posso trasformare il posto in cui
vivo, anche se un po negativo per me, anche se devo spendere un po di energia per fare
questo. Se non ho energie, mi faccio sommergere dalla energie negative del posto. C
un film, War Games che hanno rifatto, in cui vi era un computer che aveva tutte le energie
per fare questa guerra nucleare. Come facciamo a togliere energia al computer? Dandogli
un gioco senza soluzione. Cosa successo? entrato a giocare, non riuscito a risolvere
e ci ha messo pi energia, non riuscito a risolvere, ci ha messo pi energia fin quando
non scoppiato. Quando parliamo di preoccupazione, parliamo di qualcosa di irrisolvibile,

perch non successo! Se siamo preoccupati, siamo con la tesa che gira, ma se succede
qualcosa, noi siamo OCCUPATI, e quando siamo occupati agiamo e non stiamo pi male.
Sembra strano, ma quando ci occupiamo, non siamo pi preoccupati.
Perch una persona ha bisogno di mangiare cibi pesanti, se non ha fame? Perch
mangiamo? Se io ho una pre-occupazione, le energia si trovano nella testa. Mi faccio il
panino, porto le energie nella pancia, e per qualche ora sono con la mente libera. Dopo la
digestione devo mangiare altro. Perch non mi accontento della mela ed ho bisogno della
torta di mele? Perch non affatica la digestione, che mi succhia poca energia. Ecco perch
vengono voglie di cibo di un certo tipo. Anche lattivit fisica porta gi le energie, ma
meglio questa che mangiarsi un panino o similari.
La digestione non dipende solo da ci che mangiamo, perch se siamo in vacanza
digeriamo anche le pietre. Ci deve essere la confluenza di 2 aspetti:
-

Movimento/attivit fisica (Steiner: Il sistema delle membra fortifica lapparato digerente)

Atteggiamento mentale mentre si mangia. Se uno dice: da quando mangio meglio sto
meglio, pu essere vero allinizio, ma sulla lunga distanza non funziona, perch poi magari le
energie vanno al cervello e magari l dove devo risolvere delle problematiche, senn siamo
costretti a sgarrare ogni tanto, il che vuol dire riavvelenare il sistema, perch non riusciamo a
gestirlo. un lavoro da fare sul cervello. Lalimentazione importante, ma quando parlo di
salute dipende dai 3 fattori di cui si parla nelligienismo: metabolismo, mente, attivit fisica
vedere IGIENISMO:
Se mangio mentre guardo la televisione (passabile se divertente), se arriva qualcosa che mi
preoccupa, lenergia va nella mente e gi rimangono poche energie. Se ho preoccupazione
sulle proteine, sulla B12 e mi preoccupo ad essere vegetariano ecc. la preoccupazione c
tanto ed allora mi saboto. Mamma mi ha detto, il dottore mi ha detto, in TV hanno detto mi
condizionano, creano preoccupazione che a prescindere da quello che mangio, digerisco
meglio. Certo, se poi mangio malissimo star male comunque. Non mai una sola cosa che
determina il risultato. Se una persona convinta che senza lintegratore B12 sta male, star
male. Nel momento in cui sei contagiato da un pensiero, quello inizia a funzionare. Se
uno preoccupato mentre mangia, meglio che cambi alimentazione. Usare il modello che lo
fa sentire tranquillo. Non buon atteggiamento: Io devo fare questo, meglio Sperimento
questo e poi valuto i risultati, passi che riusciamo a gestire e sostenere con la testa.
Dovremmo essere rilassati, felici e contenti mentre godiamo il cibo, convinti che sar la cosa
che ci fa benissimo. il giusto atteggiamento che me lo fa digerire. Vedi anche Non il
cibo che d energia o nutrienti, il corpo che prende dal cibo energia e nutrienti.
Cibo pi adatto per luomo:
Struttura fisica esterna: ogni animale obbligato in natura dalla propria struttura fisica
esterna a procurarsi certi tipi di alimenti e non altri. Sylvester Graham + correzioni di
Cocca: 1. Ogni animale allo stato brado obbligato nella scelta del cibo dalla sua
costituzione fisica esterna leone non pu mangiare erba a sufficienza, ne potrebbe
mangiare troppo poca. Una mucca potrebbe mangiare i topi, ma non li riesce a prendere,
non ne ha la struttura. Formichiere non potrebbe mangiare la mela acerba. Un leone con i
suoi denti non riuscirebbe a strappare erba sufficiente per cibarsi solo di quella. 2. A
seconda di questa, lapparato digerente di ogni animale sar la conseguenza di questa

costituzione fisica esterna es. costituzione fisica esterna da predatore apparato


digerente da predatore.
Gusti alimentari: Non tutto quello che possiamo procurarci cibo per noi dipende da
quello che vedo, se mi attrae mi avvicino, se tocco e sento lodore (olfatto mi serve per
decidere in primis se mangiarlo o non mangiarlo, una discriminante si/no, come la vista,
per queste discriminanti cambiano a seconda di quanto tempo non mangiamo: il mio
olfatto non ha sempre la stessa valenza. Se io non mangio da 2 giorni, il mio olfatto accetta
anche cibi che tre giorni prima non accettava. Non siamo fissi nella scelta alimentare, un
discorso dinamico a seconda di come cambia la nostra situazione), incido coi denti, se il
sapore in bocca discreto inizio a masticare. Gli animali, se la prima volta che mangiano
un cibo, mangiano un pezzetto, aspettano 24h e poi se non hanno reazioni lo mangiano
tutto. Ho il GUSTO per capire se cibo o no. SOLO in natura ci che piace fa bene. Ci
che piace appaga il fabbisogno cellulare. Gli animali mangiano in natura, rispetto a quello
che si possono procurare, solo quello che gli piace, cio quello che supera il vaglio dei
sensi. Questo dovrebbe succedere anche per noi umani, ma non siamo pi in stretto
contatto con la natura e la nostra societ non pi naturale le nostre scelte sono mediate
anche da altri punti: emotivi e convinzioni (logici). Burger (francese): come fanno le nostre
cellule a dirci di che cosa hanno bisogno? Attraverso i sensi. Siccome in natura chi
dobbiamo nutrire sono le cellule, chi comanda sono loro e ci danno indicazioni su come
nutrirle. Le cellule hanno voce in capitolo, sono i mandatari, ma soltanto nel momento in cui
il cibo che abbiamo a disposizione non manipolato. Se stessimo in un posto dove non c
una manipolazione n legata alla cottura n legata anche al mischiare i cibi fra loro.Es. ho
un cesto di pomodori cuori di bue biodinamici, addento, il pomodoro buono, mangio
la prima met, mi piace, la seconda un po meno, se mangio ancora pomodoro, comincia
ad allappare, non si scioglie pi in bocca. Questo come le cellule, istintivamente, dicono
non ho pi bisogno di pomodoro, non facendomi pi salivare n dandomi pi piacere (non
detto che ora non mi possa mangiare una mela, vuol dire che il mio corpo per quel pasto
non ha pi bisogno nello specifico di pomodoro. Se dopo il pomodoro addento una mela e
mi piace, della mela ho bisogno, dopo un po ci sar lo stop anche sulla mela). Ora, ho un
po di sale Himalaya, un po di origano, un po dolioridiventa appetibile, ma non sto pi
ascoltando il fabbisogno cellulare, ma i bisogni del mio condizionamento alimentare. Ho
salivato non per istinto, ma per sciogliere sale e spezie, che sono sostanze irritanti, e il
corpo non si accorge che stai salivando per diluire, per difesa: se salivo vuol dire che
buono e mi porta a soddisfare un piacere che ora non pi legato al fabbisogno cellulare,
ma che potrebbe essere ora classificato come di tipo emotivo-mentale. Ogni volta che non
mangio un cibo crudo come lo offre la natura, non ho lo stop istintivo rispetto alla
salivazione. Se metto sale, se lo elaboro, tipo lo faccio arrostito, sto interferendo col
sistema, lo sto ingannando e facendogli mangiare cose che normalmente non mangerebbe.
Il sale funziona cos: poco sale non lo sento, un po pi: buono, un altro po: buono, ma
troppo salato, aggiungo ancora: si blocca la salivazione. Anche sale e condimenti quindi
devono essere nella quantit giusta affinch avvenga la salivazione. Il sale si mette anche
nel dolce, perch cos il dolce di per s pi il sale che induce salivazione lo rende pi
appetibile. Patata bollitapatata arrostitapatata frittaPringles. Quelle che inducono pi
salivazione, e quindi meno stop istintivo, sono le Pringles, oltre che per il fatto che sono
salate, perch c questa legge: Pi un alimento si allontana dalla struttura originale,
ovvero dai criteri del cibo adatto a noi, ovvero pi manipolato, e pi induce
salivazione. Nel caso di cibi manipolati e/o cotti, la salivazione qualcosa di
difensivo. Diventa cio lopposto. come se fosse che pi il cibo diventa non-cibo, pi

difesa il corpo deve mettere, quindi pi salivazione, e quindi non mi fermo mai. Pi il cibo si
allontana da parametri di sobriet, di cibo per la salute, di cibo fatto bene, pi induce la
salivazione e pi la persona gode nel mangiarla. una sorta di doping. Es. figlia di Cocca
quandera piccola, gli dice: Debbo fare una festa. Ma mica compri la roba biologica?.
Perch disse cos? Per i suoi amici principalmente, perch ne mangiano di meno, perch la
roba biologica, siccome fatta meglio, induce prima il senso di saziet. Mentre pi di
scarto, pi di infima qualit, e pi induce salivazione, che un meccanismo di difesa.
Per gli alimenti cos come li offre la natura, abbiamo uno stop istintivo, funziona solo coi
cibi crudi cos come li offre la natura. Con cibi elaborati, non esiste pi questo stop
istintivo, rimane quello della pancia o quello culturale (va mangiato un piatto, ti devi alzare
da tavola che ai ancora un po di appetito ecc. Questa la cultura che ci dice in che modo
sopravvivere al fatto che non abbiamo lo stop istintivo rispetto al cibo).
Per alcune persone che mangiano molto crudo e naturale, che si sono riappropriati
dellistinto originale, le Pringles sono immangiabili perch sono troppo salate, ma per chi ha
una base pi inquinata, la Pringles pu diventare allettante. Se una persona fa un mese di
alimentazione senza sale, il giorno che va a mangiare insalata, salata normalmente, la
trova troppo salata, perch il nostro organismo si abitua al livello di sale, al livello di
inquinanti che mangiamo (in un senso e nellaltro: pi sale metto, pi ne metterei).
Sul non mi piace: se una persona crudista, ed il cibo crudo cos come lo offre la
natura, potrebbe essere segnale che non ho bisogno di quelle sostanze. Se una persona fa
unalimentazione convenzionale, il fatto che non piaccia il cibo crudo ha un altro significato.
Es. una persona che mangia tanta carne, o cibi molto speziati, cibo pesante, come se
bruciasse le papille gustative, che si sono adattate a percepire solo i sapori forti. Magari
se mangia una mela, non sente il sapore. Per poter rigustare il cibo crudo come se
dovessimo fare un training, cio riabituare lorganismo. Es. se una persona mangia salato e
il dottore gli dice: Devi togliere il sale che hai la pressione alta., toglie il sale e per un po
le varie pietanze verranno commentate con: Non sa di niente, non sa di niente poi pian
piano inizia a piacere. Passano 3 settimane, si riabitua a mangiare senza sale, cio
riacquista il gusto rispetto al non-irritante, cio il corpo come se non si difendesse pi dal
sale.
Es. se sono nella foresta, come faccio a scegliere quello che mi piace? Anche se ho a che
fare con un frutto, ma brutto, sento lodore che non mi piace, lo addento ed amaro, non
lo mangio. Rispetto a frutta e verdura mangio cio solo quello che gradito al mio palato,
alla mia vista. Deve superare il vaglio (in classifica) della vista, dellodore, e poi del sapore.
Cosa fanno le trib primitive o gli animali in natura? Sapete come funziona il veleno per
topi? Si mette il grano per esempio e poi delle piccole bustine, il topo si avvicina e vede
cibo nuovo, di solito non lo mangia o lo mangia uno soltanto del gruppo. Dopo che lha
mangiato dice: buono Come ti senti Mi sento bene. Se entro 24h il topo sta ancora
bene, tutto il gruppo mangia. Il veleno del topo stato programmato per uccidere dopo le
24h. In natura il cibo nuovo che ha superato il vaglio della vista, dellolfatto e del gusto, ne
assaggio una piccola quantit e aspetto 24h. Se dopo 24h sto bene e il cibo ancora
buono dovremmo poter mangiare quel cibo tranquillamente. Per ricordiamoci che in
natura lunico vaglio che abbiamo rispetto alle scelte alimentari sono gli istinti (vedo, odoro,
assaporoanche il tatto pu essere importante). Non ci ha dato gli strumenti della ragione
(80% carboidrati ecc.), n di quantit, ma un fatto di sensi: quello che piace ai sensi in
genere piace al nostro corpo. Non vivendo pi nella natura, dobbiamo fare per forza un

discorso di adattamento. Non si dovrebbe neanche oggi andare a tabelle da crudisti, tipo
80-10-10 o 70-20-10 ecc. Uno dovrebbe sentire. Per nella societ di oggi il concetto un
altro, cio Come faccio a sentire se sono condizionato?, come se fosse un cane che si
morde la coda. un lavoro che si fa. Poi c il discorso che rispetto al cibo naturale c uno
stop istintivo, ma oggi non esiste pi il cibo naturale. tutto prodotto, non pi qualcosa
che la natura ci offre, siamo noi che labbiamo condizionata. Non vuol dire che non ci sono
soluzioni, ma sapere che bisogna trovare soluzioni sapendo che la situazione questa.
Altro es. rispetto ai crudisti: Oggi ho voglia di uva. Se mangio uva da vino, dopo 3-5 etti
non ne avr pi voglia. Se mangio uva Italia o uva Moscato, ne mangio 2kg. Luva moscato
stata appositamente prodotta per essere pi zuccherina, un cibo a cui non sono
abituato. Luva da vino stata prodotta per avere pi aromi, contiene pi micronutrienti.
Quindi anche nella scelta alimentare i discorsi sono un pochino pi complessi. Questo per
dire che dobbiamo trovare i giusti equilibri rispetto alla frutta, agli ortaggi o cose del genere,
ma la cosa pi importante essere tranquilli! Vivere tutto come unavventura, con
gioia e con sperimentazione.
Popoli come gli Hunza, i Giorgiani che vivono oltre i 100 anni vivono in contesti che sono
diversi dai nostri, a contatto con la natura e poi non mangiano molto. Rispetto al cibo c
quindi un discorso di qualit ed un discorso di quantit.
Come faccio a sapere quando smettere di mangiare? Quando sono sazio? Posso dire:
quando mi sento pieno, che una sensazione nella pancia, ma anche nel sentirsi pieno
ci sono delle differenze. Es. chi venuto su senza troppi condizionamenti, es la figlia di
Cocca, ad un certo punto dice: Non mi va pi. Chiedendole: Ad un certo punto perch
smetti di mangiare? Perch mi sento piena, per lei smette di mangiare 1 ora prima di
Cocca, allora il suo sentirsi piena era differente dal sentirsi pieno di Cocca. Quand che ti
senti piena? Quando sento un tac nello stomaco. Cocca si sente pieno allottavo tac a
volte! Stile: Non centra pi niente. Il fatto dello stomaco quindi legato anche ad altri
aspetti. La maggior parte di noi smette di mangiare quando si sente pieno. Ma in natura
non funziona cos, specialmente per gli animali che possono essere predati. Tutti gli
erbivori di non troppo grandi dimensioni non mangiano mai cos tanto da sentirsi pieni,
perch senn non possono scappare. Non esistono animali grassi in natura, solo animali
grossi.
Per riappropriarci del senso istintivo della saziet e del gusto, dovremmo mangiare un solo
alimento per volta, scondito e crudo, fino a non averne pi voglia, poi passare al limite ad
un altro cibo crudo scondito, ma non tornare pi sul primo. Mettersi davanti es. dalle 4 alle
8 ciotole di frutta e verdura differenti, crude e non elaborate in alcun modo, poi chiedersi:
Cosa desidero?, poi si sceglie un qualcosa, in cui non pensiamo se dolce, amaro ecc.
:scegliamo quello che vogliamo, mettiamo in bocca, iniziamo a masticare. Nel momento in
cui mastichiamo, sentiamo il sapore, che arriva al cervello, e le cellule comprendono se
quello gli serve o meno o cosa serve, cio incominciamo a recuperare la relazione del
contenuto di micronutrienti del cibo con quello che serve alle cellule. Dopo che abbiamo
mangiato un alimento, se ne abbiamo bisogno ancora lo mangiamo, ma quando
smettiamo, quello non si tocca pi, e si passa a quello successivo. Lobiettivo quello di
sentire il sapore di ogni singolo frutto, verdura, ortaggio, sentirlo molto per dare
linformazione al cervello, in modo che nel futuro, quando le cellule hanno bisogno di una
sostanza, informano il cervello che sa che in quellalimento vi la sostanza che serve. E
fatelo almeno per 4-5 cibi. Una volta che lavete fatto, possiamo ricominciare con la nostra
alimentazione normale. Quando Cocca lo fa alcune volte in alcuni soggiorni, si scopre

