LA SOCIETA COOPERATIVA

Mensile di Legacoop Forl-Cesena Direttore Responsabile: Emilio Gelosi Editore: Cooperdiem soc.coop. Stampa: Tipografico soc.coop. Santa Sofia (FC) Anno XVI n. 4/2012 iscr. ROC 4503 Aut.Trib. di Forl del 20/10/97 Reg.Stampa
n.28/97 Poste Italiane spa - spedizione in a.p. D.L.353/03 (Conv. L.46/04) art.1 comma 1, DCB Forl - Tassa pagata La presente pubblicazione viene distribuita esclusivamente in abbonamento postale e i dati relativi a nominativi e indirizzi dei
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scrivendo a: Legacoop Forl-Cesena, via Monteverdi 6/b, 47122 Forl. codice ISSN 1971-6842 Numero chiuso in redazione il 7 maggio 2012

LEditoriale del mese

CARTAINTASCA,
Conscoop
Un Accordo Vince a Rocca
per il Credito delle Caminate

alle PMI a pagina 3

U CI CONTO
na selezione dar- Ignazio Marino
winiana delle
in Visita
imprese da finan-
ziare e sostenere, alla Tragitti
penalizzando in
a pagina 6
particolare quelle pi pic-
cole, un grave errore che
rischia di impoverire il ter- lIrst diventa
ritorio.
Lo sostiene Una sola
Irccs e Punta
voce per leconomia, sigla sulla R icerca
che riunisce le principali a pagina 7
associazioni economiche di
Forl-Cesena, tra cui Lega-
coop, esprimendo il proprio
appoggio allidea di ripristi-
nare un rapporto virtuoso
con le imprese attraverso Ai lettori
un accordo concreto, velo-
ce e misurabile fra soggetti
pubblici e privati, al fine di Il Modo
facilitare laccesso al cre-
dito delle piccole e medie Nuovo
di Arrivare
imprese.
La situazione per quel Il progetto Cartaintasca di Legacoop si rinnova: grazie allaccordo
che attiene laccesso al cre-
dito diventata molto seria con Cariromagna diventa uno strumento per accreditare stipendio e Con le sue 4mila copie mensili
per la tenuta del nostro tes- La Societ Cooperativa da
suto economico. pensione, fare pagamenti e raccogliere sconti e vantaggi per i soci e pi di 15 anni lo strumento pi
Alla necessit delle im- importante di informazione e
prese di ottenere finanzia- dipendenti delle cooperative associate. comunicazione del movimento
menti per sostenere una cooperativo di Forl-Cesena.
liquidit precaria legata ai Alla tradizionale spedizione
ritardi costanti dei paga- postale e a quella via web si
affianca ora una nuova mo-
menti (dal momento che la
dalit. Dallo scorso numero,
giustizia civile, con i suoi re un tasso di correttezza e indispensabili per garantire Ci che serve un atteg- meritino di essere sostenute
infatti, la Societ Cooperativa
tempi biblici, non riesce a di legalit (vale a dire di ri- occupazione, coesione so- giamento lungimirante che e finanziate. In questo sen- viene distribuita in modalit
tutelare i diritti dei credito- spetto degli impegni assun- ciale e benessere diffuso. sostenga il tessuto produt- so Una sola voce torna free press in alcune decine
ri), si unisce troppo spesso ti) superiore a quello di altre A l le ba nc he p e r t a nto tivo rifuggendo dalla tenta- con forza a sollecitare una di cooperative, uffici, luoghi
la beffa di veder peggiorare province. Ci mette in luce Una sola voce per lecono- zione di pensare che la lo- politica del credito adeguata di ritrovo, supermercati, ospe-
le proprie condizioni ban- un tessuto imprenditoriale mia chiede un approccio gica della selezione naturale a superare la crisi e che ci dali (tra cui lIRST) e centri
carie. sano e tenace nel voler con- non ragioneristico alla que- delle imprese sia una solu- sia un passaggio fondamen- commerciali. Fateci sapere
Le imprese di Forl-Cese- tinuare a creare ricchezza e stione dei finanziamenti alle zione al problema e che solo tale per garantire in futuro cosa ne pensate.
na continuano a mantene- valore aggiunto, condizioni imprese. alcune tipologie di impresa nuovi investimenti.

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 Linea di confine 2 // DALLA PRIMA // LA CARD SI RINNOVA LA SOCIET COOPERATIVA
Al Basso

Fotoservizio Fabio Blaco

c un Limite
La coda dellorribile decen-
nio 2001-2010 come quella
dello scorpione, ancora capace
di avvelenarci anche questo e
il prossimo anno, anche se ha
perso parte della sua forza. Le
politiche di controllo dei governi
in tempi di uragani dei e sui
mercati possono poco, ma alcu-
ne cose che si possono fare non
vengono attuate. Innanzi tutto
una rigorosa lotta agli sprechi.
In ballo non ci sono soltanto
i mega stipendi
dei parlamentari
europei, nazionali,
regionali (pensate

Fabio Blaco
a un deputato re-
gionale siciliano),
ma anche quelli che
riguardano gli alti
di Pietro Caruso burocrati dello Sta-
to (Inps, Inpdap,
Inail, Authority di
ogni genere e colore). Fra laltro PARTNERSHIP La nuova Cartaintasca stata presentata nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il direttore di Legacoop Forl-Cesena, Monica
le assunzioni in questi organismi Fantini, e il presidente di Cariromagna, Sergio Mazzi (foto in basso).
non sono state quasi mai tra-
sparenti, per non dire soltanto
clientelari, familistiche e amora-

ORA CARTAINTASCA
li. Non nellinteresse delleco-
nomia pubblica sottrarre risorse
cos ingenti, cos come non solo
saggio, ma il minimo che si do-
vrebbe fare quello di dimezzare
i rimborsi elettorali teoricamente
in arrivo. La riforma della

