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MISS
JUXTA RITUM
SANCT ECCLESI
M EDIOLANENSIS
MEDIOLANI
MMXIV
signum ambrosianum
!!
!
ARCIDIOCESI DI MILANO
Curia Arcivescovile
O RD O A SPERSIO N IS
A QU B ENEDICT
Nelle Domeniche, in ogni chiesa parrocchiale, prima della Messa principale, si compie lAspersione con lAcqua Benedetta.
Il rito dellAspersione, in uso fin dai tempi apostolici, libera dalle colpe
veniali e prepara lo spirito a pregare con maggiore purezza e maggior
frutto durante la Messa.
Il Celebrante, indossando il piviale del colore del giorno, giunto sul presbiterio si inginocchia con il chierico sul gradino pi basso dellAltare
per una breve orazione. Alzatosi, intona:
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
sprges me
Dmi-ne,
1
hysspo et mundbor :
SF.
@
me,
lav- bis
et
se-ri-crdi- am
3(
tu- am. Et
mi-se-ra-ti- num
(3
me- am.
...
super
ni-vem
se cndum
tu- -rum,
de-le
multi-tdi-nem
i-ni qui-t-tem
Asprges me ...
Ecco, nella colpa sono stato generato, nel peccato mi ha concepito mia madre.
Asperges me hyssopo, et
mundabor; 5 lavabis me, et super nivem dealbabor.
et
Lbera me de sangunibus,
Deus, Deus salutis me; 5 exaltabit lingua mea justitiam
tuam.
r F .@
V i-di a- quam
F .
.r
plo
l-
egredi- n-
te-re
4
dextro,
F.
tem de
. .@
tem-
halle- l-jah:
et
.@. .@. . S
omnes, ad quos perv-nit
a- qua ista, salvi
@
. . F.
T. F G
facti
sunt,
et di-cunt:
5
egredientem
de templo a ltere dextro, hallelujah: et omnes, ad quos pervenit aqua ista, salvi facti sunt,
et dicunt: hallelujah. (Ezech. 47)
mus
l- jah.
@
. .@ G ..@ . F .
n-tnu- it de
..
de- dit
runt fontes
@r .
l-
halle-
c- lo
vo- cem
a- qu-
D-
su-
rum:
am:
S.
et
@r
r
appa-ru- -
jah.
ORATIO
Il Celebrante, tornato al centro dellAltare, prosegue in tono retto:
V. Ostende nobis, Domine, misericordiam tuam.
Continua quindi con l'Orazione, in tono retto oppure nel tono proprio:
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
R. Amen.
Amen.
K-ri- e
e-l- i-son,
@
K-ri- e
e-l- i-son,
@
K-ri- e
e-l- i-son.
V. Dominus vobiscum.
V. Bene
V.
R. In nmi-ne Christi.
R. Amen.
Amen.
Andiamo in pace.
R. In nmine Christi.
V. Benedicamus Domino.
Benediciamo il Signore.
R. Deo gratias.
S TATIO
M ISSA M
A N TE
@ .
.
V. K-ri- e e-l- i-son.
@ .
Se la Festa che si celebra quella del Titolare della chiesa, nel caso in cui
esso sia un Martire, usanza antichissima che il Celebrante, senza nulla
dire, nel passare i cancelli del presbiterio dia fuoco, con unalta canna
che reca in cima tre candelette accese, ad un pallone di bambagia appeso
allarco trionfale. Esso, detto Faro, simboleggia il sacrificio della vita del
Santo per lardente amore di Cristo.
In questa occasione si omette la Confessione e si riprende direttamente
con l'Ingressa.
8
O RD IN A RIU M
M ISS
nomine Patris,
et Filii, et Spiritus
sancti.
R. Amen.
Amen.
V. Amen.
Amen.
V. Deo gratias. Misereatur vestri omnpotens Deus, et dimissis mnibus peccatis vestris,
perducat vos ad vitam ternam.
R. Amen.
Amen.
V. Indulgentiam, absolutionem,
et remissionem omnium peccatorum nostrorum trbuat nobis omnpotens, et misricors
Dominus.
Il Signore onnipotente e misericordioso ci conceda lindulgenza, l'assoluzione ed il perdono di tutti i nostri peccati.
R. Amen.
Amen
V. Adjutorium
nostrum in
nmine Domini. (Ps.123)
(Ps.123)
!!
