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FACOLTA DI INGEGNERIA
DIPARTIMENTO DI
ELETTRONICA, INFORMATICA, SISTEMISTICA
TESI DI LAUREA
IN
BIOIMMAGINI
CANDIDATO RELATORE:
Davide Marsili Prof. Ing. Claudio Lamberti
CORRELATORI
Dott. Cristiana Corsi
Dott. Giacomo Tarroni
1
indice
ABSTRACT ........................................................................................................................... 6
INTRODUZIONE ................................................................................................................... 8
Stato dellarte: ......................................................................................................................... 12
Contributo della tesi ................................................................................................................ 14
CAPITOLO 1. Il Cuore: caratteristiche, patologie e metodi dindagine in Risonanza Magnetica16
1.1 Anatomia cardiaca: ........................................................................................................ 16
1.2 Fisiologia cardiaca: ........................................................................................................ 26
1.3 Principali patologie cardiache: ...................................................................................... 29
1.3.1 Ingrandimento delle camere: ................................................................................. 29
1.3.2 Infarto miocardico: ................................................................................................. 31
1.3.3 Cardiopatie congenite: ........................................................................................... 33
1.3.4 Cardiomiopatie: ...................................................................................................... 35
1.4 Indagine di risonanza magnetica delle camere ventricolari:......................................... 40
CAPITOLO 2: Tecniche level-set di segmentazione di immagini ........................................... 44
2.1 Introduzione: ................................................................................................................. 44
2.2 Generalit: ..................................................................................................................... 47
2.3. Approccio generale al modello matematico: ............................................................... 47
2.3.1 Evoluzione a velocit costante: .............................................................................. 53
2.3.2 Evoluzione per curvatura: ...................................................................................... 54
2.3.3 Evoluzione per trasporto: ....................................................................................... 55
2.4 Metodi Edge-Based: ...................................................................................................... 57
2.4.1 Moto per curvatura geodetica: .............................................................................. 57
2.4.2 Metodo Malladi-Sethian: ....................................................................................... 58
2.5 Metodi Region-based: ................................................................................................... 60
2.5.1 Metodo Chan-Vese: ................................................................................................ 63
2.5.2 Metodo level-set statistico (Maximum likelihood): ............................................... 66
2.6 Estensione delle tecniche level-set di segmentazione di immagini allanalisi di dati 3D:
............................................................................................................................................. 70
CAPITOLO 3. Acquisizione di immagini in risonanza magnetica ........................................... 72
3.1 Progetto CHIRON: .......................................................................................................... 72
3.2 Specifiche di acquisizione: ............................................................................................. 74
2
CAPITOLO 4: Descrizione della tecnica elaborata................................................................. 76
4.1 Introduzione: ................................................................................................................. 76
4.2 Acquisizione dei dati, procedura di ricostruzione : ..................................................... 79
4.3 Preparazione dei dati per la segmentazione:................................................................ 79
4.4 Segmentazione endocardio dei ventricoli destro e sinistro: ....................................... 80
4.5 Segmentazione epicardio del ventricolo sinistro: ......................................................... 85
4.6 Segmentazione composita, calcolo dei volumi: ............................................................ 86
4.7 Risultati.......................................................................................................................... 88
CONCLUSIONI .................................................................................................................. 104
Bibliografia ...................................................................................................................... 108
3
Alla mia cara amica
Giulia
4
5
ABSTRACT
La tecnica di risonanza magnetica cardiaca cine cardiac MRI
permette di avere immagini in alta risoluzione relativamente
alle strutture cardiache. In ambito clinico, tali immagini
vengono solitamente valutate in maniera esclusivamente
qualitativa dal medico. Per effettuare analisi quantitative di
funzionalit cardiaca necessario tracciare manualmente frame
per frame i contorni delle regioni di inte resse (quali cavit e
pareti ventricolari). Questa operazione richiede una notevole
quantit di tempo e di conseguenza non viene generalmente
eseguita nella routine ospedaliera. Lobiettivo di questo lavoro
di tesi fornire una nuova tecnica automatica di segmentazione
delle cavit ventricolari sinistra e destra e del miocardio del
ventricolo sinistro in modo tale da eliminare la necessit del
tracciamento manuale, e ridurre la variabilit inter/intra
operatore. La segmentazione viene effettuata tramite me todi
level-set: per i contorni endocardici stato utilizzato un
modello statistico globale di tipo region -based, mentre per la
segmentazione del miocardio del ventricolo sinistro si
implementato un modello edge -based di tipo Malladi -Sethian.
