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Prefazione
Negli ultimi decenni, in seguito ad approfonditi studi e ricerche sul tema, si è giunti a
concepire la prevenzione nell’età adolescenziale come un’azione complessa volta allo sviluppo di
capacità psicologiche e competenze sociali: si è compreso, infatti, che è necessario concentrare
l’attenzione primariamente e principalmente sui fattori di protezione, intesi come variabili che
possono aiutare gli individui a fronteggiare efficacemente eventuali situazioni avverse, piuttosto che
sui fattori di rischio, intesi come condizioni la cui presenza è associata ad una maggiore possibilità
di sviluppare comportamenti disadattivi e disturbati.
I fattori di protezione sui quali si può intervenire attengono a diverse sfere dell’esistenza
umana, da quella personale (conoscenze, competenze/abilità relazionali, aspetti valoriali, inve-
stimenti sulla propria progettualità di vita) a quella relazionale (stile educativo autorevole, presenza
e condi-visione di regole nel contesto scolastico e familiare, modello positivo degli adulti di
riferimento, contesti comunitari “protetti” e “supervisionati” di sperimentazione di sé e dello stare
in gruppo, esperienze di responsabilizzazione all’interno di situazioni di gruppo): tutti questi fattori
possono promuovere l’uso di comportamenti positivi, mitigando l’insorgere di quelli a rischio.
Fare prevenzione significa pertanto progettare occasioni di lavoro che consentano all’adulto
di “incontrare” i ragazzi, di aprire spazi di parola dove sia possibile dar loro voce - partendo da ciò
che li riguarda, li incuriosisce, li spaventa, li interroga o li mobilita - prendendosi cura del percorso
evolutivo di ciascuno.
Il presente manuale racchiude al suo interno tutte le unità di “LIFE SKILL EDUCATION”,
patrimonio del lavoro svolto dalla ASL di Monza e Brianza dal 2008 ad oggi e costituisce una
guida per gli insegnanti che intendono sviluppare il programma.
Il DIRETTORE GENERALE
Matteo Stocco
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UN NUOVO MODO DI FARE PROMOZIONE
DELLA SALUTE
Il “Piano di ben…essere dello studente 2007-2010”, promosso dal Ministero della Pubblica
Istruzione pone l’accento proprio sul realizzare percorsi sperimentali, ricerche e programmi volti a
diffondere la cultura della salute e del benessere e a migliorare la qualità della vita all’interno del
sistema scolastico. Tali obiettivi risultano perseguibili integrando l’acquisizione delle discipline
curricolari con strategie e interventi di promozione della salute che, insieme alle prime,
contribuiscano al successo formativo dello studente, alla costruzione dell’identità dell’individuo e
alla promozione di stili di vita sani tra i giovani.
Le Linee Guida indicano l’educazione alle Life Skills come “uno dei modelli di intervento della
prevenzione che ha ricevuto negli ultimi venti anni il maggior numero di validazioni con effetti
positivi sia a breve (1 anno) che a lungo termine (3/7 anni)”. I programmi di “life skill education” si
basano proprio sull’apprendimento di capacità e competenze psicosociali strettamente legate alla
salute e al benessere, permettendo all’individuo di adottare strategie efficaci per affrontare i diversi
problemi della vita quotidiana. Le life skill rappresentano competenze e comportamenti concreti di
carattere cognitivo, emotivo e relazionale, il cui insegnamento richiede l’apprendimento per
esperienza, attraverso metodologie quali discussioni e lavori di gruppo, brainstorming, role playing,
cooperative learning, peer education, assunzione di responsabilità, etc.
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COSA SONO LE LIFE SKILLS
“Appare sempre più evidente che in ragione dei grandi cambiamenti culturali e nello stile di vita ,
molti giovani non siano più sufficientemente equipaggiati degli skills necessari per poter far fronte
alle crescenti richieste e allo stress che si trovano ad affrontare .(….) E’ come se i meccanismi
tradizionali per trasmettere le life skills non fossero più adeguati a causa dei nuovi fattori che
condizionano lo sviluppo dei giovani…” OMS
LIFE SKILLS
Le Life Skills sono state definite attraverso 10 capacità suddivise in tre diverse aree,
naturalmente sono tutte interconnesse e tale divisione ha soprattutto valore
esplicativo.
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L’O.M.S. definisce le life skills attraverso 10 capacità suddivise in tre diverse aree, naturalmente
sono tutte interconnesse e tale divisione ha soprattutto valore esplicativo.
AREA COGNITIVA
AREA RELAZIONALE
Comunicazione efficace: sapersi esprimere, sia sul piano verbale che non verbale, con
modalità appropriate rispetto alla cultura e alle situazioni. Questo significa essere capaci di
manifestare opinioni e desideri, bisogni e paure, esser capaci, in caso di necessità, di chiedere
consiglio e aiuto.
Capacità di relazioni interpersonali: aiuta a mettersi in relazione e a interagire con gli altri
in maniera positiva, riuscire a creare e mantenere relazioni amichevoli che possono avere forte
rilievo sul benessere mentale e sociale.
Empatia: è la capacità di immaginare come possa essere la vita per un’altra persona anche in
situazioni con le quali non si ha familiarità. Provare empatia può aiutare a capire e accettare i
“diversi”.
AREA EMOTIVA
Gestione delle emozioni: implica il riconoscimento delle emozioni in noi stessi e negli altri; la
consapevolezza di quanto le emozioni influenzino il comportamento e la capacità di rispondere alle
medesime in maniera appropriata.
Gestione dello stress: consiste nel riconoscere le fonti di stress nella vita quotidiana, nel
comprendere come queste ci “tocchino” e nell’agire in modo da controllare i diversi livelli.
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IL PROGRAMMA LSE
Il programma Life Skill Education è un programma rivolto a ragazzi della scuola secondaria di
primo grado teso a sviluppare e rafforzare i fattori protettivi; si svolge nel corso dei tre anni
scolastici ed è così strutturato:
I DOCENTI
Prima dell'avvio del programma con la classe viene proposto ai docenti un LABORATORIO
FORMATIVO della durata complessiva di circa 15 ore. L’obiettivo del Laboratorio è quello di
presentare più nel dettaglio questo nuovo modo di intendere la prevenzione, attraverso un modello
di intervento basato sullo sviluppo di fattori protettivi e delle competenze psico-sociali. Vuole,
inoltre, fornire alcuni strumenti metodologici per riconoscere e sviluppare negli studenti le life-
skills, utilizzando una metodologia attiva ed esperienziale e considerare, insieme, i possibili
impieghi delle skills in ambito disciplinare e all’interno del piano formativo della scuola.
I RAGAZZI
Il programma si propone di :
- favorire negli studenti la conoscenza delle life skills, attraverso la sperimentazione attiva;
- promuovere in ogni ragazzo il riconoscimento delle proprie life skills e il potenziamento delle
stesse;
- sperimentare momenti di socializzazione e di scambio tra coetanei e con adulti, stimolando la
partecipazione attiva e la capacità di rapportarsi con il gruppo;
- riflettere e confrontarsi sui diversi aspetti della propria crescita, stimolando la curiosità e la
criticità all’interno del gruppo classe;
- dare voce ai possibili problemi che gli adolescenti si trovano ad affrontare in questa fase evolutiva
e nello specifico del gruppo classe, per riuscire a discutere insieme sulla possibilità di trovare
soluzioni differenti al disagio, nel rispetto del singolo e del gruppo;
- valorizzare la dimensione del gruppo classe in un’ottica di cooperative-learning;
- promuovere ed agevolare la capacità di comunicare all’interno del gruppo-classe favorendo il
confronto fra adulti (operatore e insegnante) e coetanei, stimolando non solo la partecipazione
attiva, ma anche il riconoscimento ed il rispetto di punti di vista differenti.
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L.S.E. - PRIMO, SECONDO E TERZO ANNO
Nel corso delle tre annualità vengono affrontate le diverse Life skill, secondo la divisione nelle tre
aree (Relazionali, Emotive, Cognitive) come riportato negli schemi delle pagine successive.
Nel corso del primo anno viene privilegiato il lavoro sulle Skills relazionali, accompagnando così la
fase di accoglienza dell'alunno e la formazione/conoscenza del nuovo gruppo classe. Sono previste
9 unità (della durata di circa 2 ore ognuna) che i docenti proporranno alla classe nel corso dell'intero
anno scolastico.
Nel secondo anno viene posta l'attenzione sulle Skills emotive. Emozioni e sentimenti fanno parte
della nostra esperienza ed esistenza agendo sulle motivazioni che guidano le nostre azioni di ogni
giorno; saper riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri è, quindi, condizione fondamentale
per la crescita stessa dell'individuo e per lo sviluppo delle sue capacità relazionali. In questa
seconda parte del programma le unità previste sono 8, di cui una specifica sul temi dell'alcool e
della cannabis.
Nel terzo anno si affrontano le life skill cognitive accompagnando i ragazzi a rafforzare quelle
capacità utili ai nuovi compiti evolutivi che caratterizzano il passaggio all'adolescenza. Per la terza
annualità le unità previste sono 7, dove una di queste unità è intesa come una unità “Jolly”:
un'unità da poter utilizzare per approfondire una life skill specifica o per affrontare un tema legato
alla promozione della salute che risulti di particolare rilevanza/interesse per quel gruppo classe.
