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Il pianeta viaggia verso un aumento che, a fine secolo, potrà oscillare tra i
2 e i 6 gradi. Cioè tra un brusco, ma non irreversibile, scrollone agli
ecosistemi e una catastrofe. Dobbiamo solo stare a vedere se il film del
cambiamento climatico appartiene al genere horror, oppure possiamo
fare qualcosa anche noi, ogni giorno?

Repubblica, con questa iniziativa, propone ai suoi lettori un·alternativa


concreta. Possiamo restare a guardare gli eventi oppure scendere in campo con un piccolo gesto quotidiano:
riciclare un giornale, cambiare una vecchia lampadina con una ad alta efficienza, fare la spesa portandosi un
contenitore da casa, spegnere le luci dello stand by degli apparecchi elettronici che continuano a moltiplicarsi,
comprare frutta e verdura della stagione e del luogo.

Ognuna di queste azioni può sembrare piccola e banale di fronte all·immensità del danno che si profila. Eppure
moltiplicate per i 365 giorni dell·anno e per i milioni di persone che stanno aderendo a questa sfida in tutto il
mondo rappresentano una svolta: un cambiamento che nasce dal basso, che cresce con il passaparola, che si
alimenta del consenso e delle critiche che riceve anche dalla rete su cui stiamo ora dialogando.

In tutti i paesi avanzati si moltiplicano le iniziative per costruire una ´dieta a basso livello di carbonioµ: un
comportamento quotidiano in cui si evitano le azioni che comportano un alto consumo di combustibili fossili
(dalla benzina all·elettricità prodotta con olio combustibile o carbone). Cioè uno stile di vita che consenta -
senza rinunce drammatiche ma anzi coltivando il piacere della socialità e l·uso della tecnologia avanzata - di
immaginare un mondo in cui ci sia un po· di posto anche per gli altri. In cui all·attuale miliardo di consumatori
ricchi o abbienti possano aggiungersi altre persone senza far saltare l·equilibrio ecologico da cui dipende il
benessere di tutti.

Dopo la pubblicazione del quarto rapporto dell·Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change) sappiamo
che dalle nostre scelte di oggi dipende il futuro di miliardi di persone. Nel corso del 2008, riciclando gli
imballaggi in Italia si eviterà l·emissione di 4,8 milioni di tonnellate di anidride carbonica (un centesimo delle
emissioni serra nazionali). E basta sostituire 70 lampadine a incandescenza con lampadine fluorescenti
compatte per evitare l·emissione di una tonnellata di anidride carbonica.

Cambiare è dunque possibile non solo in teoria. Ognuno di noi può sentirsi schiacciato dalla paura dell ·inutilità
di una ´buona azioneµ ecologica isolata.

Ma tutti assieme possiamo costruire un·azione collettiva che può essere pesata, misurata nei suoi effetti. Da
oggi Repubblica lancia una proposta settimanale attorno alla quale la comunità dei suoi lettori può ritrovarsi.
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Abbiamo tutti una bicicletta sotto casa, o un biglietto dell·autobus in


tasca, o la voglia di fare una camminata (che ci servirebbe anche per
smaltire quei due chili in più che ci danno fastidio). Vogliamo provare
questa settimana a usare un po· di alternative all·automobile? Dal punto
di vista ambientale sarebbe buona cosa per due motivi.

Il primo è che il 27 per cento delle emissioni di gas serra, quelli che
stanno facendo saltare la macchina del clima, dipende dai trasporti: più
di un quarto delle responsabilità del disastro ambientale che si sta
delineando va attribuito al modo in cui ogni giorno scegliamo di spostarci per arrivare al lavoro, per comprare
la mozzarella, per andare a trovare la zia, per accompagnare i figli dal dentista. Il secondo è che lo smog in città
uccide anche direttamente, senza passare per il riscaldamento globale: secondo l·Organizzazione mondiale di
sanità le polveri sottili tolgono la vita a 9 mila persone l·anno nelle 13 principali città italiane.

Inoltre portare tutto su gomma costa e ci fa perdere tempo per via degli ingorghi. Secondo il quinto rapporto
Amici della Terra - Ferrovie dello Stato, le emissioni di CO2 dei trasporti su strada, rotaia e aereo in Italia sono
aumentate del 15 per cento fra il 1995 e il 2003, raggiungendo il livello di 131 milioni di tonnellate. I viaggi su
strada, con 116 milioni di tonnellate, sono responsabili della maggior parte di questo forte incremento di
emissioni (12,5 milioni di tonnellate in più rispetto al 2005).

Eppure il traffico non è una maledizione senza appello. Per ogni persona che s·impegna a percorrere tra i 30 e i
50 chilometri a settimana in bici o a piedi si ottiene un vantaggio, nel corso dell·anno, di 198 chili di anidride
carbonica evitata e di 100 euro risparmiati. Se i 30-50 chilometri si percorrono con i mezzi pubblici il vantaggio
è di 43 euro e 190 chili. Anche organizzandosi per avere un passaggio si ha un beneficio: 99 chili e 50 euro.

E mettendo assieme tutte queste ´buone azioni ecologicheµ il sito di Repubblica mostrerà il vantaggio
collettivo che è stato assicurato. Non resta che cominciare.
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()*+ , ´Con il rosso si passa; con il verde pure, ma bisogna stare


attenti a quelli che arrivano con il rosso dall·altra parte; il giallo serve solo
per fare coloreµ. Luciano De Crescenzo in     descriveva
più o meno con queste parole il caos nelle strade di Napoli. Ma una volta
tanto gli anni non sono passati invano e per la città che nell·immaginario
di tutti è la capitale del traffico è tempo di rivincite.