questo: che quando si mangia in questo modo, ci si mette molto tempo e lalimentazione
di tipo quasi meditativo. Come poi mangiamo crudo mischiato, finisce la meditazione, come
se fosse quasi cucinato. Si entra in unaltra dimensione. Allora fare questo esercizio serve
proprio per recuperare il nostro rapporto antico con il cibo.
Su questo abbiamo fatto degli errori anche nelleducazione dei ragazzi: si deve finire il
piatto sar pure educazione, ma vuol dire tu non devi pi ascoltare il tuo senso di fame, tu
sbagli quando pensi di non avere pi appetito, il tuo appetito lo comando io ed i ragazzi
perdono il senso della saziet. nato con una buona intenzione perch le famiglie del
dopoguerra avevano i figli piccoli, c un pranzo ed il bambino dopo aver mangiato un po
dice basta non ne voglio pi (in natura nessun piccolo viene forzato), per la madre dice
finisci, ma il motivo antico era perch non so se c da mangiare stasera, per il
bambino capisce io non devo ascoltare il mio senso di saziet, il mio blocco istintivo ed il
nostro rapporto col cibo diventa condizionato. Chi invece ha un buon rapporto con il cibo,
se ha mangiato abbastanza, lascia qualcosa nel piatto. Tutto quello che mangio in pi
diventa zavorra per il mio organismo, non nutrimento (salvo in un periodo di carestia,
perch domani non mangio, ma non in una situazione in cui c abbondanza, con frighi e
dispense piene). Non sempre semplice educare cos i propri figli, specialmente se il figlio
magro, inappetente (che sono categorie inventate da noi per!). Per se non fai cos, non
hanno la libert e mangiano pi del necessario. Si dovrebbe ricominciare a sentire la
saziet. Per rieducarsi al crudo, si potrebbe sforzarsi inizialmente ad introdurre uninsalata
allinizio del pasto, anche se non ho piacere.poi dopo tipo 3 mesi, si dice se vuoi la puoi
togliere, e spesso ci si sente rispondere no, adesso non ne posso fare a meno.
diventato cibo emotivo. Pi ci abituiamo a mangiare crudo, pi questo pu diventare cibo
emotivo. Possiamo fare passi pi lenti se non abbiamo grosse motivazioni, pi veloci se le
abbiamo. Che motivazione ho per cambiare qualcosa sul mio stile di vita? Parte tutto da
questo punto fondamentale. Spesso un passaggio lento pu essere pi duraturo nel tempo.
Linganno per il quale abbiamo perso la capacit di ascoltare i messaggi cellulari che ci
indicherebbero cosa giusto mangiare che le papille gustative si adeguano a quello che
noi mangiamo. Se ad una persona che fa una alimentazione convenzionale gli facciamo
mangiare un pasto pi naturista igienista o con meno sale, meno spezie, la frase tipica
sar: Non sa di niente, perch come se il nostro apparato boccale, si stimolasse
soltanto con un certo livello diciamo di sale o di saporinit. Per chi beve vino, si beve
prima il vino pi leggero, poi quello a gradazione superiore. Se faccio lopposto, abituo le
papille e poi non lo sento pi quello leggero. Chi beve tanto a gradazione alta, per potergli
piacere quello a gradazione bassa deve smettere di bere quello a gradazione alta. Per chi
mangia molto saporito, anche per la frutta a volte si hanno reazioni cos del non sa di
niente, perch le papille gustative non riescono a percepirne il sapore. Come faccio a
ripercepirne il sapore? Devo fare un passo indietro. Per far ricambiare il sapore alle papille
gustative, minimo serve qualche settimana.
NON SIAMO LIBERI: siamo soggetti a condizionamenti:
1) Istintivi: legati al codice genetico, ci dice cosa mangiare ed legato ai fabbisogni
cellulari. Es. i rettili mangiano determinate cose perch hanno un istinto. Istinto
significa principalmente che non soggetto ad educazione. Le cellule attraverso
listinto ci chiedono cosa serve a loro. Istintivo, legato al bisogno cellulare: neonato che
se gli diamo del succo di mela o purea di mela, gli piace, tira fuori la lingua perch
zuccherino, gustoso, assomiglia al latte materno, gli piace. Prima volta che sputa
quando gli diamo qualcosa di salato, tipo omogeneizzato. Sputa, cosa vuol dire? Non fa

parte della loro alimentazione. Noi umani perdiamo questo istinto con lo svezzamento.
Le capre vengono svezzate da 100% latte a 90% latte e qualche fogliolina (cibo adulto
pi tenero), via via 50% latte 50% cibo adulto, 10% latte 90% cibo adulto, poi tutto cibo
adulto. graduale. Se un nostro piccolo da 100% latte iniziasse a mangiare subito tutto
cibo adulto cosa succederebbe? Noi mangiamo pasta e fagioli con le cotiche e vino,
potremmo darlo al piccolo frullato? Non glielo diamo perch noi adattiamo il bambino a
poter mangiare unaltra cosa, lo rendiamo pi tollerante. La stessa cosa che si fa col
fumo di sigaretta. Se una persona il primo giorno fumasse 30 sigarette, starebbe
malissimo e non le toccherebbe pi. Si deve abituare lorganismo a tollerare le
sensazioni negative che ci d allinizio, piano piano si diventa tollerante a fumare. Lo
svezzamento del bambino serve per renderlo tollerante al cibo delladulto, senn non lo
mangerebbe. C lo svezzamento, in cui lo si porta a mangiare il cibo delladulto con
lenta transizione senn non lo tollererebbe. In natura, soprattutto per gli animali rettiliani
(che non vengono svezzati e quindi non hanno neanche limprinting iniziale, nascono
da uova e non conoscono neanche i genitori, i quali peraltro non sono stati istruiti di
andare in quella determinata spiaggia, scavare, ecc., non gli stato detto da un altro o
dal mondo esterno, ma istinto, programma genetico. I tartarughini sanno che devono
scavare verso lalto per istinto ecc. probabilmente il programma genetico gli dice vai
verso la sabbia pi asciutta o che cede pi facilmente, poi vanno al mare, che non
sanno che esiste, un altro programma. Le luci disturbano il loro programma:
proibiscono di fare villaggi di pescatori nei luoghi dove le testuggini depongono le uova.
Probabilmente per la tartarughe il mare pi luminoso della pineta e vanno verso la
zona pi luminosa. Listinto gli dice a seconda degli input esterni come comportarsi,
come mangiare, difendersi dai predatori naturali, fare sesso con lanimale della propria
specie e tornare nel posto dove nata e deporre le uova. Non c evoluzione, se non
genetica), il mi piace non mi piace legato al condizionamento istintivo. La
salivazione, nel mondo naturale, legato al fabbisogno cellulare.
Passiamo alluomo: chi gli insegna ad alzarsi in piedi? Il codice genetico o la mamma?
Se i genitori camminassero a 4 zampe, si alzerebbero? Qui parliamo di
condizionamento, non solo di istinto. Es. se prendo un leone appena nato nella
savana e lo porto nel mio giardino a giocare col mio criceto, coniglio e la mia figlia
piccolina e gli do da mangiare scatolette. Diventa grande, poi lo rimetto nella savana.
Nessuno gli ha insegnato a cacciare, nessuno glielha insegnato. La caccia un
comportamento appreso. La differenza coi rettili che non educano i figli, riescono a
sopravvivere praticamente da subito andando gi allo stato brado. Anche se libero un
serpente nato in rettilario, quello sa cacciare, perch ce lha scritto nel codice genetico.
Es. bambini abbandonati nella foresta o che si sono persi, cresciuti da altri animali.
Storicamente stato trovato anche un bambino lupo, perso appena nato e trovato a 10
anni. Camminava a 4 zampe, formazione diversa della colonna vertebrale che gli
agevolava la corsa a 4 zampe e affondava la bocca nelle viscere degli animali morti. Il
suo senso del gusto, ci domandiamo? Abbiamo delle scelte alimentari quindi anche di
tipo EDUCATIVO. Il primo cibo con cui siamo entrati in contatto durante lo
svezzamento.
2) Emotivi: legati alla nostra infanzia ed esperienze passate, legati al piacere. Quando
diciamo questo mi piace, questo non mi piace legato ad un condizionamento
emotivo. Pi buona la pizza o pi buona la piadina? Dipende: se lo domando ad un
napoletano, 99% sar pizza, in Romagna posso avere un 50 e 50, non legato alla
bont del cibo, ma legato alleducazione ed al condizionamento emotivo. Emotivo,

legato al nostro svezzamento, cio i primi cibi son cui siamo entrati in contatto e sono
quelli che ci piacciono di pi normalmente (anche da un passato come ricordi
dellinfanzia e ritrovi con gente che ci faceva sentire bene). Noi umani abbiamo staccato
il mi piace dai nostri fabbisogni di tipo istintivo, cio il mi piace slegato al
fabbisogno cellulare. Il piacere emotivo ce lhanno anche i mammiferi, tutti i mammiferi
sono condizionabili rispetto alle scelte alimentari. Non abbiamo scelto noi: siamo
stati educati a farcelo piacere, o per lo meno, questo aspetto prevalente. Anche i
cibi che la mamma assumeva durante la gravidanza condiziona perch il latte ed il suo
sapore dipende anche dallalimentazione della mamma e dal suo stato danimo. Se
nervosa, nel suo corpo di generano gli ormoni della paura, dellattacco, della difesa e
questi possono passare nel latte. Affinch il latte sia buono occorre che la madre sia
tranquilla, ancor pi importante che se mangia bene o male. Es. se si fa famiglia
naturista, bisogna mangiare questo per il bene del bambino e la mamma pensa: Per
non che sia poco quello che sto mangiando?, allora ecco che il latte diventa scarso,
perch quelli che sono i commenti della madre rispetto alla sua alimentazione si
ripercuotono sul suo fisico e su quello che d al bambino e sono anche pi importanti di
cosa mangiamo. Diamo istruzioni al nostro sistema su come si deve sentire prima di
mangiare quella cosa.
Un cane di amici che durante alcune cene veniva portato fuori. Perch? Perch
stasera a tavola vi sono le alici salate. E che centra? A volte c la carne, il prosciutto, le
polpette (che per un cane possono essere pi stimolanti) e quello se ne sta buono! Con
le alici salate salta sul tavolo. Lavevano preso da una famiglia di pescatori di Mergellina
ed era stato svezzato con le alici salate. Questo ha generato un rapporto emotivo molto
forte con i primi cibi con cui entriamo in contatto con lo svezzamento. Mentre per in
natura i piccoli entrano in contatto coi cibi della specie, noi possiamo entrare in contatto
con un cibo che non della nostra specie e creiamo una valenza emotiva per dei cibi
che non sono quelli dellistinto. Un canelupo in natura non avrebbe dato le alici salate
al piccolo, ma i cibi cacciati o la frutta. Noi abbiamo imprinting della vita convenzionale,
se pensiamo ad una tavolata in festa, difficile pensare: mi mangio delle mele e delle
banane, non abbiamo laggancio: frutta=festa, quindi se mangio la frutta durante la
festa come se fossi triste, perch emotivamente non sto entrando nella festa. Il cibo
emotivo delezione ha una sua valenza, una sua forza. Abbiamo anche un
condizionamento emotivo anche per i cibi che NON ci piacciono per! Magari i cibi che
ci hanno obbligato a mangiare da piccoli.
3) Logici-culturali: convinzioni su cosa buono e non buono, su cosa fa bene e non fa
bene, quello che abbiamo imparato (gli altri animali non ce lhanno). Es: questo mi
ingrassa, questo mi fa male, questo alimento contiene una determinata sostanza e
mi fa bene, questo fa male ecc. Attenzione: mangio le mele perch mi fanno bene
LOGICO, cio vengo portato fortunatamente a mangiare un cibo istintivo, ma la
motivazione logica. Mangio linsalata perch ho bisogno di Sali minerali logico,
non istintivo. istintivo solo se legato al piacere. Nelle cose che ci fanno bene, che
logico, incluso anche il cibo che dovrebbe essere istintivo: frutta e verdura (o gli
alimenti che ci piacciono cos come sono in natura crudi). Es. Mamma per una volta
non mangiare il primo piatto, E poi come mi reggo in piedi?. Questo perch nella
cultura che il primo piatto il piatto di sostanza. Ma dove le abbiamo prese le
informazioni? La maggior parte delle cose che sappiamo, le sappiamo perch non
abbiamo messo in discussione niente di quello che ci stato dato. Dobbiamo quando
mangiamo capire: La mia scelta da dove parte?, Perch mangiamo in questo

modo?, senn facciamo come i protagonisti di questa storia: la moglie di un mio


amico ogni volta che faceva larrosto, dopo aver comprato il pezzo, lo tagliava in due e
lo cucinava in due pentole. Il marito chiede: Perch lo tagli in due?. Perch mamma
faceva cos. Allora lui va dalla suocera e dice: Perch tagli in due larrosto?. Perch
mamma faceva cos.. Per fortuna la nonna era ancora vivente. Lui le chiede: Scusa,
ma perch gli hai insegnato a tagliare in due?. Perch ai miei tempi non avevo una
pentola abbastanza grande.. Noi prendiamo dei modelli, ed una volta che li abbiamo
presi non li mettiamo in discussione.
Gli scorpioni fritti, nella nostra cultura, non esistono, ma in altre sono prelibatezze.
Mangiare i cani ecc. in Cina non hanno il razzismo rispetto agli animali, tutto quello che
si muove, si pu mangiare, anche se veniva da un retaggio di povert. Se sono
povero, cosa posso mangiare? Nel napoletano, fino alla Sicilia, nel 1300-1400
mangiavano quasi esclusivamente cicorie, verdure con un po di frutta e verdure
maritate, ma non come adesso, maritate una volta vuol dire una piccola porzione
animale, con una quantit enorme di verdura. Non cera neanche la pasta, mangiavano
un po di una specie di piadina. Nei periodi di carestia erano proibite le zeppole o le
paste cresciute perch la farina doveva servire soltanto per fare il pane e non per cose
che poi sarebbero servite per soddisfare il piacere della gola. Es. torno a casa, vedo la
macedonia di frutta e della cioccolata, oggi ho voglia di cioccolata. Salto il
condizionamento istintivo che mi porterebbe alla frutta e do retta al condizionamento
emotivo che mi fa prediligere la cioccolata. Ora per arriva il pensiero: divento tutto
ciccia e brufoli: questo il condizionamento logico. Se il condizionamento logico
forte, allontano la cioccolata. Se non forte, appare unaltra voce: si, ma solo questa
volta, c una comunicazione tra il condizionamento emotivo e il logico, poi chi vince
determiner il mio comportamento.
Tutti questi 3 aspetti agiscono nel nostro modello alimentare e dovrebbero essere
soddisfatti nel cibarsi tutti i giorni. Se una persona soggiace quasi solo ai
condizionamenti di tipo emotivo, pu rischiare di diventare ciccia e brufoli, perch mangia
solo quello che gli piace, se segui solo la logica, potrebbe diventare triste. Es. se tolgo tutti i
cibi emotivi ad una persona che fa la dieta, mi diventa triste, e se lo diventa, la dieta non
pu avere successo. Continua a fare la dieta di sempre: diventa ciccia e brufoli o si
ammala. Se soddisfo trotto i bisogni emotivi, mi posso ammalare, se non li soddisfo, posso
diventare triste, cos come se soddisfo solo i bisogni logici (mangio per dovere). Non
soddisfo i bisogni logici: mi sento in pericolo. Dobbiamo trovare la quadratura del cerchio
per cui io mangio, soddisfo le mie cellule, soddisfo la mia parte emotiva, e soddisfo la mia
parte logica. Se questi aspetti non sono tutti e tre soddisfatti, quello che chiamiamo il
modello alimentare non funziona.
Ho fame istintivo, vado sul dolce emotivo, divento ciccia e brufoli, meglio
evitare logico-culturale. Se per lo mangio, e mi dico ora mi far ingrassare, come
agir quel dolce? Lo utilizzer per ingrassare. Adesso ho rovinato tutto e star
sicuramente male, cosa succeder? Roviner tutto e star male. Quel dolcetto solo un
dolcetto, non rovina, non potenzia, magari solo un intervallo nella mia vita ad esempio,
una pausa o quello che voglio io.
Soddisfare bisogno istintivo: mangiare frutta e verdura principalmente, al limite, ma di
serie B, semi, germogli