Il Celebrante sale allAltare, si genuflette, fa un segno di croce nel mezzo
dello stesso e lo bacia, mentre prosegue in segreto:
Ti preghiamo, o Signore, per i
meriti dei tuoi Santi le cui reliquie qui si conservano, e di tutti gli altri Santi, perch ti degni
di perdonare tutti i miei peccati. Amen.
Nelle Messe in canto, se c lincensazione, il Celebrante procede alla benedizione dellincenso dicendo:
V. Ab illo bene
cujus honorem
Amen.
dicaris, in
cremberis.
nelle Feste dei Santi e nelle Domeniche fuori dallAvvento e dalla Quaresima, rimanendo al lato dellEpistola, stendendo ed elevando le mani e
facendo inchino verso la Croce, il Celebrante intona o recita il Gloria:
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Tonus Dominicalis
De- o.
R. Et
in terra pax
ci-mus
te.
Ado-rmus
te.
bi
Glo-ri- fi-cmus
Fi- li
c-ls-tis,
te.
De- us
u-ni-g-ni- te
Bene-d-
Pa-
Je-su
Pa-tris.
Qui
De- us,
tol
c ta mundi,
tol-lis pec
pecc-
no
no-stram. Qui se
se-
r
r-re no
no- bis
bis.
Agnus
De- i,
F- li- us
ssci
ci-pe de
deprepre-ca
ca-ti
ti- nem
nem
des ad dxte-ram Pa
Pa-
tris
tris, mimi-sese-
D
D- mi
mi-nus. Tu so
so-lus Altssi
si-mus
mus, Je-su
su ChriChri-ste.
ste.
Sp
Sp- ri
ri-tu
tu,
San
Sanct
cto
A
A- men
men.
K-ri- e
Qu
Qu-ni
ni- am tu so
so-lus San
Sanctus
ctus. Tu
Tu so
so-lus
lus
D- mi-ne
Chri- ste.
in
in gl
gl- ri
ri- aa
K
K-ri
ri- ee
e-
ee-l
l- ii-son
son. K
K-ri
ri- ee
l- i-son.
14
Cum
Cum
De
De- ii Pa
Pa-
tris
tris.
ee-l
l- ii-son
son.
15
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
V.
...
per
omni- a
s-cu-la
se-cu-l-rum.
R. Amen.
R. Amen.
Amen.
LECTIO
(vedi il proprio del giorno)
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Lettura ...
Degnati di benedirmi, Signore.
16
sit nobis
sit nobis
Nelle Messe per il Santo Titolare della chiesa, secondo luso antico e venerabile da sempre conservto dalla Chiesa Ambrosiana, possono essere
lette la Passio o la Depositio del Santo. In tal caso si dice:
V. Ecclesiastica lectio
bis salutis eruditio.
sit no-
PSALMELLUS
(vedi il proprio del giorno)
Il Salmello un salmo abbreviato che, di solito, ha relazione con le Verit contenute nella Lezione. Serve a meditare sulla lettura appena proclamata.
Il Celebrante, con le mani al libro, recita il Salmello (vedi il proprio del
giorno). Nelle Sante Messe in canto viene cantato dal Coro.
EPISTOLA
(vedi il proprio del giorno)
Apostlica doctrina
nos gratia divina.
rpleat
R. Deo gratias.
HALLELUJAH
(vedi il proprio del giorno)
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LECTIO
SANCTI EVANGELII
Il brano del Vangelo ricorda gli insegnamenti del Signore Ges o episodi della sua vita che hanno relazione con la Solennit o con la Festa del
Santo che ricorre.
Il Celebrante si porta al centro dellAltare, vi appoggia le mani giunte e,
inchinato profondamente, prega in segreto:
Purifica il mio cuore e le mie
labbra, Dio onnipotente, tu che
purificasti le labbra del profeta
Isaia con pietra infuocata. Degnati, nella tua generosa piet,
di mondare anche me, cos che
possa annunciare degnamente
il tuo Santo Evangelo. Per Cristo nostro Signore.
Nelle Sante Messe solenni il Vangelo cantato dal Diacono, che ne porta
in processione il libro prima allAltare, poi al lettorile o allambone.
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
19
R. Lecti- o
Sancti
Evang-lii
se-cundum ...
lo)
20
e-l- i-son,
K-ri- e
e-l- i- son,
K-ri- e
K-ri- e
e-l- i-son.