Da ´Ecosistema Urbano 2008µ, la ricerca curata da    e


Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi italiani, emerge
infatti un dato a sorpresa. È Napoli la città ad avere la rete di trasporto
pubblico che più si avvicina all·ideale di ´mobilità sostenibileµ. A chiarire l·apparente paradosso è Alberto
Fiorillo, uno dei curatori del rapporto. ´La gestione dell·offerta di trasporto pendolare a Napoli è sicuramente
l·esperienza più variegata oggi in Italia - spiega - Gli interventi realizzati in questi anni sulle linee gestite dai
diversi operatori sono infatti parte di una strategia che punta alla realizzazione di una metropolitana regionale.
Inoltre, grazie all·integrazione tariffaria (UnicoNapoli e UnicoCampania), ai pendolari è già data la possibilità
di viaggiare con tutti i mezzi (treni, autobus, metro, tram, ecc.) del capoluogo e dell·area suburbana con un
unico biglietto. Il caos stradale napoletano non è svanito, ma ci sono sicuramente le premesse per una migliore
gestione della mobilità urbanaµ.

Merito, chiarisce ancora Fiorillo, dei numeri che Napoli può vantare. ´I chilometri di rete coperti dal trasporto
pubblico - ricorda - sono in totale 420 di cui 392,9 su gomma, 8,7 su tram e 16,4 composti da filobus,
metropolitane leggere e funicolare. Il biglietto costa mediamente 1 euro e l·abbonamento mensile 23,24. Il
traffico cittadino che spesso paralizza Napoli è supportato da un variegato e consistente numero di mezzi
pubblici, di fatto utilizzati da un alto numero di cittadini µ.

Se non siete napoletani e malgrado tutto non scambiereste le code della vostra città con gli ingorghi di Napoli,
forse non avete tutti i torti. Prendendo in esame parametri diversi, un·altra ricerca sulla mobilità sostenibile
giunge infatti a conclusioni molto più ´tradizionaliµ, premiando Bologna. Secondo ´Mobilità sostenibile in
Italia: indagine sulle principali 50 cittàµ, uno studio elaborato da Euromobility e Kyoto Club, è il capoluogo
emiliano la città più ´eco-mobileµ d·Italia. La città in cui il trasporto pubblico funziona, si sono avviate
importanti innovazioni nella gestione della mobilità, è presente una quota significativa di auto a basso impatto
ambientale, il traffico è pianificato e lo smog è tenuto sotto controllo.
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()*+ , Iniziative, buoni esempi, materiale informativo. Dopo la


partenza della campagna di   sul clima, alla redazione sono
arrivate molte mail di lettori per segnalare quanto di buono si sta già
facendo oppure nuovi spunti per impegnarsi ancora più a fondo.

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   ricorda la sua campagna ´patrocinata dalla Commissione
Europea e dal ministero dell·Ambiente per sensibilizzare tutti noi
consumatori verso stili di vita maggiormente sostenibili dal punto di
vista energetico ed ambientale. Per tutti i dettagli basta visitare il sito di
Legambiente.

(    L·Agenda 21 di Pesaro segnala ´    ! " # $ a   , sette incontri al
femminile nel territorio della città per sapere cosa concretamente si può fare per rendere più sostenibile la
gestione della casa: alimentazione sana, bioedilizia e fonti rinnovabili, rifiuti, marchi ecologici, il verde in casa,
risparmio energetico, prodotti naturaliµ. Il programma dettagliato degli incontri è visibile a questo indirizzo.

c     *   Ancora una manifestazione e ancora nelle Marche la segnala Sisto Bruni da San
Benedetto del Tronto. ´Il circolo Legambiente, promuove Malaria per sensibilizzare i cittadini. La
manifestazione ´Tanti amici tutti in bici contro lo smogµ si svolgerà domenica 10 febbraio con appuntamento
alle ore 11.00 presso piazza Nardone. Si partirà tutti in bici da piazza Nardone verso Porto d·Ascoli lungo la
Statale 16 una delle strade più trafficate della nostra cittàµ.

.  
Tra i lettori c·è anche chi denuncia disguidi e sprechi. ´Ho lavorato per decenni nelle
scuole della Sardegna - scrive Domitilla Calia - A Cagliari, a causa della mancanza di termostati e all·ossequio
ad una normativa sul riscaldamento valida per tutta la Penisola (?!?!?!?) ho vissuto per gran parte dell·anno
scolastico in aule surriscaldate e rinfrescate da ampie finestre spalancate. I miei appelli e le formali richieste di
risparmio non sono mai state prese in alcuna considerazione. Oggi forse è più facile mobilitare la sensibilità
degli studenti - in primis - e dei docenti! Si può forse pensare a campagne specifiche abbinate a concorsi, da
indirizzare a tutto il Meridione e alle isoleµ.

(        Ci scrivono anche i ragazzi di una scuola media del Friuli Venezia Giulia.
´Siamo la classe III A della scuola secondaria di primo grado Carlo de Marchesetti di Duino-Aurisina (TS). In
data odierna ci siamo iscritti al vostro concorso ´Lettori per il Climaµ a nome della nostra professoressa di
lettere, Rita Fresia con la quale svolgiamo un laboratorio di educazione ambientaleµ.

      La prima azione proposta ai nostri lettori riguarda il trasporto, ma molti lettori
continuano a rimanere preoccupati per l·emergenza rifiuti. ´Vorrei segnalare il sito, www.eco-riciclo.it che
permette lo scambio di oggetti o semplicemente la donazione di oggetti che altrimenti andrebbero a finire in
discarica o peggio ancora in pasto agli inceneritori (che inquinano)µ, scrive Domenico Barranca da Pisa. ´Il
donare e il barattare permette di inquinare meno in quanto prolungando la vita degli oggetti, non se ne
comprano di nuovi. In questo sito non si effettua nessuna compra-vendita e basta semplicemente avere un
indirizzo di posta elettronica per permettere a qualcuno altro, che non si fa problemi di utilizzare oggetti di
seconda manoµ.
+     Sul problema dei rifiuti insiste anche Gina Trombetta: ´Vorrei segnalarvi un tema
decisamente ´scottanteµ ma poco conosciuto: l·inquinamento prodotto dai pannolini per bambini...Sono
mamma da 4 mesi e ho fatto la scelta impegnativa di adoperare pannolini lavabili... Premetto che non
pubblicizzo un prodotto o una marca (...) navigando sul web ho trovato le istruzioni per confezionare da me
dei veri e propri pannolini lavabili e, con l·aiuto di mia mamma, li abbiamo realizzati (circa 20) spendendo in
tutto 40 euro!µ.

