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Svolgimento del tema n.

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 stolfi, Barale, Nazzaro, Rascioni & Ricci Impresa
Nel catalogo Tramontana: A
Classe 5ª IT


Articolazione Relazioni
internazionali per il marketing
e Mercati Internazionali; Barale, Nazzaro, Ricci
Impresa, Marketing e Mondo

Rielaborazione e analisi di bilancio, flusso finanziario della


gestione reddituale, strategie d’impresa, calcoli di convenienza
economica e acquisti internazionali
Lucia Nazzaro

Prima parte
Rielaborazione del Conto economico a valore aggiunto

Conto economico a valore aggiunto


Ricavi netti di vendita 18.500.000
Variazioni delle rimanenze di prodotti in lavorazione, semilavorati e finiti 412.000
Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni 604.000

copyright 2016 © Rizzoli Libri S.p.A. - Milano - Tutti i diritti riservati   www.rizzolieducation.it
Altri ricavi e proventi 49.900
Valore della produzione 19.565.900
Costi per acquisto di materie – 8.971.305
Variazioni delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 233.000
Costi per servizi – 3.300.000
Costi per godimento di beni di terzi –1.890.000
Oneri diversi di gestione – 44.000
Valore aggiunto 5.593.595
Costi del personale – 2.098.695
Margine operativo lordo (EBITDA) 3.494.900
Ammortamenti – 2.589.000
Svalutazioni dei crediti – 23.512
Reddito operativo (EBIT) 882.388
Risultato della gestione finanziaria – 391.813
Risultato della gestione accessoria – 3.000
Risultato della gestione ordinaria 487.575
Risultato della gestione straordinaria 17.300
Risultato economico al lordo delle imposte 504.875
Imposte dell’esercizio – 216.974
Utile d’esercizio 287.901

Stato patrimoniale a criteri finanziari


Si tratta di un’impresa industriale, per cui le immobilizzazioni possono incidere per il 60% del totale impieghi.
Immobilizzazioni: 11.196.400 × 60% = 6.717.840 euro
Le immobilizzazioni materiali sono prevalenti rispetto alle immobilizzazioni immateriali.
L’attivo corrente ammonta a: (11.196.400 – 6.717.840) = 4.478.560 euro

Svolgimento del tema n. 3 1


Stato patrimoniale riclassificato a criteri finanziari
(senza considerare la delibera di riparto dell’utile)
Impieghi Fonti di finanziamento
Attivo corrente Debiti a breve scadenza 2.687.136
Disponibilità liquide 28.560 Debiti a m/l scadenza 2.351.244
Disponibilità finanziarie 2.750.000 Capitale di debito 5.038.380
Rimanenze 1.700.000
4.478.560 Capitale proprio 5.870.119
Attivo immobilizzato Utile d’esercizio 287.901
Immobilizzazioni immateriali 1.827.840 Patrimonio netto 6.158.020
Immobilizzazioni materiali 4.890.000
6.717.840
Totale impieghi 11.196.400 Totale fonti di finanziamento 11.196.400

Nello Stato patrimoniale riclassifica tendendo conto della delibera di riparto dell’utile:
• il capitale proprio è di (5.870.119 + 27.901) = 5.898.020 euro
• i debiti a breve scadenza ammontano a (2.687.136 + 260.000) = 2.947.136 euro
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2 Svolgimento del tema n. 3


Report: analisi di bilancio e indici
Indici 2015
utile netto d’esercizio 287.901
ROE × 100 × 100 = 4,90%
capitale proprio 5.870.119
reddito operativo 882.388
ROI × 100 × 100 = 7,88%
totale impieghi 11.196.400
reddito operativo 882.388
ROS × 100 × 100 = 4,77%
ricavi di vendita 18.500.000
ricavi di vendita 18.500.000
Rotazione degli impieghi = 1,65
totale impieghi 11.196.400
totale impieghi 11.196.400
Leverage = 1,91
capitale proprio 5.870.119
attivo corrente 4.478.560
Elasticità degli impieghi × 100 × 100 = 40%
totale impieghi 11.196.400
attivo immobilizzato 6.717.840
Rigidità degli impieghi × 100 × 100 = 60%
totale impieghi 11.196.400
capitale proprio 5.898.020
Incidenza del capitale proprio × 100 × 100 = 52,68%
totali impieghi 11.196.400
debiti a m/l scadenza 2.351.244
× 100 × 100 = 21%

