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Studi Umanistici
e della Formazione
Corso di Laurea in
Lingue, letterature e studi interculturali
La propaganda stalinista
in URSS e in Polonia
Aspetti storico - culturali
Relatore
Marcin Wyremebelski
Candidato
Guendalina Ginetti
Vieni con me, lettore! Chi ti ha detto che non esiste sulla terra un amore vero, fedele, eterno?
Venga tagliata la ripugnante lingua al mentitore!
Vieni con me, mio lettore, soltanto con me, e ti mostrer questo amore!
M. Bulgakov, Il Maestro e Margherita
Introduzione ............................................................................................................................... 7
1
4 Conclusioni............................................................................................................................ 51
Bibliografia.......................................................................Errore. Il segnalibro non definito.
Dizionari ................................................................................................................................... 54
Sitografia .................................................................................................................................. 54
Introduzione
Con questo elaborato andr a presentare gli aspetti principali del concetto di
propaganda, dalla storia alla definizione. In seguito mi andr ad occupare del largo uso
e della diffusione delle tecniche propagandistiche in Polonia e nell'URSS durante il
periodo stalinista e analizzer gli aspetti storico culturali di questo complesso
fenomeno, ponendo attenzione all'influenza che la propaganda ha avuto sulla cultura e
sulla storia. A questo proposito riporter nel capitolo 3 alcuni esempi dei principali
mezzi di comunicazione utilizzati dalla propaganda sovietica.
Ellul,1983, p. 8
8
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1.2 Dalla Rivoluzione d'Ottobre alla caduta del Muro: cenni storici
Andiamo ora a esaminare uno dei contesti storici in cui la propaganda non solo
divenne un concetto chiave, ma anche un fondamentale strumento politico.
A partire dal marzo 1917 la Russia cambia radicalmente: dopo lo sciopero e
l'insurrezione popolare lo Zar abdic e fu formato il governo provvisorio in cui il soviet
di Pietrogrado fungeva da Parlamento proletario. I bolscevichi, parte radicale e
rivoluzionaria guidata da Vladimir Ilic Uljanov detto Lenin, rifiutarono di entrare nel
governo provvisorio ritenendolo troppo moderato. Nel luglio dello stesso anno ci furono
scontri armati a causa di questo conflitto che terminarono con l'arresto o con la fuga dei
capi bolscevichi.
A settembre, quando il tentativo di colpo di stato dello zarista Kornilov fu
sventato grazie anche all'intervento dei bolscevichi, Lenin e i suoi sostenitori ottennero
il favore del popolo e dei soviet. Fu il 7 novembre del 1917 (25 ottobre secondo il
calendario russo) che i rivoluzionari occuparono il Palazzo d'Inverno sancendo la fine
del periodo zarista. Fu in questa circostanza che la propaganda inizi ad assumere un
ruolo importante in quanto veniva esaltata la Rivoluzione e continuamente si professava
la costruzione di un nuovo Stato russo.
I cosiddetti rossi, ovvero i radicali bolscevichi guidati da Lenin, ottennero il
potere completo soltanto nel 1919, dopo la sconfitta dei bianchi, i moderati. Tuttavia la
guerra civile non cess.
L'anno successivo, nell'aprile 1920 la Nuova Repubblica di Polonia attacc
lesercito russo a itomir, sulla strada per Kiev, ma le truppe bolsceviche
contrattaccarono e l'Armata Rossa si spinse fino a Varsavia. Dopo una controffensiva
polacca si giunse all'armistizio nel marzo 1921, il quale sanc concessioni territoriali alla
Polonia. L'armistizio port a una coesione nazionale che, in seguito, fu oggetto di una
forte propaganda6.
Dopo la Rivoluzione e durante la guerra civile, a dicembre del 1922 nacque
l'URSS. Si trattava dell'unione della Repubblica Russa con le ex provincie dell'impero
zarista.
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Nel 1924 fu promulgata una nuova Costituzione in cui il potere veniva affidato al
Congresso dei soviet dell'URSS, ma de facto il potere era nelle mani del PCUS7, unico
partito legittimo.