V. Dominus vobiscum.
Durante il canto di questa Antifona, che conclude la Messa dei Catecumeni, il Diacono o il Celebrante stendono il corporale, figura del Sudario di Cristo, preparando la Mensa al Sacrificio.
Il Celebrante legge a mani giunte lAntifona dopo il Vangelo (vedi il
proprio del giorno). Nelle Sante Messe cantate, essa cantata dal Coro.
21
V.
Pa-cem
ha be-te.
R. Ad
te,
.. .
@ @
Domi-ne.
V. Pacem habete.
R. Ad te Domine.
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Poi recita lOrazione sopra la Sindone (vedi il proprio del giorno) e conclude:
V.
...
per
omni- a
s-cu-la
se-cu-l-rum.
R. Amen.
Amen.
R. Amen.
22
OFFERTORIUM
Ha qui inizio il Piccolo Canone, come fu dallantichit nominato
linsieme delle preghiere offertoriali con le quali il Celebrante presenta,
offre a Dio e benedice i Sacri Doni. Cos santificati e resi sacramentali,
ora essi sono degni di divenire il Corpo e il Sangue del Signore.
Durante l'offerta, se la Santa Messa cantata, il Coro canta l'Antifona
dell'Offertorio (vedi il proprio del giorno).
Quando si portano le offerte in processione allAltare, gli offerenti procedono ai cancelli della balaustra e, stando in piedi, presentano i loro doni
al Celebrante. Si pu usare il seguente rito, con cui il Celebrante benedice le offerte nelle mani degli offerenti, che possono baciare il manipolo:
V. Benedcite, Pater reverende.
Amen.
V. Amen.
OFFERTA DEL PANE Il Celebrante si raccoglie nel silenzio delle preghiere offertoriali. Prende la patena con lOstia e, elevando gli occhi, la
offre dicendo:
Accetta, Padre clementissimo,
questo Pane Santo, perch diventi il Corpo del tuo Unigenito, nel nome del Padre, del
Figlio, e dello Spirito Santo.
Amen.
PREPARAZIONE DEL CALICE Riposta lOstia sul Corporale, il Celebrante si porta al lato dellEpistola e versa nel Calice un po di vino dicendo sottovoce:
Dal costato di Cristo usc sangue
OFFERTA DEL VINO Il Celebrante torna nel centro dellAltare e, elevando gli occhi, alza il Calice e lo offre dicendo:
Accetta, o Padre clementissimo, questo Calice di vino misto
ad acqua, perch diventi il
Sangue del tuo Unigenito, nel
nome del Padre, del Figlio, e
dello Spirito Santo. Amen.
ORAZIONI SEGRETE DELLOFFERTORIO Il Celebrante appoggia le mani giunte allAltare, si inchina profondamente e prega:
V. Omnpotens sempiterne Deus, placbilis et acceptbilis sit
tibi hc oblatio, quam ego indignus pro me msero peccatore, et pro delictis meis innumerablibus tu pietati ffero,
ut vniam et remissionem omnium peccatorum meorum mihi concedas: et iniquitates meas
ne respxeris, sed sola tua misericordia mihi prosit indigno.
Per Christum Dominum nostrum.
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Ed accetta, Trinit Santa, questa oblazione per la mia purificazione, affinch Tu mi mondi
e mi liberi da ogni macchia di
peccato, cos che io meriti di
servirti degnamente, Dio e Signore clementissimo.
Nelle Sante Messe Solenni, o almeno cantate, si procede allINCENSAZIONE delle Offerte, della Croce, dellAltare, del Clero e dei Fedeli.
Il profumo dellincenso simbolo del buon odore di santit che deve
emanare dal Clero e dai Fedeli che assistono al Santo Sacrificio.
I Ministri o, in loro assenza, i Ministranti porgono lincenso e il fuoco
come alla prima incensazione. Il Diacono invita il Celebrante a benedire
lincenso. Il Celebrante dice:
Per intercessione del beato Arcangelo Michele, che sta alla
destra dellaltare dellincenso, e
di tutti i suoi eletti, si degni il
Signore benedire questo incenso e gradirlo come profumo
soave. Per Cristo nostro Signore, che vive e regna con te
27
OFFERTORIUM
(vedi il proprio del giorno)
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Durante il canto del Credo, alle parole in grassetto tutti fanno un inchino, mentre alle parole in MAIUSCOLETTO ci si genuflette.
redo
in
unum
omni-po-tn-
tem,
et
Chri stum,
na-tum
lumen de lmi-ne,
G-ni-tum,
per
hmi-nes
c-lis.
et
ET
propter
unum
Dmi-num
u-ni-g-ni-tum.