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LIFE SKILLS RELAZIONALI
Primo Anno
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ALCUNE INDICAZIONI OPERATIVE
Sarebbe opportuno che sia in sede di C.d.C., sia in occasione di altri incontri tra docenti, fosse
previsto uno spazio di confronto sull'andamento di LSE nella classe, anche in relazione agli
obiettivi didattici.
Si parte…….
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PRIMO ANNO
LIFE SKILL RELAZIONALI
Nel corso del primo anno viene privilegiato il lavoro sulle Skills relazionali, accompagnando così la
fase di accoglienza dell'alunno e la formazione/conoscenza del nuovo gruppo classe.
UNITA'
1 Presentazione del percorso; definizione
del patto di lavoro con la classe
2 Definizione condivisa delle life skill
3 Autovalutazione e definizione di un
obiettivo di cambiamento
4 Comunicazione efficace
5 Relazioni interpersonali – assertività
6 Le mie ragioni per non fumare
7 Relazioni interpersonali – risoluzione
dei conflitti
8 Empatia
9 Autovalutazione conclusiva e chiusura
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Unità 1
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
Si chiede ai ragazzi di scegliere un oggetto che li rappresenti o che rappresenti una loro
caratteristica e di spiegare agli altri la scelta fatta.
Due alternative: portare gli oggetti e farli trovare disposti su un tavolo oppure chiedere di portarne
uno da casa, dando l'indicazione nei giorni precedenti.
Al termine delle presentazioni è possibile far riposizionare gli oggetti sul tavolo non in modo casu-
ale ma chiedendo di costruire un quadro della classe (il tavolo è la classe e ognuno posiziona l’og-
getto al centro, sul lato, vicino, sopra, sotto un altro ed è invitato, se crede, a spiegarne il perché…).
Può essere interessante riproporre la stessa attivazione al termine del percorso per rilevare eventuali
modificazioni nella percezione di sé all'interno della classe.
In sottogruppi i ragazzi creano uno spot “pubblicitario” della classe a partire dalle sue
caratteristiche positive; creando un cartellone con un'immagine che rappresenti la classe nelle sue
caratteristiche positive. I gruppi avranno a disposizione vari tipi di materiale, quale: carta colorata,
ritagli di stoffe, bottoni, spago, nastri, colori, etc… al termine ogni gruppo illustra il proprio lavoro
agli altri.
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3. INTRODUZIONE AL PROGETTO
4. FIRMIAMO L'ACCORDO !
Queste regole vengono discusse con i ragazzi, chiedendo a loro di condividerle. Qualora i ragazzi
sentissero l'esigenza di definirne altre verranno aggiunte al cartellone. In seguito si chiederà a tutti i
ragazzi di apporre la loro firma su questo CONTRATTO, che verrà appeso in classe.
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Unità 2
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
1. LIFE SKILL?
Il docente avrà in precedenza preparato del materiale (parole chiave, immagini, fumetti)
riconducibile alle life skill relazionali. La classe viene suddivisa in sottogruppi e si chiede ad ogni
gruppo di scegliere tra le parole chiave, le immagini e i fumetti messi a disposizione, quelle che, a
loro parere, meglio si “abbinano” ad ogni life skills.
2. IL POSTER
Il lavoro dei diversi sottogruppi viene condiviso in plenaria e ridiscusso, in modo da arrivare alla
creazione di un cartellone comune comprendente le immagini, i fumetti, le parole chiave di ogni
life skill per arrivare ad una definizione condivisa. Questi cartelloni che rappresentano le diverse
Skills che verranno affrontate nel corso dell'anno scolastico, rimarranno esposti nella classe per
fornire ai ragazzi un elemento che renda visibile il percorso.
Partendo dalle definizioni delle life skill, esito dell'attività precedente, i ragazzi, divisi in
sottogruppi, provano ad elencare dei comportamenti concreti che indichino il possedere ed
utilizzare in modo positivo per sé e per gli altri quella specifica life. Il lavoro di ogni sottogruppo
viene condiviso con il resto della classe.
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Unità 3
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
1. COME MI VEDO
Si consegna ad ogni ragazzo un foglio con il titolo: “COME MI VEDO” suddiviso in 4 settori e si
propone di utilizzare la tecnica del collage per rappresentare alcune loro caratteristiche o elementi
che li descrivono provando a definirle anche attraverso degli aggettivi.
COME MI VEDO?!
Una qualità che mi riconosco Un mio punto debole
Una qualità che mi Una mia caratteristica che
riconoscono gli altri vorrei migliorare
Si chiede a due o tre ragazzi (chi lo desideri) di raccontare agli altri il loro lavoro.
2. L'IMMAGINE DI SE'
Il docente che conduce l'unità stimola la discussione dell'intera classe sugli elementi che concorrono
nella costruzione dell'immagine di sé, aiutando i ragazzi a fare riferimento ad esperienze concrete
che, a loro avviso, li hanno portati ad un cambiamento. I contenuti emersi vengono evidenziati su
un cartellone visibile a tutti, fino a raggiungere una definizione condivisa su cosa si intenda per
immagine di sé e di come questa sia in relazione con i comportamenti.
Chiedere ai ragazzi di pensare ad una COSA di loro stessi che vorrebbero migliorare, chiarendo
che si tratta di definire un obiettivo molto concreto (Tirare meglio i rigori, Essere più ordinato,
Andare più d'accordo con mia sorella etc.), chiedergli di scrivere questo obiettivo su un foglio e di
individuare 4 o 5 Steps che ritengono necessari per riuscire nel loro progetto, seguendo le
indicazioni qui riportate:
individua un obiettivo realistico e che sia raggiungibile nel corso dell'anno scolastico
stabilisci un obiettivo che davvero desideri e sia importante per te
definisci 4 o 5 passaggi per raggiungerlo
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individua un obiettivo misurabile, in modo da poter dire se lo hai raggiunto o quanto ti manca
Invitare due o tre ragazzi a condividere il loro obbiettivo e gli steps che hanno individuato con il
resto della classe.
In classe verrà esposto un cartellone in cui ogni ragazzo, pur non dichiarando li proprio obiettivo,
segnerà i diversi step raggiunti.
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Unità 4
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
I ragazzi camminano in modo sparso per la classe. Allo stop del conduttore si fermano di fronte alla
prima persona che si trovano davanti e formano delle coppie. Il conduttore comunica lo stimolo che
guiderà la comunicazione all’interno della coppia per i successivi 2 minuti. Scaduto il tempo si
ricomincerà a camminare e così via.
Terminata l’attività ogni ragazzo scrive su un post-it una difficoltà incontrata e su un secondo post-
it una scoperta fatta durante l’attività e li attacca su un cartellone suddiviso in due colonne
“difficoltà” e “scoperta”. Il conduttore legge poi in plenaria alcuni post-it di entrambi i cartelloni.
2. I SUGGERITORI
Si chiede ai ragazzi di dividersi in gruppi da 3 persone. La scena avrà luogo instaurando una
comunicazione tra due gruppi. Viene scelto uno del gruppo che dovrà tentare di dire, nel modo più
funzionale possibile, qualcosa di “scomodo” ad una persona dell'altro gruppo (senza che questo
sappia in precedenza di cosa si tratti).
Esempi di dialoghi:
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Unità 5
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
1. CHE STORIA E’ ?
La classe viene divisa in coppie, ad ogni coppia si consegna un foglio abbastanza grande ed un
unico pennarello grosso, in modo che possa essere tenuto in mano da entrambi.
Si invitano i ragazzi a pensare ad un personaggio di una fiaba, senza comunicarlo all’altro membro
della coppia, e di cominciare a disegnarlo sul foglio, contemporaneamente utilizzando lo stesso
pennarello.
Al termine dell’attività si chiede ai ragazzi: cosa ha aiutato il raggiungimento nello svolgimento del
compito? Cosa ha ostacolato? Chi è riuscito a disegnare ciò che voleva?
Si discute con la classe del diverso ruolo giocato dai due ragazzi della coppia.
2. IL NODO
Ci si dispone tutti in cerchio prendendosi per mano. Il conduttore prende per mano un capo della
fila ed inizia ad aggrovigliare i ragazzi tra loro (non devono mai staccare le mani!) scavalcandosi,
abbassandosi, passando sotto, etc. Quando il conduttore riterrà che il nodo sia stato formato unirà i
due capi della fila (facendo prendere i due estremi per mano) chiedendo al gruppo di tentare di
sciogliere il nodo e ricreare il cerchio iniziale senza mai staccare le mani.
Al termine dell’attività si chiede ai ragazzi: cosa ha aiutato il raggiungimento della meta? Cosa ha
ostacolato a livello relazionale e comunicativo? Cosa sarebbe stato utile fare o dire?
E' necessario preparare in precedenza un unico brano musicale, composto da sequenze di 15/20
secondi l’una, di generi musicali molto diversi tra loro.
Su una parete dell’aula si attacca un cartello con la scritta “mi piace” e sull’altra con la scritta “non
mi piace”. I ragazzi si posizionano in riga tutti dallo stesso lato della classe (“mi piace”). Per ogni
brano musicale ogni ragazzo si sposta correndo e si posiziona dal lato che corrisponde al proprio
“gusto musicale”.
Finita l’attività ci si sofferma a discutere in plenaria con l'aiuto di alcune domande stimolo, quali ad
esempio: è facile prendere una posizione diversa da tutto il resto del gruppo? Come ci si sente?
