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LOSSERVATORE ROMANO
POLITICO RELIGIOSO

GIORNALE QUOTIDIANO

Non praevalebunt

Unicuique suum
Anno CLVI n. 3 (47.138)

Citt del Vaticano

mercoled 6 gennaio 2016

Il segretario generale dellOnu cerca di stemperare il confronto nellinteresse della regione

Gli astronomi e lEpifania

Cresce la tensione
tra Arabia Saudita e Iran

Magi o pastori?

NEW YORK, 5. Non si placa il confronto tra Iran e Arabia Saudita, con
Riad e i suoi principali alleati che,
dopo lassalto allambasciata saudita
a Teheran, tagliano o riducono le relazioni diplomatiche con la Repubblica islamica. Dopo aver rotto ieri
le relazioni con Teheran e aver dato
48 ore di tempo ai diplomatici iraniani per lasciare il Paese, lArabia
Saudita ha annunciato di aver congelato tutti i collegamenti aerei con
le destinazioni iraniane, nonch i legami commerciali.
Analogamente, il Bahrein ha rotto
le relazioni diplomatiche con lIran.
Il piccolo Stato del Golfo persico
governato da una dinastia sunnita
alleata di Riad, ma abitato da una
maggioranza sciita. Manama ha accusato lIran di una crescente, pericolosa e flagrante interferenza negli
affari del Golfo persico. Per mantenere la sicurezza e la stabilit nella
regione bisogna frenare la politica
che mira alla divisione confessionale, ha affermato un comunicato del
ministero degli Esteri del Bahrein.
Anche gli Emirati Arabi Uniti, altro membro del Consiglio di cooperazione del Golfo persico, hanno
espresso solidariet a Riad ma si sono limitati a ridurre le relazioni diplomatiche mantenendo quelle commerciali. Il Kuwait ha invece richiamato il suo ambasciatore dallIran.
Lo rende noto oggi il Governo kuwaitiano. Mentre il Sudan, che dal
2014 ha riallacciato i rapporti con

Donne iraniane durante una manifestazione anti-saudita a Teheran (Epa)

Riad raffreddando quelli con Teheran, ha annunciato di aver espulso


lambasciatore iraniano a Khartoum.
Dal canto suo lIran, con un comunicato del ministero degli Esteri,
ha risposto accusando i sauditi di
continuare a perseguire una politi-

Hezbollah rivendica lattacco a una pattuglia

y(7HA3J1*QSSKKM( +.!"!=!"!]!

Scontri al confine
tra Libano e Israele
TEL AVIV, 5. La tensione lungo la
linea di demarcazione fra Libano e
Israele e sulle alture del Golan
tornata ieri a salire bruscamente
quando miliziani del movimento
sciita libanese Hezbollah hanno
fatto esplodere un potente ordigno
al passaggio di una pattuglia militare israeliana nel territorio delle
fattorie Sheba, al confine tra i due
Paesi.
Lesplosione non ha provocato
vittime. Lattacco avvenuto nel
primo pomeriggio, in una zona che
Israele considera come parte delle
alture del Golan, ma che rivendicata dal Libano. Il convoglio israeliano era preceduto da due grandi
ruspe, nel timore che sul terreno
fossero stati deposti ordigni. Subito dopo lesplosione lartiglieria
israeliana ha colpito obiettivi di
Hezbollah nel Libano meridionale,
in particolare ad Al Wazzani. E da
Beirut simultaneamente giunta la
rivendicazione degli Hezbollah, secondo i quali lattacco stato condotto dalle Brigate Samir Quntar,
dal nome del miliziano druso libanese, esponente di spicco del movimento sciita. Quntar, detenuto per
quasi trentanni in Israele in quanto colpevole di un attentato terroristico e rilasciato nel 2008 in uno
scambio di prigionieri, stato ucciso il 20 dicembre scorso in un raid
alla periferia di Damasco.
Prosegue intanto la scia di sangue in Cisgiordania. di questa
mattina lultimo episodio di violenza: un soldato stato accoltellato e
ferito presso Betlemme e il suo assalitore palestinese stato ucciso.
Nel frattempo, padre Dhiya Azziz, il francescano iracheno parroco
di Yacoubieh in Siria sequestrato
nei giorni scorsi, stato liberato e

In occasione della solennit


dellEpifania del Signore
il nostro giornale non uscir.
La pubblicazione riprender
con la data 7-8 gennaio.

sta bene. A confermarlo oggi un


comunicato della Custodia di Terra
santa, che non d ulteriori dettagli
della liberazione. Padre Azziz era
scomparso il 23 dicembre dopo
avere preso un taxi per recarsi a
Latakia.

ca tesa a esasperare lo scontro nella


regione.
La replica di Riad non si fatta
attendere: Al Nimr, limam sciita ucciso a Riad, era un terrorista coinvolto in tre attacchi, ha affermato il
ministro degli Esteri saudita, Adel
Al Jubeir. Anche il ministero della
Giustizia saudita ha giustificato nuovamente la decisione di condannare
limam alla pena capitale: Abbiamo
applicato la legge islamica secondo i
fatti accertati durante il processo,
ha affermato un portavoce del dicastero.
In un clima di scontro che rischia
di far saltare qualsiasi tentativo negoziale, cresce la preoccupazione
delle Nazioni Unite e delle cancellerie occidentali. LOnu lavora per disinnescare la crisi: il segretario generale dellOnu, Ban Ki-moon, ha telefonato nelle ultime 24 ore ai ministri degli Esteri di Riad e Teheran,
Adel Al Jubair e Mohammad Javad
Zarif. Il segretario generale delle
Nazioni Unite sta seguendo con
attenzione questa crisi e manda un

appello a tutti nella regione perch


non gettino benzina sul fuoco, ha
detto il portavoce Stphane Dujarric.
Ban Ki-moon ha chiesto a entrambi i ministri di evitare ogni azione che possa aggravare la situazione
tra i due Paesi e nellintera regione.
A Zarif il segretario generale
dellOnu ha detto di prendere tutte
le misure necessarie per proteggere
le sedi diplomatiche nel Paese.
Nella telefonata al ministro saudita, Ban Ki-moon ha invece ribadito
la sua opposizione alla pena capitale
e il suo disappunto per lesecuzione dellimam, il cui caso, in parecchie occasioni, era stato segnalato
dallo stesso segretario generale alle
autorit saudite. Il segretario generale dellOnu ha inoltre sottolineato
come la rottura delle relazioni diplomatiche tra Riad e Teheran sia profondamente preoccupante.
Anche gli Stati Uniti hanno chiesto a Riad e a Teheran di allentare la
tensione, esprimendo preoccupazione per linstabilit che si pu creare
in tutto il Medio oriente. In una nota, il portavoce della Casa Bianca,
Josh Earnest, ha spiegato che gli
Stati Uniti stanno esortando i due
Paesi a non inasprire ulteriormente
le tensioni. In precedenza, la Russia, attraverso una fonte diplomatica
citata dallagenzia Itar-Tass, si era
detta disponibile a una mediazione.
Infine, il Consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite ha condannato
con forza lattacco sferrato contro
lambasciata di Riad a Teheran e
contro il suo consolato a Mashhad.
In un comunicato i 15 membri del
Consiglio di sicurezza chiedono
allIran di proteggere il personale diplomatico.
Inoltre le parti in conflitto vengono invitate a mantenere il dialogo e
a ridurre le tensioni nella regione
interessata.

Papa Francesco a Greccio

Seguite la stella
In preghiera l dov nato il presepe.
Nel primo pomeriggio di luned 4
gennaio, Papa Francesco si recato
in macchina, in forma privata, nel
santuario di Greccio per raccogliersi
davanti allaffresco medievale che ricorda la prima rappresentazione della Nativit, quella ideata dal santo
di Assisi nel 1223. Una presenza improvvisa e inaspettata per i frati che,
poco prima delle 15, hanno visto arrivare il Pontefice accompagnato dal
vescovo di Rieti, monsignor Domenico Pompili, al quale il Papa aveva
fatto una visita di cortesia. Prima di
raggiungere il santuario, Francesco
ha avuto anche un breve e informale incontro con un gruppo di giovani partecipanti al meeting della diocesi dedicato allenciclica Laudato
si. Vi auguro di seguire la stella, ha
detto il Papa ai ragazzi, e di avere,
come i magi, lumilt di scoprire
Ges nei piccoli, negli umili, nei
poveri, in quelli che sono scartati
dalla societ. Dopo la sosta di preghiera, il Pontefice ha scritto sul registro dei visitatori: Ringrazio il
Signore per questa grazia e gli chiedo di benedire la Chiesa, il Vescovo
di Rieti, i Frati, i fedeli... e aiutarci
tutti a scoprire la stella e cercare il
Bambino. Poi ha salutato la comunit francescana del santuario intrattenendosi brevemente con i religiosi.
Quindi, alle 15,30, ripartito verso
Roma.

di GUY CONSOLMAGNO*

Dopo il luned nero delle Borse

La Cina corre ai ripari


PAGINA 2

a festa dellEpifania speciale per noi astronomi. Tra tutte le persone accorse per vedere il Salvatore appena nato, solo
i pastori e gli astronomi sono ricordati in modo specifico. Naturalmente questa fama ha un costo.
LEpifania anche un tempo in cui
noi astronomi siamo bersagliati da
richieste di spiegare la stella di
Betlemme.
Giovanni Keplero cerc, com
noto, di spiegare la stella come una
nova prodotta dalla congiunzione di pianeti. Il 9 ottobre 1604 calcol una congiunzione di Marte,
Giove e Saturno; la notte seguente,
allimprovviso in quella parte del
cielo, tra Giove e Saturno, apparve
una stella luminosa. Keplero giunse
alla ovvia, ma errata, conclusione
che in qualche modo era la congiunzione di pianeti a causare la
nuova stella. Oggi identifichiamo
quella nuova stella come una supernova, lultima avvistata nella
nostra galassia. Tra le altre cose,
questa supernova ha ispirato a Galileo una serie di lezioni sullastronomia e alla fine lo ha portato al
primo utilizzo di un telescopio per
studiare le stelle. Era il 1609, lo
stesso anno in cui Keplero pubblic la prima delle sue famose leggi
sul moto planetario.
Lidea di utilizzare questa supernova per spiegare la stella di Betlemme venne a Keplero dopo essersi imbattuto in un libro del polacco Laurentius Suslyga, che collocava la nascita di Ges intorno al
4 prima dellera cristiana. Presumendo che le grandi congiunzioni
come quella che aveva appena osservato portassero a nuove stelle
luminose, decise di cercare una tale
congiunzione nel tempo indicato
per la nascita di Ges. Non c da
stupirsi che labbia trovata.
E non stato lultimo a farlo.
Da allora, migliaia di studiosi dilettanti hanno esaminato le tavole
delle congiunzioni e oggi i programmi planetari dei computer
per trovare probabili spiegazioni. Il
fatto che esiste un numero infinito di disposizioni planetarie possibili o di comete o di stelle che
esplodono, che possono coincidere
con i calcoli (altrettanto numerosi)
per determinare la vera data di nascita di Ges. Il risultato di una ricerca recente per stella di Betlemme lanciata su amazon.com stato di oltre quattromila libri e video
in vendita sullargomento. E praticamente tutti sono convinti che la
loro argomentazione sia quella corretta. Senza dubbio la maggior
parte di queste spiegazioni e forse anche tutte sono mere coincidenze, proprio come la fortuita disposizione dei pianeti e della supernova che nel 1604 ha ingannato
Keplero.
Un libro che espressamente non
cerca di dare una spiegazione
astronomica quello scritto dal
collega gesuita alla Specola vaticana, Paul Mller, e da me. Invece di
discutere su quale congiunzione
funzioni meglio, poniamo una domanda diversa: perch tanto importante?
Non lo intendiamo in maniera
impertinente. interessante osservare che cosa esattamente in questa
storia ha tanto affascinato numerose generazioni di astronomi e di
appassionati. Forse in parte si tratta della speranza che la scienza
possa dimostrare che la Bibbia
dice il vero; si tratta di una falsa
speranza, poich, parlando da
scienziato, io stesso so quanto queste prove possano essere esili (n
mi fiderei di una qualsiasi religione
per la sola ragione che la scienza
lha dimostrata). Ma in parte sicuramente devessere per il nesso
tra la gloria delle stelle di notte e
la gloria del Salvatore in mezzo a
noi. questo, ne sono sicuro, il
collegamento che Matteo cercava
di stabilire.
Di fatto, la mia esperienza di
scienziato mi fa avvicinare al racconto dei magi con una serie completamente diversa di domande prive di risposta. Cosa li ha spinti a
mettersi in viaggio e ad allontanarsi tanto dalle comodit delle loro
case? Che cosa cercavano in realt?

