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Veneto.
I direttori dei nove
giornali locali
esprimono
preoccupazione
per i tagli annunciati
dalla Regione
Venerd
20 Novembre 2015
Venezia. La Regione Veneto, caratterizzata da una capillare presenza di scuole paritarie, soprattutto dellinfanzia, introduca
i costi standard, ma finalmente apra con
il Governo un negoziato per ottenere maggiore autonomia nellistruzione. Il tempo
del rimpallo finito, ora servono i fatti. Lo
scrivono in un editoriale i direttori dei nove settimanali diocesani delVeneto che non
nascondono la preoccupazione per i ventilati tagli della Regione alle paritarie (-60%
per le scuole dellinfanzia e -100% sul buo-
no scuola) e alla formazione professionale. Tagli - previsti per il 2016 - causati dai
minori trasferimenti statali e dai nuovi costi per la presa in carico delle province, per
i quali hanno manifestato forte allarme Fism, Fidae, CdO Opere Educative, Forma
Veneto, Agesc. I direttori sollecitano una
soluzione che dia a queste scuole una prospettiva seria, credibile e serena di futuro.
O qualcosa si sblocca, oppure questi istituti, che rappresentano un pilastro dei servizi di educazione, istruzione e prepara-
zione alla vita lavorativa dei giovani del Veneto, rischiano la chiusura avvertono i direttori o la drastica riduzione con licenziamenti di lavoratori e laumento dellinstabilit sociale . Il conto pi salato sarebbe pagato dagli alunni e dalle loro famiglie
che non possono sopportare ulteriori aumenti di rette a fronte peraltro di altre famiglie che possono godere gratuitamente
(o quasi) dei medesimi servizi statali.
Francesco Dal Mas
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Malattie infettive,
no ai luoghi comuni
ROMA
roppo semplice e anche sbagliato il binomio malattie infettive - immigrati. Altrettanto il luogo comune che patologie come
Hiv, tubercolosi, epatite o il semplice morbillo siano ormai reminiscenze di unaltra epoca. Colpa del
calo drastico delle vaccinazioni solo per morbillo, parodontite e rosolia ci sono 358mila bimbi non
vaccinati nellultimo quinquennio ma anche della mobilit della popolazione nella globalizzazione. Per questo serve mantenere una rete di presidio sul territorio di esperti in patologie trasmissibili, perch non si pu mai abbassare la guardia.
Ancor pi con il rischio bioterrorismo, che torna a
far capolino ogni volta che accadono attentati come quelli di Parigi.
Inizia smontando molti luoghi comuni il libro bianco sulle malattie infettive presentato ieri a Roma
dalla Simit; unanalisi di 150 pagine della Societ italiana malattie infettive e tropicali in cui, per la prima volta, viene messo in piedi un programma di ottimizzazione delle risorse pubbliche per creare una
rete infettivologica nazionale in grado di fronteggiare le emergenze sanitarie. Uno strumento utile alla sanit pubblica, insomma. Ogni giorno, non solo quando scatta la psicosi epidemie. Stiamo inve-
Verit e bufale
Solo 1 profugo su 100 ha problemi
I rischi sono i batteri super resistenti
e i virus contratti in ospedale
Simit: rete di presidio nazionale
anche spingere
sullacceleratore
sulla prevenzione
come i vaccini.
Loccasione usata
dal ministro della
Salute per contrastare ancora una
volta la controcultura antivaccinaria il messaggio di saluto inviato agli stati generali della pediatria, promossi nella Capitale dalla Societ italiana di
pediatria (Sip). Limmunizzazione, sottolinea difatti Beatrice Lorenzin, rappresenta uno degli interventi pi efficaci e sicuri a disposizione della sanit
pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive.
Queste inoltre, continuano a ripetere gli esperti del
Simit, non arrivano certo con i gommoni carichi di
stranieri che attraversano il Mediterraneo. Meno
dell1-2% delle 200mila persone sbarcate questanno in Italia e Grecia infatti il primo punto fermo
messo da Tullio Prestileo, infettivologo dellospedale di Palermo ha una patologia infettiva. Questo catastrofismo dunque infondato. Il dato invece cresce con il passare del tempo di questi uomini qui da
noi, questa la novit emersa da un recente studio
europeo sullAids, in cui emerge che su tutti i nuovi casi di Hiv tra gli immigrati africani in Italia, il 34%
ha contratto il virus nel nostro Paese. Una malattia questa che sta trovando, insieme alla Tbc, una
nuova primavera in Italia anche tra i nostri connazionali, con 84mila persone in trattamento retrovirale, un sommerso vicino al 17% e una patologia
conclamata che interessa circa 100mila persone.
La necessit, perci, non abbassare lasticella del
controllo, dellinformazione e della prevenzione.
Nel territorio deve nascere un network di ambulatori per i primi screening sulle malattie contagiose
chiede dunque il presidente Simit Antonio Chirianni che fungano da presidi di protezione civile
nel quotidiano, da ammortizzatori per falsi allarmi e siano pronti ad intervenire nelle emergenze.
Come nel caso di un attacco batteriologico. Un rischio molto basso in Italia, secondo il vicepresidente Simit Massimo Galli ammettendo che non
c alcuna allerta specifica. Ma, in ogni caso, noi
siamo pronti.
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Lo stop
BRINDISI
li ulivi sani, che sono a stretto contatto con quelli colpiti da Xylella, non saranno
abbattuti. Lo ha deciso il Tar del Lazio con un provvedimento di sospensiva che ha valore fino al 16
dicembre, quando saranno discussi nel merito tutti i ricorsi formulati. Dunque, almeno per ora gli
agricoltori di Cellino San Marco, Oria e Torchiarolo hanno visto accolte le loro istanze con cui hanno
impugnato il piano del commissario straordinario Giuseppe Silletti
nella parte che dispone leradica-
Padova.
