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Historically discovered and studied as a purely metallurgical phenomenon (therefore in the field of metallic materials),
the term "fatigue" was then used also for the other classes of materials, such as polymeric materials [1] or ceramic
materials .
It is estimated that fatigue is the phenomenon responsible for the great majority of failures of the machinery members
in metallic material during operation: approximately 90% of the breakages follow the characteristic features of fatigue
failure. [2]
Index
Classification
Wöhler curves and fatigue limit
Mechanism of fatigue damage
Metallurgical factors of influence
Mechanical influencing factors
Preventive treatments
Analysis of a fatigue failure
Fatigue in polymeric materials
Notes
Bibliography
Related items
Other projects
External links
Classification
Depending on the cause, the phenomenon of fatigue can be distinguished in: [3]
Vibration fatigue
Corrosion fatigue
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5/13/2019 Fatigue (materials science) - Wikipedia
Thermal fatigue: due to repeated thermal variations, which induce alternating states of tension and compression
in the material.
Da questi diagrammi si evidenzia per alcuni materiali l'esistenza di un limite inferiore di sforzo massimo al di sotto del
quale il materiale non si rompe per effetto di fatica nemmeno per un numero "molto alto" (idealmente infinito) di cicli.
Questo valore dello sforzo è detto limite di fatica del materiale. Nella pratica ingegneristica, il limite di fatica viene
determinato per un numero ben preciso di cicli, che anche se non è infinito, corrisponde ad un numero particolare
elevato. Ad esempio nel caso di leghe di rame il limite di fatica si riferisce a 100 milioni di cicli.[4]
Va sottolineato che i valori ottenuti tramite la curva di Wöhler sono relativi ai provini adoperati durante la prova; per
lo specifico componente meccanico, si introducono diversi coefficienti correttivi che tengono conto di processi di
lavorazione (e possibili stati tensionali residui), dimensioni, condizioni di esercizio, intensificazione delle tensioni in
corrispondenza di intagli, e altri fattori che possono influenzare la resistenza a fatica del componente stesso.
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5/13/2019 Fatigue (materials science) - Wikipedia
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5/13/2019 Fatigue (materials science) - Wikipedia
incrudimento: nonostante esso provochi l'aumento di Rm, non è consigliabile in quanto collateralmente causa
l'aumento della difettosità e quindi delle microcricche.
Dunque le strutture non omogenee e lamellari creano maggiori concentrazioni di sforzi nel materiale e sono quindi più
rischiose; ad esempio la perlite ha una struttura che peggiora la resistenza alla fatica.
Le inclusioni sono dannose se in quantità e con geometria lamellare. In linea di massima è quindi più resistente un
pezzo ottenuto per solidificazione sottovuoto rispetto ad un pezzo ottenuto per colata.
Dato che la cricca inizia spesso sulla superficie del pezzo, l'estensione di quest'ultima è proporzionale alla
probabilità d'innesco. È fondamentale la finitura superficiale: In genere si definisce limite di fatica teorico, la
grandezza Lf= σR/2, questo è però un dato molto indicativo, che si usa quando le curve di Wöhler non sono note
e per materiali di uguale struttura e composizione.
È necessario eliminare i solchi lasciati dagli utensili di lavorazione, in quanto in essi si crea una concentrazione di
tensioni. Comunque una superficie ben levigata apporta significativi vantaggi solo su pezzi in acciai ad alta resistenza,
per i quali è quindi indispensabile una accurata lavorazione. Si sottolinea poi che è importante pure evitare che una
successiva corrosione crei irregolarità superficiali.
È favorevole la presenza di stati di tensioni residue di compressione superficiale: essi si oppongono infatti
all'intensificazione degli sforzi, in trazione, all'apice della cricca, rendendo più difficoltoso il raggiungimento di σs.
Stati di tensioni superficiali si ottengono con tempra superficiale, nitrurazione, cementazione e trattamenti
meccanici di deformazione (pallinatura, Rullatura o smerigliatura). Bisogna solo porre attenzione a non favorire la
formazione di microcricche sotto pelle.