Per chi fosse interessato Gina segnala questi due siti.

Pannolini http://italiasalute.leonardo.it/moltex.asp

Autocostruzione dei pannolini http://larbreabebes.it.free.fr/c_pasapas.htm

   % Romano Camassi segnala ´un libretto, appena pubblicato, che affronta il tema oggetto della
vostra iniziativa. In allegato frontespizio e indice. È uno strumento formativo per le scuole, realizzato dal
progetto http://www.edurisk.it, all·interno del quale è distribuito gratuitamente.
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()*+ , ´La circolazione dei pedoni dei veicoli e degli animaliµ deve
essere organizzata ´perseguendo gli obiettivi di una razionale gestione
della mobilità, della protezione dell·ambiente e del risparmio energeticoµ.
Ad affermare questo principio fondamentale non è il programma di
un·organizzazione ecologista, ma l·articolo 1 del Codice della Strada. La
realtà, come sappiamo, è molto diversa e spesso chi sceglie di rinunciare
all·automobile lo fa con motivazioni profonde e grandi soddisfazioni, ma
anche a costo di correre qualche pericolo.

´Faccio ogni giorno circa 20 chilometri in bicicletta, 15 per andare a


lavoro e gli altri 5 in giri vari: l·unica nota negativa è il poco rispetto degli
automobilistiµ, racconta Gianluca Torelli, 42 anni. La distanza fissa è
quella che conduce Gianluca dal quartiere Trieste, una zona semicentrale
di Roma, al km 10 della Salaria, dove sorge la sede Rai presso la quale
lavora come programmista. Un percorso misto, tra centro urbano e strada
consolare, che Gianluca percorre in 40 minuti. ´Ho calcolato - spiega - che impiego solo una decina di minuti in
più rispetto al viaggio in auto, ma ho la certezza che con o senza traffico il tempo sarà sempre lo stessoµ.

´Inoltre - ricorda ancora Gianluca - so di fare l·unica cosa di buon senso possibile, risparmio soldi (almeno
cento euro al mese solo di benzina), faccio del bene all·ambiente e mi tengo in forma. Senza contare che
andando in bici in città ho scoperto delle cose che non avevo mai notatoµ. L·unica nota negativa è quella sulla
sicurezza. ´Le macchine ti sfrecciano accanto a velocità folli, soprattutto sulla Salariaµ, si lamenta. La Fiab, la
Federazione amici della bicicletta, sta facendo da anni campagne affinché le amministrazioni introducano delle
semplici regole a tutela dei ciclisti, come le zone con i limiti di velocità a 30 km/h. In attesa che la scarsa
sensibilità dei politici migliori, ci sono però degli accorgimenti che ognuno può prendere per ridurre il più
possibile i rischi di incidente.

´La due cose fondamentali - spiega Edoardo Galatola - sono la visibilità e la cortesia: vestirsi di colori chiari e
muoversi prevedendo le mosse degli altriµ. Controversa invece l·utilità del caschetto. ´Ci aiuta a prevenire
traumi nel caso di un nostro errore, se si cade ad una velocità intorno ai 20 km/h, ma - mette in guardia Galatola
- serve a ben poco se siamo investiti da una macchinaµ. ´In compenso - prosegue - studi hanno dimostrato che
gli automobilisti davanti a un ciclista con il casco tendono a non rallentare e a passargli più viciniµ.

Quello delle distanze è un altro aspetto da non sottovalutare. ´Il consiglio che posso dare - aggiunge il
responsabile sicurezza della Fiab - è di non accostarsi troppo sul ciglio della strada, ma di stare leggermente più
in mezzo perché obbliga chi è in macchina a vederci e rallentare. Ovviamente poi bisogna cedere subito il passo,
facendoci da parte con gentilezzaµ.
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1"*22c3c (+)( )

a. I barili di petrolio sono calcolati convertendo il combustibile che si va a risparmiare in tep (tonnellate
equivalenti di petrolio) e successivamente in barili di petrolio: 1 tep = 7,5 barili di petrolio
b. Gli euro risparmiati sono invece calcolati sulla base del costo della benzina o del gasolio che si va a
risparmiare sulla base dei valori impostati da chi gioca sul sito. È stato scelto di indicare questo tipo di
risparmio e non quello relativo al prezzo del petrolio al barile in quanto quest·ultimo indica il prezzo di
acquisto del petrolio dal paese produttore e non tanto quanto l·utente finale va effettivamente a pagare.

"(c-+ë3+*' )c'-++

Nel caso di spesa per il riscaldamento sono stati ipotizzati tre diversi valori a seconda della fascia climatica in
cui si trova chi gioca, in quanto sia i giorni di riscaldamento che le temperature esterne vanno ad influenzare la
bolletta energetica.

Sulla base della spesa indicata si calcola il risparmio ottenibile se si va ad abbassare il riscaldamento di un tot
numero di gradi. Il risparmio è dato dalla minor energia prodotta e quindi dal minor combustibile
utilizzato; questo va ad incidere sia sulla bolletta energetica che sulle emissioni di CO2.

4"ë++

Per il calcolo del risparmio economico sono stati considerati i diversi prezzi di acquisto della
frutta e della verdura.

Per il calcolo del risparmio in termini di emissioni di CO2 si sono invece considerati i costi di trasporto: per la
frutta e la verdura di stagione il trasporto è limitato ad un·area ristretta ad un raggio di 100 km, mentre per la
frutta e la verdura non di stagione invece il trasporto incide maggiormente in quanto vengono prodotte al di
fuori dell·Italia.