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Come ci si sente quando si è in un gruppo che condivide gli stessi interessi? E’ capitato nell’attività
che qualcuno volesse spostarsi ma non l’abbia fatto timore di essere preso in giro?
Si propone alla classe una discussione su quelle situazioni in cui “è stato difficile dire di NO”
chiedendo ai ragazzi di fare degli esempi concreti capitati a loro o ad amici.
Il docente conduce la discussione aiutando ad evidenziare le strategie per resistere alla pressione del
gruppo e per dire NO.
Viene presentato alla classe un cartellone che riporta i tre step per dire NO:
1) Dire di NO
2) Spiegare le ragioni della propria posizione
3) Esprimere comprensione nei confronti dell’altro
Tenendo il cartellone in vista si dispongono i ragazzi in 3 file indiane, il primo della fila si rivolge al
secondo facendogli una domanda/richiesta a questa il secondo dovrà rispondere di no utilizzando il
modello dei tre step. (es. puoi accompagnarmi ad una festa dove ci sono tutti ragazzi più grandi? –
No, non posso perché ho un impegno, mi dispiace che tu debba andare da solo, potresti chiedere a
tuo fratello maggiore).
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Unità 6
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
1. PRO E CONTRO
Presentare alla classe due cartelloni, stimolare la discussione per riportare in uno dei due cartelloni
tutte le ragioni per cui un ragazzo potrebbe decidere di fumare e, nell'altro, tutte le ragioni per
scegliere di non fumare.
Riportare tutto ciò che viene detto dai ragazzi, utilizzando le loro parole, facilitando la discussione
ed il confronto. Il docente potrà aggiungere eventuali elementi, non menzionati dai ragazzi, utili alla
completezza dell'informazione.
Analizzare con i ragazzi il cartellone dei PRO chiedendo loro se realmente ritengono che il fumare
sigarette consenta di ottenere quegli “obiettivi”.
2. TABACCO
Si propone alla classe un cartellone con disegnata la sagoma di un corpo; i ragazzi avranno il
compito di collocare sul cartellone, sulla sagoma, tutti gli effetti del fumo, sia quelli a lungo termine
sia quelli “immediati” (problemi cardiaci, sviluppo di tumori all'apparato respiratorio ma anche:
alito pesante, denti gialli, capelli che puzzano etc).
Il docente dovrà stimolare la discussione tra i ragazzi, tenendo presente che per i ragazzi gli effetti
immediati costituiscono un elemento preventivo efficace.
Presentare ai ragazzi una scheda sulla quale riportare, individualmente, le 3-4 ragioni per le quali
sceglierebbero di non fumare.
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4. STRUMENTI
www.salute4teen.it
www.hbsc.unito.it
Selezionare nella barra in alto la voce “PUBBLICAZIONI” e dal menù a tendina che si aprirà la
voce “FOCUS PAPERS”; scegliere l'argomento di interesse, per questa unità “I RAGAZZI E IL
FUMO”.
In seguito selezionare la regione LOMBARDIA : nel documento sono riportati i dati della ricerca
HBSC e alcune indicazioni utili alla discussione con la classe.
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Unità 7
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
Esempi di situazioni:
dire al tuo amico che non lo vuoi nella tua squadra di calcio perché non è capace a giocare;
chiedere a qualcuno dei tuoi compagni/e di aiutarti a preparare la ricerca di scienze;
dire alla tua amica che non è stata invitata alla festa;
dire ai tuoi genitori che hai preso un brutto voto perché non hai studiato.
2. RISOLVERE I CONFLITTI
In plenaria proporre un brainstorming sul tema “conflitto” facendo emergere dai ragazzi situazioni
reali conflittuali. Si scelgono un paio di situazioni che vengono assegnate ad alcuni ragazzi perché
preparino un brevissimo role playing
della situazione data e lo mettano in scena. Al termine di ogni simulata è importante chiedere ai
partecipanti come si siano sentiti in quel ruolo.
In plenaria si discute partendo da alcune domande stimolo: come hanno reagito i protagonisti delle
situazioni? Cosa avrebbero potuto fare di diverso? Quali altre possibili soluzioni al conflitto ci
sarebbero potute essere?
L'insegnante porterà i ragazzi a riflettere, attraverso le loro considerazioni, sulle possibili reazioni
difronte ad un conflitto:
CEDERE – RIBATTERE - ANDARSENE aiutandoli ad evidenziarne le conseguenze. Suggerendo,
se non dovesse emergere dagli elementi portati dai ragazzi, l'introduzione della NEGOZIAZIONE e
di come questa trasformi un conflitto in una collaborazione (non uno di fronte all'altro ma uno a
fianco all'altro). Si prova a riproporre il role playing di almeno una situazione in cui emerga una
soluzione positiva del conflitto rappresentato.
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Unità 8
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
Il docente prepara un cartellone con al centro la parola “emozione” e si chiede alla classe di provare
ad elencare le emozioni conosciute o i concetti legati al tema; aiutare i ragazzi a nominare un buon
numero di emozioni e a far emergere i concetti chiave.
2. EMOZIONI QUIZ!
Gli alunni vengono suddivisi in coppie (o gruppi di tre) e ad ogni gruppetto viene consegnato un
foglietto con una delle seguenti situazioni, una diversa per ogni gruppetto:
4. E’ EMPATIA QUANDO…
Al termine si riprendono i concetti emersi nel corso dell'unità restituendo alla classe il senso del
lavoro svolto in relazione agli obiettivi proposti per questa unità.
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Unità 9
Tabella riassuntiva delle attività
Dettaglio attività
1. BINGO
L'insegnante che conduce l'unità prepara precedentemente una scheda simile ad una cartella
della tombola, dove, al posto dei numeri, sono inserite delle caratteristiche personali (almeno
20) come:
- sono molto sportivo
- leggo tanti fumetti
- mi piacciono gli animali
- sono figlio unico etc. etc.
Ad ogni ragazzo ne viene consegnata una, girando per la classe e parlando con i compagni, deve
trovare almeno 4 persone che siano disposte ad apporre la propria firma a convalida del fatto
che possieda davvero quella caratteristica.
2. MEZZI DI TRASPORTO
3. LA STRADA FATTA....
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4. IL GOMITOLO
5. LA SCRITTA Per questa attività è necessario uno spazio molto ampio. I ragazzi devono
comporre una scritta conclusiva, che a loro giudizio sia significativa rispetto al percorso,
utilizzando i loro corpi per comporre le lettere.
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LIFE SKILLS EDUCATION
Strumenti per il Secondo Anno
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SECONDO ANNO
Comunicazione efficace
Capacità di esprimersi, sia sul piano verbale che non verbale, con modalità appropriate rispetto alla
cultura e alle situazioni. Questo significa essere capaci di manifestare opinioni e desideri, bisogni e
paure, esser capaci, in caso di necessità, di chiedere consiglio e aiuto.
UNITA'
1 Ripresa del lavoro dell'anno scolastico
precedente e presentazione del nuovo
percorso; ridefinizione del patto di lavoro
con la classe
2 Definizione delle Skills e obiettivo di
cambiamento
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LIFE SKILLS EMOTIVE
Secondo Anno
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Unità 1
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Ridefinizione del contratto 1. APERTURA e CONTRATTO 15 min
Raccolta delle rappresentazioni della classe 2. COME VEDO LA MIA 30 min
CLASSE
Ripresa programma del anno precedente 3 LA STRADA FATTA 20 min
Introduzione life skills di quest'anno 4 LE TAPPE DI QUEST'ANNO 30 min
Chiusura 5 IN POCHE PAROLE 10 min
Dettaglio attività
1. APERTURA E CONTRATTO
Il docente invita la classe a riprendere gli accordi firmati all'inizio dell'anno precedente, vengono
riviste le regole concordate e si chiede se possono essere considerate ancora attuali o se sia
necessario modificare o aggiungere qualche cosa (se le regole vengono modificate è necessario
apporre nuovamente le firme). Se nella classe sono stati introdotti dei nuovi alunni verrà domandato
anche a loro di condividere e firmare il contratto.
3. LA STRADA FATTA.....
Il conduttore dell'unità presenterà ai ragazzi un cartellone, preparato in precedenza, in cui sono
riportate le definizioni delle skills a cui i ragazzi erano giunti l'anno precedente (2° unità del primo
anno). Si lavora con i ragazzi aiutandoli a connettere e ricollegare le esperienze concrete e i giochi
fatti con i contenuti (life skills).
Ricordiamo che l'apprendimento e la lettura dei significati di un'esperienza possono essere molto
soggettivi, soprattutto quando si lavora sulle abilità di vita che sono, per definizione, intersecate tra
loro. Gli alunni potranno quindi collegare le attivazioni anche a life skills per le quali non erano
state pensate; unica condizione che siano in grado di motivarne coerentemente il collegamento.
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4. LE TAPPE DI QUEST'ANNO
Viene compilata la seconda parte del cartellone relativo alle life skills che verranno affrontate
quest'anno. Il docente incolla al cartellone le definizioni delle life skills.
La classe viene divisa in 6 piccoli gruppi, ogni sottogruppo avrà il compito di inventare una storia
avente come focus una delle tre life skills appena introdotte (in modo che due gruppi lavorino sulla
comunicazione efficace, due gruppi lavorino sulla gestione delle emozioni e due gruppi lavorino
sulla gestione dello stress); poi scriverle su un foglio.
