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Cavalieri templari
Quello dei "Pauperes commilitones Christi templique Salomonis"
(Poveri Compagni d'armi di Cristo e del Tempio di Salomone), meglio
noti come Cavalieri Templari o semplicemente Templari, fu uno dei
primi[1] e pi noti ordini religiosi cavallereschi cristiani medioevali.
La nascita dell'Ordine si colloca nella Terrasanta al centro delle guerre
tra forze cristiane e islamiche scoppiate dopo la prima crociata indetta
nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano percorse da
pellegrini provenienti da tutta Europa, che venivano spesso assaliti e
depredati. Per difendere i luoghi santi e i pellegrini, nacquero diversi
Ordini religiosi. Intorno al 1118-1119 un pugno di cavalieri decise di
fondare il nucleo originario dell'Ordine Templare, dandosi il compito
Il sigillo dei cavalieri: i due cavalieri sono stati
di assicurare l'incolumit dei numerosi pellegrini europei che
interpretati come simbolo di povert o della
continuavano a visitare Gerusalemme. L'Ordine venne ufficializzato
dualit del monaco/soldato.
nel 1129, assumendo una regola monastica, con l'appoggio di Bernardo
di Chiaravalle. Il doppio ruolo di monaci e combattenti, che
contraddistinse l'Ordine Templare negli anni della sua maturit, fu sempre fonte di perplessit in ambito cristiano.
L'ordine Templare si dedic nel corso del tempo anche alle attivit agricole, creando un grande sistema produttivo, e
a quelle finanziarie, gestendo i beni dei pellegrini e arrivando a costituire il pi avanzato e capillare sistema bancario
dell'epoca. Cresciuto nei secoli in potere e ricchezza, l'ordine si inimic il re di Francia Filippo il Bello e and
incontro, attraverso un drammatico processo, alla dissoluzione definitiva tra il 1312 e il 1314.
I templari erano identificabili per la loro sopravveste bianca, nera, o bigia (con mantello bianco solo per i fratelli
cavalieri) a cui in seguito si aggiunse una distinta croce patente rossa ricamata sul lato sinistro, tale croce era di
piccole dimensioni (come ben si evince dalle rappresentazioni dell'epoca) e non di grandi dimensioni sul torace o
sulla schiena, come si vede invece in varie rappresentazioni ottocentesche o nella filmografia moderna. Fra i simboli
dei templari c'era il beauceant caratterizzato appunto dalla croce patente rossa in campo bianco e nero.
Nell'immaginario popolare la figura dei Templari rimane controversa, sia per il valore etico dell'ordine stesso, sia per
le leggende moderne riguardo una presunta prosecuzione dell'ordine, non comprovata da fonti storiche.
Cavalieri templari
Storia
Origini
La nascita dell'Ordine da collocarsi territorialmente e storicamente
nella Terrasanta al centro delle guerre tra forze cristiane e islamiche
scoppiate dopo la prima crociata, indetta da papa Urbano II al concilio
di Clermont nel 1096. In quell'epoca le strade della Terrasanta erano
infestate da predoni e fanatici musulmani, che assalivano e
depredavano i pellegrini. Nel 1099 i cristiani riconquistarono la Terra
Santa in mano ai musulmani. L'opinione generale, per, era che la
situazione, col tempo, sarebbe peggiorata: la maggior parte dei
cavalieri di ritorno in Europa sarebbe stata attaccata; le esigue milizie
cristiane rimaste nei territori conquistati si sarebbero dovute arroccare
nei pochi centri abitati.
Alla fine dello stesso 1099 si present il problema di come difendere i
luoghi santi e di come dare un passaggio sicuro alle migliaia di
pellegrini che giungevano da tutta Europa. Nacquero cos diversi ordini
religiosi che si prefissero l'obiettivo di garantire l'incolumit dei devoti.
Il primo fu l'Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro, fondato nel 1099
da Goffredo di Buglione. Subito dopo vennero a costituirsi quello di
San Giovanni dell'Ospedale, di Santa Maria di Gerusalemme o dei
Teutonici e quello del Tempio, che, secondo teorie non da tutti
accettate, risalirebbe agli anni 1118-1120.
(Simone di St. Bertin, Gesta degli Abati di San Bertino, annali, c. 1140 )
Con queste parole il cronista Simone di Saint Bertin, in data anteriore alla sua morte, 1140, documenta la nascita del
gruppo di cavalieri che si votarono al Tempio del Signore. Simone contemporaneo agli eventi di cui tratta e, sulla
base delle sue parole, pone la data di nascita dell'Ordine nel 1099, prima della morte di Goffredo di Buglione, che
aveva rifiutato di essere re della citt santa, per assumere il titolo di Avvocato di Gerusalemme. Simone associa
questa nuova milizia al Tempio avvalorando cos la qualifica di templari, rivelando anche una forma comunitaria di
Cavalieri templari
Nello stesso anno (1118), alcuni nobili cavalieri, pieni di devozione per Dio, religiosi e timorati di Dio, rimettendosi nelle
mani del signore patriarca per servire Cristo, professarono di voler vivere perpetuamente secondo le consuetudini delle
regole dei canonici, osservando la castit e l'obbedienza e rifiutando ogni propriet. Tra loro i primi e i principali furono
questi due uomini venerabili, Ugo de Paganis e Goffredo di Santo Aldemaro
(Guglielmo di Tiro, Historia rerum in partibus transmarinis gestarum (La storia delle gesta in Oltremare), c. 1184)
In queste righe[5], scritte alla fine del XII secolo, Guglielmo di Tiro narra i primi anni dei pauperes milites Christi.
La sua Historia, per, compilata successivamente alla fondazione della Nova Militia e durante il regno di Amalrico I
di Gerusalemme (1162-1174), come quella di Giacomo di Vitry, vescovo di San Giovanni d'Acri (Historia orientalis
seu Hierosolymitani scritta nel XIII secolo) non conobbe gli anni in cui i primi cristiani giunsero in Outremer per la
riconquista della Terrasanta e non vide la nascita di quegli Ordini che tanti onori meritarono sul campo.
Uno dei pochi documenti coevi all'epoca di fondazione fu il testo della regola dei templari, conosciuto come Regola
Primitiva, approvata nel 1129[6] con il Concilio di Troyes:
...pertanto, in letizia e fratellanza, su richiesta del maestro Ugo, dal quale fu fondata, per grazia dello Spirito Santo,
convenimmo a Troyes da diverse province al di l delle montagne, nel giorno di S. Ilario, nell'anno 1128 dall'incarnazione di
Cristo, essendo trascorsi nove anni dalla fondazione del suddetto Ordine, ci riunimmo a Troyes, sotto la guida di Dio, dove
avemmo la grazia di conoscere la regola dell'Ordine equestre, capitolo per capitolo, dalla bocca dello stesso Maestro Ugo.
Pur nella nostra modesta conoscenza, approvammo ci che ci appariva buono e utile.
[7]
La Regola Primitiva stata tramandata in latino, come proposto nel Concilio di Troyes, nel 1129, e in antico
francese, datato fra il 1139 e il 1148. Il testo, seppur diffuso dagli stessi Templari, poco aiuta ad identificare con
esattezza i momenti della fondazione. Il terzo capoverso del prologo di questa regola si riferisce al 1119 come anno
di nascita dell'Ordine, ma lascia aperta la possibilit che l'inizio delle attivit di protezione dei pellegrini possa essere
avvenuta anche in tempi precedenti[8]:
Un testo del 1468, Libro nel quale si dimostra la nobilt dell'antica famiglia Amarelli Della Nobilissima Citt di
Rossano, custodito nella Biblioteca privata della Famiglia Amarelli, a Rossano, riporta la versione italiana di una
lettera, firmata da Ugo de Paganis e datata 1103,[9] nella quale si asserisce che la prima intenzione di costituire la
milizia sia stata formulata a Goffredo di Buglione, nel 1099. Bench certificata da un sigillo notarile, e nota agli
studiosi gi nei secoli passati,[9] la Lettera Amarelli stata contestata e sottoposta ad un vaglio critico tuttora
controverso.[10]
Gli elementi di incertezza sono molteplici e gli studiosi non sono concordi sull'interpretazione di questi documenti.