La politica del PCUS mirava innanzitutto ad una radicale trasformazione del
Paese e del cittadino sovietico, fu per questo che si invest in primo luogo
nell'educazione della giovent, stabilendo l'istruzione obbligatoria fino a 15 anni per
combattere l'analfabetismo; in secondo luogo si inaspr il conflitto con la Chiesa
Ortodossa. Per questo l'unico matrimonio legittimo divenne quello civile, furono
introdotti i diritti di divorzio e di aborto e si favor una parit dei sessi che port ad una
moderata liberalizzazione dei costumi.
A partire dal 1920 fu varata una riforma economica che conferiva maggiori
libert economiche al fine di favorire la crescita, questo piano fu chiamato NEP.
Nel 1922 Iosif Vissarionovi Dugavili detto Stalin diventa segretario del
PCUS8, fatto seguto da dissensi interni al partito a causa della malattia di Lenin. Inizi
la lotta alla successione.
L'anno dopo, nel 1923, la guerra civile termin con la sconfitta totale dei bianchi
e l'anno ancora successivo, dopo la morte di Lenin, Iosif Stalin divenne leader
indiscusso, con Bucharin, Kamenev e Zinov'ev al suo fianco. Lev Trockij, il quale era
contrario alla politica staliniana del Socialismo di un solo Paese e a favore dello
scoppio della rivoluzione comunista nel resto del mondo, fu prontamente isolato nel
gruppo dei dirigenti del partito.
Tra il 1927 e il 1928, mentre il mondo occidentale affrontava una grave crisi
economica, Stalin prese la decisione di imporre l'industrializzazione al Paese.
L'agricoltura venne totalmente collettivizzata e iniziarono le repressioni dei kulaki9.
Bucharin fu contrario a questa dura linea repressiva e per questo fu allontanato dal
partito con l'accusa di essere un deviazionista di destra10.
La collettivizzazione non port gli effetti sperati: lo Stato sovietico fu colpito da
una terribile carestia che ebbe le sue ripercussioni soprattutto in Ucraina provocando
milioni di morti. Nonostante ci, Stalin si attenne al suo piano economico di
industrializzazione varando, nel 1928, il primo piano quinquennale che favor lo
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Zaslvskij, 2006
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crearono un ponte aereo per rifornire Berlino Ovest e Stalin rinunci al blocco. Fu cos
che vennero create due Germanie: la Repubblica Federale Tedesca, sotto l'influenza
americana, con capitale Bonn e la Repubblica Democratica Tedesca sotto il controllo
sovietico con capitale Pankow.
Dopo la fine della guerra il dispotismo staliniano non cess: le purghe ripresero;
la vita quotidiana fu subordinata alle esigenze di ricostruzione dello Stato. Nei Paesi exnemici furono prelevate tasse, derrate, macchinari sotto forma di riparazione. La
ricostruzione economica fu molto rapida, inoltre si fecero grandi progressi in campo
scientifico: nel '49 gli USA persero il monopolio nucleare, in quanto anche l'URSS
entr in possesso della bomba atomica.
I Paesi occupati dall'Armata Rossa durante la guerra furono trasformati in
democrazie popolari sotto il diretto controllo sovietico, tanto che divennero de facto
Stati satellite dell'URSS. Per Stalin era fondamentale che in Polonia si formasse un
governo amico dell'URSS e infatti nel '45 il socialista Marowski divenne capo del
governo.
Nei Paesi satelliti fu applicata la collettivizzazione dell'agricoltura e
dell'industria ma la produzione era complementare a quella dell'URSS ed il tenore di
vita era assai inferiore.
Il 5 marzo 1953 Iosif Stalin mor a causa di un'emorragia cerebrale, furono
organizzati solenni funerali a cui parteciparono circa un milione di persone. Il corpo,
imbalsamato e vestito dell'uniforme militare, fu collocato inizialmente al Cremlino e poi
spostato insieme alla salma di Lenin nel mausoleo a Mosca.
Dopo la morte di Stalin il governo fu preso in mano da una direzione collegiale
presieduta da Lavrentij Berija, Vjaceslav Molotov, Nikita Chruv, Georgij Malenkow,
Nikolaj Bulganin.
Nel 1955 fu stipulato il Patto di Varsavia, un patto di alleanza tra l'URSS e i
Paesi dell'Est europeo. Nello stesso anno l'ucraino Nikita Chruv prevalse sugli altri
membri del triumvirato e divenne capo effettivo dell'URSS15.