In particolare per la verdura si è considerato che venisse importata dall·Europa, mentre la frutta da oltreoceano,
considerando quindi anche il trasporto aereo oltre a quello su strada.

5"ëë+*+3c'

Per l·impegno in questione si è valutato il risparmio sia economico che energetico ottenibile andando a
sostituire delle lampade ad incandescenza con delle lampade a fluorescenza. Il risparmio energetico è dato dal
fatto che le lampade a fluorescenza hanno la stessa resa di lampade a incandescenza di potenza maggiore e
quindi consumano meno energia. Inoltre le lampade a fluorescenza hanno una durata di funzionamento
maggiore rispetto alle lampade ad incandescenza: tale fattore va ad incidere sul risparmio economico. Il
risparmio, infatti, considera sia il costo di acquisto delle lampade che il costo dovuto al consumo di energia
elettrica nel corso delle ore di funzionamento.

Il risparmio sia economico che in termini di emissioni di CO2 è relativo a tutta la vita utile delle lampade a
fluorescenza (pari a 10.000 ore circa) e non ad un anno; inoltre per calcolare il risparmio economico si è tenuto
conto non solo dei costi di esercizio, quindi la spesa di energia elettrica per il loro funzionamento ma anche del
costo di acquisto delle lampade.
£"(c+(*c)c'6//c-c)

L·energia che si risparmia spegnendo le apparecchiature anziché lasciarle in stand-by è stata calcolata
ipotizzando una potenza assorbita in fase di stand-by dagli apparecchi per il periodo di tempo scelto
dall·utente.

Il risparmio economico viene quantificato sulla base del prezzo dell·energia elettrica per l·utente finale, mentre i
tep risparmiati sono ottenuti convertendo l·energia primaria risparmiata.

7"86 3cë+ c-+c*8+ëë+..c

Sulla base del numero di spese e di borse a spesa che il giocatore sceglie vene calcolato il risparmio economico,
dato dal non acquisto della borsa di plastica al supermercato. Il risparmio in termini di tep ed emissioni di CO2
invece è stimato sulla base di quanta energia è necessaria per la produzione di un sacchetto di plastica.

Per tutte e tre le tipologie di prodotti ´usa e gettaµ si è calcolato il risparmio economico ottenibile dal non
acquisto del prodotto al supermercato. Per quanto riguarda invece il risparmio in termine di tonnellate
equivalenti di petrolio e emissioni di CO2 evitate invece i calcoli effettuati sono stati diversi a secondo del tipo
di prodotto.

Per le stoviglie di plastica si è considerato indicativamente il consumo di petrolio per la produzione della
plastica, senza considerare il consumo di energia per tutto il processo produttivo; per i tovaglioli di carta e le
vaschette di alluminio invece si è considerata indicativamente l·energia elettrica consumata per il processo
produttivo.

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L·energia che si risparmia spegnendo gli elettrodomestici anziché lasciarli in stand-by è


stata calcolata ipotizzando una potenza media assorbita in fase di stand-by dagli apparecchi (sulla base di dati
relativi a varie tipologie di elettrodomestici) per il periodo di tempo scelto dall·utente.

Il risparmio economico viene quantificato sulla base del prezzo dell·energia elettrica per l·utente finale, mentre i
tep risparmiati sono ottenuti convertendo l·energia primaria risparmiata.

Procedimento analogo viene fatto per il calcolo del risparmio dei cicli di lavaggio.

9"-)'6*)-+('

Per il calcolo del risparmio economico si sono considerati i diversi prezzi di acquisto degli alimenti. Per il
calcolo del risparmio in termini di emissioni di CO2 si sono invece considerati i costi di produzione dei diversi
alimenti, sulla base di uno studio eseguito dall·Istituto francese per l·ambiente.
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()*+,´All·inizio ci sono stati molti mugugni, mettere tutti d·accordo


non è stato semplice, ma ora, a parte i soliti incontentabili, sento
soprattutto commenti soddisfattiµ. Difficile non credere a quanto
racconta Corrado Balocco, titolare di una piccola società che gestisce
l·amministrazione di circa 50 condomini della provincia di Cuneo.

Nel 2002 Balocco ha convinto le dieci famiglie che abitano una delle
palazzine poste sotto la sua responsabilità ad aderire alla campagna
´Generazione climaµ lanciata dal Wwf e modernizzare l·impianto di
riscaldamento, puntando sull·efficienza energetica. Così nello stabile di
via Piramide 3, a Narzole, il vecchio generatore a gasolio è stato eliminato; al suo posto sono stati installati una
moderna caldaia a condensazione e una serie di contatori di calore per effettuare l·esatta misurazione e
contabilizzazione dell·energia termica consumata dall·edificio.

Inoltre, ogni radiatore dei dieci appartamenti, è stato dotato di valvole termostatiche per tenere sotto controllo
la temperatura, locale per locale, e ripartire i costi del riscaldamento equamente. Un·operazione costata un
investimento complessivo di 44.929 euro che ha dato risultati sorprendenti. ´Prima della sostituzione,
attualizzando le tariffe ai prezzi attuali, il condominio spendeva 13.600 euro. Nella stagione 2006-2007, grazie
anche a un inverno particolarmente mite, il costo è crollato a 4.873 euro, con un risparmio del 64%µ.

Prestazioni che dovrebbero garantire ai condomini di rientrare della spesa iniziale già quest·anno. Ma se i
vantaggi per il portafoglio sono i più evidenti e i più apprezzati immediatamente, non sono certo gli unici.
Rendere più efficiente il riscaldamento di via Piramidi 3 permette anche di abbattere le emissioni di C02 del
52% e di azzerare quelle di anidride solforosa, uno dei principali inquinanti dell·aria, responsabile di diverse
patologie dell·apparato respiratorio.