6
7
INTRODUZIONE
8
Fi g. 2 : di s tri b uz i o ne m o ndi a le de lle mo rt i p e r CV D s r i spe tt o a d i sc he m ie
mi o ca rd ic he , pa t o l og i e cer ebr ova sc o la r i ed a ltr i ti pi di pa t o l og ie
ca rdi o va s co la r i, ne g li uo m i ni (a n n o 2 0 0 8 ) . I m ma gi ne pr ov en ie n te da [ 5 ] .
9
I recenti sviluppi della Tomografia Computerizzata (CT) e della
Risonanza Magnetica (RM) hanno consentito di effettuare non
solo studi di morfologia cardiaca e caratterizzazione tissutale,
ma anche di valutare in modo qualitativo, semi -quantitativo e
quantitativo la funzionalit cardiaca.
10
della funzione ventricolare destra pi efficace e riproducibile
rispetto a quella fornita dall imaging nucleare e
dallecocardiografia .
11
Stato dellarte:
Oggi, in ambito clinico, la segmentazione dei ventricoli (in
particolare del ventr icolo destro) essenzialmente un processo
manuale effettuato da parte del medico radiologo. Ne consegue
dunque che questo tipo di pratica clinica oltre ad essere lunga e
tediosa presenta elevate variabilit intra - ed inter -operatore.
12
segmentazione dei volumi (ricostruiti impilando le slice
acquisite) nel ciclo cardiaco.
13
Contributo della tesi
Vorrei ora esporre sinteticamente il mio contributo personale
fornito con questo lavoro di tesi.
14
prototipo per lo sviluppo di uno strumento di segmentazione di
immagini cine-RM adatto allapplicazione in ambito clinico.
15
CAPITOLO 1
16
cava superiore). Ha una costituzione prevalentemente muscolare
(miocardio) e con le sue contrazioni ritmiche e autonome (in
media 60/70 battiti al minuto nel soggetto a riposo) assicura la
circolazione del sangue nei vasi; ad ogni battito corrisponde una
fase di contrazione (sistole) e una fase di rilasciamento
(diastole). Allinterno presenta quattro cavit: due
posterosuperiori (atri) e due a nteroinferiori (ventricoli) [8].
Le pareti del cuore sono costituite da tre tonache sovrapposte.
La pi esterna detta pericardio, una membrana sierosa che
forma un sacco a doppia parete bagnata internamente da un
sottile strato di liquido; la pi interna , lendocardio, formata
da cellule epiteliali che rivestono la superficie interna. Quella
interposta tra le due, detta miocardio, costituit a da tessuto
muscolare striato.
Gli atri comunicano con i ventricoli sottostanti attraverso due
orifizi provvisti di valvole: la valvola tricuspide a destra e la
mitrale a sinistra.
La consistenza del miocardio risulta differente nelle due camere:
appare maggiore nei ventricoli, che hanno azi one pompante,
dove il tessuto pi robusto, mentre pi sottile nelle pareti
degli atri.
Nellatrio di destra sboccano tre vene: la cava inferiore, la cava
superiore e la grande vena coronarica; nell atrio di sinistra,
invece, le vene polmonari che portano sangue ossigenato. Dal
ventricolo destro ha inizio l arteria polmonare, mentre da quello
sinistro parte l aorta. Come gli orifizi atri o-ventricolari, anche
quelli tra ventricoli e arterie sono occupa ti da dispositivi
valvolari: la valvola aortica e la valvola polmonare. Le valvole
cardiache sono formate da lamine fibrose (cuspi di) inserite negli
anelli fibrosi dello scheletro del cuore; quelle che si trovano tra
atri e ventricoli sono costituite dalla tricuspide a destra, formata
17
da tre lamine, e dalla mitrale a sinistra, c he invece presenta due
lamine.
Le quattro cavit che com pongono il cuore, atri e ventricoli,
separati rispettivamente dai setti interatriale e interventricolare,
presentano nella superficie interna caratteristiche particolari
strettamente collegate alla funzione svolta. Sia i due atri sia i
due ventricoli hanno unorganizzazione strutturale di base
comune fra loro, pur esistendo differenze anche sostanziali fra
le cavit di destra e quelle di sinistra. Analogamente pu essere
detto per lapparato valvolare [9].
18
Fi g. 1 .2 : s pa c ca t o d el c uo re tra t t o da [ 9 ]
19
sbocco delle vene cave e delle polmonari di destra e dividendo i
due atri, visibile solo sulla faccia diaframmatica in quanto non
si estende fino a quella anteriore.
Solco interventricolare anteriore e posteriore: si estendono dal
solco coronarico longitudinalmente fino allapice del cuore sia
sulla faccia sternocostale che su quella diaframmatica.