DIVENTA SUPERFLASH
politica serve ad esempio in un
Paese che non ha una profonda
maturit democratica anche se
talvolta il popolo sembra essere
migliore della sua rappresen-
tanza. Il limite ai salari bassi
ci deve essere. Sotto i mille euro
c soltanto un obbligo morale
dello Stato: lintegrazione a

quella soglia minima per tutti
a qualsiasi contratto collettivo
appartengano.Linflazione che
a marzo ha registrato un 3,3 per
cento potrebbe promettere che
alla fine di questo anno sia il 3
per cento ed oltre la media in-
flattiva, contro un aumento dei
salari che in media annua diffi-
cilmente potr superare l1.3 per
cento. Se a questo dato dipotesi
statistica si aggiungono gli au-
menti in corso su tasse, tariffe e
tributi assolutamente realistico
che la media per ogni persona
raggiunga una media fra 1.500-
1.600 euro alla fine di questo
anno a famiglia. un mese in
meno di stipendio per chi ce
lha. E chi ha un mutuo, un
prestito in corso, in solidariet,
in cassa integrazione, in mobi-
lit, o bussa in cerca di occupa-
zione? Serve anche una politica
dei redditi, quando si torna a
parlare di crescita ma va costru-
ita una ricchezza sociale fonda-
ta sulla capacit di conquistare
una ricchezza diversamente
ricca rispetto gli speculatori.
A
tre anni dal
lancio si rin-
Grazie allaccordo con la Cassa ti Cartaintasca si presenta
in modo molto diverso da
re, al posto loro, le migliori
e le pi convenienti oppor-
nova i l pro -
g e t t o C a r-
dei Risparmi di Forl e della Romagna una semplice e tradiziona-
le carta vantaggi.
tunit di servizio per soddi-
sfare, nel momento
t a I nTa s c a ,
linnovativo circuito di ser-
la carta pu essere attivata in banca la chiave che d
diritto non solo a ri-
in cui serve, le loro
esigenze e urgenze
vizi promosso da Legacoop
Forl-Cesena che raggiunge
e diventare cos uno strumento sparmi e condizio-
ni esclusive in molti
quotidiane. In al-
tri termini lobiet-
pi di quattromila soci e di-
pendenti delle cooperative
per inviare e ricevere pagamenti. esercizi commercia-
li di Forl-Cesena e
tivo costruire un
progetto di conci-
aderenti. La prima novit per servizi di vario liazione tra tempo
riguarda il call-center de- mazione, alberghi e ambu- rispetto a un conto corrente, genere sul territorio, di vita e tempo di
dicato: CartaInTasca met- latori medici della provincia per accreditare lo stipendio, ma soprattutto con- lavoro per le perso-
te infatti ora a disposizione di Forl-Cesena. per fare e ricevere bonifici, sente di entrare a far parte ne che ne accedono. Met-
dei titolari un numero verde Ma la vera innovazione ricaricare il cellulare, fare di un sistema di opportunit tiamo a disposizione le no-
(800 46 42 66) a cui rivol- delledizione 2012 di CartaIn- acquisti e prelevare contan- ad ampio raggio a sostegno stre pi innovative soluzioni
gersi per trovare soluzioni Tasca la firma dellaccordo ti, in Italia e allestero. Chi della famiglia, della casa, aggiunge Sergio Mazzi,
immediate nel campo della con la Cassa dei Risparmi di sceglie di attivare questa op- della salute e benessere, ol- presidente di Cariromagna
famiglia, della casa, del be- Forl e della Romagna grazie zione pu accedere, oltre che tre che del tempo libero, per dare nuovi strumen-
nessere e della salute. Sul al quale il possessore pu de- alle tante convenzioni diret- spiega il direttore di Lega- ti alle famiglie e alle realt
sito www.cartaintasca.com cidere di attivare lopzione per te, anche alle promozioni del coop Forl-Cesena, Monica economiche del nostro ter-
sono invece elencate le con- trasformare la tessera in una circuito Superflash di Intesa Fantini. Il suo scopo e la ritorio, per contribuire alla
venzioni dirette che con- carta di pagamento prepagata San Paolo, che incrementano sua utilit prosegue il di- crescita e allo sviluppo in
sentono di ottenere sconti ricaricabile. In questo modo ulteriormente il risparmio ot- rettore sono di liberare il questa dif ficile fase con-
immediati in numerosi ne- CartaInTasca pu essere uti- tenibile. tempo delle persone che la- giunturale.
gozi, palestre, istituti di for- lizzata, a costi molto pi bassi Grazie a questi elemen- vorano curandosi di ricerca- Emilio Gelosi
3 // PRODUZIONE LAVORO // PARTONO I RESTAURI LA SOCIET COOPERATIVA

CONSCOOP VINCE
LA GARA DI ROCCA
DELLE CAMINATE RESTAURO La rocca delle Caminate accoglier uffici e servizi del
nuovo Tecnopolo universitario, che porter 123 posti dedicati alla
ricerca sul territorio provinciale.

stata recentemente La storia recente la vede Il consorzio Ledificio destinato ad Per quanto concerne le
aggiudicata la gara
per il restauro del
protagonista di una pro-
fonda ricostruzione tra il guidato da accogliere gli uffici, i labo-
ratori di ricerca, una sala
altre strutture, sulla som-
mit della torre sar ricol-
c a s t e l lo d i R o c-
ca delle Caminate.
1924 e il 1927, per farne la
residenza estiva di Benito Mauro Pasolini riunioni, unala per tur-
ni di ricerca H24 e unala
locato il manufatto del faro
installato in epoca fascista,
Due erano le offerte per-
venute in Provincia a se-
Mussolini. La rocca, infi-
ne, ha fatto da scenario ad ha presentato per servizi di incubazione,
start-up e spin-off univer-
ma non ne sar ripristinata
la funzionalit per le limi-
guito della pubblicazione
del bando di gara e vinci-
importanti e tragici avveni-
menti della storia recente unofferta di sita r i a disposi zione del
Tecnopolo, in particolare in
tazioni imposte dalle nor-
mative sullinquinamento
trice risultata essere lof-
ferta del raggruppamento
del nostro Paese, in partico-
lare per quanto riguarda la circa quattro collegamento con il proget-
to CICLOPE (laboratorio di
luminoso e per non arreca-
re disturbo al volo di aero-
temporaneo di impresa tra
Conscoop di Forl, il Con-
Resistenza e la Repubblica
di Sal. milioni di euro. fluidodinamica) in corso di
realizzazione presso le Gal-
mobili. Anche il vasto par-
co circostante, attualmente
sorzio delle cooperative di La Regione ha assegnato lerie Caproni di Predappio. in gestione allAgesci, sar
Produzione Lavoro guidato al recupero di Rocca delle recupero della rocca, sta- Regione Emilia Romagna. Il Tecnopolo vedr in totale interessato da interventi di
da Mauro Pasolini, e Labo- Caminate 3,3 milioni di eu- to previsto specificamente Il castello dispone di spa- limpiego di 123 unit sul recupero delle essenze ar-
ratorio del Restauro Srl di ro (fondi strutturali europei dallintesa provinciale del zi coperti per una superficie territorio provinciale dedi- boree e risistemazione dei
Ravenna, per unofferta to- Por-Fesr 2007-2013, Asse DUP, il Documento unico lorda di circa 1.200 metri cate alla ricerca, tra ricerca- sentieri, in particolare della
tale di poco meno di quat- 1). Da parte sua la Provincia di programmazione della quadri. tori e personale strutturato. rampa di accesso al castello.
tro milioni di euro. di Forl-Cesena ha previ-
Laggiudicazione provvi- sto un co-finanziamento di
soria dei lavori avvenuta il 1.415.000 euro, che porta
5 aprile 2012, dopo che per la somma totale disponibile
il 2011 si provveduto alla per il restauro a 4.715.000
pubblicazione del bando e euro, di cui 3.895.000 euro
alla complessa valutazione hanno rappresentato la ba-
dei progetti concorrenti. I se dasta del bando appena
lavori partiranno nel set- aggiudicato (il resto per al-
tembre 2012,
mentre la da- I lavori inizieranno
ta di fine la-
vori fissata
a settembre, durata
per settembre prevista tre anni
2014.
Si avviano cos i lavori a tre spese, Iva e altro, sempre
lungo attesi per il recupe- in connessione al progetto).
ro della storica rocca posta Lintervento mirato al
sulle prime colline forlive- consolidamento struttura-
si, realizzata intorno allan- le, al restauro conservativo
no Mille, quindi pi volte e alla rifunzionalizzazione
distrutta e ricostruita nel dei corpi di fabbrica esi-
corso della sua tormentata stenti, destinati alle attivit
storia. connesse alla ricerca indu-
Una forte scossa di terre- striale prevista dal Tecno-
moto nel 1870 la danneggi polo di Forl-Cesena.
Archivio Provincia

