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082748 Elettrotecnica (Prof. S. A. Pignari) 082748 Elettrotecnica (Prof. S. A.

Pignari)
Esercitazioni Ing. G. Spadacini Esercitazioni Ing. G. Spadacini
Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Ind. e dellInf. Corso di Laurea in Ing. dellAutomazione Politecnico di Milano Scuola di Ingegneria Ind. e dellInf. Corso di Laurea in Ing. dellAutomazione
A.A. 2013/14 A.A. 2013/14

Esercizi consigliati per lo studio personale 3) Trasformazione di generatori non ideali, linearit e sovrapposizione,
soluzione di circuiti adinamici con pi sorgenti indipendenti
Nota n. 1: I seguenti elenchi di esercizi tratti dai testi consigliati sono forniti a solo scopo
[TR5], [TR6] Ch. 3: da 3.21 a 3.23
esemplificativo, per facilitare gli studenti nello studio personale. Non necessario, n si richiede
che tutti (o esclusivamente) questi esercizi debbano essere svolti: ogni studente, sulla base del/i Ch. 3: da 3.24 a 3.27. Risolvere usando le trasformazioni dei generatori.
testo/i preferito/i e delle personali necessit di preparazione, potr selezionare gli esercizi che pi
Ch. 3: da 3.28 a 3.31. Risolvere mediante il principio di sovrapposizione come proposto nel testo.
sono adatti per gli scopi che si prefigge.
Risolvere nuovamente sfruttando opportune trasformazioni dei generatori (metodo preferibile!).
Nota n. 2: Molti testi consigliati hanno avuto edizioni diverse nel corso degli anni. Ogni edizione Ch. 3: da 3.32 a 3.34
presenta differenze pi o meno rilevanti, fra le quali la diversa impaginazione e numerazione degli [TR7] Ch. 3: da 3.28 a 3.32
esercizi. Ledizione sotto specificata, limitatamente alle pi recenti.
Ch. 3: da 3.33 a 3.36. Risolvere usando le trasformazioni dei generatori.
Nota n. 3: Per alcuni argomenti i libri consigliati non presentano (o presentano solo in parte)
Ch. 3: da 3.37 a 3.42. Risolvere mediante il principio di sovrapposizione come proposto nel testo.
esercizi in numero e tipologia adeguata. In tal caso, gli studenti devono riferirsi alle dispense di
Tranne per il 3.39, risolvere nuovamente i problemi sfruttando opportune trasformazioni dei
esercizi specifici messe a disposizione sul sito del corso.
generatori (metodo preferibile!).
Riferimenti dei testi: Ch. 3: da 3.43 a 3.46
[TR5] R. E. Thomas, A. J. Rosa, The Analysis and Design of Linear Circuits, 5th Ed., Wiley & Sons, Inc., 2006. [P1] Cap. 2: da E.51 a E.58.
[TR6] R. E. Thomas, A. J. Rosa, G. J. Toussaint, The Analysis and Design of Linear Circuits, 6th Ed., Wiley & Sons, Inc., 2009.
[TR7] R. E. Thomas, A. J. Rosa, G. J. Toussaint, The Analysis and Design of Linear Circuits, 7th Ed., Wiley & Sons, Inc., 2012. Cap. 5: E.1, E.3, E.5
[P1] R. Perfetti, Circuiti Elettrici, Zanichelli Editore, Prima edizione, 2003.
[P2] R. Perfetti, Circuiti Elettrici, Zanichelli Editore, Seconda edizione, 2013. Cap. 5: da E.6 a E.11. Risolvere mediante il principio di sovrapposizione come proposto nel testo.
Risolvere nuovamente sfruttando opportune trasformazioni dei generatori (metodo preferibile!).
1) Leggi di Kirchhoff Teorema di Tellegen Cap. 5: da E.15 a E.19
Vedi anche dispensa sul sito con alcuni esercizi da svolgere per acquisire sicurezza nella scrittura [P2] Cap. 2: da 2.37 a 2.42.
delle leggi di Kirchhoff.
Cap. 5: 5.1, 5.3, 5.5
[TR5], [TR6] Ch. 1: da 1.21 a 1.24; Ch. 2: da 2.11 a 2.17, da 2.20 a 2.26
Cap. 5: da 5.6 a 5.11. Risolvere mediante il principio di sovrapposizione come proposto nel testo.
[TR7] Ch. 1: da 1.21 a 1.24; Ch. 2: da 2.13 a 2.22 Risolvere nuovamente sfruttando opportune trasformazioni dei generatori (metodo preferibile!).
[P1] Cap. 1: pag. 19 21 Cap. 5: da 5.15 a 5.19
[P2] Cap. 1: pag. 23 25