Il Wwf, con ´Generazione climaµ, sta facendo da anni campagna per mettere in efficienza le case italiane.
L·obiettivo è arrivare a un milione di condomini entro il 2020, la strada è ancora lunga.
  


      

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In Danimarca è stato deciso di eliminare i    tradizionali per


sostituirli con vetri     . A Berlino sono stati sono stati
finanziati interventi sul 25 per cento degli edifici per migliorarne
l·efficienza. Il governo inglese ha varato misure sull·edilizia che
porteranno a eliminare 500          . E
anche in Italia, dove da un anno è stata approvata la nuova legge
sull·efficienza, si può fare qualcosa subito per spendere di meno inquinando meno.

Questa settimana Repubblica propone ai suoi lettori di prestare un po· più di attenzione alla temperatura della
casa. Se avete il       potete regolare il caldo con un piccolo aggiustamento del
termostato. Se avete un      potete comunque verificare la temperatura e chiedere di
intervenire se è troppo alta. Un caldo eccessivo non fa bene alla salute e fa male all·atmosfera perché provoca
un·inutile emissione di gas serra.

Il Wwf, nella sua campagna per i condomini efficienti, ricorda che migliorando l·impianto di riscaldamento
ogni famiglia può tagliare dal 0 50   delle spese: basta sostituire la vecchia caldaia a gasolio con
una moderna a condensazione alimentata 
; installare     del calore per pagare a
consumo se l·impianto è centralizzato; inserire       in modo da calibrare il calore stanza per
stanza. Si possono inoltre isolare vetri, mura, tetti e solai per ridurre la dispersione. Calcolando che oltre il 0
   del consumo energetico di una casa dipende dal riscaldamento parliamo di cifre significative.

Ogni lettore che aderirà all·iniziativa di Repubblica potrà dichiarare di quanti gradi intende ridurre la
temperatura del suo appartamento e per quanto tempo. In base a queste indicazioni si calcolerà il risparmio in
termini di euro e di emissioni serra evitate.

Aspettiamo osservazioni, suggerimenti e critiche sul nostro sito o anche al ´Cerchio da chiudereµ la
trasmissione in onda ogni martedì dalle 12 alle 12.45 su Repubblica Tv.
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()*+,Riscoprire la bellezza e i vantaggi della bicicletta, puntare sull·efficienza energetica, ridurre la mole di
rifiuti prodotti. I messaggi dei ´lettori per il climaµ oscillano tra il primo impegno lanciato dal sito e quello
proposto sul riscaldamento questa settimana, senza dimenticare l·emergenza immondizia.

ë   #  ´La bici - ci scrive Andrea Tonolini - è il miglior mezzo che abbiamo, leggero ecologico e
soprattutto economico, pensate a quanto costa mantenere la vostra auto, fate rapidamente un calcolo annuo tra
bollo, assicurazione, manutenzione e soprattutto benzina, e vi renderete conto che il 30% del tempo che
passate in ufficio a lavorare serve solo per ripagarvi l·auto utilizzata per recarvi al lavoro! Ma non è assurdo!!!!
Allora perché perpetrare come tanti automi senza cervello invece di ribellarsi?µ.

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 Patrizia Mussoni segnala per chi abita dalle parti di Bologna l·appuntamento con la
biciclettata di gruppo, fissato ogni secondo sabato del mese, in piazza del nettuno alle 16.

         #  Non sono solo le persone a doversi spostare responsabilmente, ma
anche le merci. Paolo Lombardi sottolinea il problema delle minerali. ´In numerose città italiane - scrive -
l·acqua del rubinetto è buona tanto quanto l·acqua minerale in bottiglia. È acqua minerale ma non in bottiglia.
Tra queste città c·è sicuramente Milano. Molti però non la bevono perché pensano faccia male o perché il
sapore non è quello della loro acqua preferita. Che spesso è quella più pubblicizzata. Uno degli inconvenienti
più frequenti, ma anche più facili da risolvere è quello del calcare. Molti non bevono l·acqua del rubinetto
perché ´duraµ e quindi dannosa per l·attività renale. Esiste tuttavia in commercio una
gamma di caraffe filtranti, dal prezzo limitato (33 euro la caraffa, 6 euro circa il filtro che dura 100 litri) che
eliminano completamente questo inconveniente e rendono l·acqua del tutto simile se non migliore di quella in
bottiglia.

.  +  . Il WWf ricorda che quella attuale sarà una settimana di iniziative nel segno del
Protocollo di Kyoto, di cui si festeggia il terzo anniversario della firma. Appuntamenti inseriti nell·ambito della
campagna ´GenerAzione Climaµ con iniziative che coinvolgeranno il grande pubblico ma anche associazioni,
enti, aziende che possono contribuire a ridurre concretamente i gas serra nel nostro paese. Due le parole
d·ordine: efficienza energetica e divulgazione del tema dei cambiamenti climatici in atto. Per ulteriori
informazioni si può consultare http://www.wwf.it/generazioneclima.

+    #  


 Festeggia il protocollo di Kyoto anche Legambiente. Dall·11 al 17 febbraio
nell·ambito della ´Settimana amica del climaµ saranno organizzati stand informativi ed eventi per ribadire
l·importanza del risparmio energetico e delle fonti rinnovabili per il riscaldamento del pianeta. Per conoscere il
calendario di ciascun appuntamento basta andare su www.legambiente.it.

ë    <   In Veneto poi l·associazione ambientalista sta lavorando con 16 scuole della regione per
una ricognizione energetica degli edifici scolastici, al fine di identificare gli sprechi e assumere decisioni in
ordine a comportamenti, gestione ed eventualmente interventi di riqualificazione per ridurre i consumi.
Distribuisce inoltre alle scuole un kit per la valutazione delle prestazioni dell·involucro esterno (muro,
serramento vetro). Il kit si compone di Stazione Barometrica, termometri lcd, rilevatori di umidità relativa.