gravemente mentre lincu- Il finanziamento da fon-

ria e labbandono dei 50 an- di europei, che grazie al
ni successivi ne peggioraro- cofinanziamento della Pro-
no le condizioni. vincia rende possibile il

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 Globale e Solidale 4 // ALTA FORMAZIONE // GIOVANI COOPERATORI LA SOCIET COOPERATIVA

F35 contro
Volontari
I 23 miliardi per le spese
MANAGER DELLINNOVAZIONE
AL VIA IL PERCORSO DI STUDI
militari si trovano, i 230
milioni per il servizio civile
nazionale, no. questa la
scelta del governo italiano,
solerte a confermare lacqui-
sto dei 131 cacciabombardie-
ri F35 per la somma totale di Universit di Bologna e Legacoop Forl-Cesena insieme ad Aiccon e Serinar
15 miliardi nonostante le nu-

G
merose proteste
di comitati, iovani dipendenti, quadri e collabo- viste, di cui ottanta di aula e venti di progetto ne gioca un ruolo sempre pi importante. Le le-
associazioni e ratori di aziende cooperative, laureati formativo. Le lezioni si terranno presso le aule zioni si svolgeranno in due fine settimana al me-
singoli cittadi- e studenti universitari interessati ad del Polo Scientifico-Didattico di Forl. Lattivit se. Per partecipare alla selezione occorre essere
ni, ma indeciso acquisire le competenze che sono alla didattica daula si aprir gioved 21 giugno 2012, in possesso di laurea triennale o, in assenza del
al limite della base della gestione dellimpresa coope- con i restanti moduli da settembre 2012 a feb- titolo, del diploma di maturit e di una compro-
rativa. Sono questi i destinatari del primo corso braio 2013. Direttore del corso Giulio Ecchia, vata esperienza professionale in ruoli manage-
di Fabio Gavelli paralisi nel di formazione permanente Manager dellIn- preside della Facolt forlivese. Tra i docenti vi riali in impresa cooperativa, da attestare tramite
finanziare il
novazione nellImpresa Cooperativa, promosso sono sia professori universitari che manager co- curriculum vitae. Il corso a numero chiuso e
bando nazio-
dalla Facolt di Economia di Forl Universit operativi esperti. Questa iniziativa nasce come prevede un massimo di venticinque partecipanti.
nale 2013 dei volontari. Al di Bologna e da Legacoop, in collaborazione con naturale evoluzione della nostra scuola di mana- Il rilascio dellattestato di formazione permanen-
momento i soldi non ci sono e AICCON e SERINAR. La materia sar analizza- gement cooperativo e delle politiche di formazio- te condizionato alla frequenza del 70% delle
gi questanno le risorse era- ta sia dal punto di vista economico-finanziario ne permanente che abbiamo intrapreso nel corso ore totali della didattica. La quota di iscrizione
no scese a 68 milioni dai 299 che da quello della gestione delle risorse umane, degli anni, spiega il direttore di Legacoop Forl- di duemila euro a persona, che potranno essere
del 2009. A causa dei tagli delle dinamiche di gruppo e dellinnovazione, Cesena, Monica Fantini. Lobiettivo quello di sostenuti anche dalle imprese di appartenenza.
il contingente dei ragazzi senza dimenticare i valori cardine delletica e fornire strumenti pratici di lavoro per affrontare Per informazioni e iscrizioni: Roberto Cardinale,
dai 18 ai 28 anni che sceglie della mutualit. Cento le ore di formazione pre- il mercato competitivo di oggi, in cui linnovazio- tel. 0543-785411.
di fare questa esperienza
presso enti ed associazioni,
si assottigliato a meno di 9
Donne della Cooperazione Romagnola - foto di Luciano Liuzzi
mila unit, mentre nel 2006
erano stati 46 mila i giovani
a cogliere questa opportu-
nit. I volontari prendono
433 euro al mese, fanno
esperienza, un terzo di quelli
inseriti nelle cooperative
sociali, a leggere gli studi,
vengono poi assunti. Daltra
parte per i soggetti del non
profit (gli enti accreditati
sono circa 3 mila 500), ma
anche per le amministrazioni
locali, lapporto di chi fa
servizio civile molto impor-
tante, addirittura le piccole
associazioni rischiano di non
sopravvivere senza il prezio-
so contributo dei ragazzi.
Secondo una ricerca della
Conferenza nazionale degli
enti servizio civile, un euro
investito in questa attivit ne
rende tre. Il servizio stato
istituito nel 2001 e da allora
stato abbracciato da 260
mila giovani, impegnati in
occupazioni di solidariet, Se le donne sono
cooperazione e tutela del pa-
trimonio nazionale. Allora
frivole perch sono
qual il problema? Purtrop- intelligenti a oltranza.
po una galassia che non
ha rappresentanza politica e
(Alda Merini)
quindi soccombe a vantaggio
di altri attori, bene inseriti
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nei meccanismi del potere.
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 5 // FACCIA A FACCIA // A CURA DEL TAVOLO GIOVANI
AL CENTRO I
C SEMPRE
LA MUTUALIT
C
A D aderisce al
qua r to pr i nci-
pio e lo interpreta
at t r ave r s o me c-
c a n i sm i i nter no
di governance in grado di
garantire lautonomia e la
gestione da parte dei pro-
pri membri, soci lavoratori.
CAD non attua discrimi-
nazioni ne accetta pressioni
per ladesione associativa,
infatti, possono essere soci
cooperatori tutte le perso-
ne fisiche aventi capacit di
agire, che abbiano maturato
una capacit professionale
nei settori di cui alloggetto
della Cooperativa o che co-
munque possano collabo-
rare al raggiungimento dei
fini sociali con la propria
attivit lavorativa o profes-
sionale (art. 6 dello Statuto
Sociale). La principale for-
ma contrattuale quindi
quella del socio lavoratore,
nel rispetto del principio
di mutualit e della parte-
cipazione alla gestione. Al
31/12/2011 la percentuale
dei soci, nellintero organi-
co CAD, pari all84,7%.
La gestione si esprime at-
traverso la partecipazione
alle Assemblee dove i soci
sono chiamati a deliberare
sui temi propri del mandato
statutario (vedi Art. 33 del-
lo Statuto), ad esprimere la
partecipazione ai program-
mi di sviluppo e alle deci-
sioni concernenti le scelte
Il principio
Autonomia
e Indipendenza
dellImpresa
Le cooperative sono orga-
nizzazioni autonome, basate
sullauto aiuto e gestite dai
loro membri. Se esse stipulano
accordi con altre organizza-
zioni, compresi i governi, o
raccolgono capitale dalle fonti
esterne, fanno ci a condizioni
che assicurano comunque il
controllo democratico da parte
dei loro soci e mantengono
inalterata la loro autonomia
cooperativa.
strategiche e a decidere, in
base ai risultati economi-
ci, sulla loro destinazione.
Per CAD diventata prassi
linvito a tali momenti per
i dipendenti come ulterio-
re momenti informativo e
di condivisione degli argo-
menti trattati mantenendo
comunque la peculiarit del
voto ai soli soci lavoratori.
In Assemblea inoltre i soci
eleggono tutti i membri del
Consiglio damministrazio-
ne: elemento di garanzia di
governo interno ed autono-
mo. A queste azioni istitu-
zionali si associano quelle
rivolte a favorire e impleme-
natre la aprtecipazione attiva
e diretta. CAD, infatti, ri-
tiene che una forma di par-
tecipazione attiva dei pro-
pri soci e dipendenti sia di
grande importanza per lin-
tera cooperativa. Per questo
motivo mette in atto varie
azioni volte a promuovere
un coinvolgimento diretto