2) Composizione di bipoli in serie e parallelo, resistenza equivalente, partitori di 4) Teoremi di Thevenin e Norton
tensione e corrente, soluzione di circuiti adinamici con una sola sorgente
Teorema di Thevenin
indipendente
[TR5], [TR6] Ch. 3: da 3.36 a 3.48. Quando il testo riporta equivalent circuit seen by RL si intende
[TR5], [TR6] Ch. 2: da 2.20 a 2.33, 2.36, 2.38, da 2.40 a 2.44, da 2.48 a 2.54
che la resistenza RL deve essere rimossa dal circuito, e deve essere determinato il circuito
[TR7] Ch. 2: da 2.25 a 2.27, da 2.29 a 2.44, 2.49, 2.51, da 2.53 a 2.72. equivalente di Thevenin visto ai morsetti a,b dove era collegata la predetta resistenza...
[P1] Cap. 2: da E.1 a E.34. [TR7] Ch. 3: da 3.47 a 3.54, da 3.56 a 3.59, 3.61, 3.62, 3.64, da 3.67 a 3.69. Quando il testo riporta
[P2] Cap. 2: da 2.1 a 2.36. equivalent circuit seen by RL si intende che la resistenza RL deve essere rimossa dal circuito, e
deve essere determinato il circuito equivalente di Thevenin visto ai morsetti a,b dove era collegata
la predetta resistenza...
[P1] Cap. 5: da E.20 a E.25; da E.27 a E.29;

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Cap. 5: da E.47 a E.49; E.52. Rimuovere dal circuito il bipolo la cui corrente o tensione deve essere [P2] Cap. 5: da 5.64 a 5.67 (affrontabili solo dopo aver studiato i gen. pilotati e gli amp. op.)
calcolata. Determinare il circuito equivalente di Thevenin visto ai morsetti a,b dove era collegato il Argomento trattato nel Cap. 16 ma con riferimento ai doppi bipoli dinamici (lettura affrontabile
predetto bipolo... solo dopo aver seguito la seconda parte del corso)
Cap. 5: da E.53 a E.55
[P2] Cap. 5: da 5.20 a 5.25; da 5.27 a 5.29; 6) Circuiti con trasformatori ideali
Cap. 5: da 5.48 a 5.50; 5.53; 5.54. Rimuovere dal circuito il bipolo la cui corrente o tensione deve Vedere dispensa specifica che sar messa a disposizione sul sito del corso
essere calcolata. Determinare il circuito equivalente di Thevenin visto ai morsetti a,b dove era
Per svolgere i seguenti esercizi tratti dai libri consigliati si dovr tener presente la differente
collegato il predetto bipolo...
definizione del rapporto di trasformazione rispetto a quella adottata nel corso. La relazione che
Cap. 5: da 5.55 a 5.57 intercorre fra il k usato nel corso e lo n usato nei libri : k=1/n.
[TR5], [TR7] Cap. 15: da 15.11 a 15.14;
Teorema di Norton
[TR6] Cap. 15: da 15.11 a 15.13;
[TR5], [TR6], [TR7] Tutti gli esercizi gi risolti applicando il Teorema di Thevenin (vedi sopra)
possono essere riaffrontati applicando il Teorema di Norton. Verificare la compatibilit tra i due [P1] Cap. 12: da E.5 a E.15
risultati con le relazioni che intercorrono fra i circuiti equivalenti di Thevenin e di Norton. [P2] Cap. 12: da 12.5 a 12.15
[P1] Tutti i problemi gi affrontati con Thevenin possono essere riaffrontati con Norton (vedi
sopra)... e viceversa. Inoltre si segnalano i seguenti:
7) Circuiti con generatori pilotati
Cap. 5: da E.30 a E.34.
[TR5], [TR6] Ch. 4: da 4.1 a 4.15
Cap. 5: E.50, E.51
[TR7] Ch. 4: da 4.1 a 4.18
[P2] Tutti i problemi gi affrontati con Thevenin possono essere riaffrontati con Norton (vedi
sopra)... e viceversa. Inoltre si segnalano i seguenti: [P1] Cap. 2: da E.35 a E.42.

