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Associazione Calligrafica Italiana

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strumenti e materiali
U L T I M E

N O T I Z I E

ITALICO
I LOVE ENVELOPES
ONCIALE
SCRIVO E SPERIMENTO CON
BRUSHPEN
CORSIVO INGLESE

Per coloro che si avvicinano alla calligrafia per la prima volta.


Per quanti hanno dubbi e domande sui migliori materiali da usare.
1. MATERIALI DI BASE

Blocco di carta: per i principianti raccomandiamo un blocco di carta da lay-out con superficie liscia, che fa scorrere
bene il pennino ma nello stesso tempo trattiene ottimamente linchiostro (senza spandere). Esistono altri blocchi di
carta da schizzo color avorio ruvida che sono per meno lisci e quindi meno scorrevoli per il pennino. Lo scarso
spessore della carta da layout permette eventualmente di utilizzare delle linee guida da tenere sotto al foglio, tuttavia
questabitudine non mai consigliabile perch non permette di controllare bene laltezza delle lettere. Con questo tipo
di carta si scrive solo sul lato frontale, quindi attenzione a non girare i fogli se li separate dal blocco, perch sul retro la
carta spande. Consigliamo lacquisto di un blocco A3.
Forbici e bisturi: possono servire per fare un lay-out (un bozzetto).
Matita: appuntita e con punta dura, serve per tracciare le linee guida. Una matita di legno, pi morbida, pu servire per
tracciare le forme scheletriche delle lettere, cio la struttura della lettera stessa; si tratta di un esercizio utile per
familiarizzarsi con queste forme prima di cimentarsi con la penna larga.
Cannuccia: una o pi cannucce (non a sezione triangolare) servono per tenere il pennino.
Balaustrino: un piccolo compasso con le punte alle due estremit; serve a segnare laltezza dellocchio delle lettere
(escluse ascendenti e discendenti). molto pi preciso del righello.
Gomma: il suo utilizzo evidente (soprattutto agli ultimi della classe)..
Riga e squadra: (lunga almeno 50 cm): per tracciare le righe orizzontali su cui scrivere. Fondamentale! Non si inizia a
scrivere se prima non si rigato tutto un foglio.
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Nastro adesivo di carta: meglio se del tipo riposizionabile, serve sempre per mille usi.
2. LA SERIE DEI PENNINI MITCHELL

Pennini metallici a punta larga, si utilizzano per la maggior parte delle scritture formali; la punta larga, a seconda
dellangolo di scrittura e della direzione del tratto, permette di tracciare segni di spessori diversi. Esistono in diverse
misure, da 0 (il pi grande) a 6 (il pi piccolo), comprensivi anche di mezze misure.
Con la larghezza della punta si determinano i gradi calligrafici, che servono a definire le proporzioni tra le varie parti
delle lettere corpo, ascendenti, discendenti, maiuscole e minuscole.
Questi pennini vanno utilizzati con un serbatoio che serve ad avere una riserva di inchiostro tale da poter tracciare pi
lettere senza dover riempire il pennino troppo spesso; il serbatoio va montato sotto al pennino. Sui pennini molto
piccoli (dal 4 al 6) non necessario montare il serbatoio.
Prima delluso i pennini vanno bruciati sulla fiamma di un accendino, sia di sopra che di sotto, finch la lacca protettiva
che li ricopre non evapora. Questoperazione non necessaria per i serbatoi.
3. PENNINO MITCHELL NORMALE E PER MANCINI
(a destra nella foto)
I mancini necessitano di pennini speciali, con il taglio della punta obliquo a sinistra, per facilitarli nella nuova posizione
che devono assumere per scrivere. Infatti per loro, oltre al problema di sporcarsi con linchiostro fresco, esiste la
difficolt di tenere langolo giusto per la scrittura. Per far questo devono ruotare il polso in fuori. Con questo pennino
possono in parte ovviare alla posizione scomoda del polso. I principianti spesso commettono lerrore di tenere un
angolo opposto allangolo usato dai destrimani, cio invece che scrivere con un angolo inclinato dal basso a sinistra
allalto a destra, fanno il contrario. Questo uno sbaglio che viene subito rimediato grazie alla presenza
dellinsegnante. Naturalmente il serbatoio lo stesso sui due tipi di pennini.
4. LA SERIE DEI PENNINI BRAUSE

