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INTRODUZIONE
Alla fine di ogni epoca, millennio o secolo, nasce una pulsione a ricordare, a far riaffiorare
memorie, a commemorare. Parliamo di bilanci, la chiusura che spinge a selezionare fatti e
testimonianze per trasmettere eredit e per organizzare la memoria, che significa confermare o
riconfermare identit individuali e collettive. Questo successo e di conseguenza questo noi
siamo.
La domanda di base questo secolo che posto occuper nella storia? come verr
ricordato un giorno? Succede che la risposta a questa domanda ha a che fare con avvenimenti
odiosi, come i campi di concentramento. Questo secolo non riesce a prescindere da fatti del
genere, anche se lidentit collettiva e individuale rifiuta questo ricordo.
Questa memoria ci dice se vogliamo rielaborare il negativo. In questultimo periodo sono state
raccolte nuove testimonianze di sopravvissuti, come se prima di voltare pagina nasca il bisogno di
conservare e ribadire ci che per le generazioni del nuovo millennio potrebbe non avere pi senso.
La testimonianza non pi procrastinabile! E non dimentichiamo che i confini della memoria sono
mutevoli e che variano con facilit
Nelle scritture di memoria sui campi di concentramento troviamo spesso 3 punti focali: il
tentativo di ricostruzione dellIDENTIT / la risoluzione dellODIO verso chi ha causato tanti lutti,
odio che va elaborato e risolto / conservare la memoria di una GENERAZIONE per completare una
storia da trasmettere. Attraverso lo scritto si tenta di vincere il ricordo di una morte vissuta, di
trovare le parole giuste per rendere credibile, quindi condivisibile, quindi elaborabile quanto
successo.
Fra lesperienza e lespressione di essa c un abisso, come fra la parola di chi descrive e
lascolto del destinatario. Il ricordo si comunica attraverso loggettivazione della scrittura, ma la
comunicazione ha il difficilissimo compito della TRASMISSIONE, dellutilizzo di un linguaggio
adeguato. Gi al momento della liberazione dai campi i prigionieri si chiedevano come bisogner
raccontare perch si possa essere capiti? questa verit difficilmente credibile, inimmaginabile.
Come promuovere limmaginazione dellinimmaginabile? Chi vorr ascoltare?
Lincubo di Primo Levi rispecchia questo concetto: sognava di essere a casa e di raccontare le
proprie sofferenze ad altri che per non lo ascoltavano, indifferenti parlavano fra di loro, come se
lui non ci fosse.
Gli ascoltatori spesso sono stanchi di sentire lorrore, vogliono voltare pagina! Si confida
negli storici che poi verranno, raccoglieranno, analizzeranno Ma non basta una ricostruzione
storica che racconta o descrive, bisogna anche SPIEGARE. Per spiegare bisogna
COMPRENDERE ma la comprensione di quei fatti sfugge alla logica.
In questo saggio Todorov affronta questo tema con lo spirito secondo cui i campi di
concentramento sono una sfida alle caratteristiche e alle funzioni della memoria. I ricordi sono
parte fondamentale dellidentit, ma le caratteristiche dei regimi totalitari puntano proprio alla
cancellazione e alla manipolazione programmatica della memoria, la falsificazione del ricordo.
Inoltre la giusta conservazione del ricordo (la memoria esemplare) funzionale alla libert:
lossessione del ricordo paralizza, impedisce la crescita, rappresenta un ostacolo alla vita.
A Todorov non interessa il passato in quanto tale, ma linsegnamento che se ne pu trarre.
Per poter insegnare qualcosa i fatti devono essere interpretati, spiegati. Questo per, di fronte a
certi ricordi, si dimostra impossibile. O comunque la spiegazione pi plausibile fa fatica a diventare
coscienza.
La psicoanalisi ci aiuta dicendo di riscoprire i ricordi inaccettabile e di renderli inoffensivi.
Come nel lutto, dove inizialmente non accettiamo la perdita ma nel tempo ci allontaniamo
dalloggetto perduto che finisce per perdere il suo potenziale distruttivo. La RISCOPERTA DEL
PASSATO INDISPENSABILE, ma non per fare in modo che regoli il presente, al contrario
questultimo che fa del passato luso che ne ritiene pi opportuno. Questo PROCESSO DI
DISTANZIAMENTO non significa distacco ma tentativo di operare storicamente, controllando ci
che avvenuto e ci che pu avvenire.
Ad oggi comunque lOlocausto non entrato a far parte della coscienza contemporanea,
non in modo serio, non ha inciso nel nostro modo di agire, che significa che LEVENTO NON SI
TRASFORMATO IN MEMORIA COLLETTIVA, non fa parte del nostro tempo vissuto. come un
lutto non ancora elaborato. Questo fatto storico fondamentale ha avuto uno scarso impatto sulla
autopercezione delluomo occidentale.
