Corso: Storia e Tecnica della Fotografia Docente: Dr.

arch Giovanni De Sandre - Tutor: Dr arch Alberto Andrian Elaborato finale: Il fotogiornalismo

Cartier-Bresson mi raccontava che quando tornavano dai reportage i fotografi parlavano di quello che avevano visto, mai delle fotografie che avevano fatto. Adesso i fotografi li sento soltanto parlare delle fotografie che hanno fatto1.

Per la mia riflessione sul fotogiornalismo, desidero partire da questa considerazione di Cartier-Bresson (1908-2004), fotografo di grande spessore. Nel suo Images la sauvette del 1952 suggeriva, per descrivere un avvenimento, di seguire un percorso fatto di scelte che selezionassero ci che pi significativo, eliminando il superfluo. Egli sosteneva che la realt ci si offre con tale abbondanza che dobbiamo tagliare sul vivo, semplificare2. Il suo intento era quello di cogliere listante decisivo, momento surreale dellessenza della situazione, con un rigore disciplinare che non faceva uso della manipolazione artistica, aprendo finestre sul mondo con un occhio curioso capace di capire e spiegare la realt quotidiana. Bresson svilupp la sua posizione, nel corso degli anni, in seguito anche allinfluenza della disciplina orientale che sollecitava ad allenarsi a colpire il centro come azione di perfetta semplicit, intenzionale, che porta il fotografo ad annullarsi per essere in perfetto rapporto empatico con il bersaglio3. Bresson, legato alla sua Leica, ha sempre rifuggito il pittoresco e riportato fedelmente la sua visione tragica della vita sociale, mostrandosi interessato alle situazioni dolorose e a quelle legate allingiustizia individuale o collettiva.

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Ferdinando Scianna. Etica e fotogiornalismo. Electa, 2010, pp. 33-34 Neri Fadigati. Il mestiere di vedere. Plus edizioni, 2009, p. 154 Ibidem, p. 155 Robert Delfire. La fotografia sociale- Fotonote Contrasto. 2010. p. 22

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Uno dei pi importanti fotoreporter di guerra italiani, Francesco Zizola (classe 1962), ha ammesso di avere come punto di riferimento, nellesercitare la sua professione, proprio questo maestro (assieme a William Klein, Joseph Koudelka, Robert Capa5). Vincitore di otto World Press Photo Awards6 e un World Press Photo of the year nel 1996, fotografo indipendente, nellintervista a MagZine7, Zizola sostiene che il suo intento cogliere con discrezione eventi di vita quotidiana o eventi straordinari che riguardano esseri umani, utilizzando macchine leggere, discrete, poco visibili, affinch la sua presenza sia ignorata e non influenzi il comportamento dei soggetti ripresi. Aggiunge anche che a volte il fotografo deve anche saper prendere la decisione di non fotografare, se reputa che tale atto offenderebbe la dignit di determinate persone in momenti delicati della loro vita. In Zizola questo tipo di atteggiamento, habitus professionale basato sul rispetto dellaltro, percepibile in ogni suo scatto fotografico. Ogni sua fotografia frutto di pensiero e selezione accurata8, risultato di scelte linguistiche e tecniche con cui interpreta la realt con attenzione alla dignit dellessere umano che non mai preda dellobiettivo. un messaggio visivamente comunicativo, non artefatto, che, raccontando, entra nelle menti delle persone, informa sui fatti e stimola, nello stesso tempo, una riflessione sugli esseri coinvolti in tali eventi. Ogni fotografia giornalistica deve avere questo doppio valore, documentativo e simbolico, capace di interrogarci o di porci nelle condizioni di interrogarci sul presente e futuro9.