Cap. 5: da 5.30 a 5.34. Cap. 5: E.2, E.4, E.12

Cap. 5: 5.51, 5.52 Cap. 5: da E.35 a E.42


Cap. 5: E.60; E.62
Sorgenti reali e massimo trasferimento di potenza
[P2] Cap. 3: da 3.7 a 3.14
[TR5], [TR6] Ch. 3: da 3.54 a 3.58; 3.60
Cap. 5: 5.2, 5.4, 5.12
[TR7] Ch. 3: da 3.70 a 3.75
Cap. 5: da 5.35 a 5.42
[P1] Cap. 5: E.59; E.61
Cap. 5: 5.61; 5.63
[P2] Cap. 5: 5.62
Cap. 5: da 5.64 a 5.66.

5) Doppi bipoli (adinamici)


8) Circuiti con amplificatori operazionali (Amplificatore operazionale ideale operante in zona
Vedere dispensa specifica che sar messa a disposizione sul sito del corso lineare)
[TR5], [TR6] Argomento non trattato [TR5] Ch. 4: da 4.21 a 4.26; 4.27(a); da 4.28 a 4.40
[TR7] Argomento trattato nel Cap. 17 ma con riferimento ai doppi bipoli dinamici (lettura [TR6] Ch. 4: da 4.21 a 4.25; 4.26(a); da 4.27 a 4.31; da 4.33 a 4.40.
affrontabile solo dopo aver seguito la seconda parte del corso)
[TR7] Ch. 4: 4.27; 4.28, 4.30; 4.31; 4.34(a); da 4.35 a 4.39; da 4.41 a 4.44; da 4.48 a 4.50.
[P1] Argomento trattato nel Cap. 16 ma con riferimento ai doppi bipoli dinamici (lettura
[P1] Cap. 4: da E.3 a E.21, da E.27 a E.31.
affrontabile solo dopo aver seguito la seconda parte del corso)
[P2] Cap. 3: da 3.17 a 3.33, 3.35, 3.36.

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9) Analisi Nodale 10) Relazioni costitutive dei bipoli dinamici


Analisi Nodale (caso #1: circuiti con soli generatori indipendenti di corrente e/o generatori [TR5] Ch. 6: 6.1, 6.2, 6.4, 6.6, 6.7, 6.8, 6.9, 6.36
indipendenti di tensione trasformabili: il sistema di equazioni si pu costruire facilmente per
[TR6] Ch. 6: 6.1, 6.2, 6.4, 6.6, 6.7, 6.8, 6.9, 6.36, 6.37
ispezione del circuito)
[TR7] Ch. 6: 6.1, 6.2, 6.4, 6.6, 6.7, 6.8, 6.44
[TR5] Ch. 3: 3.1, 3.2, 3.3, 3.6, 3.7
[P1] Cap. 6: da E.1 a E.4, E.9, da E.15 a E.18, E.21, da E.25 a E.29
[TR6] Ch. 3: 3.1, 3.2, 3.3, 3.7
[P2] Cap. 6: da 6.1 a 6.4, 6.9, da 6.16 a 6.19, 6.22, da 6.27 a 6.31
[TR7] Ch. 3: da 3.1 a 3.4; 3.9
[P1] Cap. 3: da E.1 a E.7, E.9, E.26, E.27
11) Circuiti dinamici del primo ordine
[P2] Cap. 4: da 4.1 a 4.6, 4.8, 4.10, 4.14
[TR5] Ch. 7: da 7.3 a 7.14; da 7.18 a 7.21; da 7.23 a 7.27
[TR6] Ch. 7: da 7.3 a 7.14; da 7.18 a 7.21; da 7.23 a 7.27
Analisi Nodale (caso #2: presenza di generatori di tensione non trasformabili, ma connessi a nodi
comuni) [TR7] Ch. 7: da 7.3 a 7.14; da 7.16 a 7.17, 7.20, 7.23, 7.25; 7.27, 7.28, 7.31, 7.32
[TR5] Ch. 3: 3.4, 3.5, 3.8 [P1] Cap. 7: da E.4 a E.30, E.32, da E.34 a E.37, E.40, E.41
[TR6] Ch. 3: da 3.4 a 3.6; 3.8 [P2] Cap. 7: da 7.5 a 7.31, da 7.35 a 7.45.
[TR7] Ch. 3: 3.5, 3.6, 3.8, 3.10, 3.11
[P1] Cap. 3: E.8, da E.11 a E.13 Numeri Complessi
[P2] Cap. 4: 4.7, 4.9, 4.12, 4.13, da 4.14 a 4.17