Secondo (chi scrive) Antonio Cavicchia Scalamonti questo avvenuto per 3 motivi:
- per lincomprensibilit dei fatti; lorrore non mai stato giustificato plausibilmente e quindi non
possibile ricordare quanto incomprensibile.
- lincapacit che la modernit ha di scorgere in s le potenzialit di tali orribili eventi; ci si
protegge da un gruppo estraneo con cui si ritiene di non avere niente da spartire.
- per la difficolt di partecipare fino in fondo allesperienza degli altri
Buchenwald per pare avere una soluzione: se la memoria non trasmissibile, non
comprensibile davvero, allora lunica via quella della scrittura letteraria, lartificio dellopera darte.
La conoscenza storia ha bisogno di un linguaggio emotivo!
Marc Ferro parla infatti di 3 tipi di oblio:
- costituito dagli storici stessi che si ponevano al servizio di una causa, una chiesa, una politica
Vere e proprie menzogne al servizio di un potere
- quello che gli storici condividono con la societ: massacri e guerre volutamente dimenticati da
chi li ha compiuti (crociate)
- una sorta di oblio estetico, operato nellordine artistico, in cui il fatto reso indimenticabile
(Giovanna dArco, la corazzata Potemkine). La potenza artistica entra nella coscienza collettiva
e si sovrappone alla realt storica fissandola indelebilmente allo stesso tempo.
LA MEMORIA MINACCIATA
Da sempre i regimi hanno attuato la cancellazione della memoria con vari metodi: troviamo esempi
gi nel XV sec con limperatore azteco Itzcoatl, che fece distruggere stele e libri per ricomporre la
tradizione a suo piacimento / i conquistatori spagnoli fecero lo stesso un secolo pi tardi.
Ma questi regimi, non essendo totalitari, hanno distrutto solo i depositi ufficiali della memoria,
lasciando sopravvivere le altre sue forme, come racconti orali o poesie.
Dal 1900 i regimi hanno capito che per la conquista delle nazioni bisognava CONTROLLARE
LINFORMAZIONE e la comunicazione fin negli angoli pi nascosti. Ad ogni cambio di classe
dirigente si riscrive la Storia, si manipolano foto, si riesumano i cadaveri nei campi di
concentramento per bruciarli, si chiede ai lettori dellenciclopedia di tagliare le pagine diventate
scomode. Himmler stesso disse Questa una pagina gloriosa della nostra storia, che non stata
mai scritta e non lo sar mail.
Ecco perch la memoria ha acquisito grande valore per tutti i nemici del Totalitarismo, che incita
il regno delloblio.
Ad oggi la situazione ha qualcosa in comune con il regno delloblio, non per la mancanza di
informazione ma per la loro sovrabbondanza. Siamo destinati alla veloce eliminazione di
informazioni e alle vane gioie dellistante.
MORFOLOGIA
In ogni societ il passato e il suo ricorso assumono funzioni diverse (soc. senza scrittura, antiche
civilt africane, societ letterata come lEuropa medievale).
Dalla fine del Rinascimento, o meglio fine 1700, si formata in Europa una societ senza
precedenti che ha smesso di valorizzare incondizionatamente la Tradizione. La memoria qui viene
detronizzata non a favore delloblio, ma a favore della volont generale, delle scelte della
maggioranza.
Anche nella scienza troviamo un abbandono della memoria che ha portato per ad un nuovo
impulso e nuove scoperte: abbandonando la ripetizione della saggezza degli antichi che si
ottenuta una visione nuova. La MEMORIA ACCANTONATA a favore dellosservazione e
dellesperienza, dellintelligenza e della ragione.
Fino al punto che in OCCIDENTE nata lidea di avanguardia artistica, movimento che si basa
sul futuro e non pi sul passato.
La cultura essenzialmente una questione di memoria: conoscenza di codici di comportamento,
storia, geografia, monumenti, documenti e capacit di servirsene.
IL BUON USO
Questi esempi disordinati che abbiamo fatto sono sufficienti per dimostrare che tutti i richiami al
passato non sono lodevoli allo stesso modo.
Ma riusciamo a capire e distinguere quali sono gli usi corretti e gli abusi della memoria?
Dovremmo interrogarci sui risultati che la memoria del passato provoca. Insomma dovremmo
creare una critica degli usi della memoria, basata su una distinzione tra varie forme di
reminiscenza.
Lavvenimento recuperato pu essere letto in modo letterale o esemplare:
- se questo avvenimento conservato nel suo modo LETTERALE, un fatto che non porta al di
l di se stesso, intransitivo. Si rilevano cause e conseguenze dellatto e si agisce di
conseguenza: far soffrire chi mi/ci ha fatto soffrire. Si stabilisce una CONTINUIT tra il passato
e il presente. La memoria letterale, anche detta Tout Court, RISCHIOSA (perch lelemento
del passato insormontabile). IL PRESENTE SOTTOMESSO AL PASSATO.