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Zizola, che ormai un fotografo affermato e di successo, in unaltra intervista12, indica il fine che dovrebbe avere il fotogiornalismo, la testimonianza trasformatrice, in grado, attraverso la svelata verit dei fatti, di poter agire
5 Dallintervista a Zizola su: http://www.nital.it/sguardi/53/zizola.php 6 http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=DXNIBH6fr1k 7 http://www.magzine.it/content/francesco-zizola-fotografo-del-conflitto 8 Ibidem 9 Ibidem 10 World Press Photo of the year nel 1996

http://www.archive.worldpressphoto.org/search/layout/result/indeling/detailwpp/form/wpp/q/ishoofdafbee lding/true/trefwoord/year/1996
11 http://www.exibart.com/notizia.asp?idnotizia=16566 12 http://www.nital.it/sguardi/53/zizola.php

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sulle persone e sulle loro coscienze, con visioni diverse, critiche, affinch esse sappiano intervenire per modificare il fluire degli eventi. Proseguendo in questo breve approfondimento sul fotogiornalismo, i fratelli gemelli Turnley (classe 1955) rappresentano un altro esempio di visione del mondo con rigore e rispetto degli esseri umani fotografati. C il desiderio di comprendere la realt, sia nella vita quotidiana, sia negli eventi drammatici di guerra, e di raccontarla senza spettacolarizzazioni ma con un occhio che rappresenta, in modo maggiormente estetico, la scoperta del vero e il desiderio di comunicarlo con limmagine. Esaltano lumanit con grande impatto emotivo, con un approccio alla verit basato su disciplina e ricerca dell istante decisivo in un mondo che, pur soffrendo dei suoi drammi, sa trovare scorci di grazia, bellezza e speranza per il futuro.

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13 "MANDELA: Struggle and Triumph". David Turnley. Abrams 2008. Su: http://davidcturnley.com/ 14 Turning Point of Revolution in Egypt. Peter Turnley. Corbis. 2011. Su:

http://www.peterturnley.com/egypt/00.html

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Ai suddetti fotoreporter, che hanno saputo mantenere la giusta distanza con gli eventi che andavano a scrutare, interessante affiancare un fotografo della mia citt, Padova, Francesco Fantini15 (classe 1957). Questi un fotogiornalista che, mi pare, abbia ristretto enormemente le distanze tra s e gli eventi e i soggetti che li popolano. Egli si lascia coinvolgere, per coinvolgere tutti noi, in una dimensione di sensibilizzazione sociale. Le sue varie mostre trattano di temi sociali (popolo del Kurdistan, bambini del Brasile, baraccopoli di Nairobi, mondo legato al denaro in Sud America, .) con lintento di conoscere per capire e sollecitare una sensibilizzazione al tema riguardante popoli sofferenti, sopravvissuti a conquiste, soprusi o guerre. Il linguaggio fotografico, in bianco e nero, comunica in modo immediato la quotidianit di vita di popoli consapevoli di avere un futuro incerto davanti a s ma non per questo rassegnati e vinti. La dignit di quei popoli esternata dagli scatti fotografici di Fantini, che trasudano la speranza di un futuro migliore anche se sconosciuto. Con le sue fotografie Fantini coglie la vitalit e la speranza nei sorrisi dei bambini che giocano e aspettano una nuova normalit nella loro vita, fatta anche di gioia. Bambini che - ricorda Francesco Fantini- attendono fiduciosi una rinascita. Cos il Mozambico, dopo anni e anni di guerra; cos i suoi figli orfani, esuberanti e festosi, ballando oltre il ricordo, tentando una vita in ritardo che ha dovuto rinunciare allinfanzia e alladolescenza per cercare di portarsi alla pari16.

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Con le sue fotografie cattura il nostro sguardo e ci coinvolge verso progetti sociali e di istruzione, che lui stesso sostiene economicamente.
15 http://www.fondazionemida.it/default.php?mcat=002&idcat=73&id=270&colore=2 16 http://cnf.padovanet.it/mostre_comunicato.php?id=192 17 http://www.begakwabega.com/Korogocho-photo1.html