Accolte le istanze
degli agricoltori
che avevano impugnato
il piano
del commissario
straordinario, Silletti
Il 16 dicembre
verranno discussi
nel merito
tutti i ricorsi formulati
effettuati dal Cnr e dal dipartimento di Scienze del Suolo delluniversit di Bari, durati pi di 12
mesi, hanno praticamente dimostrato che le misure fitosanitarie
applicate alle piante di vite contro
la Xylella Fastidiosa possono essere abolite, in quanto il ceppo batterico presente in Puglia non ha alcun effetto su queste piante. Sulla
questione intervenuto il parlamentare brindisino del gruppo
Conservatori e Riformisti, Nicola
Cirac. Obbligare lItalia ad uneradicazione sistematica di tutte le
piante di ulivo comporterebbe una
grave mutilazione ambientale.
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In ogni caso, resta il dramma di una giovanissima, protagonista di una vicenda che
lascia sgomenti, commenta il presidente
del Movimento per la Vita italiano, Gian
Luigi Gigli.
Al giorno doggi sottolinea difficile
anche solo immaginare che a motivare la
decisione di sbarazzarsi di un nascituro
possano essere ipocrite ragioni di convenienza sociale. A tutte le ragazze che si trovassero in difficolt ribadiamo la disponibilit dei Centri di aiuto alla Vita a dare una mano concreta. Ricordiamo anche che
in Italia possibile il parto in anonimato in
ospedale e che il Movimento per la Vita ha
aperto negli anni una rete di Culle per la
Vita per chi, malgrado la possibilit di anonimato, non volesse partorire in ospedale. La vita umana conclude Gigli non
pu essere trattata come un oggetto di cui
disfarsi.
Dopo un momento cos difficile, Montecassino continuer a rappresentare un significativo punto di riferimento per ogni persona. la fiduciosa convinzione dellabate Donato Ogliari e della comunit monastica di Montecassino che, dopo una settimana di silenzio, in un comunicato diffuso ieri commentano le
gravi accuse addebitate allex abate Pietro Vittorelli, che avrebbe sottratto mezzo milione di euro dai conti dellabbazia da lui
guidata dal 2007 al 2013, per fini personali. Scossi dalle gravi e
dolorose notizie degli ultimi giorni, affermano i monaci, abbiamo preferito far tacere ogni forma di "balbetto umano" per
lasciare spazio alla Parola vera, quella di Dio, attraverso il silenzio, la riflessione e la preghiera. E aggiungono che lerrore, anche grave, di un fratello che sar accertato alla luce della verit
non pu, n deve, travolgere tutti e tutto. Chiediamo, tuttavia,
perdono a quanti sono rimasti feriti e scandalizzati e ringraziamo tutti coloro, e sono tantissimi, che ci hanno dimostrato affetto e solidariet. Lex abate Vittorelli, dalle sue dimissioni per
motivi di salute del giugno 2013, non pi a Montecassino ma
in "esclaustrazione", condizione concessa fino ad un massimo
di tre anni, per decidere se conservare o meno i voti religiosi.
Augusto Cinelli
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cadavere di un feto stato trovato, ieri mattina, dai carabinieri in un giardino di una casa di Padova. I militari erano stati allertati, laltra sera, dai medici dellospedale di Camposampiero, dove si era
presentata una giovane albanese, di 17 anni, in preda a una forte emorragia. La ragazza, accompagnata dal fidanzato di 18
anni, aveva dato un nome falso ai sanitari,
che, allarmati dal suo stato, hanno segnalato il caso alle forze dellordine. In poche
ore, i militari hanno ricostruito la vicenda,
appurando che la giovane aveva partorito
da poco e che si era sbarazzata del figlio
nascondendolo nel giardino di casa, dove
poi stato trovato. Ulteriori indagini sono
state avviate per accertare leventuale coinvolgimento della famiglia della giovane.
Nessuna ipotesi di reato stata formulata
e i due fidanzati sono stati, al momento,
PADOVA
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CARCERI
A Roma un convegno
di Prison Fellowship
La risposta di Montecassino
SCUOLA
Entrano in classe
gli animatori digitali
Debuttano nelle scuole italiane gli animatori digitali, docenti particolarmente vocati
allinnovazione che dovranno
guidare i processi di attuazione del Piano nazionale scuola digitale (Pnsd) nei loro istituti. Lo annuncia il ministero
dellIstruzione, che ha inviato
ieri la nota con cui viene chiesto alle scuole di nominare i
loro esperti entro il prossimo
10 dicembre. Si tratter di circa 8.500 insegnanti, uno per
ogni istituto del Paese.
Larcivescovo di Milano,
cardinale Angelo Scola, e il
consiglio episcopale milanese
annunciano che entrato nella
pienezza della vita in Cristo
don
GIACOMINO
BONZA
GI PARROCO DI S. GIOVANNI
BATTISTA A JERAGO CON ORAGO
(VA)
GIACOMO BONZA
PARROCO EMERITO DI ORAGO
I funerali si svolgeranno in
Basilica a Gallarate, sabato 21
c.m. alle ore 10.00
GALLARATE, 20 novembre 2015
Nella fede in Cristo Risorto, il
vescovo di Vicenza monsignor
Beniamino Pizziol e il presbiterio
diocesano annunciano, con il
dolore illuminato dalla fede, la
morte di
don
ANTONIO
BOSCHETTI
(ANNI 80)