20
delle vene cave, determinando per in questo caso un maggiore
sviluppo orizzontale dellatrio sinistro.
1
Emiclaveare: linea perpendicolare al suolo passante per il mezzo della clavicola su di un piano
frontale
21
Fi g. 1 .3 : c u ore a per t o med ia nt e u n ta gl i o l o n gi tu di na le lu n g o i l su o la t o
des tr o. S o n o v is i bi li t ut te e tre l e c us pi di d e lla va l v ola tr ic us pi de, l a tri o
des tr o ed i l v en tr ic o lo des tr o. I mma g i ne tra t ta da [1 0 ].
2
Lauricola destra e sinistra sono due appendici dentellate di forma conica poste sulla cavit dellatrio
destro e sinistro, rispettivamente.
3 Ostio: Orifizio terminale di un vaso o di un condotto del corpo animale
22
ventricolo destro pi spessa di quella atriale ma solo un
terzo di quella dellatrio sinistro.
I due orifizi del ventricolo sono separati da un rilievo muscolare
detto cresta sopraventricolare: essa, infatti, si stacca dalla parete
anteriore del ventricolo e, passando davanti al lembo mediale
della valvola tricuspide, termina nella parete settale; d alla sua
estremit mediale si stacca una robusta trabecola carnea, detta
trabecola settomarginale, che dirigendosi in basso ed in avanti
raggiunge la base del muscolo papillare anteriore. Cresta
arcuata, trabecola settomarginale, muscolo papillare anterior e e
lembo anteriore della tricuspide suddividono cos il ventricolo
destro in due porzioni, una venosa di afflusso, sottostante la
valvola tricuspide, e una arteriosa di efflusso sottostante il
tronco polmonare. La prima presenta dei rilievi muscolari dell a
parete detti trabecole carnee mentre la parte arteriosa ha pareti
lisce. Nel ventricolo destro si distinguono un muscolo papillare
anteriore, uno mediale ed uno posteriore. Lorifizio
atrioventricolare destro ha forma ovale e circonferenza di 120
mm; dotato di un apparato valvolare formato da un anello
fibroso da cui si dipartono tre lembi, o cuspidi, le quali sono di
forma triangolare con la base fissata allanello fibroso e lapice
rivolto verso la cavit ventricolare; presentano una faccia atriale
liscia e una ventricolare solcata dalle corde tendinee.
Lorifizio polmonare situato in avanti, a sinistra e
superiormente rispetto a quello atrioventricolare; esso ha
contorno circolare e circonferenza di circa 70 mm. Presenta un
apparato valvolare costi tuito da un anello fibroso da cui si
dipartono tre valvole semilunari che si possono distinguere in
anteriore, destra e sinistra e presentano una leggera convessit
nel mezzo orientata verso il ventricolo. Nel punto di unione dei
tre apici si viene cos a formare un rigonfiamento, detto nodulo
23
di Morgagni, dal quale si dipartono i margini delle cuspidi che,
essendo incurvati, prendono il nome di lunule.
24
forma di cubo e pertanto presenta sei pareti. Internamente
latrio sinistro presenta, soprattutto in corrispondenza del seno
delle vene polmonari, pareti lisce; solo nei pressi dellorifizio
dellauricola sono presenti delle trabecole carnee anastomizzate
a rete mentre sulla parete mediale presente una depressione,
corrispondente alla fossa ovale, delimitata anteriormente da una
plica semilunare.
25
setto interatriale, corrispondente ai solchi interventricolari
anteriore e posteriore, si pres enta sporgente nel ventricolo
destro e concavo in quello sinistro, ha costituzione carnosa e
spessore simile a quello delle pareti dellatrio sinistro tranne
che per una piccola porzione superiore, la parte membranosa del
setto, che ha costituzione fibrosa e spessore di circa 1 mm.
26
di pressione che accompagna la contrazione spinge il sangue nei
ventricoli;
(3) Fase iniziale della contrazione ventricolare e primo tono
cardiaco. Mentre gli atri si contraggono, londa di
depolarizzazione si muove lentamente attraverso le cellule di
conduzione del nodo AV, poi rapidamente lungo le cellule del
Purkinje fino a raggiungere l apice del cuore. La sisto le
ventricolare inizia a questo livello, con fasci musc olari disposti
a spirale che spingono il sangue in alto verso la base del cuore.
Il sangue spinto verso l alto esercita una pressione sulla faccia
inferiore dei lembi delle valvole AV, determinandone la
chiusura in modo da impedire il reflusso del sangue n egli atri.