Analisi Nodale (caso #3: presenza di generatori di tensione non trasformabili, non connessi fra loro
a nodi comuni)
[TR5], [TR6] Ch. 3: risolvere 3.13 con analisi nodale [TR5] Appendix C
[TR7] Ch. 3: 3.12. Risolvere 3.20 con analisi nodale. [TR6], [TR7] Appendix A
[P1] Cap. 3: E.10, E.14 [P1], [P2] Cap. 9, Paragrafo 9.1
[P2] Cap. 4: 4.11, 4.18

12) Sinusoidi e fasori; impedenza e ammettenza; circuiti elementari nel dominio dei fasori
Analisi Nodale (circuiti contenenti generatori pilotati)
[TR5], [TR6] Ch. 8: da 8.1 a 8.6, 8.8, da 8.11 a 8.20, da 8.21 a 8.28
Si deve aggiungere alle equazioni lespressione della pilotante in funzione delle tensioni nodali.
[TR7] Ch. 8: da 8.1 a 8.7, da 8.11 a 8.25, da 8.26 a 8.38
[TR5], [TR6] Ch. 4: da 4.5 a 4.10: risolvere con analisi nodale
[P1] Cap. 9: da E.1 a E.7, da E.10 a E.15, da E.16 a E.21, da E.42 a E.49
[TR6] Ch. 4: da 4.6 a 4.10: risolvere con analisi nodale
[P2] Cap. 9: da 9.1 a 9.7, da 9.10 a 9.15, da 9.16 a 9.21, da 9.45 a 9.53
[P1] Cap. 3: da E.15 a E.24
[P2] Cap. 4: da 4.19 a 4.26
13) Soluzione di circuiti in regime sinusoidale (anche con pulsazioni diverse)
[TR5], [TR6] Ch. 8: da 8.29 a 8.38, da 8.41 a 8.43, da 8.48 a 8.55
[TR7] Ch. 8: da 8.39 a 8.40, da 8.42 a 8.49, da 8.54 a 8.56, 8.65, 8.66, da 8.69 a 8.71.
[P1] Cap. 9: da E.23 a E.25, da E.27 a E.30, da E.32 a E.41, da E.53 a E.57
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[P2] Cap. 9: da 9.23 a 9.25, da 9.27 a 9.30, da 9.32 a 9.44, da 9.56 a 9.62
17) Induzione elettromagnetica (Legge di Faraday)
Circuiti risonanti Vedere dispensa specifica che sar messa a disposizione sul sito del corso
[P1] Cap. 13: E.24, E.25, E.27, E.37, E.38
[P2] Cap. 13: 13.28, 13.29, 13.31, 13.40 18) Circuiti magnetici
Vedere dispensa specifica che sar messa a disposizione sul sito del corso
14) Potenza in regime sinusoidale
[TR5], [TR6] Ch. 16: da 16.1 a 16.10, da 16.11 a 16.20. Ch. 8: da 8.56 a 8.58
[TR7] Ch. 16: da 16.1 a 16.10, da 16.11 a 16.20. Ch. 8: da 8.73 a 8.75
[P1] Cap. 10: da E.1 a E.32
[P2] Cap. 10: da 10.1 a 10.33

Rifasamento
[TR7] Ch. 16: da 16.28 a 16.30
[P1] Cap. 10: da E.33 a E.35
[P2] Cap. 10: da 10.34 a 10.36

