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L'olandese, come il tedesco, si pronuncia quasi come si scrive, e' il "quasi" che frega. In
particolare l'accento cade quasi sempre sulla prima sillaba della parola (questo mi ha fatto
dannare perche' tutti pronunciano il mio nome come dAvide e non davidE, finche non hanno
cominciato tutti a chiamarmi David risolvendo il problema... almeno finche non sono andato a
lavorare in un posto dove c'era gia un "David"...).
Consonanti
s,f,h,b,d,z,l,m,n ed ng si pronunciano nello stesso modo che in Italiano.
p,t e k hanno un suono piu' "duro"
ch si pronuncia quasi come la "k" ma piu' morbido, come nell'inglese "loch"
sch e' a meta' tra "sci" e "schi", ho sentito la stessa persona pronunciare tre volte la stessa
parola (schip=nave) tre volte in modo diverso, quindi deduco che comunque sia pronunciata
sia sbagliato...
g questa e' la bestia nera dell'olandese, la "g" da sola (senza la n) si pronuncia a meta' tra un
colpo di tosse ed un conato di vomito, qualche cosa tra cr e shr...
w si pronuncia "v" quando viene prima della "r", altrimenti si pronuncia come in inglese "u" ma
meno "dura".
v e' come la "v" nostrana, salvo il fatto che diventa una "f" di tanto in tanto... soprattutto
quando e' all'inizio delle parole.
r si pronuncia piu' o meno come in italiano.
q,x ed y non sono usate in parole Olandesi, ma solo in parole straniere "importate".
Vocali
Le vocali in olandese possono essere singole o doppie (a o aa), in molti casi tra la doppia
vocale e la singola vocale non c'e' nessuna differenza di pronuncia.
Poi ci sono delle combinazioni "particolari"
ie questo e' pronunciato piu' o meno come una i, ma piu' corto
oe questo e' piu' simile ad una u che ad una o.
eu questo e' simile ad "eu" pronunciato come una sola lettera
Tutte le vocali sono pronunciate piu' "lunghe" se sono seguite da una "r".
ij questo (scritto a volte come "y" si pronuncia simile ad "ei", ma piu' corto.
Spelling
In Olandese esistono delle sillabe "chiuse" ed "aperte", le sillabe "chiuse" sono quelle che
finiscono con una consonante, mentre quelle "aperte" no. Capita molto spesso che una parola
al singolare sia composta da una sillaba "aperta" mentre al plurale la stessa sillaba sia
"chiusa", in questo caso la doppia vocale diventa una vocale singola (!).
Esempio:
Singolare: maan (luna), plurale: manen (lune). La doppia aa diventa una singola a al plurale.
Nota: la "n" finale di solito non si pronuncia, quindi una parola come penen (carote) ed una
come pennen (penne) ha una pronuncia praticamente identica...
Pronomi personali
I pronomi personali sono "io", "tu" eccetera. L'olandese ha due
'tipi' di pronomi personali, di solito il tipo 'normale'
e' usato nella lingua scritta, mentre una versione abbreviata e' usata nelparlato.
Singolari
io
tu
lei (formale)
lui
lei
lui (cosa)
Plurali
noi
voi
voi (formale)
loro
normale
ik
jij
u
hij
zij
het
normale
wij
jullie
u
zij
abbreviato
('k)
je
(ie)
ze
't
abbreviato
we
je
ze
io sono
tu sei
lei e'
lui e'
lei e' (femminile)
e' (cosa)
Plurale
wij zijn
jullie zijn
u bent/is
zij zijn
noi siamo
voi siete
voi siete (formale)
essi sono
Notare che 'het is' che e' usato per le cose e non per le persone.
Interrogativi
Le frasi interrogative vengono fatte in Olandese in maniera simile all'inglese: invertendo il
soggetto con il verbo. Quindi io sono? viene fatto con ben ik?. Questo meccanismo e'
genericamente chiamato inversione. Quando "invertita" per una domanda, la seconda persona
singolare "perde" la 't' finale, quindi ben jij e non bent jij.
Il verbo avere
Anche il verbo avere hebben e' irregolare:
Singolare
ik heb
jij hebt
u hebt/heeft
hij heeft
zij heeft
het heeft
io ho
tu hai
lei ha (formale)
lui ha
lei ha (femminile)
ha (cosa)
Plurale
wij hebben
jullie hebben
u hebt/heeft
zij hebben
noi abbiamo
voi avete
voi avete (formale)
essi hanno
Anche in questo caso quando "invertita" per una domanda, la seconda persona singolare
"perde" la 't' finale, quindi heb jij e non hebt jij.
Nomi ed Articoli
I nomi in Olandese si dividono in due "e;categorie"e;: neutri e comuni.
Che differenza c'e' tra gli uni e gli altri? Nessuna essenzialmente (sic), solo che i
nomi comuni come articolo usano de, mentre i nomi neutri usano het.
Ovviamente non c'e' nessun modo di stabilire a priori se un nome e' comune o neutro, pertanto
l'unica possibilita' e' quella di impararsi a memoria quale nome vuole de e quale vuole het...
nota: i plurali sono tutti comuni (quindi usano de).
Esempi:
Comuni
de man (l'uomo)
de tuin (il giardino)
Neutri
het huis (la casa)
het meisje (la ragazza)
nota: been significa anche "gamba", in questo caso pero' forma il plurale aggiungendo "en" e
togliendo una "e" (benen).
Femminile
Per indicare il femminile di occupazioni, nazionalita', animali etc, in Olandese si aggiunge in (al
plurale nen), es (al plurale sen), esse (al plurale n) o s (al plurale n o s) al nome maschile.
Ovviamente non c'e' un modo per sapere cosa bisogna aggiungere al nome maschile, quindi
l'unica e' ricorrere al dizionario o impararseli a memoria.
Un po' di esempi:
maschile
boer (fattore)
leeuw (leone)
Rus (russo, uomo)
koning (re)
leraar (insegnante)
prins (principe)
secretaris (segretario)
student (studente)
Engels (inglese,uomo)
schrijf (scrittore)
verpleeg (infermiere)
femminile
boerin (fattoressa?)
leeuwin (leonessa)
Russin (russa, donna)
koningin (regina)
lerares (insegnante, femmina)
prinses (principessa)
secretaresse (segretaria)
studente (studentessa)
Engelse (inglese,donna)
schrijfster (scrittrice)
verpleegster (infermiera)
Verbi: il presente
I verbi all'infinito in Olandese terminano con en, ogni verbo e' composto da una particella
(detta "stem") e dalla terminazione, per comporre il presente in genere si prende lo stem e si
aggiunge una terminazione a seconda della persona.