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   Gli amici napoletani di Beppe Grillo segnalano per il 28 febbraio una giornata informativa
sui rifiuti e come trattarli senza incenerirli. Tra i partecipanti, insieme al comico genovese, la senatrice Franca
Rame e il sacerdote Alex Zanotelli. Per i dettagli della manifestazione si può consultare
http://www.ilgiornodelriufiuto.org .

-    Paola Palladino vuole condividere con i lettori la sua esperienza: ´Da un po· di tempo ho
provato a fare una cosa semplice. Porto sempre in borsa una sacca di tela capiente e ogni volta che compro
qualcosa, dalla spesa a una maglietta, rifiuto la borsa di plastica che mi viene offerta e metto tutto nella mia
superborsa. Beh, ogni giorno risparmio almeno 4 borse di plastica: sono 24 borse alla settimana, 96 al mese,
1300 circa all·anno e per una sola famiglia!µ.

*

  Dal 23 al 25 Maggio 2008 a Firenze, Fortezza da Basso, si svolgerà la V edizione di Terra
Futura. Mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Tema della manifestazione, la costruzione di alleanze trasversali per un futuro sostenibile e la sopravvivenza
del nostro pianeta.
                #90;
         


        

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()*+ , Pochi giorni fa gli ´elettricisti verdiµ di Greenpeace


http://www.greenpeace.it/incandescenti sono andati in giro per negozi,
mercati e università per sostituire le vecchie lampadine a incandescenza
con le fluorescenti compatte che permettono di abbattere fino all·80 per
cento dell·energia utilizzata alleggerendo il peso economico della bolletta
elettrica. Secondo le stime dell·associazione ambientalista, basterebbe
passare a questa nuova tecnologia d·illuminazione per evitare
l·immissione di tre milioni di tonnellate di anidride carbonica, par i a circa
il tre per cento del deficit dell·Italia rispetto agli obiettivi di Kyoto.

Una mossa di buon senso che potrebbe diventare presto legge in Europa:
lo ha chiesto il ministro per l·Ambiente tedesco, Sigmar Gabriel, in una
lettera al commissario europeo per l·Ambiente Stavros Dimas. E del resto la corsa al salto tecnologico è partita
ovunque. La California ha deciso di sostituire entro il 2012 tutte le lampadine ad incandescenza con quelle
fluorescenti compatte. Il ministro dell·Ambiente dell·Australia, Malcolm Turnbull, ha annunciato di voler
eliminare le lampadine convenzionali in tre anni.

Ora anche i lettori di Repubblica.it hanno la possibilità di passare all·azione. Non vi resta che guardarvi in giro
e cercare i punti luce che usate più spesso. Sostituite una o più lampadine ad alto impatto ambientale con le
lampadine più efficienti e avrete immediatamente una serie di vantaggi. Il primo, forse un po· prosaico ma utile,
è frenare la bolletta elettrica: a fronte della raffica di aumenti finalmente un·autoriduzione! Il secondo vantaggio
è ecologico: potrete misurare immediatamente, nel contatore pubblicato sul sito, in che modo il vostro
contributo sta aiutando l·ambiente in termini di barili di petrolio risparmiati. Cambiando tutte le vecchie
lampadine si eviterebbe la costruzione di una centrale da mille megawatt.








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()*+ , L·Italia insegue faticosamente il passato, ma c·è un piccolo


comune del salernitano che ha già fatto il grande salto nel futuro. Il
nostro paese a livello europeo ha uno dei peggiori tassi nella diffusione
delle lampadine a basso consumo, con un segmento di mercato che
supera appena il 4 per cento. Il ritardo nella penetrazione delle
fluorescenti è grave, perché il contributo che potrebbero dare
all·efficienza energetica è enorme, ma rischia di essere la rincorsa a una
tecnologia che sarà presto superata.

Il futuro sono infatti le lampade a led che abbattono i consumi in maniera


ancora più drastica. Per il momento il loro utilizzo è estremamente
limitato e riguarda la luce dei semafori e poco altro. Ma a Torraca, nel Cilento, l·amministrazione ha deciso di
giocare d·anticipo, convertendo a led l·intera illuminazione pubblica, in tutto circa settecento lampioni. Un
primato non solo nazionale ma mondiale, che ha già procurato al comune il titolo di ´Led Cityµ e diversi
riconoscimenti, compreso il ´Premio enti locali per Kyoto 2007µ assegnato lo scorso novembre dal ministro
dell·Ambiente Pecoraro Scanio.

Attraverso i led, con un investimento di circa 280mila euro sostenuto in parte dai fondi regionali, Torraca (poco
più di mille abitanti) ha tagliato i costi, aumentato la potenza della luce (quattro volte maggiore di quella delle
lampade fluorescenti) e incrementato la durata delle fonti luminose, di gran lunga superiore rispetto a quelle
tradizionali. ´Risparmiamo il 70 per cento - spiega il sindaco Daniele Filizola - con una minore manutenzioneµ.

A rendere ancora più straordinaria l·esperienza di Torraca è il fatto che l·intero progetto è ´made in Italyµ. La
tecnologia alla base dell·impianto e in particolare il sistema elettronico che permette di controllare
automaticamente del flusso dei led (uno degli inconvenienti che sino ad oggi ne hanno limitato la
commercializzazione) è stata messa a punto dalla Elettronica Gelbison, una piccola azienda della provincia di
Salerno che con il suo brevetto ha stupito gli addetti ai lavori di tutto il mondo. A fare da collaudatore
dell·impianto e da coordinatore scientifico dell·iniziativa è stato invece l·ingegner Luciano Di Fraia, docente di
illuminotecnica presso l·Università di Napoli Federico.
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()*+, Mettersi in ufficio alla tastiera di un computer è un po· come


mettersi al volante di un·automobile. I consumi dipendono innanzitutto
da quale modello stiamo guidando, ma anche da come lo stiamo
guidando. Se evitare di sgassare inutilmente e tenere gli pneumatici alla
pressione giusta contribuisce a rinviare la consueta visita al benzinaio,
lavorando al pc con alcuni piccoli accorgimenti si può tagliare
sensibilmente il consumo di energia.