E' importante che siano in grado di costruire una storia breve che permetta in seguito la riflessione,
fornendo spunti sull'argomento a loro assegnato (si può aiutare gli studenti suggerendo di fare
inizialmente una lista di possibili emozioni/fonti di stress dalla quale in seguito sceglierne due e
costruirci intorno una storia).
Ogni gruppo racconterà alla classe la propria storia (dividendole per skill a cui fanno riferimento)
consentendo al docente di stimolare una breve riflessione (15 min) che possa risultare utile ai
ragazzi per comprendere meglio le definizioni. Sul cartellone verranno riportati gli “eventi” della
storia, o altri esempi concreti, corrispondenti ai diversi elementi che costituiscono la definizione.
5. IN POCHE PAROLE
Ogni studente, in cerchio, viene invitato a dire una parola di chiusura, secondo una delle seguenti
consegne:
“Terminate la frase...”.
1. secondo me il programma di quest'anno sarà.........
2. rispetto all'anno scorso quest'anno vorrei..............
3. rispetto all'anno scorso quest'anno NON vorrei.........
STRUMENTI
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Unità 2
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Dettaglio attività
Spiegare agli studenti che l'insegnante leggerà le storie da loro inventate durante l'incontro
precedente (ricordare la regola del gruppo relativa al "non giudicare"). I ragazzi devono ascoltare le
storie relative alla "comunicazione efficace" e scrivere sul primo post-it (es. rosso) un
comportamento che loro ritengono utile/vantaggioso/efficace in quella situazione; sull'altro post-it
(sempre rosso) riportano il comportamento non utile/non vantaggioso/non efficace per la medesima
situazione, anche indipendentemente dalle azioni attuate dal protagonista.
Si ricorda che l'obiettivo dell'attività è quello di spingere gli studenti a ragionare sulle diverse
tipologie di azioni che si possono mettere in atto nelle situazioni, deve quindi esserci completa
libertà.
L'insegnante quindi leggerà la seconda storia che si riferisce alla "comunicazione efficace" (rosso),
a questo punto si chiede agli studenti di attaccare al cartellone rosso i post-it rossi in base alla
divisione "utile" e "non utile".
Si procede quindi nel medesimo modo con il cartellone "gestione delle emozioni" (azzurro + post-it
azzurri) e "gestione dello stress" (verde + post-it verdi).
Terminato questo lavoro i post-it vengono riletti, il conduttore faciliterà la discussione del gruppo
classe sulle ragioni per le quali un comportamento è stato considerato più o meno utile, accogliendo
eventuali richieste di cambiare la collocazione dei post-it .
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Domande stimolo:
Perché ritenete che questo comportamento sia non utile? A chi? In che modo?
Quali conseguenze potrebbe portare questo comportamento?
Quale potrebbero essere le reazioni degli altri?
Questo comportamento come potrebbe far sentire gli altri? E come fa sentire me?
Se questo comportamento è non utile, quale potrebbe essere uno utile con cui sostituirlo?
Perché ritenete invece che questo comportamento sia utile? A chi? In che modo?
2. UNA SCHEDA PER PENSARE
Ad ogni studente viene distribuita una scheda da compilare per consentire una riflessione
individuale sui propri comportamenti funzionali e disfunzionali. (scheda A – strumenti )
Individualmente gli studenti dovranno compilare la prima parte del questionario elencando i
comportamenti che mettono in atto. Gli studenti possono citare comportamenti relativi a diversi
ambiti di vita, quali scuola, casa, sport ecc...; i cartelloni dell'attività precedente possono quindi
essere utilizzati come spunti per la compilazione del questionario. Specificare agli studenti quanto
tempo hanno a disposizione e che possono riprendere alcuni comportamenti dai cartelloni. La
scheda serve ai ragazzi per l'attività successiva.
3. IL MIO OBIETTIVO
Conclusa la prima parte del questionario ogni studente dovrà scegliere una sola delle tre life skills,
previste nel lavoro di quest'anno, come personale obiettivo di cambiamento.
L'insegnante darà indicazione agli studenti di elencare 5 passi (sotto obiettivi) nella casella del
questionario chiamata "cosa posso fare per migliorare"; facendo riferimento al progetto di
miglioramento dell'unità 3 dell'anno precedente.
Ricordando ai ragazzi indicazioni e suggerimenti per definire e perseguire degli obiettivi (strumenti)
I miei obiettivi di cambiamento
scegli una sola delle seguenti life skill: gestione dello stress , gestione delle emozioni,
comunicazione efficace; completa la tabella in relazione alla caratteristica di te stesso che vorresti
migliorare, individuando, come l’anno scorso nel progetto di automiglioramento, i passi per
avvicinarti e/o raggiungere il tuo obiettivo.
life skill caratteristica che voglio migliorare cosa posso fare per migliorare
…………………………………… 1……………………………………………….
…………………………………… 2……………………………………………….
…………………………………… 3……………………………………………….
…………………………………… 4……………………………………………….
……………………………… 5……………………………………………….
34
INDICAZIONI e SUGGERIMENTI
Fissa un obiettivo che puoi raggiungere in un arco di tempo ragionevole (per esempio entro la fine del
quadrimestre scolastico)
Stabilisci un obiettivo che sia suddivisibile in una serie di piccoli passi (o sotto-obiettivi). Il modo
migliore di modificare un comportamento è farlo a piccoli passi.
Stabilisci un obiettivo che sia misurabile (per esempio, fin dove vuoi arrivare), così che tu possa dire se
l’hai raggiunto o quanto ti manca per raggiungerlo.
Stabilisci qualcosa che per te sia significativo, qualcosa che realmente desideri piuttosto che qualcosa
che senti di dover fare.
Cerca di avere un atteggiamento positivo, credi in te stesso e nelle tue capacità di raggiungere
l’obiettivo che ti sei prefissato.
Non avere paura di compiere degli errori. Sbagliare fa parte dell’imparare e di ogni percorso di
cambiamento.
Se non raggiungi un particolare obiettivo o sotto-obiettivo non credere sia un fallimento. Pensa a questa
difficoltà come ad una esperienza da cui imparare, come ad un passaggio verso il raggiungimento del
tuo obiettivo. Vedi che cosa hai sbagliato e correggiti.
Sii fiero di te stesso per ogni progresso compiuto. Dillo ai tuoi amici o genitori e datti una ricompensa.
Identifica le aree che hai bisogno di migliorare in futuro e su queste lavora con fiducia e determinatezza.
Usa la tua immaginazione. Dedica un po’ di tempo ogni giorno per immaginarli un po’ più vicino al tuo
obiettivo.
35
LA SCHEDA
SCHEDA A
Nome.........................................................Cognome........................................................Data........
Quali sono i comportamenti che metto in atto e che MI fanno stare bene con me e con gli
altri?
1 descrizione comportamento:…………………………………………………………………….
Raccontami quando lo hai fatto:............................……………………………………………….
....................................................................................................................................................
2 descrizione comportamento:……………………………………………………………………
Raccontami quando lo hai fatto:............................………………………………………………
3 descrizione comportamento:……………………………………………………………………..
Raccontami quando lo hai fatto:............................………………………………………………
Quali sono i comportamenti che metto in atto e che NON MI fanno stare bene con me e con
gli altri?
1 descrizione comportamento:…………………………………………………………………….
Raccontami quando lo hai fatto:............................………………………………………………
2 descrizione comportamento:…………………………………………………………………….
Raccontami quando lo hai fatto:............................……………………………………………….
3 descrizione comportamento:………………………………………………………………
Raccontami quando lo hai fatto:............................……………………………………………
36
Unità 3
Tabella riassuntiva attività
ATTIVITA’ TEMPI
Stimolare i ragazzi a verificare nel tempo i 1 VERIFICO I MIEI PASSI 15 min
progressi fatti in relazione al proprio
obiettivo
Rendere evidente la distinzione tra: evento che 2 EMOZIONE?! 35 min
genera l'emozione, emozioni, manifestazioni e
azioni conseguenti
Stimolare la consapevolezza sulla connessione 3 LE EMOZIONI CHE 60 min
circolare tra situazione, emozione, CAMMINANO
comportamento
Dettaglio attività
2. EMOZIONI ?!
Proporre alla classe un cartellone con al centro scritta la parola "EMOZIONI". L'insegnante spiega
agli alunni che hanno 10 minuti di tempo per dire ad alta voce tutte le parole che gli vengono in
mente riguardo al tema "EMOZIONI" (brainstorming). L'insegnante quindi scrive sul cartellone in
ordine sparso tutte le parole pronunciate dagli studenti (senza ripetizioni) ma senza effettuare
nessun tipo di controllo o censura. Passato il tempo dato (oppure terminato lo spazio sul cartellone)
l'insegnante decreta la fine di questa fase di lavoro.
Con l'utilizzo di alcuni pennarelli colorati, l'insegnante, con l'aiuto degli studenti, prova a riordinare
le parole scritte sul cartellone suddividendole in diverse categorie.
L'insegnante quindi concorda con gli studenti la prima categoria di parole da individuare (per es:
tipologie di emozioni) e le sottolinea con un colore. Si passa quindi alla seconda categoria, poi la
terza ecc...
