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Antropology and its evil twin development in the constitution of a

discipline
James Ferguson
La conoscenza dello sviluppo e le discipline accademiche
sempre pi diffusa lopinione secondo cui ci che noi consideriamo un oggetto familiare, lo
sviluppo, sia in realt un insieme di domande non risposte, pi che una serie di convinzioni e
conclusioni.
Un punto di partenza per descrivere il processo di evoluzione e formazione del senso comune di
sviluppo evidenziare la complessit e mutevolezza delle relazioni esistenti tra le scienze sociali
accademiche ed i vari tipi di conoscenze e teorie che circolano attorno al mondo dello sviluppo.
Si crede che le teorie antropologiche sullo sviluppo non abbiano alcuna rilevanza in ambito pratico,
quando nessuno potrebbe negare che le teorie accademiche dei sistemi funzionali e dellequilibrio
sociale abbiano profondamente influenzato le applicazioni antropologiche nellAfrica coloniale. La
natura delle relazioni tra teorie e forme di conoscenza accademiche da un lato ed applicazioni
pratiche dallaltro, per ci che concerne lo sviluppo, varia nel tempo. Oggi in antropologia vi una
distinzione tra antropologia accademica ed antropologia pratica o dello sviluppo. Ogni progetto di
sviluppo oggi utilizzato, non solo per approfondire la conoscenza del mondo dello sviluppo e dei
suoi processi di funzionamento, ma anche per capire qual la posizione e la capacit degli
accademici di avere effetti concreti nel mondo reale.

tesi
La relazione disciplinare dellantropologia con il mondo delle agenzie e delle pratiche politiche
dello sviluppo particolarmente difficile e probabilmente centrale, grazie al ruolo storico
dellantropologia come scienza delle popolazioni meno sviluppate. Lantipatia dellantropologia
per lo sviluppo non deriva da una distanza critica dellantropologia dallo sviluppo, bens da una sua
scomoda intimit con essa.

Il concetto di sviluppo ed il fondamento teoretico dellantropologia


Lantropologia nasce a fine 800, ne sono considerati padri fondatori Lewis, Henry e Morgan
(USA); Tylor (GB). La concezione dominante quella dellevoluzione sociale, la cui coerenza
concettuale rende lantropologia una disciplina. La distinzione tra forme alte e basse di evoluzione
(selvaggi vs. uomini civilizzati). La concezione di unit umana convive con le differenziazioni delle
societ contemporanee in base al loro livello di sviluppo evolutivo. Lidea di sviluppo centrale,
visto come forza motrice dellevoluzione umana, vista come animata da un unico grande principio
di movimento direzionale, che lo sviluppo evolutivo. Il contrasto primitivo-civilizzato, visto come
il contrasto bambino-adulto, ha giocato un ruolo chiave nellideologia coloniale.
Nel pensiero occidentale (idea di progresso, monismo ontologico) ci sono tre idee chiave:
1. Le differenti societ sono indipendenti le une dalle altre.
2. Tutte le societ vanno in ununica direzione, cio la storia umana una.
3. Le differenze tra le societ sono differenze nel livello di sviluppo.
Agli inizi del XX sec. Si ha un rifiuto delle teorie dellevoluzione sociale, si arriva al relativismo
americano e ed agli storici della cultura (Franz Boas). Tylor, Lewis, Henry e Morgan sono tacciati
di etnocentrismo. Chi pu dire e da quale punto di vista si pu dire che una societ higer rispetto
ad unaltra? Ogni societ unica. Ma la rottura fu meno forte di quanto si pot pensare.

I relativisti continuarono a considerare le societ come indipendenti e autonome. Accettarono che


gli antropologi si specializzassero nello studio di societ primitive, continuando ad utilizzare il
termine primitivo, lasciando persistere il dualismo primitivo-moderno.
Loggetto degli antropologi continuava ad essere lo studio di popolazioni non-sviluppate (che
vivono in modo tradizionale, lontani dai conflitti del mondo moderno).

Lo sviluppo diventa applicato


Con lavanzare del colonialismo lantropologia si occupa di indagare i metodi pratici per gestire
limpatto dei primitivi con il mondo moderno.
Nel contesto del rapid and destructive change proprio dellimpero coloniale lidea di sviluppo
sembra non avere grande importanza; la preoccupazione maggiore era limpatto dellespansione
occidentale sulle popolazioni periferiche e colonizzate. I concetti operativi diventano
acculturazione, assimilazione, contatto culturale, cambiamento politico. Nonostante ci gli
studi di contatto e cambiamento culturale falliscono nellottenere supremazia e legittimazione
allinterno della disciplina. Quando le societ subiscono processi di cambiamento per input esterni,
abbandonano il dominio di studio dellantropologia, tramite processi di grande importanza pratica,
ma di scarso interesse teorico.
A partire dal secondo dopoguerra comincia un progetto globale di sviluppo creato dagli imperi
coloniali. Il problema delle nuove nazioni viene integrato in una familiare storia evolutiva, che
avrebbe trascinato questi neo-stati nella modernit. in questo contesto che nascono le Agenzie allo
sviluppo e i Programmi di aiuto allo sviluppo. La prima disciplina a subire gli effetti del nuovo
ordine leconomia, con la nascita delleconomia dello sviluppo. Il concetto di sviluppo si lega
indissolubilmente ai concetti di democratizzazione e decolonizzazione. I nativi, con laiuto
dellantropologia avrebbero partecipato nel mondo moderno in termini di eguaglianza. Tutti i lavori
antropologici dellepoca erano animati da uno spirito di ottimismo circa la possibilit di
adattamento degli africani alle condizioni moderne, urbane ed industriali. Si parlava di
assimilazione economica e culturale ai modi occidentali.
La rivoluzione industriale in Africa una forza epocale, storicamente progressiva. Si ha lemergere
di una nuova classe africana moderna, occidentalizzata e urbana. Lantropologia, che ha a che fare
con il cambiamento sociale e culturale, diventa sempre pi legata al concetto di sviluppo ed alle
teorie della modernizzazione, cio agli stadi lineari di sviluppo. Si ha un ritorno in auge delle
dottrine dellevoluzionismo sociale, sebbene non si parli di neo-evoluzionismo ma di
modernizzazione. La questione fondamentale diventa: come possono diventare moderne le societ
tradizionali? Come possono essere aiutate in questo? La questione si slega dalle speculazioni
teoriche verso programmi diretti al cambiamento sociale.
Lo sviluppo diventa pratico, applicato. Nonostante ci gli studi di maggior impatto in ambito
antropologico non furono quelli sullurbanizzazione o sullindustrializzazione, ma quelli di vecchio
stampo astorico, rurale e tribale.
Lattacco pi forte a queste teorie della modernizzazione e dellevoluzionismo sociale viene
dallavvento della Teoria della dipendenza e dalle critiche neo-marxiste, mosse sia alla
modernizzazione sia allantropologia tradizionale. ( marxismo strutturale francese, teorie della
dipendenza latino-americane, teoria del world-sistem di Wallerstain).