Questi pennini hanno ugualmente la punta larga, ma tagliata leggermente in obliquo verso destra. Questo facilita
molto la tenuta dellangolo, in particolare nella scrittura delonciale. Molti calligrafi preferiscono i Brause ai Mitchell
perch li trovano pi scorrevoli. Questo sicuramente vero, infatti sono meno taglienti dei Mitchell, ma in compenso
sono meno flessibili. Una caratteristica dei pennini Brause il serbatoio montato al di sopra. Non si devono bruciare.
5. LA SERIE DEI PENNINI SPEEDBALL
Anche questi pennini a punta larga sono tagliati obliquamente, rispettivamente verso destra per i destrimani e verso
sinistra per i mancini. La punta presenta tre piccoli tagli per una maggior flessibilit e il serbatoio montato sulla parte
superiore. Di questi pennini esistono solo tre misure, la pi piccola (C-2) misura circa 3 mm. La misura pi grande (C0) equivalente a ca. 5 mm molto utile per scrivere in un corpo molto grosso con estrema finezza nei dettagli. La
gamma dei pennini per mancini la LC-0, LC-1, LC- 2.
Aneddoto curioso: Speedball anche il nome di una droga allucinogena. Anche questi non si devono bruciare.
6 e 7. PENNINI A PUNTA

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I pennini a punta flessibile, disponibili in diverse forme decorative e di diverse marche, servono per scrivere il corsivo
inglese (copperplate); la loro particolarit che lo spessore del tratto varia a seconda della pressione esercitata: pi
spesso premendo maggiormente (come nei tratti discendenti) e pi sottile diminuendo la pressione (come nei tratti
ascendenti). Esiste un tipo a gomito (in inglese elbow pen), che si presenta con la punta fuori asse rispetto al
corpo. La sua forma speciale aiuta a tenere la forte inclinazione tipica del corsivo inglese. I pennini a punta non hanno
bisogno di serbatoio e non devono essere bruciati prima delluso. Sembra che basti solo una semplice leccata
(chiedere maggiori informazioni a James Clough).
8. PENNINI REDIS

La caratteristica punta tonda di questi pennini serve ad ottenere un tratto di uguale spessore, con terminazione tonda; il
pallino deve essere tenuto parallelamente al foglio, in contatto completo con la carta; il serbatoio montato sulla parte
superiore. possibile anche manipolare il pennino, per esempio tenerlo su un fianco, per ottenere variazioni
interessanti di tratto. Esistono diverse misure. Questo pennino non indicato per scritture storiche (salvo per la
cancelleresca se si desidera reinterpretarla); si usa soprattutto per scritture informali. Molto usato nella calligrafia
commerciale (titoli, scritte, headlines).
9. PENNINI A PUNTA QUADRATA RIPIEGATA
Anche questi pennini servono a tracciare tratti di spessore costante, ma la terminazione dei tratti in questo caso
quadrata. Come per i pennini Redis, per ottenere un tratto pieno e omogeneo la punta va tenuta in completo contatto
con il foglio, a meno che non si ricerchino effetti particolari. Per questi due ultimi tipi di pennino, ovviamente, decade il
discorso dellangolo di scrittura. Vale piuttosto un discorso individuale per cui ognuno individua una comoda posizione
di scrittura. La scrittura cancelleresca lunica scrittura tradizionale che si presta bene alla scrittura con questo
pennino.
10. CANNUCCE, INCHIOSTRI E COLORI

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(Partendo dalle cannucce e girando in senso orario)