Anche il numero esatto dei cavalieri che vi aderirono oggetto congetture non sempre concordi. Mentre il testo della
Regola parla di sei cavalieri, la tradizione parla di nove cavalieri ("Nove uomini aderirono a questo patto santo e
Cavalieri templari
servirono per nove anni in abiti laici che i credenti avevano dato loro in elemosina.")[11], ma tale numero avrebbe un
significato soprattutto allegorico. La scarsa disponibilit di documenti non esime gli studiosi dal tracciare,
comunque, una storia della sua fondazione, stando a testimonianze e scritti successivi, e alle motivazioni che
spinsero alcuni cavalieri ad abbandonare gli agi di corte e ad abbracciare la povert. Alcuni studiosi, comunque,
collocano ufficialmente la fondazione nel 1118/1119. Sarebbe stato in quell'anno che il re Baldovino II di
Gerusalemme avrebbe dato, secondo Giacomo di Vitry nel suo Historia orientalis seu Hierosolymitana, ai "poveri
cavalieri di Cristo" alcuni locali del palazzo reale, presso la moschea di al-Aqs, situata in prossimit del Tempio di
Salomone, dal quale l'ordine prese il nome. Resta comunque possibile che, pur senza una fondazione formale, i
cavalieri possano aver iniziato ad operare fin dal 1099.
L'Ordine, in ogni caso, assunse reale importanza solo a partire dal 1126, in seguito al viaggio compiuto in Europa dal
Maestro Ugo e con l'ingresso del conte Ugo di Champagne, quando iniziarono a pervenire donazioni e lasciti.[12]
Ulteriore definizione del ruolo e delle prerogative dell'Ordine fu
espressa il 29 marzo 1139 dalla bolla Omne Datum Optimum di
Innocenzo II. La bolla fu di vitale importanza per l'Ordine dei cavalieri
templari perch sanc la totale indipendenza del suo operato e l'essere
esente dal pagare tasse e gabelle.
Cavalieri templari
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Il primo scontro militare a cui partecipano dei Templari riportato dal
cronista inglese Matteo Paris, si verifica nel 1133 e si risolve in una
sconfitta. Un secondo scontro coinvolge la guarnigione di
Gerusalemme chiamata a respingere un attacco di predatori beduini e
turcomanni provenienti da Tekoa, a 7km a sud da Betlemme; anche
questa volta l'esito nefasto.
Seconda crociata
Un attacco a Damasco (1148) in cui partecip anche un gruppo di Templari guidati dal maestro Robert de Craon
ebbe un secondo insuccesso e pose praticamente fine all'avventura di Luigi VII e Corrado III.[14] Negli anni seguenti
i Templari evolsero in un corpo combattente a tutti gli effetti. Protessero le forze crociate in rotta dopo la sconfitta di
Cadmos (1148) e di Inab (1149).[15] Entrarono in possesso di Gaza[16] (1149) e parteciparono alla conquista di
Ascalona (1153). Nel frattempo andava consolidandosi una fitta rete di castelli e di guarnigioni affidata ai Cavalieri
templari.[17] Fu il periodo della loro affermazione, attraverso vicende complesse e conflittuali. La bolla Omne Datum
Optimum, del 1139, e le successive Milites Templi (1144) e Militia Dei (1145) avevano gi da tempo dato all'Ordine
un'autonomia e un'indipendenza che risult sgradita a molti. Si cre una forte ostilit nei loro confronti che esplose
in questo periodo.[18] La battaglia di Damasco, nel 1149, fin in un bagno di sangue, nel quale, secondo alcuni
cronisti, venne trucidato l'intero corpo dei monaci combattenti. Fra il 1162 e il 1174 ebbe luogo un lungo contrasto
con Amalrico I, re di Gerusalemme[19], che giunse ad impiccare dodici cavalieri colpevoli di aver ceduto una
postazione militare in seguito ad un attacco nemico. La comparsa di Salah ad Din, il Saladino, capace di dare
maggiore coordinamento alle forze musulmane locali, cambi lo scenario della regione, portando alla disfatta nella
battaglia di Hattin (1187, dopo la quale i Templari prigionieri furono ferocemente massacrati[20]) e alla caduta di
Gerusalemme. In precedenza gli Ordini cavallereschi avevano gi subito una terribile sconfitta alle sorgenti di
Cresson.[21]
Terza crociata
Una Terza Crociata fu indetta da papa Gregorio VIII nel 1187 e vide la partecipazione di Federico I Barbarossa,
Filippo II Augusto, re di Francia e Riccardo Cuor di Leone, re d'Inghilterra, nel tentativo di riconquistare
Gerusalemme e di contrastare i successi del Saladino. Nel 1191 i Templari si stabilirono ad Acri, riconquistata da re
Riccardo, e nel settembre dello stesso anno, insieme agli Ospitalieri contribuirono in modo decisivo alla battaglia di
Arsuf, dove il Saladino fu sconfitto e con lui il mito della sua invincibilit. Nel 1192 I Templari occuparono Cipro.
Cavalieri templari
Successive crociate
Nel 1199 ebbe inizio una serie di operazioni, intensamente volute da papa Innocenzo III e variamente attuate dalle
signorie e dai regni europei, volte all'invio di armati verso il Vicino Oriente. La spedizione che ne consegu, da molti
considerata come Quarta Crociata, non raggiunse mai la Terrasanta.
Eventi verificatisi fra il 1208 e il 1217 crearono le condizioni per l'attuazione di una nuova Crociata, solitamente
individuata come la quinta. L'obiettivo della spedizione fu in realt l'Egitto e il vari corpi di spedizione raggiunsero
Damietta nel 1218. Il tentativo di conquistare la citt vide coinvolti i Templari, ma la situazione strategica e tattica fu
talmente sfavorevole che nel 1221, nonostante le velleit di Pelagio, l'esercito cristiano rinunci all'impresa. I
Templari, che pure persero il Maestro nei combattimenti, tennero una condotta non sempre limpida[22] e si attirarono
ostilit e polemiche che sarebbero riemerse per secoli, comparendo anche nei versi della Divina Commedia.[23]
Nel 1225 l'imperatore Federico II, protagonista di un ripetuto e acceso contrasto con il papato, decise di recarsi in
Terrasanta per riconquistare Gerusalemme. L'evento, usualmente indicato come Sesta Crociata, fu condotto sul
campo diplomatico ed ottenne realmente la riconquista pacifica della Citt Santa. Federico si autonomin re.[24] Con
la sola eccezione della corte imperiale, l'intera vicenda suscit un'ostilit generale, sia in campo islamico che in
campo cristiano. Si cre un conflitto insanabile fra l'imperatore e i Templari, che avevano perso, oltre al ruolo ormai
consolidato sui campi di battaglia, anche i diritti sui locali del Tempio, a causa degli accordi stipulati dall'imperatore.