Le vibrazioni generate dalla chiusura delle valvole AV danno
origine al primo tono cardiaco S1. Con tutte le valvole chiuse,
sia AV sia semilunari, il sangue rimane intrappolato nei
ventricoli. Tuttavia i ventricoli continuano a contrarsi
determinando una fase detta contrazione ventricolare
isovolumetrica, per sottolineare il fatto che il volume di sangue
presente nel ventricolo non cambia. Mentre i ventricoli iniziano
a contrarsi, le fibre muscolari atriali si ripolarizzano e si
rilasciano;
(4) Il cuore come pompa: l eiezione ventricolare. I ventricoli in
contrazione, ad un certo punto, riescono a generare una
pressione sufficiente a determinare l apertura delle valvole
semilunari, permettendo il passaggio del sangue nelle arterie. La
pressione generata dalla contrazione ventricolare diventa la
forza motrice per il flusso sanguigno. Durante questa fase le
valvole AV rimangono chiuse e gli atri continuano a riempirsi;
(5) Rilasciamento ventricolare e secondo tono cardiaco. Al
termine delleiezione ventricolare, i ventricoli iniziano a
rilassarsi. Appena ci accade la pressione ventricolare
27
diminuisce e diventa inferiore a quella presente nelle arterie,
quindi il sangue comincia a rifluire verso il cuore: questo flusso
retrogrado riempie le cuspidi delle valvole semilunari
forzandole verso la posizione di chiusura. Le vibrazioni
successive alla chiusura delle valvole semilunari danno origine
al secondo tono cardiaco, S2. Inoltre, quando la pressione
ventricolare diventa inferiore a quella atr iale, le valvole AV si
aprono. Il sangue accumulato a livello atriale durante la
contrazione ventricolare rapidamente fluisce nei ventricoli. Il
ciclo cardiaco riprende dall inizio.
Sinteticamente, possibile riassumere le principali grandezze
fisiologiche del cuore nelle seguenti voci:
28
Regolazione dell attivit cardiaca : il cuore regolato
dallattivit di neuroni simpatici e parasimpatici e da ormoni
(controllo estrinseco). Inoltre, altri fattori di regolazione
operano allinterno del cuore (controllo intrinseco). La
frequenza cardiaca dipende dalla frequenza di scarica del nodo
SA ed completamente sottoposta al controllo estrinseco. Il
volume di eiezione ventricolare controllato dai fattori
estrinseci ed intrinseci, ed principalmente influenzato da tre
fattori: la contrattilit ventricolare, che regolata dai neuroni
simpatici e dalladrenalina, dal volume telediastolico, che
dipende dal precarico, e dal postcarico, che dipende dalla
pressione arteriosa.
29
riconoscimento della variazione del profilo cardiaco Alcune
delle pi frequenti condizioni sono sotto elencate:
30
- Ingrandimento dellatrio destro: quasi invariabilmente
conseguenza del sovraccarico del ventricolo omonimo. Quasi
costantemente si associa anche dilatazione della vena cava
superiore.
31
Fi g 1 .5 : I m ma gi ne di R M di i nf a r to mi oca rdi c o a nt er o - s et ta l e s t udia to i n
f a se a c u ta . La f rec cia i nd ica la z o na i nfa rt ua t a .
Im ma g in e t ra t ta da [ 1 4 ] .
32
Fi g. 1 .6 : C T e la b ora ta di d ue a ne ur is m i ve nt ric o la ri . RVA : a neu ri s ma d el
ve ntr ic o lo de st ro ; LV A : a n eur i s ma de l v e nt ric o lo s i ni st r o. I m ma g in e t ra t ta
da [5 2 ].
33
passaggio di sangue da sinistra a destra. Questo passaggio in
cardiologia pediatrica viene chiamato shunt sinistro -destro.
34
1.3.4 Cardiomiopatie:
Costituiscono un gruppo di disordini il cui comune
denominatore rappresentato dal diretto interessamento del
muscolo cardiaco. Il termine distintivo e specifico in quanto
non sono il risultato di malattie congenite , del pericardio e delle
valvole. Pertanto la diagnosi di cardiomiopatia richiede
dapprima lesclusione di tutti questi fattori.
Lo schema classificativo pi comunemente accettato quello
promulgato dal World Health Organization ( WHO). Forme
primitive di cardiomiopatia sono:
35
- Cardiomiopatia restrittiva : ridotto riempimento e ridotto
volume diastolico di uno o ent rambi i ventricoli con funzione
sistolica conservata.