De- um
Je-sum
Et ex Patre
de
consubstanti- -lem
facta
nostram
IN CAR N TUS
EST
29
sunt. Qui
Patri:
propter
S P-RI TU
De- o,
sa-l-tem descndit
DE
factum,
mni- a
cu-la.
s
mni- a
non
quem
in
F- li- um De- i
ante
Et
nos
de
S ANC TO
EX
passus
se-cndum
ad
gl-ri- a,
Qui
M A R- A
et
V R GI NE ,
sepltus
est.
Script-ras.
dxte-ram
Patris.
ju di-c-re
cum
Patre
ET
HO MO
Et
Et
Et
re-surr-xit
ascndit
- te-rum
vi-vos
et
EST.
FAC TUS
trti- a
ad
di- e,
c-los, sedet
vent-rus
cum
regni
et
F- li- o
30
si-mul
est
ado-r-tur
et
conglo-ri- fi-c-tur:
Et
Conf- te- or
t- rum.
Et vi- tam
Et
unum
baptsma
exspcto
in
remissi- nem
re-surrecti- nem
cu-li.
vent-ri s
pecca-
mortu- -rum.
A- men.
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
32
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Poi, a mani stese, canta lOrazione sopra le offerte (vedi il proprio del
giorno) e conclude:
V.
...
per
omni- a
s-cu-la
se-cu-l-rum.
R. Amen.
Amen.
R. Amen.
PRFATIO
(vedi il proprio del giorno)
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
.
R. Et cum spritu tuo.
cum
Quindi
e prosegue:
D alza le mani
v disgiunte
bis
Et
V.
Sursum
corda.
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
spritu
R. Ha bemus
33
.
p
ad
Do-mi-num.
R. Habemus ad Dominum.
In alto i cuori.
V. Sursum corda.
et
R. Di-gnum
justum est.
Qui viene inserito il Prefazio (vedi il proprio del giorno), a cui segue un
epilogo che pu variare in uno dei quattro modi seguenti:
FORMULA I
FORMULA II
FORMULA III
FORMULA IV
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SANCTUS
Il Sanctus, o Trisagio degli Angeli, tratto dal cantico che Isaia e san
Giovanni Evangelista udirono intonare davanti al trono dellAltissimo;
l'inno con il quale le folle di Gerusalemme salutarono Ges come Messia. Introduce le preghiere segrete del Canone.
Il Celebrante congiunge le mani e si inchina alla Croce. Il Chierico d
segnale con tre tocchi di campanello ed i Fedeli si mettono in ginocchio.
Al Benedictus tutti si segnano.
F
S
SF
S an- ctus, San- ctus,
. F
I
us
ra
F .
gl-ri- a tu-
a.
@. F .@
F
S
San- ctus, D mi- nus De @. . .@
sunt
c- li
et
terF S .
Tonus Festivus
Ho- sn-na
. F S . .
Bene
dctus
Ho- sn-na
qui
ve-nit
in
nmi-ne
in
.@
D-
exclsis.
mi-ni.
in ex cl- sis.
II
anctus,
Sba- oth.
tu- a.
Sanctus, Sanctus
Ple-ni
sunt
Ho-snna
in
c-li
exclsis.
Dmi nus
et
Bene
terra
@ K.
ctus Sanctus,
gl-ri- a
dctus
qui
Qw
@ . S. Qw
@ .
an-
De- us
San-
ctus
de perpetuo numine
S
gl- ri- a
. M
@
S
K
.
@F
snna
sunt cli
in ex- cl-
sis.
37
et terra
CANON MISS
Il Canone costituisce la reale consumazione del Sacrificio. lo stesso
Ges, Vittima divina, che si immola e si sostituisce alle Offerte dei Fedeli sullAltare. ancora Ges, Sacerdote eterno, che entra in azione nella
persona del Sacerdote terreno, facendosi mediatore tra Dio e gli uomini.