Massimo trasferimento potenza attiva


[TR5], [TR6] Ch. 8: 8.59, 8.60
[TR7] Ch. 8: da 8.76 a 8.78
[P1] Cap. 10: da E.36 a E.39
[P2] Cap. 10: da 10.39 a 10.42, 10.47

15) Circuiti trifase


[TR5] Ch. 16: da 16.31 a 16.42
[TR6], [TR7] Ch. 16: da 16.31 a 16.40, da 16.41 a 16.60
[P1] Cap. 11: da E.1 a E.15, da E.18 a E.25
[P2] Cap. 11: da 11.1 a 11.15, da 11.18 a 11.26

16) Mutuo induttore


[TR5], [TR6], [TR7] Ch. 15: da 15.1 a 15.10
[P1] Cap. 12: da E.31 a E.38
[P2] Cap. 12: da 12.33 a 12.35, da 12.38 a 12.43

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Circuiti Magnetici Circuiti Magnetici

ESERCIZI SUI CIRCUITI MAGNETICI NOTA SUL METODO DI SOLUZIONE


Si riportano i passi fondamentali del metodo di soluzione, rimandando alle lezioni per gli aspetti teorici.
i1
Sono assegnate strutture magnetiche costituite da un nucleo di materiale magnetico ideale (permeabilit
infinita), dotato di traferri (permeabilit dellaria 0 4 10-7 H/m), e di uno (induttore) o due avvolgimenti i2
(mutuo induttore).

AFe
AFe 1 cm 2
2) Rappresentazione del circuito magnetico
N2 1 mm Rappresentare:
N1
N1 1000 (a) i tronchi di materiale magnetico ideale come conduttori magnetici ideali;
N2 500 (b) i tronchi in aria (traferri) come riluttori aventi permeanza
4
AFe 1 10
P 0 4 10 7
3
12,56 10 8
0,1256 H ;
1 10
(Nota: si propone di usare il parametro di permeanza perch risulta pi conveniente del parametro di
riluttanza ai fini di una soluzione celere del problema; lo studente libero di usare il parametro riluttanza
1) Posizionamento dei morsetti contrassegnati (per mutuo induttore)
se desidera).
Per scrivere le relazioni costitutive di un mutuo induttore, necessario definire i due morsetti
(c) gli avvolgimenti come generatori ideali di forza magnetomotrice M N i , con verso dedotto
contrassegnati alle porte. E questa unoperazione del tutto arbitraria. La scelta effettuata avr come unica
conseguenza il fatto che la mutua induttanza risulti un numero positivo o negativo. mediante regola della mano destra considerando le correnti entranti nei morsetti contrassegnati.
M
Dal punto di vista della pratica tecnica, pu essere comodo scegliere i morsetti contrassegnati in modo tale che la
mutua induttanza risulti positiva, almeno nei casi in cui la struttura magnetica sia talmente semplice per cui sia i
intuibile come effettuare questa scelta. Basta fare in modo che il flusso (parte del flusso generato da una
corrente positiva entrante nel morsetto contrassegnato dellavvolgimento 1, che si concatena con lavvolgimento 2)
(d) i flussi e del campo induzione magnetica, fluenti nei generatori ideali di forza magnetomotrice,
abbia verso concorde con il flusso (generato da una corrente positiva entrante nel morsetto contrassegnato
con verso dedotto mediante regola della mano destra considerando le correnti entranti nei morsetti
dellavvolgimento 2). Lesempio seguente illustra il concetto (usare la regola della mano destra per legare il verso della
corrente nellavvolgimento e il flusso prodotto, in accordo con la Legge di Ampere). contrassegnati (il verso risulter associato a quello dei generatori di forza magnetomotrice con la
convenzione dei generatori).

Con questa scelta dei morsetti


contrassegnati, la mutua induttanza i
risulter positiva.