Le cause che portano alla manifestazione di una cardiomiopatia
restrittiva sono molteplici a volte rimangono sconosciute. Le
alterazioni della funzione diastolica sono date dalle fibrosi
miocardiche, linfiltrazione (a carattere generico ereditario) e la
fibroelastosi 4. Tra le malattie infiltrative possiamo citare
lamiloidosi 5. La RM pu evidenziare lincremento di spessore di
entrambi i ventricoli associato a dilatazione delle camere atriali.
Se leziologia della cardiomiopatia dovesse essere lamiloidosi la
risonanza magnetica mostrerebbe sia la disomogeneit del
segnale dovuta allaccumulo della proteina beta -amiloide, sia il
tipico pattern di ehnancement dopo somministrazione di
contrasto.
4Fi br oe la s t os i: Pr oc es s o pa t ol o g ic o ca ra t ter i z z a to da u n a um e nt o e da u n
a dde nsa me n t o del le f ibre e la s t ic he d i u n det er mi na t o dis tre tt o
del l' or ga n is m o .
5 A m il o id os i: gru pp o di ma la tt ie ca u sa te d a l dep o s it o i n va ri te ss ut i d i
pr ote i ne a n o ma l e.
36
sviluppare sintomi di insufficienza cardiaca od aritmie
potenzialmente p ericolose per la vita. La cardiomiopatia
ipertrofica, essendo spesso presente in assenza di sintomi,
anche la causa pi frequente di aritmie pericolose per la vita
negli atleti. Da un punto di vista microscopico, l'alterazione pi
caratteristica il disordine delle fibre miocardiche, che perdono
la loro peculiare distribuzione ordinata e divengono incrociate.
Inoltre i vasi sanguigni risultano ispessiti e hanno ridotta
capacit di portare nutrimento al cuore. C' anche un aumento
variabile della compo nente fibrotica.
La RM indicata nei casi di insufficiente valutazione ecografica
e per la valutazione di entrambi i ventricoli, nonch per
misurare con elevata accuratezza ed alta riproducibilit gli
spessori di parete nei casi dubbi e per quantificare c on
precisione la massa miocardica, dato utile nelle condizioni in cui
lipertrofia del setto interventricolare simmetrica, dal
momento che rappresenta uno dei casi diagnostici pi
complessi. Altra peculiarit dellRM quella di evidenziare
tramite contrasto un maggiore enhancement nelle porzioni di
massima ipertrofia, reperto utile nella diagnosi differenziale
verso condizioni di ipertrofia secondaria come quella che si
verifica negli atleti delite.
37
In Italia, l'incidenza raggiunge i 40/10000 casi, rendendola la
principale causa di morte nei giovani. Nel nostro Paese
considerata una delle principali minacce di decesso improvviso
per le popolazioni della bassa Pianura Padana. La sua
patogenesi per lo pi sconosciuta, ma l' apoptosi (morte
cellulare programmata) sembra giocare un ruolo fondamentale.
Non chiaro per perch solo un ventricolo risulti coinvolto.
L'infiltrazione adiposa della parete libera del ventricolo destro
pu essere visibile con la RM cardiaca. Il grasso presente
determina un'aumentata intensit nelle immagini pesate T1.
L'RM cardiaca in grado di visualizzare l'assottigliamento e
l'acinesia della parete libera v entricolare, alterazione contrattile
che non ben visibile allecografia.
38
Fi g. 1 . 9 : RM a ss e c or t o . I n a l t o a si n is tra : ca r di o mi opa t ia d ila ta t iva , i n a lt o
a des tra : ca rd i o mi opa t ia i per tr of ica , i n ba s so a s in i stra : ca r di o m io p a tia
res tr it ti va , i n ba ss o a des tra : di sp la s ia a r i tm o ge na de l v e ntr ic o lo d est r o.
Im ma g in e t ra t ta da [1 4 ].
39
1.4 Indagine di risonanza magnetica delle camere ventricolari:
40
riuscire a definire in modo eccellente i margini dell endocardio e
dellepicardio con unalta definizione : per questo viene
utilizzata nel follow-up di tutti i pazienti , anche se presentano
patologie cardiache profondame nte differenti.
41
cardiologia e cardiochirurgia pediatrica realizzatisi negli ultimi
50 anni, gran parte di questi pazienti sono attualmente
adolescenti o adulti, costituendo una popolazione emergente con
problematiche gestionali in parte ancora irrisolte , in cui la
funzione ventricolare destra riveste un ruolo determinante. Dal
punto di vista scientifico, queste problematiche rappresentano
inoltre un modello unico per lo studio delle caratteristiche
funzionali e fisiopatologiche del ventricolo destro.