Esempio: drinken (bere) lo stem e' drink
singolare
ik drink (io bevo)
jij drinkt (tu bevi)
u drinkt (lei beve/formale)
hij drinkt (egli beve)
zij drinkt (lei beve/femminile)
het drinkt (beve/cosa)
plurale
wij drinken (noi beviamo)
jullie drinken (voi bevete)
u drinkt (voi bevete/formale)
zij drinken (essi bevono)
Come si vede la prima persona singolare e' lo stem e basta, le altre persone singolari
aggiungono una "t" allo stem, per il plurale si aggiunge "en" allo stem.
Se lo stem termina gia' con una "t", non si aggiunge nessuna "t" addizionale. Per
esempio Zitten (sedersi), lo stem e' 'zit', quindi:
ik zit (io siedo)
jij zit (tu siedi)
u zit (lei siede/formale)
hij zit (egli siede)
zij zit (lei siede/femminile)
het zit (siede/cosa)
Un altro verbo di simile costruzione e' praten (parlare) di cui lo stem e' prat.
Verbi il cui stem termina per z o v, sostituiscono queste con s e f nel singolare:
lezen (leggere): lo stem e' lees
ik lees, jij leest, hij/zij/het leest, we lezen, jullie lezen, zij lezen
blijven (restare): lo stem e' blijv
ik blij, jij/hij/zij/het/u blijft, wij/jullie/zij blijven
nota: quando lo stem di un verbo finisce in d, questa e' pronunciata come t, mentre una b e'
pronunciata p.
Nella lingua parlata, quando lo stem termina in d preceduta da ij (es. rijden = guidare,
cavalcare) o ou (es. houden = piacere, gradire), la d finale viene omessa nella prima e
seconda persona singolare.
Il presente ha anche il senso di gerundio, quindi ik drink significa "e;bevo"e; o "e;sto'
bevendo"e;.
Attenzione, dai pochi esempi riportati si potrebbe erroneamente pensare che lo 'stem' del
verbo e' sempre la parte dell'infinito senza la 'en' finale. In molti casi e' cosi', ma NON E'
SEMPRE COSI'. Ci sono verbi il cui stem e' completamente diverso dall'infinito.
Un altro paio di verbi di esempio:
Wonen (abitare), lo stem e' "woon" (doppia o)
ik woon, jij/u/hij/zij/het woont, wij/jullie/zij wonen
Liggen (giacere), lo stem e' "lig" (singola 'g')
ik lig, jij/u/hij/zij/het ligt, wij/jullie/zij/liggen
Quando si "inverte" il verbo per comporre la forma interrogativa, la seconda persona singolare
perde la "t", quindi si ha:
Jij woont in Amsterdam Tu vivi in Amsterdam
Woon jij in Amsterdam? Vivi in Amsterdam?
Hij woont in Londen Egli vive a Londra
Woont Hij in Londen? Lui vive a Londra?
Interrogativi
Abbiamo gia' visto nella Lezione 2 la forma interrogativa con inversione del verbo. Le domande
possono anche essere introdotte da una preposizione interrogativa (cosa?, chi?, perche'?,
dove?, come?). Queste preposizioni sono:
waar (dove), wat (cosa), wie (chi), hoe (come), waarom (perche') e wanneer (quando)
L'inversione soggetto/verbo si effettua sempre.
wat drink je? = che cosa bevi?/cosa stai bevendo?
Per domandare dove stai andando? gli Olandesi usano naartoe al termine della frase: waar
ga je naartoe?.
In modo simile da dove vieni? usa vandaan: waar kom je vandaan? (da dove vieni?).
Per dire quale ci sono due modi: welk e welke, il primo si usa con nomi neutri (het) e l'altro
con nomi comuni (de).
Woordenschat (Vocabolario)
achter
het bezoek
op bezoek
het bier
denken
echt
het feest
gezellig
het glas
houden van
het idee
jawel
kennen
leuk
maken
na
naar
naar huis
nooit
het restaurant
reuzegezellig
thuis
uit
vanavond
vinden
hoe vind je...?
voor
de wijn
zo
dietro
la visita
visitare
la birra
pensare (stem=denk)
vero,reale
la festa
piacievole
il bicchiere
amare,piacere
l'idea
certamente
conoscere (stem=ken)
carino
fare (stem=maak)
dopo
verso
verso casa, a casa
mai
il ristorante
molto divertente
a casa
fuori,da
stasera
trovare (stem=vind)
come lo trovi, cosa ne pensi?
per
il vino
quindi
Questi possono essere usati per tutte le seconde persone (sia singolari che plurali), a meno che
non si voglia essere estremamente formali, in questo caso si utilizza la forma u con inversione:
Komt u binnen! (venga dentro!)
Blift u hier! (resti qua'!)
Un comando impersonale viene dato usando l'infinito del verbo:
Niet roken (vietato fumare)
La struttura della frase
Una frase in olandese e' composta nel modo seguente:
1. il soggetto (chi)
2. il verbo (cosa)
3. opzionalmente: un'espressione indicante il quando
4. opzionalmente: un'espressione indicante il come
5. opzionalmente: un'espressione indicante il dove
Per esempio:
+1+23+4++5+
Hetmeisjegaatvanavondmetdetrainnaarhuis
La ragazza va' stasera con il treno a casa / La ragazza va' a casa in treno stasera
Come si vede un singolo "elemento" puo' essere composto da piu' di una parola.
E' anche possibile una costruzione diversa, in cui per prima cosa si mette il quando, in questo
caso il soggetto prende la posizione precedentemente occupata da questo elemento, quindi la
sequenza diventa quando, cosa, chi, come e dove.
Vanavond gaat het meisje met de train naar huis.
Nota: in questo caso si ha un'inversione tra verbo e soggetto, ma la frase non e' considerata
interrogativa.
Negazioni
In Olandese no si dice nee (pronunciato piu' o meno come "nei") e si e' ja (pronunciato
proprio "ia").
Una frase negativa solitamente inizia con nee, ed e' seguita da una frase con la
negazione niet.