Con questa scelta dei morsetti P M2


contrassegnati, la mutua induttanza
M1
risulter negativa. P

1 2
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3) Determinare la relazione costitutiva che lega i flussi alle forze magnetomotrici E fondamentale che lo studente abbia presente lorigine delle formule precedenti, in base alla Legge di Faraday.
Il flusso concatenato con lavvolgimento 1 similmente il flusso concatenato con lavvolgimento 2
E necessario ora risolvere il circuito magnetico al fine di determinare la relazione costitutiva che lega i flussi Quindi la relazione costitutiva che intercorre fra flussi concatenati e correnti degli avvolgimenti :
alle forze magnetomotrici. Per il mutuo induttore, una rappresentazione a due porte:
1 N1 1 N1 ( P11M 1 P12 M 2 ) N1 ( P11N1i1 P12 N 2i2 ) N12 P11i1 N1 N 2 P12i2
P11 P12 M1 2 N2 2 N 2 ( P21M 1 P22 M 2 ) N 2 ( P21 N1i1 P22 N 2i2 ) N1 N 2 P21i1 N 22 P22i2
1

2 P21 P22 M2
Si calcoli ora la tensione (verso + al morsetto contrassegnato, cio con convenzione degli utilizzatori rispetto al verso
della corrente) ai capi di un avvolgimento mediante la legge di Faraday:
Si operi con i metodi appresi per la soluzione dei circuiti elettrici lineari adinamici. Ricordare che il
parallelo/la serie di permeanze segue la regola del parallelo/della serie di conduttanze (regole duali a quelle
del parallelo/della serie di resistenze). i e
i
Si pu dimostrare (reciprocit) che risulta sempre P21 P12 cio le mutue permeanze sono uguali. Si
v=? v=-e
consiglia comunque di calcolare entrambi i parametri allo scopo di verificare la correttezza dei risultati
ottenuti. Si ricorda inoltre che queste mutue permeanze possono risultare negative (se non stata C
effettuata una scelta opportuna dei morsetti contrassegnati; vedi punto 1).

Risulta una forza elettromotrice e d e la tensione ai capi della spira d


v e
dt dt
Sostituendo si ottiene la ben nota relazione costitutiva del mutuo induttore, dove si riconoscono le espressioni delle
P11 1
2P P 2PM1
M1 /2 induttanze:
M2 0
d di1 di2
M1 v1 1 N12 P11 N1 N 2 P12
dt dt dt
P21 2
P P L1 LM
M1 M2 0 di1 di2
d
v2 2 N1 N 2 P21 N 22 P22
dt dt dt
LM L2

P22 2
P M2 5) Eventuale proseguimento
M2 P Dopo aver caratterizzato la struttura magnetica come un mutuo induttore, pu essere richiesta la soluzione
M1 0
PM2 di un circuito che contiene tale elemento. Si applicano le nozioni apprese di teoria dei circuiti (per es. analisi
1
P12 P P in regime sinusoidale; induttori accoppiati, ecc.) utili al problema specifico proposto. Per tutti gli scopi, la
M2 M1 0 struttura assegnata ora rappresentabile come un mutuo induttore con parametri noti:

LM
4) Determinare le induttanze i1 i2

Si calcolano le induttanze associate al mutuo induttore:


v1 L1 L2 v2

2 2 8
L1 N P
1 11 1000 2 12,56 10 251,2 mH
L2 N 22 P22 500 2 12,56 10 8
31,4 mH
8
LM N1 N 2 P21 1000 500 12,56 10 62,8 mH

3 4
F. Grassi T9 F. Grassi T9
Note dell'esercitazione Note dell'esercitazione

Reti magnetiche Esercizio 13

Esercizio 12

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F. Grassi T9 F. Grassi T9
Note dell'esercitazione Note dell'esercitazione

Esercizio 14 Esercizio 15

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Esercizio 16 Esercizio 17

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Esercizio 18

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Esercizio 23

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Esercizi su Doppi Bipoli Adinamici Esercizi su Doppi Bipoli Adinamici

1 Per il doppio bipolo di Fig. 1, determinare le seguenti rappresentazioni della relazione costitutiva: (a) con
comando in corrente; (b) con comando in tensione; (c) ibrida del primo tipo; (d) ibrida del secondo tipo. 4 Per il doppio bipolo di Fig. 4, determinare le seguenti rappresentazioni della relazione costitutiva: (a) con
comando in corrente; (b) con comando in tensione; (c) ibrida del primo tipo; (d) ibrida del secondo tipo.
i1 R1 i2
i1 R1 i2
v1 R2 iS v2
vs
v1 v2
R2
Fig. 1
Soluzione: Fig. 4
Soluzione:
a)
a)
b)
b)
c)
c)

d)
d)