Nel 1244 l'impazienza di alcuni comandanti cristiani condusse il grosso delle forze crociate in un tragico scontro con
forze islamiche inferiori, per numero e per organizzazione, a Herbiyya (o La Forbie). Nonostante il vantaggio
numerico dei crociati, la loro sconfitta fu totale: dei trecento Cavalieri templari riuscirono a salvarsi solo una trentina
di uomini. I vantaggi ottenuti durante anni di diplomazia, accortamente gestiti dagli Ordini cavallereschi e dai
Templari in particolare, furono azzerati, riconducendo i cristiani del Medio Oriente in uno stato di profonda e
disastrosa crisi.[25]
Una successiva serie di spedizioni in Terrasanta, sotto la guida di Luigi
IX di Francia, ebbe inizio nel 1249. Gli storici usano distinguere due
episodi diversi, indicandoli come Settima e Ottava Crociata. Le navi
crociate si diressero verso l'Egitto e Damietta, ancora in mani
islamiche, fu rapidamente riconquistata. Sull'onda di questa vittoria i
franchi non seguirono i consigli dei Templari, ma si gettarono sulla
citt di Mansura, senza le necessarie precauzioni (1250). Il disastro fu
totale. Dei duecentonovanta cavalieri templari che avevano partecipato
al combattimento pur avendo ripetutamente cercato di dissuadere i
comandanti franchi, se ne salvarono solo cinque. Ma la tragedia
continu: in fase di ritirata i soldati cristiani furono attaccati e
decimati. I prigionieri furono cos numerosi (e fra questi il re Luigi) da
creare un grave problema logistico ai vincitori. Nel 1266 avvenne la
caduta di Safed, per opera di un cavaliere traditore.
Luigi IX il Santo, re di Francia. Interpret
Luigi IX promosse una seconda spedizione, indicata come Ottava
autenticamente il significato della crociata.
Crociata. La spedizione part da Aigues Mortes nel luglio del 1270. Il
re sbarc a Tunisi assieme al fratello Carlo I d'Angi, ma l'assedio si
prolung molto: la peste e la dissenteria decimarono l'esercito e uccisero lo stesso re nell'agosto dello stesso anno.
Nel 1270 Edoardo I d'Inghilterra e Carlo d'Angi, re di Sicilia, giunsero in Terrasanta con l'intento, rivelatosi tardivo,
di soccorrere Luigi IX. Proseguirono nelle operazioni militari, cercando di sfruttare i dissidi variamente articolati fra
Ugo III, formalmente re di Gerusalemme, i Templari e i veneziani. Fu riconquistata Acri, ma la situazione era
confusa e i cristiani erano ormai in condizioni precarie su tutto il territorio. Nel 1291 alcuni cristiani attaccarono una
Cavalieri templari
carovana siriana provocando la morte di 19 mercanti musulmani. Il sultano mamelucco Khall (al-Malik al-Ashraf),
che aveva invano richiesto un risarcimento, decise di porre sotto assedio Acri, ultimo avamposto crociato in
Terrasanta. La citt cadde dopo 43 giorni di resistenza. Dopo il massacro di almeno 60.000 cristiani, i Templari, in
considerazione dello stato di debolezza territoriale conseguente, decisero di evacuare Tortosa e Athlit. Nel 1302 la
perdita di Ruad e il massacro della guarnigione templare pose definitivamente fine alle Crociate e all'avventura dei
cristiani in Terrasanta. Sporadici tentativi e velleitari pronunciamenti dei decenni successivi non avrebbero incitato
nessuno ad imbracciare nuovamente le armi in nome della fede. La ragione stessa dell'esistenza dei Poveri Cavalieri
aveva cessato di esistere.
Pochi anni dopo, nel 1307, con l'arresto dei Templari in Francia, sarebbe iniziato il processo di dissoluzione
dell'Ordine, concluso nel 1314 con l'esecuzione di Jacques de Molay e di Geoffrey de Charnay. L'archivio templare
di Cipro sarebbe stato distrutto nel 1571, dagli Ottomani, cancellando la memoria diretta dei molti eventi che
avevano coinvolto i Cavalieri.
Oltre che in Palestina, l'Ordine combatt successivamente anche nella Reconquista di Spagna e Portogallo,
guadagnandosi estesi possedimenti e numerosi castelli lungo le frontiere tra le terre cattoliche e quelle musulmane.
Arrivarono ad ereditare, insieme con gli altri Ordini militari, il Regno d'Aragona che per rifiutarono dopo lunghe
trattative.
Caduta e soppressione
Dopo la caduta di San Giovanni d'Acri nel 1291, trecento baroni crociati, francesi e germanici, alla guida di
Giovanni di Montfort (Maestro dei Templari) sbarcarono a Cipro e qui vissero come monaci eremiti (distribuiti in
vari eremi), onorati e tenuti per santi dalla popolazione locale. L'Ordine, comunque, dopo la definitiva perdita degli
Stati Latini in Terra Santa, si avvi al tramonto: la ragione fondamentale per la quale era nato, due secoli prima, era
ormai venuta meno. Il suo scioglimento, tuttavia, non fu mosso per via ordinaria dalla Santa Chiesa, ma attraverso
una serie di accuse infamanti esposte dal re di Francia Filippo IV il Bello, desideroso di azzerare i propri debiti e
impossessarsi del patrimonio templare, riducendo nel contempo il potere della Chiesa.
Il 14 settembre 1307 il re invi messaggi sigillati a tutti i balivi,
siniscalchi e soldati del Regno ordinando l'arresto dei templari e la
confisca dei loro beni, che vennero eseguite il venerd 13 ottobre 1307.
La mossa riusc in quanto fu astutamente avviata in contemporanea
contro tutte le sedi templari di Francia; i cavalieri, convocati con la
scusa di accertamenti fiscali, vennero tutti arrestati.
Le accuse che investirono il Tempio erano infamanti: sodomia, eresia,
idolatria. Vennero in particolare accusati di adorare una misteriosa
divinit pagana, il Bafometto (o Banfometto, forse la storpiatura in
lingua occitana di Maometto). Nelle carceri del re gli arrestati furono
torturati finch non iniziarono ad ammettere l'eresia. Il 22 novembre
1307 il papa Clemente V, di fronte alle confessioni, con la bolla
Pastoralis prminenti ordin a sua volta l'arresto dei templari in tutta
la cristianit.
Cavalieri templari
settentrionale: egli assolse i cavalieri e condann l'uso della tortura per estorcere confessioni (concilio provinciale di
Ravenna, 1311).
L'Ordine fu ufficialmente soppresso con la bolla Vox in excelso[26] del 3 aprile 1312 ed i suoi beni trasferiti ai
Cavalieri Ospitalieri il 2 maggio seguente (bolla Ad providam). Jacques de Molay, l'ultimo gran maestro dell'Ordine,
il quale in un primo momento aveva confermato le accuse, le ritratt spinto da un'ultima fiammata di orgoglio e
dignit, venendo arso sul rogo assieme a Geoffrey de Charnay il 18 marzo 1314 davanti alla cattedrale di Parigi,
sull'isola della Senna detta dei giudei.
Filippo il Bello distrusse il sistema bancario dei templari, e, bench una bolla papale avesse trasferito tutti gli averi
dei Templari agli Ospitalieri, riusc ad addurre a s parte del tesoro. Questi eventi e le originali operazioni bancarie
dei templari sui beni depositati, che furono improvvisamente mobilitati, costituirono due dei molti passaggi verso un
sistema di stampo militare per riprendere il controllo delle finanze europee, rimuovendo questo potere dalle mani
della Chiesa. Visto il destino dei templari, gli Ospitalieri di San Giovanni furono ugualmente convinti a cessare le
proprie operazioni bancarie.
Molti sovrani e nobili inizialmente sostennero i cavalieri e dissolsero l'Ordine nei loro reami solo quando fu loro
comandato da papa Clemente V. Roberto I, re degli Scoti, era gi stato scomunicato per altri motivi e quindi non era
disposto a prestare attenzione ai comandi papali; di conseguenza, molti membri dell'Ordine fuggirono in Scozia; in
Portogallo i Cavalieri e il patrimonio del loro ordine confluirono in un nuovo ordine, fondato col permesso del
Papa[27] per combattere contro i mori nell'Algarve, l'"Ordine del Cristo". Il principe Enrico il Navigatore (1394 1460) guid per vent'anni, fino alla propria morte, tale ordine, utilizzandone il denaro[28] per organizzare la prima
scuola per navigatori, preparando la via alla supremazia marittima portoghese che porter alle grandi esplorazioni
cinquecentesche. In Spagna, dove il re a sua volta si opponeva all'incorporazione del patrimonio templare da parte
dell'Ordine degli Ospitalieri, l'Ordine di Montesa subentr a quello dei templari.
