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Cos’è il GPS
Il G.P.S. o sistema globale di posizionamento, è un sistema che permette di
determinare la posizione di un punto sulla superficie terrestre, con precisioni che
vanno da un centinaio di metri a pochi millimetri a seconda del tipo di ricevitori e del
tipo di elaborazione dei dati che si utilizza. Si basa su di una costellazione di 24
satelliti artificiali, posti in orbita intorno alla terra ad un’altezza di circa 20200 km.
Il G.P.S. è stato inizialmente progettato come sistema per la difesa da Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti.
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In prima approssimazione, la distanza dal punto al satellite è ottenuta moltiplicando il
tempo di percorrenza del segnale per la sua velocità di propagazione (circa 300.000
km al secondo).
b) Il segmento di controllo
Scopo del segmento di controllo è quello di verificare lo stato di funzionamento dei
satelliti. Il segmento di controllo è composto da una serie di stazioni a terra
disseminate lungo la fascia equatoriale e precisamente da:
-5 stazioni di monitoraggio per il controllo dei satelliti;
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-3 stazioni di trasmissione per la trasmissione dei comandi di controllo ai satelliti e
delle informazioni da trasmettere con il messaggio di navigazione;
1 stazione di backup;
1 stazione master per il controllo dell’intero sistema.
I satelliti compiono un’intera orbita ogni 12 ore circa e passano quindi su una
stazione di controllo due volte al giorno. In occasione di questi passaggi viene
misurata la loro altezza, posizione, velocità e vengono determinate le variazioni di
ciascuna orbita rispetto al corrispondente modello matematico. Queste variazioni
sono dette “errori delle effemeridi”.
Quando il sistema di controllo ha misurato la posizione di un satellite, invia queste
informazioni al satellite, quest’ultimo le ritrasmette ai vari ricevitori nel messaggio di
navigazione.
E’ da notare che queste stazioni sono le uniche che trasmettono verso i satelliti in
quanto gli utenti del sistema possono soltanto ricevere i segnali trasmessi.
c) Il segmento utente
L’insieme dei ricevitori in grado di captare ed elaborare i segnali GPS costituisce il
segmento utente.
Un ricevitore GPS è costituito da una antenna omnidirezionale connessa con una
unità di elaborazione che permette la decodifica del segnale, la stima in tempo reale
della posizione del punto e la memorizzazione dei dati ricevuti per la successiva post
– elaborazione.
Come si determina la posizione di un punto
Il sistema GPS permette di determinare la posizione di punti appartenenti alla
superficie terrestre, o prossimi ad essa, mediante due metodi operativi:
- il posizionamento assoluto con il quale la posizione del punto può essere
determinata con una approssimazione di circa 100 metri. Il suo utilizzo è quindi
adatto alla navigazione.
- il posizionamento differenziale con il quale viene determinata la posizione di un
punto rispetto ad un altro assunto come riferimento. Per utilizzare questo metodo
occorrono due ricevitori GPS che occupino il punto di riferimento ed il punto da
determinare per un tempo che può andare da pochi secondi a qualche ora a
seconda della modalità di rilievo utilizzata.
In topografia, con i procedimenti di trilaterazione, si può determinare la posizione di
un punto misurando la distanza fra questo ed alcuni punti di cui si conosce la
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posizione individuata da coordinate plano-altimetriche, espresse nel sistema di
riferimento entro cui verrà inquadrato il lavoro di rilevamento che stiamo eseguendo.
Il metodo che viene eseguito è sostanzialmente quello della intersezione in avanti da
punti noti dello spazio (i satelliti). Oltre che la distanza fra il punto da determinare e
ciascuno dei satelliti utilizzati a tale scopo deve essere quindi nota la posizione nello
spazio di ciascuno dei satelliti al momento in cui viene effettuata la misura.