Nel febbraio del 1956 si svolse il XX congresso del PCUS e fu in questa
occasione che Chruv denunci i crimini di Stalin nel suo Rapporto segreto. Il
Rapporto inizialmente non fu pubblicato ma trapel e tutto il mondo occidentale e il
popolo sovietico ne vennero a conoscenza. Chruv non metteva in discussione il
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Chruv, 1979
15
modello marxista-leninista, ma gli errori deviazionali dovuti a Stalin e al suo culto della
personalit. Fu quindi, a partire dal '56 che prese forma il processo di destalinizzazione,
detto anche disgelo.
In Polonia furono gli operai, con l'appoggio della Chiesa Cattolica, ad assumere
questa idea di cambiamento, dando vita ad agitazioni e manifestazioni culminate nel '56
nel grande sciopero di Pozna, stroncato dall'intervento delle truppe militari polacche.
Ci non imped alle manifestazioni proletarie di continuare per sfociare nell'Ottobre
Polacco16. Volendo evitare una totale repressione Chruv prefer puntare su un
cambio al vertice del governo polacco; ascese al potere Wadysaw Gomuka, filosovietico, il quale promosse una politica di cauta liberalizzazione e di parziale
riconciliazione con la Chiesa.
Negli anni '60 URSS e USA coesistevano grazie ad un sostanziale equilibrio tra
gli armamenti nucleari, tanto che si parl di equilibro del terrore. La condotta del
Presidente americano Kennedy fu caratterizzata da un'intransigenza su varie questioni di
politica estera e da una spregiudicata difesa degli interessi americani. Nel giugno del '61
a Vienna vi fu il primo incontro tra Kennedy e Chruv sulla questione di Berlino.
L'incontro fu fallimentare e nella citt fu eretto un muro che divideva Berlino Est da
Berlino Ovest.
Intanto Kennedy tent di sopprimere il regime comunista cubano, cercando di
invadere l'isola tramite un gruppo di militari anti-castristi, ma fall; l'URSS allora aiut
economicamente Castro e Chruv ordin di stanziare armamenti nucleari a Cuba. Nel
1962 Kennedy impose un blocco navale intorno all'isola per impedire alle navi
sovietiche di raggiungerla. Tra il 16 e il 21 ottobre il rischio della guerra nucleare fu
elevatissimo, ma Chruv dette l'ordine di smantellare i missili e lo stesso fecero gli
americani in Turchia. Onde evitare la guerra nucleare nel 1963 fu stipulato un trattato
per la messa al bando di esperimenti nucleari nell'atmosfera e fu installata la linea rossa,
una linea diretta di telescriventi tra il Cremlino e la Casa Bianca.
Chruv promosse una politica pacifista, ponendo il conflitto con gli USA sul
piano economico e a livello di benessere della popolazione. Questo eccesso di
ottimismo fu stroncato dal deperimento economico e nel 1964 il leader ucraino fu
estromesso.
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Jeleski, 1961
16
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17
In Polacco: Niezaleny Samorzdny Zwizek Zawodowy "Solidarno", Sindacato Autonomo dei Lavoratori
"Solidariet".
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In russo , ricostruzione, ristrutturazione
18
[]
.19
. ,
,
, ,
.21
Josif Stalin, isolando Lev Trockij, colui che era stato designato da Lenin come
depositario della dottrina comunista, in pochi mesi riusc a elevarsi su tutti gli altri
membri del Comitato Centrale del Partito Comunista dell'Unione Sovietica compresi i
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19
due collaboratori Kamenev e Zinov'ev. Al XIV Congresso del PCUS del 1925 fu infatti
segnata la fine della direzione collettiva e, dopo il breve discorso di Stalin, esplosero
fragorosi applausi e nella sala del Congresso riecheggi l'Internazionale23.
Il leader sovietico si occup dell'espulsione e, in certi casi, dell'esilio di molti fra
gli oppositori del Partito; stessa sorte capit a quei membri dell'intelligencija che si
rifiutarono di collaborare con la cosiddetta causa proletaria.