della base sociale e lavorati-
va, fra cui:
tutti i soci e dipendenti
possono richiedere ed otte-
nere incontri con la direzio-
ne/presidenza;
il Bilancio di esercizio
viene esposto nelle bache-
che degli uffici prima di es-
sere pubblicato;
il Bilancio Sociale di-
stribuito a tutti i dipendenti
e soci, oltre ad essere pub-
blicato sul sito della coope-
rativa e del CISE;
periodicamente vengono
effettuati coordinamenti di
servizi, a cui partecipano
i coordinatori e talvolta
membri della Direzione
Operativa in relazione ai te-
mi trattatati;
unitamente ai cedolini
delle buste paga vengono
inviate comunicazioni inte-
grative.
CAD esprime, inoltre, la
propria autonomia attraver-
so la trasparenza negli atti
e nelle procedure redigendo
da anni strumenti di rendi-
contazione interna ed ester-
na quali il Bilancio sociale.
La cooperativa redige il
Bilancio Sociale a partire dal
2004 seguendo come stan-
dard di riferimento quello
elaborato dal Gr uppo di
Studio sul Bilancio Sociale
e per ledizione del 2009
le linee guida dellAgenzia
per le ONLUS. Il Bilancio
Sociale viene distribuito a
tutti i dipendenti, ai soci, al-
le istituzioni ed consulta-
bile dallintera cittadinanza,
infatti pubblicato sul sito
della cooperativa (www.co-
opcad.it) e sul sito del CISE
della Camera di Commercio
di Forl Cesena.
A supporto delle azioni
sopra descritte di trasparen-
za e autonomia di gestione,
CA D ha volontariamente
previsto una certificazione
esterna del Bilancio di Eser-
cizio.
CAD ha da sempre affida-
to a societ esterne la revi-
sione contabile del bilancio
di esercizio e ha conferma-
to lincarico per il triennio
2010 2012. La societ in-
dividuata si occupa di ve-
rificare la regolare tenuta
della contabilit sociale e la
corretta rilevazione dei fat-
ti di gestione nelle scritture
contabili, verificare che il
bilancio di esercizio corri-
sponda alle risultanze delle
scritture contabili e degli ac-
certamenti eseguiti e che sia
conforme alle norme che lo
disciplinano.
Da l 2012 inolt re CA D
sta operando per ottenere
la certificazione in base al-
la legge 231 sottoponendosi
volontariamente alle visite
dellOrganismo di Controllo
che, fra i suoi compiti, ha
quello di verificare even-
tuali ingerenze esterne alla
gestione soprattutto nei rap-
porti con la P.A.
Elena Grilli
Presidente CAD
mmagino che questo
principio sia nato da un
contesto di conquista di
diritti, in un momen-
to storico dove risultava
vitale sottolineare lindi-
pendenza delle cooperative.
Pensando allattualit, cre-
do che il principio si rifletta
soprattutto su aspetti eco-
nomici della gestione, legati
principalmente alla capita-
lizzazione della cooperati-
va e ad una capacit finan-
ziaria in grado di garantire
autonomia nei rapporti con
partner e committenti.
Nella recente storia di
Uniser noi soci ci siamo ac-
corti che il pieno controllo
dei progetti attraverso cui la
cooperativa offre i suoi ser-
vizi era un fattore di gran-
de rilievo per determinarne
lo sviluppo e la crescita. In
passato si era sempre pun-
tato a coordinare e gestire i
progetti pi importanti per
conto di altri soggetti, sce-
gliendo di sacrificare parte
della propria autonomia in
favore di una minor esposi-
zione finanziaria. Tuttavia,
vista la natura della nostra
attivit e lavvio di una stra-
tegia aziendale basata sulla
creazione di un brand ri-
spetto ai nostri servizi, era
essenziale una ricapitaliz-
zazione che ci consentisse
di avere maggior forza con-
trattuale.
Ora chi decide di com-
missionarci un servizio sa
di comprare un prodotto
interamente confezionato
dalla cooperativa e si rap-
porta con noi in una situa-
zione di parit e collabora-
zione, non pi di controllo.
Abbiamo anche riflettuto
sulla possibilit di cercare
par tecipa zioni di capita-
le esterno, ma linevitabile
perdita di autonomia che la
scelta avrebbe comportato
ci ha indotto ad optare per
unaltra soluzione, sebbene
pi onerosa per i soci nel
breve termine. R ibadisco
perci che per la mia espe-
rienza lautonomia oggi
strettamente legata alla vi-
sion e alla strategia di svi-
luppo aziendale della coo-
perativa. Non si pu parlare
di autonomia prescindendo
dal concetto di sostenibi-
GOVERNANCE
E MECCANISMI
DEMOCRATICI
Quarto confronto sui principi
fondamentali di Rochdale
tra cooperatori di generazioni
diverse. Questo mese parliamo di
autonomia e controllo democratico.
lit economica: se le attivi-
t non risultano sostenibili
credo invece sia ragionevole
valutare di cedere una parte
della propria autonomia.
Contrariamente al pas-
sato lautonomia non pi
una questione ideologica:
se non si dispone di un ca-
pitale in grado di garantire
allazienda il patrocinio di
prodotti o servizi, lautono-
mia non si preserva.
Penso inoltre che, chi ha
scelto di costituire una co-
operativa abbia gi scelto di
essere autonomo nel mer-
cato del lavoro e per questo
trovo che questo principio
sia insito nella natura stessa
di un cooperatore dei giorni
nostri.
La nostra una coopera- plessit o critica costruttiva.
tiva di quattro soci. Il con-
trollo non altro che una
parte del sistema di gover- tamente legato al concetto
nance. Abbiamo un pia-
no regolare di assemblee
dei soci in cui prendiamo
decisioni strategiche. Cer-
chiamo di dare formalit a
questi momenti e li separia-
mo dalle riunioni operative.
Queste ultime sono sem-
pre pi frequenti su singo-
le tematiche e progetti, e
vi partecipano anche i col-
laboratori, ma le teniamo
ben separati dai momenti
assembleari riservati ai soci.
tuttavia ov vio che le
procedure formali, come
LA SOCIET COOPERATIVA
ad esempio la verbalizza-
zione di ogni assemblea, in
una cooperativa cos piccola
passino in secondo piano
rispetto alla concretezza
con cui si traducono opera-
tivamente le decisioni prese.
I soci si riuniscono una vol-
ta ogni due settimane per
discutere decisioni da pren-
dere: in questi momenti il
presidente presenta i nuovi
progetti che la cooperati-
va pu sviluppare e quello
che comportano in termini
economici e operativi, per
avere il via libera da parte
dei soci. Il responsabile am-
ministrativo aggiorna sulla
situazione contabile e fi-
nanziaria, si dibattono e de-
cidono regolamenti interni
e scelte strategiche relative
alla gestione.
In una piccola coope-
rativa immagino sia mol-
to pi facile condividere il
controllo da parte dei soci.
Sono momenti formativi
perch in tali riunioni ven-
gono espresse perplessit su
diversi aspetti della vita fi-
nanziaria della cooperativa
e i soci hanno pienamen-
te modo di comprendere il
funzionamento dellazienda
e sollevare ogni tipo di per-
Infine, ritengo che il con-
trollo democratico sia stret-
di mutualit: chi segue le
attivit di crescita della co-
operativa, non sempre pen-
sa a come le altre risorse
umane impegnate nellope-
rativit possano affrontare
il progetto di sviluppo. Chi
si deve confrontare con gli
effetti dello sviluppo, so-
prattutto se soci, deve in-
tervenire in queste scelte in
modo da renderle oculate,
concertate, consapevoli e
sostenibili.
Andrea Lombardi
Presidente UNISER
 Roma, Romagna 6 // REDAZIONALE // A CURA DI COOPERDIEM SOC.COOP. LA SOCIET COOPERATIVA
Occhio alla