Persecuzione e perdono
I templari furono accusati di "connivenza col nemico", in quanto
spesso strinsero rapporti di buon vicinato, se non di amicizia, con
signori musulmani. Con alcuni di loro, come Usama ibn Munqidh,
arrivarono a veri e propri favori, come quello di concedergli di pregare
nella Cupola della Roccia, bench gi trasformata in chiesa cristiana.
tuttora aperto il dibattito sulla fondatezza delle accuse di eresia
formulate agli appartenenti dell'Ordine. I templari furono accusati di
rinnegare Cristo, di sputare sulla Croce, di praticare la sodomia e di
adorare un idolo barbuto, il Baphomet o Bafometto. Il maestro Jacques
de Molay, che aveva ceduto inizialmente di fronte alla marea di accuse,
si riebbe e rigett le sue parziali ammissioni. Ma era tardi, il rogo
accolse il maestro e i suoi dignitari e l'Ordine fu sciolto.
Studi recenti accreditano sempre pi la teoria secondo la quale la vera
causa della fine dei templari fu dettata dalla volont di impossessarsi
del loro patrimonio, tesi peraltro gi sostenuta da Dante Alighieri nel
canto XX del Purgatorio,[29][30] e si concretizz attraverso una
cospirazione indotta dal re di Francia Filippo IV il Bello. Infatti,
mentre il re si trovava quasi in bancarotta e il popolo francese era
esasperato per la grave crisi economica, accentuata dalla svalutazione
della
moneta
ad
opera
del
re
medesimo,
l'Ordine
risultava
proprietario
Cavalieri templari
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di terre, castelli, fortezze ed abbazie: un tesoro immenso. Fu
probabilmente il sovrano che, dopo aver tentato inutilmente di entrare a
farne parte, incaric i propri consiglieri (capeggiati dall'astuto
Guglielmo di Nogaret) di formulare delle precise accuse contro
l'Ordine e di richiedere l'intervento del papato, da poco trasferitosi in
Francia. Quando la Chiesa si rese conto dell'errore nella condanna e di
essere stata manipolata, fu troppo tardi.
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distinguere
Vari gradi di responsabilit di comando e amministrazione erano attribuiti al Maestro (Gran Maestro secondo una
dizione diffusa ma inesatta), ai Commendatari, ai Siniscalchi, ai Marescialli, ai Gonfalonieri e ad altri ruoli.[43]
Alcuni confratelli si occupavano esclusivamente di attivit bancarie, in quanto l'Ordine trattava frequentemente il
denaro e le merci preziose connessi con lo svolgimento delle Crociate. La parte pi significativa dei Cavalieri
templari si dedicava tuttavia alle azioni militari ed erano probabilmente le unit da combattimento meglio addestrate
e disciplinate del proprio tempo,[44] precursori dei moderni corpi speciali o unit d'lite, identificabili, almeno per
quanto riguarda i Templari delle origini, in una forma embrionale dei corpi di protezione civile e di difesa civile. A
sostegno del corpo militare dell'Ordine venivano aggregate truppe ausiliarie, anche mercenarie, come i Turcopoli.[45]
Ciascun cavaliere disponeva sempre di due o tre sergenti che lo accompagnavano in battaglia e un gruppo di sei o
sette scudieri per assisterlo sia in tempo di pace che di guerra, nonch di pi cavalli.
A differenza della totalit degli altri ordini monacali, non sembra che i Templari abbiano dedicato una parte
significativa del loro tempo all'elaborazione di testi o documenti, religiosi o d'altro genere: a parte le copie della
Regola che ci sono pervenute, non lasciarono tracce consistenti del loro pensiero;[46] in ogni caso, la damnatio
memoriae a cui furono soggetti avrebbe nel tempo cancellato le loro produzioni. Il maggiore influsso dei Templari
non fu comunque di tipo militare, quanto piuttosto di tipo culturale ed economico sotto il profilo della diffusione di
strumenti economico-finanziari, con la distribuzione del reddito attraverso la creazione di posti di lavoro: con le
abbazie ed i loro terreni agricoli, con la costruzione delle cattedrali, l'ordine port sviluppo e lavoro in molte parti
dell'Europa medioevale, attraverso un'estesa rete di succursali. Molti governi europei (ed italiani in particolare)
ricorsero ai loro servizi per ottenere finanziamenti, per gestire le contabilit e le finanze pubbliche.
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La Regola
Le prime testimonianze sulla nascita dei Templari non consentono di
definire con certezza se essi si fossero aggregati sulla base di una
regola precisa. Solo durante il Concilio di Troyes del 1129 essi
assunsero una regola di forma monastica, avallata anche dall'appoggio
di Bernardo di Chiaravalle, sostanzialmente basata su alcuni elementi
della Regola di San Benedetto.
secondo prologo.
I tre classici voti degli ordini monastici - povert, obbedienza e castit non risultano esplicitamente espressi. La
formulazione della castit appare solo nei capitoli dell'appendice e sembra soprattutto volta a scoraggiare la
convivenza fra fratres e sorores (cap. 56), implicitamente ammessa per come usanza pregressa, da evitare per il
futuro. Risulta esplicito il consenso all'ingresso degli uomini sposati (cap. 55) e alla possibilit di un'adesione
temporanea all'Ordine, sostanzialmente inconciliabile con una castit permanente. Si scoraggia poi, sempre in
appendice, la frequentazione e l'intimit con donne, madri comprese (cap. 72). In merito alla povert, si esortano i
cavalieri a donare tutti i loro beni (solo met se sposati) a sostegno dell'Ordine, consentendo per il possesso di terre
e l'asservimento di uomini e agricoltori (cap. 51).
In altri testi posteriori si ammette anzi che sia giustificata la pratica del bottino di guerra.[49] In relazione
all'obbedienza, appare chiaro l'intento di conservare una disciplina collettiva, con limiti soprattutto indirizzati
all'ostentazione degli abiti e degli accessori, al decoro personale, alle regole quotidiane, alla preghiera,
all'alimentazione e alla solidariet collettiva. Preciso il divieto alla pratica di atti di violenza superflua (caccia e uso
di archi e balestre - cap. 46 e 47). Le successive versioni della regola pervenute, redatte in francese, risultano molto
pi dettagliate e ricche di prescrizioni inerenti soprattutto la vita militare, risultando pi adatte ad un Ordine ormai
altamente strutturato.[50]
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Strutture militari
In campo militare, come gli altri Ordini cavallereschi, i Templari
realizzarono castelli, ribat[52], cittadelle fortificate, posti di guardia in
genere, con caratteristiche di grande solidit e di notevole funzionalit
bellica. Da questi presidi erano pronti a partire piccoli drappelli o
grandi corpi militari, per le azioni di soccorso o di protezione dei
pellegrini e degli eserciti cristiani.
Gli insediamenti pi significativi furono, secondo i dati disponibili,
oltre quaranta, distribuiti strategicamente sui confini della Terrasanta,
Destroit, primo insediamento fortificato templare.
in prossimit delle vie di comunicazione pi frequentate o delle aree
militarmente pi critiche. Parte di essi era localizzato nella zona
settentrionale, nella regione di Antiochia, partendo dal mare e giungendo ad est oltre il gruppo di rilievi del monte
Amano. Fra essi rivestiva particolare importanza Bagras, in prossimit del passo di Belen.[53] Pi a sud, non lontano
da Tripoli, si trovavano Tortosa, Al-Arimah e Chastel Blanc (Safita). In Galilea furono affidati ai Templari i castelli
di Safed, e di Chastellet, presso il Guado di Giacobbe. In prossimit del mare si localizzavano Atlit e Destroit,
quest'ultimo ritenuto storicamente il primo presidio dei Templari.[54] Oltre il Giordano si localizzava Ahamant.[55]
Lungo la costa i Cavalieri Templari disponevano anche di strutture fortificate ad Acri, a Cesarea, ad Ascalona, a
Tripoli.