L e cannucce portapennino esistono in diverse forme, ma consigliato utilizzare quelle a sezione tonda, che
permettono una migliore presa e manipolazione dello strumento. Esistono anche cannucce a gomito con lattacco per
il pennino posto esternamente e fuori asse rispetto alla cannuccia; sono adatte a scrivere il corsivo inglese e vanno
usate con i pennini a punta flessibile. I principianti devono ricordarsi di non usare queste cannucce con i pennini a
gomito: o luno o laltro.
Come tempere consigliamo quelle di buona qualit (Winsor & Newton o Schminke), per la migliore consistenza del
pigmento, che ne permette luso ottimale con il pennino. Le tempere mediocri contengono troppa colla e non scorrono
bene con il pennino. Il colore deve essere comunque diluito con lacqua fino ad ottenere una consistenza lievemente
pi densa di quella dellinchiostro. La caratteristica delle tempere di durare nel tempo poich il pigmento non pu
svanire. Usando le tempere lobiettivo di ottenere dei colori di scrittura opachi e coprenti. Non tutti i colori risultano
tuttavia coprenti e facili alluso. Consigliamo, oltre al nero, le terre, i rossi, i blu scuri. I verdi sono molto pi difficili.
Come per le tempere, lalta qualit degli acquerelli premia il risultato; la diluizione con lacqua varia a seconda
dellintensit di colore che si vuole ottenere ma sicuramente gli acquerelli si usano pi liquidi delle tempere (come un
inchiostro da stilografica), per giocare sugli effetti di trasparenza. Come queste ultime sono perenni nel tempo.
Il mallo di noce un bellinchiostro marrone ottenuto polverizzando il mallo di noce. Lo si conserva in questo stato
dentro ad un barattolino e si prepara di tanto in tanto aggiungendo progressivamente dellacqua ad un cucchiaino di
polvere fino a raggiungere lintensit desiderata. Sono possibili tante sfumature di marrone. In commercio viene
chiamato mordente noce e probabilmente ora un prodotto di sintesi.
La pietra per affilare presa in prestito da chi usa i coltelli. Ai calligrafi serve ad affilare di tanto in tanto i pennini. Con
una levigatura sapiente e molto delicata si migliora la qualit del tratto.
La sandracca (contenuta nel sacchettino annodato) una polvere ottenuta da una resina, si utilizza contenuta in un
piccolo pezzo di seta. Tamponando il foglio viene rilasciato attraverso i fori del tessuto un sottile strato di polvere che
serve a rendere la carta pi impermeabile. Ci serve ad evitare che linchiostro spanda. Indicata sulle carte poco
incollate che spandono e per scrivere sui fondi acquerellati o colorati con altri colori.
Inchiostro cinese: praticamente linchiostro migliore, ha la forma solida di un bastoncino da stemperare con lacqua
distillata. Se ne prepara soltanto quel tanto che serve al momento. Si tratta di un bastoncino di nerofumo, tenuto
insieme da un collante, ottenuto bruciando vari tipi di legno. linchiostro di miglior qualit, permette una finezza di
tratto incredibile. permanente, non scolora.
Inchiostro per stilografica: economico e pratico, adatto per esercitarsi; data la sua composizione acida corrode la
carta e ha una scarsa resistenza alla luce. Non va usato nella realizzazione di lavori definitivi. Raccomandiamo luso
dell inchiostro Parker Quink in abbinamento al blocco Letraset mostrato nellimmagine iniziale. Per esercitarsi,
linchiostro deve essere rigorosamente nero. Gli inchiostri colorati hanno una densit diversa: sono troppo fluidi.
11. AUTOMATIC PENS