Fabio Blaco
Fotografia
A scuola ho sempre amato
la storia, fin dalle elementari
e dalla primitiva consape-
volezza che il susseguirsi
degli eventi delle storie per-
sonali si incrocia con eventi
di rilevanza planetaria che
accompagnano la Storia
delle genti e delle nazioni.
Ho ancora ben impressa la
prima volta in cui lessi una
pagina dedicata allimperato-
re Francesco Giuseppe dAu-
stria (1830 1916).
In essa era
raffigurato il
ritratto di un
giovane longili-
neo, accanto alla
Fotoservizio Fabio Blaco

foto di un anziano
calvo e baffuto.
di Cristian Maretti Nella didascalia
si faceva chiaro
riferimento alla decadenza
fisica dellImperatore, asso-
ciandola alla decadenza e
alla fine del glorioso impero
Austro-Ungarico, scosso
dalle spinte rivoluzionarie e

IGNAZIO MARINO IN VISITA

indipendentiste che dal 1848
in poi agitarono quasi tutti
i territori posti sotto alla
sua secolare dominazione.
Era la fine di un impero.
La prima guerra mondiale

ALLA COOP TRAGITTI

sanc il punto finale di un
potere immenso che non
sarebbe mai pi tornato.
Ripensando a questa pagina
di storia mi facile tracciare
un parallelo con lattuale
situazione italiana. Con la
massima libert ciascuno
di noi potrebbe vedere dei
Il presidente della Commissione parlamentare ha incontrato operatori e pazienti
Franceschi Giuseppi,