Il principale strumento sul quale agire è il monitor. ´Se è confermato che


gli schermi piatti LCD e i notebook sono davvero più efficienti, molto si
può ottenere comunque abbassando la luminosità e installando
Nerooogle come pagina iniziale su internetµ, avverte Maria Carla
Giugliano di Greenpeace. Anche se qualche esperto contesta i dati e sui blog ecologisti è in corso un dibattito
serrato, la maggior parte degli addetti ai lavori conviene che utilizzare prevalentemente uno sfondo nero può
portare a consumi molto più contenuti. La differenza sarebbe tra i 59 watt necessari per una pagina nera e i 74
watt che occorrono per una bianca.

Secondo alcune stime, se tutti utilizzassero come motore di ricerca questa versione che porta a visualizzare i
risultati con fondo nero e testo grigio chiaro (un·iniziativa autonoma priva di legami ufficiali con Google e
replicata in diverse edizioni in ogni paese), il risultato sarebbe di un risparmio globale di 8,3 MWh al giorno, o
circa 3000 MWh l·anno.

Esistono poi altri accorgimenti che permettono di ottenere dal proprio computer performance più efficienti.
Per saperne di più è possibile consultare il sito della Energy Star, http://www.energystar.gov, il programma di
risparmio energetico messo in campo dall·Agenzia per la protezione dell·ambiente e dal Dipartimento
dell·energia statunitensi, che nel solo 2006 è riuscito a evitare una quantità di emissioni di CO2 equivalenti a
quelle prodotte da 25 milioni di auto, con un risparmio di circa 14 miliardi di dollari.

Da Windows 2000 a XP, da Vista al McOs, sulle pagine web della Energy Star c·è una guida passo passo (in
inglese) per impostare il pannello di controllo dei diversi tipi di sistema operativo del proprio computer
all·insegna dell·efficienza e anche un calcolatore online. per verificare quanto si può risparmiare in termine di
soldi. Una serie di consigli, dai parametri di entrata in modalità , alla luminosità del proprio monitor, in
grado di produrre dai 25 ai 75 dollari di risparmio l·anno per ogni pc.
        
  
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Negli uffici una scarsa sensibilità alle questioni ambientali produce anche
scarsi profitti. L·Environmental Protection Agency, l·agenzia per
l·ambiente degli Stati Uniti, stima che la perdita di produttività legata
alla cattiva qualità dell·aria negli uffici sia pari a 60 miliardi di dollari. E,
visto che una buona parte di questa perdita di produttività deriva
dall·aumento delle malattie dei dipendenti, migliorare l·ambiente è senza
dubbio un obiettivo comune.

Un aspetto della maggiore attenzione alle esigenze ambientali è il


risparmio energetico. Secondo Luigi Casale, responsabile del settore sicurezza e ambiente della Bureau Veritas
Italia, un·azienda leader nella gestione dei rischi legati alla qualità dell·ambiente, si può intervenire in tre aree.
La prima, d·effetto immediato, è legata al comportamento dei dipendenti è comporta un risparmio potenziale
del 5- 10 per cento: tenere a lungo porte e finestre aperte mentre si brucia petrolio per riscaldare o raffreddare
uffici o negozi è uno spreco ovvio ma non per questo evitato. Così come modificare artigianalmente (ad
esempio bloccando le bocchette di uscita dell·aria) un sistema di condizionamento che serve molte stanze
comporta disfunzioni considerevoli.

La seconda area di interventi, con benefici misurabili nell·arco dei tre anni, comprende il condizionamento
termico dei vari uffici in base agli orari in cui sono effettivamente utilizzati e una migliore regolazione dei
sistemi automatici: vale un altro 10 - 20 per cento della bolletta. Infine con interventi più strutturali
(dall·isolamento alla sostituzione delle caldaie) si può tagliare via ancora un quinto dei consumi.

E, in ogni caso, ognuno di noi può ricordarsi, di spegnere completamente gli apparecchi elettrici: togliere di
mezzo le lucette degli stand by di decoder e televisori elimina la necessità di costruire una centrale da 100
megawatt.
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Alla sesta settimana di ´Lettori per il climaµ, abbiamo raggiunto il traguardo: un milione di euro risparmiati.
Grande risultato per Repubblica.it, su un tema che non scalda come la politica, ma che avrà uguale peso sul
nostro futuro. È l·occasione per offrire un premio speciale per condomini, scuole ed enti pubblici.

Naturalmente qualcuno dirà: impegno non significa comportamento. C·è chi promette di risparmiare sacchetti
di plastica, ma poi si dimentica: siamo convinti che quasi tutti lo faranno. A noi e allo sponsor che ha sostenuto
questo progetto premeva soprattutto dimostrarlo: anche i comportamenti individuali possono muovere grandi
numeri, anche le scelte delle persone possono portare a una riduzione delle emissioni.

In molti si sono accorti del riscaldamento globale alla prima settimana bianca senza neve, ma è triste scoprire
che la Terra è più calda solo attraverso un·esperienza personale. E la tragedia dei rifiuti di Napoli ha avuto un
effetto paradossale: abbiamo capito meglio quanto è utile fare la raccolta differenziata, abbiamo imparato la
differenza fra discarica e termovalorizzatore.

Grazie a ´Lettori per il climaµ, raccontate tante esperienze interessanti in giro per il mondo; intorno a questo
concorso è nata una community impegnata e attenta. Un solo esempio: grazie a un progetto come ´Energy
Starµ, in un anno negli States è stata evitata una quantità di emissioni di C02 equivalenti a quelle prodotte da
25 milioni di auto. Con scelte individuali e collettive, con scelte che partono dal basso.