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Concludendo, posso affermare che tutti questi Fotogiornalisti hanno fatto propri i valori della loro professione come missione di testimonianza di vite altrui. Si sono sempre basati sullaccettazione e sullesistenza dellessere umano. In particolare da sottolineare come Fantini si attivi con una modalit pi ravvicinata, fatta di maggiore coinvolgimento emotivo, fisico ed economico. Questi sono Fotografi che con coscienza hanno deciso di applicare alla realt fuggevole della vita la disciplina che ne consente la sintesi emotiva e reale in una frazione di secondo19, perch consapevoli che, come sostiene Zizola nella videolezione di fotogiornalismo: il lavoro di cambiare il mondo un lavoro che richiede molta pazienza, e richiede il riuscire a parlare con molte persone, riuscire a coinvolgerle a far sentire la propria passione di visione di questo mondo, il proprio riferimento culturale, antropologico e politico. Questo richiede seriet, sacrificio, consapevolezza facendo questo lavoro e trasformando la propria vita in una missione di testimonianza e cercando con intelligenza per trovare tutte le possibili vie per poi mostrare e fare in modo che queste immagini arrivino agli occhi e ai cuori. Soltanto cos si pu alla fine di questo percorso affermare che si contribuito con dei piccoli granellini di sabbia ad un cambiamento20.

Segue approfondimento sullautore: Francesco Fantini

18 http://cnf.padovanet.it/mostre_comunicato.php?id=192; http://www.photocompetition.it/mostra_page.php?id_mostra=582 19 Intervista a Francesco Zizola su http://www.nital.it/sguardi/53/zizola.php 20 Videolezione di Francesco Zizola su : http://www.youtube.com/watch?v=pzEVYGXZODs&feature=player_embedded http://www.youtube.com/watch?v=QhKqSsvENQ0&feature=player_embedded

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Approfondimento sullautore: Francesco Fantini Nasce a Padova il 21 dicembre 1957. Inizia ad interessarsi di fotografia studiando allAccademia di Belle Arti di Venezia. Nel primo ventennio di attivit fonda lo studio fotoGraf e svolge attivit di fotogiornalismo frequentando anche lambiente pubblicitario. Nel 1994 diventa presidente del consorzio fotogiornalistico Lux Scribo. Lanno 1997 segna una svolta nella sua esperienza dimostrando interesse per la fotografia digitale e la tecnica fotografica in bianco e nero. Pur continuando ad occuparsi di reportage cambia il suo focus di attenzione che diventa una base per limpegno sociale, contribuendo alla realizzazione di progetti con il mondo delle associazioni del volontariato. Ha pubblicato nei maggiori giornali e riviste nazionali ed internazionali (collabora con il Venerd di Repubblica dal 2000). Ha realizzato reportage in diverse parti del mondo: Afghnistan, Pakistan, India, Kenya, Marocco, Turchia, Portogallo, Nord Europa, Doubai, Bosnia, Cambogia, Argentina, Kurdistan Iracheno, Brasile, Camerun, Uganda, Rwanda, Messico, Per, Ecuador, Mozambico. Dai reportage trovano la nascita le sue pubblicazioni e le sue mostre itineranti in Italia e allestero. Ha realizzato Terre e popoli senza pace, il Kurdistan nel 1999, Schiavi della vita, viaggio nel lavoro minorile in Brasile nel 2001 (promossa dal Comune di Padova sulle condizioni di vita dei bambini brasialiani). Per questo lavoro gli stato attribuito il premio speciale della giuria per il giornalismo alla XVII edizione del premio E. Hemingway. AvsiAfrica nel 2002, multivisione digitale Lalbero di Jorge nel 2003, WNairobiW nel 2004, la cui mostra (promossa dal Comune di Padova) supportava la campagna in favore degli abitanti delle baraccopoli del Kenya multivisione digitale Peace nel 2004. Per questo lavoro riceve la menzione al World Digital Creators Contest di Tokyo. multivisione digitale Compartimos, il viaggio di Manuel Montes Figueroa, nel 2005. Reportage sul viaggio nel mondo del micro-credito in America Latina, in cui Fantini cerca di umanizzare il percorso del denaro. Mozambico, la stagione del futuro. Un reportage sulla memoria negata dalla guerra