Negli anni 70 si ha una sfida ai due pilastri dellantropologia tradizionale:


1. Il mondo non composto da societ autonome, la cui storia e completamente indipendente
dalla storia delle altre. Le differenti societ sono tra loro legate da una comune storia di
conquista, imperialismo e sfruttamento economico. Il sottosviluppo il frutto dello sviluppo,
funzionale allesistenza dello sviluppo stesso.
2. Lidentit dello sviluppo come un processo di progresso economico e morale cade. Ci che fu
chiamato sviluppo in realt lespansione globale del modo di produzione capitalistico a spese
dei preesistenti modi di produzione pre-capitalistici.
Per i neo-marxisti la storia continua ad avere unevoluzione lineare, ed il reale sviluppo era
identificato nello sviluppo socialista.
Antropologia dello sviluppo: proprio la critica neo-marxista inaugura una nuova stagione di stretta
collaborazione tra gli antropologi e le organizzazioni ed istituzioni incaricate di implementare
politiche per lo sviluppo capitalista. Da un lato lantropologia cerca di dimostrare di avere voce in
capitolo nel cambiamento sociale, non solo nella statica sociale; dallaltro, di fronte al fallimento
delle principali politiche di aiuto allo sviluppo, si pone maggiore attenzione verso i basic needs,
sullo sviluppo reale (indicatori sociali e non solo economici).
Nasce lantropologia dello sviluppo ( povert, marginalit, ineguaglianza globale), applicata, vista
come sottoprodotto delle teorie antropologiche, quindi inferiore. Lantropologia dello sviluppo
comincia ad essere sempre pi legata e dipendente dallapparato burocratico delle agenzie per lo
sviluppo, a scapito della sua autonomia e rigore critici. Tuttavia le agenzie per lo sviluppo relegano
lantropologia in un ruolo marginale, con scarsa influenza per la formazione di politiche, in quanto
le implicazioni antropologiche sono troppo complesse, incerte e dipendenti dal contesto.

Perch lo sviluppo non il benvenuto nella casa dellantropologia e perch ancora


non la vuole lasciare
Per Escobar lantropologia colpevole di aver accettato acriticamente lo sviluppo. Cochrane ritiene
invece che lantropologia abbia rigettato spontaneamente lidea di sviluppo, temendo pi di ogni
altra cosa lapplicazione delle teorie antropologiche. Lantropologia dello sviluppo stata guardata
dagli accademici sempre con sospetto e scetticismo. Dallaltro lato anche i professionisti dello
sviluppo vedono gli antropologi dello sviluppo come rappresentanti locali di una disciplina
romantica e oscurantista. Il risultato unopposizione e antagonismo tra coloro i quali applicano il
tradizionale antagonismo antropologico allo sviluppo e coloro i quali si sono legati anima e corpo
al mondo dello sviluppo, per poi scoprirsi marginalizzati ed isolati dal resto del mondo
accademico.
Lantropologia accademica continua ad essere vista come scienza del sottosviluppo, per cui lo
sviluppo (o la sua assenza) continua ad essere il cuore centrale della disciplina. Le idee
evoluzioniste hanno avuto una durata sorprendente in ambito antropologicosiamo sicuri che il
romanzo antropologico dei primitivi sia un anacronismo?
La divisione delle scienze sociali dipende dal tipo di societ che studiamo; lantropologia continua
a lavorare per lo pi nel terzo mondo, in societ piccole, rurali o comunit marginali. Lidea del
locale continua ad avere un ruolo predominante nellautodefinizione disciplinare dellantropologia.
Continua ad essere presente nel discorso antropologico unopposizione tra noi e loro, tra
occidente e tutto il resto. Da una parte abbiamo il locale, lautonomo, il tradizionale; dallaltra
lo sviluppo, che dovrebbe distruggere il locale, lautonomia e la tradizione. Da qui il risentimento
dellantropologia verso il suo gemello cattivo, lo sviluppo, ma anche una certa intimit fra i due,
che rende impossibile labbandono da parte dello sviluppo della casa dellantropologia, proprio
perch il gemello cattivo rimane una parte fondamentale dellantropologia.

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