Osservando le motivazioni che animano molti miei colleghi scienziati,


non mi difficile credere che i magi potrebbero essere stati mossi da
diverse ragioni, sia profonde sia
profane. Forse cercavano di verificare laccuratezza delle loro previsioni astrologiche. Forse volevano
allontanarsi da un capo irritante e
da una vita familiare infelice. Forse
cercavano un re degno della loro
venerazione.
Un altro mistero per me come
hanno riconosciuto Ges quando
lo hanno trovato. Allora, come anche adesso, le persone immerse negli studi, secondo uno stereotipo,
tendevano e tendono a essere meno
in sintonia con le realt della vita
comune. Almeno per me, un neonato sembra uguale allaltro. E tuttavia essi seppero lasciare i loro doni a un bambino povero in una
mangiatoia.
E forse la parte pi importante
del racconto dei magi non ha nulla
a che vedere con la stella stessa.
Dopo aver lasciato le loro case,
qualunque fosse la ragione, e dopo
aver incontrato colui che riconobbero come re, fecero una cosa del
tutto inattesa: tornarono a casa. Da
quel capo irritante o alla vita familiare infelice. A quei noiosi calcoli
astronomici. Tornarono, dalla loro
ricerca di un re, pur avendolo trovato. Ma, come ci dice Matteo, tornarono per unaltra strada. Lincontro li cambi. Eppure non cambi la loro vita o il loro lavoro, n
il modo in cui scoprivano la verit.
I saggi erano studiosi, proprio
come quelli che oggi lavorano
nellosservatorio vaticano. Ma lo
studio non lunica via verso la verit. Anche i pastori scoprirono il
bambino nella mangiatoia. Furono
ispirati dal canto degli angeli. Ed
strano che oggi nessuno chieda ai
pastori di spiegare quel canto!
Padre James Kurzynski, prete
della diocesi di La Crosse, nel Wisconsin, ha scritto di questo contrasto nel blog della Specola vaticana
(www.vofoundation.org/blog). Padre Kurzynski un astronomo dilettante, cio un saggio, ma anche
un sacerdote, un pastore di anime.
Alla fine della sua riflessione domanda ai lettori: Voi come arrivate alla verit? Siete uno dei magi
che gravita verso la ragione naturale? Siete un pastore sottomesso
alla rivelazione divina? O magari
un po di entrambi?.
Il racconto dei magi ci ispira a
guardare al nostro cammino. Che
stiamo cercando? Perch lo cerchiamo? Come lo riconosceremo quando lo troveremo? E siamo abbastanza coraggiosi da riportarlo a
casa quando lo avremo trovato?
*Direttore della Specola vaticana

Quattro secoli dalla morte

Shakespeare
il contemporaneo

PAGINA 4

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 2

mercoled 6 gennaio 2016

Migranti sbarcano
sullisola greca di Lesbo (Ap)

Dopo un luned nero le Borse mondiali cercano il rimbalzo

La Cina corre ai ripari


Maxi iniezione di liquidit dalla Banca centrale
PECHINO, 5. Il giorno dopo la grande dbcle delle Borse mondiali che
ha visto crollare i mercati dallAsia
agli Stati Uniti, arriva il primo segnale di un miglioramento proprio
dalla Cina, che ha deciso oggi una
nuova iniezione di liquidit per stabilizzare la situazione.
La Banca centrale cinese ha infatti
annunciato lo stanziamento di circa
venti miliardi di dollari. E questo sta
avvenendo in diversi modi. Il Governo, tramite fondi controllati dallo
Stato, intervenuto direttamente sui
mercati azionari per cercare di far
tornare la calma: secondo quanto riporta lagenzia Bloomberg, fondi
pubblici stanno comprando massicciamente azioni. Le autorit di controllo dei mercati di Pechino hanno
poi comunicato alle societ che il divieto di vendita delle azioni per i
maggiori investitori, deciso sei mesi
fa, rimarr valido al di l della scadenza dell8 gennaio. Il bando era
stato introdotto a luglio scorso
quando si era verificato il primo,
premonitore, crollo dei mercati azionari e impedisce agli investitori che
possiedono oltre il cinque per cento
di un singolo titolo di vendere. La
misura si applica anche ai vertici
delle societ ed stata fortemente
criticata da alcuni investitori esteri.
Anche lacquisto di azioni sul mercato da parte di fondi controllati dallo
Stato o comunque riconducibili a
propriet pubblica una misura introdotta nel luglio scorso.
Secondo alcune stime di Goldman
Sachs, nei mesi scorsi i fondi hanno
speso 236 miliardi di dollari per acquistare azioni.

Un broker cinese controlla landamento degli indici alla Borsa di Pechino (Ansa)

Grazie alle manovre di Pechino,


oggi la situazione sul fronte borsistico sembra migliorare. I mercati
dellarea Asia-Pacifico sono in calo,
anche se si tratta di un calo pi contenuto rispetto a luned, mentre le
borse cinesi si stanno tranquillizzando. Tokyo ha chiuso in calo dello
0,42 per cento; Shanghai a meno
0,23, dopo il meno 6,9 di luned. La
borsa di Seoul lunica positiva della regione, facendo segnare un pi
0,6, con i titoli del settore farmaceutico e bancario che svettano in particolare. Le misure decise da Pechino
spingono al rialzo le piazze europee
con Milano che in apertura fa segnare un pi 1,1 per cento e Londra
un pi 1,06.

Ieri, come detto, unondata di


vendite si abbattuta sui mercati.
stata innescata dalla Cina: lo yuan ai
minimi da quasi cinque anni sul dollaro e il quinto calo consecutivo del-

la produzione manifatturiera hanno


fatto temere un rallentamento pi
forte del previsto del Dragone e
delleconomia globale. Shanghai ha
perso il 6,8 per cento, Shenzen l8,2.
I forti cali della seduta hanno fatto
scattare i meccanismi per il controllo
della volatilit, che si sono tradotti
in una chiusura anticipata degli
scambi. In base alle regole delle
Borse cinesi, infatti, con perdite superiori al sette per cento le contrattazioni sono sospese per la giornata.
La paura scattata in Cina si fatta
subito sentire in tutto il mondo. Tokyo ha chiuso in calo del tre per
cento. Stesso registro in Europa e
negli Stati Uniti. I dati positivi sulla
crescita del settore manifatturiero
nellarea euro non sono bastati per
contrastare londata di vendite. Piazza Affari ha chiuso in calo del 3,2
per cento. Pesante Francoforte che
arretrata del 4,28 per cento. Wall
Street ha aperto la seduta con perdite pari al due per cento: il Dow Jones ha ceduto 450 punti, in quella
che stata la peggiore apertura degli ultimi 84 anni.

Riattivati i controlli tra Svezia e Danimarca

Ventuno migranti morti


nellEgeo
BRUXELLES, 5. Ennesima tragedia
in quel tratto dellEgeo che per
tanti rappresenta la porta per lEuropa. Almeno 21 migranti, tra i
quali tre bambini, hanno perso la
vita oggi, quando limbarcazione
su cui speravano di raggiungere la
Grecia affondata. I corpi sono
stati riportati indietro dalla corrente: la polizia ha reso noto che undici cadaveri sono stati trovati sulla
spiaggia di un complesso residenziale nel distretto di Ayvalik, nel

Annunciati provvedimenti per aumentare i controlli

Sfida di Obama alla lobby delle armi

Pechino e la crisi economica e finanziaria

Atto terzo
di LUCA M. POSSATI
La tempesta cinese sui mercati globali dimostra che la grande crisi ha
generato effetti di lungo corso ancora difficili da calcolare. In questa
prospettiva, le difficolt che leconomia cinese sta incontrando negli ultimi anni rappresentano il terzo atto di un dramma iniziato nellestate
del 2007 con il tracollo dei mutui
subprime negli Stati Uniti cui seguita nel 2010 unaltra crisi, quella
dei debiti sovrani europei culminata
nel rebus greco.
Dalle numerose analisi della stampa internazionale emerge un dato
fondamentale per capire la specificit dellimpasse cinese: le misure
messe in campo da Pechino per arginare il crollo della crescita (nel 20162020 previsto un ulteriore calo dal
7,5 al 6,5 per cento) non hanno funzionato. Tuttavia, va anche detto che
finora la leadership cinese si mossa

sempre in una sola direzione: gli


aiuti di Stato. Ora il Governo a un
bivio: pu continuare a fare massicci
investimenti statali per sostenere la
crescita oppure fare vere riforme
strutturali tese a limitare lintervento
dello Stato. Gli analisti sono concordi nellindicare tre punti chiave: ridurre significativamente i monopoli
di Stato, aprire di pi al capitale
estero e infine creare un sistema giuridico che sia del tutto indipendente
dalla politica. Il rischio una grande crisi finanziaria.
La necessit di ripensare il modello economico era stata gi evocata
nel dicembre 2014 in un discorso
pronunciato da Li Keqiang, il primo
ministro cinese, quando avvisava gli
alti funzionari del Partito che non
era pi pensabile una crescita a due
cifre come negli anni Ottanta. Occorre costruire un modello economico che permetta una moderata
prosperit.

Sul caso Charlie Hebdo

La fede
manipolata
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama (Ap)

WASHINGTON, 5. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, presenter oggi un pacchetto di misure con nuove regole per aumentare
i controlli sulle vendite e sul traffico illegale delle armi. Misure che
entreranno in vigore attraverso decreti esecutivi, senza passare per il
Congresso a maggioranza repubblicana. La lobby delle armi pu tenere in ostaggio il Congresso, ma
non pu tenere in ostaggio anche
lAmerica, ha fatto sapere Obama
su twitter.

Record di violenze
a El Salvador
SAN SALVAD OR, 5. Nel 2015 almeno
6.657 persone sono state uccise nel
Salvador, il che equivale a una media di 104 morti violente ogni 100
mila abitanti. Un record che conferma il piccolo Paese centroamericano
ai posti pi alti nella classifica delle
Nazioni pi violente del mondo.
Queste cifre sono state diffuse ieri
dal direttore della polizia salvadoregna, commissario Mauricio Ramirez
Landaverde, che ha precisato come
negli ultimi dodici mesi si registrata una media di 18 omicidi al giorno, con 2.715 casi in pi riguardo al

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GIOVANNI MARIA VIAN


direttore responsabile

Giuseppe Fiorentino
vicedirettore

Piero Di Domenicantonio

CARACAS, 5. Tensione politica in


Venezuela. Henry Ramos Allup,
eletto nei giorni scorsi presidente
del Parlamento dai deputati del
gruppo della coalizione antichavista Mesa de la Unidad Democrtica (Mud), si visto impedire ieri lingresso in una delle sedi amministrative dellAssemblea nazionale di Caracas. Secondo due dirigenti dellopposizione, Miguel
ngel Rodrguez e Oliver Blanco,
il responsabile della sicurezza degli uffici parlamentari, Esmir
Mendoza, ha impedito ad Allup e

Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va


Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va
Servizio culturale: cultura@ossrom.va
Servizio religioso: religione@ossrom.va

caporedattore

Gaetano Vallini
segretario di redazione

Dopo un lungo braccio di ferro


con il Congresso rimasto immobile,
il presidente ha, dunque, deciso di
scavalcarlo, facendo ricorso a quei
poteri esecutivi che sono sua prerogativa, inaugurando, cos, lultimo
anno del suo mandato.
In una nota, la Casa Bianca ha
rivelato i dettagli fondamentali del
provvedimento, incentrato sul potenziamento dei controlli, affiancati
da un impegno consistente per affrontare il problema. Un piano
che, nelle parole di Obama, po-

Tensioni politiche
in Venezuela

2014. Nella maggior parte di questi,


secondo stime della stampa locale, si
tratta di morti violente legate al traffico di droga e alle attivit delle
gang che controllano intere zone del
territorio nazionale. Lanno scorso, il
Paese che ha registrato il maggior
numero di omicidi al mondo stato
lHonduras, con un tasso di 90,4 casi ogni 100.000 abitanti, ma le statistiche riguardo al 2015 non sono ancora state diffuse, cos come mancano cifre ufficiali in Venezuela, dove
stime private indicano per un tasso
di 90 casi ogni 100 mila abitanti.

nord-ovest della Turchia, a poche


miglia nautiche dallisola greca di
Lesbo; altri dieci erano sulla costa
del distretto di Dikili.
Limbarcazione riferiscono i
testimoni citati dai media turchi
era partita da Smirne e si capovolta in mare a causa delle pessime
condizioni meteorologiche. Otto
persone sono state tratte in salvo
dalla Guardia costiera che sta conducendo operazioni di ricerca in
mare, mentre la polizia sta perlustrando la costa.
Secondo lOrganizzazione internazionale per le migrazioni, sono
circa settecento le persone decedute e disperse lo scorso anno durante la traversata del mar Egeo.
E intanto fa discutere la decisione della Svezia di reintrodurre i
controlli alla frontiera con la Danimarca, che a sua volta li ha riavviati nei riguardi della Germania. La
libera circolazione delle persone
nellarea Schengen in pericolo,
ha dichiarato Martin Schaefer, portavoce del ministro degli Esteri tedesco, Frank-Walter Steinmeier.
stata la Svezia a fare la prima mossa, sottoponendo dalla mezzanotte
al controllo dei documenti di identit i viaggiatori in arrivo dalla Danimarca e notificando alla Ue la
sospensione temporanea del trattato di Schengen.

Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998


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a chi lo accompagnava di entrare


nel palazzo, dove era in programma lavvio della nuova legislatura.
Dopo le elezioni dello scorso 6
dicembre, lopposizione antichavista controlla nel Parlamento unicamerale di Caracas unampia
maggioranza di seggi, 112, contro
i 55 del blocco che appoggia il
Governo del presidente, Nicols
Maduro. Allup leader del partito Azione democratica (centrosinistra) e vicepresidente dellInternazionale socialista.