Sotto il profilo strategico, i pi importanti erano ritenuti Bagras, Tortosa e Safed, ma l'intera rete consentiva un
controllo capillare del territorio. Il piccolo isolotto di Ruad, arido e privo di sorgenti d'acqua, ma potentemente
fortificato, fu l'ultimo ad essere abbandonato dai Templari, nel 1303, sotto l'impeto degli invasori Mamelucchi.
Edifici religiosi
Cavalieri templari
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Cavalieri templari
santuario islamico in cima al Monte Moriah a Gerusalemme. L'area circostante sacra ad ebrei e cristiani come
Monte del Tempio cos come ai musulmani, che usano il nome di Monte Majid (o al-aram al-arf). Si credeva
erroneamente che la Cupola della Roccia e la vicina moschea di Al-Aqs costituissero i resti del biblico Tempio di
Gerusalemme. Il Templum Domini con la sua pianta centrale, di forma ottagonale divenne il modello per molte
chiese edificate successivamente dai Cavalieri. Fra queste realizzazioni si annoverano: Santa Maria di Eunate, in
Spagna, la Cappella templare di Laon, la Cappella Templare di Metz, la Round Church del Tempio di Londra, San
Michele di Fulda (Germania), la Cappella di Athlit, Vera Cruz di Segovia.[58]
Organizzazione agricola
In funzione delle attivit militari i Templari crearono un grande sistema agricolo e produttivo. Le aziende agrarie del
Tempio si chiamavano casali, grange, masserie.[59] I casali della Puglia talora ricordavano le fattorie fortificate
d'Outremer. I templari davano da lavorare le loro terre a concessionari (conductores); ma, dove il personale delle
commende rurali era pi numeroso, essi coltivavano direttamente il suolo. In tal caso, secondo il modello
cistercense, si ricorreva al lavoro dei campi ai membri pi umili dell'Ordine, quando non addirittura alla manodopera
servile, rappresentata dai contadini Saraceni del regno di Sicilia o di Siria. L'allevamento del bestiame da carne, da
latte, da lana e da lavoro costituiva una voce primaria nel bilancio del Tempio: le fertili campagne della Puglia
offrivano ricchi pascoli alle mandrie di buoi e bufali di propriet dei templari, mentre in Toscana le loro greggi di
pecore praticavano la transumanza; allevamenti di suini nei boschi del Tempio erano infine segnalati in Piemonte,
come in Sicilia. Le colture pi diffuse erano quelle dei cereali, della vite, dei legumi. Generalmente in Italia la
produzione agricola dell'Ordine serviva al consumo interno, le eccedenze erano destinate alla vendita e parte del
ricavato veniva versato al tesoro centrale sotto forma di responsiones; ma soprattutto dai porti della Puglia che
nella seconda met del Duecento salpavano navi cariche di cereali e legumi, per andare a rifornire le case dei
templari in Siria, rese sempre pi dipendenti dalle occidentali sotto l'aspetto alimentare a causa della progressiva
perdita di territori e aree coltivabili a vantaggio dei Saraceni. Dopo la catastrofe del 1291 divenne Cipro la
destinazione delle vettovaglie pugliesi.
Attivit bancarie
I templari entrarono nelle attivit bancarie quasi per caso. Quando dei nuovi membri si univano all'ordine,
generalmente donavano ad esso ingenti somme di denaro o propriet, poich tutti dovevano prendere il voto di
povert. Grazie anche ai vari privilegi papali, la potenza finanziaria dei Cavalieri fu assicurata dall'inizio. Poich i
templari mantenevano denaro contante in tutte le loro case e templi, fu nel 1135 che l'ordine cominci a prestare
soldi ai pellegrini spagnoli che desideravano viaggiare fino alla Terra Santa.
Il coinvolgimento dei Cavalieri nelle attivit bancarie crebbe nel tempo verso una nuova base per il finanziamento,
dato che fornivano anche servizi di intermediazione bancaria.
Sotto l'aspetto economico-finanziario, i templari rivestirono un ruolo cos importante da arrivare a "prestare" agli
stati occidentali ingenti somme di denaro e gestire perfino "le casse" di stati come la Francia.
Un'indicazione dei loro potenti legami politici che il coinvolgimento dei templari nell'usura non port a particolari
controversie all'interno dell'ordine e nella Chiesa in generale. Il problema dell'interesse fu generalmente eluso grazie
ai complicati tassi di cambio delle valute e grazie ad un accordo con cui i templari detenevano i diritti della
produzione sulle propriet ipotecate.
Le connessioni politiche dei templari e la consapevolezza della natura eminentemente cittadina e commerciale delle
comunit d'oltremare portarono l'Ordine a raggiungere una posizione significativa di potenza, sia in Europa che in
Terrasanta. Il loro successo attrasse la preoccupazione di molti altri Ordini, come pure della nobilt e delle nascenti
grandi monarchie europee, le quali a quel tempo cercavano di monopolizzare il controllo del denaro e delle banche,
dopo un lungo periodo nel quale la societ civile, non escludendo la Chiesa ed i suoi ordini, aveva dominato le
attivit finanziarie. Le tenute dei templari erano estese sia in Europa che nel Medio Oriente e tra queste vi fu, per un
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Cavalieri templari
certo periodo, l'intera isola di Cipro.
Sistema navale
La necessit di trasporto delle vettovaglie, degli uomini, dei cavalli e delle armi gener la necessit di istituire un
vasto ed articolato sistema di navigazione, sia per i Templari che per gli altri Ordini cavallereschi.[60] Si ricorse
sostanzialmente alle due principali categorie di navi in uso nel medioevo:
Le navi lunghe (galee) destinate agli scopi bellici, dalle forme allungate, spinte soprattutto dai remi, con
l'eventuale ausilio di una vela, in genere la vela latina, triangolare, reintrodotta dagli arabi, che permetteva di
navigare parzialmente contro vento. Gli equipaggi giungevano fino a 250 uomini, in genere prigionieri di guerra
resi schiavi e incatenati permanentemente ai remi.
Le navi tonde erano destinate fondamentalmente al trasporto di materiali e, occasionalmente, di truppe e animali.
Corte, tozze e panciute, era mosse a vela e aveva un equipaggio pi ridotto, Nel caso specifico del trasporto dei
cavalli le navi erano attrezzate con un grande portellone laterale, che permetteva di movimentare gli animali.
Durante il viaggio le fessure del portellone venivano accuratamente calafatate.
Le navi degli Ordini cavallereschi si prestarono occasionalmente anche ad attivit corsare e di pirateria.[61]
La diffusione in Italia
La vastissima diffusione delle sedi dell'Ordine, in Europa ed anche in Italia, fu legata anzitutto alla necessit di
mantenere attiva in Terrasanta la forza combattente, in termini economici e finanziari. La maggioranza degli
insediamenti era rivolta alle colture agricole, ma non mancavano le sedi dedicate alla gestione amministrativa delle
propriet, al reclutamento, o al controllo di attivit complementari, come l'allevamento di cavalli da trasporto e da
combattimento, o le attivit metallurgiche connesse con la produzione di armi. La presenza delle sedi templari in
Italia[62] ammontava ad almeno 200 localit, dal nord al sud.[63] Nel nord si annoveravano, fra gli altri, Milano[64],
Piacenza, Ferrara, Torino, Trieste, Venezia. Fra gli edifici dell'Ordine tuttora meglio conservati si segnala la
commenda di Castel Negrino, ad Aicurzio. Vasta la diffusione in Toscana, dove rivestiva un particolare ruolo la sede
di Frosini, nel senese, in prossimit delle Colline Metallifere, dove si estraevano metalli di particolare interesse e
valore commerciale, ferro, rame e allume. In Italia centrale si trovavano gli insediamenti di Perugia, di Roma, di
Civitavecchia. Se la presenza nel nord rivestiva un aspetto eminentemente agricolo, le sedi pi meridionali erano
spesso connesse con i trasferimenti verso la Terrasanta. L'Ordine approd precocemente anche nel Regno di Sicilia e
vi si diffuse in epoca normanna, successivamente al 1139, anno in cui fu raggiunta la pace tra Ruggero II d'Altavilla
(fedele alla causa di Anacleto II) ed Innocenzo II. La Puglia fu la regione italiana che prima fra le altre accolse le
domus gerosolimitane rosso-crociate grazie all'importanza strategica e commerciale dei suoi porti e delle sue citt.