I Fedeli rimangono in ginocchio per lintera durata del Canone.
gitur, clementssime Pater, per Dominum nostrum Jesum Christum Filium tuum, supplices rogamus, et ptimus, uti
accepta hbeas, et benedicas
hc
dona, hc
mnera,
hc sancta sacrificia illibata;
in primis qu tibi offrimus
pro Ecclesia tua sancta cathlica; quam pacificare, custodire,
adunare, et rgere digneris toto
orbe terrarum: una cum fmulo tuo Papa nostro N., et Pontfice nostro N., sed et mnibus
orthodoxis, atque cathlic et
apostlic fdei cultribus.
Noi dunque, Padre clementissimo, per il Signore nostro Ges Cristo tuo Figlio, umilmente
ti supplichiamo e ti preghiamo
di accettare e benedire questi
doni, queste offerte, questi santi e intatti Sacrifici, che noi ti
offriamo innanzitutto per la
tua santa Chiesa cattolica, perch ti degni di pacificarla, custodirla, radunarla e reggerla
in tutto il mondo; in unione
con il tuo servo il nostro Papa
N. e con il nostro Arcivescovo
N., ed in unione con tutti i cultori ortodossi della fede cattolica e apostolica.
A mani giunte e a capo chino, il Celebrante ricorda coloro per i quali intende pregare. Anche i Fedeli chinano il capo e ricordano i loro cari.
Et omnium circumstantium,
quorum tibi fide cgnita est et
nota devotio: pro quibus tibi
sacrificio di lode, come essi pure te lo offrono per s e per tutti i loro cari, per la redenzione
delle loro anime, nella speranza della salvezza e dellincolumit; ed innalzano i loro
voti a te, eterno Dio, vivo e vero.
Uniti in comunione, e celebrando (nella I Messa si dice: la santissima notte, nella quale) il santissimo giorno, nel quale
l'inviolata verginit di Maria
diede alla luce del mondo il
Salvatore; veneriamo innanzitutto la memoria della gloriosa
e sempre Vergine Maria, Madre di Dio e di nostro Signore
Ges Cristo ...
Communicantes, et diem sacratssimum celebrantes, quo Unigenitus tuus, in tua tecum gloria coternus, in veritate carnis
nostr visibliter corporalis appruit: sed et memoriam venerantes, in primis glorios semper Virginis Mari, Genitricis
ejusdem Dei, et Domini nostri
Jesu Christi ...
Communicantes, et diem sacratssimum (noctem sacratssimam) celebrantes, Resurrectionis Domini nostri Jesu Christi secundum carnem: sed et
memoriam venerantes, in primis glorios semper Virginis
Mari, Genitricis Dei et Domini nostri Jesu Christi ...
Communicantes, et diem sacratssimum Pentecostes celebrantes, quo Spiritus Sanctus Apostolis innmeris linguis appruit: sed et memoriam venerantes, in primis glorios semper
Virginis Mari, Genitricis Dei
et Domini nostri Jesu Christi ...
41
42
LAVANDA DELLE MANI Il Celebrante, a mani giunte, va al lato dell'Epistola e, senza nulla dire, si deterge le dita.
RACCONTO EVANGELICO DELL'ISTITUZIONE EUCARISTICA Il Celebrante ritorna nel centro dellAltare e dice:
Qui pridie, quam pro nostra
omniumque salute pateretur,
accipiens panem, elevavit culos ad clos ad te Deum Patrem suum omnipotentem, tibi
gratias agens, bene
dixit,
fregit, deditque discpulis suis,
dicens ad eos: Accpite, et manducate ex hoc omnes.
mini, Egli prese il pane e alzando gli occhi al cielo a te, Dio
Padre suo onnipotente, ti rese
grazie, lo benedisse, lo spezz
e lo diede ai suoi discepoli dicendo loro: Prendete e mangiatene tutti.
Quindi si genuflette e adora lOstia Santa, linnalza e la offre all'adorazione dei Fedeli. Il Ministrante d tre segni con il campanello, ovvero
quando il Celebrante si genuflette, quando innalza lOstia e quando si
genuflette dopo lelevazione.
SEGUITO DEL RACCONTO EVANGELICO Il Celebrante prende il Calice
e prosegue in segreto:
Simili modo postquam cnatum est, accipiens Clicem,
elevavit culos ad clos ad te
Deum Patrem suum omnipotentem: item tibi gratias agens,
bene
dixit, tradiditque discpulis suis, dicens ad eos:
Accpite, et bbite ex eo omnes.