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Incidenza debiti m/l scadenza
totale impieghi 11.196.400
debiti a breve scadenza 2.947.136
Incidenza debiti breve scadenza × 100 × 100 = 26,32%
totale impieghi 11.196.400
attivo corrente 4.478.560
Indice di disponibilità = 1,52
debiti a breve scadenza 2.947.136

disp. liquide + disp. finanziarie 2.778.560


Indice di liquidità secondaria × 100 = 0,94
debiti a breve scadenza
2.947.136
capitale proprio 5.898.020
Indice di autocopertura delle immobilizzazioni = 0,88
immobilizzazioni 6.717.840

capitale proprio + debiti m/l scadenza 8.249.264


Indice di copertura globale delle immobilizzazioni = 1,23
immobilizzazioni
6.717.840

Quasi tutti gli indici evidenziano una situazione aziendale equilibrata. In particolare risultano soddisfacenti gli indici della redditività, che
indicano la capacità dell’impresa di produrre ricchezza.
Il ROE è positivo anche se non alto ed è supportato dal segno positivo degli altri indici della redditività, compreso il leverage, che indica
una situazione positiva in cui più di metà degli investimenti è finanziata dal capitale proprio.
La struttura patrimoniale è in equilibrio, in quanto gli impieghi sono adeguatamente correlati con le fonti di finanziamento.
L’analisi finanziaria indica qualche difficoltà nella capacità dell’impresa di far fronte al proprio fabbisogno finanziario senza compromet-
tere l’equilibrio economico. Infatti l’indice di autocopertura delle immobilizzazioni e l’indice di liquidità secondaria sono minori di uno.

La situazione generale non fa prevedere prossime possibilità di sviluppo sul mercato italiano; per aumentare la redditività e migliorare
le possibilità di autofinanziamento dell’impresa sarà opportuno esplorare nuovi mercati o ridurre i costi.

Svolgimento del tema n. 3 3


Seconda parte
1. Calcolo del flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale
Procedimento diretto
Ricavi monetari
Ricavi netti di vendita 18.500.000
Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti 412.000
Altri ricavi e proventi 49.900
Altri ricavi finanziari 75.300 19.037.200

Costi monetari
Costi per materie prime 8.971.305
Variazione delle rimanenze di materia prime – 233.000
Costi per servizi 3.300.000
Costi per godimento di beni di terzi 1.890.000
Salari e stipendi 1.510.000
Oneri sociali 483.000
TFR 237
Svalutazione crediti 23.512
Oneri diversi di gestione 44.000
Interessi passivi e altri oneri 467.113
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Imposte dell’esercizio 216.974 16.673.141

Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale 2.364.059

Procedimento inverso
Utile d’esercizio 287.901
Costi non monetari:
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali 715.000
Ammortamenti immobilizzazioni materiali 1.874.000
TFR (quota mantenuta in azienda) 105.458
Minusvalenze ordinarie 3.000 2.697.458

Ricavi non monetari:


Incremento di immobilizzazioni per lavori interni – 604.000
Plusvalenze straordinarie – 17.300 621.300

Flusso di risorse finanziarie generato dalla gestione reddituale 2.364.059

Il flusso finanziario generato dalla gestione reddituale presenta ricavi monetari superiori ai costi monetari. La gestione reddituale genera
risorse finanziare che vanno a incrementare il patrimonio circolante netto, per cui l’impresa dimostra capacità di autofinanziare i propri
investimenti.

