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VENERD
26 FEBBRAIO 2016
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
FOCUS
Benedetta Cucci
BOLOGNA
Pierfrancesco Giannangeli
OSTRA
UN RITORNO nel luogo dove tutto cominciato. Nel 1992 la diciottenne Carmela Remigio vinse a Ostra il concorso lirico intitolato ad Angelica Catalani (la voce
di Senigallia che fece perdere la
testa, indifferentemente, a Napoleone e a Brahms), preludio al
trionfo nel Pavarotti Voice a Philadelphia e a una straordinaria
carriera.
Questa sera, sempre a Ostra, al
teatro La Vittoria alle 21, Carmela Remigio ricever invece il Premio Angelica Catalani, riservato
alla migliore cantante italiana del
2015. A designare lartista di Pescara stata una giuria presieduta
da Leone Magiera e composta
da Francesco Micheli, Gianni
Tangucci, Elvio Giudici, Piero
Mioli che stasera parler della figura e lattivit della Catalani e
Anna Maria Ferrone.
Il programma della serata prevede anche lesibizione di quattro
giovani voci dellattuale panorama lirico (il soprano Scilla Cristiano, il tenore Alessandro Goldoni,
solutamente innovativo, sperimentato per la prima volta su paesaggi pittorici, ha portato innanzitutto al ritrovamento di sfondi di
opere pierfrancescane, quei panorami che Piero incontrava negli
abituali percorsi che dalla sua Sansepolcro lo portavano alle corti di
Urbino e Rimini (che tra maggio
Arriva in un un momento di maturit artistica, per cui sono molto felice di essere stata scelta. Lo
scorso stato per me un anno
molto impegnativo di debutti. Soprattutto lAlceste che Pier Luigi
Pizzi mi ha cucito addosso a Venezia e la Anna Bolena al festival
donizettiano a Bergamo, eseguita
in integrale con la direzione di
Corrado Rovaris e la regia di Alessandro Talevi.
STASERA A OSTRA
Lalloro come migliore
cantante del 2015. Cerco
sempre delle nuove sfide
Linizio delle prove di Donna serpente di Casella con Noseda a Torino, un titolo particolare e una riscoperta di un autore italiano del
primo Novecento. unopera in-
vanni: Donna Anna, che mi ha visto debuttare tanti anni fa con Abbado, ma anche Donna Elvira,
che ha segnato linizio del grande
amore con Pier Luigi Pizzi e che
ho eseguito quattrocentocinquanta volte. Mi ha dato la possibilit
di crescere e di confrontarmi, e
poi di lei non butterei n una pa-
Tutto il belcanto italiano, pensato per come periodo storico e interpretativo che arriva dritto dal
Settecento, e non certo il retaggio
dellinterpretazione successiva.
Cosa vede nel suo futuro?