La politica di Stalin mirava alla costante ricerca di un capro espiatorio a cui
attribuire le colpe di qualsivoglia problema sociale, politico, economico. Se durante la
direzione collegiale il capro espiatorio era stato Trockij, dopo il 1925 gli stessi Zinov'ev
e Kamenev furono incolpati delle difficolt di approvvigionamento delle citt e
conseguentemente espulsi dal partito. A livello socio-economico, invece, i colpevoli
della crescente povert della popolazione sovietica furono identificati nei kulaki,
contadini che, grazie alla NEP, erano riusciti ad arricchirsi. Dopo un'estenuante
campagna contro i kulaki Stalin promosse il concetto di totale collettivizzazione
dell'agricoltura, attuando, nel 1928, il sistema dei kolchozy, aziende agricole comuni e
completamente statalizzate in cui dovevano vivere e svolgere le loro attivit i contadini.
Nell'estate del 1928 a Mosca accadde un evento singolare: si svolse il primo
processo pubblico dopo la NEP, chiamato processo di ahty24, il cui nome deriva dalla
citt del Donbass sede di un'industria carbonifera, cinquantatr ingegneri furono
accusati di sabotaggio. Tra questi vi erano tre ingegneri tedeschi considerati spie della
potenza straniera ostile all'URSS. Prima del processo due degli ingegneri tedeschi
morirono in circostanze misteriose, il terzo confess il reato di sabotaggio, previe
probabili torture in sede di interrogatorio, suscitando l'indignazione popolare. Stalin e i
membri del Comitato Centrale sfruttarono questo episodio per favorire una campagna
d'odio verso le potenze straniere25; gi dal 1927 Stalin faceva passare le ostilit tra lo
Stato sovietico e altre potenze (Inghilterra, USA, Francia, Cina) come un complotto
capitalista per dichiarare guerra all'URSS, come dimostrato dalla seguente
testimonianza:
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Fu nel 1929 che si comp la Grande Svolta, l'inizio di una nuova riforma
economica che andasse oltre la NEP e della costruzione del nuovo Stato e del nuovo
individuo socialista. Lo stesso Stalin scrisse a riguardo di questo nuovo orientamento
economico, politico e sociale:
.
.
,
()
.27
Al XVI Congresso del PCUS avvenne un'epurazione generale di tutti coloro che
tra il '23 e il '29 avevano votato contro Stalin, lo stesso Bucharin fu condannato per
mancanza di principi e deviazionismo di destra.
In questi stessi anni, Stalin decise di sterminare coloro che fungevano da capro
espiatorio29 per le condizioni di estrema povert nelle campagne, ovvero i kulaki. A
milioni furono deportati nei campi di lavoro dall'Armata Rossa e negli sporadici casi di
resistenza furono direttamente fucilati. Il processo di collettivizzazione forzata
dell'agricoltura ebbe inizio.
26
Dmitrievskij, p.8
I. V. Stalin, Soinenja, v. 12 , Al XII anniversario di Ottobre.
28
[Traduzione a mia cura GG]
29
Graziosi, 2007, P. 295.
27
21
Gli anni dopo il primo piano quinquennale videro la grande ascesa di Stalin il
quale venne proclamato artefice della Rivoluzione d'Ottobre, creatore del Partito,
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creatore dell'Armata Rossa, vincitore della guerra civile, illustre marxista, grande
pensatore e grande pratico e altri appellativi simili, spesso auto-attribuiti.
Nel gennaio del 1934 al XVII Congresso del Partito si constat che il Paese era
profondamente cambiato, ormai nessuno osava pi contraddire Stalin, il quale promise
pace e tranquillit, asserendo che ogni nemico del popolo e del Socialismo era stato
finalmente sconfitto. Al Congresso del PCUS fu il beniamino di Stalin, Kirov, che
defin il dittatore l'uomo pi grande di tutti i tempi e di tutti i popoli. Il piano
quinquennale segn l'inizio del culto della personalit di Stalin.
La biografia ufficiale del leader sovietico fu commissionata allo scrittore
francese Henri Barbusse, il quale formul ingegnosamente elogi a Stalin di cui i
propagandisti si servirono:
Se voi non lo conoscete egli [Lenin] vi conosce molto bene e gi si occupato di
voi; chiunque voi siate, di questo benefattore avrete sempre bisogno. E a somiglianza di
lui, che veglia su tutto, oggi un altro uomo [Stalin] [] guida chiunque voi siate, la
parte migliore del vostro destino. [] Uomo dalla testa di pensatore, dal viso di
lavoratore, dall'abito di semplice soldato33.