Segreteria di redazione
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Tipografia Vaticana
Editrice LOsservatore Romano

don Sergio Pellini S.D.B.


direttore generale

trebbe salvare vite, anche se non


eliminerebbe del tutto il sempre
pi drammatico problema dei crimini violenti negli Stati Uniti.
Il focus principale sui rivenditori di armi da fuoco, ai quali verr
chiesto di operare online, al dettaglio o nelle frequentate fiere di settore. Tutti saranno obbligati a detenere unapposita licenza per la vendita e a condurre accurati controlli
e verifiche sugli acquirenti.
Il presidente ha inoltre disposto
che lFbi incrementi del 50 per cento il suo personale dedicato a condurre tali verifiche, con lassunzione di oltre 230 nuovi esaminatori.
Obama ha quindi sollecitato il
Congresso a disporre un finanziamento di 500 milioni di dollari per
affrontare il problema anche dal
punto di vista della salute mentale.
Sembra indicano gli analisti
una risposta a chi sottolinea come
nella maggior parte delle numerose
stragi statunitensi le armi vengano
usate da persone affette da disturbi
psichici. Il presidente ha chiesto
anche ai dipartimenti di Difesa,
Giustizia e Sicurezza interna di
condurre, sostenere e sponsorizzare
la ricerca in ambito di tecnologia
per la sicurezza delle armi.
Il tema irrompe anche nella
campagna elettorale per la Casa
Bianca. La candidata democratica,
Hillary Clinton, ha dichiarato di
essere molto orgogliosa per quanto annunciato dal presidente.

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Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198
Europa: 410; $ 605
Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665
America Nord, Oceania: 500; $ 740
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Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675

Unimmagine che ferisce tutti i


credenti delle diverse religioni:
una caricatura che non aiuta, in un
momento in cui abbiamo bisogno
di ritrovarci fianco a fianco. Ha
usato queste parole nette Anouar
Kbibech, presidente del Conseil
franais du culte musulman, per
condannare la penosa copertina di
Charlie Hebdo, pubblicata a un
anno dalla strage e raffigurante, secondo uniconografia chiaramente
cristiana, Dio come un terrorista
che corre, sporco di sangue e sulle
spalle un kalashnikov. Parole in
sintonia con il commento dellepiscopato francese che si domanda se
sia questo il genere di polemiche
di cui la Francia ha bisogno.
Lepisodio non una novit perch, dietro la bandiera ingannatrice
di una laicit senza compromessi, il settimanale francese ancora
una volta dimentica quanto leader
religiosi di ogni appartenenza stanno ripetendo da tempo per rifiutare la violenza in nome della religione: usare Dio per giustificare lodio
unautentica bestemmia, come
ha pi volte ribadito Papa Francesco. Nella scelta di Charlie Hebdo si coglie invece il triste paradosso di un mondo sempre pi attento al politicamente corretto al
punto da sfiorare il ridicolo (come
sottolineava leditoriale di Paolo
Mieli sul Corriere della Sera del
4 gennaio), ma che non vuole riconoscere e rispettare la fede in Dio
di ogni credente, qualunque credo
professi.

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LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 6 gennaio 2016

pagina 3

Uccisi numerosi insegnanti e funzionari scolastici a Mosul

Un altro orrore firmato Is


Non volevano applicare i programmi decisi dai jihadisti
DAMASCO, 5. Orrore a Mosul. Diversi insegnanti e dipendenti pubblici
sono stati giustiziati dagli uomini
del cosiddetto Stato islamico (Is)
per essersi rifiutati di seguire i programmi scolastici forniti loro dai
jihadisti.
Per non aver applicato nelle
scuole il piano di studi dellIs, che
contiene ideologia estremista e incoraggia la violenza, il gruppo ha giustiziato diversi insegnanti e dipendenti pubblici a Nineveh ha reso

Peggiora
la crisi
umanitaria
nello Yemen
SANAA, 5. una tragedia che va
fermata o sar ancora una volta
troppo tardi. Cos l'Unicef, il
fondo delle Nazioni Unite per
l'infanzia, ha definito in una recente nota la situazione nello Yemen, uno dei Paesi pi poveri della regione araba, segnato da un
violento conflitto armato. E la recente crisi diplomatica tra Arabia
Saudita e Iran non fa presagire un
rapido miglioramento della situazione. I combattimenti tra le forze
lealiste del presidente Abd Rabbo
Mansour Hadi e i ribelli huthi, oltre ad aver gi causato seimila
morti e 28.000 feriti, hanno peggiorato la vita di milioni di civili
oramai privi di beni di prima necessit: manca infatti il cibo, lacqua scarseggia e non c elettricit. Gli ospedali hanno difficolt
sempre maggiori a prendersi cura
dei feriti.
Le tensioni di queste ore tra
Riad e Teheran destano grandi
preoccupazioni in particolar modo
per le sorti dello Yemen, dove si
combatte una guerra dimenticata
che come sempre colpisce migliaia
di vite innocenti. Siamo davvero
in apprensione scrive l'Unicef
per le sorti dei bambini che vivono nella citt e nei dintorni di
Taiz da giorni sotto assedio, senza
acqua, medicinali, in condizioni
igieniche
difficili
aggravate
dallimpossibilit di accesso per le
organizzazioni umanitarie, si rischia una nuova Yarmouk.
LUnicef prosegue la nota
fornisce acqua solo nei distretti
di Sa-lah, Qahira e Mudhafar per
34.000 persone ogni giorno e ha
vaccinato 90.000 bambini sotto i
cinque anni contro la polio ma la
situazione davvero critica. A
questo quadro desolante lUnicef
aggiunge che nel 2015 in tutto lo
Yemen sono stati rapiti 189 bambini da entrambe le parti in conflitto, che si sono verificati negli
ultimi 9 mesi 60 attacchi a scuole
e strutture sanitarie.
Bisogna fermare lassedio di
Taiz sostiene l'Unicef e una
guerra i cui numeri sono tristemente in crescita come quelli che
denunciamo allinizio del conflitto
yemenita. Nellultimo anno infatti
il numero dei bambini uccisi o feriti nel Paese si triplicato rispetto agli ultimi tre anni. Solo nel
2015 sono 747 i bambini morti e
oltre 1100 quelli feriti a causa del
conflitto.

noto Ghazwan Dawdi, esponente


del consiglio provinciale di Nineveh,
nei pressi di Mosul. Allinizio di ottobre, con lavvio dellanno scolastico, lIs ha cambiato lofferta formativa negli istituti, concentrando il piano di studi sullinsegnamento del
jihad.
Mosul rappresenta una delle principali roccaforti degli uomini di Al
Baghdadi in Iraq. Stando a fonti
curde citate dal quotidiano arabo
Al Hayat, militari statunitensi

Dai miliziani fondamentalisti libici

Attaccati terminal petroliferi

avrebbero effettuato unoperazione


nella regione, uccidendo e arrestando un numero imprecisato di jihadisti. Le forze curde e quelle governative irachene hanno offerto supporto
logistico ai militari americani paracadutati nei pressi di Izhiliya, a sud di
Mosul, lungo la strada che collega
Makhmur a Qayara. La coalizione
sta preparando da mesi una grande
offensiva per riconquistare la citt.
Intanto, dopo le minacce formulate durante la recente esecuzione di
cinque ostaggi britannici, il premier
David Cameron ha definito le parole
del terrorista una roba disperata e
pura propaganda. Il primo ministro, intervenendo a un evento
nellest di Londra (una zona dalla
quale provengono molti dei foreign
fighter presenti in Siria e in Iraq),
ha detto che il video viene da un
gruppo che sta perdendo terreno e
territorio e che sta anche perdendo in modo crescente lappoggio da
parte della gente.
Lintelligence britannica sta lavorando sul filmato per cercare di
identificare con software avanzatissi-

mano ai servizi segreti britannici lavorano appunto sullanalisi della voce, dei tratti somatici e persino del
sistema venoso, partendo dalla pelle
che risulta scoperta.

Sequestrata uningente quantit di tritolo a Sidi Bel Abbes

Operazione antiterrorismo in Algeria

TRIPOLI, 5. I miliziani del cosiddetto Stato islamico (Is) hanno


lanciato ieri dalla loro roccaforte di
Sirte, importante porto libico, un
attacco contro gli importanti terminal petroliferi di Al Sidra e Ras
Lanuf in Cirenaica. Secondo quanto riferito da fonti militari, violenti
scontri hanno avuto luogo tra i
jihadisti e le guardie a protezione
degli impianti, tra le quali si contano almeno due morti. Stando al
colonnello Bachir Boudhfira, delle
truppe leali al Governo di Tobruk
internazionalmente riconosciuto, i
miliziani dellIs sono stati comunque respinti. I jihadisti hanno prima sfondato un posto di controllo
investendolo con unautobomba

allingresso della citt di Al Sidra,


uccidendo due soldati. Poi una decina di veicoli hanno proceduto
verso Ras Lanouf, danneggiando
una cisterna contenente 420.000
barili di petrolio che ha preso fuoco. Lattacco di ieri il primo del
suo genere da quando lIs ha conquistato Sirte la scorsa estate. Inoltre, gli uomini di Al Baghdadi
hanno rivendicato labbattimento
di un velivolo militare appartenente allesercito libico legato al Governo di Tobruk. Un portavoce del
generale Khalifa Haftar ha invece
parlato di un guasto tecnico che
avrebbe fatto precipitare il Mig-21
a sud-ovest di Bengasi. Il pilota
del velivolo sarebbe rimasto illeso.

ALGERI, 5. Operazioni antiterrorismo in Algeria. In una di queste,


nella provincia nordoccidentale di
Sidi Bel Abbes, l'esercito ha rivenuto e sequestrato 31 chilogrammi di
tritolo.
Nel dipartimento di Boumerdes,
nel nord del Paese, le forze di sicurezza hanno invece scoperto e distrutto una mina e sei cannoni artigianali. Nella provincia di Tamanrasset nel sud stato sequestrato
un mitragliatore Kalashnikov, tre caricatori e diversi proiettili. Nella zona di Biskra, nel nord oves, stato
invece fermato un uomo in possesso
di unarma da fuoco e di munizioni.
In seguito ai recenti attentati di
Parigi e di Tunisi, avvenuti rispettivamente lo scorso 13 e 24 novembre
2015, le autorit algerine hanno aumentato le misure di sicurezza e le
operazioni antiterrorismo. Il pi recente grave episodio terroristico nel
Paese nordafricano risale al 17 luglio
scorso ad Ain Defla, dove un attacco rivendicato da Al Qaeda nel Maghreb islamico (Aqmi) ha causato la
morte di nove militari.
LAlgeria ha visto un costante aumento delle attivit terroristiche dal
2011, con linfiltrazione di diversi
gruppi affiliati ad Al Qaeda dalla
confinante Libia dopo la caduta del
regime di Muhammar Gheddafi. A
ci si aggiunge la preoccupazione
per lavanzata del cosiddetto Stato
islamico (Is) nelle citt libiche di
Sirte e Derna.

Assassinato il capo dellalto Consiglio per la pace nella provincia di Samangan

Stallo afghano
KABUL, 5. Un anno dopo il ritiro
delle truppe della coalizione internazionale, lAfghanistan si trova in una
situazione di stallo: non decollano i
negoziati con gli insorti talebani auspicati dal presidente Asraf Ghani,
mentre lintensificarsi degli episodi
di violenza, che colpiscono anche il
confinante Pakistan, aggravano il bilancio di sangue e di dolore del Paese che da oltre 35 anni da quando
avvenne linvasione dellex Unione
sovietica non conosce pace.
Ieri sera stato ucciso a colpi
darma da fuoco mentre tornava a
casa dopo aver pregato nella moschea del capoluogo, Aibak, il capo
dellalto Consiglio per la pace per la
provincia settentrionale afghana di
Samangan, Qari Saifuddin Sadat.
Questi ha indicato il capo della
polizia
provinciale,
generale
Mohammad Baqir stato colpito

Le macerie degli edifici colpiti dai bombardamenti nella provincia di Idlib (Reuters)

mi il terrorista. Luomo sicuramente britannico, parla perfettamente inglese, con un accento che un misto
fra quello londinese e quello del
nord dellInghilterra. I software in

pi volte al petto ed morto successivamente in ospedale per la gravit


delle ferite riportate. Nessun gruppo
ha per il momento rivendicato lattentato al leader politico, che aveva
assunto il suo incarico meno di un
mese fa.
Intanto, oggi un ordigno esploso vicino a un edificio di Jalalabad,
capoluogo della provincia afghana
orientale di Nangarhar, dove sono
ospitati fra laltro i consolati di India
e Pakistan. Come rende noto Tolo
Tv, lesplosione in centro citt stata
avvertita attorno alle 11,30 locali. Le
forze di sicurezza hanno isolato
larea e per il momento non si hanno notizie di possibili vittime.
Nel frattempo, tre assalitori e un
membro delle forze di sicurezza afghane sono rimasti uccisi al termine
delle 27 ore di assedio seguite allattacco al consolato indiano di Mazar-

e-Shariff, nel nord del Paese. Il capo


provinciale della polizia, Sayed Kamal Sadat, ha riferito che il confronto armato che era in atto in un edificio nei pressi della sede diplomatica
terminato e tutti gli assalitori sono
stati uccisi. Lo scontro ha provocato
anche nove feriti, tra i quali tre militari afghani. Lambasciatore indiano
in Afghanistan ha riferito via Twitter
che tutto il personale del consolato
era al sicuro. Al momento, nessun
gruppo armato ha rivendicato la responsabilit dellattacco.
Intanto, sono almeno 42 i sospetti
sostenitori del cosiddetto Stato islamico (Is) arrestati ieri nel Punjab, in
Pakistan. Lo ha annunciato il responsabile della Giustizia del Governo provinciale locale precisando che
gli arresti sono stati eseguiti in una
serie di blitz eseguiti nelle ultime 48
ore in diverse localit.