Soddisfare bisogno emotivo: tutto quello che cotto


Soddisfare bisogno logico/culturale: principalmente anche qui tutto quello che cotto.
Logico anche un ragionamento del tipo: divento vegetariano/vegan perch fa bene. Se
lo faccio per dovere e divento triste, pian piano pu non piacermi pi.
Un compromesso tu lo devi trovare sempre. Tu devi sempre trovare il giusto compromesso
per cui sei contento di quello che stai facendo. Se quello che stai facendo una parte di te lo
vive come prigione, come privazione, non funziona. Nel lungo periodo, quello che si dice
Cedo, e non ha senso.
4) C anche un criterio economico, apparentemente. Quando si seleziona un cibo in
base al costo, si seleziona contemporaneamente anche rispetto al nostro criterio
alimentare. Una volta cera una grande differenza tra il prezzo di quello che poteva
essere 1kg di pane e 1kg di carne. Non si capito come, ma adesso i prezzi sono
simili. Un prodotto animale dovrebbe costare minimo 7-8 volte di pi. un problema
politico. Per il discorso economico e di tempo dovremmo capire quali sono le mie
convinzioni rispetto a quello che importante per me, ovvero cosa devo mettere alla
base della mia alimentazione, dandoci un modello alimentare in cui riusciamo a salvare
capra e cavoli, ovvero soddisfare i miei fabbisogni istintivi, emotivi e logici. Se non sono
soddisfatti, il modello alimentare non pu funzionare.
Proibizioni:
la nostra societ piuttosto strana rispetto alle regole alimentari, in quanto in queste regole vigono
le proibizioni, questo proibito, questo non si pu fare, questo non si pu mangiare, senza
sapere che spesso le proibizioni alimentano il desiderio. Uno dei presupposti base per avere un
buon rapporto con il cibo questo: Io posso mangiare tutto quello che voglio!. Molti
direbbero: Come? Io non posso mangiare tutto quello che voglio, perch se potessi mangiare tutto
quello che voglio mangerei di tutto, mangerei troppo e male ecc.. In realt il mangiare male o lo
sgarrare dipende da altri presupposti, cio la proibizione. Nel momento in cui Io posso mangiare
tutto quello che voglio!, posso anche scegliere, se non posso mangiare tutto quello che voglio,
non posso scegliere, perch la scelta dipende dal potere (posso=ho il potere). Le persone che
hanno un buon rapporto con il cibo sono quelle che hanno la convinzione: Io posso mangiare tutto
quello che voglio. Se dico: Siccome sono X non posso mangiare questo, che cos che avr in
testa? Proprio quello che non posso mangiare. Io sono vegetariano. Posso mangiare il prosciutto?
CERTO! Io SCELGO di non mangiarlo, ma non che non abbia il potere. Se una persona ci d
delle regole, ci toglie il potere. E se ci toglie il potere, lunica cosa che possiamo fare combattere
le regole. Se ho invece il potere, posso allora scegliere, ed allora scegliere di mangiare quello che
mi fa bene, che fa bene allambiente (aspetto ecologico) ed agli animali (etico). Se io dico: Nella
prossima settimana potete mangiare tutto quello che volete tranne le pere, qual il frutto che
avete in testa durante tutta la prossima settimana? La proibizione funge da desiderio. Ogni volta
che vi proibiscono qualcosa, in realt la cosa proibita pu diventare desiderio. Nel momento in cui
dico che posso mangiare tutto quello che voglio come se dicessi: Siccome posso mangiare tutto
quello che voglio io posso scegliere, ho questo potere. Ma se non ho il potere di scegliere, io sono
schiavo dei miei condizionamenti. C chi pensa Siccome non posso mangiare la torta domani,
me la finisco oggi, e magari oggi cos faccio una porzione abnorme, mentre se fossi veramente
libero, magari taglierei una fettina di torta piccola per oggi ed unaltra piccola per domani e mi farei
meno male. Siccome non ho il potere, ma mi hanno detto che domani la torta non posso
mangiarla, mi comporto peggio di come sarebbe stato se avessi avuto il potere.

Corretta alimentazione:

COSA MANGIAMO:
o proporzione tra alimenti crudi e cotti. Questultimi li mangiamo per motivi emotivi e logici,
prima della scoperta del fuoco mangiavamo solo alimenti crudi ed il nostro apparato
digerente fisiologicamente ancora specializzato principalmente a digerire e metabolizzare
cibi crudi. Almeno 70% cibi crudi e max 30% cibi cucinati ad ogni pasto, poi pi crudo c,
meglio . Perch aumentare il crudo? Anzi: perch abbiamo aumentato il cibo cotto nella
nostra alimentazione (prima del fuoco era tutto crudo). In realt pi facile mangiare il cibo
crudo come praticit (pi veloce la mela cos che la mela cotta dove devo preparare ecc,
pi facile mangiare linsalata che gli spinaci al burro, pera volte abbiamo un
condizionamento (a pulire lestrattore ci metto tempoed a pulire la macchinetta del caff?
A tagliare uninsalata e pomodori ci metto tempo, ed a fare un sugo? Ed a lavare i piatti?)
Vedere paragrafo Cibo cotto
o Potenzialmente, nel veganismo, possiamo mangiare tutti gli alimenti di origine vegetale.
Lapproccio per dovrebbe essere graduale, non solo legato allincapacit dellorganismo di
diventare subito vegano e prendere dal cibo vegano tutto quello che serve, perch abbiamo
ancora dei condizionamenti mentali legati allalimentazione carnea onnivora che molte volte
sono difficili da gestire. Occorrono passi giusti verso il veganismo e si deve essere convinti
che in ogni passo che si sta facendo si stia facendo il passo giusto.
o Alimenti toucourt di origine vegetale (frutta e verdura), ricchi di acqua. Andrebbero nella
proporzione maggiore
o Alimenti meno ricci di acqua e meno concentrati (semi: cereali, legumi, noci ecc.), in pi
piccola proporzione.
o Perch meglio crudo? Cosa prendiamo dai cibi? I nutrienti, ma anche una soddisfazione
mentale (come sono stato bravo), una soddisfazione emotiva, poi qualcosa di impercettibile
che non scientifico che noi chiamiamo vita. Come faccio a dire una insalata cruda ha
pi vita di una cucinata quando i componenti sono gli stessi? Se colgo un limone bio e lo
metto sul davanzale a nord, quanto tempo passa prima che marcisca? Mesi. Se prendo un
limone al supermarket e lo metto a nord marcisce subito. Perch un limone fresco bio dura
di pi. La sua capacit di durare la sua capacit di rimanere in vita, come questa via cala,
viene aggredito da muffe e batteri per farlo ritornare terra. C una bella differenza a
mangiarsi un limone del primo tipo anzich un altro in cui la vita come se si fosse
azzerata. Non basta quindi che sia crudo, allinterno del crudo anche quanto fresco,
perch la maggior parte dei prodotti che compriamo sono prodotti da frigo, frutta tenuta in
frigo per molto tempo prima di arrivare al consumatore. Nostradamus diceva che se
stacchiamo linsalata dallorto e la mettiamo a tavola si dimezzata quella che lui chiamava
energia vitale. Gli altri animali mangiano direttamente, la vita passa direttamente dal cibo
a loro. Noi abbiamo una frattura tra il cibo diretto e il consumo. Certo, meglio comunque il
crudo, seppur conservato, rispetto al cotto. C anche questo aspetto: quando noi
manipoliamo il cibo con la cottura, il cibo perde qualcosa. Teniamo presente che il mondo
vegetale si nutre del mondo minerale: i vegetali tramite le radici assorbono i minerali e
tramite i batteri fissatori di azoto, assorbono lazoto (tramite lhumus ecc.) e svolgono la
fotosintesi clorofilliana, nutrendosi di minerali e di luce. Gli animali possono vivere di animali
e di luce come le piante? No. In genere si nutrono di vegetali o di altri animali. Il ciclo

questo: il vegetale trasforma energia solare in cibo solido e noi mangiamo energia solare
solidificata mangiando le piante. Questo come funziona in Natura. Le nostre cellule
possono vivere soltanto di vegetali o altri animali, quando sono crudi. Cosa vuol dire
cucinare un cibo? Immaginiamo delle patate, le metto al forno. Inizialmente sono crude,
non ci entra neanche la forchetta, iniziano a cuocere, si spacca un po la buccia e per noi
il punto giusto di cottura. Se continua la cottura, ad un certo punto si asciugano e se
continuiamo alla fine diventa carbone, si bruciano, Con la cottura come se portassimo il
cibo vegetale a farlo ritornare minerale. Non pi vivente, ha perso la vita. Le nostre cellule
hanno bisogno di alimenti vivi per integrare la loro vita. Il corpo ha bisogno di una quota
minima di cibo crudo per poter nutrire le cellule (nutrendo poi anche la nostra parte emotiva
e logica).
Non mangiare cibo pi crudo che mi d pi energia, intesa come capacit di compiere un
lavoro, la capacit di fare qualcosa. La mia energia dipende da quello che mangio o
principalmente da quello che penso? vedi effetti che il cibo pu avere nellorganismo
umano.
o Svantaggi (solo in alcuni casi) del crudo: mangiare crudo pi impegnativo. Se una
persona mangia quasi esclusivamente crudo, ha un apparato digerente pi libero, digerisce
meglio, disintossica meglio (meno energia assorbita da fegato-reni-polmoni), quindi pi
energia disponibile. Per cosa la utilizza? Se ha dei pensieri propositivi, per raggiungere gli
obiettivi, ma se ho le paranoie, alimenta le problematiche. Quindi mangiare cucinato la sera
soprattutto per quelle persone che hanno delle problematiche, pensieri ricorrenti, sono tristi
ecc. abbassa il livello energetico. Sono stanca, stressata ecc., mangio un dolce Ah, mi
sento meglio, non sono gli zuccheri, ma ho portato energia nellapparato digerente. Una
persona, quindi, potrebbe non riuscire a tollerare i pensieri che con questa dieta pi
energetica si sono alimentati. Non ce la faccio. Ho bisogno di qualcosa. In realt non
abbiamo bisogno di qualcosa, abbiamo bisogno di riabbassare il livello energetico perch
non riusciamo a gestire quellenergia che senn realizzerebbe dei pensieri che non
vorremmo che realizzassimo. Molte persone non hanno energia perch hanno dei pensieri
che sono brutti. Allora per il sistema pi comodo togliere energia a quei pensieri, piuttosto
che realizzarli. Es. una persona ha paura di morire: quante energie pu portare alla testa?
Poca! Perch se porta energia alla testa, alimenta la paura di morire. Allora il sistema dice:
Paura di morire? Io ti tolgo energia: datemi qualcosa in modo che questa paura non venga
alimentata. Quindi se vengono pensieri, questi vanno gestiti, senn il sistema cerca di
portarli gi. Spesso col mangiare portiamo energia nellapparato digerente e liberiamo la
mente se essa fossilizzata su pensieri di un certo tipo. Se sono convinto che con la
minestrina la sera sto meglio (culturalmente il cibo che disintossica ecc.), allora pu
essere opportuno. un po come se normalmente avessi una macchina un po difettosa, un
po scarburata e che non riesce ad andare veloce: anche se non sto perfetto di testa, tanti
danni non li posso fare. Se invece mi danno una macchina perfetta e potente, se non sono
pronto a guidarla, magari c il rischio che vada a sbattere. Non mi possono dare una
Formula1 se non sono pronto a guidarla.

COME MANGIAMO: spesso pi importante del cosa mangiamo


o Numero pasti al giorno:
se abbondanti, pochi, max 2 pasti al giorno. Dott. Dever: un pranzo alle 12 ed un pasto
alle 18 (abbastanza impegnativo, anche se alle 12 ed alle 18 (inteso come limbrunire le

nostre capacit digestive diminuiscono man mano che si va avanti lungo la sera: al top
dalle 12 alle 18, poi diminuiscono. Cos come il sonno: le ore prima di mezzanotte in
termine di riposo valgono il doppio, le ore dopo le 6-7 del mattino tolgono energia al
sistema, a meno che non dobbiamo recuperare.) si pu mangiare qualsiasi cosa per Dever,
per poi dalle 18 alle 12 ci sono 18 ore di digiuno che disintossicano lorganismo, anche se
ovviamente pi mangi bene, meglio ). Esiste anche un piano no-cena. Se nei posti freddi
faccio per esempio colazione e pranzo e salto la cena, si disintossica lo stesso. Anche se
faccio un modello colazione e cena mi disintossico. Limportante lasciare spazio e
tempo allorganismo di disintossicarsi. Se si seguono i cicli circadiani, mangiare non prima
delle 12 e finire non dopo le 20: o non-colazione o colazione leggera (succhi, frutta), per
non interrompere la detox mattutina (non togliere energia a fegato, reni, polmoni).
Pasti pi piccoli: anche pi pasti al giorno, perch il numero dei pasti in stretta
correlazione con la nostra capacit di digerire quel pasto (ogni pasto ha bisogno di essere
digerito e smaltito)
Limportante fare o un pasto grande e gli altri piccoli, oppure tanti piccoli.
o Sequenza nel pasto (dieta sequenziale): il nostro apparato digerente, il nostro stomaco,
non unimpastatrice come pensano la maggio parte delle persone. Il nostro stomaco
invece tipo un sacco e quello che mangiamo si deposita in fondo allo stomaco a strati.
Digeriamo a strati nella sequenza con cui introduciamo gli alimenti. Lo stesso pasto con la
sequenza sbagliata lo posso digerire in 10 ore, con quella giusta, posso digerire in un
tempo che pu essere meno della met.
Esempio: se fossimo davanti ad un traforo in cui potessero passare un mezzo per volta
ogni 5 min, abbiamo una 500, un 1100 ed un ferrarino. Quale facciamo passare per prima
per poter far passare laltra subito dopo 5 min? Se faccio passare prima la 500 mi ingolfa il
1100 e il ferrarino e tutta la galleria si riempie di fumo. Se mangio prima la pastasciutta e
poi la frutta, questa deve aspettare il tempo digestivo della pastasciutta. Poi anche essendo
la frutta liquida, scende nella pastasciutta e mi inibisce la digestione della stessa, perch gli
zuccheri semplici e anche le sostanze acide inibiscono la digestione dei carboidrati. Se
sono attento alle sequenze alimentari, faccio 2 cose in una: mangio pi crudo e miglioro la
digestione. Se uno fa bene la sequenza, pu arrivare da subito, mantenendo la stessa
alimentazione di prima, al 50% di crudo, che il minimo per sopravvivere abbastanza bene.
1. Prima i cibi che abbandonano pi velocemente lo stomaco: la frutta. Per le persone
non abituate, mangiarla 10-15 min prima di passare allalimento successivo. Se
comincio ogni giorno a mangiare uno o pi frutti prima di quello che considero un
pasto, il gusto comincia ad assaggiare questo frutto ed il cervello lo mette in
relazione ai costituenti. Come iniziamo con questa abitudine, cio, cominciamo a
soddisfare i bisogni istintivi. Lo mangiamo a livello logico, ma cominciamo col
soddisfare i bisogni istintivi delle cellule
2. Dopo la frutta bene mangiare uninsalata abbondante. Serve da base per poter
digerire lalimento cucinato che consumeremo dopo e diamo al corpo i Sali minerali
che il corpo potr utilizzare, andando a soddisfare ancora il bisogno istintivo.
Ora dobbiamo soddisfare il bisogno emotivo e logico. I pi consigliano a questo punto una
verdura cotta (sia a pranzo che a cena). Questa una regola generale, a seconda della
persona e della sua risposta si tarer di conseguenza.