A partire dagli anni '30 inizi a diffondersi l'opinione pubblica mondiale filosovietica, opportunamente plasmata e manipolata fin dall'inizio della Rivoluzione
d'Ottobre. Agli occhi dell'Occidente, immerso in una profonda crisi economica, l'URSS
spesso corrispondeva al paradiso.
Sono loro il futuro, noi siamo il passato34 scriveva il tedesco Arthur Koestler
nella sua opera "The invisible writing". Tuttavia Koestler trascrisse le, secondo lui,
curiose domande che gli furono poste dai cittadini sovietici:
Qual il numero di operai francesi che muoiono quotidianamente di fame? o
Come hanno fatto i comunisti occidentali a impedire l'intervento contro l'URSS che
stava predisponendo il capitale monopolistico con l'aiuto dei traditori social-fascisti?
33
34
Barbusse, 1935
Koestler, 2005
23
35
,
. , ,
,
,
.36
36
N. Starikov, 2013, p. 88
E. Ludwig, 2013
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Gosudarstvennoe politieskoe upravlenie, direttorato politico dello Stato.
39
Piretto, 2001, pp. 105-109.
40
Secondo alcuni storici sarebbe stato Stalin stesso a organizzare l'assassinio di Kirov, ma questa teoria non
trova riscontri certi.
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Terrore vide un'epurazione politica del Paese il cui oggetto non era pi un singolo
gruppo sociale ma l'intera popolazione.
La propaganda, con l'aiuto della Pravda41, tempestava i cittadini sovietici sul
pericolo che correva Stalin e la struttura statale, il nemico spesso si trovava all'interno
del partito. Con questo pretesto le massime cariche dello Stato tentarono di giustificare
le continue deportazioni nei GULag e le fucilazioni, invitando i propri cittadini a
denunciare chiunque fosse soltanto sospettato di tradire il regime.
Il periodo delle grandi purghe fu chiamato Eovscina dal nome del capo
dell'NKVD Eov, sostituito nel 1938 dal Berja, ponendo cos fine al periodo del Grande
Terrore, ma non alle continue deportazioni e fucilazioni.
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sovietico non fu fatta parola, in quanto, durante l'invasione tedesca, le radio dovevano
essere consegnate alla polizia e i giornali dovevano pubblicare solo notizie ufficiali43.
Il 30 settembre del 1941 i tedeschi avviarono una dura offensiva, tanto che la
capitale Mosca per poco non fu presa. Il mese successivo Leningrado venne accerchiata
e assediata. Il clima era molto delicato e contrassegnato da un forte pessimismo, ma nel
popolo russo si svilupp una forte coscienza per cui non era possibile arrendersi o
disertare, in quanto ci avrebbe comportato la morte. L'annuncio di Radio Mosca del 17
ottobre dichiarava che Stalin si trovava in citt e ci ebbe un'efficacia enorme sul
morale della popolazione moscovita. Tuttavia Stalin, tornato a Mosca quello stesso 17
ottobre, i giorni precedenti si era recato a Kinesma, sul Volga, in quanto tutto sembrava
perduto per la capitale. La vittoria difensiva dell'Armata Rossa, alle porte di Mosca,
mostr ai sovietici che i tedeschi potevano effettivamente essere sconfitti. L'effetto sul
morale fu straordinario; il leader sovietico, cogliendo questa forte ondata di
patriottismo, il 7 novembre pronunci un discorso a Mosca con i tedeschi a pochi
chilometri dalla citt. Stalin spinse il suo popolo a combattere per la Patria44, non pi
per il potere o per lui stesso. In questo fu aiutato dal richiamo delle grandi figure del
passato, oltre al sempre presente, osannato Vladimir Ilic Lenin, non mancarono i
riferimenti ai condottieri Aleksandr Nevskij e Dmitrj Donskoj e all'imperatore Pietro il
Grande. Questa vittoria alle porte di Mosca suscit in ogni russo un forte orgoglio
nazionale che lo aiut ad affrontare gli stenti della guerra e di quel rigido inverno.