Tra le persone finite in manette figura Amir Mansoor, ritenuto il leader dellIs a Islamabad, il suo vice,
Abdullah Mansoori, e il capo
dellorganizzazione jihadista nella
provincia meridionale del Sindh,
Umer Kathio. I militanti ha sottolineato Sanaullah, citato dal sito
del quotidiano D awn avevano il
compito di creare cellule dormienti
per conto dellIs. La scorsa settimana altri 13 sospetti erano stati arrestati per legami con lIs sempre nella
provincia del Punjab.
Il timore che il disimpegno in Afghanistan possa fare della regione
terreno di conquista dei jihadisti
forte e i ripetuti episodi di violenza
lo dimostrano. Il presidente russo,
Vladimir Putin, ha recentemente auspicato di reagire in modo coordinato a questo nuovo scenario.

Proprio per aumentare la cooperazione nella lotta al terrorismo a dicembre Algeri ha ospitato la riunione dei capi delle polizie africane: un
evento che ha portato alla creazione
del Fondo di cooperazione della polizia africana (Afripol). Lincontro di
Algeri, cui hanno partecipato i rappresentanti di pi di quaranta Paesi
africani e le organizzazioni regionali
e internazionali, ha contribuito a
creare il quadro giuridico di Afripol
per entrare nella sua fase operativa,
in programma nel 2016.

Al fine di dare concretezza a questa forza di polizia, che mira a raggiungere velocemente il livello delle
entit continentali e internazionali
esistenti ispirate allInterpol, lAlgeria ha offerto una sede a questa organizzazione. Situato sulle alture di
Algeri, a Ben-Aknoun, la sede
dellAfripol stata inaugurata a
margine della riunione dal ministro
delle Comunit interne e locali,
Noureddine Bedoui in presenza di
tutti i partecipanti al vertice.

Riapre luniversit del Kenya


colpita dai jihadisti
NAIROBI, 5. Nove mesi dopo il
massacro di 147 studenti perpetrato
dai terroristi somali del gruppo
jihadista Al Shabaab, luniversit
di Garissa, nellest del Kenya, ha
riaperto ieri i battenti. Un gesto altamente simbolico, che testimonia
la volont del Paese di reagire alla
minaccia del terrorismo e di tornare alla normalit.
La strage dello scorso 2 aprile
stata la pi sanguinosa mai sferrata
da Al Shabaab. Sei ore di puro orrore, iniziate con unirruzione nel
campus allalba, quando gli studenti ancora dormivano. Centinaia
di ragazzi furono uccisi e, in alcuni
casi, decapitati. E ieri, il ricordo
della carneficina era ancora vivo
nella memoria di chi ha varcato la
soglia delluniversit, a 145 chilometri dal confine con la Somalia.
Per ora sono rientrati solo staff tecnico e docenti, mentre gli studenti
arriveranno l11 gennaio. La riapertura delluniversit un momento storico, abbiamo lottato duramente per avere questistituto

proprio qui e non ce lo faremo


portare via, ha assicurato il rettore, Ahmed Osman Warfa.
Naturalmente, dopo lattacco, le
misure di sicurezza sono state rafforzate. Militari sorvegliano lingresso dellateneo 24 ore su 24 e
allinterno del campus stata collocata una stazione di polizia con
25 agenti. Luniversit ha gi fatto
sapere che i 650 studenti sopravvissuti allattentato, in questi mesi
ospitati dal vicino college di Eldoret, non saranno obbligati a tornare a Garissa. A maggio gli allievi
del corso post laurea, che si trova
fuori dalluniversit, si erano rifiutati di tornare nelle loro classi.
Molto i messaggi di solidariet
pubblicati sui social network.
Penne e libri sono le uniche armi
per sconfiggere il terrorismo, una
delle frasi ricorrenti su twitter. Una
citazione da Malala, la premio Nobel per la pace diventata ormai il
simbolo della resistenza al tentativo del terrorismo di imporre la cultura della violenza.

Denunciati brogli elettorali


nella Repubblica Centrafricana
BANGUI, 5. Circa i due terzi dei
trenta candidati alle presidenziali
dello scorso 30 dicembre nella Repubblica Centrafricana hanno chiesto che venga fermato lo scrutinio
delle schede elettorali, a causa
hanno dichiarato dei brogli che
si stanno verificando. I candidati
hanno convocato ieri una conferenza stampa, mentre procede lo spoglio dei voti. Finora stato scrutinato circa il 40 per cento delle

schede. Ai giornalisti i candidati


hanno dichiarato che il processo
elettorale stato contraddistinto da
numerosi brogli e che la popolazione non accetter mai i risultati
finali delle presidenziali. Il voto di
fine anno dicono i commentatori
ha suscitato grandi speranze di
stabilizzazione e di pacificazione
del Paese africano, sconvolto negli
ultimi anni da sanguinose violenze
settarie e interreligiose.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 4

mercoled 6 gennaio 2016

Quattro secoli dalla morte

Shakespeare il contemporaneo
Dalla Cina allIraq, dalla Danimarca allo
Zimbabwe. In questo anno in cui si ricorda il
quarto centenario della morte, le opere di William
Shakespeare verranno messe in scena a ogni
latitudine. A dimostrazione, qualora ce ne fosse
ancora bisogno, della dimensione davvero globale
della sua produzione teatrale e letteraria.
Shakespeare pu indifferentemente essere
apprezzato in mandarino, arabo, danese e anche
nelle lingue africane. Certo le varie traduzioni
potranno forse far perdere qualche sfumatura di
quellinarrivabile arguzia espressiva che
contraddistingue linglese dello scrittore. Ma il
fascino e la capacit evocativa del testo
shakespeariano rimangono intatti. Perch la forza

del verso paradossalmente travalica la contingenza


linguistica, situandosi in una zona che si potrebbe
definire neutra quindi appartenente a tutti e a
nessuno in cui lo spettatore stesso chiamato a
fare la sua parte. La parola shakespeariana
interpella la fantasia del pubblico chiedendo a
ciascuno di darne concretezza. E in fondo proprio
in questo risiede la potenza creativa dello scrittore
inglese. lo spettatore che deve materializzare i
grandi scenari appena evocati con qualche parola,
come ad esempio accade nel Macbeth, nel Re Lear,
nel Sogno di una notte di mezza estate
o ne La tempesta. Proprio per questa particolare
interazione, che si crea tra testo, attore e pubblico,
lopera shakespeariana completamente fruibile

solo in teatro. Ambiente in cui avviene una sorta


di rito collettivo in virt del quale tutti
sono individualmente coinvolti. Una sorta di
spazio libero, dove il fruitore dellopera
shakespeariana pu intervenire, con i propri
mezzi, per appropriarsene. In fondo per
questo motivo che ogni generazione, da
quattrocento anni, legge gli avvenimenti
della propria epoca servendosi di
qualche immagine o di qualche
verso di William Shakespeare. Uno
scrittore che, parafrasando il grande
critico polacco Jan Kott, sar nostro
contemporaneo per sempre.
(giuseppe fiorentino)

In Vaticano

Quasi un incidente diplomatico


di NIGEL BAKER*
on sappiamo molto di Shakespeare. Probabilmente il
pi famoso sconosciuto degli inizi della storia moderna.
Molti affermano di essere
certi della sua vera identit, compresa la
natura della sua fede religiosa. Di solito a
gridare pi forte sono coloro che desiderano reclamare il Bardo per s o per la loro
trib. Cos facendo, non colgono lessenziale, ovvero che Shakespeare , giustamen-

Paolo

VI

te, considerato un genio universale, che la


sua cascata di parole si applica a tutte le
persone, sempre. Basta scegliere una lingua
nella quale Shakespeare stato tradotto, o
una cultura attraverso la quale stato interpretato, e il suo ingegno emerge, lucido
e intatto. stato un britannico veramente
grande, che appartiene al mondo.
Ci stato ben compreso da Papa Paolo VI. Nel novembre 1964, il Papa assistette a un recital di Shakespeare nel Palazzo
Pio, tenuto dalla Royal Shakespeare Company per commemorare il quarto centena-

il 12 novembre 1964

Verit
sullinferno e sul cielo
Pubblichiamo la traduzione del discorso pronunciato da Paolo VI in inglese nel 1964, in occasione del quarto centenario della nascita di William
Shakespeare.
Sentiamo il dovere di ringraziare i
promotori di questa commemorazione del quarto centenario della

La sua profonda umanit


porta alla scoperta
delle leggi morali
E riconduce a una comprensione
religiosa del mondo
nascita di William Shakespeare per
il loro cortese invito a questa lodevole evocazione della vita e dellarte del grande poeta. Esprimiamo
anche il nostro compiacimento alle
comunit cattoliche britanniche a
Roma per questo evento, e siamo

La pagina del nostro giornale con il saluto di Paolo

VI

lieti di rimarcare la generosa collaborazione offerta da amici, da artisti e dalle autorit italiane. Un particolare elogio va ai registi e agli
attori del Royal Stratford Theatre
per la loro presentazione di scene e
battute tratte dalle opere di Shakespeare, che tutti noi abbiamo gradito e apprezzato. Questo breve
spettacolo ci riporta alla mente
molte riflessioni, a partire dalla visita fatta una trentina danni fa, come turista curioso e frettoloso, alla
citt e alla casa di Shakespeare a
Stratford-on-Avon, e continuando
con limpressione di ricchezza fantastica e verit psicologica che abbiamo sperimentato attraverso la limitata conoscenza che le lezioni
scolastiche e la lettura privata ci
hanno dato del grande poeta; per
concludere oggi con la riflessione
che questa commemorazione particolarmente adatta a Roma, sempre avida e pronta com a onorare
le alte realizzazioni della mente
umana e felice, oggi, di celebrare,
in questo sommo scrittore, la
straordinaria tradizione culturale e
il genio artistico del popolo inglese. Proviamo un piacere particolare
nel rilevare come la profonda umanit di Shakespeare, sempre aperto
allesplorazione avventurosa e poetica, porti alla scoperta delle leggi
morali, che rendono grande e sacra
la vita, e ci riconduca a una comprensione religiosa del mondo.
Il suo alto ingegno e il suo linguaggio potente inducono gli uomini ad ascoltare con riverenza le
grandi verit che espone, sulla
morte e sul giudizio, sullinferno e
sul cielo. Le trame delle sue opere
teatrali sono per luomo moderno
un promemoria salutare che Dio
esiste, che c una vita dopo questa
vita, che il male viene punito e il
bene ricompensato. Il nostro apprezzamento della visione che il
poeta ha dellumanit non deve
farci trascurare le alte lezioni morali e gli ammonimenti contenuti nelle sue opere. Pregando che la meditazione e la riflessione possa dare
questo prezioso frutto, volentieri
impartiamo agli attori e ai loro colleghi, a tutti voi e ai vostri cari a
casa, la nostra paterna Benedizione
Apostolica.

rio della nascita di Shakespeare. Nelle sue


brevi osservazioni durante levento, il Papa celebr Shakespeare come questo
sommo scrittore, osservando come la
profonda umanit di Shakespeare, sempre
aperta allesplorazione avventurosa e poetica, porta alla scoperta delle leggi morali,
che rendono grande e sacra la vita, e ci riconduce a una comprensione religiosa del
mondo. Il suo alto ingegno e il suo linguaggio potente inducono gli uomini ad
ascoltare con riverenza le grandi verit che
espone, sulla morte e sul giudizio, sullinferno e sul cielo. Le trame delle sue opere
teatrali sono per luomo moderno un promemoria salutare che Dio esiste, che c
una vita dopo questa vita, che il male viene punito e il bene ricompensato.
dunque pi che opportuno che durante la commemorazione, che si terr
questanno, del quarto centenario della
morte di Shakespeare, nellaprile 2016, per
la prima volta una delle sue opere verr
rappresentata nella sua interezza in territorio vaticano. Si tratta dellAmleto, spesso
considerato lopera pi grande del canone,
che il Shakespeares Globe Theatre metter in scena nel Palazzo della Cancelleria,
come evento centrale del suo ambizioso
tour mondiale Globe to Globe, con il
quale porter la sua ultima produzione
dellAmleto in tutti i paesi del mondo.
LAmleto opportuno per molte ragioni, non ultimo perch si narra che Papa
Giovanni XXIII si sia riferito allarcivescovo Montini di Milano come al cardinale
Amleto. In seguito, come Papa, poco dopo lesibizione della Royal Shakespeare
Company nel 1964, Paolo VI disse ai media che La stampa, che voi rappresentate,
pu essere uno strumento importantissimo
di grande bene, sempre fedele alla verit,

questo il problema. Tutti i giornalisti


presenti a quella conferenza del 3 dicembre capirono immediatamente quale personaggio shakespeariano il Papa stava citando.
Sono certo che alla rappresentazione
dellAmleto di questanno potremo evitare
quello che nel 1964 fu quasi un incidente
diplomatico. La Royal Shakespeare Company possiede una copia del First Folio
delle opere di Shakespeare e laveva portata a Roma, imballata con attenzione e con
cura, perch il Papa la potesse benedire al
termine della rappresentazione. Dopo aver
impartito la sua Benedizione Apostolica
agli attori e a quanti li accompagnavano, a