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Fantini attivo educatore attraverso conferenze e incontri, anche come docente, con il pubblico e con gli studenti di scuole superiori (Liceo classico Tito Livio21 di Padova) e di universit, con particolare attenzione al mondo del volontariato. Fantini attivo collaboratore del Comune di Padova22 e di associazioni di volontariato in Italia e allestero (scuola missionaria di Korogocho). Lintento quello di utilizzare un mezzo, quello fotografico, per sensibilizzare lopinione pubblica a sostenere economicamente dei progetti sociali. Le sue fotografie sono come appunti di un viaggio condiviso con la gente di quei luoghi. Il degrado, labbandono, lemarginazione, la demolizione sono immagini di una dimensione umana e sociale che ha la voglia e la forza di tentare una ricostruzione, di giocarsi una nuova opportunit. Fantini, con le sue opere, le sue mostre itineranti, le sue pubblicazioni di libri, DVD e servizi (anche su Il Venerd di Repubblica), sensibile e attivo ideatore e sostenitore di una raccolta fondi per le diverse campagne di sostegno a popoli in difficolt, veicolando una chiamata di tutti nella promozione della solidariet. Lo scopo delle mostre informare e sensibilizzare, senza cadere nel carattere sensazionale o di sfruttamento del dolore, bens esaltare tutte le importanti iniziative di sostegno economico ed emotivo in situazioni drammatiche ma aperte alla speranza.

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http://cnf.padovanet.it/mostre_comunicato.php?id=52 http://cnf.padovanet.it/mostre_comunicato.php?id=80

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Mozambico, la stagione del futuro: Fotografie stampate con la tecnica delle lastre tipografiche. Immagini che testimoniano una speranza nel futuro esistente nei bambini che hanno vissuto vedendo morte e dolore, rifuggendo una situazione di perdita, per trovare una normalit gioiosa e festosa allinterno dei loro villaggi. Dalle parole di Francesco Fantini: Tante stagioni sono andate perdute, non ci rimane che la stagione del futuro, piena di pericoli, le nostre storie devono stringersi una allaltra per sostenersi e non avere pi paura23.

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Parole di un bambino su: http://cnf.padovanet.it/mostre_comunicato.php?id=192 ; http://www.musoco.org/app.php?id=51&lang=it
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http://www.habitants.org/news/inhabitants_of_africa/mozambico_the_season_of_future /(language)/ita-IT 25 http://arteinvendita.blogspot.com/2009/01/francesco-fantini.html

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W Nairobi W : Mostra e libro che presentano la baraccopoli di Korogocho. Laspetto particolare ed interessante di questa opera che vi sono fotografie sia di Fantini sia degli stessi ragazzi della scuola gestita dalla missione presente nel luogo. Il fotogiornalista quindi ha interagito in modo nuovo e profondo con i soggetti, con lezioni di foto per insegnare loro a scattare le loro prime fotografie. I bambini stessi hanno raccontato il loro mondo e ne hanno fornito anche un commento scritto. Lintento del reportage veicolare una sensibilizzazione, con la collaborazione di Alliance of Inhabitant, per il sostegno economico e politico degli slums di Nairobi dove vivono oltre 350.000 persone26.

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26 http://ita.habitants.org/campagna_sfratti_zero/campagna_w_nairobi_w/photos_francesco_fa ntini._kenya_non_solo_degrado
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http://www.begakwabega.com/Libro-foto.html Ibidem

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AFRICA AVSI: una mostra fotografica che rileva, con scatti fotografici in Kenia, Uganda, Rwanda e Congo29, l'impegno in progetti di sviluppo di AVSI in quei Paesi

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http://www.avsibergamo.org/TeatroSociale2003.htm Ibidem

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La multivisione digitale Compartimos, il viaggio di Manuel Montes Figueroa31 nel 2005. Nel 2007 Fantini riceve il terzo premio al Nikon Photo Contest International con limmagine I volti del segreto tratta dal reportage su questo viaggio nel mondo del micro-credito nellAmerica Latina, in cui egli cerca di umanizzare il percorso del denaro.

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http://www.artelier.veneto.it/gallery/index.php?/eventi/compartimos/ Ibidem Ibidem

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