Ovunque risuonava lo slogan vse dlja fronta, vse dlja pobedy45 per incoraggiare
il popolo a superare la fame e il freddo. Il clima di ottimismo dopo la vittoria di Mosca
port a credere che in un annetto la guerra sarebbe stata vinta, infatti il motto ufficiale
divenne la vittoria del '42. Ben presto questo slogan fu revocato in quanto il 1942 fu un
anno altrettanto terribile: l'offensiva tedesca era ripartita a sud lungo il Volga e ben
presto la citt industriale di Stalingrado fu assediata. La battaglia di Stalingrado fu il
punto di svolta della guerra nazi-sovietica. I russi guardavano con speranza a questa
imminente battaglia, infatti la resistenza e la controffensiva russa furono tali che alla
fine del '42 il nemico tedesco fu ricacciato ad Ovest46. Stalin, di cui nei mesi cupi
43
27
dell'estate-autunno del '42 si era sentito parlare poco, si attribu tutti i meriti della
vittoria definendosi genio militare.
Dopo la battaglia di Stalingrado i contadini e gli operai continuarono ad essere
sfruttati in nome del tutto per il fronte, tutto per la vittoria ma adesso sopportavano
queste condizioni con pi leggerezza. Ci che era cambiato era un rinnovato senso di
patriottismo, era stata la loro guerra, la Grande Guerra Patriottica47.
2.1.5 Il dopoguerra
47
Le purghe staliniane, sospese durante il conflitto e nei primi anni del dopoguerra,
nel '48 ripresero fino all'anno della morte di Stalin. La purga pi grave fu a Leningrado
per il suo atteggiamento indipendente e antimoscovita che Stalin aveva sempre
disprezzato. In primis furono colpiti gli ebrei, accusati di collaborazionismo con i
tedeschi e di essere borghesi.
Un tema su cui Stalin fondava la sua campagna propagandistica fu la cosiddetta
politica delle nazionalit per cui, secondo il leader sovietico, le condizioni dei popoli
dell'Asia annessi all'URSS erano di gran lunga migliorate dalla originaria arretratezza48.
Queste popolazioni furono in generale sempre fedeli a Stalin e gli unici episodi di
rivolta erano legati a motivi religiosi. Dopo la guerra riprese leconomia, devastata
dalloccupazione e dagli ingenti sforzi per la produzione bellica necessaria alla vittoria.
Per favorire la ripresa economica Stalin introdusse una riforma monetaria per sopperire
alla perdita di valore del vecchio rublo. Ma la corsa agli armamenti non era finita: con la
guerra fredda lURSS di prepar alla costruzione della bomba atomica e di armi
nucleari, cos da tenere testa al rivale americano.
48
29
30
alcuni dei suoi romanzi. Il fatto singolare che lo scrittore fu tenuto in vita nonostante il
suo dissenso con lideologia del regime ma reso, tuttavia, innocuo. Potremmo ipotizzare
che Stalin ammirasse Bulgakov e le sue opere, ma certamente non le ritenne conformi al
social-realismo.
fino alla sua morte nel 48, fu luomo di fiducia di Stalin, nonch il principale
organizzatore della cultura, al quale egli affidava i compiti pi importanti. Dopo la sua
morte spicc la figura di Malenkov, uno dei pi attivi membri del partito.
Allinizio degli anni 50 Stalin soffriva di emorragie cerebrali che lo portarono a
sempre pi frequenti manie di sospetto62. Nella sua mente si figurava lidea di operare
un cambio di guardia. Al posto del Politbjuro e dellOrgbjuro si istitu un Presidium del
CC. Stalin stava preparando una grandiosa purga, ma prima ne ordin una preliminare
negli Stati satelliti, in cui tutti i dirigenti comunisti furono processati con laccusa di
essere troppo indipendenti63.
Lantisemitismo si stava diffondendo, tantoch negli ultimi anni prima della
morte di Stalin ci fu lindagine per il complotto dei medici. Illustri dottori di origine
ebraica esercitanti al Cremlino vennero arrestati. Ormai il popolo si preparava ad una
nuova ondata di Grande Terrore.
Il 5 marzo del 1953 Iosif Vissarionovi Dugavili detto Stalin fu colpito da
unemorragia cerebrale e mor. A lungo gli storici si sono interrogati se si trattasse di
omicidio ma lipotesi pi probabile che il leader sovietico sia morto di morte naturale.
Il feretro fu esposto nella Casa dei Sindacati a Mosca, dal 6 al 9 marzo fu
decretato il lutto e in migliaia sfilarono davanti alla salma. Mor con gli appellativi di
Guida e Maestro dei lavoratori di tutto il mondo, Padre dei popoli, saggia e sagace
Guida del popolo sovietico, il massimo Genio di tutti i tempi e di tutti i popoli, massimo
Condottiero di tutti i tempi e di tutti i popoli, Corifeo della scienza, fedele Compagno
darmi di Lenin, fedele Continuatore dellopera di Lenin, odierno Lenin.