3. Verdura cotta: mi serve da cuscinetto: non un cibo crudo, ma non neanche un


cibo impegnativo di quello cucinato. un cibo emotivo, ma che contiene ancora
diverse sostanze e mi fa volume
4. Piatto cucinato o quello che ci piace. Sul piatto cucinato Cocca non entra nel merito,
perch cos ognuno si soddisfa il fabbisogno emotivo e logico-culturale nello stesso
tempo
Riempirsi con frutta e verdura prima del piatto cucinato, serve, nel momento in cui si passa
al piatto cucinato, a non avere la fame che ci avrebbe fatto mangiare molto pi cibo
cucinato. Mi ci butto con meno voracit, ma nello stesso tempo sono libero, ho solo
cambiato la sequenza per mangiare prima quello che serve al mio organismo (nutro le mie
cellule), poi nutro i miei condizionamenti emotivi e culturali. In pi, se mi riempio di cucinato,
il resto diventerebbe pi difficile da mangiare perch le papille gustative si sono impregnate
di un cibo forte per cui alimenti pi semplici, pi tranquilli non riusciremmo ad
assaporarli per quello che valgono. Pensiamo: la frutta, delicata, linsalata, meno delicata,
verdura cotta sempre meno e piatto cucinato molto saporito. Sembra semplice, ma anche
per fare questo passaggio alla dieta sequenziale bisogna abituarsi. Un volta che ci siamo
abituati diventa un automatismo ed allora diventa semplice: pi aumento la quota iniziale, e
meno ho bisogno della quota finale.
Occorre aspettare del tempo dopo la frutta e prima della verdura? Cocca inizi con questo
modello: mezzora prima, poi per era un po impegnativo, si stava in pensiero, stile: Che
faccio? Mangio la frutta mentre torno a casa?, poi 15 min prima, poi 10 min, poi si
accorto che anche mangiandola subito prima non succedeva assolutamente niente. Per
per chi pi addentro al modello igienista: se mangiamo la frutta con le cattive
combinazioni, allora pi probabile avere problemima a volte solo perch si
condizionati dalla lettura dei libri! Es. solo il 25% della popolazione se mangia anguria o
melone insieme ad altri frutti sta male! Dipende dalla forza digestiva che uno ha. Shelton
trattava persone co gi problemi di salute. Se uno digerisce pasta e fagioli con le cotiche,
come fa a non digerire la macedonia con larancia e banana? Non significa abusare della
forza digestiva, le combinazioni SONO importanti perch si impegna meno lapparato
digerente. Non devo comunque andare oltre al mio limite di impegno (es. se si fanno
combinazioni sbagliate, limitare la quantit). Se mangio poco, la combinazione meno
importante. Se mangio linsalata prima, la combinazione diventa leggermente meno
importante. Se faccio attivit fisica, la combinazione diventa meno importante. Questo
anche per non essere troppo vincolati alla regoletta che pu diventare limitante per noi.
Se mangiamo piatto cucinato, la frutta meglio scordarsela, anche la sera! Perch anche
se ha abbandonato lo stomaco, il piatto cucinato si trova ancora negli intestini.
Ricordiamoci che la frutta, se trova un ostacolo, esplode. Meglio poi come regola generale
di fare max un piatto cucinato al giorno, e fare gli altri pasti pi satellite, come mangiavano
tutte le culture, in cui o vi era un pasto importante, con altri piccoli pasti, o, nelle culture
orientali/cinesi fare 5-6 piccolissimi pasti.
Molte persone non riescono a capire quanto importante questa sequenza, ma nel
momento in cui ladotta, riesce gi a scoprire nel giro di pochi giorni come pu migliorare
velocemente la capacit digestiva.
o Convinzioni nel momento in cui stiamo introducendo questo alimento in questo corpo.
Nella maggior parte dei casi, quando mangiamo, pensiamo, e pensiamo al cibo che stiamo

mangiando, come mamma mia cosa sto facendo, mi far sicuramente male, ho sbagliato,
predisponendo il nostro organismo a non assimilare quel cibo e a sbagliare. Dobbiamo
avere la convinzione che quello che stiamo mangiando la cosa migliore e pi giusta per
noi. Devo dirmi: questo cibo il cibo migliore per me. Esempio dellamica che mangiava
pi di 2 etti di pasta ogni pasto ed era magra come un chiodo, digerendo benissimo. Lei
risponde la mangio perch mi piace e mi fa bene e mentre mangio penso tutto quello che
mangio mi fa bene e diventa tutta energia allinterno del mio corpo. NON SI STANNO
CONSIGLIANO 2 ETTI DI PASTA, per di non dire adesso ingrasso, cosa ho fatto,
mamma mia cosa succede, troppi grassi, ho mangiato frittura e mi sentir sicuramente
male. Tutte queste convinzioni o cose che diciamo possono avere effetto allinterno del
nostro organismo. Per questo importante sempre pensare che quello che noi mangiamo
la cosa migliore per noi. Molte persone che si avvicinano al veganismo, iniziano a
mangiare e dicono e se mi mancano le proteine, e se mi manca questo o quello. Con
questo atteggiamento noi non riusciamo a ricavare dal cibo tutto quello che ci pu essere
utile. Meglio non dire: questo cibo mi fa male senn do il potere al cibo, ma con questo
cibo il mio corpo non reagisce bene, cos il potere mio potrebbe quindi anche nel futuro
reagire bene. Questo non vuol dire che la qualit del cibo non importante. Da un cibo
vivo un corpo pu prendere di pi, dal cibo vivo che prendo la vita. Il punto anche se
una persona per emergenza mangia delle cose che non fanno parte delle proprie
convinzioni, si dice: Questo un momento di emergenza e sar la cosa migliore per me;
nel momento che commento, io do ordine al mio corpo di come utilizzare quello che sto
mangiando. Il commento non neutro, noi pensiamo che il commento sia una
constatazione, invece un progetto su come utilizzare. Se sono preoccupato, in mio
corpo funziona da preoccupato e mi d i sintomi che mi sono progettato. Questo non
vuol dire che lazione del cibo non sia importante, ma c una relazione tra il cibo e il
mio modo di interagire e le due cosa diventano un tuttuno. Se per un tot non posso
agire sul cibo, agisco sulla mente. In modo da fare una pace interiore. Anche vuol
dire aver fiducia nel proprio organismo.
ERRORI da vegani e crudisti:

propriet del cibo: i cibi non hanno nessuna propriet

effetti che il cibo pu avere nellorganismo umano: nessun cibo ha effetto nel nostro
organismo

Non il cibo che d energia o nutrienti, il corpo che prende dal cibo energia e nutrienti.
(Non il cibo che guarisce, siamo noi che utilizziamo il cibo per guarire. Se mangio in un certo
modo che mi stato consigliato ed ho fiducia nel dottore, quello che mangio mi serve per risolvere
le problematiche, a meno che quello che mangio non sia veramente al di fuori delle capacit
digestive del mio organismo). Mangio questo cibo perch mi d i carboidrati, questaltro perch mi
da le proteine, questo per le vitamine. Vero o falso? FALSO! Il cibo non d niente, il cibo non
ha propriet. Sono io che prendo dal cibo quello che mi serve. Il cibo contiene, ma il processo
attivo lo fa il nostro organismo. Lo trasforma SE ha la forza di farlo, la volont di farlo e tutto quello
che c dietro, se sto bene, ma non che esista il cibo ingrassante o dimagrante, lorganismo
che utilizza quel cibo per dimagrire o per ingrassare. Per molti potrebbe suonare quasi uguale dire
il cibo d energia o il corpo prende energia dal cibo, ma la differenza sostanziale: se il nostro
organismo non ha la capacit di prendere energia dal cibo, questo cibo pu togliere energia. la
benzina che fa andare la macchina o la macchina che utilizza la benzina per andare. Se lauto
non in grado di utilizzarla, non pu andare da nessuna parte. Non basta mettere la benzina

nellautomobile, deve avere la capacit di utilizzare il carburante. Noi per poter utilizzare il cibo
dobbiamo avere delle convinzioni, rispetto al risultato che vogliamo ottenere con quel cibo e che
quel cibo sia veramente utile e funzionale per noi. La mia energia dipende da quello che mangio o
principalmente da quello che penso? Noi abbiamo sempre energia, anche quando non la
percepiamo. Noi percepiamo le energie solo quando si trovano nel muscolo scheletrico. Dopo il
pranzo di Natale le energie dovrebbero essere aumentate, ma non le percepiamo perch sono
state convogliate nellapparato digerente, poi se abbiamo mangiato male, fegato-reni-polmoni
devono lavorare di pi per eliminare le tossine, meno energie per la vita di relazione. Inoltre c un
discorso: non ho energie perch non ho obiettivi oppure non ho obiettivi perch non ho energie?
"Non riesco a fare questa cosa perch non ho energie, molti dicono, ma le energie sono legati agli
obiettivi, che se ci sono e sono motivanti, fanno tornare le energie. Se uno indeciso, il sistema
dice: Io mi metto al minimo, quando hai deciso, ripartiamo, quando ho una direzione, allora
riparte. Lo scopo diverso per ognuno, basta che piaccia, che motivi. Dobbiamo rimanere svegli
fino alle 3 del mattino perch dobbiamo fare una gara di parole crociate.diverso da: Alle 3
appuntamento con Belen alla stazione che mi aspetta. Vai alla stazione che c una busta con 1
milione di euro. Non vuol dire che con la motivazione faccio tutto, per son pi pronto. Se ho una
macchina anche perfetta, che guido io, e laltra cos cos, ma la guida Schumacher, arriva prima
Schumacher! Il corpo questo , ma chi lo gestisce fa la differenza. Schumacher se la macchina
sbanda, sa come correggerla. Se abbiamo una mente che trova soluzioni, andiamo in una
direzione, se troviamo problemi, torniamo indietro. poi ovvio che una alimentazione migliore
pi utile, ma non basta se non guido bene la mia macchina.
Cosa prendiamo dal cibo? ENERGIA e STRUTTURA
Mentre per le automobili la struttura a parte e quindi la benzina serve soltanto come energia, per
noi anche struttura. Parte del cibo diventa la nostra struttura, altra energia per vivere. C un libro
sul naturismo degli anni 30 che parla delle proteine. La cosa divertente di questo libro che parla
delle proteine in maniera diversa da come se ne parla ora. Se io domandassi alla maggior parte
delle persone: ma sono pi importanti le proteine di origine animale o quelle di origine vegetale?,
essa risponderebbe animale. In genere si dice che le proteine animali sono a pi alto valore
biologico ecc. Il libro diceva: le proteine servono come struttura del nostro organismo e si chiede:
da dove vengono le proteine animali? Il leone da dove prende le sue proteine? Dai vegetali! Per
da una seconda scelta, passando da quelle animali. Allora le proteine vegetali sono di prima
scelta, le animali di seconda scelta. come se dicessi: io costruisco una casa con dei mattoni
nuovi di fabbrica. Poi arriva qualcuno che mi distrugge casa, prende i mattoni e costruisce unaltra
casa. A qualit dei mattoni migliore nella prima casa. Quando si consumano le proteine animali,
bisognerebbe prendere spunto dagli animali: lanimale fa questo: prende la proteina vegetale
Immaginiamo che gli aminoacidi siano come le lettere dellalfabeto, le proteine come dei racconti o
dei libri, delle storie. Con le 21 lettere dellalfabeto, gli aminoacidi, noi costruiamo tutte le proteine
che vogliamo. Ogni volta che noi mangiamo delle proteine, mangiamo delle strutture ricche di
aminoacidi, che sono delle storie, delle case. come se prendessimo la proteina, staccassimo
di nuovo tutte le lettere e costruissimo il nostro racconto. Il vegetale ha costruito lui le proteine, le
ha proprio create, vengono poi concentrate dal mondo animale, chi mangia lanimale prende delle
proteine di seconda battuta, gi divise e poi ricostruite, tipo una casa riciclata). A livello energetico
le proteine vegetali hanno una vibrazione pi alta e gi si diceva negli anni 30-40. Questo per dire
che le cose si possono vedere da altri punti di vista rispetto al luogo comune.
Spesso sentiamo da altri che gli errori nel crudismo, per cui poi non si sta bene, possano essere:
Hai mangiato troppa frutta, Hai mangiato le noci, Hai mangiato poche noci, Ser andato troppo
di fretta, Perch avevi tossine arretrate, ecc. Secondo Cocca non vera nessuna. Cocca segue

prevalentemente persone che si disintossicano o con crudismo o con digiuno. Quando una
persona digiuna, ad un certo punto le tossine vanno dallinterno verso lesterno e vengono
eliminate. Il grado in cui una persona sta male mentre si disintossica, non dipende mica dal grado
di tossine che uno ha! Dipende dalle preoccupazioni che ha. (Vedere Crisi di disintossicazione)

Non aumentare pane e pasta nel veganismo: troppi carboidrati non hanno mai fatto bene,
poi si tratta di alimenti con glutine e una parte delle persone manifesta una forte intolleranza al
glutine, ma anche laltra parte della popolazione, senza saperlo, pu non gestirlo bene.
Consumare pane e pasta non pi della quantit che si consumava prima di essere vegani.

Non avere paura di andare in carenza: si mette lorganismo sotto stress. Se lorganismo ha
paura di entrare in carenza, sicuramente entrer in carenza. Le principali: carenza proteica,
carenza di vitamina B12. La prima anche fuori dalla logica della medicina ufficiale, cio ormai
anche essa ammette che non vi pericolo di questa carenza in una dieta vegana varia, sulla
possibile carenza legata alla B12 vi sono delle cose che bisogna sapere pi nello
specifico.. inizialmente, allinterno del movimento igienista, erano gi 40 anni fa
vegani almeno per la met. Non hanno mai avuto problema di B12. nato il problema della
B12 dopo, quando qualcuno ha pensato, per i nuovi vegani, che ci fosse questo problema.
Alcuni che fanno alimentazione vegana gli viene davvero la carenza di B12, ad altre no. Non si
sa quindi veramente quanto dipenda dallalimentazione o quanto da altri fattori.

Termine Tendenzialmente Vegano per aiutare le persone ad avvicinarsi al veganismo, che ci


dice che dobbiamo avvicinarsi allalimentazione vegana ognuno coi suoi tempi. Parliamo di
persone che iniziano a cambiare la loro alimentazione, privilegiando frutta e verdura riducendo
coi loro tempi il consumo di prodotti animali. Questa facilitazione della libert che il termine d
crea molti pi persone che parzialmente sono vegane, risultato molto pi elevato avere 50
semivegani (ho creato 25 vegani completi) che 2 vegani completi.
Inoltre possiamo anche proporre una rottura di schema: ama di pi gli animali ed pi
ecologista un vegan puro o un eschimese? Il discorso che noi facciamo di tipo vegetarianovegan legato al nostro modello di societ. Noi abbiamo un modello di societ in cui questa
una della poche ultime soluzioni che abbiamo, ma vi sono popolazioni che non erano
vegetariane che hanno un buon rapporto con gli animali e con lambiente ugualmente. Cio il
discorso vegetarismo nato principalmente quando sono nati gli allevamenti intensivi, perch
prima il vegetarismo era un fatto legato ad una crescita di tipo spirituale, emotivo, cognitivo, per
elevare il pensiero, era legato a questa struttura, ma la sofferenza animale nata
principalmente con lallevamento intensivo. Nel passato, non che se ne voglia parlare bene, i
contadini avevano nessun interesse a far soffrire lanimale, perch lanimale era ricchezza, gli
venivano dati i nomi, ecc. Che poi li macellavano pu essere brutto, ma era un continuo.
Questa invece una societ in cui il rapporto con le specie animali si completamente perso.

Classificazione animali:
In genere per queste categorie come se fossero false, nel senso che ci inducono in tentazione,
in errore: vero che esistono degli animali che hanno delle strutture fisiche esterne diverse e
predilezioni alimentari di un certo tipo, per dividere gli animali in categorie pu fuorviare.

Esistono animali carnivori? No, unico il verme della carne, gli altri sono mangiatori di
interiora, solo di scarto mangiano solo a volte se carestia tessuti e ossa. Sono predatori.
Se dicessi che il leone carnivoro, la mamma direbbe: Guarda come forte il leone! Do la
carne a mio figlio e mi diventa forte come un leone.. Invece dice: Guarda, il leone mangia
intestini ripieni, insieme al fegato, alla milza ecc., tutti crudi. ho unidea un pochettino
diversa del perch diventa forte il carnivoro. Non mangiano solo carne! Un carnivoro che
mangiasse solo carne morirebbe, si denutrirebbe, perch gli mancherebbero i sali minerali.
Dagli organi interni i predatori ricavano quello che noi ricaviamo da frutta e verdura. Se
dovessero mangiare anche la carcassa, mangerebbero anche la pelle e le ossa. Sono
obbligati a mangiare anche le ossa, perch senn non saprebbero come mineralizzarsi.
Non carne=forza, al limite potrebbe essere animale=forza

Erbivori: non sono vegetariani (che una scelta etico-morale, non una scelta della natura),
la cavalletta non la scartano.

Onnivori: falso che mangiano tutto, come ci hanno insegnato. Anche lonnivoro fa delle
scelte alimentari. Lonnivoro quellanimale che ha il gusto del dolce (mangia il miele) e
nello stesso tempo ha il gusto anche per la carne (predatore). Si badi bene che diverso
da quello che ci hanno raccontato.

Frugivori: scimmie antropomorfe. Alimentazione prevalente di (in classifica a seconda


della disponibilit) frutta, ortaggi, insetti e cacciano occasionalmente. Alcune sono pi
fruttariane rispetto ad altre, alcune come i babbuini che sono pi predatori.