44
offriamo alla tua eccelsa maest, dalle cose che ci hai donate
e date, lOstia pura, lOstia santa, lOstia immacolata, questo
Pane santo di vita eterna, e
questo Calice di salvezza perpetua.
h: et quod tibi btulit summus sacerdos tuus Melchsedech, sanctum sacrificium, immaculatam Hostiam.
A mani giunte e con gli occhi fissi sullOstia Santa, il Celebrante ricorda
coloro per i quali intende pregare. I Ministranti ed i Fedeli ricordano i
loro cari defunti.
Ipsis, Domine, et mnibus in
Christo quiescntibus, locum
refrigerii, lucis ac pacis, ut indlgeas, deprecamur. Per eundem Christum Dominum nostrum. Amen.
Si genuflette e dice:
Et est tibi Deo Patri omnipotenti,
47
Rialzatosi, con la mano sinistra tiene lOstia sopra il Calice, con la destra prende la Patena e traccia tre segni di Croce sullOstia e sul Calice.
ex
ipso, et per
ipsum, et
in
ipso omnis honor, virtus,
laus et gloria, imperium, perpetitas, et potestas in unitate
Spiritus Sancti.
V. Per
infi-n-ta
s cu-la
se cu-l-rum
R. Amen.
R. Amen.
Amen.
V. Commixtio
consecrati
Crporis et Snguinis Domini
nostri Jesu Christi, nobis edntibus, et sumntibus proficiat
ad vitam et gudium sempiternum.
48
CONFRACTORIUM
(vedi il proprio del giorno)
COMUNIONE
La Comunione, terza parte della Messa, la consumazione del Sacrificio. Il Celebrante ed i Fedeli, dopo atti e preghiere preparatorie, si uniscono a Ges Cristo cibandosi del suo Corpo e del suo Sangue divini.
PATER NOSTER
Il Padre Nostro lorazione insegnata dallo stesso Ges, che il Celebrante recita a preparazione della Comunione. I Fedeli vi si aggiungono
allultima petizione. Laddove consuetudine, tuttavia, il Pater pu essere cantato dai Fedeli insieme al Celebrante, ma solo in lingua latina.
Il celebrante, aprendo e congiungendo le mani, dice sottovoce:
Preghiamo.
V. Oremus.
V. Prcptis
sa-lu-t-ri bus
isti-tu-ti- ne form-ti,
mni- ti,
et
di-v na
audmus d-ce-re:
(
<
a-ter
noster,
qui
es
in
<
<
tur
nomen
tu- um.
Adv-ni- at
regnum
tu- um:
<
<
et
di mtte
no bis
d-bi-ta
nostra,
si-cut
et
nos
50
nos a ma-lo.
V. Et ne nos inducas in tentatione.
V. Amen.
Amen.
R. Amen.
Amen.
51
V. ... Per omni- a
Segnandosi, prosegue:
s cu-la
se cu-l-rum
R. Amen.
sit
semper
vo-bscum. R. Et
cum
sp-ri-tu
tu- o.
V.
Pax et communicatio Domini nostri Jesu Christi sit semper vobiscum.
V.
Offrte
vo bis
pa-cem.
R. De- o
gra-ti- as.
Offritevi la pace.
R. Deo gratias.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona loro il riposo.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, dona loro il riposo eterno ed accoglili con
indulgenza con i tuoi Santi nella gloria.
V. Domine Jesu Christe, qui dixisti Apostolis tuis: Pacem relinquo vobis, pacem meam do
vobis: ne respicias peccata mea,
sed fidem Ecclesi tu: eamque secundum voluntatem tuam pacificare, custodire et rgere digneris propitius: Qui
vivis et regnas Deus per omnia
scula seculorum. Amen.
Il Diacono, con la stessa formula, trasmette il bacio di pace al Suddiacono, e questi, a sua volta, a tutti i membri del Clero.
53
Stando ancora inchinato, il Celebrante si batte il petto con la destra, e ripete per tre volte la seguente preghiera, a voce alta le prime parole, in segreto il resto:
O Signore, non sono degno che
tu venga sotto il mio tetto; ma
di soltanto una parola, e l'anima mia sar risanata.
Il Corpo del Signore nostro Ges Cristo custodisca la mia anima per la vita eterna. Amen.
V. Corpus
Domini nostri Jesu Christi custodiat nimam
meam in vitam ternam. Amen.
Il Corpo di Cristo.
Christi.
Amen.