forse meno longevi, ma sicu-
ramente con i segni del tempo
che inarrestabili solcano i
loro volti in contemporanea
con i segni della decadenza
che da molto tempo mettono
alla prova il nostro Paese.
Non ne faccio un discor-
so giovanilista, anzi.
Ho sempre creduto che
lesperienza delle persone
anziane fosse un giacimento
ineguagliabile di storie sempre
attuali, se bene interpreta-
te, e i loro racconti, orali o
scritti, una opportunit di
crescita per i pi giovani.
Il problema arriva quan-
do in virt dei successi del
passato, la saggezza e le-
sperienza si trasformano in
superficialit e arroganza, e
la gestione del potere perde
quellingrediente di umilt
e di ascolto che trasforma
il comando in Governo.
A ben pensarci non
unesclusiva della classe
politica. Occhio, dunque,
almeno alle fotografie
D
omenica 29 aprile
il senatore Ignazio
Marino, presiden-
te della Commis-
sione parlamenta-
re di inchiesta sullefficacia
e lef ficienza del Ser vizio
Sanitario Nazionale, ha vi-
sitato la cooperativa socia-
le Tragitti di Forl, da oltre
ventanni considerata una
struttura modello per la cu-
COMMISSIONE Il lavoro parlamentare svolto da Marino ha messo
in luce le drammatiche condizioni degli ospedali psichiatrici giudi-
ziari e ha posto le condizioni per il loro superamento.
ra e la riabilitazione dei pa-
zienti psichiatrici. Marino si
recato presso la residenza
sanitaria socio-riabilitativa
Podere Rosa di Barisano,
incontrando gli operatori
della cooperativa e gli ospiti.
Durante il suo interven-
to Marino ha raccontato il
modo in cui la commissione
da lui guidata ha messo in
luce le drammatiche con-
dizioni in cui spesso sono
costrette a vivere le persone
detenute ne-
gli Ospedali
p s ic h i a t r ic i
giudi zia r i.
Sono ancora
sei in Italia le
strutture di questo tipo, in
cui le carenze igienico-sani-
tarie e di cura si sommano
alla difficolt di rispettare
i diritti fondamentali della
persona. Solo ora, grazie al
portato della Commissione,
ci sono concrete possibilit
di arrivare al superamento
di essi entro il marzo del
2013. Marino, accompagna-
to dal consigliere regionale
Thomas Casadei, ha espres-
so apprez za mento per il
lavoro svolto dai soci della
cooperativa Tragitti auspi-
cando che si arrivi presto ai
decreti ministeriali che da-
ranno operativit alla legge,
la quale ha sottolineato
gi stata finanziata.
Apprezzamento
per il lavoro svolto
dalle coop sociali
Il lavoro che svolgiamo
un lavoro di presa in carico
della persona con progetti
personalizzati, che attraver-
so la costruzione di un cli-
ma di tipo domestico-fami-
gliare nelle nostre strutture
procede verso la ricostruzio-
ne di reti sociali e un per-
corso terapeutico e riabilita-
tivo che tiene costantemente
in conto lindividualit e la
centralit della persona, ha
spiegato la presidente del-
la cooperativa Tragitti, Pa-
trizia Turci. Il lavoro della
Commissione Marino ha
aggiunto potrebbe avere
il significato e limpatto di
una nuova legge Basaglia,
quella che port nel 1978
alla chiusura degli ospedali
psichiatrici.
La cooperazione sociale
ha aggiunto la responsabi-
le Welfare di Legacoop For-
l-Cesena, Enrica Mancini
ha avuto, ha e avr un ruolo
importante a sostegno del
Servizio Sanitario Nazionale
perch riesce a rispondere
con professionalit e anche
con una certa flessibilit ai
bisogni della persona, gra-
zie a realt che seguono in
modo rapido ed efficace i
cambiamenti delle necessit
espresse dalla collettivit.
Tragitti nata nel 1991,
aderisce a Legacoop Forl-
Cesena e attualmente oc-
cupa 65 persone, tra soci
e lavoratori. presente nei
territori di Forl, Cesena e
Imola, dove gestisce strut-
ture a carattere residenziale.
7 // SANIT // LIRST DIVENTA IRCCS LA SOCIET COOPERATIVA Notizie a margine

Cinguettii

UNA REALT
nella Rete
lora di Twitter. La
moda del momento, il mes-
saggino su internet alla

ANCORA PI

Foto Blaco
velocit-limite di 140 battu-
te (ma un pensiero coerente
ci sta dentro adeguata-
mente?), fagocita politica e
giornalismo. Ne fa le spese

SCIENTIFICA
pure un mostro sacro come
Giuliano Ferrara. Il fat-
to: Giancarlo
Leone, mega
PROTAGONISTI Il presidente e il direttore scientifico di IRST, Ro- dirigente Rai
berto Pinza e Dino Amadori. Il provvedimento porta la firma del (nonch figlio
ministro della Salute Renato Balduzzi.
dellex pre-
sidente della

P
Repubblica)
orta la firma del
Ministro della Sa-
Dopo tre anni di sforzi lIstituto percorso di crescita tuttavia
non pu certo dirsi conclu-
nazionale saranno ulterior-
mente potenziate e soprat-
ha risposto di Emanuele Chesi

lute Renato Bal-
duzzi e del Presi-
dente della Regio-
ne Emilia-Romagna, Vasco
Errani, il decreto pubblica-
to in Gazzetta Ufficiale nel-
la serata di venerd 13 aprile
che riconosce allIR ST il
carattere di Istituto di Ri-
covero e Cura a carattere
Scientifico. Si conclude cos
un iter durato oltre due an-
ni che segna un passaggio
fondamentale nella crescita
dellIstituto.
Il riconoscimento ot-
tenuto commenta il Pre-
sidente dellIRST, Roberto
Pinza un fatto di portata
storica: per la prima volta
avremo in Romagna un Isti-
tuto di ricerca in un setto-
re come quello oncologico
di grande delicatezza e nel
quale gli avanzamenti scien-
cos a un tweet
Tumori di Meldola viene riconosciuto so, anzi: limpegno da oggi
sar quello di potenziare le
tutto lIRST potr proporsi
come capofila di alcuni tra i che sparava a zero contro
lElefantino: A proposito
come Istituto di Ricovero e Cura a attivit al fine di mantenere
il riconoscimento ottenuto
pi importanti progetti di ri-
cerca, a tutto beneficio della di Ferrara. Ieri, luned,
carattere scientifico. Pinza: un visto che fra tre anni sare-
mo sottoposti a nuova visi-
qualit della cura e dellassi-
stenza ai malati oncologici.
Tg1 5.352.000 spettatori
(21.77%), Radio Londra
riconoscimento storico. Amadori: ta ispettiva. In particolare,
dovremo incrementare il li-
LIRST conclude il Di-
rettore Sanitario, Mattia Al-
4.103.000 (15.32%), Affari
Tuoi 5.488.000 (19.39%).
Miglioreranno ancora qualit della vello della ricerca scientifi-
ca; cos facendo crescer la
tini potr da oggi accede-
re alle risorse per la ricerca Cos: secco, puntuale, una
cura e dellassistenza ai malati. qualit della risposta dellas-
sistenza e della cura, con-
scientifica e sanitaria messe
a disposizione dal Ministe-
sentenza senza appello scol-
pita nei numeri. In una fa-
sentendoci contestualmente ro, rapportarsi direttamen- scia oraria che macina oro
tifici sono pi rapidi. Rin- Generale dellIRST, Mario di accedere a maggiori quote te con la Regione e inserirsi
con la pubblicit, la perdita
grazio di cuore per la grande Tubertini e questo un di finanziamento per le stes- nella rete di saperi formata
dagli altri Irccs diffusi sul
di oltre sei punti di share
attenzione riservata allIRST traguardo per il quale debbo se.
il Ministro Balduzzi, il Pre- ringraziare tutti coloro che Con il riconoscimento di territorio nazionale. LIRST rispetto al Tg precedente
sidente della Regione Vasco allinterno dellIRST e fuori Irccs dellIRST si apre una da oggi, infatti, affiancher una catastrofe. E come
Errani e lAssessore Carlo dallIRST, si sono adoperati nuova fase dellattivit scien- gli altri dieci Istituti attual- dire che gli spettatori scap-
Lusenti. in tale direzione. Questo ri- tifica dellIstituto, afferma mente impegnati nella ri- pano quando c Ferrara e
I l r iconosci mento ad conoscimento conferma, ol- il professor Dino Amadori, cerca in area oncologica fra tornano subito dopo! Apriti
Irccs era il principale obiet- tre al valore scientifico, an- Direttore Scientifico IRST. i quali lIstituto Nazionale
cielo. Tutti a commentare:
tivo che lIstituto si era pre- che ladesione dellIstituto ai Le relazioni di collabora- per lo studio e la cura dei
fisso fin dalla sua costitu- principi di trasparenza, par- zione scientifica gi presenti tumori di Milano e lIstituto La Rai scarica Ferra-
zione spiega il Direttore tecipazione ed efficienza. Il a livello nazionale e inter- Europeo di Oncologia. ra. E lui che risponde via
agenzia e cos di seguito
bla bla. Una tempesta in
un bicchier dacqua. For-