Tutto il Meridione d'Italia venne compreso inizialmente nella provincia templare d'Apulia e, solo in epoca sveva,
indicato quale provincia d'Apulia e Sicilia. Tra le prime fondazioni dell'ordine, oltre quella di Trani, va ricordata la
casa di Molfetta (documentata nel 1148), Minervino Murge (documentata con un atto di propriet, infatti, qui un
gruppo di templari acquist dei terreni coltivabili), Barletta (1169), Matera (1170), Brindisi (1169) con possedimenti
nel leccese, Bari, Andria, Foggia (nel periodo di transizione normanno-svevo), Troia (anteriore al 1190), Salpi
(documentata nel 1196) e Monopoli (documentata nel 1292). Tra le sedi pi importanti, va menzionata la Casa
templare di Barletta, che ricopr il ruolo di Casa Provinciale sino al processo del 1312.[65]
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Cavalieri templari
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Leggende
Per approfondire, vedi Leggende sui Templari.
In realt i Cavalieri templari in seguito alla loro scomparsa cessarono ben presto di fare notizia: gi alla fine del XIV
secolo ci si era dimenticati di loro e della loro triste fine.[72] Solo molti secoli dopo, durante l'Illuminismo, il tema dei
templari torn in auge e la fama degli antichi cavalieri fu sommersa da leggende riguardanti segreti e misteri che si
vogliono tramandati da prescelti fin dai tempi antichi. Forse i pi noti sono quelli riguardanti il Santo Graal, l'Arca
dell'Alleanza e i segreti delle costruzioni. Alcune fonti dicono che il Santo Graal sarebbe stato ritrovato dall'ordine e
portato in Scozia nel corso della caduta dell'ordine nel 1307, e che ci che ne rimane sarebbe sepolto sotto la
Cappella di Rosslyn. Altre voci sostengono che l'ordine avrebbe ritrovato anche l'Arca dell'Alleanza, lo scrigno che
conteneva gli oggetti sacri dell'antico Israele, compresa l'"asta di Aronne" e le tavole di pietra scolpite da Dio con i
Dieci comandamenti.
Questi miti sono connessi con la lunga occupazione, da parte dell'ordine, del Monte del Tempio a Gerusalemme
come loro quartier generale. Alcune fonti[73] sostengono che avrebbero scoperto i segreti dei maestri costruttori che
avevano costruito il tempio originale e il secondo tempio, nascosti l assieme alla conoscenza che l'Arca sarebbe stata
spostata in Etiopia prima della distruzione del primo tempio. Viene fatta allusione a questo in rappresentazioni nella
Cattedrale di Chartres (considerata con le cattedrali di Amiens e di Reims come uno degli esempi migliori di gotico),
sulla cui costruzione ha avuto grande influenza Bernardo di Chiaravalle, che fu egualmente influente nella
formazione dell'ordine. Ulteriori collegamenti sia sulla ricerca da parte dell'ordine dell'Arca che della relativa
scoperta degli antichi segreti del costruire sono suggeriti dall'esistenza della chiesa monolitica di San Giorgio (Bet
Giorgis) a Lalibela in Etiopia, tuttora esistente, la cui costruzione erroneamente attribuita ai templari. Vi allo
stesso modo una chiesa sotterranea che risale allo stesso periodo ad Aubeterre in Francia. Si stanno poi sviluppando
speculazioni sulla possibilit che i Cavalieri templari avessero intrapreso viaggi in America prima di Colombo.
Alcuni ricercatori e appassionati di esoterismo ed ermetismo hanno sostenuto che l'ordine sarebbe stato depositario
di "conoscenze segrete".[68] Secondo costoro, nei 200 anni della loro storia i monaci-militari si sarebbero rivelati
Cavalieri templari
anche un'organizzazione sapienziale esoterica e occultistica, custode di conoscenze iniziatiche. Inoltre, in
quest'ottica, i templari sono stati collegati ad altri argomenti leggendari o fortemente controversi come Rosacroce,
Priorato di Sion, Rex Deus,[] Catari, Ermetismo, Gnosi, Esseni e, infine, a reliquie o supposti insegnamenti perduti di
Ges tra cui la Sacra Sindone [74] o il "testamento di Giuda". Alcuni ipotizzano che i Cavalieri del Tempio avrebbero
avuto legami, oltre che con la tradizione esoterica di ispirazione cristiana ed ebraica, anche con organizzazioni
mistico-esoteriche ispirate all'Islamismo.
La grande quantit di testi non rigorosi su questo tipo di teorie ha portato Umberto Eco ad affermare che "l'unico
modo per riconoscere se un libro sui Templari serio controllare se finisce col 1314, data in cui il loro Gran
Maestro viene bruciato sul rogo."[75]
Forse l'unico mistero di cui si debba fare approfondimento come un ordine di guerrieri esperti con un esercito senza
precedenti si sia lasciato distruggere senza abbozzare la pi timida reazione, bench le avvisaglie di cospirazioni nei
loro confronti da parte di Filippo il Bello ci fossero e fossero note. Con ogni probabilit, non si ribellarono perch il
papa aveva tolto loro il suo appoggio ed essi, essendo un ordine cristiano e il simbolo della lotta per la fede, non
vollero opporsi alla decisione di Clemente V, di cui rispettavano e riconoscevano l'autorit papale.
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Cavalieri templari
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Luoghi templari
Elenco di alcuni luoghi in cui storicamente accertata la
presenza di sedi templari.
(Per un elenco di alcuni dei luoghi che sono stati associati ai
Cavalieri templari nella tradizione, nelle leggende o nelle
opere di fantasia, ma di cui non vi una presenza
storicamente accertata, vedi Leggende sui Templari.)
Medio Oriente
Monte del Tempio, Cupola della Roccia e Muro
occidentale a Gerusalemme
San Giovanni d'Acri (Akko), Israele
Chastel Blanc a Safita, Siria
Safed, Israele
Italia
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Per approfondire, vedi Sedi templari in Italia.
Regno Unito
Portogallo
Convento di Cristo, Castello di Tomar e Chiesa di Santa Maria do Olival a Tomar[80]
Castello di Almourol, Idanha, Monsanto, Pombal e Zzere
Castello di Soure, Coimbra[81]
Spagna
Sistema di irrigazione in Aragona
Iglesia Veracruz, Segovia[82]
Altri
Castello di Kolossi, Cipro
Tempelhof a Berlino, Germania
Cavalieri templari
Successivamente allo scioglimento dei Templari nacquero altri ordini, specialmente nella penisola iberica i cui
regnanti erano fortemente legati ai templari per il loro importante contributo alla Reconquista, o furono utilizzati
ordini preesistenti in cui far confluire i Templari dopo lo scioglimento dell'ordine:
Note
[1] Solo l'Ordine dei Canonici del Santo Sepolcro era sorto prima, nel 1100.
[2] Un consistente gruppo di araldisti e di storici di varia nazionalit fra i quali Heinrich Pantaleon (1581), Carlo Sigonio (1568), Scipione
Mazzella (1601), Filiberto Campanile (1610), Johann Jacob Hofmann (1698), Pierre du Puis (1713), confermano la tesi dell'origine italiana.