42
43
CAPITOLO 2
2.1 Introduzione:
44
Fi g ura 2 .1 I m ma g i ne t ra tta da [1 5 ] .
a ) Im ma g in e d i u n u o m o e di m o lt ep lic i se g me n ta z i o ni c orre tt e
del l i m ma g i ne: b) uo m o p er i nte ro , c) s ol o i l ca ppe l lo , d) s ol o la fa c cia e)
so l o la gia c ca f ) s ol o l e ma n i, g) s ol o i pa n ta lo n i , e f) so l o le sca r pe .
45
Approcci tipici alla segmentazione iniziano con losservazione
delle immagini e delle loro caratteristiche. In base a tali
osservazioni, si fanno delle assunzioni sullimmagine,
sulloggetto (o gli oggetti) di interesse, e sul tipo di
inizializzazione. Da ci si pu dedurre che un buon algoritmo
sar in grado di determinare la divisione del dominio
dellimmagine, rispetto alle ipotesi fatte, e dunque fornir
unaccurata segmentazione.
46
2.2 Generalit:
47
una funzione implicita : R chiamata funzione level-set e
definita da:
{ (2.1)
48
Lanalisi del segno di in corrispondenza di un generico punto
(x 0 ,y 0 ) , permette di stabilire se la sua posizione rispetto
allinterfaccia allinterno di questa x 0 ,y 0 )<0), allester no
x 0 ,y 0 )>0) o sullinterfaccia x 0 ,y 0 )=0) .
( ) (2.2)
(2.3)
(2.4)
49
La funzione caratteristica della regione definita attraverso la
funzione di Heaviside mono -dimensionale:
{ (2.5)
(2.6)
(2.7)
( ) (2.8)
50
(2.9)
Fi g. 2 .3 : ra p pre se n ta z i o ne d el la c ur va e del le c or ri sp o nd en ti fu nz io n i d i
Hea v i sid e e di D ira c.
51
Fi g. 2 . 4 : e se mp i d i c ur ve e ri spe tt iv i lev el - se t a si n is tra s on o ri p ort a ti pi
co n to rn i po s si bi l i e a des tra le c o rri sp o nd en te f unz i o ni le ve l - s et.
(2.10)
52
(2.11)
, (2.12)
(2.13)
53
(2.14)
(2.15)
(2.16)
54
(2.17)
(2.18)
55
(2.19)
(2.20)
56
2.4 Metodi Edge-Based:
(2.21)
x
{ x (2.22)
57
pesata dalledge indicator . Il secondo termine consiste in
un moto di trasporto verso i contorni individuati dalledge
indicator [18].
x
{ x (2.23)
(2.24)
58
Fi g. 2 .8 : s eg m en ta z io n e di u n ot t o t ra mi te m et od o M a lla d i - S e t hia n
59
possibile osservare dai due metodi illustrati che i modelli
edge-based forniscono degli ottimi risultati in immagini nelle
quali gli oggetti hanno contorni caratterizzati da una variazione
rapida di intensit.
(2.25)
60
Lequazione di Eulero -Lagrange associata alla 2.25 data da:
(2.26)
(2.27)
(2.28)
(2.29)
61
funzionale denergia sia allinterno che allesterno della curva in
evoluzione [32]. Il terzo termine associato allinterfaccia e ,
, sono i relativi fattori di peso.
{ (2.30)
{ (2.31)
(2.32)
62
( ( )) (2.33)
= (2.34)
(2.35)
( )
63
Mantenendo fissa la funzione e minimizzando lequazione 2.35
rispetto alle costanti e possibile esprimere tali costanti in
funzione di :
(2.36)
(2.37)
(2.38)
64
Fi g.2 .9 : s eg me n ta z i o ne di u n ot to c o n met o do cha n - ve se .
65
2.5.2 Metodo level -set statistico (Maximum likelihood):
Nel campo dellimaging medico il fattore che degrada
maggiormente la qualit delle immagini il rumore introdotto
dal sistema di acquisizione. La distribuzione dellintensit dei
livelli di grigio delle immagini strettamente correlata al
rumore intrinse co. In ambito medico sono note le caratteristiche
del sistema di acquisizione e dunque anche la relativa
distribuzione di rumore. Sar quindi possibile ottenere una
conoscenza a priori di tali caratteristiche dellimmagine e
delloggetto da segmentare.
P I Pi I Po I (2.44)
66
(2.45)
67
Dato che il costo computazionale dovuto alle due produttorie
elevato, si sfrutta la propriet della funzione logaritmo di essere
strettamente crescente, per cui il massimo valore di P I pari
al o P I dunque il funzionale da massimizzare non pi
dato dal prodotto delle due produttorie ma dalla loro somma.