Categorie consigliate:
1. tipologie di emozioni
2. eventi che generano emozioni
3. comportamenti legati alla manifestazione delle emozioni
4. comportamenti che modulano le mie emozioni
37
Si ricorda che non è necessario che tutte le parole rientrino nelle categorie e soprattutto che alcune
parole possono rientrare in diverse categorie. Lo scopo di questa attività è quello di introdurre un
ragionamento di gruppo sulle varie componenti/fattori che entrano in gioco quando si parla di
emozioni.
Strumenti_______________________________________________________________________
Elenco
L'insegnante può scegliere quali emozioni scrivere sui cartelli, se ne consigliano circa 20.
EVENTI
39
Obiettivo …......................................................................... Verifico i miei passi
Data......... Data......... Data......... Data......... Data.........
I MIEI PASSI
1...................................................................................... sì no sì no sì no sì no sì no
........................................................................................
........................................................................................
........................................................................................
2...................................................................................... sì no sì no sì no sì no sì no
........................................................................................
........................................................................................
........................................................................................
3...................................................................................... sì no sì no sì no sì no sì no
........................................................................................
........................................................................................
........................................................................................
4...................................................................................... sì no sì no sì no sì no sì no
........................................................................................
........................................................................................
........................................................................................
5...................................................................................... sì no sì no sì no sì no sì no
........................................................................................
........................................................................................
........................................................................................
= soddisfazione = indifferenza per quanto conseguito = fatica personale/insoddisfazione
4
Unità 4
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
La comunicazione non verbale 1 SENZA PAROLE 50 min
La comunicazione efficace 2 VOLUME e TONO di VOCE 20 min
1. SENZA PAROLE
Dividere la classe in 4 0 5 gruppi ogni gruppo dovrà utilizzare delle immagini tratte da riviste o da
qualsiasi altro materiale (fumetti- internet-etc) per costruire una breve storia senza utilizzare
“parole” le parole, ma basandosi solo sulle espressioni, i movimenti delle immagini individuate.
Il lavoro di ogni gruppo verrà presentato al resto della classe che dovrà provare ad individuare
racconto ed emozioni che caratterizzano i personaggi.
41
Chiedere ai partecipanti di disporsi in due cerchi concentrici formando coppie tra le persone del
cerchio interno e le persone del cerchio esterno.
Un componente della coppia del cerchio interno avvia una conversazione con l’altro componente
della coppia (cerchio esterno) utilizzando uno dei suggerimenti proposti.
In seguito chiedere a uno dei due cerchi di girare in modo da cambiare le coppie.
Chiedere di invertirsi nell'avviare la conversazione, questa volta sarà un componente della coppia
che fa parte del cerchio esterno ad avviare la conversazione.
L'esercizio può essere ripetuto per alcune volte.
Al termine dell'esercizio aiutare i ragazzi a riflettere sulla differenza tra domande CHIUSE e
domande APERTE e a come le prime possano facilmente essere trasformate nelle seconde,
consentendo così di mantenere aperta una conversazione.
4. SALUTI...
Invitare i ragazzi a camminare in ordine sparso per la classe, l'insegnante li inviterà a fermarsi al
suo “STOP” e a salutare il compagno che si troveranno davanti: al primo stop solo con un cenno
(senza parole), poi come si salutano 2 professori, come si salutano 2 amici etc.
42
Unità 5
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Dettaglio attività
2. RELAX
Il conduttore propone alla classe di sperimentare alcune tecniche di rilassamento. L’ambiente dovrà
essere il più possibile adatto alla situazione: luce moderata, musica di sottofondo etc.
Far sedere gli studenti con la schiena eretta e il capo allineato, i piedi ben poggiati sul
pavimento e le mani sulle gambe. Chiedere loro di chiudere gli occhi e concentrarsi sulla
musica, che deve essere dolce. Poi suggerire di contrarre e decontrarre i muscoli alcune
volte, respirando profondamente. Chiedere poi di aggrottare e rilassare la fronte alcune
volte, sempre respirando.
Sempre in posizione seduta e eretta, gli studenti vengono guidati a rilassare le parti, prima
del volto e poi del corpo, uno alla volta (per esempio: ora rilasso gli occhi, poi la bocca, il
collo…).
Seduti o in piedi, viene chiesto agli studenti di mettere entrambe le mani sullo stomaco e di
respirare lentamente, partendo dalla pancia e riempiendo di aria lo stomaco ed il petto, come
se fossero palloncini, contando fino a 5. Poi l’aria viene trattenuta contando fino a 3, e
quindi espirata lentamente contando fino a 7. Si può anche visualizzare lo stomaco come un
palloncino che si riempie e si sgonfia.
In seguito sono riportate numerose tecniche di rilassamento (strumenti) che possono essere
utilizzate dal docente o, in ogni caso, che possono essere proposte ai ragazzi come alternative.
Aggiungere al cartellone, dell’attività precedente, qualcuna delle tecniche sperimentate, o, tra quelle
spiegate, ritenute funzionali dalla classe.
3. ROLE PLAY
L'insegnante individua alcuni alunni, si possono richiedere dei volontari, a cui far recitare i role play
(vedi strumenti). Procedere al role play n° 1.
L'insegnante spiega alla classe che assegnerà i ruoli agli attori i quali avranno a disposizione 5
minuti per pensare come mettere in scena la situazione.
Rappresentazione della scenetta.
43
Si ricorda che la lunghezza della rappresentazione dipende dagli attori, per cui può risultare anche
molto breve. Si suggerisce comunque di interrompere dopo 10 min poiché, con un tempo più lungo,
gli attori tenderebbero ad andare fuori tema.
Dopo ogni role play TUTTI gli studenti compilano il questionario manifestazioni dell'ansia (vedi
strumenti).
Gli attori dovranno segnare sul questionario come si sono sentiti nella parte che hanno recitato,
gli osservatori dovranno rispondere la questionario ricordando come si sono sentiti in una
situazione simile o in base a come si sarebbero sentiti al posto del protagonista.
Conclusa la compilazione individuale si procede in quella che si definisce fase di sharing di
condivisione: si chiede, prima agli attori, come si siano sentiti nel ruolo, quali difficoltà abbiano
incontrato, se avrebbero preferito avere un altro ruolo ecc... poi si da la parola al resto del gruppo
facendo riferimento alla compilazione dei questionari.
Attraverso le riflessioni e gli elementi emersi dalla discussione in plenaria, si passa alla
compilazione del cartellone che l'insegnante avrà precedentemente preparato e appeso a un muro.
Riferendosi al role playing si procede alla compilazione collettiva del cartellone e all'individuazione
dell'evento che genera lo stress, la manifestazione dello stress (vedi questionario individuale) e
l'azione conseguente. Quando si parla di azione conseguente si può far riferimento a reazioni
istintive o comportamenti intenzionali mirati ad abbassare il livello di stress che possono essere
suddivisi in comportamenti utili e non utili come negli incontri precedenti. Si ricorda quindi
l'importanza di spingere gli studenti ad individuare dei comportamenti utili per ognuno di quelli non
utili che i ragazzi hanno proposto o sono emersi dalla simulata.
Se terminata la compilazione del cartellone c'è a disposizione del tempo si può ripetere tutto per il
secondo role play, integralmente oppure passando direttamente dalla scenetta alla compilazione in
plenaria del cartellone di ragionamento.
Strumenti________________________________________________________________________
ROLE PLAY 1:
Andrea era d'accordo di incontrare Marco, l'amico conosciuto in vacanza durante l'estate
precedente, all'oratorio una domenica pomeriggio. Arrivato sul posto Andrea scopre che Marco è
venuto con Giulia, la sorellina di 6 anni, particolarmente agitata. Subito dopo essersi incontrati,
Marco si allontana con una scusa dicendo che sarebbe tornato entro un quarto d'ora, lasciando
quindi ad Andrea la totale responsabilità della bambina.
ROLE PLAY 2:
Stefania e Marta sono molto amiche. Stefania sta organizzando la sua festa di compleanno e
vorrebbe coinvolgere gli invitati utilizzando la Wii dell'amica. Marta è particolarmente gelosa delle
proprie cose. Stefania, sa benissimo che difficilmente Marta gliela presterà, però ha deciso di
provare a chiedergliela.
44
Domande stimolo per l'interpretazione del ruolo:
Cosa succede?
Cosa puoi fare? Cosa puoi dire? A quali altre cose devi fare attenzione mentre parli con lui o lei?
Cosa provi?
45
Strumenti _______________________________________________________________________
Esercizi di rilassamento –
BRAIN GYM – ALCUNI ESERCIZI PER COLLEGARE I DUE EMISFERI
Questo tipo di esercizi può servire a modificare lo stato mentale e fisico della classe. Implicano
attività fisica e mentale insieme, collegano i due emisferi e migliorano il coordinamento motorio.
Aiutano a defocalizzare l’attenzione da uno stato (negativo) precedente, da pensieri e
preoccupazioni. Possono essere usati all’inizio o alla fine della lezione, o prima di una verifica.
Studi di Kinesiologia applicata mostrano che gli esercizi di Brain Gym diminuiscono lo stress,
migliorano la concentrazione e migliorano la velocità di risposta a stimoli visivi. Gli obiettivi degli
esercizi dovrebbero essere evidenziati agli studenti prima di farli.
I bottoni del cervello
Alzati. Metti una mano sull’ombelico. Con il pollice e un dito dell’altra mano sfrega le piccole
cavità giusto sotto la clavicola.