I DIECI ANNI DI ARK

attraversato o stanno attraversando
se. Ma, a parte che stiamo
momenti difficili della loro vita.
Quello appena trascorso stato un
parlando del programma

COL SIGILLO DI IKEA

anno ricco di riconoscimenti per la di commenti politici di
cooperativa sociale. Per celebrare il punta di Raiuno, il segno
decimo anniversario dalla fondazione comunque forte e denota
la cooperativa sociale ha organizza- uno spostamento sempre pi
to nei mesi scorsi a Cesena unap-
netto del dibattito politico
Il colosso svedese dona gli arredi al Flauto Magico prezzatissima giornata di formazione
sui social network. Viene
che ha messo a confronto magistrati,
da chiedersi se questo sia

I
kea, il colosso dei mobili svedese,
tende una mano ad Ark, la coo-
perativa sociale cesenate che ope-
ra principalmente nel campo del
disagio adolescenziale. La comu-
nit per minori Il Flauto Magico ha
infatti ricevuto una generosa dona-
zione di mobili e arredi. Ark gestisce
alcune comunit socio-educative per
minori e neo-maggiorenni e ha un
lungo curriculum di attivit, corsi
di formazione e di inserimento lavo-
rativo rivolti al reinserimento e alla
riabilitazione dei ragazzi che hanno
psicologi e addetti ai lavori sul deli-
catissimo tema della transizione tra un sintomo di modernit (lo
comunit di accoglienza alla vita in fanno in America...) oppure
autonomia. lennesimo scivolamento au-
Grazie al successo dellappunta- toreferenziale della casta.
mento Ark si confermata come
Perch i milioni di italiani
una delle realt meglio integrate nella
rete di welfare del territorio. che non si preoccupano di
tweettare non hanno sa-
puto nulla di questa storia.
8 // AGROALIMENTARE // REDAZIONALE A CURA DI COOPERDIEM SOC.COOP.
LE STRATEGIE DI APOFRUIT
PER IL PROSSIMO BIENNIO
Marchi, alleanze e pi qualit per garantire il reddito ai soci agricoltori
G
uardare oltre la
crisi mettendo a
frutto le capacit
propositive di un
gruppo che negli
ultimi 15 anni ha vissuto
una crescita costante.
Con questo obiettivo la
grande cooperativa orto-
frutticola Apofruit si appre-
sta a sviluppare i prodotti
proposti al mercato con il
marchio Solarelli e ad al-
largare le alleanze con altre
realt produttive del settore.
Lintento finale di questa
strategia resta, naturalmen-
te, quello di assicurare pi
valore aggiunto e maggiori
servizi per i produttori so-
ci. Una strategia che sta-
ta illustrata nellincontro
Gruppo Apofruit I nostri
progetti oltre la crisi di ve-
nerd 23 marzo nella sala
Europa del Centro Con-
gressi di Cesena Fiera
Tre lustri di sviluppo
Quindici anni di crescita
continua, frutto di acqui-
sizioni e fusioni con altre
cooperative, hanno portato
Apofruit ad una produzio-
ne di 250.000 tonnellate di
prodotti ortofrutticoli ri-
tirati dai soci, mentre nel
2000 erano 130.000.
Il valore della produzione
passato dagli 88 milioni di
euro del 2000 ai 246 milio-
ni di euro del 2010, il patri-
monio netto ha raggiunto i
102 milioni di euro.
Dati che pongono Apo-
fruit ai vertici del comparto
ortofrutticolo nazionale.
Ora il Gruppo punta ad
una crescita pi qualitativa
che dimensionale. Si pensa
a sv iluppa re
tra i soci va-
riet vegetali
pi qualifica-
te, con calibri
migliori e pi
a lt e qu a l it
gustative, ma soprattutto si
vuole valorizzare ulterior-
mente la politica di marca
come strumento per dare
identit alla frutta prodotta
dai soci.
Da Almaverde ai Solarelli
Dopo la positiva esperien-
za di Almaverde Bio, che in
12 anni di investimenti
diventata il leader del bio-
logico in Italia, il medesimo
obiettivo mette ora al cen-
tro la linea Solarelli, che ca-
ratterizza i prodotti di alta
qualit dei soci di Apofruit.
Cos come Almaverde Bio si
presenta forte di 12 partner
in rappresentanza di altret-
tanti settori merceologici ed
ha pianificato una strategia
di sviluppo per promuove-
re il biologico fuori dai cir-
cuiti tradizionali della mo-
derna distribuzione, anche
il marchio Solarelli apre ad
altri partner specialisti nei
diversi prodotti del panie-
re ortofrutticolo italiano, e
punta allo stesso risultato di
mercato.
Il traguardo che si pre-
fisso il gruppo quello di
p or t a r e i l f at t u r ato dei
Un momento del convegno organizzato da Apofruit Italia presso la sala con-
vegni di Cesena Fiera lo scorso 23 marzo.
prodotti a marca propria
da l lat tua le 21% a l 30%
entro la fine del prossimo
biennio.
Il brand Solarelli
vuole dare identit
al consumo di frutta
Per realizzare questo pro-
getto viene rilanciata la Moc
Mediterraneo (nata nel 1998
per gestire un progetto di
aggregazione tra realt del
sud e del nord Italia) che as-
sume la denominazione di
Mediterraneo Group, alla
cui presidenza viene con-
fermato Pietro Ciardiello,
direttore della cooperativa
Sole di Parete (CE), partner
storico del gruppo Apofruit,
mentre la Di-
rezione v iene
affidata a Ile-
nio Bastoni.
La nuo-
va rea lt di
cui fanno gi
parte oltre alla coop Sole,
la Coltor di Avezzano (AQ)
e la Codma di Fano (PU)
si candida come filiale
prev ist a da lla nor mativa
dellOrganizzazione Comu-