Dunque la (2.45) diventa:
o o
(2.46)
o o
(2.47)
(2.48)
68
probabilit gaussiana, che nota in letteratura per
corrispondere alla distribuzione di rumore di questo tipo di
immagini:
( ( ) ) (2.49)
( )
( ( ))
( )
( )
( )
( )
( )
[ ( ) ]
{
(2.56)
69
2.6 Estensione delle tecniche level-set di segmentazione di
immagini allanalisi di dati 3D:
70
71
CAPITOLO 3
72
ospedale, a casa e in qualunque posto la persona si trovi; vuole
cio promuovere un approccio di continuit della cura;
73
d. elaborare ed introdurre in varie parti del sistema CHIRON
soluzioni che vadano al di l dello stato dellarte;
74
75
CAPITOLO 4
4.1 Introduzione:
76
sullaltra, da quella pi apicale a quella pi basale, per ogni
frame. Lambiente di sviluppo della tecnica MATLAB 7.11.
77
- Dichiarazione parametri algoritmo: exp_epi, e, n, beta, dt, b,
b_max, B;
- Ciclo for: per ogni slice del frame considerato viene creata una
funzione level-set, un edge -indicator e le sue derivate seconde;
8. Segmentazione composita:
78
4.2 Acquisizione dei dati, procedura di ricostruzione :
79
prima in cui risulta evidente un volume sanguigno, mentre per
le fette basali si considerato come limite la fetta in cui si inizia
ad intravedere la cuspide polmonare. Per il ventricolo sinistro,
come fetta apicale stata scelta quella in cui si inizia a vedere
una morfologia nitida del ventricolo e come fetta basale stata
scelta quella per cui non ancora visibile il tratto di efflusso
[50].
80
iter: numero di iterazioni;
81
levoluzione; quando il funzionale i -esimo differente dal
funzionale i-1-esimo a meno di un pixel s i considera raggiunta
la convergenza (condizione duscita). In ultimo necessario
regolarizzare la segmentazione data dal metodo statistico,
poich nel calcolo del volume delle due cavit necessario
includere anche i muscoli papillari, generalmente escl usi dal
processo di segmentazione. Si scelto di individuare il convex
hull 3D tramite triangolazione di Delauney. In figura 4.1, 4.2
sono riportati a titolo esemplificativo alcuni step del processo di
segmentazione di una fetta dei ventricoli sinistro e destro
rispettivamente.
82
Fi g. 4 .1 : s te p d i s eg m e nta z i o ne d i una s li ce d el v e ntr ic o lo s i ni st r o d el
f ra m e n1 per i l pa z ie nt e n8 9 : a ) seed p oi n t per l ev ol uz io n e de lla
f u nz i o ne lev el - se t, b - d ) ev ol uz io ne de lla fu n z io n e l eve l - set e)
reg o la riz z a z i o ne d el la su perf ic e s eg m en ta ta .
83
Fi g. 4 . 2 : s te p d i s eg m e nta z i o ne d i una s li ce d el v e ntr ic o lo de st ro de l fra me
n 1 pe r i l pa z ie n te n 8 9 : a ) s eed po i nt per l e vo luz i o ne d el la f unz i o ne
lev el- se t, b - d) e vo l uz i o ne d el la f unz i o ne lev el - set e) r eg o la riz z a z i o ne d el la
su perf ice s eg me n ta ta .
84
4.5 Segmentazione epicardio del ventricolo sinistro:
85
Fi g. 4 . 3 : s eg m en ta z io n e ep ica r di o ve ntr ic o l o si n is tr o fra m e 1 p er il pa z ie n te
n 8 9 : a ) su perf ic ie lev e l - s et i niz ia l e , b ) ev o lu z io n e tra m it e me to do M a lla di -
S et hia n, c) r eg o la riz z a z io n e de lla fu nz io n e l eve l s et.
86
Infine si procede con il calcolo dei volumi delle camere
ventricolari. Nel file DICOM relativo ad ogni immagine sono
presenti sia lo spessore delle fette, sia la dimensione del pixel
nel piano. Dunque si calcola il singolo volume del voxel e poi lo
si moltiplica per il nu mero di pixel contenuti, in ogni fetta, nelle
superfici ventricolari stimate secondo il metodo di somma delle
aree. Infine si salvano tutti i dati ottenuti in un file .mat.