Altre categorie: Insettivori, scoiattoli,

Gli apparati digerenti dei mammiferi sono simili o sono differenti? Cosa vuol dire in realt simile o
differente? Dipende dallottica con cui vediamo le cose. In realt sono simili! Cosa vuol dire? Che
tutti gli apparati digerenti di tutti i mammiferi hanno tutti una bocca, tutti pi o meno dei denti, pi o
meno tutti hanno ghiandole salivari, un esofago, uno o pi stomaci (qualcuno con acidit maggiore,
altri minore, qualcuno ha una muscolatura pi complessa), tutti hanno un pancreas, un fegato, un
intestino, un ano. La struttura pi o meno simile.
Le differenze per sono notevoli! Sono differenti i denti, il fegato (il fegato di un predatore in
proporzione molto pi grande del fegato di un erbivoro), il pancreas (quello di un erbivoro, in
proporzione, maggiore del pancreas di un predatore). Lo stomaco di un predatore, produce pi
acidit in media di uno stomaco di un erbivoro. La lunghezza dellintestino di un predatore pi
breve di quello di un erbivoro. Gli onnivori sono una via di mezzo. A seconda della
specializzazione, lapparato digerente si adattato. Questo che cosa vuol dire? Che tutti i
mammiferi possono mangiare quello che vogliono! Abbiamo il potere di farlo. Per, pi ci
allontaniamo dal nostro cibo di elezione ovvero quello a cui siamo stati predisposti dal
punto di vista morfologico genetico e pi paghiamo un prezzo in termini di malattie (o di
mancanza di efficienza o di mancanza di salute).
Crisi di disintossicazione:
nel momento in cui il corpo elimina le tossine, ci possono essere eruzione cutanea, abbassamento
di voce, ma di testa, tosse, diarrea, dolori ecc. e noi associamo spesso la crisi di detox con la
guarigione. In realt la crisi di disintossicazione come la malattia non ha nulla a che vedere con la
tossiemia. come se volessi dire: attenzione, non tutte le persone intossicate manifestano la
malattia, es ci sono molte persone intossicate e vivono un equilibrio precario, anche con attivit

fisica, vivono la loro vita piuttosto tranquillamente. Vi sono altre persone poco intossicate che
stanno male dalla mattina alla sera. Allora c qualcosa che non comprendiamo. Es. una casa pi
sporca e meno abitabile? In realt no, perch il padrone di casa su una casa sporca pu
organizzarla affinch sia abbastanza abitabile, ma una casa con un solo sacchetto dellimmondizia
pu diventare inabitabile. Se ho 20 sacchetti ma ben gestiti, posso anche far venire ospiti e
confortevoli finch non se ne accorgono, ma se ho un solo sacchetto dellimmondizia e lo gestisco
male e puzza, posso creare una casa inabitabile. Quindi, quando manifestiamo sintomi di detox,
vero che siamo intossicati, anche vero che c una altro aspetto che altrettanto importante
nelligienismo, ovvero che abbiamo anche un conflitto emotivo, anche il conflitto emotivo e le
preoccupazioni si esplicano attraverso quello che noi chiamiamo sintomi. Quindi Il grado in cui una
persona sta male mentre si disintossica, non dipende mica dal grado di tossine che uno ha!
Dipende dalle preoccupazioni che ha. Persone molto intossicate, ma tranquille e convinte
mettevano il corpo in condizione di eliminare solo la quantit di tossine volta per volta che
riuscivano a gestire: disintossicazione tranquilla. Ma se una persona ha dei conflitti le cose sono
diverse. Non quindi lenorme quantit di tossine che mi d il sintomo, il mio atteggiamento
mentale, le mie paure, che determinano il grado di disintossicazione.
Ad una ragazza del Trentino chiese: Dott., com un digiuno di 10 giorni, Cocca disse una
passeggiata di salute. La ragazza si fece i suoi 10 giorni. Verso il 7-8 giorno, Cocca chiese:
Come stai? Sto bene, rispose, Poi, dott. Lei mi ha detto che 10gg sono una passeggiata di
salute. A volte peggio aver letto i libri sul digiuno, perch c scritto che si sta male, e siccome
c scritto che pi stai male e pi ti disintossichi, pensano pure che se non stanno male non si
disintossicano. Una ragazza olandese, da Michele Manca, che stava sempre male durante tutto il
digiuno, disse a Cocca: Perch tu lo sai: pi uno sta male, pi si disintossica. Il suo sistema di
convinzioni era questo: che se non si sta male non ci si disintossica. Capiamo quanto importante
quello che pensiamo? Se una persona ha paura e gli manca qualcosa, progetta il fatto che gli
manca qualcosa. Quindi verso crudismo e digiuno, andarci lentamente, gradualmente. Un
insegnante che incontr Cocca, gli disse: Ho organizzato un digiuno in sud Italia, sotto Salerno,
dove cerano un sacco di scogliere. Ogni volta andavamo al mare, poi cera una scogliera, una
roccia che non finiva pi. Linsegnante dice: Perch non saliamo sopra?. Guardando la roccia era
tipo 15mLinsegnante dice che facilissimo. Chiede: Qual la vostra paura?. Quella di
cadere, ovviamente.. Linsegnante prese una ragazza e disse: Mettiti qui davanti a questa roccia,
con i piedi ben piantati per terra. Ti senti al sicuro? Si Prendi una mano e attaccala a questo
pezzo di roccia, ti senti al sicuro? Si Prendi laltra mano e mettila pi sopra, ti senti al sicuro?
Si, perch ho i due piedi per terra Ora alza un piede, ti senti al sicuro? Si perch ho 3 punti di
appoggio Prendi questo piede e metilo un po pi alto. Adesso come ti senti? Sicuro perch ho
4 punti di appoggio Adesso quale piede o mano puoi liberare con tranquillit? Questo Dove lo
vuoi mettere? Scelgo etac!. Morale: se noi facciamo un qualcosa, ma percepiamo di non
avere un punto dappoggio, rischiamo di cadere. Qualsiasi cosa noi facciamo devessere fatta
sempre col paracadute, debbo essere sicuro di quello che sto facendo, perch se sono sicuro solo
di testa, ma il sistema (il nostro inconscio) non sicuro, linconscio si ribella facendomi venire
sintomi e desideri. Questo il motivo per cui Cocca consiglia di fare le cose gradatamente. Shelton
diceva invece: Fate le cose di colpo, cos non ci pensate pi, ma pu non essere molto semplice,
perch abbiamo i nostri vecchi condizionamenti. Poi il nostro obiettivo non essere crudisti, ma
stare bene. E sapere che il nostro stare bene non dipende solo ed esclusivamente da quello che
mangiamo, ma anche dalle nostre rappresentazioni mentali (modo con cui pensiamo, nostre
emozioni) e la nostra attivit fisica e postura. Linsieme di queste tre cose crea quella che noi
chiamiamo la nostra salute, il nostro stare bene.

In una disintossicazione non sempre si va di corpo, cio per esempio se una persona fa un
digiuno, potrebbe anche andare di corpo dopo 7 giorni di digiuno, per la disintossicazione a livello
intestinale la stessa. Mentre, bevendo la clorofilla o il succo, stimola le pareti intestinali ecc. a
muoversi e mentre si muovono buttano fuori quello che c. Dobbiamo tener presente che il nostro
apparato digerente si difende dalla nostra cattiva alimentazione creando uno strato protettivo che
non faccia entrare in contatto con le pareti intestinali le schifezze che mangiamo (le parti sono
molto delicate). Questo che cosa vuol dire? Che se una persona per esempio fa un lavaggio del
colon di quelli buoni, dopo, se non mangia bene, si avvelena, perch quello strato era protettivo.
Quindi consigliabile che se facciamo il lavaggio del colon come cosa veloce, dopo siamo
obbligati a mangiare bene per un bel periodo. Mentre questa pulizia la posso fare anche con una
dieta di succhi, perch piano piano pulisce, per dopo ci obbliga a mangiare meglio e assorbiamo
meglio i micronutrienti. Con il digiuno difficile che abbiamo problemi intestinali, con i succhi, si,
per va bene: uno strumento diverso che il corpo utilizza per la disintossicazione. Col digiuno
per pi fisiologico: c meno stress per lapparato digerente, perch coi succhi deve fare tutto
un lavoro di movimento indotto dai succhi stessi, deve utilizzare pi energia per buttare via, mentre
durante il digiuno lapparato digerente come se stesse a riposo e le pareti piano piano
cominciano a produrre qualcosa per staccare quello che non serve e piano piano se ne va tutto.
Succede questo: ad esempio dopo 7 giorni di digiuno, quando si ricomincia a mangiare, si stimola
la cistifellea, che preme, esce fuori della bile tossica, la quale fa da pulizia, pu venire la diarrea e
si pulisce tutto (quello che succede giornalmente facendo i succhi, normalmente col digiuno
succede quando si ricomincia a mangiare: se una persona sta abbastanza bene, questa bile
tossica pulisce lapparato digerente). Ma il punto centrale non la pulizia dellapparato digerente,
non facciamo questo lavoro per pulire lapparato digerente, ma per le nostre cellule. Noi abbiamo
lidea che le nostre cellule non abbiano et, invece esiste unet cellulare: noi possiamo vedere al
microscopio se una cellula giovane o vecchia: la cellula formata da citoplasma e un nucleo.
Immaginiamo un uovo: il nucleo la parte rossa, il citoplasma la parte bianca. Nella cellula
giovane, come se avessimo un bel rosso e poco bianco. Nelle cellule vecchie, abbiamo tanto
bianco in periferia e un rosso piccolo. Man mano che noi facciamo la disintossicazione, questo
bianco, la periferia, si ricompatta, butta fuori tutte le scorie metaboliche e ridiventa giovane. Per
questo si dice in genere che un digiuno di 10-20 giorni ringiovanisce almeno di 5-10 anni.
Salute: Nel momento in cui noi vogliamo stare bene:
-

Buona alimentazione

Buono stile di vita (attivit fisica)


ma principalmente

Gestione delle nostre emozioni/pre-occupazioni. Abbiamo preoccupazioni? Dipendono


da quello che mi succede attorno o sono nato preoccupato? lei che mi fa arrabbiare o
sono io che utilizzo il suo comportamento per far uscire la mia rabbia. un po tutte e due
le cose, ma la mia rabbia gi pre-esiste a prescindere, perch posso avere delle persone
che sul mio comportamento si incazzano e altre persone che sul mio comportamento
ridono. Per stare bene la cosa importante ragionare da persone che stanno bene. Se
ragiono con preoccupazione porto le energie nella testa. Primo passo: accettare quello che
la vita mi offre, anche i sintomi, perch io posso cambiare nella vita solo quello che io
accetto, se prendo atto mi metto nella disposizione di fare delle cose. Se non lo accetto, la
allontano e rimango bloccato e non parto per migliorarla.

Nel momento in cui applico un metodo unilaterale, per quanto buono, per mascherare altri
aspetti della vita, non funziona. Non solo alimentazione.
Se io amo, mi devono amare pure a me. Se io li respingo, non mi possono accettare
Cosa debbo migliorare nella mia vita? Non sempre lalimentazione la chiave per tutti.
Se uno sta sempre in casa al pc e mangia pi o meno bene, non gli cambio lalimentazione,
gli dico: vai a fare attivit fisica, il che molto meglio che migliorare lalimentazione, perch
se non faccio attivit, anche se mangio in modo ottimo, non ha risultati significativi. Se una
persona mangia bene, si muove, ma sempre preoccupato, non gli dico mangia meglio e
muoviti di pi. Dobbiamo capire laspetto del triangolo della salute il punto deficitario (tra
rappresentazioni mentali/pensieri/preoccupazioni metabolismo/digestione/stile alimentare
postura/movimento/rilassamento) e l andiamo a lavorare. In genere le persone non
lavorano laddove s deficitari, ma dove gi stanno bene. Un ubriaco di Londra stava
cercando di notte le chiavi di casa sotto un lampione. Arriva un poliziotto e gli dice: Che
stai facendo? Sto cercando le chiavi di casa.. Allora il poliziotto si avvicina e cerca anche
lui. Ma sei sicuro di averle perse? Si si che le ho perse! Ma sei sicuro di averle perse
qui? No, le ho perse da unaltra parte, per qui lunico posto illuminato. come se noi
cercassimo soluzioni sulla parte dove pensiamo che ci sia la luce, ma molte volte la
soluzione pu essere da qualche altra parte.
Occuparsi dellaspetto in cui vado gi bene al 90% e trascurare quello in cui sono carente
un po come volersi occupare prima di un graffietto sulla carrozzeria dellauto quando ho
una gomma a terra. - Davide
Guarire:
c bisogno di vari aspetti:
-

Giusta strategia

Atteggiamento mentale (pi importante ancora).

Vi un libro della Mondadori di due giornalisti americani che hanno intervistato delle persone
con diagnosi infauste, che per erano guarite nonostante tutto. Cos che li ha fatti guarire?
Hanno visto che in questo gruppo cerano persone che hanno fatto terapie le pi diverse. Tutte
le persone guarite avevano 2 cose in comune, che sono comunque 2 condizioni necessarie,
ma non sufficienti: fiducia nella guarigione e fiducia nella terapia. Quando ci sono questi 2
atteggiamenti, allora migliore lo strumento e meglio si va avanti. Se tiro un rigore ed ho
fiducia che lo segno e nelle mie capacit, ho pi probabilit di chi pensa che lo sbaglia
sicuramente, anche se non ne ho la sicurezza matematica. Se una persona ha un problema
importante, io cosa gli consiglio? La domanda dovrebbe essere unaltra: lui cosa pensa che sia
utile e giusto per lui? Ogni persona rispetto alla sua problematica ha in testa qual la terapia
che potrebbe funzionare o meno, non gli posso dare una terapia che il suo inconscio non
accetti. Prima di prospettare consigli, occorre capire: Ma tu lo vuoi fare? E se lo fai, cosa
pensi?. Noi utilizziamo il cibo per disintossicarci, non il cibo che mi disintossica, quindi se lo
utilizzo, devo avere la testa in quella direzione. Es. prendo 2 persone e le metto in due celle.
Do ad entrambe frutta e verdura in abbondanza. Dopo il 2 giorno al primo dico: La frutta e
verdura che hai mangiato era avvelenata, proveniente anche da posti altamente inquinati ecc..
Come si sente? Allaltro, a cui magari avevo dato frutta veramente inquinata, dico: Questa la
frutta pi biologica che esiste.. Come si sente? Nel lungo periodo potrebbe non funzionare,

ma nel breve, se non acutamente tossica o velenosa il sistema di convinzioni ci fa andare in


una certa direzione. Se uno deve fare una terapia, quindi, deve essere congruo, ci deve
credere! Anche se con riserva, per limportante che voglia andare in quella direzione.
Medicina ufficiale: in genere il farmaco serve per nascondere il sintomo. Abbiamo a
disposizione:
medicina istituzionalizzata
medicina alternativa
igienisti/naturisti
Ognuno sceglie secondo le proprie convinzioni e predisposizioni a chi si vuole affidare. Se
viene da me una persona che crede nella medicina ufficiale ed ha un raffreddore, se gli do
laspirina questa persona sta bene. Se fosse convinta nellomeopatia e gli do laspirina per
forza, questa persona mi sta male. Ogni persona dovrebbe fare le cose in cui crede e la cosa
importante per sarebbe anche credere le cose che ci fanno pi bene, quindi informarsi.
Meglio fare le cose in cui credono che fare delle cose che forse sono migliori, ma in cui non
credono, perch la componente della convinzione molto molto importante.
Acqua alcalina: da 7,5 a 8,5 di PH, non fondamentale, ma utile come coadiuvante a digiuno e
detox.
Sequenza alimentare: dieta a strati, elaborata da un igienista americano allievo di Shelton. A
prescindere da quello che mangiamo, se utilizziamo una sequenza giusta, digeriamo meglio.
Mangiare prima cibi che vengono digeriti pi facilmente e che devono abbandonare lo stomaco pi
velocemente. Il cibo che non pu rimanere troppo nello stomaco la frutta. Andrebbe mangiata da
sola e mai associata a qualche altra cosa, non comunque dopo altre cose. Prima abbondante
insalata, poi verdura cotta, poi piatto cucinato. Gi cos facendo si migliora la qualit della
digestione. La frutta prima dellinsalata molto gestibile, se allinizio non si riesce, mangiarla 1015min prima, poi quando il corpo si abituato si pu anche mangiare subito prima dellinsalata.
Combinazioni alimentari: si tratta dellaspetto impegno digestivo. Alcune cattive combinazioni
di cibo danno pi impegno digestivo, come se lapparato digerente avesse bisogno di pi energia
per poterlo digerire. Per c anche un aspetto: una persona pu digerire 100g di pasta senza
problemi, a unaltra persona 50g gli rimangono sullo stomaco. Dipende sempre dalla persona,
dalle sue convinzioni e dalla sua attivit fisica. Se una persona zappa, per esempio, 100-150g di
pasta riesce a gestirli pi o meno, se una persona fa una vita pi sedentaria pi difficile, ma
addirittura le cose sono ancora pi complesse, intervengono altri fattori.