Il Gufo
Stringi i muscoli della spalla sinistra con la mano destra guardando la spalla sinistra, spingendo
indietro la spalla mentre respiri profondamente. Poi riallinea la testa, porta il mento verso il
petto e respira profondamente di nuovo. Quindi fa lo stesso con l’altra spalla.
Doppi ghirigori
Su un foglio grande disegna dei ghirigori continui (senza staccare la penna) con entrambe le
mani contemporaneamente. Inizia con forme semplici come cerchi, quadrati o triangoli, e
concentrati sulla specularità dell’azione e passa gradualmente a forme più complesse.
Nomi nell’aria
Con la mano che usi di solito per scrivere scrivi il tuo nome nell’aria con movimenti ampi. Fallo
in avanti e indietro. Ora fallo con le due mani contemporaneamente. Se sei destrimano, inizia
al centro e muovi verso l’esterno; se sei mancino, parti all’esterno verso l’interno. Fallo diverse
volte prima di passare ad un altro nome. Lo puoi fare anche con parole che presentano problemi
di computazione corretta.
Pigri otto
Con un braccio in estensione davanti a te e il pollice rivolto verso l’alto traccia la figura di un
otto nell’aria. L’otto dovrebbe essere ‘appoggiato sul un lato’ mentre lo disegni con movimenti
lenti ed ampi, focalizzando la vista sul pollice. Senza muovere il capo traccia tre otto con
movimenti lenti e consecutivi. Popi fallo con l’altra mano e poi con entrambe
contemporaneamente.
Elefanti pigri
Con gli stessi movimenti dell’attività ‘Pigri otto’, per l’elefante traccia gli otto mettendo una
mano sulla spalla e concentrando l’attenzione appena oltre l’altra mentre disegna l’otto,
piegandosi un po’ in avanti. Questo esercizio allenta la tensione sul collo.
Mento sul petto
Anche questo esercizio allenta la tensione sul collo. Porta il capo in avanti fino a toccare il
petto, e poi all’indietro più che puoi, molto lentamente. Poi piega la testa prima da un lato, e poi
dall’altro. Infine fa ruotare lentamente il capo prima da un lato e poi dall’altro, compiendo un
giro completo.
Ratataplan
Con una mano massaggia dolcemente l’addome e con l’altra batti gentilmente la sommità del
capo. Poi prova a fare le due attività contemporaneamente.
Alfabeto attivo
Guardando lo schema (che può essere ingrandito e appeso in vari punti della classe), si dicono
46
ad alta voce le lettere dell’alfabeto sollevando contemporaneamente il braccio corrispondente,
indicato con la lettera sottostante (d=destro, s=sinistro, e=entrambi). Quest’attività può essere
utilizzata anche per imparare a computare. Una versione più complessa è quella di sollevare
anche la gamba corrispondente prima, e poi quella opposta
A B C D E F G
d s s e s d e
H I J K L M N
d s e d s d s
O P Q R S T U
e d s e e d s
V W X Y Z
e d d s d
47
Unità 6
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Proposta del tema permettendo l'emergere 1 PER COMINCIARE a PARLARNE min 20
del livello di informazione/coinvolgimento
dei ragazzi
Individuare e discutere i motivi per alcune 2 ALCOL e CANNABIS min 45
persone utilizzano alcol o cannabis
Fornire ai ragazzi informazioni corrette su 3 INFORMIAMOCI min 20
alcol e cannabis
Chiusura 4 DICO LA MIA min 20
Dettaglio attività
1. PER COMINCIARE a PARLARNE
Il docente illustra alla classe il tema oggetto dell'unità.
Propone alla classe di provare a mettere in comune ciò che i ragazzi sanno su questi argomenti e
tutto ciò di cui hanno sentito parlare in relazione al tema. Sarà compito dell'insegnante riportare i
contenuti che emergono su un cartellone. E' possibile stimolare la partecipazione dei ragazzi
attraverso dei video, delle brevi sequenze di film o immagini pubblicitarie.
2. ALCOL e CANNABIS
Dividere la classe in 4 gruppi, ad ogni gruppo verrà affidato il compito discutere e riportare su un
cartellone quali siano le ragioni per cui:
NON BERE (gruppo 1)
ALCUNI ADOLESCENTI BEVONO (gruppo 2)
NON FUMARE CANNABIS (gruppo 3 )
ALCUNI ADOLESCENTI FUMANO CANNABIS (gruppo 4)
Chiedere ad ogni gruppo di riferire alla classe quanto emerso e discuterlo insieme, aggiungendo
eventuali nuovi elementi. Aiutare i ragazzi in una riflessione su quanto emerso nei cartelloni sui
motivi che portano gli adolescenti a bere e a fumare, per evidenziare come alcuni motivi/aspettative
non siano reali.
E’ possibile visionare con i ragazzi il video proposto nel sito www.salute4teen.it intitolato
ALCOOL: FANTASIA /REALTA’
3. INFORMIAMOCI
Il docente, attraverso il lavoro eseguito nel corso dell'unità, facilita l'emergere di quesiti, domande e
dubbi relativi all'alcol, alle sostanze ed ai loro effetti; proponendo agli alunni di visionare insieme il
Sito www.salute4teen.it alla ricerca di informazioni utili a rispondere. E' anche possibile chiedere
ai ragazzi di formulare delle domande scrivendole su dei post.it (anche in forma anonima) andando
poi insieme a cercare le risposte.
4. DICO LA MIA
Proporre ai ragazzi tre cartelloni
48
Chiedere ad ogni studente di scrivere su dei post.it delle frasi da attaccare nei diversi cartelloni,
chiedere poi a chi lo desidera di condividere con la classe il contenuto del post.it relativo a IO
PENSO ...
49
Unità 7
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Aiutare i ragazzi a definire e nominare i 1 NON SOLO RABBIA 40 min
diversi livelli di rabbia
Evidenziare le connessioni esistenti tra i 2 MI RICORDO QUELLA VOLTA 40 min
comportamenti messi in atto e le CHE…
conseguenze prodotte su sé e sugli altri
Sperimentare alcune tecniche utili nel 3 TECNICHE PER CONTROLLARE 30 min
controllo della rabbia LA RABBIA
Dettaglio attività
50
Chiedere a qualche volontario di sperimentare queste tecniche, attraverso una brevissima scenetta.
Rammentare ai ragazzi che queste tecniche saranno più efficaci se utilizzate prima che il livello di
rabbia diventi troppo elevato e quindi difficilmente controllabile, facendo riferimento al
TERMOMETRO della prima attivazione.
51
Unità 8
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Apertura - riscaldamento 1. IL COLORE DI OGGI Min 15
Aiutare i ragazzi a comprendere il rapporto 2. EMOZIONI APPESE Min 30
tra situazioni, emozioni e comportamenti,
sottolineando i diversi stili personali
Consentire attraverso l’autoriflessione 3. SAI COS’HO HO SCOPERTO ? Min 25
l’aumento della consapevolezza
Chiusura del percorso 4. CON UN’IMMAGINE Min 25
Dettaglio attività
1. IL COLORE DI OGGI
Distribuire ad ogni ragazzo della classe un cartoncino (grande come una cartolina), chiedergli di
colorarlo con i colori o il colore che meglio rappresenta come si sente oggi.
Attaccare tutti i cartoncini su un cartellone intitolato OGGI MI SENTO…
2. EMOZIONI APPESE
Proporre alla classe tre o quattro cartelloni in cui sono riportate delle emozioni sulle quali si ritenga
importante far lavorare la classe, avendo l’accortezza di scegliere sia stati emotivi positivi che
negativi. Chiedere ai ragazzi di provare a rispondere alle diverse domande per le differenti emozioni
scrivendo le risposte su dei post.it
ES. RABBIA, TRISTEZZA, ENTUSIASMO,IMBARAZZO,ALLEGRIA
L’insegnante rileggerà alcuni dei post it restituendo ai ragazzi eventuali elementi comuni o
differenze, aiutando la classe a riflettere sui diversi stili personali.
4. CON UN’IMMAGINE
L'insegnante mette a disposizione degli alunni alcune immagini (di qualunque tipo e prese da
riviste, giornali, fumetti, ecc...) che si è procurato in precedenza (possibilmente avere almeno una
52
immagine per ogni studente). L'insegnante spiega agli studenti che devono scegliere un'immagine
che rappresenti quello che hanno imparato nel percorso e a turno, in cerchio, condividerne il
significato.
Strumenti _______________________________________________________________________
Scrivi sotto alcune delle cose che hai scoperto di te o degli altri
53
LIFE SKILLS EDUCATION
Strumenti per il Terzo Anno
3
TERZO ANNO
Pensiero creativo:
tale capacità mette in grado di esplorare le alternative possibili e le conseguenze che derivano dal
fare e dal non fare determinate azioni. Aiuta a guardare oltre le esperienze dirette, a rispondere in
maniera adattiva e flessibile alle situazioni di vita quotidiana.
Pensiero critico:
è l’abilità di analizzare le informazioni e le esperienze in maniera obiettiva. Può contribuire alla
promozione della salute, aiutando a riconoscere e valutare i fattori che influenzano gli atteggiamenti
e i comportamenti.