4 Svolgimento del tema n. 3


2. Strategie
L’aumento delle dimensioni aziendali genera incremento del volume d’affari e miglioramento dell’efficienza aziendale attraverso econo-
mie di scala, permettendo all’impresa di aumentare la redditività. L’espansione internazionale rappresenta una scelta di cambiamento
importante e impegnativa che si realizza nel tempo.
Strategia corporate (con strategia di internazionalizzazione)
L’impresa sceglie una strategia di sviluppo attraverso la concentrazione delle risorse nello stesso business. Lo sviluppo interna-
zionale attraverso iniziative di esportazione permette di mantenere le attività principali e il controllo delle operazioni presso la sede
italiana. Se i prodotti vengono venduti con adattamenti minimi, la strategia è di tipo internazionale.
Strategie di business
L’impresa compete sicuramente ricercando il vantaggio di differenziazione, essendo impossibile confrontarsi sui costi, di cui le imprese
tedesche detengono sicuramente la leadership. Tuttavia un aumento dimensionale potrebbe facilitare la riduzione dei costi di alcuni
fattori produttivi.
Strategie funzionali
Lo sviluppo in nuovi mercati richiede lo studio di strategie di marketing mirate al soddisfacimento di clienti diversi anche dal punto
di vista culturale. L’impresa si rivolgerà ai mercati indiani e mediorientali con strategie di marketing differenziato per servire meglio i
clienti locali.
Con lo sviluppo internazionale l’impresa mira anche a ridurre i costi, pertanto le strategie di produzione saranno volte a raziona-
lizzare l’impiego delle risorse produttive. Inoltre le richieste dei clienti locali possono comportare adattamenti nei prodotti: essendo
macchinari per il movimento terra, quindi beni strumentali per i clienti, l’impresa è probabilmente già abituata a intervenire con qualche
adattamento sulla base delle richieste dei clienti.
La strategia finanziaria dovrà porre attenzione all’aumento delle risorse finanziarie necessarie per incrementare gli acquisti di fattori
produttivi, nel caso di aumento delle vendite. Pertanto la gestione degli incassi dei crediti verso clienti esteri dovrà prevedere tempi di
riscossione ravvicinati per ridurre l’esposizione finanziaria.

3. Calcolo di convenienza economica

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Si tratta di una scelta di make or buy.
Restano sommersi i costi degli ammortamenti, mentre cessano il costo di acquisto delle materie prime, i costi del personale e i costi
fissi di reparto. L’alternativa buy permette un risparmio di 17.00 euro, per cui conviene; tuttavia l’impresa deve valutare l’affidabilità
del fornitore sia per quanto riguarda la qualità del componente sia per il rispetto dei tempi di consegna. D’altra parte la soluzione
buy permette di liberare spazio nel reparto per aumentare la produzione dei macchinari in caso di espansione commerciale sui
mercati esteri.
Risultato
Costi Costi cessanti Costi emergenti
differenziale
Costi di acquisto del componente 528.000
Costi della produzione interna 545.000
Totale 17.000

4. Acquisto internazionale
L’acquisto dal fornitore polacco rappresenta un’operazione intracomunitaria. Negli acquisti intracomunitari il Paese di applicazione
dell’IVA è il Paese di destinazione, per cui si applicano le norme IVA vigenti in Italia. L’UE controlla le operazioni per evitare che alcune
sfuggano all’imposizione IVA, pertanto è necessario che la Tecnosind adempia ad alcune formalità, come la compilazione e l’invio
periodico per via telematica del modello INTRA 2. Al ricevimento della fattura (sulla quale non compare l’IVA) l’impresa deve emettere
un’autofattura con l’annotazione dell’IVA, oppure in alternativa può integrare la fattura di acquisto con l’aliquota e l’importo IVA. La
fattura va annotata sia sul registro IVA delle fatture d’acquisto che sul registro IVA delle fatture emesse.
Il regolamento di una transazione commerciale all’interno dell’Unione europea rientra nel Sistema SEPA, per cui risulta semplice e
sicuro come un pagamento nazionale. La Tecnosind e il fornitore polacco sono già in rapporto d’affari per cui si presume che godano di
reciproca fiducia: il regolamento con bonifico bancario risulta quindi una scelta adeguata.

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