Professional Documents
Culture Documents
La carenza di acido folico si manifesta sotto forma di un’anemia megaloblastica in quanto i precursori dei
globuli rossi non riescono a dividersi e restano con un MCV molto alto. Questa situazione deriva
dall’essenziale ruolo dell’acido folico nel legame con fattori che determinano la sintesi di purine e
pirimidine, pertanto senza acido folico non vengono prodotte le basi azotate e non posso essere formati i
nucleotidi per la strutturazione del DNA e dell’RNA.
La conseguenza di ciò è che le cellule non riescono a dividersi e vengono immesse in circolo come cellule
grandi ancora immature. Viene somministrato per via orale e si assorbe bene nel digiuno. Non sono stati
segnalati effetti collaterali.
La carenza di cobalamina deriva da uno scarso assorbimento dovuto a incapacità delle cellule parietali
gastriche di produrre il fattore intrinseco che è utile nel legame di questa vitamina e nel suo trasporto verso
il midollo osseo. La disfunzione delle cellule parietali è una condizione, tuttavia anche pazienti con
resezione gastrica e quindi assenza di ghiandole del corpo fondo soffrono di tali disturbi.
Il tipico caso di insufficiente captazione intestinale per mancanza di fattore intrinseco è l’anemia perniciosa,
ma sono possibili anche malattie de malassorbimento intestinale.
La cobalamina va somministrata per via orale nelle carenze dietetiche e per via intramuscolare o
sottocutanea profonda nell’anemia perniciosa.
Di norma il trattamento di un’anemia megaloblastica prevede un duplice approccio sia con folato che con
vitamina B12. La terapia nei pazienti con anemia perniciosa va continuata per tutta la vita.
FATTORI DI CRESCITA DEI GLOBULI BIANCHI
Questo gruppo include :
• varie interleuchine che principalmente hanno
effetto sulla produzione e sulla differenziazione dei linfociti;
• i fattori di stimolazione delle colonie, che
giocano un ruolo maggiore nella differenziazione di cellule in neutrofili, macrofagi, megacariociti (dai quali
derivano le piastrine), gli eosinofili e i basofili;
La maggior parte di questi fattori di crescita:
• è data da glicoproteine che mostrano una massa
molecolare nella regione di 14 - 24 KDa;
• è prodotta da più di un tipo cellulare e molti
mostrano ridondanza nella loro attività;
• molti regolatori possono stimolare la
proliferazione di alcune linee cellulari emopoietiche. Essi presentano i recettori per i fattori di crescita. Il
numero di recettori per ogni fattore di crescita è basso (meno di 500 per cellula) e la proliferazione può
essere stimolata anche quando solo una piccola porzione di questi è occupata.
L’ingegneria genetica ha consentito la produzione di forme ricombinanti di tutte le forme conosciute .
Questo ha facilitato lo sviluppo delle conoscenze sul processo emopoietico.
In molti casi , in vitro, è necessaria la presenza di una combinazione di fattori di crescita per ottenere la
differenziazione di determinate linee cellulari, ma alcune esigenze di mantenimento e di differenziazione
delle cellule staminali si rispecchiano probabilmente anche in vivo.
In vivo le cellule emopoietiche sono solitamente crescono in grappoli in stretta associazione con vari tipi
cellulari dello stroma del midollo osseo. che sembrano giocare un ruolo diretto nella proliferazione e nella
differenziazione delle cellule staminali.
- Le interleuchine come fattori di crescita emopoietica -
L’ interleuchina IL-3 è forse la IL più promettente da questo punto di vista. Essa sembra essere in grado di
stimolare non solo CFU-GEMM, ma anche i precursori di basofili, eosinofili e piastrine.
- Il fattore stimolante le colonie di granulociti -
G-CSF è anche noto come PLURIPOIETINA e CSF-b.
Essa è sintetizzata da vari tipi cellulari e funziona come fattore di crescita e di differenziazione per i
neutrofili ed i loro precursori. Inoltre sembra attivare i neutrofili maturi. G-CSF sembra agire in sinergia con
altri fattori di crescita per stimolare crescita e differenziazione di varie altre cellule emopoietiche
progenitrici. In più questa citochina promuove la proliferazione e la migrazione di cellule endoteliali.
Il recettore per G-CSF è :
è un polipeptide transmembrana singolo trovato sulla superficie di neutrofili, vari precursori emopoietici,
piastrine, cellule endoteliali e varie leucemie mieloidi.