Data la conoscenza della posizione dei satelliti supponiamo di voler determinare la
posizione di un punto P della superficie terrestre avendo misurato le distanze fra
questo punto ed alcuni satelliti che possiamo chiamare rispettivamente A, B e C.
Supponiamo che la distanza fra il punto ed il satellite A sia di 18.000 km. La
conoscenza di questa distanza ci permette di affermare che il punto in questione si
trova, nello spazio sulla superficie di un’immaginaria sfera il cui raggio è 18.000 km,
ove il satellite osservato si trova al centro di questa sfera. Analogamente,
supponendo che la distanza fra il punto P ed il satellite B sia di 20.000 km, il punto in
questione si trova anche sulla superficie di una seconda immaginaria sfera il cui
raggio ha appunto tale valore. Ovviamente, il solo punto dell’universo che dista
18.000 km dal satellite A e 20.000 km dal satellite B si trova sulla circonferenza
individuata dalla intersezione delle due sfere.
Prendiamo ora in considerazione anche la distanza fra il punto ed il satellite C
supponendo che essa sia, 22.000 km.
Constatiamo che vi sono solamente due punti nello spazio per i quali le distanze ai
tre satelliti corrispondono ai tre valori suddetti. Questi sono i due punti nei quali la
sfera di raggio 22.000km interseca le sfere di raggio pari a 18.000 km e quella di
raggio pari a 20.000 km.
Il sistema GPS utilizza varie tecniche per individuare quale dei due punti suddetti è
quello corretto, in modo da poter limitare le osservazioni ai tre satelliti che abbiamo
preso in considerazione. E’ sufficiente effettuare la misura della distanza ad un
quarto satellite per localizzare in modo univoco il punto della superficie terrestre su
cui ci troviamo.
Ogni altro elemento misurato o calcolato che viene utilizzato per determinare la
posizione del punto ha il solo fine di aumentare la precisione.
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Buoni ricevitori utilizzano a questo proposito particolari programmi che analizzano la
posizione relativa dei satelliti scegliendo quelli che si trovano nella posizione più
conveniente e fornendo un giudizio sulla qualità geometrica della determinazione.
Per quanto riguarda l’altezza minima dei satelliti sull’orizzonte è generalmente
ammesso come limite minimo l’altezza di 15 gradi.
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La posizione di uno dei due ricevitori viene assunta come nota e si determina la
posizione dell’altro ricevitore relativamente a quella del primo.
Considerato che le osservazioni avvengono nello stesso istante è possibile eliminare,
o comunque ridurre tutti gli errori dipendenti dai satelliti:
-errori nel calcolo della posizione dei satelliti;
-errori dovuti agli offset degli orologi di bordo;
-se la distanza tra i ricevitori è sufficientemente corta possono essere eliminati gli
errori dovuti all’attraversamento dell’atmosfera.
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I ricevitori differiscono fra loro per la capacità di captare una o ambedue le frequenze
portanti L1 ed L2 e per il modo secondo il quale essi utilizzano le informazioni
contenute nei segnali trasmessi dai satelliti.
Poiché per effettuare una determinazione di posizione plano altimetrica il ricevitore
deve poter ricevere contemporaneamente i segnali emessi da almeno quattro
satelliti, le varie apparecchiature differiscono anche per il numero di canali di
ricezione disponibili per ciascuna frequenza. Molti ricevitori utilizzati per rilevamenti
geo-topografici sono dotati di almeno 6 canali di ricezione. Altre importanti differenze
riguardano la maggiore o minore capacità di memorizzazione e di elaborazione dei
dati ricevuti ed il tipo di dati che vengono forniti in uscita.
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WGS 84 rappresenta un modello matematico della terra da un punto di vista
geometrico, geodetico e gravitazionale.
Nel WGS 84 l’origine delle coordinate coincide con il centro di massa della terra,
l’asse Z è diretto verso il polo Nord terrestre convenzionale e coincide con l’asse di
simmetria dell’ellissoide; l’asse X è rappresentato dall’intersezione tra il meridiano
passante per Greenwich ed il piano equatoriale, l’asse Y, perpendicolare all’asse X.