ne di Mercato (OCM) e si
apre a nuovi partner che in-
tendono perseguire proget-
ti comuni di valorizzazione
e commercializzazione dei
migliori prodotti ortofrut-
ticoli italiani. Al momento
hanno aderito al progetto
O.P. Terra di Bari (uva da ta-
vola), Opo Veneto di Treviso
(radicchio), F.lli di Stasi di
Potenza (broccoli e verdure
a foglia) Sicilsapori di Cata-
nia (arance e limoni) e Coop
Faro di Ragusa (ortaggi di
serra),
Qualit e tipicit
Vogliamo fare di Solarel-
li la linea che caratterizza
non solo leccellenza quali-
tativa delle produzioni del
nostro gruppo anticipa
Ilenio Bastoni ma anche
lo strumento per dare una
identit alla nostra frutta.
Intendiamo dare una for-
te caratterizzazione territo-
riale alle nostre produzioni.
Vogliamo sposare qualit
e tipicit. Non venderemo
indistintamente fragole, ma
Candonga della Basilicata,
I prodotti a marchio
verso i 70 milioni
entro il 2013
Albion della Sila, Fragole di
Romagna e, da questanno,
inseriremo anche la fragola
Sabrina della Campania.
I ntend ia mo sostenere
i nostri Soci ancora di pi
di quello che non abbiamo
fatto in questi anni gli ha
fatto eco Mario Tamanti,
Direttore di Apofruit in
questo processo di trasfor-
mazione verso linnovazio-
ne e la qualit. Intendiamo
puntare pi sulla qualit
che sulle quantit prodotte.
In questo modo pensiamo
di avere maggiori possibilit
di tutelare il reddito ai no-
stri produttori.
Si a mo conv i nt i c he
la crisi passer e vogliamo
essere pronti a cogliere le
opportunit che si presen-
teranno conclude Renzo
Piraccini, Amministratore
Delegato del Gruppo sia-
mo orgogliosi della natura
di impresa cooperativa di
primo grado che caratteriz-
za Apofruit, unidentit che
ci permette di essere vici-
ni ai nostri Soci produttori,
e vogliamo mantenerla, ma
intendiamo anche sfruttare
le sinergie che solo la con-
divisione con altre imprese
pu consentire. Lobiettivo, tutte le regioni italiane e mar-
che non solo commerciale
ma strategico, di portare il
fatturato dei prodotti a mar-
chio a 70 milioni di euro
entro il 2013.
Il plauso della politica
I nuovi progetti di Apo-
fruit ha sostenuto Ti-
berio Rabboni, Assessore
allAgricoltura della Regione
Emilia Romagna, interve-
nendo allincontro di Cese- risorse interne presenti in
na puntano ad accrescere
il valore dellortofrutta sul
mercato, attraverso un au-
mento della produzione a
marchio e un allargamen-
to delle alleanze con le altre
imprese. la strada giusta,
la strada dellinnovazione e
dellapproccio di sistema che
pu assicurare maggior red- non ci deve spaventare.
dito stabile nel tempo.
LA SOCIET COOPERATIVA
Lincontro
Giovani
al Vertice
Mirco Zanotti e Mario Tamanti,
rispettivamente Presidente e
Direttore di Apofruit, sono sta-
ti i protagonisti del secondo
appuntamento del ciclo I Ga-
stronauti, incontri conviviali
promossi dal Tavolo Giovani
di Legacoop Forl-Cesena in
collaborazione con lAssocia-
zione Virginia Senzani, con
lobiettivo di far incontra-
re e dialogare le diverse
generazioni del movimento
cooperativo provinciale.
Nel corso della serata, svolta
marted 27 marzo alla Locan-
da della Fortuna di Bertinoro,
i due dirigenti si sono confron-
tati con una platea di giovani
cooperatori di vari settori, ai
quali hanno raccontato la loro
esperienza allinterno di una
delle principali realt del set-
tore agroalimentare a livello
nazionale, quale appunto
Apofruit.
Meno barriere culturali
retaggio del passato, pi
coinvolgimento dei soci e dei
giovani e gioco di squadra:
cos che Mario Tamanti ha
delineato la ricetta del lavoro
in cooperativa, ribadendo
come la cooperazione possa
dare pi risposte del mondo
privato, anche in una fase di
crisi come quella attuale.
Abbiamo tanti progetti, c
un futuro in questo settore
ha rimarcato il Direttore di
Apofruit e dobbiamo saperlo
affrontare con gli strumenti
pi adatti, organizzandoci per
tutti i tipi di mercato, dai pi
piccoli a quelli pi grandi e
lontani. Per questo dobbiamo
puntare su qualit e innova-
zione, ma dobbiamo anche
saper lavorare sulle aziende
agricole di prospettiva, che
saranno quelle che faranno
lApofruit dei prossimi anni.
Gi da tempo del resto nella
cooperativa in atto un per-
corso di trasformazione che,
attraverso fusioni e aggre-
gazioni, ha portato dagli anni
Novanta ad oggi Apofruit a
crescere fino ad arrivare agli
oltre 4.000 soci attuali, con
una presenza in pressoch
chi leader nel settore, come
Almaverde Bio. Lampliamen-
to della nostra dimensione
ha ricordato Mirco Zanotti,
Presidente dallo scorso luglio
stato un percorso inevita-
bile per avere pi peso e fare
massa critica. Resta forte il
legame con la base sociale,
anche attraverso le figure dei
soci delegati. Lavoriamo molto
sul ricambio generazionale
e per farlo puntiamo sulle
cooperativa, con percorsi di
formazione e affiancamento
che ci consentono di prepa-
rare al meglio i nostri quadri
dirigenziali. In cooperativa c
possibilit di crescita, molte
cose si imparano sul campo
con lesperienza: non detto
che il nuovo sia uguale a chi
lo ha preceduto, ma questo