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Il dialetto e la maschera
nella commedia
dellarte sono i
principali veicoli della
comicit:
Gli innamorati
parlano in italiano e
non indossano la
maschera
I personaggi comici
parlano invece in
dialetto e indossano la
maschera.
Carlo Goldoni
Parte II
La riforma goldoniana
Il padre della commedia moderna
1) Si improvvisa su un
canovaccio. 1) Goldoni riusc nel difficile intento di costringere lattore ad
abbandonare limprovvisazione per adeguarsi a un copione
interamente scritto e imparato a memoria; ma questo
2) I personaggi sono solo laspetto preliminare e pi vistoso della riforma
goldoniana.
psicologicamente piatti, il 2) La commedia "di carattere". Il vero nucleo della riforma
loro modo di essere goldoniana consiste invece nel passaggio dal tipo al
carattere". Nella commedia dellarte, lindole dei personaggi
fisso e stereotipato, sono e il loro comportamento sono predeterminati e stereotipati,
perfettamente chiari a tutti fin dallinizio della
rappresentazione; le maschere sono sempre nel modo di
tipi e non caratteri. agire, di muoversi, di pensare fisse e uguali a se stesse.
Nella commedia di carattere invece i personaggi vanno
definendosi progressivamente, il carattere si precisa e si
3) La maggior parte dei modifica nel corso della rappresentazione, non sono tipi
fissi ma personaggi in evoluzione.
personaggi indossa una 3) Labolizione delle maschere. La commedia di carattere implica
maschera. labolizione delle maschere , perch dietro di esse
pressoch impossibile per lattore rendere la complessit del
personaggio.
4) Le trame sono inverosimili
4) Si rappresenta la vita reale. Le complicate ed inverosimili
e strampalate, un pretesto avventure della Commedia dellarte cedono il passo ai pi
comuni fatti della vita: il pubblico avrebbe trovato sulla scena
per esibirsi in lazzi e una sorta di specchio nel quale rivedere se stesso, con le
normali passioni, speranze, sentimenti, pregi e difetti dogni
essere umano.
battutacce.
La locandiera una commedia scritta da
Carlo Goldoni nel 1751.
Il miglior frutto della riforma goldoniana: La locandiera
Il termine stato coniato dal critico Martin Esslin, che ne fece il titolo di una sua pubblicazione del
1961: The Theatre of the Absurd. Esslin , analizzando i testi teatrali di questi autori, concluse che in
essi si trova una trasposizione artistica del concetto filosofico dell assurdit dell'esistenza.
Nel teatro dellassurdo il mondo appare privo di senso: gli uomini non sono in grado di comunicare
tra loro e si aggrovigliano in discorsi complicati e allucinati che non portano a niente (tema
dellincomunicabilit umana).
Il teatro dell'assurdo si caratterizza dunque per dialoghi allapparenza folli, ripetitivi e serrati, capaci
di suscitare a volte il sorriso nonostante il senso tragico che custodiscono.
Tra i maggiori esponenti del teatro dell'assurdo vanno ricordati Samuel Beckett, Jean Tardieu,
Eugne Ionesco, Arthur Adamov e Georges Schehad.
Da cosa nasce il teatro dellassurdo?
La seconda guerra mondiale, con il suo carico di dolore, i suoi stermini e la sua sanguinosa irrazionalit diffonde
limpressione che la vita sia assurda, che luomo sia gettato in un mondo incomprensibile.
Questo sentimento dellassurdo permea le opere teatrali e ne trasforma la struttura: in scena avremo personaggi
ambigui che non riescono a comunicare tra loro.
Nel teatro tradizionale, si racconta una storia, si illustra un fatto. Nel teatro dellassurdo non si racconta una storia,
n si illustra un fatto. Manca una vera e propria trama. I fatti del teatro tradizionale vengono sostituiti da un
gioco sul linguaggio.
Gli autori del teatro dellassurdo collocano lassurdit della vita umana al centro delle loro opere. I personaggi
appaiono come esseri angosciati, senza scopo nellesistenza: provano, invano, a sperare ancora, cercando una via
duscita in un universo nel quale non hanno il loro posto. Animati da comportamenti meccanici e ripetitivi, essi
vengono intrappolati in un ambiente in decomposizione, aspettando una morte che li getter in un nulla
definitivo.
Lassurdit e lincoerenza della vita umana trovano espressione drammaturgica soprattutto nel linguaggio che
sostituisce lazione. La nuova forma teatrale mette in evidenza lincapacit delluomo a comunicare, a capirsi e a
capire laltro. Gli autori teatrali adottano molti procedimenti per mostrare sulla scena questa incapacit:
successione di frasi banali e di luoghi comuni, frasi aggrovigliate e destrutturate, ricorso ad onomatopee,
successione di battute brevi che non seguono un filo logico : tutto concorre a mostrare come il linguaggio,
invece di essere strumento di comunicazione, sia un ostacolo che non permette linstaurazione di rapporti veri
tra gli esseri umani.
E. Ionesco
Autore di origine romena, Eugne Ionesco dellautore, in cui due anziani che vivono
nasce a Bucarest nel 1912, da madre francese. su unisola deserta, cercano inutilmente di
Dopo aver trascorso pi volte in Francia instaurare un rapporto con gli altri uomini
le vacanze estive, decide di stabilirsi invitandoli nella loro casa, ma le scena si
definitivamente a Parigi, dove vivr per riempir solo di sedie vuote;
gran parte della sua vita. Il rinoceronte (1960) che, prendendo spunto
Qui si mantiene con un modesto impiego la situazione politica del paese dorigine
presso una casa editrice fino a quando, nel dellautore, solleva una denuncia verso i
1950, conosce grande popolarit con la sua totalitarismi.
prima opera drammatica, La cantatrice calva, Negli anni seguenti Ionesco compone numerose
che va in scena a Parigi, al Noctambule. altre opere, affini per tecnica e tematiche
Con questo lavoro vengono poste le basi di a quelle degli esordi: Il re muore
quello che in seguito sar definito teatro (1962), Deliri a due (1962), La fame e la sete
dellassurdo: isolamento dei personaggi, (1966), Il pedone dellaria (1967), Gioco al massacro
destrutturazione del linguaggio, incomunicabilit, (1969), un omaggio al teatro di Artaud.
mancanza di azione. Una denuncia Nel 1970 Ionesco entra a far parte
del malessere della societ europea di dellAcadmie Franaise, quale riconoscimento
met Novecento, che prosegue anche nei sia del suo talento artistico, sia della
lavori successivi: La lezione (1951), sorta di sua capacit a interpretare i problemi della
rilettura di un rapporto sado-masochista; societ contemporanea.
Le sedie (1952), una delle opere pi intense
La lezione di Ionesco