Amleto verr rappresentato


ad aprile
nel Palazzo della Cancelleria
In stanze che si trovano accanto
a quelle decorate da Vasari
Paolo VI fu mostrata la preziosa copia del
First Folio. Probabilmente gli era stato
detto che era stata stampata nel 1623, che
ne rimanevano solo 233 copie per la
maggior parte incomplete e che era uno
dei libri pi preziosi al mondo. Sua Santit, forse fraintendendo il gesto, sfogli alcune delle preziose pagine e poi accett
benevolmente il gentile dono per la Biblioteca Apostolica Vaticana!
Non risulta da nessuna parte in che
modo il First Folio sia stato riportato via
al Papa. Forse il mio predecessore

dellepoca, lallora ministro presso la Santa Sede Sir Peter Scarlett, ha dovuto esercitare un po delle sue ben affinate capacit diplomatiche. A ogni modo, ora viene
conservato con cura al Shakespeare
Birthday Trust nel luogo natale di Shakespeare, Stratford-upon-Avon nel Warwickshire, reduce dal suo incontro con il vescovo di Roma.
quindi giusto che alla fine, dopo tanti
anni, lopera teatrale pi importante di
Shakespeare verr rappresentata in territorio vaticano, in stanze che si trovano accanto a quelle decorate da Giorgio Vasari,
quasi contemporaneo di Shakespeare. Ed
anche opportuno che questo evento speciale si svolger durante il giubileo della
misericordia. Nel 1964 Paolo VI disse: Il
nostro apprezzamento della visione che il
poeta ha dellumanit non deve farci ignorare le alte lezioni morali e gli ammonimenti contenuti nelle sue opere. Non
sappiamo se Shakespeare sia mai venuto a
Roma in vita sua. Tuttavia, anche quattrocento anni dopo la sua morte non ancora troppo tardi per questo genio universale.
*Ambasciatore britannico
presso la Santa Sede

Originalit e influenza del poeta di Stratford-upon-Avon

Re dei social
Linfluenza di Shakespeare si ritrova ovunque, da Dickens e
Goethe a Ciaikovskij, Verdi e
Brahms; da West Side Story al
titolo, ispirato alla storia di Amleto, della commedia di Agatha
Christie Trappola per topi, che a
oggi la produzione teatrale in scena da pi tempo nel West End
londinese. Lo scrive il Primo
Ministro del Regno, Unito David
Cameron, in un articolo pubblicato sul numero del 5 gennaio del
Corriere della Sera in occasione dei quattrocento anni
dalla morte del grande drammaturgo e poeta inglese. Le sue
opere originali continuano a intrattenere milioni di persone: dagli auditorium delle scuole di tutto il mondo alle centinaia di persone che lo scorso anno hanno
trascorso unintera notte in coda
per trovare un biglietto dellultima ora per vedere Benedict Cumberbatch interpretare Amleto al
Barbican di Londra, continua il
Premier.
Tuttavia, sottolinea, una delle
eredit forse pi straordinarie di
Shakespeare la sua capacit di
educare. Come mostra il lavoro di
sensibilizzazione portato avanti

Eugne Delacroix, Hamlet et Horatio au cimetire (1839)

dalla Royal Shakespeare Company e dal Shakespeares Globe, come anche limpatto di organizzazioni benefiche britanniche innovative come il Shakespeare
Schools Festival, studiare e recitare Shakespeare pu aiutare a migliorare lalfabetizzazione, la sicurezza di s e i risultati educativi
pi in generale.

Anche per questo, rileva Cameron, ogni giorno, per tutto il


2016, la Gran Bretagna invita i
cittadini di tutto il mondo a celebrare la vita e leredit di William Shakespeare. Il 5 gennaio,
ricorda, abbiamo lanciato Shakespeare Lives (Shakespeare vive),
uno straordinario programma globale di attivit e di eventi per evi-

denziare linfluenza che egli continua ad avere e ampliare nel


mondo luso di Shakespeare come
risorsa didattica per promuovere
lalfabetizzazione.
Il programma si svolger in oltre 70 Paesi, guidato dal British
Council e dalla campagna Great
Britain. Sar possibile aggiunge il Premier condividere il
proprio ricordo shakespeariano
preferito nei media sociali, assistere a rappresentazioni inedite a
teatro, al cinema e in internet, visitare mostre, partecipare a laboratori e dibattiti e accedere a nuove risorse didattiche shakespeariane per migliorare la propria conoscenza della lingua inglese. In
particolare, conclude, nei social
media una campagna chiamata
Play your Part inviter le future
generazioni di talenti creativi a
rendere il proprio tributo digitale
al Bardo; e, in collaborazione con
lorganizzazione benefica britannica Voluntary Services Overseas,
porteremo avanti unopera di sensibilizzazione sullenorme sfida
globale allanalfabetismo infantile
e useremo Shakespeare per aumentare le opportunit educative
per i bambini nel mondo.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 6 gennaio 2016

La colonna sonora di Star Wars

di SILVIA GUIDI

Oscar
per Puccini

ablo dOrs
uno
strano
prete
polimorfo scrive
Marco Cicala,
che ha recentemente intervistato
il sacerdote madrileno per il Venerd di Repubblica. Strano
perch contemplativo ma ultracinetico, continua il giornalista. La
particella avversativa ma suona
superflua per chi ha spesso a che
fare con cristiani che hanno una
grande familiarit e una lunga
consuetudine con la preghiera; i
contemplativi sono pressoch
sempre ultracinetici, spesso pi
creativi della media e molto attenti al mondo che li circonda,
pronti a rispondere o almeno a
lasciarsi interpellare dagli interrogativi che provengono dai loro
fratelli uomini. A ben vedere, sarebbe strano il contrario; in fondo vita, vita in abbondanza
esattamente la ricompensa promessa ai suoi da Ges. E ci che
vive, per definizione, si muove,
anche nella cella di un monastero
di clausura o fra le quattro mura
di un eremo sperduto su una
montagna (Teresa di Lisieux, patrona delle missioni, docet).
Ma torniamo allintervista dedicata al sacerdote madrileno che
ha studiato a New York, Vienna,
Praga, Roma, ha viaggiato dal
Sahara allHimalaya, stato missionario in Honduras ed stato
nominato da Papa Bergoglio consultore del Pontificio consiglio
della cultura. Nipote dello scrittore Eugenio dOrs, don Pablo
anche autore di una decina tra
romanzi e saggi. Nel 2012 ha
pubblicato Biografia del silenzio,
sulla meditazione tema, e pratica, in grande rispolvero anche tra

di MARCELLO FILOTEI
Dare lOscar per la colonna sonora
di Star Wars a Puccini forse sarebbe stato eccessivo, per un ringraziamento si poteva fare. Magari
John Williams non lo sapeva, ma il
tema principale di una delle sue colonne sonore pi riuscite, quella
della saga della quale da poco
uscito il settimo episodio, molto
simile al finale dellintermezzo della
Manon Lescaut.
Pu succedere che a un compositore, tenuto a conoscere il lavoro
dei suoi colleghi, restino nella mente lacerti di melodia. Del resto un
buon musicista prende spunto dalle
idee di chi lo ha preceduto per elaborare qualcosa di originale. E
quando si chiamati in continuazione a stendere sottofondi musicali
per film dei quali il successo planetario garantito ancora prima
delluscita nelle sale, Verdi, Puccini,
Rossini e diversi altri possono tornare alla mente pi facilmente, consciamente o meno. Ma se usare il
brindisi della Traviata per una scena ambientata in un bar potrebbe
risultare ridondante, un temino secondario, magari appena accennato
pu sfuggire pi facilmente. Al
compositore e allascoltatore. Anche
il melomane pi incallito si pu distrarre per un attimo, poi si sa che
Suozzo e Stinchelli de la Barcaccia di Radio3 se nessuno sta cantando abbassano un po il livello
dellattenzione, o non ascoltano
Hollywood party e non hanno
dimestichezza con le musiche dei
film.

Il tema principale
di uno dei film pi visti della
veramente molto simile
al finale dellintermezzo
della Manon Lescaut
Forse per questo nessuno ha segnalato a John Williams la forte somiglianza con un tema che Puccini
us per pochi secondi, con modalit molto poco guerresca e con funzione di ponte tra una scena e laltra dellopera. Il genio di Lucca sarebbe morto nel 1924, non troppi
decenni prima del 1977, quando arriv nei cinema il primo dei tre film
che formano la cosiddetta trilogia
originale della saga creata da George Lucas.
Il problema che le code musicali spesso passano inosservate. E
forse passata inosservata anche a
Williams. Sicuramente lavr ascoltata, poi inconsciamente sar riemersa nel momento del bisogno.
Pu succedere, per in questi casi
meglio avere un amico melomane
che te lo segnali. Ma Williams
uomo donore, per usare le parole
di qualcuno che non vale la pena di
nominare per cos poco. Non si
pu ridurre il lavoro del direttore
dorchestra e compositore statunitense a quello di un oscuro copista
di melodie. Non cos. Per la storia della musica la conosce molto
bene. Del resto un artista da chi
dovrebbe imparare se non dai suoi
predecessori?
Certo che The Dune Sea of Tatooine (quarto episodio della saga) assomiglia proprio tanto allintroduzione della seconda parte de Le Sacre du printemps di Igor Stravinskij,
intitolata Il sacrificio. Pu succedere, per un po pi raro quando anche lorchestrazione simile.
Le Sacre stato scritto nel periodo
tra il 1911 e il 1913, a ridosso della
prima guerra mondiale, cos come I
Pianeti del compositore inglese Gustav Holst, che termin la sua fatica
nel 1916 per vedere eseguita solo
nel 1918 la sua suite per grande orchestra in sette movimenti. Si tratta, come dice il titolo, di pezzi che
descrivono il carattere di vari pianeti. Ovviamente Mars, The Bringer
Of War, il primo della serie, ha un

pagina 5

piglio impetuoso, un ritmo opprimente e forti dissonanze. Allepoca


fu definito il pi feroce pezzo di
musica di tutti i tempi. Quello che
ci voleva per Imperial attack, sempre dal quarto episodio della saga.
Si potrebbe andare avanti. Ma il
punto che, al netto di casi di plagio che non interessa approfondire
in questa sede, pu succedere veramente. Soprattutto nel sistema tonale, che non a caso stato prima
esteso e poi in gran parte superato
dalla musica colta. Continuare a
usarlo si pu ovviamente, ma bisogna avere particolare accortezza o si rischia di rimescolare
sempre la stessa minestra. E qualche
storia
volta di esagerare
con i ricordi subliminali.
Per completezza
di informazione, va
segnalato che c
anche chi ha scelto
unaltra strada. Lesempio classico
quello di Stanley Kubrick che in
2001: Odissea nello spazio, del 1968,
andato direttamente alla fonte
usando Sul bel Danubio blu di
Johann Strauss jr., Cos parl Zarathustra di Richard Strauss, e vari
pezzi di Gyrgy Ligeti, che allepoca era in ottima forma essendo
morto solo dieci anni fa. Musica
contemporanea per un film di fantascienza. Pu succedere.

Di fronte alle avversit


normalmente scappiamo
La protagonista ha il coraggio
di non fuggire dalla sofferenza
la guarda in faccia e la attraversa
i non credenti chiosa il giornalista italiano introducendo un serrato botta e risposta con dO rs
sul suo ultimo libro tradotto in
Italia da Vita e Pensiero (Milano, 2015, pagine 85, euro 10) Sendino muore. La protagonista la
dottoressa spagnola Africa Sendino, che nel 2008 si scopre ammalata di cancro e decide di raccontarsi in un diario che affida a don
Pablo, cappellano nellospedale
madrileno Ramn y Cajal. Dopo
la morte di Africa, dOrs user le
sue parole per renderle omaggio
con un libro.
Abbiamo unidea della santit
come irreprensibilit, perfezione

Pablo dOrs e il suo ultimo libro su Africa Sendino

La forza
di arrendersi
spiega lautore ma il santo
non un essere perfetto: uno
che ha avuto esperienza della
schiavit e se ne liberato. Di
fronte alle avversit normalmente
scappiamo. Africa ha il coraggio
di non fuggire dalla sofferenza: la
guarda in faccia e la attraversa.
un percorso di redenzione. Redimere vuol dire cambiare di segno:
ci che era negativit si trasforma
in opportunit di crescita. Il male
non va rimosso, ma mutato di segno. questo il significato della
storia di Africa, e in fondo il nocciolo stesso del messaggio cristiano. La
protagonista si curata con attenzione e ha
desiderato fino allultimo vivere, ma quando
si

resa
conto
dellavanzare
della
malattia ha saputo abbandonarsi
serenamente a Dio, offrire
la sua vita, per usare
una terminologia tipicamente cristiana, certa della positivit ultima di ogni aspetto
dellesistenza,
anche
del dolore.
Arrendersi unarte che cozza contro la
mentalit contemporanea spiega dOrs .
Viviamo in una cultura della lotta, del battersi allo
stremo, ad ogni costo. Lidea di
consegnarci ci riesce assurda. Solo in una visione di fede acquista
senso.
Sendino si si mantiene fino
allultimo elegante. Nel decoro
dellabbigliamento, delle abitudini, dei gesti. Associamo lestetica a qualcosa di voluttuario, ma

se vissuta in profondit lestetica


unetica continua lautore del
libro . Il linguaggio del corpo
fondamentale. Pochi giorni fa ho
dato una conferenza a un gruppo
di monaci. A un certo punto mi
sono accorto che mi seguivano
variamente sbracati sulle sedie.
La postura corporale esprime
sempre un atteggiamento spirituale, per unaltra di quelle
cose che la Chiesa ha trascurato.
Ha investito tutto sulla parola,
sui gesti zero. A messa vedi gente
buttata sulle panche oppure in

si muore come si vissuto. Se vivi in modo superficiale molto


probabile che morirai nella stessa
maniera.
La Spagna un ex grande Paese cattolico ma pure di robusta
tradizione anticlericale. E un prete nel mondo editoriale, e culturale in genere, non ha vita facile.
C diffidenza conferma
dOrs . Si pensa che i sacerdoti
non possano essere persone libere, che ragionano col proprio cervello. Li si considera portatori
dacqua di unistituzione. Allora
devi cercare di smontare questo
clich. Chesterton diceva: Quando entro in chiesa mi tolgo il
cappello, non la testa.
Non ci sono molti Chesterton
nella nostra epoca, chiosa acutamente Marco Cicala. Colpa della
secolarizzazione,
risponde
lo
scrittore. E anche conseguenza di
un fatto sociologicamente molto
concreto: in un ambiente dove il
pregiudizio anticristiano forte,
avere una dimensione religiosa o
spirituale non genera pi prestigio sociale. Se a Madrid lei va
in uno studio dentistico potr vedere affisse ai muri foto di Buddha o di templi giapponesi, mai
immagini cristiane. terribile. Significa che del cristianesimo c
una visione totalmente negativa.
La Chiesa ha molte responsabilit, ammette il sacerdote. Cristo
patrimonio dellumanit, non
solo dei battezzati. Invece finora
ha dominato una concezione
esclusiva, non inclusiva. Ma pi
ti chiudi e pi tendi a diventare
setta. E tanti considerano noi cattolici una setta. Una setta molto
estesa, ma pur sempre una setta.
Il carisma di Papa Francesco, invece, risponde a un bisogno dif-