[3] La dizione latina afferma infatti: "Inter quos primi et praecipui fuerunt, viri venerabiles, Hugo de Paganis et Gaufredus de Sancto Aldemaro."
Vedere Guilelmus Tirensis - Historia rerum in partibus transmarinis gestarum - Turnholti : Typographi Brepols, 1986, pp. 55354.
[4] Simone di san Bertino, Gesta abbatum Sancti Bertini Sithiensium, ed. O. Holder-Egger, in Monumenta Germaniae Historica Scriptores, vol.
13, p. 600.
[5] Guilelmus Tyrensis - Historia rerum in partibus transmarinis gestarum Guilelmus Tyrensis - Chronique [de] Guillaume de Tyr / dition
critique par R.B.C. Huygens; identification des sources historiques et dtermination des dates par H.E. Mayer et G. Rsch. - Turnholti:
Typographi Brepols, 1986, pag. 553: Eodem anno quidam nobiles viri de equestri ordine, deo devoti, religiosi et timentes deum, in manu
domini patriarchi Christi servizio se mancipantes, more canonicorum regularium in castigate et obedientia et sine proprio velle perpetuo
vivere professi shunt. Inter quod primi et precipui fuerunt viri venerabiles Hugo de Paganis et Gaufridus de Sancto Aldemaro.
[6] Lo studio completo dedicato alla regola del Tempio certamente quello che Gustav Schnurer pone come introduzione alla sua edizione.
Tuttavia le recenti ricerche di Rudolf Hiestand hanno davvero distrutto il fondamento stesso della tesi di Schnurer. Il nucleo della teoria di
Schnurer si fonda su questo postulato: il nome del Patriarca di Gerusalemme citato nel prologo della regola, Stefano, stato aggiunto dopo il
concilio di Troyes. Nel 1128, il patriarca era Gormond [] Ma la scoperta di Rudolf Hiestand cambia completamente [] il concilio di
Troyes ha avuto luogo il 13 gennaio del 1129 e non del 1128, perch nella Champagne l'anno cominciava o il 25 marzo, o all'Annunciazione,
o a Pasqua, in ogni caso dopo il 13 gennaio. Al momento del concilio, Gormond era gi morto e Stefano era gi stato eletto patriarca di
Gerusalemme (Cerrini, 2008:88)
[7] La Regola Primitiva afferma: Nos ergo cum omni granulazione, ac fraterna pietate precibusque Magistri Hugonis, in que prdicta militai
sumpsit exordium, cm Spiritu Sancto intimante ex diversis ultramontan provinci mansionibus, in solemnitates S. Hilarij, anno 1128 ab
incarnato Dei folio, ab inchoatione prdict militi nono, ad Trecas, Deo Duce, in usum convenimmo, et modum, et observantiam Ordinis
Equestris per singola Capitula, ex ore ipsius prdicti Magisteri Hugonis audire meruimus, ac iuta notitiam exiguitatis nostr scienti, quod
nobis videbatur bonum, et utile, collaudavimus.
[8] Franco Cardini, I Templari - Testo a cura di Goffredo Viti, Certosa di Firenze 1995, pag. 88
[9] Luigi Accattatis, Le biografie degli uomini illustri delle Calabrie (http:/ / books. google. it/ books?id=Sz4BAAAAQAAJ& pg=PA68), Vol. I
- Dai tempi primitivi a tutto il secolo XV, Tipografia Municipale, Cosenza 1859, p. 68
[10] Moiraghi, pag. 73
[11] Giacomo di Vitry, Historia orientalis seu Hierosolymitani; citazione tratta da M.Bauer, Il mistero dei templari, Newton & Compton 2005, p.
13. Gugliemo di Tiro afferma fossero non nisi novem espressione non del tutto convincente, interpretata come solo nove.
[12] M. Bauer, op. cit., p. 18
[13] Runcimann, pag. 432. - Robertus de Torigny, Chronica, Ed. Lopold Delisle 1872, (Publications del la Socit de l'histoirede Normandie,
Rouen 1872 1873) p. 178: Illos quos Hugo de Paganis secum duxerat ad Jerusalem, male contingit. In vigilia Sancti Nicholai a paucis
paganorum multi christianorum devicti sunt, cum antea soleret e contrario contingere. - Bartholomaeus de Cotton - Historia anglicana (AD
449-1298) Ed. H.R. Luard (Londra 1859) pag. 62: "Eodem anno interfecti sunt omnes milites Templi. Eodem anno tenebrae factae sunt in
Anglia... - Cit. anche da Marie Louise Bulst Thiele Sacrae Domus Militiae Templi Hierosolymitani Magistri Ed. Volumnia, Perugia, 2004,
pag. 29.
[14] Barber, pag. 85.
[15] Barber, pag. 84 e 88.
[16] Barber, pag. 91.
[17] Barber, pag. 97 e seguenti.
[18]
[19]
[20]
[21]
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[22] Runcimann, pag. 824.
[23] Inferno, canto XIV, verso 103 e seguenti: Dentro dal monte sta dritto un gran veglio, - che tien volte le spalle inver Damiata - e Roma
guarda come so speglio. Fra le varie interpretazioni di questi versi, potrebbe essere contenuto un riferimento alla vicenda di Damietta. Dante
Alighieri fu sempre sensibile alla vicenda dei Templari. Fece riferimento a loro in vari punti della Commedia e fu ritenuto, da fonti esoteriche,
terziario dell'Ordine templare. Si veda, in proposito il testo di Robert John, Dante templare.
[24] Runcimann, pag. 847.
[25] Runciman, pag. 878.
[26] Testo della bolla papale Vox in Excelso del 1312 (http:/ / www. totustuus. biz/ users/ denziger/ cl5voxin. htm)
[27] Il nuovo Ordine venne approvato con la bolla Ad ea ex quibus del 14 marzo 1319 da papa Giovanni XXII
[28] Nel 1460 re Alfonso V garant ai Cavalieri dell'Ordine del Cristo il 5% delle rendite delle terre africane del regno del Portogallo.
[30] A.C.N.R (http:/ / www. nuovaricerca. org/ fedeli1. htm)
[31] Barbara Frale. Il Papato e il processo ai Templari. L'inedita assoluzione di Chinon alla luce della diplomatica pontificia, Viella, 2003
[32] La Pergamena di Chinon (http:/ / asv. vatican. va/ it/ visit/ doc/ zoom03. html), assoluzione di papa Clemente V ai capi dell'ordine templare.
Chinon, diocesi di Tours, 1308 agosto 17-20
[33] L'Osservatore Romano in data 21 agosto 2008 pubblica un articolo della stessa Barbara Frale nel quale si sostiene che "le carte originali del
processo ai Templari rinvenute nell'Archivio Segreto Vaticano dimostrano l'infondatezza delle accuse di eresia" http:/ / www. segnideitempi.
com/ modules. php?name=News& file=article& sid=9548
[34] Andreas Beck. La fine dei templari. Piemme. 1994. ISBN 8838488517. pag. 3.
[35] Barber pag. 267.
[36] Barber pag 271.
[37] Barber pag 274.
[38] Bordonove - Vita quotidiana, pag. 147-156.
[39] Bordonove - Vita quotidiana, pag.110 e 140.
[40] Bordonove - Vita quotidiana, pag. 129.
[41] Barber pag. 266. Si parla di 9000 feudi, di cui almeno 200 in Italia.
[42] dal francese "sergents" a sua volta dal latino "servientes", letteralmente "servi": da Helen Nicholson, Knight Templars, Oxford, Osprey,
2004.
[43] Bordonove - Vita quotidiana, pag. 157.
[44] Pomponio pag.12.
[45] Pomponio pag.16.
[46] Cerrini pag. 17.
[47] Moiraghi cit., pag. 191. Si veda, per riferimento diretto, il testo in latino della Regola Templare (http:/ / www. scriptorium. it/ Scriptorium/
La_Regola_Templare. html).