R. Amen.
TRANSITORIUM
(vedi il proprio del giorno)
V. Domi-nus
vo-bscum. R. Et
cum
spritu
tu- o.
V. Dominus vobiscum.
Il Celebrante, stendendo le mani, recita lOrazione dopo la Comunione (vedi il proprio del giorno) e conclude:
V.
...
per
omni- a
s-cu-la
se-cu-l-rum.
R. Amen.
R. Amen.
Amen.
CONCLUSIONE
L'ultima parte della Santa Messa composta da preghiere fisse. Nel dialogo tra il Celebrante e i Fedeli sono inseriti il congedo, costituito dai tre
Kyrie eleison, la richiesta della benedizione divina e l'ultimo invito alla
pace. La Messa termina con la lettura dellUltimo Vangelo, dove sono
compendiati i principali Misteri della nostra Fede.
57
e-l- i-son,
K-ri- e
e-l- i-son,
K-ri- e
K-ri- e
e-l- i-son.
V. Dominus vobiscum.
V. Bene
V.
R. In nmi-ne Christi.
R. Amen.
Amen.
Andiamo in pace.
R. In nmine Christi.
V. Benedicamus Domino.
Benediciamo il Signore.
R. Deo gratias.
V. Plceat tibi, Deus obsequium servitutis nostr: et sacrificium, quod culis tu divin
majestatis indignus btuli, sit
tibi acceptbile, mihique, et
mnibus, pro quibus illud btuli, sit, te miserante, propitibile. Per Christum Dominum
nostrum. Amen.
V. Pa-ter,
et F- li- us,
V. Pater,
et Filius, et Spiritus Sanctus.
R. Amen.
Amen.
Nelle Messe per i defunti vengono omessi tre Kyrie eleison e la Benedizione finale (ma non il Placeat). Il Celebrante dice invece:
Il Signore sia con voi.
V. Dominus vobiscum.
V. Requiem
eis, Domine.
ternam dona
Amen.
R. Amen.
Il Celebrante, con il pollice della mano destra, fa un piccolo segno di croce sul libro, sulla fronte, sulla bocca e sul petto, e recita a voce alta il titolo del Vangelo. I Ministranti ed i Fedeli fanno lo stesso segno di croce.
V. Initium
Sancti Evangelii
secundum
Joannem.
R. Deo gratias.
61
ANTIPHON
B EA T M A RI
V IR G IN IS
l-rum:
salve
radix,
salve
porta,
ex
qua
mundo
spe-ci- -sa.
Ave, Regina dei Cieli, ave, Signora degli Angeli: salve, o radice, salve porta da cui sorta
al mondo la luce. Gioisci, Vergine Gloriosa, bella fra tutte le
donne. Salute a te, o veramente
splendida, prega Cristo per
noi.
.
@.
l- ma
srge-re
qui
Redempt-ris
Ma-ter,
qu
prvi- a
cu-rat
ppu-lo:
64
Tu
qu
genu- sti,
na-t-ra
Virgo
re
mi-rnte,
pr- us
sumens
ac
illud
tu- um
sanctum
Ge-ni-t-rem:
Ave,
pecca-t-rum
ab
o-
mi-se-r- re.
SALVE REGINA
Dalla Quaresima alla Pasqua del Signore esclusa.
cdo
et
spes
nostra,
salve.
65
Ad
te
vi-ta, dul-
clammus,
xsu-les
et flentes
advo-c-ta nostra,
ad
nos
f- li- i
Ev.
Ad
te
suspi-rmus, gemntes
convr te.
illos
Et
@
tu- os
@
.
E-ja ergo,
mi-se-ri-crdes
Jesum,
benedctum
@
cu-los
fructum
@
ventris tu- i, no bis post hoc e-x- li- um ostnde.
O
@ G @
.
cle- mens, o
pi- a,
o
dulcis Virgo Ma- r- a.
Salve, Regina, mater misericordi, vita, dulcedo, et spes nostra, salve Ad te clamamus,
xules filii Ev, ad te suspiramus, gementes et flentes in hac
lacrimarum valle Eja ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes culos ad nos converte
Et Jesum, benedictum fructum
ventris tui, nobis, post hoc exilium, ostende O clemens, O
pia, O dulcis Virgo Maria
Salve, Regina, Madre di misericordia; vita, dolcezza e speranza nostra, salve A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti
in questa valle di lacrime Ors
dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Ges, il frutto benedetto del tuo grembo O clemente,
o pia, o dolce Vergine Maria
66
REGINA CLI
Dalla Domenica di Pasqua allOttava di Pentecoste inclusa.
e-g na cli,
me-ru- sti
lt-re,
port-re,
@
halle-l-jah, re-surr-xit,
sic
ut
di-xit halle- l-jah; o-ra pro nobis De- um, halle-l- jah.