2 Determinare la rappresentazione del doppio bipolo di Fig. 2 nella forma di trasmissione 5 Determinare la matrice delle resistenze del doppio bipolo di Fig. 5

i1 R Ra Rb
i2 i1 i2

v1 R R v2 v1 Rc v2

Fig. 2 Fig. 5

Soluzione: Soluzione:

3 Determinare la rappresentazione del doppio bipolo di Fig. 3 nella forma di trasmissione 6 Determinare la matrice delle conduttanze del doppio bipolo di Fig. 6
R R Gc
i1 i2 i1 i2

v1 R v2 v1 Gb Ga v2

Fig. 3 Fig. 6

Soluzione: Soluzione:

1 2
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7 Determinare la matrice di trasmissione del doppio bipolo di Fig. 7, e le condizioni di esistenza. 9 Determinare la rappresentazione del doppio bipolo di Fig. 9 nella forma ibrida del primo tipo
vs is
R1 i1 i2
i1 i2

R2 v1 R v2
v1 v2
R2
Fig. 9

R1
Soluzione:
Fig. 7
Nota al disegno: Le connessioni elettriche (nodi) sono solo quelle evidenziate con il punto nero

Soluzione:
10 Determinare la relazione costitutiva del doppio bipolo di Fig. 10 nella forma ibrida del primo tipo.

i1 R1 i2

R2
Esiste per v1 v2
R2

8 Per il doppio bipolo di Fig. 8, determinare le seguenti rappresentazioni della relazione costitutiva: (a) con R1
comando in corrente; (b) con comando in tensione; (c) ibrida del secondo tipo. Fig. 10
Nota al disegno: Le connessioni elettriche (nodi) sono solo quelle evidenziate con il punto nero

R Soluzione:
i1 i2

v1 v2
R
R
11 Determinare la matrice di trasmissione del doppio bipolo di Fig. 11

Fig. 8
i1 R
k1 k2 i2

Soluzione: v1 1 2 R R 1 2 v2
a)
Fig. 11
b)
Suggerimento utile: Usare la propriet della connessione in cascata di doppi bipoli.
c) Soluzione:

3 4
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15 Determinare la rappresentazione del doppio bipolo di Fig. 15 con comando in corrente


ri
12 Determinare la matrice delle resistenze del doppio bipolo di Fig. 12 i1 i2

v1 R v2
i1 R i2
k i

v1 1 2 R v2 Fig. 15

Fig. 12 Soluzione:

Soluzione:

16 Determinare la rappresentazione del doppio bipolo di Fig. 16 con comando in tensione

v1
13 Determinare la matrice delle conduttanze del doppio bipolo di Fig. 13 i1 R
i2

i1 R
k i2 v1 R v2

v1 1 2 v2 Fig. 16

Fig. 13 Soluzione:

Soluzione:

17 Per il doppio bipolo di Fig. 17, determinare le seguenti rappresentazioni della relazione costitutiva: (a)
con comando in corrente; (b) con comando in tensione; (c) ibrida del primo tipo; (d) ibrida del secondo tipo.

14 Determinare la matrice H del doppio bipolo di Fig. 14 vS R1


i1 i2
i1 R
k i2
v1 R2 v2
v1 1 2 v2

Fig. 14 Fig. 17
Soluzione:
Soluzione: a)

b)

c)

d)

5 6
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Esercizi per acquisire sicurezza nello scrivere le 3) Dati: vB = 3 V; vD = 3 V; vE = 2 V; vF = 4 V; vH = 1 V; iA = 2 A; iC = 1 A; iG = 2 A; iI = 3 A.