Fi g. 4 .4 : e se mp i o d i se g me nta z i on e d i e nt ra mb e l e ca vi t ve n tr ic ol a ri d i
una f et ta i n f a s e d i d ia st o le d el f ra me 1 d el p a z ie nte n 4 8 .
87
4.7 Risultati
88
PAZIENTE 89
Fi g.4 .5 se g me n ta z i o ne del f ra me d i f in e d ia s t ol e.
89
Fi g.4 .6 : s eg me n ta z i o ne di u n fra me i nt er med i o d i f i ne d ia s t ol e.
90
Fi g. 4 .7 : s eg m en ta z io n e di u n fra m e i n ter me di o d i fi n e s i st o le.
91
Fi g 4 .8 : s eg me n ta z i o ne del fra me d i f i ne si st o le
92
PAZIENTE 48
93
Fi g.4 . 1 0 : s eg me n ta z i o n e di u n fra m e i n ter me di o d i fi n e d ia s t ole .
94
Fi g.4 . 1 1 : s eg me n ta z i o n e di u n fra m e i n ter me di o d i fi n e s i st o le.
95
Fi g.4 . 1 2 : s eg me n ta z i o n e de l fra me di f i ne s is t ol e .
96
PAZIENTE 68
97
Fi g.4 . 1 4 : s eg me n ta z i o n e di u n fra m e i n ter me di o d i fi n e d ia s t ole .
98
Fi g.4 . 1 5 : s eg me n ta z i o n e di u n fra m e i n ter me di o d i fi n e s i st o le.
99
Fi g.4 . 1 6 : s eg me n ta z i o n e de l fra me di f i ne s is t ol e .
100
PAZIENTE 89
Fi g. 4 . 1 7 . re nd eri n g vo lu me tr ic o d i f i ne d ia s t ol e de i d ue ve nt ri co l i. In r os s o
ra p pre se nta t o l e nd o ca rdi o del ve n tr ic ol o des tr o, i n g ia ll o il m i o ca rdi o
del ve nt ric o l o si n is tr o ed i n bl u le nd o ca rd i o di q ue st u lt i m o.
101
PAZIENTE 48
Fi g. 4 . 1 9 . re nd eri n g vo lu me tr ic o d i f i ne d ia s t ol e de i d ue ve nt ri co l i. In r os s o
ra p pre se nta t o l e nd o ca rdi o del ve n tr ic ol o des tr o, i n g ia ll o il m i o ca rdi o
del ve nt ric o l o si n is tr o ed i n bl u le nd o ca rd i o di q ue st u lt i m o.
102
PAZIENTE 68
Fi g. 4 . 2 1 . re nd eri n g vo lu me tr ic o d i f i ne d ia s t ol e de i d ue ve nt ri co l i. In r os s o
ra p pre se nta t o l e nd o ca rdi o del ve n tr ic ol o des tr o, i n g ia ll o il m i o ca rdi o
del ve nt ric o l o si n is tr o ed i n bl u le nd o ca rd i o di q ue st u lt i m o.
103
CONCLUSIONI
104
ottengono risultati pi che soddisf acenti nelle sezioni basali e
mediali, mentre la tecnica fornisce risultati pi approssimativi
nelle fette apicali. I risultati di segmentazione raccolti attestano
complessivamente in maniera estremamente positiva
laccuratezza e la robustezza della tecni ca proposta.
105
Complessivamente, il lavoro di tesi ha permesso il progetto,
limplementazione di una tecnica automatica per la
segmentazione 3D delle cavit ventricolari del ventricolo destro
e sinistro e del miocardio in immagini cine cardiac RM. La
preliminare fase di test su un ridotto dataset di immagini ha
fornito risultati incoraggianti, che indicano come questa tecnica
possa essere un ottimo prototipo da cui partire per lo sviluppo
di una tecnica automatica di analisi quantitativa della
funzionalit cardiaca di entrambi i ventricoli, adatta
allapplicazione nellambito clinico.
106
107
Bibliografia
108
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MSc. Magnetic Resonance Imaging . european radiology . 2004
[ 5 3 ] www.imaging.consult.com
113
Vorrei infine esprimere i miei pi sinceri ringraziamenti a chi, in
questo periodo di tesi mi ha accompagnato.
Il primo grazie al prof. Lamberti che ho scelto come relatore della tesi
proprio per la passione e dedizione che ha trasmesso a me ed ai miei
compagni di corso fin dalla prima lezione del corso di Bioimmagini. La
disponibilit ad inserirmi nel gruppo di ricerca, a responsabilizzarmi di
un progetto in corso dopera e lattenzione mostrata nei miei confronti
in questi mesi mi hanno sinceramente colpito e di questo gli sono
veramente grato.
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