Nee, ik drink niet (no, io non bevo)
La posizione della negazione (niet) varia, spesso e' in fondo alla frase, ma e' sempre prima di:
Geen combina una negazione con un'aggettivo, puo' essere tradotto come nessuno, si usa
anche per negare cose che non possono venire contate (acqua, vino):
ik heb geen pen non ho penne/non ho nessuna penna
ik heb geen water non ho acqua
ik drink geen bier non bevo birra
In molti casi si una l'espressione niet waar? al termine di una frase positiva, per farla
diventare interrogativa. Per esempio:
jij houd van rode wijn, niet waar?=ti piace il vino rosso, non e' vero?
Notare che la frase cosi' costruita non e' una negativa.
Uso dell'articolo definito (de o het)
In generale, l'articolo definito (de o het), e' sempre usato in Olandese, e' spesso usato prima di
nomi astratti (de klassieke literatuur = la letteratura classica), e' sempre usato prima dei nomi
delle stagioni (de zomer = l'estate), prima dei nomi delle strade (ik woont in de
Julianastraat=io abito in Julianastraat).
Ci sono poi alcune eccezioni, in cui l'articolo non viene usato:
op tafel = sul tavolo
in zee = nel mare
op kantoor = in ufficio
in bad = in bagno/nella vasca da bagno
op straat = per la strada
Pronomi oggettivi
Nella lezione 2 abbiamo visto i pronomi personali (io, tu...), i pronomi oggettivi sono usati per
lo piu' nella loro versione 'formale', la versione 'informale' e' solamente per la lingua parlata,
con l'eccezione dei singolari (me e te) che sono usati a volte per indicare confidenza).
pronome
me
te
lei (formale)
lui
lei
esso (oggetto)
noi
voi
voi (formale)
loro
formale
mij
jou
u
hem
haar
het
ons
jullie
u
hun/hen
informale
me
je
('m)
(d'r)
('t)
(je)
(ze)
Esempio: il ragazzo vede i vicini. L'azione e' "vedere" e l'oggetto diretto e'
"i vicini". Traducendo la frase abbiamo: De jongen ziet de buren e sostitendo con
i pronomi: De jongen zie hen.
Un'oggetto e' indiretto quando si trova all'estremo che riceve l'oggetto diretto.
Non tutte le frasi hanno degli oggetti indiretti.
Un esempio di frase con un'oggetto indiretto e': Il ragazzo da' aivicini una torta. L'azione e'
"dare",
la torta e' l'oggetto diretto ed i vicini sono l'oggetto indiretto. Traducendo la frase si ottiene: de
jongen geeft de buren een taart, sostituendo i pronomi siottiene: de jongen geeft hun een taa
rt.
Ammetto che e' un po' un casino ma non e' che ci siano altri modi per descriverlo...
Da notare che in olandese si usano anche hij, hem ed occasionalmente zij ed haar per riferirs
i a cose oltre che a persone. Questo perche' het si usa solo con nomi neutri.
Magari qualche esempio chiarira' le idee.
Het boek. De jongen leest het. (il libro, il ragazzo lo legge)
De pen. De jongen heeft hem. (la penna, la ha il ragazzo)
La preposizione oggettiva e' usata per riferirsi a persone dopo una preposizione (di, a, da, in,
con...)
Le proposizioni che abbiamo gia' incontrato sono: met (con), naar (verso), achter (dietro), v
oor (di fronte), in (in, dentro).
Wij doen het voor haar Lo facciamo per lei.
Zij komt met hen Lei e' venuta con loro
Geeft het aan mij Dalla a me
Il pronome non e' usato quando l'oggetto e' una cosa,
in questo caso si attacca er alla preposizione. Per esempio:
Het huis, zij staan ervoor la casa, ci stanno di fronte
De bal, zij spelen ermee la palla, ci giocano
Pronomi riflessivi
Singolari
me
te
lei (formale)
lui/lei/esso
Plurali
noi
voi
voi (formale)
loro
me
je
zich/u
zich
ons
je
zich/u
zich
Che roba e' un pronome riflessivo? E' quello che e' usato per riferirsi allo stesso soggetto del
verbo.
Per esempio: ho l'ombrello con me, in questo caso il soggetto e' IO (ho), ed il "me" finale e' un
pronome riflessivo. In olandese diventerebbe: ik heb de paraplu bij me.
In moltissimi casi in italiano il pronome e' semplicemente omesso o sottinteso.
Ha soldi (con se)? heeft hij geld bij zich?
Hai una penna (con te)? heb je een pen bij je?
Abbiamo tutto (con noi) Wij hebben alles bij ons
Verbi riflessivi
In Olandese, quando l'azione di un verbo e' eseguita sullo stesso soggetto, e' necessario
fornire un pronome riflessivo, in molti casi si utilizza zich per questo.
Un tipico esempio e' "io mi lavo" che in olandese diventa ik was me.
In alcuni casi si aggiunge zelf per enfasi.
Fatelo da voi : do het zichzelf
Ci sono parecchi verbi che sono per natura riflessivi, alcuni dei piu' usati sono:
zich
zich
zich
zich
zich
zich
zich
zich
zich
amuseren - divertirsi
gedragen - comportarsi
haasten - affrettarsi
herinneren - ricordarsi
verbazen - stupirsi
verbeelden - immaginarsi
vergissen - sbagliarsi
vervelen - annoiarsi
voelen - sentirsi
Possessivi
possessivo
mio
tuo
suo (formale)
suo (lui/cosa)
suo (lei
esso (oggetto)
nostro
vostro
vostro (formale)
loro
formale
mijn
jouw
uw
zijn
haar
het
ons/onze
jullie
uw
hun
informale
(m'n)
je
(z'n)
(d'r)
('t)
(je)
(d'r)
La versione "non formale" si usa soprattutto nel parlato e quasi mai nello scritto, la prima
persona plurale (nostro) ha due forme formali, ons e' usato prima dei nomi neutri singolari
(het),onze e' usato per tutti gli altri (nomi comuni de e plurali).
Dit is ons huis questa e' la nostra casa
Dit is onze poes questo e' il nostro gatto
Dit zijn onze boeken questi sono i nostri libri (ricordarsi la forma Dit/Dat+zijn+nome)
Come si esprime il possesso
L'Olandese ha diversi modi di esprimere il possesso di un oggetto:
Un modo molto formale e' quello di usare l'articolo (de o het a seconda del nome),
seguito dal possessivo terminante in e.:
Heeft je een pen? De mjine ligt thuis
Mijn huis is klein, het zijne is groot
Nota: questa costruzione non e' possibile con la seconda persona plurale (jullie).