62
32
Figura 1
64
http://ipn.gov.pl/obep-wroclaw/wystawy/wystawy/propaganda-komunistyczna-w-plakacie
Il vessillo di Stalin in mani forti e sicure
33
3 Esempi di propaganda
3.1 Le Polskie Kroniki Filmowe, la morte di Stalin
Le Polskie Kroniki Filmowe sono cinegiornali mandati in onda nei cinema prima
dell'inizio dei film nel periodo che va dal 1944 fino al 1995, anno della definitiva
cancellazione. Le cronache, usate come fondamentale mezzo propagandistico, avevano
lo scopo di presentare il Partito Operaio Unificato Polacco e l'Unione Sovietica come la
migliore opportunit per la Polonia.
Le cronache, inaugurate nel periodo stalinista alla fine della Seconda Guerra
Mondiale, avevano come oggetto il culto della personalit del leader sovietico e, al
momento della sua morte, questo stesso culto fu innalzato fino alla divinizzazione.
Propongo un esempio di due episodi delle Kroniki che hanno come oggetto la morte di
Stalin e che mostrano come la grande attivit propagandistica del leader sovietico,
continui anche dopo la sua dipartita.
mier Stalina
By naszym nauczycielem, najlepszym i najmdrzejszym z przyjaci. Cae swe
ycie powici sprawie wyzwolenia klasy robotniczej i wszystkich ludzi pracy.
Miliony ludzi Zwizku Rad i Krajw idcych drog socjalizmu, tworz wiat
nowy, niosc w sercach i na ustach imi Stalina.
Przez trzydzieci pi lat codziennie rano przechodzi przez dziedziniec Starego
Kremla. Wraz z Leninem zbudowa pierwsze na wiecie pastwo robotnikw i
chopw.
Towarzysz Stalin: niezrwnani organizator partii i genialny teoretyk marksizmu i
leninizmu. Pod jego wodz zacofany dawniej kraj sta si potnym przemysowokochozowym mocarstwem. Wychowa niezomne pokolenia ludzi radzieckich,
budowniczych nowego ycia.
35
67
Le classi operaie delle Slesia sanno che la loro liberazione dal giogo capitalista,
lo strepitoso successo nella costruzione di una nuova vita, lo devono a Stalin, il grande
amico del nostro popolo. I minatori di Katowice conferiscono alla citt il pi fiero dei
nomi, il nome di Stalin.
Una delegazione del popolo polacco si diretta a Mosca, in testa c' Bolesaw
Bierut.
Delegazioni da tutto il Paese si rivolgono all'ambasciata dell'Unione Sovietica
con parole di riverenza per l'immortale Stalin. Il Palazzo della Cultura e della Scienza
porter il nome di Stalin, dono dell'Unione Sovietica alla capitale della Polonia.
Oggi caduto il silenzio sul cantiere.
"Amici sovietici, condividiamo il vostro dolore".
Nove marzo, ore 10:00.
Il popolo di Varsavia saluta il caro, infinitamente amato Stalin.
Parla il compagno Jzef Cyrankiewicz:
"Fratelli polacchi, oggi, nel giorno del grande lutto, mentre i cuori pieni di dolore
di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo salutano il grande Stalin, il popolo di
Varsavia, esprimendo i propri sentimenti, manifesta la decisa volont di tutto il popolo
polacco di sostenere le immortali e fondamentali conquiste dell'umanit e le conquiste
del nostro popolo portate dall'epoca staliniana, di far vivere l'opera del grande Stalin nei
nostri cuori, nei nostri pensieri, nelle nostre gesta, nelle gesta di milioni di polacchi, di
mantenere ancora la strada che ci ha tracciato Stalin".