[48] La vita dell'Ordine del Tempio fu regolata, in fasi successive, dai seguenti documenti:
la Regola primitiva, scritta in latino, approvata dal Concilio di Troyes nel 1129;
la versione francese, con varianti, della Regola latina, scritta intorno al 1140;
i Retraits, raccolta di usi e costumi dell'Ordine, redatta intorno al 1165;
gli Status hirarchiques, che trattano principalmente delle cerimonie, scritti intorno al 1240-1250;
gli Egards relativi alla disciplina, scritti intorno al 1257-1267.
[49] Ne sono testimonianza la Lettera di Ugo e la Lettera di Guigo. Cerrini pag. 28, 29 e passim.
[50] Cerrini pag.181.
[51] Si vedano, in proposito, Fulcanelli, Il mistero della Cattedrali, Ed. Mediterranee, pag. 53, e ancora molti altri, come Christopher Knight e
Robert Lomas, La chiave di Hiram, Ed. Mondadori.
[52] Ribat vocabolo arabo che definisce una struttura volta alla difesa delle frontiere, abitata da volontari organizzati su base religiosa e
monacale.
[53] Barber, pag. 98.
[54] Rgine Pernoud, Les templiers - Parigi, 1977 - Ed. ital. Effedieffe, pag. 9
[55] Barber, per questi insediamenti, da pag. 96 a 108.
[56] Di particolare completezza in materia, si veda il testo di Goffredo Viti O. Cist. (a cura di), Monaci in armi, Ed. Certosa di Firenze, 1995
[57] Si veda quanto riportato in F. Bramato, Il Templum Domini e la Militia Templi nella diocesi di Trani. Elementi e prospettive per la ricerca,
in Barletta crocevia degli ordini religioso-cavallereschi medioevali. Seminario di studio, Barletta 16 giugno 1996, Taranto 1997, pagg. 57-60 e
V. Ricci, La chiesa di Ognissanti di Trani non fu templare in "Cronache medievali", n. 32, 2010, pagg. 7-11.
[58] Goffredo Viti, Monaci in armi, cit. rispettivamente pagine 41, 169, 31, 164, 214, 236, 248 e seg., 27, 46, 50, 59, 63, 75, 117.
[59] Barber, pagine 268 e successive.
[60] Barber, pag. 274 e seguenti
[61] Barber, pag. 278.
[62] Capone Imperio Valentini, Guida all'Italia dei Templari, Ed. Mediterranee. Si tratta di un'opera generale sugli insediamenti nella
penisola.
[63] Una sommaria elencazione reperibile anche in Sedi templari in Italia.
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[64] Viti, Templari, pag. 221
[65] Capone, cit.
[66] Come pi volte l'Osservatore Romano ha precisato, la Santa Sede riconosce ufficialmente e tutela solamente il Sovrano Militare Ordine di
Malta e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nel 2005 il cardinale vicario Camillo Ruini ha invitato le chiese della diocesi
di Roma a non ospitare le cerimonie dei cosiddetti gruppi neotemplari, dichiarando esplicitamente che la Chiesa riconosce solo il "Sovrano
militare ordine di Malta e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. (* Andrea Tornielli, "Riti, cavalieri e scomuniche: la guerra
dei Templari italiani" (http:/ / www. ilgiornale. it/ a. pic1?ID=11747) articolo da Il Giornale del 1 luglio 2005.)
[67] Ecco cosa dice un passo finale della bolla: Anche in altri casi, pur senza colpa dei frati, la chiesa romana qualche volta ha soppresso
ordini di importanza assai maggiore per motivi senza paragone pi modesti di quelli accennati, pertanto con amarezza e dolore, non con
sentenza definitiva, ma con provvedimento apostolico, noi, con l'approvazione del santo concilio, sopprimiamo l'ordine dei Templari, la sua
regola, il suo abito e il suo nome, con decreto assoluto, perenne, proibendolo per sempre, e vietando severamente che qualcuno, in seguito,
entri in esso, ne assuma l'abito, lo porti, e intenda comportarsi da Templare. Se poi qualcuno facesse diversamente, incorra la sentenza di
scomunica ipso facto.
[68] L'infinita storia dei Templari (http:/ / www. cesnur. org/ 2005/ am_templari. htm) - Una recensione di Templari. Il martirio della memoria.
Mitologia dei cavalieri del Tempio di Mario Arturo Iannaccone (Sugarco, Milano 2005)
[69] I Templari, trad. it. Effedieffe, Milano 1993, p. 11.
[70] M. Bauer, op.cit., cap.IV, pag.154
[72] M. Bauer, op. cit., cap. V, pag. 162
[73] Si veda in proposito il gi citato testo: Christopher Knight e Robert Lomas, La chiave di Hiram, Ed. Mondadori
[74] E sono sempre aperte le ricerche per sapere se veramente i Templari abbiano custodito la Sindone, come sostiene Barbara Frale
dell'Archivio Segreto Vaticano (I Templari e la sindone di Cristo, Bologna, Il Mulino, 2009 - ISBN 978-88-15-13157-7). Di recente uno
storico dell'universit di Torino, Andrea Nicolotti, ha sostenuto in "Templari e la Sindone, Storia di un falso, Salerno, 2011 - ISBN
978-88-8402-720-7" la falsit di tutti gli argomenti proposti da Frale.
[75] Umberto Eco, da La bustina di Minerva (http:/ / espresso. repubblica. it/ dettaglio-archivio/ 730780), su L'Espresso
[76] The Times | UK News, World News and Opinion (http:/ / www. timesonline. co. uk/ article/ 0,,2-1379629,00. html)
[77] Cressing Temple (http:/ / www. cressingtemple. org. uk)
[78] House of Knights Templar - The preceptory of Templecombe | A History of the County of Somerset: Volume 2 (pp. 146-147) (http:/ / www.
british-history. ac. uk/ report. asp?compid=40936)
[79] St. Mary's Church, Sompting (http:/ / www. britannia. com/ church/ saxchurch/ sompting1. html)
[80] Convent of Christ in Tomar - World Heritage Site - Pictures, info and travel reports (http:/ / www. worldheritagesite. org/ sites/ tomar. html)
[81] Templars Holdings in Portugal (http:/ / www. thornr. demon. co. uk/ kchrist/ tholds. html)
[82] Veracruz (http:/ / perso. wanadoo. es/ viajerosweb/ vera-cruz/ index_veracruz. htm)
[83] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Salmi114%2C1& formato_rif=vp
[84] http:/ / www. laparola. net/ wiki. php?riferimento=Salmi115%2C1& formato_rif=vp
Bibliografia
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Voci correlate
Altri progetti
Collegamenti esterni
MILIZIA DEL TEMPIO (http://www.ordo-militiae-templi.org/i-poveri-cavalieri-di-cristo-P-38.html)
Testo latino della Regola templare (http://www.scriptorium.it/Scriptorium/La_Regola_Templare.html)
Traduzione in italiano della Regola templare (http://www.medievale.it/getContent.
asp?DocFN=la-regola-dellordine-del-tempio)
La pergamena di Chinon negli archivi vaticani (http://asv.vatican.va/it/visit/doc/zoom03.html)
Itinerario templare in Belgio (http://www.belgio.it/templari.asp)
L'Ordine del Tempio (http://www.alleanzacattolica.org/idis_dpf/voci/o_ordine_del_tempio.htm) dal
Dizionario del Pensiero Forte
I templari nella Puglia medievale (http://www.mondimedievali.net/Medioevotemplare/indice.htm)
Templari tra fonti, mito e fiction. A proposito di un libro recente e di una tendenza consolidata (http://www.
itinerarimedievali.unipr.it/v2/pdf/B_bordini_templari.pdf) - in Itinerari Medievali (pdf)
La chiesa di Ognissanti di Trani non fu templare (http://www.mondimedievali.net/Medioevotemplare/
ognissanti.htm)
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