I 4 modi di essere
In Olandese ci sono 4 modi di dire "essere", ognuno di questi ha un suo posto ed esprime un
concetto diverso a seconda della posizione occupata dall'oggetto/persona a cui si riferisce. Tutti
quanti possono essere tradotti con "e'".
In Italiano si dice "il libro e' sul tavolo", in Olandese si dice "il libro giace sul tavolo" se il libro
e' disteso o sta' sul tavolo se e' in piedi.
Allo stesso modo si dice "Il gatto siede nell'angolo" invece di e' nell'angolo.
I 4 verbi "essere" olandesi sono:
Zijn "essere" che abbiamo gia' incontrato ed e' usato quando non e' possibile essere
piu' precisi.
Per esempio:
De auto staat voor het huis L'auto sta' di fronte alla casa
Het boek staat in de boekenkast Il libro sta' sulla libreria
De krant ligt op tafel Il giornale e' sul tavolo
De pen zit in de tas La penna e' nella borsa
Mijn broer ligt in de tuin Mio fratello sta' (sdraiato) in giardino
Mijn broer zit in de tuin Mio fratello sta' (seduto) in giardino
Il Perfetto
Il Perfetto e' usato in Olandese per intendere sia il passato prossimo che quello remoto: io ho
fatto, io feci etc. E' usato molto di frequente. Una frase come Ik heb een foto gemaakt puo'
essere tradotta sia come ho fatto una fotografia che come feci una fotografia.
La costruzione e':
1. Un verbo ausiliario (solitamente essere o avere)
2. Un participio passato
L'ausiliario e' nella sua forma presente, e viene coniugato per accomodare il soggetto, il
participio si mette in fondo alla frase e non cambia mai.
Wij hebben een foto gemaakt Noi abbiamo fatto una foto
Ik heb gisteren veel foto's gemaakt Io ho fatto molte foto ieri
Come si formano i participi? E qui' viene il bello. I verbi Olandesi si dividono in 3 gruppi a
seconda di come formano il participio: un primo gruppo e' definito "debole", un secondo
gruppo e' definito "forte" ed un terzo gruppo "irregolare".
Ovviamente, non c'e' modo guardandolo, di capire se un verbo e' forte, debole o irregolare.
Quindi l'unica e' quella di studiarsi a memoria tutti i participi o consultare un dizionario.
Participio dei verbi deboli
Il participio di un verbo debole consiste in:
ge+stem del verbo+t, per esempio:
infinito
hopen (sperare)
praten (parlare)
koken (cucinare)
missen (mancare)
blaffen (abbaiare)
kuchen (tossire)
stem
hoop
praat
kook
mis
blaf
kuch
participio
gehoopt
gepraat
gekookt
gemist
geblaft
gekucht
stem
bouw
hoor
bel
brand
participio
gebouwd
gehoord
gebeld
gebrand
t e' aggiunto agli stem terminanti in t,k,p,s,f e ch, a tutti gli altri si aggiunge d. Si
aggiunge d anche ai verbi in cui una z o v e' trasformata in s o f (come geloven = credere, il
cui stem e'geloof ed il cui participio e' geloofd). Se lo stem finisce gia' in t o d, non si
aggiunge niente.
I verbi deboli che iniziano con: ge, be, er, her, ont o ver, non aggiungono ge allo stem:
infinito
bedoelen (intendere)
bepraten (discutere)
geloven (credere)
verbrande (bruciare)
verhuizen (traslocare)
stem
bedoel
bepraat
geloof
verbrand
verhuis
participio
bedoeld
bepraat
geloofd
verbrand
verhuisd
Come si puo' capire da questa breve panoramica, non e' che vi sia molta speranza salvo
impararsi quale verbo vuole cosa...
Negli esempi precedenti, sia branden che verbranden sono tradotti come "bruciare", ed in
effetti entrambi possono essere tradotti in questo modo, in genere pero' verbranden si usa
per intendere volonta' nel dare fuoco a qualche cosa. Si dice per esempio "la candela brucia"
(de kaars brandt) o "io ho bruciato il giornale" (ik heb de krant verbrandt). Nel secondo caso,
dato che c'e' una intenzione, si usa verbranden.
Participio dei verbi forti
Il participio di un verbo forte ha il prefisso ge e termina in en. La vocale del participio e'
spesso diversa da quella dello stem:
blijven (stare, rimanere) gebleven
eten (mangiare) gegeten
komen (venire, arrivare) gekomen
liggen (giacere, stare) gelegen
lezen (leggere) gelezen
schrijven (scrivere) geschreven
vertrekken (partire) vertrokken
Come si puo' vedere, non esiste una regola precisa per i verbi forti.
Verbi ausiliari usati nel passato perfetto
Come detto nella lezione precedente, il passato si forma usando un verbo ausiliario, che puo'
essere zijn o hebben, solitamente si usa hebben come ausiliario. C'e' pero' un gruppo di
verbi (sia deboli che forti) che forma il passato sempre con zijn, questi verbi denotano un
cambiamento di posizione o di stato. Per esempio:
hij is gestoren egli e' morto
ik ben gekomen sono arrivato
zij zijn ontsnapt essi sono scappati
de trein is gestopt il treno si e' fermato
Di questi esempi, i primi due sono verbi forti e gli ultimi due sono con verbi deboli.
nota: blijven (stare, rimanere) forma il proprio passato usando zijn, benche' non indichi
nessun cambiamento.
Un'altro gruppo di verbi (sia forti che deboli), forma il proprio passato usando talvolta zijn e
talvolta hebben. Sono i verbi che indicano un mezzo di locomozione o di movimento,
come lopen(camminare), rijden (guidare, cavalcare) e fietsen (andare in bicicletta). In
questo caso, se e' fornita una destinazione, si usa zijn come ausiliario, in caso contrario si usa
hebben.
Tutto chiaro? Spero di si, perche io dopo 8 anni lo sbaglio ancora...
ik
ik
ik
ik
ben
heb
ben
heb
Verbi irregolari
Questo e' il terzo gruppo di verbi Olandesi, non e' possibile fornire nessuna regola
sul come formare il participio, quindi l'unica e' impararseli. Come dite? Non e' che gli altri siano
meglio?