Parla il compagno Franciszek Jwiak:
"Compagni! Riuniti intorno al nostro partito, intorno al governo popolare,
intorno al fedele insegnamento di Stalin, del compagno Bolesaw Bierut, noi, uomini del
Partito Operaio Unificato Polacco, ogni uomo a cui cara la questione della costruzione
del socialismo e della lotta per la pace, giuriamo di serbare per l'eternit il ricordo
dell'immortale Stalin, sempre profondo e vivo sar il nostro amore per il grande amico
del popolo polacco, tutte le sue forze, tutte le sue capacit, tutte le sue idee e i
sentimenti li consacriamo alla lotta per la decisiva vittoria del grande ideale di Marx,
Engels, Lenin e Stalin. La causa di Stalin immortale. La causa di Stalin trionfer".
Tutti noi abbiamo dato l'ultimo saluto: operai, contadini, soldati. Una
manifestazione seria e severa. Le forze armate della Nazione, che sanno chi seguire e
quale strada percorrere. Andiamo avanti, come ci ha insegnato Stalin, restiamo uniti e
tenaci, restiamo vigili.
41
68
Figura 2
43
L'immortale nome di STALIN vivr per sempre nei cuori del popolo sovietico e
di tutta l'umanit progressista.
DAL
COMITATO
CENTRALE
DEL
PARTITO
COMUNISTA
L'immortale nome di STALIN vivr per sempre nei cuori del popolo sovietico e
di tutta l'umanit progressista.
Viva la grande, onnipotente dottrina di Marx, Engels, Lenin e Stalin!
Viva la nostra possente Patria socialista!
Viva il nostro eroico popolo sovietico!
Viva il grande Partito Comunista dell'Unione Sovietica!
70
di
seguito
alcuni
manifesti
propagandistici71.
Figura 3
Figura 4
71
48
Figura 5
Figura 6
73
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Tutto per il fronte, tutto per la vittoria! uno degli slogan pi frequenti durante la Seconda Guerra Mondiale.
[Traduzione a mia cura G.G.]
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4 Conclusioni
Il tema della propaganda mette le sue radici nella storia ed ancora
estremamente attuale. Essa non solo un utile strumento di potere nei regimi
dittatoriali, ma fa parte della vita di ogni giorno. Basti pensare alle elezioni politiche,
alle religioni, alle varie ideologie. Ho scelto di studiare questo tema in rapporto a un
periodo storico e a un personaggio che trovo molto interessanti. Iosif Stalin e in
generale
lapparato
governativo
dellURSS
fanno
uso
di
queste
tecniche
propagandistiche sia per ottenere il consenso delle masse ma anche per un fine pi
grande: il loro intento di trasformare radicalmente luomo, o meglio, la coscienza
umana. NellURSS di Stalin si va quindi a raffigurare una realt idealizzata,
immaginaria e a farla passare per vera. come se il rapporto tra la cosa reale e la parola
venisse tagliato75. Mentre milioni di persone muoiono a causa delle terribili carestie
degli anni 30, allo stesso tempo si dice che lURSS sia il Paese pi felice del mondo.
La vita ideale delluomo socialista era stata talmente ben dipinta e raffigurata che viene
assimilata come vera. In questo aiutano le omissioni della propaganda riguardo le reali
condizioni di vita dei cittadini sovietici, tanto da creare il mito dellURSS allestero.
Analizziamo un altro aspetto: la propaganda stalinista stata generalmente
efficace fino alla morte dello stesso Stalin e anche oltre, fino probabilmente alle
rivelazioni sul culto della personalit del rapporto Chruv. Sebbene fossero state
smascherate alcune menzogne sul mondo perfetto dellURSS, il regime staliniano era
appoggiato dalla maggior parte dei partiti comunisti dEuropa. Questo perch, a
differenza della Germania nazista, lURSS di Stalin vinse la Seconda Guerra Mondiale
e si present come grande superpotenza. Per questi motivi intorno allo Stato sovietico e
al suo leader si form un alone di timoroso rispetto che portava la maggior parte della
popolazione a credere alle menzogne della propaganda sovietica e magari a chiudere un
occhio sulle frequenti sparizioni e deportazioni.
Veniamo ora alla conclusione di questo elaborato ponendo una domanda
fondamentale: la propaganda stalinista ha raggiunto il suo obiettivo o ha fallito?
Nellottica di Stalin la risposta sarebbe probabilmente positiva ma con un risvolto
amaro: il leader sovietico riusc effettivamente a costruire (a un prezzo inestimabile in
vite umane) la societ socialista, riusc a elevare lo Stato sovietico come una delle
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A. Wat, p.3
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Treccani, enciclopedia
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