Al crescere della temperatura diminuisce Rm e quindi la resistenza a fatica (solo l'acciaio al carbonio porta
un'eccezione, quando tra i 100 e i 300 °C presenta un aumento di resistenza); se però essa diminuisce troppo i
vantaggi sono ridotti o annullati dall'aumento del coefficiente di sensibilità all'intaglio. Inoltre per temperature
particolarmente basse si verifica il fenomeno della fragilizzazione che consiste in una brusca riduzione delle
caratteristiche duttili del materiale al punto che la tensione di rottura del materiale va a coincidere prima con
quella di snervamento inferiore e poi per temperature ancora più basse con la tensione di snervamento superiore.
Laddove si verifica rottura senza strizione (nel caso di una prova di trazione) si fissa la "temperatura di duttilità
nulla del materiale".
In fase di progetto e costruzione è sempre bene evitare difetti di intaglio, spigoli, variazioni di sezione, comunque
è sempre bene fare raccordi con raggi significativi.
La cosa più importante comunque è la finitura superficiale. Si ha una diminuzione notevole del limite di fatica man
mano che aumentano le irregolarità superficiali. Un'azione molto accentuata nell'abbassare il limite di fatica è svolta
da una corrosione che sia contemporanea alla sollecitazione di fatica tanto è vero che il danneggiamento continua a
crescere con il numero di cicli qualunque sia la sollecitazione applicata.
Anche la forma del pezzo ha importanza sulla vita a fatica: ogni lieve variazione di sezione, determinando delle
concentrazioni di tensioni e localizzando le deformazioni, agisce sempre nel senso di una netta diminuzione del limite
di fatica, per questo hanno un'azione dannosa fori, intagli e spigoli vivi.
Trattamenti preventivi
Le cricche di fatica nucleano quasi sempre (eccetto alcuni casi tipici, come la fatica per contatto ciclico negli
ingranaggi) su una superficie libera del pezzo in questione: questo per un concorso di cause (in superficie sono in
genere massimi gli sforzi dovuti a flessione o torsione; in superficie sono in genere presenti difetti microscopici come
la rugosità superficiale che fungono da microintagli e favoriscono l'innesco...). Per prevenire il danneggiamento per
fatica o per migliorare la resistenza ad esso in genere si ricorre a trattamenti quali:
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rullatura o pallinatura, che creano sforzi residui di compressione sulla superficie, i quali tendono a richiudere
eventuali microcricche e rallentano l'evoluzione del danneggiamento;
carbocementazione, nitrurazione o tempra superficiale, per indurire (e quindi rinforzare) lo strato superficiale del
pezzo senza infragilirne il cuore;
rettifica o lappatura, per ridurre al minimo le rugosità superficiali.
È inoltre necessario, in fase di progettazione di un componente che dovrà resistere a fatica, curare bene il disegno dello
stesso in modo che non presenti intagli o brusche variazioni di sezione che possano amplificare localmente gli sforzi e
in tal modo favorire la nucleazione di cricche di fatica.
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Note
1. ^ Saechtling, p. 99
2. ^ (EN) William D. Callister e David G. Rethwisch, Materials Science and Engineering: An Introduction, 9th Edition:
Ninth Edition, Wiley Global Education, 20 novembre 2013, ISBN 9781118476543. URL consultato il 24 giugno 2016.
3. ^ (EN) Inspectioneering - Overview of Fatigue (Material) (https://inspectioneering.com/tag/fatigue)
4. ^ (EN) CorrosionPedia - Fatigue Strength (https://www.corrosionpedia.com/definition/494/fatigue-strength)
Bibliografia
Hansjürgen Saechtling, Manuale delle materie plastiche, Tecniche Nuove, 2006, ISBN 88-481-1671-X.
Voci correlate
Diagramma di Wöhler
Meccanica della frattura
Frattura (metallurgia)
Resistenza meccanica
Incidente ferroviario di Viareggio
Tensione residua
Struttura intelligente
Altri progetti
Wikiquote contiene citazioni sulla fatica
Wikizionario contiene il lemma di dizionario «fatica»
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fatica (https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Material_fatigue?uselang=it)
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Collegamenti esterni
Gruppo Italiano Frattura: Informazioni e pubblicazioni sulle attività nel campo della frattura e dell'integrità
strutturale, su gruppofrattura.it.
(EN) ASTM International - Fatigue Standards and Fracture Standards (https://www.astm.org/Standards/fatigue-an
d-fracture-standards.html)
Authority check GND ( DE ) 4074631-8 (https://d-nb.info/gnd/4074631-8)
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