Nota: Zijn ha sempre zijn come ausiliario per il passato, come anche Gaan. Tutti gli altri
formano il passato con Hebben.
Passato e Participio di alcuni verbi molto usati
Si potrebbe domandare perche' quasi tutti i verbi di uso comune sono irregolari o forti...
comunque ecco un elenco dei piu' comuni. La colonna "passato" contiene il singolare ed il
plurale dei vari tempi, quindi per esempio 'beginnen', il passato e' indicato come 'begon,
begonnen' e diviene: ik/jij/hij... begon, wij,jullie... begonnen.
Infinito
beginnen (iniziare)
begrijpen (capire)
bieden (offrire)
binden (connettere)
blijken (estrarre)
blijven (restare)
breken (rompere)
brengen (portare)
denken (pensare)
doen (fare)
dragen (portare)
drinken (bere)
eten (mangiare)
gaan (andare)
geven (dare)
hangen (appendere)
hebben (avere)
helpen (aiutare)
heten (chiamarsi)
houden (tenere)
kijken (guardare)
komen (venire)
kopen (comperare)
krijgen (prendere)
kunnen (essere capace,potere)
lachen (ridere)
laten (lasciare)
lezen (leggere)
lopen (camminare)
moeten (dovere)
mogen (potere)
nemen (prendere)
raden (avvisare,supporre)
rijden (guidare,cavalcare)
roepen (chiamare)
schrijven (scrivere)
slaan (colpire)
slapen (dormire)
smijten (lanciare)
snijden (tagliare)
spreken (parlare)
springen (saltare)
staan (stare)
stelen (rubare)
sterven (morire)
stinken (puzzare)
trekken (tirare)
vallen (cadere)
vangen (catturare)
vergeten (dimenticare)
verliezen (perdere)
Passato
begon,begonnen
begreep,begrepen
bood,boden
bond,bonden
bleek,bleken
bleef,bleven
brak,braken
bracht,brachten
dacht,dachten
deed,deden
droeg,droegen
dronk,dronken
at,aten
ging,gingen
gaf,gaven
hing,hingen
had,hadden
hielp,hielpen
heette,heetten
hield,hielden
keek,keken
kwam,kwamen
kocht,kochten
kreeg,kregen
kon,konden
lachte,lachten
liet,lieten
las,lazen
liep,liepen
moest,moesten
mocht,mochten
nam,namen
ried,rieden/raadde,raadden
reed,reden
riep,riepen
schreef,schreven
sloeg,sloegen
sliep,sliepen
smeet,smeten
sneed,sneden
sprak,spraken
sprong,sprongen
stond,stonden
stal,stalen
stierf,stierven
stonk,stonken
trok,trokken
viel,vielen
ving,vingen
vergat,vergaten
verloor,verloren
Participio
begonnen
begrepen
geboden
gebonden
gebleken
gebleven
gebroken
gebracht
gedacht
gedaan
gedragen
gedronken
gegeten
gegaan
gegeven
gehangen
gehad
geholpen
geheten
gehouden
gekeken
gekomen
gekocht
gekregen
gekund
gelachen
gelaten
gelezen
gelopen
gemoeten
gemoogd
genomen
geraden
gereden
geroepen
geschreven
geslagen
geslapen
gesmeten
gesneden
gesproken
gesprongen
gestaan
gestolen
gestorven
gestonken
gestrokken
gevallen
gevangen
vergeten
verloren
Infinito
vinden (trovare)
vragen (domandare)
wassen (lavare)
weten (sapere)
wijzen (mostrare)
willen (volere)
worden (divenire)
zeggen (dire)
zenden (mandare)
zien (vedere)
zijn (essere)
zingen (cantare)
zitten (sedere)
zoeken (cercare)
zwemmen (nuotare)
Passato
vond,vonden
vroeg,vroegen
waste,wasten
wist,wisten
wees,wezen
wou/wilde,wilden
werd,werden
zei,zeiden
zond,zonden
zag,zagen
was,waren
zong,zongen
zat,zaten
zocht,zochten
zwom,zwommen
Participio
gevonden
gevraagd
gewassen
geweten
gewezen
gewilden
geworden
gesegd
gezonden
gezien
geweest
gezongen
gezeten
gezocht
gezwommen
Aggettivi: Inflessione
Fino ad ora abbiamo visto gli aggettivi messi dopo il nome a cui si riferiscono, per sempio:
Het huis is groot
Deze schoenen zijn duur
Mijn tuin is mooi
Quando un'aggettivo e' messo di fronte ad un nome, questo prende una e finale, si dice allora
che "inflette".
het huis is groot -> het grote huis
Ricordarsi che se l'aggiunta della e "chiude" una sillaba, la doppia vocale viene sostituita da
una singola (vedere la lezione 1).
La "e" non si aggiunge se l'aggettivo precede un nome singolare neutro (het) senza articolo:
het weer (il tempo atmosferico) -> mooi weer bel tempo.
O un nome neutro singolare preceduto da een, geen o veel:
een aardig meisje una ragazza simpatica
Un aggettivo che finisce con en non prende mai la "e" finale, per esempio:
gebroken (rotto): een gebroken stoel (una sedia rotta)
gesloten (chiuso): een gesloten deur (una porta chiusa)
gouden (di oro,dorato): de gouden munt (la moneta d'oro)
houten (di legno): het houten tafel (il tavolo di legno)
open (aperto): een open raam (una finestra aperta)
zilveren (di argento, argentato): de zilveren ring (l'anello d'argento)
In alcuni casi, quando il nome e' gia' stato menzionato, viene omesso, l'aggettivo prende
ugualmente la "e" finale (a meno che non rientri in uno dei casi sopraesposti).
Koop je een jurk? Ja, ik neem de blauwe comperi un vestito? Si' quello blu.
Linker (sinistro, di sinistra) e rechter (destro, di destra) non prendono la 'e', ma sono quasi
sempre appiccicati al nome:
de linkerhand la mano sinistra
de rchterarm il braccio destro.
Comparativi
La comparazione si fa' usando un'aggettivo per confrontare due nomi, l'aggettivo prende in
questo caso il finale in er:
dat huis is groter dan dit quella casa e' piu' grande di questa
Ricordarsi che se l'aggiunta di er "chiude" una sillaba, la doppia vocale viene sostituita da una
singola (come gia' detto prima).