Candida: anche per quella intestinale, aumentare le verdure ed in centrifugati, ma per Cocca
sono principalmente conflitti emotivi. Vedere che conflitto c di grandissimo aiuto. Non tutte
le persone che hanno fatto cure farmaceutiche hanno la candida.
Enteroclisma: non fondamentale, ligienismo non lo prevede, per se una persona convinta
che sporca e se non se lo fa non si disintossica, meglio che se lo faccia.
Idrocolon: stessa cosa, ma pi che lIdrocolon, importante chiedersi: cosa la persona
mangia dopo lIdrocolon? Se un persona mangia male si avvelena. Se fa un lavoro di questo
genere, poi, meglio che mangi bene.

Ripresa alimentare (dopo digiuno): si deve scegliere insieme cosa e quanto mangiare per
riprendere lalimentazione dopo un digiuno. In genere si consiglia, fisiologicamente, un frutto si
stagione, meglio la mela, e mangiare un frutto alla volta ogni 2-3 ore massimo quando si ha
fame. Cocca fa interrompere il digiuno preferibilmente la sera, pomeriggio/sera cos non si
vivono la giornata di fame. Dopo mangiato vanno a letto, la mattina ricomincia la
disintossicazione e ridiminuisce lappetito. Ligienismo non consiglia il clistere, nessun genere.
Shelton li utilizzava allinizio, poi ha visto che non utilizzarli dava gli stessi risultati. Diceva che
utilizzando il clistere impedisco al colon ed allapparato digerente di riprendere le sue funzioni.
Per questo era ai tempi di Shelton. Attualmente vi sono persone che forse hanno un colon
cos danneggiato che forse di clistere ce n bisogno, bisogna vedere caso per caso. Le regole
sono importanti, ma limportante delle regole che possono essere eluse quando il
momento.
Peso ideale: non c!
Quando parliamo di peso ideale dobbiamo anche parlare di ambiente ideale. Se vivessimo in
un villaggio in una foresta, il peso ideale sarebbe quello che ti fa scappare dal leone, dai
serpenti ecc. Se non ce la fai a scappare, il tuo peso non buono, e neanche lenergia.In
questa societ il discorso leggermente diverso: il nostro peso ideale il peso dove ci
sentiamo bene. Ma possiamo andare oltre: il peso ideale quello che si ha in questo
momento, perch lequilibrio che abbiamo trovato tra tutti i nostri conflitti interiori, tra i nostri
desideri, le nostre preoccupazioni, quello che vogliamo, le nostre paure ecc. Se vogliamo
cambiare il peso deve cambiare qualcosa allinterno di noi rispetto alle nostre valutazioni
interne rispetto a quello che dovrebbe essere il nostro peso ideale.
Cibo cotto
Luomo lunico animale che mangia cibo cotto: nel momento in cui si mangia crudo ad un
certo momento c il blocco dellappetenza. Esempio: torno a casa, c solo del riso in bianco
nel frigo, ho fame, inizio a mangiarlo, dopo un po sa di poco, ho un po di olio, sale, come
diventa? Gustoso. Pi manipolo il cibo, pi il mio stop istintivo naturale rispetto ad esso salta.
Salta anche rispetto al crudocotto, quindi sia col condimento, sia con la cottura, basta
sperimentarlo. Nel momento in cui molto probabilmente degli uomini chiamiamoli primitivi
avevano del cibo a disposizione e non cera il fuoco e se non cerano altri alimenti forse
avevano anche la carne da mangiare oppure come mangiare i cereali, perch probabilmente
non avevano pi cibo di frutta e verdura a disposizione ed hanno dovuto ripiegare su altri cibi.
Non venuta questa abitudine per sterilizzare il cibo o contenuto delle proteine (non lo
sapevano!). stato legato a qualcosa di puramente voluttuario. Hanno visto che (per ipotesi),
prima dellutilizzo del fuoco quanta ne potevano mangiare di carne? Sia fresca che secca,
dopo un po c lo stop istintivo e non la mangio pi. Quando videro degli animali cotto per
fulmini, incendi ecc. hanno notato che mangiandolo non avevano pi lo stop istintivo ed in pi il
gusto era pi appetibile (teniamo per presente che in passato mangiavano cotto, ma non nelle
proporzioni che noi mangiamo attualmente). E non solo per noi, anche per gli animali
domestici una volta adattati. Gli animali in natura provano piacere come noi mentre mangiano,
ma nel momento in cui non hanno pi bisogno, il piacere si blocca. Noi col cibo cucinato
mangiamo pi di quello che ci serve ed abbiamo dovuto trovare delle regole per mangiare
cucinato, tipo ti devi alzare da tavola che hai ancora un po di fame, non pensare di poterti
saziare con i cibi cotti, perch sapevamo che non potevamo saziarci di cibo cotto. Molte
persone che invece non hanno le regole, ma devo mangiare la mia porzione e seguono
quello che il loro desiderio, in genere, mangiano pi del necessario (ci sono poi altri aspetti

per mangiare di pi, ma manipolando, salta lo stop istintivo che abbiamo col cibo crudo
Burger: La guerra del crudo, inventore dellistinto terapia: possiamo mangiare crudo tutto
quello che sento di voler mangiare. Se piace alla bocca, serve alle cellule. Es. Burger aveva tre
figli. Trovano un fungo velenoso nel bosco, Il primo assaggia un pezzetto e dice buono, un
secondo e dice che schifo e lo sputa (il sistema del gusto cambia). Il secondo fa uguale. Il
terzo, il pi piccolo, assaggia il pezzettino e gli fa schifo subito, per vuole imitare i grandi che
lhanno mangiato e lo butta un po gi, poi lo sputa. Si sente male solo il piccolo, perch
andato contro il suo istinto di sputarlo gi da subito. Il suo istinto aveva gi sentito la sostanza
tossica, voleva dire che il corpo non ce la faceva pi a gestirla. Se inizialmente non la sento,
come se il corpo dicesse: fino a questa quantit, quellaltro che c mi utile. Oltre, il tossico
supera il beneficio). Alcune molecole si liberano e stimolano di pi tutti i sensi. Il cucinato ci fa
mangiare pi del necessario e quindi godere di pi dei piaceri della tavola. uno strumento per
mangiare di pi dei nostri bisogni, il prezzo che paghiamo poi alto. Se impegno di pi
lapparato digerente ho meno energia per pensare e per la vita di relazione. Abbiamo anche un
condizionamento culturale legato al cibo cotto. E per la maggior parte delle persone che
allinizio si avvicinano al crudismo come se mancasse qualcosa. Il fatto che il cibo crudo porti
freddo un fatto culturale. Io ho vissuto per un periodo a Oriago vicino a Venezia, mia figlia
molto piccola prendeva il succo darancia. Una mattina non trovavamo la cassetta di arance in
casa. Prendo le arance nel giardino, faccio la spremuta per me e per lei, lei beve il suo senza
dirmi una parola, quando bevo il mio mi accorgo che era veramente gelato. Lei non se nera
accorta, perch lei non aveva e non lha ancora adesso il concetto del caldo come qualcosa
che la ristora la mattina, non lha mai preso il caldo. Devo prendere qualcosa di caldo la
mattina culturale, anche se a noi sembra che sia un fatto fisiologico, cos come la minestrina
la sera ecc. buono ci che buono o buono ci che piace? La bont una caratteristica
del cibo o una nostra valutazione del cibo, la nostra interazione con il cibo? Lo stop istintivo
vale solo ed esclusivamente per i cibi crudi, solo per il crudo ci che buono buono anche
per le cellule. Per tutto il cibo che manipolato, la legge ci che buono per il palato buono
per le cellule non vale. Noi mangiamo cotto principalmente perch ci hanno abituati cos! Io
sono nato in una famiglia in cui mamma preparava la pastasciutta a pranzo. Cos come sono
stato abituato da piccolo, cos mangio da grande. Meglio non condire nulla, comunque, meglio
condire il crudo per mangiarne di pi rispetto a condire il cucinato per mangiarne di pi, anche
perch non siamo abituati. Mangiando cucinato alla lunga le papille gustative diventano meno
sensibili, ovvero le papille gustative riducono il livello di piacere che danno, un po come capita
ai fumatori che come se distruggessero una parte delle papille gustative, allora nella maggior
parte dei casi, mangiano cibi pi forti, pi conditi, che hanno un sapore pi deciso, perch non
riescono a sentire i sapori delicati, cos come chi mangia tanto cucinato. Meglio quindi
mangiare sequenziale, prima i cibi pi delicati (frutta), poi insalata, poi verdura cotta e poi il
piatto cucinato, perch se mangiamo prima il piatto cucinato (come di solito si fa), tutto quello
che crudo non ha pi sapore o bisogna condirlo di pi. (vedere anche dieta sequenziale)
Se una persona ci dice qualcosa perch gli abbiamo dato lo spazio per dirlo
Come mangia Cocca: estate quasi solo frutta e crudo, inverno anche verdura cotta e patate.
Io sarei in genere non per decidere con la testa quello che mangiare, ma mangiare quello che
uno sente, anche allinterno della frutta, cio sentire di cosa uno ha bisogno.
Legumi e cereali vanno bene se piacciono e se fanno bene. Batate meglio delle patate, perch
sono delle radici anzich dei tuberi

Lanoressia non un problema alimentare, un problema di una persona che scarica sul
cibo, ma non nasce come problema alimentare. una persona che ha dei problemi su altri
aspetti della vita e preferisce non mangiare, ma non ha un problema sul cibo. Ad un
anoressico, non che se lo faccio mangiare di pi gli faccio del bene, deve cambiare
atteggiamento rispetto alla vita e rispetto alle cose per poter ricominciare a mangiare e
desiderare di mangiare normalmente.
IGIENISMO:
origini: ligiene naturale nasce con un reverendo che ha scritto anche le proposizioni sulle
scelte alimentari, 1830 circa.
Igienismo nasce con Tilden (non confondiamo ligienismo con naturismo, non neanche
Costacurta). La Tossiemia di Tilden, circa 70-100 pagg. in cui in nessuna parla di cibo. Di
cosa parla? Tossiemia = aumento scorie metaboliche, non inquinamento esterno, e le cellule
che si degradano ecc. Dice perch avviene la tossiemia? ENERVAZIONE = mancanza di
energia nervosa, specialmente a fegato-reni-polmoni. Perch una persona ha mancanza di
energia nervosa? Tilden dice: 7 vizi capitali, stile di vita, dove pongo lattenzione e pecco
nella mia vita. C anche il mangiare. Qual la cosa originali delligienismo che non cera
prima di Tilden? La cura con lalimentazione non lhanno inventata gli igienisti. Qual stata la
rivoluzione igienista? Non il mangiare, n lo stile di vita. Non sono stati i primi a parlare di stili
di vita ed alimentazione. il fatto di considerare la malattia come un modo che ha il corpo
di sopravvivere, la malattia come strategia di sopravvivenza. La malattia viene chiamata
ortopatia o eupatia, malattia dritta, fisiologica che un comportamento dellorganismo
che serve per la sopravvivenza, o almeno nellintenzione del sistema. La cosa che
bisogna aggiungere che questo tentativo di sopravvivenza pu portare anche alla morte. Il
vero nucleo delligienismo questo e nientaltro.
Le malattie, quindi, si costruiscono o vengono, o si prendono? Nel nostro modello di
mondo le malattie si prendono. Questo significa che nel nostro modello del mondo (stiamo
parlando della societ occidentale) si ha un atteggiamento passivo. La prendo, vuol dire:
Non dipende da te. Lunica cosa che non ci viene detta, che se una cosa non dipende da
me, non dipende da me neanche la soluzione. Cio se io non ho la responsabilit su qualcosa,
come faccio ad avere labilit per rispondere a quella cosa? Allora molto meglio dire: Me la
sono costruita, perch se mi venuta, poi come se ne va? Se ne va se vuole lei, perch se
lei che venuta, vuol dire che lei che ha il potere. In questo mondo la malattia vissuta in
modo passivo, ovvero: Dottore, cosa cho?. Dobbiamo sapere la pericolosit di questa
affermazione. Vediamo linguisticamente, Noi abbiamo una mente molto suggestionabile, lo
sanno in tanti, senn non investirebbero miliardi in pubblicit.
Come fare per evitare che il corpo utilizzi questa strategia di sopravvivenza? Qui entriamo nello
stile di vita: alimentazione, postura (movimento/rilassamento), rappresentazioni mentali.
Es. la gazzella agguantata dal leone si paralizza: se viene mangiata non sente dolore, e la
paralisi mette il predatore in uno stato di tranquillit, se si distrae la gazzella pu scaricare
adrenalina e scappare unaltra volta. Se una gazzella facendo cos riesce a scappare, e dopo
due settimane rincontra un leone, continua a scappare. Un bambino viene preso da un cane, si
paralizza, nel futuro vede un cane esi paralizza e non scappa anche se si salva la vita!!! Una
delle spiegazioni che per noi umani, la paralisi arriva fino alla parte prefrontale, che ha un
ricordo pi lungo, mentre per la gazzella questo ricordo evanescente, se lo dimentica.
come se la gazzella quando paralizzata dicesse fra s e s: sono morta, per poi se lo

dimentica. Il bambino, quando dice sono morto, non se lo dimentica, e rimane ancorato a
quellemozione.
Noi NON possiamo essere carenti di energia. Se dopo mangiato mi sento debole, non che
non ho energie, ma le energie vanno nellapparato digerente.

Shelton, chiropratico, parla del triangolo della salute:


Rappresentazioni mentali
Metabolismo / Cibo

Postura (& movimento & rilassamento)

Nella maggior parte dei libri non dice mai quale fattore pi importante, perch il pi importante
quello in cui sono pi carente (vedi Cosa debbo migliorare nella mia vita?) Per Shelton,
personalmente, pi importante il cibo, per il suo periodo storico (anni 20) in cui il problema
principale delle persone non era lo stress.
Di solito le crisi di disintossicazione, che pu essere sia fisica che emotiva, in genere non
legata al digiuno ed alla tossiemia. Vi sono persone altamente intossicate che fanno digiuni
praticamente senza sintomi e persone quasi fruttariane che durante il digiuno hanno crisi a non
finire. Non legato al grado di tossiemia, anche se anche quello importante. Ogni volta che
noi non mangiamo abbiamo un enorme quantit di energia libera. Che cosa va ad alimentare?
Per questo che servono le passeggiate, le chiacchierate ecc. Sono un modo per incanalare
questa energia. Se il conflitto grande, come se ci fossero dei sintomi fisici molto molto
complessi da gestire. Desiree Berien igienista francese che faceva anche biorespirazione con
digiuno e si accorto che una signora che aveva mal di testa dolori e le ha detto vai in camera
e respira, questa ha cominciato a iperventilare ed saltata e poi per stata meglio. Perch
ha buttato fuori, per quando viene fuori va gestito.
Malattia:
Non mi sento bene, vado dal medico, dico gi sbagliando ho questa malattia. Al massimo dovrei
dire manifesto questa malattia, perch ho come se me la fossi comprata, per io ho fa
diventare parte di noi la malattia. Io non ho mal di pancia, io sto esprimendo un mal di pancia. Io
non ho male al ginocchio, sto percependo questo dolore al ginocchio ed avr un significato. Ogni
volta che una persona va dal medico, si sente malato o dice di avere una malattia, cosa succede
nella sua testa? Quando parliamo di malattia, parliamo prima di un qualcosa che noi chiamiamo io
ho dei sintomi, una sintomatologia, ovvero avverto qualcosa. Quando una persona ha dei sintomi,
che possono essere oggettivi o soggettivi, va dal medico, che fa delle indagini di tipo strumentale o
non, poi fa una diagnosi. Una volta fatta la diagnosi, una persona libera o gi imprigionata?
imprigionata, perch nella diagnosi vi la terapia e la prognosi, sono automatiche. Fin quando una
persona crede a quella diagnosi, costretta a seguire il percorso della malattia. Ci creiamo una
convinzione che pu sabotare la possibile guarigione. Es. Cirrosi Epatica, sui libri di medicina
istituzionalizzata riassunta in 1 frase: malattia cronica, degenerativa, irreversibile del fegato, che
in un periodo pi o meno breve ti porta ad insufficienza. Se questa la cirrosi, cosa pu raccontare
un medico al paziente? Gli racconta che non c pi niente da fare? Per: chi ci ha detto che non
c niente da fare? C scritto sui libri. No! Perch ora impariamo ad estrapolare le vere
informazioni che sono scritte nei libri. Sul libro c scritto questo: alcuni pazienti, anche numerosi,
sono stati curati in un certo modo da alcuni medici, anche bravi, e sono finiti in quel modo. Non c
la storia di tutti i pazienti n la storia di tutte le terapie. C scritto che stata fatta unesperienza su