Africa Sendino e la copertina dellultimo libro di Pablo dOrs

piedi che si guarda intorno impaziente, come se non vedesse lora


di andarsene. Almeno un tempo
ci si inginocchiava. Il popolo
degli sfiduciati molto numeroso, la maggioranza delle persone
lo ; lottanta per cento arriva
impreparato alla morte spiega
il sacerdote madrileno perch
non ha fede nella vita. In genere

fuso, perch un padre in un


mondo senza padri. Lui osa infine essere padre. Non solo con
autorit, anche con tenerezza.
Molti problemi derivano dal fatto
che si prega troppo poco, conclude dOrs: lattivismo, la generosit, hanno il fiato corto se non
vengono costantemente alimentati
dalla Grazia.

morto lufficiale britannico David Balme che recuper la macchina usata dai nazisti per cifrare i messaggi

Quando si trov davanti a Enigma


di GABRIELE NICOL
Un eroe, ma sconosciuto ai pi. Cos
The Telegraph ricorda David Balme,
morto luned 3 gennaio allet di 95 anni:
ufficiale della marina britannica, capitano
di corvetta che, durante la seconda guerra
mondiale, condusse lassalto al sommergibile tedesco U-110 e recuper Enigma,
la macchina per cifrare i messaggi con la
quale i nazisti inviavano gli ordini alle
proprie flotte.
A mezzogiorno del 9 maggio 1941 ricorda il quotidiano inglese Balme fu
protagonista dellabbordaggio dellUBoot 110, il sottomarino comandato da
Fritz Julius Lemp, lufficiale nazista noto
per aver affondato, a conflitto appena iniziato, la nave passeggeri Athena. Balme
era capitano di corvetta sul cacciatorpediniere Bulldog, che faceva parte del grande convoglio di trentotto navi denominato Ob-318, con truppe e armi destinate al
fronte egiziano, che navigavano nei pressi
dellIslanda.
Fu il capitano di fregata John Baker
Cresswell a ordinare il cessate il fuoco immediato e a preparare una squadra dab-

bordaggio dell'U-110. Lemp, nel frattempo, aveva ingiunto ai suoi uomini di abbandonare il sommergibile e, intuendo le
intenzioni del nemico, aveva ordinato di
distruggere o sabotare tutto ci che era
possibile: ma prima di ogni cosa e a tutti
i costi proprio Enigma. Ma il piano fall. Il Bulldog invi subito una squadra di
otto uomini al comando di Balme, che si
precipit, pistola in pugno, a bordo
dellU-110. Il sabotaggio fu dunque sventato e cos fu possibile recuperare Enigma, un avvenimento decisivo che The
Telegraph definisce game changer. Subito
dopo si misero alacremente allopera
con la massima riservatezza i crittoanalisti in Gran Bretagna, tra cui Alan Turing, operanti nellambito del sistema Ultra Secret. Infatti Baker Cresswell, dopo
aver ordinato allequipaggio di mantenere
il pi stretto riserbo, fece rientrare il Bulldog nella base inglese di Scapa Flow, con
le insegne di battaglia che indicavano laffondamento del sommergibile nemico (e
non la sua cattura), in modo da non far
sospettare che la macchina cifrante aveva
cambiato proprietario. Questa fu la ver-

sione ufficiale seguita, senza tentennamenti, per oltre ventanni.


Sulla vera vicenda del Bulldog e
dellU-110 cominciarono a filtrare le notizie solo nel 1966: ma lintera dinamica,
con la conquista di Enigma, fu evidente
in ogni dettaglio solo dopo linizio della
declassificazione dei documenti segreti sul
sistema Ultra Secret, avvenuta negli anni
Settanta. E nel frattempo venne alla luce
anche il racconto che lo stesso David Balme fece del recupero di Enigma,
nellambito del suo rapporto ai superiori,
nel maggio 1941, poco dopo labbordaggio dell'U-Boot 110. Il telegrafista della
mia squadra rifer il capitano di corvetta and nella stazione radio situata subito davanti a destra della sala controllo.
Essa era in perfette condizioni non essendo stato fatto, apparentemente, nessun
tentativo per distruggere codici o apparati. Qui furono trovati un brogliaccio per i
segnali, alcuni libri contabili e la corrispondenza. Anche la macchina cifrante
sottolineava Balme fu trovata qui e
sembrava essere stata in funzione quando
venne abbandonata. La forma di questo
strumento quella di una macchina per

scrivere: il telegrafista batte i testi e particolari risultati sono inviati al quadro. I


servizi segreti tedeschi ritenevano inviolabile il cifrario usato dalla macchina (che
veniva cambiato ogni giorno allo scoccare
della mezzanotte), calcolando che per
scoprire, tra unintricatissima ridda di codici, quello effettivamente impiegato, sa-

Un eroe ma sconosciuto ai pi
scrive The Telegraph
Il suo coraggioso atto permise di ridurre
gli affondamenti delle navi alleate
E di sconfiggere i tedeschi
rebbe servito oltre un mese di lavoro persino a una vasta squadra di studiosi, Ma
uomini come Balme evidenzia The Telegraph permisero di giocare danticipo e quindi di ridurre drasticamente i
continui affondamenti delle navi alleate
nellAtlantico, contribuendo cos alla
sconfitta dei nazisti.

LOSSERVATORE ROMANO

pagina 6

mercoled 6 gennaio 2016

Marc Chagall, Mos riceve


le tavole della legge

Il patriarca di Mosca per il Natale ortodosso

Mai odio
se c Dio
ROMA, 5. Riteniamo necessario ribadire con convinzione, alle nostre
comunit e a tutti gli uomini ricchi
di sensibilit e di sapienza, la necessit di proseguire il cammino di dialogo che ventanni fa abbiamo voluto iniziare: quanto scrivono congiuntamente il rabbino Giuseppe
Momigliano, presidente dellAssemblea dei rabbini dItalia, e monsignor Bruno Forte, arcivescovo di
Chieti-Vasto e presidente della
Commissione per lecumenismo e il
dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, nel messaggio di presentazione della ventesima giornata per lapprofondimento
e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Appuntamento tradizionalmente fissato al 17 gennaio, alla
vigilia della settimana di preghiera
per lunit dei cristiani. Una giornata che questanno, come noto, vivr il suo momento pi significativo
con la visita che Papa Francesco effettuer al Tempio maggiore e alla
comunit ebraica di Roma.
Al centro della riflessione c la
decima parola del Decalogo: Non
desidererai la casa del tuo prossimo.
Non desidererai la moglie del tuo
prossimo, n il suo schiavo n la sua
schiava, n il suo bue n il suo asino, n alcuna cosa che appartenga
al tuo prossimo. Questo comandamento divino spiegano il rabbino
Momigliano e larcivescovo Forte
ci insegna a purificare i nostri
desideri, a orientarli al disegno di
D io.
Nel messaggio si legge anche una
netta condanna di ogni atto di violenza e di terrorismo falsamente
compiuto in nome di Dio. Si sottolinea, infatti, come ormai viviamo
con angoscia gli eventi del presente,
che sono carichi di sofferenza e di
inquietanti prospettive per il futuro,
assistiamo sgomenti a gesti orrendi
che profanano il Nome dellEterno,
perpetrati con lignobile pretesa di
adempiere alla Sua volont. Il rabbino e il presule parlano di
unumanit smarrita che fa fatica
a concepire progetti per il futuro.
E aggiungono: In questa prospettiva, mentre rinnoviamo la nostra fedelt ai principi e ai precetti che,
con distinte peculiarit, caratterizzano le nostre fedi, sentiamo lurgente
necessit di ribadire la fiducia che,
proprio dal fecondo dialogo da noi
intrapreso, dalla ricerca di valori
morali e spirituali condivisi nei quali

Messaggio per la giornata del dialogo tra cattolici ed ebrei

Un cammino da proseguire
operare in sintonia, possa scaturire
una positiva testimonianza di fede,
una fede suscettibile di restituire
speranza e di rivolgere nuovamente i
cuori di molti verso lEterno, proprio perch ispira messaggi di vita e
di pace, una fede capace di arricchirci nellanima e di guidarci nelle
scelte per il nostro autentico bene,
gradite al Signore.

Con la riflessione sulla decima parola, viene sottolineato, arriviamo a


conclusione di questo tratto di cammino fatto insieme. Tuttavia, si
tratta solo di una tappa nel solco di
un cammino iniziato cinquantanni
fa con la Nostra aetate, nella consapevolezza che ogni cammino pu
conoscere delle tappe di maggiore
slancio, unite forse anche a qualche

momento di fatica: ma ogni


cammino fatto insieme indispensabile per la reciproca conoscenza, per
il rispetto e la stima, e pi ancora
per far crescere veri sentimenti di
amore delluno verso laltro, nella
consapevolezza di quanto grandi
siano lincoraggiamento e la consolazione che ci vengono dallamore
reciproco.

MOSCA, 5. Le ostilit fratricide avvenute in terra ucraina non devono


provocare separazione tra i figli della Chiesa e seminare odio nei loro
cuori. Il vero cristiano non dovrebbe odiare n le persone vicine n
quelle lontane: nel messaggio diffuso in occasione del Natale ortodosso che, secondo il calendario
giuliano, si celebra il 7 gennaio, il
patriarca di Mosca, Cirillo, ha rivolto un particolare pensiero al popolo
ucraino, esortando tutti i fedeli
della nostra Chiesa multietnica a
pregare con fervore affinch cessino
le ostilit in Ucraina e guariscano le
ferite inflitte dalla guerra alle anime
e ai corpi. In chiesa, nelle nostre
case imploriamo Dio con tutto il
cuore affinch ci si realizzi. Preghiamo per i cristiani che vivono
lontano dai nostri Paesi e soffrono
a causa dei conflitti militari, ha
detto il primate della Chiesa ortodossa russa.
Il patriarca ha ricordato le parole
di Matteo, 5, 43-45: Avete inteso
che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io
vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano,
affinch siate figli del Padre vostro

che nei cieli; egli fa sorgere il suo


sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Possano le parole del Signore
ha auspicato Cirillo guidarci nella vita, in modo che il rifiuto e
lodio verso gli altri non trovino
mai posto nelle nostre anime. Che
le inevitabili difficolt non ci spaventino, che le prove che tutti noi
dobbiamo affrontare non ci annientino. Dio con noi, e le paure
scompaiono dalle nostre vite. Dio
con noi e troviamo cos la gioia e la
pace dellanima. Dio con noi ed
fondando su di lui le nostre speranze che realizziamo il nostro cammino terreno. Infatti, ha affermato
ancora, quando segue Cristo, luomo si oppone alle forze che reggono questo mondo, non cede alle
tentazioni lungo il suo cammino,
e supera gli ostacoli che il peccato
gli frappone davanti.
Il 1 gennaio a Kiev si svolta
una marcia della pace promossa
dalla Comunit di santEgidio e
dalla Chiesa cattolica alla quale
hanno preso parte numerosi fedeli.
Liniziativa ha avuto luogo in contemporanea in altre ottocento citt
nel mondo.

Verso la settimana di preghiera per lunit dei cristiani

Per una comune responsabilit


ROMA, 5. Chiamati per annunziare a tutti le opere
meravigliose di Dio: questo appello della Scrittura (1
Pietro, 2, 9) costituisce il tema centrale della settimana
di preghiera per lunit dei cristiani che sar celebrata
dal 18 al 25 gennaio. Lappuntamento, preparato questanno da un gruppo ecumenico della Lettonia, stato presentato con un messaggio sottoscritto dai responsabili delle Chiese cristiane in Italia. Il documento porta la firma di monsignor Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e presidente della Commissione per
lecumenismo e il dialogo interreligioso della Conferenza episcopale italiana, del pastore Massimo Aquilante, presidente uscente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, e del metropolita Gennadios
(Zervs), arcivescovo ortodosso dItalia e Malta ed
esarca per lEuropa meridionale. San Pietro apostolo
scrivono i rappresentanti ecclesiali scopre una

grande verit: molti di coloro che costituivano la Chiesa primitiva e che provenivano specificamente dal
mondo pagano, prima dellincontro con il Vangelo
non erano il popolo di Dio, che diventa tale con la
chiamata ricevuta. Un tempo essi non erano il suo popolo, ora invece sono il popolo di Dio. Un tempo essi
non avevano la sua misericordia, ora, invece, hanno ottenuto la misericordia di Dio. Un tempo essi non avevano la grazia di Dio, ora, invece, sono benedetti e
hanno la grazia di Dio. Infatti, Dio ci ha scelto,
senzaltro, non come privilegio, non perch noi siamo
cristiani degni, non perch ne abbiamo diritto. Certamente ci ha scelto per raggiungere uno scopo, che
appunto quello di annunziare a tutti le sue opere meravigliose. In tale prospettiva, si invitano anche le comunit cristiane a ricordare tutti i martiri cristiani
appartenenti alle diverse confessioni.