Se l'aggettivo finisce con r, viene aggiunto der come nel caso di duur (costoso):
dat huis is duurder dan dit quella casa e' piu' costosa di questa
I comparativi possono "inflettere" esattamente come gli aggettivi da cui derivano, e con le
stesse regole:
wij hebben een grotere tuin nodig ci serve un giardino piu' grande.
zij hebben een kleiner huis gekocht Loro hanno comperato una casa piu' piccola.
Comparativi di 3 o piu' sillabe non aggiungono la 'e' finale: ik heb een interessanter film
gezien Io ho visto un film piu' interessante.
Confronti
Si fanno usando:
zijn huis is even duur als het mijne la loro casa e' costosa come la mia
mijn tuin is net so mooi als de zijn il mio giardino e' bello come il loro
Quest'ultimo modo e' molto piu' enfatico.
Superlativi
Il superlativo di un aggettivo indica il massimo grado dello stesso, si ottiene aggiungendo (in
genere) st all'aggettivo. Per esempio:
groot (grande) -> grootst
duur (costoso) -> duurst
klein (piccolo) -> kleinst
Se l'aggettivo termina con s si aggiunge solamente la t:
fris (fresco) -> frist
Tutti i superlativi inflettono di fronte ai nomi, indipendentemente dal nome e dall'articolo:
dit is de mooiste tuin van de hele buurt questo e' il piu' bel giardino di tutto il vicinato.
ik koop altijd de duurste kleren io compro sempre gli abiti piu' costosi
Quando e' usato dopo un nome, il superlativo finisce dopo il verbo ed un het, puo' prendere
la e finale, ma non e' necessario:
hij fietst het snelst(e) lui e' il piu' veloce in bicicletta
Die tassen zijn wel zwaar, maar deze koffer is zeker het zwaarste queste borse sono
pesanti, ma questa valigia e' di certa la piu' pesante
De duurste kleren zijn niet altijd het mooist I vestiti piu' costosi non sono sempre i piu'
belli.
Alcuni aggettivi formano il loro comparativo e superlativo in modo "strano", questi sono:
aggettivo
goed (buono,bene)
veel (molto,tanto)
weinig (piccolo)
comparativo
beter
meer
minder
superlativo
best
meest
minst
Diminutivi
Il diminutivo e' usato in olandese per indicare non solo una dimensione, ma anche affetto (la
casetta, il gattino).
Tutti i diminutivi sono neutri (quindi prendono het), anche se il nome da cui derivano e'
comune (de).
il suffisso je si aggiunge a tutti i nomi che finiscono con una consonante muta:
brood het broodje
huis het huisje
kop het kopje
stuk het stukje
ai nomi che terminano per una vocale o un dittongo (ij) si aggiunge tje, le
vocali a,o ed u sono raddoppiate:
koe (mucca) het koetje
rij (fila,coda) het rijtje
trui (maglione,maglia) het truitje
paar het paartje
trein het treintje
se il nome termina con ing e la sillaba precedente e' stressata, si toglie l'ultima "g" e si
aggiunge kje:
woning (appartamento) - woninkje.
Avverbi
Gli avverbi forniscono le informazioni relative al "quando", "come", "dove" e "perche" della
frase. In Olandese gli avverbi sono spesso identici agli aggettivi. Abbiamo gia' incontrato gli
avverbierg, al, altijd, nooit, hier e daar.
In molti casi lo stesso avverbio ha diverse 'traduzioni' a seconda del modo come e' impiegato:
plurali
wij kunnen
jullie kunnen
u kunt/kan
zij kunnen
Quando viene invertita, la seconda persona singolare perde la t finale. Il participio passato
e' gekund.
moeten - dovere
singolari
ik moet
jij moet
u moet
hij/zij/het moet
plurali
wij moeten
jullie moeten
u moet
zij moeten
plurali
wij mogen
singolari
jij mag
u mag
hij/zij/het mag
plurali
jullie mogen
u mag
zij mogen
plurali
wij willen
jullie willen
u wilt
zij willen
Anche in questo caso con l'inversione si perde la 't' nella seconda persona singolare. Il
participio passato e' gewild.
Uso dei verbi modali
I verbi modali possono essere usati anche per conto loro, senza alcun verbo ausiliario, in
questo caso l'ausiliario e' sottinteso, in molti casi puo' essere tradotto con 'fare' o
'andare': mag ik dat? = posso fare quello?
ik moet naar de bank = devo andare in banca.
Kunnen, moeten e mogen hanno anche una costruzione "impersonale" con het/dat, per
esempio
Hij kan het goed (e' bravo in quello/lo sa fare bene)
dat kan Cio' e' possibile
ik moet wel Devo andare
dat mag quello si puo' fare/lo puoi fare
Il participio passato si usa solo quando il verbo e' usato in modo indipendente:
hij heeft het niet gekund non ha potuto (farlo).
Passato dei verbi modali
Se occorre fare il Passato Perfetto di un verbo modale, si utilizza l'ausiliare avere, al posto del
participio del verbo modale si usa l'infinito e lo si mette in fondo alla frase prima del "normale"
verbo:
wij hebben een nieuwe auto moeten kopen abbiamo dovuto comperare una nuova auto.
ik heb mijn huis willen opmaken ho voluto dipingere la mia casa
Per fare un'interrogativa in questo caso si inverte il soggetto con l'usiliario avere:
heb je dit voor mij moeten doen? hai dovuto fare questo per me?
Verbi "separabili"
I verbi "separabili" sono un particolare tipo di verbi in cui il prefisso iniziale viene separato dal
resto del verbo e posto (di solito) in fondo alla frase.
Questi verbi sono formati dal prefisso e da un verbo, servono a dare un significato diverso al
verbo-base.
Un esempio e' il verbo meegaan, che e' composto dal prefisso mee e da gaan (andare). Il
verbo puo' essere tradotto come "andare insieme" o "andare con...".
