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Tenori II un uom pallente.


Come appresso ei n'è venuto
ravvissiam lo sconosciuto:
ATTO PRIMO ei su rapido destriero
PRELUDIO E CORO D’INTRODUZIONE
s'involòdal nostro sguardo
Scena I
Qual s’appella un falconiero
Strana 3 (broj 4)
Ne apprendeva qual s’appella.
Percorriamo le spiaggie vicine,
Edgardo.
della torre le vaste rovine:
No, non può, no, non può,
cada il vel di sì turpe mistero,
non può, no, no, no, non può.
lo impone l'onor.
Splenderà l’esecrabile vero,
come lampo fra nubi d'orror,
FINALE II
Splenderà, splenderà,
CORO E CAVATINA
Splenderà l’esecrabile vero,
Strana 114 (broj 32)
come lampo fra nubi d'orror,
Per te d’immenso giubilo
fra nubi d'orror, fra nubi d'orror.
tutto s’avviva intorno,
Cada il vel di sì turpe mistero,
per te veggiam rinascere
Lo domanda, lo impone l'onor,
della speranza il giorno,
cada il vel, cada il vel,
qui l’amistà ti guida,
lo impone l'onor,
qui ti conduce amore,
cada il vel, cada il vel,
tutto s’avviva intorno,
lo impone l'onor, lo domanda,
qui ti conduce amor,
lo impone l'onor, lo domanda,
qual astro in notte infida
lo vuole l'onor, lo vuol l'onor,
qual riso nel dolor;
l'onor, lo vuol l'onor,
qual astro in notte infida,
lo vuol l'onor.
qual riso nel dolor.
Il tuo dubbio è omai certezza.
Ah! Per te d’immenso giubilo
Oh giorno!
tutto s’avviva intorno,
Come vinti da stanchezza,
per te veggiam rinascere
dopo lungo errare intorno,
della speranza il giorno,
noi posammo della torre
qui l’amistà ti guida,
nel vestibolo cadente:
qui ti conduce amore,
ecco tosto lo trascorre in silenzio
tutto s’avviva intorno,

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qui ti conduce amor, i suoi colpi sospende,
qual astro in notte infida Sì, sì, sì, sì,
qual riso nel dolor, Esci, fuggi…
qual astro in notte infida, il furor che n’accende solo un punto
qual riso nel dolor… i suoi colpi sospende,
e difensor, fratello e difensor, ma fra poco più atroce, più fiero
difensor, difensor, fratello sul tuo capo abborrito cadrà,
e difensor, e difensor e difensor. sul tuo capo abborrito cadrà sì,
sul tuo capo cadrà,
FINALE II esci, fuggi, o col tuo sangue lavatà sarà!
CORO E QUARTETTO
Strana 127 (broj 37) ATTO SECONDO
S’avanza qui Lucia,
Coro
s’avanza.
Scena III
Qual fragor!...
Strana 206 (broj 15)
Chi giunge?..
D’immenso giubbilo s’innalzi un grido:
Ah! Edgardo!...
corra di Scozia di lido in lido,
Oh terror!...
e avverta i perfidi nostri nemici,
Come rosa inaridita
Che a noi sorridono le stelle ancor,
Ella sta fra morte e vita.
e avverta i perfidi nostri nemici
Chi per lei non è commosso
che a noi sorridono le stelle ancor,
ha di tigre in petto il core,
d’alto favor, d’alto favor,
in petto il cor, in petto il cor,
e avverta i perfidi nostri nemici
il cor, il cor.
che a noi sorridono le stelle ancor,
avverta i perfidi nostri nemici
SEGUITO E STRETTA DEL FINALE II.
che a noi sorridono le stelle
Strana 147 (broj 44)
le stelle ancor, le stelle ancor,
T’allontana sciagurato...
le stelle ancor.
Insano ardir! insano ardir! insano ardir!
Esci, fuggi, il furor che m’accende
GRAN SCENA CON CORI
Solo un punto i suoi colpi sospende...
Scena IV
ma fra poco più atroce, più fiero
Strana 212 (broj 18)
sul tuo capo abborrito cadrà,
Sei cosparso di pallor!
ma fra poco più atroce, più fiero
Ciel! che rechi?
sul tuo capo abborrito cadrà.
Tu ne agghiacci di terror!
Esci. Va.
Oh! qual funesto avvenimento!...
Va, col sangue tuo lavatà sarà,
tutti ne ingombra cupo spavento!
Sì, sì, sarà, va, va.
Notte, ricopri la ria sventura
Esci, fuggi…
Col tenebroso tuo denso vel.
il furor che n’accende solo un punto
Ah! quella destra di sangue impura

2
l’ira non chiami su noi del ciel. Questo dì che sta sorgendo
E l’acciar, l’acciar stringeva, l’acciar! tramontar tu non vedrà!
Ah! quella destra di sangue impura di ragion la trasse amore...
l’ira non chiami su noi del ciel, e te chiede... per te geme...
l’ira non chiami su noi del ciel, Di ragion la trasse amore,
l’ira non chiami su noi del ciel, per te, sì, sì, per te.
l’ira del ciel, sì, sì, Rimbomba
l’ira del ciel, sì, sì, già la squilla in suon di morte.
l’ira del ciel! Oh Dio!
Qual trasporto, sconsigliato!...
SCENA ED ARIA ah desisti, ah, riedi in te, in te.
Scena V Sventurato! Sventurato!
Strana 222 Ah! che fai? ah! che fai?
Oh giusto cielo! Ritorna in te, ritorna in te, ritorna in te.
Par dalla tomba uscita! Ah!
Ambi in sì crudo stato! Quale orror! Quale orror!
Di lei, Signore, Oh tremendo, oh nero fato!
Di lei pietà. Dio, perdona tanto orror.
Signor, Signor, pietà. Perdon, perdona tanto orror.
Pietà.
T’arresta…
Infelice! ah pietà, Signor, pietà.
Qual note di terror,
di terror, di terror!
Più raffrenare il pianto
possibile non è,
no, no, possibile non è,
no, no, non è.
No, non è.
Oh meschina! Oh fato orrendo!
più sperar non giova omai, omai!...
Questo dì che sta sorgendo
tramontar tu non vedrà
Oh meschina!
Di Lucia. La meschina…
Sì la misera sen’ muore.
Fur le nozze a lei funeste,
di ragion la trasse amore...
s’avvicina all’ore estreme, FINE DELL'OPERA
e te chiede... per te geme... DeSign: IGOR DESIGN
2010.©

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