alcune persone, con un certo tipo di terapia e questo stato lesito. Ma c al storia della cirrosi?
C la storia dei pazienti che hanno applicato ligienismo? C la storia di chi non fa nulla o altre
terapie? Non c scritto nulla su questo. Possiamo accogliere le cosiddette malattie come se volta
per volta non sapessimo nulla, perch a volte non sapere niente molto meglio di sapere che devi
morire., questo concetto dobbiamo togliercelo.
Una persona ha un certo tipo di sintomatologia. Dobbiamo tener presente che esiste:
una procedura, ovvero quello che uno fa: terapia farmacologica, una con le erbe, una
dieta, un digiuno, terapia a succhi, meditazione, preghiera ecc.;
le convinzioni rispetto alla procedura
Se procedura e convinzioni non camminano di pari passo, anche la procedura
migliore non funziona.
Perch ti do il succo, ti do il centrifugato? Perch parto dal presupposto che tu abbia piacere di
prenderlo, perch pensi che ti faccia bene e che stai in un progetto e sei sereno. Se penso: Me
lha dato mio figlio, ma cosa crede? Questa schifezza, il farmaco sarebbe meglio. Questo succo
di erba, neanche le galline se lo bevono. Una persona beve il centrifugato e cosa gli succede?
poco probabile che abbia effetto, perch la mente va in unaltra direzione. Quando facciamo una
cosa, vi bisogno della nostra collaborazione, almeno il minimo. Quel minimo di collaborazione fa
in modo che quello che mangiamo e quello che beviamo, vada in una certa direzione. Il problema
non tanto: Il Crudismo fa bene ecc. Se sono convinto che mangiando crudo mi sto
avvelenando, pu darsi pure che mi ammalo. Dobbiamo quindi tener presente: Qual il pensiero?
Qual la struttura mentale di una persona? ed in che relazione lo mettiamo con quello che
mangia.
Shelton dice che il digiuno, per esempio, non terapeutico. uno strumento che noi utilizziamo.
Nella misura in cui utilizziamo bene lo strumento diventa terapeutico, ma non lo di per s. Si
arriva prima a Venezia col ferrarino o in bicicletta? Dipende se ci voglio arrivare a Venezia, se ho
paura di andarci. Cio, io ci arrivo pure a piedi se cho la fidanzata di cui sono innamorato. Non
tanto lo strumento: se ci voglio andare, ci arrivo pure con degli strumenti non adatti, pure se ci
sono i briganti durante il viaggio. fondamentale quello che io desidero. Devo avere piena fiducia
nella terapia e nel risultato.
Nielsen, quando parla di convinzioni sulla malattia: una persona pu dire:
-

la terapia per me inefficace, che non sia buona, che tanto inutile. Se pensi cos
inutile farla, ma molti la fanno nonostante pensino che sia inutile;

si, questa terapia pu far guarire, glia altri, ma non me, che un po come dire che la
terapia buona, ma io non ce la faccio. Anche qui non si aumentano le probabilit di
riuscita;

La cosa fondamentale e la prima da verificare in un paziente : qual il tuo atteggiamento, la


tua fiducia rispetto a quello che stiamo facendo? Perch se non ci incamminiamo insieme a me
che mi interessa dello strumento? Lo strumento utile, ma poi? Ci devessere un qualcosa che
lo deve seguire.
Cocca: comprendere che il futuro di ogni malattia non stato scritto, ma lo scriviamo noi
con le nostre convinzioni ed azioni forse ci pu dare pi libert.

Groddeg, il padre della psicosomatica, naturopata, medico, dice una cosa dura: Cosa fare
quando si malati? Dipende. Dire che ogni forma di trattamento quella giusta per il
malato sembra assurda. Eppure vero: egli viene sempre curato bene, in ogni circostanza,
sia che si seguano le regole della scienza, sia che ci si affidi alle arti di un guaritore di
campagna. Il successo non dipende dal fatto che le prescrizioni si conformino a determinati
principi terapeutici, ma dal modo con cui l es, linconscio del paziente, si serve di tali
prescrizioni.

Quanto siamo liberi? Cosa vuol dire imparare?


Noi siamo condizionati in tutto, come tutti gli animali. Siamo liberi nellaccorgersi che abbiamo
questi condizionamenti. Poi su come lavorarli, Cocca ha fatto questa struttura che si chiama
Riprogrammazione Psicoenergetica che un po questo: quando noi parliamo di emozioni,
parliamo di provare emozioni, in realt non cos che funziona. Le emozioni sono strumenti di
relazione con lambiente. Immaginiamo dei bisonti al pascolo, stanno mangiando. Qual
lemozioni predominante? Pace e tranquillit. Le energie si trovano nellapparato digerente,
muscoli rilassati, testa libera-meditativa. Sentono un rumore da lontano, dei rami che si spezzano.
Si alzano ed entrano in una fase che chiamiamo di stacco: Cosa sta succedendo?. Le energie
si spostano dallinterno allesterno. Se il rumore diventa pi forte e sentono anche un odore cosa
succede? La tensione diventa cos grande, le energie riempiono i muscoli e loro o attaccano o
scappano. La paura unemozione positiva o negativa? Dipende. Ogni emozione utile o non
utile per noi a seconda del contesto in cui la usiamo. Lunica cosa che noi non sappiamo che noi
nella storia della nostra vita abbiamo associato lemozione ad ogni evento della nostra vita, e
labbiamo associata inconsciamente. Quando io dico: A me non piace avere questa paura, ho
paura delle farfalle e voglio andare dal medico, perch sto utilizzando la risorsa paura per
interagire con le farfalle, mentre la risorsa paura andrebbe utilizzate rispetto al leone, non rispetto
alle farfalle. Nella Riprogrammazione Psicoenergetica come se dicessi: Tu prendi questa
emozione che stai utilizzando in quel contesto e utilizzala in un altro contesto.
Il termine imparare molto complesso: imparare vuol dire perdere il controllo cosciente sul
comportamento. Cio io ho imparato qualcosa quando ho perso il controllo cosciente su quel
comportamento, quando qualcosa diventato un automatismo per me, perch se non un
automatismo come se non lavessi imparato. Pensate al guidare la macchina: lo faccio in
automatico. Anche il nostro modello alimentare non dipende dalla nostra volont, ma diventato
un comportamento inconscio, una competenza inconscia.
Es. un ragazzo della foresta amazzonica, rispetto al guidare la macchina: incompetente, inconscio
(non sa neppure di essere incompetente. Il primo livello di apprendimento di chiama
incompetenza inconscia (propedeutica a PNL). Lo vado a trovare e dico al pap: Fammelo
portare a Buenos Aires. Qui lui vede le macchine. Sale di livello: diventa un incompetente conscio,
consapevole: ora sa di non saper guidare la macchina. Lo porto a scuola guida: diventa
competente conscio, che per uno del tipo: Stai zitto che ora debbo guidare, ora premo la
frizione, metto la marcia, stai zitto, controllo gli specchietti,. Ci ricordiamo comeravamo quando
abbiamo preso la patente? passato un anno: autoradio, panino, guardo dietro, chiacchiero. La
competenza diventata inconscia, ovvero il guidare diventato un automatismo, mentre io posso
fare altre cose. Schumaker un livello ancora superiore: non soltanto competente inconscio, ma
ha una super-visione rispetto al guidare. Mentre noi guidiamo in automatico, lui ha la
consapevolezza della sua guida, una supervisione dallalto. Es. noi spesso, al bruciapelo, non

sapremmo rispondere con quale piede acceleriamo e con quale freniamo. Tutti guidiamo, ma in
automatico solitamente. Ma se invertissi i pedali di freno e acceleratore, pur sapendolo, avrei molte
difficolt a guidare e nellemergenza (es. devo frenare di colpo), andrebbe il vecchio programma.
Sapere una cosa non cambia i nostri automatismi. Questo per dire che abbiamo avuto un
condizionamento inconscio per il nostro modello alimentare, quindi cambiarlo non semplice,
perch va contro il nostro condizionamento. come se dovessi fare una cosa a cui non sono
abituato. Ad uno zio di Cocca gli spieg la dieta sequenziale (frutta, verdura, piatto cucinato),
rispose: Non si pu mangiare al contrario.. Anche sullo schema le persone sono condizionate. A
volte pensano: Se non mangi in questo modo come se non avessi mangiato.. Anche questo
un condizionamento. La scelta alimentare non semplice perch abbiamo un condizionamento,
poi nuove acquisizioni, che per hanno solo avvertito un sistema che continua a rispondere col
vecchio modello. Come fare affinch il nuovo sistema si adegui al nuovo modello, alle nuove
conoscenze?
Se uno mangia senza pensare e senza regole, sta facendo una scelta inconsapevole o cosa?
Rispetto allalimentazione, una cosa fondamentale se c un conflitto o meno. Se una persona fa
unalimentazione chiamiamola convenzionale ed tranquillo, non ha un conflitto
sullalimentazione, va bene. Se una parte dice: E se mi fa male? E se ci sono troppi grassi?,
questo mi fa pi male che mangiarlo. Questo NON vuol dire che lalimentazione ottimale, uno
pu migliorare anche questo. Vi sono molte persone per cui il cibo non un problema. Mangiano
poco, non pensano pure a quello che mangiano e son tranquille. Se non c un conflitto, non c un
problema. Lacidosi non dipende solo dal cibo. Dipende da qualche altra cosa. (Vedere esempio di
io e Schumaker che abbiamo 2 macchine lui un po pi scassata io quella buona ma arriva prima
lui, perch struttura/alimentazione una componente importante, ma la componente mentale
altrettanto! E queste due componenti debbono fondersi). Sullacidosi, il punto non controverso,
ma le cose sono un po pi ampie: noi mangiamo e poi abbiamo un atteggiamento rispetto a quello
che mangiamo. La maggior parte della persone che fa alimentazione convenzionale, ha le urine
acide, che un meccanismo di difesa dellorganismo che cerca di eliminare scorie metaboliche;
ma queste persone possono essere ancora in buona salute. Il fatto di avere urine acide, non vuol
dire non essere in buona salute. La salute, dipende da qualche altro aspetto. Immaginiamo uno
che mangia male, per che centrato emotivamente. Se centrato, il suo organismo come se
potesse gestire lacidit che viene dal metabolismo di quello che mangia. Quando Cocca aveva
17-18 anni, aveva un amico che chiamavano lorco, perch quando si usciva, mangiava il triplo di
quello che mangiavano gli altri amici: pane, prosciutto, birre, si faceva la gara a chi beveva pi
birre e lui beveva tutto, non si ubriacava, sempre forte ecc.; le olive le prendeva e schiacciava coi
denti anche il nocciolo. A 40 anni non digeriva neanche una minestrina, per i primi 20 anni della
sua vita stava pieno di forze e di energia. Che cosa vuol dire: se noi mangiamo male, potremo
utilizzare le energie di riserva per poter vivere. Quando si esauriscono queste energie di riserva,
ad un certo punto lorganismo pu crollare. Spesso non c quindi un discorso di causa-effetto
veloce. Il tutto anche legato al nostro atteggiamento mentale, cio alla nostra calma, alla nostra
tranquillit, al modo con cui gestiamo la nostra vita. Se una persona mangia bene, poi ci sono
pensieri del tipo: Cazzo sta facendo mia moglie ecc, sto gi acidificando il sangue. Cio, non
soltanto se ho mangiato proteine: anche quello che penso mi acidifica il sangue. Se uno mangia
della carne, per fa meditazione, tranquillo ecc., ad un certo punto lattivit acidosica inferiore.
Questo non vuol dire: Mangiate quel che cazzo vi pare e state bene, ma c limportanza di
sapere che esistono tante componenti che si legano luna allaltra. Pi mangiamo meglio, pi
abbiamo energia a disposizione, allora possiamo utilizzare di pi le nostre facolt mentali:
sappiamo che la maggior parte dei maestri spirituali, chi fa un certo percorso, fa un certo tipo di
alimentazione. Perch? Per non sprecare energie, ovviamente, con lalimentazione; perch se io

poi debbo sprecare energie per digerire, disintossicarmi ecc. ne ho meno per la vita di relazione e
per alimentare il pensiero.
Ci sono tanti livelli di questo automatismo, per il discorso che noi la maggior parte della nostra
vita la viviamo in automatico. E la cosa (triste o bella) che i pensieri rispetto a noi stessi, rispetto
alla malattia, rispetto alle situazioni, ce le abbiamo in automatico, ovvero non decidiamo noi di
averle. La domanda a volte : ma allora se io penso che vada tutto bene, va tutto bene?. No: se
tu SENTI che va bene hai una possibilit, non se tu lo pensi mentalmente, se lo senti, perch sei
allineato rispetto ad un traguardo.
Non possiamo assolutamente forzare una persona a fare una terapia anche se pensiamo che la
nostra sia la migliore in assoluto. Se una persona vuole ed convinta a fare la chemioterapia,
meglio che la faccia. ben diverso che dire: sono favorevole alla chemioterapia. Posso spiegare
i vantaggi, spiegare cosa secondo me meglio, ma mai dire che uno lo deve fare per forza! Non si
pu obbligare una persona a fare una terapia, perch linconscio deve seguire la terapia,
devessere convinto! Lunico caso il caso di una madre che abbia una certa struttura mentale e
con cui si abbia una grande sintonia, un grande rapporto, oppure di una persona con cui siamo
sicuri di avere la percezione che ci segua al 100%, senn non va bene, neanche se c una
piccola resistenza.
Bisogna lavorare sodo su tutte le convinzioni negative, limitanti, su noi stessi e sulla malattia,
abbinando una sana alimentazione. Dobbiamo sconvincerci delle credenze negative e pulirci.
Abbiamo degli automatismi rispetto alla malattia molto ma molto particolari, percui importante
ristrutturare tutte le convinzioni che le persone hanno rispetto a quello che stanno vivendo. Se non
si riesce a farlo, spesso i pazienti vanno in unaltra direzione. il lavoro principale da fare. Va
cambiata la convinzione. Gi solo il fatto di conoscere ligienismo, cambia la convinzione. Gi
avere fiducia che se faccio qualcosa per me, pu andar bene, gi una convinzione che pu
andare avanti. Per dipende sempre questa persona come si allinea con quello che stai facendo.
Intervento di uno spettatore: Ligienista non fa nulla, per quel nulla lo deve saper fare bene. Ed
avere fiducia nel proprio organismo. E non esistono malattie inguaribili
Cocca: quando una persona malata, limportante non fare niente, ma questo niente bisogna
saperlo fare molto ma molto bene. In realt non posso non fare niente, perch se la persona ha
delle convinzioni, se esse non cambiano, andiamo comunque nella direzione della convinzione che
avevamo.
Calorie
Le Panda consumano tutte allo stesso modo? Dipende come le porto. Anche se in realt per noi il
cibo anche struttura, non solo energia. Se sono in buona salute, tranquillo e non mi rompono le
scatole, non ti vogliono aggredire col loro modello alimentare, vuol dire che stanno bene.