Altri esempi di verbi separabili:
participio
afgemaakt
ingebroken
meegenomen
tegengekomen
toegenomen
uitgestoken
aangekomen
omgebracht
voorgesteld
afgehaald
Questo tipo di costruzione viene usato per indicare intenzione o promessa. Se non e'
necessaria particolare enfasi, il futuro si cosruisce con il presente. Ovviamente, zullen e' un
verbo irregolare.
zullen
ik zal
jij zult/zal
u zult/zal
hij/zij/het zal
wij zullen
jullie zullen
u zult/zal
zij zullen
Qualche esempio:
ik heb vergeten te schrijven ho dimenticato di scrivere
hij heeft geprobeerd me op te bellen ha provato a telefonarmi
notare nel secondo esempio che opbellen viene separato e te viene posto dopo il prefisso.
durven, hoeven, staan, liggen e zitten sono delle eccezioni a questa regola, in quanto nel
loro caso viene usato l'infinito al posto del participio passato:
wij hebben naar de radio zitten luisteren siamo stati (seduti) ad ascoltare la radio.
en (e)
maar (ma...)
of (o...)
nadat (dopo)
totdat (finche')
voordat (prima)
nu (ora)
of (se, o)
zoals (come,anche)
wanneer (quando)
toen (quando)
Come si vede ci sono vari modi di dire quando e perche', in particolare, omdat e' usato per
rispondere alle domande (perche' succede questo?...), mentre want e' usato in senso di "per
via di...", "a causa di...". Notare anche che of puo' essere usato sia come congiunzione
coordinata che subordinata.
Le ultime tre congiunzioni als, wanneer e toen possono essere tradotte con "quando", ma si
usano in modo diverso:
als/wanneer si usano per riferirsi a qualche cosa che non e' ancora accaduto, per
esempio: als/wanneer hij komt... se/quando verra'... o per riferirsi a qualche cosa che
si verifica ripetitivamente: wanneer de zon schijnt... quando il sole splende...
toen si usa solamente riferito al passato: toen ik in Amsterdan woonde... quando vivevo
ad Amsterdam...
fraseprincipalefrasesubordinata
mijnbroerzegtdathijeennieuweautoheeft
+1+234+5+6
miofratellohadettochehaunanuovaauto.
Frase principale
1. soggetto frase principale(mio fratello)
2. verbo (disse/ha detto)
3. congiunzione (che)
Frase subordinata
4. soggetto frase coordinata (sempre mio fratello)
5. oggetto frase coordinata (una nuova auto)
6. verbo frase coordinata
mijnbroerzegtdathijeennieuweautomoetkopen
+1+234+5+6
miofratellohadettochedevecomperareunanuovaauto.
Se il verbo e' di tipo 'separabile', il prefisso ed il verbo sono riuniti alla fine della frase.
mij broer zegt dat hij weggaat (mio fratello ha deve che lui se ne va)
Quando si usa un perfetto o una delle costruzioni con l'infinito, vi sono 3 verbi in fondo alla
frase. L'ordine dei verbi in questo caso e' hebben/zijn + ausiliario + infinito.
Mijn broer zegt dat hij een nieuwe auto heeft moeten kopen
Mijn broer zegt dat hij een nieuwe auto is gaan kopen
Se la frase subordinata precede la frase principale, la frase subordinata viene considerata come
"prima parte" della frase principale, quindi subito dopo viene il verbo della frase principale, poi
il soggetto e quindi il resto come da costruzione "standard".
wanneerdezonschijntvoelikmegelukkig
+1+23+4+
Quandoilsolesplende,misentofelice
Come si vede dall'esempio, la frase subordinata viene introdotta dalla congiunzione (wanneer)
ed e' seguita dal verbo della frase principale.
Azioni in corso
Quando si vuole fornire l'idea di una azione in corso, si utilizza la costruzione zijn + aan + het
+ infinito del verbo, questa costruzione pero' non si usa con verbi di posizione o movimento.
Si dirra' percio'
zij zijn aan het spelen loro stanno giocando
ik ben een boek aan het zoeken sto' cercando un libro
ma
wij gaan naar huis noi andiamo/stiamo andando a casa
de spiegel hangt aan de muur lo specchio e' appeso al muro
stem passato
praat praatte/pratten
red
redde/redden
infinito
leven (vivere)
verhuizen
(traslocare)
stem
leef
passato
leefde/leefden
verhuis verhuisde/verhuisden
I verbi "separabili", continuano ad essere separati (ma si uniscono nelle frasi subordinate,
vedi lezione precedente).
Hij belde gisteren op (ha telefonato ieri)
Ze zei dat hij gisteren opbelde (lei dice che lui ha telefonato ieri)
Verbi irregolari
I verbi irregolari sono (per l'appunto) irregolari, come tali non si possono catalogare e l'unica e'
impararseli.
Il passato in ogni caso va' usato se hebben o zijn indicano una condizione permanente:
hij is voor zijn examen geslaagd, maar hij was ook altijd knapper dan ik (lui ha
passato i suoi esami, ma e' sempre stato piu' intelligente di me)
Passato Perfetto
Il Passato Perfetto, da non confondere con il semplice perfetto, si usa per intendere una azione
verificatasi nel passato ma con una certa durata.
Si fa usando il passato di un verbo ausiliario, di solito hebben o zijn ed il participio passato
del verbo principale.
ik had al eerder in Amsterdam gewoond Io ho vissuto in Amsterdam precedentemente.
Zij was met de trein gegaan Lei ando' con il treno.
Condizionale
Il condizionale si utilizza in tutti i casi in cui un'evento e' in relazione con un'altro, molto spesso
la frase e' introdotta da "se".
Il condizionale si crea un Olandese usando il passato di zullen + l'infinito del verbo
interessato. Il verbo in questo caso e' in ultima posizione nella frase (vedi lezione 15).
Zullen: passato:
singolare
ik zou
jij zou
u zou
hij/zij/het zou
plurale
wij zouden
jullie zouden
u zou
zij zouden
Alcuni esempi:
als jullie mee konden rijden, zouden jullie naar het feest gaan Se poteste farvi dare un
passaggio, potreste andare alla festa.
hij zou het vervelend vinden Lo troverebbe noioso
Un'altro uso di zou e' nelle richieste formali:
zou ik meneer Timmers kunnen spreken ? Posso parlare con mr. Timmers?
zou je dat voor me kunnen doen? puoi fare questo per me?
Un'altro modo molto formale ma non troppo di fare delle richieste, e' quello di usare il passato
di willen (wou), seguito da graag (che piu' o meno significa "gradire", "piacere"):
ik wou graag een kilo aardappelen mi piacerebbe avere un kilo di patate
ik wou graag weten... mi piacerebbe sapere...