UNITA'
1 Presentazione del percorso e definizione
condivisa delle life skill
2 Decision making
3 Problem Solving
4 Il pensiero creativo
5 Il pensiero critico
6 -------------------------------
7 L’ultima tappa del viaggio
55
LIFE SKILLS COGNITIVE
Terzo Anno
Individuare il problema e
Problem solving 1) saper affrontare le situazioni
definirlo
Saper utilizzare risorse obbiettivamente
in modo flessibile e positivo
Competenza che permette di interne ed esterne per per la Elencare le possibili
2) saper modificare situazioni
affrontare in modo costruttivo i risoluzione di un problema soluzioni identificando la
che causano malessere
diversi problemi, i quali, se Saper individuare nuove “migliore”
trasformandole in opportunità di
lasciati irrisolti possono causare strategie di cambiamento Stabilire il modo migliore
crescita
stress mentale e tensioni fisiche per attuare la soluzione
scelta e verificarla
Pensiero Creativo
1) saper utilizzare il pensiero
Tale capacità mette in grado di Capacità di produrre diverse
divergente in maniera adattiva Saper affrontare le diverse
esplorare le alternative possibili idee/soluzioni partendo da
2) avere una fluidità concettuale situazioni in modo non
e le conseguenze che derivano un determinato stimolo
e capacità di riorganizzare gli convenzionale
dal fare e dal non fare Capacità di passare da uno
elementi Saper produrre molte risposte
determinate azioni. Aiuta a schema di pensiero ad un
3) essere assertivi non cedendo diverse tra loro
guardare oltre le esperienze altro velocemente
alle pressioni del conformismo
dirette, a rispondere in maniera
adattiva e flessibile alle
situazioni di vita quotidiana.
56
Unità 1
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Ridefinizione del contratto 1 APERTURA e CONTRATTO 15 min
Ripresa programma dell’anno precedente 2 LA STRADA FATTA 30 min
Introduzione life skills del terzo anno 3 LE TAPPE DI QUEST'ANNO 30 min
Chiusura 4 PER RIPARTIRE 15 min
Dettaglio attività
1. APERTURA E CONTRATTO
Il docente invita la classe a riprendere gli accordi firmati all'inizio dell'anno precedente, vengono
riviste le regole concordate e si chiede se possono essere considerate ancora attuali o se sia
necessario modificare o aggiungere qualche cosa. (se le regole vengono modificate è necessario
apporre nuovamente le firme ) Se nella classe sono stati introdotti dei nuovi alunni verrà domandato
anche a loro di condividere e firmare il contratto.
2. LA STRADA FATTA
Presentare alla classe il percorso fatto fino ad oggi, nei due anni passati, come un VIAGGIO non
ancora concluso. Chiedere ad ogni ragazzo di pensare a uno o due oggetti che rappresentino ciò
che nel corso di questo viaggio hanno aggiunto al loro bagaglio personale e di disegnarli (o
scriverli) su dei piccoli fogli (post.it)
Utilizzare un cartellone con disegnata una valigia e chiedere ai ragazzi di inserirvi gli oggetti
precedentemente disegnati, invitare poi i ragazzi a motivare la scelta fatta.
3. LE TAPPE DI QUEST'ANNO
Presentare brevemente ai ragazzi le skills oggetto di lavoro di quest'anno, dividere i ragazzi in 4
gruppi (uno per Skill) e chiedere ad ogni gruppo di provare a darne una definizione.
Decision Making - capacità di prendere decisioni
Problem Solving - capacità di risolvere i problemi
Pensiero creativo
Pensiero critico
Ogni gruppo presenta il proprio lavoro al resto della classe che, con l'aiuto del docente, formulerà
una definizione condivisa. Verranno poi riportate le diverse definizioni su un cartellone da lasciare
visibile in classe nel corso del programma.
4. PER RIPARTIRE
Chiedere alla classe di indicare, simbolicamente, il mezzo di trasporto che potrebbe condurli alla
fine di questo percorso e quali siano le ragioni di questa scelta ( la scelta può essere individuale e
dell'intero gruppo classe)
57
Unità 2
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Apertura 1 OGGI MI SENTO... 10 min
Decision making – prendere decisioni 2 COME SI SCEGLIE ? 60 min
Decision making – la tecnica dei tre 3 I TRE PASSI 15 min
passi
Decision making – affrontare una 4 UNA DECISIONE IMPORTANTE 20 min
decisione reale
Chiusura 5 CON UNA PAROLA 10 min
Dettaglio attività
1. APERTURA
Si chiede ai ragazzi di scegliere un simbolo meteorologico, oppure un cibo, che meglio rappresenti
“ COME SI SENTONO OGGI”, di disegnarlo su un post.it e di attaccarlo ad un cartellone comune;
chiedendo in seguito a qualcuno di spiegare le ragioni che lo hanno portato ad indicare quel simbolo
o quel cibo.
2. COME SI SCEGLIE ?
Chiedere alla classe di pensare a delle situazioni, a loro vicine, che comportano una scelta; il
docente le riassumerà brevemente su un cartellone visibile a tutti. I ragazzi sceglieranno una o due
delle situazioni su cui lavorare.
Per effettuare la scelta si può procedere per semplice votazione o con la tecnica del
posizionamento:ogni ragazzo si metterà di fronte ad un cartello, un simbolo, un oggetto o un punto
dell'aula che rappresenta la situazione preferita tra quelle individuate dalla classe.
A scelta compiuta dividere la classe in piccoli gruppi per lavorare sulla situazione individuata
attraverso la scheda A lasciando tempo ai ragazzi di discutere per arrivare ad una scelta sulla quale
il gruppo è concorde.
5. CHIUSURA
Ogni studente, in cerchio, viene invitato a dire una parola di chiusura che rappresenti, per lui/lei il
lavoro svolto in questa unità ed appena concluso; senza bisogno di spiegare o motivare la parola
scelta.
58
Scheda A
DEFINISCI il PROBLEMA
DECISONI di GRUPPO
59
SCHEDA DEI TRE PASSI
per prendere decisioni efficaci
PRIMO PASSO
TERZO PASSO
60
UNA DECISIONE IMPORTANTE
IN QUALE SCUOLA ANDRO’?!
LE POSSIBILI ALTERNATIVE
1 2 3
1 2 3
61
Unità 3
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Apertura 1 PROBLEM SOLVING? 10 min
Affrontare la ricerca della soluzione di un 2 RISOLVIAMO UN
problema attraverso un cambio di focus “PROBLEMA” 20 min
Affrontare la risoluzione di un problema 3 APPLICHIAMO LA LOGICA 35 min
complesso
Le fasi del problem solving 4 UN POMERIGGIO 45 min
Chiusura 5 HO IMPARATO CHE... 10 min
Dettaglio attività
APERTURA
Condividere con la classe la definizione di problem solving, soffermandosi sull’importanza del
cambio di focus per poter arrivare ad una soluzione.
PROBLEMA DELLE MONETE: “Ho in tasca 2 monete, la loro somma è di 0,70 € e una
non è da 20 centesimi”. La soluzione è 0,50-0,20 (se una non è da 20 cent. Non è detto che
l’altra non lo possa essere)
SCOPRI IL CRITERIO: si chiede ai ragazzi di individuare il criterio secondo il quale è
ordinata la serie di numeri 5-2-9-8-4-7-0 ( risultato: sono in ordine alfabetico)
QUADRATO DEI 9 PUNTI:“unisci con 4 segmenti i nove punti del quadrato senza mai
staccare la punta della matita dal foglio”: disegnare il quadrato di Meyer alla lavagna e far
provare i ragazzi a coppie per 2 min. poi chiedere chi è riuscito a risolverlo e far spiegare
agli altri la soluzione. La soluzione sta nel tracciare segmenti che escono dal quadrato dei
nove punti, cosa che solitamente non viene fatta, si tende a guardare dentro i confini che ci
vengono dati, mentre molte volte serve uscire da quella prospettiva e dai confini per trovare
la soluzione.
62
Soluzione:
3. APPLICHIAMO LA LOGICA
Partendo dall'attività precedente spiegare ai ragazzi che, nell'attività che segue, metteranno alla
prova la loro capacità di problem solving aiutandoli a riflettere su come l'utilizzo e la
sperimentazione di strategie possa facilitare la generalizzazione in altri ambiti.
Il docente divide i ragazzi in gruppi di 4 o a coppie e illustra un problema a scelta tra i due seguenti
e si procede con le fasi di lavoro come indicato .
Alternative:
- LUPO, CAPRA E CAVOLO: (possibile svolgimento anche tramite role playing)
Fase 1: leggere la storia: c'è un pastore sulla riva di un fiume con una pecora, un lupo ed un
cavolo. Deve necessariamente attraversare il fiume usando una canoa che può portare, oltre
al pastore, solo un solo alla volta. Ma se il lupo restasse solo con la capra, la divorerebbe, e
la capra restasse sola con il cavolo, lo divorerebbe. Come può il pastore portare dall’altra
parte del fiume lupo, capra e cavolo?
Lasciare 15 min di tempo alle coppie/gruppi per trovare la soluzione.
Fase 2: Discussione in brainstorming sulla difficoltà per arrivare alla soluzione e portare la
classe, insieme, alla soluzione corretta, che viene spiegata ad alta voce (porre il focus sul
fatto che nella ricerca di una soluzione si può sbagliare e tornare indietro!!!)
Tempi:15 min.
- SCATOLA, CANDELE E PUNTINE:
Fase 1: avete a vostra disposizione una candela e una scatola di puntine da disegno
(consegnare i materiali a ciascun gruppo all’interno di una scatola di cartone). Il vostro
compito è attaccare la candela alla porta, in modo che sia sospesa dal suolo.