Leggi di Kirchhoff
Dopo aver determinato tutte le tensioni e tutte le correnti del circuito, determinare la potenza entrante iA
in tutti i bipoli. A

1) Dati: v2 = 3 V; v3 = 1 V; v4 = 1 V; v6 = 2 V; v7 = 4 V; i5 = 3 A; i7 = 2 A; i8 = 1 A. vB B C E vE
iC I

1 D
iI
v2 2 6 v6 H vD F
vH
vF
i5
5 G
i7 8 iG

v3 3 7 [Soluzione: peA=8 W, peB=3 W, peC= 1 W, peD=12 W, peE=2 W, peF= 20 W, peG=4 W, peH= 2 W, , peI= 6 W]
v4 v7

4 i8
4) Dati: vA = 2 V; vB = 1 V; vC = 2 V; vG = 3 V; vH = 4 V; iF = 2 A; iE = 1 A; iD= 3 A.

vA

[Soluzione: pe1=42 W, pe5= 6 W, pe7= 8 W, pe4=2 W, pe3=3 W, pe6= 10 W, pe2= 18 W, pe8= 5 W] A

2) Dati: i1= 2 A; i3= 3 A; v2 = 4 V; v4 = 2 V


vB vC

i1 B C
1

i3
v4 4 3 2 v2
F E D

iF iE iD
G H
[Soluzione: pe1= 4 W, pe2= 4 W, pe3=12 W, pe4= 4 W]

vG vH
[Soluzione: peA= 8 W, peB= 2 W, peC=6 W, peD=3 W, peE= 7 W, peF=18 W, peG= 6 W, peH= 4 W]

NOTE:
Definire sempre nei circuiti tutte le tensioni e le correnti introdotte.
Definire sempre nei circuiti i nodi e i percorsi usati
Verificare la correttezza del risultato finale mediante un bilancio di potenze (Teorema di Tellegen)
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Esercizi su Trasformatore Ideale Esercizi su Trasformatore Ideale

1 Determinare la resistenza equivalente ai morsetti a, b del circuito di Fig. 1. Dati ,


6 Determinare la corrente ix , la tensione vx, la potenza px nel circuito di Fig. 6. Dati , ,
, , [ ]
, , , [ ]
a R1
k R1 R2
ix k1 k2
R4
1 2 R2 R3 + R3
vS 1 2 vx 1 2 px
b
Fig. 1
Fig. 6

2 Determinare la resistenza equivalente ai morsetti a, b del circuito di Fig. 2. Dati ,


7 Determinare la corrente ix , la tensione vx, la potenza px nel circuito di Fig. 7. Dati , ,
[ ]
R1 R2 , , , [ ]
k a
R1
R1 R1 k1 ix k2
1 2
R1 R1
b vS + px 1 2 R2 1 2 R3 vx

Fig. 2
Fig. 7
3 Determinare lespressione analitica della tensione nel circuito di Fig. 3. [ ]
8 Determinare ix nel circuito di Fig. 8. Dati , , , k=1/2.
R [ ]
k R vS
k ix
R
+ vx iS
vS 1 2 R iS 1 2
R R

Fig. 3
Fig. 8

4 Determinare il circuito equivalente di Thevenin visto ai morsetti a, b del circuito di Fig. 4. Dati ,
9 Per il circuito in Fig. 9, determinare le potenze entranti ps, p1, p2, p3 e verificare il teorema di Tellegen.
, , , [ ]
Dati , , , ; ;
R1 R2 [ ]
k
a
R1 p2 R2
+ R3 k1 k2
vS 1 2
ps vS p1
+ 1 2 1 2 p3 R3
Fig. 4 b
5 Determinare la tensione e la corrente nel circuito di Fig. 5. Dati , , ,
Fig. 9
[ ] R
ix k

+ 10 Determinare k tale che il rendimento della sorgente in Fig 10 sia pari a 80 %. In queste condizioni,
VS 1 2 IS vx
determinare la potenza assorbita dal carico RL. Dati , ,
[ ]
Fig. 5
1 2
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Esercizi su Trasformatore Ideale

11 Ripetere lesercizio 10 assumendo che la sorgente sia connessa al secondario e il carico RL al primario
[ ]

SORGENTE
RS
k

vS + 1 2 RL

Fig. 10

12 Determinare RL tale che la potenza dissipata dal carico RL in Fig. 11 sia massima. Determinare anche tale
potenza massima. Dati , , k=1/2
[ , ]

R R
k
iS
R R 1 2
R RL

Fig. 11

N.B. Per la soluzione degli esercizi 10, 11, 12, rivedere lezioni su trasferimento di potenza da sorgenti non
ideali.

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