Dal 7 al 14 gennaio la visita dei vescovi dellHlc

Inchiesta realizzata per la Conferenza dei religiosi e delle religiose

Missione
in Terra santa

Il desiderio di spiritualit dei giovani francesi

GERUSALEMME, 5. Dal 7 al 14 gennaio i vescovi di Stati Uniti, Unione


europea, Canada e Sud Africa facenti
parte dellHoly Land Coordination
(Hlc), organismo di supporto della
Chiesa di Terra santa, saranno a Gaza, a Betlemme e in Giordania per
fare visita e sostenere le locali comunit cristiane.
Un pellegrinaggio riferisce
lagenzia Sir che prender il via
dalla Striscia di Gaza dove i presuli
celebreranno una messa presso la
parrocchia della Sacra Famiglia, incontreranno i circa duecento fedeli e
faranno visita a scuole cristiane e a
istituti che gestiscono progetti di ac-

La Missione Permanente di Osservazione della Santa Sede presso le Organizzazioni e gli Organismi delle Nazioni
Unite per lAlimentazione e lAgricoltura (F.A.O. - I.F.A.D. - P.A.M.) partecipa
con profonda commozione al dolore
della Signora Cristiana Pantanetti per la
perdita del caro padre

Signor

PAOLO PANTANETTI
e chiede al Signore di accoglierlo fra coloro che vivono eternamente alla Sua
presenza.

coglienza e riabilitazione di persone


toccate dal conflitto del 2014.
il terzo anno consecutivo che i
membri dellHlc di cui fanno parte
anche il Consiglio delle conferenze
episcopali dEuropa (Ccee) e la Commissione degli episcopati della Comunit europea (Comece) si recano nella Striscia di Gaza dove vivono
circa duemilacinquecento cristiani,
duecento dei quali cattolici. Dopo
Gaza, il programma della visita prevede una sosta a Betlemme e a Beit
Jala, villaggio cristiano che si visto
confiscare, nella vicina valle di Cremisan, terre, frutteti e uliveti per la
costruzione di un muro di separazione. Questanno i vescovi dellHoly
Land Coordination andranno anche
in Giordania, dal 10 al 14 gennaio,
per portare la loro solidariet ai rifugiati costretti a fuggire dai conflitti in
corso in Siria e in Iraq.
Scopo delliniziativa sostenere la
Chiesa in Terra santa attraverso la
preghiera e il pellegrinaggio, anche
grazie a un lavoro di sensibilizzazione condotto sui cristiani del luogo e
portato avanti dai vescovi, una volta
tornati in patria, presso i rispettivi
governi, ambasciatori, mass media,
opinione pubblica. LHlc si legge
in una nota non chiede privilegi
per i cristiani, pietre vive di queste
aree di conflitto, ma dignit e rispetto dei loro diritti.
La missione si svolge dal 1998 ogni
anno nel mese di gennaio.

PARIGI, 5. Un francese su dieci ha


pensato almeno una volta nella vita
di entrare in un ordine religioso, cifra che sale al 15 per cento fra i giovani tra i 18 e i 24 anni e al 14 per
cento tra quelli tra i 25 e i 34 anni:
il dato pi sorprendente dellinchiesta su Lengagement dans la vie
religieuse realizzata dallistituto Opinion-Way per la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia
(Corref). I risultati dello studio
ai quali il quotidiano la Croix ha
dedicato nelle settimane scorse un
ampio servizio ripreso da Radio vaticana sono frutto delle domande
poste (tra aprile e maggio) a due
campioni: il primo composto da
1054 persone rappresentative della
popolazione francese dai 18 anni in
su, dal quale ne stato isolato un
secondo di 452 individui di et
compresa fra i 18 e i 4o anni. Un
terzo campione, composto da 652
professi con meno di 4o anni,
presentato nel dossier a mo di confronto su alcune questioni sulla base delle risposte espresse. La probabilit dellesistenza di Dio, limportanza della religione e della spiritualit per riuscire nella propria vita personale, le ragioni che fanno
prendere in considerazione un impegno nella vita religiosa: questi solo alcuni degli argomenti affrontati
nel sondaggio.
Per il presidente della Corref, padre Jean-Pierre Longeat, i risultati
dellinchiesta (nella patria della lai-

cit) sono molto soddisfacenti: Anche se, per alcuni, lidea di una vita religiosa ha solo sfiorato la
mente, vuol dire che le vocazioni ci
sono, ha commentato suor Nathalie Becquart, direttrice del Servizio
nazionale per levangelizzazione dei
giovani e per le vocazioni (organismo in seno alla Conferenza episcopale francese). I dati confermano
una tendenza che si osserva da
qualche anno: Durante i raduni
giovanili in cui abbiamo un nostro
stand, in media dal 30 al 4o per
cento dicono di essersi posti, un
giorno, la questione della vocazio-

ne. Lindagine indica che il 65 per


cento dei francesi ha una buona
immagine della vita consacrata: fra
il 7o e l8o per cento vede i religiosi
e le religiose come persone disponibili con gli altri, generose, felici,
tolleranti. Tuttavia oggi questa scelta di vita fa paura: per il 58 per
cento degli intervistati essa si scontra con il desiderio di fondare una
famiglia, con i timori di un impegno a vita (25 per cento) o con la
paura di non poter rispettare i voti
presi (12 per cento). Il 63 per cento
dei francesi (67 tra i giovani) considera la vita consacrata un modo
per alcuni di fuggire dal mondo e
soltanto il 5o per cento (43 per cento tra i giovani) come un servizio
utile alla societ. La stessa domanda posta a giovani professi ha
ottenuto risposte opposte: l85 per
cento si sente utile alla societ e il
93 afferma di non sentirsi fuori dalla realt. Nel grande pubblico c
ignoranza su ci che rappresenta la
nostra condizione di vita, afferma
padre Longeat, sollecitando al riguardo sforzi per una maggiore informazione. Anche per suor Becquart, la principale difficolt dei
promotori vocazionali quella di
cambiare questa percezione della
vita consacrata e una soluzione in
tal senso potrebbe essere quella di
promuovere incontri tra i giovani e
i consacrati. Idea condivisa dai giovani professi sentiti da OpinionWay: il 7o per cento ha rivelato

quanto lincoraggiamento di un accompagnatore spirituale abbia contato nella loro vocazione e, una volta pronunciati i voti, per l85 per
cento tale aiuto risulta prezioso nella vita e nel ministero.
Come detto, lindagine analizza
la spiritualit dei giovani tra i 18 e i
40 anni, con unattenzione particolare a quelli tra i 18 e i 24 anni, et
decisiva per le vocazioni (let media dei professi 19 anni). Linchiesta mostra una ricerca spirituale
estremamente forte: il 55 per cento
considera probabile o certa
lesistenza di Dio. La categoria fra i
18 e i 24 anni risulta dunque come
la pi credente tra i francesi (38 per
cento in media). Il 25 per cento di
loro si dice credente e praticante,
cifra che si ritrova solo presso gli
ultrasessantacinquenni. Stessa cosa
per lappartenenza confessionale: il
62 per cento degli individui tra i 18
e i 24 anni si dice cattolico (lo
il 6o per cento dei francesi) e l11
per cento pratica regolarmente almeno due volte a settimana, dato
identico a quello dei loro nonni (8
per cento per linsieme dei francesi). un frutto della pastorale dei
giovani condotta da molti anni,
commenta soddisfatta Nathalie
Becquart, ricordando il ruolo svolto
dallinsegnamento cattolico, dalle
giornate mondiali della giovent,
dai raduni di Taiz, da ritiri spirituali e pellegrinaggi.

LOSSERVATORE ROMANO

mercoled 6 gennaio 2016

pagina 7

Lincontro ecumenico e interreligioso


che si svolto alla nunziatura di Nairobi
durante la visita di Papa Francesco
in Kenya (26 novembre)

Il vescovo Semeraro ai fedeli

Vi racconto
il sinodo
Per continuare a camminare insieme, vescovo e popolo, senza lasciarsi condizionare dalle letture
parziali dei media, e per vivere nella concretezza della quotidianit
quanto il sinodo sulla famiglia ha
portato alla Chiesa. Con questo intento il vescovo di Albano Marcello
Semeraro padre sinodale e membro della speciale commissione incaricata di redigere la relazione finale ha dato alle stampe un fascicolo nel quale spiega alla sua comunit, con chiarezza e semplicit
di termini, i frutti del confronto che
i vescovi di tutto il mondo hanno
avuto lo scorso mese di ottobre nella loro quattordicesima assemblea
ordinaria. Un passaggio confidenziale, spiega nel testo, che porta
dalla relatio finalis a una sorta di
breve relatio pastoralis.

Giuseppe Amisani, Ritratto di famiglia

I 93 punti della relazione finale,


approvata con una maggioranza
qualificata dai padri sinodali e
quindi consegnata al Papa, erano
stati illustrati dal vescovo di Albano
tra la fine di ottobre e la prima met di novembre in due incontri, con
il presbiterio diocesano e con gli
operatori dei diversi uffici pastorali.
Ma lidea di un cammino comune e di un evento non chiuso in se
stesso e aperto a nuovi e pi impegnativi percorsi hanno portato
il presule a raccogliere le sue sintesi
in una pubblicazione destinata a
una pi ampia diffusione: Il Sinodo
sulla famiglia raccontato alla mia
Chiesa (Albano Laziale, Mither
Thev, 2015, pagine 45, euro 1,50).

Nel segno
della famiglia
La famiglia sempre al centro
dellattenzione della Chiesa: da
Papa Francesco ai vescovi di
tutto il mondo, dalle associazioni di fedeli agli stessi sposi.
Lo stata in modo particolare
in questo anno appena trascorso, segnato in particolare
dallincontro mondiale delle famiglie a Filadelfia (22-27 settembre) e dallassemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi (425 ottobre) seguita a quella
straordinaria che si svolta dal
5 al 19 ottobre 2014. A questo
filo conduttore fa riferimento
lultimo numero del 2015 della
rivista quadrimestrale Familia
et Vita promossa dal Pontificio Consiglio per la famiglia.
La pubblicazione come spiega nelleditoriale padre Gianfranco Grieco, che con questo
numero conclude la sua direzione dopo 8 anni di servizio
come capo ufficio del dicastero
lega questi avvenimenti riproponendo una parte delle catechesi del mercoled che Papa
Francesco ha dedicato questanno al tema della famiglia e richiamando in particolare limportanza dellenciclica Evangelium vitae di Giovanni Paolo II,
di cui si celebrato il ventesimo anniversario. Non a caso,
ricorda padre Grieco, il dicastero fin dalla sua fondazione si
occupato anche degli argomenti pi scottanti che riguardano la vita umana, dal concepimento alla morte naturale.

In attesa delle decisioni di Papa


Francesco, alla luce delle indicazioni dei padri sinodali, monsignor
Semeraro fa emergere i punti chiave
del lavoro e del confronto dei vescovi. Senza glissare sui temi pi
caldi e controversi come, ad
esempio, quello della pastorale dei
divorziati risposati e dellaccesso ai
sacramenti il presule cerca di andare al cuore del documento finale
per trovarvi indicazioni per la vita
concreta dei fedeli. Il vescovo evidenzia come fra le cose pi rilevanti ci sia il passaggio, perfettamente in linea con le indicazioni
del Vaticano II, dalla morale della
legge alla morale della persona.
Un passaggio che si attua attraverso una dinamica che dal discernimento porta allaccompagnamento
e allintegrazione. La dottrina riguardo ai vari aspetti della vita
familiare, spiega monsignor Semeraro, ribadita in maniera
pienamente tradizionale, ma la
sua proposta al popolo di Dio
si suggerisce che venga tarata
secondo i criteri della vicinanza, della comprensione, dellaccoglienza, della misericordia.
Le persone, cio, non vanno
mai lasciate sole, in qualsiasi situazione si trovino. Lo scopo
che le famiglie vivano sempre
pi il Vangelo e che il popolo
stesso, insieme ai suoi pastori,
sia protagonista dellevangelizzazione del mondo.
Sottolineando come il documento finale del sinodo abbia
messo sul tavolo, e in certi casi
riaperto, questioni rilevanti sia dal
punto di vista teologico che pastorale sulle quali la Chiesa intera
aspetti indicazioni specifiche dal
Papa il vescovo di Albano avvisa
per i fedeli della comunit che tutto questo non li esime dal dare il
loro personale contributo. Perch
le famiglie cristiane hanno il compito loro stesse di scrivere nelle pagine della vita concreta la bellezza
del Vangelo della famiglia. Riprendendo quanto affermato dallo
stesso Francesco, il presule ricorda
che, nel rapporto tra Ecclesia docens
ed Ecclesia discens, anche il gregge
possiede un proprio fiuto per discernere le nuove strade che il Signore dischiude alla Chiesa.