Regina cli, ltare, hallelujah;
quia Quem meruisti portare,
hallelujah; resurrexit, sicut dixit, hallelujah. Ora pro nobis
Deum, hallelujah.
INVIOLATA
Dalla prima Domenica dopo Pentecoste alla Nativit della Beata Vergine
Maria esclusa.
I
es
qu
effcta
alma
flgi da
c-li
67
porta.
Ma-ter
Nostra
te
per
pre-c-ta
per
s cu-la.
.
Ma-r-
a,
ut
nunc
pu-ra
fl-gi-tant
pcto-ra
sint
et
dev-ta
corda
et
dulc-sona,
.
O
no bis
crpo-ra,
o-ra.
concdas
Tu- a
v-ni- am
be-n- gna!
@ . F .
Re-g- na!
perman- ss-
ti.
LITANI
B EA T M A RI
V IR G IN IS
Prima della Messa, uso lodevole recitare il Santo Rosario, che termina
con le Litanie della Beata Vergine Maria, o Litani Lauretan.
Alla recitazione del Santo Rosario in chiesa annessa lIndulgenza Plenaria, alle solite condizioni e con questi accorgimenti: sufficiente recitare solo una delle serie dei Misteri, composte di cinque decadi; alla
preghiera vocale va aggiunta la meditazione dei misteri, enunciati secondo la consuetudine del luogo. (E.I. 48)
K-ri- e
e-l- i-son.
R. K-ri- e
e-l- i-son.
Christe
e-l- i-son.
R. Christe
e-l- i-son.
K-ri- e
e-l- i-son.
R. K-ri- e
e-l- i-son.
.S
Christe
Christe
udi
exudi
nos.
nos.
.S
R. Christe
69
Christe
udi
exudi
nos.
nos.
Christe
exudi
nos.
R. Christe
exudi
Signore, piet.
Cristo, piet.
Signore, piet.
Cristo, ascoltaci.
Cristo, esaudiscici.
Pa-ter
de
c-lis
De- us,
R. mi-se-r-re
nos.
no-bis.
. *
Sancta
Ma-ri-
4*
a,
Sancta Maria
R. ora pro nobis.
.
R. o-ra
pro
Santa Maria
prega per noi.
70
no-bis.
Mater Christi R.
Madre di Cristo
Mater Ecclesi R.
Mater purssima R.
Madre purissima
Mater castssima R.
Madre castissima
Mater inviolata R.
Madre inviolata
Mater intemerata R.
Madre incorrotta
Mater ambilis R.
Madre amabile
Mater admirbilis R.
Madre ammirabile
Mater Creatoris R.
Mater Salvatoris R.
Virgo prudentssima R.
Vergine prudentissima
Virgo veneranda R.
Virgo prdicanda R.
Virgo potens R.
Vergine potente
Virgo clemens R.
Vergine clemente
Virgo fidelis R.
Vergine fedele
Spculum Justiti R.
Sedes Sapienti R.
Vas spirituale R.
Vas honorbile R.
Dimora onorabile
Rosa mstica R.
Rosa mistica
71
Turris davdica R.
Torre di Davide
Turris ebrnea R.
Torre davorio
Domus urea R.
Casa doro
Fderis
arca R.
Arca dellAlleanza
Jnua Cli R.
Stella matutina R.
Salus infirmorum R.
Refugium peccatorum R.
Consolatrix afflictorum R.
Auxilium christianorum R.
Regina Angelorum R.
Regina Patriarcharum R.
Regina Prophetarum R.
Regina Apostolorum R.
Regina Mrtyrum R.
Regina Confessorum R.
Regina Vrginum R.
Regina famili R.
Regina pacis R.
Agnus De- i,
R. parce
no bis D-
mi-ne.
R. Amen
Amen.
73
S PIRITA LIS
C O M M U N IO N IS
ACTUS
NOTAZIONE MUSICALE
do re mi fa sol la si do
6 5 & %
signum ambrosianum
www.signumambrosianum.it
ISBN 978-88-907422-2-4