Questo ellissoide approssima il geoide con approssimazioni di circa + - 50 metri.
I suoi parametri sono:
a = 6.378.137,00 metri semiasse maggiore
b = 6.356.752,31 metri semiasse minore
Per ottenere la quota ortometrica è necessario conoscere lo scostamento tra geoide
ed ellissoide. Per trasformare le coordinate espresse nel WGS 84 in un altro sistema,
ad esempio locale, è necessario determinare i parametri per la trasformazione delle
coordinate. Questo può essere fatto se sono note le coordinate di alcuni punti in
entrambi i sistemi. La trasformazione comporta un certo decadimento nella
precisione dei risultati, dovuta alla diversa precisione tra le misure effettuate con i
metodi tradizionali e quelle effettuate mediante GPS.
Le quote GPS
Il GPS fornisce la quota ellissoidica dei punti determinati, questa non ha significato
pratico in quanto quella che interessa è la quota geoidica. Per poter utilizzare le
quote GPS è necessario conoscere la distanza tra la superficie fisica (geoide) e la
superficie di riferimento utilizzata (ellissoide). Il geoide ha un andamento irregolare
per cui la distanza con l’ellissoide (detta ondulazione geoidica) è variabile da punto a
punto, pertanto un utilizzo delle quote misurate con il GPS non può ritenersi
attendibile.
Applicazioni professionali
Applicazioni in cui il GPS può essere utilizzato con successo:
- rilievo e controllo delle deformazioni locali avvenute a seguito di fenomeni naturali
quali ad esempio, frane, alluvioni ecc;
- rilievo di inquadramento e tracciamento di opere di ingegneria quali ad esempio
autostrade, ferrovie, elettrodotti, canali, gallerie, ecc;
- riposizionamento di punti di riferimento dispersi;
- rilievi di alta precisione per cartografia e aerofotogrammetria;
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- rilievo di aree molto estese destinate ad usi particolari;
- rilievi di miniere e cave;
- determinazione dei punti di appoggio per l’aerofotogrammetria;
- la determinazione delle posizioni dei natanti nei rilievi batimetrici;
- rilievo di piani quotati;
- tracciamento di assi stradali;
- rilievo catastale di aggiornamento;
- rilievo per la formazione dei GIS.
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Procedure di rilevamento
Principali caratteristiche delle varie procedure operative
• Modalità statica
Caratteristica di queste modalità operative è l’occupazione dei punti da rilevare per
un periodo di tempo medio-lungo. Durante l’acquisizione dei segnali trasmessi dai
satelliti i ricevitori devono rimanere fermi sul punto da determinare. Questa procedura
operativa prevede l’esecuzione contemporanea delle osservazioni da due stazioni,
sulle quali i ricevitori restano fissi per tutta la durata della sessione. Questa
procedura è quella che garantisce la massima precisione e viene utilizzata per la
determinazione di punti di appoggio o per la costituzione di reti di inquadramento.
• Modalità statica veloce
Questa procedura richiede la disponibilità di adatti ricevitori. Dal punto di vista
operativo è molto simile alla procedura statica ma in questo caso il tempo di
occupazione della stazione è più breve.
• Modalità pseudo statica
Nei confronti della procedura statica, la pseudo statica consente una maggiore
rapidità di esecuzione ma non consente di ottenere la stessa precisione, inoltre è
meno precisa della procedura statica veloce.
• Modalità cinematica
In confronto alle precedenti procedure, il rilevamento cinematica riduce notevolmente
i tempi necessari per determinare un vettore GPS. Un ricevitore viene collocato su un
punto (per esempio un punto noto) e resta fermo su di esso mentre un ricevitore
mobile si porta sui vari punti da determinare, fermandosi su ciascuno di essi per il
tempo necessario ad eseguire le osservazioni.
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