9
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19
negen
tien
elf
twaalf
dertien
veertien
vijftien
zestien
zeventien
achttien
negentien
80
90
100
101
121
200
222
1000
2222
1.000.000
tachtig
negentig
hondered
hondered een
hondered eenentwintig
tweehondered
tweehondered tweeentwintig
duizend
tweeduizend tweehondered tweeentwintig
miljoen
Seguendo lo schema per 21/22 etc. si possono ottenere tutti i numeri intermedi. Notare che i
numeri sono "invertiti" rispetto all'italiano, cioe' invece di "venti-due" (prima la decina e poi
l'unita'), in Olandese si dice "due-venti" (prima l'unita').
Il che' da qualche problema, soprattutto all'inizio (zesendertig.. 63, no, 36!)...
Notare anche che si dice 'hodered' e non 'een hondered' per le centinaia e lo stesso per le
migliaia.
I numeri ordinali Olandesi sono i seguenti:
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
eerste
tweede
derde
vierde
vijfde
zesde
zevende
achtste
negende
tiende
elfde
twaalfde
dertiende
veertiende
vijftiende
zestiende
zeventiende
achttiende
negentiende
20
21
22
30
40
50
60
70
80
90
100
101
121
200
222
1000
2222
1.000.000
twintigste
eenentwintigste
tweeentwintigste
dertigste
veertigste
vijftigste
zestigste
zeventigste
tachtigste
negentigste
honderdste
honderdeerste
honderdeenentwintigste
tweehonderd
tweehonderdtweeentwintigste
duizendste
tweeduizendtweehonderedtweeentwintigste
miljoenste
Nota: mentre i cardinali hanno le centinaia-migliaia distaccate, gli ordinali hanno tutto riunito
in un'unica parola.
Date
Come si domanda la data in Olandese? De hoeveelste is het vandaag?, che tradotto piu' o
meno e' "quale e' la data oggi?".
Nella risposta, se viene dato il mese, si usa il numero cardinale (e' il 3 di settembre: het is drie
september), se invece non viene dato il mese si usa l'ordinale (het is de derde).
Una data (nel senso di anno=het jaartal) e' divisa in primi due-ultimi due: 1983 = negentien
drieentachtig.
I giorni della settimana:
maandag (lunedi)
dinsdag (martedi)
woensdag (mercoledi)
donderdag (giovedi)
vrijdag (venerdi)
zaterdag (sabato)
zondag (domenica)
januari
februari
maart
april
mei
juni
juli
augustus
september
oktober
november
december
Pesi
Di particolare gli olandesi hanno het ons che equivale a 100 grammi ed het pond che e'
mezzo kilo. Da notare che questi non sono mai usati nei prodotti impacchettati dove si usano
solo e sempre le misure 'normali' per esprimere i pesi ma si usano solo quando si acquista la
roba direttamente (dal macellaio per esempio).
2. Come pronome, sostituisce het, hem e ze, che non possono essere usati prima di una
preposizione.
de kinderen spelen vaak ermee i bambini ci giocano spesso
ik heb en half uur erop gewacht ho aspettato mezz'ora
3. Come sostituto di "di quello" quando ci si riferisce alla quantita di un qualcosa:
hoeveel karten heb je? ik heb er vier quanti biglietti hai? ne ho 4
ik heb er genoug gehad ne avevo abbastanza
4. Come "introduzione" in frasi con un soggetto indefinito
er staat een man op de hoek c'e' un uomo nell'angolo
vanmorgen was er geen melk in de koelkast stamani non c'era latte in frigo
is er geen melk in de koelkast? non c'e' latte nel frigo?
Clausole relative
Le clausole relative sono introdotte da un pronome relativo, la struttura della frase e' la stessa
di una frase subordinata. In Olandese i dimostrativi die e dat funzionano anche come pronomi
relativi. Die e' usato per riferirsi alle persone, nomi comuni singolari ed i plurali, dat e' usato
solo per nomi neutri singolari di cose.
kent u de man die daar op de hoek staat? conosci l'uomo che sta' nell'angolo ?
hier is de jurk die ik gisteren gekocht heb questo e' il vestito che ho comperato ieri
het boek dat ik pas gelezen heb, is uitstekend il libro che che ho appena letto e' eccellente.
hier is het huis dat zij kopen wil questa e' la casa che lei vuole comperare
Da notare che il pronome relativo e' sempre presente in Olandese, mentre in Italiano (come
anche in Inglese) spesso si omette.
Quando la clausola relativa si riferisce a persone ed il pronome e' preceduto da una
preposizione, die e' sostituito da wie.
de jongen ann wie ze het geld gaf, is haar broer il ragazzo a cui lei ha dato dei soldi e' suo
fratello.
Quando la clausola relativa si riferisce a delle cose, ed e' usata una preposizione, si usa waar +
preposizione:
de pen waarmee ik schrijf si van hem la penna con la quale sto' scrivendo e' la sua.
Verbi: il passivo
Fino ad ora abbiamo incontrato solo verbi attivi (qualcuno o qualcosa che fa' qualcosa su
qualcuno o qualcosa d'altro). Le frasi attive sono collegate alle frasi passive nel modo
seguente:
l'oggetto della frase attiva e' il soggetto della frase passiva.
Un paio di esempi chiariranno il concetto:
frase attiva: lui mette il piatto sul tavolo
het
het
het
het
het
is
is
is
is
is
tien
tien
tien
tien
tien
huur
over tien
voor half elf
over half elf
voor elf
Un netto risultato di tutto questo e' che gli olandesi vengono rapidamente confusi quando
devono dire le ore in una lingua che non ha tali arzigogoli, cioe'... tutte le altre lingue. Percui
finiscono con il dire "ci vediamo alle dieci e mezza" quando in realta' intendono le 9 e mezza...
Gli olandesi hanno anche una costruzione assurda per indicare "intorno a", non solo in
relazione con le ore ma anche altro. Tale costruzione e' om een of ... (letteralmente, attorno
uno o ...) che pero' significa intorno a ... Esempio: om een of 10 uur intorno alle 10 o circa
10 ore.
Se dopo tutto questo volete lasciare a casa l'orologio e rispondere a chi vi chiede l'ora con "non
ho l'orologio" avete tutto il mio incondizionato supporto...