Integratori:
Cloruro di magnesio: pu essere utile nel caso in cui compriamo frutta e verdura cresciuti su
terreni poveri di tale sostanza. Il fatto che nelligienismo si dice che il nostro corpo pu prelevare
soltanto sostanze organiche, i sali minerali inorganici sono inutilizzabili. In realt le cose sono pi
complesse, perch noi abbiamo un apparato digerente che una struttura complessa piena di
batteri, i quali possono organificare i sali inorganici che buttiamo dentro. Quello che fanno i batteri

nel terreno, lo possono fare nel nostro apparato digerente. Molto probabilmente funziona cos.
Sulla flora batterica intestinale, in un libro di Armando DElia c una cosa molto interessante: in
una popolazione africana hanno controllato la quantit di proteine che mangiavano giornalmente.
La quantit che defecavano era superiore. Alcuni suppongono che avessero dei batteri fissatori di
azoto, senn la situazione sarebbe difficile da comprendere.
Un buon escamotage per sopperire alle carenze di frutta e verdura odierne sono gli estratti, coi
quali si concentrano i micronutrienti.
Nei terreni, ci deve essere questa ricchezza di batteri, e la chimica uccide questi batteri, soprattutto
se protratta nel tempo.
Yogurt: pu servire come integrazione? La flora batterica intestinale non legata ai batteri che
buttiamo dentro, ma legata a quello che mangiamo. La flora batterica intestinale obbligata dal
nostro modello alimentare: se mangiamo in un certo modo, creiamo un certo tipo di flora, se
mangiamo in un altro, cambia la flora batterica. come se ci fossero batteri specifici per ogni cibo
che noi mangiamo. inutile ripristinare una cosa che non ha senso. Dobbiamo creare il terreno
adatto, senn questa flora batterica che anche buttassimo gi non crescerebbe. C anche il fatto
che i nostri batteri si selezionano, secondo quello che noi mangiamo. In un libro francese c scritto
che i batteri si nutrono delle scorie di quello che noi mangiamo. Quando noi iniziamo a mangiare
della cioccolata, noi selezioniamo dei batteri che metabolizzano gli scarti della cioccolata che
abbiamo mangiato. Cioccolata-batteri, cioccolata-batteri e si forma un bel numero di batteri. Se tu
non mangi la cioccolata un giorno, quelli vanno in carenza di cioccolata. Mandano al sistema
nervoso dei neuropeptidi per indurti a mangiare la cioccolata. Allora quando tu cerchi di resistere,
in realt un bisogno dei batteri. Se tu non la mangi per qualche giorno, questi batteri si
assottigliano e ti passata la voglia. Non si sa quanto questa cosa sia vera alla lettera, ma una
possibile interpretazione.
Aceto: non che faccia bene o male, come tutte le cose. Per nelligienismo non lo si consiglia.
Cipolla: molti igienisti non la consigliano, ma finch non mi d fastidio, secondo Cocca la riusciamo
a tollerare. Bisogna contare che il movimento igienista nato con Shelton negli anni 30-40 e allora
bisognava essere combattivi e forse questo pu essere utile anche ora per gli errori che si fanno
ora. 30-40 anni fa, anche il gruppo di Cocca erano 4 gatti e per farsi sentire raccontavano anche
storiacce stile: Questo dannoso, ti fa morire ecc. In realt non vero. Ora che si diventati
numerosi, le storiacce non vanno pi raccontate. meglio dire: Si mangia cos perch si sta
meglio, non pi sul penalizzare, ma mangiare in un certo modo perch meglio per la natura,
meglio per noi stessi, per lecologia, ma senza la discriminante della proibizione.
Funghi: dobbiamo pensare che gli igienisti sono gente degli anni 40, con Shelton. Dopo questi
anni finito il vecchio igienismo. Quello che nato dopo con Fre (??) negli anni 70 stato un
igienismo di tipo alimentare. Nacque come modello complesso, triangolo della salute con Tilden.
Poi negli anni 80 prende forza ligienismo crudista, fruttariano, che come se cancellasse il resto
delligienismo. Allora la maggior parte delle persone identifica ligienismo con un modo di
mangiare, mentre non un modo di mangiare, ma un modo di pensare. Anche pi di pensare che
di vivere. Cocca conosce delle persone quasi crudiste fruttariane che nel momento del pericolo
sono andate in ospedale. Altre persone che si facevano la birra alla sera, nel momento della
diagnosi hanno detto: adesso mi metto a regime. Il discorso : qual la mia convinzione?. Le
persone possono anche deragliare su alcune cose, per sullemergenza si gioca la partita.
Ligienismo prima un modo di pensare, poi un modo di comportarsi. Nel momento in cui
ligienismo stato identificato solo come un modo di mangiare, s persa la spinta dirompente di

quello che era ligienismo, perch si instaura un pensiero del tipo: se non mangio cos, non posso
essere igienista. O Io sono igienista perch mangio in questo modo, ma ligienismo unaltra
cosa.
Shelton il caposcuola, cio ha preso tutti gli scritti del passato e li ha riassemblati, dando un
corpus unico, e dice: Cosa pensano questi igienisti? Che ligienismo sia un modo di mangiare?
Che ligienismo sia digiunare? Ligienismo tutto questo, ma molto di pi.. Shelton non vuole
bloccare ligienismo solo allinterno di un comportamento. Ligienismo un sistema, un sistema
anche di convinzioni. Il sistema di convinzioni qualcosa di molto delicato. Es.: Ho il raffreddore,
perch ce lho? Ho preso un virus.. Se io dico: Ho preso un virus o Ho preso un batterio, qual
la conseguenza? Devo prendere qualcosa per combattere il virus o il batterio. Non c scelta. Se
invece dico: Ho preso il raffreddore, mi so disintossicando, mi metto a riposo. un altro modello.
Ho preso un raffreddore, ho avuto un conflitto emotivo, devo prendere allium cepa di omeopatia.
un altro modello. A seconda di quello che penso, cos mi comporto. C la storia dei 100
raffreddori di Mosserie: una persona ha il raffreddore, linfluenza. Si prende laspirina e dopo 7
giorni sta bene. Un altro un po pi alternativo va dallomeopata, prende allium cepa e un po di
aconium, 7 giorni e sta bene. Un altro pi naturista, si fa bagni caldi e bagni freddi, 7 giorni e sta
bene. Un altro si fa del vino caldo la sera e pure lui guarisce. Un altro si fa il latte caldo e guarisce.
Un altro si fa il clistere e guarisce. Un altro si fa i semicupi (bagni derivativi) e guarisce. Guariscono
tutti, anche quello che non fa niente. Nel modello igienista, quello che chiamiamo guarigione
una capacit dellorganismo. Il punto delicato come attivarla. Per attivarla debbo credere che io
abbia questa capacit.
Boicottaggio:
se gi usiamo il modello igienista, gi abbiamo fatto un enorme boicottaggio! Anche solo se
mangio cucinato una volta al giorno e pi crudo, gi ho rivoluzionato il mercato. Su Armando DElia
si raccontano troppe storie, perch lui era una persona eccezionale, ma anche molto libera.
Facevamo i gioved culturali negli anni 80. Cocca lha conosciuto ad una sua conferenza (di solito
le sue erano chilometriche, ci prendeva per sfiancamento, Cocca tolse i formaggi dopo una sua
conferenza di 2 ore). A questa conferenza parl della dannosit del riso o dei cereali e dei chicchi e
dei funghi. Poi andammo a cena: ordin risotto con i funghi, ma senza nessun problema! Disse: Io
vho dato linformazione, poi mangio quello che mi piace. Io vho dato delle informazioni, poi
gestitevele voi.
Se io mi voglio avvicinare al crudismo, ma non voglio neanche accorgermene, come posso
fare? vedi dieta Sequenza nel pasto (dieta sequenziale)
Nota: molti crudisti vanno in conflitto. Io voglio fare il crudista, per non ce la faccio a non
mangiare la pasta o non ce la faccio ogni tanto a non mangiare le patate.. Questo vuol dire che
ogni volta che mangio le patate o la pasta si penalizza, come dire: Non sono in grado. Abbassa
lautostima. Se invece io dicessi: Io faccio il crudista, per so che in questo percorso ho questo
condizionamento e decido di mangiarmi una volta a settimana questo e quello e me lo do come
decisione, la cosa completamente diversa. Mi dico: Mi mangio 70/80% di crudo ed il resto per
quello che il mio condizionamento. Una volta che mi sono assestato, decido se casomai andare
un po pi avanti o rimanere cos.. In questo modo diventa una mia scelta. Ma se scelgo di fare il
crudista 100% e poi mi viene una attacco di fame la notte e svuoto il frigorifero, quanti sensi di
colpa ci sono? Io adesso non sgarro pi.gi usare il termine sgarro vuol dire rendere
piacevole quella cosa, perch per me lo sgarro piacevole, non conviene quindi chiamarlo
sgarro, e non posso chiamarlo nemmeno una cosa che mi concedo, perch senn quello vuol

dire: Io mi punisco mangiando crudo e poi mi concedo ogni tanto qualcosa di cotto. Dal punto di
vista linguistico ci stiamo dando le mazzate. Invece: Io mangio il mio crudo. So che sono ancora
condizionato ed ho un condizionamento con il cotto e me lo mangio fino a soddisfare questo
condizionamento, che so che piano piano se ne va un ragionamento molto pi pulito, etico
rispetto alla comunicazione con s stessi. Bisogna sapere che se c un conflitto, un qualcosa
che si autoalimenta. Se invece prendo atto del mio condizionamento, lo accetto e vado avanti.
Facendo cos mi sento molto meglio.
Riprogrammare il condizionamento:
Per cambiare il nostro condizionamento, ci sono vari strumenti, come: PNL, psicologia energetica
tipo EFT e EFT evolutivo (mi metto da qualche parte, mi ripeto qualcosa e pu cambiare
qualcosa), ipnosi (che ancora meglio), tecniche di rilassamento, riprogrammazione
psicoenergetica, ovvero tutto in generale per ricondizionare linconscio. Quello che noi chiamiamo
desiderio un fatto dellinconscio ovviamente. Es. Io non ce la faccio a mangiare le patatine, ad
esempio, come dire: io non riesco a smettere di fumare, lo stesso atteggiamento. Il punto
che bisogna riparlare con linconscio per dirgli che quella cosa non molto salutare per noi. Es.
quando una persona dice: Io non ce la faccio a smettere di mangiare le patatine, io so che: Se tu
non ce la fai, il tuo inconscio ha ragione sicuramente. O ti stai punendo e mangiare le patatine
potrebbe essere un desiderio di libert del tuo sistema, perch lo stai costringendo a fare una cosa
che non si sente di fare. Dobbiamo tener presente che molte volte, specialmente se queste cose
vengono dopo la scelta, possono essere una ribellione interna. Se sono una ribellione interna,
bisogna riparlare allinconscio e dirgli: Io capisco che ti ribelli, ma in realt questa una scelta,
ovvero ricondizionarlo e fargli vivere quello che noi facciamo come una scelta. Per nello stesso
tempo, nel nostro dialogo interno, non ci possiamo imporre le cose. Me le posso imporre per un
periodo, per poi dopo devo sentire le varie componenti del mio organismo. Bisogna
decondizionare e poi ricondizionare, perch noi siamo stati condizionati a mangiare in un certo
modo. Quello che Cocca consiglia : se vi forzate, pagate un prezzo, a qualsiasi livello. Qualsiasi
scelta che noi facciamo, la dobbiamo fare con piacere. Piange il cuore quando anche nei gruppi
crudisti su facebook si sente: Io sto facendo questo con tanto sacrificiocome fa ad andare bene
se lo vivo con sacrificio? Dovrebbe essere una cosa piacevole, come faccio ad associarvi
sacrificio? Devessere un piacere enorme. Questo Cocca lha imparato molto con la figlia, che
aveva la madre fruttariana allepoca, nata in casa, non vaccinata, per lei una ragazza molto
libera anche, ha mangiato pure al Mc Donald ecc. per ha un suo atteggiamento rispetto al cibo,
per non le puoi dire quello che deve fare ecc., lei dice: Io lo sento: questo mi va, questo non mi
va ecc., per ha delle sue attenzioni. Ora che sta facendo delle scelte sullalimentazione, sta
provando ecc. per devessere qualcosa che nasce dallinterno con tranquillit. Perch molte volte
ha detto: Io pap vorrei diventare cos, vorrei fare cos e Cocca risponde: Se te la senti lo fai,
senn puoi aspettare, fallo con una tranquillit, senn si cade nel non ci sono riuscito ecc. ecc..
Fallo con tranquillit, cerca di mangiare meglio, non di mangiare perfetto. Il nostro obiettivo di
mangiare meglio, non di mangiare perfetto, perch mangiare perfetto impossibile.
Perch cambiare modello alimentare?
Io cambierei soltanto se non mi sento molto bene o non sono soddisfatto della mia salute, ad
esempio, per tenendo ben in conto che la salute non dipende esclusivamente dallalimentazione,
ma solo una componente (con mente e postura/movimento/rilassamento). Se migliora uno,
migliorano anche gli altri due, ma se uno rimane indietro, fa da freno agli altri.

VERA FAME
Contiamo che anche lacquolina in bocca spesso non fame perch viene anche per il ricordo del
piacere, per tanti motivi. Cocca ha sentito vera fame in una sola volta nella sua vita, dopo che ha
fatto i suoi 30gg di digiuno. Il primo cibo che ha mangiato stato un mandarino. Lha messo in
bocca ed il sapore non lha sentito solo in bocca, ma gli arrivato sino alla punta dei piedi. Noi
molte volte mangiamo pi per abitudine, per riempirci. La fame qualcosa che il corpo poi lo
assapora non solo con la bocca, ma con tutto il nostro organismo. Il cibo, specialmente in questa
societ diventato qualcosa che possiamo chiamare marca di attenzione, cio una
gratificazione. Nel momento in cui, anche non nel crudismo, ad un certo punto dico: Io voglio
mangiare meglio, diminuiscono le marche di attenzione. Come tolgo qualcosa, dal punto di vista
logico dico: Io tolgo qualcosa che mi fa male, ma dal punto di vista emotivo tolgo qualcosa che mi
gratifica. Se non la sostituisco con unaltra cosa che mi gratifica, il mio sistema si ribella. Lunico
modo per fare in modo che il sistema non si ribelli ESSERE FELICI! Se sono felice di quello
che sto facendo, il sistema contento. Se fai un sacrificio, non funziona. Fare un sacrificio
mangiando una cosa significa associare il sacrificio a quello che sto mangiando.
Gurdjeff:
c una storia che una metafora anche di quello che il lavoro di Cocca. Prima vediamo la
versione di Gurdjeff, che molto provocatoria, poi vediamo la versione di Cocca e poi cerchiamo di
unire il tutto.
Gurdjeff diceva che luomo si pu considerare una carrozza, come corpo fisico, trainata da cavalli
imbizzarriti, che sono le sue emozioni, guidato da un cocchiere ubriaco che la sua mente, e noi
siamo dentro la carrozza a goderci il viaggio. come dire: Non siamo padroni della nostra vita..
Cio, noi che siamo i passeggeri del nostro corpo, siamo assoggettati dalla nostra mente
completamente ubriaca, le nostre emozioni che sono imbizzarrite, figuriamoci dove possiamo
andare.
Versione di Cocca: noi abbiamo un corpo fisico, che la nostra carrozza, trainata da due cavalli
che sono la vita 8la carrozza ha la vita tramite i cavalli, ha listinto, ed ha le emozioni. I cavalli ci
danno questo: la nostra parte vegetale che la vita e la nostra parte animale che sono listinto e
le emozioni. Poi abbiamo il nostro cocchiere, che sono i nostri condizionamenti, cio le nostre
rappresentazioni della realt, i condizionamenti che abbiamo avuto, quello che pensiamo sia giusto
e sbagliato. Poi noi siamo dentro la carrozza a goderci il viaggio. Se ad un certo punto io dentro la
carrozza dico: Non mi piace dove sto andando, io personalmente non guido la carrozza. come
se volessimo dire che la nostra parte razionale, la nostra consapevolezza non guidano la carrozza.
Chi la guida il cocchiere. Debbo ricondizionare il cocchiere. Noi in genere facciamo cos, e la
buttiamo come battuta: Brutto stronzo dove stai andando?! Perch faccio cos? Perch sto
sempre male? Perch mi porto a questo? Perch faccio cos?. Mi pu mai ubbidire il cocchiere?
Non stiamo neanche parlando con lui. Il punto : se voglio cambiare, devo trovare una via, una
linea di comunicazione col mio cocchiere, e gli debbo dare altre istruzioni su cosa fare e dove
andare. Le istruzioni del cocchiere passeranno al cavallo, che passeranno poi alla carrozza. Allora
il senso : se non cambio le mie convinzioni, i miei condizionamenti, non pu cambiare la mia vita.
Micronutrienti e macronutrienti
Il fatto che le proteine siano diventate un problema non si sa bene se legato ai nostri genitori. Il
punto che vi stato un periodo storico in Italia, ma anche forse in Europa in cui vi stata
carenza di cibo. I nonni di Cocca non erano vegetariani, vivevano in campagna. Mangiavano, s, la

carne, ogni volta che potevano: una volta ogni 2-3 settimane. Con quella media non cera nessun
problema. Qual il punto? Che allepoca, chi era leggermente pi ricco e mangiava cibi un po
migliori, esclusi i ricchissimi che avevano la gotta, avevano una salute migliore rispetto ai poveri.
Ora, cosa entrato nellimmaginario collettivo? Pi si mangiano cibi ricchi e pi si sta bene.
Mentre il benessere legato alla proporzione tra quelli che noi chiamiamo i cibi poveri (anche se
non sono poveri!) ed i cibi ricchi. Esistono i cibi che sono ricchi di micronutrienti e dei cibi che
sono ricchi di macronutrienti. Nel passato, la popolazione umana ha sempre mangiato cibi ricchi di
micronutrienti e non tantissimi cibi con macronutrienti. Cibi con tantissimi micronutrienti sono frutta
e verdura, i quali generalmente hanno poche proteine, amidi e grassi. I micronutrienti sono:
vitamine, sali minerali e oligoelementi. Quando leggiamo lalimentazione dei contadini siciliani
dell800, si vede che mangiavano cicorie, cicorie e cicorie. Ogni tanto un po di pane e qualche
altra cosetta, ma di base erano le cicorie. Erano pieni di forze e di energie. Per valutare la vita
media dobbiamo tener presente una cosa: la vita media si calcola tenendo conto anche della
mortalit infantile, che era alta e quindi fa crollare il valore calcolato della vita media delle persone.

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