Ed ecco i nuovi premi. Grazie a Cremonesi Consulenze, che ha curato tutta la metodologia del concorso,
possiamo offrire ogni settimana cinque  a #! ' ()* Una scuola, un condominio, un ente pubblico può
segnalare a questo indirizzo il suo progetto di risparmio ambientale. I più significativi riceveranno una visita
degli esperti. E naturalmente il nostro grazie.

       
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()*+, È un sentiero stretto quello che deve percorrere il consumatore,


responsabile ma deciso a non fare sparire la carne dalla sua tavola. I
margini per comportarsi in maniera eco compatibile senza rinunciare alla
bistecca o al pollo arrosto sembrano essere davvero esigui. Se l·aggettivo
viene ormai associato un po· a tutto, dall·energia ai trasporti, dal turismo
all·agricoltura -gli ecologisti integralisti lo considerano più che altro un
ossimoro di comodo- definire un allevamento ´sostenibileµ è qualcosa che
rimane difficile anche ai più pragmatici.

´Se prendiamo in esame quello che accade nella zootecnia bovina c·è
davvero poco a cui aggrapparsiµ, spiega Guglielmo Donadiello, responsabile agricoltura di Legambiente. ´Le
pratiche d·ingrassamento rese necessarie dal consumo di carne rossa su larga scala sono sostanzialmente
incompatibili con qualsiasi concetto di sostenibilità. Le cosiddette vacche ¶nutrici· possono anche essere
lasciate pascolare in libertà, ma tutto finisce quando avviene il ristallo e devono essere rimpinzate di soia
proveniente in massima parte dalle coltivazioni intensive dell·America Latina, con gli enormi costi ambientali
(trasporto, deforestazione, inquinamento) che questo comportaµ.

I cultori dello Slow Food e delle razze autoctone da crescere al pascolo non saranno d·accordo, ma sul
potenziale di questa alternativa Donadiello è scettico. ´All·attuale ritmo dei consumi - dice - tutti i capi di
Piemontese e Chianina non sarebbero in grado di sfamare Milano e Roma per più di qualche meseµ. ´L·unica
vera alternativa - aggiunge - potrebbero essere gli allevamenti biologiciµ, dove non solo sono messi al bando
determinati tipi di mangimi, ma gli animali sono lasciati crescere in libertà e più lentamente.

In Italia, stando all·ultimo rapporto Ismea, sono però una rarità: quelli con oltre cento capi di bestiame censiti
nel 2007 sono in tutto 13. Comprare carne bovina biologica in Italia significa quindi quasi sempre comprarla
d·importazione, con tutto ciò che ne consegue dal punto di vista dell·inquinamento prodotto dal trasporto.

Va un po· meglio se dalla carne rossa ci si sposta su quella bianca, e non solo perché a parità di chili prodotti la
quantità di CO2 emessa cala decisamente. Nel campo avicolo gli allevamenti ´sostenibiliµ sono infatti più facili
da realizzare e malgrado il forte ritardo che ci distingue dal resto d·Europa, anche qualche gigante del settore
come Amadori ha iniziato a darsi da fare. ´Fermo restando che malgrado la forte differenza di prezzo la scelta
migliore resta quella del biologico, stanno iniziando a diffondersi anche degli allevamenti ¶convenzionali· dove
gli animali sono tenuti in libertàµ, spiega Donadelli. Le differenze rispetto a quelli cresciuti in gabbia sono
fondamentali, non solo per le evidenti ragioni ´animalisteµ.

´Tenuti liberi - precisa ancora Donadelli - polli e tacchini hanno il tempo di crescere fino a circa ottanta giorni
anziché i trenta delle gabbie. Questo significa che non devono essere pompati immediatamente con le proteine
della solita soia importata, ma hanno il tempo di assimilare quelle di orzo e altri cereali, incamerando anche i
sali minerali importanti per la nostra alimentazioneµ.
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()*+ , C·è chi ne fa una questione di principio: i vegetariani, in


crescita anche in Italia, rifiutano di nutrirsi con la soppressione di
animali. Ma anche chi non ha optato per questa scelta radicale può
ridurre o annullare il consumo di carne rossa, almeno per una settimana,
ottenendo un beneficio ambientale. Il perché lo spiega Jeremy Rifkin in
Ecocidio: nel mondo ci sono 1,3 miliardi di bovini, un·immensa mandria
che occupa, direttamente o indirettamente, il 24 per cento della
superficie terrestre e consuma una quantità di cereali sufficiente a
sfamare centinaia di milioni di persone.

Il punto è che il consumo di carne - in particolare di carne rossa - è un lusso in termini di risorse impiegate per
la nutrizione: un ettaro coltivato a cereali produce cinque volte più proteine di un ettaro destinato alla
produzione di carne; un ettaro coltivato a spinaci 26 volte di più. Per questo molti ambientalisti chiedono di
modificare lo stile alimentare evitando gli eccessi tipici, ad esempio, della dieta statunitense basata su un
consumo pro capite che nell·arco della vita equivale a 7 manzi da 600 chili (gli europei sono più morigerati).

L·esigenza di ridurre il consumo di carne rossa si avverte con sempre crescente nettezza, visto l·andamento dei
prezzi dei cereali che ha trainato un·ondata di aumenti di tutti i prodotti collegati a queste materie prime,
compresi latte e carne: in sette degli otto ultimi anni il consumo mondiale di grano ha superato la produzione e
sono state intaccate le scorte.

Oltretutto, come è noto, tagliare gli eccessi nel consumo di carne giova alla salute: la dieta mediterranea, che
continua a guadagnare punti nella considerazione internazionale, è basata proprio sull·uso morigerato della
carne che viene utilizzata come ingrediente all·interno di un menu in cui la verdura e la frutta giocano un ruolo
centrale.

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