- oppure, se un avvenimento letto in modo ESEMPLARE, si usa come modello per
comprendere situazioni nuove. Si fa del ricordo un exemplum e se ne trae una lezione. IL
PASSATO DIVENTA PRINCIPIO DAZIONE PER IL PRESENTE. La memoria esemplare, ossia
la giustizia, LIBERATRICE. La giustizia infatti nasce dalla generalizzazione delloffesa
particolare.
Nonostante tutto, molti rifiutano la memoria esemplare perch non accettano che lavvenimento in
questione non sia unico, comparandolo ad altri, generalizzandono, si profana o se ne attenua la
gravit. Si parla di Auschwitz e dellOlocausto come fatto unico e incomparabile ma OGNI
AVVENIMENTO SINGOLARE (indiani damerica, africani ). Anche gli eventi gioiosi non sono
meno unici degli orrori.
Quindi perch, per quanto riguarda il discorso PUBBLICO rigettare ogni paragone tra un
avvenimento e un altro?? Nel PRIVATO non si va a dire ad una madre che ha perso il figlio che il
suo dolore come quello di tanti altri genitori. Per lindividuo lesperienza necessariamente
singolare ed intensa.
Il PARAGONE NECESSARIO per la comprensione perch si individuano somiglianze e
differenze. Non possiamo dire al nostro uomo che il pi bello di tutti se non ne abbiamo mai visti
altri (Lettre Persanes, Montesquieu)
Affinch la collettivit possa approfittare dellesperienza individuale, essa deve riconoscere in essa
le sue caratteristiche in comune con altre esperienze.
Che poi anche dire che non c avvenimento pi singolare di quello in questione, come il
Nazismo, unaffermazione che pu derivare solo da una comparazione.
Nella nostra epoca lhitlerismo considerato lorrore pi assoluto e questo triste privilegio fa in
modo che ogni altro avvenimento sia percepito in rapporto ad esso, perch assoluto.
LESEMPLARIT
Questa rivendicazione del superlativo non comprensibile, non lecito dare importanza alle hit-
parades della sofferenza. Al di l di una certa soglia, i crimini contro lumanit non possono pi
restare specifici, sono accomunati dallorrore senza fine e dalla condanna assoluta che meritano.
Allo stesso tempo potremmo trovare nella memoria esemplare anche un lato negativo, quello di far
dissolvere un fatto in unanalogia universale, in cui tutte le disgrazie appaiono uguali.
Ma la memoria esemplare generalizza non facendo scomparire lidentit dei fatti, li mette solo in
relazione gli uni con gli altri.
IL CULTO DELLA MEMORIA
In questo fine millennio gli europei, soprattutto francesi, sono ossessionati dal culto della memoria,
presi da una nostalgia per il passato: nuove aperture di musei dedicati al passato, nuove
commemorazione di eventi. Questo pu essere interpretato come segnale di salute di un paese
pacifico o come nostalgia di unepoca finita.
Seguono 3 "spiegazioni" del nuovo culto della memoria:
La rappresentazione del passato costituita da IDENTIT individuale e COLLETTIVA, la
maggior parte degli esseri umani ha bisogno di sentire la sua appartenenza ad un gruppo, l che
si trova il mezzo pi immediato per ottenere riconoscimento della propria esistenza.
Il mondo contemporaneo va verso omogeneit e uniformit e questa evoluzione mette in crisi
identit e appartenenze tradizionali.
Unaltra ragione per preoccuparti del passato che ci ci consente di NON AFFRONTARE
IL PRESENTE. Commemorare le vittime del passato gratificante, occuparsi di quelle di oggi
disturba.
I praticanti della memoria si assicurano certi privilegi allinterno della societ. Si parla di
quelle persone che hanno il bisogno di riconoscersi nel ruolo delle vittime del passato e di volerlo
assumere nel presente. Questo vale per individui come per gruppi: pi grande stata loffesa nel
passato, pi grandi saranno i diritti nel presente. Il ruolo di vittima assicura un privilegio morale e
politico durevole, infinite gratificazioni che per non hanno bisogno di essere materiali. Si tratta di
saldare un debito simbolico.
In Francia hanno anche fatto dei processi per crimini contro lumanit, ma sono necessari? Non
sono pi conson linsegnamento scolastico, le commemorazioni ufficiali o le opere storiche?
Noi dobbiamo mantenere viva la memoria del passato, non per richiedere risarcimenti ma per
restare attenti di fronte a situazioni nuove, a volte analoghe.
Il passato dovrebbe essere al servizio del presente cos come la memoria, e loblio, a quello della
giustizia.