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Rientrano nella categoria degli strumenti di scrittura a punta larga; permettono di avere un tratto molto largo, che non
possibile ottenere con il pennino Mitchell o Brause. La penna formata da due lamelle metalliche che si incontrano in
punta, linchiostro viene trattenuto nello spazio fra le due lamine. Una di queste presenta dei piccoli taglietti a pettine,
ma si pu scrivere indifferentemente con questa rivolta verso lalto o verso il basso.
Si tratta di uno strumento eccellente e versatile sia per scritture formali che sperimentali; si pu usare anche di spigolo
senza appoggiare tutta la superficie. Altro punto a favore: tutti gli inchiostri sono adatti perch scorrono bene con
questa penna.
12. AUTOMATIC PENS DENTATE
Come il tipo di prima, ma le due lamelle terminano con una serie di piccole punte dentate; di conseguenza il tratto non
sar pieno, ma formato da righe parallele. Si utilizzano per ottenere effetti particolari, non per le scritture formali.
13. ALTRI STRUMENTI TRADIZIONALI E NON

(da sinistra a destra)


Penna doca: lo strumento principeper i calligrafi, va preparata seguendo un metodo piuttosto complesso, che
termina con il taglio della punta quadrata. La penna deve essere essiccata o fatta invecchiare fino a diventare dura.
Calamo di bamb (nella foto visto da sotto e da sopra), tagliato in modo da ottenere una punta larga, uno dei pi
antichi strumenti di scrittura (il qalam arabo); per un migliore utilizzo consigliabile inserire sotto alla punta un piccolo
serbatoio, facilmente costruibile utilizzando un piccolo pezzo di metallo (lattina delle bibite).
Bastoncini: semplicemente tagliando del legno di balsa si possono creare delle punte larghe da utilizzare per
esercitarsi.
Tiralinee (normale e a cipolla): uno strumento nato per il disegno tecnico, viene utilizzato dai calligrafi per realizzare
scritture informali, tracciate con tratti molto veloci; il segno irregolare, sporco, spesso sono presenti caratteristiche
macchie causate dagli spruzzi dinchiostro.

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Folded pen: una penna (prodotta negli Stati Uniti) realizzata con una lamina di ottone ripiegata. Serve per scritture
informali ma dal tratto tuttavia abbastanza regolare.
Cola pen: si costruisce tagliando una lattina nella caratteristica forma a vela e fissandola ad un bastoncino con il
nastro adesivo. Come il tiralinee d un tratto irregolare e sporco, con abbondanza di macchie e spruzzi, causati
soprattutto dallattrito della punta con la carta.
Pennello a punta tonda: difficilmente governabile per scrivere, ma dalle molteplici possibilit espressive, adatto per
scritture informali o per il corsivo inglese. Indispensabile per la scrittura degli ideogrammi cinesi.
Pennello piatto: si pu usare per tracciare tutte le scritture che richiedono la punta larga; si utilizza con colori a tempera
o acrilici; particolarmente adatto se si vuole scrivere su stoffa. La punta deve essere di nylon (sintetica) o di martora ma
non di setola.
Pennarelli: i pennarelli a punta e a punta larga servono per esercitarsi nelle scritture che richiedono i diversi tipi di tratto
o per preparare il layout di un lavoro; non possono essere utilizzati per realizzare esecutivi perch il colore non
resistente alla luce.
Stilografiche (nella foto unArt Pen e una Parallel Pen): come i pennarelli, le stilografiche a punta larga servono ad
esercitarsi e a fare delle prove di scrittura per studiare limpaginazione.
Possono essere anche utili nella scrittura quotidiana, per la scrittura (veloce) di indirizzi su buste e la compilazione di
inviti. Oramai sono diversi i produttori di stilografiche a punta larga; si raccomandano Art Pen (Rotring), Reform, Plumix
(Pilot), Script (Pelikan). La Parallel Pen (Pilot) presenta un pennino particolare, formato da due lamelle sovrapposte.
Tutte queste penne sono disponibili in diverse misure. Sono utilizzate con inchiostro in cartucce o caricabili con
sistema a stantuffo.
Testo di Francesca Biasetton e Anna Ronchi

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