Bilancio e prospettive del dialogo tra le religioni

Tre sfide
di JEAN-LOUIS TAURAN*
Nellanno appena trascorso il
Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha dovuto svolgere la sua missione in un contesto ancora pi travagliato e drammatico. Penso agli attentati di Parigi, di gennaio e novembre scorsi, senza peraltro dimenticare altri
atti terroristici compiuti nel mondo quasi ogni giorno.
Non si pu negare che tale situazione rischi di pregiudicare la
credibilit del dialogo tra le religioni. Ma direi che pi si complica la situazione generale e diminuisce lottimismo, pi simpone
il dialogo da continuare o da
iniziare perch a questo non
c alternativa.
Nonostante tutto, il nostro dicastero ha potuto raccogliere, anche questanno, una serie di risultati incoraggianti. Ne ricordo alcuni fra gli altri. A cominciare
dalla traduzione in lingua farsi
del Catechismo della Chiesa cattolica, realizzata dallUniversit
delle religioni e denominazioni di
Qom e presentata in gennaio
presso la Pontificia universit
Gregoriana. Durante il 2015 si
svolta anche la riunione con il
Royal Institute for Inter-Faith
Studies, di Amman, in Giordania,
per preparare il quarto colloquio
che avr luogo a Roma, nel maggio 2016. E si lavorato in vista
del
quarto
Christian-Muslim
Summit, con la partecipazione di
cattolici ed episcopaliani, per la
parte cristiana, e di sunniti e sciiti, per la parte musulmana. Tale
importante evento avr luogo nel
dicembre 2016, a Teheran. Allini-

Itinerario per il giubileo

Pane secco e Bibbia


Pubblichiamo stralci della prefazione
del libro Passi di misericordia, cammino di giubileo (Citt del Vaticano,
Libreria editrice vaticana, 2015, pagine 188, euro 10) nel quale lautore
propone un itinerario biblico per lanno santo.
di FORTUNATO FREZZA
Il giubileo, un qualunque giubileo
nellaccezione di anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della
penitenza sacramentale muove i
passi di quanti vogliono raggiungerne i benefici. Il giubileo diventa
cos pellegrinaggio, cammino di
pellegrini rivolti a dare spazio alle
proprie aspirazioni di bene, di conversione, di liberazione dello spirito. Chi va verso il giubileo intende
andare a un incontro benefico
dellanima con se stessa, di fronte a
Dio, insieme a tutti gli altri pellegrini, tutti diversi e tutti segretamente legati da un unico intento.
Il pellegrino infatti non mai solo,
non soffre di solitudine, non un
automa ambulante. E anche se porta con s lo stretto necessario, sa
bene qual la sola cosa necessaria
ed essenziale, divenendone sempre
pi convinto, man mano che cammina. Lassenza del peso delle cose
gli ricorda che non solo, perch
quellassenza gli rivela la presenza
del primo compagno di viaggio,
che lui stesso.
Il pellegrino russo lo sapeva e
diceva di se stesso: Per grazia di
Dio sono uomo e cristiano, per
azioni grande peccatore, per voca-

zione pellegrino errante di luogo in


luogo. I miei beni terreni sono una
bisaccia sul dorso con un po di
pane secco e, nella tasca interna, la
sacra Bibbia. Nullaltro.
La sacra Bibbia: il vero compagno di viaggio! Difficilmente il pellegrino cammina di notte, perch la
notte gli restituisce nel sonno
quanto il giorno gli ha sottratto di
forza, di lucidit, di luce. I passi
del pellegrino sono guidati dai passi della sacra Bibbia, che diventa la
luce del suo cammino. Come sono
veri per lui gli aneliti del pellegrino
ebreo: Lampada per i miei passi
la tua parola, luce sul mio cammino! (Salmo 119, 105). Sono passi
diurni che tuttavia hanno bisogno
di luce, perch pu scendere la
notte dellanima, quando lo spirito
si smarrisce nei grovigli dei pensieri
umani o sintristisce per le frustrazioni dei fallimenti o si deprime
per il ricordo delle proprie personali angosce, che hanno un nome
terribile: peccato!
Comincia qui il cammino del
giubileo, che ha un nome radioso:
misericordia! Nel giubileo della misericordia, il pellegrino della misericordia lascer che i propri passi
siano ritmati dai passi biblici della
misericordia, perch sul suo cammino sia sempre giorno, e, come il
pellegrino russo o i tanti pellegrini
della nostra storia medievale, porter con s, quale codicetto da bisaccia, un vademecum, un vieni
con me, che non lo abbandoni
mai, per ricordargli sempre che Dio
misericordia.

zio di questo nuovo anno, precisamente nel mese di febbraio, si


terr invece la riunione preparatoria del decimo colloquio con i
partner del Center for Interreligious Dialogue, che fa capo
allIslamic Culture and Relations
Organization (Icro), con sede a
Teheran. Lincontro doveva svolgersi a Roma nel novembre 2015,
ma, per motivi pratici, stato rinviato di qualche mese.
Il 18 e il 19 settembre scorsi,
insieme al segretario del dicastero, padre Miguel ngel Ayuso
Guixot, mi sono recato a Buenos
Aires, in Argentina, per partecipare a una conferenza internazionale organizzata dal Pontificio
Consiglio insieme con lIslamic
Educational, Scientific and Cultural Organization (Isesco), con
il Governo argentino e lIslamic
Organization for Latin America
and the Caribbean (Oipalc), sul
tema Promuovere una cultura di
rispetto reciproco e di solidariet
umana fra i fedeli delle religioni. Erano presenti membri del
Forum of Heads of Islamic Cultural Centers and Associations in
Latin America and the Caribbean, nonch esperti e rappresentanti di organizzazioni internazionali.
Il tradizionale messaggio del
dicastero ai musulmani per il mese del Ramadan e la festa che lo
conclude (Id al-Fitr), con un tema, purtroppo, di grande attualit Cristiani e musulmani: insieme per contrastare la violenza
perpetrata in nome della religione ha trovato calorosa accoglienza presso numerosi musulmani, specialmente personalit
che rivestono responsabilit politiche.
Il Pontificio Consiglio sta cercando inoltre di ampliare la propria collaborazione con istituti e
organizzazioni islamiche. Si tenuta ultimamente a Roma una
riunione con la comunit ismaelita, guidata dallAga Khan, per
cercare di stabilire un comitato
permanente di dialogo.
Ovviamente la celebrazione del
cinquantesimo anniversario della
Nostra aetate, il decreto conciliare
sui rapporti della Chiesa con le
religioni non cristiane, ha segnato
il culmine dellattivit del 2015,
dimostrando che la buona volont permette di superare tutti gli
ostacoli. Per loccasione il dicastero, insieme alla Commissione per
i rapporti religiosi con lebraismo
del Pontificio Consiglio per la
promozione dellunit dei cristiani e alla Pontificia universit Gregoriana, ha organizzato, dal 26 al
28 ottobre, un convegno internazionale. Articolato in tavole rotonde, con relatori di varie religioni, lincontro si svolto presso
la stessa Gregoriana e ha spaziato
sui temi: il dialogo interreligioso,
credenti al servizio dellessere
umano; violenza e impegno delle
religioni per la pace; la sfida della libert religiosa; leducazione e
la trasmissione dei valori.
Poi, per espresso desiderio del
Papa, la mattina di mercoled 28
ottobre si tenuta unudienza generale interreligiosa in piazza San
Pietro, alla quale, oltre ai partecipanti al convegno internazionale,
sono stati presenti tanti fratelli e
sorelle di diverse religioni.
Nellambito del suo lavoro per
la promozione del dialogo il dicastero continua a sostenere le attivit del Centro internazionale di
dialogo (Kaiciid) con sede a
Vienna. Inaugurato ufficialmente
il 26 novembre 2012, il Kaiciid si
sforza di portare avanti diverse

iniziative di pace, mutua comprensione e formazione allincontro con laltro. stata apprezzata,
per esempio, liniziativa United
Against Violence in the Name of
Religion, per la composita presenza di politici, autorit religiose
e intellettuali. Inoltre menzionerei le attivit per allentare le tensioni interreligiose in varie parti
del mondo, come nella Repubblica Centrafricana, Paese che Papa
Francesco ha di recente visitato
con coraggio. Come ho gi detto
nel discorso allinaugurazione del
Kaiciid, mio auspicio che non
si tralasci di proseguire sulla via
dellonest, visione e credibilit.

quindicesimo anniversario dellerezione del tempio buddista


Daiseion-Ji a Wipperfrth, in
Germania. E il 15 settembre, nella
sede del Rissho Kosei-kai Centre
a Roma, ha preso parte alla commemorazione del cinquantesimo
anniversario dellincontro tra Paolo VI e il reverendo Nikkyo Niwano, fondatore del movimento
buddhista Rissho Kosei-Kai, che
partecip al concilio Vaticano II .
Non si devono infine dimenticare i messaggi inviati nel 2015 rispettivamente ai buddisti e agli
shintoisti, sui temi: Buddisti e
cristiani: insieme per contrastare
la schiavit moderna e Cristiani e shintoisti: pregare per la pace e larmonia.
In conclusione, va riaffermato
che il dialogo tra le religioni non
cristiane rimane una delle grandi
sfide per il mondo di oggi, e in
particolare, per i responsabili religiosi. Mi pare che esso debba affrontare tre sfide. La prima la
sfida politica: coniugare identit
e apertura, superando pregiudizi
e paura. Si tratta pure di riconoscere le reciproche tradizioni che
hanno un proprio valore. In secondo luogo, la sfida intellettuale, che riguarda il patrimonio teologico e lincontro con la modernit. Dobbiamo aiutarci gli uni
gli altri a praticare il discernimento e a non trascurare le nuove
correnti di pensiero teologico e
spirituale. Infine, la sfida spirituale: nel mondo di oggi, pi
sensibile ai testimoni che ai maestri, dobbiamo riconoscere il mesJoshua Koffman,
Synagoga and Ecclesia
in Our Time (2015,
scultura realizzata
per il cinquantesimo
anniversario
della Nostra aetate)

Si spera in un miglioramento
delle relazioni con luniversit al
Azhar del Cairo, con la creazione
di un clima di maggiore fiducia.
Sotto la guida di Papa Francesco, che gode di grande rispetto e
simpatia presso i musulmani e altri credenti, la Chiesa cerca di essere per lumanit dolente dei nostri tempi, segno e fattore di pace, unit e fraternit, in particolare attraverso un dialogo nella
verit e nella carit.
Abbiamo anche cercato di non
trascurare il dialogo con le altre
religioni. Alla fine del mese di
aprile, mi sono recato in Costa
dAvorio per meglio capire la natura della religione tradizionale
africana. Nella seconda met del
mese di maggio, a Washington,
ho incontrato gli induisti e i giainisti residenti negli Stati Uniti,
rispettivamente allo Shree Durga
Temple Campus, Fairfax Station,
nella diocesi di Arlington, in Virginia, e alla Jain Society of Metropolitan Washington, Silverspring, in Maryland. stata la
prima volta che, negli Stati Uniti,
con la cooperazione della Conferenza
episcopale
cattolica
(Usccb), i membri di queste religioni e i cattolici si sono incontrati. Sempre su ispirazione dei
vescovi statunitensi, si svolto al
centro Mariapoli di Castel Gandolfo un dialogo tra 45 responsabili buddisti e cattolici sul tema
Sofferenza, liberazione e fraternit.
Il 12 e il 13 febbraio, a Bodh
Gaya, in India, con la collaborazione dei vescovi del Paese e di
Religions for Peace, si svolto il
quinto colloquio buddista-cristiano, sul tema Buddisti e cristiani
insieme per promuovere la fraternit.
Il 6 giugno, il sotto-segretario
del dicastero, monsignor Indunil
Koditthuwakku, ha partecipato al

saggio di pace di tutte le religioni. Chiamando alla fraternit, esse permettono di guardare al futuro con meno perplessit e paura. Come cristiani, dobbiamo vivere la dimensione dellaccoglienza e del perdono, fattore di rinnovamento della societ, specialmente in questo anno della misericordia.
Il cosiddetto Stato islamico
, senzaltro, un problema geopolitico. LEuropa deve agire con
determinazione per garantire la
dignit delle persone, i diritti delle minoranze e il rispetto delle
convinzioni spirituali. Dalla situazione presente, cerchiamo di trarre lezioni per il futuro. Un islam
fedele alla sua vocazione pu far
scoprire a tutti, musulmani e non,
limportanza della preghiera e
della carit. Lincontro dei cristiani con altri credenti li invita ad
approfondire il bisogno di formarsi per essere in grado di rendere ragione della propria fede. I
musulmani, dal canto loro, possono scoprire la tenerezza di Dio,
che non solo giudice, ma anche
padre.
Nel dialogo con le altre religioni, ci che conta per prima cosa
non la cultura, ma lesperienza
di fede. Il dialogo interreligioso
unattivit prettamente spirituale.
I credenti non devono aver
paura gli uni degli altri, ma piuttosto essere tutti convinti che
possono dare speranza al mondo
e perci devono ritrovare i valori
comuni, capaci di trasformare le
societ di oggi. Dunque dobbiamo pregare: Il Signore ci faccia
crescere e sovrabbondare nellamore scambievole e verso tutti
(1 Tessalonicesi, 3, 12).
*Cardinale presidente
del Pontificio Consiglio
per il dialogo interreligioso

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