Tempi: 5 min spiegazione e 5 min per svolgerlo per conto proprio
Fase 2: interrompere i gruppi e dare la stessa consegna, ma questa volta fornire le puntine, la
candela e la scatola separatamente (le puntine vanno tolte dalla scatola, in modo che appaia
chiaramente che anche la scatola sia un materiale da utilizzare). I gruppi provano di nuovo a
risolvere il problema. Tempi: 10 min.
Fase 3: discussione in plenaria 10 min.
- CHI E' IL COLPEVOLE:
Fase 1: Esporre il quesito : Quattro ragazzi di una classe sono sospettati di aver nascosto le
merende ai loro compagni. Alle domande dell'Insegnante che indaga, rispondono nel
seguente modo:
Antonio - “Ho visto Carlo e Dario entrare in classe prima del suono della campanella,
quindi uno di loro è colpevole”.
Bernardo - “Non sono stato io!”
Carlo - “E' stato Dario,l'ho visto cponj uno strano sacchetto in mano”
Dario - “ Giuro che è stato Bernardo, l'ho visto mentre fuggiva”
Se uno solo di loro ha mentito , chi è il colpevole?
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Fase 2: Dividere i ragazzi in piccoli gruppi per risolvere il quesito e invitarli a dare la
soluzione, motivandola
Fase 3: Il docente invita i ragazzi a presentare le soluzioni e spiega il processo logico che
consente di risolvere il quesito
4. UN POMERIGGIO
In questa attività si propone alla classe una situazione concreta da risolvere, in cui diverse
persone sostengono bisogni diversi, che il gruppo deve riuscire a conciliare, per trovare una
soluzione comune.
Luca torna da scuola alle ore 14.00 e si prepara ad affrontare il pomeriggio…ecco cosa succede:
- Luca ha in mente che deve assolutamente studiare per il compito di matematica di domani, ha la media del 9 e
vuole mantenerla
-La ragazza che gli piace lo chiama per uscire con lei, è al settimo cielo perché aspetta questo momento da mesi!
-Tornando da scuola incontra il mister che gli dice che sarà in prima squadra per sostituire Giovanni che si è rotto
un piede, ma si deve allenare tutto il pomeriggio. Luca è in panchina da 1 anno.
-Giovanni manda un sms a Luca chiedendogli di andare a trovarlo perchè ha il piede rotto, è il suo migliore amico
-Domani è il suo compleanno e la nonna continua a dirgli che vuole regalargli il cellulare. Vuole che vado con lei
a sceglierlo per non sbagliare modello. Lei non ne capisce proprio nulla e al posto dell' Iphone potrebbe
comprargli un phon per capelli!
Fase 1: Suddividere la classe in sottogruppi: ad ognuno viene affidato un ruolo tra quelli
proposti sotto, in modo che in ogni gruppo ci sia una persona che sostiene ogni bisogno.
Essendo cinque bisogni l'ideale sono gruppi da 5 ma è possibile eliminarne uno e mantenere i
gruppi già formati nell’attività precedente.
Ad ogni gruppo viene dato un foglio con la situazione e i ruoli.
Fase 2: Ogni persona del gruppo deve sostenere uno dei bisogni e dire perché dovrebbe
soddisfare proprio quel bisogno senza rinunciarci neanche in parte. Alla fine del tempo stabilito
il gruppo deve trovare una strategia/soluzione comune rispetto a cosa farà Luca nel pomeriggio,
cercando di conciliare il più possibile tutte e cinque le cose, e motivare la soluzione.
Fase3: Discussione in plenaria su aspetti che ostacolano/facilitano la risoluzione di un
problema e come affrontarli. Il docente o uno dei ragazzi dovrà appuntare ciò che emerge su un
cartellone come in un brainstorming.
Attraverso ciò che emerge cercare di ricondurre alle categorizzazioni relative ai vari momenti
che caratterizzano il problem solving.
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5. HO IMPARATO CHE...
Come chiusura dell'unità proporre ai ragazzi di concludere la frase: “Ho imparato che.....”
Per farlo è possibile dar voce a tutti i ragazzi facendo scrivere su piccoli cartoncini da scambiarsi
casualmente, oppure ( con più tempo) attraverso una catena chiusa, o scrivendoli su post it da
attaccare ad un unico cartellone.
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Unità 4
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Riscaldamento 1 DIVERSI UTILIZZI di UN 30 min
OGGETTO
Sperimentazione del pensiero creativo 2 SIAMO CREATIVI (?!) 60 min
Definizione del pensiero creativo e delle sue 3 IL PENSIERO CREATIVO 10 min
componenti
Chiusura . Analisi dei propri punti di forza e 4 UN MOMENTO PER 15 min
debolezza PENSARE
Dettaglio attività
3. IL PENSIERO CREATIVO
Il pensiero creativo è la capacità di produrre soluzioni nuove partendo da dati noti, attraverso
processi di induzione e deduzione, assimilando schemi mentali esistenti.
Può essere scomposta in 4 fattori (Guilford, 1967)
fluidità: capacità di produrre idee diverse partendo da un determinato stimolo (come
brainstorming)
flessibilità: capacità di passare da uno schema di pensiero ad un altro velocemente
elaborazione: capacità di associare i dati prodotti attraverso fluidità e flessibilità in maniera
chiara ma complessa e originale.
valutazione: capacità di ritenere le informazioni per utilizzarle in un contesto adatto
Le attività che favoriscono un pensiero divergente (brainstorming, problem solving) favoriscono lo
sviluppo delle capacita creative: compito dell’adulto è svolgere la funzione di facilitatore
dell’esplorazione e della comprensione di ciò che sta accadendo.
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Unità 5
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Riscaldamento 1 INDOVINA ? 15 min
Sperimentare il pensiero critico nell’analisi 2 PICCOLO SPAZIO… 60 min
del linguaggio dei mass media PUBBLICITA’
Lavoro su situazioni concrete esperite nella 3 IL MIO ULTIMO ACQUISTO 30 min
vita reale
Definizione condivisa 4 IL PENSIERO CRITICO 15 min
Dettaglio attività
1. INDOVINA ?
Il docente propone alla classe un breve quiz: uno degli alunni incomincia a cantare un motivetto o
“recita” l’inizio di una frase relativa ad una pubblicità, il resto della classe dovrà continuare la frase
o dire di che pubblicità si tratta.
Sarà sufficiente provare con 4/5 pubblicità, per rendere evidente alla classe come slogan e spot
restino impressi nella loro memoria e introdurre il lavoro dell’attività seguente.
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4. IL PENSIERO CRITICO
Proporre, proseguendo nella discussione con la classe, un cartellone su cui sono riportate due
domande per lavorare alla costruzione di una definizione condivisa.
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Unità 6
L'unità 6 è da considerarsi un’unità “Jolly” da poter utilizzare per approfondire una life skill
specifica o per affrontare un tema legato alla promozione della salute che risulti di particolare
rilevanza/interesse per quel gruppo classe.
L'unità andrà programmata secondo lo schema che ha caratterizzato tutti gli altri incontri in
collaborazione con gli operatori.
Attività centrale
Chiusura
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Unità 7
Tabella riassuntiva delle attività
ATTIVITA’ TEMPI
Obiettivo ripercorrere il lavoro svolto nel 1 LIFE SKILL EDUCATION 35 min
corso dei tre anni
Confronto dell'immagine di se e della classe 2 UN OGGETTO PER 35 min
RACCONTARSI … 3 ANNI
DOPO
Fornire uno spazio di riflessione individuale 3 TEST ? min
Chiusura 4 TI INVIO UN TWITTER... 20 min
Dettaglio attività
3. TEST?
Invitare i ragazzi ad un momento di riflessione individuale, attraverso una breve scheda, che
consenta loro di aumentare la consapevolezza sui propri punti di forza o debolezza, in relazione alle
life skill.
Scheda allegata
4. TI INVIO UN TWITTER...
Chiedere ad ogni ragazzo di scrivere su un foglietto un messaggio, come se fosse un twitter che
vogliono inviare ad un altro loro compagno, su come hanno vissuto il programma LSE che si
conclude con questo incontro. I “twitter” vengono inseriti tutti insieme in una scatola e in seguito
ognuno ne “pesca” uno e lo legge ai compagni.
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In relazione alle dieci life skill sotto riportate, prova a darti un punteggio da 1 a 5 (dove uno è il
minimo e 5 il massimo) …......
Capacità di relazione
interpersonale Esprimere la propria opinione chiarendo il punto di vista che la
creare e mantenere relazioni genera - Costruire mediazioni senza perdenti
interpersonali positive, costruttive e 1 2 3 4 5
significative
Empatia
comprendere gli altri, accettandoli Riconoscere il livello verbale e non verbale nella comunicazione
e migliorando le relazioni sociali dell’altro. Riconoscere le emozioni dell’altro e tenerne conto nel
anche con persone diverse per etnia relazionarsi con lui
e cultura 1 2 3 4 5
Comunicazione efficace
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APPENDICE
L.S.E.
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INFORMAZIONI GENERALI SULLA CLASSE
a.s. Classe
Coordinatore
Altro
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CALENDARIO INCONTRI in CLASSE
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CALENDARIO INCONTRI
Formazione/programmazione
77
ALTRI PROGETTI
CHE COINVOLGONO LA CLASSE
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HANNO CONTRIBUITO ALLA STESURA
Si ringraziano
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